PRIMO PIANO - chiesadinapoli.it novembre_Layout 1.pdf · Padre Alex Zanotelli...

16
N. 37 • 2 novembre 2014 • 1,00 Anno LXVIII • Poste Italiane S.p.A. • Spediz. in abbon. postale • D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, Aut.  014/CBPA-SUD/NA • Direzione e Redazione Largo Donnaregina, 22 • 80138 Napoli Attivi e solidali con i più deboli Una fervida esortazione alla carità cristiana ed un forte grido al cospetto delle dif- ficoltà ad abbattere il muro dell’indifferenza e dell’egoismo emergono dall’ultima Lettera Pastorale del Cardinale. Questi, guardandosi indietro ed attorno, si accor- ge che «anche le tempre più robuste» possono essere indotte in uno stato di frustra- zione al cospetto «delle continue e numerose richieste della nostra gente, cui non sempre siamo in grado di dare una risposta». Francesco De Simone a pagina 5 A ferragosto Messa per i turisti 10 A ferragosto Messa per i turisti 10dsds A ferragosto Messa per i turisti 10 A ferragosto Messa per i turisti 10 La campagna contro la discriminazione 3 PRIMO PIANO Il Cardinale Sepe all’Addolorata alla Pigna 2 VITA DIOCESANA A ferragosto Messa per i turisti 10 A ferragosto Messa per i turisti 10dsds A ferragosto Messa per i turisti 10 A ferragosto Messa per i turisti 10 Il Cardinale Sepe presiederà la Celebrazione per i vescovi, sacerdoti e diaconi defunti 8 e 9 SPECIALE A ferragosto Messa per i turisti 10 A ferragosto Messa per i turisti 10dsds A ferragosto Messa per i turisti 10 A ferragosto Messa per i turisti 10 Il San Paolo applaude i piccoli del torneo interdiocesano 11 CITTÀ Centenario Santa Teresa d’Avila 2 Una statua per Sant’Alfonso 5 Paolo VI, il Papa della modernità 6 L’Arcivescovo a “Tutto Sposi” 12 “Cinema, letteratura e diritto” 13 “Soap opera” il film dei sentimenti 15 ORDINAZIONE EPISCOPALE DI MONS. SALVATORE ANGERAMI Grato al Signore e al Santo Padre Francesco, desidero partecipa- re la nomina di Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Salvatore Angerami Vescovo Titolare di Torri della Concordia e Ausiliare di Napoli. L’ordinazione episcopale, da me presieduta, sarà celebrata nella Chiesa Cattedrale di Napoli, sabato 8 novembre, alle ore 10,00. @ Crescenzio Card. Sepe

Transcript of PRIMO PIANO - chiesadinapoli.it novembre_Layout 1.pdf · Padre Alex Zanotelli...

Page 1: PRIMO PIANO - chiesadinapoli.it novembre_Layout 1.pdf · Padre Alex Zanotelli (alex.zano-telli@libero.it). ... la santa riformatrice il sentiero della preghiera passa per ... divina

N. 37 • 2 novembre 2014 • € 1,00

Anno LXVIII • Poste Italiane S.p.A. • Spediz. in abbon. postale • D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, Aut.  014/CBPA-SUD/NA • Direzione e Redazione Largo Donnaregina, 22 • 80138 Napoli

Attivi e solidalicon i più deboli

Una fervida esortazione alla carità cristiana ed un forte grido al cospetto delle dif-ficoltà ad abbattere il muro dell’indifferenza e dell’egoismo emergono dall’ultimaLettera Pastorale del Cardinale. Questi, guardandosi indietro ed attorno, si accor-ge che «anche le tempre più robuste» possono essere indotte in uno stato di frustra-zione al cospetto «delle continue e numerose richieste della nostra gente, cui nonsempre siamo in grado di dare una risposta».

Francesco De Simone

a pagina 5

A ferragostoMessa

per i turisti

10

A ferragostoMessa

per i turisti

10dsds

A ferragostoMessa

per i turisti

10

A ferragostoMessa

per i turisti

10

La campagnacontro

la discriminazione

3

PRIMO PIANO

Il Cardinale Sepeall’Addolorata

alla Pigna

2

VITA DIOCESANA

A ferragostoMessa

per i turisti

10

A ferragostoMessa

per i turisti

10dsds

A ferragostoMessa

per i turisti

10

A ferragostoMessa

per i turisti

10

Il Cardinale Sepe presiederàla Celebrazione per i vescovi,sacerdoti e diaconi defunti

8 e 9

SPECIALE

A ferragostoMessa

per i turisti

10

A ferragostoMessa

per i turisti

10dsds

A ferragostoMessa

per i turisti

10

A ferragostoMessa

per i turisti

10

Il San Paoloapplaude i piccoli

del torneo interdiocesano

11

CITTÀ

Centenario Santa Teresa d’Avila 2

Una statua per Sant’Alfonso 5

Paolo VI, il Papa della modernità 6

L’Arcivescovo a “Tutto Sposi” 12

“Cinema, letteratura e diritto” 13

“Soap opera” il film dei sentimenti15

ORDINAZIONE EPISCOPALE DI MONS. SALVATORE ANGERAMI

Grato al Signore e al Santo Padre Francesco, desidero partecipa-re la nomina di Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Salvatore AngeramiVescovo Titolare di Torri della Concordia e Ausiliare di Napoli.

L’ordinazione episcopale, da me presieduta, sarà celebrata nellaChiesa Cattedrale di Napoli, sabato 8 novembre, alle ore 10,00.

@ Crescenzio Card. Sepe

Page 2: PRIMO PIANO - chiesadinapoli.it novembre_Layout 1.pdf · Padre Alex Zanotelli (alex.zano-telli@libero.it). ... la santa riformatrice il sentiero della preghiera passa per ... divina

Vita Diocesana Nuova Stagione2 • 2 novembre 2014

Apostolato del MareCorso di formazione per vo-

lontari, organizzato dall’associa-zione “Stella Maris” di Napoli edall’Apostolato del Mare dellaDiocesi di Napoli. L’iniziativa,denominata “Un mare di volon-tari per presenze invisibili”, pre-vede una serie di incontri che sisvolgeranno nella Sala Multi -mediale della Guardia Costiera,in piazzale Pisacane, internoporto, ogni venerdì dalle ore15.30 alle 17.Prossimo appuntamento, ve-

nerdì 7 novembre sul tema: “LaChiesa di Napoli abbraccia ilmondo. L’accoglienza del marit-timo al Centro Stella Maris: Unacasa lontano da casa”. DonRosario Borrelli, Cappellano delPorto di Napoli.

Missionari CombonianiIniziativa dei “Giovani Im -

pegno Missionario” per un cam-mino di formazione e spiritua-lità missionaria, aperto a tutti igiovani che vogliono spalancaregli orizzonti e dare concretezzaalla loro fede tentando di incar-narla nella loro vita. L’iniziativasi basa su quattro principali pila-stri: La preghiera fondata sullaparola di Dio, partendo dal Gesùstorico. L’accompagnamentoper sonale di ciascun giovane. Ilservizio concreto a partire daipiù poveri. La formazione einformazione critica. Gli incon-tri si terranno nella BasilicaSantissima Annunziata, pressol’Oratorio parrocchiale “SanGiuda Taddeo”, in via An -nunziata 37, Napoli. Prossimoappuntamento, domenica 9 no-vembre, “Al centro la vita!” (Mc3, 1-6). La giornata inizia alle ore

9.30 e finisce con la Celebrazioneeucaristica alle ore 18. Portare laBibbia, un quaderno per gli ap-punti e qualcosa da mangiare dacondividere all’ora di pranzo.Per ulteriori informazioni:Padre Alex Zanotelli ([email protected]). Per contatti:Felicetta Parisi (333.376.71.43)oppure suor Daniela Serafin([email protected] -347.19.88.202).

APPUNTAMENTI

Quinto centenario di Santa Teresa d’Avila

Sul sentierodella fede

di Stefania De Bonis

Si è appena inaugurato l’anno delle celebrazioniper il V centenario di Santa Teresa d’Avila, e sono giàin nuce una serie di iniziative che cercheranno di farconoscere la figura di questa santa spagnola, moltoamata anche dai napoletani sin dal Seicento.Con la guida della storica dell’arte Maria Varriale si

è svolto domenica 19 ottobre un momento di riflessio-ne sull’arte e la spiritualità delle opere custodite nellachiesa di S. Teresa a Chiaia, prima chiesa a Napoli in-titolata alla santa, terza chiesa in Italia deiCarmelitani Scalzi (l’Ordine riformato nel 1564 daTeresa di Gesù) e è uno dei più importanti monumen-ti dell’arte barocca e religiosa napoletana. L’iniziativaè stata promossa dall’Associazione IncontriNapoletani, che patrocina il restauro della statua sul-l’altare maggiore. Incontri Napoletani nata, infatti,nel 1992 con la compianta scrittrice Tina GiordanoAlario, centra il proprio interesse sulla promozione eil recupero del patrimonio artistico cittadino, pro-muovendo e finanziando restauri di opere d’arte incollaborazione con le Soprintendenze ai B.A.S. ed aiB.A.A. di Napoli e Provincia.A fine dicembre, ha annunciato Patrizia Giordano

Alario, saranno montati i ponteggi intorno la statuadella santa d’Avila, opera di Cosimo Fanzago, il cele-bre architetto e scultore, già autore tra l’altro del chio-stro della certosa di S. Martino, della chiesa di S.Ferdinando e dell’Ascensione a Chiaia.Così, benché in calendario fra poco meno di 12 me-

si, potrebbe essere anticipato agli inizi di dicembrel’arrivo di un bellissimo reliquiario a forma di castelloe sormontato dal cuore trafitto di S. Teresa (il fenome-no della trasverberazione immortalato in molti dipin-ti raffiguranti la santa e nella celebre scultura delBernini), con il sangue, la trachea e la cappa della san-ta. Questo per evitare che i lavori di restauro possanointralciare uno dei momenti più attesi dell’anno.La provincia Napoletana ha per l’occasione stam-

pato un sussidio liturgico come guida per tutte le ini-ziative di meditazione e di preghiera.Per l’apertura dell’anno giubilare di Santa Teresa

d’Avila anche papa Francesco ha indirizzato un mes-saggio. Destinatario il vescovo di Avila, mons. JesúsGarcía Burillo, ma inviato a tutti i componentidell’Ordine (frati, monache e laici) di tutto il mondo:«Alla scuola della santa camminatrice – scrive il Papa -impariamo a essere pellegrini. L’immagine del cammi-no può sintetizzare molto bene la lezione della sua vita edella sua opera. Teresa intese la vita come un camminodi perfezione lungo il quale Dio conduce l’uomo, di man-sione in mansione, fino a Lui e, allo stesso tempo, lomette in viaggio verso gli uomini. Per quali camminivuole portarci il Signore, seguendo le orme di santaTeresa e tenuti per mano da lei? Ne vorrei ricordare quat-tro che mi fanno molto bene: quelli della gioia, della pre-ghiera, della fraternità e del proprio tempo… Questocammino non possiamo farlo da soli, ma insieme. Perla santa riformatrice il sentiero della preghiera passa perla via della fraternità in seno alla Chiesa madre. Fu que-sta la sua risposta provvidenziale, nata dall’ispirazionedivina e dal suo intuito femminile, ai problemi dellaChiesa e della società del suo tempo: fondare piccole co-munità di donne che, a imitazione del ‘collegio aposto-lico’ seguissero Cristo vivendo in modo semplice ilVangelo e sostenendo tutta la Chiesa con una vita fattapreghiera». Nell’omelia dello scorso 15 ottobre aNapoli, mons. Armando Dini, vescovo emerito diCampobasso, durante la Solenne celebrazione a S.Teresa a Chiaia, ha sottolineato che oggi Teresa inter-roga ciascuno di noi: «A che punto siete nel camminodella vostra fede? Sentite la sete ardente dello SpiritoSanto? La chiedete al Signore come la fece la samarita-na con Gesù?».

Solenne conclusione dell’Anno Mariano parrocchiale

Il Cardinale Sepeall’Addolorata alla Pigna

Domenica 26 ottobre nella parrocchia dell’ Addolorata alla Pigna si è solennementeconcluso l’anno mariano con la Visita pastorale del Cardinale Crescenzio Sepe.L’anno mariano era stato proclamato durante la Festa dell’Addolorata dello scorso

anno per preparare la Comunità al 90° anniversario di erezione canonica a parrocchiadella Chiesa della Pigna che ricorreva il 5 ottobre u.s., festeggiato con una solenne pro-cessione della Madonna Addolorata e di Sant’Anna per le strade del quartiere e con la ce-lebrazione presieduta dal Vescovo ausiliare S.E. Mons. Lucio Lemmo.

La visita del Pastore della Chiesa di Napoli è iniziata alle 10,30 presso la sala dellaComunità “Nostra Signora di Fatima” a traversa Correale, locale preso in affitto in zonaper venire incontro alle esigenze in particolare dei fedeli anziani e ammalati del territo-rio che trovano faticoso raggiungere la parrocchia. La sala è aperta dal 16 luglio comecappella in cui quotidianamente si celebra la santa Messa ed è usata anche come sede diincontri; la visita dell’Arcivescovo è stata l’occasione per benedirla.Il Cardinale Sepe è stato accolto da una numerosa folla entusiasta e festante e ha rin-

graziato tutti e ha incoraggiato il lavoro del parroco, don Vittorio Sommella, e del vica-rio parrocchiale don Lorenzo Pianese. Poi il Vescovo si è recato in via Pigna 195 per be-nedire il locale che ospiterà un circolo per i giovani del quartiere che sarà inaugurato nelprossimo mese. La costituzione del circolo dei giovani segue in pieno le linee tracciatedal cardinale nella lettera pastorale “Dar da mangiare gli affamati” in particolare quan-do si raccomanda di adibire spazi parrocchiali per le attività dei giovani. Vi sono molteproposte che verranno presentate ai ragazzi: corsi di musica, incontri di approfondimen-to e socializzazione, corsi per i genitori, attività di studio e di recupero scolastico e altro.Alle 11,00 il Cardinale è arrivato sul sagrato della parrocchia dove ha incontrato i

bambini in trepida attesa per salutarlo e si è intrattenuto con loro. Alle 11,30 è iniziata la solenne celebrazione che si è conclusa con la benedizione pa-

pale con annessa indulgenza plenaria concessa per l’occasione dalla PenitenzieriaApostolica per l’anno Mariano. Nel corso della celebrazione don Vittorio a nome dellaComunità ha ringraziato il Vescovo per la presenza e la vicinanza che sempre dimostraper la parrocchia e l’Arcivescovo a sua volta ha sottolineato la vivacità spiritualedell’Addolorata alla Pigna per tutte le attività che vengono svolte: centri del Vangelo, ado-razione comunitaria, banco alimentare, attività dei gruppi e dei movimenti, gli ap-profondimenti della Parola di Dio con le settimane bibliche e gli incontri sulla Parola. Alla celebrazione hanno partecipato anhce il presidente della V Municipalità on.

Mario Coppeto e il vicepresidente, architetto Paolo De Luca, che sono sempre attenti ecollaborativi con le attività che la parrocchia organizza sul territorio. Inoltre, ilCardinale, dopo aver ringraziato tutti per l’organizzazione dell’evento e per la partecipa-zione anche delle autorità locali, ha annunciato che per il prossimo anno pastorale pro-clamerà un anno eucaristico parrocchiale accogliendo la richiesta del parroco. L’annoeucarisitico è in continuità con l’anno mariano infatti Maria ha dato la carne a Cristo cheil Figlio ha offerto per noi. L’obiettivo dell’anno eucaristico sarà quello di costituire unaComunità affamata della Parola di Cristo e che faccia venire fame e sete Lui in ogni luo-go, in ogni situazione, in ogni persona che si incontra, rendendo visibile la Sua presen-za sul territorio realizzando sin da ora, qui, il regno di Dio secondo le indicazioni del no-stro Arcivescovo nella sua lettera pastorale “Dar da mangiare agli affamati.

Rinnovamento nello Spirito Santo

Convocazione diocesanaDomenica 16 novembre al Palapartenope

«Questo vangelo del Regno sarà annunciato in tutto il mondo, perché ne sia da-ta testimonianza a tutti i popoli» (Matteo 24, 14). «Io sono una missione su questaterra e per questo mi trovo in questo mondo» (Evangelii Gaudium n. 273). Su que-sti due temi si svilupperà la giornata di incontro organizzata dal Rinnovamento nel-lo Spirito Santo della Diocesi di Napoli e che si terrà domenica 16 novembre alPalapartenope di Fuorigrotta.

Il programma della convocazioneOre 8.30 Accoglienza.Ore 9 Preghiera comunitaria carismatica.Ore 10 Relazione di Luciana Leone, Responsabile della produzione editoria-

le del Rinnovamento nello Spirito. Ore 12 Celebrazione Eucaristica presieduta da S. E. Mons. Gennaro Acampa,

Vescovo Ausiliare di Napoli.Ore 14.30 Lode corale.Ore 14.45 Vita del Rinnovamento nello Spirito.Ore 15.15 Momento Giovani. Ore 15.45 Pausa.Ore 16 Preghiera di intercessione per i sofferenti.Ore 16.30 Roveto Ardente.Ore 18 Saluto e congedo.

* * *

Avviso aisacerdoti eai religiosiSi rende noto che a dicembrenon si terrà il consuetoappuntamento del Plenumdiocesano in quanto ilCardinale Arcivescovoincontrerà i sacerdoti e ireligiosi, in ogni singolodecanato, nell’ambito degliincontri di preparazione invista della Visita del SantoPadre.

