6 Berlusconi: «No ai nostalgici del centrismo»...Poi se, come sembra, la scelta deriverà da...

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GRAZIE ALLA CDL Berlusconi avverte ancora una volta gli alleati e di- ce no alle nostalgie per il centrismo. Il leader della Casa delle libertà parla ai giovani di Forza Italia ricordando che «tradire il bipolarismo» sarebbe una colpa storica. Il leader di An Fini lo appoggia. Prodi striglia la sua maggioranza: «Non è più tempo di giochetti, la fifa fa novanta». GIAN MARIA DE FRANCESCO A PAGINA 6 L’ex premier ai giovani di Forza Italia: «Colpa storica tradire il bipolarismo e disperdere il patrimonio della Casa delle Libertà. Obiettivo resta il partito unico» Berlusconi: «No ai nostalgici del centrismo » I l leader azzurro: con certi alleati ci vogliono dosi industriali di pazienza. L’appoggio di Fini E Prodi striglia la maggioranza: «La fifa fa novanta, non è più tempo di giochini» «Il nostro necrologio di nozze» Pagelle brutte, botte al preside D’Alema agli Usa: «Calipari, occasione persa» Per la Farnesina c’è stata una risposta inadeguata alla domanda di giustizia F. ANGELI, A. CORNELI, F. DE FEO, G. PENNACCHI E R. SCAFURI ALLE PAGINE 2-3-4-5 Il premier fa arrabbiare anche Baudo Polemica sugli ingaggi del Festival. Censurata la gag sul Professore ma tutti tacciono LA CRISI NON È COLPA DEL BIPOLARISMO Renzo Foa P ossiamo credere a Prodi quando pro- mette di tagliare le tas- se? I sondaggi mostrano un cedimento di consen- so dell’Unione proprio a causa dell’aumento del- la pressione fiscale che fa soffrire tutti e non solo i benestanti. Poiché un ri- sultato almeno non (...) Taglio delle tasse La «ciccia» c’è Carlo Pelanda S i sente dire che il centrosini- stra, giunto al potere, non si sia fatto scrupolo di occupare tut- te le posizioni-chiave; ci si accorge oggi che si è impossessato anche del Festival di Sanre- mo, confermando il suo appetito, anzi la sua insaziabile voracità. Si è (...) SEGUE IN PENULTIMA PAGINA I COMMENTI I n un’epoca in cui la società vo- la verso una sempre maggiore integrazione, l’ascolto di massa del Festival di Sanre- mo è un interessante fe- nomeno contradditto- rio. Un interesse che generalmente si esauri- sce nell'analisi delle va- riazioni degli indici di (...) SEGUE IN PENULTIMA PAGINA M ea culpa. Un mese fa scrissi un articolo inti- tolato «Se il cocco ha sempre ragione» per tirare le orecchie a un gruppo di genitori milane- si. Avevano fatto una piazzata di fronte alla que- stura per protestare contro l’arresto per rissa dei propri pargoli, sedicenni o al massimo dician- novenni. Invece di prendersela con i figli, se la prendevano con la polizia. Estendevo il discorso sulla deriva giustificazionista di un po’ tutti noi mamme e papà del giorno d’oggi, e facevo (...) Piccoli smidollati crescono SEGUE A PAGINA 2 S abato scorso, su questo giornale, a pagina 14 è comparsa la seguente inser- zione a pagamento: «Rober- to e Angela Dendi nel ses- santaduesimo anniversario del loro matrimonio ricorda- no i giorni lieti del loro in- contro nella Aeronautica della Repubblica sociale ita- liana e rivolgono un com- mosso pensiero ai commili- toni assassinati a (...) SEGUE A PAGINA 17 TIPI ITALIANI CESARE G. ROMANA A PAGINA 23 ANDREA TORNIELLI A PAGINA 18 IL DIRIGENTE DEI SERVIZI UCCISO A BAGDAD CON UNA CANZONE SUI «MATTI» L’INTERVISTA La polemica sui compensi record dei conduttori del Fe- stival torna di prepotenza all'attenzione. «Sono assolu- tamente contrario a questi ingaggi folli», dice Prodi, «è una cosa indecente ma inevi- tabile». Replica Pippo Bau- do: «Il presidente del Consi- glio deve parlare al popolo, accontentarlo. Non vorrei che fosse il più grande ami- co di Berlusconi...». Ma la polemica riguarda anche la censura della gag sul pre- mier che il comico prima ammette e poi ritratta. P. BRUSORIO, T. DAMASCELLI, P. GIORDANO E L. RIO ALLE PAGINE 22-23-24-25 I eri hanno dominato la sce- na i due «grandi vecchi» del bipolarismo italiano. Berlusconi per rilanciarlo esplicitamente e risponde- re agli alleati, dopo le divarica- zioni e le divisioni delle ultime settimane. Prodi per tirare un so- spiro di sollievo, dopo i tormenti dell'ultima crisi, e per aggrap- parsi alla nuova ciambella di sal- vataggio, la riforma elettorale, magari con anni di discussioni. Evitando naturalmente il refe- rendum. Quindi, tempi infiniti. Sentendoli, è riapparsa l'Italia bipolare, quella che il dibattito politico quotidiano sta progressi- vamente sfilacciando. Il presi- dente del Consiglio è impegnato nell'ennesimo tentativo di so- pravvivenza, cioè il tentativo, un