PROF. MICHELE ONORATO Anno accademico 2013/2014 II semestre DIRITTO PRIVATO.

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PROF. MICHELE ONORATOAnno accademico 2013/2014

II semestre

DIRITTO PRIVATO DIRITTO PRIVATO

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Lezioni n. 25 e n. 26

RESPONSABILITÀ EXTRACONTRATTUALE

LE ALTRE FONTI DELLE OBBLIGAZIONI

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Responsabilitàextra-contrattuale

ART. 2043 C.C.“Qualunque FATTO DOLOSO o COLPOSO, che CAGIONA ad altri un DANNO INGIUSTO, OBBLIGA colui che ha commesso il fattoA RISARCIRE IL DANNO”

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ILLECITO CIVILE

Violazionedi qualsiasi interesse

tutelato dall’ordinamento.

ATIPICO

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ILLECITO PENALE

violazione di fattispecie di reato

tassativamente prevista dalla legge.

TIPICO

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Art. 2043 c.c.ResponsabilitàExtracontrattu

ale

violazione di un generico dovere di non ledere i diritti o gli interessi altrui.

Art. 1218 c.c.ResponsabilitàContrattuale

violazione di uno specifico doverederivante da un rapportoobbligatorio tra le

parti.

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Art. 2043: elementi

1). Il fatto

2) Il danno

3) L’ingiustizia del danno

4) Nesso di causalità tra fatto e

danno5)

L’elemento soggettivo

6) L’imputabilità

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IL FATTO

1)Il fatto

QUALUNQUE ACCADIMENTO SIA COME ATTO CHE

COME FATTO

OMISSIVO

COMMISSIVO

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LESIONE DI UN INTERESSE GIURIDICAMENTE RILEVANTE PER L’ORDINAMENTO

2) Il danno

DANNO PATRIMONIALE

Pregiudizio arrecato al patrimonio

- Danno emergente.

- Lucro cessante.

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LESIONE DI UN INTERESSE GIURIDICAMENTE RILEVANTE PER

L’ORDINAMENTO

2) Il danno

DANNO NON PATRIMONIALE

Pregiudizio arrecato alla persona

È risarcibile:- nei casi determinati dalla legge (art. 2059 c.c.);- come conseguenza dei reati art. 185 c.p.;- applicazione estensiva della giurisprudenza;- lesione di un interesse costituzionalmente protetto.

DANNO MORALE – ESISTENZIALE - BIOLOGICO

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Il danno è INGIUSTO quando è “antigiuridico”, ossia “contrario al diritto”.

In passato era considerato ingiusto solo il danno corrispondente alla violazione di un DIRITTO SOGGETTIVO ASSOLUTO.

Successivamente è tale concetto è stato esteso ai DIRITTI RELATIVI (v. caso Superga e caso Meroni), agli INTERESSI LEGITTIMI e, in definitiva, a TUTTI I CASI IN CUI SI LEDE UN INTERESSE MERITEVOLE DI TUTELA PER L’ORDINAMENTO.

3) L’ingiustizia del danno

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IL DANNO

DEVE ESSERE

CONSEGUENZA IMMEDIATA E DIRETTA

DEL FATTO

4) Il nesso di causalità

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CAUSALITÀ MATERIALE (CONDICIO SINE QUA NON);

CAUSALITÀ GIURIDICA (RAGIONEVOLE PROBABILITÀ CHE QUEL

DETERMINATO FATTO ABBIA PRODOTTO QUEL DANNO).

Se il danno è stato causato da più persone in concorso tra loro, sono tutte obbligate solidalmente al risarcimento (art. 2055 c.c.).

4) criteri

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La condotta omissiva o attiva

del soggetto agente è finalizzata VOLUTAMENTE a

causareIl danno.

5) l’elemento soggettivo: il dolo

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Il danno provocato al terzo NON ÈVOLUTO dall’agente, ma si verifica per:- negligenza;- imprudenza o imperizia,- inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o

discipline.

- La COLPA può essere:- LIEVE: se è richiesta la diligenza media;- GRAVE: se è violata una diligenza specifica

(es. professionale).1

5) l’elemento soggettivo: la colpa

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Al momento della commissione del danno, il soggetto agente deve avere la

CAPACITÀ DI INTENDERE E DI VOLERE

Sarà punibile chi ha dolosamente o colposamente determinato il proprio stato di incapacità.

6) L’imputabilità (art. 2046 c.c.)

