Prevenzione delle cadute da incidente domestico Linee ... · oSono la seconda causa di trauma...

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Prevenzione delle cadute da incidente domestico Linee guida 2007/2009 Giorgiana Modolo Giorgiana Modolo

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Prevenzione delle cadute da incidente domestico Linee guida 2007/2009

Giorgiana ModoloGiorgiana Modolo

Le linee guida

o Strumento che consente un rapidotrasferimento delle conoscenze elaboratedalla ricerca biomedica, nella pratica clinicaquotidiana per valutare e agirepreventivamente sui fattori di rischio dipreventivamente sui fattori di rischio dicaduta

o Sono raccomandazioni di comportamentomesse a punto mediante un processo direvisione sistematica della letteratura e delleopinioni di esperti

Il gruppo di lavoro delle Linee Guidao Esperto di domotica

o Fisiatra

o Geriatra

o Infermiera

o Internista

o Neurologo

o Neuropsichiatrao Neuropsichiatra

o Ortopedico

o Rappresentante di associazioni di malati, cittadini

o Reumatologo

o Vigile del fuoco

o Medico di medicina d’urgenza

o Epidemiologo

o Architetto progettista

Perché ci occupiamo di cadute

o Tra gli incidenti domestici le cadute rappresentano la voce più importante

o Le lesioni che portano al decesso sono o Le lesioni che portano al decesso sono prevalentemente:

o Uomini: il trauma cranico e le fratture degli arti inferiori

o Donne: le fratture degli arti inferiori

Ma quante sono le cadute?

• Circa 1/3 della popolazione over 65 è vittima di incidenti di questo tipo

• Nelle strutture assistenziali la % delle • Nelle strutture assistenziali la % delle vittima è di circa 2/3 volte superiore

Perché le cadute sono una priorità in sanità pubblica

o Frequenza

oRicorso alla istituzionalizzazione che è associato agli esitiassociato agli esiti

o Elevata probabilità di causare o aggravare disabilità

o Elevata mortalità

Alcuni dati demografici

oNel mondo nel 2006

o 1/10 della pop. è >di 60

oNel mondo nel 2050oNel mondo nel 2050

o 1/5 della pop. sarà > di 60 anni

Le conseguenze delle cadute

o Il 20% delle cadute richiede un intervento medico

o Il 5 – 10% causa una frattura dell’ancao Il 5 – 10% causa una frattura dell’anca

o Il 7% di coloro che hanno subito una frattura dell’anca muore

o Sono la seconda causa di trauma cranico (35%) e spinale (37%)

Le fratture del femore: una excalation

o 0,6% nelle persone under 64 anni

o 10,8% nelle persone over 65 anni

o 12,9% nelle persone over 74 annio 12,9% nelle persone over 74 anni

o 14,2% nelle persone over 79 anni

Una aggravante: cade da solo

o se l’anziano rimane abbandonato a terra per un certo tempo può incorrere in:

Disidratazioneo Disidratazione

o Ulcere da decubito

o Rabdomiolosi

o Ipotermia

o Polmonite

Conseguenze delle cadute ripetute

o perdita di sicurezza e paura di cadere possono accelerare il declino funzionale e indurre depressione o isolamento socialesociale

Costi economici delle cadute

oNel 2002 il costo stimato era di € 3000 per ricovero

o Costo totale = 395 milioni di €o Costo totale = 395 milioni di €

oUna riduzione del “solo” 20% delle cadute consentirebbe una riduzione di 27.000 ricoveri in Italia (su base annua)

Fattori di rischio di cadere negli anziani - 1• Storia di precedenti cadute

• Paura di cadere

• Polifarmacoterapie e assunzione di farmaci particolarifarmaci particolari

• Alterazioni della vista

• Rischi domestici

• Isolamento sociale

• Sesso femminile

• Il crescere dell’età

Fattori di rischio di cadere negli anziani - 2o Condizioni precarie di salute

o Malattie del sistema cardiovascolare

o Depressione

o Demenza

o Epilessia

o Difficoltà nell’estensione delle ginocchiao Difficoltà nell’estensione delle ginocchia

o Confusione

o Clearance della creatinina sotto 65 ml/min

o Utilizzo di lenti multifocali

o Artrite e artrosi

o Camminare con ausilio di bastone, stampelle o altro supporto

Partecipazione e aderenza dei pz ai programmi di prevenzione

o Fattori psicologici che ostacolano la partecipazione

o Scarsa percezione delle proprie capacità o della abilità nell’intraprendere alcune della abilità nell’intraprendere alcune componenti del programma

o Paura di cadere o negazione o sottostima del rischio di cadere

o Una malattia

o Difficoltà relativa all’uso dei dispositivi di supporto

o Fattori che favoriscono la partecipazione

o Chi gode di buona salute

o Chi ha fiducia nelle proprie capacitào Chi ha fiducia nelle proprie capacità

o Chi ha esperienza di attività fisiche

Miglioriamo la compliance

o Visita a domicilio

oMonitoraggio telefonico

o Inclusione di modelli con partecipazione alla pari

o Inclusione di modelli con partecipazione alla pari

o La frequenza e l’intensità moderata dell’esercizio fisico

o Chiara percezione del fatto che l’attività fisica sia importante, benefica e divertente