po' disinvolto, di cambiare la na- tura del governo che guida: da espressione di una coalizione che ha vinto per un pugno di voti in un esecutivo super partes, che riesca a tessere un accordo per cambiare le regole. Natural- mente, si guarda bene dal dire la soluzione che preferisce, an- che perché i primi problemi si aprirebbero in casa sua. Berlu- sconi ha invece scelto la traspa- renza della polemica, quella che si chiama «battaglia politica», entrando nel merito delle divari- cazioni aperte nel centrodestra, per salvare un patrimonio, in una situazione che corre il ri- schio di impantanarsi. Il fallimento dell'Unione, con- sumatosi in questi mesi, ha già provocato un logoramento del si- stema politico e si è scaricato an- che sull'altro schieramento. Il lo- goramento si accentuerebbe se si trascinasse all'infinito la di- scussione che non è tanto su una nuova legge elettorale quanto, appunto, sul superamento del bi- polarismo. L'anomalia italiana, quella di avere al governo un’al- leanza che va dagli estremisti ve- tero e neo-comunisti fino a Ma- stella e Follini, verrebbe così fat- ta pagare all'intero Paese. Per questo solo tempi rapidi, anzi rapidissimi, possono essere concessi all'esame della riforma possibile: per capire se si può an- dare a un cambiamento sostan- ziale - al centro della discussio- ne c'è il «modello tedesco» - op- pure solo a modifiche della leg- ge in vigore. Se si vuol scegliere il «modello tedesco» occorre però dare ri- sposte nette ad alcune domande preliminari. Davvero l'Italia non è più un Paese bipolare quanto a valori di riferimento, al ruolo in- ternazionale, alla visione del rapporto tra Stato e cittadini? Davvero si è esaurita la stagione che stiamo vivendo da tredici an- ni? O sono piuttosto partiti e lea- dership a non aver saputo inter- pretare al meglio la democrazia dell'alternanza? Non si arriverà ad una legge elettorale efficace senza prima affrontare questi problemi di fondo. Poi se, come sembra, la scelta deriverà da ragioni tattiche e contingenti, se per Fassino e Ru- telli sarà l'occasione di liberarsi di Bertinotti e Diliberto, oltre che di Prodi, e se per Casini sarà la tecnica per materializzare la visione del «grande centro» pen- sando al dopo-Berlusconi, allo- ra il rischio concreto è quello di finire in un pantano. Meglio quindi tempi stretti, senza concedere alibi alla gestio- ne fallimentare dell'Unione. In pericolo è un bipolarismo non so- lo politico, quanto di valori, di culture, di visioni dell'Italia e del mondo. I RISCHI DI UNA RIFORMA ELETTORALE SEGUE IN PENULTIMA PAGINA Che barba le canzoni così impegnate Turi Vasile Ma non lasciamo il sociale alla sinistra Stefano Zecchi SEGUE IN PENULTIMA PAGINA Michele Brambilla A l centro della politica di sicuro, ma anche al centro delle polemiche. La attacca Rosy Bindi ac- cusandola di sabotare il Partito democratico. La avverte Francesco Cossi- ga scrivendo una (...) La Binetti: i gay sono anormali Luca Telese Stefano Lorenzetto Simone Cristicchi vince il Festival DAL REGISTA DI «TITANIC» Un’altra bufala su Gesù: la finta tomba di famiglia per moglie e figli Il preside della scuola me- dia «Luigi Lombardi» di Ba- ri, è stato picchiato da alcu- ni genitori di suoi alunni do- po un acceso diverbio sui giudizi espressi nelle pagel- le del primo quadrimestre. Dopo le cure il preside ha denunciato l'episodio ai ca- rabinieri. Poche settimane fa, era stato minacciato da alcuni genitori di studenti ai quali aveva momentanea- mente sequestrato il telefo- no cellulare in classe. BEPI CASTELLANETA A PAGINA 14 GENITORI VIOLENTI IN UNA SCUOLA MEDIA DI BARI PROPOSTA IN OGNI OSPEDALE Ritorna la «ruota» per i bimbi abbandonati GIUSEPPE MARINO, NINO MATERI E MICHELE PERLA A PAGINA 15 __ ANNO XXXIV / NUMERO 54 / 1 EURO* A COPIA / DOMENICA 4 MARZO 2007 www.ilgiornale.it IN VENDITA FACOLTATIVA: IL GIORNALE + «STORIA D’ITALIA DEL XX SECOLO + SCHEDE» N. 4 (+ l 9,90) + «EASY CLICK» N. 5 (+ l 7,90) + «BIBLIOTECA STORICA - IL RINASCIMENTO» N. 28 (+ l 5,90) + DVD «STORIA D’ITALIA DEL XX SECOLO» N. 4 (+ l 8,90) + CD «TOSCANINI» N. 4 (+ l 7,90) - IN VENDITA OBBLIGATORIA PER LATINA: + LATINA OGGI t 1,00 - FROSINONE: + CIOCIARIA OGGI t 1,00 - MOLISE: + NUOVO MOLISE t 1,00 - AVELLINO: + IL SANNIO t 1,00 - NAPOLI: + ROMA t 1,00 - SALERNO: + CRONACHE DEL MEZZOGIORNO t 1,00 - BARI E TARANTO: + CORRIERE DEL GIORNO t 1,00 - REGGIO CALABRIA: + LA GAZZETTA DEL SUD t 1,00 - IN VENDITA OBBLIGATORIA PROMOZIONALE PER BENEVENTO: + IL SANNIO t 0,90 - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) - ARTICOLO 1 COMMA 1, DCB-MILANO - *PREZZO SOLO PER L’ITALIA

