Preventivo Economico e Budget Economico Esercizio 2018 · 91/2011 e secondo le linee guida definite...

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UFFICIO CONTABILITA’ E BILANCIO Preventivo Economico e Budget Economico Esercizio 2018 In conformità agli artt. 6 e 7 del Regolamento di contabilità D.P.R. 2/11/2005 n. 254 e agli artt. 1 e 2 del Decreto Ministero Economia Finanze 27/3/2013 Documento approvato con delibera di Consiglio n. 37 del 20/12/2017 Dicembre 2017

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UFFICIO CONTABILITA’ E BILANCIO

Preventivo Economico e Budget Economico

Esercizio 2018

In conformità agli artt. 6 e 7 del Regolamento di contabilità D.P.R.

2/11/2005 n. 254 e agli artt. 1 e 2 del Decreto Ministero Economia

Finanze 27/3/2013

Documento approvato con delibera di Consiglio

n. 37 del 20/12/2017

Dicembre 2017

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INDICE

1 – INTRODUZIONE 3

1.1 Premessa 3

1.2 Normativa di riferimento 4

2 – RELAZIONE TECNICA 6

2.1 Analisi della gestione corrente 6

2.2 Analisi della gestione finanziaria 38

2.3 Analisi della gestione straordinaria 39

2.4 Risultato d’esercizio 39

2.5 Piano degli investimenti e fonti di copertura 40

2.6 Modalità di riclassificazione del Preventivo Economico 47

2.7 Analisi delle previsioni di budget annuale e pluriennale 51

2.8 Analisi delle previsioni finanziarie 53

3 – PIANO DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI 55

4 – CONCLUSIONI 56

ALLEGATI 57

- Preventivo economico, ai sensi dell’articolo 6 del D.P.R. n. 254/2005, e redatto secondo lo schema

dell’allegato A) al D.P.R. medesimo;

- Budget economico annuale, redatto secondo lo schema allegato 2) al decreto 27 marzo 2013;

- Budget economico pluriennale, redatto secondo lo schema allegato 1) al decreto 27 marzo 2013 e definito su base triennale;

- Prospetto delle previsioni di entrata e delle previsioni di spesa complessiva, articolato per missioni e programmi, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto 27 marzo 2013 secondo lo schema allegato n. 3;

- Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio, redatto ai sensi dell’articolo 19 del d.lgs. n. 91/2011 e secondo le linee guida definite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 18 settembre 2012.

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RELAZIONE AL PREVENTIVO ECONOMICO 2018

1 INTRODUZIONE

1.1 Premessa

Il Preventivo economico 2018 è redatto in coerenza con il principio di competenza economica, imputando oneri e proventi sulla base del presunto utilizzo o consumo nell'anno di risorse produttive, così come disposto dal D.P.R. 2 novembre 2005, n. 254 e dalle circolari del Ministero dello Sviluppo Economico n. 3612/C del 26 luglio 2007, n. 3622/C del 5 febbraio 2009 e n. 218482 del 22 ottobre 2012.

Il documento previsionale viene formulato in coerenza con le strategie delineate dal Consiglio camerale nella Relazione Previsionale e Programmatica 2018.

Le disposizioni contenute nell'articolo 28 del D.L. 24 giugno 2014, n. 90 hanno fortemente influito su quanto riportato nel preventivo: si è optato, infatti per una revisione completa dell'intero impianto di bilancio, al fine di adeguarlo e razionalizzarlo in coerenza con la norma suddetta.

Nella predisposizione del preventivo economico dell'esercizio 2018 si è tenuto conto, in particolare, delle seguenti disposizioni:

1) Del decreto legislativo 25 novembre 2016 n. 219 (pubblicato sulla G.U n. 276 del 25/11/2016 in vigore dal 10/12/2016), recante "Attuazione della delega di cui all’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura" e degli effetti che la riforma del sistema camerale produrrà per quanto attiene gli accorpamenti,

le funzioni, gli organi, il personale, le sedi e le partecipate.

3) Del decreto del Ministro dello sviluppo economico del 22/5/2017, con il quale è stato autorizzato, ai sensi dell'art. 18 comma 10 della legge 580/1993, come modificato dal D. Lgs. 219/2016, per le Camere di Commercio tra cui la Camera di Ancona, l'incremento delle misure del diritto annuale per gli anni 2017-2019, per il finanziamento dei progetti indicati nella deliberazione del Consiglio camerale n. 12 del 5/4/2017 nonché della Nota dello stesso Ministero del 22/6/2017;

4) Del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 8/8/2017 (registrato dalla Corte dei Conti il 31 agosto 2017 ed entrato in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale in data 19/9/2017), il quale, recependo in gran parte le indicazioni contenute nel piano Unioncamere di razionalizzazione del sistema camerale, ridetermina le circoscrizioni territoriali, istituisce le nuove camere di commercio, razionalizza le sedi, le aziende speciali e l’organizzazione delle Camere di Commercio.

5) Del Disegno di Legge di Bilancio 2018, approvato il 30/11/2017 dal Senato ed attualmente in discussione alla Camera per l'approvazione definitiva.

Il Preventivo economico recepisce, infine, le disposizioni introdotte dal Decreto del Ministro dell'economia e delle Finanze del 23 marzo 2013 recante “Criteri e modalità per la predisposizione del budget economico delle Amministrazioni pubbliche in contabilità civilistica”, in coerenza con quanto previsto nella circolare esplicativa del Ministero dello Sviluppo Economico n.148213 del 12 settembre 2013.

Tali nuove disposizioni prevedono la redazione dei seguenti ulteriori documenti, quali parti integranti del

Preventivo economico che si allegano:

1. budget economico pluriennale 2018-2020;

2. budget economico annuale 2018;

3. prospetto, in termini di cassa 2018, redatto secondo la codifica SIOPE e articolato, per la parte spesa, secondo le missioni e i programmi individuati dal Ministero dell'economia e delle finanze con il D.P.C.M. 12 dicembre 2012;

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4. piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio 2018, redatto in conformità alle linee guida generali definite con il D.P.C.M. 18 settembre 2012.

1.2 Normativa di riferimento

D.P.R. 2 novembre 2005, n. 254: Il D.P.R. 254/05 definisce puntualmente agli articoli 1, 2, 6 e 7 i principi a cui le Camere di Commercio devono attenersi nella stesura del preventivo economico e della relazione tecnica:

veridicità, universalità, continuità, prudenza e chiarezza;

programmazione degli oneri e prudenziale valutazione dei proventi;

pareggio, che è conseguito anche mediante l’utilizzo degli avanzi patrimonializzati risultanti dall'ultimo bilancio d'esercizio approvato e di quello economico che si prevede prudenzialmente di conseguire alla fine dell'esercizio precedente a quello di riferimento del preventivo.

L’articolo 6 stabilisce, infine, che la redazione del preventivo economico deve essere coerente con la Relazione previsionale e programmatica, approvata dal Consiglio camerale ed accompagnata da una relazione tecnica (articolo 7) recante informazioni su proventi, oneri e piano di investimenti.

Legge 31 dicembre 2009 n. 196 (Legge di contabilità e finanza pubblica): Avvia il processo di riforma della contabilità e della finanza pubblica;

Decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91, “Disposizioni recanti attuazione dell’articolo 2 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di adeguamento ed armonizzazione dei sistemi contabili”: ha disciplinato l’armonizzazione dei sistemi e degli schemi contabili delle pubbliche amministrazioni al fine “di assicurare il coordinamento della finanza pubblica attraverso una disciplina omogenea dei procedimenti di programmazione, gestione, rendicontazione e controllo”, definendo il contenuto di missioni e programmi, fissando i criteri per la specificazione e la classificazione delle spese e delle entrate ed introducendo nuovi obblighi per le amministrazioni in contabilità civilistica, rimandando ad un successivo decreto del MEF l'individuazione dei criteri e delle modalità di redazione del budget economico;

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 18 settembre 2012: "Definizione delle linee guida

generali per l'individuazione dei criteri e delle metodologie per la costruzione di un sistema di indicatori ai fini della misurazione dei risultati attesi dai programmi di bilancio, ai sensi dell'articolo 23 del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91";

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 dicembre 2012: Definizione delle linee guida generali per l’individuazione da parte delle amministrazioni pubbliche delle Missioni; Decreto del Ministero Economia e Finanze del 27 marzo 2013: “Criteri e modalità di predisposizione del budget economico delle Amministrazioni pubbliche in contabilità civilistica”, il quale ha disciplinato i criteri e le modalità per la predisposizione del budget economico delle Amministrazioni pubbliche in contabilità civilistica, definendo altresì gli schemi di programmazione delle risorse che dovranno essere adottati dalle stesse amministrazioni a partire dal 1° settembre 2013 e pertanto con la predisposizione del budget economico 2014. In particolare, l’articolo 1 del decreto 27.03.2013 prevede che “Ai fini della raccordabilità con gli analoghi documenti previsionali delle amministrazioni pubbliche che adottano la contabilità finanziaria, il processo di pianificazione, programmazione e budget delle amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91, in regime di contabilità civilistica ai sensi dell'art. 16 del medesimo decreto legislativo, è rappresentato almeno dai seguenti documenti: a) il budget economico pluriennale; b) il budget economico annuale.” L’articolo 2 dello stesso decreto stabilisce che il budget economico annuale è deliberato dal consiglio di amministrazione entro il 31 dicembre di ogni anno ed entro 10 giorni dalla sua deliberazione, completo degli

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allegati, è trasmesso all'amministrazione vigilante e al Ministero Economia e Finanze. Il comma 4 dello stesso articolo 2 individua gli allegati al budget economico annuale e precisamente: a) il budget economico pluriennale; b) la relazione illustrativa o analogo documento; c) il prospetto delle previsioni di spesa complessiva articolato per missioni e programmi di cui all'art. 9, comma 3; d) il piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio redatto in conformità alle linee guida generali definite con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 18 settembre 2012; e) la relazione del collegio dei revisori dei conti o sindacale;

Circolare del Ministero Economia e Finanze n. 23 del 13 maggio 2013: Indicazioni relative all'applicazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 dicembre 2012;

Lettera Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n. 0148123 del 12 settembre 2013: Decreto

del Ministro dell’economia e delle finanze 27 marzo 2013- istruzioni applicative- budget economico delle amministrazioni in contabilità economica.

Decreto legge 24 aprile 2014, n. 66:"Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale" convertito con legge 23 giugno 2014, n. 89.

Decreto legge 24 giugno 2014, n. 90: “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza

amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari” convertito con legge 11 agosto 2014, n. 114. Legge 27 dicembre 2013, n. 147 “Legge di stabilità 2014”: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale.

Nota del Ministero dello Sviluppo Economico n. 116856 del 25 giugno 2014 concernente le indicazioni

operative ai fini della predisposizione dell’aggiornamento del preventivo 2014: si specifica che il processo di revisione dello stesso deve riguardare necessariamente tutti gli allegati di cui all’articolo 2 del Decreto 27 marzo 2013.

Legge 23 dicembre 2014, n. 190 “Legge di stabilità 2015”: Disposizioni per la formazione del bilancio

annuale e pluriennale.

Decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192 (c. d. Milleproroghe), convertito in legge 27 febbraio 2015, n. 11 recante: «Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.».

Legge 23 Dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015);

Legge 7 agosto 2015 n. 124 "Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche".

LEGGE 28 dicembre 2015, n. 208 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato" (Legge di stabilità 2016).

Decreto legislativo 19 agosto 2016 n. 175 concernente il testo unico in materia di società a partecipazione

pubblica, come integrato e corretto dal D. Lgs. 100/2017.

Decreto legislativo 25 novembre 2016 n. 219 (pubblicato sulla G.U n. 276 del 25/11/2016 in vigore dal 10/12/2016), recante "Attuazione della delega di cui all’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura" e degli effetti che la riforma del sistema camerale produrrà per quanto attiene gli

accorpamenti, le funzioni, gli organi, il personale, le sedi e le partecipate.

Legge di Bilancio 11 dicembre 2016, n. 232 (in G.U. n. 297 del 21 dicembre 2016 – Suppl. Ord. n. 57; in vigore dal 1° gennaio 2017) – Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019.

