Primavera/Estate 2007 Novità Le edizioni del Mulino · Angelo Gatti Caporetto Diario di guerra...

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Primavera/Estate 2007 Novità il Mulino Le edizioni del Mulino

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Primavera/Estate 2007Novità

il Mulino

Le

ediz

ioni

del

Mul

ino

Som

mar

io3 Storica paperbacks

4 Biblioteca storica

6 Intersezioni

9 Farsi un’idea

12 Storia

15 Filosofia

17 Linguistica e critica letteraria

18 Politica

21 Sociologia

23 Psicologia

25 Economia

28 Diritto

30 Collaborazioni editoriali

37 Elenco generale delle novità edelle riedizioni

Le novità e le riproposte del Mulinoin libreria da gennaio a giugno 2007

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Storica paperbacks

Fra maggio e giugno sono andati in libreria ben dieci volumi di «Storicapaperbacks», la collana nata due anni fa per riproporre a prezzi contenuti ititoli di storia di maggiore successo del catalogo Mulino. Il favore che ha ri-scosso anche questa collana, dopo quello già ottenuto dal rilancio della «Bi-blioteca storica» rilegata, conferma che il largo pubblico dei lettori appassio-nati sa di poter trovare al Mulino un nutrito scaffale di grandi letture di storia.

Marcel PacautMonaci e religiosi nel Medioevopp. 352, € 12

Ariel ToaffIl vino e la carneUna comunità ebraica nel Medioevopp. 320, € 12

Norman DanielGli Arabi e l’Europa nel Medio Evopp. 488, € 14

Carlo M. CipollaContro un nemico invisibileEpidemie e strutture sanitarie nell’Italia del Rinascimentopp. 352, € 14

Lynn HuntLa Rivoluzione francesePolitica, cultura, classi socialipp. 256, € 12

Marcello FloresIl genocidio degli armeni pp. 320 con ill., € 12

Mario IsnenghiIl mito della Grande Guerra pp. 456, € 14

Angelo GattiCaporettoDiario di guerra (maggio-dicembre 1917)pp. 456, € 14

Giorgio PerlascaL’impostoreLe memorie dello Schindler italianopp. 224, € 12

Eric J. LeedLa mente del viaggiatoreDall’Odissea al turismo globalepp. 392, € 14

Dieci titoli per una collana fortunata cheripropone a prezzi contenuti i maggiorisuccessi di storia del catalogo Mulino

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Biblioteca storica

Detratta la bella biografia rossiniana di Vit-torio Emiliani, nel suo insieme il set dinovità proposto in questo semestre nella«Biblioteca storica» potrebbe essere consi-derato un’articolata ricognizione sui disastridel secolo che abbiamo alle spalle. Nelcaso, al nuovo libro di Enzo Traverso, Aferro e fuoco. La guerra civile europea1914-1945 (pp. 296 con ill., € 23), spettail ruolo di introduzione generale a un’epo-ca di conflitti, di distruzioni e rivoluzioni cheha messo l’Europa a ferro e fuoco. Lanozione di «guerra civile europea» pareappropriata a descrivere quella terribilecombinazione di guerra totale, di guerrecivili locali e di genocidi, che ha visto anchelo scontro fra opposte visioni del mondo.Traverso descrive i tratti principali della cata-strofe europea fra le due guerre, in cui siritrovano un misto di violenza arcaica, fred-da violenza amministrativa e tecnologiamoderna per annientare il nemico, la bru-talizzazione delle popolazioni forzate all’e-sodo o all’esilio, lo scatenamento emotivodei conflitti fra civili all’interno delle società(Urss, 1917-23; Spagna, 1936-39; Resi-stenza, 1939-45), l’impero della paura edella morte nella mente degli uomini. Main contrasto con una recente linea interpre-tativa che tende a parificare in un’unicanotte totalitaria le ideologie politiche, diqualunque colore, che hanno caratterizzatol’epoca, Traverso in quella stagione di guer-re civili ne indica alcune che è valso la penacombattere, riconoscendo che l’Europademocratica di oggi deve qualcosa a chi halottato per costruirla.Nel repertorio degli orrori, il primo posto vaindubbiamente allo sterminio nazista degliebrei, di cui Antonella Salomoni, con L’U-nione Sovietica e la Shoah. Genocidio,resistenza, rimozione (pp. 368, € 24),racconta una parte conosciuta poco emale. Malgrado le sue dimensioni, laShoah in Unione Sovietica è rimasta infattiper lungo tempo l’aspetto meno discussodell’annientamento della popolazioneebraica europea. All’origine di questo relati-vo silenzio stava non solo la difficoltà diaccedere alla documentazione in manosovietica ma anche il rifiuto dell’ideologiacomunista di studiare la Shoah come even-

to distinto dalla guerra. Oggi infine unagrande quantità di materiali inediti permet-te di ricostruire dettagliatamente la «solu-zione finale» in quel territorio, nonché dipenetrare la complessità e le contraddizio-ni della politica comunista di fronte allaShoah. Il volume mette in luce i principalielementi dell’olocausto in Urss: l’immedia-ta esecuzione degli «ordini» d’identificazio-ne e di soppressione della popolazione subase razziale; la natura pubblica ed esem-plare del genocidio e la sua funzione; ilsuccesso della propaganda antisemita,associata a quella antibolscevica, condottadai nazisti; il ruolo del collaborazionismodelle popolazioni locali e il loro coinvolgi-mento negli eccidi susseguitisi durante ilconflitto.Una recente storiografia ritiene che l’esca-lation delle stragi tedesche in Italia sia inqualche misura connessa all’imbarbari-mento della guerra al fronte orientale. Inquesto senso, il libro della Salomoni trovauna connessione con quello che lo storicotedesco Joachim Staron ha dedicato aFosse Ardeatine e Marzabotto. Storiae memoria di due stragi tedesche (pp.568, € 28). Alle Fosse Ardeatine di Roma,nel marzo 1944, trecento e più prigionierivennero fucilati per rappresaglia dopo l’at-tentato gappista di via Rasella; a settembredello stesso anno nel territorio di Marza-botto, sull’Appennino bolognese, i tedeschisterminarono oltre settecento civili nelcorso di un vasto e spietato rastrellamento.Queste due stragi sono assurte a simbolodella violenza e della crudeltà nazista, «luo-ghi della memoria» dell’Italia repubblicana.Su questi fatti, tanto in Italia quanto in Ger-mania, si è gradualmente costruita l’imma-gine della guerra tedesca in Italia, si sonogiocate partite politiche e storiografiche, sisono celebrati o non celebrati processi, sisono intrecciate polemiche. È quanto rico-struisce Staron, che con grande capacità disintesi ripercorre e inquadra non solo i fattiin sé, ma anche le loro lunghe conseguen-ze: i processi che hanno avuto luogo in Ita-lia nel dopoguerra e, decennio dopodecennio, lo svolgersi del dibattito pubbliconei due paesi. Uno degli effetti importanti indotti nella sto-

Disastroso Novecento: un viaggio in cinquetappe. Con un intermezzo musicale in compagniadi Rossini per riprendere fiato

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BIBLIOTECA STORICA

riografia dall’attuale, imperante sensibilità umanitaria è statol’aver reintrodotto nel novero delle grandi stragi novecente-sche i bombardamenti a danno delle popolazioni civili. Semolto si è scritto di recente sui bombarda-menti subiti dalla Germania (e il Mulino nel2005 ha riscoperto una notevolissima testi-monianza diretta sulla distruzione di Ambur-go: La fine, di Hans Erich Nossack), sull’Italiasi è fatto ancora poco e Bombardare Roma.Gli Alleati e la «città aperta» (1940-1944)(pp. 376 con ill., € 25) di Umberto GentiloniSilveri e Maddalena Carli riveste un caratterequasi pionieristico. Roma subì il primo bom-bardamento alleato il 19 luglio 1943. Nelcorso dei mesi successivi, fino alla liberazionedel 4 giugno 1944, ce ne sarebbero stati altricinquanta. Per l’Urbe, indifesa e illusoriamen-te convinta del proprio carattere quasi sacro,fu uno choc inatteso. Il bombardamento diRoma e l’acceso confronto sull’opportunità didichiarare la capitale «città aperta» costituisco-no un punto nodale nella Campagna d’Italia,tanto nelle strategie alleate quanto nel vissutodegli italiani. A questo nodo, a come giornodopo giorno si arrivò al bombardamento e allaliberazione di Roma è dedicato il libro che,attraverso un’eccezionale raccolta documenta-ria e un ricchissimo apparato di immagini,ricostruisce gli avvenimenti e il dibattito suc-cessivo interpretandoli nel più ampio contestodella seconda guerra mondiale.L’ultimo titolo novecentesco è Togliatti eStalin. Il PCI e la politica estera stalinia-na negli archivi di Mosca (pp. 416, € 25)che gli autori, Elena Aga-Rossi e Victor Zaslav-sky, ripropongono a dieci anni dalla prima pubblicazione inuna nuova edizione profondamente rivista e ampliata sullabase di nuova documentazione. Il libro affronta uno dei temi

più spinosi e discussi nella storia dell’Italia repubblicana: il rap-porto fra il Pci e l’Urss durante la guerra e il primo dopoguer-ra, e lo fa sulla base di un’importante documentazione di

parte sovietica; da questa, e soprattutto dairesoconti degli incontri di Togliatti e degli altridirigenti del Pci con l’ambasciatore sovietico aRoma, emerge un quadro stupefacente del-l’allineamento del partito italiano agli obiettividella politica estera sovietica. Una pausa in mezzo ai disastri del Novecen-to, alla lettera un intermezzo musicale ce loregala Vittorio Emiliani con Il furore e ilsilenzio. Vite di Gioachino Rossini (pp.528 con ill., € 29). Quello che ci restituisco-no le sue pagine è un Rossini marcatamentediverso dai ritratti tradizionali. Enfant prodige,cantante, strumentista, compositore, e peròstudioso di Mozart e Haydn. «Impronta tede-sca» che gli verrà rimproverata anche da adul-to. Gioviale quanto esigente, capace di scattisanguigni. Calato da bambino, col padremusico e la madre soprano, nel mondoavventuroso delle imprese teatrali. Diffusoredi Haydn e Beethoven, compositore fertilissi-mo di melodrammi giocosi e tragici, celebre a21 anni, fra neoclassicismo e romanticismo.Coi primi, precoci segni di fragilità nervosanell’alternarsi di «prime» burrascose, o fredde,e di trionfi. Acclamato e avversato, protagoni-sta della «Rossini fever» come della «guerrerossinienne», fra Vienna, Londra e Parigi, doverifonda il teatro lirico prima di tacere, amara-mente. Nostalgico di Bologna e dei suoi affet-ti e poi in rotta furente con la città a causadelle passioni politiche. Che lo inseguono

tutta la vita fra rivoluzioni e restaurazioni, lui, amico di Metter-nich e insieme cantore della libertà. Genio europeo dallemolte facce, alcune segrete, qui svelate.

L’identità italianaI Santi patroni (pp. 192, € 13,50) di MarinoNiola è il nuovo titolo della collana diretta da Erne-sto Galli della Loggia «L’identità italiana». Identifica-re come petroniani i bolognesi o come ambro-siani i milanesi ci dà la misura del legame fon-dativo che la cittadinanza stringe con il santoche ne è il simbolo. Santa Maria, san Gio-vanni, san Giuseppe, san Michele, sanFrancesco, sant’Antonio, san Rocco, santaRita, san Nicola sono non a caso fra itoponimi più diffusi, ma anche tra i nomidi battesimo maggiormente ricorrenti: iveri poli della geografia, della storia e del

costume italiani. Nei lunghi secoli che hannopreceduto l’Unità, la Chiesa è stata il solo potere

non straniero che ha rappresentato, soprattut-to fra i ceti popolari, il tratto identitarioeffettivamente comune, l’unico mondouniversalizzante in una realtà di particola-rismi esasperati. Il culto per la Madonna(il cui patronato è di gran lunga il più dif-fuso), per i protomartiri cristiani, per iprimi santi vescovi ha finito con il confe-rire loro il ruolo di taumaturgici «defensorcivitatis», facendone al tempo stesso idepositari di consuetudini e memoria.

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Intersezioni

In «Intersezioni», collana di punta nella pro-posta del Mulino destinata al pubblico piùlargo dei lettori non specialisti, trova postouno scaffale oramai nutrito di piccoli testiautobiografici: ricordiamo, fra gli ultimi tito-li, le memorie di Giuseppe Bonazzi Lam-padine socialiste e trappole del capitale, labella testimonianza partigiana di CristoforoMoscioni Negri Linea gotica, o le Parole digiorni lontani di Tullio De Mauro. A questoscaffale si aggiunge oggi il sorprendentelibretto Giampaolo Dossena Mangiarebanane (pp. 128, € 10). Un libro sul filodella memoria, certo: ma si può ricordarecontrovoglia? I suoi frammenti di memoriavivono in un impasto impossibile di nostal-gia e insofferenza, umor nero e cattivoumore. Dai cassetti, dai libri riaperti a caso,da un incontro per strada riemerge una fila-strocca, una parola, un oggetto, una marca:vi ricordate la Bioplastina? E l’alkermes? Edietro si snoda il ricordo, dalla Filotea rile-gata con la pelle di una vecchia borsettadella mamma, alla nonna morta per unascorpacciata di polenta, dai proclamiradiofonici del duce alla pesca di benefi-cenza della scuola, alle banane che erapatriottico mangiare ai tempi dell’Impero.Collezionista pentito, Dossena incolla sullapagina, malgré lui, le figurine della sua per-sonale collezione, della sua vita, regalando-ci un libro bello e malinconico sul peso e ilpiacere della memoria.Ancora di memoria ci parla poi un impor-tante saggio del filosofo israeliano AvishaiMargalit, L’etica della memoria (pp. 184,€ 13). Recuperare il passato, rivivere even-ti ed emozioni: nella costruzione moraledegli individui così come delle collettivitàpuò essere questo uno dei compiti piùdolorosi. Ma ci sono cose che abbiamo ildovere di ricordare? Può davvero la memo-ria condivisa valere a fondare o a rafforzareil sentimento identitario di una comunità?Esiste insomma un’etica della memoria?L’autore si misura con tali interrogativi inpagine dense di riflessioni colte, ma anchedi spunti di cronaca recente, di testimo-nianze e di ricordi personali, per giungereinfine ad affermare che un’etica dellamemoria è un’etica tanto del ricordo quan-

to dell’oblio e del perdono, e che dunquela questione cruciale, se ci siano cioè coseche dobbiamo ricordare, ne comporta unaparallela, se ci siano cose che dobbiamoinvece dimenticare.Anche La natura del bene (pp. 184, €

12) è una riflessione filosofica, e presentaal lettore italiano Philippa Foot, la pensatri-ce inglese ora quasi novantenne, che èindubbiamente da considerare una dellefigure di maggior rilievo nel panorama dellafilosofia morale contemporanea, in partico-lare per la cosiddetta etica delle virtù. «Levirtù hanno un ruolo necessario nella vitadell’uomo così come il pungiglione nellavita delle api»: ma come facciamo a giudi-care se qualcosa è «buono» per gli esseriumani? Per gli organismi viventi in genera-le, è buono ciò che serve per nutrirsi, vive-re e prosperare, vale a dire ciò che serve arealizzare le potenzialità della specie. Manel caso particolare dell’uomo, questo cri-terio di giudizio appare inadeguato, perchénon si può concepire l’essere umano insenso soltanto biologico. Esistono attività dipensiero e sfere di vita – la capacità diusare l’immaginazione, di cantare o danza-re ad esempio – senza le quali gli esseriumani potrebbero sopravvivere e riprodur-si, ma non potrebbero raggiungere unpieno sviluppo. Ricollegandosi a una tradi-zione di pensiero che attraverso Tommasod’Aquino risale sino ad Aristotele, PhilippaFoot si interroga su che cosa è giusto e checosa è sbagliato, sulla virtù e sul vizio, sullebasi stesse del giudizio morale.Dalla filosofia alla letteratura, ma attraversola sensibilità del giurista. François Ost inMosè, Eschilo, Sofocle. All’origine del-l’immaginario giuridico (pp. 248, € 15)rilegge alcuni grandi archetipi della lettera-tura interrogandoli sull’origine e sul destinodel diritto. La consegna delle tavole dellalegge (Mosè), l’invenzione della giustizia(l’Orestea di Eschilo), la ribellione dellacoscienza (l’Antigone di Sofocle) sono leprincipali tappe di un percorso narrativoche si spinge alle fonti di un immaginariogiuridico ancora tutto da esplorare.Si avvalgono della letteratura anche JamesG. March e Thierry Weil nel loro saggio su

Dai ricordi controvoglia di Giampaolo Dossenaalle canzonette di Berselli, dall’etica ai baci, dalledonne intellettuali e artiste al Medioevo padanodi Fumagalli

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INTERSEZIONI

L’arte della leadership (pp. 128, € 10).Il tema della leadership è inseparabile daquello più generale dell’esistenza umana:tutti siamo infatti chiamati ad affrontare, informe e contesti diversi, gli stessi problemiche impegnano chi ha la responsabilità diguidare intere organizzazioni: la necessitàdi conciliare (o di scegliere tra) vita privatae doveri professionali, astuzia e trasparen-za, estro e affidabilità, diversità e uniformità,ambiguità e coerenza, gerarchia e familia-rità, atteggiamenti «maschili» e «femminili».L’attitudine a misurarsi con questi dilemminon potrà essere oggetto di una «scienza»più o meno esatta, ma dovrà piuttosto gio-varsi della capacità di intuizione e introspe-zione tipica dell’arte. Sulla leadership sipossono dunque imparare molte più cosedalla grande letteratura che dagli studiorganizzativi; Shakespeare e Molière, Tol-stoj e Cervantes, Goethe e Stendhal,Dostoevskij e Balzac saranno i nostri coache nelle loro pagine troveremo sicura ispira-zione, oltre a precetti efficaci per il nostrolavoro e la nostra vita.Lorenzo Renzi indaga attorno a un grandearchetipo letterario con Le conseguenzedi un bacio. L’episodio di Francescanella «Commedia» di Dante (pp. 312con ill., € 17). La storia dei due cognatiadulteri, condannati per il loro peccato arimanere per sempre avvinti nella buferainfernale, è entrata a far parte del nostroimmaginario sentimentale, pur appartenen-do anche alla storia e alla letteratura. Fra l’e-rudito e l’ironico, Renzi rilegge i versi dan-teschi, tratteggiando la figura di Francesca ericostruendone la mutevole fortuna pressoi commentatori antichi, i critici moderni enelle tante rievocazioni che l’episodio haconosciuto, dalla letteratura al teatro, allearti figurative. Se per gli antichi la moraledella storia era che «è bene non lasciareuomini e donne da soli», per i romanticiFrancesca è stata una rappresentante eroi-ca dell’amour passion. Oggi invece si vedespesso in lei una donna colpevole nontanto di avere tradito il marito quanto,come Madame Bovary, di aver letto troppiromanzi.Un secolo separa Francesca da Rimini daun’altra donna che avrebbe lasciato unaforte impronta nella cultura del tempo.Christine de Pizan, nata cento anni tondidopo Dante, aveva la sua origine non lon-tano dalla Rimini di Francesca. Suo padreera infatti originario di Pizzano, un paesevicino a Bologna. Lei, nata in Italia ma vis-

suta in Francia, fu sempre Christine dePizan. Tra la fine del Trecento e i primi delsecolo successivo, fu la prima donna intel-lettuale di professione. Un’italiana allacorte di Francia. Christine de Pizan,intellettuale e donna (pp. 196 con ill., €

13,50) di Maria Giuseppina Muzzarelli offreun breve e partecipato ritratto della vita edell’opera di questa donna fuori dal comu-ne. Era singolare, a quei tempi, il fatto cheChristine ricevesse dal padre, noto medicoe astrologo, una straordinaria istruzione; piùtardi, rimasta vedova e priva di risorse,quell’istruzione le consentì di proporsicome scrittrice di apprezzate opere che leistessa produceva e faceva miniare, facen-dosi in certo senso editrice avanti lettera.Scrisse opere di storia, di araldica, di poesia,riflessioni sulla pace, sulla guerra, sulla for-tuna ma soprattutto fu oppositrice fiera edefficace dei pregiudizi contro le donne. Lasua opera più nota è appunto una difesadelle donne: La città delle dame. Con i suoiscritti e la sua vita Christine dimostrò, inun’epoca misogina, che le capacità delledonne non erano inferiori a quelle degliuomini.Di là dai suoi meriti intrinseci, Christine siricorda anche per l’eccezionalità della suacarriera in un ambito che resterà e in largaparte resta tuttora maschile. Ancora oggi lamarginalizzazione delle donne nell’arte, adesempio, è argomento di contesa, come ciracconta Maria Antonietta Trasforini con ilsuo Nel segno delle artiste. Donne,professioni d’arte e modernità (pp.232 con ill., € 15). Nel 1989 per le stradedi New York apparvero grandi manifesti raf-figuranti l’odalisca nuda di Ingres con unamaschera di gorilla inferocito sul capo. Lamaschera era la firma delle Guerrilla Girls,un gruppo di artiste anonime, e i manifestiinterpellavano i passanti in questi termini:«Le donne devono essere nude per entra-re al Metropolitan Museum? Meno del 5%degli artisti nella sezione di arte modernasono donne, ma l’85% dei nudi sono fem-minili». Le gesta delle Guerrilla Girls, ribadi-te alla Biennale di Venezia del 2005, sonola punta mediatica di una lunga stagione diconflitti e denunce sul silenzio e l’invisibilitàdelle donne nelle arti. Alla tradizionaledomanda sulla scarsità delle grandi artisteuna storica dell’arte ha risposto ricordandol’analoga carenza di grandi pianisti jazzlituani o di grandi tennisti esquimesi. Fuordi provocazione, si tratta di capire se equanto le asimmetrie di genere contribui-

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INTERSEZIONI

scono a definire ciò che è arte oppure non lo è, chi merita diessere ricordato oppure dimenticato. Dispiegando un’ampiaquanto inesplorata documentazione, questo volume pionieri-stico si incarica anche di sconfessare il mitodella creatività minore e accessoria delledonne.Infine, la riscoperta di un piccolo libro dimen-ticato, Storie di Val Padana. Campagne,foreste e città da Alboino a Cangrandedella Scala (pp. 152, € 11,50), ricorda aisuoi molti lettori la figura di Vito Fumagalli, neldecimo anniversario della scomparsa. Pochistorici hanno avuto, come Fumagalli, il talentodi evocare quasi visivamente il mondo del-l’uomo medievale. A partire da una prepara-zione rigorosa versata in particolare nella sto-ria dell’ambiente e dell’agricoltura, egli sapevareimmergere il lettore entro il paesaggio e lavita comune del Medioevo, raccontando congrande efficacia il rapporto quotidiano frauomo e natura: gli animali, le coltivazioni, iboschi, i fiumi, le alluvioni, le malattie, e insie-me il complesso di sentimenti e atteggia-menti che quel rapporto generava. In questovolume Fumagalli aveva raccolto alcune dellesue pagine più dichiaratamente narrative cen-trate sul Medioevo padano: sull’elementopredominante delle foreste, innanzitutto, ani-mate da pericoli veri e immaginari, e poi sulgraduale addomesticamento del territorio conla ripresa dell’agricoltura e dei commerci e larinascita delle città. È la Padania di Matilde diCanossa e di Cangrande della Scala, deigoliardi e dei monaci, dei contadini e deipastori che, in pagine di intensa suggestione,torna a vivere sotto gli occhi del lettore.

Insieme alle nove novità che abbiamo elen-cato, per «Intersezioni» vanno segnalateanche tre riedizioni notevoli. Orrore metafisico (pp. 128, € 10) diLeszek Kolakowski è un piccolo classico sulsenso stesso del fare filosofia. Di tutte le que-stioni che hanno ossessionato per secoli lafilosofia, non ve n’è una che sia stata risoltacon generale soddisfazione: rimangono tuttecontroverse quando non invalidate per decre-to degli stessi filosofi. E, prima di ogni altracosa, l’Essere resta filosoficamente opaco,mentre tutto – ivi compresa la ricerca dell’Assoluto – tendeverso la propria disintegrazione. Eppure, questa fallimentarericerca non è affatto priva di senso. Nel suo argomentare spre-giudicato e aforistico, Kolakowski lascia intravedere una via

d’uscita: solo accettando questa sfida conoscitiva, è possibileaccedere, se non alla Verità, almeno ad alcuni labili, volatiliframmenti di essa.

Mentre nella «Collezione di testi e di studi»esce il suo nuovo studio sulla letteraturamedievale (ne parliamo a pagina 17), PieroBoitani ha rimesso mano, raddoppiandone lamole, alla sua «autobiografia critica», Sulleorme di Ulisse (pp. 336, € 17), dove hatracciato la storia della propria passione per ilpersonaggio omerico cui ha dedicato tantaparte delle sue energie di studioso (e un librobellissimo: L’ombra di Ulisse). Già al tempodelle prime letture infantili e delle tenzoni frabambini che con spade di giornali arrotolatiripetono la guerra di Troia, Boitani tiene perUlisse, è Ulisse. Poi le letture della scuola, lepassioni letterarie segretamente contigueall’Odissea, come Moby Dick e T.S. Eliot, e lariscoperta di Ulisse nel cuore della letteraturamedievale. Ma al di là della letteratura l’eroegreco dà corpo a inquietudini reali, alla curio-sità dell’ignoto, al bisogno del viaggio e allanecessità del ritorno. Le vicende di Ulisse, scri-ve Boitani, «sono disegni entrati nella nostracarne». Memoria di vita e di letture, di meravi-glie e dolori, di peripezie libresche, di viaggi eincontri predestinati, Sulle orme di Ulisse con-tiene il racconto sbalordito e felice di unavicenda umana e intellettuale intimamenteintrecciata alla storia del mito. È un felice ritorno anche quello di Canzoni.Storie dell’Italia leggera (pp. 216, € 13)che Edmondo Berselli ripresenta con l’ag-giunta di un capitolo nuovo. Generazionisono cresciute e cambiate sentendo sullosfondo della loro vita certe canzoni, chehanno finito per depositarsi nella memoriacollettiva. Il libro di Berselli si occupa di que-ste canzoni: non però in una dolciastra ope-razione nostalgia, ma nel tentativo di «far can-tare» alcuni momenti della nostra storia. DaCelentano e Mina al beat dei capelloni, daMogol e Battisti a Vasco Rossi e Baglioni, aMax Pezzali, Berselli racconta atmosfere, climi,gusti, atteggiamenti, oggetti, «pensieri e paro-le» dei nostri ultimi decenni; e lo fa con quel-la sfacciata capacità, che è la sua cifra caratte-ristica, di cucire insieme alto e basso, finezze

analitiche e ritornelli pop, venerati maestri e giovani paninari.Riascoltando i versi e le musiche che l’hanno accompagnata,ritroviamo il suono inconfondibile dell’Italia contemporanea,della sua storia, del suo costume.

