ISS P. Branchina di Adrano A.S. 2013/2014 Realizzato da: ∙ Cinardi Grazia ∙ Scalisi Alessia.
Prof. Leocata Angelo "P. Branchina Adrano" CT a.s. 2013- '14 11 GESTIONE IMPRESE INDUSTRIALI 1...
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Prof. Leocata Angelo "P. Branchina Adrano" CT a.s. 2013-'14
11
GESTIONE IMPRESE INDUSTRIALIGESTIONE IMPRESE INDUSTRIALIGESTIONE IMPRESE INDUSTRIALIGESTIONE IMPRESE INDUSTRIALI
1 Caratteristiche
2 Strategie
3
Modelli Organizzativi
22
•Produzione
Diretta
Indiretta
Attività umana che accresce l’utilità di beni preesistenti
o fornisce servizi o rende disponibili nuovi beni,
Mediante la combinazione di beni e di energie
IMPRESE
SETTORI PRODUTTIVIPrimario
Secondario
Terziario
Quaternario
Agricoltura
Estrazione
Caccia-pesca Costruzioni
Industriali Commerciali
Servizi
Servizi Specializzati
Soggetti Aziendali
Controllo Dell’Impresa
Vantaggio Competitivo
La Gestione
12
3
4
33
TIPOLOGIE DI IMPRESE
Labour Intensive
Produzione per il Mercato
Monoprodotto
Produzione su CommessaProduzione a Lotti
Capital Intensive
Produzione Singole
Produzione Flusso continuo
Produzione Differenziata o Multiprodotto
Produzione job-shop
Prod. Verticalizzata
Prod. Deverticalizzata-outsourcing
Dimensione Aziendale D.M. 2005
Produzione Congiunta
Produzione su Commessa e per il
Mercato
Localizzazione
Delocalizzazione
44
Classificazione Imprese per Dimensione Aziendale
Categoria D’Impresa
Numero Dipendenti
Fatturato Tot.Attivo di Bilancio
Imprese Medie
dimens.
Inferiori a 250
Non superiore a
€ 50.000.000
Non superiore a
€ 43.000.000
Imprese Piccole dimens
Inferiori a 50
Non superiore a
€ 10.000.000
Non superiore a
€ 10.000.000
Microimprese
Inferiori a 10
Non superiore a € 2.000.000
Non superiore a € 2.000.000
55
• Soggetto Giuridico
• Soggetto Economico
Pubblico
Privato
Imprese IndividualiImprese Collettive
Soggetto a cui fanno capo i diritti e le obbligazioni che derivano dallo svolgimento
dell’attività economica
Soggetto che esprime gli interessi interni; ad esso
spetta il governo, la strategia e la destinazione degli utili
Il Controllo nei paesi più industrializzati
66
Germania
Italia
USA
Giappone
COOGESTIONE Lavoratori - imprenditoriEquilibrio degli azionisti:
privati-strutture pubbliche-banche-fondi investim.
+ autofinanziamento
Public CompaniesImprese a conduzione
Manageriali che tendono a
massimizzare i dividendi
Management interno è stabile ed è scelto tra i dipendenti
dell’Impresa affiancato da rappresentanti delle banche e da
altre aziende
CAPITALISMO FAMILIARE
Ricorso principale al credito bancario per
finanz. Meno al mercato finanz. Conflitto tra
proprietari e sindacati dei lavoratori
77
Vantaggio Competitivo
Valore che un’impresa è capace
di creare per gli acquirernti dei propri
prodotti
Prezzo che i clienti sono disposti a pagare per i prodotti che
l’impresa fornisce, relativamente ai benefici che si attendono di
ottenere
Tipi di Vantaggio Competitivo
88
VANTAGGIO COMPETITIVO
Leadership di Costo
DifferenziazioneÈ capace di fornire prodotti o servizi con
caratteristiche qualitative tali da distinguerla dalle concorrenti e da determinare la
preferenza e la fedeltà dei clienti (insensibilità ad aumenti eventuali di prezzo)
È capace di fornire prodotti o servizi equivalenti a quelli delle imprese concorrenti, ma a prezzi più bassi
Per ottenerlo?