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6) Danno cagionato dall’incapace

Art. 2047 c.c.“In caso di danno cagionato da persona incapace d'intendere o di volere, il risarcimento è dovuto da chi è tenuto alla sorveglianza dell'incapace, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto.Nel caso in cui il danneggiato non abbia potuto ottenere il risarcimento da chi è tenuto alla sorveglianza, il giudice, in considerazione delle condizioni economiche delle parti, può condannare l'autore del danno a un'equa indennità”.

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L’imputabilità del soggetto agente viene meno se la condotta che ha causato l’evento è stata posta in essere

6) Cause di giustificazione

Nell’esercizio di un diritto (art. 51 c.p.)

Nell’adempimento di un dovere

Per legittima difesa (2044 c.c. e 52 c.p.)

In stato di necessità

(2045 c.c. e 54 c.p.)

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ESERCIZIO DI UN DIRITTO OADEMPIMENTO DI UN DOVERE

Non è imputabile chi esercita un proprio diritto o adempie ad un dovere imposto dalla legge.

LEGITTIMA DIFESA (ART. 2044 c.c.)

Necessità di difendere un dirittoproprio o altrui dal pericoloattuale di un’offesa ingiusta.

STATO DI NECESSITÀ (ART. 2045 c.c.)Necessità di salvare sé o altri dalpericolo attuale di un dannograve alla persona. Deve essere corrisposta una INDENNITÀ

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Responsabilità per fatto altrui:

responsabilità di genitori, tutori e precettori (art. 2048 c.c.);

responsabilità di padroni e committenti (art. 2049 c.c.);

responsabilità del proprietario dell’auto per il danno cagionato dal conducente se non

dimostra che la circolazione è avvenuta contro la sua volontà (art. 2054, co. 3, c.c.).

Responsabilità indiretta.

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“Il padre e la madre , o il tutore , sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati o delle persone soggette alla tutela , che abitano con essi. La stessa disposizione si applica all'affiliante.

I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un'arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza.

Le persone indicate dai commi precedenti sono liberate dalla responsabilità soltanto se provano di non avere potuto impedire il fatto.

Responsabilità dei genitori, dei tutori, dei precettori e dei maestri d'arte

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Ricorre per fatto proprio: 1) INDIPENDENTEMENTE DALLA COLPA O DAL DOLO

DEL SOGGETTO AGENTE;2) si fonda sul nesso di causalità tra fatto e danno.

3) Ipotesi: Esercizio di attività pericolose (2050 c.c.); Danno cagionato da cose in custodia (2051 c.c.); Danno cagionato da animali (2052 c.c.); Rovina di edificio (2053 c.c.); Circolazione di veicoli (2054, co. 1, 2 e 4, c.c.).

Responsabilità oggettiva

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1) RISARCIMENTO DEL DANNO

2) RIPARAZIONE IN FORMA SPECIFICA

Rimedi contro il danno:

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Riparazione per equivalente: somma di denaro.

Art. 2056 c.c.: si applicano i criteri previsti per la responsabilità contrattuale (artt.1223, 1226 e 1227 c.c.):

- danno emergente;- lucro cessante;- causalità giuridica (1223 c.c.);- concorso di colpa del danneggiato (art. 1127

c.c.);- evitabilità del danno (art. 1127, co. 2, c.c.).

Risarcimento del danno

Se il danno non può essere determinato nel suo ammontare, è il giudice che provvede in via equitativa.

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Il danneggiato può chiedere che la riparazione del danno avvenga in forma specifica se:

1) è possibile;2) non è eccessivamente onerosa per il

danneggiante.

Riparazione in forma specifica

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Differenza responsabilità extra-contrattuale e contrattualeRESP. EXTRA

CONTRATTUALE

1) ONERE DELLA PROVAGrava sul danneggiato

2) DANNI IMPREVEDIBILISono risarcibili

3) PRESCRIZIONE- Abbreviata di 5 anni; - di 2 anni per i danni causati dalla circolazione

di veicoli;- Prescrizione più lunga se

il fatto costituisce reato.

RESP. CONTRATTUALE

1) ONERE DELLA PROVAGrava sul debitore nei

confronti del quale è richiesto il risarcimento

2) DANNI IMPREVEDIBILINon sono risarcibili salvo il

caso dell’inadempimento doloso.

