Chiodo EndomidollarE - osteoscope.com.mx INTERNA/FEMUR... · Fratture Prossimali Femore TECniCa...
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Chiodo EndomidollarEFratture Prossimali Femore
TECniCa ChirUrGiCa
citieffe® ringrazia:dr. Vincenzo Caiaffadr. mario mancaper la collaborazione nello sviluppo di questa tecnica chirurgica
Prima dell’uso consultare il libretto di istruzioni allegato alle confezioni.
Questa tecnica chirurgica è rivolta a chirurghi ortopedici e descrivele procedure standard suggerite dal produttore.i chirurghi dovrebbero comunque decidere il migliore approccio da seguire in relazione al loro giudizio clinico ed alle esigenze del paziente.
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STANDARDStudiato e progettato per il trattamento delle fratture laterali del collo del femore, è realizzato in una sola misura.
Caratteristiche - angolo cervico-cefalico di 130° - angolo metafisario di 5° - lunghezza totale 195 mm, compresi i 30 mm del diapason che
consente una graduale variazione di rigidità nella parte distale - diametro prossimale di 13 mm e distale di 10 mm - due fori per l’alloggiamento delle viti cefaliche e uno per la vite
diafisaria - Un alloggiamento per il tappo di protezione e un’asola per facilitare
l’eventuale rimozione.
MEDIOStudiato e progettato per il trattamento delle fratture sottotrocanteriche a rima lunga del femore, è realizzato in una sola misura.
Caratteristiche - angolo cervico-cefalico di 130° - angolo metafisario di 5° - lunghezza totale 240 mm, compresi i 30 mm del diapason che
consente una graduale variazione di rigidità nella parte distale - diametro prossimale di 13,5 mm e distale di 10 mm - due fori per l’alloggiamento delle viti cefaliche, un foro e un’asola
nella parte distale per le viti diafisarie - Un alloggiamento per il tappo di protezione e un’asola per facilitare
l’eventuale rimozione.
ENDOvIS BIO ADvANCED
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LA vITE CEFALICA
È disponibile in 9 taglie (lunghezze da 70 a 110 mm) e 2 tipologie, una con la zona filettata rivestita in idrossiapatite e una non rivestita. la parte introduttiva ha un diametro di 6,5 mm ed ha un profilo autoperforante ed autofilettante. il filetto è a doppio passo e permette un avanzamento rapido.
LA vITE DIAFISARIA
È disponibile in 11 taglie (lunghezze da 30 a 80 mm). lo stelo ha un diametro di 5 mm e il filetto presenta un profilo autoperforante e autofilettante.
Tratto rivestito in idrossiapatite
LUNGOStudiato e progettato per il trattamento delle fratture della regione laterale del collo del femore associate a fratture diafisarie è realizzato in 3 misure di lunghezza, ciascuna con 2 curvature: destro e sinnistro (identificabili con LEFT e RIGHT).
Caratteristiche - angolo cervico-cefalico di 130° - angolo metafisario di 5°, antiversione di 10° - lunghezza totale 320, 360, 400 mm, compresi i 30 mm del diapason
che consente una graduale variazione di rigidità nella parte distale - diametro prossimale di 14 mm e distale di 10 mm - due fori per l’alloggiamento delle viti cefaliche, un foro e un’asola
nella parte distale per le viti diafisarie - Un alloggiamento per il tappo di protezione e un’asola per facilitare
l’eventuale rimozione.
Tutti i chiodi vengono forniti in confezione STERILE insieme al tappo di protezione standard e al filo guida graduato ø3x350 mm con punta filettata (monouso).
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CHIODO STANDARD - TECniCa PaG. 6
CHIODO MEDIO - TECniCa PaG. 13
il dispositivo è stato realizzato per il trattamento delle fratture del femore classificate dalla ao come fratture 31 a3 sottogruppo 3 (sottotrocanteriche a rima lunga). le particolari caratteristiche biomeccaniche, comunque, consentono l’estensione anche a fratture meno complesse, ma che necessitano di una presa più distale.