Il valore che un’impresa è capace di creare per gli acquirenti dei propri
prodotti
99
Svolgere Attività generatrici di valore
FUNZIONI PRIMARIE FUNZIONI DI SUPPORTO
Realizzazione del ciclo di trasformazione e vendita dei prodotti
LOGISTICA
MARKETING
PRODUZIONE
VENDITE
Strumentali allo svolgimento delle funzioni primarie
GESTIONE DEL PERSONALE
RICERCA E SVILUPPO
GEST. APPROVVIGIONAM.
FUNZ. INFRASTRUTTURALI
MARGINE DI UTILE
COLLEGAMENTO
EFFICIENTE
1010
STRATEGIE
MISSIONE
Immagine che l’impresa intende
offrire sul mercato di se e dei suoi prodotti.
EVOLUZIONE DELL’ORIENTAMENTO
STRATEGICO
Anni ‘60 Produzione e Prodotto
(Econ. di scala)
Anni ‘70 Vendite (Part. Attenz. Marketing)
Anni ’80 Mercato (Fidelizzare i clienti)
Anni ’90 Cliente
(Soddisf. Il cliente)
Attualmente (Creazione di valore per Azionisti)
Orientamento
Strategico
Che cosa fare (mercati da penetrare, prodotti da offrire)
Perché fare ( specificazione dei fini e degli obiettivi generali)
Come fare (con quale struttura organizzativa e produttiva operare)
1111
COME SI EFFETTUA LA GESTIONE STRATEGICA ?
Analisi dell’ambiente
Esterno
Interno
Definizione degli obiettivi strategici
Individuazione delle aree strategiche
Individuazione delle risorse
Individuazione delle strategie
SCELTE STRATEGICHE DIFFERENTI
Strategie di Consolidamento
Strategie di Sviluppo
Non si cambia l’Orientamento, solo lievi
modifiche o aggiustamenti:
modifica di metodi – sistemi di vendita – di distribuzione (es. Benetton frequenza nella distrib. dei prodotti per tutta la stag.)
Ristrutturazione delle attività aziendali. Es. Honda anni ’50 “moto come mezzo di svago più che come mezzo di trasporto e ingresso negli anni ‘’60 anche nel settore automobilistico”
121212
STRATEGIE DELL’ IMPRESA LEADERSHIP DI COSTO
Ottimizzare lo Sfruttamento delle Capacita’ Produttive
Efficienza della struttura organizzativa (Crescita Dimensionale)
Just in Time (produrre solo quanto
e quando effettivamente
richiesto)Lay-out (creazione di
unità tecnologiche elementari
Flessibilità Produttiva (automazione processi produttivi per la fabbricazione di prodotti diversi e per
minimizzare i costi)
Crescita Dimensionale (produzione su larga scala per realizzare economie di scala
LE STRATEGIE DI DIFFERENZIAZIONE
Ottenere Prodotti e Servizi facilmente Distinguibili da quelli delle imprese concorrenti
Realizzazione di nuove tipologie di prodotti che incorporano un maggior contenuto tecnologico
Az. Automobilist
Az. Farmaceutiche
Miglioramento delle caratteristiche qualitative di prodotti già esistenti
e/o dotarlo di servizi particolari
1313
LE MODERNE IMPRESE INDUSTRIALI ADOTTANO SOLUZIONI IMPRENDITORIALI CHE MINIMIZZANO I COSTI E AL CONTEMPO
RENDONO LE PRODUZIONI DIFFERENZIATE
Lean Production-si lavora in team
(usa meno di tutto per ottenere di più)Time to market (riduzione tempo tra decisione di fabbricare nuovo prodotto e il suo lancio sul mercato)
I MODELLI IMPRENDITORIALI MODERNI SONO ORIENTATI ALLA
“QUALITA’ TOTALE”
La Pianificazione strategica è un processo con il quale si
formalizzano le strategie, può essere settoriale o
globale
Si determinano gli obiettivi primari
Si scelgono le politiche più idonee
Si valuta l’idoneità della struttura organizzativa a realizzare quanto pianificato
Si elaborano programmi di breve periodo
Si controllano i risultati
nei prodotti e nei servizi nel sistema di produzione commercializzazione del prodotto
(ottimizzazione di risposte dell’impresa alle esigenze dei
consumatori in termini di qualità)
1414
LA GESTIONE
Insieme di operazioni tra loro coordinate e svolte in funzione del
raggiungimento degli obiettivi aziendali
Finanziamenti
Capitale Proprio
Capitale di TerziAccensione
Estinzione
DISPONIBILI LIQUIDE
Disinvestimenti Investimenti
Processo Produttivo Tecnico
Ciclo Economico
Ciclo Tecnico
Ciclo Finanziario
Ciclo Monetario
Analisi Economica per funzioni aziendali
Analisi Patrimoniale
15
Acquisto dei fattori produttivi
Costi pluriennali
Costi di competenza dell’esercizio
Ricavi di competenza dell’esercizio – Costi di
competenza dell’esercizio
Risultato Economico
Gestione caratteristica
Ma come si forma il risultato
economico ?