Page 3: PRIMO PIANO - chiesadinapoli.it novembre_Layout 1.pdf · Padre Alex Zanotelli (alex.zano-telli@libero.it). ... la santa riformatrice il sentiero della preghiera passa per ... divina

Primo PianoNuova Stagione 2 novembre 2014 • 3

Al via la campagna che Famiglia Cristiana ha realizzato insieme ad Avvenire, alla Federazione Italiana Settimanali Cattolici e all’agenzia di pubblicità Armando Testa

per sensibilizzare la popolazione, e in particolare i giovani, sul tema della discriminazione

Ma che razza di parole….

Nuova Stagione

Quattro parole, quattro insulti che col-piscono chi li riceve come un colpo alla te-sta: negro, terrorista, ladra, ciccione.Sussurrati, o gridati, possono ferire lepersone, più di quanto possiamo aspet-tarci.E’ stata presentata giovedì 23 ottobre a

Roma, alla Camera dei Deputati e allapresenza del Presidente Laura Boldrini,la campagna sociale “Le parole possonouccidere” che Famiglia Cristiana ha rea-lizzato insieme ad Avvenire, allaFederazione Italiana SettimanaliCattolici (FISC) e all’agenzia di pubblicitàArmando Testa per sensibilizzare la po-polazione, e in particolare i giovani, sultema del razzismo e della discriminazio-ne. La campagna, patrocinata da Camerae Senato della Repubblica, nasce come ri-sultato di una preziosa partnership socia-le tra Armando Testa e FamigliaCristiana, a cui si sono aggiunti con entu-siasmo anche Avvenire e i 190 settimana-li diocesani della FISC, oltre ad un grannumero di organizzazioni non profit chesostengono l’iniziativa e che contribui-ranno a diffonderla nei loro circuiti. Lacampagna è “on air” a partire dal 24 otto-bre sulle testate e i siti dei promotori ed èveicolata in forma di locandine in ol-tre10mila parrocchie, oratori e scuole. “Le parole possono uccidere” vuole es-

sere la prima iniziativa di altre, raccoltesotto il concept #migliorisipuò, con l’in-tento di promuovere una comunicazionesociale di qualità, che possa affrontare neltempo temi di rilevanza pubblica e per

Così la ricercaL’indagine a supporto della campagna “Anche le parole possono uccidere” è stata realiz-

zata da Swg, nell’ottobre 2014, attraverso una rilevazione demoscopica su un campione di706 italiani maggiorenni iscritti alla community online SWG rappresentativo della popo-lazione di riferimento.Per approfondire la presenza o meno di atteggiamenti discriminatori e di narrazioni so-

ciali negative nei confronti di particolari tipologie di persone, è stato chiesto agli intervista-ti di esprimere il proprio grado di simpatia/antipatia nei confronti di una serie di soggetti.Ne è emerso che gli italiani provano una marcata simpatia (punteggio medio superiore

a 7 in una scala da 1 a 10) per i giovani, le donne, gli anziani, i poveri, gli uomini, i cristianie i meridionali. Rientrano invece in “un’area di neutralità” (punteggio pari a 6) i settentrio-nali, le persone di colore, le persone molto magre, gli omosessuali, le persone molto grassee gli ebrei. Suscitano antipatia (punteggio medio tra 4 e 5) i ricchi, i musulmani e le persone che

chiedono la carità. Infine, le categorie di persone per cui i rispondenti provano una marca-ta antipatia (punteggio medio inferiore a 4) sono i Rom e Sinti e i Tossicodipendenti.Va evidenziato, però, che per ogni categoria presa in considerazione esiste una quota di

intervistati decisamente favorevole ed una quota di intervistati decisamente contraria, e ciòtestimonia come, al di là della narrazione collettiva prevalente, per ogni gruppo esistanodelle subnarrazioni contrastanti. Se prendiamo in considerazione le due categorie più estre-me (i giovani e i tossicodipendenti), osserviamo ad esempio che se il 62% degli intervistatiesprime una valutazione positiva nei confronti dei giovani, esiste comunque un 13% di in-tervistati che li valuta negativamente; allo stesso modo, se il 71% della popolazione esprimeun giudizio negativo nei confronti dei tossicodipendenti, esiste un 15% che prova simpatianei loro confronti. Ciò evidenzia come, per ogni ambito della quotidianità esistano delle nar-razioni diametralmente opposte, che originano da assunti diversi e che portano a metterein atto comportamenti fortemente differenziati. Nell’indagine si è tentato anche di misurare come, in prospettiva, alcune situazioni po-

tessero essere fonte di imbarazzo per gli intervistati. Da questo punto di vista si confermacome Tossicodipendente e Rom/Sinti siano le categorie sociali nei confronti delle quali è piùalto il senso di disagio. Infatti il 70% dei rispondenti si sentirebbe a disagio ad andare a ce-na con un tossicodipendente e il 74% ad averlo come vicino di casa. Allo stesso modo il 66%degli intervistati sarebbe in difficoltà ad andare a cena con una persona di etnia Rom/sintie ben il 70% ad averla come vicino di casa. Anche nei confronti delle persone extracomuni-tarie e dei musulmani è evidente la presenza di significative difficoltà di approccio da par-te di una quota rilevante di intervistati. Il 41% si sentirebbe a disagio ad avere un vicino dicasa extracomunitario e il 28% ad averlo come collega di lavoro, mentre il 42% degli inter-vistati nutrirebbe lo stesso sentimento ad avere come vicino di casa unmusulmano ed il 33% ad averlo come collega. Persistono poi anche pregiudizi di lunga

durata: il 13% degli intervistati si sentirebbe a disagio ad avere sul lavoro una donna comecapo (15% tra i maschi) e il 24% ad avere come vicini persone di origine ebraica.Il pregiudizio aumenta tanto più sentiamo il rischio di un coinvolgimento personale.

Una figlia fidanzata con un tossicodipendente metterebbe a disagio l’82% degli intervista-ti. Lo stesso accadrebbe se il fidanzato fosse un ragazzo rom/sinti (73%), un musulmano(69%), un uomo molto più anziano di lei (58%), un’altra donna (54%), un extra-comunita-rio (50%), un disabile (39%), un ebreo (38%) o un ragazzo povero (29%).

Famiglia Cristiana, Avvenire, i setti-manali FISC approfondiranno il tema esui siti www.famigliacristiana.it ,www.avvenire.it, www.fisc.it dove saràpossibile sottoscrivere l’iniziativa, lascia-re un messaggio o raccontare una propriaesperienza.

«La campagna realizzata assieme aFamiglia Cristiana e ad Avvenire – ribadi-sce il presidente della FederazioneItaliana Settimanali Cattolici (FISC),Francesco Zanotti - ha il grande merito difare comprendere con immediatezza la po-tenza della parola. Parole come pallottole:colpiscono la persona e la distruggono. Aquesto pericolo si può rispondere solo conla responsabilità. Con la penna o con ilcomputer in mano, ma anche con ciò chediciamo, possiamo causare gravissimidanni.

Non possiamo dimenticarlo, soprattut-to noi giornalisti. La parola, come unproiettile, arriva, colpisce e fa disastri, co-me le immagini molto eloquenti diArmando Testa mostrano con efficacia». La campagna, sotto la direzione crea-

tiva di Vincenzo Celli e Dario Anania, artCristina Macchi, copy Vincenzo Celli, èpotente, impressionante, provocatoria.Racconta, da dentro, il dolore che moltepersone provano nell’essere consideratediverse. Racconta, in una sola immagine, sinte-

tica e prorompente, la storia di molte esi-stenze ai margini, colpite da pregiudizi edalla colpevole superficialità di moltepersone, come purtroppo diversi episodidi cronaca, anche recente, dimostrano.

promuovere una nuova cultura e sensibi-lità sociale, stimolando il cambiamento.Un punto di vista inconsueto, quello dellinguaggio, che è la porta più accessibilealla discriminazione. Un linguaggio a cuisi dà spesso poco peso, ascoltato a casa,per strada, ripetuto a scuola, negli stadi, aisemafori... Il visual, realizzato in quattrosoggetti, mostra il primo piano di un uo-mo di colore, di un uomo di etnia araba, diuna donna rom e di un giovane sovrappe-

so. Il loro cranio è perforato da quello chepuò essere interpretato come un proietti-le, ma che in realtà è una parola, che entrada sinistra e fuoriesce a destra, causandouna frantumazione che evidenzia il pote-re distruttivo dell’insulto, del pregiudiziorazziale o dell’ironia discriminatoria. Iltesto sottolinea il senso della campa-

gna: “Anche le parole possono uccidere”.No alla discriminazione, l’altro è comeme.

Page 4: PRIMO PIANO - chiesadinapoli.it novembre_Layout 1.pdf · Padre Alex Zanotelli (alex.zano-telli@libero.it). ... la santa riformatrice il sentiero della preghiera passa per ... divina

Vita Diocesana Nuova Stagione4 • 2 novembre 2014

Comunicatodella Curia

Si comunica che il Sig.

Rosario Ferraro, originario di

Quarto (Na), si qualifica

come Sacerdote, membro

della Chiesa Cattolica

Ecumenica.

Il Vescovo di Pozzuoli, Mons.

Gennaro Pascarella, ha

interdetto il Ferraro con pena

“latae sententiae” avendo

saputo che egli si presenta

come sacerdote cattolico pur

non avendo ricevuto

l’Ordinazione Presbiterale e,

facendo leva sulla buona fede

di alcuni fedeli, compie

abusivamente atti di

ministero, celebrando la

Divina Eucaristia, il

Sacramento della Penitenza e

Matrimoni specialmente in

Pellegrinaggi.

Tutti i Vescovi della

Conferenza Episcopale

Campana sono stati avvisati.

Pertanto, si comunica che il

Sig. Rosario Ferraro, non ha

le facoltà per svolgere il

ministero presbiterale e, si

invitano i Parroci, Rettori di

Chiese ed i Superiori di

Istituti religiosi della nostra

Arcidiocesi, a verificare

l’autorizzazione della Curia

anche per tutti i sacerdoti,

non incardinati in Diocesi,

che intendono svolgere il

servizio sacerdotale nella

Chiesa di Napoli.

IN RICORDOÈ tornato

alla Casa del Padre

Lucio GiordanoFratello del compianto

Arcivescovo di Napoli,

Card. Michele Giordano

Appresa la triste notizia, il

Cardinale Crescenzio Sepe

ha telefonato alla Famiglia

Giordano alla quale ha fatto

pervenire anche un messag-

gio esprimendo, a nome suo

personale e della Chiesa di

Napoli, il cordoglio e la vici-

nanza per il grave lutto.

La comunità di Santa Maria della Consolazione a Villanova in pellegrinaggio a Pompei

Un saluto a MariaIn cammino verso Maria per saziare la nostra fame di pace e

serenità.Si è svolto martedì 28 ottobre, a conclusione del mese dedica-

to alla Madonna del Rosario, il pellegrinaggio a Pompei organiz-zato da Don Carlo Ballicu, Decano del IV Decanato ‘Chiaia-Posillipo’ e Parroco di Santa Maria della Consolazione aVillanova. Erano presenti le parrocchie del Decanato con i ri-spettivi parroci: i numerosi fedeli, partiti in pullman nel primopomeriggio, ciascuno dalla propria sede, si sono ritrovati tutti alPontificio Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario perassistere insieme alla Santa Messa e partecipare alla recita delSanto Rosario. «Basta che si va da Maria…» - ha detto con entu-siasmo Teresa Giampetraglia; «Pompei è un luogo dove si ottienepace, serenità e la forza di andare avanti» - ha replicatoGiuseppina De Coro. Alla cerimonia hanno preso parte pure al-cuni cittadini dello Sri Lanka, come Thushara Mahpatunage edAmali Seneviratne.La celebrazione eucaristica è stata presieduta da Padre

Michele Lopopolo, parroco della Chiesa di Santa Maria inPortico, il quale festeggiava anche i 25 anni della propria ordina-zione sacerdotale: durante l’omelia, Padre Michele, che ha pro-posto un brano del Vangelo legato alla sua ordinazione, ha ricor-dato come Dio abbia scelto ciascuno di noi non perché restassi-mo soli e isolati, con i nostri problemi e le nostre inquietudini,ma perché, forti del Suo amore, andassimo verso gli altri a por-tare i Suoi frutti, quelli che ci rendono uomini migliori. Forti diquesta scelta, dunque, perché “non voi avete scelto me, ma Io hoscelto voi”, e consapevoli delle difficoltà di ognuno, dobbiamo al-lora trasformarci in quel pane spirituale di giustizia e speranza,capace di saziare ogni tipo di fame.Alla fine della celebrazione eucaristica, in un clima di profon-

da commozione spirituale, è stato recitato il Santo Rosario: le vo-ci di ciascun fedele erano talmente all’unisono da sembrare un’u-nica, forte, voce, una voce rivolta alla Beata Vergine affinché ciconduca e protegga sempre nel cammino di ogni giorno.Accompagnati da questa certezza ognuno ha, quindi, fatto ri-

torno alle proprie case, dai propri cari, tra i propri affetti.Adelaide Caravaglios

«Evangelii gaudium». Riflessioni

L’umano nella Chiesa in uscita«La missione s’incarna nei limiti umani»: il paragrafo 40

dell’Esortazione apostolica «Evangelii Gaudium» introducel’umano, quale componente nel dinamismo della Chiesa inuscita. I limiti umani, oltre a malattia ed ad altre cause speci-fiche, dipendono sempre più dal disagio esistenziale genera-lizzato e pervasivo, dal mal di vivere, cui si risponde con con-sumismo non solo di cose, ma anche di esperienze, di senti-menti, di affetti.I profondi cambiamenti determinati dalle trasformazioni

in ogni ambito di vita, hanno smantellato sicurezze in ambitisempre più numerosi, depotenziato valori fondanti, reso pre-cari gli stili di vita, mettendo in crisi la dimensione più intimadella persona con la capacità e la volontà di costituirsi comepersona, in grado di stabilire relazioni autentiche e significa-tive.Condizioni pervasive che s’esprimono nella vita di ciascu-

no con superficialità, con difficoltà sempre maggiore a riflet-tere, con bisogni percepiti come irrinunciabili e libertà intesacome affermazione di sé e non opportunità di scelta pensata,aumento delle informazioni e delle conoscenze che non accre-sce discernimento e sapienza della vita e non favorisce l’unitàinteriore della persona con la capacità di pensare, di riflette-re, di elaborare.L’Esortazione coglie la gravità dell’oggi e propone un ap-

proccio che si muove tra i limiti umani e le sue dinamiche, nel-le sfide e attese, alla ricerca di risposte. Messaggio diretto ed essenziale che supera la barriera del-

la disarticolazione degli altri, la cui forza maggiore nasce daesperienze generate nell’ascolto e nella ricerca di risposte au-tentiche al dolore umano. Relazioni autentiche per prossimità autentica, per inclu-

dere tutti e costruire ponti, per una Chiesa attrattiva senzaproselitismo, relazioni che mettono in crisi equilibri acquisi-ti e consolidati, scoprendone gli alibi. Un percorso programmatico per un nuovo umanesimo na-

to dal cuore di ciascun credente che viva e trasmetta fiducia e

speranza con calore umano anche in situazioni molto diffici-li, possibile se trovata risposta al proprio ed altrui disagio e do-lore, una ricerca che è già speranza.Ma quanti hanno trovato risposte e che intendono comu-

nicare? È allora strategica la persona e la sua maturazione:ciascuno prenda coscienza dei propri limiti e consapevole del-la loro importanza, cerchi di superarli. Il cogliere tali aspetti e le sue implicazioni sembrano costi-

tuire l’essenza dell’Esortazione, declinata in ogni ambito di vi-ta. Messaggio essenziale la cui risposta è farne esperienza per-sonale con disponibilità ed umiltà, al di là dei rituali celebra-tivi che generalmente hanno accompagnato i documenti delMagistero. Coraggio e responsabilità per prospettive altre edalte.I limiti dell’umano s’esprimono anche nelle insufficienti

conoscenze di alcuni aspetti proprio dell’umano, importantial fine di capirne le implicazioni per orientarsi nei limiti, nel-le opportunità e nella complessità della Chiesa in uscita, pernon dare significati comunemente loro attribuiti, spesso ri-duttivi e/o impropri. Il gruppo dell’Aippc (Associazione italiana psicologi e psi-

chiatri cattolici) operante a Napoli ed esperto dell’umano sisente chiamato in causa; intende dare il proprio contributo,rivolto a tutti perché tutti discepoli-missionari, con il propor-re conoscenze e riflessioni sui seguenti argomenti dellaChiesa in uscita: relazione e sue espressioni, cambiamento esua fatica, complessità e sue implicazioni, comunicare oggi, ilfemminile con le proprie risorse, perdono e ferite dell’umano,mal di vivere oggi, decodificazione di comportamenti e richiestadi spiritualità. Brevi sintesi di tali argomenti saranno riportate successi-

vamente su questo giornale. Ogni altra informazione all’indirizzo di posta elettronica

[email protected] cura dell’Associazione Italiana

Psicologi e Psichiatri Cattolici

Page 5: PRIMO PIANO - chiesadinapoli.it novembre_Layout 1.pdf · Padre Alex Zanotelli (alex.zano-telli@libero.it). ... la santa riformatrice il sentiero della preghiera passa per ... divina

Vita DiocesanaNuova Stagione 2 novembre 2014 • 5

Ufficio Famiglia e Vita

Verso laGiornataper laVitaHanno preso il via lo scorso

20 ottobre, gli incontri di

preparazione alla prossima

“Giornata per la Vita”, che si

celebrerà domenica 1°

febbraio 2015.

