Preventivo Economico e Budget Economico Esercizio 2017. F RELAZIONE... · 91/2011 e secondo le...

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UFFICIO CONTABILITA’ E BILANCIO Preventivo Economico e Budget Economico Esercizio 2017 In conformità agli artt. 6 e 7 del Regolamento di contabilità D.P.R. 2/11/2005 n. 254 e agli artt. 1 e 2 del Decreto Ministero Economia Finanze 27/3/2013 Documento approvato con delibera di Consiglio n. del 19/12/2016 Dicembre 2016

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UFFICIO CONTABILITA’ E BILANCIO

Preventivo Economico e Budget Economico

Esercizio 2017

In conformità agli artt. 6 e 7 del Regolamento di contabilità D.P.R.

2/11/2005 n. 254 e agli artt. 1 e 2 del Decreto Ministero Economia

Finanze 27/3/2013

Documento approvato con delibera di Consiglio

n. del 19/12/2016

Dicembre 2016

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INDICE

1 – INTRODUZIONE 3

1.1 Premessa 3

1.2 Normativa di riferimento 4

2 – RELAZIONE TECNICA 6

2.1 Analisi della gestione corrente 6

2.2 Analisi della gestione finanziaria 38

2.3 Analisi della gestione straordinaria 39

2.4 Risultato d’esercizio 39

2.5 Piano degli investimenti e fonti di copertura 40

2.6 Modalità di riclassificazione del Preventivo Economico 47

2.7 Analisi delle previsioni di budget annuale e pluriennale 51

2.8 Analisi delle previsioni finanziarie 53

3 – PIANO DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI 55

4 – CONCLUSIONI 56

ALLEGATI 57

- Preventivo economico, ai sensi dell’articolo 6 del D.P.R. n. 254/2005, e redatto secondo lo schema

dell’allegato A) al D.P.R. medesimo;

- Budget economico annuale, redatto secondo lo schema allegato 2) al decreto 27 marzo 2013;

- Budget economico pluriennale, redatto secondo lo schema allegato 1) al decreto 27 marzo 2013 e definito su base triennale;

- Prospetto delle previsioni di entrata e delle previsioni di spesa complessiva, articolato per missioni e programmi, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto 27 marzo 2013 secondo lo schema allegato n. 3;

- Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio, redatto ai sensi dell’articolo 19 del d.lgs. n. 91/2011 e secondo le linee guida definite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 18 settembre 2012.

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RELAZIONE AL PREVENTIVO ECONOMICO 2017

1 INTRODUZIONE

1.1 Premessa

Il Preventivo economico 2017 è redatto in coerenza con il principio di competenza economica, imputando oneri e proventi sulla base del presunto utilizzo o consumo nell'anno di risorse produttive, così come disposto dal D.P.R. 2 novembre 2005, n. 254 e dalle circolari del Ministero dello Sviluppo Economico n. 3612/C del 26 luglio 2007, n. 3622/C del 5 febbraio 2009 e n. 218482 del 22 ottobre 2012.

Il documento previsionale viene formulato in coerenza con le strategie delineate dal Consiglio camerale nella Relazione Previsionale e Programmatica 2017.

Le disposizioni contenute nell'articolo 28 del D.L. 24 giugno 2014, n. 90 hanno fortemente influito su quanto riportato nel preventivo: si è optato, infatti per una revisione completa dell'intero impianto di bilancio, al fine di adeguarlo e razionalizzarlo in coerenza con la norma suddetta.

Nella determinazione delle varie previsioni, sono state applicate, tra le altre, le disposizioni contenute nel D.L. 24 aprile 2014, n. 66, convertito in legge 23 giugno 2014, n. 89; nel D.L. 24 giugno 2014, n. 90, convertito in legge 11 agosto 2014, n. 114, nella Legge 27 dicembre 2013, n. 147 “Legge di stabilità 2014”, nella Legge 7 agosto 2015 n. 124, nel decreto legislativo 19 agosto 2016 n. 175 concernente il testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, nel Disegno di legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2017 e per il triennio 2017-2019, approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta n. 136 del 15 ottobre 2016 nonché nel decreto legislativo 25 novembre 2016 n. 219 recante "Attuazione della delega di cui all’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura".

Il Preventivo economico recepisce, infine, le disposizioni introdotte dal Decreto del Ministro dell'economia e delle Finanze del 23 marzo 2013 recante “Criteri e modalità per la predisposizione del budget economico delle Amministrazioni pubbliche in contabilità civilistica”, in coerenza con quanto previsto nella circolare esplicativa del Ministero dello Sviluppo Economico n.148213 del 12 settembre 2013.

Tali nuove disposizioni prevedono la redazione dei seguenti ulteriori documenti, quali parti integranti del Preventivo economico che si allegano:

1. budget economico pluriennale 2017-2019;

2. budget economico annuale 2017;

3. prospetto, in termini di cassa 2017, redatto secondo la codifica SIOPE e articolato, per la parte spesa, secondo le missioni e i programmi individuati dal Ministero dell'economia e delle finanze con il D.P.C.M. 12 dicembre 2012;

4. piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio 2017, redatto in conformità alle linee guida generali definite con il D.P.C.M. 18 settembre 2012.

Il preventivo economico 2017 è comunque fortemente influenzato dall'entrata in vigore del D.Lgs.25/11/2016 n.219, in attuazione dei principi contenuti nell'art.10 della legge 124/2015 "Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche", che avvia una profonda riorganizzazione del sistema camerale e porterà, secondo le fasi e le tempistiche previste nel citato decreto, alla riduzione delle camere di commercio entro il limite di 60, alla razionalizzazione delle sedi, alla riduzione delle aziende speciali e delle unioni regionali, al riassetto degli uffici e dei contingenti del personale, con effetti sull'operatività, sui servizi e sui bilanci degli enti camerali. Il 2017 sarà quindi un

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anno di transizione dall'attuale camera di commercio a quella che dovrà nascere a seguito dei previsti accorpamenti. Sia il preventivo economico sia la Relazione Previsionale e Programmatica, approvata dal Consiglio camerale con atto n.31 del 27/11/2016, tengono già conto dei contenuti del recentissimo decreto legislativo, anche se rimangono numerosi margini di incertezza e punti da chiarire, per i quali si attendono indicazioni uniformi da parte di Unioncamere, sentiti i Ministeri competenti.

1.2 Normativa di riferimento

D.P.R. 2 novembre 2005, n. 254: Il D.P.R. 254/05 definisce puntualmente agli articoli 1, 2, 6 e 7 i principi a cui le Camere di Commercio devono attenersi nella stesura del preventivo economico e della relazione tecnica:

veridicità, universalità, continuità, prudenza e chiarezza;

programmazione degli oneri e prudenziale valutazione dei proventi;

pareggio, che è conseguito anche mediante l’utilizzo degli avanzi patrimonializzati risultanti dall'ultimo bilancio d'esercizio approvato e di quello economico che si prevede prudenzialmente di conseguire alla fine dell'esercizio precedente a quello di riferimento del preventivo.

L’articolo 6 stabilisce, infine, che la redazione del preventivo economico deve essere coerente con la Relazione previsionale e programmatica, approvata dal Consiglio camerale ed accompagnata da una relazione tecnica (articolo 7) recante informazioni su proventi, oneri e piano di investimenti.

Legge 31 dicembre 2009 n. 196 (Legge di contabilità e finanza pubblica): Avvia il processo di riforma della contabilità e della finanza pubblica;

Decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91, “Disposizioni recanti attuazione dell’articolo 2 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di adeguamento ed armonizzazione dei sistemi contabili”: ha disciplinato l’armonizzazione dei sistemi e degli schemi contabili delle pubbliche amministrazioni al fine “di assicurare il coordinamento della finanza pubblica attraverso una disciplina omogenea dei procedimenti di programmazione, gestione, rendicontazione e controllo”, definendo il contenuto di missioni e programmi, fissando i criteri per la specificazione e la classificazione delle spese e delle entrate ed introducendo nuovi obblighi per le amministrazioni in contabilità civilistica, rimandando ad un successivo decreto del MEF l'individuazione dei criteri e delle modalità di redazione del budget economico;

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 18 settembre 2012: "Definizione delle linee guida

generali per l'individuazione dei criteri e delle metodologie per la costruzione di un sistema di indicatori ai fini della misurazione dei risultati attesi dai programmi di bilancio, ai sensi dell'articolo 23 del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91";

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 dicembre 2012: Definizione delle linee guida generali per l’individuazione da parte delle amministrazioni pubbliche delle Missioni;

Decreto del Ministero Economia e Finanze del 27 marzo 2013: “Criteri e modalità di predisposizione del budget economico delle Amministrazioni pubbliche in contabilità civilistica”, il quale ha disciplinato i criteri e le modalità per la predisposizione del budget economico delle Amministrazioni pubbliche in contabilità civilistica, definendo altresì gli schemi di programmazione delle risorse che dovranno essere adottati dalle stesse amministrazioni a partire dal 1° settembre 2013 e pertanto con la predisposizione del budget economico 2014. In particolare, l’articolo 1 del decreto 27.03.2013 prevede che “Ai fini della raccordabilità con gli analoghi documenti previsionali delle amministrazioni pubbliche che adottano la contabilità finanziaria, il processo di pianificazione, programmazione e budget delle amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91, in regime di contabilità civilistica ai sensi dell'art. 16 del medesimo decreto legislativo, è rappresentato almeno dai seguenti documenti: a) il

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budget economico pluriennale; b) il budget economico annuale.” L’articolo 2 dello stesso decreto stabilisce che il budget economico annuale è deliberato dal consiglio di amministrazione entro il 31 dicembre di ogni anno ed entro 10 giorni dalla sua deliberazione, completo degli allegati, è trasmesso all'amministrazione vigilante e al Ministero Economia e Finanze. Il comma 4 dello stesso articolo 2 individua gli allegati al budget economico annuale e precisamente: a) il budget economico pluriennale; b) la relazione illustrativa o analogo documento; c) il prospetto delle previsioni di spesa complessiva articolato per missioni e programmi di cui all'art. 9, comma 3; d) il piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio redatto in conformità alle linee guida generali definite con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 18 settembre 2012; e) la relazione del collegio dei revisori dei conti o sindacale;

Circolare del Ministero Economia e Finanze n. 23 del 13 maggio 2013: Indicazioni relative all'applicazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 dicembre 2012;

Lettera Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n. 0148123 del 12 settembre 2013: Decreto

del Ministro dell’economia e delle finanze 27 marzo 2013- istruzioni applicative- budget economico delle amministrazioni in contabilità economica.

Decreto legge 24 aprile 2014, n. 66:"Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale" convertito con legge 23 giugno 2014, n. 89.

Decreto legge 24 giugno 2014, n. 90: “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari” convertito con legge 11 agosto 2014, n. 114.

Legge 27 dicembre 2013, n. 147 “Legge di stabilità 2014”: Disposizioni per la formazione del bilancio

annuale e pluriennale. Nota del Ministero dello Sviluppo Economico n. 116856 del 25 giugno 2014 concernente le indicazioni

operative ai fini della predisposizione dell’aggiornamento del preventivo 2014: si specifica che il processo di revisione dello stesso deve riguardare necessariamente tutti gli allegati di cui all’articolo 2 del Decreto 27 marzo 2013.

Legge 23 dicembre 2014, n. 190 “Legge di stabilità 2015”: Disposizioni per la formazione del bilancio

annuale e pluriennale. Decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192 (c. d. Milleproroghe), convertito in legge 27 febbraio 2015, n.

11 recante: «Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.». Legge 7 agosto 2015 n. 124 "Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni

pubbliche". Decreto legislativo 19 agosto 2016 n. 175 concernente il testo unico in materia di società a partecipazione

pubblica. Disegno di legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2017 e per il triennio 2017-2019,

approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta n. 136 del 15 ottobre 2016 e trasmesso alla Camera dei Deputati per l'avvio della c. d. Sessione di Bilancio.

Decreto legislativo 25 novembre 2016 n. 219 (pubblicato sulla G.U n. 276 del 25/11/2016 in vigore dal

10/12/2016), recante "Attuazione della delega di cui all’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura".

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2 Relazione tecnica

2.1 Analisi gestione corrente

PROVENTI CORRENTI

L’ammontare complessivo dei proventi correnti – previsto pari a 6.873.160,00 euro per l’anno 2017 – si distribuisce nelle singole voci previste dal DPR 254/2005 (allegato A) come da tabella di seguito.

PROVENTI CORRENTI Euro

Diritto annuale Euro 4.383.500,00

Diritti di segreteria Euro 2.040.000,00

Contributi trasferimenti ed altre entrate Euro 279.660,00

Proventi da gestione di beni e servizi Euro 170.000,00

Variazione delle rimanenze Euro 0,00

TOTALE Euro 6.873.160,00

L’importo complessivo dei proventi correnti per il 2017 prevede un decremento del 12,7% rispetto alla previsione a consuntivo e del 14% rispetto alla previsione aggiornata.

2.1.1 MASTRO A1 – DIRITTO ANNUALE

Il mastro relativo al Diritto annuale assume la stessa fisionomia tanto nell’allegato A del preventivo economico, quanto nell’allegato B relativo al budget direzionale di cui all’art. 8 del citato D.P.R. 254/2005. Il conto coincide con il mastro e i sottoconti di dettaglio evidenziati nell’allegato A di cui all’art. 6 del citato decreto prevedono, oltre alla stima del tributo dell’anno in esame, anche la determinazione dei presunti importi delle sanzioni tributarie di competenza e dei relativi interessi; l’esposizione a preventivo economico delle suddette somme – per la prima volta da quando è entrato in vigore il Decreto regolamentare - trova legittimazione nelle disposizioni ministeriali contenute nella Circolare 3622/c del 5/02/2009 che ha fissato i

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nuovi principi contabili per le camere di commercio, principi elaborati dalla Commissione appositamente costituita a tale scopo, in ossequio alle direttive dell’art. 74 del citato DPR.

Il documento 3 della Circolare, che è opportuno in questa sede richiamare e che verrà meglio illustrato nel prosieguo della presente trattazione, stabilisce i criteri di valutazione delle poste contabili relative al diritto annuale da utilizzare ai fini della rilevazione a consuntivo, dunque in sede di redazione del bilancio d’esercizio. In particolare, il documento fa riferimento alla necessità di iscrivere a bilancio le poste contabili facendo riferimento alla singola impresa, considerando cioè la platea delle imprese/contribuenti a livello disaggregato, quindi individuando l’ammontare del diritto dovuto e relativo eventuale credito in capo ad ogni singolo “utente. Il Ministero ha diramato, nell’ambito della disposizione del febbraio 2009, un criterio di determinazione delle partite di cui trattasi, da applicare per il preventivo economico 2010 (come specificato dalla nota del 6/08/2009), valido altresì quale metodologia di costruzione dei preventivi economici successivi.

Tale metodo di stima delle poste relative al provento del diritto annuale, che il Ministero ha indicato nella Nota suddetta, comprende virtualmente la previsione dell’incasso e del credito, nonché la previsione delle relative sanzioni tributarie maturate sul credito e conseguenti interessi.

Sintetizzando, quindi, l’allegato A conterrà all’interno del mastro diritto annuale, i sottoconti di dettaglio relativi al tributo, alle sanzioni e agli interessi dell’anno di competenza; le sanzioni e gli interessi relativi agli anni precedenti, frutto della contestazione delle violazioni effettuata tramite ruoli esattoriali, continueranno ad essere accolte all’interno delle poste straordinarie, laddove non fosse possibile registrarle a credito.

Come già brevemente illustrato, nel corso del 2009 sono state emanate alcune fondamentali direttive riguardanti i criteri generali di redazione dei documenti contabili delle camere di commercio italiane; la Commissione ex art. 74, comma 2 e successivi, del DPR 254/2005 si è espressa in materia di principi contabili da applicare agli enti camerali, specie con riferimento al trattamento delle funzioni tipiche che tali amministrazioni sono chiamate ad esercitare.

Il documento 3 della Circolare Ministeriale emanata nel febbraio 2009 è stato dedicato appunto a tali operazioni, tra cui trova collocazione il diritto annuale, per il quale viene introdotta una disciplina fortemente innovativa, già anticipata, a grandi linee, nell’introduzione. La metodologia transitoria già tracciata per la chiusura del rendiconto 2008, si ritrova, specularmente, nella nota ministeriale del 6/08/2009, che individua i seguenti step da adottare per la costruzione del preventivo economico 2010 e per quelli successivi:

· rilevazione del provento da diritto annuale

· quota accantonamento al Fondo Svalutazione Crediti

Per quanto riguarda la rilevazione del provento, a metà ottobre 2016 (termine comunicato tramite procedura informatica DIANA) Infocamere ha provveduto ad inviare a tutte le Camere di Commercio una tabella di sintesi riepilogativa, con l’evidenziazione, alla data del 30 settembre, delle imprese paganti e delle imprese per cui risulta un’omissione di versamento, e con informazioni disaggregate che hanno consentito di distinguere tra:

· imprese già iscritte

· imprese neo-iscritte

· unità locali fuori provincia

· sezione di appartenenza

· forma giuridica

· suddivisione delle imprese per scaglioni di fatturato

Le informazioni contenute nelle tabelle Infocamere sono servite soprattutto per la determinazione delle stime del diritto annuale relative al preconsuntivo dell’anno 2016; per quanto riguarda invece il 2017, anno oggetto della previsione, è necessario far riferimento alle disposizioni normative contenute nell’art. 28, comma 1 del Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito nella Legge 114/2014. Tale norma recita letteralmente quanto segue: “1. Nelle more del riordino del sistema delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, l'importo del diritto annuale di cui all'art. 18 della legge 29 dicembre 1993, n. 580, e successive modificazioni, come determinato per l'anno 2014, e' ridotto, per l'anno 2015, del 35 per cento, per l'anno 2016, del 40 per cento e, a decorrere dall'anno 2017, del 50 per cento.”

Pertanto, per la stima del diritto dovuto, ossia del provento, si è proceduto con la consueta metodologia di calcolo, aggiungendo al diritto effettivamente versato al 30/09/2016 la parte di tributo omesso, frutto della somma del valore del diritto omesso dai soggetti iscritti in sezione speciale (che pagano in cifra fissa e quindi

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più facilmente quantificabili) e del valore stimato del diritto dovuto dalle imprese iscritte in sezione ordinaria, le quali, versando un tributo variabile, richiedono un’operazione di calcolo più complessa. Infocamere, a tal riguardo, ha basato la propria valutazione individuando l’importo minimo previsto per ogni scaglione di fatturato, tenendo come base il fatturato dell’esercizio 2014 (cioè, l’ultimo disponibile).

La parte del tributo omesso, quello che costituisce tecnicamente il credito stimato che la Camera di Commercio vanta nei confronti degli operatori economici “sanzionabili”, rappresenta successivamente la base imponibile per determinare l’ammontare delle sanzioni dell’anno corrente (in percentuale del 30%, come previsto dal Decreto Ministeriale 54/2005 che si esprime in materia di determinazione delle sanzioni tributarie del diritto annuale) e dei relativi interessi (calcolati al tasso dello 0,2% dal 16 giugno dell’anno in esame fino al 31 dicembre dello stesso), nonché la quota di accantonamento al fondo svalutazione crediti.

Il provento così determinato è stato quindi considerato la base di partenza per la stima a preconsuntivo 2016. Per il 2017, invece, è stata operata la riduzione del 16,67% rispetto al 2016, ai sensi della normativa citata.

Va infatti evidenziato che per ottenere il valore di presunto ricavo 2017, sul totale ottenuto dovrà essere applicato il decremento percentuale del 50% rispetto agli importi base dell’anno 2014, decremento che corrisponde al 16,67% se determinato in rapporto alle tariffe dell’anno 2016.

Analizzando nel dettaglio i dati, va rilevato come le tabelle di sintesi prodotte dal sistema informativo Infocamere offrano un ulteriore livello di riflessione. Di seguito, vengono esposte in maniera sintetica le due tabelle proposte:

Report Riepilogativo (I ipotesi)

Totale Imprese Totale Versato Totale Credito Totale Sanz. al

30%

Interessi dal 16/06/2016 al 31/12/2016

Totale provento (incasso + credito

totale)

48.887 3.577.990 1.288.571 386.571 1.426 5.254.558

Report Riepilogativo con esclusione di imprese Inibite Cessate Fallite Regolarizzate (II ipotesi)

Totale Imprese Totale Versato Totale Credito Totale Sanz. al

30%

Interessi dal 16/06/2016 al 31/12/2016

Totale provento

(incasso + credito totale)

47.463 3.529.299 1.226.940 368.082 1.357 5.125.678

Un primo report è costruito in modo tale da comprendere le imprese inibite, le cessate, le fallite e le regolarizzate genericamente intese; un secondo report, al contrario, è al netto di tali categorie e dunque depurato di una serie di importi di dubbia esigibilità, comunque dovuti. La scelta del report da prendere a modello per le successive valutazioni è essenzialmente rimessa alla Camera, ma va anche specificato come nella costruzione dei prospetti riepilogativi, Infocamere (la società di informatica delle camere di commercio) abbia proposto due diverse soluzioni, senza fornire tuttavia la possibilità di selezionare un ulteriore livello di aggregazione o disaggregazione del dato disponibile. In effetti, risulta difficilmente sostenibile una scelta che includa anche le imprese inibite e regolarizzate (imprese per cui gli uffici camerali competenti hanno stabilito in maniera inequivocabile e definitiva la non debenza del diritto ed hanno pertanto inserito autonomamente un provvedimento amministrativo di annullamento del credito); così come, d’altro canto, sarebbe opinabile una scelta che non tenga conto, nella stima del provento complessivo, degli importi dovuti dalle imprese cessate e dalle fallite in corso d’anno.