Analizziamo i costi e i ricavi Per funzione
Aziendale
Gestione accessoria
Gestione finanziaria
Gestione Ordinaria
Gestione Straordinaria
16
Gestione accessoria
Gestione finanziaria
Gestione caratteristica
Ricavi tipici di vendita
e
costi relativi all’ottenimento dei
prodotti
Costi relativi alla funzione
commerciale
Costi relativi alla funzione
amministrativa
Oneri diversi
(costi di gestione e manutenzione di
immobili non strumentali –
amort. Di immobili non strumentali
ecc.)
Proventi diversi
(Fitti attivi di immobili non strumentali, sopravv. E
plusvalenze, ecc.)
Oneri diversi
(Interessi passivi v/banche,fornitori,s
ocietà, ecc.)
Proventi diversi
(Interessi attivi, v/banche,clienti,so
cietà, ecc.)
Gestione Ordinaria
17
Gestione Straordinaria
Ha origine da eventi casuali e
accidentaliMinusvalenze
straord., sopravv e insuss. –
plusvalenze straord., sopravv. E
insuss.Formazione del risultato economico
d’esercizioRisultato della
gestione caratteristica
Risultato della gestione
Finanziaria
Risultato della gestione ordinaria
Risultato della gestione
straordinaria
Risultato d’esercizio al lordo
delle imposte
Imposte dirette
Risultato netto d’esercizio
Risultato della gestione accessoria
1818
ORIENTAMENTO STRATEGICO
Pianificazione di medio-lungo periodo
Formulazione di Politiche specifiche
Programmazione di Breve Periodo
Attuazione Concreta dei Piani e delle Politiche
Controllo dei Risultati
19
Aspetto Qualitativo e Quantitativo del Patrimonio
Patrimonio
Insieme dei beni economici a disposizione del soggetto aziendale in un dato momento
Attivo immobilizzato
Aspetto Qualitativo del Patrimonio
Attivo circolante
Costituisce la struttura dell’impresa
Beni a breve ciclo di utilizzo – investimenti finanziari a breve –
crediti a breve
Aspetto Quantitativo del Patrimonio1 2
20
Attivo immobilizzato
Immobilizzazioni Materiali
Immobilizzazioni Immateriali
Immobilizzazioni Finanziarie
Terreni e fabbricati
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali e commerciali
Arredamenti – automezzi ecc.
Oneri pluriennali (costi di Impianto – Ricerca e sviluppo –
pubblicità patrimonializzata)
Beni Immateriali (Diritti di brevetto – di utilizzazione di
opere dell’ingegno – concessioni -
licenze – marchi)
Avviamento
Crediti di natura finanziaria (a medio
e lungo termine)
Partecipazioni (in imprese collegate –
controllate ecc.)
Altri titoli (azioni proprie)
21
Attivo circolante
Rimanenze Materiali e contabili
Crediti a breve (scadenza <
anno) Attività finanziarie non immobilizzate
Scorte di materie prime – sussidiarie –
prodotti ecc.
Risconti attivi (costi sospesi)
Verso clienti –società controllate, collegate, crediti
tributari
Azioni – Obbligazioni (a
condizione che non costituiscano
immobilizzazioni)
Valori in cassa
Assegni
c/c bancari e postali
Disponibilità liquide
22
Valori Finanziari (sono espressi in
moneta)
Valori in cassa
Crediti e debiti
Ratei – fondi rischi e oneri futuri
Aspetto Quantitativo del PatrimonioInsieme di valori espressi nella
stessa moneta di conto
Valori Economici (non sono
espressi in moneta devono essere valutati)
Costi di competenza e
Pluriennali
Ricavi pluriennali (contributi e aggio
su prestiti)
Ricavi e costi sospesi
2323
Struttura Elementare
IMPRENDITORE
Impiegati e Operai
Nucleo Operativo
Adottata da imprese che operano in un solo mercato e producono un solo prodotto
Impiegati e Operai
Nucleo Operativo
Impiegati e Operai
Nucleo Operativo
2424
Struttura per Funzioni
Adottata da imprese che non presentano una gamma di prodotti eccessivamente differenziati, ma attuano una produzione
sostanzialmente standardizzata
DIREZIONE GENERALEServizio Segreteria
Servizio Legale
Pubbliche Relazioni
Pianificazione Strategica
Servizio Organizzazione e Sistema Informativo
DIREZ. PERS.