Questo il calendario dei

prossimi appuntamenti che

si terranno presso il Salone

Multimediale della Curia di

Napoli, in largo Donnaregina

22, sempre alle ore 18.

Lunedì 3 novembre. Lunedì

17 novembre. Lunedì 1

dicembre. Lunedì 15

dicembre. Lunedì 12

gennaio. Lunedì 26 gennaio.

* * *

Nella memoriadiGiovanniPaolo IIMartedì 4 novembre, alle ore

18, si terrà, presso l’Istituto

Penale per Minorenni di

Nisida, la decima edizione

dello speciale “Nella Memoria

di Giovanni Paolo II”

promossa dal Dipartimento

per la Giustizia Minorile e

realizzata dalla società di

produzione “Life

Communication”.

La precedente edizione dello

speciale si è svolta lo scorso

anno presso l’Istituto Penale

per i Minorenni di Palermo

ed è stata trasmessa su Rai

Uno.

Nel corso di tale evento

saranno promosse azioni di

comunicazione sociale volte

al reinserimento e al

contrasto dei pregiudizi verso

i minori e giovani adulti

sottoposti ai procedimenti

dell’Autorità Giudiziaria,

nonché azioni di prevenzione

del disagio e della devianza

minorile.

Per ulteriori

informazioni: 081.619.22.13

- [email protected]

Riflessione a margine della Lettera Pastorale del Cardinale Sepe “Dar da mangiare agli affamati“

Attivi e solidali con i più debolidi Francesco De Simone*

Una fervida esortazione alla carità cristia-na ed un forte grido al cospetto delle difficoltàad abbattere il muro dell’indifferenza e dell’e-goismo emergono dall’ultima LetteraPastorale del Cardinale. Questi, guardandosiindietro ed attorno, si accorge che «anche letempre più robuste» possono essere indotte inuno stato di frustrazione al cospetto «dellecontinue e numerose richieste della nostragente, cui non sempre siamo in grado di dareuna risposta». Anche le querce cadono! Teresadi Calcutta è il più recente riferimento di talestato d’animo. Credo che tutti – anche non cre-denti e credenti laici – dovremmo essere piùsensibili e collaborativi con Chi ogni giorno stasulle barricate e si batte «per la costruzione delRegno di Dio».Un Regno che, già qui ed ora, può realizzar-

si superando l’egocentrismo ed i propri inte-ressi immediati, compresi quelli del partito odel movimento o del gruppo in cui si milita.Occorre proiettarsi su qualcosa di più grande,come la fedeltà alla verità, alla giustizia e al be-ne. Ecco il fulcro dell’esortazione: fedeltà albene, come vita all’insegna dell’esodo da sestesso «per l’assunzione di responsabilità neiconfronti degli altri»; fedeltà alla giustizia, co-me impegno a salvare vite di chi è indifeso, alottare contro l’ingiustizia, a «farsi pane per ilpopolo». Ribadendo estensivamente il sensodella Lettera si rileva che occorre scendere nel-l’agòne, prestare al prossimo maggiore cura edattenzione. Attenzione d’amore vòlta a cercareil bene del nostro vicino, interiorizzandone ilmodo di essere per sollevarlo dalla necessitàdel bisogno, per dargli fiducia nella vita, nel fu-turo. È questa l’interpretazione che do alla

Lettera nel punto in cui dice che la gente «hafame di pane materiale», ma soprattutto i gio-vani «hanno fame di giustizia», «fame di futu-ro». Ne deriva un invito a vivere una vita piùgrande di noi stessi tesa al prossimo; un invitoa vivere all’insegna di una prospettiva etica chesi sostanzia nella verità, come bene e giustiziaper i nostri fratelli, in particolate quelli poverisenza alcuna strada su cui poter camminare equelli giovani senza alcun futuro in cui potersperare. Oggi, tra post-modernità e globalizza-zione, in un tempo di solitudine e di rinunciaad amare occorre uscire da se stessi; darsi per

amore; essere attivi e solidali con i più debolied i più poveri; andare incontro ai fratelli smar-riti; affrontare con coraggio il futuro, anche seignoto o nebuloso. È questo “l’esodo” al qualesono chiamati i fedeli, i pastori, le istituzioni.Uscire dal proprio guscio, per portare la lucedel Vangelo, come uscì il padre per andare in-contro al figliol prodigo che ritornava a casa af-famato; come uscì Abramo per andare alla ri-cerca di una terra nuova; come uscì Mosè, por-tandosi dietro la sua gente, verso la terra pro-messa.Quale strategia mettere in atto per giunge-

re alla meta? La Chiesa non può adottare solu-zioni tecniche, essendo questo compito delleistituzioni, ma essa non può certamente «dirsiestranea al degrado del suo popolo» ometten-do delle indicazioni e rimanendo ai marginidelle lotta per il bene e per la giustizia. Quindi– ci dice il Cardinale – occorre intervenire esor-tando ad impegnarsi in azioni e programmi dipromozione, prestando al prossimo maggioreattenzione. Qui il Cardinale ci ricorda che ne-gli ultimi cinque anni molti si sono impegnati,anche con buoni risultati, a promuovere assi-stenza e sviluppo «a partire dalle zone più disa-giate»; nel 2011 col Giubileo «abbiamo attira-to l’attenzione di tutti sulle considerazioni pre-carie della nostra città e della nostra diocesi»;

negli anni seguenti e tuttora si sta lavorandospecificamente sulla catechesi e sugli oratori.In questi ultimi sono state create sette bandemusicali e tornei calcistici (chi non ha visto suigiornali la fotografia del Cardinale sui campisportivi circondato da giovani calciatori?); lacatechesi, negli ultimi tempi, si è arricchita ul-teriormente con i “Centri del Vangelo” e con ilvolume “Andate in città”, il cui contenuto è in-dirizzato ad «incarnare la catechesi “dentro lemura” della nostra Diocesi».La Lettera ha una struttura circolare, co-

niugando il passato al futuro. Ed infatti, dopole considerazioni sul monito del Signore «datevoi stessi da mangiare», si ritorna per questoanno all’impegno iniziale per la catechesi e pergli oratori. L’esortazione non è un invito stati-co, (non si dice, cioè, teniamo in piedi ciò chegià abbiamo fatto) ma è uno stimolo dinamico:affondiamo il bisturi su ciò che già abbiamofatto; «rimboccarci le maniche là dove fossenecessario»; «prendere più viva coscienza del-la comune responsabilità nei confronti del ter-ritorio»; mettere in campo «iniziative di pasto-rale integrate .. con corsi specifici di cateche-si». Ma, soprattutto, farsi sentire avendo il co-raggio «ad alzare la voce nei confronti delleistituzioni quando fossero assenti».

*Ordinario Università di Napoli

Marianella riabbraccia Sant’AlfonsoRestaurato il monumento dedicato al Santo Redentorista

Dopo una lunga attesa, Marianella ha celebrato, lo scorso 27 ot-tobre, l’inaugurazione del restaurato monumento a Sant’AlfonsoMaria de’ Liguori. La statua è ubicata al “ponte di Marianella”, lastrada dove il santo amico degli ultimi è nato. Tantissimi i cittadinipresenti alla benedizione della statua, effettuata dal parroco diMarianella, monsignor Guglielmo Marino. Prima del momento so-lenne, don Guglielmo ha voluto esprimere la sua gioia per quest’im-portante traguardo raggiunto: «Dopo anni di attese e parole a fiumi -ha detto don Marino - siamo qui per inaugurare il restaurato monu-mento a S. Alfonso. Grazie a quei pochi capaci di andare oltre le paro-le e preoccuparsi solo di fare, cosicché, in silenzio, la cosa è diventatarealtà.

A Napoli c’è una miriade di monumenti abbandonati. E –ha con-cluso il parroco di Marianella - aver avuto la fortuna di riportare que-sto monumento all’antico splendore è stata una vera e propria graziadi Dio».Don Marino ha poi benedetto la statua leggendo alcuni stral-ci di una lettera scritta dallo stesso Sant’Alfonso ai suoi nipoti: «Vibenedico dunque da lontano, vi benedico di cuore. Prego Dio Benedetto a benedirvi anch’Egli dal Cielo e a infonde-

re nei vostri cuori il sacro amore, che duri sempre e vi conduca all’e-ternità beata, dove, se il Signore vi usa Misericordia, vi attende. Visia a cuore mettere Dio al primo posto come vostro Signore ma so-prattutto amarlo come Padre. Amatelo perciò con tenerezza perché Egli è Padre buono, dolce,

amoroso, tenero, benefico e misericordioso. Amate Dio, figli miei.Vi chiamo figli perché vorrei formare nel vostro spirito la santaCarità. Amate, figli miei, il Signore Dio e Gesù, custodite quest’amo-re nel vostro cuore con gelosia, temendo di perderlo. Grande perdita è perdere l’amore di Dio, la sua Grazia e la sua

amicizia. Perciò siate umili: l’umile fugge i pericoli e nelle tentazio-ni involontarie ricorre con fiducia a Dio mentre il superbo cade nel

peccato e nell’offesa del Signore. Badate a voi medesimi, figli cari.Siate devoti di Maria Santissima, sotto la cui tutela e patrocinio vilascio». Accompagnato dal presidente dell’ottava Municipalità, Angelo

Pisani, era presente alla cerimonia anche il Sindaco di Napoli, LuigiDe Magistris: «Speriamo che Sant’Alfonso protegga il suo quartiere, lanostra Napoli e tutte le persone di buona volontà -ha detto DeMagistris- Anche questi piccoli traguardi sono difficili da raggiunge-re e per raggiungerlo abbiamo lavorato in tanti, con il parroco, il con-siglio comunale, la Municipalità e –ha concluso- soprattutto gli abi-tanti di Marianella, cui va tutto il mio affetto».

Luigi Maria Mormone

Page 6: PRIMO PIANO - chiesadinapoli.it novembre_Layout 1.pdf · Padre Alex Zanotelli (alex.zano-telli@libero.it). ... la santa riformatrice il sentiero della preghiera passa per ... divina

Vita Ecclesiale Nuova Stagione6 • 2 novembre 2014

Educare alla felicitàAl via l’anno scolasticodell’Opera don Guanella

Pronti, partenza e via… ripartecon tante nuove idee il cicloeducativo del Centro “E.Fernandes” Opera don Guanelladi Napoli. Tanti appuntamenti inprogramma nei prossimi mesi incorrispondenza di due grandericorrenze: centenario dellamorte del fondatore San LuigiGuanella (1915-2015), e 50°anniversario della presenza dellaFondazione, fondatadall’ingegner Roberto Fernandes,a Miano. In linea con i progettidello scorso anno, il 22 ottobrec’è statol’Open day dedicato ailaboratori professionali, mentreil 24 ottobre è stato inauguratol’anno scolastico 2014/2015.«Siamo pronti a coinvolgere inostri ragazzi in tante attività eprogetti educativi – ci informa ilsuperiore dell’OdG, don EnzoBugea Nobile – certi che questoentusiasmo possa far nascere inloro l’amore per la scuola e per lacomunità. Abbiamo lavoratointensamente per preparare ilnuovo assetto scolastico cheprenderà il titolo di “Educare allafelicità” proprio per riprendereuno dei tanti insegnamenti delnostro fondatore. Quest’annoricordiamo due grandi momenti,il centenario della morte di SanGuanella e i 50 anni dellapresenza come fondazione sulterritorio. Vogliamo continuare adiffondere con forza eintraprendenza il messaggio e leopere di carità così come avrebbefatto il nostro fondatore, e siamograti per il sostegno chelafamiglia Fernandes ci ha sempredimostrato in tutti questi anni».Venerdì 24 si è svolta lacelebrazione eucaristicapresieduta da don Nino Minetti,superiore provinciale OdG, cheha dato inizio al prossimo annoscolastico. Saranno presenti iminori accompagnati dalle lorofamiglie. Un appuntamentoradicato nella tradizione dellacomunità guanelliana di Miano-Secondigliano. Mercoledì 29 lagiornata dedicata al progettowelfare “Comunità da Scampia”.Nel corso della manifestazionegli ospiti sono stati accolti dastand e banchetti allestiti dairagazzi dei laboratori diparrucchiere, estetista, pizzaiolo,barman ed elettricista che hannomostrato il percorso fin quisvolto dai giovani lavoratori.Non sono mancatedimostrazioni pratiche eriflessioni sulle praticheeducative dei contesti diapprendimento grazie al focusgroup “Meglio una testa ben fattao ben piena”.

La beatificazione di Paolo VI

“I poveri, sacramento di Dio” di Enzo Cozzolino

Paolo VI, il Papa della modernità, il Papache ha traghettato la Chiesa nel post Concilio,che ha indicato un sentiero fatto di dialogo e diconfronto con i non credenti, è stato beatifica-to domenica mattina, 19 ottobre, a San Pietro,da Papa Francesco. La cerimonia, con inizio alle 10,30, è stata

quella solenne dei riti più importanti, festosa emagnifica al tempo stesso. Papa Francesco haletto in latino la formula necessaria ad elevareMontini agli onori degli altari; è seguito unlungo applauso, quasi liberatorio; infine, è sta-to srotolato il grande arazzo apposto sulla fac-ciata della Basilica. Da quel momento il cultodel Papa della Humanae Vitae è entrato nellastoria. La festa liturgica del Beato Paolo sarà il 29

maggio. La data è stata decisa e proclamata daPapa Francesco. Montini fu ordinato sacerdo-te il 29 maggio 1920 a Brescia e, come si leg-ge nei documenti della Congregazione deiSanti, egli stesso diceva “tutto cominciò da lì”. Il suo percorso spirituale inizia a Brescia, al

seminario; prosegue con gli studi romani, conla chiamata alla Segreteria di Stato, con il pe-riodo trascorso alla diocesi di Milano, con l’elezione in conclave. Non si può capire la mo-dernità di Paolo VI senza afferrare il concettodi carità e di giustizia che ha illuminato i suoigesti e documenti. Sin da ragazzo, si era co-struita una regola di vita, seguita fino al gior-no della sua morte, nel 1978. «Il mio tempo – scriveva – lo voglio dedica-

re alla verità, alla giustizia, alla carità, ad esse-re fedele alla Chiesa».Nella notte di Natale del 1968 volle andare

a Taranto nel Capannone dell’Italsider; si ingi-nocchiò sul palco per stringere le mani deglioperai, poi disse loro: “Noi vi diremo una cosa,che dovrete ricordare: noi vi comprendiamo,la Chiesa, come una madre, vi comprende.Non dite e non pensate mai che sia cieca ai vo-stri bisogni, sorda alle vostre voci. Non condi-vide le passioni classiste quando queste esplo-dono. In sentimenti di odio ed in gesti di vio-lenza; ma la Chiesa riconosce, sì, il bisogno digiustizia del popolo onesto, e lo difende, comepuò, e lo promuove».È vicino agli oppressi “le cui grida di pro-

teste sono giunte agli orecchi del Signore on-nipotente “; si impegna a favore di vecchie enuove povertà tanto che sollecita, nel 1971, lanascita di un nuovo strumento pastorale, laCaritas italiana, con ruolo prevalentementepedagogico, aperta a tutti ma con un’opzionepreferenziale per i poveri. Fino ad allora, in Italia, c’ era stato per oltre

trent’ anni un grande organismo caritativo edassistenziale, erogatore di beni e servizi, laPontificia Opera Assistenza (Poa) dipendentedalla Santa Sede, che riceveva gli aiuti dai cat-tolici americani ed era lo strumento della ca-rità del Papa per la Chiesa italiana. Nel perio-do della guerra e del dopoguerra fu provviden-ziale. Cambiata la situazione, Paolo VI nel1970 la sciolse e sollecitò la Cei a darsi un pro-prio organismo pastorale per promuovere ecoordinare l’attività caritativa. Così nacque laCaritas. Il Presidente della Cei, cardinale arci-vescovo di Bologna, Antonio Poma, incaricòuna Commissione, presieduta da donGiovanni Nervo, di iniziare il lungo camminodi avvio. In un’intervista, Nervo, scomparso nel

2013, ricordava il colloquio con Paolo VI del1971: «Ci disse che per lui era inconcepibileche il popolo di Dio crescesse secondo lo spiri-to del Concilio se tutti i membri della comunitàcristiana non si fossero fatti carico dei bisognie delle necessità degli altri».Accanto a sé, don Nervo volle un sacerdote

padovano, don Giuseppe Pasini, provenientedalle Acli. «Nel 1971 – racconta Pasini – michiese di entrare nel nuovo organismo comeresponsabile del Settore “Studi, formazione,animazione” Nel 1972 entrai in servizio allaCariats e vi rimasi per ventiquattro anni». Paolo VI aveva chiesto alla Commissione di

redigere uno statuto provvisorio. «Per dirlacon i termini del Concilio» – spiega l’ attualepresidente della Fondazione Zancan. Volevauna carità impegnata a promuovere la giusti-zia ed a liberare i poveri dalla dipendenza al-

trui. Un’impresa storica perché la cultura del-la carità non era, e in parte ancora non è, suqueste linee.In venti anni la Caritas era istituita pratica-

mente in ogni diocesi. Furono le emergenze,conferma Pasini, direttore dal 1986 al 1996, astimolarne l’espansione. «Penso ai terremotidel Friuli, della Basilicata, della Campania edell’ Umbria. Grazie ai gemellaggi interdioce-sani, la Caritas si è dotata di una struttura agi-le ed efficace». L’intuizione montiniana è stata ricordata

nei giorni scorsi nelle sedute della Presidenzae del Consiglio nazionale della Caritas italianaguidate dall’amministratore apostolico diLodi, Giuseppe Merisi. «Ho ancora negli occhil’incontro del novembre 2011 con PapaBenedetto dove simbolicamente si è vista la

portata dell’ intuizione profetica di Montini,aiutata dal moltiplicarsi delle “opere segno”sui territori a favore degli ultimi”. Oggi, la Caritas italiana ha ampliato il suo

impegno: è vicina alle povertà oltre i confininazionali. Ciò è reso attuabile anche per la pre-senza sempre più consistente di volontari, perla partecipazione dei collaboratori a corsi diformazione e per il contributo della società ci-vile all’ attuazione di un così vasto program-ma.Oggi, l’intuizione di Papa Montini è diven-

tata per la Chiesa e per noi tutti un patrimoniodi valore inestimabile. Essa arriva fino ai pro-fughi di Lampedusa ed a quelli di Erbil, pas-sando per il quotidiano impegno a favore diquanti soffrono ed avvertono il bisogno di ungesto di amore e di solidarietà.