Tenendo anche in considerazione l’ammontare del provento da diritto annuale complessivo rilevato a consuntivo negli ultimi anni, sempre di fatto superiore agli importi stimati in aggiornamento e a preconsuntivo, la Camera di Commercio di Ancona ha operato la scelta della prima ipotesi, anche in considerazione del fatto che il provento va valutato complessivamente al netto dell’accantonamento del fondo svalutazione crediti, pertanto viene comunque depurato delle somme potenzialmente inesigibili.

L’opzione scelta prende in considerazione anche il dato relativo al tasso di natalità/mortalità delle imprese, che è di sostanziale invarianza rispetto all’anno precedente.

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A completamento del quadro indicato dalla Circolare Ministeriale già citata, si deve peraltro notare come:

l’archivio del registro imprese, nel rapporto iscrizioni/cessazioni, ha evidenziato le seguenti variazioni (data di riferimento 30/09 di ogni anno preso ad esame):

SEDI LEGALI

CESSATE 2013

ISCRITTE 2013

CESSATE 2014

ISCRITTE 2014

CESSATE 2015

ISCRITTE 2015

CESSATE 2016

ISCRITTE 2016

I TRIMESTRE 1.239 1.023 1302 937 1133 834 1122 872

II TRIMESTRE 479 785 416 730 426 646 472 734

III TRIMESTRE 580 594 455 567 435 557 418 463

TOTALE 30/09 2.298 2.402 2.173 2.234 1.994 2.037 2.012 2.069

IV TRIMESTRE 724 604 835 596 779 616 0 0

TOTALE ANNO 3.022 3.006 3.008 2.830 2.773 2.653 2.012 2.069

Fonte: database Stockview – Movimprese

Cessazioni al lordo delle cessazioni d'ufficio

Ad ulteriore dimostrazione del trend rilevato, nella tabella che segue - relativa ai dati del 2016 con comparazione su base territoriale - viene evidenziato un tasso di incremento nella provincia di Ancona del + 0,13%, che risulta comunque superiore rispetto al dato della Regione Marche (dove si registra addirittura un - 0,11%), anche se inferiore al dato nazionale ( + 0,37%):

DATI MOVIMPRESE AL 30/9/2016 (valori cumulati da gennaio a settembre)

TERRITORIO Registrate 30/09/2016 Attive Iscrizioni Cessazioni* Saldo

Tasso di crescita

Variazione percentuale

Registrate 31/12/2015

Ancona 46.771 40.960 2.069 2.012 57 0,12% 0,13% 46.712

Marche 173.384 152.078 7.539 7.747 -208 -0,12% -0,11% 173.573

Italia 6.080.076 5.159.868 282.389 261.340 21.049 0,35% 0,37% 6.057.647

Fonte: database Stockview – Movimprese

Cessazioni al lordo delle cessazioni d'ufficio

*I dati qui presentati non includono più la classe giuridica PERSONE FISICHE, che non è più rilevata a partire dal II trimestre del 2014

il trend economico congiunturale a livello provinciale impone una doverosa cautela nella stima del provento corrente del diritto annuale; tuttavia si ritiene che, data la forte incertezza a livello generale ed in considerazione della ulteriore riduzione del diritto dovuto dalle imprese (- 50% rispetto al 2014), solo alla fine del primo semestre del prossimo anno sarà possibile valutare un’eventuale rettifica del dato stimato a preventivo economico.

Dall’analisi congiunta delle variabili esposte, si perviene alle seguenti previsioni:

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· Previsione consuntivo 2016

L’importo incassato al 30 settembre 2016, secondo l’ipotesi Infocamere, è pari a circa euro 3.577.990,00 e si presume, sulla base del trend delle riscossioni passate, che entro la fine del 2016 tale importo raggiungerà la cifra di euro 3.725.016,00.

Nella tabella seguente è illustrata la metodologia di determinazione delle componenti del provento a consuntivo 2016:

DIRITTO ANNUALE 2016

INCASSI AL 30/09/2016

INCASSI PRESUNTI 01/10/2016 31/12/2016

STIMA INCASSI AL 31/12/2016

CREDITO ISCRITTO AL 31/12/2016

TOTALE

DIRITTO € 3.575.912,00 € 142.854,00 € 3.718.766,00 € 1.145.717,00 € 4.864.483,00

SANZIONI € 1.967,00 € 3.929,00 € 5.896,00 € 382.642,00 € 388.538,00

INTERESSI € 111,00 € 243,00 € 354,00 € 7.346,00 € 7.700,00

RESTITUZIONI -€ 321,00

TOTALE € 3.577.990,00 € 147.026,00 € 3.725.016,00 € 1.535.705,00 € 5.260.400,00

Totale Provento a consuntivo 2016 = euro 5.260.400,00

· Previsione provento 2017

Per la stima del provento 2017, si considera, come già accennato in precedenza, un’ipotes i che tiene conto della riduzione del 50% rispetto agli importi dell’anno 2014 introdotta dal Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito nella Legge 114/2014 (per esigenze di calcolo, la riduzione diventa del 16,6667% se rapportata alle tariffe applicate per l’anno 2016).

Il provento stimato per l’anno 2017 sarà pari ad euro 4.383.500,00.

Di seguito la tabella esplicativa:

DIRITTO ANNUALE 2017

INCASSI I - II - III TRIMESTRE 2017

INCASSI PRESUNTI IV TRIMESTRE 2017

STIMA INCASSI AL 31/12/2017

CREDITO ISCRITTO AL 31/12/2017

TOTALE

DIRITTO € 2.979.927,00 € 119.045,00 € 3.098.972,00 € 954.764,00 € 4.053.736,00

SANZIONI € 1.639,00 € 3.274,00 € 4.913,00 € 318.868,00 € 323.781,00

INTERESSI € 93,00 € 203,00 € 296,00 € 6.122,00 € 6.418,00

RESTITUZIONI -€ 435,00

TOTALE € 2.981.659,00 € 122.522,00 € 3.104.181,00 € 1.279.754,00 € 4.383.500,00

2.1.2 MASTRO A2 - DIRITTI DI SEGRETERIA

Così come precisato per il mastro Diritto annuale, anche per quello relativo ai diritti di segreteria si prevede identica fisionomia tra preventivo economico e budget direzionale. E’ opportuno, tuttavia, individuare un

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dettaglio relativo ai sottoconti che si riferiscono alle diverse tipologie di diritti che la Camera di Commercio riscuote dall’utenza in forza dei decreti, e conseguenti tabelle ministeriali, che il Ministero dello Sviluppo Economico emana. Anche per i diritti di segreteria, riveste un’importanza fondamentale il dato oggettivo esposto nel conto economico a consuntivo del 31/12/2015. L’importo è pari ad euro 2.001.078,47, e può rappresentare un significativo punto di partenza per le valutazioni e le stime che vanno fatte all’interno del mastro Diritti di Segreteria.

Ai fini della previsione a consuntivo 2016, si considerano le seguenti riscossioni:

TIPOLOGIA DIRITTI PROVENTI AL

30/09/2016 STIMA PROVENTI ULTIMO

TRIMESTRE TOTALE PROVENTI

AL 31/12/2016

DIRITTI DI SEGRETERIA REGISTRO IMPRESE

€ 1.248.522,00 € 451.478,00 € 1.700.000,00

DIRITTI DI SEGRETERIA BREVETTI

€ 9.854,00 € 146,00 € 10.000,00

DIRITTI DI SEGRETERIA ALBI E RUOLI

€ 10.196,00 € 804,00 € 11.000,00

DIRITTI DI SEGRETERIA MUD

€ 36.190,00 € 3.810,00 € 40.000,00

DIRITTI DI SEGRETERIA COMMERCIO ESTERO

€ 44.658,00 € 10.342,00 € 55.000,00

SANZIONI AMM.VE REGISTRO IMPRESE

€ 6.356,00 € 1.644,00 € 8.000,00

DIRITTI DI SEGRETERIA SERVIZI METRICI

€ 5.474,00 € 526,00 € 6.000,00

DIRITTI DI SEGRETERIA PROTESTI

€ 10.096,00 € 2.904,00 € 13.000,00

SANZIONI EX UPICA € 1.893,00 € 1.107,00 € 3.000,00

DIRITTI GAS FLUORURATI € 19.568,00 € 7.432,00 € 27.000,00

DIRITTI DI SEGRETERIA TACHIGRAFO DIGITALE

€ 35.257,00 € 4.743,00 € 40.000,00

DIRITTI CNS € 75.419,00 € 14.581,00 € 90.000,00

DIRITTI RAEE € 240,00 € 260,00 € 500,00

DIRITTI DI SEGRETERIA SISTRI

€ 496,00 € 504,00 € 1.000,00

ALTRI DIRITTI € 18,00 € - € 18,00

RESTITUZIONI -€ 1.943,00 -€ 575,00 -€ 2.518,00

TOTALE GENERALE € 1.502.294,00 € 526.144,40 € 2.002.000,00

Va puntualizzato che la precedente tabella mette in evidenza dati che si riferiscono al periodo di competenza fino al 30/09/2016; la previsione a consuntivo 2016 si attesta su un importo arrotondato pari ad euro 2.002.000,00, dato non coincidente con la previsione aggiornata 2016, in quanto determinato sulla base delle risultanze verificabili a bilancio.

Per quanto riguarda la previsione a consuntivo per l’anno 2016, il punto di partenza è sicuramente il trend delle riscossioni degli ultimi anni; la tendenza manifestata dai diritti di segreteria è altalenante e dunque di

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difficile interpretazione, con un sensibile incremento tra la riscossione 2010 (dato a consuntivo euro 2.230.052,68,) e anno 2011 (euro 2.362.787,90), un decremento deciso nel 2012 (euro 2.209.512,92), un nuovo incremento del 2013 (euro 2.312.336,20), una sensibile diminuzione nel 2014 (euro 2.098.996,68), confermata ulteriormente nel 2015 ( euro 2.001.078,47). Di seguito si espone una tabella con il raffronto dei diritti di segreteria dell’ultimo quinquennio:

RAFFRONTO DIRITTI DI SEGRETERIA 2011-2015

CONSUNTIVO PREVENTIVO AGGIORNATO

2015 euro 2.001.078,47 euro 2.020.000,00

2014 euro 2.098.996,68 euro 2.020.000,00

2013 euro 2.312.336,20 euro 2.244.000,00

2012 euro 2.209.512,92 euro 2.230.000,00

2011 euro 2.362.787,90 euro 2.266,500,00

In presenza di una oscillazione così marcata, la stima risulta di difficile definizione; si tende dunque ad affidarsi a considerazioni di carattere il più possibile oggettivo, come ad esempio, la mancata entrata in vigore delle nuove tariffe dei diritti di segreteria, inizialmente attesa per dicembre 2015, che porta a ipotizzare una sostanziale invarianza del dato 2016 rispetto al 2015. La stima a preconsuntivo 2016 si attesta dunque su un importo pari ad euro 2.002.000,00, di fatto in linea con il dato a consuntivo 2015.

L’importo previsto a preventivo 2017 risulta pari ad euro 2.040.000,00.

DIRITTI DI SEGRETERIA PREVENTIVO 2017

REGISTRO IMPRESE € 1.700.000,00

BREVETTI € 8.000,00

ALBI E RUOLI € 51.000,00

MUD € 40.000,00

COMMERCIO ESTERO € 55.000,00

SANZIONI AMM.VE REGISTRO IMPRESE € 8.000,00

SERVIZI METRICI € 6.000,00

PROTESTI € 13.000,00

SANZIONI EX UPICA € 3.000,00

GAS FLUORURATI € 27.000,00

TACHIGRAFO DIGITALE € 40.000,00

CNS € 90.000,00

RAEE € 500,00

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SISTRI € 1.000,00

ALTRI DIRITTI € -

RESTITUZIONI DIRITTI -€ 2.500,00

TOTALE GENERALE € 2.040.000,00

Il provento previsto per l’anno 2017 relativo ai diritti di segreteria si attesta, dunque, su un valore pari ad euro 2.040.000,00, lievemente in aumento rispetto sia al dato a consuntivo 2015, sia alla previsione a consuntivo 2016; tutto ciò, in considerazione della prossima revisione del ruolo agenti e rappresentanti da realizzare nel 2017 (gli agenti sono circa 2300, di questi il 90% sono imprese individuali che dovrebbero pagare 18 euro come diritti di segreteria, il restante 10% dovrebbe pagare 18 euro, l'entrata potrebbe essere, al massimo, intorno ai 44.000 euro, dunque si presume prudenzialmente un maggior introito del sottoconto pari ad euro 40.000,00).

2.1.3 MASTRO A3 – CONTRIBUTI TRASFERIMENTI ED ALTRE ENTRATE

Il mastro in esame non prevede articolazione ulteriore in conti, così come le precedenti tipologie, né a livello di preventivo, né di budget. Si possono individuare, tuttavia, alcune rilevanti categorie di contributi che trovano collocazione all’interno del mastro.

L’importo stimato per il 2017, pari ad euro 279.660,00, è di gran lunga inferiore sia alla previsione a consuntivo 2016 – pari ad euro 419.912,00 – sia alla previsione aggiornata a luglio 2016 che ammonta ad euro 431.569,00.

Le previsioni a consuntivo 2016 e i proventi stimati per l’anno 2017 si possono schematizzare nel modo seguente, tenendo presente che tutti gli importi sono stati determinati sulla base delle indicazioni fornite dai dirigenti e dagli uffici camerali competenti.

CONTRIBUTI DAL FONDO PEREQUATIVO

Sono i contributi che l’Unione Italiana delle Camere di Commercio eroga a favore delle Camere di Commercio a parziale rimborso - fino all'anno in corso pari al 40% - delle spese sostenute per la realizzazione dei progetti del Fondo di Perequazione che ogni anno vengono presentati.

Il Fondo di Perequazione, gestito da Unioncamere, ha la funzione di riequilibrare le risorse all’interno del sistema camerale. Ogni anno la Camera di Commercio di Ancona versa sul fondo una quota – determinata in percentuale sull’importo del diritto annuale riscosso nell’anno di riferimento, come previsto dal Decreto Ministeriale che ogni anno fissa le misure del diritto annuale - che sarà destinata al finanziamento della realizzazione di specifici progetti e al supporto delle attività delle Camere che presentano rigidità di bilancio. La Camera di Commercio di Ancona riceve dal Fondo di Perequazione solo la parte a finanziamento dei progetti annualmente realizzati.

Per l’anno 2016, la stima dei proventi, così come quella degli oneri, riguarda la seconda tranche degli ultimi progetti approvati da Unioncamere e realizzati dalla struttura di riferimento. Il dato, confermato rispetto al preventivo aggiornato, ammonta ad euro 125.000,00.

Per l’anno 2017, la stima a preventivo non includerà nuove linee progettuali, stante la sospensione delle attività connesse al Fondo Perequativo da parte di Unioncamere, derivante dalla incertezza connessa all’attuazione della riforma camerale.

L’unico progetto di carattere istituzionale che verrà realizzato si riferisce ad una iniziativa di sistema finanziata dal Fondo Perequativo e denominata “Il recupero del diritto annuale attraverso il ravvedimento operoso” ; l’iniziativa, di fatto già sperimentata negli ultimi anni dalla Camera di Commercio di Ancona, anche in qualità di ente campione, si concretizzerà nello svolgimento da parte di Infocamere e Si.Camera delle attività di segnalazione e supporto alle imprese per gli inadempimenti del diritto annuale

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2016, per proseguire poi con la rendicontazione delle attività, subordinatamente alla quale verrà erogato da parte di Unioncamere un contributo che abbatterà i costi sostenuti per il servizio. In base alle stime contabili, si presume che tale ricavo ammonti ad euro 2.000,00.

L’importo a previsione 2016 è pari ad euro 125.000,00 e comprende una frazione di proventi legati alla realizzazione dei Progetti del Fondo Perequativo 2014, quelli appunto di competenza dell’anno 2016:

FONDO DI PEREQUAZIONE

PREVISIONE A CONSUNTIVO 2016

PREVENTIVO 2017

PROGETTI DEL FONDO 2014

Sviluppo Competenze digitali

€ 41.000,00 € 0

Organismo ex legge 3/2012

€ 60.000,00 € 0

Servizi alle start up

€ 24.000,00 € 0

€ 125.000,00 € 0

INIZIATIVE DI SISTEMA FINANZIATA DAL FONDO PEREQUATIVO UNIONCAMERE

IL RECUPERO DEL DIRITTO ANNUALE

ATTRAVERSO IL RAVVEDIMENTO OPEROSO

€ 0 € 2.000,00

ALTRI CONTRIBUTI

All’interno della suddetta categoria, vengono previsti i seguenti contributi, sulla base delle attestazioni degli uffici competenti:

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PROGETTI/INIZIATIVE PREVISIONE CONSUNTIVO 2016 PREVISIONE 2017

Progetto Distretto culturale evoluto euro 32.000,00 euro 16.000,00

Accordo MISE-UC per convenzioni servizi di controllo, vigilanza e tutela

consumatore euro 20.260,00 =

Accordo MISE-UC per convenzioni servizi di vigilanza forni

= euro 16.000,00

Progetto Crescere Imprenditori (finanziato dal Ministero del Lavoro a valere sulle risorse PON "IOG" - Misura 7,1 di Garanzia Giovani)

euro 5.000,00 euro 20.000,00

Contributi Tirocini distretto fisarmonica (Del. 133/14.11.2016)

= euro 15.000,00

Progetto VIMER =

Convenzione firmata con Unioncamere nel 2016 (lettera UC

PROTOCOLLO 20432/2016) - l'ufficio non ha comunicato

prudenzialmente alcun dato di ricavo né costo

TOTALE euro 57.260,00 euro 67.000,00

CONTRIBUTI DA PROGETTI COMUNITARI

Si tratta dei progetti relativi a programmi banditi dall’Unione Europea a cui la Camera di Commercio partecipa come ente capofila o, in alternativa, come partner, e per i quali è previsto un impegno in termini di costi, nonché un finanziamento erogato dall’ente di riferimento (Regione ed Unione Europea).

Si tratta di una voce di entrata per sua natura soggetta a forti oscillazioni in quanto derivante dalla tipologia di programmi predisposti dall’Unione Europea e dall’esito dei progetti presentati ogni anno.

Il principio di prudenza che ispira l’intero impianto dei proventi impone che vengano presi in considerazione ai fini della stima a preventivo solo ed esclusivamente i progetti tecnicamente approvati, che producono ricavi certi e quindi eventualmente crediti di cui la Camera di Commercio di Ancona sia formalmente titolare. Restano esclusi dal computo di stima tutti quei progetti già oggetto di progettazione, addirittura già presentati agli organi competenti, per i quali tuttavia l’ente camerale è ancora in attesa di conoscere l’esito e dunque l’eventuale approvazione.

Per l’anno 2016, sulla base delle attestazioni del Dirigente competetegli unici progetti già approvati ed in corso di realizzazione che stanno generando proventi sono:

Greeen 2 – euro 1.600,00

Check up energy – euro 4.343,00

Il provento totale che si prevede a preconsuntivo 2016 della voce ”Progetti comunitari” ammonta ad euro 5.943,00.

Al preventivo 2017 vanno riferiti i soli proventi relativi all’ultima annualità del progetto Check up energy (euro 5.791,00).

