Prima tappa: Vino e olio “Dalla terra alla...

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Prima tappa: Vino e olio “Dalla terra alla tavola” Premessa In questo percorso parliamo ai bambini della vendemmia, spieghiamo loro che da sempre il momento in cui si coglieva l’uva è molto importante. Un tempo, questo momento era accompagnato da canti e danze. Raccontiamo tutti i passaggi che trasformano l’uva in vino. Inoltre mostriamo ai bambini spezzoni di filmati in cui si trovano scene in cui , uomini, donne e bambini pestano l’va con i piedi. Parleremo poi, dell’olivo, dove cresce, del suo frutto e della sua trasformazione in olio. Il tutto sarà preceduto da una visita al frantoio. Persone coinvolte: bambini, inseganti, personale del Frantoio “Redoro”- Grezzana Spazi: salone, aule, frantoio. Tempi: ultima settimana di ottobre e tutto novembre Traguardi e competenze scopre la pianura, la collina e la montagna; sa descrivere alcuni aspetti del territorio; conosce alcune precise modalità di lavorazione del prodotto; scopre alcuni aspetti della stagione autunnale sviluppa le capacità sensoriali e di percezione conosce e apprezza alcuni sapori dell’autunno memorizza canzoni e filastrocche sa esprimersi graficamente sa usare tecniche diverse Campi di esperienza La conoscenza del mondo Il corpo e il movimento I discorsi e le parole Linguaggi, creatività, espressione

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Prima tappa: Vino e olio

“Dalla terra alla tavola”

Premessa

In questo percorso parliamo ai bambini della vendemmia, spieghiamo loro che da sempre il momento in cui si coglieva l’uva è molto importante. Un tempo, questo momento era accompagnato da canti e danze. Raccontiamo tutti i passaggi che trasformano l’uva in vino. Inoltre mostriamo ai bambini spezzoni di filmati in cui si trovano scene in cui , uomini, donne e bambini pestano l’va con i piedi. Parleremo poi, dell’olivo, dove cresce, del suo frutto e della sua trasformazione in olio. Il tutto sarà preceduto da una visita al frantoio. Persone coinvolte: bambini, inseganti, personale del Frantoio “Redoro”- Grezzana Spazi: salone, aule, frantoio. Tempi: ultima settimana di ottobre e tutto novembre

Traguardi e competenze

• scopre la pianura, la collina e la montagna; • sa descrivere alcuni aspetti del territorio; • conosce alcune precise modalità di lavorazione del prodotto; • scopre alcuni aspetti della stagione autunnale • sviluppa le capacità sensoriali e di percezione • conosce e apprezza alcuni sapori dell’autunno • memorizza canzoni e filastrocche • sa esprimersi graficamente • sa usare tecniche diverse

Campi di esperienza La conoscenza del mondo Il corpo e il movimento I discorsi e le parole Linguaggi, creatività, espressione

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Percorso didattico

Presentazione del personaggio guida: Il contadino “Pino”

Il percorso si articolerà in tre fasi: �-conoscenza del territorio, �-conoscenza della coltivazione della vite e dell’olivo, �-trasformazione dei frutti di queste piante, per ottenere vino e olio.

La vite: dove si coltiva e di quali parti è composta. Come si chiama il suo frutto.

Racconto: Mamma vite. �Rielaborazione verbale e grafica �Parliamo ai bambini della vendemmia e la drammatizziamo –

Prepariamo una vite con l’uva e i bambini ascoltando la canzone: “Andiamo a vendemmiar”, alternandosi due o tre per

volta, imitano il vendemmiatore. �Il vigneto che cos’è? Descriviamolo…

�Vari tipi di uva, da vino, da tavola, e l’uva passita. �Il vino. �Impariamo i nomi delle parti della vite �Illustriamo la vendemmia e le fasi per fare il vino. �Realizziamo un grappolo d’uva. Memorizziamo la poesia: Vendemmia e una canzone

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Uscita al frantoio per conoscere come nasce l’olio Al rientro riprendiamo e analizziamo ciò che abbiamo visto al frantoio

L’ulivo : La storia di olivetta �Dopo aver letto la storia poniamo ai bambini delle domande per verificarne la comprensione. �Riprendiamo l’esperienza vissuta tra gli ulivi

e chiediamo ai bambini , dove cresce l’ulivo, com’è il suo tronco, il suo frutto e come sono le sue foglie. �La raccolta delle olive: quado e come avviene,

Le olive �Che forma ha l’oliva �Com’è la sua polpa, �Com’è il suo gusto

�Che cosa c’è in mezzo alla polpa �Che cosa si ricava dalle olive -Illustriamo la raccolta delle olive , il frutto e le sue parti. -Memorizziamo le poesie: L’ulivo e l’oliva -Realizziamo un ramo con le olive Materiali: uva, olive, libri, macchina fotografica, computer, fotocopiatrice, materiali vari, carta, cartoncino, carta colorata, colori, pennelli, graniglia, … Verifica: L’insegnante osserverà il coinvolgimento dei bambini nelle attività, il linguaggio, l’apprendimento di nuovi vocaboli e l’espressione grafica. Documentazione Stesura del percorso, raccolta degli elaborati foto e cartelloni. Rappresentiamo la vendemmia (gioco) I bambini distesi per terra si raggomitolano gli uni accanto agli altri sino a formare un grappolo d’uva.