Page 7: PRIMO PIANO - chiesadinapoli.it novembre_Layout 1.pdf · Padre Alex Zanotelli (alex.zano-telli@libero.it). ... la santa riformatrice il sentiero della preghiera passa per ... divina

San Valentiniano di Salerno Vescovo – 3 novembreStorici antichi gli assegnano il sesto posto nella lista dei vescovi di Salerno tra San

Gaudioso e San Gaudenzio, sulla fine del quinto secolo. Il “Liber Confratrum” di SanMatteo lo chiama Valerius; l’Ughelli, Valentinus; gli storici locali Valentinianus e neassegnano la festa al 3 novembre. Attesta il suo culto una chiesa in frazione Banzanodi Montoro Superiore.

Beata Teresa Manganiello Terziaria francescana – 4 novembreLa Fondatrice delle Suore Francescane Immacolatine nacque a Montefusco nel

1849, undicesima di dodici figli da genitori contadini. Verso i sette anni ricevette laPrima Comunione nella chiesa di Sant’Egidio, annessa all’omonimo convento deiCappuccini. Teresa fu attratta fortemente dall’ideale francescano e corse subito adiscriversi, divenendo la prima Terziaria di Montefusco, avendo padre Acernese comesua guida e confessore. Nel 1870 a 21 anni, vestì l’abito di terziaria e l’anno seguentefece la professione dei voti prendendo il nome di sorella Maria Luisa.Il padre Ludovico Acernese seppe cogliere in lei tutti gli aspetti più speciali della

sua anima e la nominò prima consigliera e poi maestra delle novizie, per la perfezio-ne del suo ideale francescano. Sebbene analfabeta, rispondeva con saggezza anche apersone di cultura; fu l’artefice dell’estensione del Movimento Terziario Francescanoin Irpinia e nel Sannio, insieme al padre guida Acernese, il quale visto il persistere inTeresa Manganiello dell’ideale religioso e parlandone con altre terziarie, progettò lafondazione di una Comunità per loro.Per avere un’approvazione speciale, la inviò nel 1873 da Papa Pio IX, a prospettar-

gli la loro intenzione. Il Pontefice la benedisse e la incoraggiò ad andare avanti; e quan-do ormai veniva già considerata come la prima superiora della costituendaCongregazione delle Suore Terziarie Francescane, la salute cominciò a declinare.Morì il 4 novembre 1876 a soli 27 anni e sepolta nel cimitero di Montefusco; cin-

que anni dopo la sua morte, il padre Ludovico Acernese, confidando nella sua spiri-tuale protezione, fondò a Pietradefusi la Congregazione delle Suore FrancescaneImmacolatine. A cento anni dalla sua morte, nel 1976, le Suore FrancescaneImmacolatine, avviarono la causa per la sua beatificazione, riconoscendo il lei, il ruo-lo fondamentale nell’istituzione della Congregazione.Il processo si chiuse nell’Arcidiocesi di Benevento il 29 settembre 1991 e gli atti fu-

rono approvati dalla Santa Sede il 12 dicembre 1992. Intanto proseguono più frequen-ti le segnalazioni di grazie, guarigioni e favori di ordine morale e spirituale, ottenutiper la sua intercessione. È stata beatificata il 22 maggio 2010, a Benevento, in una ce-lebrazione presieduta da mons. Angelo Amato.

San Guido Maria Conforti Fondatore dei Missionari Saveriani – 5 novembreI malanni fisici che lo afflissero sin da ragazzo, era nato a Parma nel 1865, impe-

dirono a Guido Maria Conforti la via della missione “ad gentes”. Non per questo il fon-datore dei Saveriani si perse d’animo. Acquistò una casa per formare giovani missio-nari. Nacque così la Pia Società Saveriana. I primi Saveriani andarono in Cina nel1899. La missione fu stroncata nel sangue dalla rivolta dei Boxers. Ma non si ferma-rono. Conforti era intanto divenuto, nel 1902, arcivescovo di Ravenna. Dovette, però,lasciare due anni dopo per gravi motivi di salute. In seguitò migliorò, tanto che il Papalo mandò vescovo a Parma, diocesi di cui era stato già vicario generale. La resse per25 anni, compiendo ben 5 visite pastorali nelle 300 parrocchie. Andò a trovare anchei missionari nel Celeste Impero. Morì nel 1931. È Beato dal 1996 e Santo dal 2011.

Pastorale e DomenicaNuova Stagione 2 novembre 2014 • 7

È vivo!Quanta è strana la nostra fede:per noi che crediamo, moriresignifica vivere. Ci pensiamoforse troppo poco o forse cilasciamo prendere dal sensoforte di un distaccoinsuperabile e drammatico.Eppure, la morte dice il sìdefinitivo a un Dio in cuiabbiamo creduto, di cui cisiamo fidati, anche neimomenti più difficili, anchequando la sofferenza stavaconsumando la carne, lerelazioni, la fiducia… anchequando la paura del dopostava lentamente togliendoossigeno alla nostra preghiera.Ci pensiamo poco, ma infondo la morte ci fasperimentare ciò che tantevolte abbiamo sentito dalleparole di Giobbe: «Io vedo Dio,i miei occhi lo vedono, ora chela morte non ha più potere sulmio corpo, io risorgo con ilmio Dio, e in lui vivo!». Questa è la bellezzastraordinaria della nostra fede!Credere nella resurrezione cirende vittoriosi sulla morte; cipermette di vivere unacomunione piena con il Diodella nostra fede. E a noi, cherestiamo qui, se sorella morteci fa sentire tutta l’impotenzaumana, la fede ci regalaun’ennesima possibilità: inDio, nella relazione con Lui,nella preghiera, noicontinuiamo a poterincontrare coloro da cui lamorte ci ha separati!Credere… questo fa vivere!

Una preghiera da condividereSignore Risorto, tu sei vita che sgorga dalla morte;sei l’annuncio di una solidarietà eterna tra il cielo e la terra;sei la possibilità di una vita che la morte non può uccidere.La fede in te ci aiuti ad alzare lo sguardo dalla terra e ci insegni a sperare;ricordi alle nostre lacrime che nulla finisce con la morte e che in te, possiamo continuare ad amare, anche coloro da cui la morte ci ha separato. Amen

Un sms da inoltrare aipiù giovani attraversowhatsApp, sms o sullebacheche dei socialLa fede in Gesù ti fa vivere,

superare la morte, spezzare lasua lancia. Non temere! Comelui, anche tu, uscirai dal sepol-cro e vivrai, perché il Signore èvita.

Mariangela Tassielli, fsp

Su www.cantalavita.com imma-gini e preghiera da scaricare econdividere sui social.

2 novembre: Domenica XXXI del Tempo Ordinario

Si prega ancora per i defunti?Gb 19, 1-23; Sal 26; Rm 5, 5-11; Gv 6, 37-40

SANTI, BEATI E TESTIMONIRECENSIONI

Lo sport per giocare,educare, divertireL’attività fisica può essere fonte di amicizia, di

gioco e di festa, perché è esperienza ludica e libe-rante; essa presenta, inoltre, mol teplici valenzeeducative, oltre che tecniche, ed è un vero e pro -prio tirocinio di vita.Ecco uno strumento pratico per allenatori,

educatori sporti vi, animatori di oratorio, inse-gnanti di educazione fisica. È un te sto che aiuta ariflettere e a riprogrammare le proposte sportivein chiave educativa, e che sa coniugare in modocreativo termini co me sport, gioco e divertimento.I giochi di questo libro, destinati in particolare

ai bambini e ragazzi dai 9 ai 13 anni, rappresenta-no uno dei mezzi più ade guati per perfezionare epadroneggiare movimenti preparatori e fonda-mentali della pratica sportiva. Possono essere pro-posti an che nelle ore di educazione motoria nellascuola dell’infanzia, primaria e secondaria.Nicola SimonelliLo sport in gioco. Per giocare, educare, divertireEdizioni Paoline – 2014 pagine 160 – euro 13,00

Bergoglio sulla famiglia e sulla vitaIl volume riunisce interventi di Jorge Mario

Bergoglio, come arcivescovo di Buenos Aires, pri-ma e come Papa Francesco, poi, tra Angelus, di-scorsi, messaggi, omelie, catechesi e meditazionimattutine. Dal volume emerge come famiglia e vi-ta siano due costanti punti di riferimento dellaodierna predicazione di Papa Francesco, ma comeabbiano anche caratterizzato il suo magistero finda quando era pastore della capitale argentina.

«Oggi, Papa Francesco – scrive padreGianfranco Grieco, capoufficio del PontificioConsiglio per la Famiglia – parla come si esprime-va ieri il cardinale Bergoglio. Concetti chiari, imme-diati e diretti, che sensibilizzano i cuori, turbano lecoscienze assopite e provocano le intelligenze.Questo, ci sembra, il suo itinerario culturale: si par-te dal cuore per cambiare la coscienza, provocandol’intelligenza e la ragione». Gianfranco Grieco Gli insegnamenti di Jorge Mario Bergoglio PapaFrancesco sulla famiglia e sulla vita 1999-2014, Libreria Editrice Vaticana – 2014Pagine 562 – euro 25,00

Si fanno ancora molti funerali inchiesa; ma se, dopo il rito, qualcuno simettesse all’uscita della chiesa chieden-do a quelli che hanno partecipato:«Credi nella risurrezione della carne enella vita eterna?», sono certo che moltirisponderebbero: «No, non ne sono cer-to!» oppure: «Secondo me tutto finiscequi!».Ecco perché molti preti si lamentano

del fatto che le intenzioni di Messe per idefunti sono diminuite spaventosa-mente. Perché si crede che “Tutto fini-sce qui!”. “Si prega poco o quasi nienteper i defunti”. Perché?Perché questa generazione non edu-

cata alla fede cristiana crede poco oquasi niente all’articolo di fede cristianache recita: «Credo nella risurrezione del-la carne e nella vita eterna».Possiamo fare qualcosa per i defun-

ti? Fin dai primi tempi del cristianesi-mo la Chiesa ha coltivato con grandepietà la memoria dei defunti, perchésiano assolti dai peccati, ha offerto per

loro i suoi suffragi, in particolare il sa-crificio Eucaristico. «La Messa – diceSan Gregorio – è l’unico sacrificio che fauscire prestamente le anime dalle penedel Purgatorio».La nostra preghiera per loro, infatti,

può non solo aiutarli, ma anche rende-re più efficace la loro intercessione innostro favore (cfr. Catechismo dellaChiesa Cattolica 958). La Chiesa raccomanda anche le ele-

mosine, le indulgenze e le opere di peni-tenza a favore dei defunti.Il Beato don Giustino Maria

Russolillo della Trinità diceva spesso:«Voglio essere l’apostolo delle anime pur-ganti!». Per questo motivo, durante lagiornata, elevava spesso alla SantissimaTrinità la preghiera dell’Eterno Riposo.I sacerdoti, i catechisti e gli evange-

lizzatori sono esortati ad annunciare,con forza e zelo, la vita eterna e la risur-rezione della carne a coloro che sonopresenti ai riti funebri, affinché si sveglila fede dei cristiani tiepidi, dubbiosi o

ignoranti del Credo. Si esortino anche ifedeli a frequentare la chiesa, piuttostoche il cimitero!Certo, è bello e significativo far visita

ai sepolcri dei nostri cari defunti, comesegno di affetto e gratitudine per quelloche ci hanno dato mentre erano pelle-grini su questa terra. Pregare per i de-funti, infatti, è un’opera di misericordiaspirituale molto efficace; ma è senz’al-tro più bello ricordarli all’altare delSignore.Com’è triste quando sentiamo dire

da certi cristiani: «La domenica non va-do in chiesa, però vado al cimitero…».Prima di chiudere gli occhi alla scena diquesto mondo, Santa Monica disse al fi-glio Agostino: «Seppellirete questo corpodove meglio vi piacerà. Soltanto di que-sto vi prego: che dovunque vi troverete, viricordiate di me all’altare del Signore».Cerchiamo anche noi di arrivare a que-sta sapienza eterna!

Lorenzo Montecalvo sdv

Page 8: PRIMO PIANO - chiesadinapoli.it novembre_Layout 1.pdf · Padre Alex Zanotelli (alex.zano-telli@libero.it). ... la santa riformatrice il sentiero della preghiera passa per ... divina

Martedì 4 novembre alle ore 18.30, nella Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio e dell’Unità della Chiesa a Capodimonte, il Cardinale Crescenzio Sepe presiederà la Celebrazione eucaristica in suffragio dei vescovi, sacerdoti e diaconi defunti della nostra Arcidiocesi

«…viene preparata un’abitazione eterna nel cielo»a cura di Doriano Vincenzo De Luca

Onofrio LangellaNato il 24 ottobre 1927 e ordinato l’8 giugno

1950, è deceduto il 30 maggio 2014.Diversi gli incarichi ricoperti in Diocesi: docente

di religione alla Scuola Media “Scauda”; Assistentedi Azione Cattolica nella Parrocchia Santa Maria delPianto in Torre del Greco; Rettore della Chiesa SacraFamiglia a Carotenuto; Parroco di Santa Maria LaBruna in Torre del Greco dal 1957 al 1981; VicarioForaneo del Decanato di Torre del Greco dal 1973 al1976; Preposito Curato di Santa Croce in Torre delGreco dal 1981 al 2002; Cappellano di Sua Santitàdal 1984; organizzò le celebrazioni in occasione del150° anniversario della morte del Beato VincenzoRomano (1981-1982) ed ebbe l’onore di accogliereGiovanni Paolo II, in visita nella città di Torre delGreco.I funerali in Santa Croce, sono stati presieduti da

S.E. Mons. Lucio Lemmo con la partecipazione diun folto numero di sacerdoti e di popolo.

Antonio MastrovitaNato il 1° gennaio 1929 e ordinato il 15 agosto

1953, è deceduto il 9 agosto 2014.Da sempre legato alla Parrocchia di santa Maria

del Soccorso dove ha esercitato il suo ministero sa-cerdotale come Vicario parrocchiale fino alla morte.Zelante e rigoroso nell’esercizio del suo ministero, futra i primi a rispondere all’invito del CardinaleCrescenzio Sepe a collaborare per la realizzazionedell’attuale Casa del Clero di Capodimonte.Riservato, schivo, rifuggiva dall’apparire, biasimavail protagonismo, specie quando c’era da raccoglierericonoscimenti, ma preferiva seguire a distanza l’effi-cacia della sua azione pastorale. Positivo, costruttivoe tenace.Umile, sempre attento ai poveri, la sua vita sacer-

dotale è stata caratterizzata da grande spirito di pre-ghiera e da una assoluta devozione e obbedienza alvescovo, manifestata in una pronta e serena collabo-razione nella comunità parrocchiale.

Francesco MercurioNato il 29 settembre 1926 e ordinato il 4 dicembre

1960, è deceduto il 29 settembre 2014.Medico neuropsichiatra, ha ricoperto numerosi e de-

licati incarichi pastorali: prima Vicario e poi Parroco inSanta Maria della Rotonda; Parroco del Santissimo Redentore dal 1983;

Convisitatore per la Visita pastorale del cardinaleMichele Giordano; Vicario episcopale dell’allora primazona pastorale dal 1990 al 1998; Decano dell’ex VDecanato dal 2004 al 2008; membro della CommissioneDiocesana per la formazione permanente del clero dal2000 al 2004; insegnante di psicologia e medicina pasto-rale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’ItaliaMeridionale; Canonico del Capitolo Cattedrale dal 4 di-cembre 2007. Cappellano di Sua Santità dal 1994.I funerali, nella Basilica del Buon Consiglio a

Capodimonte, sono stati presieduti da S.E. mons. LucioLemmo con la partecipazione di un buon numero di sa-cerdoti e di fedeli della sua ex parrocchia.