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ALTRE ENTRATE

Si prevedono i seguenti proventi:

1. Rimborsi e recuperi diversi: tale voce accoglie proventi istituzionali di diversa natura, dal ricavo connesso alle trattenute per ricorsi alla quota che viene corrisposta all’Ufficio Pat-Lib per la richiesta di marchi nazionali ed internazionali o ai rimborsi connessi alle spese di notifica per verbali di irrogazione sanzioni. Le quote a bilancio saranno le seguenti:

Consuntivo 2016 euro 5.000,00 – Preventivo 2017 euro 5.000,00

2. Contributo annuale per Recupero spese generali per uso sede camerale: tale importo si riferisce ai proventi connessi ai rimborsi erogati da tutte le organizzazioni (aziende speciali, associazioni varie, ecc) che utilizzano locali della sede camerale. Tale provento ha fatto segnare dal 2009 un incremento considerevole dovuto alla modifica della metodologia di calcolo (diversamente da quanto accadeva prima, le spese da rimborsare sono determinate sulla base degli effettivi metri quadrati utilizzati); per il 2015 ed il 2016 non sarà chiesto il rimborso all'azienda speciale Marchet, in quanto non appare opportuno generare oneri di funzionamento ad un organismo di diretta derivazione dell'ente stesso, visto anche l'art. 69 del DPR 254/2005; gli importi evidenziati si riferiscono quindi ai rimborsi richiesti all’Unione Regionale Marche e al Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio:

Consuntivo 2016 euro 9.000,00 – Preventivo 2017 euro 9.869,00

3. Avanzi di esercizio aziende speciali: sono previsti rimborsi da parte dell'azienda speciale che ha, nel corso degli scorsi esercizi, rilevato avanzi economici.

Consuntivo 2016 euro 27.709,00 – Preventivo 2017 euro 0,00

Un discorso a parte meritano i rimborsi che la Camera di Commercio di Ancona riceve per la tenuta dell’Albo Smaltitori Rifiuti.

· RECUPERO SPESE GESTIONE ALBO SMALTITORI RIFIUTI

Si prevede una quota di spese rimborsabili derivante dalla rendicontazione al 31/12/2017 pari ad euro 190.000,00 per il consuntivo 2016 confermato anche nel preventivo 2017. sulla base del trend storico degli ultimi anni.

2.1.4 MASTRO A4 –PROVENTI DA GESTIONE DI BENI E SERVIZI

Le quote di provento comprese nel mastro in esame sono riferite a tutte le attività che la Camera di Commercio svolge nell’ambito della prestazione di beni e servizi e che si configurano dunque come attività commerciali.

L’importo stimato nel 2017 (pari ad euro 170.000,00) è in moderata flessione rispetto alla previsione a consuntivo 2016 – euro 191.060,00 – e alla previsione aggiornata a luglio 2016 (euro 200.000,00).

· QUOTE DI ISCRIZIONE CORSI AGENTI E MEDIATORI

Comprendono, in massima parte, le quote di partecipazione ai corsi che la Camera organizza per l’abilitazione allo svolgimento della professione di agente e rappresentante e di mediatore; si tratta di corsi obbligatori per legge che, tuttavia, la Camera non gestisce in forma esclusiva e, pertanto, si traducono in un’attività di carattere commerciale.

Esplicitando il dato relativo alle quote, per la previsione per l’anno 2017 si presume un ricavo pari ad euro 22.000,00, tenendo conto che gli importi relativi alle quote di partecipazione ai corsi per agenti e rappresentanti modificate con Determinazione dirigenziale n. 165 del 28/06/2007 e rettificate con Determinazione 242 del 5/10/2007 sono tuttora in vigore. Il dato è stato comunicato dal Dirigente dell’ufficio competente.

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Per quanto riguarda il preconsuntivo 2016 l’importo risulta nettamente inferiore, precisamente pari ad euro 15.860,00, a causa della mancata organizzazione del secondo corso per agenti e rappresentanti, inizialmente previsto per ottobre 2016.

Si precisa che ogni anno, se le iscrizioni lo consentono, vengono organizzati dall’ufficio competente due edizioni del corso.

· ALTRI CORSI

Per l’anno 2017 sono previsti ricavi pari ad euro 5.000,00 relativi all’organizzazione di alcuni corsi programmati che sistematicamente gli uffici camerali realizzano negli ambiti propri dell’ente, quali l’avvio di impresa, l’utilizzo di strumenti web, etc. e che, in considerazione del taglio del diritto annuale, verranno realizzati a pagamento.

All’interno del mastro in esame, si individuano, inoltre, le seguenti voci di provento:

ANNO 2016 ANNO 2017

- Vendita lettori smart card euro 8 .000,00 euro 8.000,00

- Operazioni a premio euro 11.000,00 euro 11.000,00

- Fitto locali Rocca Priora euro 5.000,00 euro 0,00

- Canoni uso Loggia dei Mercanti euro 18.000,00 euro 18.000,00

- Vendita Carnet ATA euro 2.000,00 euro 1.000,00

- Ricavi per cessione di beni e servizi euro 48.200,00 euro 55.000,00 (Tariffe Eurosportello, Servizio

Mediazione e Arbitrato,

Sponsorizzazioni, etc)

Alle precedenti categorie di provento, va aggiunta quella relativa alle tariffe delle verifiche metriche, le quali dovranno garantire il finanziamento delle funzioni metriche, stante la soppressione del trasferimento dello Stato a far data dal 1 gennaio 2006, e che assicureranno la copertura dei costi di produzione dei servizi resi - nel rispetto del principio di uniformità tariffaria all’interno del sistema camerale auspicato da Unioncamere - configurandosi, come già anticipato, non più come diritti di segreteria, bensì come proventi da gestione di beni e servizi.

Gli importi delle stesse sono stati fissati, originariamente, con Delibera della Giunta Camerale n. 113 del 4/07/2007 che ha fatto decorrere dal 1 settembre 2007 la loro applicazione sperimentale di un anno, e poi sono state rettificate in due diverse occasioni, con atti deliberativi di Giunta del 17/11 e 17/12/2008.

Gli importi previsti, sulla base dei dati di bilancio alla data odierna e tenendo conto delle attestazioni del Dirigente competente, sono i seguenti:

ANNO 2016 ANNO 2017

- Verifiche metriche euro 65.000,00 euro 50.000,00

2.1.5 MASTRO A5 – VARIAZIONE DELLE RIMANENZE

Non si prevedono stime nell’ambito della voce in esame.

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ONERI CORRENTI

L’ammontare complessivo degli oneri correnti – previsto pari a 7.953.803,00 euro per l’anno 2017 – si distribuisce nelle singole voci previste dal DPR 254/2005 (allegato A) come da tabella di seguito.

ONERI CORRENTI Euro

Personale Euro 3.000.000,00

Funzionamento Euro 1.850.000,00

Interventi economici Euro 1.880.000,00

Ammortamenti ed accantonamenti Euro 1.223.803,00

TOTALE Euro 7.953.803,00

L’importo complessivo degli oneri correnti per il 2017 si prevede in diminuzione del 9,1% rispetto alla previsione a consuntivo del 2016 (Euro 8.748.565,00) e del 12,2% rispetto alla previsione aggiornata del 2016 (Euro 9.063.025,00).

23%

15%

24%

38%

Personale

Funzionamento

Interventi economici

Ammortamenti eaccantonamenti

A ciascun mastro sono state ricondotte singole voci che corrispondono poi ai conti economici tenendo conto delle indicazioni fornite dalla Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n. 3812 del 26 luglio 2007.

Per ciascuna voce va indicato:

· l’ammontare della previsione consuntiva per l’anno 2016

· la previsione complessiva per l’anno 2017.

Gli importi previsti per ciascuna voce, definiti coinvolgendo i dirigenti e i rispettivi CDR, sono stati attribuiti alle quattro funzioni :

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· in maniera diretta per quelle voci riferibili univocamente all’espletamento di attività e/o progetti connessi a ciascuna funzione;

· indirettamente attraverso un’operazione di ribaltamento per quelle voci classificate come indirette. Si tratta di oneri comuni strettamente correlati al funzionamento della struttura camerale e che, per loro natura, non sono unicamente afferibili alla responsabilità di un solo dirigente in quanto si tratta di risorse assorbite indistintamente da tutte le attività camerali.

Per operare il ribaltamento di tali oneri comuni è stato necessario innanzitutto individuare dei driver quali il numero dei dipendenti e i metri quadri per ciascuna funzione istituzionale, poi si è determinato il peso di ciascun driver, come risulta dalla tabella sottostante, e tale peso è stato utilizzato per la ripartizione.

Il nuovo modello organizzativo, aggiornato con delibera di Giunta del 3 dicembre 2012, prevede che l’Ente camerale sia suddiviso in tre aree a cui corrispondono altrettanti centri di responsabilità (CDR): Area Direzionale retta dal Segretario Generale, Area Anagrafe Economica retta dal Dirigente di area e Area Sviluppo Economico retta ad interim dal Segretario Generale. I singoli CDR sono a loro volta suddivisi in centri di costo revisionati nell’anno 2016 facendo riferimento non più agli uffici/servizi ma ai principali processi individuati da Unioncamere per mappare in modo univoco ed uniforme le attività delle Camere. Il decreto legislativo 150/2009 richiede infatti agli Enti Pubblici l’attivazione di un modello di misurazione e valutazione delle performance in grado di condurre all’ottimizzazione dei costi dei servizi erogati, attraverso il progressivo miglioramento degli standard economici. Tale nuova organizzazione dei centri di costo risponde a tale dettato normativo.

FUNZIONE ISTITUZIONALE/AREA

ORGANIZZATIVA (CDR)

N. ADDETTI % METRI QUADRI %

Funzione Istituzionale A) ORGANI ISTITUZIONALI E SEGRETERIA

GENERALE / AREA DIREZIONALE - CDR A

12,49%

14,07%

Funzione Istituzionale B) SERVIZI DI SUPPORTO / AREA DIREZIONALE – CDR A

28,51% 26,20%

Funzione Istituzionale C) ANAGRAFE E SERVIZI DI

REGOLAZIONE DEL MERCATO/ AREA ANAGRAFE ECONOMICA

– CDR C

35,71% 29,99%

Funzione Istituzionale D) STUDIO, FORMAZIONE, INFORMAZIONE E PROMOZIONE ECONOMICA /

AREA SVILUPPO ECONOMICO – CDR D

23,29% 29,74%

2.1.6 MASTRO B6 – PERSONALE

Il piano dei conti riportato nel preventivo economico e quello riportato nel budget direzionale è esplicitato a due differenti livelli (risulta più dettagliato l’allegato B rispetto all’allegato A); la previsione comunque anche nell’allegato A è stata effettuata al livello di dettaglio maggiore e nel 2017 è pari ad Euro 3.000.000,00 (inferiore dello 5,5% rispetto alla previsione a consuntivo 2016 e del 6,3% rispetto alla previsione aggiornata 2016).

Essa comprende le competenze al personale, gli oneri sociali e assistenziali, gli accantonamenti al TFR e altri costi del personale, come risulta dal grafico sottostante:

20

74%

18%

6% 2%

Competenze al personale

Oneri sociali eassistenziali

Accantonamenti al TFR

Altri costi del personale

B6 A) – COMPETENZE AL PERSONALE

Per le competenze al personale è stato previsto un valore di Euro 2.208.325,00 inferiore rispetto alla previsione a consuntivo 2016 (€ 2.326.000,00) e a quella aggiornata 2016 (Euro 2.339.100,00) .

Il sottoconto “Competenze al personale” comprende:

- la retribuzione ordinaria del personale non dirigente, ossia le cosiddette “voci fisse”, quali lo stipendio tabellare, la tredicesima mensilità, l’anzianità di servizio, l’indennità di comparto a carico del bilancio, l’indennità di mansione, l’assegno ad personam per un totale di Euro 1.682.204,97 ripartito tra istituzionale e commerciale. All'interno di tale importo sono comprese sia le somme utilizzate negli anni precedenti per le progressioni economiche orizzontali dei dipendenti in ruolo, al netto dei risparmi derivanti dalle cessazioni di personale al 31/12/2016 beneficiario di tali progressioni, sia delle progressioni economiche che saranno attribuite nel mese di dicembre, con atto del Segretario Generale, con decorrenza 1° gennaio 2016.

Per quanto riguarda il rinnovo del CCNL di comparto, in data 30 novembre u.s. è stato siglato un accordo tra il governo e i sindacati per il rinnovo della parte economica del contratto del pubblico impiego, al quale dovrà seguire un confronto con le Regioni e le Autonomie Locali chiamate a pronunciarsi sulla parte normativa dell’accordo stesso. La Funzione Pubblica poi dovrà indicare gli atti di indirizzo e le linee guida ai quattro tavoli dei nuovi comparti (amministrazione centrale, sanità, scuola-università, autonome locali), dopodichè si aprirà la contrattazione all’Aran. Non conoscendo quale sarà l’impatto economico degli aumenti stipendiali nel nostro bilancio, a preventivo non è stato previsto alcun incremento, riservandoci, in sede di chiusura di bilancio 2016 di accantonare quanto necessario al Fondo rinnovi contrattuali e /o intervenire in aggiornamento a luglio 2017 rivedendo gli oneri relativi al mastro Personale.

Il Decreto Legislativo n. 219 del 25 novembre 2016 “Attuazione della delega di cui all’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura” all’articolo 3 comma 3 prevede un piano di razionalizzazione organizzativa delle Camere di Commercio che comprende il riassetto degli uffici e del contingente di personale, una rideterminazione delle dotazioni organiche del personale dirigente e non dirigente nonché una razionale distribuzione del personale, con possibilità di realizzare processi di mobilità tra le medesime camere e l’individuazione di personale soprannumerario non ricollocabile nell’ambito delle stesse. Fino al completamento delle procedure di mobilità alle Camere di Commercio è vietata ogni forma di assunzione o impiego di nuovo personale .

Per quanto riguarda le cessazioni, dati gli attuali requisiti della legge Fornero sono previsti due pensionamenti per pensione anticipata di personale non dirigente nel corso del 2017.

Il comma 10 del medesimo articolo 3 del decreto di cui sopra prevede la possibilità per il personale soprannumerario delle Camere di Commercio, che matureranno i requisiti per il pensionamento nei tre anni successivi all’adozione del decreto, di risolvere il rapporto di lavoro d’ intesa con l’amministrazione. E’ prevista l’erogazione di un assegno straordinario del 60% del trattamento economico individuale, fondamentale non variabile e dei contributi necessari per la prosecuzione dei versamenti fino al raggiungimento dei requisiti. In attesa di chiarimenti in merito alla determinazione di tale assegno e

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dell’ammontare dei contributi, dell’individuazione del personale soprannumerario e della loro volontà di risolvere anticipatamente il rapporto di lavoro, non è stata fatta a preventivo alcuna determinazione di tale onere a carico dell’ente, riservandoci di intervenire eventualmente in sede di aggiornamento;

- la retribuzione ordinaria del personale dirigente, ossia la retribuzione tabellare, la tredicesima mensilità, per un totale di Euro 72.184,83 come risultante dall'ultimo contratto collettivo nazionale di lavoro sottoscritto il 3 agosto 2010. E’ previsto il collocamento a riposo della dirigente dell'Area Anagrafe Economica, per pensione di vecchiaia, a decorrere dal 1° settembre 2017;

- la retribuzione straordinaria, per la quale sono stati previsti Euro 50.000,00 uguale alla previsione 2016 ;

- la retribuzione per il personale a termine, non è previsto alcun importo visto che il D Lgs 219/2016 ha fatto divieto, a pena di nullità di assumere personale a qualunque titolo, compreso quindi anche il personale a tempo determinato.

- retribuzione accessoria del personale non dirigente, per un importo presunto di Euro 255.000,00 così suddiviso:

a) Risorse certe, stabili e continue, ai sensi dell'art. 31 comma 2 del CCNL 22.1.2004 (€ 219.500, al netto delle somme già utilizzate negli anni precedenti, compreso il 2016, per progressioni economiche orizzontali sopra menzionate ed inserite nella retribuzione ordinaria nonché al netto delle vigenti riduzioni di legge).

b) Risorse eventuali e variabili, ai sensi dell'art. 31 comma 3 del CCNL 22.1.2004, pari a € 35.500 circa (€ 10.000 ai sensi dell'art. 15 comma 2 del CCNL 1.4.1999 sino ad un importo massimo corrispondente all’1,2% su base annua, del monte salari dell’anno 1997, reso disponibile solo a seguito del preventivo accertamento da parte dei servizi di controllo interno o dei nuclei di valutazione delle effettive disponibilità di bilancio dei singoli enti create a seguito di processi di razionalizzazione e riorganizzazione delle attività ovvero espressamente destinate dall’ente al raggiungimento di specifici obiettivi di produttività e di qualità; € 22.000 come importo massimo relativo agli eventuali risparmi derivanti dalla applicazione della disciplina dello straordinario di cui all’art. 14 del CCNL 1.4.1999; € 3.500 per eventuali compensi derivanti dalla attuazione dell’art. 43 della legge 449/1997 nonché per prestazioni connesse ad indagini periodiche.

L’Ente intende destinare alla contrattazione decentrata 2017, nel rispetto dei limiti vigenti, l'importo massimo presunto di € 255.000: tale importo è destinato a finanziare la produttività/performance per tutto il personale non dirigente, la retribuzione di posizione e di risultato per le posizioni organizzative e le alte professionalità, l’indennità di comparto finanziata dal fondo del personale, le specifiche responsabilità, eventuali compensi derivanti dalla attuazione dell’art. 43 della legge 449/1997 nonché per prestazioni connesse ad indagini periodiche (concorsi a premio e ISTAT) e le indennità varie (es: reperibilità, maneggio valori, assegno ad personam per personale proveniente da altre amministrazioni);

- retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti per un valore complessivo di Euro 145.000,00 interamente a carico del fondo dirigenti, destinato a finanziare le due posizioni a tempo indeterminato in servizio, nel rispetto dei limiti legislativi vigenti (€ 105.000 circa per la retribuzione di posizione ed € 40.000 circa per la retribuzione di risultato).

B6 B) – ONERI SOCIALI

E’ previsto un importo pari a Euro 542.394,00 per oneri previdenziali e assistenziali a carico dell’Ente (INPS ex INPDAP, INAIL e INPGI per personale iscritto alla cassa dei giornalisti).

B6 C) - ACCANTONAMENTO AL TFR

Per l’anno 2017 è previsto un accantonamento pari ad Euro 183.000,00. Esso comprende l’accantonamento per l’indennità di anzianità calcolata ai sensi dell’art. 77 del Regolamento Interministeriale delle Camere di Commercio del 12 luglio 1982, per tutto il personale assunto fino al 31 dicembre 2000 mentre per il personale assunto dopo il 1° gennaio 2001 viene accantonato il TFR con una percentuale del 6,91% sulla base imponibile. L’importo previsto è pari all’importo a preventivo 2016 comunque inferiore a quanto previsto a preconsuntivo 2016 per effetto delle progressioni economiche che avranno riflesso nell’accantonamento dell’anno in corso.

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B6 D) - ALTRI COSTI DEL PERSONALE

La previsione 2017 degli altri costi del personale (Euro 66.281,00) è inferiore alla previsione aggiornata 2016 (€ 98.447,00) e alla previsione a consuntivo 2016 (€ 81.000,00).

Nella voce “Altri costi” sono stati considerati i seguenti oneri:

- il rimborso all’Azienda Speciale Marchet per l’espletamento di alcuni servizi nell’ambito della formazione professionale ed orientamento a favore della Camera di Commercio, ai sensi della convenzione che verrà stipulata per l’anno 2017 (Euro 5.000,00 più IVA);

- gli oneri per personale distaccato presso il Ministero delle Attività Produttive e per personale in aspettativa sindacale pari a Euro 10.000,00;

- gli oneri per le visite fiscali pari a Euro 1.00,00;

- gli oneri per tirocini formativi pari a Euro 16.100,00 (7 unità per 6 mesi e 4 mesi per l’unità che sta già svolgendo a fine 2016 il tirocinio);

- gli interventi assistenziali per Cassa Mutua (Euro 25.100,00) e borse di studio a favore dei dipendenti e dei figli (Euro 7.981,00); l’importo è il medesimo dello scorso anno per quanto riguarda la Cassa Mutua (importo calcolato come da regolamento approvato con delibera di Giunta n. 74 del 12 aprile 2010 ridotto del 20% rispetto al 2014 nell’ottica di un contenimento degli oneri visti i minori proventi derivanti dal diritto annuale) mentre è stato ridotto di un ulteriore 10% quello relativo alle borse di studio.

Riassumendo, gli oneri correnti relativi al mastro “Personale”, confrontati con la previsione consuntivo 2016, possono essere sintetizzati nel grafico sottostante:

2.1.7 MASTRO B7 – FUNZIONAMENTO

2.326.000

568.000

200.000

81.000

2.208.325

542.394

183.000

66.281

PREVISIONE CONSUNTIVO 2016 PREVENTIVO 2017

Altri costi del personale

Accantonamenti al TFR

Oneri sociali e assistenziali

Competenze al personale

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La previsione dell’importo del mastro “Funzionamento” per l’anno 2017 è pari a Euro 1.850.000,00 e registra un decremento del 7% rispetto alla previsione consuntivo 2016 (Euro 1.990.000,00) e del 13,5% rispetto alla previsione aggiornata 2016 (Euro 2.138.783,00).