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Farsi un’idea

Nata nel 1997, in dieci anni di vita «Farsiun’idea» ha pubblicato oltre 140 titoli, costi-tuendo una sorta di enciclopedia componi-bile sui principali argomenti della politica,delle istituzioni, dell’economia, della psico-logia, delle religioni. Un settore aggiunto direcente e che ha incontrato un marcatoapprezzamento dei lettori è quello del-l’informazione scientifica. A questa lineaappartengono, tra le novità del semestre,due titoli. La biodiversità (pp. 136, €

8,80) di Marcello Buiatti illustra un aspettofondamentale della vita sulla Terra. Senza lasua straordinaria varietà, cioè senza la bio-diversità, la vita scomparirebbe. Nell’im-mensa comunità naturale di cui facciamoparte essa infatti consente a tutti i suoicomponenti di modificarsi moltiplicando lestrategie di sopravvivenza per adattarsi allamutevolezza dei contesti. Buiatti analizzadapprima strutture e funzioni della biodi-versità – a tutti i livelli tra loro interconnes-si e complementari della biosfera – dallemolecole, agli organismi, alle specie, agliecosistemi. Infine, in questa prospettivaintegrata, affronta i rischi e i problemi crea-ti dalla perdita di biodiversità, oggi in via didrammatica accelerazione sul pianeta terra.Popolazioni e diversità genetica (pp.136, € 8,80) di Luciano Terrenato fa ilpunto sul tema dell’evoluzione e differen-ziazione della specie umana. Da un latotutti gli uomini appartengono a una solaspecie, dall’altro non esistono due uominiuguali sulla terra, tanto è grande la variabi-lità genetica tra individuo e individuo. Unicafra le specie è la nostra complessa storiaculturale e tra le due evoluzioni, biologica eculturale, esistono convergenze ma anchedivergenze. Decisivo tra i fattori culturali èstato il ruolo delle migrazioni che hannoconsentito a Homo sapiens di raggiungerein circa 2.500 generazioni tutte le terreemerse, determinando quegli adattamential clima che hanno complicato la ricostru-zione delle varie linee di discendenza esono all’origine del falso concetto di razza. Antonio Alberto Semi porta un contributorilevante al settore psicologico della collanacon Il narcisismo (pp. 144, € 8,80). Nellinguaggio comune siamo abituati ad asso-ciare al termine narcisismo vanità, esibizio-

ne, megalomania ma anche nevrosi e com-portamenti patologici. Ma siamo fuori stra-da: il narcisismo è una dimensione fonda-mentale e normale dell’attività psichica, checi riguarda tutti e in ogni fase della vita.Ripercorrendo il mito di Narciso creato daOvidio e giungendo fino a Freud e allaricerca psicoanalitica attuale, Semi ci facapire quanto Narciso sia presente nellanostra quotidianità – dal mondo della fami-glia a quello della politica – e ci influenzinella costruzione delle relazioni affettive esociali. Ci mostra infine come l’amore di sépossa anche danneggiarci, ma come sianecessario per poter stare bene in compa-gnia degli altri.Un nutrito gruppo di titoli è dedicato alleistituzioni e all’economia del nostro paese.Si inizia da Il sistema politico italiano(pp. 128, € 8,80) di Carlo Guarnieri, chedescrive il funzionamento e l’evoluzionedel sistema politico italiano secondo unaprospettiva di lungo periodo, dall’Unità aoggi. I modi in cui è avvenuta l’unificazionehanno fatto sì che il nuovo stato abbiadovuto affrontare in breve tempo sfide chealtrove sono state diluite nell’arco di secoli.Ciò ha lasciato segni evidenti sullo sviluppopolitico successivo, sulle architetture istitu-zionali e sul loro rendimento, nonché sullapercezione della loro legittimità. La pro-spettiva scelta da Guarnieri sottolinea leradici lontane di molti dei problemi d’oggi eindividua con chiarezza gli elementi didiscontinuità. In particolare gli anni Novan-ta hanno visto per la prima volta prendereforma un assetto bipolare competitivo, conimplicazioni potenzialmente positive perl’intero sistema, anche se la legge elettora-le del 2005 rischia di interrompere taleprocesso.Assai tempestiva è la riedizione di un altrotitolo dedicato alla realtà del nostro paese,La scuola in Italia (pp. 152, € 8,80) diMarcello Dei. Dopo decenni di immobili-smo, negli ultimi anni la scuola italiana èstata investita da un ciclone di riforme tantoambiziose quanto destinate a ricevere uncolpo mortale al cambio di governo. Il«Riordino dei cicli scolastici» varato nel2000 da Berlinguer è stato abrogato dal2003 dalla nuova riforma Moratti, che a

Una collana di poche parole e di molte idee: girala boa dei primi dieci anni di vita la collana piùdiffusa del Mulino

sua volta è stata in parte smantellata dalministro Fioroni all’inizio del 2007. Dei fa ilpunto dell’attuale situazione, dalla scuoladell’infanzia all’istruzione secondaria supe-riore; descrive come è cambiata la popola-zione scolastica anche sotto la spinta del-l’immigrazione; esamina i problemi dellaformazione, reclutamento e carriera degliinsegnanti; riporta i più recenti confrontiinternazionali sulle competenze linguistichee scientifiche degli studenti.Con La Chiesa in Italia (pp. 140, € 8,80)Franco Garelli descrive quella che resta tut-tora una presenza profondamente radicatanel tessuto sociale del paese e ben visibilesulla scena pubblica. Nel dibattito sui valoriè spesso terreno di scontro, ma anchepunto di riferimento non solo per i creden-ti. Come si spiega tutto questo? E comesono cambiate, dal dopoguerra a oggi, laChiesa e la società italiane? Tre sono glisnodi attorno ai quali è organizzato il volu-me: le diverse stagioni del cattolicesimo ita-liano prima e dopo il Concilio Vaticano II; larilevanza della dimensione organizzativa,fra territorio e personale religioso; la ric-chezza dei mondi cattolici che ruotanoattorno all’istituzione ecclesiale, dai gruppie movimenti alle manifestazioni della reli-giosità popolare, ai campi di impegno piùdi frontiera.Riguarda meno l’Italia, ma è utile vederlo afianco a quello di Garelli, il libro dedicato daMassimo Rubboli a I protestanti (pp. 148,€ 8,80). Oggi i protestanti, con cattolici eortodossi, costituiscono una delle tre gran-di componenti del cristianesimo mondiale,eppure sono una realtà poco conosciutadagli italiani. Il ricco pluralismo interno chefin dalle origini caratterizza il mondo prote-stante spesso disorienta chi lo osserva conocchi cattolici. Luterani, chiese riformate,anglicani, metodisti, battisti, pentecostali...che cosa hanno in comune e che cosa lidistingue? Il volume presenta la storia e iprincipi dottrinali fondamentali del prote-stantesimo mettendone in luce le pulsionicritiche e riformatrici, l’attivismo in campidiversi da quello religioso, come l’econo-mia, la politica, il sociale, l’istruzione.Rientriamo nei problemi della società italia-na con Donne al lavoro (pp. 136, €

8,80) di Maria Letizia Pruna. Il libro spiegacome è cambiato il lavoro delle donne ecome sono cambiate le donne che lavora-no, le loro aspirazioni professionali, leaspettative di carriera, e illustra i problemiche tali cambiamenti pongono all’organiz-

zazione del lavoro e della società. Malgradoi progressi degli ultimi trent’anni, le donnecontinuano a muoversi in un mondo dellavoro che non è ancora pienamente favo-revole alla loro presenza, in cui le opportu-nità restano minori rispetto a quelle degliuomini, e nettamente diverse tra Nord eSud d’Italia.Riccardo Cesari con Tfr e fondi pensione(pp. 148, € 8,80) aiuta a orientarsi nelnuovo mondo della previdenza comple-mentare, rispondendo ad alcune domandeessenziali. In che cosa è consistita la rifor-ma pensionistica che ha preso l’avvio neglianni Novanta? Era davvero necessaria?Sono all’orizzonte altri cambiamenti? Comesarà la nuova pensione? Che cos’è unfondo pensione? Quali sono i costi e i ren-dimenti attesi? E soprattutto che fare delTfr? Con l’avvertenza che anche non farenulla è una scelta, che ha precise e impor-tanti conseguenze.Una novità e tre riedizioni sono dedicate adapprofondire le grandi istituzioni dell’eco-nomia. Il titolo nuovo è Le multinaziona-li (pp. 128, € 8,80) di Andrea Goldstein eLucia Piscitello. Dalla Compagnia delleIndie a Microsoft, le multinazionali sono dasempre protagoniste dell’economia mon-diale. Spesso di grandissime dimensioni,talvolta di formato tascabile, con una lungastoria nei paesi industrializzati, ma oggi increscita anche nelle economie emergenti,sono in realtà poco conosciute. Il volume cispiega perché le imprese scelgono di inve-stire all’estero e con quali effetti sulle eco-nomie dei paesi ospiti e su quelle dei paesid’origine; analizza poi il ruolo dei governinella valorizzazione delle ricadute positive onel contrasto delle possibili derive. Si sof-ferma infine sul caso italiano e sulle ragionidel suo modesto grado di internazionaliz-zazione produttiva. La Borsa (pp. 132, € 8,80) di FrancescoCesarini e Paolo Gualtieri, ora in versioneaggiornata, spiega la genesi e l’evoluzionedelle Borse, le regole che le governano, lecaratteristiche degli strumenti finanziari, letecniche di negoziazione e il ruolo degliintermediari, chiarendo anche quali precau-zioni l’investitore deve adottare sia nellascelta degli strumenti finanziari sia nellagestione del proprio portafoglio. Benché siatalora influenzata da fattori psicologici dimassa o da comportamenti irrazionali, laBorsa svolge un’importante funzione perl’economia di un paese: conoscere vantag-gi e rischi dei mercati finanziari non è più

FARSI UN’IDEA

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FARSI UN’IDEA

cosa che riguardi solo le grandi società e le persone facolto-se, ma anche il comune cittadino.La nuova edizione di Il mercato unico europeo (pp. 144,€ 8,80) di Roberto Santaniello, che esce nel cinquantesimoanniversario della firma del Trattato di Roma,ricapitola la lunga strada che, dall’istituzionedella Comunità economica europea a oggi,ha portato a un’espansione del commerciointracomunitario, che è giunto a toccare circail 60% di tutti gli scambi della Comunità. Madietro la dimensione economica vi è ancheun grande progetto ideale e Santaniello esa-mina i passi ancora da compiere per giunge-re a uno spazio europeo senza frontiere eaccrescere i livelli di sviluppo e occupazione.Il Wto (pp. 136, € 8,80) di Antonio Parenti,in una nuova edizione aggiornata, spiegaruolo e funzionamento di questa organizza-zione istituita dodici anni fa per governare esviluppare il commercio internazionale. Oltrea fornire queste informazioni di base, il volume discute costie benefici di una politica commerciale aperta e non protezio-nistica, illustra le richieste che vengono avanzate dai paesipoveri e dalle Ong, spiega lo stallo del round di Doha. Neemerge un quadro che, se vede molti problemi ancora irri-

solti, mostra anche il vittorioso ingresso nei mercati interna-zionali di alcuni paesi in via di sviluppo e il loro crescenteruolo nel Wto.Con Il giornale (pp. 128, € 8,80) Paolo Murialdi racconta gli

ultimi cinquant’anni della storia del giornale, ilmestiere di chi lo scrive, e come si siano tra-sformati nel tempo sia l’autore sia il prodotto.Tenendo conto anche degli importanti cam-biamenti degli ultimi anni, Murialdi in questanuova edizione (che esce purtroppo postu-ma) fornisce una mappa aggiornata delletestate italiane distinguendo tra quotidiani ditendenza, informazione, sportivi ed economi-co-finanziari.Ultima riedizione aggiornata, La pubblicità(pp. 148, € 8,80) di Annamaria Testa pre-senta le tecniche, le strategie, le regole delgioco e i velocissimi cambiamenti oggi in attonel mondo della pubblicità. Spiega comenasce una decisione d’acquisto, racconta l’e-

voluzione storica della pubblicità dagli avvisi del Seicento aimessaggi online di adesso, ci introduce nei luoghi dovenascono le campagne pubblicitarie spiegando quali sono –dagli account ai creativi, ai planner – le figure professionalicoinvolte, e come si progetta un annuncio o uno spot.

Passaggio in IndiaAnche l’India è vicina. Il suo impetuo-so sviluppo ne va facendo un prota-gonista dell’economia globale, il cuipeso è destinato a crescere rapida-mente. È parso dunque opportunooffrire una serie di testi di informazio-ne di base sul subcontinente, sullasua storia, le sue istituzioni, la suaeconomia. La Storia dell’India. DalMedioevo ai giorni nostri («Uni-versale Paperbacks», pp. 144, €

10,50) di Dietmar Rother-mund è, per iniziare, unabreve sintesi dell’evoluzionestorica dell’India dal sestosecolo a oggi nei suoi trattiessenziali: dai regni medievaliall’impero moghul, dal colo-nialismo britannico all’indipen-denza. India (pp. 160, €

10,50) di Domenico Amirante,nuovo titolo della collana «Si

governano così» diretta da Carlo Fusa-ro, espone invece l’ordinamento isti-tuzionale di questo paese che, conl’entrata in vigore di una costituzionedemocratica nel 1952, si configuracome la democrazia più grande delmondo, nonostante le contraddizionidi una società multietnica, plurilingui-stica e multireligiosa, e che con la suastoria dimostra l’universalità dei valoridemocratici e la loro applicabilità ai

contesti più disparati e apparente-mente incompatibili. Infine L’econo-mia dell’India («Universale Paper-backs», pp. 152, € 11) di Jean-Joseph Boillot fa il punto di una situa-zione economica piena di contraddi-zioni, dove coesistono povertà dimassa da un lato, sviluppo di grandicentri terziari a vocazione mondialedall’altro. Il prodotto interno lordo del-l’India è il quarto al mondo. La sua

popolazione ha superato lasoglia del miliardo e do-vrebbe superare quella cine-se entro il 2025-30. L’accele-razione della crescita e l’aper-tura agli scambi farannoemergere una nuova super-potenza a fianco della Cina? Equale sarà l’impatto del decol-lo indiano sull’economia globa-le?

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Storia

Al di là delle collane «Storica paperbacks»e «Biblioteca storica», di cui abbiamo par-lato nelle pagine iniziali, la produzione sto-rica del Mulino è come sempre cospicuaanche nelle collane non specificamentestoriche, e soprattutto nell’«UniversalePaperbacks», cui appartiene più della metàdei nuovi titoli di storia che elenchiamoqui sotto, cominciando appunto da tre«Paperbacks» di storia antica dedicati uno aPompei e gli altri alle due grandi civiltàparallele che fiorirono in Mesopotamia fraterzo e primo millennio a.C.: la civiltà assi-ra e quella babilonese. Gli assiri (pp.168, € 11) di Eva Cancik-Kirschbaum e Ibabilonesi (pp. 168, € 11) di MichaelJursa sono due brevi profili che introduco-no il lettore a quanto oggi si sa su quegliimperi favolosi e scomparsi, e arricchisco-no quella sorta di enciclopedia del mondoantico che il Mulino va costruendo nei«Paperbacks» affiancandosi in particolare aun titolo di notevole successo sulla Meso-potamia di Barthel Hrouda. Pompei (pp.144, € 10,50), di Jens-Arne Dickmann, fraarcheologia e storia guida con competen-za alla conoscenza della città e dei suoiedifici, ma anche dei diversi aspetti dellasua vita quotidiana. Sepolta dall’eruzionedel 79 d.C. e riportata in luce a partire dal1748, Pompei è uno dei siti archeologicipiù grandi e visitati al mondo, un’occasio-ne unica per calarsi non tanto nella gran-de storia, ma nel vivere comune di unacittà antica.Ancora nei «Paperbacks» esce il nuovovolume di Claudio Azzara Il papato nelMedioevo (pp. 136, € 10), dopo i duededicati alle Invasioni barbariche e all’Ita-lia dei barbari e la sintesi sulle Civiltà delMedioevo. Il libro offre una sintesi dellavicenda del papato in epoca tardoantica emedievale, dalla cristianizzazione dell’im-pero romano al XV secolo, seguendone losviluppo sia all’interno della chiesa cattoli-ca sia in rapporto alla società laica nel suocomplesso. Soffermandosi sulle figure deipapi più significativi, Azzara illustra il gra-duale processo attraverso cui si definisco-no, in sede teorica e nel concreto, il ruoloe le prerogative specifiche del ponteficeromano in seno alle istituzioni ecclesiasti-

che. È poi preso in esame il rapporto cheil papato ebbe con l’altra autorità universa-le, l’impero, dapprima romano-cristiano ebizantino e poi occidentale (da CarloMagno a Federico II), nel lungo contenzio-so per stabilire a chi spettasse la suprema-zia su tutta la società cristiana. Infine vienetratteggiata la particolare configurazioneche il papato romano assunse alla fine del-l’età medievale, dopo lo scontro con lanuova realtà politica delle monarchienazionali, il conflitto con le tendenze con-ciliariste all’interno della chiesa e la primacostituzione di un vero e proprio «stato ter-ritoriale» pontificio nel cuore della peniso-la italiana.Altro «Paperback» è quello di Hannes Möh-ring su Saladino (pp. 160, € 10,50).Saladino, sultano di Egitto e di Siria, chenel 1187 conquistò Gerusalemme, fu ilpiù grande avversario dei crociati. A dispet-to di una leggendaria figurina Liebig che loha immortalato come «feroce Saladino»,egli fu considerato il prototipo del «paganonobile» e del sovrano illuminato. Il volumedescrive la vita del sultano e l’ascesa chefece di lui l’uomo più potente del MedioOriente, ne illustra il ruolo nelle crociate eanalizza i fondamenti della sua leggendacosì come si è diffusa in Occidente. Per isuoi tratti cavallereschi fu visto come uncristiano in pectore, e l’età dell’Illuminismoravvisò in lui un rappresentante del proprioideale di tolleranza. Ma il vivido profilo chequeste pagine ci offrono dà conto anchedel punto di vista musulmano su Saladino,ricostruito grazie a un uso approfonditodelle fonti arabe.Se il feudalesimo è indissolubilmentelegato al Medioevo che lo creò, questaparticolare forma di «istituzione» che deter-minava i rapporti di potere fra gli uomini,le forme della proprietà e dell’economia,appartenne tuttavia ancora a tutta l’etàmoderna. Il feudalesimo nell’Europamoderna («Saggi», pp. 352, € 26) diAurelio Musi è dedicato appunto a mette-re in luce le caratteristiche del feudalesimomoderno, la cui evoluzione individua tredistinte aree europee: una settentrionaledove era sostanzialmente scomparso, unamediterranea dove sopravvisse declinan-

Una ricca offerta di novità storiche che spaziadall’antichità a oggi. E la preziosa testimonianzaautobiografica di Gino Giugni

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STORIA

do fino alla Rivoluzione francese, e una centro-orientale, dallaPolonia alla Russia, in cui esso era ancora struttura costitutivae scomparve solo oltre la metà dell’Ottocento. Il volumemette a fuoco il feudalesimo moderno neisuoi aspetti giuridici, politici, sociali ed econo-mici, per chiudere con un’analisi delle trasfor-mazioni subite dalla feudalità nel Settecento einfine con una panoramica dei tempi e deimodi della sua abolizione nelle diverse areeeuropee.Si arriva all’età contemporanea con la sestanovità dei «Paperbacks», Le guerre balcani-che (pp. 208, € 11,50) di Egidio Ivetic. Ledue guerre balcaniche del 1912-1913 sonocomunemente considerate i prodromi dellaprima guerra mondiale. Bulgaria, Serbia, Gre-cia e Montenegro, coalizzate, affrontarono evinsero nel 1912 l’impero ottomano in Tracia,in Macedonia, negli attuali Kosovo e Albania;i contrasti nella spartizione delle terre mace-doni accesero nel 1913 un secondo conflitto,questa volta tra la Bulgaria e i suoi ex alleati.L’intera crisi fu accompagnata dal braccio diferro diplomatico fra l’Austria-Ungheria e laRussia imperiale, moltiplicando le rivalità fra legrandi potenze e accelerando la militarizza-zione europea. Il volume ritrae il contesto deiBalcani tra il 1878 e il 1912 e il complessoscenario entro cui maturarono i due conflitti.Le guerre sono descritte nel loro aspetto stra-tegico, nei risvolti diplomatici come pure nel-l’impatto drammatico che ebbero sulla popo-lazione civile, in particolare sui musulmanidella Turchia europea. Un’esperienza cheebbe durature conseguenze sulle relazionipolitiche e culturali fra gli stati balcanici e i cuisegni e ricordi non cessano di pesare sui pro-cessi d’integrazione europea della regione.L’Italia e il confine orientale. 1866-2006(«Saggi», pp. 404, € 27) di Marina Cattaruzzaricostruisce la storia di un confine che, nelcorso della storia d’Italia, ha sempre costituitouna zona di frizione e scontro: prima luogosimbolico dove doveva compiersi l’azionerisorgimentale con il raggiungimento dellapiena unificazione del territorio nazionale el’affermarsi dell’Italia come grande potenza,poi confine fra mondi e ideologie negli annidella guerra fredda. A partire dalla disastrosaguerra del 1866, che nonostante le sconfitteportò il Veneto al neonato Regno d’Italia, per arrivare alla situa-zione attuale, l’autrice segue con puntualità le vicende di que-sto confine contestato e conteso: lo sviluppo dell’irredenti-smo, l’intervento nella Grande Guerra, la sistemazione post-bellica del territorio sulle ceneri dell’impero austro-ungarico(con la clamorosa protesta dell’occupazione di Fiume), l’ag-gressiva politica fascista, la durissima e violenta contesa con laJugoslavia, la spartizione del territorio nel dopoguerra sancita

dal trattato di pace del febbraio 1947, il ritorno di Trieste all’I-talia nel 1954 dopo anni di governo alleato, da ultimo i lun-ghi decenni della guerra fredda.

Momento decisivo di questa storia è il tratta-to di pace del 1947 cui Sara Lorenzini hadedicato, nei «Paperbacks», il suo bel profiloL’Italia e il trattato di pace del 1947 (pp.232, € 12). Con quel trattato firmato a Parigiil 10 febbraio 1947, mentre l’Italia era immo-bile in uno sciopero generale di protesta, conle bandiere a mezz’asta in segno di lutto,veniva suggellata la sconfitta del nostro paesenel secondo conflitto mondiale. Le grandipotenze – Stati Uniti, Unione Sovietica, GranBretagna e Francia – avevano punito l’Italiaper l’aggressione fascista, senza tenere contodella cobelligeranza. La delegazione italiana,guidata da De Gasperi, era riuscita con gran-de sforzo a far sentire la propria voce durantei negoziati ma i suoi interventi non eranobastati a ottenere miglioramenti significativi.L’Italia fu costretta fra l’altro a importanti ces-sioni territoriali lungo i confini occidentali eorientali, a rinunciare alle colonie e a risarcirei danni di guerra. Attraverso la storia dei nego-ziati e la reazione dell’opinione pubblica e delmondo politico, il volume illustra in modopuntuale e documentato i significati del trat-tato per l’Italia e per la sua identità nazionale.Due notevoli monografie appaiono nel settoredella storia economica. Andrea Colli in Capi-talismo famigliare («Saggi», pp. 160, € 13)propone un’analisi articolata dell’emergere edel persistere del family business nel corso delprocesso di industrializzazione delle economiecontemporanee, insieme a un’indagine deifattori che concorrono a plasmarne le molte-plici fisionomie nel corso del tempo e in diver-si contesti geografici e sociali. Ancora oggi leimprese controllate e gestite da famiglie sonouna presenza diffusa e mostrano un elevatogrado di efficienza. Nel Novecento l’avventodella grande impresa integrata ha provocato inalcuni sistemi economici l’affermazione dellapublic company e la decisa separazione fraproprietà e controllo dell’impresa; in altri inve-ce l’incremento nelle dimensioni non solo si èrisolto nel mantenimento di una concentrazio-ne proprietaria nelle mani di singoli o gruppifamigliari, ma anche in una sorprendente

capacità gestionale.Divari regionali e intervento pubblico. Per una rilettu-ra dello sviluppo in Italia («Il Mulino/Ricerca», pp. 280, €22,50) di Emanuele Felice ricostruisce in maniera originalel’evoluzione dei divari regionali dall’Unità ai nostri giorni, eanalizza le politiche pubbliche che, nelle diverse fasi storiche,sono state messe in campo per colmarli. Dallo studio emer-gono almeno due elementi di novità. Il primo concerne la

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STORIA

definizione e la misura dei divari, che non riguardano solo ilreddito, ma anche lo sviluppo umano e pertanto la qualitàcomplessiva della vita. A tale scopo vengono presentatenuove stime regionali non solo del reddito pro-capite maanche dell’aspettativa di vita, dell’istruzione e quindi dell’«indi-ce di sviluppo umano», per anni di riferimento dalla fine del-l’Ottocento all’inizio di questo secolo. Il secondo consiste nel-l’offrire un approccio comparato che non si limita all’Italiameridionale ma si rivolge anche a quelle aree del Centro-Nord che in alcune fasi sono state oggetto di una legislazionedi sostegno, e che spesso si sono rese prota-goniste di straordinari percorsi di sviluppo: leesperienze riuscite, in qualche caso anche frale regioni del Sud, consentono infatti di com-prendere meglio, per contrasto, le ragioni deifallimenti.Carlo Tosco affronta con Il paesaggio comestoria («Saggi», pp. 144, € 11,50) un temache è oggi al centro delle ricerche internazio-nali, in grado di coinvolgere discipline e sape-ri diversi, dall’estetica alla geografia, dallescienze ambientali all’architettura. Il libro pro-pone una riflessione sulla dimensione storicadel paesaggio, seguendone gli sviluppi nellacultura occidentale dalle origini fino ai nostrigiorni. Il concetto nasce nel tardo Medioevoall’interno delle arti figurative, ma alle sogliedell’età moderna assume una nuova dimen-sione scientifica, grazie all’incontro con lescienze del territorio, con l’archeologia e conl’antropologia nella cultura francese, inglese etedesca. Negli ultimi decenni il paesaggio èstato oggetto di un’attenzione sempre mag-giore ed è entrato nell’agenda politica e legi-slativa dell’Unione europea: la disamina diTosco fa il punto della situazione e chiarisceche cosa debba essere oggi la storia del pae-saggio.Infine la preziosa testimonianza autobiografi-ca di un protagonista della storia politica e cul-turale del nostro paese, Gino Giugni. Nellepagine di La memoria di un riformista («Forum», pp. 312,€ 16,50), sollecitato dalle domande di Andrea Ricciardi, Giu-gni ripercorre le tappe salienti della sua vicenda personale eprofessionale nel contesto della storia politica italiana dell’ulti-mo mezzo secolo: dall’infanzia sotto il fascismo alla Resisten-za, agli studi in Italia e negli Stati Uniti, alla lunga attività di stu-dioso di diritto del lavoro, di intellettuale impegnato in politi-ca. Una memoria intessuta di personaggi e di ambienti (comeil Mulino, alla cui attività Giugni ha partecipato fin dagli anniCinquanta, o come il Partito socialista nelle cui file ha lunga-

mente militato), di episodi anche drammatici come l’attenta-to subito a opera delle Brigate rosse. Ricordi supportati da unpuntuale riscontro, fatto nelle note dal curatore, con la riccadocumentazione inedita dell’archivio personale di Giugni e dialtri fondi documentari. A completare il volume sette inter-venti tenuti da Giugni in Parlamento, che si connettono stret-tamente ad alcuni momenti cruciali del racconto.