3) PRESCRIZIONEOrdinaria di 10 anni

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LE ALTRE FONTI DELLE OBBLIGAZIONE:

1. Gestione di affari altrui2. Pagamento dell’indebito3. Arricchimento senza causa4. Promesse unilaterali5. Contatto sociale

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“Chi, SENZA ESSERVI OBBLIGATO, ASSUME SCIENTEMENTE LA GESTIONE DI UN AFFARE ALTRUI, È Tenuto A Continuarla E A Condurla A Termine Finché L'interessato Non Sia In Grado Di Provvedervi Da Se Stesso.

L'obbligo di continuare la gestione sussiste anche se l'interessato muore prima che l'affare sia terminato, finché l'erede possa provvedere direttamente.”

Gestione di affarialtrui (art. 2028 c.c.)

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Requisiti:- la gestione degli affari altrui deve essere

utilmente iniziata;- obbligo della sua prosecuzione; - insorgenza delle obbligazioni che

deriverebbero dal mandato;- impiego della diligenza media;- assunzioni per l’interessato delle

obbligazioni contratte in suo nome dal gestore e conseguente obbligo di rimborso per le spese sostenute.

Segue:

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“Chi ha eseguito un PAGAMENTO NON DOVUTO ha DIRITTO DI RIPETERE ciò che ha pagato. Ha inoltre DIRITTO AI FRUTTI e agli INTERESSI dal giorno del pagamento, se chi lo ha ricevuto era in mala fede, oppure, se questi era in buona fede, dal giorno della domanda.”

Pagamentodell’indebito (art. 2033 c.c.)

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INDEBITO

segue:

Indebito oggettivo:

la prestazione non è dovuta a

nessuno.

Indebito soggettivo:

la prestazione non è dovuta dal soggetto

che ha provveduto ad

eseguirla.

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Effetti del pagamento

Indebito oggettivo:

Chi ha indebitamente effettuato il

pagamento, ha diritto alla restituzione di

quanto versato e degli interessi.

Indebito soggettivo:Chi ha pagato ha

diritto alla restituzione della somma oltre che

degliinteressi, se è

incorso in un ERRORE SCUSABILE.

In caso di pagamento spontaneo, si

avrebbeadempimento del

terzo.

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Azione generale di arricchimento - art. 2041 c.c. -

“Chi, SENZA UNA GIUSTA CAUSA , si è ARRICCHITO A DANNO DI UN'ALTRA PERSONA è tenuto, nei limiti dell'arricchimento, a INDENNIZZARE quest'ultima della correlativa DIMINUZIONE PATRIMONIALE.

Qualora l'arricchimento abbia per oggetto una cosa determinata, colui che l'ha ricevuta è tenuto a restituirla in natura, se sussiste al tempo della domanda.”

Arricchimento senzacausa

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Legittimazione attiva: è concessa a chiunque abbia subito un impoverimento con conseguente arricchimento in favore di un terzo.

L’azione ha carattere:

RESIDUALE “non è proponibile quando il danneggiato può esercitare un' altra azione per farsi indennizzare del pregiudizio subito” (art. 2042 c.c.).

Azione:

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ART. 1987 C.C.Efficacia delle promesse.

“La promessa unilaterale di una prestazione non produce effetti obbligatori fuori dei casi ammessi dalla legge”

Promesse unilaterali

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Promessa di pagamento e ricognizione di debito

“La promessa di pagamento o la ricognizione di un debito dispensa colui a favore del quale è fatta dall' onere di provare il rapporto fondamentale. L'esistenza di questo si presume fino a prova contraria”.

Art.1988 c.c.

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“Colui che, rivolgendosi al pubblico, promette una prestazione a favore di chi si trovi in una determinata situazione o compia una determinata azione, è vincolato dalla promessa non appena questa è resa pubblica.

Se alla promessa non è apposto un termine, o questo non risulta dalla natura o dallo scopo della medesima, il vincolo del promittente cessa, qualora entro l'anno dalla promessa non gli sia stato comunicato l'avveramento della situazione o il compimento dell'azione prevista nella promessa”

Art. 1989 c.c. Promessa al pubblico

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Pur in assenza di un vero rapporto obbligatorio, costituisce fonte di obbligazione, secondo la giurisprudenza, anche la relazione qualificata che si instaura tra due soggetti che entrano in contatto tra loro. Esempio tipico è quello del paziente che “entra in contatto” con il medico della struttura ospedaliera o il cittadino che “entra in contatto” con un dipendente della pubblica amministrazione per una sua pratica.

Tali relazioni non sono contrattuali in senso proprio, tuttavia, la giurisprudenza le assoggetta alla disciplina della responsabilità contrattuale.

Contatto sociale