INDICAZIONI
Tutte le fratture laterali del collo del femore in cui sia indicato il trattamento con un chiodo endomidollare e più precisamente:31A1 frattura pertrocanterica semplice31A2 frattura pertrocanterica pluriframmentaria31A3 frattura inter-sottotrocanterica
31A1 31A2 31A3
CHIODO LUNGO - TECniCa PaG. 21
Fratture della regione laterale del collo del femore associate a fratture diafisarie.
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POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE
Posizionare il paziente con l’anca e il ginocchio controlaterali flessi a 90° (per non ostacolare l’uso dell’amplioscopio) e inclinare il tronco del paziente verso l’arto controlaterale di 20-30°. Si deve procedere alla sintesi solo dopo aver ridotto in maniera ottimale la frattura.
INCISIONE
l’incisione deve partire dall’apice del grande trocantere per proseguire prossimalmente per una lunghezza di circa 6 cm.
CHIODO STANDARD
INDICAZIONI
Tutte le fratture laterali del collo del femore in cui sia indicato il trattamento con un chiodo endomidollare e più precisamente:
31A1 frattura pertrocanterica semplice
31A2 frattura pertrocanterica pluriframmentaria
31A3 frattura inter-sottotrocanterica
31A1 31A2 31A3
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Fig. 2inserire la cannula paratessuti, insieme alla fresa trocanterica, sull’apice del grande trocantere usando come guida il filo precedentemente inserito.Perforare la corticale e procedere alla fresatura manuale fino allo stop meccanico di battuta sullo stelo della fresa.rimuovere la fresa trocanterica e la cannula paratessuti, lasciando inserito il filo guida nel canale endomidollare.
Fig. 1Bloccare nel mandrino il filo guida ø3x750 mm serrando manualmente la ghiera.Sotto controllo ampliscopico effettuare l’accesso all’apice del grande trocantere utilizzando il perforatore cannulato, attraverso il quale si introdurrà il filo guida fino a contatto con i condili.
STRUMENTI UTILIZZATI
4079Perforatore cannulato
EBa-0030mandrino fili ø3 mm
EBa-0015Fresa trocanterica
EBa-0010Cannula paratessuti
TECNICA CHIRURGICA
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Fig. A
Fig. B
Fig. 4introdurre la cannula con il trocar già
inserito nel foro cefalico più distale della
guida (il trocar deve arrivare a toccare la
corticale). introdurre il filo graduato per
almeno 3 cm nel mandrino, bloccarlo e
inserirlo nel trocar. Verificare la corretta
posizione del filo graduato: in proiezione
antero-posteriore (Fig. a) il filo deve
passare vicino alla corticale inferiore del
collo, mentre in proiezione assiale (Fig. B)
deve trovarsi al centro del collo e della testa
femorale. dopo aver verificato che la punta
del trocar sia appoggiata sulla corticale
laterale (Fig. a), rilevare sul filo graduato la
lunghezza della vite cefalica distale.
NOTA il filo graduato è stato progettato
per essere introdotto a mano, tuttavia può
essere inserito anche con l’ausilio di un
motore.
Fig. 3montare il chiodo sull’arco metallico della guida stringendo il perno con il giravite a testa sferica.Procedere all’introduzione sul filo guida, che va rimosso dopo che il chiodo ha superato la rima di frattura.la parte radiotrasparente deve essere inserita (svitando il pomello di bloccaggio) solo quando si raggiunge la posizione ottimale del chiodo.
STRUMENTI UTILIZZATI
EBa-0131Guida chiodo standard
EBa-0160Giravite a testa sferica
EBa-0030mandrino fili ø3 mm
EBa-0020Cannula
EBa-0025Trocar
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Fig. 6in caso di corticali particolarmente resistenti può essere agevole utilizzare la fresa di diametro 7,5 mm, che deve affondarsi fino al fermo “ViTE CEFaliCa”.Sullo stelo della fresa di diametro 7,5 mm si trovano due riferimenti per l’affondamento dello strumento: un fermo per le viti cefaliche e una tacca per quelle diafisarie che deve coincidere con il bordo della cannula.