Il mastro risulta ripartito in cinque conti: prestazioni di servizi, godimento di beni di terzi, oneri diversi di gestione, quote associative e organi istituzionali rappresentati nel grafico sottostante:

48%

1%

32%

17%2%

Prestazioni di servizi

Godimento di beni di terzi

Oneri diversi di gestione

Quote associative

Organi istituzionali

La previsione 2017 degli oneri di funzionamento è stata fatta tenendo presenti tutti i limiti imposti dalla vigente normativa e principalmente da quanto previsto dall’art. 8 del D.L. 95 del 8 luglio 2012 (cd Spending Review), convertito con legge n. 135/2012, che prevede una serie di disposizioni orientate a conseguire obiettivi di razionalizzazione e contenimento della spesa per l’acquisto di beni e servizi.

In particolare il comma 3 del citato DL 95/2012, al fine di assicurare la riduzione delle spese per consumi intermedi come già avviene per le amministrazioni centrali, ha introdotto anche per gli enti e gli organismi pubblici inseriti nell’elenco ISTAT, comprese quindi le Camere di Commercio, interventi di razionalizzazione per la riduzione della spesa in misura pari al 5% nell’ anno 2012 e al 10% a decorrere dal 2013 della spesa sostenuta per consumi intermedi nell’anno 2010. Le somme derivanti da tale riduzione sono versate annualmente ad apposito capitolo dell’entrata del bilancio dello Stato entro il 30 giugno di ciascun anno.

Chiarimenti in merito all’applicazione dell’art. 8 comma 3 del D.L. 95/2012, sono stati forniti dalla Circolare MEF n. 28 del 7 settembre 2012, dalla Circolare n. 31 del 23 ottobre 2012 nonché dalla Circolare MISE del 13/9/2012. Infine l'art.50 comma 3 del DL 66/2014 ha poi stabilito che, fermo restando quanto previsto dall'articolo 8, comma 3, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, al fine di assicurare la riduzione della spesa per acquisti di beni e servizi per gli enti pubblici, i trasferimenti dal bilancio dello Stato agli enti dotati di autonomia finanziaria, compresi fra le pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, della legge 30 dicembre 2009, n. 196, tra cui le Camere di Commercio, erano ulteriormente ridotti, a decorrere dall'anno 2014 su base annua, in misura pari al 5 per cento della spesa sostenuta per consumi intermedi nell'anno 2010.

Per l’individuazione delle voci dei consumi intermedi si è fatto riferimento all’elenco riportato nella Circolare MEF – Dipartimento RGS n. 5/2.2.2009; per consumi intermedi si intendono “ tutti i beni e i servizi consumati o trasformati nel processo produttivo posto in essere dall’Amministrazione”. Sono esclusi per esempio tutti gli oneri tributari, le indennità e i compensi degli organi di amministrazione e controllo, le spese legali per la tutela legale dell’ente in giudizio, gli importi relativi ai buoni pasto,ecc.. La riduzione va operata complessivamente sulle voci e non sulla singola voce, pertanto alcune possono essere ridotte anche per valori superiori al 15% mentre altre possono essere previste per lo stesso valore dello scorso anno.

Nella tabella sottostante sono riportate le riduzioni che interessano i consumi intermedi nell’anno 2017:

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Conto Descrizione PREVENTIVO

AGGIORNATO 2012 (a)

BILANCIO CONSUNTIVO

2010 (b)

RIDUZIONE 15% CONSUNTIVO 2010

(c )

PREVENTIVO CON RIDUZIONI (a-c)

PREVENTIVO 2017

PRESTAZIONI DI SERVIZI

325000 Oneri Telefonici € 74.000,00 € 44.491,57 € 6.673,74 € 67.326,26 € 50.000,00

325002 Spese per energia elettrica € 47.000,00 € 50.141,54 € 7.521,23 € 39.478,77 € 45.000,00

325003 Spese consumo acqua € 3.000,00 € 3.000,00 € 3.000,00

325006 Oneri Riscaldamento e Condizionamento € 25.000,00 € 26.734,63 € 4.010,19 € 20.989,81 € 27.000,00

325010 Oneri Pulizie Locali € 53.100,00 € 47.467,59 € 7.120,14 € 45.979,86 € 48.000,00

325013 Oneri per Servizi di Vigilanza € 30.200,00 € 25.979,81 € 3.896,97 € 26.303,03 € 20.000,00

325020 Oneri per Manutenzione Ordinaria € 53.000,00 € 48.560,38 € 7.284,06 € 45.715,94 € 50.000,00

325043 Oneri legali esclusa difesa in giudizio € 3.000,00

325044 Incarichi previsti dalla legge € 13.000,00 € 32.914,61 € 4.937,19 € 8.062,81 € 16.960.,00

325045 Incarichi ai sensi D. Lgs. 163/06 € 17.000,00 € 51.575,00 € 7.736,25 € 9.263,75 € 0

325046 Spese generali informatica € 31.000,00 € 62.917,64 € 9.437,65 € 21.562,35 € 10.000,00

325047 Oneri per mezzi di Trasporto uso promiscuo € 7.500,00 € 13.478,30 € 2.021,75 € 5.478,26 € 0

325048 Noleggio auto con conducente € 500,00 € 845,00 € 126,75 € 373,25 € 0

325049 Oneri stampa pubblicazioni diverse € 1.050,00 € 1.050,00 € 157,50 € 892,50

€ 0

325050 Spese Automazione Servizi € 346.256,00 € 182.150,71 € 27.322,61 € 318.933,39 € 262.000,00

325051 Oneri di Rappresentanza

€ 672,00

€ 3.431,00

€ 514,65

€ 157,35

€ 1.607,00

325052 Retribuzione Personale Interinale € 46.000,00 € 39.485,14 € 5.922,77 € 40.077,23 € 56.000,00

325053 Oneri postali e di Recapito € 55.600,00 € 50.544,61 € 7.581,69 € 48.018,31 € 19.000,00

325055 Contributo consortile Infocamere

€ 20.000,00

325059 Oneri per mezzi di Trasporto di rappresentenza € 2.215,00 € - € 2.215,00 € 0

325060 Oneri per Stampa Pubblicazioni camerali € 7.718,00 € 7.718,00 € 1.157,70 € 6.560,30 € 1.000,00

325061 Oneri di Pubblicità € 935,00 € 4.674,00 € 701,10 € 233,90 € 0

325062 Compensi Collab.Coord.Continuat. € 16.400,00 € 5.032,30 € 754,85 € 15.645,16 € 12.700,00

325063 Inps su Compensi co.co.co. € 14.580,00 € 11.408,96 € 1.711,34 € 12.868,66 € 2.700,00

325064 Inail su co.co.co. € 380,00 € - € 380,00 € 67,00

325066 Oneri per facchinaggio € 9.500,00 € 8.693,08 € 1.303,96 € 8.196,04 € 8.000,00

325067 Compenso Agenzia lavoro interinale € 4.000,00 € - € 4.000,00 € 4.300,00

325068 Oneri vari di funzionamento € 44.000,00 € 44.556,63 € 6.683,49 € 37.316,51 € 30.500,00

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325072 Indennità/Rimborsi spese per Missioni € 21.844,00 € 65.297,63 € 9.794,64 € 12.049,36 € 10.000,00

325074 Spese per la formazione del Personale € 26.554,00 € 50.206,10 € 7.530,92 € 19.023,09 € 26.554,00

325077 Indennità/Rimborsi spese Missioni "Ispettori metrici" € 20.000,00 € - € 20.000,00 € 25.000,00

325078 Custodia materiale cartaceo € 8.000,00 € 7.798,88 € 1.169,83 € 6.830,17 € 9.000,00

325079 Oneri corriere € 3.000,00 € 4.135,43 € 620,31 € 2.379,69 € 3.000,00

325081 Incarichi lavoro autonomo € 27.000,00 € 5.686,20 € 852,93 € 26.147,07 € 2.500,00

325082 Oneri autovetture € 2.000,00

Tot : 3250 PRESTAZIONE DI SERVIZI

€ 1.025.004,00 € 896.974,74 € 134.546,21 € 890.457,79 € 768.888,00

€ -

GODIMENTO DI BENI DI TERZI € -

326000 Affitti passivi € 11.500,00 € 10.220,12 € 1.533,02 € 9.966,98 € 2.200,00

326006 Canoni leasing fotocopiatrici € 13.000,00 € 15.062,38 € 2.259,36 € 10.740,64 € 6.000,00

326008 Canone noleggio auto rappresentanza € 8.470,00 € 2.816,92 € 422,54 € 8.047,46 € 0

326009 Canone noleggio auto uso promiscuo € 8.470,00 € - € 8.470,00 € 0

326010 Canone concessione demaniale € 3.700,00 € 3.360,24 € 504,04 € 3.195,96

€ 3.700,00

326012 Canone autovetture € 5.350,00

Tot : 3260 GODIMENTO DI BENI DI TERZI

€ 45.140,00

€ 31.459,66

€ 4.718,95

€ 40.421,05

€ 17.250,00

€ -

ONERI DIVERSI DI GESTIONE € -

327000 Oneri per Acquisto Libri e Quotidiani € 14.000,00 € 9.770,31 € 1.465,55 € 12.534,45 € 4.500,00

327001 Oneri per Sito Istituzionale € 21.400,00 € - € 21.400,00 € 14.500,00

327002 Oneri rassegna stampa € 4.758,00

327006 Oneri per Acquisto Cancelleria € 13.000,00 € 12.684,31 € 1.902,65 € 11.097,35 € 7.000,00

327007 Costo acquisto carnet TIR/ATA € 6.000,00 € 2.878,00 € 431,70 € 5.568,30 € 5.000,00

327009 Materiale di Consumo Informatico € 15.000,00 € 14.318,40 € 2.147,76 € 12.852,24 € 6.000,00

327012 Oneri per Modulistica € 6.000,00 € 4.959,60 € 743,94 € 5.256,06 € 0

327029 Acquisto stampati € 7.200,00 € 4.590,84 € 688,63 € 6.511,37 € 1.500,00

327031 Spese servizio metrico € 3.000,00 € 2.670,48 € 400,57 € 2.599,43 € 1.750,00

327035 Servizi attività di vigilanza € 3.000,00 € 9.524,44 € 1.428,67 € 1.571,33 € 2.000,00

327037 Materiali per ispezioni metriche € 4.000,00 € 2.457,40 € 368,61 € 3.631,39 € 0

Spese generali varie sedi € 41.592,27 € 6.238,84 -€ 6.238,84 € 0

Spese varie per commissioni vini € 8.265,55 € 1.239,83 -€ 1.239,83 € o

Spese varie € 8.662,45 € 1.299,37 -€ 1.299,37 € o

Tot : 3270 ONERI DIVERSI DI GESTIONE

€ 92.600,00 € 122.374,05 € 18.356,11 € 74.243,89 € 46.508,00

26

ORGANI € -

Commissioni € 11.656,00 € 27.646,76 € 4.147,01 € 7.508,99 € 4.000,00

Tot : 3290 ORGANI € 11.656,00 € 27.646,76 € 2.764,68 € 8.891,32 € 4.000,00

TOTALE € 1.174.400,00 € 1.078.455,21 € 161.768,28 € 1.012.631,72

€ 836.646,00

B7 A) – PRESTAZIONI DI SERVIZI

In questo conto, la cui previsione complessiva è di Euro 886.388,00 (la cui previsione è inferiore del 9,6% rispetto alla previsione aggiornata 2016 e superiore del 4,3% rispetto alla previsione a consuntivo 2016), si evidenziano le seguenti voci:

- compensi e relativi oneri per collaborazioni coordinate e continuative: il comma 9 dell’articolo 3 del decreto legislativo 219 del 25/11/2016, come già anticipato, vieta alle Camere “(…) il conferimento di incarichi, a qualunque titolo e con qualsiasi tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa…”. Per questa voce è previsto un importo di Euro 15.467,00 per il contratto di collaborazione in essere la cui scadenza è prevista per il 30 giugno 2017. Gli oneri relativi ai contratti di COCOCO, ad esclusione di quelli interamente rimborsati dai Unione Europea relativi ai progetti comunitari, sono soggetti al limite di cui all’art. 9 comma 28 del D.L. 78/2010, come modificato dalla legge 183/2011. Infine l’art. 14 del D.L. 66/2014 stabilisce che le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall’ISTAT, con esclusione di Università, istituti di formazione, enti di ricerca e enti del servizio sanitario nazionale, non possono stipulare contratti di collaborazione coordinata e continuativa quando la spesa complessiva di tali contratti è superiore alla spesa del personale dell’amministrazione del 4,5% quale risulta dal conto annuale 2012;

· gli oneri per incarichi previsti dalla legge, comprendenti oneri esclusi dal limite per le spese per consulenti ed esperti, come indicato nella Circolare n. 5544 del 15/06/2006 del Ministero dello Sviluppo economico: si tratta di prestazioni professionali consistenti nella resa di servizi o adempimenti obbligatori per legge (per esempio il responsabile per la sicurezza, il medico competente, l’oculista e il tributarista per gli adempimenti fiscali obbligatori);

· gli oneri legali per la rappresentanza e la difesa della Camera in giudizio, anche questi esclusi dai limiti di legge, secondo l'orientamento consolidato della Corte dei Conti;

· rimborsi spese per missione: è stato previsto un valore pari al valore di previsione 2016 calcolato ai sensi dell’art. 6 comma 12 del D.L. 78/2010 (Euro 10.000,00). Il limite previsto dall’articolo sopra detto non si applica, tuttavia, alla spesa sostenuta per lo svolgimento delle missioni per compiti ispettivi e per le funzioni di controllo (Euro 25.000,00);

· rimborsi spese per missioni autorizzate, come stabilito dalla delibera di Giunta n. 55/2011 in deroga alle limitazioni di legge, in quanto ritenute strettamente indispensabili all’attività istituzionale dell’Ente;

· buoni pasto, per cui è stato previsto un importo di Euro 36.000,00 inferiore a quello preventivato per l’anno 2016, in quanto sono diminuiti i buoni pasto utilizzati (applicazione di nuove regole per la maturazione del diritto al buono, riduzione delle unità di personale). Il valore nominale del buono dal 1° ottobre 2012 non può superiore a Euro 7,00 come stabilito, nell’ottica di una riduzione della spesa delle PA, dall’art. 5 del D.L. 95/2012, convertito in legge n. 135/2012;

· formazione, per cui si è previsto lo stesso importo dello scorso anno stabilito ai sensi dell’art. 6 comma 13 del D.L. 78/2010 (€ 26.554,00); non rientra nel tetto della formazione tutte le spese necessarie per corrispondere a precisi obblighi normativi come per esempio quelli previsti dalla legge 190/2012 in tema di anticorruzione;

· incarichi di lavoro autonomo (€ 2.500,00), sulla base dei presupposti e dei limiti stabiliti dal Regolamento interno in materia di incarichi individuali esterni, approvato dal Consiglio con deliberazione n. 41 del 17/12/2014;

· le utenze (Euro 125.000,00), ossia le spese telefoniche, gli oneri per l’energia elettrica, acqua, riscaldamento sia per la sede centrale che per le sedi distaccate;

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· oneri per pulizia, vigilanza (Euro 68.000,00) inferiori alla previsione aggiornata 2016 nell’ottica sempre del contenimento degli oneri;

· spese per autovetture: in base all'art. 15 comma 1 D.L. 24 aprile 2014 n. 66 convertito con modificazioni nella legge 23 giugno 2014 n. 89 (sostituisce il comma 2 dell'art. 5 del DL 95/2012) ed in coerenza con la Circolare MISE prot. 0117490 del 26.6.2014, a decorrere dal 1° maggio 2014, le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, tra cui le Camere di Commercio, non possono effettuare spese di ammontare superiore al 30 per cento della spesa sostenuta nell'anno 2011 per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture, nonché per l'acquisto di buoni taxi; l’importo previsto è pari a Euro 2.000,00 come per lo scorso esercizio;

· manutenzioni varie ordinarie: previsto stesso importo dello scorso anno (Euro 50.000,00);

· stampa pubblicazioni camerali e pubblicazioni diverse, l’importo di Euro 1.000,00 è inferiore alla previsione 2016 (Euro 3.500,00); si ricorda che la stessa voce era stata già oggetto di riduzione da parte dell’art. 27 del D.L. 122/2008 denominato “Taglia-carta” (50% della spesa sostenuta nell’anno 2007);

· assicurazioni per i beni mobili, per i mezzi di trasporto, il personale e gli amministratori (Euro 35.000,00);

· spese postali ripartite tra le varie funzioni istituzionali a seconda dell’effettivo consumo, presentano una riduzione del 26,9% rispetto alla previsione 2016 dovuta principalmente al fatto che le mailing per il pagamento del diritto annuale vengono ora inviate solo per pec;

- oneri corriere e oneri per deposito materiale cartaceo: è previsto un importo complessivo di Euro 12.000,00 come per l’anno 2016;

· oneri per la riscossione del diritto annuale; l’importo previsto di Euro 15.000,00 è inferiore a quanto previsto nel 2016 (Euro 22.000,00);

· altri costi di funzionamento; l’importo previsto per tali oneri è diviso tra sede centrale e altre sedi ed è pari a Euro 30.500,00 (stesso importo del 2016);

· spese generali informatica: stesso valore di previsione del 2016 (Euro 10.000,00) ;

· spese per automazione servizi, comprendono i costi di gestione Infocamere per un importo complessivo di Euro 262.000,00 inferiore del 16,1% rispetto al preventivo 2016 . Le procedure attivate nel corso degli anni, oltre a quelle necessarie per il funzionamento del Registro Imprese e dei vari albi e registri, riguardano la contabilità, il mandato informatico, il controllo di gestione, la gestione delle presenze, la digitalizzazione dei fascicoli del personale, l’affidamento della gestione delle paghe in outsourcing, il programma delle delibere e delle determinazioni, il progetto di supporto al ravvedimento operoso nonché il programma per la gestione dei ruoli del diritto annuale, il nuovo servizio di fatturazione attiva digitale, il programma per la gestione documentale, per la pubblicazione sul sito camerale nonché per le conciliazioni camerali. Come negli scorsi anni gli oneri relativi al rilascio delle CNS sono stati previsti all’interno del mastro Interventi Economici, così come per il consuntivo 2010, in quanto trattasi di oneri sostenuti a favore delle imprese e non di costi necessari al funzionamento dell’ente come invece sono i costi per la gestione del sistema informatico. Solo in questo modo era possibile confrontare gli oneri per spese di automazione servizi previsti per il 2016 con quelli a consuntivo 2010. La società Infocamere con nota protocollo n. 40556 del 2 novembre 2016 ha condiviso alcuni interventi economici a favore delle Camere, deliberati dal Consiglio di Amministrazione del 27 ottobre 2016. Questi interventi riguardano sia l’anno 2016 che l’anno 2017: per il 2016 sono stati riaccreditati alle Camere gli oneri sostenuti nel corso dell’anno per l’emissione dei certificati digitali di autenticazione e di firma nonché i consumi e i canoni del servizio di firma massiva di cui si è tenuto conto della stima del valore a preconsuntivo; per l’anno 2017 è prevista una riduzione del canone per il programma EPM di controllo di gestione (da Euro 1.240,00 a Euro 1.100,00) ed una riduzione del modulo base presenze di Euro 0,20 per presenza/mese. Inoltre altri servizi prima liquidati con canone mensile vengono ora ricompresi nel contributo consortile;

· contributo consortile Infocamere : non essendo ancora stato deliberato l’importo del contributo per l’anno 2017, ed essendo stato il 2016 un anno “particolare” per cui il contributo liquidato è stato di Euro 2.765,00, è stato previsto un importo di Euro 20.000,00 pari al contributo liquidato nel 2015;

· oneri per contratti di somministrazione lavoro come anticipato a proposito dei contratti di collaborazione, le Camere non possono stipulare nuovi contratti compresi quelli di somministrazione; l’importo previsto di Euro 56.000,00, a cui si aggiungono gli oneri di agenzia per Euro 4.300,00, riguarda i contratti già in essere di cui uno in scadenza a fine gennaio, uno a fine marzo e altri due stipulati il 3 ottobre u.s. in essere per tutto l’anno 2017. Questi ultimi contratti sono stati stipulati per adempiere l’obbligo delle assunzioni obbligatorie

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per personale disabile, infatti dall’ultima comunicazione inviata in data 12 maggio scorso risultava una scopertura di due posti;

· oneri per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza determinati ai sensi dell’art. 6 comma 8 del D.L. 78/2010 per un ammontare non superiore al 20% della spesa sostenuta nel 2009, l’importo stanziato è di Euro 1.607,00.