Insieme alle novità vanno segnalate alcune riedizioni partico-larmente significative. In primo luogo La politica interna-

zionale nel Novecento («Le vie dellaciviltà», pp. 372, € 22) di Guido Formigoni. LaStoria della politica internazionale nell’etàcontemporanea di Formigoni è da tempo ilpiù diffuso testo in argomento; una sintesi divasto respiro, che prende avvio addiritturadalle premesse medievali e moderne delsistema delle relazioni internazionali quale siè sviluppato nell’Otto-Novecento. Di quelvolume (riedito nella sua interezza pochi mesifa) Formigoni riprende qui la sola parte nove-centesca, che è di fatto quella che oggi incon-tra maggiore interesse, premettendovi duecospicui capitoli che tracciano le linee dellastoria ottocentesca, rendendo così il volumepienamente autonomo.Nella stessa collana è una riedizione rivista eaggiornata la Storia della Cina (pp. 440, €

23,50) di John A.G. Roberts, che in un volumedi dimensioni relativamente contenute offreuna sintesi storica generale, dalla preistoria aoggi, di un paese la cui presenza sulla scenainternazionale si sta sempre più rafforzando.Altro libro di storia internazionale che torna inlibreria con una nuova edizione aggiornata eaumentata è La decolonizzazione («Uni-versale Paperbacks», pp. 192, € 11,50) diRaymond F. Betts, che fa il punto su un feno-meno che ha contribuito in modo decisivo adare forma al mondo contemporaneo, pro-ponendo un resoconto delle dinamiche

generali – politiche, sociali, economiche ma anche culturali –che sono alla base della decolonizzazione e delle sue con-seguenze.Da ultimo è stata aggiornata anche la Storia sociale deimedia. Da Gutenberg a Internet («Le vie della civiltà» pp.472, € 25) di Asa Briggs e Peter Burke, una complessiva sto-ria della comunicazione che parte dall’invenzione della stam-pa nel Quattrocento. La nuova edizione aggiunge un capitoloche dà conto dello sviluppo delle nuove tecnologie digitali, diinternet e della globalizzazione.

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Filosofia

La filosofia nelle sue varie incarnazioni,dalla storia della filosofia alla filosofia poli-tica, all’estetica, è un ambito che vive daqualche tempo un marcato rilancio nelcatalogo del Mulino, come si può vederedal cospicuo elenco di novità qui presen-tate, che facciamo iniziare dall’ambiziosaproposta del filosofo tedesco Otfried HöffeLa democrazia nell’era della globaliz-zazione («Collezione di testi e di studi»,pp. 384, € 32). Lungi dal riguardare lasola sfera economica, la globalizzazioneinveste con forza la politica, le scienze, l’i-struzione, la cultura, l’ambiente. E in cia-scuno di questi ambiti suscita domandeche trascendono i confini nazionali. Se ilbisogno di agire si fa globale, occorreripensare anche la tradizionale strutturadei singoli stati sovrani, dei loro ordina-menti giuridici e istituzionali, che solo par-zialmente riescono a far fronte ai muta-menti indotti dalla storia. Gli strumentistessi della diplomazia classica e del dirittointernazionale, l’organizzazione mondialeesistente, le Nazioni Unite si dimostranoinsufficienti. Quel che è necessario, secon-do Höffe, è un forte ordinamento istituzio-nale e giuridico globale, che da un lato siassoggetti alle condizioni della democrazialiberale e che dall’altro, ferma restando lalegittimità dei singoli stati nazionali, si limi-ti ad avere un carattere complementare,vale a dire sussidiario e federale. Nellavisione di Höffe, non uno stato sovrana-zionale onnipotente, ma una repubblicamondiale articolata in senso statale, ispira-ta al sistema dello stato di diritto e com-piutamente democratica.Se Höffe guarda al futuro globalizzato, PierPaolo Portinaro fa i conti con il passatodell’Europa e delle sue istituzioni politiche.Il labirinto delle istituzioni nella sto-ria europea (pp. 360, € 20), secondotitolo della serie sull’identità europea diret-ta da Carlo Galli nelle «Vie della civiltà»,ricostruisce la genealogia delle forme digoverno che oggi hanno trovato un’origi-nale composizione nell’Unione europea,mostrandone l’irriducibile complessità: lospazio politico dell’Europa è stato plasma-to da una molteplicità di progetti imperiali,da una tradizione repubblicana stratificata,

da un sistema concorrenziale di stati chespesso si sono trovati a competere per l’e-gemonia. La fusione tra modello dellapolis, modello imperiale e modello statalenon ha mai trovato compiuta attuazionenel corso della storia europea, tuttavia taleaspirazione ha impresso la sua improntasul processo evolutivo delle istituzioni delvecchio mondo. A fronte dei diversi sce-nari che oggi si profilano, il libro fornisceuna mappa dell’immaginario politico euro-peo e delle sue realizzazioni concrete.Su un diverso piano, anche Pietro Rossiaffronta L’identità dell’Europa («Le viedella civiltà», pp. 200, € 14) cercando didelineare il mutevole rapporto tra le suediverse componenti, nonché l’alternogioco tra richiamo al passato e distacco dalpassato. Lo fa senza indulgere all’abusatomito ideologico di presunte «radici» o diun’«essenza» dell’Europa in grado di assi-curarne la permanenza nel tempo. Rossi sipropone, al contrario, di mostrare comeessa sia sempre stata, e sia ancor oggi, ilprodotto di processi molteplici, e come lasua identità sia venuta configurandosidiversamente nel corso della sua storia.Perciò questa identità, lungi dall’esserequalcosa di stabile, appare destinata amutare anche in futuro, così come è muta-ta, e profondamente, nel corso dei secolipassati.Nel campo del pensiero politico è poi dasegnalare il bel profilo che Ilan Greilsam-mer dedica a Il sionismo («UniversalePaperbacks», pp. 128, € 9,50), movimen-to culturale e politico di cui vengono riper-corsi la nascita, i protagonisti, gli obiettivi,le correnti, la storia recente: un movimen-to che ha lottato per la fondazione e il con-solidamento dello stato d’Israele, alimen-tando in tutti gli ebrei dispersi nel mondol’aspirazione secolare a tornare un giornonella Terra Promessa.

Per la storia della filosofia vi sono quattrotitoli dedicati ad altrettanti grandi filosofi, apartire dal profilo che Michael-ThomasLiske ha dedicato a Leibniz («Le vie dellaciviltà», pp. 304, € 19). Impegnato neicampi più disparati del sapere – filosofia,scienze, matematica, storia, diritto – Leib-

Nelle novità filosofiche tanta storia della culturae delle idee, ma anche un interrogarsi su identità e problemi d’oggi

niz ha esercitato un influsso decisivo sulla riflessione succes-siva. Bertrand Russell lo definì «una delle menti più elevatedi ogni tempo». Con un apprezzabile sforzo di sintesi Liskemette a fuoco soprattutto il Leibniz filosofo, illustrando edocumentando storicamente le idee leibniziane, ma anchericostruendo le questioni teoriche e gli obiettivi scientificiad esse sottesi. Su Hegel («Collezione di testi e di studi», pp. 440, € 30) diValerio Verra raccoglie, a cura di Claudio Cesa, una ricca scel-ta di letture hegeliane di uno dei più autorevoli interpreti delfilosofo tedesco. Muovendosi fra gli approcci più diversi – lastoria delle idee in senso lato, l’analisi lessicale e la ricogni-zione filologica e lessicografica delle fonti –l’autore offre un prezioso contributo all’ap-profondimento di importanti snodi del pen-siero di Hegel, dal confronto con la filosofiaantica (Aristotele, Plotino) a quello con i gran-di protagonisti della sua epoca (Goethe),all’indagine sui temi centrali della filosofiadella natura e dell’estetica (arte e vita, poesiae pittura). Donatella Di Cesare ha invece consacrato undenso ritratto a Gadamer («Le vie dellaciviltà», pp. 328, € 19,50), una delle figureche meglio rappresentano, anche sul pianobiografico, la stagione filosofica novecentesca.Il volume racconta la vita del filosofo di Mar-burgo e ripercorre tutte le tappe della suariflessione, dagli anni della formazione nellasua città natale a quelli del nazismo e dellaguerra a Lipsia, dalla nascita dell’ermeneuticaa Heidelberg fino al suo successo negli StatiUniti e nel mondo. La stessa collana ospitaanche il saggio di George Crowder su IsaiahBerlin (pp. 304, € 19,50), uno dei massimifilosofi politici contemporanei che, secondol’autore, ha costantemente perseguito il pro-getto di far luce sulle radici concettuali deltotalitarismo novecentesco. La sua analisi simuove su tre livelli, indagando la distorsionedel concetto di libertà operata da pensatoricome Rousseau, Fichte, Hegel, Marx; la dispu-ta settecentesca fra illuminismo e controillu-minismo; il monismo morale. E contro que-st’ultimo Berlin rivendica l’importanza del pluralismo dei valo-ri, che a suo giudizio si riconnette a una politica liberale mode-rata.Berlin annotava che di un termine enigmatico e proteiformecome libertà sono state contate più di duecento accezionidiverse. Che cos’è dunque la libertà? Michela Dall’Aglio Mara-motti con I legami della libertà («Forum», pp. 176, € 13,50)compie un personale viaggio alla ricerca della libertà e prova adefinirla attraverso una serie di concetti che, per accostamen-to o opposizione, ne tracciano il perimetro. È legandosi a que-sti concetti che l’idea di libertà trova una sua concretezza. Isette «legami» della libertà sono la paura, la responsabilità, ladignità, il distacco, l’amore, l’ubbidienza, la verità. Ognuno di

questi legami dà origine a un’approfondita riflessione, che l’au-trice compie dialogando con l’opera di un pensatore: dallo psi-cologo Erich Fromm allo psichiatra Viktor Frankl, dal filosofoAbraham Heschel al monaco buddista Thich Nhat Hanh, daEtty Hillesum a Dietrich Bonhoeffer, a Luigi Pareyson.Ancora in campo storico segnaliamo ben due titoli di CarloAugusto Viano: La filosofia italiana del Novecento («Intro-duzioni», pp. 132, € 9) è un breve, cristallino profilo, attentoanche alle vicende storiche, degli sviluppi filosofici del nostropaese, dalla pubblicazione dell’Estetica di Croce nel 1902,attraverso la stagione esistenzialista degli anni Trenta e quellaneoilluminista del dopoguerra, fino alla rinascita dell’etica a

fine secolo. Il secondo libro di Viano s’intitolaStagioni filosofiche. La filosofia delNovecento fra Torino e l’Italia («Saggi», pp.256, € 20) ed è dedicato ad alcuni dei prota-gonisti della cultura filosofica italiana, e in par-ticolare torinese: da Abbagnano a Bobbio, aPareyson. Un bilancio anche severo e contro-corrente delle realtà e dei miti (a partire daquello dei ritardi da recuperare dopo il fasci-smo) che hanno sostanziato una delle lineemaestre del Novecento filosofico italiano, dal-l’idealismo, all’esistenzialismo, al neoillumini-smo.

Per finire, i nuovi titoli che escono nei «Lessi-ci». Nel «Lessico della politica» diretto da CarloGalli appare Teologia politica (pp. 240, €

13) di Merio Scattola. Il legame fra religione epolitica, che sembrava caduto nell’oblio, tornaoggi con forza inducendoci a riflettere sullanatura del nostro ordine. È possibile un ordi-ne politico del tutto immanente, senza nes-sun riferimento alla trascendenza? Tale que-stione centrale, che si riassume nella formula«teologia politica», costituisce ancor oggi unadelle più potenti forze della storia umana.Scattola ricostruisce le vicende della teologiapolitica soffermandosi sulla sua origine nel-l’antichità, sullo sviluppo che essa ebbe nelMedioevo, sulle riprese durante la Riforma ela Controriforma, sulla sua eliminazione nelladottrina dello Stato moderno e sulla sua rina-

scita nella filosofia politica e nel pensiero religioso del Nove-cento.Nel «Lessico dell’estetica» diretto da Remo Bodei esce invecel’Estetica della pittura (pp. 180, € 12) di Andrea Pinotti.Per secoli la pittura non ha cessato di interrogare la filosofia,opponendo alla visione disincarnata delle idee praticata dal-l’occhio dello spirito, la visione concreta di linee e colori, pra-ticata dall’occhio del corpo. Il libro racconta la storia di quel-l’interrogazione, e le risposte che via via i filosofi hanno cer-cato nelle loro estetiche, individuando i problemi fondamen-tali che, dall’antichità ai giorni nostri, sempre di nuovo vengo-no riproposti: imitazione ed espressione, disegno e colore,forma e contenuto, figurazione e astrazione.

FILOSOFIA

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Linguistica e critica letteraria

Perennemente in viaggio, come il «suo» Ulisse, attraverso leletterature e le epoche, dall’antichità della Bibbia e dell’Odis-sea al moderno di Joyce o Faulkner (con libri come L’ombradi Ulisse, o Ri-Scritture) nel suo nuovo eambizioso saggio Letteratura europea eMedioevo volgare («Collezione di testi e distudi», pp. 536, € 35) Piero Boitani torna alcuore dei suoi studi, il Medioevo, alla ricercadi una delle radici, o stazioni, di quella grandee unitaria tradizione che ha costituito la lette-ratura europea: la letteratura «volgare» fioritafra l’XI e il XIV secolo, che ha ereditato modi,generi e temi da quella latina, li ha consacratiin nuovi paradigmi, e li ha trasmessi a tutte letradizioni nazionali d’Europa.Dopo il Medioevo, due saggi di Barenghi eCasadei sottolineano il nuovo impegno che ilMulino ha cominciato a dedicare alla lettera-tura contemporanea. Italo Calvino, le lineee i margini («Saggi», pp. 288, € 23) di MarioBarenghi conduce un’attenta analisi della pro-duzione di Calvino per individuare, all’internodi una vocazione plurale e mutevole, le prin-cipali direttrici, i temi ricorrenti, le nervature, inuna parola la poetica. Calvino è stato consi-derato a lungo uno scrittore brillante ma atipi-co, non rappresentativo dei valori e delle ten-denze del panorama letterario nazionale. Suc-cessivamente è stato promosso a grandeclassico della narrativa del secondo Novecen-to. Ma se nella sua opera sembra potersi rias-sumere mezzo secolo della nostra cultura let-teraria dal neorealismo allo sperimentalismo,dalla riscoperta della dimensione fiabesca efantastica al ritorno al romanzo, l’aspetto deci-sivo della sua attività rimane la molteplicitàinquieta degli approcci, delle prospettive,delle sperimentazioni. Alberto Casadei in Stile e tradizione nelromanzo italiano contemporaneo («Sag-gi», pp. 312, € 25) sonda un territorio ancorapoco definito come quello della narrativa ita-liana dal 1980 a oggi guidato dai concetti, cheparevano tramontati, di stile e tradizione.Dopo aver discusso alcune rilevanti questioniteoriche (la rappresentazione del corpo, il rap-porto tra «fiction» e «non fiction», la funzioneetica della narrativa), Casadei passa ad analiz-zare l’opera di tre autori italiani (Fenoglio, Affi-nati e Siti) per individuarne i caratteri ricorrenti, per saggiare lacapacità di leggere il presente secondo prospettive di lungadurata. È nel presente che si devono cercare linee forti, che

impediscano di sottovalutare opere importanti, riconoscibili inprimo luogo attraverso il loro rapporto non banale con la tra-dizione e la loro cifra stilistica.

Dalla letteratura alla lingua, per parlare di ita-liano. Nell’odierno «villaggio globale», fatto diparola, immagine, suono, evoluzione tecnolo-gica, che ne è dell’italiano? Quali sono le stra-tegie linguistiche che la comunicazione multi-mediale adotta nel parlato e nello scritto? L’i-taliano nella società della comunicazio-ne («Universale Paperbacks», pp. 216, € 12)di Giuseppe Antonelli si sofferma sugli usidell’italiano che nel periodo recente hannoconosciuto la loro prima diffusione (attraversoInternet e la telefonia cellulare) o un significa-tivo rinnovamento (come la lingua dei politicinella cosiddetta seconda Repubblica). Ma glispunti sono molteplici: dal «cybertesto» deivideogiochi alla «lingua ipermedia» dellanuova narrativa, dal gergo giovanile a quelloaziendale, dalla lingua della pubblicità a quel-la dei fumetti e della fiction televisiva. Un fra-stagliato panorama dell’italiano contempora-neo, che l’autore delinea senza trascurare ilconfronto tra i fenomeni attuali e la storia(anche remota) della nostra lingua.Sempre sull’italiano esce la nuova edizioneampliata e aggiornata di un testo recente magià molto diffuso, L’italiano contempora-neo («Itinerari», pp. 272, € 16) di Paolo D’A-chille, che presenta l’italiano di oggi ai varilivelli di analisi linguistica, dalla fonetica e fono-logia alla morfologia flessiva e lessicale, dallasintassi al lessico (compreso il settore dell’o-nomastica, in genere trascurato nelle trattazio-ni generali). Sono affrontati tra l’altro alcuniaspetti di carattere variazionale particolarmen-te significativi, con capitoli dedicati al parlato,allo scritto, al trasmesso, e con approfondi-menti sul linguaggio giovanile, sulle varietàregionali e sulla lingua dei semicolti.Infine La linguistica. In pratica («Itinerari»,pp. 264, € 17) di Edoardo Lombardi Vallauriillustra le nozioni di base della linguistica, pre-sentandone di pari passo l’utilità nei vari campidi applicazione. La materia è organizzata nontanto secondo i tradizionali livelli di analisi,quanto secondo gli ambiti dell’agire umanonei quali conoscere la linguistica rappresenta

un vantaggio. L’esposizione chiara e articolata, che si avvale dinumerose esemplificazioni, ne fa uno strumento ottimale perchi si avvicina allo studio del linguaggio e della comunicazione.

Boitani sulle orme della letteratura medievale, Barenghi e Casadeinel nostro Novecento. E poi tre buoni testi per conoscere la linguisticae l’italiano

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Politica

L’attenzione alla politica, sia nella suadimensione di scienza sia nella suadimensione concreta, è un filo rosso pre-sente da sempre nel lavoro editoriale delMulino. Le novità del semestre sono unbuon esempio di questo lavoro, in partico-lare per quanto riguarda l’analisi dei pro-blemi contemporanei. E nessun dubbioche uno dei problemi più attuali, in Italiama non solo, sia quello della riforma pen-sionistica. Più indietro, nelle pagine dellacollana «Farsi un’idea», abbiamo già parla-to del libretto su Tfr e fondi pensione diRiccardo Cesari. Ma nella collana «Con-temporanea» escono ben due interventi intema. Vincitori e perdenti. Come cam-biano le pensioni in Italia e in Europa(pp. 240, € 14) di David Natali è un libroper capire gli interessi in gioco e le mossedei protagonisti, siano essi partiti, sindaca-ti, gruppi di pressione; una guida perorientarsi nella selva oscura delle nuovepensioni. In alcuni paesi europei, tra cui ilnostro, la spesa pubblica pensionistica arri-va a sfiorare il 15% dell’intera ricchezzaprodotta annualmente. Ciò basta a desi-gnare la previdenza come tassello fonda-mentale dei rapporti tra stato, mercato,società civile, famiglia e individuo. Ma, piùdirettamente, per ciascuno di noi le pen-sioni sono una voce decisiva nel bilanciodi un’intera vita di lavoro. Le riforme previ-denziali non producono mai risultati omo-genei: c’è sempre qualcuno chiamato asopportarne maggiormente i costi, mentrealtri ne ricavano soprattutto vantaggi. Chisono questi «contribuenti netti» e «benefi-ciari netti» delle riforme che stanno cam-biando il volto dei sistemi pensionistici inItalia e in Europa? Quali categorie sociali sinascondono dietro le asettiche definizionidegli studiosi? Come districarsi nel gine-praio di pilastri e porzioni, importi forfetta-ri e compensativi, prestazioni contributivee retributive, sistemi a ripartizione e a capi-talizzazione, Tfr e super bonus? Con Ilgioco delle pensioni: rien ne va plus?(pp. 128, € 9,50), a sei anni dal loro sag-gio su Le pensioni. Il pilastro mancante,Giuliano Amato e Mauro Marè tornanocon appassionato impegno civile a soste-nere, alla vigilia di riforme decisive, la

necessità di un sistema pensionisticocomplementare a capitalizzazione, l’unicoche non fa gravare sulle generazioni futu-re il costo di qualsiasi aggiustamento opolitica irresponsabile. Non resta moltotempo: ci stiamo avvicinando al «rien ne vaplus» del gioco delle pensioni, nel quale,tra dieci anni, non solo non sarà più possi-bile puntare, ma nemmeno giocare.Garantire oggi, inscrivendoli in norme,diritti formali non implica purtroppo che lasolidarietà intergenerazionale sarà assicu-rata. Se vi saranno ancora risorse finanzia-rie, dopo che le «giocate» dell’attualegenerazione saranno giunte all’incasso, loscambio fra generazioni potrà continuare;ma se si ridurranno, come molto plausibil-mente accadrà, cosa ne sarà di quei dirittie di quei patti? La profonda mutazionedemografica che ci porta verso una societàcon molti anziani e pochi giovani mina allabase i sistemi pensionistici a ripartizioneattivati negli anni Sessanta, quelli cioè chesono basati sull’equilibrio del rapporto tralavoratori attivi e pensionati e che scarica-no il costo delle pensioni sulle generazio-ni successive. Sono sistemi che hannorichiesto implicitamente la definizione diun contratto sociale tra generazioni, i cuitermini però sono sempre stati scritti daibeneficiari. E quando i governi hanno ten-tato di ridistribuire più equamente i costihanno spesso incontrato difficoltà e fermeopposizioni, sì da vanificare gli sforzi fatti. Sempre in «Contemporanea», RobertoCartocci propone le sue Mappe deltesoro. Atlante del capitale sociale inItalia (pp. 168, € 12,50), un contributo diprima mano alla conoscenza concreta delnostro paese. Dove risultano più ricche eintense le relazioni, libere e disinteressate,che legano tra loro i cittadini di una comu-nità? In altre parole che tratti presenta l’at-tuale geografia delle virtù civiche degli ita-liani? Le mappe delle 103 province italia-ne che Cartocci presenta forniscono unquadro aggiornato, e non privo di sorpre-se, della distribuzione del capitale sociale.Ne emerge sì una frattura fondamentalelungo i confini meridionali di Toscana, Mar-che e Umbria, ma anche differenze altret-tanto interessanti all’interno delle due

Proposte, ricerche, strumenti per capire i problemi della politica: un filo rosso che qualificada sempre il lavoro editoriale del Mulino

