PRODUZIONE INTEGRATA INTEGRATED CROP MANAGEMENT (ICM) LA RICERCA CONTINUA DI RAZIONALI METODI DI...
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PRODUZIONE PRODUZIONE INTEGRATAINTEGRATA
INTEGRATED CROP MANAGEMENT INTEGRATED CROP MANAGEMENT (ICM)(ICM)
LA RICERCA CONTINUA DI LA RICERCA CONTINUA DI RAZIONALI METODI DI RAZIONALI METODI DI
COLTIVAZIONECOLTIVAZIONE
Assemblea Areflh, Murcia (ES), 29 Febbraio 2008
Giampiero Reggidori (Commissione Mercato e Distribuzione)
Areflh, Murcia (ES) 29 Febbraio 2008
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LA SEGMENTAZIONELA SEGMENTAZIONEDEL MERCATO DELL’ORTOFUTTA DEL MERCATO DELL’ORTOFUTTA
FRESCA IN EUROPAFRESCA IN EUROPA
GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA (GDO) ++++++
DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA (GD) ++++ NEGOZI SPECIALIZZATI o BOUTIQUE della FRUTTA
++++ DISCOUNT +++ MERCATI GENERALI ++ MERCATO DI QUARTIERE ++
+ RISTORAZIONE COLLETTIVA +++ QUARTA GAMMA, PRODOTTI PRONTI +++ INDUSTRIA DI TRASFORMAZIONE +++
Areflh, Murcia (ES) 29 Febbraio 2008
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LE PRIORITA’ nel RAPPORTO LE PRIORITA’ nel RAPPORTO con il MERCATOcon il MERCATO
SICUREZZA ALIMENTARE: SANITA’ ED IGIENE PROCESSI TECNOLOGICI a BASSO IMPATTO
AMBIENTALE (biologico, integrato, buone pratiche agricole, ecc…)
QUALITA’ DI PRODOTTO (alimentare, gustativa, dietetica, ecc…)
ASSENZA OGM e/o SOSTANZE CHIMICHE INDESIDERATE (fisiofarmaci, fitoregolatori, additivi vari)
PRESENZA LIMITATA (o NULLA) di RESIDUI di FITOFARMACI di SINTESI
RINTRACCIABILITA’, per la SICUREZZA ALIMENTARE GARANZIE SUI PROCESSI DI COLTIVAZIONE E
MANIPOLAZIONE DEI PRODOTTI CON RELATIVI CONTROLLI
SICUREZZA dei LAVORATORI ed ETICA del LAVORO
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LE “TANTE CERTIFICAZIONI”LE “TANTE CERTIFICAZIONI”per la QUALITA’per la QUALITA’
Qualità dei Processi e/o del Prodotto, ecc…….
GLOBAL GAP (Global Retailer’s and Producer’s Working Group) per la Buona Pratica Agricola (Good Agricoltural Practice): certificazione di alcuni processi produttivi nella fase di campo, richiesta dalle Grandi Catene della Distribuzione Moderna. Nuovo protocollo a partire dal 01 gennaio 2008
BRC, QS, IFS, ISO 14000, EMAS, SA 8000: richiesta dal Grande Distribuzione Moderna Europea
PROTOCOLLI DI FORNITURA (fra Cliente e Fornitore): molto articolati e poco coordinati
DISCIPLINARI di PRODUZIONE (GAP: Good Agricoltural Practice, per la coltivazione)
DISCIPLINARI di MANIPOLAZIONE e/o CONFEZIONAMENTO (per la fase di manipolazione/lavorazione/confezionamento)
DISCIPLINARI di TRASFORMAZIONE (per la fase di trasformazione) TRACCIABILITA’: controllo del percorso del prodotto nello spazio e nel tempo,
lungo l’intera filiera, dal produttore al consumatore finale. Garanzia per la Sicurezza Alimentare.