La Corte dei Conti, con parere del 20/12/2013 n. 26, ha affrontato il tema dei tagli alla spesa corrente derivante dalle diverse norme che si sono sviluppate a partire dal DL 78/2010 e ha confermato la possibilità di agire in termini complessivi, dando facoltà alle amministrazioni di effettuare le riduzioni tra le varie voci oggetto di contenimento nel rispetto del totale complessivo della riduzione. In coerenza con quanto appena detto, il Ministero dello Sviluppo Economico con nota prot. n. 0034807 del 27/2/2014, ha fornito alcune indicazioni alle Camere di Commercio in merito all'applicazione del comma 322 dell'art. 1 della legge 27/12/2013 n. 147 (Legge di stabilità 2014), il quale disciplina la partecipazione delle Camere di Commercio agli obiettivi di contenimento delle spese camerali. In particolare, ciascuna Camera di Commercio potrà effettuare variazioni compensative tra le diverse tipologie di spesa, garantendo comunque il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica e l'eventuale versamento dei risparmi complessivi ai bilancio dello Stato. Il collegio dei revisori dei singoli enti attesterà il conseguimento degli obiettivi di risparmio e le modalità compensative tra le diverse tipologie di spesa (incarichi di studio e consulenza, spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza, spese per missioni, spese per formazione, spese per autovetture, consumi intermedi, mobili e arredi e taglia carta), ad esclusione delle spese di personale.

B7 B) – GODIMENTO DI BENI DI TERZI

La previsione di questo conto è pari a Euro 17.250,00 ed è pari alla previsione aggiornata 2016 in quanto sono rimasti invariati gli importi dei contratti di noleggio e di affitto. Anche per il canone di concessione demaniale è stato previsto lo stesso importo dello scorso anno.

B7 C) – ONERI DIVERSI DI GESTIONE

In questo conto rientrano tutti gli altri oneri sostenuti dalla Camera per il normale funzionamento dell’Ente. E’ stato previsto un importo complessivo di Euro 588.317,00 a fronte di una previsione a consuntivo 2016 pari ad Euro 593.000,00 e ad una previsione aggiornata 2016 di Euro 602.252,00.

Essi comprendono:

· oneri per acquisto di beni di consumo, quali abbonamenti a riviste e quotidiani, cancelleria, materiale di consumo informatico, acquisto stampati (Euro 18.500,00); si tratta principalmente di oneri comuni che nell’allegato A vengono ripartiti tra le funzioni, sulla base dei driver a seconda dell’effettivo “consumo” di ciascuna area. Gli importi di tali oneri sono stati ulteriormente ridotti rispetto al 2016 (Euro 20.500,00) nell’ottica di un contenimento degli oneri di funzionamento;

· oneri per materiali specifici, come ad esempio le spese per servizio metrico e servizi per attività di vigilanza (Euro 3.750,00);

· oneri per la gestione del sito istituzionale nonché per la rassegna stampa (Euro 19.258,00);

· oneri per l’acquisto dei carnet ATA (Euro 5.000,00);

· imposte e tasse, per cui è stato previsto un importo di Euro 30.000,00;

· imposta sugli immobili, dovuta per i fabbricati di proprietà camerale;

· IRAP dovuta per i dipendenti, per i collaboratori, per il personale interinale e per le prestazioni occasionali;

· versamento stabilito dall’art. 61 del D.L. 112/2008 (Euro 36.696,00): tale articolo ha introdotto l’obbligo per la Pubblica Amministrazione di ridurre, a decorrere dall’anno 2009, le spese sostenute per studi e consulenze, convegni, pubblicità e rappresentanza, nonché per gli organi. Le somme provenienti da tali riduzioni devono essere versate entro il 31 marzo di ciascun anno ad apposito capitolo del bilancio dello Stato;

· versamento stabilito dall’art. 6 del D.L. 78/2010 (Euro 95.000,00): tale articolo ha introdotto ulteriori riduzioni su numerose spese di funzionamento, nonché sulle indennità e i gettoni degli organi di indirizzo

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politico, le cui economie devono essere versate entro il 31 ottobre di ciascun anno ad un apposito capitolo di entrata del bilancio dello Stato;

· versamento stabilito dall’art. 8 del D.L. 95/2012 come integrato dall'art. 50 comma 3 del DL 66/2014 (Euro 161.769,00): tale articolo ha introdotto ulteriori riduzioni su consumi intermedi, le cui economie devono essere versate entro il 30 giugno ad un apposito capitolo di entrata del bilancio dello Stato;

· versamento stabilito dall’art. 1 comma 142 della L. 228/2013 (Euro 7.744,00): tale articolo ha introdotto riduzioni relativamente alle spese per acquisto di mobili e arredi il cui ammontare non può essere superiore al 20% della spesa media sostenuta negli anni 2010 e 2011; le somme derivanti da tali riduzioni devono essere versate entro il 30 giugno di ciascun anno ad apposito capitolo del bilancio dello Stato;

Pertanto tali ultime quattro voci che ammontano complessivamente a Euro 301.209,00 non costituiscono per il bilancio camerale un’effettiva riduzione dei costi, a causa del versamento forzoso imposto dalle norme citate.

B7 D) – QUOTE ASSOCIATIVE

Gli oneri per le quote associative sono previsti per un valore complessivo di Euro 314.045,00 inferiore sia alla previsione a consuntivo 2016 sia alla previsione aggiornata 2016 (Euro 423.197,00); tale riduzione è giustificata principalmente da una riduzione della base imponibile.

Le quote sono state così calcolate:

· la quote istituzionale per l’Unioncamere Nazionale è stata determinata applicando l’aliquota del 2% alla base imponibile calcolata dall’ultimo bilancio approvato (bilancio 2015). Tale aliquota è stata definita in sede di preventivo economico 2017 dell’Unioncamere Nazionale;

- la quota istituzionale per l’Unione Regionale Marche è stata calcolata applicando invece l’aliquota dello 0,8% alla stessa base imponibile della quota di Unioncamere Nazionale. Tale aliquota dovrà però essere approvata dagli organi dell’Unione e potrebbe anche non essere prevista qualora venisse deliberato di porre in scioglimento da subito l'unione regionale, non rientrando più, in base al novellato art.6 della legge 580/1993, tra i parametri necessari per la sua costituzione ed il suo mantenimento (almeno 3 camere di commercio nella regione);

- la quota per il Fondo Perequativo Unioncamere ai sensi dell’art. 18 della L. 580/93 (Euro 125.000,00) calcolata applicando la percentuale del 3,25% sulle entrate da diritto annuale previste. La nota MISE del 15/11/2016 ha stabilito che l’aliquota del 3,9% si applica con le riduzioni corrispondenti alla differenza percentuale degli importi del diritto annuale previsti nell’anno 2017 rispetto a quelli dell’anno 2016 ((60%-50%)/60% pari a 16,67%) ;

- altre quote associative di sistema per un importo di Euro 8.000,00 comprendenti quelle relative all’adesione ad associazioni la cui finalità è connessa allo sviluppo economico territoriale, previste invece all’interno del mastro 8 – Interventi Economici.

B7 E) – ORGANI ISTITUZIONALI

L’ammontare del conto è stato previsto in Euro 44.000,00 inferiore sia alla previsione aggiornata 2016 (Euro 115.000,00) sia alla previsione a consuntivo 2016 (Euro 107.000,00), per l’applicazione dell’art. 1 del D. Lgs. 219 del 25.11.2016 che ha introdotto modifiche all’art. 4- bis della L. 580/1993, già modificata dalla L. 23/2010, introducendo il comma 2-bis che detta “tutti gli incarichi degli organi diversi dai collegi dei revisori sono a titolo gratuito. Con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabilite le indennità spettanti ai componenti dei collegi dei revisori dei conti (…), i criteri di rimborso delle spese sostenute per lo svolgimento dell’incarico per i componenti di tutti gli organi (…)” . In attesa dell’emanazione del decreto suddetto, è stato previsto per i revisori un compenso pari a quello attuale, è stata effettuata una stima dei rimborsi spesa, è stato poi previsto il compenso dell’Organismo Indipendente di Valutazione e delle commissioni camerali con i relativi oneri previdenziali.

Riassumendo, gli oneri correnti relativi al mastro “Funzionamento”, confrontati con la previsione consuntivo 2016, possono essere sintetizzati nel grafico sottostante:

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Analizzando complessivamente i due mastri “Personale” e “Funzionamento” (che rappresentano i “costi strutturali” camerali), si evidenzia che la previsione 2017 (€ 4.850.000,00) è inferiore sia alla previsione aggiornata 2016 (€ 5.338.783,00) che alla previsione a consuntivo 2016 (€ 5.165.000,00), come si evince dalla tabella e dal grafico sotto riportati; tale diminuzione è dovuta sia al mastro “Funzionamento” sia al mastro “Personale” .

Quanto detto testimonia, comunque, il grande sforzo compiuto dalla struttura volto al massimo contenimento degli oneri c.d. strutturali, al fine di destinare le risorse così risparmiate agli interventi di promozione economica e considerando per il 2017 anche la riduzione del 50% del diritto annuale

PREVISIONE AGGIORNATA 2016

PREVISIONE CONSUNTIVO 2016

PREVENTIVO 2017

PERSONALE € 3.200.000,00 € 3.175.000,00 € 3.000.000,00

FUNZIONAMENTO € 2.138.793.,00 € 1.990.000,00 € 1.850.000,00

TOTALE € 5.338.793,00 € 5.165.000,00 € 4.850.000,00

€ 886.388,00

€ 17.250,00

€ 588.317,00

€ 314.045,00

€ 44.000,00

€ 849.653,00

€ 17.150,00

€ 593.000,00

€ 423.197,00

€ 107.000,00

PREVENTIVO 2017 PREVISIONE CONSUNTIVO 2016

Organi istituzionali

Quote associative

Oneri diversi di gestione

Godimento di beni di terzi

Prestazioni di servizi

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€ 3.200.000,00

€ 2.138.783,00

€ 3.175.000,00

€ 1.990.000,00

€ 3.000.000,00

€ 1.850.000,00

PREVISIONE

AGGIORNATA 2016

PREVISIONE

CONSUNTIVO 2016

PREVENTIVO 2017

Personale

Funzionamento

2.1.8 MASTRO B8 – INTERVENTI ECONOMICI

La previsione del mastro 8 – Interventi economici ammonta a Euro1.880.000,00 inferiore del 21,8% della previsione aggiornata 2016, come risulta dalla tabella sottostante:

PREVENTIVO AGGIORNATO 2016

PREVENTIVO 2017

AZIENDA SPECIALE € 739.709,00 € 650.000,00

INTERVENTI ECONOMICI INDIRETTI

€ 590.000,00 € 450.000,00

INTERVENTI ECONOMICI DIRETTI E IN COLLABORAZIONE CON GLI ENTI LOCALI, COMPRESI I PROGETTI FONDO PEREQUATIVO E PROGETTI SPECIALI MISE

€ 999.260,00 € 720.000,00

QUOTE ASSOCIATIVE PER LO SVILUPPO ECONOMICO

€ 74.000,00 € 60.000,00

TOTALE INTERVENTI ECONOMICI

€ 2.402.969,00 € 1.880.000,00

Si ricorda che il legislatore nella stesura del Regolamento 254/2005 ha previsto per questa voce un’eccezione al criterio della classificazione per natura. Infatti, in analogia a quanto disposto dal precedente D. M. 287/97, nella voce “Interventi Economici” si dovranno continuare ad imputare tutti gli oneri relativi alle attività di promozione e sviluppo economico della Camera, dai contributi finanziari a terzi, alle spese di funzionamento necessarie alla realizzazione delle iniziative, non distinguendo le diverse tipologie di spesa (classificazione per natura).

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L’onere relativo agli interventi economici non dovrebbe essere letto a livello di riga B8 ( Euro 1.880.000,00) ma di colonne relative alle funzioni C) Anagrafe e servizi di regolazione del mercato e D) Studio, formazione, informazione e promozione economica per un totale di € 4.066.808,45: sono questi gli oneri complessivi che la Camera sostiene (anche in termini di personale e funzionamento) per erogare servizi alle imprese.

Le azioni promozionali a favore del sistema delle imprese vengono svolte:

· direttamente dall’Ente, mediante l’organizzazione di corsi di formazione, seminari, convegni, le attività del servizio Nuove Imprese e per l’orientamento al lavoro, Sviluppo Sostenibile, Regolazione del Mercato, Statistica e Studi, il servizio brevetti e marchi e PAT Lib, la progettazione comunitaria, le attività di promozione di Welcome to Ancona, l’erogazione di voucher alle imprese, le attività dei servizi amministrativi alle imprese;

- in collaborazione con enti ed istituzioni locali (Regione, Comuni, ecc..) consolidando le collaborazioni avviate da tempo, che prevedono l’organizzazione di eventi ed il cofinanziamento delle iniziative di promozione condivise sia per la valorizzazione del territorio e delle sue produzioni sia per il sostegno di iniziative culturali. La Camera inoltre collabora con l’Università Politecnica delle Marche al progetto E-Capital e Campus Word;

- per mezzo della propria azienda speciale Marchet, per attuare interventi finalizzati all’incremento delle esportazioni e per creare nuove opportunità produttive e commerciali sui mercati esteri, oltre che per progetti di sostegno all'agricoltura (in base ad un ampliamento della mission, a seguito della fusione per incorporazione dell'azienda speciale Aspea, deliberata dalla Giunta con decorrenza dal 1.1.2013);

- indirettamente attraverso l’erogazione di contributi a soggetti terzi portatori di interessi diffusi e collettivi attraverso l’emanazione di un bando oltre ai contributi ai Confidi;

- con l’erogazione di quote associative per lo sviluppo economico ad organismi operanti sul territorio e nel sistema camerale.

Tale ripartizione è rappresentata nel grafico sottostante:

35%

24%

3%

38%

Azienda Speciale

Interventi economici

indiretti

Interventi economici

diretti

Quote associative per lo

sviluppo economico

Gli interventi economici diretti possono essere ulteriormente suddivisi:

Innovazione e sviluppo delle PMI

€ 229.000,00

Statistica

€ 6.000,00

Sostegno allo start up d’impresa e orientamento al mercato del lavoro

€ 127.000,00

Turismo e collaborazioni per la valorizzazione del territorio del territorio e della cultura

€ 151.000,00

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Progetti finanziati

€ 21.000,00

Regolazione del mercato

€ 50.000,00

Corsi e seminari Area Anagrafica , servizi amministrativi alle imprese e progetti per la sorveglianza a tutela della fede pubblica

€ 98.000,00

Comunicazione € 15.000,00

Iniziative a favore della Macro Regione Adriatico Ionica € 23.000,00

TOTALE

€ 720.000,00

Per l’ Azienda Speciale Marchet è previsto un onere complessivo di Euro 650.000,00.

Gli interventi in collaborazione con gli enti locali per il sostegno a progetti e iniziative di valorizzazione del territorio e della cultura (pari a Euro 108.000,00) sono elencati nella tabella sottostante:

INIZIATIVA

DESCRIZIONE PARTNER

Festival Adriatico Mediterraneo

Evento culturale di spessore internazionale che si svolge ad Ancona con un nutrito programma artistico (musica, danza, teatro, incontri, esposizioni, cinema) per riscoprire la vocazione di un territorio allo scambio e al confronto, per rilanciare, tramite la cultura, la centralità geopolitica del bacino del Mediterraneo.

Regione Marche, Comune di Ancona Provincia di Ancona Fondazione Teatro delle Muse

Manifestazioni dell’estate senigalliese

Programma delle manifestazioni estive nel territorio senigalliese quali: Caterraduno – Demanio Marittimo – Summer Jamboree – Pane Nostrum volte a promuovere il territorio ed animare l’estate senigalliere

Comune di Senigallia; Assipan; Confcommercio; CIA provinciali; Regione Marche; Ass. Demanio Marittimo

Valorizzazione Riviera del Conero – Numana Estate

Attività promozionali varie per la valorizzazione turistica e commerciale dei comuni ricadenti nell'area della riviera del Conero

Comune di Numana, Confartigianato, Associazione Riviera del Conero

Choco Marche Iniziativa finalizzata alla valorizzazione delle produzioni enogastronomiche e artigianali di qualità con particolare riguardo al cioccolato

Comune di Ancona. Confartigianato

Corinaldo in moda Evento moda e fashion da realizzare a Corinaldo con l’obiettivo di promuovere e valorizzare le attività di produzione locali operanti nel settoe del t.a.c.

Comune di Corinaldo,

Cna Provinciale

Festival internazionale della Fisarmonica

Il Festival, entrato nel novero delle manifestazioni musicali di maggiore spessore, oltre a promuovere e stimolare la creatività compositiva, consente di svolgere un'intensa azione promozionale per gli strumenti musicali prodotti nel distretto fidardense.

Comune di Castelfidardo

Tipicità - Fermo Evento di promozione dell’agroalimentare tipico di qualità e delle eccellenze agroalimentari ed eventi connessi presso Fermo Forum

Regione Marche,

Comune di Ancona e altri

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Tipica in Blue - Ancona

"Tipica in Blue" ad Ancona e attività collaterali come evento diffuso di promozione della filiera della “Blue Economy”(pesca, nautica, cantieristica, turismo, crociere,ecc..)

Regione Marche; Provincia di Ancona; Comune di Ancona; CNM; Marina Dorica; Associazioni della Pesca

Regata del Conero / Festa del Mare

Iniziative volte alla valorizzazione del porto-porto turistico con valenza promozionale del territorio.

La Marina Dorica; Comune di Ancona

Valorizzazione Fabriano Città Creativa UNESCO

Nell'ambito del protocollo di intesa siglato da un partenariato pubblico-privato, al quale ha aderito anche l'Ente camerale, verranno implementate azioni promozionali volte alla valorizzazione del prestigioso riconoscimento ottenuto da Fabriano come "Città Creativa" UNESCO e delle sue attività produttive

Comune di Fabriano, Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco, Regione Marche, Provincia di Ancona, Fondazione Merloni, Fondazione Carifac, Associazione culturale DECA

Festival del Gelato Artigianale

Manifestazione volta alla promozione del territorio attraverso la diffusione della cultura dei prodotti tipici locali e artigianali con particolare attenzione al gelato.

Comune di Agugliano, Associazione “Gelato Artigianale Festival”, Confartigianato Ancona, Pro-Loco Agugliano

Manifestazioni al porto antico di Ancona

Manifestazione estiva volta a valorizzare l’area portuale storica recentemente aperta alla cittadinanza

Autorità Portuale di Ancona, Comune di Ancona

Altre iniziative in collaborazione con altri enti e soggetti terzi

Serie di azioni volte alla promozione del territorio, delle sue eccellenze produttive e del turismo con attività ancora da definire

Soggetti vari

A questi interventi si aggiungono quelli a favore del turismo come il Marchio di qualità Ospitalità Italiana e il progetto Welcome to Ancona per un importo di Euro 43.000,00;

L’Ente collabora inoltre con l’Università Politecnica delle Marche per un importo complessivo di Euro 35.000,00 (Campus Word, E-capital).

Gli interventi economici indiretti, pari a Euro 450.000,00, comprensivi dei contributi ai Confidi, consistono nella erogazione di contributi per progetti e iniziative a soggetti terzi portatori di interessi diffusi e collettivi che vengono erogati ai sensi del “Regolamento per la concessione di contributi, sovvenzioni o simili, in conformità dell’art. 12 della legge 7 agosto 1990, n. 241, approvato dal Consiglio con deliberazione n. 38 del 30/10/2015 come modificato con deliberazione n. 15 del 29/06/2016. E’ prevista la pubblicazione di un avviso pubblico per la presentazione dei progetti che verranno poi valutati da una commissione tecnica.

2.1.9 MASTRO B9 – AMMORTAMENTI E ACCANTONAMENTI

Questo mastro, la cui previsione aggiornata nel 2016 era pari ad euro 1.321.273,00, comprende quattro voci: le immobilizzazioni immateriali, le immobilizzazioni materiali, la svalutazione dei crediti e i fondi spese future.

La previsione 2017 - pari a euro 1.223.803,00 - è inferiore sia alla previsione aggiornata 2016 (-7,4%) che alla previsione a consuntivo 2016 (–12,5%). Tale variazione migliorativa è dovuta essenzialmente alla riduzione dell'accantonamento al fondo svalutazione crediti del diritto annuale 2017 rispetto a quello del 2016, in conseguenza della prevista diminuzione del diritto annuale. Inoltre, si conferma la riduzione di alcune quote di ammortamento, in applicazione del principio contabile OIC 16 recentemente rivisitato; ed

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applicato a partire dal bilancio di esercizio al 31/12/2014, in coerenza con quanto previsto dalla Nota del Ministero dello Sviluppo Economico n. 0212337 del 1/12/2014.

Si precisa che nel preventivo economico le spese di investimento concorrono al pareggio solo per le quote di ammortamento se si tratta di investimenti in beni ammortizzabili; qualora si tratti di investimenti non ammortizzabili, come per esempio le immobilizzazioni finanziarie, essi sono estranei all’equilibrio annuale.