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POLITICA

grandi ripartizioni. Al Sud sono poverissi-me di capitale sociale la Campania e laCalabria, mentre in una situazione miglio-re si trovano alcune zone della Puglia,della Basilicata e della Sicilia, ma soprattut-to la Sardegna. Al Nord, d’altra parte,minori riserve di capitale sociale si regi-strano in numerose aree del Veneto, dellaLombardia e del Piemonte. Un mosaicoper certi versi inatteso: Sassari supera Bel-luno, Verona, Padova e Brescia; Oristano fameglio di Asti, Torino e Novara; Cagliariprecede Sondrio, Como, Vicenza, Treviso eMilano; Matera viene prima di Varese;Nuoro e Ragusa staccano Roma. Un pano-rama assai contrastato, che Cartocci ponepuntualmente a confronto con le differen-ze di reddito e con la distribuzione deglielettori delle due coalizioni.Gli italiani e la politica («Studi e ricer-che», pp. 336, € 26), a cura di MarcoMaraffi, è un’altra documentata ricognizio-ne del paese nei suoi rapporti con la poli-tica. Prima i consumi diffusi, la scolarizza-zione e le comunicazioni di massa, poi laglobalizzazione, la deindustrializzazione el’immigrazione, insieme alla fine dellaguerra fredda e alla crisi della Prima repub-blica, hanno cambiato profondamente,negli ultimi decenni, il rapporto degli italia-ni con la politica. Fra i tratti salienti di que-sta trasformazione troviamo il venir menodelle subculture «bianca» e «rossa», ladecrescente incidenza delle caratteristichesocio-demografiche (genere, età, istruzio-ne, occupazione spiegano ormai ben pocodegli atteggiamenti e dei comportamentipolitici), il declino delle posizioni di centroa vantaggio di quelle di destra e di centro-destra, la domanda di leadership e il ruolodecisivo che ne deriva per la televisione.Delineando il ritratto dell’odierno civis itali-cus, di cui vengono illustrati i valori e ilgrado di consapevolezza relativamente allacosa pubblica, il volume ci aiuta a capiremeglio tali trasformazioni e il modo in cuii cittadini entrano in contatto con la sferapolitica.E fra le trasformazioni della politica negliultimi anni sta indubbiamente un’avanzatamassiccia dell’antipolitica, ovvero il discor-so di leader che si oppongono a un esta-blishment politico tacciato di immobili-smo, inettitudine e corruzione. È un discor-so diffuso in modo così rilevante che sem-bra ormai rientrare nella normalità dellademocrazia. L’antipolitica al governo.De Gaulle, Reagan, Berlusconi («Con-

temporanea», pp. 256, € 14) di DonatellaCampus si chiede se l’antipolitica sia soloun efficace esercizio di demagogia opossa invece diventare un vero e propriostrumento di governo, al servizio di un pro-getto capace di trasformare il sistema poli-tico. Fondamentale, da questo punto divista, è la capacità di utilizzare i massmedia, e in particolare la televisione, cometribuna da cui suscitare nei cittadini l’iden-tificazione con una leadership forte e inci-siva. Il confronto fra tre leader – De Gaul-le, Reagan e Berlusconi – che, presentatisicome outsider, hanno poi ricoperto lemassime cariche di governo e lasciato unatraccia profonda nella vicenda politica deirispettivi paesi, permette non solo di com-prendere meglio il fenomeno dell’antipoli-tica, ma anche di tracciare un bilancio ine-dito del percorso politico di Silvio Berlu-sconi e della sua, vera o presunta, ecce-zionalità.Strumenti della democrazia («Prismi»,pp. 224, € 18), a cura di GianfrancoPasquino, esamina gli strumenti utilizzatiper perfezionare il funzionamento deisistemi democratici, che sono stati diversia seconda delle epoche e dei luoghi. Nelvolume sono considerati quelli che, nellafase presente, risultano maggiormenteidonei a rendere la democrazia non sol-tanto più completa e diffusa, ma anchepiù e meglio partecipata. Tali strumentisono esaminati e discussi sulla base diquattro criteri: la capacità di suscitare inte-resse per la politica, di produrre informa-zione, di consentire partecipazione, difavorire e accrescere il potere decisionaledei cittadini e, in particolare, il loro sensodi efficacia (vale a dire la convinzione di«contare»).Riforme istituzionali e rappresentan-za politica nelle Regioni italiane («IlMulino/Ricerca», pp. 296, € 22,50), a curadi Alessandro Chiaramonte e GiovanniTarli Barbieri, traccia un accurato bilanciodell’intensa stagione riformatrice che daalcuni anni va trasformando l’assetto poli-tico-istituzionale delle regioni italiane, inparticolare dopo l’approvazione dellalegge costituzionale 1/1999, che ha con-ferito alle regioni un’autonoma potestàstatutaria e di intervento in materia eletto-rale. L’ultima legislatura regionale, conclu-sasi con le elezioni del 2005, è stata dun-que «costituente» per quelle regioni chehanno introdotto un nuovo statuto e/ouna nuova legge elettorale. Al di là degli

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esiti le regioni sono adesso più autonome di quanto non fos-sero nel definire le modalità di funzionamento dei propri orga-ni rappresentativi.Le strategie internazionali delle città. Dieci metropoli aconfronto («Prismi», pp. 200, € 16,50), a cura di Ernestod’Albergo e Christian Lefèvre, presenta i risul-tati di una ricerca comparativa, cui hanno par-tecipato scienziati della politica, sociologi,geografi economici, storici ed urbanisti, inmerito all’azione internazionale delle grandicittà. Gli stati nazionali sono stati considerati alungo i protagonisti in un’arena internazionalein cui non era previsto alcun ruolo per le città.Tuttavia, il capitalismo contemporaneo e letrasformazioni della governance globalehanno reso i territori urbani snodi fondamen-tali degli scambi economici mondiali e nuoviprotagonisti dei processi politici, nell’Unioneeuropea e non solo. Governare grandi cittànon significa più quindi solo gestire servizi peril benessere dei cittadini ma anche sviluppareazioni e strategie di portata internazionale. Main che modo e con quali specifiche finalità? Ilvolume analizza le strategie internazionali didieci città (Amsterdam, Birmingham, Buda-pest, Madrid, Manchester, Montréal, Parigi,Roma, Vilnius e Zurigo), mettendo a fuoco ifattori che ne spiegano le convergenze e ledifferenze.Alleati ma rivali. Teoria delle alleanze epolitica estera settecentesca («Il Muli-no/Ricerca», pp. 392, € 29) di Marco Cesa èun cospicuo studio di relazioni internazionaliche, analizzando la situazione del Settecentoeuropeo, porta l’attenzione su un aspettodella teoria delle alleanze cui per il solito sidedica scarsa attenzione. La maggior parte degli studiositende infatti a vedere negli alleati semplicemente stati checollaborano in vista di un fine condiviso e pone l’accento sugliaspetti cooperativi delle alleanze e sulla loro dimensione«esterna»: fare fronte a un nemico comune. Dalla lettura della

storia diplomatica, tuttavia, si ricavano ben altri spunti. Glialleati sono spesso divisi da forti elementi di rivalità e si impe-gnano di frequente in manovre ambigue e complesse, condi-zionandosi e controllandosi a vicenda, limitando così la reci-proca libertà di movimento. Esiste, insomma, una dimensio-

ne «interna» delle alleanze tanto importantequanto l’altra, se non persino di più. Se taliaspetti possono essere colti anche nellealleanze contemporanee – a cominciare dallaNato – la scelta di Cesa cade sull’Europa set-tecentesca. È questo un periodo in cui il giocodiplomatico è particolarmente vivace, e in cuil’assenza di conflitti ideologici e una gestioneestremamente centralizzata della politicaestera consentono di mettere a fuoco alcunedinamiche degli allineamenti basate prevalen-temente sul potere e sull’interesse.L’Africa. Gli stati, la politica, i conflitti(«Universale Paperbacks», pp. 240, € 12,50)di Giovanni Carbone è la seconda edizioneaggiornata di un testo che, uscito solo dueanni fa, ha conosciuto un immediato e largosuccesso a riprova del diffuso desiderio diinformazione su un continente pressochérimosso, di cui sappiamo pochissimo, che siimpone alla nostra attenzione soltanto inoccasione di avvenimenti «estremi». Ripercor-rendo i maggiori snodi politici che ne hannodelineato il volto contemporaneo, Carbonepresenta i tratti principali e le dinamiche piùcomuni dei sistemi politici del continente afri-cano, in riferimento al più ampio contestosociale, culturale ed economico. Ne emergeuna vicenda che si caratterizza per la pesanteeredità del colonialismo, la forte concentra-zione e personalizzazione del potere, una

competizione politica segnata da aspre connotazioni etniche,una diffusa corruzione e reiterate violenze. Un quadro che tut-tavia ha visto anche, in tempi recenti, una precaria riduzionedei conflitti armati e importanti seppure incerti tentativi didemocratizzazione.

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Sociologia

La sociologia non è, quantitativamente, ladisciplina dominante nella produzioneattuale, ma certo è ed è sempre stata parsmagna del profilo culturale del Mulino,grazie a un’attenta scelta di ricerche empi-riche ma anche alla proposta di grandi ericonosciuti maestri della disciplina quali,fra le novità di questo 2007, M. RainerLepsius e Howard S. Becker. Il significa-to delle istituzioni («Collezione di testi edi studi», pp. 448, € 33) presenta al letto-re italiano M. Rainer Lepsius. Figura diprimo piano – al pari di Dahrendorf, Luh-mann, Habermas, Beck – della sociologiatedesca recente, Lepsius si distingue comeintellettuale di respiro europeo, per il retro-terra culturale e per i temi affrontati. Alcentro della sua analisi: l’avvento della dit-tatura hitleriana in un paese dell’Occiden-te sviluppato, che rivela la fallacia dell’otti-mismo modernizzatore e le «potenzialitàautodistruttive di una società moderna»; ladivisione e la riunificazione della Germa-nia, con la ex Ddr incamminata forse versoun destino simile a quello del Mezzogior-no italiano; il declino dello stato nazionalee la costruzione istituzionale dell’Unioneeuropea. Curato da Alessandro Cavalli,questo volume che raccoglie i saggi piùsignificativi di Lepsius, scritti nell’arco diquasi quarant’anni, consentirà l’accesso aun pensiero di non comune rigore e digrande rilevanza per la riflessione sullarealtà dell’Europa contemporanea.Di Howard S. Becker, già presente nelcatalogo del Mulino con una rilevantemonografia su I mondi dell’arte edita nel2004, esce il nuovo libro I trucchi delmestiere. Come fare ricerca sociale(«Saggi», pp. 304, € 23), un testo decisa-mente originale, che mette a frutto l’espe-rienza personale dell’autore come prismaattraverso il quale mostrare i «trucchi» delloscienziato sociale alle prese con la ricercaempirica. Trucchi intesi come dispositivicapaci di illustrare le diverse questioniattorno a cui sono costruiti altrettanti capi-toli del volume: di che genere sono lenostre rappresentazioni della realtà socia-le? come conciliare lo studio di un casoparticolare e la necessità di generalizzazio-

ne? dove cercare i concetti per organizza-re i dati? di quali risorse logiche dispongo-no le scienze sociali? Non un prontuario dimetodologia, dunque, ma un arsenale diidee su come condurre una ricerca; nonun ciclo di lezioni, ma una trama di con-versazioni sugli ingredienti che i sociologiimpastano nel loro lavoro e sulle possibiliricette alternative. Con un filo conduttore:l’idea che l’indagine sociologica è anche(soprattutto) esercizio di immaginazione.Su un diverso piano, il manuale di AlbertoMarradi Metodologia delle scienzesociali («Manuali», pp. 280, € 22), curatoda Rita Pavsic e Maria Concetta Pitrone,frutto di un’esperienza pluridecennale diinsegnamento e ricerca, copre un interocorso di metodologia delle scienze socialifornendo sia gli strumenti fondamentaliper padroneggiare la disciplina, sia nume-rosi spunti di approfondimento per quantisiano interessati ad arricchire il propriobagaglio culturale al di là della preparazio-ne di base.In Globalizzazione e istruzione («Sag-gi», pp. 296, € 22,50) Antonio Cobaltidiscute i processi di trasformazione chevanno sotto il nome di globalizzazione e lecontemporanee trasformazioni dei sistemiscolastici nazionali, nei quali sono stati por-tati alla ribalta concetti quali «competizionetra scuole», «buoni scuola», «capitalismoaccademico», «privatizzazione scolastica».Ma in che modo i due versanti del muta-mento in corso – globalizzazione e istru-zione – sono collegati fra loro? SecondoCobalti la risposta è da ricercare in uninsieme potente di idee, riconducibili alcosiddetto neoliberismo, che hanno pla-smato i processi di globalizzazione econo-mica, di trasformazione dello stato e diriforma dei sistemi scolastici. L’influenza ditali idee è rafforzata da alcune istituzioniinternazionali, come l’Organizzazionemondiale del commercio e la Banca mon-diale, che ne sono diventate gli alfieri,anche in campo educativo.Studiare le pratiche lavorative («Itine-rari», pp. 232, € 16,50) di Attila Bruni e Sil-via Gherardi è un manuale che fornisce glistrumenti utili a comprendere il lavoro

Istruzione, lavoro, popolazione sono i temi alcentro di una proposta articolata, che si apreperò con due maestri della sociologia contemporanea, Lepsius e Becker

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SOCIOLOGIA

come insieme di pratiche ancorate in contesti specifici (i luo-ghi di lavoro, siano essi fisici o virtuali), che comportano la col-laborazione tra agenti umani e non umani (nuove tecnologiedella comunicazione, ambienti tecnologicamente «densi»). Ilmodello di analisi proposto consente di interpretare il lavorocome pratica mediata da corpo, tecnologia, linguaggio e rego-le. Tale quadro interpretativo viene illustrato con riferimento anumerosi esempi tratti da ricerche sul campo. Un modo inno-vativo di studiare le pratiche lavorative, portando anche uncontributo interessante al rinnovamento in atto nelle discipli-ne sociali e in particolare nella sociologia del lavoro.Ancora in tema di lavoro esce la nuova edi-zione aggiornata del saggio di Massimo PaciNuovi lavori, nuovo welfare. Sicurezza elibertà nella società attiva («Contempora-nea», pp. 272, € 14). Delle grandi trasforma-zioni che hanno investito il mondo del lavoroe messo in crisi il tradizionale sistema di wel-fare si danno spesso letture solo negative:precarizzazione del lavoro, ridotta protezionesociale, insicurezza diffusa. Paci analizza lecorrenti profonde che plasmano la societàcontemporanea sotto la potente spinta delprocesso di individualizzazione, per metternein luce i possibili esiti positivi. Se è vero chenell’organizzazione gerarchica della grandefabbrica, nella famiglia tradizionale fondatasulla dipendenza di genere e di età, nellostato sociale centralizzato e categoriale eranopresenti elementi di illibertà non più sosteni-bili dalle nuove generazioni, le aspirazioni diautonomia e di libertà che connotano i pro-getti di vita degli uomini e delle donne d’ogginon vanno abbandonati interamente alle poli-tiche neoliberiste. Sono necessarie nuoveforme di protezione e di organizzazione socia-le, dal riconoscimento di attività lavorative (dicura, di formazione, di volontariato) esterne almercato al riallineamento dei tempi di vita edi lavoro, dal prolungamento della vita attiva auna diversa articolazione del sistema pensio-nistico e di assistenza, alla ricerca di un nuovoequilibrio istituzionale fra le due insopprimibili esigenze disicurezza sociale e libertà dei cittadini.Il Rapporto sulla popolazione. L’Italia all’inizio del XXIsecolo («Universale Paperbacks», pp. 176, € 11,50) promos-so dal Gruppo di coordinamento per la demografia dellaSocietà italiana di statistica e curato da Giuseppe Gesano, Fau-sta Ongaro e Alessandro Rosina, a partire da un’ampia moledi dati illustra la complessità delle dinamiche demografichedella società italiana contemporanea, della quale delinea unritratto preciso e aggiornatissimo. L’Italia è uno dei paesi dovesi fanno meno figli al mondo, dove questi vivono più a lungocon i genitori, dove maggiori sono la longevità e l’invecchia-mento della popolazione. Un peso così elevato degli anziani

(attualmente una persona su cinque), del tutto inedito nellastoria dell’umanità, costituisce una sfida completamentenuova per le società moderne, con conseguenze economichee sociali che noi ci troveremo ad affrontare in prima linea. Stacambiando rapidamente anche la famiglia: le coppie di fatto,le nascite extra-nuziali, l’instabilità coniugale – fenomenimoderatamente presenti nel nostro paese fino a pochi anniaddietro – sono ora in crescita esponenziale. Anche l’immi-grazione, che sembrava toccarci solo marginalmente fino adieci anni fa, sta conoscendo una fase di grande effervescen-za: per quanto la presenza di stranieri sia più bassa rispetto ad

altri paesi occidentali, oggi i suoi tassi di cre-scita sono da noi tra i più elevati in Europa.E in specifico sull’immigrazione CorradoBonifazi propone una nuova edizione aggior-nata del suo L’immigrazione straniera inItalia («Studi e ricerche», pp. 272, € 21), cheillustra puntualmente il fenomeno dell’immi-grazione straniera in Italia dal punto di vistasia statistico sia interpretativo, fornendo glielementi di informazione e riflessione indi-spensabili per affrontarne la realtà senza pre-giudizi o strumentalizzazioni. Viene così deli-neato il quadro complessivo del problemanei suoi molteplici aspetti: i fattori che inne-scano gli spostamenti di popolazione; dimen-sioni, provenienza e destinazione dei flussid’immigrazione; rapporti degli immigrati conil mercato del lavoro; atteggiamenti e opinio-ni degli italiani verso l’immigrazione; conse-guenze demografiche del fenomeno; politicamigratoria e stato complessivo dell’inseri-mento nella nostra società (presenze nellascuola, situazione abitativa e comportamentidevianti).Infine, proprio mentre il Parlamento si appre-sta a discutere un disegno di legge che rego-la, per la prima volta in Italia, i diritti e doveridelle unioni di fatto, comprese quelle omo-sessuali, così come è già avvenuto in moltialtri paesi europei, torna in libreria in unanuova edizione la ricerca di Marzio Barbagli e

Asher Colombo Omosessuali moderni. Gay e lesbiche inItalia («Contemporanea», pp. 368, € 18). Il volume mette inluce quanto i comportamenti degli «omosessuali moderni»siano diversi dagli stereotipi che circolano in alcuni strati, siapure sempre più ristretti, di popolazione. Il «coming out», ladiffusione dei luoghi pubblici di incontro, l’elaborazione poli-tico-culturale segnalano la nascita di una specifica identitàomosessuale che chiede riconoscimenti e diritti. La nuovaedizione, oltre ad aggiornare al 2007 i dati relativi all’opinio-ne pubblica e ai frequentatori e iscritti ai vari club omoses-suali, aggiunge un nuovo capitolo che fa il punto sulla legi-slazione nei vari paesi europei e sul numero di unioni civili edi divorzi tra gay e tra lesbiche.

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Psicologia

Il Mulino ha creato, nel corso ormai di alcu-ni decenni, un notevole catalogo di psico-logia. In questo lavoro, la parte preponde-rante è sempre stata dedicata al mondouniversitario, anche se col tempo e in par-ticolare negli ultimissimi anni è cresciutal’attenzione non solo per il lettore non spe-cialista, che trova vari titoli d’interesse nellecollane «Farsi un’idea» e «Universale Paper-backs», ma anche per il mondo della pro-fessione psicologica, cui è in particolarededicata la collana «Aspetti della psicolo-gia». Questa professione ha acquisito unasempre maggiore varietà di specializzazio-ni e di campi di intervento e necessita diun costante aggiornamento e approfondi-mento. «Aspetti della psicologia» cerca dirispondere a questo bisogno, fornendonuovi strumenti di interpretazione e diintervento sia in ambito clinico-psicotera-peutico, sia in ambito della psicologiasociale applicata, e della psicologia dellosviluppo. A riprova del rafforzato impegnoin questa direzione, sono ben cinque inuovi titoli degli «Aspetti» che presentiamoin questo semestre. Le Relazioni affetti-ve. I sentimenti nel conflitto e nellamediazione (pp. 248, € 16,50), di Rita-grazia Ardone e Claudia Chiarolanza, è untesto rivolto a tutti i professionisti dellamediazione famigliare (consulenti, psicote-rapeuti di coppia, operatori psicosociali,ecc.) che, a diverso titolo, si trovano coin-volti nel campo delle relazioni di coppia e,non ultimo, nel campo dell’affidamentocongiunto. Cosa accade nel momento incui si entra in un lungo circolo vizioso didisaccordi con il proprio partner? Qualisono le dinamiche che intervengono nonsolo a livello di coppia, ma anche, comegenitori, con i propri figli? Le autrici affron-tano il tema della gestione dei conflitti dicoppia e genitoriali per approdare all’inter-vento di mediazione famigliare. Conampio ricorso a casi concreti, vengonodescritti gli elementi di base dei conflitti,con una particolare attenzione alla dimen-sione emotiva, per poi considerare le stra-tegie di intervento e il processo stesso dimediazione. Utile per tutti i professionistidell’infanzia è Il lutto infantile. La per-

dita di un genitore nei primi anni divita (pp. 176, € 14), di Alicia F. Lieber-man, Nancy C. Compton, Patricia Van Horne Chandra Ghosh Ippen, che espone inmodo chiaro e diretto un insieme di lineeguida che presiedono al trattamento dibambini vittime di un lutto traumatico pre-coce. Vengono illustrate le reazioni alla per-dita, le complicazioni che possono emer-gere nel processo di elaborazione del lutto,gli approcci di valutazione, gli interventi cli-nici. Attraverso alcuni casi sono esemplifi-cate le risposte dei piccoli alla morte delgenitore e le strategie che psicologi e fami-gliari possono mettere in atto per assicura-re ai bambini uno sviluppo adeguato, purnel contesto di una situazione così proble-matica. Linguaggio e sordità. Gesti,segni e parole nello sviluppo e nell’e-ducazione (pp. 304, € 20), di Maria Cri-stina Caselli, Simonetta Maragna e VirginiaVolterra, fornisce gli strumenti per com-prendere basi e meccanismi della comuni-cazione nell’ambito della sordità, e costi-tuisce un ausilio prezioso sia per chi ècoinvolto nell’insegnamento della Linguadei Segni Italiana (LIS), sia per chi, a diver-so titolo (operatori, insegnanti, responsabi-li di servizi sociali ecc.), si occupa dei temirelativi all’apprendimento e all’uso del lin-guaggio in rapporto alla sordità. Le discipli-ne psicologiche negli ultimi anni hannodedicato una crescente attenzione alla for-mazione nei luoghi di lavoro, offrendo unsignificativo contributo in termini di ricercascientifica e applicazioni. Il testo di FrancoFraccaroli Apprendimento e formazio-ne nelle organizzazioni. Una prospet-tiva psicologica (pp. 288, € 20) descri-ve i processi della formazione e dell’acqui-sizione delle competenze nelle organizza-zioni analizzandone le componenti:apprendimento nei contesti di lavoro;motivazione alla formazione; analisi deibisogni, progettazione, realizzazione egestione degli interventi formativi; forma-zione dei team; apprendimento organizza-tivo. Quinta e ultima novità degli «Aspetti»,Valutare la motivazione. Strumentiper l’analisi dei processi motivaziona-li (pp. 208, € 16) di Falko Rheinberg è

Nel settore della psicologia, il forte rilancio della collana «Aspetti della psicologia», rivoltaal mondo della professione psicologica, è lanovità più marcata

dedicato a un costrutto fra i più importanti e utilizzati in psico-logia. Che cosa è la motivazione? Di quante e quali motiva-zioni si può parlare? Chi o che cosa può dare motivazione?Esistono deficit motivazionali specifici, diagno-sticabili e su cui è possibile intervenire? Si puòmisurare la motivazione? In che modo posso-no essere colti gli stimoli o i bisogni che moti-vano il nostro agire? Il volume illustra gli stru-menti con cui valutare la motivazione parten-do dalla prospettiva secondo cui motivazionee calo di motivazione possono essere colloca-ti a diversi livelli: dalla mancanza di interesseper l’attività alla convinzione di non farcela,dalla ridotta perseveranza all’idea che la situa-zione non possa essere modificata dal propriocomportamento.

L’attaccamento disorganizzato. Gli effettidei traumi e delle separazioni («Prismi»,pp. 408, € 32), a cura di Judith Solomon eCarol George, è dedicato a un costrutto che,all’interno delle classificazioni della teoria del-l’attaccamento, si è rivelato di grande portataconoscitiva, suscitando notevole interesse sianella comunità scientifica sia nel mondo dellapratica clinica. Ne è stata particolarmenteapprezzata la capacità di fornire da un lato unaspiegazione teorica, dall’altro le linee guida ditrattamento dei disturbi dovuti a relazioni trau-matiche con le figure di cura. Il volume, chepresenta una serie di contributi dei maggioristudiosi in questo ambito di ricerca, offre unquadro completo e approfondito dell’attacca-mento disorganizzato, di cui vengono illustratela natura, l’eziologia, le conseguenze sociali ecognitive, le ricadute sui bambini (anche sugruppi «atipici») e le applicazioni cliniche.Frutto del lungo lavoro di ricerca di uno deipiù importanti studiosi della materia, L’intel-ligenza («Saggi», pp. 240, € 18,50) di Cesa-re Cornoldi conduce il lettore in una dellearee più affascinanti e sfuggenti della psicolo-gia. Cos’è l’intelligenza? Come si misura?Intelligenti si nasce o si diventa? Cornoldi pre-senta un’approfondita e articolata analisi dellediverse teorie sull’intelligenza e sulla suamisurazione, delle sue basi biologiche e delruolo di esperienza ed educazione, e illustrapoi come gli sviluppi recenti della psicologiacognitiva possano aiutare a sviluppare una nuova visione del-l’intelligenza, basata sui concetti di memoria di lavoro e meta-cognizione. Su un piano più divulgativo Anna T. Cianciolo eRobert J. Sternberg con la loro Breve storia dell’intelligen-za («Universale Paperbacks», pp. 224, € 12) spiegano natu-ra, caratteristiche, origine del concetto di intelligenza e illu-

strano le molteplici prospettive adottate per studiarla (psico-logia, sociologia, antropologia, filosofia), discutendo le impli-cazioni di ciascuna per la misurazione e per l’accrescimento

dell’intelligenza. Infine esaminano metodi eorientamenti impiegati per studiare i geni el’intelligenza, nonché le complesse cause del-le differenze razziali, etniche e sessuali cheemergono in alcuni test di abilità intellettive.Altro argomento seducente, complesso e ingran parte ancora misterioso è quello delleemozioni cui è dedicata la Breve storiadelle emozioni («Universale Paperbacks»,pp. 232, € 13) di Keith Oatley. La comples-sità delle emozioni dipende essenzialmentedal fatto che esse, congiuntamente, hannoprofonde radici neurobiologiche nel nostroorganismo, sono un’esperienza soggettivadotata di importanti significati in connessionecon i propri interessi e scopi, hanno unavalenza sociale nelle relazioni con gli altri esono definite dalla cultura di appartenenza.Aspetti che interagiscono fra loro e s’influen-zano a vicenda, con la conseguenza che leemozioni costituiscono esperienze multiformi,anche conflittuali e ambigue, che attraversanotutto il nostro organismo. Il volume offre unpanorama dettagliato del vasto continentedelle emozioni in una prospettiva storica edescrive le diverse strategie che sono stateelaborate per regolarle e gestirle.

Infine due testi per l’università. L’Introduzio-ne alla psicologia della comunicazione(«Manuali», pp. 296, € 22), a cura di RinoRumiati e Lorella Lotto, delinea il panoramadella psicologia della comunicazione nellesue diverse componenti, mettendo in luce imeccanismi propriamente psicologici e lestrategie cognitive alla base del processocomunicativo «per sé» e nei diversi contesticomunicativi, evidenziando i fattori o le condi-zioni che contribuiscono in varia misura a ren-dere la comunicazione efficace e funzionale.Il volume si articola in due parti, una teorica euna applicativa. Sono così illustrati i modelliinterpretativi classici e contemporanei chespiegano i processi comunicativi e sonodescritte le applicazioni della psicologia dellacomunicazione nei diversi ambiti della vita

sociale (organizzazioni, salute, marketing, pubblicità, media,ecc.). La persuasione («Itinerari», pp. 208, € 14) di Nicolet-ta Cavazza, di cui esce una nuova edizione, offre una panora-mica completa e aggiornata sul tema, presentando gli ultimimodelli teorici, i filoni di ricerca sia tradizionali sia recenti e glistrumenti per valutare l’efficacia dei messaggi persuasivi.