Areflh, Murcia (ES) 29 Febbraio 2008
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PROTOCOLLO DI FORNITURAPROTOCOLLO DI FORNITURA
PROTOCOLLO (CAPITOLATO) di FORNITURA: disciplina il rapporto fra Cliente e Fornitore, spesso a supporto della certificazione di un prodotto a marchio. Interessa quasi sempre l’intera filiera e comprende vari processi. Soprattutto quelli che hanno riflessi su SICUREZZA ALIMENTARE IGIENE LIMITATO IMPATTO AMBIENTALE CONTENIMENTO DEGLI SCARTI E DEI RIFIUTI RIDUZIONE DEI COSTI ENERGETICI
Areflh, Murcia (ES) 29 Febbraio 2008
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IL “CAPITOLATO di FORNITURA”IL “CAPITOLATO di FORNITURA” la struttura
DISCIPLINARI TECNICI di COLTIVAZIONE a BASSO IMPATTO AMBIENTALE (ICM, IPM, GAP, ecc…) in CAMPO
DISCIPLINARI TECNICI con PROCESSI CODIFICATI nella fase di MANIPOLAZIONE/CONFEZIONAMENTO nella PACK HOUSE
DISCIPLINARI TECNICI con PROCESSI CODIFICATI nelle fasi di TRASFORMAZIONE nell’INDUSTRIA
RISPETTO di PARAMETRI di QUALITA’ DI PRODOTTO a MARCHIO AGGIUNTA di RESTRIZIONI OLTRE LE NORME, per la SANITA’ e
l’IGIENE del PRODOTTO e dei PROCESSI (baby food, ecc…) RINTRACCIABILITA’ TIPOLOGIE di CONFEZIONAMENTO in RELAZIONE al MARKETING,
all’AMBIENTE, al SERVIZIO CERTIFICAZIONE di FILIERA o di FASI di FILIERA (es. GLOBALGAP,
BRC, IFS, ecc…)
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L’ADEGUAMENTO alle ESIGENZEL’ADEGUAMENTO alle ESIGENZE
OLTRE L’80% DELLA PRODUZIONE ORTOFRUTTICOLA DESTINATA
AI VARI SEGMENTI DI MERCATO, in particolare quelli derivati dai PROTOCOLLI DI FORNITURA della GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA
oppure AI VARI INDIRIZZI COMUNITARI, per adeguarsi alla richiesta di Agricoltura
Sostenibile ed Ecocompatibile
DEVE RISPONDERE A CRITERI DI COLTIVAZIONE, MANIPOLAZIONE e TRASFORMAZIONE DERIVATI DA TECNICHE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE RICONOSCIUTE o CERTIFICATE, che nel gergo degli operatori si chiama ormai
PRODUZIONE INTEGRATAPRODUZIONE INTEGRATA
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APPLICAZIONE DI DISCIPLINE PIAPPLICAZIONE DI DISCIPLINE PIUN ESEMPIO della SITUAZIONE ATTUALEUN ESEMPIO della SITUAZIONE ATTUALE
PER LA FASE DI COLTIVAZIONE: il Regolamento CE 2078/92 (ex) il Regolamento CE 2200/96 sull’OCM Organizzazione Comune
dei Mercati il Regolamento CE 1257/99 per la parte relativa agli interventi
agroambientali il Regolamento 1782/2003 del 29 Settembre 2003 e il
Regolamento CE 796/2004 del 21 aprile 2004 sull’econdizionalità e le Buone Pratiche Agricole
protocolli specifici, certificati e non, con riferimenti a Produzione Integrata
e non per ultimo in importanza ilRegolamento CE 2092/91 che disciplina le produzioni da
Agricoltura Organica o Ecologica (comunemente chiamati Prodotti Biologici)
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TIPOLOGIE di PRODOTTO per TIPO di PROCESSI PRODUTTIVI sulla FILIERA
(in EUROPA e nel MONDO)
AGRICOLTURA o PRODUZIONE INTEGRATA (icm, ipm, ecc…)
78% AGRICOLTURA CONVENZIONALE (almeno
GAP: Good Agricoltural Practice)
18% AGRICOLTURA ORGANICA (biologico)
4%
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UNA PROPOSTA per RAZIONALIZZARE UNA PROPOSTA per RAZIONALIZZARE lala
SICUREZZA ALIMENTARESICUREZZA ALIMENTARE
La SICUREZZA ALIMENTARE e la TUTELA AMBIENTALE sono ormai fondamentali a livello internazionale per tutte le fasi della filiera: è necessario formalizzare un sistema di certificazione unico sull’intera percorso, dal produttore al consumatore e solo per questi due parametri che rientrano nella qualità dei processi