Pasquale AscioneNato il 9 gennaio 1924 e ordinato il 2 aprile 1949,

è deceduto il 9 aprile 2014.Numerosi gli incarichi e gli uffici ricoperti in

Diocesi: Insegnante di religione dal 1950 al 1951 edal 1959 al 1970; Collaboratore parrocchiale diSanta Maria del Carmine al Pittore dal 1949 al 1954;Assistente di Azione Cattolica e Assistente Scoutparrocchiale dal 1949 al 1954; Parroco di MariaSantissima Addolorata in Portici dal 1954 al 1971;Parroco di Santa Maria del Princioio in San Giorgioa Cremano dal 1971 al 2007; Vicario episcopale del-l’allora VII Zona pastorale dal 1998 al 1991; Membrodel Consiglio di Amministrazione del “NosocomioDentale” dal 1994 al 2005; Cappellano di Sua Santitàdal 1992 e Canonico dela Capitolo Cattedrale dal2007.I funerali, in San Giorgio Martire, sono stati pre-

sieduti da S.E. mons. Lucio Lemmo con la parteci-pazione di amici sacerdoti e la grande testimonian-za di affetto del popolo di Dio.

Luigi De MaioNato il 4 novembre 1941 e ordinato il 17 maggio

1970, è deceduto il 22 febbraio 2014.Ha svolto con particolare cura ed impegno gli in-

carichi pastorali a lui affidati: Animatore delSeminario Maggiore (1971-1972); Vicario parroc-chiale di San Giovanni dei Fiorentini dal 1970 al1976 e di Santa Maria di Costantinopoli a CappellaCangiani dal 1976 al 1979; Insegnante di religionedal 1970 al 1978; Decano dell’allora II Decanato dal1991 al 1998; Parrocco di san Domenico Soriano inPiazza Dante dal 1979 fino alla morte. Cappellano diSua Santità dal 2000. Accolse nella parrocchia l’ur-na con il corpo di Santa Caterina Volpicelli dopo lacanonizzazione avvenuta il 26 aprile 2009, per unasolenne processione lungo il centro storico di Napoliche si concluse nella Chiesa Cattedrale.I funerali, in San Domenico Soriano, sono stati

presieduti da S.E. mons. Lucio Lemmo con la parte-cipazione di amici sacerdoti e fedeli della sua par-rocchia.

Francesco BiancoNato il 9 maggio 1937 e ordinato il 14 marzo

1964, è deceduto il 17 gennaio 2014.Già religioso, appartenente alla Congregazione

dei padri Redentoristi, è stato incardinato nella no-stra Arcidiocesi il 1° settembre 1988. Ha assunto l’in-carico di professore presso la Scuola Statale “Irolli”di Napoli e, dal 1981, presso l’XI Liceo scientifico diNapoli a Piscinola. Dal 1969 ha ricoperto l’incaricodi Vicario parrocchiale presso la Parrocchia diCristo Re in Secondigliano e, dal 1973, per oltre unquarantennio fino alla morte avvenuta il 17 gennaio2014, quello di Vicario parrocchiale prima e poiParroco, dal 1990 della millenaria chiesa delSantissimo Salvatore in Napoli a Piscinola, assu-mendo anche il ruolo di Spirituale dell’omonimaArciconfraternita.Tra le opere realizzate ricordiamo la “Casa di ac-

coglienza per ritiri spirituali” presso il comune diCampoli; l’Oratorio parrocchiale e la ristrutturazio-ne statica e decorativa dell’edificio parrocchiale.

Fabrizio De MichinoNato l’8 settembre 1982 e ordinato il 13 aprile

2008, è deceduto il 1° gennaio 2014.Originario della Parrocchia Maria Immacolata

Assunta in Cielo, ha esercito il ministero diaconalee sacerdotale nelle Parrocchia di San Rocco e diSanta Maria della Neve in Ponticelli. Nel 2011 vienenominato Animatore del Seminario Maggiore. È de-ceduto a causa di un raro tumore maligno del cuo-re, lasciando un ricordo straordinario di semplicitàe santità in quanti hanno avuto la fortuna di cono-scerlo e incontrarlo. Ancora oggi la sua tomba è me-ta di continuo pellegrinare di fedeli e amici.I funerali, nella Basilica di Santa Maria della

Neve, sono stati presieduti da S.E. Card. CrescenzioSepe, con la partecipazione di S.E. mons. LucioLemmo, S.E. mons. Ciro Miniero, tutto il SeminarioArcivescovile, moltissimi sacerdoti diocesani ed ex-tra diocesani, e un gran concorso di popolo al puntoche anche la piazza antistante la chiesa risultava es-sere gremita.

Speciale Nuova Stagione8 • 2 novembre 2014

Page 9: PRIMO PIANO - chiesadinapoli.it novembre_Layout 1.pdf · Padre Alex Zanotelli (alex.zano-telli@libero.it). ... la santa riformatrice il sentiero della preghiera passa per ... divina

Martedì 4 novembre alle ore 18.30, nella Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio e dell’Unità della Chiesa a Capodimonte, il Cardinale Crescenzio Sepe presiederà la Celebrazione eucaristica in suffragio dei vescovi, sacerdoti e diaconi defunti della nostra Arcidiocesi

«…viene preparata un’abitazione eterna nel cielo»a cura di Doriano Vincenzo De Luca

Antonio RussoNato il 15 ottobre 1931 e ordinato il 18 luglio 1954,

è deceduto il 9 giugno 2014.Vicario parrocchiale di Sant’Eligio Maggiore per

quattordici mesi, successivamente Vicario diSant’Arcangelo agli Armieri per tre anni e sei mesi, èstato parroco di Santa Caterina dal 1959 al 1976, annoin cui fu nominato parroco di Santa Maria la Scala, co-munità che ha seguito fino alla morte. Per circa noveanni è stato anche insegnante di religione ed ha rico-perto il ruolo di Padre Spirituale della Confraternita diSant’Alessio al Lavinaio e di Rettore della Chiesa SantaMaria dell’Arco.Decano dei pellegrinaggi napoletani, aveva senza

incertezze, mostrato la sua fedeltà contribuendo ad af-fermare i pellegrinaggi verso Lourdes. I funerali, inSanta Maria la Scala, sono stati presieduti da S.E.mons. Lucio Lemmo con la partecipazione dei sacer-doti e delle comunità parrocchiali in cui don Antonioaveva esercitato il suo ministero sacerdotale.

Michele SanninoNato il 26 ottobre 1949 e ordinato il 22 marzo

1978, è deceduto il 10 aprile 2014.Prima di essere nominato Parroco di San

Gennaro in Pollena Trocchia il 1° gennaio 1990, haricoperto diversi incarichi ed uffici: per due anni, nel1977 e nel 1978, è stato Insegnante di religione pri-ma ad Ercolano e poi a Torre del Greco; dal 1978Cappellano presso l’Ospedale Apicella in PollenaTrocchia e dal 1983 al 1989 Vicario parrocchialedell’Immacolata a Taverna delle Noci in Volla.È deceduto dopo una lunga malattia. I funerali,

in San Gennaro, sono stati presieduti da S.E. mons.Lucio Lemmo con la partecipazione di S.E. mons.Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa, numerosi amicisacerdoti e tutta la comunità parrocchiale, che lo hapianto con affetto, ricordando il grande rinnova-mento pastorale apportato in parrocchia, che ha ca-ratterizzato sempre l’esercizio del suo ministero sa-cerdotale.

Angelo StaffiniNato il 16 aprile 1923 e ordinato il 2 aprile 1949,

è deceduto il 17 aprile 2014.Parroco di Santa Maria della Mercede in

Sant’Orsola a Chiaia dal settembre del 1975, prece-dentemente è stato insegnante di religione al Liceolinguistico internazionale dal 1968 al 1975.Cappellano di Sua Santità. Noto per la sua sempli-cità e il suo grande rigore, ha speso molto del suotempo nel Centro di Ascolto per famiglie e personein difficoltà, da lui fondato nella parrocchia aChiaia.I funerali, in Santa Maria della Mercede, sono

stati presieduti da S.E. mons. Lucio Lemmo con lapartecipazione di amici sacerdoti e della comunitàparrocchiale in cui don Angelo aveva esercitato ilsuo ministero sacerdotale e si sono conclusi con lalettura del testamento spirituale pubblicato anchesu questo settimanale: «Cielo, io busso alla tua por-ta; se il Clavigero apre, entro: ho acquistato con la-crime di sangue il passaporto per la libertà».

Settimio CiprianiSacerdote della diocesi di Fiesole, nato il 24 apri-

le 1919 a Pratovecchio (Arezzo), ordinato nel 1943,è deceduto il 16 giugno 2015 a Bibbiena (Arezzo).Alunno del Pontificio Istituto Biblico, biblista

molto noto soprattutto per i suoi studi sulle letterepaoline. «Il suo commento alle epistole paoline, neiprimi anni Sessanta - afferma Romano Penna - erauna vera novità e mi ha avviato allo studio approfon-dito dell’apostolo delle genti». Ha insegnato Esegesidel Nuovo Testamento presso la Facoltà Teologicadell’Italia Meridionale, di cui era stato anchePreside, e presso la Pontificia UniversitàLateranense (Roma). Ha sempre accompagnato lostudio all’attività pastorale, soprattutto alla predica-zione. Dal 1980 era membro dell’associazione inter-nazionale “Studiorum Novi Testamenti Societas” diCambridge.È stato collaboratore dell’Osservatore Romano

dal 1961 al 1986. Autore di molti libri, spesso tradot-ti all’estero, oltre che di articoli scientifici in rivistee dizionari.

Giuseppe FranchiniNato il 1° aprile 1933 e ordinato il 2 ottobre 1955,

è deceduto l’8 gennaio 2014.Diversi gli incarichi ricoperti in Diocesi:

Insegnante di religione nelle scuole medie “Verga”,“Salvator Rosa”, “Novaro” e “Nicolioni”; Cappellanoordinario e collaboratore del parroco della Cesarea;dal 1955 al 1958 Vicario cooperatore dellaParrocchia dei Santi Giuseppe e Cristofaro; dal 1958al 1968 Vicario cooperatore della Parrocchia SanGiovanni Evnaglista a Porta san Gennaro; dal 1968al 1976 Vicario adiutore della Parrocchia SantaMaria della Misericordia, di cui fu Parroco dal 1976al 1982; infine, nel 1982 fu nominato Parroco dellaParrocchia Santissimo Corpo del Signore.Accademico partenopeo, è stato anche

Assistente di zona dell’Azione Cattolica dal 1960 al1963, Notaio della Curia Arcivescovile dal 1970 al1972, Vice-direttore dell’Opera NapoletanaPellegrinaggi e Padre Spirituale della Congrega diSan Gregorio dal 1970 al 1974.

Michele BorrielloNato il 17 marzo 1938 e ordinato il 15 luglio 1962,

è deceduto il 17 marzo 2014.Decano dell’allora XVII Decanato dal 1993 al

1998 e del XX Decanato dal 1996 al 1998; Rettoredella Cappella Reale in Portici dal 1996; dal 1996Cappellano della Scuola di formazione del persona-le dell’Amministrazione Penitenziaria; dal 2002Padre Spirituale della Reale Arciconfraternitadell’Immacolata Concezione e dal 2003 Membro delConsiglio di Amministrazione dell’Opera Pia“Sannino – Pro Sacerdoti” in Portici. Il 23 novembre1999 fu nominato Condirettore di questo settimana-le diocesano, assumendo poi, dal 27 giugno 2000, lacarica di Direttore editoriale.I funerali, sono stati presieduti da S.E. mons.

Armando Dini, Arcivescovo emerito diCampobasso, con la partecipazione di S.E. mons.Lucio Lemmo. Hanno preso parte alla concelebra-zione quasi un centinaio di sacerdoti. Il feretro è sta-to accompagnato fino alla parrocchia di san Ciro inPortici dove è stato accolto da campane a festa.

Renato de SimoneNato il 24 giugno 1944 e ordinato il 28 giugno

1970, è deceduto il 22 giugno 2014.

È stato Vicario parrocchiale a Mater Dei e succes-

sivamente in San Carlo alle Mortelle, successiva-

mente Parroco in Santa Maria del Carmine alle

Fontanelle. Dal 1979 fino alla morte Parroco di

Santa Maria Apparente. Ha ricoperto anche altri im-

portanti incarichi: Assistente diocesano delle fami-

glie di Azione Cattolica; membro del Consiglio pre-

sbiterale dal 1993 al 1998 e dal 2008 al 2013; Decano

dell’allora IV Decanato dal 1993 al 2003; Delegato

arcivescovile dell’Istituto Diocesano per l’iniziazio-

ne ai ministeri; Rettore di san Giorgio dei genovesi

dal 1992 al 1997 e canonico della Collegiata di San

Severo in San Giorgio Maggiore dal 2008.

I funerali, in Santa Maria Apparente, sono stati

presieduti da S.E. mons. Lucio Lemmo con la parte-

cipazione di numerosi amici sacerdoti e di fedeli del-

la sua parrocchia.

SpecialeNuova Stagione 2 novembre 2014 • 9

Page 10: PRIMO PIANO - chiesadinapoli.it novembre_Layout 1.pdf · Padre Alex Zanotelli (alex.zano-telli@libero.it). ... la santa riformatrice il sentiero della preghiera passa per ... divina

Attualità Ecclesiale Nuova Stagione10 • 2 novembre 2014

Udienza Generale di Papa Francesco

«La Chiesa, corpo di Cristo»di Antonio Colasanto

Papa Francesco ha dedicato la catechesi dello scorso 22 ottobre al tema “Chiesa, corpodi Cristo”. Quando si vuole evidenziare come gli elementi che compongono una realtà sia-no strettamente uniti l’uno all’altro e formino insieme una cosa sola – ha detto il Papa - siusa spesso l’immagine del corpo. A partire dall’apostolo Paolo, questa espressione è stataapplicata alla Chiesa ed è stata riconosciuta come il suo tratto distintivo più profondo e piùbello.Nel Libro di Ezechiele - ha spiegato - viene descritta una visione un po’ particolare, im-

pressionante, ma capace di infondere fiducia e speranza nei nostri cuori. Dio mostra al pro-feta una distesa di ossa, distaccate l’una dall’altra e inaridite. Uno scenario desolante…Immaginatevi tutta una pianura piena di ossa. Dio gli chiede, allora, di invocare su di lorolo Spirito. A quel punto, le ossa si muovono, cominciano ad avvicinarsi e ad unirsi, su di loro cre-

scono prima i nervi e poi la carne e si forma così un corpo, completo e pieno di vita (cfr Ez37,1-14). Ecco, questa è la Chiesa! … Questa è la Chiesa, è un capolavoro, il capolavoro dello Spirito, il quale infonde in cia-

scuno la vita nuova del Risorto e ci pone l’uno accanto all’altro…facendo così di tutti noi uncorpo solo, edificato nella comunione e nell’amore.La Chiesa, però - ha aggiunto - non è solamente un corpo edificato nello Spirito: la Chiesa

è il corpo di Cristo! E non si tratta semplicemente di un modo di dire: ma lo siamo davvero!È il grande dono che riceviamo il giorno del nostro Battesimo! Nel sacramento delBattesimo, infatti, Cristo ci fa suoi, accogliendoci nel cuore del mistero della croce, il miste-ro supremo del suo amore per noi, per farci poi risorgere con lui, come nuove creature. Ecco:così nasce la Chiesa, e così la Chiesa si riconosce corpo di Cristo! Il Battesimo costituisceuna vera rinascita, che ci rigenera in Cristo, ci rende parte di lui, e ci unisce intimamentetra di noi, come membra dello stesso corpo, di cui lui è il capo (cfr Rm 12,5; 1 Cor 12,12-13).L’Apostolo Paolo ha dato ai Corinti alcuni consigli concreti che valgono anche per noi:

non essere gelosi, ma apprezzare nelle nostre comunità i doni e le qualità dei nostri fratel-li. Le gelosie: “Quello ha comprato una macchina”, e io sento qui una gelosia; “Questo havinto il lotto”, e un’altra gelosia; “E quest’altro sta andando bene bene in questo”, e un’altragelosia. Tutto ciò smembra, fa male, non si deve fare! Perché così le gelosie crescono e riempio-

no il cuore. E un cuore geloso è un cuore acido, un cuore che invece del sangue sembra ave-re l’aceto; è un cuore che non è mai felice, è un cuore che smembra la comunità.Ma cosa devo fare allora si è domandato il Papa? Apprezzare nelle nostre comunità i do-

ni e le qualità degli altri, dei nostri fratelli. E quando mi viene la gelosia - perché viene a tut-ti, tutti siamo peccatori -, devo dire al Signore: “Grazie, Signore, perché hai dato questo aquella persona”. Apprezzare le qualità, farsi vicini e partecipare alla sofferenza degli ultimie dei più bisognosi; esprimere la propria gratitudine a tutti. Il cuore che sa dire grazie è uncuore buono, è un cuore nobile, è un cuore che è contento.

