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DIPARTIMENTO DI NUOVE TECNOLOGIE E LINGUAGGI MUSICALI SCUOLA DI MUSICA ELETTRONICA DCPL34 CORSO DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO IN MUSICA ELETTRONICA a.a. 2016-2017 ACUSTICA MUSICALE (COME/03) prof. Giovanni La Porta MUSICA E ARCHITETTURA: LINGUAGGI A CONFRONTO Bibliografia R. Wittkover, Principi architettonici nell’età dell’Umanesimo, Torino 1996

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DIPARTIMENTO DI NUOVE TECNOLOGIE E LINGUAGGI MUSICALI SCUOLA DI MUSICA ELETTRONICA DCPL34

CORSO DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO IN MUSICA ELETTRONICA a.a. 2016-2017

ACUSTICA MUSICALE (COME/03) prof. Giovanni La Porta

MUSICA E ARCHITETTURA: LINGUAGGI A CONFRONTO

Bibliografia R. Wittkover, Principi architettonici nell’età dell’Umanesimo, Torino 1996

l’atto fisiologico dell’udire (vedere) divengono atti umani psicologico-storici dell’ascoltare (vedere) solo se compiuti in un luogo (=> il luogo si lega alla fruizione della musica)

Es. chiesa romanica <-> canto gregoriano, musica organistica teatro d'opera <-> opera lirica sala/salotto da concerto i palazzo signorile <-> concerto solistico-virtuosistico ‘800

L’ascolto e la visione degli spettacoli ha sempre comportato la presenza collettiva in un luogo: il pubblico“Il pubblico … non è una semplice sommatoria di individui … lo stare insieme determina uno scatto qualitativo nella percezione”

MUSICA – ARCHITETTURA: CONTAMINAZIONI TRA I LINGUAGGI

lo spazio architettonico (e la sua acustica) ha determinato forme musicali particolari ? Thomaskirche, Lipsia (edificio dove operò come cantore J.S. Bach) “l’acustica dell’edificio ha influenzato lo stile delle composizioni di Bach” “Le chiese romaniche sviluppano il canto gregoriano: l’ambiente molto riverberante ha determinato/condizionato lo svilupparsi di uno “stile” monodico” “I compositori da Gabrieli a Stockhausen, hanno sempre preso in considerazione l’acustica del tipo di costruzione per cui componevano” [M. Forsyth]

Thomaskirche, Lipsia, sec XIV

“l’acustica dell’ambiente ha una tale influenza sulla composizione e sull’esecuzione musicale che le tradizioni architettoniche delle diverse civiltà, e quindi le caratteristiche acustiche delle rispettive costruzioni, hanno influenzato in modo essenziale il tipo di musica che esse hanno elaborato. Le ragioni per cui la musica di una regione si è prevalentemente sviluppata in modo melodico ritmico dipendono dall’ambiente in cui i rispettivi gruppi etnici hanno vissuto storicamente” [W.C. Sabine, 1907] “Le forme usate da Mozart e Haydn nella loro musica da camera e per orchestra sono identiche: ma i particolari dello stile (contrappunto, abbellimenti, ritmo, la combinazione degli accordi e la rapidità con cui le armonie cambiano) varieranno a seconda se le composizioni sono da camera, per concerto o da strada” [T. Dart, 1954] - Più che lo stile e le forme musicali, l’acustica del luogo influenza la strumentazione dell’organico e il numero degli esecutori es: G.F. Haendel, Water music, P.I. Ciajkovsky, Overture 1812, …

Esecuzione del Messia e Israele in Egitto di G.F. Handel nel Cristal Palace per Handel Commemoration 1859 “la magnifica riunione di 2000 cantanti e 500 musicisti non produceva effetti musicali così piacevoli e perfetti come quelli prodotti dal minor numero nel minor spazio dell’Exeter Hall”

La struttura della musica ha determinato particolari architetture ? la costruzione dei luoghi dedicati all'ascolto (visione) nella storia dell’architettura risulta in continua relazione con la tipologia di spettacolo/evento musicale (teatrale); l’architettura “risponde” alla funzione musicale/teatrale “aggiornando” un tipo architettonico: ciò non muta la sua evoluzione stilistico-estetica

PARALLELISMI E ANALOGIE

Ritmo Musica: sequenza temporale (ripetuta) di suoni/pause Architettura: sequenza spaziale (ripetuta) di forme

Analisi geometrico-musicale, prospetto Ospedale degli Innocenti, F. Brunelleschi

Melodia/Armonia Musica: sequenza/sovrapposizione (non casuale) di suoni Architettura: sequenza riconoscibile di spazi/forme/oggetti architettonici

sovrapposizione tematica: pianta della chiesa si S. Maria Formosa M. Codussi Venezia, XV sec, fuga in Do mag. dal “clavicembalo ben temperato” di J.S. Bach, XVII sec.

