PREVISIONI REGIONALI DEL MERCATO DEL LAVORO Alessandra Righi ISTAT.
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PREVISIONI REGIONALI DEL MERCATO DEL LAVORO
Alessandra Righi ISTAT
Premessa
Realizzare delle previsioni delle forze di lavoro, specie per il lungo periodo, è una operazione problematica, nonostante esse costituiscano uno strumento indispensabile per definire le linee di politica economica nazionali e di programmazione locale
Gli approcci previsivi
Due sono gli approcci alle previsioni del MDL: un'ottica demografica, che le considera un
sottoprodotto delle previsioni della popolazione e mette in risalto le caratteristiche degli attori e le tendenze di lungo periodo
un'ottica economica, che considera la previsione dell'occupazione, o della disoccupazione, nell'ambito di più ampi modelli macroeconomici di previsione di breve periodo delle grandezze dell'intera economia
Gli approcci previsivi
I due approcci forniscono indicazioni differenti e talora confliggenti e solo
l’integrazione tra i diversi risultati permette di giungere a risultati
veramente coerenti (v. BLS)
L’approccio demografico
Affidabilità e intervallo temporale: meglio breve, ma le previsioni di lungo periodo permettono scenari
Affidabilità e disaggregazione: si realizzano previsioni aggregate, anche se questo contrasta con le esigenze conoscitive e di programmazione
L’approccio demografico
Si prevede: l'ammontare complessivo delle FL la distribuzione per classi di età
espressa sotto forma di tassi specifici di attività
I metodi più utilizzati sono quelli dell'estrapolazione dei tassi specifici (per sesso) realizzata con un metodo per contemporanei o per generazioni
L’approccio economico
Si prevedono: input di lavoro con modelli
macroeconomici differenti (equilibrio generale o parziale,modelli keynesiani, interdipendenze settoriali)
evoluzione dei tassi di disoccupazione
attraverso assunzioni semplificatrici sull'offerta di lavoro
L’approccio economico
Previsioni dell' offerta di lavoro, basate su aspetti economici strutturali o congiunturali
Strutturali: oltre a grandezze di tipo demografico, si tiene conto delle propensioni (femminile, giovanile, ecc.; al lavoro autonomo o dipendente)
Congiunturali: si usano i rapporti di attrazione/ scoraggiamento, la durata della disoccupazione e dell’occupazione. Con modelli comportamentali si prevedono i tassi di attività. Per la previsione dei tassi di occupazione e di disoccupazione servono modelli della domanda di lavoro dei settori produttivi
L’approccio economico
1. Nelle previsioni basate sul modello neoclassico, in cui domanda e offerta di lavoro sono indipendenti, sarà necessario parallelamente prevedere la domanda e l'offerta
2. Un modello alternativo che accetti l'ipotesi di interdipendenza tra domanda e offerta è stato proposto da Banca d'Italia
3. Il modello stock e flussi permette un approccio economico mantenendo un numero elevato di caratteristiche individuali degli attori
La migliore strategia
Prevedere simultaneamente le FL e la domanda di lavoro
Considerare tra gli elementi informativi necessari il sesso, l'età, l’istruzione, il settore di attività, il territorio
Esprimere i livelli sia in termini di persone, sia di input di lavoro
Far uso di ipotesi di scenario Monitorare i risultati ottenuti
Le esperienze internazionali
ILO http://laborsta.ilo.org/applv8/data/ssm10/smst10.pdf
OECD http://www.oecd.org/dataoecd/33/39/1863531.pdf
BLS http://www.bls.gov/emp/home.htm
Canada Francia Germania Giappone Irlanda Paesi Bassi Regno Unito Spagna USA
Orizzonte 2000-04 2000-10 1999-10 1998-10 2000-05 2001-06 2001-10 2000-10 2000-10
Cadenza 5 anni Irregolare 5 anni 5 anni 2 anni 2 anni 1 anno Irregolare 2 anni
Chi le fa
Istituti indip.(previsioni federali, regionali, settoriali)
Dip.statistico e ricerca economica del Min.occupazione
Istituti indipendenti e federali
Comitato per politiche dell'occupazione finanziato dal Min.lavoro
Istituto indip.(ESRI) finanziato da Autorità per occupazione e formazione
Istituto indip.finanziato da Min. ricerca, lavoro e agricoltura; privati
Istituto indip.(IER) finanziato dal Dip.educazione
Istituti indip.finanziati da fondazioni o governi regionali
Istituto statistico del Ministero del Lavoro (BLS)
Chi le usa
Governo federale per programmi di formazione
Governi locali e nazionale partner sociali
Uso governativo
Una delle principali fonti di discussione per le misure dell'occupazione
Agenzie governative e pubbliche; sindacati e imprese; privati
Ministero della ricerca, lavoro e agricoltura; privati
Policymakers; modelli di simulazione a livello regionale
Ristretta discussione tra esperti
Ag.gov. formaz.,educ. immigrazione; privati
Chi collabora
Min.lavoro Min.provinciali educ.e occupazione
Min. educ.e governi locali per la formazione
Non c'è stretto contatto traprevisioni nazionali e regionali
Governo e partner sociali
Dip.industria, comm. e occupazione; Dip. dell'educazione
Partner sociali nella progettazione dei profili per le qualifiche
Dipartimento per l'educazine e l'occupazione
Istituti nazionali per la formaz.e governi locali
Responsabilità a livello statale
Accesso e particolarità
Uso ampio, su carta e su Internet, cd-rom nelle scuole
Legami tra Min.educazione e lavoro
Limitata trasparenza e accessib.