Fig. 5Posizionare sul giravite la vite cefalica prossimale, di una lunghezza di almeno 5 mm inferiore a quella rilevata in precedenza sul filo graduato, e bloccarla ruotando il pomello in senso orario.
Sul pomello del giravite è ricavata una cava esagonale da utilizzare in caso di eccessivo serraggio del pomello stesso.
riferimentovite diafisaria
Fermo vite cefalica
STRUMENTI UTILIZZATI
EBa-0040Giravite esagonale
EBa-0035Fresa trocanterica
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Fig. 8lasciando in situ la cannula prossimale (verificando che sia inserita sulla testa della vite), rimuovere il trocar, il filo e introdurre con lo stesso procedimento la seconda vite cefalica (della lunghezza rilevata in precedenza sul filo graduato).
Fig. 7inserire quindi la vite, il giravite e la cannula nel foro cefalico prossimale della guida, assicurandosi che la cannula vada a contatto con l’osso: la vite funge da trocar per evitare di rovinare i tessuti molli. la progressione della vite è visibile sulla scala graduata incisa sul giravite: avvitare fino a quando il riferimento “0” si trova in corrispondenza con il bordo della cannula.
STRUMENTI UTILIZZATI
EBa-0040Giravite esagonale
EBa-0020Cannula
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Fig. 9
BLOCCO DISTALE
Solo nEi CaSi di FraTTUrE non SUFFiCiEnTEmEnTE STaBiliZZaTE dallE ViTi CEFaliChE (ad esempioinTErSoTToTroCanTEriChE tipo a3)
Fig. 10Per l’infissione della vite diafisaria introdurre nel foro orizzontale della guida la cannula e il trocar fino alla corticale. inserire quindi il filo graduato (bloccato nel mandrino) e, dopo essersi accertati che abbia superato di almeno 2 mm la corticale mediale, rilevare la lunghezza della vite.rimuovere il filo graduato e il trocar, introdurre la fresa di diametro 7,5 mm e perforare Solo la Prima CorTiCalE (riferimento sullo stelo della fresa: “ViTE diaFiSaria”).
STRUMENTI UTILIZZATI
EBa-0020Cannula
EBa-0025Trocar
EBa-0030mandrino fili ø3 mm
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Fig. 12rimuovere la guida svitando il perno di presa del chiodo utilizzando la chiave esagonale.inserire il tappo di protezione con lo stesso giravite usato per le viti cefaliche (è disponibile anche un tappo di protezione più lungo, da utilizzarsi nei casi in cui l’estremità del chiodo non sporga dal grande trocantere).
Fig. 11Come illustrato in precedenza, la vite diafisaria deve essere “bloccata” sul giravite, introdotta nella cannula che deve trovarsi a contatto con l’osso e avvitata fino all’indice di riferimento “0” in corrispondenza con il bordo della cannula.Sul pomello del giravite è ricavata una cava esagonale da utilizzare in caso di eccessivo serraggio del pomello stesso.
STRUMENTI UTILIZZATI
EBa-0040Giravite esagonale
EBa-0050Chiave esagonale
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INDICAZIONI
il dispositivo è stato realizzato per il
trattamento delle fratture del femore
classificate dalla ao come fratture 31
a3 sottogruppo 3 (sottotrocanteriche a
rima lunga). le particolari caratteristiche
biomeccaniche, comunque, consentono
l’estensione anche a fratture meno
complesse, ma che necessitano di una
presa più distale.
CHIODO MEDIO
POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE
Posizionare il paziente con l’anca e il ginocchio controlaterali flessi a 90° (per non ostacolare l’uso dell’amplioscopio) e inclinare il tronco del paziente verso l’arto controlaterale di 20-30°. Si deve procedere alla sintesi solo dopo aver ridotto in maniera ottimale la frattura.