CORRISPONDENZE STORICHE

Il Rinascimento, nelle arti nell’architettura in particolare, si interessò alla musica e alla teoria dei suoni come ad un sistema di regole che potesse essere utilizzato come canone progettuale ed estetico; ciò che della teoria musicale si utilizza è la possibilità di relazionare la dimensione degli elementi in un sistema logico e coordinato

“La commensurabilità è il punto focale dell'estetica rinascimentale” (R. Wittkover) “il bello scaturisce da un sistema unitario di parti, un insieme di elementi che si legano logicamente a formare un’unità. Ritorna in luce un ideale estetico proprio dall'antichità classica fondato sull'idea “bello” come armonia tra le parti, un concetto questo che esprimeva “ accordo”, “unificazione”, “concordanza”, “espressione di ordine insito nella struttura stessa delle cose” (W. Tatarckiewich)

Vitruvio (De Architectura) aveva stabilito sei categorie formali per definire i caratteri della VENUSTAS degli edifici: “ordinatio”, “dispositio”, “eurytmia”, “symmetria”, “decor”, “distributio”

symmetria e eurytmia definiscono le proporzioni di un edificio:

- le parti sono in rapporto tra di loro; - la loro misura si riferisce ad un modulo base scelto come riferimento - si stabilisce una naturale analogia proporzionale tra gli elementi dell’edificio e le parti del corpo umano nb symmetria (sym-metron), misurare insieme, tutte le misure degli elementi architettonici si riferiscono ad una unità di misura base

“la bellezza consiste nell'integrazione razionale delle proporzioni di tutte le parti di un edificio, in modo che ciascuna di esse abbia dimensioni e forme assolutamente definite e nulla possa essere aggiunto o rimosso senza distruggere l'armonia dell'insieme” (L.B. Alberti)

“la bellezza risulterà dalla bella forma e dalla corrispondenza del tutto alle parti delle parti fra loro e di quelle al tutto: con ciò siacchè gli edifici abbiano da parere un intero” (A. Palladio)

F. Giorgio Martini, relazione tra corpo umano ed elementi architettonici

il disegno architettonico diviene strumento di controllo dello spazio costruito (L.B. Alberti); la prospettiva è strumento di razionalizzazione dello spazio, in un sistema organico, unitario di rappresentazione in cui ogni oggetto ha una posizione subordinata rispetto al punto di fuga centrale

S. Serlio, scena comica e tragica “gli elementi che sono dissimili e di specie diversa e diversamente ordinati, devono essere conchiusi dall'armonia che li può tenere stretti in un cosmo” (Filolao) “la figura vitruviana divenne simbolo della corrispondenza matematica tra macro e micro cosmo” (R. Wittkover)

“Homo ad circulum”, Leonardo, F. Zorzi, Fra Giocondo, F. di Giorgio

LA MUSICA COME STRUMENTO DELLA COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA

la musica e i rapporti che si instaurano tra i suoni della scala musicale, costituiscono un sistema di riferimento per dimensionare gli elementi dell'architettura

Nel Rinascimento è di fondamentale importanza l’eliminare la casualità nella composizione dell’opera artistica, ricercare un nesso di necessità all’interno della forma: i rapporti armonico-musicali potevano rispondere a tale esigenza “gli architetti che si affidano a tali armonie non traducono i rapporti musicali in architettura ma fanno uso di quell'armonia universale che nella musica si manifesta” (R. Wittkover) (-> non c’è corrispondenza acustica ma solo estetica) “caveremo adunque tutta la regola dal finimento de' musici a cui sono perfettissimamente noti questi tali numeri” (L.B. Alberti) “per elevare architettura, pittura, scultura “dal livello di arti meccaniche a quello di arti liberali occorreva fornire loro un saldo fondamento teorico, vale a dire, matematico” (R. Wittkover)

il monocorde per i Greci

L = lunghezza della corda vibrante n = numero dei modi di vibrazione della corda Fr = frequenza di vibrazione (altezza del suono) = (n/2L)(τ/δ)1/2 Suddividendo la corda in frazioni semplici (1:2, 1:3, 1:4, ....) è possibile ottenere suoni consonanti rispetto al suono base (1:1)

II sistema musicale greco (pitagorico) si basava sull’individuazione di suoni ottenuti suddividendo il monocorde secondo rapporti elementali (1:2:3:4); La successione pitagorica 1:2:3:4 (diapason, diapente, diatessaron, bis-diapason) riassumeva l'armonia universale essendo i suoni relativi “consonanti”

Suoni/lunghezze dell’armonia greca Il Rinascimento recupera questa concezione estetica vedendo ... “negli intervalli armonici della scala musicale vedevano le prove udibili della bellezza dei rapporti dei piccoli numeri interi 1:2:3:4” (R. Wittkover)

Platone indica nel Timeo due progressioni geometriche che avrebbero riassunto l'armonia universale (lambda platonica):

1:2:3:4 1:3:9:27 “quadrati e cubi del rapporto doppio e triplo partendo dall'unità” “l'armonia della musica rispecchia l'armonia dell'anima e al tempo stesso quella dell'universo” (Platone)