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LA PROPOSTALA PROPOSTA
A) CERTIFICAZIONE DI UN PROTOCOLLO UNICO A
LIVELLO INTERNAZIONALE IN MATERIA DI SICUREZZA ALIMENTARE con inserimento di DPI (Disciplinari di Produzione Integrata) per l’APPLICAZIONE DI TECNICHE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE, RICONOSCIUTO DA TUTTI GLI ATTORI DELLA FILIERA ORTOFRUTTA
Areflh, Murcia (ES) 29 Febbraio 2008
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LA PROPOSTALA PROPOSTA
B) LIBERO RAPPORTO FRA FORNITORE E
CLIENTE PER PROTOCOLLI INERENTI GLI ALTRI ASPETTI DI QUALITA’: di prodotto, di servizio, di imballaggio, di logistica, ecc…
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SICUREZZA ALIMENTARE e P.I.
vivaiocampo
centro lavorazione punto venditaconfezion./trasform.
DPI (disciplinare tecnico regionale/area)
PROTOCOLLO SICUREZZA ALIMENTARE su FILIERA(certificato)
Linea Guida UE Produzione Integrata
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PRODUZIONE INTEGRATAPRODUZIONE INTEGRATAesempio di un disciplinareesempio di un disciplinare
Riferimento: la coltura (esempio: pesco) I principali capitoli agronomici da disciplinare:
Gestione del suolo Scelta varietale Fertilizzazione (di fondo e durante la coltivazione) Irrigazione (quando presente) Difesa Diserbo (quando e dove ammesso) La raccolta
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PRODUZIONE INTEGRATAPRODUZIONE INTEGRATAalcuni dei vincoli del disciplinarealcuni dei vincoli del disciplinareRiferimento: la Linea Guida Europa (gli orientamenti OILB, ISHS e le
Direttive UE in materia agroambientale) Gestione del suolo: inerbimento (interfilare o totale, gestione) o
lavorazione (come e quando per ridurre l’impatto) Varietà: scelte fra le più adatte al territorio e al mercato, inserite in una lista
regionale o nazionale per qualità e tipicità Fertilizzazione (di fondo e durante la coltivazione): piano di fertilizzazionE,
limiti alle quantità per ciclo colturale dei macroelementi AZOTO, FOSFORO e POTASSIO, modalità di distribuzione, controllo dela fertirrigazione
Irrigazione: calcolo dei fabbisogni, scelta del metodo irriguo, modalità della restituzione idrica
Difesa e diserbo: monitoraggio dei parassiti, definizione di soglie di intervento, impiego di mezzi alternativi ai trattamenti chimici, scelta dei fitofarmaci in relazione a tossicologia e impatto sull’ambiente, modalità di distribuzione, controllo efficienza delle macchine e attrezzature per i trattamenti
La raccolta: individuazione del momento ottimale, modalità in relazione ai parametri qualità obbiettivo
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PRODUZIONE INTEGRATAaccreditamento
disciplinare
Organismo Pubblico del territorio accreditato
Certificazione da Organismo Indipendente Accreditato
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PRODUZIONE INTEGRATAsupporti nell’applicazione
Ricerca pluriennale sulle tecnologie a basso impatto ambientale
Sperimentazione annuale e pluriennale di livello locale Assistenza tecnica qualificata in campo Incontro settimanale fra i tecnici del territorio divulgazione dei Disciplinari tramite stampa, software,
internet Divulgazione informazione tecnica tramite: stampa,
televisione, internet, sms, contatto telefono, segreteria telefonica
Visite tecniche di gruppo in campo Incontri tecnici periodici con i produttori Trasmissioni televisive di divulgazione ed informazione Aggiornamento periodico sui risultati della sperimentazione,
