Principi fondamentali e interpretazione dello statuto di Parma in Movimento

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PRINCIPI FONDAMENTALI E INTERPRETAZIONE DELLO STATUTO DI PARMA IN MOVIMENTO (PIM) Parma, 15 gennaio 2014 Giuseppe Carpentieri Cristian Palmas

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Lo statuto di Parma in Movimento è uno strumento che traduce concretamente a livello operativo i principi di M5S

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PRINCIPI FONDAMENTALI E INTERPRETAZIONEDELLO STATUTO DI PARMA IN MOVIMENTO (PIM)

Parma, 15 gennaio 2014

Giuseppe CarpentieriCristian Palmas

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INTRODUZIONE

Il gruppo di Parma sorto dal forum meetup denominato Amici di Beppe Grillo, poi Nonsologrilli, fondò un’associazione politica: ParmainMoVimento (PIM)

Il bisogno dei cittadini attivisti è quello di avere valori e regole per legittimare un’azione politica autodeterminata, consentendo un regolare svolgimento delle attività nel solco della Costituzione e del Codice Civile

Diversi gruppi locali sono interessati ai principi e alle regole adottate nello statuto dell’associazione quali per esempio orizzontalità dell’assemblea/direttivo, controllo degli eletti e stage partecipativo per diventare socio attivo

SCOPO DELLA PRESENTAZIONE: far comprendere a tutti i soggetti interessati i valori, i principi fondamentali e l’interpretazione dello statuto di PIM

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PREMESSA

Secondo lo spirito del gruppo, i fondatori dell’associazione hanno regolamentato il concetto di orizzontalità e la libertà d’azione emersa dall’esperienza del forum del meetup di Parma

PIM è un’organizzazione orizzontale, facendo coincidere il direttivo con l’assemblea che ha il potere di creare e legittimare l’azione politica. Lo Statuto prevede ruoli e regole per controbilanciare i poteri distribuiti all’assemblea

Nel modulo di iscrizione è riportato che il socio si impegna ad abbandonare l’associazione nel momento in cui non condivide più i principi presenti nello Statuto

I principi sono come gli articoli fondamentali della prima parte della Costituzione

Le regole rispecchiano i principi e non si possono discostare da essi

Le scelte e le decisioni all’interno dell’associazione devono essere coerenti con i principi

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PRINCIPI FONDAMENTALI

Carta dei Principi di PIM

Diritti dell’Uomo

Principi di M5S3

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CARTA DEI PRINCIPI (art. 12)

Essere umano inteso come entità biologica, spirituale e razionale

Autoconsapevolezza: incentivazione a conoscere le proprie capacità umane come primo passo per realizzare una società completamente democratica

Democrazia diretta negli Enti Pubblici (art. 1 comma 3)

Autodeterminazione dei popoli e completa sovranità popolare

Bioeconomia (decrescita felice): economia consapevole dell’entropia e quindi sostenibile poiché la reale ricchezza si misura anche con i flussi di energia e di materia; promozione di nuove tecnologie adeguate ai limiti della natura e riciclo totale delle materie prime seconde per garantire risorse alle future generazioni

Dialogo aperto, sincero e organizzato

Modifica della Carta su mozione dei 2/3 dei soci attivi e approvazione con voto generale se i voti favorevoli sono il doppio di quelli contrari

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DIRITTI DELL’UOMO

1. Uguaglianza (artt. 1-2-6-7-10 Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo)

2. Libertà (artt. 3-4-5-7-9-13-14 ibid.): intesa in senso fisico

3. Libertà di pensiero (artt. 18-19 ibid.)

4. Libertà di associazione (artt. 20-21 ibid.): nessuno può essere costretto a far parte di un’associazione e ognuno è libero di associarsi con altri

La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo stabilisce delle libertà fondamentali che lo Statuto di PIM richiama per ricordare ai soci il rispetto altrui in quanto esseri umani e delle altrui opinioni.In sintesi i Diritti dell’Uomo cui fare riferimento nello statuto sono i seguenti:

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PRINCIPI DI M5S: PARTE 1

Pur mantenendo la propria autonomia, PIM si riconosce nel M5S (art. 1 comma 2)

PIM ha creato una lista civica che ha ricevuto la certificazione di M5S (una sorta di marchio DOC per le liste civiche)