· Le immobilizzazioni immateriali

Per le immobilizzazioni immateriali si prevede un importo di euro 4.000,00 dettagliato nella tabella sottostante:

IMMOBILIZZAZIONI VALORI RESIDUI BENI PRESENTI AL

1/1/2017

INCREMENTI PREVISTI (INVESTIMENTI 2017)

ALIENAZIONI PREVISTE 2017

VALORI PRESUNTI AL 31/12/2017

COEFF. MEDIO AMM.TO

QUOTA AMM.TO 2017

IMMATERIALI € 4.000,00

Software 20% € 37.856,00 € 4.000

-

€ 41.856,00 20% € 3.000,00

Licenze d’uso 20% € 62.171,00 € 1.000

-

€ 63.171,00 20% € 1.000,00

· Le immobilizzazioni materiali

Per le immobilizzazioni materiali si prevede un importo di euro 76.000,00, dettagliato nella tabella sottostante:

IMMOBILIZZAZIONI VALORI RESIDUI BENI PRESENTI AL

1/1/2017

INCREMENTI PREVISTI (INVESTIMENTI 2017)

ALIENAZIONI PREVISTE 2017

VALORI PRESUNTI AL 31/12/2017

COEFF. MEDIO AMM.TO

QUOTA AMM.TO 2017

MATERIALI € 76.000,00

Immobili di interesse storico

€ 4.538.454,00 - - € 4.538.454,00 0% € 0,00

Manutenzione straordinaria immobili

€ 713.796,00 € 170.000,00 - € 883.796,00 0% € 0,00

Edifici in corso di realizzazione

€ 0,00 - - € 0,00 2% € 15.000,00

Altri immobili € 461.150,00 € 0,00

-

€ 461.150,00 3% € 7.000,00

Impianti generici € 183.051,00 € 20.000,00

-

€ - 25% € 10.000,00

Mobili arredi € 719.140,00 € 2.000,00

-

€ 721.140,00 12% € 13.000,00

Attrezzature informatiche

€ 1.127.948,00 € 30.000,00

- € 1.157.948,00 20% € 28.000,00

Attrezzature macchine ordinarie d’ufficio

€ 19.106,00 € 10.000,00

- € 29.106,00 20% € 3.000,00

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Automezzi € - € -

-

25% € -

TOTALE € 80.000,00

· Accantonamento per svalutazione partecipazioni

Tale posta contabile riguarda l’accantonamento di cui alla prescrizione contenuta nella Nota del Ministero dello Sviluppo Economico n. 23778 del 20/02/2015 che dispone in merito all’applicazione dei commi 551 e 552 della Legge di Stabilità 2014 in materia di contenimento delle spese da parte delle Pubbliche Amministrazioni; la Nota fa riferimento, in particolare, all’obbligo delle stesse di accantonare, in un apposito fondo vincolato, un importo pari al risultato economico negativo non immediatamente ripianato, in misura proporzionale alla quota di partecipazione posseduta, per le aziende speciali, istituzioni e società partecipate che registrino un risultato di esercizio o saldo finanziario negativo. Tale accantonamento, da parametrare proporzionalmente alla quota di partecipazione detenuta, è così determinato:

- nell’ipotesi di risultato negativo 2015 peggiore di quello medio registrato nel triennio 2011-2013, va accantonata una somma pari al 25% del risultato negativo conseguito nell’anno 2014 per l’anno 2015, al 50% del risultato negativo conseguito nel 2015 per l’anno 2016, e al 75% del risultato negativo conseguito nell’anno 2016 per l’anno 2017;

- nell’ipotesi di risultato negativo 2015 migliore di quello medio registrato nel triennio precedente, va accantonata una somma pari alla differenza tra il risultato conseguito nell’esercizio precedente e il risultato medio negativo del triennio 2011-2013 migliorato rispettivamente del 25% per il 2015, del 50% nel 2016 e del 75% per il 2017.

- Nell’ipotesi di risultato non negativo del triennio 2011-2013, l’amministrazione accantona una somma pari al 25% del risultato negativo conseguito nell’anno 2014 per l’anno 2015, al 50% del risultato negativo conseguito nel 2015 per l’anno 2016, e al 75% del risultato negativo conseguito nell’anno 2016 per l’anno 2017.

La previsione di tale partita risulta quanto mai di difficile definizione, tant’è che in sede di predisposizione del preventivo 2016 si era deciso di non ipotizzare alcun accantonamento, in mancanza di risultati di bilancio attendibili. La stima che si propone in questa sede è dunque il frutto di valutazioni prudenziali, che si fondano in particolar modo sulla necessità di monitorare l’andamento della situazione economica e patrimoniale della società Aerdorica spa, i cui risultati economici negativi degli ultimi anni impongono comportamenti sempre più cauti.

La previsione a consuntivo 2016 si attesta su una valore pari ad euro 100.000,00, quella a preventivo 2017 si presume invece leggermente più elevata, pari ad euro 120.000,00.

· Svalutazione crediti

Per quanto concerne l’accantonamento da iscrivere a Fondo Svalutazione crediti, come indicato nel documento 3 della Circolare Ministeriale n. 3622/c del 5/02/2009 già illustrato nella sezione riguardante il diritto annuale, si deve far riferimento ai dati forniti da Infocamere relativi a:

- ammontare dell’importo iscritto a ruolo per ogni anno di competenza della violazione, suddiviso per diritto, sanzione e interesse;

- importo pagato sull’importo emesso a ruolo per ogni anno di competenza della violazione, suddiviso per diritto, sanzione e interesse.

I suddetti dati devono essere elaborati, applicando il criterio individuato nel documento 3 citato, cioè determinando la presumibile perdita su crediti, calcolando sul valore nominale dei crediti derivante da diritto annuale, sanzioni e interessi, la percentuale media di mancata riscossione degli importo del diritto relativi

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alle ultime due annualità oggetto di ruolo esattoriale; la percentuale è calcolata al termine dell’anno successivo alla loro emissione, quindi poiché gli unici ruoli per cui sono trascorse due annualità complete dall’emissione sono, tuttora, il ruolo dell’anno 2008 e quello dell’anno 2009, la percentuale applicata sarebbe pari a circa l’80% per entrambe le annualità, il 2015 in chiusura e il 2016 a preventivo.

Anno

Ruolo

Data emissione

ruolo Tributo

Importo

Emesso

Importo

Pagato % Riscoss.

%

Mancata Riscoss.

% con media

ponderata

2009 10/12/2013 Diritto € 1.182.988,38 € 213.669,75 18,06% 81,94% 80,09%

79,67%

75,35%

78,37%

2009 10/12/2013 Interessi € 105.201,01 € 19.313,89 18,36% 81,64%

2009 10/12/2013 Sanzione € 356.840,85 € 72.662,63 20,36% 79,64%

Totale 2009 € 1.645.030,24 € 305.646,27 81,07%

2008 10/12/2012 Diritto € 1.070.933,09 € 233.184,06 21,77% 78,23%

2008 10/12/2012 Interessi € 102.090,59 € 22.776,75 22,31% 77,69%

2008 10/12/2012 Sanzione € 370.779,77 € 107.315,48 28,94% 71,06%

Totale 2008 € 1.543.803,45 € 363.276,29 75,66% 78,37%

La stima risulta così determinata, in considerazione dell’arrotondamento prudenziale della percentuale di mancata riscossione all’80%:

CREDITO ISCRITTO AL 31/12/2016

% SVALUTAZIONE CREDITI

ACCANTONAMENTO SVALUTAZIONE

€ 1.145.717,00 80% € 916.574,00

€ 382.642,00 80% € 306.114,00

€ 7.346,00 80% € 5.877,00

€ 1.535.705,00 € 1.228.565,00

CREDITO ISCRITTO AL 31/12/2017

% SVALUTAZIONE CREDITI

ACCANTONAMENTO SVALUTAZIONE

€ 954.764,00 80% € 763.811,00

€ 318.868,00 80% € 255.094,00

€ 6.122,00 80% € 4.898,00

€ 1.279.754,00 € 1.023.803,00

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€ 7.873.372,00

€ 8.748.565,00

€ 6.873.160,00

€ 7.953.803,00

PREVISIONE CONSUNTIVO

2016

PREVENTIVO 2017

Proventi correnti

Oneri correnti

2.2 Analisi della gestione finanziaria

PROVENTI FINANZIARI

Per quanto riguarda gli interessi attivi, sia a preconsuntivo 2016 che a preventivo 2017, è stato previsto l’importo di Euro 5.000,00; va ricordato l’assoggettamento delle Camere alla Tesoreria Unica dal 1° febbraio 2015 con conseguente impatto sulla contrazione degli interessi attivi maturati.

La voce interessi su prestiti al personale accoglie l’importo di euro 12.000,00 sia a preconsuntivo 2016 sia a preventivo 2017, mentre nulla è previsto per i proventi mobiliari.

L’importo complessivo del mastro proventi finanziari ammonta a Euro 17.000,00 sia a preconsuntivo 2016 sia a preventivo 2017.

ONERI FINANZIARI

Per la previsione 2017, così come a preconsuntivo 2016, sono infine previsti oneri finanziari pari ad € 1.000,00.

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2.3 Analisi della gestione straordinaria

PROVENTI STRAORDINARI

A preconsuntivo 2016, si prevedono proventi straordinari pari a euro 5.000,00 giustificati principalmente da poste relative alla riscossione diritto annuale.

Nessuno stanziamento è previsto per il 2017, a riprova della impossibilità a stimare a preventivo delle poste a carattere straordinario.

ONERI STRAORDINARI

A preconsuntivo 2016, si prevedono oneri straordinari pari a Euro 6.000,00 giustificati principalmente da un minor introito per diritto annuale 2014.

Nessuno stanziamento è previsto per il 2017, a riprova della impossibilità a stimare a preventivo delle poste a carattere straordinario.

2.4 Risultato d’esercizio

Nell'esercizio 2017 si stima un risultato economico complessivo in disavanzo per € 1.064.643,00 (leggermente inferiore a quello previsto in sede di relazione previsionale e programmatica 2017 pari a € 1.071.000,00), per effetto della contrazione dei proventi correnti (- 14% rispetto alla previsione aggiornata di luglio 2016 e – 12,7% rispetto alla previsione a consuntivo 2016), dovuti in particolare alla riduzione dei proventi del diritto annuale delle Camere di Commercio, stabilita dall'art. 28 comma 1, del Decreto legge n. 90 del 24/06/2014 convertito con modificazioni nella Legge 114 dell’11/08/2014, il quale ha previsto il taglio del 40% nell’anno 2016 e del 50% nell’anno 2017.

In conseguenza della citata riduzione dei proventi correnti, l'Ente ha operato, anche per il 2017, un deciso contenimento negli oneri strutturali che nel complesso si riducono del 6% rispetto alla previsione aggiornata di luglio 2016 e di oltre il 9% rispetto alla previsione a consuntivo 2016; tuttavia, il pareggio di bilancio viene conseguito, ai sensi dell'art. 2 comma 2 del D.P.R. 254/2005, mediante l'utilizzo degli avanzi economici patrimonializzati risultanti dall'ultimo bilancio di esercizio approvato (bilancio di esercizio 2015 approvato ad aprile 2016), pari a € 11.557.553,65. Il disavanzo corrente 2017 è pari a € 1.080.643,00, solo in minima parte coperto dal risultato positivo della gestione finanziaria (+ € 16.000).

Per il 2017 gli organi camerali, dopo un approfondito dibattito sia in Giunta sia in Consiglio, hanno ritenuto di presentare un preventivo economico con un risultato di esercizio in disavanzo, al fine di assicurare la realizzazione delle attività e dei progetti prioritari previsti nella Relazione previsionale e programmatica 2017 e per non far mancare il sostegno al sistema imprenditoriale locale ed al territorio, soprattutto in un periodo di crisi ancora in atto, come concreto contributo allo sviluppo ed al rilancio della competitività e nonostante la forte riduzione del diritto annuale prevista dalla normativa sopra citata.

La riduzione dei proventi correnti, in particolare rispetto alla previsione aggiornata di luglio 2016, riguarda prevalentemente il diritto annuale (- 16,7%), i trasferimenti e le altre entrate (- 35,2%) ed i proventi da gestione di beni e servizi (- 15%) mentre i diritti di segreteria 2017 registrano un lieve decremento del 2,8% rispetto sia alla previsione aggiornata 2016 e invece registrano un incremento del 1,9% rispetto alla previsione a consuntivo 2016.

Per quanto riguarda gli oneri correnti "strutturali" le voci subiscono le seguenti variazioni rispetto alla previsione aggiornata 2016:

il personale (- 6,3%), in diminuzione nelle competenze (riduzione della retribuzione ordinaria e quella accessoria del personale non dirigente);

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il funzionamento (- 13,5%), in diminuzione in particolare nelle quote associative del sistema camerale (Unione nazionale, Unione regionale e fondo perequativo) per effetto della contestuale riduzione del diritto annuale nonché negli oneri relativi agli organi istituzionali (in virtù dell’applicazione del Decreto Legislativo 219 del 25.11.2016);

gli ammortamenti e gli accantonamenti (- 7,4%), per effetto della riduzione dell'accantonamento al fondo svalutazione crediti del diritto annuale.

Anche gli interventi economici subiscono una riduzione (-21,8% rispetto alla previsione aggiornata di luglio 2016 e –14% rispetto alla previsione a consuntivo 2016); essi rappresentano il valore massimo al momento destinabile al sostegno del territorio, tenendo conto della riduzione del 50% del diritto annuale 2017 rispetto al 2014. Occorre al riguardo evidenziare il grande sforzo compiuto negli ultimi anni dalla struttura, volto al massimo contenimento degli oneri c.d. strutturali (personale e funzionamento), al fine di destinare le risorse così risparmiate agli interventi di promozione economica: la previsione degli oneri strutturali 2017 (€ 4.850.000,00) è nettamente inferiore alla previsione aggiornata 2016 (€ 5.338.783,00) oltre che a quella a consuntivo 2016 (€ 5.065.000,00).

La gestione finanziaria 2017 presenta un risultato positivo di € 16.000,00 pari a quello previsto a consuntivo 2016 ma inferiore alla previsione aggiornata a luglio 2016 (Euro 19.000,00).

Infine, da sottolineare che la previsione a consuntivo al 31.12.2016 presenta un netto miglioramento del risultato economico rispetto all'aggiornamento 2016 (disavanzo che passa da - € 1.054.456,00 a - € 860.193,00), grazie alla fortissima contrazione degli oneri correnti (- € 314.460,00) , in particolare degli oneri di funzionamento (- € 238.783,00).

2.5 Piano degli investimenti e fonti di copertura

Gli investimenti nel preventivo economico concorrono al pareggio per quote di ammortamento, se si tratta di investimenti in beni ammortizzabili (immobilizzazioni immateriali e materiali); qualora, invece, si tratti di investimenti in beni non ammortizzabili (immobilizzazioni finanziarie), essi sono estranei all’equilibrio economico annuale. Essi sono esposti in calce dopo il risultato economico di esercizio:

PREVISIONE ANNO 2017

VOCI DI INVESTIMENTO

PIANO DEGLI INVESTIMENTI

E) Immobilizzazioni immateriali

1) Software € 4.000,00

2) Licenze d'uso € 1.000,00

Totale immobilizzazioni immateriali (E) € 5.000,00

F) Immobilizzazioni materiali

5) Immobili € 0

6) Opere di manutenzione straordinaria € 170.000,00

7) Impianti € 20.000,00

8) Attrezzature informatiche € 30.000,00

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9) Attrezzature non informatiche € 10.000,00

10) Arredi e mobili € 2.000,00

11) Automezzi € 0

Totale immobilizzazioni materiali (F) € 232.000,00

G) Immobilizzazioni finanziarie

14) Partecipazioni e quote € 0

Totale immobilizzazioni finanziarie (G) € 0

Totale generale investimenti (E+F+G) € 237.000,00

Come si evince dalla tabella sopra esposta, nell’esercizio 2015 sono stati programmati investimenti complessivi per € 232.000,00 (immobilizzazioni immateriali per € 5.000,00, immobilizzazioni materiali per € 222.000,00 e immobilizzazioni finanziarie per € 5.000,00).

In particolare, l’investimento più rilevante riguarda le immobilizzazioni materiali, e la voce più consistente è quella della manutenzione straordinaria (Euro 170.000,00). Come stabilito in sede di Relazione Previsionale e Programmatica per l’esercizio 2017, nell’ambito dell’obiettivo strategico n. 9 “Stato di salute economica, finanziaria e patrimoniale", saranno attuati interventi di manutenzione straordinaria dell’attuale sede camerale, bene di interesse storico e architettonico. Nel primo mese dell'anno 2017 verranno terminati i lavori complementari alla realizzazione del nuovo ascensore (restauro dei marmi e tinteggiature del vano scala) che sono stati differiti a causa dei lavori oggetto di variante, aggiunti alle opere già approvate. Verrà, inoltre, realizzato il 2° lotto dei lavori di manutenzione straordinaria dell'impianto di trasmissione dati della sede centrale, consistente nel rifacimento parziale del cablaggio esistente con la realizzazione di circa 80 nuovi punti rete in sostituzione di tutti i punti componenti la vecchia rete Token Ring. Quindi, verranno realizzate le opere di finitura relative al restauro dei cornicioni della sede centrale, a completamento dei lavori urgenti di messa in sicurezza e riparazione dei cornicioni pericolanti realizzati nel 2016. Infine, saranno eseguiti i lavori di rifacimento del manto di impermeabilizzazione della centrale termica, del garage e del terrazzo al piano quarto, visti i frequenti episodi di infiltrazione d'acqua. Inoltre, si prevedono investimenti in altre immobilizzazioni materiali di € 62.000,00 di cui € 20.000,00 per impianti, € 40.000,00 per attrezzature (informatiche e non), e di € 2.000,00 per arredi e mobili.

Infine si prevedono investimenti di € 5.000,00 in immobilizzazioni immateriali di cui € 4.000,00 per software e € 1.000,00 per licenze d’uso.

Non si prevedono investimenti in immobilizzazioni finanziarie.

Analisi di solidità e di liquidità

Nell’analisi dello stato patrimoniale un indice importante per valutare la solidità patrimoniale è il margine di struttura, dato dalla differenza tra (patrimonio netto + passività consolidate) e l’attivo fisso; prendendo in esame i dati dell’ultimo bilancio di esercizio 2015 (approvato ad aprile 2016), emerge un margine di struttura ampiamente positivo (+ € 10.847.949,52), ulteriormente migliorato rispetto all'esercizio precedente, il quale evidenzia una solidissima struttura patrimoniale della Camera di Commercio, in quanto il patrimonio netto e le passività consolidate coprono interamente l’attivo fisso, garantendo la sostenibilità di eventuali ulteriori investimenti; inoltre, anche il c.d. quoziente di struttura, dato dal rapporto tra (patrimonio netto + passività consolidate) e l’attivo fisso (pari a 3,40 ossia oltre tre volte il valore soglia), conferma una ottima capacità di autofinanziamento degli investimenti (impieghi di lungo periodo).

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Per l’analisi della liquidità camerale occorre, invece, far riferimento ad un altro indice importante, il c. d. margine di tesoreria, dato dalla differenza tra (liquidità immediate + liquidità differite) e le passività correnti; prendendo sempre in esame i dati dell’ultimo bilancio di esercizio 2015 approvato ad aprile 2016), emerge un margine di tesoreria ampiamente positivo pari a € 11.314.705,61, ulteriormente migliorato rispetto all'esercizio precedente, il quale evidenzia l’ottima capacità di coprire le passività correnti con il capitale circolante; inoltre, anche il c. d. quoziente di tesoreria secondario (quick ratio), dato dal rapporto tra (liquidità immediate + liquidità differite) e passività correnti (pari a 7,02 a fronte del valore soglia pari a 2) esprime l'ottima capacità dell’Ente di far fronte alle passività correnti con la liquidità disponibile, anche se occorre evidenziare che tale indice non assicura necessariamente la liquidità di breve termine, a meno che non ci sia sincronia temporale tra le scadenze dei crediti e dei debiti; al riguardo si evidenzia un altro indice di liquidità, il c. d. quoziente di tesoreria primario (real time ratio), dato dal rapporto tra liquidità immediate e passività correnti, il quale anch'esso è comunque nettamente superiore al valore soglia (3,85 contro 0,80).

ATTIVO FISSO PATRIMONIO NETTO + PASSIVO CONSOLIDATO

ATTIVO CIRCOLANTE PASSIVO CORRENTE

MARGINE DI STRUTTURA

(Patrimonio Netto + Passività Consolidate) - Attivo Fisso

Ms € 10.847.949,52

QUOZIENTE DI STRUTTURA (Patrimonio Netto + Passività Consolidate)/Attivo Fisso

Qs € 3,40

ATTIVO FISSO PATRIMONIO NETTO + PASSIVO CONSOLIDATO

LIQUIDITA' DIFFERITE

PASSIVO CORRENTE

LIQUIDITA' IMMEDIATE

MARGINE DI TESORERIA

(Liquidità immediate + Liquidità differite) - Passività correnti

Mt € 11.314.705,61

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QUOZIENTE DI TESORERIA Primario - real time ratio

Liquidità immediate / Passività correnti

Qt1 3,85

QUOZIENTE DI TESORERIA Secondario - quick ratio

(Liquidità immediate + Liquidità differite) / Passività correnti

Qt2 7,02

Analisi consistenza del cash flow e della posizione finanziaria netta della cassa

E’ opportuno, tuttavia, accostare all’analisi della liquidità sopra esposta quella relativa alla consistenza del cash flow per l’esercizio di riferimento, anche per valutare la capacità della Camera di sostenere l’investimento senza intaccare il patrimonio netto.