A Salerno, dal 24 al 26 ottobre, il convegno nazionale promosso dalle Commissioni episcopali per il laicato, per la famiglia e per i problemi sociali, lavoro, giustizia e pace

Testimoni di speranza nella precarietàdi Antonio Mattone

“Nella precarietà la speranza”. Il titolo del convegnonazionale promosso dalle Commissioni Episcopaliper il Laicato, per la Famiglia e la Vita e per i ProblemiSociali, Lavoro, Giustizia e Pace, che si è tenuto aSalerno dal 24 al 26 ottobre, riassume la drammaticacondizione che tanti giovani stanno vivendo nel nostroPaese, soprattutto nel Meridione. Una tre giorni di riflessioni e di dibattiti per far co-

noscere le molteplici azioni che le diocesi italiane of-frono come segni di speranza all’interno del Paese, inrisposta alla sfida che la precarietà porta con sé. L’Italia – ha osservato Cinzia Masina della Direzione

generale Occupazione, Affari sociali e inclusione dellaCommissione Europea - è il territorio dell’Eurozonadove la povertà aumenta in misura maggiore, dovel’abbandono scolastico raggiunge la percentuale del17% e dove vivono 2 milioni di Neet, i giovani che nonstudiano, non lavorano e non si formano.Cosa sta cambiando nella nostra società, perché i

giovani non trovano lavoro, quale fondamento spiri-tuale proporre, da dove ripartire, quali riforme appog-giare, questi gli interrogativi principali affrontati du-rante il convegno, che ha visto la presenza dei vescoviBregantini, Sigalini e Solmi presidenti delle tre com-missioni della Conferenza Episcopale Italiana chehanno organizzato il convegno e di numerosi rappre-sentanti delle varie diocesi italiane, tra cui tanti gio-vani. “Oggi siamo nomadi perché precari”: questo lo slo-

gan scelto dal segretario generale della ConferenzaEpiscopale Italiana, monsignor Nunzio Galantino, in-tervenuto in una affollatissima tavola rotonda a cui hapartecipato anche il Ministro del Lavoro e dellePolitiche Sociali Giuliano Poletti. Il vescovo diCassano allo Ionio ha parlato del nostro tempo comedi un’ epoca dove si perdono punti di riferimento e dicertezze, usando la metafora del Pantheon, dove ci so-no tanti altari tutti equidistanti dal centro senza un al-tare principale. “La flessibilità e la precarietà spesso

portano alla disoccupazione, ha concluso monsignorGalantino; bisogna trovare una speranza ragionevoletenendo presente che la persona è il fine e non il mez-zo ed ha una dignità sacra perché immagine di Cristo”.Il convegno è stato animato da dieci workshop pa-

ralleli in cui si è discusso di come in alcuni ambiti co-me le parrocchie, il web, la scuola o la piazza si può par-lare ai giovani di lavoro e affetti, per far sentire la vici-nanza della chiesa a chi vive una stagione difficile del-la vita.Ampio spazio ha avuto anche il progetto Policoro,

un segno di attenzione della chiesa italiana al proble-ma della disoccupazione giovanile del Sud. Attraversoforme di evangelizzazione, formazione e accompagna-mento di piccole realtà produttive il progetto vuole ecreare una coscienza e una consapevolezza delle pro-prie capacità nei giovani e renderli protagonisti del lo-

ro futuro lavorativo. La presenza di molti animatori diPolicoro e la presentazione di alcune videoclip che rac-contavano i “gesti concreti”, tra i più significativi rea-lizzati in questi anni, sono stati un segno di speranza edi fiducia.Papa Francesco non ha voluto far mancare il suo in-

coraggiamento e la sua vicinanza. Nel messaggio in-viato ai partecipanti al convegno ha detto che la preca-rietà e la mancanza di lavoro determinano quella cheha definito una “passione dei giovani”. Egli stesso lo hapotuto constatare quando ha incontrato i disoccupati,i cassaintegrati, i precari, come i lavoratori della com-pagnia Meridiana, la scorsa settimana. Il pontefice haconcluso con un appello rivolto ai giovani che hanno“il dono e la responsabilità di mettere la forza del van-gelo in questa situazione culturale e sociale”, per esse-re testimoni di speranza nella precarietà.

Page 11: PRIMO PIANO - chiesadinapoli.it novembre_Layout 1.pdf · Padre Alex Zanotelli (alex.zano-telli@libero.it). ... la santa riformatrice il sentiero della preghiera passa per ... divina

CittàNuova Stagione 2 novembre 2014 • 11

Ruoli e responsabilità nell’educazione dei giovani

di Susanna Califano*

«Il mare di Galilea è un po’ l’esistenza quotidiana, la piazza, la scuola, il luogo di lavoro; lacasa, il condominio, la Chiesa; i luoghi istituzionali ed economici, laddove la fama del futuroattende di essere saziata da un impegno condiviso a favore del bene comune». Sono espressioni dell’ultima lettera Pastorale del Cardinale Crescenzio Sepe “Dar da

mangiare agli affamati” che ha fatto da motivo conduttore all’inaugurazione del nuovo an-no scolastico dell’Istituto “Serra”, luogo di cultura dove si lavora per la formazione dellenuove generazioni sul tema: “L’educazione dei giovani in una società in continuo cambia-mento: ruoli e responsabilità”.Sono intervenuti insieme all’Arcivescovo, il Direttore Scolastico Regionale Luisa

Franzese, Marco Rossi Doria, Chiara Renda dell’Università di Napoli “Federico II” ed ilPresidente della Seconda Municipalità, Francesco Chirico.Presente in sala anche il Questore di Napoli Guido Marino e tutti i Dirigenti Scolastici

delle scuole del territorio, nonché le Forze dell’Ordine, l’Asl, le Parrocchie.L’idea di incontrarsi a scuola e parlare di responsabilità educativa è partita dalla convin-

zione che il confronto con situazioni complesse e problematiche possa operare significati-vi cambiamenti nelle persone coinvolte e costituire un buon presupposto nonché un ottimometodo per formare i giovani, recuperando alcuni valori che sembrano essersi persi.Quando messaggi di questo tipo vengono rivolti dai docenti agli studenti, difficilmente

si ottengono risposte immediate. Se invece questo ruolo viene svolto da personalità quali ilCardinale Sepe, il Direttore Scolastico Regionale, Marco Rossi Doria, Chiara Renda e, an-cora, il Questore di Napoli, probabilmente si possono raggiungere risultati più efficaci edimmediatiMa ai ragazzi, credenti o meno che siano, non bastano le parole, i giovani vogliono, an-

zi pretendono azioni concrete. Esempi positivi. Gli studenti, ma anche i docenti, i dirigen-ti le famiglie, le intere comunità scolastiche preferiscono parole semplici e, soprattutto,azioni concrete, capaci non solo di modificare la realtà sociale, ma anche il cuore e i com-portamenti delle persone. In altri termini si pretendono comportamenti che si ispirino albene comune e che restituiscano speranza nel futuro.Se si vogliono educare i giovani non ci si può limitare a proporre solo nozioni ma anche

azioni, azioni di carità.Il grande impegno profuso da Annamaria Ceccoli, Dirigente Scolastico del “Serra”, è sta-

to determinante per superare le inevitabili difficoltà tecniche e logistiche dell’organizzazio-ne di questo evento. Ceccoli ha accolto l’iniziativa di invitare il Cardinale Sepe e con lui ilDirettore Generale Franzese e tutte le realtà che lavorano per la scuola, con grande entusia-smo. Anzi il suo entusiasmo ha sostenuto tutto l’Istituto nelle difficoltà organizzative, logi-stiche e politiche.Interessante l’interrogativo proposto da una mamma, Presidente del Consiglio di

Istituto, Teresa de Bossis la quale ha chiesto se il futuro dei figli, che vengono affidati per lamaggior parte del tempo alla scuola, sia rivolto nella direzione del bene comune. Dove perbene comune si intende il perseguimento di obiettivi sani che aiutino i ragazzi ad orientar-si nelle scelte sul futuro, nelle scelte professionali. Tutti sono chiamati a dare risposte cer-te, ciascuno secondo le proprie responsabilità.

* Docente Istituto “Serra”

Gli applausi dello stadio S. Paolo ai piccoli calciatori del torneo diocesano interparrocchiale promossodalla Diocesi e dalla Società Calcio Napoli. A premiare i vincitori il Cardinale Sepe e Gokhan Inler

Diffondere i valori dello sportdi Giovanni Mauriello

È calato il sipario sull’iniziativa dio-cesana che ha coinvolto una ottantinadi parrocchie nell’appassionato torneocalcistico Ariapp. Con i sacerdoti e glioperatori parrocchiali, duemila ragazziunder 14, per il progetto Tutoring, pro-mosso dalla Fondazione “Fare Chiesa eCittà“ , in collaborazione con il CalcioNapoli ed il Centro Sportivo Italiano.Una iniziativa sportiva, ma dall’intensosignificato di aggregazione sociale eche ha visto il cardinale CrescenzioSepe accanto agli organizzatori, nellevarie fasi di svolgimento.Promosso dal vicariato alla Cultura,

guidato da monsignor Adolfo Russo, incollaborazione con l’Ufficio Sport dellaCuria, diretto da don Rosario Accardo,l’evento si è avvalso della struttura ope-rativa dell’Ariapp, presieduta daPasquale Russiello, mentre per la partetecnica c’è stato l’importante appoggiodel CSI Napoli, con gli arbitri e gli ope-ratori del comitato provinciale diCapodimonte.L’ultimo atto per i baby calciatori di

oratori, parrocchie ed associazioni cat-toliche è avvenuto allo Stadio San Paolodi Fuorigrotta, nel prologo dell’incontrodi campionato Napoli-Verona di dome-nica scorsa. Il giro di campo nello stori-co impianto sportivo napoletano e poi le

cezione il calciatore delNapoli e capitano della nazio-nale Svizzera Gokhan Inler,in maglietta e pantaloncini,per la sfida contro il Verona.Accanto a lui il cardinale Sepecon Gianfranco Bellini, la sto-rico presentatore del S. Paolo,soprannominato Decibel perla carica che imprime ai tifosipresenti allo stadio: «Mi au-guro che fra tutti i giovani chehanno preso parte al torneo –ha dichiarato Sepe – ci sia unfuturo giocatore del Napoli». Ed ha aggiunto: «Questa

bellissima manifestazione èstata possibile grazie soprat-tutto all’impegno della Curiae del presidente De

Laurentiis; forza ragazzi, diffondete ivalori veri dello sport, sono molti im-portanti». La coppa vinta dalla forma-zione del Don Bosco è stata consegnatada Inler allo sfortunato 14enne, che hadovuto rinunciare alle fasi finali, peruna grave infezione alla gamba destra.Un lungo applauso, proveniente daglispalti, ha salutato la sua volontà di esse-re presente, seppure con le stampelle,all’indimenticabile momento, assiemeal sorriso dei suoi amici.

premiazioni dell’ultima finale di catego-ria, disputata pochi giorni prima aCercola. Nei tanti bambini rimarrà inde-lebile il ricordo degli applausi dei tifosi,per quest’avventura che si è chiusa ac-canto alla squadra del cuore, gli azzurridi Benitez e del presidente DeLaurentiis. I protagonisti della primaedizione dell’avvincente torneo, che li havisti impegnati per alcuni mesi sulle va-rie strutture oratoriali, hanno applaudi-

to il festival di reti dei loro beniamini. Una partita di campionato con otto

reti non capita tutti i giorni. Lo spetta-colo al S. Paolo non è mancato e alla fi-ne il 6-2 a favore del Napoli ha rallegra-to proprio tutti. Sul tappeto verde delSan Paolo i ragazzi dell’oratorio salesia-no Don Bosco alla Doganella hanno ri-cevuto gli ultimi applausi, per l’afferma-zione nel calcio a 7 contro l’associazio-ne Libera di Casoria. Testimonial d’ec-

La squadra vincitrice con il Cardinale Sepe e il calciatore del Napoli Inler

Page 12: PRIMO PIANO - chiesadinapoli.it novembre_Layout 1.pdf · Padre Alex Zanotelli (alex.zano-telli@libero.it). ... la santa riformatrice il sentiero della preghiera passa per ... divina

Nuova Stagione12 • 2 novembre 2014 Città

Utopia Lamont Young

PremiatoilPresidentedell’AciIl Presidente dell’Automobile

Club Napoli, Antonio Coppola

è stato insignito del “Premio

Utopia Lamont Young 2014”.

Giunto alla XIX edizione, il

premio ideato dal Prof.

Pasquale Della Monaco, è un

riconoscimento a quelle

personalità che, con la loro

opera, hanno fatto dell’utopia

una realtà al servizio della

collettività.

«Sono particolarmente

lusingato – ha commentato in

proposito Coppola – per

l’attribuzione di questa

onorificenza intitolata ad un

uomo geniale del secolo scorso

che, oltre ad essere il primo

padre della metropolitana

napoletana e di altri

avveniristici progetti ancora

oggi di grande attualità, è il

fondatore dell’Automobile Club

Napoli: in pratica, il mio

primo predecessore».

«Ispirandoci alla lezione di

Lamont Young - ha proseguito

il presidente dell’ACI Napoli –

abbiamo improntato la nostra

attività di associazione in

difesa degli utenti della strada

nella promozione della

‘mobilità responsabile’, intesa

quale sintesi di due diritti

fondamentali, quello della

mobilità appunto, e quello

della difesa della vita in

termini di sicurezza stradale e

rispetto dell’ambiente».

«Il richiamo alla

responsabilità rappresenta il

principio ispiratore dei

decaloghi che abbiamo

delineato - uno per i cittadini

e l’altro per la pubblica

amministrazione – con lo

scopo di perseguire una

diversa e più moderna cultura

dei trasporti e della

circolazione. Un insieme di

precetti – ha concluso Coppola

- che, oggi, possono sembrare

di utopistica realizzazione, ma,

per noi, si tratta di obiettivi

assolutamente realistici, da

perseguire con impegno e

convinzione per vincere le sfide

poste dal terzo millennio».

Il Cardinale Sepe alla tradizionale kermesse di “Tutto Sposi” alla Mostra d’Oltremare ha incontrato duecento coppie

«Costruire il matrimonio giorno dopo giorno»

“Per l’impegno offerto dalla Diocesi in favo-re delle coppie in difficoltà sociale, ma an-che per aver promosso, con il suo particola-re impegno e volontà, la caduta di barriereverso le coppie difficili”.La serata si è conclusa nella maniera più

consueta con la classica offerta di confetti inpieno stile matrimonio. La degustazione delprodotto ha riscontrato l’evoluzione di un

prodotto classico ma in linea con i gusti delmomento. Altro ospite sul tappeto biancodel “Palasposa” è stato Stefano De Martino,ex ballerino del programma televisivo“Amici”. Conclusione affidata a RiccardoScamarcio. L’attore, che in questo periodo èsul grande schermo con il film di Pupi Avati“Un ragazzo d’Oro”, ha calcato la passerellain occasione delle sfilate di vari atelier.

Si è conclusa la ventiseiesima edizione di“Tutto Sposi” alla Mostra d’Oltremare diNapoli. Quest’anno è emersa, ancora unavolta, la tradizione per l’abito bianco che re-sta un punto di riferimento dei futuri sposie degli stilisti italiani. Anche il CardinaleCrescenzio Sepe è intervenuto alla serata digala conclusiva dove ha incontrato duecen-to coppie di futuri sposi. La partecipazione dell’Arcivescovo è

frutto della sua attenta considerazione almessaggio che da anni Tutto Sposi, anchegrazie ai Forum della Famiglia svoltisi du-rante l’evento, esprime in favore della fami-glia e matrimonio.Già nel 2011 il Capo della Chiesa di

Napoli inviò una lettera agli organizzatoriesprimendo la sua riconoscenza per l’azioneproposta, «in un momento in cui l’istituto fa-miliare è minacciato da più parti e si trova afar fronte a non poche difficoltà nella sua mis-sione»L’incontro, che avviene all’indomani del-

la chiusura del Sinodo della famiglia, in cuisono stati affrontati punti importanti in ri-ferimento al matrimonio, rappresenta unmomento privilegiato di incontro tra laChiesa e le duecento coppie di futuri sposiche hanno ricevuto l’invito, a fronte dellemigliaia di richieste pervenute.Il Cardinale Sepe ha rivolto un accorato

augurio ai futuri sposi ed in particolare haricordato che «il matrimonio non è la fine diun percorso d’amore, ma l’inizio di una vitain comune che deve essere costantemente co-struita insieme giorno dopo giorno».L’Arcivescovo ha poi ricevuto il premio

“Parthenope” con la seguente motivazione:

“Buon Compleanno Vico Pazzariello!”A quattro anni esatti dalla sua inaugurazione, avvenuta il 28 ot-

tobre del 2010, si è tenuta una festa per il Teatro Stabile di StradaNapoli in Largo Banchi Nuovi. Il progetto è stato pensato da Angelo Picone e Bruno Leone, due

artisti che in settori diversi hanno molta esperienza del teatro distrada. L’idea è quella di riportare il teatro di strada alla sua dignità pri-

mitiva, di spettacolo teatrale che si rivolge a un pubblico attento chedecide di fermarsi e dedicare almeno una buona ora del suo tempoa questa forma, e non come sta accadendo spesso: teatro di stradacome performance frettolosa rivolta a passanti che non si fermano(tipo statue viventi, come sta accadendo alle Ramblas di Barcellonadove è severamente vietato esibirsi in qualsiasi forma teatrale cheprevede la sosta del pubblico). Questa idea oltre a dare dignità artistica a forme teatrali della no-

stra storia come le guarattelle, la commedia all’improvviso, le rap-presentazioni carnevalesche, clownerie, giocolorie e altri numericircensi, ha un importante risvolto sociale perché ripropone la piaz-za come luogo di incontro sociale. Questo è molto evidente nel caso di Largo Banchi Nuovi, dove ri-

schia di crescere una generazione di bambini/ragazzi abbandonatia se stessi per i quali la piazza è solo un campo di pallone e/o un luo-go dove esercitare la propria violenza, per poi diventare terreno dicultura per la delinquenza organizzata. La nostra presenza ha inci-so molto nel correggere questo processo e dare un segnale diversoa quelli che noi consideriamo figli della nostra città, ormai comple-tamente abbandonati a se stessi.L’idea di avere una sede operativa in Vico Pazzariello, oltre ad es-

sere una base operativa per il nostro lavoro, nasce soprattutto peravere una base di appoggio per la realizzazione del nostro progettodi Teatro Stabile di Strada, in grado di fornire una vera program-mazione teatrale come qualsiasi teatro che si rispetti. Per questo chiediamo alle Istituzioni, di approvare con una de-

libera comunale il progetto, sulla base di quel percorso di ricono-scimento iniziato con la Delibera Municipale numero 13 del 6 apri-le 2011, che sanciva la nascita in Largo Banchi Nuovi del PrimoTeatro Stabile di Strada della città di Napoli, che non avendo com-pletato tutto l’iter necessario è in pratica da considerarsi nulla.