per tecnici e/o per agricoltori
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PRODUZIONE INTEGRATAadempimenti e garanzie
Iscrizione delle aziende e firma delle responsabilità in materia da parte del produttore
Individuazione dei campi di coltivazione e identificazione Registrazione delle fertilizzazioni, dei trattamenti difesa, delle
irrigazioni, delle date di raccolta, dei campionamenti principali sulle avversità
Analisi dei terreni per la realizzazione del piano di fertilizzazione Piano di analisi dei residui di fitofarmaci (tutte le tipologie di
colture) e dei nitrati (ortaggi) Taratura delle macchine irroratrici Tracciabilità del prodotto Partecipazione ai corsi o incontri di aggiornamento Gestione dei mezzi di produzione e dei rifiuti connessi in funzione
delle norme o dei vincoli del disciplinare Controllo periodico da Ente Indipendente Accreditato
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PRODUZIONE INTEGRATAaccreditamento del disciplinare
Organismo Pubblico del territorio accreditato
Certificazione da Organismo Indipendente Accreditato
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PRODUZIONE INTEGRATAl’organizzazione
Organismo Regionale
approvazione disciplinare
Tecnico di riferimento per gruppi di aziende agricole
assistenza tecnica per l’applicazione del disciplinare
AZIENDE AGRICOLE (imprenditore ed operatori)
applicazione del disciplinare
Gruppo Tecnico di Area (provincia o area omogenea)
coordinamento attività di applicazione del disciplinare
Comitato Tecnico Regionale
realizzazione ed aggiornamento del disciplinare
andata informazioniritorno osservazioni
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L’ESIGENZA della LINEA GUIDA EUROPEA della PI
Mancando riferimenti omogenei per la scrittura di Disciplinari di Produzione Integrata, sia nel mondo che in Europa occorre definire una
LINEA GUIDA PI(ALMENO EUROPEA)
quale riferimento per la stesura dei
DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATAdi LIVELLO REGIONALE o di AREA OMOGENEA di
COLTIVAZIONE
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PROPOSTA ed OBIETTIVO
E’ stata definita una LINEA GUIDA EUROPEA della PRODUZIONE INTEGRATA, quale riferimento per la realizzazione dei DISCIPLINARI di PRODUZIONE INTEGRATA (coltivazione, manipolazione, trasformazione) di livello REGIONALE o di AREA DI COLTIVAZIONE OMOGENEA
Come supporto ha un sistema di garanzia della Produzione Integrata, unico a livello Europeo, con identificativo riconosciuto (logo)
E’ garantito da un sistema di accreditamento e riconoscimento dei Disciplinari di Produzione Integrata per coltura, con definito il relativo sistema di controllo, valido per l’ambito Europeo
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LAVORI IN CORSO
La LINEA GUIDA EUROPEA della PRODUZIONE INTEGRATA è stata presentata in sede Comunità Europea a tutti gli organi di riferimento durante gli anni 2006 e 2007;
È iniziata la fase di consultazione con l’invio a tutte le organizzazioni agricole europee per un parere, sia sugli obbiettivi che sulla forma tecnica ed organizzativa;
E’ possibile impiegarla come strumento di riferimento (in prova) per la predisposizione delle Discipline a Basso Impatto Ambientale previste anche per l’applicazione del Regolamento CE 2200/96
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Produzione Integrata, Production Intégrée,
Producciòn Integrada,
………………ohi, ohi, ohi ? Help me