Decreto del Ministro dello sviluppo economico del 22/5/2017, con il quale è stato autorizzato, ai sensi dell'art. 18 comma 10 della legge 580/1993, come modificato dal D. Lgs. 219/2016, per le Camere di

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Commercio tra cui la Camera di Ancona, l'incremento delle misure del diritto annuale per gli anni 2017-2019, per il finanziamento dei progetti indicati nella deliberazione del Consiglio camerale n. 12 del 5/4/2017 nonché della Nota dello stesso Ministero del 22/6/2017.

Decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75 - Modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30 marzo 2001, n.

165, ai sensi della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.

Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 8/8/2017 (registrato dalla Corte dei Conti il 31 agosto 2017 ed entrato in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale in data 19/9/2017), il quale, recependo in gran parte le indicazioni contenute nel piano Unioncamere di razionalizzazione del sistema camerale, ridetermina le circoscrizioni territoriali, istituisce le nuove camere di commercio, razionalizza le sedi, le aziende speciali e l’organizzazione delle Camere di Commercio.

Disegno di Legge di Bilancio 2018, approvato il 30/11/2017 dal Senato ed attualmente in discussione alla Camera per l'approvazione definitiva.

2 Relazione tecnica

2.1 Analisi gestione corrente

PROVENTI CORRENTI

L’ammontare complessivo dei proventi correnti – previsto pari a 7.720.000,00 euro per l’anno 2018 – si distribuisce nelle singole voci previste dal DPR 254/2005 (allegato A) come da tabella di seguito.

PROVENTI CORRENTI Euro

Diritto annuale Euro 5.226.000,00

Diritti di segreteria Euro 2.009.000,00

Contributi trasferimenti ed altre entrate Euro 345.000,00

Proventi da gestione di beni e servizi Euro 140.000,00

Variazione delle rimanenze Euro 0,00

TOTALE Euro 7.720.000,00

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L’importo complessivo dei proventi correnti per il 2018 prevede un decremento del 2,7% rispetto alla previsione a consuntivo e del 3,4% rispetto alla previsione aggiornata.

2.1.1 MASTRO A1 – DIRITTO ANNUALE

Il mastro relativo al Diritto annuale assume la stessa fisionomia tanto nell’allegato A del preventivo economico, quanto nell’allegato B relativo al budget direzionale di cui all’art. 8 del citato D.P.R. 254/2005. Il conto coincide con il mastro e i sottoconti di dettaglio evidenziati nell’allegato A di cui all’art. 6 del citato decreto prevedono, oltre alla stima del tributo dell’anno in esame, anche la determinazione dei presunti importi delle sanzioni tributarie di competenza e dei relativi interessi; l’esposizione a preventivo economico delle suddette somme – per la prima volta da quando è entrato in vigore il Decreto regolamentare - trova legittimazione nelle disposizioni ministeriali contenute nella Circolare 3622/c del 5/02/2009 che ha fissato i nuovi principi contabili per le camere di commercio, principi elaborati dalla Commissione appositamente costituita a tale scopo, in ossequio alle direttive dell’art. 74 del citato DPR.

Il documento 3 della Circolare, che è opportuno in questa sede richiamare e che verrà meglio illustrato nel prosieguo della presente trattazione, stabilisce i criteri di valutazione delle poste contabili relative al diritto annuale da utilizzare ai fini della rilevazione a consuntivo, dunque in sede di redazione del bilancio d’esercizio. In particolare, il documento fa riferimento alla necessità di iscrivere a bilancio le poste contabili facendo riferimento alla singola impresa, considerando cioè la platea delle imprese/contribuenti a livello disaggregato, quindi individuando l’ammontare del diritto dovuto e relativo eventuale credito in capo ad ogni singolo “utente”. Il Ministero ha diramato, nell’ambito della disposizione del febbraio 2009, un criterio di determinazione delle partite di cui trattasi, da applicare per il preventivo economico 2010 (come specificato dalla nota del 6/08/2009), valido altresì quale metodologia di costruzione dei preventivi economici successivi.

Tale metodo di stima delle poste relative al provento del diritto annuale, che il Ministero ha indicato nella Nota suddetta, comprende virtualmente la previsione dell’incasso e del credito, nonché la previsione delle relative sanzioni tributarie maturate sul credito e conseguenti interessi.

Sintetizzando, quindi, l’allegato A conterrà all’interno del mastro diritto annuale, i sottoconti di dettaglio relativi al tributo, alle sanzioni e agli interessi dell’anno di competenza; le sanzioni e gli interessi relativi agli anni precedenti, frutto della contestazione delle violazioni effettuata tramite ruoli esattoriali, continueranno ad essere accolte all’interno delle poste straordinarie, laddove non fosse possibile registrarle a credito.

Come già brevemente illustrato, nel corso del 2009 sono state emanate alcune fondamentali direttive riguardanti i criteri generali di redazione dei documenti contabili delle camere di commercio italiane; la Commissione ex art. 74, comma 2 e successivi, del DPR 254/2005 si è espressa in materia di principi contabili da applicare agli enti camerali, specie con riferimento al trattamento delle funzioni tipiche che tali amministrazioni sono chiamate ad esercitare.

Il documento 3 della Circolare Ministeriale emanata nel febbraio 2009 è stato dedicato appunto a tali operazioni, tra cui trova collocazione il diritto annuale, per il quale viene introdotta una disciplina fortemente innovativa, già anticipata, a grandi linee, nell’introduzione. La metodologia transitoria già tracciata per la chiusura del rendiconto 2008, si ritrova, specularmente, nella nota ministeriale del 6/08/2009, che individua i seguenti step da adottare per la costruzione del preventivo economico 2010 e per quelli successivi:

· rilevazione del provento da diritto annuale

· quota accantonamento al Fondo Svalutazione Crediti

Per quanto riguarda la rilevazione del provento, a metà ottobre 2017 (termine comunicato tramite procedura informatica DIANA) Infocamere ha provveduto, come ogni anno, ad inviare a tutte le Camere di Commercio una tabella di sintesi riepilogativa, con l’evidenziazione, alla data del 30 settembre, delle imprese paganti e delle imprese per cui risulta un’omissione di versamento, e con informazioni disaggregate che hanno consentito di distinguere tra:

· imprese già iscritte

· imprese neo-iscritte

· unità locali fuori provincia

· sezione di appartenenza

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· forma giuridica

· suddivisione delle imprese per scaglioni di fatturato

Le informazioni contenute nelle tabelle Infocamere sono servite sia per la determinazione delle stime del diritto annuale relative al preconsuntivo dell’anno 2017, sia per quelle relative al 2018, anno oggetto della previsione.

Entrando nel merito del calcolo delle due stime di provento, è necessario far riferimento alle disposizioni normative che negli ultimi anni hanno determinato una modifica profonda nella definizione delle poste del diritto annuale:

- la prima disposizione da riportare è quella contenuta nell’art. 28, comma 1 del Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito nella Legge 114/2014, norma che recita letteralmente come segue:

“1. Nelle more del riordino del sistema delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, l'importo del diritto annuale di cui all'art. 18 della legge 29 dicembre 1993, n. 580, e successive modificazioni, come determinato per l'anno 2014, e' ridotto, per l'anno 2015, del 35 per cento, per l'anno 2016, del 40 per cento e, a decorrere dall'anno 2017, del 50 per cento.”

- la seconda norma da registrare riguarda la modifica dell’articolo 18, comma 10, della legge n. 580/1993, intervenuta a seguito della entrata in vigore del Decreto Legislativo 219/2016. Il nuovo dettato dell’articolo 18, che si esprime in materia di finanziamento a favore delle Camere di Commercio, recita quanto segue “per il finanziamento di programmi e progetti presentati dalla camere di commercio, condivisi con le Regioni ed aventi per scopo la promozione dello sviluppo economico e l'organizzazione di servizi alle imprese, il Ministro dello sviluppo economico, su richiesta di Unioncamere, valutata la rilevanza dell'interesse del programma o del progetto nel quadro delle politiche strategiche nazionali, può autorizzare l'aumento, per gli esercizi di riferimento, della misura del diritto annuale fino ad un massimo del venti per cento.”

Con la Delibera del Consiglio Camerale n. 12 del 5/04/2017 sono stati approvati i seguenti tre progetti strategici "Punto impresa digitale", "Servizi di orientamento al lavoro e alle professioni" e "Valorizzazione della destinazione Marche post sisma" con i relativi budget, approvati dal Ministero dello Sviluppo Economico con Decreto del 22 maggio, per l'aumento del diritto annuale, per il periodo 2017-2019, nella misura del 20%; è stato previsto inoltre di destinare le maggiori risorse finanziarie derivanti dall'aumento del diritto annuale nella misura del 10% alla realizzazione del primo progetto e nella misura del 5% alla realizzazione di ciascuno degli altri due progetti presentati.

Ciò premesso, per la stima del diritto dovuto, ossia del provento, si è proceduto con la consueta metodologia di calcolo, aggiungendo al diritto effettivamente versato al 30/09/2017 la parte di tributo omesso, frutto della somma del valore del diritto omesso dai soggetti iscritti in sezione speciale (che pagano in cifra fissa e quindi più facilmente quantificabili) e del valore stimato del diritto dovuto dalle imprese iscritte in sezione ordinaria, le quali, versando un tributo variabile, richiedono un’operazione di calcolo più complessa. Infocamere, a tal riguardo, ha basato la propria valutazione individuando l’importo minimo previsto per ogni scaglione di fatturato, tenendo come base il fatturato dell’esercizio 2015 (cioè, l’ultimo disponibile).

La parte del tributo omesso, quello che costituisce tecnicamente il credito stimato che la Camera di Commercio vanta nei confronti degli operatori economici “sanzionabili”, rappresenta successivamente la base imponibile per determinare l’ammontare delle sanzioni dell’anno corrente (in percentuale del 30%, come previsto dal Decreto Ministeriale 54/2005 che si esprime in materia di determinazione delle sanzioni tributarie del diritto annuale) e dei relativi interessi (calcolati al tasso dello 0,1% dal 16 giugno dell’anno in esame fino al 31 dicembre dello stesso), nonché la quota di accantonamento al fondo svalutazione crediti.

Il provento così determinato è stato quindi considerato come base di partenza per la stima a preconsuntivo 2017, nonché per la stima a preventivo 2018.

Va evidenziato che il combinato disposto delle due norme citate fa si che, per ottenere il valore di presunto ricavo 2018, vada innanzitutto applicato il decremento percentuale del 50% rispetto agli importi base dell’anno 2014, incrementato poi del 20% relativo ai progetti suddetti.

Il risultato che si ottiene è di allineamento rispetto alle tariffe del 2017, pertanto gli importi stimati a preconsuntivo 2017 e preventivo 2018 saranno di identica portata.

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Quanto alle variazioni tecniche contabili da apportare ai documenti di bilancio, queste hanno riguardato, fino all’aggiornamento al preventivo economico 2017, il mastro del diritto annuale genericamente considerato che, in maniera indistinta, è stato incrementato del 20% rispetto alla posta a preventivo e analogamente si è fatto per l’accantonamento al Fondo.

Nella presente trattazione, invece, si deve dare conto dell’emanazione della Nota Ministeriale n. 241848 del 22/06/2017 che ha fornito elementi interpretativi del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 22 maggio, anche in ordine alla modalità di rilevazione economica dei proventi derivanti dall’incremento delle misure del diritto annuale.

Secondo le indicazioni impartite dal Ministero, le Camere di Commercio devono istituire per ciascuna annualità interessata con riferimento ai proventi relativi all’incremento del 20% delle misure del diritto annuale, un’apposita voce “Diritto annuale incremento 20%”, nonché analoghe voci per le sanzioni e gli interessi; di tali separati conti va data evidenza nella presente relazione, mentre all’interno dell’allegato A risulterà un unico complessivo stanziamento in capo al mastro A1, con distinzione delle sole destinazioni per funzione a seconda che si tratti del provento netto o del 20% relativo ai progetti strategici (in questo ultimo caso la funzione di riferimento è la D, mentre il provento del diritto annuale “istituzionale” va imputato, come fatto gli anni scorsi, alla funzione B).