PSICOLOGIA

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Economia

La povertà è un tema che negli ultimi anniha guadagnato sempre più spazio neldibattito economico. Quanto mai opportu-no allora aprire le pagine di economia contre rilevanti opere in argomento, comin-ciando da Partha Dasgupta, una delle piùautorevoli voci dell’economia contempora-nea, ospite d’onore qualche settimana faal Festival dell’economia di Trento. Nellasua lunga carriera di studioso Dasgupta haanalizzato una pluralità di temi connessiallo sviluppo economico: dalla misura delbenessere all’utilizzo delle risorse ambien-tali, dalle cause profonde della povertà alruolo del capitale sociale, dalla contabilitàambientale ai fondamenti economici dellaricerca scientifica e tecnologica. Tutti que-sti temi si ritrovano ora in Povertà, am-biente e società. Il ruolo del capitalenaturale e del capitale sociale nellosviluppo economico («Saggi», pp. 336,€ 25), unificati da una medesima pro-spettiva: lo sviluppo economico è un pro-cesso che deve essere indagato tenendoconto di diversi aspetti, quali la dimensio-ne economica e sociale, la cultura e le isti-tuzioni, la dimensione ambientale, i diritti ela partecipazione politica. Nell’approfondi-re le interazioni fra uomo, ambiente natu-rale e istituzioni formali e informali,Dasgupta mette in luce quei meccanismiancora poco esplorati che generano trap-pole della povertà, ovvero situazioni in cuipovertà, sottonutrizione, degrado delladotazione di risorse naturali locali e altitassi di fertilità interagiscono in una spiralein cui ciascun fattore è sia causa sia con-seguenza degli altri. Mentre ragiona sullapersistenza della povertà estrema,Dasgupta indica le linee per progettarenuove strategie di crescita.Segnalato da amazon come il migliorelibro di business dell’anno, La fortunaalla base della piramide. Sconfiggerela povertà e realizzare profitti («Eco-nomia e management», pp. 296, € 22) diC.K. Prahalad intende mostrare che lepotenzialità del mercato sono dove menoce l’aspetteremmo: alla base della pirami-de della ricchezza. Mentre la battaglia è alvertice, dove la concorrenza per assicurar-si i 75 milioni di persone con un potere

d’acquisto superiore ai ventimila dollari èferoce, un’enorme quota di mercato èancora da conquistare. Esistono miliardi dipersone povere che hanno un’immensacapacità imprenditoriale e potere d’acqui-sto, seppur singolarmente limitato. Questovolume ci invita a ribaltare le nozioni pre-concette: si può imparare a soddisfare ibisogni di questa fascia di consumatori econtemporaneamente aiutare i più poveridel mondo a uscire dalla loro condizione.Sarebbe dunque il profitto la chiave persconfiggere la povertà? Una teoria tutt’altroche infondata, come dimostrano le nume-rose success stories documentate nellibro.Povertà, di che cosa? Risorse, oppor-tunità, capacità («Saggi», pp. 216, €

17,50) di Flavio Delbono e Diego Lanziaffronta il problema di identificare i poverie misurare la povertà. Si parla ormai dipovertà multidimensionale: la deprivazioneviene riferita a una molteplicità di dimen-sioni della vita importanti per la realizzazio-ne individuale. Secondo questa imposta-zione l’obiettivo di eliminare la povertà siconnette con altri quali l’eliminazione dellediseguaglianze di genere e il sostegno all’i-struzione primaria. Rispondere all’interroga-tivo posto dal libro consente allora di decli-nare le forme di povertà in diversi spazi divalutazione (dalle risorse alle libertà) e diapprezzare al meglio come la diversitàumana imponga politiche differenziate difuoriuscita dalla povertà.Nella serie ormai classica dei «Grandi eco-nomisti contemporanei» esce, a cura diIgnazio Visco, Macroeconomia, econo-metria e politica economica («Collezio-ne di testi e di studi», pp. 552, € 40) diLawrence R. Klein, Nobel per l’economianel 1980. Nessun altro economista, eradetto nelle motivazioni del premio, haavuto «così tanti seguaci e un’influenzacosì grande» sulla ricerca empirica in eco-nomia. In effetti, il modo in cui oggi si faricerca applicata, si formulano previsioni, sidiscute di politica economica deve moltis-simo a Klein e questo volume intendeappunto illustrare la portata e l’impatto delsuo lavoro.Il volume di Alberto Quadrio Curzio

Fare i conti con la povertà, fare i conti allapovertà: un tema prioritario apre con tre titoli lenovità di economia

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ECONOMIA

Economisti ed economia. Per un’Italiaeuropea: paradigmi tra il XVIII e il XXsecolo («Saggi», pp. 404, € 29) rivisita siafigure di economisti – come Beccaria,Verri, Cattaneo, Einaudi, Vanoni, Saraceno,Vito, Demaria e Fuà –, sia il ruolo di enti(come l’Istituto Lombardo-Accademia diScienze e Lettere e la Società Italiana degliEconomisti) e di imprese (come la SocietàEdison, fondata da Giuseppe Colombo)che in diversi periodi hanno svolto unruolo innovativo. L’autore ritiene che l’ana-lisi di questo passato possa dare un con-tributo a un paradigma economico-politicodi grande attualità, dove istituzioni, società,mercato si bilanciano e si valorizzanoavendo sullo sfondo un’Italia con intona-zione europeista e con un riconosciutoruolo della cultura. Così, lungo tre secoli,l’autore arriva selettivamente al presenterivisitando personalità ed enti che ancoratramandano insegnamenti a un’Italia pocoincline a capire e a valorizzare la propriaidentità e i propri meriti storici.Liberalismo e politica economica(«Collezione di testi e di studi», pp. 320, €

25) di Costantino Bresciani Turroni ripub-blica Il programma economico-sociale delliberalismo, pubblicato nel 1945. La noto-rietà e il prestigio del personaggio, la suaestraneità al fascismo, la chiarezza esposi-tiva, facevano di Bresciani un candidatoideale alla stesura del programma econo-mico e sociale di un partito liberale che,sia pure ridimensionato, intendeva ricopri-re un ruolo di rilievo nell’Italia postbellica.Il testo di Bresciani viene riproposto unita-mente a una selezione di capitoli dellaIntroduzione alla politica economica, chesecondo l’opinione dello stesso economi-sta permettono di approfondire e daremaggior contenuto teorico ai principiesposti nel Programma. I nove capitolidell’Introduzione presentati evidenzianobene i tratti caratterizzanti del pensiero diBresciani così come il suo approccio meto-dologico per l’elaborazione di una teoriadella politica economica. Per l’economia italiana, segnaliamo anzi-tutto la proposta di Walter Santagata Lafabbrica della cultura. Ritrovare lacreatività per aiutare lo sviluppo delpaese («Contemporanea», pp. 152, €

10). L’arte conviene, ci dice Santagata: daimonumenti ai musei, alla musica, al pae-saggio, alla gastronomia, alle industrie cul-turali e creative, la cultura è un capitaleche può produrre reddito e posti di lavoro.

In quanto tale va valorizzata con politicheappropriate, che si preoccupino della suaconservazione e produzione. Tuttavia i duemodelli non sono di pari importanza: ilvalore aggiunto della produzione sovrastadi gran lunga quello della conservazione edel consumo. Santagata mostra comerisorse e attenzioni andrebbero dedicatealla catena di produzione del valore delbene d’arte. Riqualificando questo settorestrategico attraverso la formazione e valo-rizzazione di artisti e mestieri creativi si ali-menta il mercato del lavoro e lo sviluppodi tutto il sistema Italia. E accorte politicheculturali orientate in tal senso potrannocontribuire a far raggiungere al nostropaese una posizione di spicco nellasocietà globale della conoscenza, dell’in-novazione e della creatività.La finanza pubblica italiana è unappuntamento annuale ormai atteso daglistudiosi di economia pubblica per fare ilpunto sulle politiche adottate in Italia. IlRapporto 2007 («Studi e ricerche», pp.360, € 27), curato da Maria Cecilia Guerrae Alberto Zanardi, è come di consueto arti-colato in due parti. La prima è dedicata almonitoraggio delle politiche pubblicheadottate nel corso del 2006: agli ambitid’intervento posti annualmente sottoosservazione (conti pubblici, fisco, previ-denza e assistenza, sanità, federalismofiscale, public utilities) viene quest’annoaffiancato quello relativo alle politiche perla casa. La seconda parte è dedicata all’ap-profondimento del ruolo dell’Unione euro-pea nel rimuovere le distorsioni al funzio-namento concorrenziale dei mercati, esa-minato nella sua interazione con le politi-che fiscali dei singoli stati, con particolareattenzione alle problematiche degli aiuti distato e dell’armonizzazione fiscale. Altroappuntamento fisso è la nuova edizioneaggiornata di I tributi nell’economia ita-liana («Itinerari», pp. 256, € 17) di PaoloBosi e Maria Cecilia Guerra, che dopoun’ampia introduzione sull’evoluzione delsistema tributario italiano fornisce una chia-ra e accurata esposizione delle imposteesistenti nel nostro paese, interpretate allaluce dei principi dell’efficienza e dell’equità.Il volume curato da Fabio Pammolli, CarloCambini e Andrea Giannaccari, Politichedi liberalizzazione e concorrenza inItalia. Proposte di riforma e linee diintervento settoriali («Prismi», pp. 440,€ 32), suggerisce linee di intervento tesea facilitare l’accesso al mercato, la pluralità

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ECONOMIA

degli operatori, il grado di competitività dell’economia italianae il benessere dei consumatori. L’avvio della XV legislatura hatestimoniato una rinnovata attenzione verso i processi di libe-ralizzazione dei mercati, interrotti in Italia dallafine degli anni Novanta. Le misure recente-mente adottate sono finalizzate a promuove-re, attraverso l’iniezione di competitività, quelrecupero di efficienza che le istituzioni comu-nitarie e i maggiori analisti indicano qualestrumento per incentivare la crescita econo-mica. Ma il consolidamento di rendite (più omeno estese) di posizione suggerisce di inter-venire sulle variabili strutturali in numerosicomparti, attuando un più esteso programmadi politica industriale capace di favorire l’affer-mazione di assetti realmente competitivi. L’esercito degli invisibili. Aspetti econo-mici dell’immigrazione clandestina(«Studi e ricerche», pp. 160, € 14), di MariaConcetta Chiuri, Nicola Coniglio e GiovanniFerri, affronta con gli strumenti dell’analisieconomica, e avvalendosi di indagini originalisvolte sul campo in Italia, il tema scottantedell’immigrazione clandestina. Alla pressionemigratoria i governi hanno risposto con politi-che sempre più restrittive, che hanno prodot-to una riduzione del numero dei regolari e unaumento dei clandestini. Gli autori discutonole politiche migratorie che potrebbero ridurrel’entità degli irregolari e accrescere così ilpotenziale contributo economico dei migrantiai paesi ospitanti e a quelli d’origine.Altro tema di grande attualità per l’economiaitaliana è quello studiato da Elisabetta Cicigoie Paolo Fabbri in Mercato delle emissioniad effetto serra. Istituzioni ed impreseprotagoniste dello sviluppo sostenibile(«Il Mulino/Ricerca», pp. 160, € 14). Leespressioni «protocollo di Kyoto» e «quote diCO2» oggi vengono usate sempre più di fre-quente. Resta da chiarire tuttavia che cosasiano effettivamente tali quote per il nostroordinamento giuridico e quale sia il loroimpatto sul sistema economico. Il volumeintende fare il punto su tali questioni. Oltre alprotocollo di Kyoto, vengono presi in esame imeccanismi di assegnazione delle quote e illoro impatto sui rapporti fra la pubblica ammi-nistrazione e le aziende private. La normativasull’«emission trading» ha comportato la nascita di un nuovobene giuridico e, con esso, di un nuovo valore economicoaziendale. Ed è proprio di questo nuovo bene che devonotener conto i soggetti coinvolti, sia a livello pubblico sia a livel-lo privato, quando attuano le loro scelte strategiche. Le impre-se che operano nel mercato unico dell’Unione europea nonrientrano più nell’ambito del vecchio sistema della tassazionedelle fonti di energia, ma devono affrontare la sfida di incor-porare, fra i vincoli produttivi, il tema della sostenibilità.

All’economia dell’impresa, infine, sono dedicate tre importan-ti uscite. Piercarlo Ravazzi, Mario Calderini, Paolo Neirotti, Emi-lio Paolucci e Laura Rondi con L’impresa. Teoria, organiz-

zazione, strategia, tecniche economichee contabili («Strumenti», pp. 496, € 32)propongono un testo di impostazione origi-nale, frutto della collaborazione di economistiindustriali ed economisti aziendali. Il manua-le coniuga il metodo aziendale, focalizzatosulla complessità del sistema impresa, conquello economico, volto alla costruzione dischemi sintetici di analisi per comprendere ilcomportamento di soggetti i cui interessi gra-vitano intorno all’impresa. Dopo aver illustra-to nella prima parte questioni più generalirelative alla natura e al comportamento del-l’impresa e aver descritto i tratti caratterizzan-ti della sua vita, nella seconda parte gli autoriapprofondiscono temi tecnici e operativi,dalla contabilità generale e industriale all’ana-lisi di bilancio. Economia e gestione delleimprese («Manuali», pp. 520, € 32), a curadi Andrea Lipparini, presenta l’apparato teori-co e gli strumenti analitici per approfondire, inchiave strategica e organizzativa, le aree fun-zionali rilevanti dell’impresa e per compren-dere l’impatto esercitato su di esse dai muta-menti intervenuti, negli ultimi anni, nelleregole e nelle dinamiche competitive. L’evo-luzione e la diffusione delle tecnologie infor-matiche, la globalizzazione e l’affermarsi dinuovi attori e assetti organizzativi sono alcunedelle importanti realtà che rendono urgentel’adozione di nuovi supporti teorici concreta-mente applicabili. A tal fine, il volume adottaun approccio interfunzionale e tratta temati-che di tipo trasversale quali, ad esempio, losviluppo di innovazione, la valorizzazione delcapitale umano, il controllo strategico dellagestione di impresa. Piani finanziari evalore d’impresa («Economia e manage-ment», pp. 392, € 29) di Renato Santinifornisce a imprenditori, manager e professio-nisti gli elementi di base per poter sviluppareproprie analisi di sostenibilità finanziaria edi valore sul futuro dell’azienda, anche allaluce delle numerose novità (quali Basilea 2)in termini di informativa tra l’impresa e ilmondo esterno. I sistemi di pianificazione e

controllo delle piccole medie imprese nel nostro paese sonospesso inadatti per riprodurre adeguatamente le prospettivedi crescita a medio termine delle aziende e del settore in cuiesse operano. Finanziatori, investitori e lo stesso manage-ment sono spesso costretti a prendere decisioni sulla basedi informazioni storiche, per lo più provenienti dai bilancid’esercizio o dall’analisi fondamentale che ne discende,quando invece avrebbero bisogno di informazioni prospetti-che.

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Diritto

La pagina del diritto si apre con un impor-tante contributo alla riflessione sui fonda-menti stessi del diritto in una dimensioneglobale. Antesignano della comparazionegiuridica e da sempre studioso attento alleforme «mute» del diritto, Rodolfo Saccopropone in Antropologia giuridica.Contributo ad una macrostoria deldiritto («Collezione di testi e di studi», pp.368, € 29) un connubio fra le due disci-pline, reso oggi indispensabile dalle pro-blematiche sollevate dal multiculturalismo,dalla globalizzazione e dalle spinte all’uni-ficazione internazionale del diritto. La suaesplorazione tocca le norme, la loro legitti-mazione, la loro collocazione accanto aifondamentali fenomeni della fedeltà, dellasubalternazione, del sapere umano, dellavisione del soprannaturale. Il diritto, comelo conosciamo nelle società occidentali, èun sistema concettuale di cui il giurista èl’interprete: una funzione che egli svolgeconcentrandosi sulle forme verbalizzate(leggi, decreti, sentenze, direttive) ricondu-cibili a un potere statuale e politico, capa-ce di garantire il rispetto della norma giuri-dica. Presso altre culture troviamo inveceforme di diritto tradizionale-consuetudina-rio e fenomeni normativi latenti, posti al difuori delle istanze statuali, non verbalizzatie non verbalizzabili. Di qui l’interesse per ilgiurista di adottare uno sguardo antropolo-gico, il solo che può metterlo in condizio-ne di misurarsi con modelli non occiden-tali, finora esclusi dalla sua attenzione. Sentieri interrotti della legalità. Ladecostruzione del diritto amministra-tivo («Saggi», pp. 192, € 17) di FabioMerusi è un lucido e provocatorio saggioche si interroga sullo stato del principio dilegalità nella vita del nostro ordinamento.L’autore individua alcuni attentati a quelprincipio, in particolare nel rapporto frapotere legislativo e potere esecutivo, doveil primo tende a sostituirsi al secondo. Unesempio: costretto a privatizzare sempreper rispettare i patti di stabilità, il Parla-mento cerca di non perdere la presa suorganizzazioni che, almeno formalmente,ha privatizzato (è il caso delle fondazioni),inventandosi il «diritto privato speciale»,una sorta di riserva di potere ancora pub-blico, nascosto sotto apparenti rinvii all’au-

tonomia privata. Ulteriori attacchi alla lega-lità amministrativa, e perciò alla garanziadel cittadino, vengono ormai da più parti:oltre che dal legislatore, dagli interpreti cheteorizzano improponibili sistemi alternativio che dissimulano dietro teorie più «avan-zate» la ricomparsa di poteri liberi, e perciòarbitrari, e anche da qualche giudice (conparticolare frequenza quello penale), cheanziché ergersi a custode della legalitàpreferisce sostituirla con una sua legalitàalternativa.Le regole dell’onestà. Etica, politica,amministrazione («Saggi», pp. 216, €

17,50) di Bernardo Giorgio Mattarella trat-ta dei doveri di quattro o cinque milioni dipersone: tutti coloro che, in Italia, svolgonoa vario titolo – in virtù di un rapporto diimpiego, di un mandato politico, di unanomina o di un’attività professionale –funzioni nell’interesse della collettività. Sisuccedono a ritmo incalzante inchiestegiornalistiche e giudiziarie aventi peroggetto casi di mala-amministrazione: daiconcorsi truccati ai fascicoli dispersi nei tri-bunali, agli sprechi di risorse pubbliche, apratiche tangentizie. Nel 2005 il costodella corruzione in Italia è stato calcolatopari a 70 miliardi di euro (2,5% del Pil) espesso l’amministrazione pubblica ne èstato il luogo privilegiato, in modo partico-lare nella gestione di beni e servizi condi-visa con privati. Sebbene la vita quotidianadelle istituzioni fornisca molti ammirevoliesempi di correttezza, le regole di com-portamento dei politici e degli impiegatirisultano complessivamente inadeguate,ambigue e lacunose, mentre i controllisulla loro applicazione sporadici e ineffica-ci. Dopo aver esaminato i possibili rimedipreventivi alla corruzione e le più significa-tive esperienze straniere e internazionali,Mattarella considera, sotto il profilo dell’e-tica pubblica, varie categorie di funzionari:i politici, con i loro conflitti di interessi; gliimpiegati, con i loro codici di comporta-mento; i magistrati e, più in generale, gliorgani di garanzia; ed anche i privati chesvolgono funzioni pubbliche.La Repubblica delle autonomie nellagiurisprudenza costituzionale. Regio-ni ed enti locali dopo la riforma delTitolo V («Prismi», pp. 336, € 20), a cura

Otto proposte di una produzione giuridica amolte facce

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DIRITTO

di Alessandra Pioggia e Luciano Vandelli, fornisce un’analisi si-stematica ed aggiornata della giurisprudenza costituzionale do-po la riforma del titolo V della Costituzione, volta a saggiare inuovi rapporti che intercorrono fra i diversi li-velli di governo. Esperti di vari settori, dalla sa-nità all’ambiente, dal lavoro alla concorrenza,dal governo del territorio all’autonomia finan-ziaria, si sono confrontati sui problemi di attua-zione e hanno elaborato una visione d’as-sieme dei nuovi equilibri delineati dalla Corte.La libera circolazione dei lavoratori nel-l’Unione europea. Principi e tendenze(«Studi e ricerche», pp. 256, € 20) di StefanoGiubboni e Giovanni Orlandini individua iprincipi regolativi e le linee di tendenza delladisciplina in materia, sia rispetto alla disciplinadel rapporto di lavoro, sia rispetto ai profilirelativi alla sicurezza sociale. Gli autori analiz-zano sia la forma classica di libertà di circola-zione dei lavoratori europei che si svolge aisensi dell’art. 39 del Trattato di Roma (e chegarantisce la parità di trattamento coi lavora-tori dello Stato membro ospitante), sia quelleforme di mobilità transnazionale che risultanoattratte dai principi in tema di prestazione deiservizi. Tali forme di mobilità, sempre più dif-fuse oggi, pongono anche questioni regolati-ve potenzialmente in contrasto con quelletipiche della libera circolazione classica. Que-stioni all’origine delle controversie che hannocaratterizzato il travagliato processo di appro-vazione della «Direttiva Bolkestein» sul merca-to interno dei servizi.Al diritto dell’economia si riferiscono duenotevoli contributi. Le crisi di impresa fradiritto ed economia. Le procedure diinsolvenza («Studi e ricerche», pp. 376, €

27,50) di Lorenzo Stanghellini affronta, comedice il sottitolo, le procedure d’insolvenza. L’at-tività d’impresa nasce e prospera grazie aldebito e al differenziale fra il costo del capita-le e il profitto atteso. Il debito, inusuale per ilconsumatore, è del tutto fisiologico per l’im-prenditore. L’insolvenza è uno dei possibiliesiti dell’attività d’impresa, il risultato sfavore-vole di una scommessa che, tuttavia, il siste-ma incoraggia. Per tale eventualità tutte lelegislazioni moderne prevedono speciali pro-cedure, dette procedure d’insolvenza. A cosamirano in concreto e a cosa dovrebbero mira-re? Devono tutelare solo gli interessi dei creditori o anche gliinteressi di una comunità più vasta di soggetti? Come sonostrutturate? Avvalendosi di un’ampia letteratura italiana e inter-

nazionale, Stanghellini analizza la normativa italiana sulla pro-cedura d’insolvenza – così come riformata a seguito del casoParmalat, nel 2004-2006 – e affronta i vari temi connessi alle

crisi d’impresa, da quelle piccole a quelledelle grandi società quotate: l’attitudine alrischio degli imprenditori e le reazioni deifinanziatori, le responsabilità degli amministra-tori, il rapporto fra interessi dei creditori e inte-ressi dei lavoratori, le procedure di ristruttura-zione e il fallimento, il concordato preventivoe fallimentare, la revocatoria e le tecniche perla conservazione dell’impresa in crisi (eserci-zio provvisorio e conferimento in una nuovasocietà) e infine gli accordi stragiudiziali.Le programmazioni economiche. L’inter-vento pubblico tra piani e regole («Il Muli-no/Ricerca», pp. 256, € 21) di Nicoletta Ran-gone delinea l’evoluzione delle programma-zioni economiche e del dibattito che le hariguardate: sottolinea l’importanza crucialeche esse conservano in quasi tutti i settori incui i pubblici poteri condizionano le attivitàeconomiche; ne ricostruisce la struttura giuri-dica sul piano delle tecniche di intervento,delle garanzie procedurali e processuali, deiraccordi fra programmazioni e pianificazionidel territorio; definisce le condizioni di coe-renza con il diritto sovranazionale e globale.Ne emergono le profonde trasformazioni chehanno progressivamente interessato le pro-grammazioni economiche, i loro pregi e limi-ti, le esigenze di riforma.Infine, è una nuova edizione completamenterifatta quella approntata da Renzo Costi perL’ordinamento bancario («Strumenti», pp.872, € 45). Gli ultimi anni hanno visto suc-cedersi profondi e consistenti cambiamentidell’ordinamento bancario e finanziario, e ilmanuale non solo registra tutte le novità inter-venute, ma è il primo a esaminare organica-mente le nuove disposizioni di vigilanza ema-nate dalla Banca d’Italia il 28 dicembre 2006per dare attuazione alle regole fissate dall’Ac-cordo di Basilea 2. Costi descrive gli effettiche l’applicazione dei nuovi principi contabiliinternazionali Ias/Ifrs determina sui bilancibancari e sulla comunicazione finanziaria diimpresa; analizza la struttura proprietaria, l’or-ganizzazione e le competenze della Bancad’Italia alla stregua della riforma del 2006;

conduce un’approfondita e aggiornata disamina delle fonda-zioni bancarie e fornisce un quadro completo della vicendastorica del sistema bancario italiano.

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Collaborazioni editorialiIn questa sezione sono elencate le novitàdelle collane edite in associazione concentri e istituzioni di ricerca. Diciottoinnanzitutto sono i titoli nei Percorsi, chepresentiamo a partire dai due volumisulla massoneria curati da Fulvio Contisulla scia del sua fortunata Storia dellamassoneria italiana: La massoneria aFirenze. Dall’età dei Lumi al secondoNovecento (pp. 544 con ill., € 37) e Lamassoneria a Livorno. Dal Settecen-to alla Repubblica (pp. 592 con ill., €

38). A Firenze fra il 1731 e il 1732 vide laluce quella che è considerata la primaloggia massonica italiana. Da allora, conalterne vicende, le logge liberomuratoriehanno rappresentato un tratto caratteriz-zante della vita sociale e politica fiorenti-na. E ancora oggi Firenze può essere rite-nuta la città italiana con la più alta pre-senza massonica. Il volume racconta que-sta lunga storia, muovendo dal crepusco-lo della Firenze medicea per spingersifino al secondo dopoguerra nella Firenzedi La Pira. Anche a Livorno le prime loggemassoniche furono fondate verso il 1730per iniziativa della comunità mercantileinglese. Sopravvissuta alle persecuzionidella Restaurazione, la massoneria livor-nese tornò a rifiorire dopo l’Unità, quandoin una città di neppure centomila abitantifurono attive decine di logge, in cui tran-sitarono i maggiori esponenti delle forzepolitiche locali. Molti massoni livornesifurono tra gli iniziali fiancheggiatori delmovimento fascista, da cui si distaccaro-no dopo la marcia su Roma. Proprio per iconnotati popolari e democratici dellalocale trama associativa massonica, larepressione fascista fu poi particolarmen-te spietata e lasciò ben poco spazio peruna presenza liberomuratoria organizzata,che poté riprendere soltanto dopo la libe-razione.Per le strade del mondo. Laiche ereligiose fra Otto e Novecento (pp.456, € 33), a cura di Stefania Bartoloni,studia l’impegno delle donne nella bene-ficenza cattolica e nella filantropia laicaallargando poi l’indagine alle congregazio-ni religiose femminili che, impegnatespesso sullo stesso terreno delle associa-zioni laiche, hanno inevitabilmente finitoper relazionarsi più o meno direttamentea esse. Torino oltre la crisi. Una «businesscommunity» tra Otto e Novecento(pp. 320, € 22) di Ivan Balbo è uno stu-dio originale che indaga come Torino allafine dell’Ottocento riesca a uscire rapida-mente da una profonda crisi economica.Il volume adotta un approccio centrato

sulla business community, intesa comel’insieme delle imprese e degli imprendi-tori uniti da relazioni sociali ed economi-che. Emerge il ritratto di una città capacedi risollevarsi grazie a un nucleo di ban-chieri privati, a una rete di cotonieri pro-testanti per lo più svizzeri, e a un tessutodi boite, di piccole imprese meccanicheche per alcuni versi compongono undistretto.Stato e infanzia nell’Italia contempo-ranea. Origini, sviluppo e fine del-l’Onmi 1925-1975 (pp. 400 con ill., €

28), a cura di Michela Minesso, ricostrui-sce la storia dell’Opera nazionale per laprotezione della Maternità e dell’Infanzianel quadro dello sviluppo delle politichesociali italiane in favore dei minori nelcorso del Novecento. Il periodo preso inesame va dall’età liberale, e giolittiana inspecie, al 1975, anno in cui l’Onmi cessòdi esistere e le sue competenze passaro-no agli enti locali. A una prima parte diricostruzione storica generale segue unaseconda parte nella quale sono prese inesame fasi specifiche dell’attività dell’On-mi in alcune città.