INCISIONE
l’incisione deve partire dall’apice del grande trocantere per proseguire prossimalmente per una lunghezza di circa 6 cm.
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Fig. 2inserire la cannula paratessuti, insieme alla fresa trocanterica, sull’apice del grande trocantere usando come guida il filo precedentemente inserito.Perforare la corticale e procedere alla fresatura manuale fino allo stop meccanico di battuta sullo stelo della fresa.rimuovere la fresa trocanterica e la cannula paratessuti, lasciando inserito il filo guida nel canale endomidollare.
Fig. 1Bloccare nel mandrino il filo guida ø3x750 mm serrando manualmente la ghiera. Sotto controllo ampliscopico effettuare l’accesso all’apice del grande trocantere utilizzando il perforatore cannulato, attraverso il quale si introdurrà il filo guida fino a contatto con i condili.
TECNICA CHIRURGICA
STRUMENTI UTILIZZATI
4079Perforatore cannulato
EBa-0030mandrino fili ø3 mm
EBa-0015Fresa trocanterica
EBa-0010Cannula paratessuti
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Fig. A
Fig. B
Fig. 4introdurre la cannula con il trocar già
inserito nel foro cefalico più distale della
guida (il trocar deve arrivare a toccare la
corticale). introdurre il filo graduato per
almeno 3 cm nel mandrino, bloccarlo e
inserirlo nel trocar. Verificare la corretta
posizione del filo graduato: in proiezione
antero-posteriore (Fig. a) il filo deve
passare vicino alla corticale inferiore del
collo, mentre in proiezione assiale (Fig. B)
deve trovarsi al centro del collo e della testa
femorale. dopo aver verificato che la punta
del trocar sia appoggiata sulla corticale
laterale (Fig. a), rilevare sul filo graduato la
lunghezza della vite cefalica distale.
NOTA il filo graduato è stato progettato
per essere introdotto a mano, tuttavia può
essere inserito anche con l’ausilio di un
motore.
Fig. 3montare il chiodo utilizzando solo la parte metallica della guida, stringendo il perno con il giravite a testa sferica.avvitare il battente, serrarlo con lo stesso giravite e procedere all’introduzione sul filo guida, che va rimosso dopo che il chiodo ha superato la frattura. l’introduzione deve essere eseguita a mano o, se necessario, battendo con un martello, ma SOLO SUL BATTENTE.NOTA la parte della guida in plastica radiotrasparente deve essere montata solo quando il chiodo si trova nella posizione ritenuta corretta.
STRUMENTI UTILIZZATI
EBa-0160Giravite esagonale testa sferica
EBa-0020Cannula
EBa-0025Trocar
EBa-0030mandrino fili ø3 mm
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Fig. 6inserire quindi la vite, il giravite e la cannula nel foro cefalico prossimale della guida, assicurandosi che la cannula vada a contatto con l’osso: la vite funge da trocar per evitare di rovinare i tessuti molli. la progressione della vite è visibile sulla scala graduata incisa sul giravite: avvitare fino a quando il riferimento “0” si trova in corrispondenza con il bordo della cannula.
Fig. 5Posizionare sul giravite la vite cefalica prossimale, di una lunghezza di almeno 5 mm inferiore a quella rilevata in precedenza sul filo graduato, e bloccarla ruotando il pomello in senso orario.Sul pomello del giravite è ricavata una cava esagonale da utilizzare in caso di eccessivo serraggio del pomello stesso.
STRUMENTI UTILIZZATI
EBa-0040Giravite esagonale
EBa-0020Cannula
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Fig. 8lasciando in situ la cannula prossimale (verificando che sia inserita sulla testa della vite), rimuovere il trocar, il filo e introdurre con lo stesso procedimento la seconda vite cefalica (della lunghezza rilevata in precedenza sul filo graduato).