Da ultimo, va fatta menzione della nota del Ministero dello Sviluppo Economico n. 532625 del 5 dicembre 2017, intervenuta al fine di consentire una omogenea predisposizione del preventivo economico da parte delle Camere di Commercio. Nella nota vengono fornite indicazioni sugli aspetti contabili legati alla realizzazione dei progetti finanziati con l’incremento delle misure del diritto annuale.

Il problema si pone al momento della definizione del principio di competenza economica e della correlazione costi/ricavi (in base alla quale i costi devono essere associati ai relativi ricavi da iscrivere nel medesimo esercizio dell’imputazione dei costi). Poiché le attività finanziate con l’incremento del diritto annuale sono state avviate in corso d’anno, con la conseguenza che la maggior parte di tali attività non verranno concluse entro la fine del 2017, verrà imputata in competenza economica all’anno corrente solo la quota di ricavo correlata ai costi di competenza, pertanto la restante parte del provento andrà sospesa e imputata agli esercizi successivi attraverso la determinazione e la rilevazione di apposito risconto passivo.

Tale operazione contabile, non evidenziata nei prospetti di cui trattasi, sarà effettuata in sede di predisposizione del bilancio di esercizio al 31/12/2017 e, successivamente, in sede di aggiornamento al preventivo economico 2018.

Analizzando nel dettaglio i dati, va rilevato come le tabelle di sintesi prodotte dal sistema informativo Infocamere offrano un ulteriore livello di riflessione. Di seguito, vengono esposte in maniera sintetica le due tabelle proposte:

Report Riepilogativo (I ipotesi)

Totale Imprese Totale Versato Totale Credito Totale Sanz. al

30%

Interessi dal

30/06/2017 al 31/12/2017

Totale provento (incasso + credito totale)

48.554 3.527.108 1.303.177 390.953 739 5.221.977

Report Riepilogativo con esclusione di imprese Inibite Cessate Fallite Regolarizzate (II ipotesi)

Totale Imprese Totale Versato Totale Credito Totale Sanz. al

30%

Interessi dal

30/06/2017 al 31/12/2017

Totale provento

(incasso + credito

totale)

47.196 3.467.646 1.250.619 375.186 710 5.094.161

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Un primo report è costruito in modo tale da comprendere le imprese inibite, le cessate, le fallite e le regolarizzate genericamente intese; un secondo report, al contrario, è al netto di tali categorie e dunque depurato di una serie di importi di dubbia esigibilità, comunque dovuti. La scelta del report da prendere a modello per le successive valutazioni è essenzialmente rimessa alla Camera, ma va anche specificato come nella costruzione dei prospetti riepilogativi, Infocamere (la società di informatica delle camere di commercio) abbia proposto due diverse soluzioni, senza fornire tuttavia la possibilità di selezionare un ulteriore livello di aggregazione o disaggregazione del dato disponibile. In effetti, risulta difficilmente sostenibile una scelta che includa anche le imprese inibite e regolarizzate (imprese per cui gli uffici camerali competenti hanno stabilito in maniera inequivocabile e definitiva la non debenza del diritto ed hanno pertanto inserito autonomamente un provvedimento amministrativo di annullamento del credito); così come, d’altro canto, sarebbe opinabile una scelta che non tenga conto, nella stima del provento complessivo, degli importi dovuti dalle imprese cessate e dalle fallite in corso d’anno.

Tenendo anche in considerazione l’ammontare del provento da diritto annuale complessivo rilevato a consuntivo negli ultimi anni, sempre di fatto superiore agli importi stimati in aggiornamento e a preconsuntivo, la Camera di Commercio di Ancona ha operato la scelta della prima ipotesi, anche in considerazione del fatto che il provento va valutato complessivamente al netto dell’accantonamento del fondo svalutazione crediti, pertanto viene comunque depurato delle somme potenzialmente inesigibili.

L’opzione scelta prende in considerazione anche il dato relativo al tasso di natalità/mortalità delle imprese, che è di sostanziale invarianza rispetto all’anno precedente.

A completamento del quadro indicato dalla Circolare Ministeriale già citata, si deve peraltro notare come:

l’archivio del registro imprese, nel rapporto iscrizioni/cessazioni, ha evidenziato le seguenti variazioni (data di riferimento 30/09 di ogni anno preso ad esame):

SEDI LEGALI

CESSATE 2014

ISCRITTE 2014

CESSATE 2015

ISCRITTE 2015

CESSATE 2016

ISCRITTE 2016

CESSATE 2017

ISCRITTE 2017

I TRIMESTRE 1302 937 1133 834 1122 872 1185 887

II TRIMESTRE 416 730 426 646 472 734 441 691

III TRIMESTRE 455 567 435 557 418 463 456 484

TOTALE 30/09 2.173 2.234 1.994 2.037 2.012 2.069 2.082 2.062

IV TRIMESTRE 835 596 779 616 798 556 0 0

TOTALE ANNO 3.008 2.830 2.773 2.653 2.810 2.625 2.082 2.062

Fonte: database Stockview – Movimprese

Cessazioni al lordo delle cessazioni d'ufficio

Ad ulteriore dimostrazione del trend rilevato, nella tabella che segue - relativa ai dati del 2016 con comparazione su base territoriale - viene evidenziato decremento nella provincia di Ancona del - 0,05%, che risulta comunque superiore rispetto al dato della Regione Marche (dove si registra addirittura un - 0,15%), anche se inferiore al dato nazionale ( + 0,27%):

DATI MOVIMPRESE AL 30/9/2017 (valori cumulati da gennaio a settembre)

TERRITORIO Registrate 30/09/2017 Attive Iscrizioni Cessazioni* Saldo

Tasso di crescita

Variazione percentuale

Registrate 31/12/2016

Ancona 46.502 40.661 2.062 2.082 -20 -0,04% -0,05% 46.524

11

Marche 172.071 150.737 7.302 7.586 -284 -0,16% -0,15% 172.337

Italia 6.089.965 5.157.129 276.104 261.062 15.042 0,25% 0,27% 6.073.763

Fonte: database Stockview – Movimprese

Cessazioni al lordo delle cessazioni d'ufficio

*I dati qui presentati non includono più la classe giuridica PERSONE FISICHE, che non è più rilevata a partire dal II trimestre del 2014

il trend economico congiunturale a livello provinciale impone una doverosa cautela nella stima del provento corrente del diritto annuale; tuttavia si ritiene che, data la forte incertezza a livello generale ed in considerazione della ulteriore riduzione del diritto dovuto dalle imprese (- 50% rispetto al 2014) con successivo incremento del 20% legato alla realizzazione dei progetti strategici, solo alla fine del primo semestre del prossimo anno sarà possibile valutare un’eventuale rettifica del dato stimato a preventivo economico.

Dall’analisi congiunta delle variabili esposte, si perviene alle seguenti previsioni:

· Previsione consuntivo 2017

L’importo incassato al 30 settembre 2017, secondo l’ipotesi Infocamere, è pari a circa euro 3.527.108,00 e si presume, sulla base del trend delle riscossioni passate, che entro la fine del 2017 tale importo raggiungerà la cifra di euro 3.661.468,00.

Nella tabella seguente è illustrata la metodologia di determinazione delle componenti del provento a consuntivo 2017:

DIRITTO

ANNUALE 2017

INCASSI AL

30/09/2017

INCASSI PRESUNTI

01/10/2017

31/12/2017

STIMA INCASSI AL

31/12/2017

CREDITO ISCRITTO

AL 31/12/2017 TOTALE

DIRITTO € 2.938.610,00 € 108.951,67 € 3.047.561,67 € 977.029,17 € 4.024.590,83

20% € 587.722,00 € 21.790,33 € 609.512,33 € 195.405,83 € 804.918,17

SANZIONI € 545,00 € 2.940,83 € 3.485,83 € 322.853,33 € 326.339,17

20% € 109,00 € 588,17 € 697,17 € 64.570,67 € 65.267,83

INTERESSI € 101,67 € 74,17 € 175,83 € 4.435,83 € 4.611,67

20% € 20,33 € 14,83 € 35,17 € 887,17 € 922,33

RESTITUZIONI -€ 650,00

TOTALE € 3.527.108,00 € 134.360,00 € 3.661.468,00 € 1.565.182,00 € 5.226.000,00

Totale Provento a consuntivo 2017 = euro 5.226.000,00

· Previsione provento 2018

Per la stima del provento 2018, si considera, come già accennato in precedenza, un’ipotesi che tiene conto della riduzione del 50% rispetto agli importi dell’anno 2014 introdotta dal Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito nella Legge 114/2014 ed il successivo incremento del 20% relativo ai progetti strategici.

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La stima è praticamente identica a quella effettuata a preconsuntivo.

Il provento stimato per l’anno 2018 sarà pari ad euro 5.226.000,00.

Di seguito la tabella esplicativa:

DIRITTO

ANNUALE 2018

INCASSI I - II - III

TRIMESTRE 2018

INCASSI PRESUNTI

IV TRIMESTRE 2018*

STIMA INCASSI AL

31/12/2018

CREDITO ISCRITTO

AL 31/12/2018 TOTALE

DIRITTO € 2.938.610,00 € 108.951,67 € 3.047.561,67 € 977.029,17 € 4.024.590,83

20% € 587.722,00 € 21.790,33 € 609.512,33 € 195.405,83 € 804.918,17

SANZIONI € 545,00 € 2.940,83 € 3.485,83 € 322.853,33 € 326.339,17

20% € 109,00 € 588,17 € 697,17 € 64.570,67 € 65.267,83

INTERESSI € 101,67 € 74,17 € 175,83 € 4.435,83 € 4.611,67

20% € 20,33 € 14,83 € 35,17 € 887,17 € 922,33

RESTITUZIONI -€ 650,00

TOTALE € 3.527.088,00 € 134.345,00 € 3.661.468,00 € 1.565.182,00 € 5.226.000,00

2.1.2 MASTRO A2 - DIRITTI DI SEGRETERIA

Così come precisato per il mastro Diritto annuale, anche per quello relativo ai diritti di segreteria si prevede identica fisionomia tra preventivo economico e budget direzionale. E’ opportuno, tuttavia, individuare un dettaglio relativo ai sottoconti che si riferiscono alle diverse tipologie di diritti che la Camera di Commercio riscuote dall’utenza in forza dei decreti, e conseguenti tabelle ministeriali, che il Ministero dello Sviluppo Economico emana. Anche per i diritti di segreteria, riveste un’importanza fondamentale il dato oggettivo esposto nel conto economico a consuntivo del 31/12/2016. L’importo è pari ad euro 2.053.542,92, e può rappresentare un significativo punto di partenza per le valutazioni e le stime che vanno fatte all’interno del mastro Diritti di Segreteria.

Ai fini della previsione a consuntivo 2017, si considerano le seguenti riscossioni:

TIPOLOGIA DIRITTI PROVENTI AL

30/09/2017 STIMA PROVENTI ULTIMO

TRIMESTRE

STIMA PRECONSUNTIVO

2017

DIRITTI DI SEGRETERIA REGISTRO IMPRESE

€ 1.218.311,00 € 521.689,00 € 1.740.000,00

DIRITTI DI SEGRETERIA BREVETTI

€ 10.602,00 € 2.398,00 € 13.000,00

DIRITTI DI SEGRETERIA ALBI E RUOLI

€ 4.026,00 € 474,00 € 4.500,00

DIRITTI DI SEGRETERIA MUD

€ 35.045,00 € - € 35.045,00

DIRITTI DI SEGRETERIA COMMERCIO ESTERO

€ 40.196,00 € 14.804,00 € 55.000,00

13

SANZIONI AMM.VE REGISTRO IMPRESE

€ 7.689,00 € 2.311,00 € 10.000,00

DIRITTI DI SEGRETERIA SERVIZI METRICI

€ 5.263,00 € 1.137,00 € 6.400,00

DIRITTI DI SEGRETERIA PROTESTI

€ 9.082,00 € 3.918,00 € 13.000,00

SANZIONI EX UPICA € 3.222,00 € 778,00 € 4.000,00

DIRITTI GAS FLUORURATI € 13.412,00 € 6.588,00 € 20.000,00

DIRITTI DI SEGRETERIA TACHIGRAFO DIGITALE

€ 31.753,00 € 8.247,00 € 40.000,00

DIRITTI CNS € 89.900,00 € 10.100,00 € 100.000,00

DIRITTI RAEE € 332,00 € 168,00 € 500,00

DIRITTI DI SEGRETERIA SISTRI

€ 304,00 € 696,00 € 1.000,00

ALTRI DIRITTI € 36,00 € 19,00 € 55,00

RESTITUZIONI -€ 753,00 -€ 1.747,00 -€ 2.500,00

TOTALE GENERALE € 1.468.420,00 € 571.580,00 € 2.040.000,00

Va puntualizzato che la precedente tabella mette in evidenza dati che si riferiscono al periodo di competenza fino al 30/09/2017; la previsione a consuntivo 2017 si attesta su un importo arrotondato pari ad euro 2.040.000,00, dato coincidente con la previsione aggiornata 2017 e determinato sulla base delle risultanze verificabili a bilancio.