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GRAZIE ALLA CDL

Berlusconi avverte ancora una volta gli alleati e di-ce no alle nostalgie per il centrismo. Il leader dellaCasa delle libertà parla ai giovani di Forza Italiaricordando che «tradire il bipolarismo» sarebbe

una colpa storica. Il leader di An Fini lo appoggia.Prodi striglia la suamaggioranza: «Nonè più tempodi giochetti, la fifa fa novanta».

GIAN MARIA DE FRANCESCO A PAGINA6

L’ex premier ai giovani di Forza Italia: «Colpa storica tradire il bipolarismo e disperdere il patrimonio della Casa delle Libertà. Obiettivo resta il partito unico»

Berlusconi: «No ai nostalgici del centrismo»Il leader azzurro: con certi alleati ci vogliono dosi industriali di pazienza. L’appoggio di Fini

EProdi striglia lamaggioranza: «La fifa fa novanta, non è più tempo di giochini»

«Il nostronecrologio di nozze»Pagellebrutte, botteal preside

D’Alema agli Usa: «Calipari, occasione persa»Per la Farnesina c’è stata una risposta inadeguata alla domanda di giustizia

F. ANGELI,A. CORNELI, F. DE FEO,G. PENNACCHI E R. SCAFURI ALLEPAGINE2-3-4-5

Il premier faarrabbiareancheBaudoPolemica sugli ingaggi del Festival. Censurata la gag sul Professore ma tutti tacciono

LACRISINONÈCOLPADELBIPOLARISMORenzo Foa

P ossiamo credere aProdi quando pro-

mette di tagliare le tas-se? I sondaggi mostranoun cedimento di consen-so dell’Unione proprio acausa dell’aumento del-la pressione fiscale chefa soffrire tutti e non soloi benestanti. Poichéunri-sultato almeno non (...)

Taglio delle tasseLa «ciccia» c’è

Carlo Pelanda

S i sente dire che il centrosini-stra, giunto al potere, non si

sia fatto scrupolodi occupare tut-te le posizioni-chiave;ci si accorge oggi che siè impossessato anchedel Festival di Sanre-mo, confermando ilsuo appetito, anzi lasua insaziabile voracità. Si è (...)

SEGUE INPENULTIMA PAGINA

I COMMENTI

In un’epoca in cui la società vo-la verso una sempre maggiore

integrazione, l’ascolto di massadel Festival di Sanre-moèun interessante fe-nomeno contradditto-rio. Un interesse chegeneralmentesi esauri-scenell'analisi delle va-

riazioni degli indici di (...)SEGUE INPENULTIMA PAGINA

M ea culpa. Unmese fa scrissi un articolo inti-tolato «Se il cocco ha sempre ragione» per

tirare le orecchie aun gruppodi genitorimilane-si. Avevano fatto una piazzata di fronte alla que-stura per protestare contro l’arresto per rissadei propri pargoli, sedicenni o almassimodician-novenni. Invece di prendersela con i figli, se laprendevano con la polizia. Estendevo il discorsosulla deriva giustificazionista di un po’ tutti noimamme e papà del giorno d’oggi, e facevo (...)

Piccoli smidollati crescono

SEGUEA PAGINA2

S abato scorso, su questogiornale, a pagina 14 è

comparsa la seguente inser-zioneapagamento: «Rober-to e Angela Dendi nel ses-santaduesimo anniversariodel loromatrimonioricorda-no i giorni lieti del loro in-contro nella AeronauticadellaRepubblica sociale ita-liana e rivolgono un com-mosso pensiero ai commili-toni assassinati a (...)