Fig. 7in caso di corticali particolarmente resistenti può essere agevole utilizzare la fresa di diametro 7,5 mm, che deve affondarsi fino al fermo “ViTE CEFaliCa”.Sullo stelo della fresa di diametro 7,5 mm si trovano due riferimenti per l’affondamento dello strumento: un fermo per le viti cefaliche e una tacca per quelle diafisarie che deve coincidere con il bordo della cannula.
STRUMENTI UTILIZZATI
EBa-0040Giravite esagonale
EBa-0035Fresa trocanterica
riferimentovite diafisaria
Fermo vite cefalica
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Fig. 9introdurre la cannula con manico, con il trocar già inserito, nel foro diafisario più prossimale della guida, fino all’appoggio sulla corticale. inserire quindi il filo graduato (per l’infissione si consiglia di utilizzare un trapano a motore) e, dopo essersi accertati che abbia superato di almeno 2 mm la corticale mediale, rilevare la lunghezza della vite.rimuovere il trocar e introdurre la fresa a motore di diametro 6,5 mm, PErForando Solo la Prima CorTiCalE (la fresa è dotata di un apposito fermo).rimuovere infine la fresa e il filo guida.
BLOCCO DISTALEil chiodo Endovis B.a. mEdio offre la possibilità di eseguire 3 diverse tipologie di blocco distale, che il chirurgo può scegliere in funzione della frattura e del processo di guarigione che vuole seguire.
STATICO - DINAMICOEseguito con tutte e due le viti: possibilità di dinamizzazione secondaria guidata, rimuovendo quella prossimale.
DINAMICOEseguito con la vite più distale: dinamizzazione guidata assiale e controllo della rotazione.
STATICOEseguito con la vite più prossimale, senza possibilità di dinamizzazione secondaria guidata.
STRUMENTI UTILIZZATI
EBa-0155Cannula con manico
EBa-0025Trocar
50169Fresa ø6.5 mm cannulata
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Fig. 11Per l’infissione della vite diafisaria nell’asola distale del chiodo ripetere le operazioni descritte in precedenza per la vite prossimale.NOTA Per l’infissione del filo guida si consiglia di utilizzare un trapano a motore.
Fig. 10Come illustrato in precedenza, la vite diafisaria deve essere “bloccata” sul giravite, introdotta nella cannula che deve trovarsi a contatto con l’osso e avvitata fino all’indice di riferimento “0” in corrispondenza con il bordo della cannula.
STRUMENTI UTILIZZATI
EBa-0040Giravite esagonale
EBa-00155Cannula con manico
EBa-0025Trocar
50169Fresa ø6.5 mm cannulata
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Fig. 13il montaggio viene completato inserendo nella parte prossimale del chiodo il tappo di protezione che faciliterà l’eventuale rimozione dell’impianto a guarigione terminata.
Fig. 12lasciando inserita la cannula, si blocca la vite sul giravite esagonale e si procede all’infissione affondandola fino all’indice di riferimento “0” dello strumento.in seguito la vite diafisaria prossimale potrà essere rimossa per ottenere un blocco dinamico.
STRUMENTI UTILIZZATI
EBa-0040Giravite esagonale
EBa-0050Chiave esagonale
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Fratture della regione laterale del collo del femore associate a fratture diafisarie.
CHIODO LUNGO
INDICAZIONI
POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE
Posizionare il paziente con l’anca e il ginocchio controlaterali flessi a 90° (per non ostacolare l’uso dell’amplioscopio) e inclinare il tronco del paziente verso l’arto controlaterale di 20-30°. Si deve procedere alla sintesi solo dopo aver ridotto in maniera ottimale la frattura.
INCISIONE
l’incisione deve partire dall’apice del grande trocantere per proseguire prossimalmente per una lunghezza di circa 6 cm.
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Fig. 2inserire la cannula paratessuti, insieme alla fresa trocanterica, sull’apice del grande trocantere usando come guida il filo precedentemente inserito.Perforare la corticale e procedere alla fresatura manuale fino allo stop meccanico di battuta sullo stelo della fresa.rimuovere la fresa trocanterica e la cannula paratessuti, lasciando inserito il filo guida nel canale endomidollare.