Commissione gov.dibatte pubblicamente i risultati
Sotto modello di genere
Accanto a previsioni occupazionali, prospettive di uscite scolastiche
Indagine speciale aggiuntiva sulle carenze di professioni
Proiezioni macro per prevedere i fabbis.professionali
Su Internet, ogni Stato produce sue proiezioni
Le esperienze nazionaliIl modello stock e flussi
Previsioni dei flussi di popolazione da una posizione all'altra del mercato del lavoro a livello regionale secondo :
caratteristiche di tipo demografico
propensioni (attrazione,scoraggiamento)
approccio stock e flussi
I quattro elementi cardine la dinamica demografica, flussi in entrata e in
uscita dal mercato del lavoro la funzione di attrazione/scoraggiamento, che fa
avvicinare o allontanare dal mercato chi è potenzialmente interessato a lavorare
il turnover generazionale, ovvero la compensazione del flusso in uscita dall'occupazione (nell’ipotesi di stazionarietà del livello dell’occupazione)
la crescita occupazionale del sistema, la variabile di scenario
Le componenti da stimare
Entrate nelle forze di lavoro: dipendono dalla dinamica demografica e da effetti di attrazione/scoraggiamento (possibilità di inserimento per i nuovi entrati).
Entrate nell’occupazione: dipendono dalle dimensioni del turnover generazionale e dall’esigenza di soddisfare la domanda di nuova occupazione generata dalla dinamica economica
Uscite dall’offerta di lavoro o dalla occupazione, che si possono considerare pari alle uscite dall’occupazione visto che per le classi più anziane il numero delle persone in cerca di lavoro tende a essere nullo
Il Modello previsivo MARSS
Previsione entrate popolazione in età lavorativa
Previsione occupati (per settore) dal modello macro Irpet
Previsione uscite dall’occupazione da funzione di turnover generazionale
Stima della funzione di entrata forze di lavoro
Previsione disoccupati
I dati necessari Scenari o previsioni dell’occupazione: sono esogeni e
derivano da modelli macroeconomici a livello regionale
Previsioni della popolazione residente per regione, sesso e singolo anno di età per gli entranti nelle fl: le previsioni ISTAT della popolazione per regione al 2050 per sesso e singolo anno di età (base 2001).
Serie storiche delle tendenze delle componenti del mercato del lavoro (occupati, disoccupati e popolazione per sesso e singolo anno di età) :
ricostruzione/riallineamento serie 1977-1992 collegamento con serie 1993-2003
Dati necessari a livello regionale occupati per sesso, anno di età, settori
economici, posizione disoccupati per sesso e anno di età popolazione per sesso e anno di età sub-popolazioni per titolo di studio (alto/
medio-basso) funzioni di attrazione-scoraggiamento
per sesso, gruppo di generazioni turnover per sesso, gruppo di
generazioni probabilità di morte per sesso
Lettura stock e flussi delle serie MDL
Anni e sesso
Sub-pop.
1977
Deceduti
Flusso intergeneraz.
Saldo Sub-pop.
1978
15
16
…
69
Funzione stimata per regione
tttt peaosaoaafle 321
Dove :fle sono gli entrati nelle forze di lavoro (per sesso)oa è la domanda aggiuntiva os è la domanda di equilibrio pe è la popolazione entrante (per sesso)
Le componenti dello schema previsivo
I 15enni entranti nelle Fl da previsioni demografiche
Variazione della crescita dell’occupazione totale da modello Irpet
Stima della funzione o dell’ammontare di usciti dall’occupazione dalle fl per età
Stima dei parametri della funzione di entrata nelle fl per disaggregare la domanda aggiuntiva e la totale
Le stime e gli indicatori prodottiT0 (base) T+1 T+3 T+5 T+10
M F T …. …. …. M F T
Entrate nella popolazione
Occupati totali (per settori)
Domanda aggiuntiva
Domanda di equilibrio
Entrate nell’occupazione
Entrate nelle FL
Forze Lavoro
Disoccupati
Tasso di occupazione
Tasso di disoccupazione
La disaggregazione per età e titolo di studio delle stime
Le stime ottenute possono essere disaggregate per età e si può ritornare allo schema stock e flussi attraverso il calcolo, per ciascuna sub-popolazione, della probabilità di passare da un età alla successiva
Si possono usare schemi di ripartizione per tassi