SEGUEA PAGINA 17

TIPI ITALIANI

CESARE G. ROMANA A PAGINA 23

ANDREA TORNIELLI A PAGINA18

IL DIRIGENTE DEI SERVIZI UCCISO A BAGDAD

CON UNA CANZONE SUI «MATTI»

L’INTERVISTA

La polemica sui compensirecorddei conduttori del Fe-stival torna di prepotenzaall'attenzione. «Sonoassolu-tamente contrario a questiingaggi folli», dice Prodi, «èunacosa indecentema inevi-tabile». Replica Pippo Bau-do: «Il presidente del Consi-glio deve parlare al popolo,accontentarlo. Non vorreiche fosse il più grande ami-co di Berlusconi...». Ma lapolemica riguarda anche lacensura della gag sul pre-mier che il comico primaammette e poi ritratta.

P. BRUSORIO,T. DAMASCELLI,

P. GIORDANO E L. RIO

ALLEPAGINE22-23-24-25

Ierihannodominato la sce-na i due «grandi vecchi»del bipolarismo italiano.Berlusconi per rilanciarloesplicitamente e risponde-

re agli alleati, dopo le divarica-zioni e le divisioni delle ultimesettimane.Prodi per tirareunso-spiro di sollievo, dopo i tormentidell'ultima crisi, e per aggrap-parsi alla nuova ciambelladi sal-vataggio, la riforma elettorale,magari con anni di discussioni.Evitando naturalmente il refe-rendum. Quindi, tempi infiniti.Sentendoli, è riapparsa l'Italia

bipolare, quella che il dibattitopoliticoquotidiano staprogressi-vamente sfilacciando. Il presi-dente del Consiglio è impegnatonell'ennesimo tentativo di so-pravvivenza, cioè il tentativo, unpo' disinvolto, di cambiare lana-tura del governo che guida: daespressione di una coalizioneche ha vinto per un pugno di votiin un esecutivo super partes,che riesca a tessere un accordoper cambiare le regole. Natural-mente, si guarda bene dal direla soluzione che preferisce, an-che perché i primi problemi siaprirebbero in casa sua. Berlu-sconi ha invece scelto la traspa-renza della polemica, quella chesi chiama «battaglia politica»,entrandonelmerito delle divari-cazioni aperte nel centrodestra,per salvare un patrimonio, inuna situazione che corre il ri-schio di impantanarsi.Il fallimento dell'Unione, con-

sumatosi in questi mesi, ha giàprovocatoun logoramentodel si-stemapolitico e si è scaricato an-che sull'altro schieramento. Il lo-goramento si accentuerebbe sesi trascinasse all'infinito la di-scussione che non è tanto suunanuova legge elettorale quanto,

appunto, sul superamentodel bi-polarismo. L'anomalia italiana,quella di avere al governo un’al-leanzachevadagli estremisti ve-tero e neo-comunisti fino a Ma-stella eFollini, verrebbe così fat-ta pagare all'intero Paese.Per questo solo tempi rapidi,

anzi rapidissimi, possono essereconcessi all'esame della riformapossibile: per capire se si puòan-dare a un cambiamento sostan-ziale - al centro della discussio-ne c'è il «modello tedesco» - op-pure solo a modifiche della leg-ge in vigore.Se si vuol scegliere il «modello

tedesco» occorre però dare ri-sposte nette ad alcune domandepreliminari. Davvero l'Italia nonèpiù unPaese bipolare quanto avalori di riferimento, al ruolo in-ternazionale, alla visione delrapporto tra Stato e cittadini?Davvero si è esaurita la stagionechestiamovivendoda tredici an-ni? O sono piuttosto partiti e lea-dership a non aver saputo inter-pretare al meglio la democraziadell'alternanza? Non si arriveràad una legge elettorale efficacesenza prima affrontare questiproblemi di fondo.Poi se, come sembra, la scelta

deriverà da ragioni tattiche econtingenti, se per Fassino eRu-telli sarà l'occasione di liberarsidi Bertinotti e Diliberto, oltreche di Prodi, e se per Casini saràla tecnica per materializzare lavisionedel «grande centro»pen-sando al dopo-Berlusconi, allo-ra il rischio concreto è quello difinire in un pantano.Meglio quindi tempi stretti,

senzaconcederealibi alla gestio-ne fallimentare dell'Unione. Inpericolo èunbipolarismononso-lo politico, quanto di valori, diculture, di visioni dell'Italia e delmondo.

I RISCHI DI UNA RIFORMA ELETTORALE

SEGUE INPENULTIMA PAGINA

Che barba le canzonicosì impegnate

Turi Vasile

Manon lasciamoil sociale alla sinistra

Stefano Zecchi

SEGUE INPENULTIMA PAGINA

Michele Brambilla

A l centro della politicadi sicuro,maancheal

centro delle polemiche.La attacca Rosy Bindi ac-cusandola di sabotare ilPartito democratico. Laavverte Francesco Cossi-ga scrivendo una (...)