Fig. 1Bloccare nel mandrino il filo guida ø3x750 mm serrando manualmente la ghiera. Sotto controllo ampliscopico effettuare l’accesso all’apice del grande trocantere utilizzando il perforatore cannulato, attraverso il quale si introdurrà il filo guida fino a contatto con i condili.
TECNICA CHIRURGICA
STRUMENTI UTILIZZATI
4079Perforatore cannulato
EBa-0030mandrino fili ø3 mm
EBa-0015Fresa trocanterica
EBa-0010Cannula paratessuti
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Fig. A
Fig. B
Fig. 4introdurre la cannula con il trocar già
inserito nel foro cefalico più distale della
guida (il trocar deve arrivare a toccare la
corticale). introdurre il filo graduato per
almeno 3 cm nel mandrino, bloccarlo e
inserirlo nel trocar. Verificare la corretta
posizione del filo graduato: in proiezione
antero-posteriore (Fig. a) il filo deve
passare vicino alla corticale inferiore del
collo, mentre in proiezione assiale (Fig. B)
deve trovarsi al centro del collo e della testa
femorale. dopo aver verificato che la punta
del trocar sia appoggiata sulla corticale
laterale (Fig. a), rilevare sul filo graduato la
lunghezza della vite cefalica distale.
NOTA il filo graduato è stato progettato
per essere introdotto a mano, tuttavia può
essere inserito anche con l’ausilio di un
motore.
Fig. 3montare il chiodo utilizzando solo la parte metallica della guida, stringendo il perno con il giravite a testa sferica.avvitare il battente, serrarlo con lo stesso giravite e procedere all’introduzione sul filo guida, che va rimosso dopo che il chiodo ha superato la frattura. l’introduzione deve essere eseguita a mano o, se necessario, battendo con un martello, ma SOLO SUL BATTENTE.NOTA la parte della guida in plastica radiotrasparente deve essere montata solo quando il chiodo si trova nella posizione ritenuta corretta.
STRUMENTI UTILIZZATI
EBa-0160Giravite esagonale testa sferica
EBa-0020Cannula
EBa-0025Trocar
EBa-0030mandrino fili ø3 mm
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Fig. 6inserire quindi la vite, il giravite e la cannula nel foro cefalico prossimale della guida, assicurandosi che la cannula vada a contatto con l’osso: la vite funge da trocar per evitare di rovinare i tessuti molli. la progressione della vite è visibile sulla scala graduata incisa sul giravite: avvitare fino a quando il riferimento “0” si trova in corrispondenza con il bordo della cannula.
Fig. 5Posizionare sul giravite la vite cefalica prossimale, di una lunghezza di almeno 5 mm inferiore a quella rilevata in precedenza sul filo graduato, e bloccarla ruotando il pomello in senso orario.Sul pomello del giravite è ricavata una cava esagonale da utilizzare in caso di eccessivo serraggio del pomello stesso.
STRUMENTI UTILIZZATI
EBa-0040Giravite esagonale
EBa-0020Cannula
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Fig. 8lasciando in situ la cannula prossimale (verificando che sia inserita sulla testa della vite), rimuovere il trocar, il filo e introdurre con lo stesso procedimento la seconda vite cefalica (della lunghezza rilevata in precedenza sul filo graduato).
Fig. 7in caso di corticali particolarmente resistenti può essere agevole utilizzare la fresa di diametro 7,5 mm, che deve affondarsi fino al fermo “ViTE CEFaliCa”.Sullo stelo della fresa di diametro 7,5 mm si trovano due riferimenti per l’affondamento dello strumento: un fermo per le viti cefaliche e una tacca per quelle diafisarie che deve coincidere con il bordo della cannula.