Il volume curato da Ornella De Rosa eDonato Verrastro Appunti di viaggio.L’emigrazione italiana tra attualità ememoria (pp. 512, € 25) affronta unaspetto dei più rilevanti nella nostra storiarecente. L’Italia, come è noto, è uno deipaesi che più hanno contribuito al feno-meno migratorio: tra la fine dell’Ottocen-to e la fine del Novecento sono espatria-ti circa 26 milioni di italiani. Analizzando ilfenomeno con lente storica e sociologica,il volume coglie le motivazioni che spin-gono a scegliere una meta piuttosto cheun’altra, le traversie incontrate nel viaggio,le specifiche difficoltà di inserimento degliitaliani, gli espedienti per riuscire ad affer-marsi, le differenze tra le diverse regioni.

Il miracolo economico italiano(1958-1963) (pp. 312, € 24), a cura diAntonio Cardini, è centrato su una fasecruciale nello sviluppo del nostro paese.L’inserimento dell’Italia nel contesto del-l’economia europea e internazionale,derivante dalla scelta occidentale compiu-ta nel 1948, trascinò la penisola in unagigantesca crescita produttiva, che siassociò non solo alla costituzione di unavera e propria economia industriale, maanche a una profondissima trasformazio-ne sociale. Il miracolo economico ebbeconseguenze sociali di portata millenaria,con la fine dell’Italia rurale e una modifi-cazione degli assetti socio-economici risa-lenti al Medioevo e alla rifeudalizzazionedell’età moderna. L’Europa di carta. Stampa e opinionepubblica in Europa nel 2006 (pp. 280,€ 21), a cura di Paolo Pombeni, è il bilan-cio annuale del monitoraggio su quantola stampa europea scrive in tema di Unio-ne, portato avanti dal bolognese Centrostudi per il progetto europeo. Nel volume,che si affianca alle analisi quindicinali etrimestrali disponibili online (www.euro-pressresearch.eu), sono valutati e rias-sunti i grandi temi legati al progetto euro-peo che nel corso del 2006 hanno occu-pato le pagine dei più importanti quoti-diani di Italia, Francia, Germania, GranBretagna, Spagna, Austria e Belgio: il Trat-tato costituzionale, le politiche sociali e diintegrazione, le ondate migratorie, la que-stione della sicurezza interna e della poli-tica estera comune, le relazioni transa-tlantiche, gli intrecci fra prospettive nazio-nali e integrazioni sovranazionali nelcampo dell’economia e della finanza.Unione europea: governance e rego-lamentazione (pp. 304, € 23), a cura diFrancesco Passarelli, contiene una serie diinteressanti riflessioni sulle forme digovernance che si vanno affermando nelnuovo scenario dell’Ue. La prima partedel volume analizza il tema del decisionmaking europeo e i contenuti della Stra-tegia di Lisbona, cercando di comparare irisultati finora conseguiti dai vari paesi efornendo indicazioni di governance per iprossimi anni. La seconda parte entrainvece nel cuore dei due settori vitali perl’economia italiana ed europea – finanzae telecomunicazioni – per i quali l’armo-nizzazione e la liberalizzazione sonoancora da completare.Gli studi raccolti in Paesaggi europeidel Neoclassicismo (pp. 352, € 25), acura di Giulia Cantarutti e Stefano Ferrari,presentano analisi e interpretazioni di unanuova visione del Neoclassicismo nelle

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COLLABORAZIONI EDITORIALI

diverse prospettive europee, fra letteratu-ra e arte figurativa, mitologia greco-roma-na e mitologia iperborea, iconologia epolitica, oltre i confini delle vicende nazio-nali. Tesi, proposte, interrogativi, memoriedell’antico e modernità si illuminano avicenda, creando un affresco affascinantedi storia delle idee.Il nuovo volume di Riccardo Campa s’inti-tola Ontem. L’elegia del Brasile (pp.1.152, € 50) ed è un itinerario all’internodella storia brasiliana e soprattutto del-l’immagine del Brasile, dal primo tempodella scoperta e colonizzazione a oggi. Lavisione elegiaca di un paese dalle dimen-sioni continentali si coniuga con la conge-stione istituzionale, preludio della disami-na positivistica e liberale, che dall’Europasi espande nell’area americana, nell’inten-to di coinvolgerla nei sommovimentiideologici del cosiddetto secolo breve. Ilprocesso di trasformazione dell’economiaagro-pecuaria nell’economia industriale siesplica con una serie di accorgimentistrutturali, che conferiscono un particolarerilievo alla configurazione plurietnica emonolinguistica del paese. Il Brasile,responsabile peraltro delle sorti ecologi-che del pianeta, affronta le sfide dellamodernità idealmente armonizzando l’A-frica, l’Europa e l’Oriente.In un momento in cui l’economia apparesempre più dominata dalle logiche dellaglobalizzazione, si va rafforzando l’atten-zione sui sistemi produttivi locali formatida numerose piccole imprese. Dietroquesto apparente paradosso si scorge ildesiderio dei territori di governare il pro-prio sviluppo attraverso forme di impren-ditorialità diffusa, capaci di dare vita amodelli competitivi di successo a livellomondiale senza rinunciare ai legami forticon le risorse, le culture e le comunitàlocali. Si tratta di un cammino difficile siaper chi, come l’America Latina, lo sta intra-prendendo per la prima volta, sia per chi,come l’Italia, può contare su un’esperien-za già storicamente consolidata comequella dei distretti industriali. Piccoleimprese e distretti industriali. Politi-che per lo sviluppo in Italia e inAmerica Latina (pp. 360, € 27), a curadi Fabio Antoldi, focalizza la ricerca suqueste due diverse realtà, mettendone inluce somiglianze e differenze e propo-nendo anche casi di intervento pubblico asostegno dello sviluppo di tali sistemi. Laprima parte analizza la realtà attuale deidistretti industriali italiani; nella secondaparte sono presentati alcuni casi di inter-vento a sostegno dello sviluppo di sistemiproduttivi in Messico, Brasile e Argentina.

Ancora lo sviluppo locale è il filo che per-corre il volume di Sebastiano BruscoDistretti industriali e sviluppo locale.Una raccolta di saggi (1990-2002)(pp. 488, € 32). Analisi della strutturaindustriale italiana e confronti fra sistemiproduttivi, il nesso tra formazione, com-petenze e capacità concorrenziale, il signi-ficato dei servizi reali, la piccola impresa el’ideologia della sinistra, la politica di svi-luppo, nuovi indirizzi per una teoria deidistretti industriali. Sono gli argomenti deicontributi raccolti, scritti tra il 1990 e il2002, nei quali il pensiero di Brusco risal-ta in tutta la sua lucidità e si riproponecome la lezione di un grande maestro.Un tema emergente in economia è quel-lo del microcredito, che consiste nell’ero-gazione di prestiti di basso ammontare,concessi senza vincoli di garanzia, e svol-ge da diversi anni un ruolo fondamentalenon solo nei paesi poveri, ma dovunquevi siano persone prive di possibilità. Laparticolarità del microcredito deriva dallesue finalità, dalla sua missione, e richiedeuna specificità nell’operare delle istituzio-ni che lo esercitano: le relazioni istituzio-nali con il contesto socio-economico; lascelta del target; il processo creditizio; ilpricing; la struttura organizzativa; le fontidi finanziamento e la sostenibilità finan-ziaria. Nel volume curato da Daniele Cira-vegna e Andrea Limone Otto modi didire microcredito (pp. 384, € 30), ottoistituzioni esercenti il microcredito in ottopaesi diversi (Argentina, Bolivia, Francia,Irlanda, Italia, Portogallo, Regno Unito,Stati Uniti) presentano e dibattono fra diloro finalità e modo di operare in contestieconomici e sociali differenti.

Dopo MIRROR, un modello di lavoro nel-l’economia della conoscenza (2005)Sergio Galbiati, Giuseppe Giaccardi eMarina Perego studiano il ruolo del capi-

tale umano nel mercato internazionaledei semiconduttori vissuto dall’Italia.IMAGINE, la sfida del capitaleumano nell’economia della cono-scenza (pp. 224, € 19) documenta ilcaso di studio sul capitale umano diMicron Technology Italia, il confronto congli stakeholder esterni, i risultati praticiottenuti dall’impresa, le proposte di lavo-ro rispetto alle esigenze strategiche rico-nosciute come indispensabili per «cresce-re insieme con un territorio che vuole cre-scere».

La città logistica (pp. 400 con ill., €

30), a cura di Enrico Musso, Claudia Bur-lando e Hilda Ghiara, affronta le politichedella logistica urbana, che riguardano lacircolazione dei veicoli privati, i servizi ditrasporto pubblico, la mobilità delle merci,il contesto territoriale e infrastrutturale. Magli obiettivi della logistica si perseguonoanche con strumenti non trasportistici,come la pianificazione territoriale, gli oraridella città, l’uso della telematica. Il buonfunzionamento di tutti i settori d’interven-to è indispensabile affinché la logisticaurbana dia luogo a maggiore accessibilitàanziché a incrementi di costi ambientalie/o fiscali.La Conferenza Stato-regioni, di cui fannoparte il ministro per gli affari regionali e ipresidenti delle regioni e delle provinceautonome di Trento e Bolzano, è stataistituita nel 1983 allo scopo di creare unostrumento di collaborazione tra governo eregioni. Guido Carpani in La ConferenzaStato-Regioni. Competenze e moda-lità di funzionamento dall’istituzionead oggi (pp. 336, € 24) ne riepiloga lastoria, l’implementazione delle compe-tenze, ne spiega le modalità di funziona-mento e traccia le linee di un possibilepercorso evolutivo. Infine I servizi agli studenti nell’atti-

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COLLABORAZIONI EDITORIALI

vità gestionale dell’università. Stru-menti ed esperienze a confronto (pp.264, € 20), a cura di Giuseppe Catalanoe Enrico Periti, raccoglie, nella primaparte, un confronto di riflessioni metodo-logiche relative ai settori del sistema uni-versitario su cui l’evoluzione dei servizi siè manifestata con particolare incisività. Laseconda parte, invece, si focalizza sulletestimonianze ed esperienze dirette chealcuni atenei (Firenze, Messina, Palermo,SISSA di Trieste, Politecnico di Milano eUniversità della Calabria) hanno affronta-to nel seguire le nuove dinamiche in atto,quali e-learning, orientamento, tutorato,mobilità internazionale, rapporti con leregioni, delocalizzazione della didattica inpoli.Nella serie dedicata ai Discorsi parla-mentari che il Senato della Repubblicaaffida alle edizioni del Mulino appare ilvolume che raccoglie i discorsi più signifi-cativi di Francesco A. De Cataldo (pp.560, € 39, con CD-Rom allegato), sele-zionati e presentati da Giorgio Spangher.Brillante penalista, dirigente della gio-ventù liberale di Bari, De Cataldo fu elet-to alla Camera nelle liste del partito radi-cale dal 1978 al 1983, e nel 1983 comeindipendente nelle liste del partito socia-lista al Senato, dove restò fino al 1987.Nei suoi interventi De Cataldo affrontòalcuni temi allora particolarmente dibattu-ti e cari al partito radicale come la lotta alterrorismo, la riforma delle istituzioni, iproblemi della giustizia, la questionemorale e la questione meridionale.

L’Istituto italiano per gli studi storici inquesto semestre, oltre al volumeXXI/2005 (pp. 298, € 31) degli Annali,presenta tre volumi. Il primo pubblica, perle cure di Alberto Cavaglion e SandroGerbi, gli Scritti novecenteschi (pp.228, € 24) di Piero Treves e ci restituisce

un Treves che alla storia contemporaneaha dedicato importanti lavori, dove l’auto-biografia s’intreccia con l’analisi della cul-tura politica e letteraria. Le origini delsocialismo in Italia ripercorse attraverso lamemoria di Claudio Treves o AlessandroLevi; la questione dell’antifascismo e ilruolo degli intellettuali in esilio; la culturauniversitaria italiana e il magistero di Gae-tano De Sanctis; la storia e la storiografiasul fascismo nell’opera di Renzo De Feli-ce; il rapporto fra «antifascisti ebrei» e«antifascismo ebraico» sono alcuni deitemi affrontati in questo volume, cheruota intorno a due lunghi contributi dedi-cati all’editore modenese A.F. Formigginie allo storico e americanista AntonelloGerbi. Il secondo titolo è Il senso dell’e-tica. Kant e la costruzione di unateoria morale (pp. 358, € 35) di Stefa-no Bacin, che per la prima volta esaminae ricostruisce in maniera sistematica l’in-tero percorso della riflessione di Kant suiproblemi dell’etica filosofica, dai primiscritti in proposito alla Metafisica deicostumi del 1797. Il filo conduttore ècostituito anzitutto dalla necessità di unateoria dell’azione morale e dalle diversesoluzioni trovate da Kant a questo proble-ma. Parallelamente vengono analizzati ediscussi i suoi tentativi di costruire un’eti-ca nuova su quella base. Terzo titolo del-l’Istituto napoletano, Il concetto dimateriale musicale in Th.W. Adorno(pp. 220, € 23) di Sara Zurletti dimostracome la riflessione adorniana sulla musi-ca nasca rapportandosi principalmentealla tonalità e alla tradizione classico-romantica, a partire dalla quale si costitui-sce la categoria di «materiale musicale».Tale nozione è protagonista di una dialet-tica storica che traduce nello specificomusicale il concetto adorniano di Aufklä-rung. La seconda parte è dedicata aBeethoven, che nell’estetica adornianaassolve al ruolo di paradigma unico e nonpiù riproducibile. La terza parte si occupadella riflessione di Adorno sul Novecento:Schönberg, Stravinsky, Mahler e la scuolaseriale sono qui altrettante reazioni all’u-sura della tonalità. All’interno delle diverse iniziative editoria-li realizzate dal Mulino con l’Istituto tren-tino di cultura sono da segnalare in que-sto semestre sei nuovi titoli. Nelle «Mono-grafie» appare il saggio di Marina Garbel-lotti Le risorse dei poveri. Carità etutela della salute nel principatovescovile di Trento in età moderna(pp. 440, € 29), affresco di un sistemaassistenziale periferico di cui analizza lecaratteristiche, proponendosi di capire se

e come in queste zone si riuscisse arispondere alle molteplici esigenze diordine sociale, caritativo e sanitario; diesaminare l’attività caritativa e le curesanitarie praticate dalle strutture assisten-ziali; di ricostruire i dispositivi assistenzialiche si svilupparono in villaggi che conta-vano poche centinaia di abitanti, dovenon esisteva alcun ospedale.

Poi quattro nuove uscite nei «Quaderni».Europa in costruzione. La forza delleidentità, la ricerca di unità (secoli IX-XIII) (pp. 504, € 32), a cura di GiorgioCracco, Jacques Le Goff, Hagen Keller eGherardo Ortalli, raccoglie una serie didensi contributi sulle radici dell’Europanell’alto Medioevo, un’epoca segnata damigrazioni e invasioni di popoli, da incro-ci incessanti di etnie, di culture, di religio-ni. Come fu possibile che l’Europanascesse e prendesse forma da questemescolanze? Il volume intende fornire uncontributo di analisi esplorando, per isecoli dell’Europa in costruzione, il ruoloforte delle diversità e insieme la ricercadell’unità, anzi di un’identità. I tribunalidel matrimonio (secoli XV-XVIII) (pp.864, € 44), a cura di Silvana Seidel Men-chi e Diego Quaglioni, conclude la seriedei quattro volumi dedicati ai «Processimatrimoniali degli archivi ecclesiastici ita-liani» e costituisce la realizzazione piùimportante di questo progetto di ricerca. Ilvolume presenta innanzitutto i risultatidell’esplorazione sistematica e della sche-datura informatica di quasi cinquemilaprocessi matrimoniali degli archivi eccle-siastici di Venezia, Verona, Feltre, Trento eNapoli dal 1420 al 1803. Un altro aspet-to rilevante del volume è il confronto fra itribunali cattolici e i tribunali protestanti,per la prima volta messo in atto nella sto-riografia europea. Anche le comunitàebraiche presenti in Italia entrano nell’ot-

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tica del volume, costituendo un altroimportante termine comparatistico.Maria Arcangela Biondini (1641-1712) e il monastero delle Serve diMaria di Arco. Una fondatrice e unarchivio (pp. 356, € 24), a cura di Gior-gio Butterini, Cecilia Nubola e AdrianaValerio, fornisce un primo contributo allacomprensione dal punto di vista storico,teologico, letterario, psicanalitico della vitae dell’opera di Maria Arcangela Biondini,figura carismatica all’interno del panora-ma religioso e sociale della seconda metàdel XVII secolo. Con La cultura all’om-bra del muro. Relazioni culturali traItalia e DDR (1949-1989) (pp. 480, €

30), di Magda Martini, la storia della DDRviene proposta in un’analisi che attraversaun quarantennio di relazioni con l’Italia ela sua cultura, affrontando temi topicicome la propaganda, il dissenso, la cen-sura e il ruolo della Stasi. Da ultimo nella serie dei «Contributi» esceOperare la resistenza. Suppliche,gravamina e rivolte in Europa (secoliXV-XIX) (pp. 240, € 18), a cura di Ceci-lia Nubola e Andreas Wurgler.Rapporto sulle economie del Medi-terraneo. Edizione 2007 (pp. 256, €

20), a cura di Paolo Malanima, è il terzorapporto annuale elaborato dall’Istitutodi Studi sulle Società del Mediterraneodel Cnr, che si propone di presentare unquadro complessivo su tutti i paesi delMediterraneo. I capitoli analizzano i prin-cipali indicatori economici – popolazione,prodotto, conti pubblici, energia, livelli divita – e forniscono i dati statistici piùimportanti e aggiornati su questo univer-so composito in continua trasformazione.

Perché l’Europa? Rapporto 2007 sul-l’integrazione europea (pp. 288, €

21), a cura di José Luis Rhi-Sausi e Giu-seppe Vacca, è il secondo rapporto

annuale che Istituto Gramsci e CeSPIdedicano allo stato dell’Unione europea.La sezione monografica del Rapporto hal’obiettivo di indagare le ragioni attuali perfare l’Europa. La seconda sezione è divisain rubriche: sugli sviluppi istituzionali, l’U-nione allargata e l’economia mondiale, lacostruzione dello Spazio di libertà, sicu-rezza e giustizia, la Politica estera e didifesa.Sempre l’Istituto Gramsci avvia l’annua-rio Studi gramsciani nel mondo (pp.352, € 24,50), curato da Giuseppe Vaccae Giancarlo Schirru, che nella sua primauscita comprende gli anni 2000-2005.Questa pubblicazione è dedicata a racco-gliere i migliori scritti di studiosi di tutto ilmondo dedicati a Gramsci o ispirati dalsuo pensiero. Tra gli argomenti dei saggi:la riflessione sul linguaggio, la teologia, ilrapporto tra diritto ed economia, la teoriadella politica e delle relazioni internazio-nali, l’applicazione di categorie gramscia-ne a singoli casi nazionali (come la lottacontro l’apartheid in Sud Africa o il pro-cesso di pace in Medio Oriente) e l’esa-me della diffusione del pensiero di Gram-sci in aree culturali emergenti come ilmondo arabo-islamico.XX secolo è una collana di storiografia estoria del pensiero politico che si avviaper iniziativa del Centro di studi sulla sto-ria e il pensiero politico del Novecentodiretta da Alberto De Bernardi e CarloGalli. Due sono i titoli di partenza. Ilfascismo e i contadini (pp. 296, € 14)di Georges Canguilhem è un piccolo sag-gio apparso anonimo nel 1935, le cuianalisi risultano ancora di un’attualità sor-prendente. Riflettendo sulla questioneagraria e sul pericolo della fascistizzazionedelle masse contadine, Canguilhem, cheparteciperà in prima persona alla resi-stenza, descrive il fascismo come nuovatecnica politica che mira a normalizzaretutti gli aspetti dell’esistenza umana com-presi quelli vitali e biologici. Con questotesto giovanile, per la prima volta pubbli-cato in Italia in un’attenta edizione a curadi Michele Cammelli, si svela la vocazionepropriamente politica della filosofia diCanguilhem. Terrorismo e società. Ilpubblico dibattito sul terrorismo inItalia e in Germania negli anni Set-tanta (pp. 296, € 22) di Marica Tolomellisi addentra negli anni di piombo per unaduplice via: una rigorosa ricostruzione dicontesto e di eventi, e una complessivarivisitazione del pubblico dibattito cheessi provocarono. L’analisi delle fonti ita-liane e tedesche disegna analogie e diffe-renze della lotta armata clandestina nei

due paesi. Analogie nelle finalità e nelleforme d’azione, differenze nel terrenod’origine, nel radicamento sociale, nelladimensione politica. Ma del tutto simile èl’angoscia che due giovani democrazieprovarono di fronte a una sfida la cuiposta era alta.

Fonti e studi sul federalismo e sull’in-tegrazione europea è una collana pub-blicata con il Centro di ricerca sull’integra-zione europea (Crie) dell’Università diSiena. Vi compaiono tre nuovi titoli, duedei quali dedicati a figure di primo pianodel federalismo italiano. Un federalistagiacobino. Ernesto Rossi pionieredegli Stati Uniti d’Europa (pp. 688con ill., € 46) di Antonella Braga, parten-do da una vasta documentazione inedita,ripercorre l’evoluzione del pensiero fede-ralista di Ernesto Rossi (autore con Spi-nelli e Colorni del famoso Manifesto diVentotene nel 1941) e della sua azioneal servizio del Movimento federalistaeuropeo con particolare attenzione aglianni della prigionia, del confino e dell’esi-lio in Svizzera, mettendo in rilievo come ilsuo contributo all’affermazione del fede-ralismo sia stato, sino alla caduta dellaCed (1954), almeno pari a quello di Spi-nelli. Cinzia Rognoni Vercelli con LucianoBolis dall’Italia all’Europa (pp. 536con ill., € 35) rende omaggio a un «pic-colo maestro» del federalismo. Antifasci-sta sin dagli anni Trenta, eroe della Resi-stenza nelle file di Giustizia e Libertà alfianco di Ferruccio Parri, impareggiabileesempio d’impegno civile e politico neldopoguerra, Bolis dedicò poi tutta la suavita alla militanza federalista. L’Europa ele città. La questione urbana nel pro-cesso di integrazione europea (1957-1999) (pp. 400, € 27) di Laura Grazianalizza l’attenzione dedicata dalle istitu-zioni comunitarie alle città, individuate sia

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come elemento virtuale di rafforzamentodell’integrazione europea, sia come luogonel quale raggiungere e veicolare quegliobiettivi di coesione, crescita e diffusionedel benessere stabiliti sin dai Trattati diRoma. Le azioni della Comunità/Unioneeuropea per le città hanno rappresentatol’esito di un lungo dibattito, avviato neglianni Sessanta, che ha portato alla realiz-zazione dei progetti pilota e dell’iniziativaURBAN negli anni Novanta. L’analisi dellacostruzione europea attraverso la lenteinedita della questione urbana mette inluce uno dei canali attraverso i quali leistanze di democratizzazione si sonoaffermate nella Cee/Ue. Prosegue, per iniziativa del Centro studisul federalismo e della Fondazione Euro-pea Luciano Bolis, la pubblicazione delleOpere di Mario Albertini curate da Nico-letta Mosconi. Il terzo volume di Tutti gliscritti è dedicato agli anni 1958-1961(pp. 960, € 60). Gli scritti raccolti riguar-dano il consolidarsi della svolta strategicadel Movimento federalista europeo dopola caduta della Ced, attraverso la mobilita-zione popolare con lo strumento del Con-gresso del popolo europeo. Era necessa-rio proseguire nella formazione di ungruppo di militanti agguerrito e preparatoculturalmente e a questo fine in queglianni Albertini elaborò alcuni dei suoi scrit-ti più innovativi sulla politica, sul Risorgi-mento, sulla nascita degli Stati Uniti d’A-merica e sullo Stato nazionale.Nelle Ricerche e studi dell’IstitutoCarlo Cattaneo esce il volume curato daPiergiorgio Corbetta e Giancarlo Gaspero-ni I sondaggi politici nelle democra-zie contemporanee (pp. 200, € 17). Iltema è di indubbia attualità: i sondaggi suargomenti politici ed elettorali svolgonoun ruolo centrale nei regimi democraticie i risultati dei sondaggi godono di unavisibilità mediatica sempre più marcata.Gli attori politici se ne servono per impo-stare le loro strategie di comunicazione eper tentare di influire sull’opinione pub-blica (o persino di manipolarla). Gli istitu-ti di ricerca danno vita a un mercato con-correnziale, con il rischio di impoverire laqualità dei sondaggi pur di abbassarne icosti. Gli utenti di queste inchieste difficil-mente posseggono le competenzemetodologiche per valutarle criticamente.Questo volume esamina il contesto poli-tico, comunicativo, imprenditoriale, deon-tologico e normativo entro cui si effettua-no sondaggi in alcune democrazie(Austria, Francia, Germania, Italia, RegnoUnito, Spagna, Stati Uniti) e cerca di indi-viduare strumenti per garantire la qualità

dei dati e la correttezza delle interpreta-zioni.Il primo titolo della Collana della Fonda-zione Ermanno Gorrieri per gli studisociali, curato da Luciano Guerzoni, èdedicato a Le politiche di sostegno al-le famiglie con figli. Il contesto e leproposte (pp. 380, € 27). Il volume ana-lizza l’attuale situazione italiana ponendo-la in comparazione europea e formulandopuntuali proposte per la riforma delle poli-tiche familiari, in ambito nazionale e loca-le, con riferimento sia ai servizi sia ai tra-sferimenti monetari. Lo scenario cheemerge evidenzia la criticità delle condi-zioni di vita di una parte consistente dellefamiglie italiane. Le proposte presentateassumono a riferimento comune il temadelle politiche di sostegno alle famigliecon figli minori, quale possibile puntod’avvio di una «riforma di sistema» dellepolitiche sociali in ambito familiare.