Per quanto riguarda la previsione a consuntivo per l’anno 2017, il punto di partenza è sicuramente il trend delle riscossioni degli ultimi anni; la tendenza manifestata dai diritti di segreteria è altalenante e dunque di difficile interpretazione, con un sensibile incremento tra la riscossione 2010 (dato a consuntivo euro 2.230.052,68,) e anno 2011 (euro 2.362.787,90), un decremento deciso nel 2012 (euro 2.209.512,92), un nuovo incremento del 2013 (euro 2.312.336,20), una sensibile diminuzione nel 2014 (euro 2.098.996,68), confermata ulteriormente nel 2015 ( euro 2.001.078,47) e nel 2016, seppur con una leggera ripresa (euro 2.053.542,92). Di seguito si espone una tabella con il raffronto dei diritti di segreteria dell’ultimo quinquennio:

RAFFRONTO DIRITTI DI SEGRETERIA 2011-2016

CONSUNTIVO PREVENTIVO AGGIORNATO

2016 euro 2.053.542,92 euro 2.098.000,00

2015 euro 2.001.078,47 euro 2.020.000,00

2014 euro 2.098.996,68 euro 2.020.000,00

2013 euro 2.312.336,20 euro 2.244.000,00

2012 euro 2.209.512,92 euro 2.230.000,00

2011 euro 2.362.787,90 euro 2.266,500,00

In presenza di una oscillazione così marcata, la stima risulta di difficile definizione; si tende dunque ad affidarsi a considerazioni di carattere il più possibile oggettivo, come ad esempio, la mancata entrata in

14

vigore delle nuove tariffe dei diritti di segreteria. La stima a preconsuntivo 2017 si attesta dunque su un importo pari ad euro 2.040.000,00, di fatto in linea con il dato a consuntivo 2016.

Il dato a preventivo, al contrario, va leggermente ritoccato al ribasso sulla scorta delle indicazioni fornite dagli uffici competenti (l’assenza di revisioni degli albi e ruoli esistenti e la flessione dei diritti relativi ai servizi metrici).

L’importo previsto a preventivo 2018 risulta pari ad euro 2.009.000,00.

DIRITTI DI SEGRETERIA PREVENTIVO 2018

REGISTRO IMPRESE € 1.700.000,00

BREVETTI € 8.000,00

ALBI E RUOLI € 1.000,00

MUD € 35.000,00

COMMERCIO ESTERO € 60.000,00

SANZIONI AMM.VE REGISTRO IMPRESE € 10.000,00

SERVIZI METRICI € 4.500,00

PROTESTI € 13.000,00

SANZIONI EX UPICA € 4.000,00

GAS FLUORURATI € 15.000,00

TACHIGRAFO DIGITALE € 50.000,00

CNS € 110.000,00

RAEE € 500,00

SISTRI € 500,00

ALTRI DIRITTI € -

RESTITUZIONI DIRITTI -€ 2.500,00

TOTALE GENERALE € 2.009.000,00

Il provento previsto per l’anno 2018 relativo ai diritti di segreteria si attesta, dunque, su un valore pari ad euro 2.009.000,00, in leggera diminuzione rispetto sia al dato a consuntivo 2016, sia alla previsione a consuntivo 2017.

2.1.3 MASTRO A3 – CONTRIBUTI TRASFERIMENTI ED ALTRE ENTRATE

Il mastro in esame non prevede articolazione ulteriore in conti, così come le precedenti tipologie, né a livello di preventivo, né di budget. Si possono individuare, tuttavia, alcune rilevanti categorie di contributi che trovano collocazione all’interno del mastro.

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L’importo stimato per il 2018, pari ad euro 345.000,00, è di gran lunga inferiore sia alla previsione a consuntivo 2017 – pari ad euro 521.295,00 – sia alla previsione aggiornata a luglio 2017 che ammonta ad euro 518.884,00.

Le previsioni a consuntivo 2017 e i proventi stimati per l’anno 2018 si possono schematizzare nel modo seguente, tenendo presente che tutti gli importi sono stati determinati sulla base delle indicazioni fornite dai dirigenti e dagli uffici camerali competenti.

CONTRIBUTI DAL FONDO PEREQUATIVO

Sono i contributi che l’Unione Italiana delle Camere di Commercio eroga a favore delle Camere di Commercio a parziale rimborso - fino all'anno in corso pari al 40% - delle spese sostenute per la realizzazione dei progetti del Fondo di Perequazione che ogni anno vengono presentati.

Il Fondo di Perequazione, gestito da Unioncamere, ha la funzione di riequilibrare le risorse all’interno del sistema camerale. Ogni anno la Camera di Commercio di Ancona versa sul fondo una quota – determinata in percentuale sull’importo del diritto annuale riscosso nell’anno di riferimento, come previsto dal Decreto Ministeriale che ogni anno fissa le misure del diritto annuale - che sarà destinata al finanziamento della realizzazione di specifici progetti e al supporto delle attività delle Camere che presentano rigidità di bilancio. La Camera di Commercio di Ancona riceve dal Fondo di Perequazione solo la parte a finanziamento dei progetti annualmente realizzati.

Per l’anno 2017, la stima dei proventi riguarda l’iniziativa di sistema finanziata dal Fondo Perequativo e denominata “Il recupero del diritto annuale attraverso il ravvedimento operoso” ; l’iniziativa, di fatto già sperimentata negli ultimi anni dalla Camera di Commercio di Ancona, anche in qualità di ente campione, si è concretizzata nello svolgimento da parte di Infocamere e Si.Camera delle attività di segnalazione e supporto alle imprese per gli inadempimenti del diritto annuale 2016, per proseguire poi con la rendicontazione delle attività, subordinatamente alla quale si attende da parte di Unioncamere un contributo che abbatterà i costi sostenuti per il servizio. In base alle stime contabili, si presume che tale ricavo ammonti ad euro 2.000,00.

Per l’anno 2018, la stima a preventivo includerà la stessa linea progettuale suddetta relativa al ravvedimento operoso, ampliata rispetto a quella dello scorso anno, in quanto comprensiva anche di una ulteriore azione relativa a un ulteriore specifico servizio – che partirà nei prossimi mesi - volto a sensibilizzare anche il pagamento del tributo camerale per le imprese per le quali non sia stata ancora emessa una cartella esattoriale (la cosiddetta azione “pre-ruolo”). Così come per il servizio ravvedimento operoso 2017, le attività di questa seconda linea saranno svolte centralmente dalle due agenzie di sistema, Infocamere e Si.Camera.

Il contributo a carico del Fondo di perequazione a favore delle Camere di commercio, è stato innalzato, riconoscendo di fatto il 50% degli oneri complessivi sostenuti da ciascuna Camera (il costo da corrispondere alle agenzie sarà pari al 9% dei soli incassi effettivamente avvenuti, a seguito dell’attività svolta); stante la stima degli oneri pari ad euro 7.000,00, si prevede un provento per il 2018 pari al 50%, cioè ad euro 3.500,00.

Tuttavia, si prevedono nel 2018 altre 5 linee progettuali che saranno approvate dal Comitato di Presidenza di Unioncamere nella prossima riunione del 14/12/2017, di cui si terrà conto in sede di approvazione dell'aggiornamento del preventivo economico per l'esercizio 2018.

L’importo a previsione 2018 è pari ad euro 3.500,00 e riguarda il provento da Fondo Perequativo di cui sopra:

FONDO DI PEREQUAZIONE

PREVISIONE A CONSUNTIVO 2017

PREVENTIVO 2018

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INIZIATIVE DI SISTEMA FINANZIATA DAL FONDO PEREQUATIVO UNIONCAMERE

IL RECUPERO DEL DIRITTO ANNUALE ATTRAVERSO IL RAVVEDIMENTO

OPEROSO ED ALTRE AZIONI

€ 2.000,00 € 3.500,00

ALTRI CONTRIBUTI

All’interno della suddetta categoria, vengono previsti i seguenti contributi, sulla base delle attestazioni degli uffici competenti:

PROGETTI/INIZIATIVE PREVISIONE CONSUNTIVO 2017 PREVISIONE 2018

Progetto Distretto culturale evoluto euro 15.411,27 =

Progetti Vigilanza Servizio metrico euro 16.000,00 euro 20.000,00

Fondo solidarietà terremotati euro 136.285,00 euro 50.000,00

Progetto Crescere Imprenditori (finanziato dal Ministero del Lavoro a valere sulle risorse PON "IOG" - Misura 7,1 di Garanzia Giovani)

euro 20.000,00 =

Contributi Tirocini distretto fisarmonica (Del. 133/14.11.2016)

euro 15.000,00 =

Contributo rimborso spese forfettario "Export Academy" ICE

euro 1.500,00 =

Contributo Crescere in digitale euro 2.000,00 =

Progetto Excelsior = euro 6.000,00

Marchio di qualità ISNART euro 30.000,00 euro 30.000,00

Marchio di qualità ISNART euro 24.000,00 euro 24.000,00

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TOTALE euro 260.196,27 euro 130.000,00

CONTRIBUTI DA PROGETTI COMUNITARI

Si tratta dei progetti relativi a programmi banditi dall’Unione Europea a cui la Camera di Commercio partecipa come ente capofila o, in alternativa, come partner, e per i quali è previsto un impegno in termini di costi, nonché un finanziamento erogato dall’ente di riferimento (Regione ed Unione Europea).

Si tratta di una voce di entrata per sua natura soggetta a forti oscillazioni in quanto derivante dalla tipologia di programmi predisposti dall’Unione Europea e dall’esito dei progetti presentati ogni anno.

Il principio di prudenza che ispira l’intero impianto dei proventi impone che vengano presi in considerazione ai fini della stima a preventivo solo ed esclusivamente i progetti tecnicamente approvati, che producono ricavi certi e quindi eventualmente crediti di cui la Camera di Commercio di Ancona sia formalmente titolare. Restano esclusi dal computo di stima tutti quei progetti già oggetto di progettazione, addirittura già presentati agli organi competenti, per i quali tuttavia l’ente camerale è ancora in attesa di conoscere l’esito e dunque l’eventuale approvazione.

Per l’anno 2017, sulla base delle attestazioni del Dirigente competente, gli unici progetti già approvati ed in corso di realizzazione che stanno generando proventi sono:

Progetto IAL-CISL “Tecnico superiore per l’amministrazione economico-finanziaria – esperto settore vendite nei mercati internazionali e web strategy” – euro 8.701,59

Check up energy – euro 5.791,00

Il provento totale che si prevede a preconsuntivo 2017 della voce ”Progetti comunitari” ammonta ad euro 14.492,59.

Al preventivo 2018 vanno riferiti i soli proventi relativi al progetto denominato Erasmus +, il cui organismo capofila risulta essere lo IAL-CISL, pari ad euro 25.000,00.