LaBinetti:i gay sonoanormali

Luca Telese

Stefano Lorenzetto

Simone Cristicchivince il Festival

DAL REGISTA DI «TITANIC»

Un’altra bufalasu Gesù:la finta tombadi famigliapermoglie e figli

Il preside della scuola me-dia «Luigi Lombardi» di Ba-ri, è stato picchiato da alcu-ni genitori di suoi alunni do-po un acceso diverbio suigiudizi espressi nelle pagel-le del primo quadrimestre.Dopo le cure il preside hadenunciato l'episodio ai ca-rabinieri. Poche settimanefa, era stato minacciato daalcuni genitori di studenti aiquali aveva momentanea-mente sequestrato il telefo-no cellulare in classe.

BEPI CASTELLANETA A PAGINA14

GENITORI VIOLENTI IN UNA SCUOLA MEDIA DI BARIPROPOSTA IN OGNI OSPEDALE

Ritorna la «ruota»per i bimbi abbandonatiGIUSEPPE MARINO,NINO MATERI E MICHELE PERLA A PAGINA15

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A N N O X X X I V / N U M E R O 5 4 / 1 E U R O * A C O P I A / D O M E N I C A 4 M A R Z O 2 0 0 7 w w w . i l g i o r n a l e . i t

IN VENDITA FACOLTATIVA: IL GIORNALE + «STORIA D’ITALIA DEL XX SECOLO + SCHEDE» N. 4 (+ l 9,90) + «EASY CLICK» N. 5 (+ l 7,90) + «BIBLIOTECA STORICA - IL RINASCIMENTO» N. 28 (+ l 5,90) + DVD «STORIA D’ITALIA DEL XX SECOLO» N. 4 (+ l 8,90) + CD «TOSCANINI» N. 4 (+ l 7,90) - INVENDITA OBBLIGATORIA PER LATINA: + LATINA OGGI t 1,00 - FROSINONE: + CIOCIARIA OGGI t 1,00 - MOLISE: + NUOVO MOLISE t 1,00 - AVELLINO: + IL SANNIO t 1,00 - NAPOLI: + ROMA t 1,00 - SALERNO: + CRONACHE DEL MEZZOGIORNO t 1,00 - BARI E TARANTO: +CORRIERE DEL GIORNO t 1,00 - REGGIO CALABRIA: + LA GAZZETTA DEL SUD t 1,00 - IN VENDITA OBBLIGATORIA PROMOZIONALE PER BENEVENTO: + IL SANNIO t 0,90 - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) - ARTICOLO 1 COMMA 1, DCB-MILANO - *PREZZO SOLO PER L’ITALIA

(...) guerra finita. Firenze, 24 feb-braio2007».Nonera laprimavol-ta che mi capitava di leggerla. Glianniscorsiappariva fra lenecrolo-gie. Mai visto, in questo Paese,due sposi che festeggiano le nozzedidiamanteconunannuncio fune-bre.Ègiunto ilmomentodiandar-li a trovare.Periferia di Firenze, via Mayer,

un lindoappartamentosenzapre-tese. Roberto Dendi ha 92 anni. Ènato in via Buonarroti, di frontealla casa di Michelangelo. AngelaDendi ne ha dieci di meno. È nataa Milano. Si conobbero nell’ago-stodel ’44. Lui era statopilotadel-la Regia aeronautica e aveva la-sciato una gamba nel mare dellaSpezia per un incidente di volo.Lei era impiegata dattilografa ne-gliufficidell’Aeronauticanaziona-le repubblicanaaMonza.Dopo l’8settembre del ’43 avevano fatto lamedesima scelta, aderendo allaRepubblicadiSalò.«Sì,diventam-mo “repubblichini”, lo scriva conlevirgolette,miraccomando.Eco-me avremmo potuto tradire colo-ro che fino al giorno prima eranostatinostrialleati?Eraproprio im-possibile prestare ancora obbe-dienza a un re fuggiasco che s’erarivelatopiùpiccinod’animochedistatura».Il maestro elementare Dendi,

sottotenente in congedoper causedi servizio, da Firenze cominciò atempestare di lettere Benito Mus-solini, che nell’agosto del ’36 ave-va visto atterrare con un SavoiaMarchetti 66al Lidodi Roma, «pi-lotavapersonalmente l’idrovolan-te, era tutto vestito di bianco, do-vrei avere anche una foto del-l’evento», si emoziona rovistandonell’album, «eccola qui». Due,tre, quattro suppliche spedite di-rettamente a Villa delle Orsoline,il quartier generalediGargnano, sul lagodi Garda: «Duce, hoperso una gamba,mapossoancoraren-dermi utile all’Italia.Se non come pilota oaiuto pilota, almenocome motorista. Ri-chiamatemi in Aero-nautica!Fatemivola-re!». Alla fine venneaccontentato:ufficia-le pilota della Rsi.E così un anno do-