PIM ha eletto il proprio candidato Sindaco fra una rosa di 5 candidati soci attivi autocandidati

Il programma elettorale è stato realizzato da PIM in coerenza con le 5 stelle (obiettivi politici) del M5S (art 13 comma 3)

1 vale 1: lo Statuto di PIM prevede il principio di uguaglianza tra soci attivi ed eletti

Trasparenza: informarsi e condividere per alimentare la partecipazione

Rifiutare alleanze con i partiti, nessun legame con essi e divieto di adozione di una struttura verticistica simile a quella dei partiti

Massimo 2 mandati elettivi

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PRINCIPI DI M5S: PARTE 2

Autonomia locale: i gruppi locali si autodeterminano e nessun altro gruppo può interferire in questo processo

No ai condannati in politica

Controllo degli eletti:

1. Rispetto del mandato elettorale2. Verifiche periodiche (semestrali, metà mandato, eccetera)3. Dimissioni in bianco degli eletti

Gli eletti sono portavoce:

1. Devono portare avanti le mozioni politiche della base2. Accostamento del ruolo di portavoce (democrazia diretta) a quello di

rappresentante dei cittadini (democrazia rappresentativa)3. In caso di forza di governo la mozione politica subisce una verifica di fattibilità

ed eventuali modifiche per renderla compatibile con le norme vigenti

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ORGANI DI PIM

Presidente (artt. 6-9-15-16)

Vicepresidente (art. 6 comma 8)

Tesoriere (art. 7)

Gestore web (artt. 8-17)

Collegio di Garanzia (artt. 4-5-15-16-18)

Assemblea Attivi (art. 9)

Assemblea Generale (art. 11)

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Per un corretto funzionamento dell’associazione secondo i principi sopra esposti, sono stabiliti i seguenti organi:

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PRESIDENTE (art. 6)

Rappresenta l’associazione verso terzi, anche dal punto di vista legale e si occupa del buon funzionamento pratico dell’associazione (art. 6 comma 1)

Tutti i soci attivi possono essere eletti presidente tranne il tesoriere, i membri del Collegio di Garanzia e chi rappresenta i cittadini nelle istituzioni

Mandato di 1 anno. Massimo 2 anni consecutivi (art. 6 comma 3)

Carica incompatibile con quella di Tesoriere e di membro del Collegio di Garanzia (art. 6 comma 7). Eletto dall’Assemblea Attivi

Decadenza per espulsione o per perdita della qualifica di socio attivo (art. 6 comma 5) oppure per richiesta di rimozione votata dai 2/3 dei soci attivi per grave o ripetuta mancanza ai suoi doveri previsti dallo Statuto (comma 6)

Quando un socio ordinario raggiunge le condizioni per diventare socio attivo (art. 3 comma 3), provvede a inserirlo nella categoria dei soci attivi

Convoca le assemblee dell’associazione e le coordina (art. 9-11)

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VICEPRESIDENTE (art. 6 comma 8)

Rappresenta l’associazione verso terzi, quando il presidente non può farlo

Gestisce l’associazione nel caso in cui il presidente non possa farlo

Viene eletto vicepresidente il primo dei non eletti a presidente (art.6 comma 8) nell’elezione degli organi che si svolge in Assemblea Attivi

Vi sono tutte le limitazioni di azione che ha il presidente

Decadenza del vicepresidente non è contemplata esplicitamente: il vicepresidente può quindi decadere come qualunque socio dell’associazione

Non ha il potere di inserire i soci ordinari nell’elenco dei soci attivi

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TESORIERE (art. 7)

Gestisce la cassa dell’associazione e presenta al termine di ogni anno fiscale il bilancio consuntivo dell’anno appena concluso e una proposta di bilancio preventivo per l’anno in corso

Verifica il pagamento delle quote associative e segnala i soci morosi al Collegio di Garanzia

Mandato di 1 anno, eletto dall’Assemblea Attivi

Eleggibili tutti i soci attivi, tranne il presidente in carica o i membri del Collegio di Garanzia

Decadenza del tesoriere per espulsione, decadenza da attivo oppure per voto favorevole alla rimozione da parte dei 2/3 dei soci attivi in Assemblea Attivi in caso di grave o ripetuta mancanza ai propri doveri previsti dallo Statuto

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GESTORE DEL SITO WEB (art. 8)