I Livelli di prova (LdP)

o Si riferiscono alla probabilità che un certo numero di conoscenze sia derivato da studi pianificati e condotti in modo tale da produrre informazioni valide e tale da produrre informazioni valide e prive di errori statistici

o Sono espressi in numeri romani

(da I a VI)

I Prove ottenute da più studi clinici controllati randomizzati e/o da revisioni sistematiche di studi

II Prove ottenute da un solo studio randomizzato adeguatamente progettato

III Prove Ottenute da studi di coorte con controlli concorrenti o storici o loro meta-analisi

IV Prove ottenute da studi retrospettivi tipo caso-controllo o loro meta analisi

V Prove ottenute da studi di casistista senza gruppo di controllo

VI prove basate sull’opinione di esperti autorevoli o di comitati di esperti o consensus conference

La forza delle raccomandazioni

o Si riferisce alla probabilità chel’applicazione nella pratica di unaraccomandazione determini unmiglioramento dello stato di salute dellamiglioramento dello stato di salute dellapopolazione obiettivo cui laraccomandazione è rivolta

o Sono espressi in lettere

(da A a E)

A) indica una forte raccomandazione a favore dell’esecuzione di quella particolare procedura o test diagnostico: indica una particolare raccomandazione sostenuta da prove scientifiche di buona qualità, anche se non necessariamente di tipo I o II

B) Si nutrono dei dubbi sul fatto che quella particolare procedura o intervento debba sempre essere raccomandata, ma si ritiene che la sua esecuzione debba essere attentamente consideratadebba essere attentamente considerata

C) Esiste un sostanziale incertezza a favore o contro la raccomandazione di eseguire la procedura o l’intervento

D) l’esecuzione della procedura non è raccomandata

E) Si sconsiglia fortemente l’esecuzione della procedura

Quante sono le raccomandazioni?

o Fattori di rischio di caduta e gli interventi utili per individuare i soggetti a rischio 10

o Strumenti per misurare la paura di cadere 2

o Strumenti efficaci per individuare i fattori modificabii di rischio di caduta 4rischio di caduta 4

o Interventi sicuri e strategie per prevenire il rischio di caduta 10

o L’aderenza dei pazienti 1

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I fattori di rischio di caduta e gli interventi utili per individuare i soggetti a rischio (10)

o Valutazione multidimensionale dell’anziano

o III/A Considerato il rischio elevato di recidiva, si raccomanda di intervistare periodicamente gli anziani per capire se abbiano subito cadute anziani per capire se abbiano subito cadute nell’ultimo anno e per conoscerne eventualmente la frequenza, le caratteristiche e il contesto

III/A Interrogare gli anziani sulle terapie assunte e tenere sotto rigido controllo i farmaci somministrati

III/A Rivedere periodicamente le prescrizioni farmacologiche con particolare attenzione all’assunzione quali benzodiazepine, antidepressivi o all’assunzione simultanea di tre antidepressivi o all’assunzione simultanea di tre farmaci

• Disturbi motori

III/A Tenere sotto controllo l’equilibrio e i problemi di deambulazione negli anziani che riferiscono una precedente caduta o che sono considerati a rischio

Alterazione della vista

III/A I medici responsabili della gestione clinica del paziente devono effettuare o far effettuare un accurato esame della vista, per verificare eventuali problemi o alterazioni

Rischi domestici

III/A III/A A seguito di una caduta è raccomandata una analisi dei rischi domestici, al fine di verificare la presenza di ostacoli o pericoli modificabili

III/A Nel caso si ravvisassero gravi situazioni di disagio sociale, un supporto che coinvolga servizi diversi è raccomandato anche al fine della prevenzione o della recidiva di cadute

III/C Non vi è sufficiente prova per considerare ildeterioramento cognitivo un fattore di rischio dicaduta negli anziani. Non vi sono elementi certi perraccomandare o sconsigliare controlli suldeterioramento cognitivo

III/C Non vi è sufficiente prova per considerarel’incontinenza urinaria un fattore di rischio dicaduta negli anziani. Non vi sono elementi certi percaduta negli anziani. Non vi sono elementi certi perraccomandare o sconsigliare controlli sull’incontinenzaurinaria

La paura di cadere

III/A Interrogare gli anziani per capire se abbianopaura di cadere; in tal caso il livello e la ragione diquesta paura dovrebbero essere valutati da unprofessionista sanitario