po a Milano poté co-noscere lei, «Angeladi nome e di fatto, ilpiù bel regalo che ilfascismomihalascia-to. Aveva appena 20anni. Era bellissima.Dopo due mesi dicorteassidua, accet-tò di venire al cine-ma Corso e riuscii adarle un bacio. Lei sidomanderà comemai abbia sposatouno come me, senzauna gamba. Glielo chieda, su!». Elamoglie,primadicorrere incuci-na a girare l’arrosto con le patate:«Era molto bello anche lui, e poicon l’arto artificiale non è che ci siaccorgesse della menomazione.Ma la sua intelligenza prevalse sututto. Ame parve un eroe».L’incidentecheprivò ilmaritodel-la gamba destra era avvenuto il 4maggio del ’40. Dendi, 300 ore divolo alle spalle, stava compiendouna ricognizione sul mar Ligurecol suo idrovolante Cant Z 501.«Fui costretto a un ammaraggioforzato. Risalii a nuoto dal fondodel mare e riuscii a fatica ad ar-rampicarmi sul relitto: solo allorami accorsi che non avevo più unagamba.All’aiutopilota l’elica ave-va tranciato di netto il piede. Persii sensi. Ancora adesso risento ilmedico in ospedale chemi tocca il

naso freddoedice: “Questoèmor-to”».Finoacinqueanni fa l’invalidogui-dava la suaDafazzurraautomati-ca: «Mezzo milione di chilometrici ho fatto». Oggi è sempre in car-rozzella, sequestrato in casa. Nonesce da anni. L’ultima volta chel’ha fatto è stato per andare inospedale a operarsi di cateratta.«Manonperchémanca l’ascenso-re, è proprio chemi pesa uscire. Epoidovevo’?Mirestanosolo i fran-cobolli». Non è del tutto vero: av-viato verso il secolo di vita con lalucidità e l’energia di un venten-ne, l’ex ufficiale della Rsi passamezza giornata a smanettare conInternet («estoGooglesoddisfa tut-te lemiedomande») e con lapostaelettronica(lachioccioladegli indi-rizzi e-mail per lui è«lamascheri-na»), l’altra mezza a scrivere aigiornali («ma la risposta evasiva

che Sergio Romano ha dato allamia letterasullaquestionediDan-zica ’unmi garba»).Eramaestro comeMussolini.«E come Rosa Maltoni, la madre.E dire che fino a 8 anni non honeppure frequentato la scuola».Per qualemotivo?«Mio padre era stato ucciso nel’18 con i gas asfissianti sul frontefrancese. La mia sorellina finì incollegio dalle Mantellate a Zara,in Dalmazia. Io fui abbandonatoall’ospizio marino Vittorio Ema-nuele II di Viareggio».Abbandonato?«ComeRobinsonCrusoe.Parcheg-giato, in quanto orfano di guerra,fra reduci mutilati e anziani. Nonho ricordi di altri bambini. Restailà da solo per due anni».Non lemancava lamamma?«Che altro poteva fare, povera

donna?Eraalla fame.Mi saràan-chemancata, ma non ce l’ho pre-sente. Non tornavo a casa neppu-re per Natale. Imparai a leggereper contomio».E scrivere?«A8anni fui riportatoaFirenze. Ildirettore della scuola elementarediviadeiMagazzinimi feceunesa-mino e mi ammise direttamentein terza.Diventai il piùbravodellaclasse. Ma, una volta iscritto allemagistrali, dovetti ripetere la se-conda.E siccome laprofessoressaBertoni m’aveva preso di mira eminacciava di bocciarmi un’altravolta, la mamma decise di riunirela famigliaaZara.RimanemmoinDalmazia dal ’29 al ’34. Tornato aFirenze, trovai posto come mae-stro a Marignolle. Sono andato inpensione da direttore didatticonel ’77. Non c’èmestiere più belloche insegnare ai ragazzi. È diven-

tata maestra e diri-gente scolastica an-che la nostra unicafiglia,Maria».Perché festeggiatel’anniversario dimatrimonio con unnecrologio?«Perché... Ventimi-la morti». (Si portauna mano al petto,gli occhi si riempio-no di lacrime). «Miscusi, eh, ma ognivolta mi commuo-vo».Nondeve scusarsi.«Ventimila morti aguerragià finita, ca-pisce? Il 25 aprilenon successe nien-te. Io ero a Milano.Andai come ognimattina da vialeCampania alla ca-serma Italo Balbo inpiazza Ermete No-velli con la mia divi-sa di ufficiale pilota.Percorsi a piedi tut-

to viale Romagna. La città eratranquillissima. In casermaci dis-sero: “Tornate nel pomeriggio. Visaranno pagati due o tre mesi distipendio anticipato”. Lì capii chela Rsi era finita. Il pomeriggio an-dai in borghese».Nessuna insurrezione.«No. La strage cominciò il 26, aliberazione avvenuta. Io e Angelac’eravamo sposati da appena duemesi,abitavamoinunalloggioam-mobiliato all’angolo di via Archi-mede,portaaportaconunavillet-ta dove i partigiani confabularonoper tutta la notte. Lamattinausci-ronocon i fazzolettivermiglial col-lo ed eressero una barricata inmezzoalla strada. Contro chi, nonsi sa. Ero in pigiama sul poggiolo.Vidi due ufficiali, dell’aeronauticacome me, consegnarsi ai rossi. Ilcapo, un professore, gli batté una