Gestisce la piattaforma tecnologica scelta dall’associazione per comunicare, discutere e organizzarsi

Mandato di 1 anno, eletto dall’Assemblea Attivi

Eleggibili tutti i soci attivi, tranne chi possiede già altre cariche

Nessun vincolo di rielezione

Decadenza del gestore per espulsione, decadenza da attivo oppure per voto favorevole alla rimozione da parte dei 2/3 dei soci attivi in Assemblea Attivi in caso di grave o ripetuta mancanza ai propri doveri previsti dallo Statuto

È l’incaricato ad effettuare le comunicazioni ai soci (art. 17)

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COLLEGIO DI GARANZIA (art. 5)

Tribunale dell’associazione per: espulsione soci (art. 4), risoluzione conflitti in base all’interpretazione dello Statuto (art. 18 comma 4), rispetto delle condizioni necessarie per essere socio (art.2) e valutazione degli appelli contro le decisioni del presidente, del tesoriere o dell’Assemblea degli attivi (art. 16)

Mandato di 1 anno, eletto dall’Assemblea Attivi. Numero di membri variabile in base al numero di soci attivi (artt. 4-5)

Decadenza di un membro (art. 5 comma 5) per espulsione, decadenza da attivo o nomina a carica elettiva della Repubblica o dell’UE

Eleggibili tutti i soci attivi, tranne chi possiede già altre cariche e chi è eletto nelle istituzioni della Repubblica o dell’UE (art. 5)

Obbligo di motivare le decisioni ma insindacabilità di giudizio (art. 4 comma 2 – art.16 – art. 18 comma 4)

Può rimuovere il presidente con il voto favorevole dei 2/3 dei suoi membri

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ASSEMBLEA ATTIVI (art. 9)

Organo deliberativo dell’associazione (art. 9 – art. 13 comma 6)

Costituita dai soci attivi. I soci ordinari possono assistere senza diritto di parola o di voto, ma su richiesta l’Assemblea può decidere di concederla.

L’Assemblea può decidere anche per la presenza senza diritto di parola e di voto di terzi non soci. Su richiesta di quest’ultimi, l’Assemblea può concedere la parola

Decide la linea politica del M5S a Parma (art. 1 – art. 13 comma 6 punto c) compatibilmente ai tempi tecnici necessari per un’opportuna condivisione delle informazioni con i soci e per una deliberazione da parte dell’Assemblea Attivi

Le mozioni bocciate in Assemblea non sono approvate. Le mozioni approvate in Assemblea devono essere votate anche dai soci attivi non presenti tramite voto elettronico per il principio di massima partecipazione democratica (art. 9 commi 8-9-10-11)

L’Assemblea può decidere di sottoporre una mozione alla ratifica del voto generale (art. 11 comma 1)

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ASSEMBLEA GENERALE (art. 11)

Organo dell’associazione (art. 11) costituito da tutti i soci

Il voto generale è convocato dall’Assemblea degli attivi con almeno 3 giorni di preavviso e quando lo ritenga necessario

Hanno diritto di voto in Assemblea Generale tutti i soci iscritti da almeno 90 giorni (fa fede la data di iscrizione)

Il voto generale si svolge per un periodo di 7 giorni su mozioni approvate dall’Assemblea Attivi

Organo sociale utile per:1. Accogliere i nuovi iscritti2. Aggiornare gli attivi sullo stato dell’opera politica3. Aggiornare i soci sull’attività didattica e di ricerca svolta dall’associazione

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REGOLE NELLO STATUTO

Vediamo alcune regole fondamentali dello Statuto a partire da alcuni concetti generali

Coerenza con i principi fondamentali: nessuna regola può essere in contrasto con i principi dello Statuto

Garantiscono l’orizzontalità: stabiliti equilibri di potere per evitare verticismi

Garantiscono la democrazia interna dell’associazione: diverse regole stabilite per evitare abusi e prevenire conflitti tra soci

Gestione organizzata delle assemblee: regole per un’ottimale gestione delle assemblee e la generazione di ODG

Filtro per il diritto di voto dei soci ma regole per tutelare questi ultimi dalle discriminazioni: a seconda del tipo di votazioni, ci sono diversi livelli di partecipazione, stabiliti in base a criteri oggettivi (meritocrazia e quantità)