La Guida ai paesi dell’Europa centra-le orientale e balcanica. Annuariopolitico-economico 2006 (pp. 384, €

25), curata quest’anno da Luisa Chiodi eFrancesco Privitera, è una pubblicazionedel Centro per l’Europa centro-orienta-le e balcanica che esce al Mulino dal1999. È un’opera di consultazione essen-ziale, redatta dai maggiori esperti del set-tore. Oltre a una serie di saggi incentratisulle dinamiche socio-culturali in atto, laGuida contiene anche 22 schede-paese,che forniscono un quadro politico, econo-mico e delle relazioni internazionali, e unacronologia degli eventi più importanti. Con onesto amore di degradazione.Romanzi sperimentali e d’avanguar-dia nel secondo Novecento italiano(pp. 248, € 20) di Luigi Weber è il nuovotitolo ospitato nella Collana del Diparti-mento di Italianistica dell’Università diBologna. Il volume indaga una vicenda

eversiva – quella del romanzo sperimen-tale e d’avanguardia – che ha percorso ilventesimo secolo per poi esaurirsi. Insede romanzesca, il nichilismo dell’avan-guardia si incarnò essenzialmente nelGruppo 63, di cui il libro ripercorre l’e-sperienza nel dibattito critico e nelle scrit-ture, in rapporto all’école du regard, alGruppo 47, alla narrativa anglo-america-na. Alla ricostruzione circostanziata di uncampo letterario in trasformazione, in cuigiocarono un ruolo cruciale le riviste, glieditor e i traduttori, fanno seguito alcunepuntuali letture, volte all’individuazionedell’influsso di Beckett romanziere suManganelli e Malerba, Lucentini e Celati,Sanguineti e Spatola, Balestrini e Porta.Scorciatoie, collana del Dipartimento diLingue e letterature straniere dell’Universitàdi Bologna, annovera un nuovo titolo cura-to da Giulia Cantarutti: Le ellissi dellalingua. Da Moritz a Canetti (pp. 200, €

14,20). Sette autori tedeschi dall’Illumini-smo a oggi – Moritz, Knigge, Scho-penhauer, Ebner-Eschenbach, Döblin,Benjamin, Canetti – vengono presentaticome maestri di forme della scrittura scor-ciata, dai confini aperti a continui passaggie incroci fra generi letterari diversi.Nella collana Storie di imprese vede laluce Jolly Hotels. Il percorso strategi-co di una grande impresa famigliare(1949-2006) (pp. 480, € 37) di Mauri-zio Rispoli e Sara Mella, sessant’anni distoria della catena alberghiera fondata daGaetano Marzotto. Gli autori adottano unapproccio storico-economico-gestionale.Ogni capitolo si apre con due paragrafiriguardanti l’evoluzione dell’ambienteeconomico, sociale e politico rilevante perl’impresa, e lo sviluppo dell’industriaalberghiera. Gli altri paragrafi contengonoelementi di analisi della Jolly Hotels siaquando si cerca di definire l’arena com-petitiva entro la quale si è trovata e sitrova a operare, sia quando l’attenzione èspostata sui processi interni aventi peroggetto l’organizing, lo sviluppo dellastruttura produttiva, l’organizzazione dellaproduzione, la gestione delle risorseumane, il marketing, la finanza aziendale,l’evoluzione della compagine sociale edel consiglio di amministrazione con lericadute in termini di governance azien-dale.La collana del Centro italiano di docu-mentazione sulla cooperazione e l’econo-mia sociale Storia e studi cooperativipropone due titoli. Tito Menzani con ilsuo La cooperazione in Emilia-Roma-gna. Dalla Resistenza alla svoltadegli anni settanta (pp. 448, € 32)

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compie la sua indagine su un periodoche per la cooperazione è denso di occa-sioni, in un susseguirsi di dibattiti intellet-tuali, provvedimenti organizzativi, lottepolitiche, investimenti economici, e sceltestrategiche. In quarant’anni, la coopera-zione ha interpretato e subìto una serie dimaturazioni e stravolgimenti, che nehanno riformulato cultura e organizzazio-ne, nel rispetto dei valori fondanti, ma allaricerca di un rinnovato modello che hacostituito la base dell’odierno modo difare cooperazione.L’altro nuovo titolo della collana affrontaun aspetto essenziale dell’impresa coo-perativa, quell’Utilità distintiva che essaintende manifestare rispetto all’impresafor profit. Ma come si fa a valutarla? Inpratica si tratta di misurare quali vantaggiabbiano avuto i soci, sia in termini di liqui-dazione dei prodotti conferiti, sia in termi-ni di remunerazione del proprio risparmioqualora abbiano finanziato la cooperativamediante l’istituto del prestito sociale.L’Utilità distintiva misurata (pp. 168,€ 18, con DVD allegato) di Marco Zuppi-roli e Gianluca Vecchio, che parte da unostudio incentrato sulle cooperative agroa-limentari, mette in luce che la tradiziona-le analisi di bilancio può non evidenziarepienamente (e talora addirittura distorce-re) la dimensione dei risultati effettiva-mente conseguiti dalle imprese coopera-tive e propone un nuovo modello di ana-lisi, che permette di misurare sia ladimensione della nuova ricchezza creatadall’impresa cooperativa, sia la sua distri-buzione discrezionale tra gli stakeholder,e può contribuire a modificare positiva-mente il rating della cooperativa e il rap-porto con gli istituti di credito.I mercati finanziari è una collana di studieconomici e giuridici promossa da BancaIntesa. Vi appare in questo semestre Ifondi chiusi di private equity nell’e-sperienza italiana. Aspetti economicie giuridici (pp. 272, € 21) di Anna Ger-vasoni e Alessandra Bechi, un volume cheanalizza da diversi punti di vista i fondichiusi di private equity in generale, e inparticolare quelli italiani. Esaminato il ruolopositivo svolto da questi strumenti a favo-re dello sviluppo del sistema economico-imprenditoriale, le autrici approfondisconole metodologie di strutturazione di unfondo di private equity, sia in linea teoricasia attraverso le esperienze maturate neiprincipali paesi europei, con una particola-re attenzione per la struttura giuridica delfondo chiuso di diritto italiano. Vengonopoi forniti i principali dati sulla diffusione diquesti strumenti nel mercato nazionale.

Dal punto di vista dei rendimenti, i fondichiusi italiani hanno realizzato performan-ce molto elevate. La tesi di fondo è chequesti fondi sembrerebbero essere giàoggi degli strumenti utili a rispondere alleprincipali esigenze di crescita delle impre-se nel contesto nazionale.

Valorizzare un’economia forte. L’Ita-lia e il ruolo della sussidiarietà (pp.424, € 31), a cura di Alberto QuadrioCurzio e Marco Fortis, che esce nella col-lana della Fondazione Edison, si ispira alparadigma concettuale e operativo dellasussidiarietà liberale. Nel suo ambito sipunta ad attribuire al mercato un ruoloimportante collocandolo fra le caratteristi-che tipiche dell’economia privata diimpresa di un paese sviluppato com’è ilnostro. Ma da un altro lato non si svaluta-no le politiche pubbliche, che non devo-no però avere quella impostazione statal-sindacal-dirigista che spesso ha connota-to l’Italia. Nella sussidiarietà liberale anchela società, quale espressione di aggrega-zioni comunitarie, territoriali, associative,ha un notevole ruolo. Su questo sfondo,il volume si suddivide in tre parti: la primaspiega come la struttura industriale emanifatturiera italiana si caratterizza nelcontesto europeo e internazionale peraspetti di comunità territoriali; la secondaspiega la mancanza delle complementa-rità a causa delle distorsioni della spesapubblica italiana, i meriti e i limiti delle pri-vatizzazioni, la situazione dei laboratoridella ricerca scientifico-tecnologica; enella terza C. Longo, M. Deaglio e A. Qua-drio Curzio traggono delle conclusionisulla sussidiarietà liberale.Nella collana Ambiente e sviluppo dellaFondazione Eni Enrico Mattei si segnalaEtica d’impresa e valori di giustizia(pp. 120, € 10) di Giulio Sapelli. L’impre-sa non è una monade: è un attore eco-

nomico, e insieme sociale, politico, istitu-zionale, storico. E dunque si pone (oggi,con speciale urgenza) la questione dell’e-tica di impresa, come impegno moralecollettivo dell’organizzazione-impresa:come «morale di sostegno» a un mercatoche da solo non può reggersi. Etica del-l’impresa, nei suoi rapporti con la comu-nità e con l’ambiente in cui vive e opera;etica nell’impresa, sotto il profilo dellaresponsabilità verso le persone che inessa trascorrono la vita. Recuperando iltema a una riflessione dichiaratamentefilosofica, Sapelli non teme di parlare di«giustizia», ritornando ai concetti antichidella giustizia distributiva e della giustiziacommutativa, che mira a ricostruire, fra gliuomini, un’eguaglianza. E offrendo rifles-sioni nuove sulla giustizia riparatrice, quel-la che anche nell’impresa può, nel risol-vere i conflitti, tendere alla «vita buona».Innovazione e management in sanità èun’iniziativa del Laboratorio Managemente Sanità della Scuola Superiore Sant’Annadi Pisa e si apre con Rischio clinico esicurezza del paziente. Modelli esoluzioni nel contesto internazionale(pp. 288, € 22), a cura di Sabina Nuti,Riccardo Tartaglia e Francesco Niccolai, unvolume che si propone di contribuire aldibattito attraverso un’analisi condotta sulcampo in diverse realtà nazionali: StatiUniti, Regno Unito, Danimarca, Germania,Francia. Rendere il sistema sanitario piùaffidabile e sicuro è una sfida con la qualeè ormai necessario confrontarsi, analiz-zando le criticità che emergono nell’assi-stenza ai pazienti, discutendo e miglio-rando le pratiche cliniche, comprendendogli errori latenti e attivi che si celano die-tro un evento avverso. Tutto ciò implicaun profondo cambiamento culturale.

Nella collana Storia dell’Avvocatura inItalia promossa dal Consiglio nazionale

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forense Antonella Meniconi presenta La«maschia avvocatura». Istituzioni eprofessione forense in epoca fasci-sta (1922-1943) (pp. 384, € 30), unadocumentata ricostruzione delle vicendeistituzionali dell’avvocatura fascista. L’autri-ce punta lo sguardo sul funzionamentoconcreto degli organismi di governo dellaprofessione: gli Ordini, i Sindacati, il Con-siglio superiore forense, il Ministero dellagiustizia. Dal suo esame emerge che ilregime cercò tenacemente di condiziona-re e inquadrare nei suoi ranghi l’avvocatu-ra, riducendola alla propria misura totalita-ria, ma vi riuscì solo in parte, perché la tra-dizione, i codici di comportamento, lo stilee i modelli della professione resistettero,forse anche soltanto per semplice inerzia,alla trasformazione imposta dall’alto.Daimon è un annuario di diritto compa-rato delle religioni di cui è ora uscito ilvolume 6/2006 (pp. 320, € 32). La partecentrale dell’annuario è dedicata a «Il testosacro nei diritti religiosi», con testi di C.Luzzati, A. Padoa-Schioppa, F. Cranmer eT. Heffer, D. R. Davis Jr., C. B. Preston, A.Ahmed An-Na’im. L’annuario proponeinoltre un saggio di E. Dieni su «Finzioni esotterfugi nei diritti delle religioni delLibro», e approfondimenti sull’Islam nel-l’assetto costituzionale del nuovo Afghani-stan (A. Deledda, M. Papa) e le confrater-nite nei diritti religiosi (M. Jasonni).Nelle collane dell’Istituto per le scienzereligiose di Bologna escono due nuovititoli. «La Chiesa è una» di A.S.Chomjakov. Edizione documentario-interpretativa (pp. 376, € 27) di Anto-nella Cavazza è dedicato a un classicodell’ecclesiologia ortodossa. Le origini diLa Chiesa è una, che ha avuto fortunasoprattutto in Occidente, sono state sino-ra poco studiate. Antonella Cavazza haeffettuato un’indagine di tipo storico-filo-logico che l’ha portata a stabilire come,quando e perché Chomjakov (1804-1860), capofila del movimento slavofilorusso, ha composto La Chiesa è una. Ilculmine della ricerca è rappresentato dal-l’edizione documentario-interpretativadell’opera. Il testo russo, emendato daguasti e da interventi di varia natura, è allabase della traduzione italiana che apre ilvolume; esso è seguito in appendice dauno studio sulla tradizione manoscritta ea stampa di La Chiesa è una e da dueapparati critici, in cui si dà ragione delle

scelte filologiche alla base dell’edizione. Ilgiovane Dossetti. Gli anni della for-mazione 1913-1939 (pp. 256, €

18,50) di Enrico Galavotti apporta un rile-vante contributo alla biografia dossettianailluminando, grazie a fonti e testimonian-ze autobiografiche inedite, il periodo dellasua formazione giovanile. Nei primidecenni di vita Dossetti vive esperienze,stringe relazioni e compie letture chesaranno determinanti nel resto della suaricca esistenza. Ripercorrendo la forma-zione dossettiana Galavotti mette in lucele tante dimensioni che in essa hannoinfluito: l’ambiente famigliare; le figure diriferimento nella chiesa e nella societàreggiana così come nella Facoltà di giuri-sprudenza di Bologna e all’Università Cat-tolica di Milano.

Santa Sede e politica nel Novecento èuna collana di studi dedicati alle relazionitra la chiesa cattolica e gli stati nel Nove-cento, promossa dall’Associazione Agosti-no Casaroli. Vi compaiono due titoli. Ilprimo, curato da Gianni La Bella, è dedi-cato a Pedro Arrupe. Un uomo per glialtri (pp. 1.088, € 55). Preposito gene-rale dei Gesuiti dal 1965 al 1983, Arrupeè stato l’artefice del rinnovamento conci-liare della Compagnia di Gesù. Il suo ope-rato al vertice dell’ordine è stato spesso alcentro di contrastanti giudizi e di oppostevalutazioni. I contributi e le ricerche rac-colte nel volume, avvalendosi di nuovefonti archivistiche in larga parte inedite,hanno liberato la storia del generalato dipadre Arrupe da quella sorta di rimozioneche lo ha accompagnato soprattuttodopo la sua morte, collocandolo nella

complessità delle vicende storiche, cultu-rali e religiose del suo tempo. Il secondovolume, L’Ostpolitik della Santa Sede.Un dialogo lungo e faticoso (pp. 430,€ 32) di Giovanni Barberini, offre unaricostruzione sistematica del periododella Ostpolitik vaticana, che sotto ilgoverno di Paolo VI ha dato vita a unacoraggiosa politica di dialogo fra la Chiesae i paesi comunisti. Ne emerge la dimen-sione eccezionale di Casaroli quale nego-ziatore vaticano e autorevolissimo prota-gonista. Il volume si chiude con riflessionisul pontificato di Giovanni Paolo II e il suooperato per la riunificazione del continen-te europeo.Rime sacre tra Cinquecento e Sei-cento (pp. 264, € 20), a cura di MariaLuisa Doglio e Carlo Delcorno, seguenella Collana di studi della FondazioneMichele Pellegrino il volume sulle Rimesacre dal Petrarca al Tasso e presenta,con indagini originali e penetranti, figuresin qui rimaste in ombra, come FerranteCarafa, cantore della vittoria di Lepanto, eAngelo Grillo; icone come il topos dellelacrime e del pianto nell’età del Tasso;antologie di rime sacre che nel primo Sei-cento fiorentino disegnano una suggesti-va rappresentazione di san Francescocome «nuovo Prometeo cristiano»; lasevera riforma neoclassica nella poeticasacra, nel progetto e nell’opera di UrbanoVIII e del circolo barberiniano; la poesiabiblica di Loreto Mattei con la meditazio-ne sui limiti della parola umana dinanzi almistero della Parola divina. Da ultimo, fuori collana esce il volume diCaritas Italiana, a cura di Mauro Magatti,La città abbandonata. Dove sono ecome cambiano le periferie italiane(pp 528, € 30, con CD-Rom allegato),che presenta i risultati di una ricerca,durata due anni, in dieci quartieri di altret-tante città italiane – Milano, Torino, Geno-va, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari,Catania, Palermo – con l’intento di coglie-re non solo i problemi ma anche le risor-se presenti. Per far questo, i ricercatorihanno percorso a piedi le strade, sonoentrati nelle case e si sono calati nella vitaquotidiana di chi troppo spesso si senteabbandonato. Ne esce un quadro ineditoe ricco, che tiene insieme l’esperienzaumana di chi abita nei quartieri sensibili ele trasformazioni strutturali che stannocambiando le nostre città.

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Novitàgennaio-giugno2007

ContemporaneaGiuliano Amato, Mauro Marè, IL GIOCO DELLE PEN-SIONI: RIEN NE VA PLUS?, 11841-7, PP. 128, € 9,50Marzio Barbagli, Asher Colombo, OMOSESSUALIMODERNI. GAY E LESBICHE IN ITALIA, 11861-5, PP. 368,€ 18,00, N. ED.Donatella Campus, L’ANTIPOLITICA AL GOVERNO. DEGAULLE, REAGAN, BERLUSCONI,11513-3, PP. 256, € 14,00Roberto Cartocci, MAPPE DEL TESORO. ATLANTE DELCAPITALE SOCIALE IN ITALIA, 11860-8, PP. 168, € 12,50David Natali, VINCITORI E PERDENTI. COME CAMBIANO LEPENSIONI IN ITALIA E IN EUROPA, 11607-9, PP. 240,€ 14,00Massimo Paci, NUOVI LAVORI, NUOVO WELFARE. SICU-REZZA E LIBERTÀ NELLA SOCIETÀ ATTIVA, 11581-2, PP. 272,€ 14,00, N. ED.Walter Santagata, LA FABBRICA DELLA CULTURA. RITRO-VARE LA CREATIVITÀ PER AIUTARE LO SVILUPPO DEL PAESE,11854-7, PP. 152, € 10,00

IntersezioniEdmondo Berselli, CANZONI. STORIE DELL’ITALIA LEG-GERA, 11831-8, PP. 216, € 13,00, N. ED.Piero Boitani, SULLE ORME DI ULISSE, 11510-2, PP.336, € 17,00, N. ED.Giampaolo Dossena, MANGIARE BANANE, 11870-7,PP. 128, € 10,00Philippa Foot, LA NATURA DEL BENE, 11412-9, PP. 184,€ 12,00Vito Fumagalli, STORIE DI VAL PADANA. CAMPAGNE,FORESTE E CITTÀ DA ALBOINO A CANGRANDE DELLA SCALA,11608-6, PP. 152, € 11,50Leszek Kolakowski, ORRORE METAFISICO, 11413-6, PP.128, € 10,00, N. ED.James G. March, Thierry Weil, L’ARTE DELLA LEADER-SHIP, 11515-7, PP. 128, € 10,00Avishai Margalit, L’ETICA DELLA MEMORIA, 11381-8, PP.184, € 13,00Maria Giuseppina Muzzarelli, UN’ITALIANA ALLACORTE DI FRANCIA. CHRISTINE DE PIZAN, INTELLETTUALE EDONNA, 11871-4, PP. 196 CON ILL., € 13,50François Ost, MOSÈ, ESCHILO, SOFOCLE. ALL’ORIGINEDELL’IMMAGINARIO GIURIDICO, 11610-9, PP. 248,€ 15,00Lorenzo Renzi, LE CONSEGUENZE DI UN BACIO. L’EPISO-DIO DI FRANCESCA NELLA «COMMEDIA» DI DANTE, 11874-5, PP. 312 CON ILL., € 17,00Maria Antonietta Trasforini, NEL SEGNO DELLE ARTI-STE. DONNE, PROFESSIONI D’ARTE E MODERNITÀ, 11609-3,PP. 232 CON ILL., € 15,00

Biblioteca storicaElena Aga-Rossi, Victor Zaslavsky, TOGLIATTI E STA-LIN. IL PCI E LA POLITICA ESTERA STALINIANA NEGLI ARCHI-VI DI MOSCA, 11869-1, PP. 416, € 25,00, N. ED.Vittorio Emiliani, IL FURORE E IL SILENZIO. VITE DI GIOA-CHINO ROSSINI, 11616-1, PP. 528 CON ILL., € 29,00Umberto Gentiloni Silveri, Maddalena Carli,BOMBARDARE ROMA. GLI ALLEATI E LA «CITTÀ APERTA»(1940-1944), 11546-1, PP. 376 CON ILL., € 25,00Antonella Salomoni, L’UNIONE SOVIETICA E LA SHOAH.GENOCIDIO, RESISTENZA, RIMOZIONE, 11087-9, PP. 368,€ 24,00Joachim Staron, FOSSE ARDEATINE E MARZABOTTO.STORIA E MEMORIA DI DUE STRAGI TEDESCHE, 11518-8, PP.568, € 28,00

Enzo Traverso, A FERRO E FUOCO. LA GUERRA CIVILEEUROPEA 1914-1945, 11847-9, PP. 296 CON ILL.,€ 23,00

L’identità italianaMarino Niola, I SANTI PATRONI, 11611-6, PP. 192,€ 13,50

Storica PaperbacksCarlo M. Cipolla, CONTRO UN NEMICO INVISIBILE. EPI-DEMIE E STRUTTURE SANITARIE NELL’ITALIA DEL RINASCI-MENTO, 11851-6, PP. 352, € 14,00, N. ED.Norman Daniel, GLI ARABI E L’EUROPA NEL MEDIOEVO, 11849-3, PP. 488, € 14,00, N. ED.Marcello Flores, IL GENOCIDIO DEGLI ARMENI, 11853-0, PP. 320 CON ILL., € 12,00, N. ED.Angelo Gatti, CAPORETTO. DIARIO DI GUERRA (MAGGIO-DICEMBRE 1917), 11857-8, PP. 456, € 14,00, N. ED.Lynn Hunt, LA RIVOLUZIONE FRANCESE. POLITICA, CULTU-RA, CLASSI SOCIALI, 11852-3, PP. 256, € 12,00, N. ED.Mario Isnenghi, IL MITO DELLA GRANDE GUERRA,11855-4, PP. 456, € 14,00, N. ED.Eric J. Leed, LA MENTE DEL VIAGGIATORE. DALL’ODISSEAAL TURISMO GLOBALE, 11859-2, PP. 392, € 14,00, N. ED.Marcel Pacaut, MONACI E RELIGIOSI NEL MEDIOEVO,11848-6, PP. 352, € 12,00, N. ED.Giorgio Perlasca, L’IMPOSTORE, 11903-2, PP. 224,€ 12,00, N. ED.Ariel Toaff, IL VINO E LA CARNE. UNA COMUNITÀ EBRAICANEL MEDIOEVO, 11850-9, PP. 320, € 12,00, N. ED.

Le vie della civiltàAsa Briggs, Peter Burke, STORIA SOCIALE DEI MEDIA.DA GUTENBERG A INTERNET, 11618-5, PP. 472, € 25,00,N. ED.George Crowder, ISAIAH BERLIN, 11519-5, PP. 304,€ 19,50Donatella Di Cesare, GADAMER, 11476-1, PP. 328,€ 19,50Guido Formigoni, LA POLITICA INTERNAZIONALE NELNOVECENTO, 11868-4, PP. 372, € 22,00, N. ED.Michael-Thomas Liske, LEIBNIZ, 11406-8, PP. 304,€ 19,00Pier Paolo Portinaro, IL LABIRINTO DELLE ISTITUZIONINELLA STORIA EUROPEA, 11083-1, PP. 360, € 20,00John A.G. Roberts, STORIA DELLA CINA, 11621-5, PP.440, € 23,50, N. ED.Pietro Rossi, L’IDENTITÀ DELL’EUROPA, 11617-8, PP.200, € 14,00

Universale Paperbacks il MulinoGiuseppe Antonelli, L’ITALIANO NELLA SOCIETÀ DELLACOMUNICAZIONE, 11376-4, PP. 216, € 12,00Claudio Azzara, IL PAPATO NEL MEDIOEVO, 11367-2,PP. 136, € 10,00Raymond F. Betts, LA DECOLONIZZAZIONE, 10510-3,PP. 192, € 11,50, N. ED.Jean-Joseph Boillot, L’ECONOMIA DELL’INDIA, 11636-9, PP. 152, € 11,00Eva Cancik-Kirschbaum, GLI ASSIRI, 11466-2, PP.168, € 11,00Giovanni Carbone, L’AFRICA. GLI STATI, LA POLITICA, ICONFLITTI, 11902-5, PP. 240, € 12,50, N. ED.Anna T. Cianciolo, Robert J. Sternberg, BREVE STO-RIA DELL’INTELLIGENZA, 10972-9, PP. 224, € 12,00Jens-Arne Dickmann, POMPEI, 11651-2, PP. 144,€ 10,50Ilan Greilsammer, IL SIONISMO, 11653-6, PP. 128,€ 9,50Gruppo di coordinamento per la demografiadella Società Italiana di Statistica, RAPPORTO SULLAPOPOLAZIONE. L’ITALIA ALL’INIZIO DEL XXI SECOLO,11828-8, PP. 176, € 11,50Egidio Ivetic, LE GUERRE BALCANICHE, 11373-3, PP.208, € 11,50

Michael Jursa, I BABILONESI, 11468-6, PP. 152,€ 11,00Sara Lorenzini, L’ITALIA E IL TRATTATO DI PACE DEL1947, 11521-8, PP. 232, € 12,00Hannes Möhring, SALADINO, 11652-9, PP. 160,€ 10,50Keith Oatley, BREVE STORIA DELLE EMOZIONI, 11634-5,PP. 232, € 13,00Dietmar Rothermund, STORIA DELL’INDIA. DALMEDIOEVO AI GIORNI NOSTRI, 11613-0, PP. 152, € 10,50

Lessico dell’esteticaAndrea Pinotti, ESTETICA DELLA PITTURA, 11866-0, PP.180 CON ILL., € 12,00

Lessico della politicaMerio Scattola, TEOLOGIA POLITICA, 11867-7, PP. 240,€ 13,00

Si governano cosìDomenico Amirante, INDIA, 11606-2, PP. 160,€ 10,50

Farsi un’ideaMarcello Buiatti, LA BIODIVERSITÀ, 11639-0, PP. 136,€ 8,80Riccardo Cesari, TFR E FONDI PENSIONE, 11909-4, PP.148, € 8,80Francesco Cesarini, Paolo Gualtieri, LA BORSA,11556-0, PP. 132, € 8,80 N. ED.Marcello Dei, LA SCUOLA IN ITALIA, 11800-4, PP. 152,€ 8,80, N. ED.Franco Garelli, LA CHIESA IN ITALIA, 11642-0, PP. 140,€ 8,80Andrea Goldstein, Lucia Piscitello, LE MULTINAZIO-NALI, 11649-9, PP. 128, € 8,80Carlo Guarnieri, IL SISTEMA POLITICO ITALIANO, 11522-5, PP. 128, € 8,80Paolo Murialdi, IL GIORNALE, 11524-9, PP. 128,€ 8,80, N. ED.Antonio Parenti, IL WTO, 11801-1, PP. 136, € 8,80,N. ED.Maria Letizia Pruna, DONNE AL LAVORO, 11523-2, PP.136, € 8,80Massimo Rubboli, I PROTESTANTI, 11643-7, PP. 148,€ 8,80Roberto Santaniello, IL MERCATO UNICO EUROPEO,11833-2, PP. 144, € 8,80, N. ED.Antonio Alberto Semi, IL NARCISISMO, 11645-1, PP.144, € 8,80Luciano Terrenato, POPOLAZIONI E DIVERSITÀ GENETI-CA, 11640-6, PP. 136, € 8,80Annamaria Testa, LA PUBBLICITÀ, 11862-2, PP. 148,€ 8,80, N. ED.