Quali strumenti per misurare la paura di cadere (2)III/A Il medico curante deve chiedere all’anziano se ha paura di cadere: qualora questi dichiarasse di averne, potrebbero essere opportuni sia un approfondimento delle ragioni che portano a questa paura sia un supporto che portano a questa paura sia un supporto psicologico

I/A Valutare le caratteristiche psicometriche dei soggetti anziani utilizzando i metodi disponibili al fine di misurare la paura di cadere nei soggetti. Si può ritenere che la Tinetti Balance sia il migliore strumento

Perché misurare la paura di cadere

o Prevalenza => 30% nelle persone che non hanno una storia di cadute

o Prevalenza doppia nelle persone che hanno una storia di cadute (anche solo hanno una storia di cadute (anche solo una volta)

o Porta a una perdita di indipendenza nello svolgimento delle normali attività quotidiana e aumenta il rischio di caduta

Strumenti efficaci per individuare i fattori modificabii di rischio di caduta (4)

I/A Utilizzare tutti gli strumenti possibili per individuare, quantificare, correggere o stabilizzare tutte quelle condizioni croniche che colpiscono il soggetto anziano limitandone l’autonomia e la qualità di vital’autonomia e la qualità di vita

II/B Il medico curante dovrebbe osservare la capacità di un paziente di stare eretto, di girarsi e di sedere, di camminare agevolmente. Qualora si verificassero problemi, l’anziano dovrebbe essere invitato a recarsi presso uno specialista

I/A I test ideali per valutare il rischio di caduta devono essere di semplice esecuzione, di breve durata, ripetibili per consentire il follow up. Risultano avere queste caratteristiche:

BBS (valutazione dell’equilibrio)TUG (valutazione della mobilità)Tinetti Balance (equilibrio/mobilità)Tinetti Balance (equilibrio/mobilità)

III/A Ai test sull’equilibrio/mobilità vanno affiancati i test sulla qualità di vita (QoL) come Short Form – 12 (SF12)

Interventi sicuri e strategie per prevenire il rischio di caduta (10)Interventi multifattoriali

I/A Un approccio multidisciplinare, multidimensionale alla gestione di soggetti anziani vittime di cadute traumatiche che sono stati trattati in ambito di assistenza di base o di assistenza in in ambito di assistenza di base o di assistenza in fase acuta è stato descritto come pacchetto di intervento efficace in due studi. Importanti componenti del trattamento devono essere la valutazione della salute generale del pz, interventi sui fattori di rischio e un dettagliato piano di dimissione

I/A

Sottoporre a valutazione multifattoriale dei rischi i soggetti anziani che si presentano all’attenzione medica a causa di una caduta o riferiscono cadute ricorrenti nell’anno trascorso oppure presentano anomalie di deambulazione e/o di equilibrio.deambulazione e/o di equilibrio.

La valutazione dovrebbe essere eseguita da un professionista sanitario o da più professionisti che abbiano capacità specifiche e esperienze nell’ambito delle cadute

Esercizio fisico per migliorare forza e equilibrio

I/A Sono raccomandati programmi di intervento personalizzati tesi a migliorare la forza, la deambulazione e l’equilibriol’equilibrio

Rischio domestico e interventi di sicurezza

II/A Fornire informazioni e interventi educativi mirati alla consapevolezza dei rischi

III/A Offrire alle persone che sono dimesse III/A Offrire alle persone che sono dimesse dall’ospedale o dal PS in seguito a caduta un controllo della situazione ambientale e dei pericoli presenti attraverso l’esecuzione di visite domiciliari

III/B Formare operatori sanitari e socio sanitari all’acquisizione di competenze di base per la verifica della sicurezza dell’ambiente domestico e degli aspetti socio assistenziali correlati

I/A Consigliare agli anziani l’installazione di dispositivi (spie antincendio, strisce antiscivolo, maniglie, etc.) che possano rendere più sicuro l’ambiente domestico

Interventi e strategie di supporto psicosociale degli anziani

I/A Intraprendere azioni per incoraggiare gli anziani nella prevenzione delle cadute

I/A Tramite il personale sanitario che si occupa di cadute è importante supportare occupa di cadute è importante supportare gli anziani con informazioni sia verbali sia scritte relative alla cadute

III/A Valutare la situazione economica e di isolamento dell’anziano al fine di attivare i servizi di assistenza e di supporto sociale

Principi che devono guidare la pratica

Assistenza centrata sulla persona

� I pz e i caregivers devono essere informati delle linee guida

� Pz e caregivers devono essere coinvolti in decisioni condivisedecisioni condivise

� Gli operatori sanitari devono rispettare e valorizzare la conoscenza e l’esperienza delle persone che sono da lungo tempo a rischio di cadere e che hanno autogestito questo rischio

Un approccio collaborativo e multidisciplinare all’assistenza