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ATTIVISMO

Simpatizzanti: tutti i non iscritti all’associazione che prestano comunque aiuto o sono iscritti a meetup e presumibilmente votano M5S (regola non scritta)

Socio ordinario: chi si iscrive all’associazione tramite l’apposito modulo e allega copia del documento di identità (art. 3 comma 2), purché rispetti determinati requisiti (art. 2) tra cui il pagamento della quota associativa (art. 2 comma 7)

Socio attivo: un socio ordinario che ha frequentato almeno i 2/3 delle assemblee in un arco di tempo di 90 giorni (art. 3 comma 3, criterio quantitativo) viene automaticamente inserito dal presidente nell’elenco dei soci attivi, purché rispetti determinati requisiti (art. 2) tra cui il pagamento della quota associativa

Art. 3 comma 4, criterio qualitativo: è causa della perdita di qualifica di socio attivo la mancata partecipazione alle attività di gruppo (es: proposizione di incontri ed eventi, partecipazione attiva ad essi: raccolta firme, disponibilità materiale e di tempo, costruzione di idee, linee politiche, condivisione di ricerche, studi, eccetera)

I soci all’atto dell’iscrizione si impegnano a rispettare lo Statuto (art. 2 comma 6)

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GESTIONE DISCUSSIONI (art. 9-11)

Convocazioni eventi e assemblee con necessario preavviso per avere maggiore partecipazione possibile

ODG predisposto dal presidente, anche in collaborazione con i soci attivi (art. 9 comma 3)

Si stabiliscono subito un segretario che verbalizza e un moderatore. Si può votare solo quello che è stabilito in ODG ma non è vietato parlare di argomenti non compresi nell’ODG

Tutti i soci possono partecipare, ma differenti diritti di voto e parola a seconda del tipo di assemblea

Mozioni approvate a maggioranza assoluta (50%+1) salvo casi particolari definiti nello Statuto

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RAPPRESENTANZA (art. 15)

Il presidente rappresenta l’associazione, il vicepresidente solo se non è disponibile il presidente

L’Assemblea Attivi decide chi mandare come rappresentante dell’associazione presso organismi terzi (conferenze, dibattiti, coordinamenti) o chi può rilasciare dichiarazioni pubbliche verso l’esterno a nome dell’associazione

L’Assemblea Attivi da le direttive ai rappresentanti. Se non è possibile o non è definita una posizione dell’associazione, i rappresentanti sono liberi di esprimerne una purché sia in linea con la Carta dei Principi e la storia delle direttive espresse dall’associazione

In casi di urgenza, se non è materialmente possibile scegliere dei rappresentanti, tale funzione può essere svolta dai membri del Collegio di Garanzia

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ESPULSIONI (art. 2-3-4)

Il Collegio di Garanzia decide le espulsioni dei soci

Il Collegio espelle automaticamente un socio al verificarsi di una delle seguenti condizioni:1. Perdita dei requisiti di cui all’art. 22. Falsa dichiarazione riguardo la sussistenza dei requisiti3. Presenza di una condizione di espulsione automatica prevista dallo Statuto

A maggioranza, il Collegio di Garanzia vota l’espulsione di un socio su propria iniziativa o su richiesta motivata da parte di un numero variabile dei soci di qualunque categoria in base al numero totale di soci (art. 4 comma 2)

Cause di espulsione (art. 4 comma 2):1. Violazione dei doveri di socio2. Violazione dei doveri di eletto dell’associazione3. Gravi e significativi comportamenti contrari alla Carta dei principi

dell’associazione, lesivi della sua immagine e che impediscano di raggiungere gli scopi sociali

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DELIBERAZIONI D’URGENZA (art. 10)

Casi di effettiva urgenza e impossibilità di tempestiva delibera dell’associazione

Un gruppo di soci attivi (pari almeno a un numero variabile in base al totale dei soci attivi) può dar luogo a una deliberazione d’urgenza su mozione da loro proposta

L’adesione di un socio attivo è irrevocabile e deve essere chiara, personale, autentica e comunicata a tutti i soci attivi o al presidente

La deliberazione d’urgenza è ritenuta approvata al pari di ogni altra delibera dell’Assemblea Attivi se è favorevole la maggioranza assoluta dei soci attivi