Si prevedono, oltre a ciò, i seguenti proventi:

1. Rimborsi e recuperi diversi: tale voce accoglie proventi istituzionali di diversa natura, dal ricavo connesso alle trattenute per ricorsi alla quota che viene corrisposta all’Ufficio Pat-Lib per la richiesta di marchi nazionali ed internazionali o ai rimborsi connessi alle spese di notifica per verbali di irrogazione sanzioni. Le quote a bilancio saranno le seguenti:

Consuntivo 2017 euro 8.000,00 – Preventivo 2018 euro 5.000,00

2. Contributo annuale per Recupero spese generali per uso sede camerale: tale importo si riferisce ai proventi connessi ai rimborsi erogati da tutte le organizzazioni (aziende speciali, associazioni varie, ecc) che utilizzano locali della sede camerale. Tale provento ha fatto segnare dal 2009 un incremento considerevole dovuto alla modifica della metodologia di calcolo (diversamente da quanto accadeva prima, le spese da rimborsare sono determinate sulla base degli effettivi metri quadrati utilizzati); anche per il 2017 ed il 2018 non sarà chiesto il rimborso all'azienda speciale Marchet, in quanto non appare opportuno generare oneri di funzionamento ad un organismo di diretta derivazione dell'ente stesso, visto anche l'art. 69 del DPR 254/2005; gli importi evidenziati si riferiscono quindi ai rimborsi richiesti all’Unione Regionale Marche – il cui contratto di comodato è attivo fino al 31/12/2019, tuttavia vista la fase di liquidazione dell’organismo si prevede un annullamento del rimborso per il 2018 - e al Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio:

Consuntivo 2017 euro 9.869,00– Preventivo 2018 euro 1.500,00

3. Avanzi di esercizio aziende speciali: sono previsti rimborsi da parte dell'azienda speciale che ha, nel corso degli scorsi esercizi, rilevato avanzi economici.

Consuntivo 2017 euro 46.737,00 – Preventivo 2018 euro 0,00

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Un discorso a parte meritano i rimborsi che la Camera di Commercio di Ancona riceve per la tenuta dell’Albo Smaltitori Rifiuti.

· RECUPERO SPESE GESTIONE ALBO SMALTITORI RIFIUTI

Si prevede una quota di spese rimborsabili derivante dalla rendicontazione al 31/12/2017 pari ad euro 180.000,00 per il consuntivo 2017, confermato anche nel preventivo 2018, sulla base del trend storico degli ultimi anni.

2.1.4 MASTRO A4 –PROVENTI DA GESTIONE DI BENI E SERVIZI

Le quote di provento comprese nel mastro in esame sono riferite a tutte le attività che la Camera di Commercio svolge nell’ambito della prestazione di beni e servizi e che si configurano dunque come attività commerciali.

L’importo stimato nel 2018 (pari ad euro 140.000,00) è in moderata flessione rispetto alla previsione a consuntivo 2017 – euro 142.935,00 – mentre è in più netta diminuzione rispetto alla previsione aggiornata a luglio 2017 (euro 170.000,00).

· QUOTE DI ISCRIZIONE CORSI AGENTI E MEDIATORI

Comprendono, in massima parte, le quote di partecipazione ai corsi che la Camera organizza per l’abilitazione allo svolgimento della professione di agente e rappresentante e di mediatore; si tratta di corsi obbligatori per legge che, tuttavia, la Camera non gestisce in forma esclusiva e, pertanto, si traducono in un’attività di carattere commerciale.

Esplicitando il dato relativo alle quote, per la previsione per l’anno 2018 non si prevede alcun ricavo, vista la volontà di non organizzare corsi per l’anno in arrivo; ammonta invece ad euro 6.885,00 l’importo registrato a preconsuntivo 2017 (gli importi relativi alle quote di partecipazione ai corsi per agenti e rappresentanti modificate con Determinazione dirigenziale n. 165 del 28/06/2007 e rettificate con Determinazione 242 del 5/10/2007 sono tuttora in vigore). Le informazioni sono state comunicate dal Responsabile dell’ufficio competente.

· ALTRI CORSI

Per l’anno 2018 non sono previsti ricavi relativi all’organizzazione di corsi programmati che sistematicamente gli uffici camerali realizzano negli ambiti propri dell’ente, quali l’avvio di impresa, l’utilizzo di strumenti web, etc. Il dato a preconsuntivo 2017 fa registrare invece un provento pari ad euro 1.050,00.

All’interno del mastro in esame, si individuano, inoltre, le seguenti voci di provento:

ANNO 2018 ANNO 2017

- Vendita lettori smart card euro 6 .500,00 euro 8.000,00

- Operazioni a premio euro 11.000,00 euro 11.000,00

- Canoni uso Loggia dei Mercanti euro 16.000,00 euro 10.000,00

- Vendita Carnet ATA euro 1.500,00 euro 1.000,00

- Ricavi per cessione di beni e servizi euro 55.000,00 euro 55.000,00 (Tariffe Eurosportello, Servizio

Mediazione e Arbitrato,

Sponsorizzazioni, etc).

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Alle precedenti categorie di provento, va aggiunta quella relativa alle tariffe delle verifiche metriche, le quali dovranno garantire il finanziamento delle funzioni metriche, stante la soppressione del trasferimento dello Stato a far data dal 1 gennaio 2006, e che assicureranno la copertura dei costi di produzione dei servizi resi - nel rispetto del principio di uniformità tariffaria all’interno del sistema camerale auspicato da Unioncamere - configurandosi, come già anticipato, non più come diritti di segreteria, bensì come proventi da gestione di beni e servizi.

Gli importi delle stesse sono stati fissati, originariamente, con Delibera della Giunta Camerale n. 113 del 4/07/2007 che ha fatto decorrere dal 1 settembre 2007 la loro applicazione sperimentale di un anno, e poi sono state rettificate in due diverse occasioni, con atti deliberativi di Giunta del 17/11 e 17/12/2008.

Gli importi previsti, sulla base dei dati di bilancio alla data odierna e tenendo conto delle attestazioni del Dirigente competente, sono i seguenti:

ANNO 2018 ANNO 2017

- Verifiche metriche euro 50.000,00 euro 50.000,00

2.1.5 MASTRO A5 – VARIAZIONE DELLE RIMANENZE

Non si prevedono stime nell’ambito della voce in esame.

ONERI CORRENTI

L’ammontare complessivo degli oneri correnti – previsto pari a 8.162.101,00 euro per l’anno 2018 – si distribuisce nelle singole voci previste dal DPR 254/2005 (allegato A) come da tabella di seguito.

ONERI CORRENTI Euro

Personale Euro 2.800.000,00

Funzionamento Euro 1.800.000,00

Interventi economici Euro 2.153.000,00

Ammortamenti ed accantonamenti Euro 1.409.101,00

TOTALE Euro 8.162.101,00

L’importo complessivo degli oneri correnti per il 2018 si prevede in diminuzione del 7% rispetto alla previsione a consuntivo del 2017 (Euro 8.774.978,00) e del 9,7% rispetto alla previsione aggiornata del 2017 (Euro 9.038.181,00).

20

22%

17%

26%

35%

Personale

Funzionamento

Interventi economici

Ammortamenti eaccantonamenti

A ciascun mastro sono state ricondotte singole voci che corrispondono poi ai conti economici tenendo conto delle indicazioni fornite dalla Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n. 3812 del 26 luglio 2007.

Per ciascuna voce va indicato:

· l’ammontare della previsione consuntiva per l’anno 2017

· la previsione complessiva per l’anno 2018.

Gli importi previsti per ciascuna voce, definiti coinvolgendo il Segretario Generale e il personale titolare di Alta Professionalità e di Posizione Organizzativa per i rispettivi CDR, sono stati attribuiti alle quattro funzioni o in maniera diretta, per quelle voci riferibili univocamente all’espletamento di attività e/o progetti connessi a ciascuna funzione, o indirettamente attraverso un’operazione di ribaltamento per quelle voci classificate come indirette.

In questo caso si tratta di oneri comuni strettamente correlati al funzionamento della struttura camerale e che, per loro natura, non sono unicamente afferibili alla responsabilità di un solo dirigente in quanto si tratta di risorse assorbite indistintamente da tutte le attività camerali.

Per operare il ribaltamento di tali oneri comuni è stato necessario innanzitutto individuare dei driver quali il numero dei dipendenti e i metri quadri per ciascuna funzione istituzionale, poi si è determinato il peso di ciascun driver, come risulta dalla tabella sottostante, e tale peso è stato utilizzato per la ripartizione.

Il nuovo modello organizzativo, aggiornato con delibera di Giunta del 3 dicembre 2012, prevede che l’Ente camerale sia suddiviso in tre aree a cui corrispondono altrettanti centri di responsabilità (CDR): Area Direzionale retta dal Segretario Generale, Area Anagrafe Economica e Area Sviluppo Economico rette ad interim dal Segretario Generale. I singoli CDR sono a loro volta suddivisi in centri di costo revisionati nell’anno 2016 facendo riferimento non più agli uffici/servizi ma ai principali processi individuati da Unioncamere per mappare in modo univoco ed uniforme le attività delle Camere. Il decreto legislativo 150/2009 richiede infatti agli Enti Pubblici l’attivazione di un modello di misurazione e valutazione delle performance in grado di condurre all’ottimizzazione dei costi dei servizi erogati, attraverso il progressivo miglioramento degli standard economici. Tale nuova organizzazione dei centri di costo risponde a tale dettato normativo.

FUNZIONE ISTITUZIONALE/AREA

ORGANIZZATIVA (CDR)

N. ADDETTI % METRI QUADRI %

Funzione Istituzionale A) ORGANI ISTITUZIONALI E SEGRETERIA

GENERALE / AREA DIREZIONALE - CDR A

10,97%

12,04%

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Funzione Istituzionale B) SERVIZI DI SUPPORTO / AREA DIREZIONALE – CDR A

29,64% 26,71%

Funzione Istituzionale C) ANAGRAFE E SERVIZI DI

REGOLAZIONE DEL MERCATO/ AREA ANAGRAFE ECONOMICA

– CDR C

35,98% 31,43%

Funzione Istituzionale D) STUDIO, FORMAZIONE, INFORMAZIONE E PROMOZIONE ECONOMICA /

AREA SVILUPPO ECONOMICO – CDR D

23,41% 29,82%

2.1.6 MASTRO B6 – PERSONALE

Il piano dei conti riportato nel preventivo economico e quello riportato nel budget direzionale è esplicitato a due differenti livelli (risulta più dettagliato l’allegato B rispetto all’allegato A); la previsione comunque anche nell’allegato A è stata effettuata al livello di dettaglio maggiore e nel 2018 è pari ad Euro 2.800.000,00 (inferiore dello 6,7% rispetto alla previsione a consuntivo 2017 e del 7,6% rispetto alla previsione aggiornata 2017).

Essa comprende le competenze al personale, gli oneri sociali e assistenziali, gli accantonamenti al TFR e altri costi del personale, come risulta dal grafico sottostante:

74%

18%

6% 2%

Competenze al personale

Oneri sociali eassistenziali

Accantonamenti al TFR

Altri costi del personale

B6 A) – COMPETENZE AL PERSONALE

Per le competenze al personale è stato previsto un valore di Euro 2.072.202,00 inferiore rispetto alla previsione a consuntivo 2017 (€ 2.223.606,00) e a quella aggiornata 2017 (Euro 2.333.325,00) .

Il sottoconto “Competenze al personale” comprende:

- la retribuzione ordinaria del personale non dirigente, ossia le cosiddette “voci fisse”, quali lo stipendio tabellare, la tredicesima mensilità, l’anzianità di servizio, l’assegno ad personam (ex IIS) per un totale di Euro 1.580.229,10 ripartito tra istituzionale e commerciale. All'interno di tale importo sono comprese le somme utilizzate negli anni precedenti per le progressioni economiche orizzontali dei dipendenti in ruolo, al netto dei risparmi derivanti dalle cessazioni di personale al 31/12/2017 beneficiario di tali progressioni.