Al riguardo, si illustrano due distinte modalità di determinazione del cash flow:

1) la prima modalità (già seguita negli anni precedenti) consiste nel determinare il cash flow operativo secondo il c. d. metodo sintetico, partendo dal risultato economico ed aggiungendo/sottraendo le variazioni dei crediti di funzionamento, dei prestiti e delle anticipazioni attive, dei debiti di funzionamento, del fondo tfr e del fondo rischi oneri.

Per il 2017 si prevede, in coerenza con quanto previsto nella Relazione previsionale e programmatica per l'esercizio 2017, di consolidare le riscossioni del diritto annuale, sia per quanto riguarda il diritto di competenza sia per quanto riguarda i ruoli esattoriali, nonostante il periodo di perdurante crisi che continua a colpire il tessuto imprenditoriale provinciale; in particolare si prevede di accantonare annualmente al fondo svalutazione diritto annuale 2017 una quota di € 1.023.000 nonché di incassare dai ruoli esattoriali circa € 600.000 (con conseguente effetto negativo sul flusso di cassa operativo).

Tuttavia, la politica di pagamento dei debiti sarà più equilibrata, nel rispetto comunque delle scadenze di pagamento di tutti i fornitori di beni e servizi; in particolare, si prevede un incremento dei debiti di funzionamento da € 2.800.000 a € 3.500.000 (con ulteriore conseguente effetto positivo sul flusso di cassa operativo).

Per quanto riguarda, invece, le altre voci componenti il flusso di cassa operativo, non ci sono significative variazioni rispetto all'esercizio precedente.

Di seguito viene esposta la consistenza del cash flow per l’esercizio 2017, secondo il metodo sintetico, partendo dall’avanzo economico:

AVANZO ECONOMICO -€ 1.064.643,00

AMMORTAMENTI + € 80.000,00

CREDITI DI FUNZIONAMENTO INIZIALI (T-1) + € 5.807.000,00

CREDITI DI FUNZIONAMENTO FINALI (T) - € 5.464.000,00

RATEI E RISCONTI ATTIVI INIZIALI (T-1) + € -

RATEI E RISCONTI ATTIVI FINALI (T) - € -

PRESTITI E ANTICIPAZIONI ATTIVE (T-1) + € 900.000,00

PRESTITI E ANTICIPAZIONI ATTIVE (T) - € 900.000,00

DEBITI DI FUNZIONAMENTO INIZIALI (T-1) - € 2.800.000,00

44

DEBITI DI FUNZIONAMENTO FINALI (T) + € 3.500.000,00

RATEI E RISCONTI PASSIVI INIZIALI (T-1) - € -

RATEI E RISCONTI PASSIVI FINALI (T) + € -

FONDO TFR (T-1) - € 3.885.000,00

FONDO TFR (T) + € 4.000.000,00

FONDO RISCHI E ONERI INIZIALI (T-1) - € 480.000,00

FONDO RISCHI E ONERI FINALI (T) + € 600.000,00

FLUSSO DI CASSA OPERATIVO (T) € 293.357,00

Per quanto riguarda i CREDITI DI FUNZIONAMENTO INIZIALI (2016), partendo dal valore al 31/12/2015, si stima un ulteriore credito da diritto annuale 2016, decurtato del fondo svalutazione crediti del diritto annuale.

Per quanto riguarda, invece, i CREDITI DI FUNZIONAMENTO FINALI (2017), essi si presumono inferiori a quelli del 2016 di € 343.000 per effetto dell’ulteriore credito da diritto annuale 2016, decurtato del fondo svalutazione crediti e delle riscossioni dei ruoli del diritto annuale degli anni precedenti.

Per quanto riguarda i PRESTITI E ANTICIPAZIONI ATTIVE 2016-2017, partendo dal valore stimato al 31/12/2016 (€ 900.000), si ritiene che tale valore si mantenga stabile anche nel 2017.

Per quanto riguarda i DEBITI DI FUNZIONAMENTO INIZIALI (2016), si stima un importo al 31/12/2016 pari a circa € 2.800.000,00 mentre i DEBITI DI FUNZIONAMENTO FINALI (2017), si presumono superiori di circa 700.000 € per un valore complessivo di € 3.500.000.

Per quanto riguarda il FONDO TFR 2017, partendo dal valore stimato al 31/12/2016 (€ 3.885.000), si è calcolato il probabile accantonamento di competenza 2017, compensato dai pagamenti delle indennità di anzianità ai dipendenti camerali per effetto dei collocamenti a riposo che avverranno nel corso del 2017.

Per quanto riguarda infine il FONDO RISCHI e ONERI INIZIALI (2017), partendo dal valore stimato al 31/12/2016 (€ 480.000), si ritiene che tale valore aumenti nel 2017 fino a € 600.000 per effetto dei previsti accantonamenti obbligatori relativi alle società partecipate.

2) la seconda modalità di determinazione del cash flow consiste nel determinare il c. d. free cash flow (ossia il flusso di cassa disponibile), partendo sempre dal risultato economico ed aggiungendo/sottraendo la variazione del capitale circolante netto, per arrivare alla determinazione del flusso della gestione caratteristica, del flusso della gestione non caratteristica e del flusso delle poste finanziarie.

La variazione del capitale circolante netto viene determinata come segue:

VALORI A SP 31-12-(T-1)

STOCK CREDITI LORDI 2015 19.144.319,59

FONDO SVALUTAZIONE CREDITI AL 31-12-2015 - 13.214.186,57

STOCK CREDITI NETTI 2015 5.930.133,02

STOCK DEBITI 2015 1.881.076,92

CCN 2015 - 4.049.056,10

CREDITI DI FUNZIONAMENTO 2016 2017

CREDITI DA DIRITTO ANNUALE E SANZIONI 19.279.089,85 19.959.089,85

45

fondo svalutazione crediti al 31-12 T - 14.444.186,57 - 15.467.186,57

CREDITI DA DIRITTO ANNUALE E SANZIONI NETTI

4.834.903,28 4.491.903,28

CREDITI DA DIRITTI DI SEGRETERIA 100.000,00 100.000,00

CREDITI DA CONTRIBUTI FONDO PEREQ. Parte rigida

- -

CREDITI DA CONTRIBUTI FONDO PEREQUATIVO PARTE PROGETTUALE

50.000,00 -

CREDITI DA GESTIONE SERVIZI 200.000,00 200.000,00

ALTRI CREDITI 100.000,00 200.000,00

CREDITI DA SERVIZI CONTO TERZI - -

TOTALE CREDITI 5.284.903,28 4.991.903,28

DEBITI DI FUNZIONAMENTO 2016 2017

DEBITI DI FUNZIONAMENTO 1.800.000,00 2.500.000,00

DEBITI PER INTERVENTI ECONOMICI 800.000,00 800.000,00

DEBITI DA SERVIZI CONTO TERZI 200.000,00 200.000,00

DEBITI PER INVESTIMENTI - -

TOTALE DEBITI MATURATI NELL'ESERCIZIO 2.800.000,00 3.500.000,00

C.C.N. DI ESERCIZIO - 2.484.903,28 - 1.491.903,28

VARIAZIONE CCN [(T)-(T-1)] 1.564.152,82 993.000,00

2016 2017

TOTALE CREDITI 5.284.903,28 4.991.903,28

TOTALE DEBITI MATURATI NELL'ESERCIZIO 2.800.000,00 3.500.000,00

C.C.N. DI ESERCIZIO - 2.484.903,28 - 1.491.903,28

VARIAZIONE CCN [(T)-(T-1)] 1.564.152,82 993.000,00

La determinazione del free cash flow viene determinata come segue:

46

Cash Flow e Posizione Finanziaria 2016 2017

AVANZO ECONOMICO ESERCIZIO - 860.193,00 - 1.064.643,00

Variazione CCN 1.564.152,82 993.000,00

Ammortamenti 70.000,00 80.000,00

accantonamento fondo rischi ed oneri 100.000,00 120.000,00

utilizzo effettivo del fondo rischi ed oneri - -

accantonamento fondo TFR 200.000,00 179.000,00

utilizzo fondo TFR Liquidazioni - -

FLUSSO DELLA GESTIONE CARATTERISTICA 1.073.959,82 307.357,00

(Investimenti)/disinvestimenti - 232.000,00 - 237.000,00

rettifiche attivo patrimoniale - -

plusvalenze/minusvalenze da alienazioni - -

- -

FLUSSO DELLA GESTIONE NON CARATTERISTICA - 232.000,00 - 237.000,00

CASH FLOW DOPO LA GESTIONE PATRIMONIALE 841.595,82 70.357,00

Riscossione crediti finanziamento -

Pagamento debiti di Finanziamento -

-

Nuovi Debiti di Finanziamento -

-

Nuovi Crediti di finanziamento -

FLUSSO DELLE POSTE FINANZIARIE -

-

FREE CASH FLOW 841.959,82 70.357,00

CALCOLO DELLA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA E DELLA CASSA

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 2016 2017

CASSA INIZIALE ALL'1-1-T 7.236.451,83 7.000.000,00

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA al 31.12 8.078.411,65 7.070.357,00

CASSA FINALE 8.078.411,65 7.070.357,00

47

Debiti di finanziamento - -

Posizione finanziaria media anno 7.657.431,74 7.035.178,50

Di seguito vengono illustrate le fonti di copertura degli investimenti previsti per l’esercizio 2017:

FONTI DI COPERTURA

Cash flow (determinato nelle due modalità sopra illustrate) € 293.357,00 (€ 307.357)

Disinvestimenti € -

Mutui € -

Totale Fonti di Copertura € 293.357,00 (€ 307.357)

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI (€ 5.000,00): vengono finanziate esclusivamente da risorse finanziarie disponibili (flusso di cassa come risulta dai prospetti sopra esposti);

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI (€ 232.000,00): vengono finanziate esclusivamente da risorse finanziarie disponibili (flusso di cassa come risulta dai prospetti sopra esposti).

Giova sottolineare, infine, che nel 2017 non si farà ricorso a mutui né all’indebitamento bancario (anticipazione di cassa) per finanziare spese di investimento.

2.6 Modalità di riclassificazione del preventivo economico

Oltre che per natura, il preventivo economico viene riclassificato per destinazione e, a livello di sintesi, le destinazioni sono identificate dalle quattro funzioni istituzionali (Funzione A “Organi istituzionali e segreteria generale”, Funzione B “Servizi di supporto”, Funzione C “Anagrafe e servizi di regolazione del mercato”, Funzione D “Studio, formazione informazione e promozione economica”), le quali vengono identificate come collettori di attività omogenee a cui attribuire le voci direttamente ed indirettamente connesse alle attività ed ai progetti ad essi assegnati, in base all’effettivo consumo di risorse all’interno della funzione stessa.

I proventi da imputare alle singole funzioni sono quelli direttamente riferibili all’espletamento delle attività e ei progetti a loro connessi (proventi diretti); tuttavia, alcuni proventi sono stati direttamente attribuiti “per convenzione” (es. Diritto annuale alla Funzione B “Servizi di supporto”) .

Gli oneri da attribuire alle singole funzioni sono quelli direttamente riferibili all’espletamento delle attività e dei progetti a loro connessi (oneri diretti), mentre quelli comuni a più funzioni sono stati ripartiti, dalla struttura incaricata del controllo di gestione, in base al numero dei dipendenti (oneri relativi al personale) e ai metri quadrati (es. oneri relativi alle utenze, oneri di pulizia, vigilanza, manutenzioni ordinarie, oneri di locazione di immobili).

Gli investimenti, infine, sono stati attribuiti alle funzioni se direttamente riferibili all’espletamento delle attività e dei progetti a loro connessi (es. le immobilizzazioni finanziarie sono state attribuite alla Funzione A “Organi istituzionali e segreteria generale” in base alla previsione del Segretario Generale), mentre i restanti sono stati attribuiti alla Funzione B “Servizi di supporto”.

Dall’analisi del preventivo economico per destinazione, emerge che la funzione istituzionale D “Studio, formazione, informazione e promozione economica” assorbe risorse per un importo pari a € 2.605.056,90 in termini di oneri correnti .

48

La funzione A “Organi istituzionale e segreteria” è quella che assorbe minori risorse in termini di oneri correnti per un totale complessivo di € 1.269.973,63.

Da sottolineare che dalla somma degli importi totali delle due funzioni istituzionali D “Studio, formazione informazione e promozione economica” e C “Anagrafe e servizi di regolazione del mercato” si ricava la quota dei servizi destinati alle imprese, pari a € 4.066.508,45, che rappresenta il 51,13% delle risorse totali, a fronte della quota dei costi strutturali pari a € 3.887.294,55 che rappresenta il restante 48,87%.

Le funzioni B “Servizi di supporto e A “Organi istituzionali e segreteria generale” assorbono rispettivamente risorse in termini di oneri correnti, rispettivamente per € 2.617.320,92 (in particolare ammortamenti ed accantonamenti per € 1.223.803,00) e per € 1.269.973,63 (in particolare gli oneri di funzionamento per € 838.247,72).

Per quanto riguarda, invece, il piano degli investimenti, le risorse complessive pari a € 237.000,00 sono assegnate alla funzione B “Servizi di supporto” (immobilizzazioni immateriali e immobilizzazioni materiali).

Di seguito vengono sintetizzati i criteri utilizzati per la ripartizione dei proventi, degli oneri e degli investimenti tra le quattro funzioni istituzionali:

A) PROVENTI CORRENTI

1) DIRITTO ANNUALE

· Diritto annuale - Provento direttamente attribuito per convenzione alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Ravvedimento operoso - Provento direttamente attribuito per convenzione alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Sanzioni diritto annuale - Provento direttamente attribuito per convenzione alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Restituzioni - Onere a diretta decurtazione del provento relativo

2) DIRITTI DI SEGRETERIA

· Proventi direttamente attribuito alle Funzioni C e D in base alle previsioni dei dirigenti

· Restituzioni - Onere a diretta decurtazione del provento relativo

3) CONTRIBUTI TRASFERIMENTI ED ALTRE ENTRATE

· Contributi da progetti del f. do perequativo - Provento direttamente attribuito alle Funzioni B “Servizi di supporto”

· Contributi da Progetti - Provento direttamente attribuito alla Funzione D “Studio, formazione, informazione e promozione economica”

· Altri contributi e trasferimenti - Provento direttamente attribuito per convenzione alle Funzioni , C e D in base alle previsioni dei dirigenti

· Altre entrate - Provento direttamente attribuito per convenzione alle Funzioni B ”Servizi di supporto” (rimborsi e recuperi diversi, recupero spese generali uso locali)

·

4) PROVENTI CESSIONE BENI E PRESTAZIONE DI SERVIZI

· Quote di partecipazione ai corsi agenti e mediatori - Provento direttamente attribuito alla Funzione C “Anagrafe e servizi di regolazione del mercato”

· Altri proventi attività commerciali - Provento direttamente attribuito per convenzione alle Funzioni B, C e D in base alle previsioni dei dirigenti

5) VARIAZIONE DELLE RIMANENZE Non è stato previsto alcun importo per il 2017.

49

B) ONERI CORRENTI

6) PERSONALE

a) COMPETENZE AL PERSONALE

· Retribuzione ordinaria - Onere diretto imputabile a tutte le funzioni in base al personale

· Retribuzione straordinaria - Onere diretto imputabile a tutte le funzioni in base al personale

· Salario accessorio - Onere diretto imputabile a tutte le funzioni in base al personale

b) ONERI SOCIALI E ASSISTENZIALI - Onere diretto imputabile a tutte le funzioni in base al personale

c) ACCANTONAMENTI AL TFR - Onere diretto imputabile a tutte le funzioni in base al personale

d) ALTRI COSTI

· Cassa Mutua, Borse di Studio, Oneri per accertamenti sanitari, Oneri per tirocini formativi e altre spese per il personale - Onere diretto imputabile alla funzione B “Servizi di supporto”

· Oneri per personale in convenzione - Onere diretto imputabile alla funzione D “Studio, formazione, informazione e promozione economica.

7) FUNZIONAMENTO

a) PRESTAZIONI DI SERVIZI

· CO.CO.CO./PRO con relativi oneri assistenziali e previdenziali - Onere diretto imputabile alle funzioni in base alle previsioni dei dirigenti

· Oneri per consulenze legali - Onere diretto imputabile alla Funzione A “Organi Istituzionali e Segreteria Generale” e alla funzione C “ Anagrafe e servizi di regolazione del mercato”

· Incarichi previsti dalla legge – Incarichi per lavoro autonomo - Onere diretto imputabile alle funzioni in base alle previsioni dei dirigenti

· Oneri rimborso personale interinale - Onere diretto imputabile a tutte le funzioni in base al personale

· Indennità e rimborso spese missione - Onere diretto imputabile a tutte le funzioni in base al personale

· Buoni pasto - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Formazione del personale - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Oneri per la riscossione del diritto annuale - Onere diretto imputale alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Oneri telefonici - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base al numero dei dipendenti per funzione

· Utenze: acqua, energia elettrica, riscaldamento - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base ai metri quadri per funzione

· Pulizie locali - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base ai metri quadri per funzione

· Servizio di vigilanza - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base ai metri quadri per funzione

· Altre spese - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base al numero dei dipendenti per funzione

· Manutenzioni varie - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base ai metri quadri per funzione

· Assicurazioni - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base al numero dei dipendenti per funzione

· Oneri per facchinaggio - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base ai metri quadri per funzione

· Spese per stampa pubblicazioni - Onere diretto imputabile alla Funzione A “Organi Istituzionali e Segreteria Generale”

50

· Oneri per servizio Infocamere - Onere diretto imputabile alla Funzione A “Organi Istituzionali e Segreteria Generale” alla Funzione B “Servizi di supporto” e alla Funzione C“ Anagrafe e Servizi di Regolazione del Mercato” e D “Studio, formazione, informazione e promozione economica”

· Spese generali informatica - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Spese di rappresentanza - Onere diretto imputabile alla Funzione A “Organi Istituzionali e Segreteria Generale”

· Oneri per autovetture - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base al numero dei dipendenti per funzione

· Postali e telegrafiche - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto” e alla Funzione C “ Anagrafe e Servizi di Regolazione del Mercato”

· Custodia materiale cartaceo - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Spese per corriere - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Indennità/Rimborsi spese Missioni "Ispettori metrici" - Onere diretto imputabile alla Funzione C “ Anagrafe e Servizi di Regolazione del Mercato”

· Missioni autorizzate Giunta fuori limite - Onere diretto imputabile alle Funzioni A “Organi Istituzionali e Segreteria Generale” e D “Studio, formazione, informazione e promozione economica”

b) GODIMENTO DI BENI DI TERZI

· Noleggio fotocopiatrici - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base ai dipendenti

· Noleggio auto - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base ai dipendenti

· Canone di concessione demaniale, Affitti e Locazioni Immobili – Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

c) ONERI DIVERSI DI GESTIONE

· IRAP personale in ruolo, e interinale -Onere diretto imputabile a tutte le funzioni in base al personale

IRAP redditi assimilati - Onere diretto imputabile alla Funzione A “Organi Istituzionali e Segreteria Generale”

· Cancelleria, modulistica e pubblicazioni - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base al numero dei dipendenti per funzione

· Acquisto stampati - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base al numero dei dipendenti per funzione

· Carnet ATA – TIR e certificati d’origine - Onere diretto imputabile alla Funzione C “ Anagrafe e Servizi di Regolazione del Mercato”

· Materiale di consumo informatico - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base al numero dei dipendenti per funzione

· Imposte e tasse - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Spese servizio metrico – Servizi attività di vigilanza - Onere diretto imputabile alla Funzione C “ Anagrafe e Servizi di Regolazione del Mercato”

· Vari versamenti al bilancio dello Stato - Onere diretto imputabile alla Funzione A “Organi Istituzionali e Segreteria Generale”

· Oneri per Sito Istituzionale e per rassegna stampa - Onere diretto imputabile alla Funzione A “Organi Istituzionali e Segreteria Generale”

d) QUOTE ASSOCIATIVE

Tutte le quote associative di sistema, compresa la partecipazione al fondo perequativo, sono oneri diretti imputabili alla Funzione A “Organi Istituzionali e Segreteria Generale”

e) ORGANI ISTITUZIONALI

51

Tutti i compensi, indennità, gettoni comunque denominati, compresi gli oneri assistenziali e previdenziali INPS, nonché i rimborsi spesele spese, sono oneri diretti imputabili alla Funzione A “Organi Istituzionali e Segreteria Generale”

8) INTERVENTI ECONOMICI

· Interventi economici indiretti - Onere diretto imputabile alla Funzione D “Studio, formazione, informazione e promozione economica”

· Interventi economici diretti - Onere diretto imputabile alle diverse funzioni secondo il tipo di intervento

· Altri interventi economici in collaborazione con enti locali - Onere diretto imputabile alla Funzione D “Studio, formazione, informazione e promozione economica”

· Quote associative per lo sviluppo economico - Onere diretto imputabile alla Funzione D “Studio, formazione, informazione e promozione economica”

· Contributo all’ Azienda Speciale - Onere diretto imputabile alla Funzione D “Studio, formazione, informazione e promozione economica”

9) AMMORTAMENTI E ACCANTONAMENTI

· Immobilizzazioni immateriali - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Immobilizzazioni materiali - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Svalutazione crediti - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

GESTIONE FINANZIARIA

· Proventi finanziari - Provento diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Oneri finanziari - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

PIANO DEGLI INVESTIMENTI

· Immobilizzazioni immateriali - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Immobilizzazioni materiali - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

2.7 Analisi delle previsioni di budget annuale e pluriennale

Il Budget economico annuale, riclassificato secondo lo schema allegato 2) al Decreto MEF 27/3/2013:

è stato redatto secondo lo schema di raccordo (allegato n. 4) tra il piano dei conti, definito con la nota del Ministero dello Sviluppo Economico n. 197017 del 21.10.2011 e attualmente utilizzato dalle Camere di Commercio, e lo schema di budget economico allegato al decreto MEF 27.03.2013;

è formulato in termini di competenza economica;

è predisposto per natura.