STRUMENTI UTILIZZATI
EBa-0040Giravite esagonale
EBa-0035Fresa trocanterica
riferimentovite diafisaria
Fermo vite cefalica
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Fig. 9introdurre il collimatore nel blocchetto distale inserendolo nel foro adiacente al tipo di bloccaggio desiderato (statico o dinamico).in questo modo sarà possibile inserire cannula e trocar nel secondo foro di bloccaggio senza dover rimuovere il collimatore.
il collimatore radiotrasparente è caratterizzato da riferimenti radiopachi (a, B e C) visibili in scopia, necessari ad ottenere un’ottimale allineamento della guida rispetto al chiodo.
CENTRAGGIO FORI DISTALI
A B C
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Fig. 10Per ottenere un preciso allineamento della guida con l’asse dei fori di bloccaggio, agire sul traslatore e controllare in scopia quando il riferimento C, al centro dei due markers radiopachi, si trova al centro del foro/asola del chiodo.
individuare i 2 riferimenti radiopachi a e B del collimatore: con piccoli movimenti dell’amplificatore di brillanza, ottenere un’immagine ampliscopica in cui i 2 riferimenti risultano sovrapposti.
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Per effettuare il centraggio dei fori distali del chiodo Endovis B.a. lUnGo è stata progettata una speciale guida brevettata, costituita da un corpo in lega leggera (disegnato in modo da garantire una notevole rigidità contenendo il peso e gli ingombri), un blocchetto distale in materiale plastico radiotrasparente ed un collimatore di centraggio.
BLOCCO DISTALEil chiodo Endovis B.a. lUnGo offre la possibilità di eseguire 3 diverse tipologie di blocco distale, che il chirurgo può scegliere in funzione della frattura e del processo di guarigione che vuole seguire.
STATICO - DINAMICOEseguito con tutte e due le viti: possibilità di dinamizzazione secondaria guidata, rimuovendo quella prossimale.
DINAMICOEseguito con la vite più distale: dinamizzazione guidata assiale e controllo della rotazione.
STATICOEseguito con la vite più prossimale, senza possibilità di dinamizzazione secondaria guidata.
Fig. 11introdurre la cannula con manico, con il trocar già inserito, nel foro diafisario più prossimale della guida, fino all’appoggio sulla corticale. inserire quindi il filo graduato (per l’infissione si consiglia di utilizzare un trapano a motore) e, dopo essersi accertati che abbia superato di almeno 2 mm la corticale mediale, rilevare la lunghezza della vite.rimuovere il trocar e introdurre la fresa a motore, PErForando Solo la Prima CorTiCalE (la fresa è dotata di un apposito fermo). rimuovere infine la fresa e il filo guida.
GUIDA DI CENTRAGGIO DISTALE
STRUMENTI UTILIZZATI
EBa-0155Cannula con manico
EBa-0025Trocar
50169Fresa ø6.5 mm cannulata
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Fig. 13il montaggio viene completato inserendo nella parte prossimale del chiodo il tappo di protezione che faciliterà l’eventuale rimozione dell’impianto a guarigione terminata.
Fig. 12Come illustrato in precedenza, la vite diafisaria deve essere bloccata sul giravite, introdotta nella cannula che deve trovarsi a contatto con l’osso e avvitata fino all’indice di riferimento “0” marcato sullo stelo del giravite.in caso di eccessivo serraggio, per svitare il pomello del giravite si può utilizzare la chiave esagonale. Per l’infissione della vite diafisaria nell’asola distale del chiodo, ripetere le operazioni descritte per quella prossimale.in seguito la vite diafisaria prossimale potrà essere rimossa per ottenere il bloccaggio dinamico.