Cogliamo anche l’occasione per presentare il programma diAutunno Pazzarello che inizia il 2 novembre con l’omaggio a Totòpromosso da Angelo Picone con partenza al Cimitero delleFontanelle alle ore 10 e a seguire tutte le domeniche mattina di no-vembre in largo Banchi Nuovi alle 11.30 con Luca Provenzano inMr.Trump il gioco-equilibrista, Yoji Yanagisawa in Il Mago deiPalloncini, Pierluigi Francione in Shakespirandohamlet, PerlaEtnica in Lilis.

Guida Liturgico-Pastorale2014-2015

È in vendita, presso le seguenti librerie cattoliche, la Guida Liturgico-Pastorale 2014-2015:– Paoline, via Duomo – LDC, via Duomo– Paoline, Colli Aminei– LER, Pompei

Page 13: PRIMO PIANO - chiesadinapoli.it novembre_Layout 1.pdf · Padre Alex Zanotelli (alex.zano-telli@libero.it). ... la santa riformatrice il sentiero della preghiera passa per ... divina

CittàNuova Stagione 2 novembre 2014 • 13

Aiuti alimentari 2015

Aperte leiscrizioniIl Ministero del Lavoro edelle Politiche Sociali, indata 8 agosto 2014, haapprovato il piano diripartizione dei fondi per iprimi 40 milioni di euro,presentato dal Ministero dellePolitiche agricole, alimentarie forestali e dall’Agea, allaluce di quanto rappresentatodalle Organizzazionicaritative.Il piano prevede le fornituredi prodotti alimentari agliindigenti a partire dal mesedi dicembre 2014, le relativegare sono state bandite dalloscorso 30 settembre.Le modalità di adesione alprogramma di distribuzionedi prodotti alimentari agliindigenti per gli anni 2014-15 sono fissate nelle“Istruzioni operative n. 22”del 28 agosto 2014 quiriassunte.Domanda di iscrizionestruttura caritativa – anno2015– Fotocopia della carta di

identità del legalerappresentante

– Statuto dell’ente (adeccezione delle parrocchie)

– Copia dell’attribuzione delcodice fiscale dell’ente

– Informativa sulla privacysottoscritta dal legalerappresentante

– Lettera di presentazione delparroco o assistentespirituale dell’ente (per glienti non ancora iscritti alCair)

– Copia del documento“Requisiti per iscrizioniall’associazione Cair”controfirmato dal legalerappresentante peraccettazione (per gli entinon ancora iscritti al Cair)

La documentazione deveessere consegnata a mano,entro e non oltre giovedì 13novembre 2014, presso lasede del magazzino del Cair,presso Ambiente Solidale, inCupa Sant’Aniello 96.Rappresentanti del Cairsaranno a disposizione perfornire assistenza nellacompilazione della domandanonché per ricevere ladocumentazione di adesioneal programma, dalle ore 9alle ore 17, previoappuntamento.

Michele Ciro EspositoSegreteria Cair

Al Suor Orsola Benincasa la rassegna “Cinema, letteratura e diritto”

Le voci e le visioni della crisi economica Fumetto e teatro, le due novità, con la partecipazione di Raffaele Cantone e Fabrizio Gifuni

Uno sguardo sul diritto che viene dal-le suggestioni del cinema o della lettera-tura. È questa la formula del successo di“Cinema Letteratura e Diritto”, la rasse-gna ideata e promossa dalla Facoltà diGiurisprudenza dell’Università SuorOrsola Benincasa in collaborazione conl’Archivio di Iconologia politica del Crie,il Centro di Ricerca sulle IstituzioniEuropee.La rassegna, ideata con il coordina-

mento scientifico di Gennaro Carillo,professore ordinario di Storia del pen-siero politico all’Università Suor OrsolaBenincasa e docente proprio di Diritto eLetteratura alla Facoltà di Giuri spru -denza del Suor Orsola, si svolgerà conun appuntamento settimanale pomeri-diano fino al 10 Dicembre sempreall’Università Suor Orsola Benincasa eavrà come tema conduttore della nonaedizione la crisi economica globale, coni suoi risvolti giuridici ma anche con lemutazioni antropologiche che essa de-termina.La formula di base conserva la sua

tradizionale articolazione in due sezio-ni: la prima, cinematografica, da que-st’anno si chiamerà “Le visioni” (anchein prospettiva di un’apertura ad altremodalità di rappresentazione del giuri-dico, dalla pittura alla fotografia, dalteatro alla televisione); la seconda, nonpiù esclusivamente letteraria, avrà inve-ce per titolo “Le voci”. “Le visioni” sarà una mini rassegna

di quattro film, sul filo conduttore dellacrisi economica globale, con il supportodi un intervento di un giurista o di uneconomista.L’appuntamento inaugurale si è svol-

to lunedì 20 ottobre, presso ilComplesso di Santa Lucia al Monte, se-de della Facoltà di Giurisprudenza delSuor Orsola, ed è stato sarà dedicato al“Capitale umano”, l’ultimo successo ci-nematografico di Paolo Virzì, introdot-to e commentato dal giudice diCassazione, Alfredo Guardiano. Un filmscelto non a caso perché si tratta di un’o-pera che guarda, con una spietatezzaanalitica degna della migliore tradizio-ne della commedia all’italiana più cau-

stica (da Dino Risi a Pietro Germi), alleimplicazioni della crisi nella provinciaitaliana del Nord. Completeranno la sezione cinemato-

grafica “Margin Call” (USA, 2011) di J.C.Chandor, il film sull’immissione di titoli‘tossici’ nel mercato mobiliare e sulle re-sponsabilità della crisi del 2008, “Ilgioiellino” di Andrea Molaioli (Italia,2011), ispirato alla vicenda del crack del-la Parmalat, e lo struggente “PromisedLand” (USA, 2012) di Gus Van Sant, sulconflitto tra profitto economico e dirittoalla salute e sulle mistificazioni delle so-cietà di estrazione del gas naturale, cheperaltro tentarono di ostacolare l’uscitadel film.La sezione “Le voci” sarà quest’anno

quanto mai eterogenea: non solo lettera-tura ma anche teatro e fumetto. Si è par-titi il 29 ottobre con l’avvocato-scrittoreDiego De Silva, creatore della serie del-l’avvocato (d’insuccesso) Malinconico esi chiude con un grande classico dellaletteratura: Franz Kafka, la cui figurasarà analizzata partendo dal libro postu-mo di un grande giurista, AntonioCassese, che rappresenta una riflessione

profonda sulla presenza, e sui riusi, diKafka tra i giuristi italiani (da SalvatoreSatta a Franco Cordero). Due gli appuntamenti speciali della

sezione “Le Voci”. Innanzitutto la lettu-ra del diritto che viene dal fumetto. Ilpersonaggio di Maxmagnus sarà l’occa-sione per una riflessione sulla corruzio-ne amministrativa con un dialogo tral’amministrativista Aldo Sandulli, diret-tore scientifico del Master in Alti StudiAmministrativi all’Università SuorOrsola Benincasa e il magistrato Raf -faele Cantone, presidente dell’Au toritànazionale anticorruzione e titolare, pro-prio al Suor Orsola, dell’unico insegna-mento italiano specificamente dedicatoalla legislazione antimafia. E poi la novità più rilevante dell’edi-

zione di quest’anno: il teatro, con l’atto-re Fabrizio Gifuni, grande protagonistadella scena teatrale e cinematograficaitaliana, David di Donatello per “Il capi-tale umano”, che sarà impegnato in unasorprendente ‘lezione’ sul processo, daltitolo “Ordinare o precipitarsi? Diva -gazioni sul rito, il gioco e il processo pe-nale”.

Seme e sangue dei cristianiUna riflessione sul martirio

Tutta la storia di Napoli, urbs sanguinum, è legata al grandemartire Gennaro, al quale la città, per sua intercessione salvatapiù volte dalla fame, dalla guerra, dalla peste e dal fuoco delVesuvio, consacrò la splendida Cappella del Tesoro. Al nome diSan Gennaro sono legate anche le catacombe con la basilica ipo-gea scolpita nel tufo. Esse non furono luogo di rifugio, come erroneamente si pen-

sa, erano viceversa cimiteri sotterranei , noti alle autorità. Poichéla Chiesa non disponeva di luoghi di culto cittadini, se non in ca-se private messe a disposizione dai fedeli facoltosi, esse serviro-no per raduni di preghiera e per le celebrazioni dell’Eucarestia.Solo sporadicamente furono usate come possibilità di scampo,in base al diritto di asilo, previsto dalle disposizioni giuridiche ro-mane.Alle catacombe nell’immaginario collettivo sono tragicamente

collegate le terribili persecuzioni patite dai Cristiani, portatori diun messaggio nuovo e rivoluzionario. I Romani infatti avvertiva-no nei principi religiosi e nel comportamento dei Cristiani una mi-naccia molto seria per la stabilità e la pace sociale dell’impero,perché intaccavano le fondamenta stesse su cui poggiava la suastruttura istituzionale. La charitas paolina sviluppata nell’epistola ai Corinzi e da ta-

luni collegata alla philanthropia ellenistica e all’humanitas latina,approfondisce il valore religioso dell’amore (agape greca) che tro-va la propria sorgente in Dio e si esprime nel perdono senza limi-

ti, nella capacità di rendere bene per male, nella disponibilità alservizio reciproco per cui l’uomo rinuncia a se stesso.Da ciò discende l’ideologia del martirio che va inserito nella

Comunione dei Santi per cui la Grazia ricade su tutta la comunità:“semen est sanguis christianorum”, il sangue dei martiri è seme dicristiani afferma Tertulliano e con questa frase si formula la leggedella fecondità spirituale della Chiesa. Nella lotta e nelle avversitàle grandi idee sono come le grandi querce; più la tempesta le sfron-da, più l’accetta ne recide i rami, più vigorose e verdeggianti siespandono nello spazio. Così doveva essere del Cristianesimo chenella lotta e nel sacrificio diventava più forte e si radicava nelle co-scienze. Per i Cristiani il martire è il testimone ufficiale della vitae della risurrezione di Cristo, la sua testimonianza arriva fino alsacrificio della vita accettato con gioia in quanto realizza la per-fetta identificazione con Cristo.Eroici martiri (milites Christi), teologi e apologisti prodigiosa-

mente si saldano, al di sopra dei secoli con ideali dei nostri giorni.Sappiamo ad esempio che nel mondo greco romano l’arruola-mento era una necessità e completava l’educazione del giovanepermettendogli di estrinsecare le sue virtutes e a nessuno mai ven-ne in mente di rifiutarlo fino a che non si diffuse il Cristianesimo.Fu solo allora che presero corpo i primi germi di quella che oggidefiniremmo una ideologia pacifista, riassunta allora nell’espres-sione “non possum saeculo militare”.

Anna Turiello

Page 14: PRIMO PIANO - chiesadinapoli.it novembre_Layout 1.pdf · Padre Alex Zanotelli (alex.zano-telli@libero.it). ... la santa riformatrice il sentiero della preghiera passa per ... divina

Provincia Nuova Stagione14 • 2 novembre 2014

PiscinolaricordadonFrancescoBiancoPiscinola ha ricordato con dueiniziative la figura di donFrancesco Bianco, il sacerdotescomparso lo scorso 17 gennaioall’età di 76 anni, per oltre 40anni viceparroco e parroco dellachiesa del Santissimo Salvatore,che dedicò la sua attivitàpastorale in particolare per darvita all’oratorio, ai giovani (sual’idea di realizzare una casa perritiri spirituali alle pendici delMonte Taburno) e ai poveri acui si dedicò tra l’altroattraverso l’istituzione del bancoalimentare.Sabato 25 ottobre, presso laparrocchia del SantissimoSalvatore, si è tenuto unincontro sull’opera e la figura didon Bianco. La domenicaseguente il comitato promotoredell’evento, la comunitàparrocchiale e le istituzionihanno commemoratol’indimenticato sacerdote nellargo antistante la parrocchia.Per l’occasione, alla presenza delvescovo ausiliare di Napoli,monsignor Lucio Lemmo,dell’attuale parroco don LucioPagano, dell’assessore alPersonale del ComuneFrancesco Moxedano (originariodel quartiere), del presidentedella VIII Municipalità AngeloPisani, è stata scoperta unatarga donata dal“parlamentino”, accogliendo larichiesta sottoscritta danumerosi cittadini.Lo svelamento della lapide èstato affidato ad una bambina eaccolta da un lungo applauso.“Una manifestazione davverosentita, non esteriore - hasottolineato monsignor Lemmo -un tributo che arriva dal cuoreverso don Bianco”.Il comitato ha ricordato comegli abitanti del quartiere possanoconsiderarsi figli della grandespiritualità di padre Bianco cheha onorato a lungo Piscinoladella sua semplice e allo stessotempo intensa azione pastorale.Al termine dellacommemorazione, monsignorLemmo ha celebrato la santamessa nella chiesa delSantissimo Salvatore.

Luca Saulino

Riparte il cammino dell’Azione Cattolica a Procida

Un tesoro preziosoL’Azione Cattolica di Procida, dopogli appuntamenti estivi (campo-scuola interparrocchiale ACR e

camposcuola diocesano per giovanissi-mi), si dimostra come sempre dinamica esolerte nel rimettersi in cammino, prontaa portare avanti con gioia un nuovo annoassociativo. L’équipe educatori, che a livel-lo interparrocchiale ha il suo punto di rife-rimento in don Marco Meglio, si arricchi-sce di nuove leve, spinte dal desiderio dicontribuire con entusiasmo e passione aquesto coraggioso progetto formativo ededucativo che è l’Azione Cattolica. I ragaz-zi della scuola media e delle scuole supe-riori sono i protagonisti indiscussi dell’ACisolana: nutriti gruppi ACR e Giovanissimisono presenti in ognuna delle comunitàparrocchiali in cui l’AC è viva e attiva dadecenni. In Santa Maria delle Grazie e SanLeonardo non mancano, inoltre, gruppiGiovani e Adulti. Il mese di ottobre ha se-gnato la ripresa delle attività. Le festedell’Azione Cattolica dei ragazzi nelle va-rie parrocchie hanno radunato tanti acier-rini ed è stato bello sentire il calore con cuii “vecchi” hanno accolto i “nuovi”. Grande partecipazione soprattutto al-

l’evento svoltosi domenica 5 ottobre pres-so l’Oratorio Don Salvatore Massa: i ragaz-zi si sono lanciati in una divertente cacciaal tesoro. E quale tesoro più prezioso delVangelo? Gli educatori di Santa Maria del-le Grazie e San Leonardo li hanno condot-ti alla scoperta del brano della tempestasedata tratto dal Vangelo di Marco (Mc 6,45-52), icona biblica dell’AC per quest’an-no pastorale. Un anno che per l’ACR saràdecisamente “Tutto da scoprire”: ri-sco-prire la presenza del Signore Gesù nellanostra quotidianità e scoprire il progettoche Lui ha in serbo per noi. Gesù ci chiededi fare della nostra vita un dono per gli al-tri e con la sua testimonianza ci dimostrache solo in questo modo, solo seguendo ilsuo esempio, potremo raggiungere la feli-cità piena. Fare dono di sé significa innan-zitutto aprirsi all’altro e prestare attenzio-ne alle sue esigenze: ecco perché iGiovanissimi sono chiamati a camminare“Fianco a fianco”, a condividere la propriaesperienza di vita e di fede, sensibili ai bi-sogni dei compagni di viaggio, con la con-sapevolezza di avere in Gesù una guidaspeciale. Una guida a cui potersi appoggia-re nei tratti più impervi e con cui gioire difronte alle piccole e grandi meraviglie chegiorno dopo giorno ci arricchiscono e ren-

dono il “viaggio” tanto speciale. Una sfidanon facile per i nostri giovani, quella diuscire dall’isolamento e dal dilagante indi-vidualismo cui la mentalità contempora-nea sembra volerli spingere, quella di fi-darsi ed affidarsi agli educatori, veri e pro-pri accompagnatori spirituali, che hannoil fondamentale compito di aiutare ciascu-no a trovare la propria strada. «In una ci-viltà paradossalmente ferita dall’anonima-to e, al tempo stesso, ossessionata per i det-tagli della vita degli altri, spudoratamentemalata di curiosità morbosa, la Chiesa habisogno di uno sguardo di vicinanza percontemplare, commuoversi e fermarsi da-vanti all’altro tutte le volte che sia necessa-rio. In questo mondo i ministri ordinati egli altri operatori pastorali possono rende-re presente la fragranza della presenza vi-cina di Gesù ed il suo sguardo personale.La Chiesa dovrà iniziare i suoi membri –sacerdoti, religiosi e laici – a questa “artedell’accompagnamento”, perché tutti im-parino sempre a togliersi i sandali davantialla terra sacra dell’altro (cfr Es 3,5).Dobbiamo dare al nostro cammino il rit-mo salutare della prossimità, con unosguardo rispettoso e pieno di compassionema che nel medesimo tempo sani, liberi eincoraggi a maturare nella vita cristiana».(Papa Francesco, Evangelli gaudium, 169).