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Un bambino assaggerà gli acini 8i compagni) dal raspo fino a quando non sarà rimasto nessuno.

I bambini formano un tino dissipandosi in cerchio. I vendemmiatori entrano nel cerchio e pigiano l’uva con un movimento alternato delle gambe.

I bambini formano un tino disponendosi in cerchio. Gli altri bambini, che rappresentano gli acini d’uva pigiati e messi a fermentare, si muovono come se fossero scossi da un forte fremito.

I bambini fingono di bere alcuni bicchieri colmi di vino e si muovono mimando l’andatura di un ubriaco. Coreografia con il canto di vendemmia. I bambini fanno un cerchio tenendosi per mano a gruppi 8 o 10. Vanno al centro le femmine poi i maschi, pestano e pigiano l’uva. Infine tutti insieme mimano la canzone…

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Racconto Mamma vite

Mamma vite era proprio commossa, guardava i suoi grappoli d’uva e sospirava: “Sono proprio fortunata” pensava, lasciandosi accarezzare da un tiepido venticello. Intanto la vite si arricchiva di nuove foglie, che si affacciavano a guardare il mondo: -Siamo i pampini-dissero, rivolgendosi agli acini d’uva che raggruppati in grappoli si dondolavano allegramente, intonando allegre canzoncine. Mamma vite guardava le belle foglie e i grappoli che divertivamo e si emozionò fino alle lacrime, poi ebbe un tremito e i grappoli e le foglioline i spaventarono un po’. Mamma vite, guardandoli con amore, disse: -io o una storia, volete che ve la racconti?

I grappoli d’uva spalancarono gli occhietti e rimasero a bocca aperta.

Poesia: Vendemmia

Pende dai tralci L’uva matura: senti per l’aria della pianura, uomini e donne lieti a cantare nel vendemmiare? Grappoli d’oro Grappoli neri Cadon nei cesti E nei panieri: di poi, pigiati messi nel tino, danno il buon vino. Canto di vendemmia Pestiamo pestiamo l’uva col piedino. Pestiamo pestiamo l’uva col piedino Pigiamo pigiamo e l’uva si fa vino Pigiamo pigiamo e l’uva si fa vino. Cantiamo cantiamo Il canto della vendemmia. Cantiamo cantiamo il canto della vendemmia.

L’uva Questa è la tiritera dell’uva bianca e nera Dell’uva sopraffina che fa venir l’acquolina. Questa è la filastrocca dell’uva prelibata Che si scioglie in bocca come una marmellata. Questa è la cantilena dell’uva saporita Che rende più gustosa la vita. Poesia: L’ulivo Sono l’ulivo contorto Non sono mai stato dritto, ma solo e sempre storto. Ho tante foglioline Sono verdi e argentate Con le olive in allegria Vivo sempre in compagnia L’oliva Sono piccola, rotonda Ho la polpa assai preziosa, un nocciolo molto duro piccolino e pungente. Dalle olive il contadino Fa tant’olio profumato Lo usa la mamma in cucina Per le minestre e la frittatina. (Rosa Dattolico)

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-Tra non molto, pioli miei, vivrete un’avventura straordinaria; sarete raccolti, farete un lungo viaggio ricco di emozioni e porterete allegria nelle case della gente. -dove andremo, mamma?- chiese un grappolo piccino, movendo tutti i suoi acini. -Sarete raccolti e finirete in una grande cesta. -E poi?-chiese ansioso un acino. –Diventerete del buon vino- rispose ancora mamma vite. – E allora?- pregò un grappolo. Sarete imbottigliati e andrete in giro di qua e di là. -E il nostro viaggio quando finirà? –chiesero i grappoli in coro. Mamma vite fece una carezza a tutti e disse guardandoli teneramente:- Lo scoprirete da soli.

Racconto: La storia di Olivetta

“Sono proprio bella” disse tra sé Olivetta. Specchiandosi dall’alto della sua pianta in una pozzanghera d’acqua. Il vento, che l’aveva accarezzata, le disse che di lì a qualche giorno avrebbe lasciato l’albero insieme con le sue sorelle. Questa notizia la spaventò un bel po’. -Non abbiamo intenzione di lasciare i nostri rami e di abbandonare il nostro ulivo-dissero con voce decisa tutte insieme. -Un giorno i contadini vi staccheranno e vi metteranno in un casso buio. -Ma abbiamo paura del buio e vogliamo stare qui-risposero. - E già- disse l’oliva- perché noi siamo abituate alla luce del sole che ci riscalda , al buio stellato delle notti, al vento che ci accarezza, quindi rimarremmo qui a tutti i costi. Passarono alcuni giorni e i contadini raccolsero le olive e le misero nel sacco, le poverine si lamentavano tanto, ma nessuno le ascoltò. -Fateci uscire!-gridavano. Finalmente un giovane contadino le portò al frantoio. Le olive si guardarono attorno smarrite: -Vogliamo il nostro albero- esclamavano e, mentre parlottavano fra di loro, furono gettate sotto una macina enorme di pietra e dopo due giri vennero trasformate in una poltiglia grassa e scura. -Siamo irriconoscibili- esclamarono le olive, cacciando tante lacrimucce gialle. -Siete preziose- disse il contadino soddisfatto. -Il vostro olio vale quanto l’oro.