Per il 2018 all’interno della voce sono state previste risorse per il rinnovo del CCNL di comparto ricordando che l’ultimo contratto risale al 31/07/2009 relativo al biennio economico 2008-2009. La legge di stabilità per il

22

2016 ha previsto il riavvio della contrattazione e in data 30 novembre 2016 è stato siglato un accordo tra il governo e i sindacati per il rinnovo della parte economica del contratto del pubblico impiego. Il 27 febbraio 2017 con DPCM sono stati quantificati gli oneri per i rinnovi contrattuali del personale di Regioni ed Autonomie locali nella misura dello 0,36% del monte salari, risultante dal conto annuale 2015, per l’anno 2016, dell’1,9% per il 2017 e dell’1,45% a decorrere dal 2018; tali importi si aggiungono a quelli già determinati per l’indennità di vacanza contrattuale corrisposta a partire dal 2010. Il 6 luglio 2017 è stato emanato un atto di indirizzo dal ministro Madia che specifica che le risorse sopra descritte non saranno sufficienti a dare attuazione ai contenuti economici dell’intesa del 30 novembre e quindi sarà necessario reperire nuove risorse nella legge di bilancio 2018. Infine, la direttiva del Comitato di Settore Autonomie Locali del 5 ottobre 2017 ha ribadito, ai sensi dell’art. 48, comma 2 del D. Lgs. 165/2001, che le risorse per gli incrementi retributivi per il rinnovo dei contratti collettivi sono a carico dei rispettivi bilanci, pertanto gli enti devono prevedere tali oneri: presumendo che il contratto venga siglato nel 2018, gli incrementi relativi a tale annualità vanno previsti tra le competenze correnti, mentre gli incrementi relativi al 2016 e 2017 saranno a carico del Fondo rinnovi contrattuali di cui si tratterà più avanti.

Il Decreto Legislativo n. 219 del 25 novembre 2016 “Attuazione della delega di cui all’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura” all’articolo 3 comma 3 prevede un piano di razionalizzazione organizzativa delle Camere di Commercio che comprende il riassetto degli uffici e del contingente di personale, una rideterminazione delle dotazioni organiche del personale dirigente e non dirigente nonché una razionale distribuzione del personale, con possibilità di realizzare processi di mobilità tra le medesime camere e l’individuazione di personale soprannumerario non ricollocabile nell’ambito delle stesse. Fino al completamento delle procedure di mobilità alle Camere di Commercio è vietata ogni forma di assunzione o impiego di nuovo personale.

Per quanto riguarda le cessazioni, dati gli attuali requisiti della legge Fornero sono previsti per il 2018 tre pensionamenti che avverranno nel mese di febbraio 2018.

- la retribuzione ordinaria del personale dirigente, ossia la retribuzione tabellare, la tredicesima mensilità, per un totale di Euro 43.310,90 come risultante dall'ultimo contratto collettivo nazionale di lavoro sottoscritto il 3 agosto 2010;

- la retribuzione straordinaria, per la quale sono stati previsti Euro 50.000,00 uguale alla previsione 2017 ;

- retribuzione accessoria del personale non dirigente, per un importo presunto di Euro 285.000,00 così suddiviso:

a) Risorse certe, stabili e continue, ai sensi dell'art. 31 comma 2 del CCNL 22.1.2004 (€ 239.000, al netto delle somme già utilizzate negli anni precedenti, compreso il 2017, per progressioni economiche orizzontali sopra menzionate ed inserite nella retribuzione ordinaria nonché al netto delle vigenti riduzioni di legge).

b) Risorse eventuali e variabili, ai sensi dell'art. 31 comma 3 del CCNL 22.1.2004, pari a € 46.000 circa (€ 7.000 ai sensi dell'art. 15 comma 2 del CCNL 1.4.1999 sino ad un importo massimo corrispondente all’1,2% su base annua, del monte salari dell’anno 1997, reso disponibile solo a seguito del preventivo accertamento da parte dei servizi di controllo interno o dei nuclei di valutazione delle effettive disponibilità di bilancio dei singoli enti create a seguito di processi di razionalizzazione e riorganizzazione delle attività ovvero espressamente destinate dall’ente al raggiungimento di specifici obiettivi di produttività e di qualità; € 37.000 come importo massimo relativo agli eventuali risparmi derivanti dalla applicazione della disciplina dello straordinario di cui all’art. 14 del CCNL 1.4.1999; € 2.000 per eventuali compensi derivanti dalla attuazione dell’art. 43 della legge 449/1997 nonché per prestazioni connesse ad indagini periodiche).

L’Ente intende destinare alla contrattazione decentrata 2018, nel rispetto dei limiti vigenti, l'importo massimo presunto di € 285.000: tale importo è destinato a finanziare la produttività/performance per tutto il personale non dirigente, la retribuzione di posizione e di risultato per le posizioni organizzative e le alte professionalità, l’indennità di comparto finanziata dal fondo del personale, le specifiche responsabilità e le indennità varie (es: reperibilità, maneggio valori, indennità di rischio e assegno ad personam per personale proveniente da altre amministrazioni);

- indennità di comparto a carico del bilancio per un importo di Euro 3.662,00;

- retribuzione di posizione e di risultato del personale dirigente per un valore complessivo di Euro 110.000,00 interamente a carico del fondo dirigenti, destinato a finanziare l’unica posizione a tempo indeterminato in servizio (quella del Segretario Generale), nel rispetto dei limiti legislativi vigenti.

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B6 B) – ONERI SOCIALI

E’ previsto un importo pari a Euro 507.717,00 per oneri previdenziali e assistenziali a carico dell’Ente (INPS ex INPDAP, INAIL e INPGI per personale iscritto alla cassa dei giornalisti).

B6 C) - ACCANTONAMENTO AL TFR

Per l’anno 2018 è previsto un accantonamento pari ad Euro 155.000,00.

Esso comprende l’accantonamento per l’indennità di anzianità calcolata ai sensi dell’art. 77 del Regolamento Interministeriale delle Camere di Commercio del 12 luglio 1982, per tutto il personale assunto fino al 31 dicembre 2000 mentre per il personale assunto dopo il 1° gennaio 2001 viene accantonato il TFR con una percentuale del 6,91% sulla base imponibile.

Non essendo certi gli importi degli incrementi contrattuali e di conseguenza non riuscendo a prevedere quale possa essere l’impatto sul calcolo dell’indennità di anzianità, la Camera si riserva eventualmente di intervenire su questa voce in sede di aggiornamento del preventivo.

B6 D) - ALTRI COSTI DEL PERSONALE

La previsione 2018 degli altri costi del personale (Euro 65.081,00) è inferiore alla previsione aggiornata 2017 (€ 66.281,00) ma superiore alla previsione a consuntivo 2017 (€ 57.000,00) per l’attivazione di meno tirocini formativi rispetto a quelli previsti.

Nella voce “Altri costi” sono stati considerati i seguenti oneri:

- il rimborso all’Azienda Speciale Marchet per l’espletamento di alcuni servizi nell’ambito della formazione professionale ed orientamento a favore della Camera di Commercio, ai sensi della convenzione che verrà stipulata per l’anno 2018 (Euro 5.000,00 più IVA);

- gli oneri per personale distaccato presso il Ministero delle Attività Produttive e per personale in aspettativa sindacale pari a Euro 10.000,00;

- gli oneri per le visite fiscali pari a Euro 1.00,00 che verranno liquidati all’INPS visto che dal 1° settembre 2017 è stato creato un polo unico per le visite fiscali in capo all’INPS, sia per i dipendenti pubblici che per i dipendenti privati (artt. 18 e 22 del D. Lgs. 75/2017);

- gli oneri per tirocini formativi pari a Euro 16.800,00 (8 unità per 6 mesi);

- gli interventi assistenziali per Cassa Mutua (Euro 23.200,00) e borse di studio a favore dei dipendenti e dei figli (Euro 7.981,00); l’importo è il medesimo dello scorso anno per quanto riguarda la Cassa Mutua (importo calcolato come da regolamento approvato con delibera di Giunta n. 74 del 12 aprile 2010 ridotto del 20% rispetto al 2014 nell’ottica di un contenimento degli oneri visti i minori proventi derivanti dal diritto annuale).

Riassumendo, gli oneri correnti relativi al mastro “Personale”, confrontati con la previsione consuntivo 2017, possono essere sintetizzati nel grafico sottostante:

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2.1.7 MASTRO B7 – FUNZIONAMENTO

La previsione dell’importo del mastro “Funzionamento” per l’anno 2018 è pari a Euro 1.800.000,00 e registra un incremento del 2,7% rispetto alla previsione consuntivo 2017 (Euro 1.770.000,00) e invece una diminuzione del 2,7% rispetto alla previsione aggiornata 2017 (Euro 1.850.000,00).

Il mastro risulta ripartito in cinque conti: prestazioni di servizi, godimento di beni di terzi, oneri diversi di gestione, quote associative e organi istituzionali rappresentati nel grafico sottostante:

52%

1%

31%

14%2%

Prestazioni di servizi

Godimento di beni di terzi

Oneri diversi di gestione

Quote associative

Organi istituzionali

La previsione 2018 degli oneri di funzionamento è stata fatta tenendo presenti tutti i limiti imposti dalla vigente normativa e principalmente da quanto previsto dall’art. 8 del D.L. 95 del 8 luglio 2012 (cd Spending

2.223.606

547.394

172.000

57.000

2.072.202

507.717

155.000

65.081

PREVISIONE CONSUNTIVO 2017 PREVENTIVO 2018

Altri costi del personale

Accantonamenti al TFR

Oneri sociali e assistenziali

Competenze al personale

25

Review), convertito con legge n. 135/2012, che prevede una serie di disposizioni orientate a conseguire obiettivi di razionalizzazione e contenimento della spesa per l’acquisto di beni e servizi.

In particolare il comma 3 del citato DL 95/2012, al fine di assicurare la riduzione delle spese per consumi intermedi come già avviene per le amministrazioni centrali, ha introdotto anche per gli enti e gli organismi pubblici inseriti nell’elenco ISTAT, comprese quindi le Camere di Commercio, interventi di razionalizzazione per la riduzione della spesa in misura pari al 5% nell’ anno 2012 e al 10% a decorrere dal 2013 della spesa sostenuta per consumi intermedi nell’anno 2010. Le somme derivanti da tale riduzione sono versate annualmente ad apposito capitolo dell’entrata del bilancio dello Stato entro il 30 giugno di ciascun anno.

Chiarimenti in merito all’applicazione dell’art. 8 comma 3 del D.L. 95/2012, sono stati forniti dalla Circolare MEF n. 28 del 7 settembre 2012, dalla Circolare n. 31 del 23 ottobre 2012 nonché dalla Circolare MISE del 13/9/2012. Infine l'art.50 comma 3 del DL 66/2014 ha poi stabilito che, fermo restando quanto previsto dall'articolo 8, comma 3, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, al fine di assicurare la riduzione della spesa per acquisti di beni e servizi per gli enti pubblici, i trasferimenti dal bilancio dello Stato agli enti dotati di autonomia finanziaria, compresi fra le pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, della legge 30 dicembre 2009, n. 196, tra cui le Camere di Commercio, erano ulteriormente ridotti, a decorrere dall'anno 2014 su base annua, in misura pari al 5 per cento della spesa sostenuta per consumi intermedi nell'anno 2010.

Per l’individuazione delle voci dei consumi intermedi si è fatto riferimento all’elenco riportato nella Circolare MEF – Dipartimento RGS n. 5/2.2.2009; per consumi intermedi si intendono “ tutti i beni e i servizi consumati o trasformati nel processo produttivo posto in essere dall’Amministrazione”.

Sono esclusi, ad esempio, tutti gli oneri tributari, le indennità e i compensi degli organi di amministrazione e controllo, le spese legali per la tutela legale dell’ente in giudizio, gli importi relativi ai buoni pasto,ecc..

La riduzione va operata complessivamente sulle voci e non sulla singola voce, pertanto alcune possono essere ridotte anche per valori superiori al 15% mentre altre possono essere previste per lo stesso valore dello scorso anno.