È uno strumento che evita l’immobilismo decisionale dovuto alla mancata convocazione dell’Assemblea Attivi

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APPELLI AL COLLEGIO DI GARANZIA (art. 16)

È possibile contestare qualunque decisione presa dall’Assemblea Attivi, dal tesoriere o dal presidente

Appello presentato entro 15 giorni dalla decisione contestata e con una motivazione obbligatoria. Si sospende la decisione fino alla pubblicazione del giudizio del Collegio di Garanzia

Per essere valido, l’appello deve essere sottoscritto almeno dal 10% dei soci attivi, con un minimo di 10

La comunicazione deve essere effettuata sia al Collegio di Garanzia che al presidente

Il Collegio è tenuto a riunirsi entro i 15 giorni successivi alla presentazione dell’appello

L’appello è accolto e la decisione annullata se almeno i 2/3 del Collegio di Garanzia votano per accoglierlo

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CANDIDATURE ALLE ELEZIONI (art. 13-14)

La decisione di partecipare a ciascuna elezione (amministrative, regionali, nazionali, europee) deve essere approvata con voto generale dei soci su mozione dell’Assemblea Attivi

Le liste elettorali di cui i candidati faranno parte non devono essere espressione di alcun partito e condividono gli stessi principi dell’associazione

Possono candidarsi coloro che sono soci attivi da almeno 6 mesi. (art. 13 comma 5)

Nel caso di necessità di completare la lista, l’Assemblea Attivi può decidere di candidare anche soci che non abbiano i requisiti. In tal caso le candidature devono essere approvate singolarmente con almeno i 2/3 dei voti favorevoli di tutti i soci attivi

I soci si possono candidare in liste considerate “amiche” dal Collegio di Garanzia (art. 14 comma 5)

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ACCORDO TRA CANDIDATI E ASSOCIAZIONE (art. 13)

È un articolo che concretizza il principio di M5S del controllo degli eletti e degli eletti come portavoce dei cittadini

Programma elettorale, simbolo e nome della lista sono approvati con voto generale dei soci su mozione dell’Assemblea degli Attivi. Dunque il programma e la lista sono di PIM (art. 13 comma 2)

Art. 13 comma 6. Il candidato sottoscrive un accordo predisposto dall’Assemblea Attivi in cui, se eletto, si impegna a:1. svolgere il proprio mandato con diligenza e assiduità, non

dimettendosi se non per giustificati motivi2. rispettare lo Statuto, la Carta dei Principi e il programma elettorale3. nella propria azione politica e amministrativa, seguire le direttive

dell’Assemblea Attivi e sottoporre a essa anticipatamente, quando possibile, le materie cui sarà chiamato a esprimere una posizione

Gli eletti rispondono prioritariamente ai valori di PIM, oltre che a quelli di M5S

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MODIFICHE STATUTARIE

Qualunque modifica dello Statuto deve essere approvata da almeno i 2/3 dei soci attivi e ratificata dal voto generale (cui hanno diritto tutti i soci iscritti da almeno 90 giorni) (art. 18 comma 2 – art. 11 comma 1)

I soci possono consultare il Collegio di Garanzia in caso di dubbi sull’interpretazione dello statuto

I limiti imposti alla partecipazione e al numero di voti sono improntati da principi di massima garanzia democratica e di tutela dell’associazione

In linea con i principi dello statuto, pur non essendo esplicitamente espresso, anche durante il voto generale servono i 2/3 di tutti i soci aventi diritto di voto per ratificare le modifiche

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CONCLUSIONI

1. Lo Statuto di PIM è stato realizzato per autodeterminare un’efficace organizzazione politica del gruppo locale di Parma

2. Lo Statuto si ispira alla Carta dei Diritti dell’Uomo, alla bioeconomia e alla democrazia diretta e partecipativa, e i soci agiscono in linea con essi

3. Le regole sono in linea con il Codice Civile e con i principi fissati nello Statuto, e garantiscono la democrazia orizzontale interna al gruppo in modo concreto

4. Lo Statuto indica, in linea con lo spirito del M5S, come svolgere il controllo degli eletti, e sperimentare la democrazia diretta e partecipativa attraverso regole ben definite in cui i soggetti dell’accordo sono chiaramente identificabili: da una parte l’associazione, dall’altra gli eletti iscritti nell’associazione

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Grazie per l’attenzione