DIREZ. RICERCA E SVILUPPO
DIREZ. PRODUZ.
DIREZ. MARK. E
COMMERC.
DIREZ. LOGIST.
DIREZ. AMMIN. FINAN. E CONTR.
Gestione del Personale
Amministrazione del Personale
Formazione del Personale
Relazioni Industriali
Ricerca di Base
Ricerca Applicata
Studi e Progetti
Investimen. e nuove Tecnologie
Produzione Prototipi
Manutenzione Impianti
Programmazione della Produzione
Reparti Produzione
Controllo Qualità
Acquisti
Magazzino Materiali
Magazzino Prodotti
Depositi decentrati
Trasporti e spedizioni
Vendite
Assistenza clienti
Rete commerciale
Pubblicità e promozioni
Analisi di mercato
Finanziamenti
Tesoreria
Controllo di gestione
Contabilità fornitori e clienti
Contabilità generale e bilancio
Rapporti con il fisco
2525
Struttura per Divisioni
Adottata da imprese di grandi dimensioni che operano su più mercati servendo talvolta alcuni segmenti, ovvero offrendo un Mix
qualitativamente e quantitativamente differenziato di prodotti
Pro- decentramento e specializzazione
Contro-Duplicazione uffici con funzioni uguali
DIREZIONE GENERALEAffari Legali Segreteria
Centro elaborazione dati
Direzione Organizzazione
Direzione Ricerca e Sviluppo
Direzione Amministrativa
Direzione Finanziaria
DIVISIONE FARMACEUTICA
DIVISIONE DIETETICA
DIVISIONE COSMETICA
Personale
Produzione
Marketink
Vendite
Investimenti
Impiantistica
Pubbliche relazioni
Logistica
Personale
Produzione
Marketink
Vendite
Investimenti
Impiantistica
Pubbliche relazioni
Logistica
Personale
Produzione
Marketink
Vendite
Investimenti
Impiantistica
Pubbliche relazioni
Logistica
2626
Struttura a Matrice
Mix Struttura per Funz-Divis. Adottata poco dalle imprese per la sua complessità. È utilizzata solo da grandi imprese che hanno carattere internazionale o tecnologia avanzata
Industrie Telematiche-Aeronautiche-Ricerca Scientifica-Grandi Costruzioni che realizzano contemporaneamente più
Progetti
DIREZIONE GENERALE
Affari Legali Segreteria
Organizzazione e sistema
Informativo
Direzione Finanziaria
Direzione Ricerca e Sviluppo
Direzione Progetto A
Direzione Progetto B
Direzione Progetto C
A A A A
Direzione Produzion
e
Direzione Personale
Direzione Commercial
e
Direzione Amministrativ
a
A
B B B B B
C CCC C
Strategia anni ‘90
27
Strategia anni ‘90
Aumento della Flessibilità Aziendale
Ridimensionamento produttivo orientato al
Core Business
(attività dove si ottengono risultati di
eccellenza)
Decentramento produttivo
Outsourcing (esternalizzazione)
FornituraConcentrarsi
sull’area strategica
Subfornitura
Di Specialità (permanente)
Di Capacità (occasionale
)
2828
Lavori di Gruppo
UTE
CIRCOLI DI QUALITA’
Organizzazione a Rete
Alleanze strategiche basate sulla fiducia
rapporti permanenti
continuo scambio di informazioni con imprese sub fornitrici altamente specializzati
Lavori di Gruppo interni
Formata da oper. Gen. E spec.
Responsabili della produzione di parti compiute del prodotto finale.
Segnalano ai vertici aziendali eventuali errori e\o migliorie da effettuare
Stessa comp. UTE
Analizzano i problemi inerenti al loro lavoro e presentano proposte di migl. o camb. alla direz.
Snellimento procedure
Riduz. Costi
Maggiore rapidità di realizzaz. del prodotto
Oggi Imprese in “Squadra”