Lambda platonica; dettaglio da “La scuola di Pitagora” (Raffaello)

Altri rapporti necessari erano forniti dai “medi proporzionali” tra i numeri della lambda platonica medio Aritmetico b-a= c-a medio Geometrico a:b=b:c medio Armonico (b-a)/a = (c-a)/c es. il medio proporzionale aritmetico tra due suoni distanti un “diapente” (2:3 = 12:18) = 15 La teoria musicale è quindi nel Rinascimento strumento di controllo, per integrare tutte le parti dell'edificio in un unico sistema di rapporti proporzionali

F. Zorzi (Harmonia mundi, Venezia sec. XVI) “è assolutamente evidente a tutti i pitagorici e accademici che il mondo e l'anima vennero definiti da Timeo di Locri e quindi da Platone per mezzo di alcune leggi e proporzioni musicali” Zorzi elabora i numeri della “lambda” platonica (1:2:3:4 1:3:9:27), moltiplicandoli x 6 (-> esigenza di ottenere sempre numeri interi) ed inserendo i medi aritmetici e armonici Si ottengono quindi le seguenti serie numeriche

6,8,9,12,16,18,24,32,36,48 (serie dei quadrati del rapporto doppio e triplo) 6,9,12,18,27,36,54,81,108,162 (serie dei cubi del rapporto doppio e triplo)

Suoni e rapporti armonici in F. Zorzi, Venezia sec. XVI

Nel promemoria (1535) per la costruzione di S. Francesco della Vigna, Venezia, suggerisce “quelle debite e consonantissime proporzioni” con le quali Platone nel Timeo “ebbe compreso tutto il mondo et ogni suo membro et parte”; i rapporti armonici utilizzati i sono: 3:4:6:9:27

Rapporti armonici in S. Francesco della Vigna, Venezia XVI sec.

“vero è che si puotrebbero grandire le misure et i numeri. Ma stando sempri in uelle medeme proportioni. Et chi presomesse di trascendere farebbe un mostro. Spezzate et violate le leggi naturali”

S. Francesco della Vigna, Venezia XVI sec.

L.B.Alberti, IX libro “De Re aedificatoria” “caveremo adunque tutte le regole dal fruimento da musici cui sono perfettissimamente noti quei tali numeri”: “finitio” in architettura e “harmonia” in musica seguono le stesse leggi della natura . le piante albertiane per gli ambienti (piccole, medie, grandi) sono ricavate da rapporti armonici semplici: piccole 2:2 2:3 3:4 medie 4:8 4:9 9:16 grandi 2:6 3:8 2:8 ai rapporti semplici (2:2, 2:3, 3:4, 2:4) si aggiungono rapporti armonici compositi ottenuti dall'accostamento di due o più rapporti semplici: 4:9 (4:6 + 6:9 -> 2:3 + 2:3) 9:16 (9:12 + 12:16 -> 3:4 + 3:4) 2:6 (2:4 + 4:6 -> 1:2 + 2:3) 3:8 (3:6 + 6:8 -> 1:2 + 3:4) 2:8 (2:4 + 4:8 -> 1:2 + 2:4 oppure 2:3 + 3:4 + 4:6 + 6:8) . la trasposizione dei rapporti musicali in architettura è solo una procedura di metodo che non crea alcuna armonia musicale (4:6:9 e 9:12:16 sono sequenze di quinte giuste, ovvero “dissonanti”)

Piante “piccole”, “medie” e “grandi” (L.B. Alberti)

G. Zarlino (1555) costruisce un nuovo sistema musicale proponendo l’utilizzo di una gamma più estesa di rapporti armonico-musicali rispetto alla serie pitagorica (1:2:3:4 -> 1:2:3:4:5:6)

Suoi della scala zarliniana

A.Palladio I rapporti armonici legavano l'edificio all'ordine naturale delle cose, conferiscono carattere di universalità … “le proporzioni delle voci sono armonia delle orecchie così quelle delle misure sono armonie degli occhi nostri” (A. Palladio) “Palladio ebbe la massima cura di impiegare rapporti armonici non soltanto all'interno di ciascun ambiente ma anche nelle relazioni degli ambienti tra loro” (R. Wittkover); nella composizione di Villa Barbaro, Maser (TV) “l'unità armonica fondamentale di tutti i numeri scritti sulla pianta può essere dimostrata in dettaglio” (R. Wittkover). La lunghezza fondamentale è il numero 12 - il suono fondamentale, il DO centrale - a partire dalla quale sono state ricavate tutte le dimensioni dell'edificio è legato alle altre dimensioni con I seguenti rapporti:

2:3:4:6:8:9:10:12:14:16:18:20:32:46:60

Rapporti armonici in Villa Barbaro, Maser sec. XVI (A. Palladio)

Villa Barbaro, Maser sec. XVI (A. Palladio)