Il Budget economico annuale è stato riclassificato in coerenza con lo schema di raccordo tra il piano dei conti, definito con la nota del Ministero dello Sviluppo Economico n. 197017 del 21.10.2011 e attualmente utilizzato dalle Camere di Commercio, e lo schema di budget economico allegato al decreto MEF 27.03.2013.

In esito a tale quadro di raccordo (Allegato 4 della Lettera Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n. 0148123 del 12 settembre 2013), è stato redatto lo schema di budget economico di cui all'art. 2 comma 3 del D. M. 27/3/2013, il quale presenta una diversa impostazione rispetto al preventivo economico di cui all'allegato A del DPR 254/2005, per le voci di seguito riportate:

52

I contributi in c/esercizio da organismi esterni, i quali sono specificati per ente erogatore (da Regione € 31.000,00, da altri enti pubblici € 38.000 e dall'Unione Europea € 5.791,00);

Le consulenze, le collaborazioni e le altre prestazioni di lavoro, le quali sono distintamente indicate (€ 73.967,00) e comprendono i compensi e gli oneri per collaborazioni coordinate e continuative (€ 15.467,00), la retribuzione del personale interinale ( € 56.000,00)e gli incarichi per lavoro autonomo (€ 2.500,00);

Gli oneri per provvedimenti di contenimento della spesa pubblica (€ 301.209,00), i quali sono evidenziati separatamente rispetto agli altri oneri diversi di gestione, in esito ai versamenti previsti per le singole tipologie di spesa, soggette a vincolo e a conseguente versamento allo Stato;

Le quote associative (Unione nazionale, Unione regionale, partecipazione al fondo perequativo Unioncamere ed altre quote) per complessivi € 314.045,00, le quali non sono evidenziate a parte ma sono comprese all'interno degli altri oneri diversi di gestione.

Il Budget economico pluriennale, redatto secondo lo schema allegato 1) al Decreto MEF 27/3/2013:

copre un periodo di tre anni in relazione alle strategie delineate nei documenti di programmazione pluriennale approvati dagli organi decisionali degli enti; in particolare, per le Camere di Commercio, deve tener conto degli indirizzi generali approvati dal Consiglio camerale con il Programma pluriennale nonché degli aggiornamenti effettuati in sede di approvazione della Relazione Previsionale e Programmatica;

è formulato in termini di competenza economica;

presenta un'articolazione delle poste coincidente con quella del budget economico annuale;

tiene conto, inoltre, dei programmi e degli obiettivi, individuati su base triennale, nel documento relativo al Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio.

Il budget triennale di competenza economica relativo al periodo 2017-2019 è stato redatto secondo lo schema di cui all'art. 1 comma 2 del D. M. 27/3/2013.

I valori iscritti nella colonna dell'anno 2017 corrispondono a quelli riportati nel budget economico riclassificato sopra illustrato.

Il risultato economico dell'esercizio passa da un disavanzo di € 1.064.643,00 nell'anno 2017 (gli organi camerali, hanno ritenuto di mantenere nel 2017 adeguate risorse in favore degli interventi economici al fine di realizzare il programma delle iniziative promozionali contenuto nella Relazione Previsionale Programmatica) al pareggio economico nel 2018 e nel 2019. Saranno poi gli stessi organi camerali ad adottare le decisioni ritenute più opportune in merito all'entità delle risorse da destinare agli interventi economici, in coerenza con il programma di mandato e con il processo di riforma delle Camere di Commercio.

Il risultato della gestione corrente (differenza tra valore della produzione e costi della produzione) passa da un disavanzo di € 1.080.643,00 nell'anno 2017 ad un disavanzo di € 16.000 nel 2018-2019.

La gestione finanziaria presenta un avanzo di Euro 16.000,00 nel 2017 che si presume diminuirà a Euro 15.000,00 negli anni 2018-2019.

Il totale dei proventi correnti (totale del valore della produzione) registra nel corso del triennio 2017-2019 un leggero decremento del 1,1% passando da € 6.873.160,00 nel 2017 a € 6.825.000,00 nel 2018 e € 6.795.000,00 nel 2019.

Per quanto riguarda i costi della produzione, nel corso del triennio 2017-2019 essi passano da € 7.953.803,00 nel 2017 a € 6.840.000,00 nel 2018 e € 6.810.000,00 nel 2019, con una riduzione del 14,3%, così giustificata:

Riduzione degli oneri per servizi del 26,6% dovuta essenzialmente ad una minore erogazione di servizi istituzionali relativi agli interventi economici: ciò in quanto la Giunta camerale ha ritenuto di garantire l'equilibrio economico nel biennio 2018-2019;

Riduzione degli oneri per il personale per circa € 313.000,00 per effetto delle presunte cessazioni e della riforma del sistema camerale in atto;

53

Riduzione degli altri oneri diversi di gestione per € 52.000,00 essenzialmente dovuta alle previste diminuzioni delle quote associative annuali dovute agli organismi del sistema camerale.

Le previsioni contenute nel budget triennale 2017-2019 sopra illustrate potranno subire modifiche in sede di aggiornamento del preventivo economico 2017 in conseguenza di novità normative e/o di variazioni degli obiettivi programmatici stabiliti dagli organi di indirizzo politico.

2.8 Analisi delle previsioni finanziarie

La predisposizione del prospetto delle previsioni di entrata risponde alla disposizione contenuta nella Nota del Ministero dello Sviluppo Economico n. 148123 del 12.09.2013 (Istruzioni applicative del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 27 marzo 2013) che definisce l’elenco dei documenti che le Camere di Commercio sono tenute ad approvare entro il 31 dicembre di ciascun anno.

Tale prospetto non è in realtà previsto in maniera specifica tra gli allegati di cui all’art. 2 di cui al Decreto già menzionato (che prevede, al contrario, il prospetto delle previsioni di spesa complessiva articolato per missioni e programmi di cui si illustra al paragrafo successivo), tuttavia la nota ministeriale lo richiama e lo disciplina con apposito allegato in quanto documento di raccordo con il conto consuntivo in termini di cassa di cui all’art. 9 del Decreto MEF.

Il prospetto delle previsioni di entrata deve essere redatto secondo il principio di cassa (non di competenza economica) e deve contenere le previsioni di entrata che la Camera stima di incassare nel corso del 2017. La classificazione delle voci, nelle more dell’adeguamento della codifica gestionale SIOPE al piano dei conti delle amministrazioni pubbliche, viene fatta secondo la codifica prevista dal decreto MEF del 12/04/2011.

I criteri di redazione utilizzati per la definizione delle poste finanziarie dell’allegato 3 sono stati i seguenti:

laddove possibile, è stata effettuata una valutazione puntuale dei proventi 2017 che si prevede avranno una manifestazione finanziaria nel corso dell’esercizio in esame, oltre che una valutazione dei presumibili crediti che si trasformeranno in incassi nel corso del periodo oggetto di programmazione (es: voci di contributi e trasferimenti);

in altri casi, si è proceduto con una stima determinata sulla base di una percentuale dei flussi delle riscossioni del 2016.

Il prospetto relativo alle previsioni di spesa complessiva articolata per missioni e programmi è previsto dall’art. 9, comma 3 del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 27 marzo 2013, secondo il formato di cui all’allegato 3 della Nota Ministeriale n. 148123 del 12.09.2013.

Tale documento, come il precedente, è redatto secondo il principio di cassa e deve contenere le stime dei pagamenti che si intende effettuare nel corso dell’anno oggetto di programmazione.

Per la sola parte relativa alle uscite, viene prevista l’articolazione per missioni e programmi, la cui individuazione è definita nelle linee guida generali di cui al D.P.C.M. 12.12.2012; l’art. 2 del decreto in esame definisce le missioni come “ funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalle amministrazioni pubbliche nell’utilizzo delle risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate”, mentre all’art. 3, comma 2 viene previsto che “Ciascuna amministrazione pubblica (…) individua tra le missioni del bilancio dello stato attualmente esistenti, quelle maggiormente rappresentative delle finalità istituzionali, delle funzioni principali e degli obiettivi strategici dalla stessa perseguite”.

All’art. 4 vengono definiti invece i programmi quali “aggregati omogenei di attività realizzate dall’amministrazione volte a perseguire le finalità individuate nell’ambito delle missioni. La realizzazione di ciascun programma è attribuita ad un unico centro di responsabilità amministrativa, corrispondente all’unità organizzativa individuata in conformità con i regolamenti di organizzazione, ovvero, con altri idonei provvedimenti adottati dalle singole amministrazioni pubbliche.”

Il Ministero ha individuato alcune specifiche missioni riferite agli enti camerali, e all’interno delle stesse i programmi secondo la corrispondente codificazione COFOG, maggiormente rappresentativi.

Le missioni individuate ai sensi del D.P.C.M. 12/12/2012 sono le seguenti:

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Missione 011 “Competitività e sviluppo delle imprese” nella quale confluirà la funzione D “Studio, formazione, informazione e promozione economica”, con esclusione della parte relativa all’attività di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese;

Missione 012 “Regolazione dei mercati” comprendente la funzione C “Anagrafe e servizi di regolazione dei mercati” imputata a sua volta, per la parte relativa all’anagrafe, alla classificazione COFOG di II livello ”Servizi generali delle pubbliche amministrazioni” e per la parte relativa al servizio di regolazione dei mercati alla classificazione COFOG di II livello “Affari economici – Affari generali economici commerciali e del lavoro”;

Missione 016 “Commercio internazione e ed internazionalizzazione del sistema produttivo” che comprende la parte della funzione D relativa all’attività di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese;

Missione 032 - “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche” comprendenti le funzioni A e B;

Missione 033 – “Fondi da ripartire” che accolgono le risorse che all’atto della previsione non sono riconducibili ad alcuna missione specifica.

Le missioni 90 e 91 (rispettivamente “Servizi per conto terzi e partite di giro” e “Debiti da finanziamento dell’amministrazione”) dovranno riferirsi alle operazioni effettuate dalla Camera in qualità di sostituto d’imposta e per le attività di gestione per conto terzi, e per le spese da sostenere a titolo di rimborso dei prestiti contratti dall’amministrazione pubblica.

I criteri di previsione utilizzati per determinare i flussi finanziari delle singole voci, associate ai codici SIOPE, sono stati i seguenti:

in alcuni casi, il flusso finanziario 2017 è uguale a quello di previsione economica 2017, quando si è certi che la manifestazione finanziaria avverrà nel corso del 2017 perché legata a scadenze fissate da norme di legge, come per esempio i vari versamenti ai capitoli di entrata del bilancio dello Stato, o alle scadenze fissate da convenzioni stipulate per l’erogazione di determinati servizi;

in altri casi, il flusso finanziario 2017 è stato stimato uguale a quello finanziario previsto per il 2016, relativamente a quelle voci che hanno un andamento costante negli anni e per le quali anche la previsione economica 2017 è rimasta pressoché invariata rispetto a quella dello scorso anno;

infine, per quelle voci per cui non è stato possibile trovare un criterio oggettivo in quanto si tratta di voci il cui ammontare varia ogni anno, essendo legate ad eventi diversi come per esempio l’organizzazione di corsi, convegni e seminari oppure la formazione rivolta a terzi e quindi non è possibile prevedere un trend storico, è stata ipotizzato un flusso prevedendo una percentuale di realizzazione finanziaria 2017 rispetto alla previsione economica 2017.

Una volta determinati i flussi finanziari per le singole voci di spesa, questi sono stati poi imputati alle diverse missioni e programmi o direttamente, dove era possibile, oppure utilizzando diversi driver:

peso percentuale della singola voce per missione su totale voce per i codici riguardanti il personale (es: le competenze al personale missione 11 è calcolato moltiplicando il valore di previsione di quella missione, corrispondente ad un centro di costo, per il peso del singolo valore di previsione sul totale delle competenze)

il numero di unità di personale impiegato per quelle voci che nell’allegato A vanno ribaltate utilizzando lo stesso driver (es: oneri comuni come cancelleria, acquisto materiale di consumo, ecc…)

i metri quadri per quelle stesse voci che nell’allegato A vanno ribaltate utilizzando lo stesso driver (es: oneri per la vigilanza, per le pulizie).

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3 Piano degli Indicatori e dei risultati attesi di bilancio

Il Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio, previsto dall'art. 19 del D. Lgs. 31 maggio 2011, n. 91, illustra il contenuto dei programmi di spesa, espone informazioni sintetiche sui principali obiettivi da realizzare con riferimento agli stessi programmi del bilancio per il triennio della programmazione finanziaria e contiene gli indicatori individuati per quantificare tali obiettivi. Tale documento costituisce un allegato al Preventivo Economico. Il Ministero dello Sviluppo Economico, tenendo conto delle funzioni assegnate alle Camere di Commercio dalla L. 580/1993, ha individuato, tra quelle definite per lo Stato, le specifiche missioni riferite alle Camere di Commercio e, all’interno delle stesse, i programmi che più rappresentano le attività svolte dagli enti camerali. Le missioni rappresentano le funzioni principali definite in base allo scopo principale dell’amministrazione, mentre i programmi sono aggregati omogenei di attività realizzate dall’amministrazione per il perseguimento delle finalità individuate nell’ambito di ciascuna missione. Per ogni programma di spesa, il Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio fornisce una descrizione sintetica dei principali obiettivi da realizzare e, per ciascuno di essi, definisce:

i portatori di interesse (stakeholder), ossia singoli individui o gruppi di essi che possono influenzare o

essere influenzati dal raggiungimento degli obiettivi da parte dell'amministrazione;

i centri di responsabilità, ovvero le aree organizzative coinvolte nella realizzazione di ciascun obiettivo;

gli indicatori che ne consentono la misurazione, con l’esplicitazione dei target, dell’ultimo valore

consuntivo disponibile, dell’algoritmo di calcolo, della tipologia, dell’unità di misura e della fonte dati;

le risorse da utilizzare per la realizzazione.

Per l’analisi dello scenario istituzionale e socio-economico, dei vincoli finanziari e normativi, degli interventi organizzativi in atto e previsti si rinvia a quanto ampiamente illustrato nel Preventivo Economico (di cui il presente documento costituisce allegato) e nella Relazione previsionale e programmatica approvata con la Delibera di Consiglio n. 31 del 27/10/2016. Il sistema di obiettivi e indicatori del presente Piano sarà coerente e si raccorderà con i contenuti del Piano della performance. La necessità di garantire coerenza tra i due documenti, oltre ad essere prevista dal D. Lgs. 91/2011, è ribadita dalla delibera ANAC n. 6/2013 secondo la quale “gli obiettivi, gli indicatori e i target contenuti nel Piano della performance devono essere coerenti con quanto previsto dai documenti contabili e, in particolare, con quanto disposto dal D. Lgs. n. 91/2011 e dal D.P.C.M. del 18 settembre 2012”. La Camera di Commercio di Ancona ha associato ai programmi di spesa individuati dal Ministero dello Sviluppo Economico gli obiettivi strategici definiti con la Relazione previsionale e programmatica - approvata con la Delibera di Consiglio n. 31 del 27/10/2016 - che alimenteranno anche la dimensione strategica del nuovo Piano della performance. La scelta di garantire la coerenza tra i due documenti a livello strategico è motivata dal fatto che gli obiettivi strategici offrono una panoramica sintetica ma, al tempo stesso, completa dell’azione camerale e degli effetti sulle attese degli stakeholder. Per ciascun obiettivo, in ottemperanza alle disposizioni del DPCM del 18 settembre 2012, è fornita una sintetica descrizione e sono esplicitate tutte le informazioni richieste per gli indicatori utilizzati per misurarne il conseguimento. In considerazione del processo di riforma del sistema camerale avviato dall'art.10 della legge delega sulla P.A. n.124/2015, i target degli indicatori sono definiti solo con riferimento all’annualità 2017. La Camera di Commercio di Ancona opererà, infatti, in via autonoma, sia pur nell’ambito delle funzioni ridefinite dal decreto, per tutto il 2017 e per i primi mesi del 2018 (indicativamente fino al mese febbraio), in attesa della conclusione della procedura elettiva degli organi della nuova Camera di Commercio derivante dagli accorpamenti. 1

Relativamente alle risorse da utilizzare per la realizzazione di ciascun obiettivo, l’ente ha determinato gli oneri correnti che si prevede di sostenere, nell’esercizio successivo, per lo svolgimento delle attività necessarie al conseguimento dell’obiettivo stesso. Tra gli oneri correnti figurano il personale, il funzionamento e gli interventi economici che, quando indiretti, sono stati ripartiti in base a driver rispondenti al principio funzionale. Gli ammortamenti e gli accantonamenti non sono stati ripartiti tra gli obiettivi, ma considerati oneri comuni. Il format utilizzato per la predisposizione del documento è quello comune predisposto da Unioncamere.

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4 Conclusioni

Il Preventivo economico (Allegato A), corredato dalla presente relazione illustrativa, è stato predisposto dalla Giunta sulla base dei principi sanciti dall'attuale regolamento di contabilità (DPR 254/2005), tenendo conto della Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n. 3612/C del 26/7/2007, delle istruzioni del Manuale operativo del nuovo regolamento di contabilità del 5/10/2006 nonché della Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n. 3622/C del 5/2/2009 la quale contiene i quattro documenti elaborati dalla Commissione ex art. 74 del citato DPR, istituita per l’interpretazione e l’applicazione dei principi contabili contenuti nel Regolamento, in coerenza con la natura e le funzioni dei soggetti disciplinati.

Nella predisposizione del preventivo economico 2017 si è, inoltre, tenuto conto del nuovo quadro normativo in materia di adeguamento ed armonizzazione dei sistemi contabili pubblici, delle istruzioni applicative diramate dal Ministero dello Sviluppo Economico (Nota prot. n. 0148123 del 12/9/2013) per la predisposizione dei nuovi prospetti contabili previsti dal Decreto MEF 27/3/2013 nonché dei criteri previsti dalla nota citata per la redazione degli stessi.

Il preventivo economico, con tutti i prospetti contabili previsti dal DPR 254/2005 e dal DM 27/3/2013 sarà approvato dal Consiglio camerale il 19 dicembre p. v., previa relazione con parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti.

Dopo aver accertato che sono stati rispettati i principi contabili elaborati per le Camere dei Commercio dalla suddetta commissione nazionale, oltre a quelli generali della contabilità economica e patrimoniale, e che il Preventivo economico è stato redatto in coerenza con le linee programmatiche annuali decise dal Consiglio con l’approvazione della Relazione Previsionale e Programmatica per l’esercizio 2017,

Tutto ciò premesso,

si ritiene che il presente documento di programmazione annuale sia meritevole di approvazione.

Ancona, 5 dicembre 2016

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ALLEGATI - Preventivo economico, ai sensi dell’articolo 6 del D.P.R. n. 254/2005, e redatto secondo lo schema

dell’allegato A) al D.P.R. medesimo;

- Budget economico annuale, redatto secondo lo schema allegato 2) al decreto 27 marzo 2013;

- Budget economico pluriennale, redatto secondo lo schema allegato 1) al decreto 27 marzo 2013 e

definito su base triennale;

- Prospetto delle previsioni di entrata e delle previsioni di spesa complessiva, articolato per missioni e programmi, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto 27 marzo 2013 secondo lo schema allegato n. 3;

- Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio, redatto ai sensi dell’articolo 19 del d.lgs. n. 91/2011 e secondo le linee guida definite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 18 settembre 2012.