Le comunità parrocchiali di San t’An -tonio e San Giuseppe hanno scelto di af-frontare insieme questa sfida: l’unione deigruppi giovanissimi in un’unica realtà in-terparrocchiale è infatti la grande novità diquest’anno. Martedì 14 ottobre, i giovanis-simi delle due parrocchie si sono dati ap-puntamento presso la Sala Pio XII delSantuario di San Giuseppe per festeggiarel’inizio di questo cammino vissuto “Fiancoa fianco”. La dimensione interparrocchiale è trat-

to distintivo della vita ecclesiale procida-na. L’Azione Cattolica isolana promuovenel corso dell’anno diverse iniziative tese astringere ancora di più i legami tra le co-munità: il prossimo appuntamento saràdomenica 9 novembre presso il Santuariodi San Giuseppe per la celebrazione dellaSanta Messa. A seguire l’AC, con un momento di fe-

sta, animerà le strade della MarinaChiaiolella: il desiderio è quello di trasmet-tere a tutti la gioia che viene da Cristo e didiffondere il suo messaggio di speranza.“Coraggio, sono io”, ci dice Gesù. Anchenei momenti più bui, quando il mare è intempesta e ci sembra di annegare nel dub-bio e nella paura, non dobbiamo temere:Lui ci accompagna e ci sostiene, sempre.

Floriana Ferrara

Santa Teresa di Gesù

Voce della comunitàLe ricorrenze liturgiche del mese di ottobre nella parrocchia di Torre Annunziata

Il mese di ottobre è particolarmente caro agli oplontini, peruna sequenza di festività di Santi protettori della città di TorreAnnunziata. Il giorno tre è stato commemorato il transito di SanFrancesco, cioè il passaggio alla vita eterna che avvenne nellaPorziuncola, piccola chiesa, ora inclusa nella basilica di SantaMaria degli Angeli ad Assisi. Il Santo stigmatizzato, che si ado-però per la pace ed il dialogo, tanto da mettere a rischio la pro-pria vita nell’incontro col sultano d’Egitto, è venerato nella par-rocchia di Santa Teresa di Gesù che ha ospitato, per diversi anni,i frati minori ed i secolari.La solennità di Santa Teresa, costituisce un’occasione di gioia

e di fraternità per i parrocchiani ed ha avuto inizio il giorno do-dici col tradizionale triduo. La Patrona è stata festeggiata con ilrito della penitenza in forma comunitaria, con predicazioni chehanno trattato la sua vita e le sue opere, con le Sante Messe dimercoledì quindici, di cui quella solenne Vespertina con la cele-brazione del sacramento della Confermazione, conferito dal par-roco don Ciro Esposito ad un gruppo numeroso di ragazzi e digiovani.Sono stati vissuti momenti di condivisione, in letizia davanti

all’immagine esposta sul presbiterio, con preghiere e canti chehanno messo in risalto il senso di appartenenza alla stessa comu-nità. Si sente ancora cantare «nulla mi turbi, niente mi spaventi»,dove la Santa invita ad avere fede e speranza nel superare le dif-

ficoltà, perché Dio ci ama. La vita missionaria di Santa Teresa,donna sapiente, è un insegnamento ideale per tutti: maestra d’o-razione, contemplativa e mistica eccezionale. Afferma categori-camente che più e meglio si prega, più si ama e più si compionole opere della misericordia cristiana a salvezza di sé stessi, delprossimo e a gloria della Chiesa.Con la festa votiva della Madonna della Neve, protettrice di

Torre Annunziata, si è chiuso il mese di ottobre. Il giorno venti-due, come ogni anno, le strade cittadine, incorniciate dalle lumi-narie, si sono affollate di persone che arrivano a migliaia dai pae-si limitrofi. In tutti gli spazi possibili si collocano centinaia di bancarelle

a vendere dolciumi, torroni ed ogni specie di articoli.Quindi la solenne processione, a perenne ricordo del miraco-

lo compiuto dalla Madonna, in seguito all’eruzione del Vesuviodel 22 ottobre 1822, allorché in piazza Santa Teresa, quando lacoltre di cenere che copriva la città fu attraversata da un raggiodi sole che raggiunse l’immagine e la città fu salva.Come la tradizione vuole, la Santa Vergine posta nel suo tro-

no, è stata portata a spalla da due gruppi di pescatori, che di tan-to in tanto si davano il cambio. Questo evento ha consentito ai fe-deli, di mettersi in cammino con la Madonna, e pregare con Leialla quale tutti i fedeli si affidiamo come figli.

A cura del Gruppo Comunicazioni Sociali Parrocchiale

Page 15: PRIMO PIANO - chiesadinapoli.it novembre_Layout 1.pdf · Padre Alex Zanotelli (alex.zano-telli@libero.it). ... la santa riformatrice il sentiero della preghiera passa per ... divina

CulturaNuova Stagione 2 novembre 2014 • 15

IncontriBiblici Itinerari d’incontri 2014-2015, organizzati dallaLibreria Paoline ai ColliAminei. Tema di riflessionedi quest’anno: “Il tuo volto,Signore, io cerco. Personaggidel Vangelo di Giovanni”.Questi i temi dei prossimiincontri, tenuti da padreFabrizio Cristarella Orestano. Mercoledì 12 novembre: “La Madre”.Mercoledì 28 gennaio: “Il cieco nato”.Mercoledì 25 febbraio: “Maria di Magdala”.Mercoledì 4 marzo: “Tommaso”.Tutti gli incontri, si terranno alle ore 18, presso la LibreriaPaoline, in viale Colli Aminei32. Per ulterioriinformazioni: 081.741.31.55 [email protected]

* * *

AssociazioneCulturale“EmilyDickinson”Giovedì 13 novembre, alleore 17, nella Sala Consiliare“Silvia Ruotolo” della quintaMunicipalità, in via Morghen84, si terrà la presentazionedel libro “Carlo Pisacane” diEmilia Sarogni, EdizioniSpartaco.All’incontro, organizzatodall’Associazione Culturale“Emily Dickinson”, con sedein via E. Vittorini 10(081.556.98.59),interverranno la presidentedella stessa associazioneCarmela Politi Cenere el’autrice dell’opera.

NuovaStagioneSETTIMANALE DIOCESANO DI NAPOLI

Editore: Verbum Ferens s.r.l.Organo di informazione ecclesiale e di formazione cristiana

Reg. Tribunale di Napoli N. 1115 del 16.11.57 e del 22.10.68

Iscrizione Reg. Roc. N. 19131del 18.02.2010

Direttore Responsabile CRESCENZO CIRO PISCOPO

Vice Direttore VINCENZO DORIANO DE LUCARedazione, segreteria e amministrazione:Largo Donnaregina, 22 - 80138 NAPOLI Tel. 081.557.42.98/99 - 081.44.15.00

Fax 081.45.18.45 E-mail: [email protected]

un numero € 1,00 abbonamento annuale € 40 c.c.postale n. 2232998

Pubblicità: Ufficio Pubblicità di NUOVA STAGIONE

Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati

non si restituiscono

Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Aderente alla Federazione Italiana Settimanali Cattolici

A.C.M. S.p.A. - Torre del GrecoStabilimento Tipo-Litografico

Tel. 081.803.97.46Chiuso in tipografia alle ore 17 del mercoledì

Autunno musicale della ScarlattiProgramma di concerti articolato in tre prestigiose sedi nel cuore di Napoli:

Museo Diocesano - Chiesa dei SS. Marcellino e Festo - Basilica di San Lorenzo Maggiore

Si parte sabato 8 novembre, ancora unavolta al Museo Diocesano, con un ricco pro-gramma di pagine strumentali: piatto fortesarà la luminosa Serenata in la maggiore op.16 di Johannes Brahms diretta da un giova-ne un talento: la ventiquattrenne luccheseBeatrice Venezi. Completano il programma alcune pagine

improntate al più puro piacere dell’ascolto,fra le quali spiccano la Sinfonia burlesca diLeopold Mozart, e il Rondino per fiati, di unBeethoven poco più che ventenne. Venerdì 14 novembre ci si sposta per

Dialoghi sonori, un animato concerto perfiati spaziante da Haydn a Debussy, aMaderna. Sabato 22 novembre si torna alMuseo Diocesano per un appuntamento ori-ginale e accattivante: Tango, rielaborazionedi musiche di Gardel, Bacalov, Piazzolla congli archi della Nuova Scarlatti affiancati dalbandoneon di Cesare Chiacchiaretta, giova-ne solista fra i più interessanti della sua ge-

nerazione. Dirige Filippo Arlìa. Mercoledì26 novembre, a San Marcel lino,Nachtmusik, con brani, fra gli altri, diMozart, Boccherini, Weber. Sabato 29 no-vembre e sabato 6 dicembre, a San LorenzoMaggiore, due appuntamenti raffinati e bril-lanti, per tutti i gusti: Echi di Napoli, duesuggestivi itinerari vocali e strumentali (il 29novembre con il soprano Minni Diodati, il 6dicembre con il soprano MariateresaPolese) attraverso i secoli dell’universo so-noro partenopeo, da un canto del ‘200 all’o-pera buffa, da Pergolesi alla canzone napo-letana, da Donizetti a Roberto De Simone. Giovedì 18 dicembre, a San Marcellino, si

terrà un concerto di musiche mozartianerealizzato in collaborazione con l’Universitàdi Salerno. Partecipa, accanto ai Solisti del-la Nuova Scarlatti, la Camerata strumentaledell’Università di Salerno; clou della serata ilConcerto per clarinetto e orchestra K. 622, so-lista Gaetano Russo. Sabato 20 dicembre,

appuntamento a San Lorenzo Maggiore conNatale in Coro, variegato programma di mu-siche per un giorno di festa: Corelli, Händel,ma anche alcuni dei più amati brani natali-zi. Partecipa la Corale polifonica RegestaCantorum diretta da Antonio Spagnolo. Segnaliamo un evento speciale, fuori car-

tellone, che si terrà lunedì 8 dicembre nellaaffascinante cornice della Chiesa di SanGennaro extra moenia: Il sogno di SanGennaro, un nuovo percorso musicale, pen-sato espressamente per questo luogo straor-dinario, che spazierà dal gregoriano ai no-stri giorni passando per alcune pagine inedi-te di un oratorio di Domenico Cimarosa de-dicato al martirio del Santo. Ricordiamo anche il prossimo appunta-

mento con il Concerto di Capodanno dellaNuova Orchestra Scarlatti: giovedì 1 gen-naio 2015. Alla testa della Nuova ScarlattiGianna Fratta, una delle più apprezzate don-ne direttore del momento.

Al cinema “Soap opera”, commedia garbata e divertente

Sentimentiin primo piano

Una commedia garbata, dai toni surreali, a volte sopra lerighe, ma decisamente piacevole. Stiamo parlando di Soapopera, un film scritto e diretto da Alessandro Genovesi conFabio De Luigi, Cristiana Capotondi, Ricky Memphis, ChiaraFrancini, Elisa Sednaoui, Ale e Franz, Diego Abatantuono. Lapellicola è ambientata in un palazzo di una città italiana, ininverno, sotto la neve. Qui si intrecciano le storie di inquilini strani, simpatici e

carichi di umanità. A partire da Francesco (Fabio De Luigi)alle prese con una vecchia storia d’amore con Anna (una de-liziosa Cristiana Capotondi), nuove avventure sentimentali el’amico Paolo (Ricky Memphis) in piena crisi di identità e al-la vigilia della nascita del suo primo figlio. Poi ci sono Ale eFranz che interpretano i due fratelli Gianni e Mario.Quest’ultimo è sulla sedia a rotelle per un incidente in cui ilfratello Gianni lo ha investito per errore. Alice (Chiara Francini) affermata e bella protagonista di

una famosa soap opera televisiva, è affascinata dagli uominiin divisa. Sono tutti un po’ confusi e in cerca di novità, quan-do all’improvviso c’è il suicidio del dirimpettaio di Francesco,Pietro e di lì a poco, la comparsa della sua enigmatica e bel-lissima fidanzata Elisa Sednaoui che sta per entrare nella vi-ta di Paolo se un altro imprevisto non lo facesse riavvicinaread Anna. La morte di Pietro innesta l’indagine del marescial-lo dei Carabinieri Gaetano Cavallo, (Diego Abatantuono),bravissimo nel ruolo del carabiniere svampito che si innamo-ra di Alice. Il lieto fine poi trionfa come è giusto per una soapopera. «È la storia di una comunità, lo specchio di quello che ac-

cade spesso nella vita con il fil rouge dei sentimenti perchèispirato ad una soap opera. E proprio come in una soap ope-ra accadono più cose nello stesso momento – ha spiegato il re-gista Genovesi, mentre per il produttore Alessandro Usai: «Ilfim ha mostrato già di piacere aprendo il festival di Roma edè stato venduto in Corea», poi, a proposito di soap opera disuccesso, un commento su “Un posto al sole” che «rappresen-ta, sotto il profilo della produzione, un vero capolavoro, unsuccesso straordinario». Il film è uscito in 400 copie, è stato girato interamente a

Cinecittà per volontà del regista che ha voluto ricostruire in-teramente la palazzina. Particolarmente affascinante la visio-ne del condominio senza la parete esterna tipo casa di bambo-le, in cui i quattro appartamenti rivelano le vite dei protagoni-sti. Bravi gli attori. Il film piace, fa sorridere e fa riflettere.

Elena Scarici

Comprendere le iconeUn testo di Caterina Piccini Da Ponte

di Rosanna Borzillo

Meditare la Parola diDio, grazie alle icone. Conla sensibilità propria diuna donna e di una madre:“Sguardi sull’invisibile” diCaterina Piccini Da Ponte,edito da MarcianumPress, è questo e tanto al-tro. «È – come spiega il pa-triarca Marco Cè, nell’in-troduzione al volume del-l’autrice - un aiuto allacomprensione delle icone,evidenziandone e dandosenso ai particolari. Nonuna guida artistica, ma -aggiunge il patriarca Cè -“un mistero di presenza”, che induce al silenzio e raccoglie inpreghiera. proprio perché l’icona è un rendere visibile ciò che èinvisibile». Nel testo, di 96 pagine, l’autrice compie una sorta di ‘itine-

rario iconografico’ , accompagnato dalle meditazioni diGiorgio Maschio, che vogliono essere un invito a riconoscerela presenza di Dio nei volti delle donne e degli uomini e, imi-tando Maria, a rivolgersi a Lui con fiducia per trovare la spe-ranza affidabile. Da molti anni, infatti, la Piccini Da Ponte si dedica alla

“scrittura” di icone: la sua propensione per il figurativo e il de-siderio di integrare la sua attività artistica nella sua vita di fe-de l’hanno condotta, a frequentare sistematicamente i semi-nari di iconografia tenuti dai maestri iconografi GiancarloPellegrini e Giovanna Faccincani presso la comunità mona-stica “Piccola Famiglia della Risurrezione” di Marango diCaorle.Parallelamente ha coltivato anche le incisioni calcografi-

che e l’acquarello: tra le esposizioni personali di incisioni sisegnala, nel 2009, la mostra “Mettimi come sigillo sul tuo cuo-re”, ispirata al Cantico dei Cantici, presso la Galleria d’Arte “S.Lorenzo” a Mestre.Il filo conduttore delle opere presentate nel testo è indivi-

duabile in Maria e i Santi, che sono raffigurati in diversi mo-delli di icone e - come chiarisce il patriarca Cè - «ci ricordanoche essi hanno vissuto nell’obbedienza a Dio e ci esortano quin-di ad abbandonarci anche noi alla volontà di Dio e a lasciarcisalvare da Cristo». La Vergine è la fonte di speranza affidabi-le. Un primo percorso del testo ci fa ritrovare l’energia di gra-zia che, propagandosi dal Crocifisso, redime le sofferenze e leangosce, conducendole a vedere la luce della speranza; un se-condo percorso, nelle incisioni, si riconosce nella concretez-za dell’amore fra l’uomo e la donna la traccia dell’amore crea-tore di Dio.

Caterina Piccini Da PonteSguardi sull’invisibile Icone e incisioniEdizioni Marcianum Press - pagine 96 – euro 21.00

Page 16: PRIMO PIANO - chiesadinapoli.it novembre_Layout 1.pdf · Padre Alex Zanotelli (alex.zano-telli@libero.it). ... la santa riformatrice il sentiero della preghiera passa per ... divina

Nuova Stagione16 • 2 novembre 2014

NuovaStagione NuovaS

tagioneAnno LXVIII • Numero 37 • 2 novembre 2014

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abb. Postale - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, com

ma 1, DCB Napoli

Reg. Trib. di Napoli n. 1115 16/11/57 e 22/10/68Redazione e Amministrazione: Largo Donnaregina, 22 - 80138 Napoli

E-mail: [email protected]

SETTIMANALE DIOCESANO DI NAPOLI

Quote 2014

Gli abbonamenti si sottoscrivono presso la segreteria di “Nuova Stagione” oppure tramite versamento

sul c/c postale n. 2232998 intestato a Verbum Ferens s.r.l., largo Donnaregina, 22 - 80138 Napoli.

Abbonamento ordinarioAbbonamento amico

Abbonamento sostenitoreBenemerito a partire da

€ 40,00€ 50,00€ 150,00€ 500,00