Nella tabella sottostante sono riportate le riduzioni che interessano i consumi intermedi nell’anno 2018:

Conto Descrizione PREVENTIVO

AGGIORNATO 2012 (a)

BILANCIO CONSUNTIVO

2010 (b)

RIDUZIONE 15% CONSUNTIVO 2010

(c )

PREVENTIVO CON RIDUZIONI (a-c)

PREVENTIVO 2018

PRESTAZIONI DI SERVIZI

325000 Oneri Telefonici € 74.000,00 € 44.491,57 € 6.673,74 € 67.326,26 € 43.000,00

325002 Spese per energia elettrica € 47.000,00 € 50.141,54 € 7.521,23 € 39.478,77 € 45.000,00

325003 Spese consumo acqua € 3.000,00 € 3.000,00 € 5.000,00

325006 Oneri Riscaldamento e Condizionamento € 25.000,00 € 26.734,63 € 4.010,19 € 20.989,81 € 25.000,00

325010 Oneri Pulizie Locali € 53.100,00 € 47.467,59 € 7.120,14 € 45.979,86 € 48.000,00

325013 Oneri per Servizi di Vigilanza € 30.200,00 € 25.979,81 € 3.896,97 € 26.303,03 € 18.000,00

325020 Oneri per Manutenzione Ordinaria € 53.000,00 € 48.560,38 € 7.284,06 € 45.715,94 € 50.000,00

325043 Oneri legali esclusa difesa in giudizio € 3.000,00

325044 Incarichi previsti dalla legge € 13.000,00 € 32.914,61 € 4.937,19 € 8.062,81 € 16.900.,00

325045 Incarichi ai sensi D. Lgs. 163/06 € 17.000,00 € 51.575,00 € 7.736,25 € 9.263,75 € 0

325046 Spese generali informatica € 31.000,00 € 62.917,64 € 9.437,65 € 21.562,35 € 9.000,00

325047 Oneri per mezzi di Trasporto uso promiscuo € 7.500,00 € 13.478,30 € 2.021,75 € 5.478,26 € 0

325048 Noleggio auto con € 500,00 € 845,00 € 126,75 € 373,25 € 0

26

conducente

325049 Oneri stampa pubblicazioni diverse € 1.050,00 € 1.050,00 € 157,50 € 892,50

€ 0

325050 Spese Automazione Servizi € 346.256,00 € 182.150,71 € 27.322,61 € 318.933,39 € 253.000,00

325051 Oneri di Rappresentanza

€ 672,00

€ 3.431,00

€ 514,65

€ 157,35

€ 1.607,00

325052 Retribuzione Personale Interinale € 46.000,00 € 39.485,14 € 5.922,77 € 40.077,23 € 120.000,00

325053 Oneri postali e di Recapito € 55.600,00 € 50.544,61 € 7.581,69 € 48.018,31 € 20.000,00

325055 Contributo consortile Infocamere

€ 20.000,00

325059 Oneri per mezzi di Trasporto di rappresentenza € 2.215,00 € - € 2.215,00 € 0

325060 Oneri per Stampa Pubblicazioni camerali € 7.718,00 € 7.718,00 € 1.157,70 € 6.560,30 € 0

325061 Oneri di Pubblicità € 935,00 € 4.674,00 € 701,10 € 233,90 € 0

325062 Compensi Collab.Coord.Continuat. € 16.400,00 € 5.032,30 € 754,85 € 15.645,16 € 0

325063 Inps su Compensi co.co.co. € 14.580,00 € 11.408,96 € 1.711,34 € 12.868,66 € 0

325064 Inail su co.co.co. € 380,00 € - € 380,00 € 0

325066 Oneri per facchinaggio € 9.500,00 € 8.693,08 € 1.303,96 € 8.196,04 € 8.000,00

325067 Compenso Agenzia lavoro interinale € 4.000,00 € - € 4.000,00 € 21.356,00

325068 Oneri vari di funzionamento € 44.000,00 € 44.556,63 € 6.683,49 € 37.316,51 € 35.500,00

325072 Indennità/Rimborsi spese per Missioni € 21.844,00 € 65.297,63 € 9.794,64 € 12.049,36 € 11.000,00

325074 Spese per la formazione del Personale € 26.554,00 € 50.206,10 € 7.530,92 € 19.023,09 € 26.554,00

325077 Indennità/Rimborsi spese Missioni "Ispettori metrici" € 20.000,00 € - € 20.000,00 € 28.000,00

325078 Custodia materiale cartaceo € 8.000,00 € 7.798,88 € 1.169,83 € 6.830,17 € 8.000,00

325079 Oneri corriere € 3.000,00 € 4.135,43 € 620,31 € 2.379,69 € 1.500,00

325081 Incarichi lavoro autonomo € 27.000,00 € 5.686,20 € 852,93 € 26.147,07 € 2.500,00

325082 Oneri autovetture € 2.000,00

Tot : 3250 PRESTAZIONE DI SERVIZI

€ 1.025.004,00 € 896.974,74 € 134.546,21 € 890.457,79 € 821.917,00

€ -

GODIMENTO DI BENI DI TERZI € -

326000 Affitti passivi € 11.500,00 € 10.220,12 € 1.533,02 € 9.966,98 € 2.074,00

326006 Canoni leasing fotocopiatrici € 13.000,00 € 15.062,38 € 2.259,36 € 10.740,64 € 6.000,00

326008 Canone noleggio auto rappresentanza € 8.470,00 € 2.816,92 € 422,54 € 8.047,46 € 0

326009 Canone noleggio auto uso promiscuo € 8.470,00 € - € 8.470,00 € 0

326010 Canone concessione demaniale € 3.700,00 € 3.360,24 € 504,04 € 3.195,96

€ 3.700,00

326012 Canone autovetture € 5.350,00

27

Tot : 3260 GODIMENTO DI BENI DI TERZI

€ 45.140,00

€ 31.459,66

€ 4.718,95

€ 40.421,05

€ 17.124,00

€ -

ONERI DIVERSI DI GESTIONE € -

327000 Oneri per Acquisto Libri e Quotidiani € 14.000,00 € 9.770,31 € 1.465,55 € 12.534,45 € 4.500,00

327001 Oneri per Sito Istituzionale € 21.400,00 € - € 21.400,00 € 5.000,00

327002 Oneri rassegna stampa € 2.500,00

327006 Oneri per Acquisto Cancelleria € 13.000,00 € 12.684,31 € 1.902,65 € 11.097,35 € 6.000,00

327007 Costo acquisto carnet TIR/ATA € 6.000,00 € 2.878,00 € 431,70 € 5.568,30 € 5.000,00

327009 Materiale di Consumo Informatico € 15.000,00 € 14.318,40 € 2.147,76 € 12.852,24 € 6.000,00

327012 Oneri per Modulistica € 6.000,00 € 4.959,60 € 743,94 € 5.256,06 € 0

327029 Acquisto stampati € 7.200,00 € 4.590,84 € 688,63 € 6.511,37 € 3.000,00

327031 Spese servizio metrico € 3.000,00 € 2.670,48 € 400,57 € 2.599,43 € 4.000,00

327035 Servizi attività di vigilanza € 3.000,00 € 9.524,44 € 1.428,67 € 1.571,33 € 2.000,00

327037 Materiali per ispezioni metriche € 4.000,00 € 2.457,40 € 368,61 € 3.631,39 € 0

Spese generali varie sedi € 41.592,27 € 6.238,84 -€ 6.238,84 € 0

Spese varie per commissioni vini € 8.265,55 € 1.239,83 -€ 1.239,83 € o

Spese varie € 8.662,45 € 1.299,37 -€ 1.299,37 € o

Tot : 3270 ONERI DIVERSI DI GESTIONE

€ 92.600,00 € 122.374,05 € 18.356,11 € 74.243,89 € 38.000,00

ORGANI € -

Commissioni € 11.656,00 € 27.646,76 € 4.147,01 € 7.508,99 € 4.000,00

Tot : 3290 ORGANI € 11.656,00 € 27.646,76 € 2.764,68 € 8.891,32 € 4.000,00

TOTALE € 1.174.400,00 € 1.078.455,21 € 161.768,28 € 1.012.631,72

€ 836.646,00

B7 A) – PRESTAZIONI DI SERVIZI

In questo conto, la cui previsione complessiva è di Euro 929.917,00 (inferiore dello 0,7% rispetto alla previsione aggiornata 2017 e superiore del 3,9% rispetto alla previsione a consuntivo 2017), si evidenziano le seguenti voci:

· gli oneri per incarichi previsti dalla legge, comprendenti oneri esclusi dal limite per le spese per consulenti ed esperti, come indicato nella Circolare n. 5544 del 15/06/2006 del Ministero dello Sviluppo economico (Euro 16.900,00): si tratta di prestazioni professionali consistenti nella resa di servizi o adempimenti obbligatori per legge (per esempio il responsabile per la sicurezza, il medico competentee il tributarista per gli adempimenti fiscali obbligatori);

· gli oneri legali compresa la rappresentanza e la difesa della Camera in giudizio, anche questi esclusi dai limiti di legge, secondo l'orientamento consolidato della Corte dei Conti;

· rimborsi spese per missione: è stato previsto un valore superiore alla previsione 2017 calcolato ai sensi dell’art. 6 comma 12 del D.L. 78/2010 (Euro 11.000,00). Il limite previsto dall’articolo sopra detto non si applica, tuttavia, alla spesa sostenuta per lo svolgimento delle missioni per compiti ispettivi e per le funzioni di controllo (Euro 28.000,00);

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· rimborsi spese per missioni autorizzate, come stabilito dalla delibera di Giunta n. 55/2011 in deroga alle limitazioni di legge, in quanto ritenute strettamente indispensabili all’attività istituzionale dell’Ente (Euro 2.000,00);

· buoni pasto, per cui è stato previsto un importo di Euro 30.000,00 inferiore a quello preventivato per l’anno 2017, in quanto sono diminuiti i buoni pasto utilizzati (in particolare per la riduzione delle unità di personale). Il valore nominale del buono dal 1° ottobre 2012 non può superiore a Euro 7,00 come stabilito, nell’ottica di una riduzione della spesa delle PA, dall’art. 5 del D.L. 95/2012, convertito in legge n. 135/2012;

· formazione, per cui si è previsto lo stesso importo dello scorso anno stabilito ai sensi dell’art. 6 comma 13 del D.L. 78/2010 (€ 26.554,00); non rientra nel tetto della formazione tutte le spese necessarie per corrispondere a precisi obblighi normativi come per esempio quelli previsti dalla legge 190/2012 in tema di anticorruzione;

· incarichi di lavoro autonomo (€ 2.500,00), sulla base dei presupposti e dei limiti stabiliti dal Regolamento interno in materia di incarichi individuali esterni, approvato dal Consiglio con deliberazione n. 41 del 17/12/2014;

· le utenze (Euro 118.000,00), ossia le spese telefoniche, gli oneri per l’energia elettrica, acqua, riscaldamento;

· oneri per pulizia, vigilanza (Euro 66.000,00) inferiori alla previsione aggiornata 2017 nell’ottica sempre del contenimento degli oneri;

· spese per autovetture: in base all'art. 15 comma 1 D.L. 24 aprile 2014 n. 66 convertito con modificazioni nella legge 23 giugno 2014 n. 89 (sostituisce il comma 2 dell'art. 5 del DL 95/2012) ed in coerenza con la Circolare MISE prot. 0117490 del 26.6.2014, a decorrere dal 1° maggio 2014, le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, tra cui le Camere di Commercio, non possono effettuare spese di ammontare superiore al 30 per cento della spesa sostenuta nell'anno 2011 per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture, nonché per l'acquisto di buoni taxi; l’importo previsto è pari a Euro 2.000,00 come per lo scorso esercizio;

· manutenzioni varie ordinarie: previsto stesso importo dello scorso anno (Euro 50.000,00);

· assicurazioni per i beni mobili, per i mezzi di trasporto, il personale e gli amministratori (Euro 33.000,00);

· spese postali ripartite tra le varie funzioni istituzionali a seconda dell’effettivo consumo;

- oneri corriere e oneri per deposito materiale cartaceo: è previsto un importo complessivo di Euro 9.500,00 inferiori alla preventivo aggiornato per l’anno 2016 essendo venute meno le spedizioni per le sedi secondarie;

· oneri per la riscossione del diritto annuale; l’importo previsto di Euro 15.000,00 è inferiore a quanto previsto nel 2017 (Euro 20.000,00);

· altri costi di funzionamento; l’importo previsto per tali oneri è diviso tra sede centrale e altre sedi ed è pari a Euro 35.500,00 ;

- oneri per facchinaggio: è previsto lo stesso importo del preventivo 2017 (Euro 8.000,00);

· spese generali informatica: inferiore al valore di previsione del 2017 (Euro 9.000,00) ;