mano sulla spalla: “Con noi sieteal sicuro”. I due, per riconoscen-za, indicaronome al primo piano,dicendo: “Attenti a quello, però. Èun duro”».E lei?«Me la svignai subito con Angela.Ci nascose uno zio antiquario, ecosì avemmo salva la vita. Altri-menti avrei fatto la fine del mag-giore Adriano Visconti, asso del-l’Aeronauticanazionale repubbli-cana, ammazzato a tradimentoconuna rafficadimitra alla schie-na dopo aver trattato la resa con irappresentanti del Cln».Come apprese della morte delDuce?«Della macelleria messicana dipiazzale Loreto, vorrà dire. Vennia saperlo dalla stampa. PoveraClaretta...Claretta,non laPetacci,come scrivono spregiativamente igiornali.Èmortaperamore.Pote-va seguire la sorellaMiriamdiSanServo-lo, scappare in Spa-gna, c’era un aereotedesco pronto perlei. Invece rimase fi-no alla fine, perché“dove va il padrone,il cane lo segue”, di-ceva.Altri tempi, al-tre donne. Io Claret-ta la farei santa».I santi del calenda-rio non le bastano?«Ah, guardi, dipen-desse da me... Sonoagnostico.Questebi-scherate di Adamoed Eva e della melanon le ho mai capi-te.Siamofatti inmo-dodanonpoterleca-pire.Comefaquestomio cervello, limita-to e finito, a com-prendere che dopolavitapresenteci sa-rà un’altra vita? Miarrendo.Maunaco-scienza che mi dicedi non fare il male ce l’ho. Non c’èbisogno che sia Dio a insegnarmiche l’aborto è un delitto abomine-vole».Che conseguenze sopportò perla sua adesione allaRsi?«Fui convocato a Firenze dal giu-dice, che incaricò un’ispettrice euna direttrice didattica d’interro-garmi.“Comegiustifica lasuaade-sione alla Rsi?”, mi chiesero. Iospiegai che ero, e sono rimasto,mussoliniano,più che fascista.Al-lora una delle due disse all’altra:“Qui ’un v’è nulla da fare. L’è vo-lontario!”. Fui epurato. Mi tolseroil lavoroe lo stipendio.Quattroan-ni dopo, quando Palmiro Togliattivarò l’amnistiaper coprire i delittipolitici compiutidai suoi,nebene-ficiai anch’io, che non avevo maiucciso nessuno».Che cosa le piaceva del fasci-

smo?«Il rispetto di cui l’Italia godevanelmondo».Parla dell’Italia trascinata inguerra da Mussolini e ridotta aun ammassodimacerie?«Non aveva scelta. Fra i tedeschicheminacciavano d’invaderci dalBrenneroegliAlleati checiavreb-beropresi dalMediterraneo, scel-se ilmeno peggio».Hitler ilmenopeggio?«Vabbè, i tedeschi sono i tedeschi.Hanno fatto cose spaventose, noncipiove.Però loscopodiHitlereradi avere il Corridoio di Danzicaperandareasconfiggere ilbolsce-vismo».Le leggi razziali non furonoun’ignominia?«Sì.Manegli StatiUniti i negrinonhanno forse viaggiato fino al ’54su autobus diversi da quelli deibianchi?Agli ebreinon fu tortoun

capello».Capirà, furono persino privatidel lavoro ed espulsi dalle scuo-le.«Unpedaggio da pagare all’allea-to tedesco. Che vuole, i tempi eranquelli. Certamente il Duce non lofece per antisemitismo, visto cheil suo sottosegretario agli Internifino al giugno del ’24 era stato Al-do Finzi, un ebreo».Sta’ a vedere che va assolto an-che per il delittoMatteotti.«Ma scusi, perché Mussoliniavrebbe dovuto far ammazzareAndreotti?».Ahi, lapsus rivelatore.«VolevodireMatteotti.Neebbeso-lo grane su grane. Quella fu unaspedizionepunitivadelle testecal-de, capeggiate da Amerigo Dumi-ni, finitamale».Il Duce donò le colonne in mar-