Collezione di testi e di studiPiero Boitani, LETTERATURA EUROPEA E MEDIOEVO VOL-GARE, 11829-5, PP. 536, € 35,00Costantino Bresciani Turroni, LIBERALISMO E POLITI-CA ECONOMICA, 11384-9, PP. 320, € 25,00Otfried Höffe, LA DEMOCRAZIA NELL’ERA DELLA GLOBA-LIZZAZIONE, 11528-7, PP. 384, € 32,00Lawrence R. Klein, MACROECONOMIA, ECONOMETRIA EPOLITICA ECONOMICA, 11059-6, PP. 552, € 40,00M. Rainer Lepsius, IL SIGNIFICATO DELLE ISTITUZIONI,11395-5, PP. 448, € 33,00Rodolfo Sacco, ANTROPOLOGIA GIURIDICA. CONTRIBUTOAD UNA MACROSTORIA DEL DIRITTO, 11620-8, PP. 368,€ 29,00Valerio Verra, SU HEGEL, 11619-2, PP. 440, € 30,00

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SaggiMario Barenghi, ITALO CALVINO, LE LINEE E I MARGINI,11846-2, PP. 288, € 23,00Howard S. Becker, I TRUCCHI DEL MESTIERE. COME FARERICERCA SOCIALE, 11397-9, PP. 304, € 23,00Alberto Casadei, STILE E TRADIZIONE NEL ROMANZO ITA-LIANO CONTEMPORANEO, 11875-2, PP. 312, € 25,00Marina Cattaruzza, L’ITALIA E IL CONFINE ORIENTALE.1866-2006, 11394-8, PP. 404, € 27,00Antonio Cobalti, GLOBALIZZAZIONE E ISTRUZIONE,11283-5, PP. 296, € 22,50Andrea Colli, CAPITALISMO FAMIGLIARE, 11529-4, PP.160, € 13,00Cesare Cornoldi, L’INTELLIGENZA, 11530-0, PP. 240,€ 18,50Partha Dasgupta, POVERTÀ, AMBIENTE E SOCIETÀ. ILRUOLO DEL CAPITALE NATURALE E DEL CAPITALE SOCIALENELLO SVILUPPO ECONOMICO, 11280-4, PP. 336, € 25,00Flavio Delbono, Diego Lanzi, POVERTÀ, DI CHE COSA?RISORSE, OPPORTUNITÀ, CAPACITÀ, 11626-0, PP. 216,€ 17,50Bernardo Giorgio Mattarella, LE REGOLE DELL’ONE-STÀ. ETICA, POLITICA, AMMINISTRAZIONE, 11824-0, PP.216, € 17,50Fabio Merusi, SENTIERI INTERROTTI DELLA LEGALITÀ. LADECOSTRUZIONE DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO, 11547-8,PP. 192, € 17,00Aurelio Musi, IL FEUDALESIMO NELL’EUROPA MODERNA,11865-3, PP. 352, € 26,00Alberto Quadrio Curzio, ECONOMISTI ED ECONOMIA.PER UN’ITALIA EUROPEA: PARADIGMI TRA IL XVIII E IL XXSECOLO, 11531-7, PP. 404, € 29,00Carlo Tosco, IL PAESAGGIO COME STORIA, 11472-3, PP.144, € 11,50Carlo Augusto Viano, STAGIONI FILOSOFICHE. LA FILO-SOFIA DEL NOVECENTO FRA TORINO E L’ITALIA, 11625-3,PP. 256, € 20,00

Studi e ricercheCorrado Bonifazi, L’IMMIGRAZIONE STRANIERA IN ITA-LIA, 11614-7, PP. 272, € 21,00, N. ED.Maria Concetta Chiuri, Nicola Coniglio, GiovanniFerri, L’ESERCITO DEGLI INVISIBILI. ASPETTI ECONOMICI DEL-L’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, 11532-4, PP. 160,€ 14,00Stefano Giubboni, Giovanni Orlandini, LA LIBERACIRCOLAZIONE DEI LAVORATORI NELL’UNIONE EUROPEA.PRINCIPI E TENDENZE, 11622-2, PP. 256, € 20,00Maria Cecilia Guerra, Alberto Zanardi (a cura di),LA FINANZA PUBBLICA ITALIANA. RAPPORTO 2007, 11878-3, PP. 360, € 27,00, N. ED.Marco Maraffi (a cura di), GLI ITALIANI E LA POLITICA,11491-4, PP. 336, € 26,00Lorenzo Stanghellini, LE CRISI DI IMPRESA FRA DIRITTOED ECONOMIA. LE PROCEDURE DI INSOLVENZA, 11879-0,PP. 376, € 27,50

Il Mulino/RicercaMarco Cesa, ALLEATI MA RIVALI. TEORIA DELLE ALLEAN-ZE E POLITICA ESTERA SETTECENTESCA, 11837-0, PP. 392,€ 29,00Alessandro Chiaramonte, Giovanni Tarli Barbieri(a cura di), RIFORME ISTITUZIONALI E RAPPRESENTANZAPOLITICA NELLE REGIONI ITALIANE, 11533-1, PP. 296,€ 22,50Elisabetta Cicigoi, Paolo Fabbri, MERCATO DELLEEMISSIONI AD EFFETTO SERRA. ISTITUZIONI ED IMPRESE PRO-TAGONISTE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE, 11881-3, PP.160, € 14,00Emanuele Felice, DIVARI REGIONALI E INTERVENTO PUB-BLICO. PER UNA RILETTURA DELLO SVILUPPO IN ITALIA,11882-0, PP. 280, € 22,50Nicoletta Rangone, LE PROGRAMMAZIONI ECONOMI-CHE. L’INTERVENTO PUBBLICO TRA PIANI E REGOLE, 11535-5, PP. 256, € 21,00

ForumMichela Dall’Aglio Maramotti, I LEGAMI DELLALIBERTÀ, 11623-9, PP. 176, € 13,50Gino Giugni, LA MEMORIA DI UN RIFORMISTA, 11527-0,PP. 312, € 16,50

PrismiErnesto d’Albergo, Christian Lefèvre (a cura di),LE STRATEGIE INTERNAZIONALI DELLE CITTÀ. DIECI METRO-POLI A CONFRONTO, 11633-8, PP. 200, € 16,50Fabio Pammolli, Carlo Cambini, Andrea Gian-naccari (a cura di), POLITICHE DI LIBERALIZZAZIONE ECONCORRENZA IN ITALIA. PROPOSTE DI RIFORMA E LINEE DIINTERVENTO SETTORIALI, 11883-7, PP. 440, € 32,00Gianfranco Pasquino (a cura di), STRUMENTI DELLADEMOCRAZIA, 11631-4, PP. 224, € 18,00Alessandra Pioggia, Luciano Vandelli (a cura di),LA REPUBBLICA DELLE AUTONOMIE NELLA GIURISPRUDENZACOSTITUZIONALE. REGIONI ED ENTI LOCALI DOPO LA RIFOR-MA DEL TITOLO V, 11536-2, PP. 336, € 20,00Judith Solomon, Carol George (a cura di), L’AT-TACCAMENTO DISORGANIZZATO. GLI EFFETTI DEI TRAUMI EDELLE SEPARAZIONI, 11537-9, PP. 408, € 32,00

Aspetti della psicologiaRitagrazia Ardone, Claudia Chiarolanza, LE RELA-ZIONI AFFETTIVE. I SENTIMENTI NEL CONFLITTO E NELLAMEDIAZIONE, 11827-1, PP. 248, € 16,50Maria Cristina Caselli, Simonetta Maragna, Virgi-nia Volterra, LINGUAGGIO E SORDITÀ. GESTI, SEGNI EPAROLE NELLO SVILUPPO E NELL’EDUCAZIONE, 11540-9, PP.304, € 20,00Franco Fraccaroli, APPRENDIMENTO E FORMAZIONENELLE ORGANIZZAZIONI. UNA PROSPETTIVA PSICOLOGICA,11630-7, PP. 288, € 20,00Alicia F. Lieberman, Nancy C. Compton, PatriciaVan Horn, Chandra Ghosh Ippen, IL LUTTO INFANTI-LE. LA PERDITA DI UN GENITORE NEI PRIMI ANNI DI VITA,11112-8, PP. 176, € 14,00Falko Rheinberg, VALUTARE LA MOTIVAZIONE. STRU-MENTI PER L’ANALISI DEI PROCESSI MOTIVAZIONALI, 11541-6, PP. 208, € 16,00

Economia e managementC.K. Prahalad, LA FORTUNA ALLA BASE DELLA PIRAMIDE.SCONFIGGERE LA POVERTÀ E REALIZZARE PROFITTI, 11628-4, PP. 296, € 22,00Renato Santini, PIANI FINANZIARI E VALORE D’IMPRESA,11539-3, PP. 392, € 29,00

IntroduzioniCarlo Augusto Viano, LA FILOSOFIA ITALIANA DELNOVECENTO, 11525-6, PP. 132, € 9,00

StrumentiRenzo Costi, L’ORDINAMENTO BANCARIO, 11830-1, PP.872, € 45,00, N. ED.Piercarlo Ravazzi, Mario Calderini, Paolo Neirotti,Emilio Paolucci, Laura Rondi, L’IMPRESA. TEORIA,ORGANIZZAZIONE, STRATEGIA, TECNICHE ECONOMICHE ECONTABILI, 11312-2, PP. 496, € 32,00

ManualiAndrea Lipparini (a cura di), ECONOMIA E GESTIONEDELLE IMPRESE, 09520-6, PP. 520, € 32,00 Alberto Marradi, METODOLOGIA DELLE SCIENZE SOCIA-LI,11526-3, PP. 280, € 22,00Rino Rumiati, Lorella Lotto (a cura di), INTRODU-ZIONE ALLA PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, 11538-6,PP. 296, € 22,00

ItinerariPaolo Bosi, M. Cecilia Guerra, I TRIBUTI NELL’ECONO-MIA ITALIANA. OTTAVA EDIZIONE 2007, 11654-3, PP. 256,€ 17,00, N. ED.Attila Bruni, Silvia Gherardi, STUDIARE LE PRATICHELAVORATIVE, 11627-7, PP. 232, € 16,50Nicoletta Cavazza, LA PERSUASIONE, 11543-0, PP.208, € 14,00, N. ED.Paolo D’Achille, L’ITALIANO CONTEMPORANEO, 11423-5, PP. 272, € 16,00Edoardo Lombardi Vallauri, LA LINGUISTICA. IN PRA-TICA, 11544-7, PP. 264, € 17,00

PercorsiFabio Antoldi (a cura di), PICCOLE IMPRESE E DISTRET-TI INDUSTRIALI. POLITICHE PER LO SVILUPPO IN ITALIA E INAMERICA LATINA, 11457-0, PP. 360, € 27,00Stefania Bartoloni (a cura di), PER LE STRADE DELMONDO. LAICHE E RELIGIOSE FRA OTTO E NOVECENTO,11431-0, PP. 456, € 33,00Ivan Balbo, TORINO OLTRE LA CRISI. UNA «BUSINESSCOMMUNITY» TRA OTTO E NOVECENTO, 11438-9, PP. 320,€ 22,00Sebastiano Brusco, DISTRETTI INDUSTRIALI E SVILUPPOLOCALE. UNA RACCOLTA DI SAGGI (1990-2002), 11805-9, PP. 488, € 32,00Riccardo Campa, ONTEM. L’ELEGIA DEL BRASILE,11580-5, PP. 1.152, € 50,00Giulia Cantarutti, Stefano Ferrari (a cura di), PAE-SAGGI EUROPEI DEL NEOCLASSICISMO, 11507-2, PP. 352CON ILL., € 25,00Antonio Cardini (a cura di), IL MIRACOLO ECONOMI-CO ITALIANO (1958-1963), 11480-8, PP. 312, € 24,00Guido Carpani, LA CONFERENZA STATO-REGIONI. COM-PETENZE E MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DALL’ISTITUZIONEAD OGGI, 11481-5, PP. 336, € 24,00Giuseppe Catalano, Enrico Periti (a cura di), ISERVIZI AGLI STUDENTI NELL’ATTIVITÀ GESTIONALE DELL’UNI-VERSITÀ. STRUMENTI ED ESPERIENZE A CONFRONTO, 11492-1, PP. 264, € 20,00Daniele Ciravegna, Andrea Limone (a cura di),OTTO MODI DI DIRE MICROCREDITO, 11807-3, PP. 384, €

30,00Fulvio Conti (a cura di), LA MASSONERIA A LIVORNO.DAL SETTECENTO ALLA REPUBBLICA, 11487-7, PP. 592 CON

ILL., € 38,00Fulvio Conti (a cura di), LA MASSONERIA A FIRENZE.DALL’ETÀ DEI LUMI AL SECONDO NOVECENTO, 11844-8, PP.544 CON ILL., € 37,00Ornella De Rosa, Donato Verrastro (a cura di),APPUNTI DI VIAGGIO. L’EMIGRAZIONE ITALIANA TRA ATTUA-LITÀ E MEMORIA, 11433-4, PP. 512, € 25,00Sergio Galbiati, Giuseppe Giaccardi, MarinaPerego, IMAGINE, LA SFIDA DEL CAPITALE UMANO NEL-L’ECONOMIA DELLA CONOSCENZA, 11434-1, PP. 224,€ 19,00Michela Minesso (a cura di), STATO E INFANZIA NEL-L’ITALIA CONTEMPORANEA. ORIGINI, SVILUPPO E FINE DEL-L’ONMI 1925-1975, 10901-9, PP. 400 CON ILL.,€ 28,00Enrico Musso, Claudia Burlando, Hilda Ghiara (acura di), LA CITTÀ LOGISTICA, 11555-3, PP. 400 CON ILL.,€ 30,00Francesco Passarelli (a cura di), UNIONE EUROPEA:GOVERNANCE E REGOLAMENTAZIONE, 11494-5, PP. 304,€ 23,00Paolo Pombeni (a cura di), L’EUROPA DI CARTA.STAMPA E OPINIONE PUBBLICA IN EUROPA NEL 2006,11897-4, PP. 280, € 21,00

Pubblicazioni dell’archivio storicodel Senato della RepubblicaFrancesco A. De Cataldo, DISCORSI PARLAMENTARI,11349-8, PP. 560, € 39,00, CON CD-ROM ALLEGATO

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Pubblicazioni dell’Istituto italianoper gli studi storiciAA.VV., ANNALI DELL’ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDISTORICI XXI/2005, 11832-5, PP. 298, € 31,00Stefano Bacin, IL SENSO DELL’ETICA. KANT E LA COSTRU-ZIONE DI UNA TEORIA MORALE, 11483-9, PP. 358,€ 35,00Piero Treves, SCRITTI NOVECENTESCHI, 11477-8, PP.228, € 24,00Sara Zurletti, IL CONCETTO DI MATERIALE MUSICALE INTH. W. ADORNO, 11474-7, PP. 220, € 23,00

Pubblicazioni dell’Istituto trentinodi cultura Giorgio Butterini, Cecilia Nubola, Adriana Valerio(a cura di), MARIA ARCANGELA BIONDINI (1641-1712)E IL MONASTERO DELLE SERVE DI MARIA DI ARCO. UNAFONDATRICE E UN ARCHIVIO, QUADERNI ISIG N. 70,11444-0, PP. 356, € 24,00Giorgio Cracco, Jacques Le Goff, Hagen Keller,Gherardo Ortalli (a cura di), EUROPA IN COSTRUZIO-NE. LA FORZA DELLE IDENTITÀ, LA RICERCA DI UNITÀ (SECO-LI IX-XIII), QUADERNI ISIG N. 69, 10906-4, PP. 504,€ 32,00Marina Garbellotti, LE RISORSE DEI POVERI. CARITÀ ETUTELA DELLA SALUTE NEL PRINCIPATO VESCOVILE DI TREN-TO IN ETÀ MODERNA, MONOGRAFIE ISIG N. 46, 11352-8,PP. 440, € 29,00Magda Martini, LA CULTURA ALL’OMBRA DEL MURO.RELAZIONI CULTURALI TRA ITALIA E DDR (1949-1989),MONOGRAFIE ISIG N. 47, 11445-7, PP. 480, € 30,00Cecilia Nubola, Andreas Wurgler (a cura di), OPE-RARE LA RESISTENZA. SUPPLICHE, GRAVAMINA E RIVOLTE INEUROPA (SECOLI XV-XIX), CONTRIBUTI ISIG N. 18, 11624-6, PP. 240, € 18,00Silvana Seidel Menchi, Diego Quaglioni (a curadi), I TRIBUNALI DEL MATRIMONIO (SECOLI XV-XVIII),QUADERNI ISIG N. 68, 10902-6, PP. 864, € 44,00

XX secolo. Collana di storiografia e storia del pensiero politicoGeorges Canguilhem, IL FASCISMO E I CONTADINI,11509-6, PP. 168, € 14,00Marica Tolomelli, TERRORISMO E SOCIETÀ. IL PUBBLICODIBATTITO IN ITALIA E IN GERMANIA NEGLI ANNI SETTANTA,11121-0, PP. 296, € 22,00

Opere di Mario AlbertiniMario Albertini, TUTTI GLI SCRITTI:VOL. III 1958-1961, 11118-0, PP. 960, € 60,00

Fonti e studi sul federalismo esull’integrazione europea – CrieAntonella Braga, UN FEDERALISTA GIACOBINO. ERNESTOROSSI PIONIERE DEGLI STATI UNITI D’EUROPA, 10210-2,PP. 688 CON ILL., € 46,00Laura Grazi, L’EUROPA E LE CITTÀ. LA QUESTIONE URBA-NA NEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA (1957-1999), 11497-6, PP. 400, € 27,00Cinzia Rognoni Vercelli, LUCIANO BOLIS DALL’ITALIAALL’EUROPA, 08094-3, PP. 536 CON ILL., € 35,00

Pubblicazioni dell’Istituto CarloCattaneoPiergiorgio Corbetta, Giancarlo Gasperoni (acura di), I SONDAGGI POLITICI NELLE DEMOCRAZIE CON-TEMPORANEE, 11032-9, PP. 200, € 17,00

Collana della Fondazione ErmannoGorrieri per gli studi socialiLuciano Guerzoni (a cura di), LE POLITICHE DI SOSTE-

GNO ALLE FAMIGLIE CON FIGLI. IL CONTESTO E LE PROPOSTE,11977-3, PP. 360, € 25,00

Pubblicazioni del Centro per l’Europa centro-orientale e balcanicaLuisa Chiodi, Francesco Privitera (a cura di),GUIDA AI PAESI DELL’EUROPA CENTRALE ORIENTALE E BAL-CANICA. ANNUARIO POLITICO-ECONOMICO 2006, 11814-1, PP. 384, € 25,00

Collana dell’ISSM-CNR – Istituto diStudi sulle Società del MediterraneoPaolo Malanima (a cura di), RAPPORTO SULLE ECO-NOMIE DEL MEDITERRANEO. EDIZIONE 2007, 11899-8,PP. 256, € 20,00

Annuario della Fondazione IstitutoGramsci/CespiJosé Luis Rhi-Sausi, Giuseppe Vacca (a cura di),PERCHÉ L’EUROPA? RAPPORTO 2007 SULL’INTEGRAZIONEEUROPEA, 11907-0, PP. 288, € 21,00

Annuario sugli studi gramsciani nel mondo. Pubblicazione dellaFondazione Istituto GramsciGiuseppe Vacca, Giancarlo Schirru (a cura di),STUDI GRAMSCIANI NEL MONDO 2000-2005, 11822-6,PP. 352, € 24,50

Collana del Dipartimento di Italianistica dell’Università di BolognaLuigi Weber, CON ONESTO AMORE DI DEGRADAZIONE.ROMANZI SPERIMENTALI E D’AVANGUARDIA NEL SECONDONOVECENTO ITALIANO, 11115-9, PP. 248, € 20,00

Scorciatoie. Collana del Dipartimento di Lingue eLetterature Straniere Modernedell’Università di BolognaGiulia Cantarutti (a cura di), LE ELLISSI DELLA LINGUA.DA MORITZ A CANETTI, 11482-2, PP. 200, € 14,20

Storie di impreseMaurizio Rispoli, Sara Mella, JOLLY HOTELS. IL PER-CORSO STRATEGICO DI UNA GRANDE IMPRESA FAMIGLIARE(1949-2006), 11495-2, PP. 480, € 37,00

Storia e studi cooperativi. Collana del Centro italiano di documentazione sullacooperazione e l’economia socialeTito Menzani, LA COOPERAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA.DALLA RESISTENZA ALLA SVOLTA DEGLI ANNI SETTANTA,11451-8, PP. 448, € 32,00Marco Zuppiroli, Gianluca Vecchio, L’UTILITÀDISTINTIVA MISURATA, 11502-7, PP. 168, € 18,00 CON

DVD ALLEGATO

Ambiente e sviluppo. Collana dellaFondazione Eni Enrico MatteiGiulio Sapelli, ETICA D’IMPRESA E VALORI DI GIUSTIZIA,11441-9, PP. 120, € 10,00

Collana della Fondazione EdisonAlberto Quadrio Curzio, Marco Fortis (a cura di),VALORIZZARE UN’ECONOMIA FORTE. L’ITALIA E IL RUOLODELLA SUSSIDIARIETÀ, 11501-0, PP. 424, € 31,00

I mercati finanziari. Collana di studieconomici e giuridiciAnna Gervasoni, Alessandra Bechi, I FONDI CHIUSIDI PRIVATE EQUITY NELL’ESPERIENZA ITALIANA. ASPETTI ECO-NOMICI E GIURIDICI, 11500-3, PP. 272, € 21,00

Management, economia e politicasanitaria. Collana della FondazioneSmith KlineNicola Falcitelli, Tommaso Langiano (a cura di), LAREMUNERAZIONE DELLE ATTIVITÀ SANITARIE. CARATTERISTICHEATTUALI E IPOTESI EVOLUTIVE, 11493-8, PP. 264, € 22,30

Innovazione e management in sanità. Laboratorio Managemente Sanità della Scuola SuperioreSant’Anna di Pisa e della RegioneToscanaSabina Nuti, Riccardo Tartaglia, Francesco Nicco-lai (a cura di), RISCHIO CLINICO E SICUREZZA DEL PAZIEN-TE. MODELLI E SOLUZIONI NEL CONTESTO INTERNAZIONALE,11499-0, PP. 288, € 22,00

Pubblicazioni dell’Istituto per lescienze religiose – BolognaAntonella Cavazza, «LA CHIESA È UNA» DI A.S.CHOMJAKOV. EDIZIONE DOCUMENTARIO-INTERPRETATIVA,10856-2, PP. 376, € 27,00Enrico Galavotti, IL GIOVANE DOSSETTI. GLI ANNI DELLAFORMAZIONE 1913-1939, 11505-8, PP. 256, € 18,50

Santa Sede e politica nel NovecentoGiovanni Barberini, L’OSTPOLITIK DELLA SANTA SEDE. UNDIALOGO LUNGO E FATICOSO, 11976-6, PP. 448, € 35,00Gianni La Bella (a cura di), PEDRO ARRUPE. UNUOMO PER GLI ALTRI, 11506-5, PP. 1.088, € 55,00

Collana di studi della FondazioneMichele PellegrinoMaria Luisa Doglio, Carlo Delcorno (a cura di),RIME SACRE TRA CINQUECENTO E SEICENTO, 11812-7, PP.264, € 20,00

Daimon. Annuario di dirittocomparato delle religioniAA.VV., DAIMON. ANNUARIO DI DIRITTO COMPARATO DELLERELIGIONI 6/2006, 11562-1, PP. 320, € 32,00

Storia dell’Avvocatura in ItaliaAntonella Meniconi, LA «MASCHIA AVVOCATURA». ISTI-TUZIONI E PROFESSIONE FORENSE IN EPOCA FASCISTA(1922-1943), 11488-4, PP. 384, € 30,00

Fuori collanaCaritas Italiana, LA CITTÀ ABBANDONATA. DOVE SONO ECOME CAMBIANO LE PERIFERIE ITALIANE, a cura di MauroMagatti, 11908-7, PP. 528, € 30,00, CON CD-ROM ALLEGATO

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