STRUMENTI UTILIZZATI
EBa-0040Giravite esagonale
EBa-0050Chiave esagonale
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EBA-1100
EBA-1500
EBA-2001
Codice
Chiodo Endovis B.a. ø10, l.195 mm
Chiodo Endovis B.a. medio ø10, l.240 mm
Chiodo Endovis B.a. lungo
Descrizione
INFORMAZIONI PER ORDINE
MONOUSO
Filo guida graduato ø3, l.350 mm
Tappo di protezione
Tutti i chiodi vengono forniti in confezione STErilE insieme al tappo di protezionee al filo guida graduato diametro 3x350 mm con punta elicoidale (monoUSo)
Tappo di protezione lungo
STERILE
EBA-1700 ø10x320 mm dESTro
EBA-1800 ø10x360 mm dESTro
EBA-1900 ø10x400 mm dESTro
EBA-1750 ø10x320 mm SiniSTro
EBA-1850 ø10x360 mm SiniSTro
EBA-1950 ø10x400 mm SiniSTro
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INFORMAZIONI PER ORDINE
MONOUSO
Vite ø6,5-7,5 mm, l. 70 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, l. 75 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, l. 80 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, l. 85 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, l. 90 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, l. 95 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, l. 100 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, l. 105 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, l. 110 mm
Vite cefalica autoperforante, autofilettante
Vite ø6,5-7,5 mm, l. 70 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, l. 75 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, l. 80 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, l. 85 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, l. 90 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, l. 95 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, l. 100 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, l. 105 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, l. 110 mm
Vite cefalica autoperforante, autofilettante
rivestita in idrossiapatite
Vite ø5 mm, l. 30 mm
Vite ø5 mm, l. 35 mm
Vite ø5 mm, l. 40 mm
Vite ø5 mm, l. 45 mm
Vite ø5 mm, l. 50 mm
Vite ø5 mm, l. 55 mm
Vite ø5 mm, l. 60 mm
Vite ø5 mm, l. 65 mm
Vite ø5 mm, l. 70 mm
Vite ø5 mm, l. 75 mm
Vite ø5 mm, l. 80 mm
Vite diafisaria autoperforante, autofilettante
Contenitore per viti (vuoto)
STERILE
Codice Descrizione
EBA-2070EBA-2075EBA-2080EBA-2085EBA-2090EBA-2095EBA-2100EBA-2105EBA-2110
EBA-4070EBA-4075EBA-4080EBA-4085EBA-4090EBA-4095EBA-4100EBA-4105EBA-4110
EBA-3030EBA-3035EBA-3040EBA-3045EBA-3050EBA-3055EBA-3060EBA-3065EBA-3070EBA-3075EBA-3080
EBA-0300
32
Filo guida ø3x750 mm
Perforatore a mano cannulato
EBA-0010
EBA-0015
EBA-0020
EBA-0025
EBA-0030
EBA-0035
EBA-0040
EBA-0050
EBA-0131
EBA-0250 TK87170-2F-BL
Codice
Cannula paratessuti
Descrizione
INFORMAZIONI PER ORDINEStrumentario base
Fresa trocanterica 7/15 mm
Cannula ø10 mm (2 pezzi)
Trocar
mandrino fili ø3 mm
Fresa trocanterica ø5/7,5 mm non cannulata
Giravite esagonale
Chiave esagonale
Guida chiodo standard
Vassoio strumenti chiodo standard (vuoto)
Scatola di sterilizzazione 580x270x110 mm
EBA-0005
4079
manico per bisturi4049
EBA-0060 misuratore viti
Giravite esagono 6 mm testa sfericaEBA-0160
33
INFORMAZIONI PER ORDINEStrumentario chiodo medio e lungo (da aggiungere allo strumentario base)
Fresa ø6.5 mm cannulata (attacco Jacob)
Puntatore chiodo medio
Cannula ø10 mm con manico
Giravite esagono 6 mm testa sferica
Chiave a forchetta esagono 12 mm
Codice Descrizione
50169
EBA-0150
EBA-0155
EBA-0160
EBA-0170
Guida centraggio distale chiodi lunghiEBA-0154
EBA-0260 Vassoio strumenti chiodo medioe lungo (vuoto)
TK87170-2F-BL Scatola di sterilizzazione 580x270x110 mm
34
ANNOTAZIONI
35
direzione Commerciale e amministrativa Via armaroli, 21 - ricerca e Sviluppo Via armaroli,14 40012 Calderara di reno (Bo) - Tel 051 72.18.50 (r.a.) - Fax 051 [email protected] - www.citieffe.com
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