mo di Carrara per lamoschea diAlAqsaaGerusalemmeericevet-te la Spada dell’Islam a Tripoli.Oggi andrebbe d’accordo conBin Laden eAhmadinejad.«Comesi faadirlo?Scelse lapoliti-ca che gli conveniva di più. Alloranon c’era mica Israele. Il mondodi oggi è pazzesco».Persino Gianfranco Fini ha rico-nosciutoche il fascismofu«ilma-le assoluto».«LascistareFini, cheèuna (censu-ra) assoluta. E pensare che Gior-gio Almirante lo considerava suofiglio! Rivoltante».Ma lei per chi vota?«Non vado a votare da anni. Ma,se ci andassi, voterei Berlusconi.L’è un po’ bischero, però rappre-senta il male minore. Ora le dicouna cosa che lei non deve scrive-re:mia figlia è cattocomunista».Accidenti, che nemesi.«Sissignore, m’è capitata questadisgrazia. Ha sposato il fratello diPeppinoAldrovandi, deputato bo-lognesedelPci.Unacoppiaspetta-colosa, che mi ha pure dato duenipotieccezionali.Maalorostabe-ne avere per capo dello Stato uncomunista che alla scadenza delsettennato avrà 88 anni, si rendeconto?Eglielodiceunochevaperi 93».Litigate?«Le frizioni tra noi non nasconodal fascismo o dalla Rsi, ma dallapolitica degli ultimi 40 anni. Miafiglia è contro l’aborto come me,però accetta la legge 194. A lei vabene Prodi, ameno».Che cosa non le piace di Prodi?«Nulla. Ha la risata delmio proni-pote di seimesi. Ho detto tutto».PeggioBertinottioPecoraroSca-nio?«Bella partita. Se venissi da Mar-te, sceglierei Bertinotti. Almeno èintelligente.Anche sequel cretinodi mio nipote, guida alpina, votaper i verdi perchéama lanatura».Qual è il segreto della durata delsuomatrimonio conAngela?«La sincerità. Ci diciamo le cosesul muso. Lei sostiene che vogliosempre aver ragione».Come laBuonanima.«Ma non è vero. Io lo cerco, il tor-to».DeiDico che cosa pensa?«Dico,Pacs...Bischerate.Destraesinistra non vogliono ammettered’avere entrambe il problema dei(censura) che vogliono fare il loroporco comodo al riparo della leg-

ge».Il 40% delle coppieeterosessuali divor-zia. La media euro-pea dei matrimoninon raggiunge i 13anni. Perché secon-do lei?«Eh, dipende anchedaigenitorichecisia-mo scelti».In che senso?«I coniugi coetaneihanno altissime pro-babilità di separarsi.Avere la stessa età èundanno enorme».Trameemiamoglieci sono tre mesi didifferenza, e conciò?«Male, molto male!Un cinquantennecon una cinquanten-ne non va bene».Meglio dieci anni didifferenza.«Anche 30 o 40».Ha mai tradito suamoglie?

«Purtroppono.Anche se in62an-nidimatrimonioqualcheoccasio-ne l’avrei avuta».La fedeltà coniugale è un valo-re?«In senso materiale no. Ma la fe-deltà rientra nella categoria del-l’amicizia, cheèsacra.Semimuo-re lei, m’ammazzo. L’estate scor-saè andatadi domenicapomerig-gio in cerca di una farmacia. Nonriusciva a trovarne una di aperta,i bus non passavano mai. È stataviasei ore.Credevocheavesse fat-to un infarto in strada per il caldo.Piangevo disperato».La vita le èmai stata di peso?«La vita è tremenda. ComedicevaMontanelli, siamoombrechepas-sano».

Stefano [email protected]

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TIPI ITALIANI

‘ ‘Ventimila uccisi a guerra già finitaPerché aderimmo alla Rsi? E comepotevamo tradire coloro che finoal giorno prima erano nostri alleati?L’insurrezione non fu il 25 aprile, mail 26. Dal poggiolo vidi i partigianiche erigevano barricate: contro chi?

Mio padre asfissiato con i gas nel ’18Fino a 8 anni fui abbandonato comeRobinson Crusoe in una coloniaper reduci. Imparai a leggere da soloHo una figlia cattocomunista cheadora Prodi e un nipote verde. Finirivoltante. I Dico sono una bischerata

ROBERTO DENDI

Ufficiale pilota, avevapersounagambainunammaraggio.Dopo l’8 settembre1943scrissealDuce: «Fatemi volare!». La suaAngela«è il più bel regalodel fascismo»A92anniusa Internet e laposta elettronica

Un necrologio per 62 anni di nozze«In ricordo dei camerati trucidati»

� DALLA PRIMA OGNI 24 FEBBRAIORoberto Dendi, 92 anni,

con la moglie Angela, 82,nella loro casa di Firenze.

Si sposarono nel 1945.Ogni 24 febbraio fanno

pubblicare sul «Giornale»un annuncio funebre chericorda, nell’anniversario

delle nozze, i 20.000caduti della Repubblica

sociale italiana. «Il segretodella nostra unione? Ci

diciamo le cose sul muso»

Il sottotenenteRoberto Dendiai comandi diun idrovolante.«L’elica mitranciò di nettola gambadestra. Ricordosolo la manodel medico sulnaso. “Questo èmorto”, disse»

Una foto ineditadi BenitoMussolinicustodita daRoberto Dendi.«Era l’agosto1936. Atterròin abito biancoal Lido di Romacon un SavoiaMarchetti 66.Lo pilotava lui»

il Giornale � Domenica4marzo2007 Cronache 17