· spese per automazione servizi, comprendono i costi di gestione Infocamere per un importo complessivo di Euro 253.000,00 inferiore del 3,4% rispetto al preventivo 2017 . Le procedure attivate nel corso degli anni, oltre a quelle necessarie per il funzionamento del Registro Imprese e dei vari albi e registri, riguardano la contabilità, il mandato informatico, il controllo di gestione, la gestione delle presenze, la digitalizzazione dei fascicoli del personale, l’affidamento della gestione delle paghe in outsourcing, il programma delle delibere e delle determinazioni, il progetto di supporto al ravvedimento operoso nonché il programma per la gestione dei ruoli del diritto annuale, il nuovo servizio di fatturazione attiva digitale, il programma per la gestione documentale, per la pubblicazione sul sito camerale nonché per le conciliazioni camerali. Come negli scorsi anni gli oneri relativi al rilascio delle CNS sono stati previsti all’interno del mastro Interventi Economici, così come per il consuntivo 2010, in quanto trattasi di oneri sostenuti a favore delle imprese e non di costi necessari al funzionamento dell’ente come invece sono i costi per la gestione del sistema informatico. Solo in questo modo era possibile confrontare gli oneri per spese di automazione servizi previsti per il 2018 con quelli a consuntivo 2010. La società Infocamere con nota protocollo n. 39194 del 17 novembre 2017 ha condiviso alcuni interventi economici a favore delle Camere, deliberati dal Consiglio di Amministrazione del 15 novembre 2017. Questi interventi riguardano l’anno 2017: saranno riaccreditati alle Camere gli oneri

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sostenuti nel corso dell’anno per la piattaforma di gestione documentale Gedoc, per il sistema digitale per il Suap e per il servizio per le PMI per la fatturazione elettronica;

· contributo consortile Infocamere : non essendo ancora stato deliberato l’importo del contributo per l’anno 2018, è stato previsto un importo di Euro 20.000,00;

· oneri per contratti di somministrazione lavoro: la nota di Unioncamere del 4 gennaio 2017 “Prime riflessioni sul decreto legislativo 25 novembre 2016 n. 219” ha precisato che il divieto contenuto nell’articolo 3, comma 9, del D.Lgs. n. 219/2016 fa riferimento a “nuovo” personale da assumere, impiegare o utilizzare, pertanto gli enti non possono reperire risorse tramite procedure ex novo ma nulla vieta una proroga e/o rinnovo dei contratti del personale flessibile utilizzato alla data del 10 dicembre 2016. Considerato questo orientamento, tenuto conto dei tempi del processo di riforma, nel corso del secondo semestre 2017 è stato prorogato fino a settembre 2018 un contratto di somministrazione già in essere mentre a gennaio 2018 verranno prorogati gli altri tre contratti in scadenza di cui due sono stati stipulati per adempiere l’obbligo delle assunzioni obbligatorie per personale disabile;

· oneri per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza determinati ai sensi dell’art. 6 comma 8 del D.L. 78/2010 per un ammontare non superiore al 20% della spesa sostenuta nel 2009, l’importo stanziato è di Euro 1.607,00.

La Corte dei Conti, con parere del 20/12/2013 n. 26, ha affrontato il tema dei tagli alla spesa corrente derivante dalle diverse norme che si sono sviluppate a partire dal DL 78/2010 e ha confermato la possibilità di agire in termini complessivi, dando facoltà alle amministrazioni di effettuare le riduzioni tra le varie voci oggetto di contenimento nel rispetto del totale complessivo della riduzione. In coerenza con quanto appena detto, il Ministero dello Sviluppo Economico con nota prot. n. 0034807 del 27/2/2014, ha fornito alcune indicazioni alle Camere di Commercio in merito all'applicazione del comma 322 dell'art. 1 della legge 27/12/2013 n. 147 (Legge di stabilità 2014), il quale disciplina la partecipazione delle Camere di Commercio agli obiettivi di contenimento delle spese camerali. In particolare, ciascuna Camera di Commercio potrà effettuare variazioni compensative tra le diverse tipologie di spesa, garantendo comunque il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica e l'eventuale versamento dei risparmi complessivi ai bilancio dello Stato. Il collegio dei revisori dei singoli enti attesterà il conseguimento degli obiettivi di risparmio e le modalità compensative tra le diverse tipologie di spesa (incarichi di studio e consulenza, spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza, spese per missioni, spese per formazione, spese per autovetture, consumi intermedi, mobili e arredi e taglia carta), ad esclusione delle spese di personale.

B7 B) – GODIMENTO DI BENI DI TERZI

La previsione di questo conto è pari a Euro 17.124,00 ed è pressoché in linea sia con la previsione del consuntivo 2017 sia con la previsione aggiornata 2017 in quanto sono rimasti invariati gli importi dei contratti di noleggio e di affitto. Anche per il canone di concessione demaniale è stato previsto lo stesso importo dello scorso anno.

B7 C) – ONERI DIVERSI DI GESTIONE

In questo conto rientrano tutti gli altri oneri sostenuti dalla Camera per il normale funzionamento dell’Ente. E’ stato previsto un importo complessivo di Euro 560.959,00 a fronte di una previsione a consuntivo 2017 pari ad Euro 564.870,00 e ad una previsione aggiornata 2017 di Euro 590.317,00.

Essi comprendono:

· oneri per acquisto di beni di consumo, quali abbonamenti a riviste e quotidiani, cancelleria, materiale di consumo informatico, acquisto stampati (Euro 19.500,00); si tratta principalmente di oneri comuni che nell’allegato A vengono ripartiti tra le funzioni, sulla base dei driver a seconda dell’effettivo “consumo” di ciascuna area.;

· oneri per materiali specifici, come ad esempio le spese per servizio metrico e servizi per attività di vigilanza (Euro 6.000,00);

· oneri per la gestione del sito istituzionale nonché per la rassegna stampa (Euro 7.500,00), inferiori alla previsione 2017 per la stipula di contratti più convenienti sempre nell’ottica di un contenimento dei costi ;

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· oneri per l’acquisto dei carnet ATA (Euro 5.000,00);

· imposte e tasse, per cui è stato previsto un importo di Euro 30.000,00, stesso importo 2017;

· imposta sugli immobili, dovuta per i fabbricati di proprietà camerale pari ad Euro 22.000,00;

· IRAP dovuta per i dipendenti, per i collaboratori, per il personale interinale e per le prestazioni occasionali per un importo complessivo di Euro 187.494,00;

· versamento stabilito dall’art. 61 del D.L. 112/2008 (Euro 36.696,00): tale articolo ha introdotto l’obbligo per la Pubblica Amministrazione di ridurre, a decorrere dall’anno 2009, le spese sostenute per studi e consulenze, convegni, pubblicità e rappresentanza, nonché per gli organi. Le somme provenienti da tali riduzioni devono essere versate entro il 31 marzo di ciascun anno ad apposito capitolo del bilancio dello Stato;

· versamento stabilito dall’art. 6 del D.L. 78/2010 (Euro 85.000,00): tale articolo ha introdotto ulteriori riduzioni su numerose spese di funzionamento, nonché sulle indennità e i gettoni degli organi di indirizzo politico, le cui economie devono essere versate entro il 31 ottobre di ciascun anno ad un apposito capitolo di entrata del bilancio dello Stato;

· versamento stabilito dall’art. 8 del D.L. 95/2012 come integrato dall'art. 50 comma 3 del DL 66/2014 (Euro 161.769,00): tale articolo ha introdotto ulteriori riduzioni su consumi intermedi, le cui economie devono essere versate entro il 30 giugno ad un apposito capitolo di entrata del bilancio dello Stato.

Pertanto tali ultime tre voci che ammontano complessivamente a Euro 283.465,00 non costituiscono per il bilancio camerale un’effettiva riduzione dei costi, a causa del versamento forzoso imposto dalle norme citate.

B7 D) – QUOTE ASSOCIATIVE

Gli oneri per le quote associative sono previsti per un valore complessivo di Euro 248.000,00 inferiore sia alla previsione a consuntivo 2017 (Euro 255.670,00) sia alla previsione aggiornata 2017 (Euro 262.045,00); tale riduzione è giustificata principalmente da una riduzione della base imponibile.

Le quote sono state così calcolate:

· la quote istituzionale per l’Unioncamere Nazionale è stata determinata applicando l’aliquota del 2% alla base imponibile calcolata dall’ultimo bilancio approvato (bilancio 2016). Non essendo previste ulteriori riduzione per il diritto annuale per il 2018, si è ipotizzato che Unioncamere Nazionale applichi anche per il 2018 la stessa aliquota del 2017 definita in sede di preventivo economico 2017 (Euro 122.000,00);

- la quota per il Fondo Perequativo Unioncamere ai sensi dell’art. 18 della L. 580/93 (Euro 121.000,00) calcolata applicando la percentuale del 3,25% sulle entrate da diritto annuale previste. Anche in questo caso è stata applicata la stessa percentuale dello scorso anno;

- altre quote associative di sistema per un importo di Euro 5.000,00 comprendenti quelle relative all’adesione ad associazioni la cui finalità è connessa allo sviluppo economico territoriale, previste invece all’interno del mastro 8 – Interventi Economici.

B7 E) – ORGANI ISTITUZIONALI

L’ammontare del conto è stato previsto in Euro 44.000,00 uguale alla previsione aggiornata 2017 e superiore alla previsione a consuntivo 2017 (Euro 37.757,00. L’art. 1 del D. Lgs. 219 del 25.11.2016 ha introdotto modifiche all’art. 4- bis della L. 580/1993, già modificata dalla L. 23/2010, introducendo il comma 2-bis che detta “tutti gli incarichi degli organi diversi dai collegi dei revisori sono a titolo gratuito. Con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabilite le indennità spettanti ai componenti dei collegi dei revisori dei conti (…), i criteri di rimborso delle spese sostenute per lo svolgimento dell’incarico per i componenti di tutti gli organi (…)” . In attesa dell’emanazione del decreto suddetto, è stato previsto per i revisori un compenso pari a quello attuale, è stata effettuata una stima dei rimborsi spesa, è stato poi previsto il compenso dell’Organismo Indipendente di Valutazione e delle commissioni camerali con i relativi oneri previdenziali.

Riassumendo, gli oneri correnti relativi al mastro “Funzionamento”, confrontati con la previsione consuntivo 2017, possono essere sintetizzati nel grafico sottostante:

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Analizzando complessivamente i due mastri “Personale” e “Funzionamento” (che rappresentano i “costi strutturali” camerali), si evidenzia che la previsione 2018 (€ 4.600.000,00) è inferiore sia alla previsione aggiornata 2017 (€ 4.880.000,00) che alla previsione a consuntivo 2017 (€ 4.770.000,00), come si evince dalla tabella e dal grafico sotto riportati; tale diminuzione è dovuta sia al mastro “Funzionamento” sia al mastro “Personale” .

Quanto detto testimonia, comunque, il grande sforzo compiuto dalla struttura volto al massimo contenimento degli oneri c.d. strutturali, al fine di destinare le risorse così risparmiate agli interventi di promozione economica e considerando per il 2018 anche la riduzione del 50% del diritto annuale

PREVISIONE AGGIORNATA 2017

PREVISIONE CONSUNTIVO 2017

PREVENTIVO 2018

PERSONALE € 3.030.000,00 € 3.000.000,00 € 2.800.000,00

FUNZIONAMENTO € 1.850.000.,00 € 1.770.000,00 € 1.800.000,00

TOTALE € 4.880.000,00 € 4.770.000,00 € 4.600.000,00

€ 929.917,00

€ 17.124,00

€ 560.959,00

€ 248.000,00

€ 44.000,00

€ 894.653,00

€ 17.050,00

€ 564.870,00

€ 255.670,00

€ 37.757,00

PREVENTIVO 2018 PREVISIONE CONSUNTIVO 2017

Organi istituzionali

Quote associative

Oneri diversi di gestione

Godimento di beni di terzi

Prestazioni di servizi

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€ 3.030.000,00

€ 1.850.000,00

€ 3.000.000,00

€ 1.770.000,00

€ 2.800.000,00

€ 1.800.000,00

PREVISIONE

AGGIORNATA 2017

PREVISIONE

CONSUNTIVO 2017

PREVENTIVO 2018

Personale

Funzionamento

2.1.8 MASTRO B8 – INTERVENTI ECONOMICI

La previsione del mastro 8 – Interventi economici ammonta a Euro 2.153.000,00 inferiore del 19,3% della previsione aggiornata 2017, come risulta dalla tabella sottostante:

PREVENTIVO AGGIORNATO 2017

PREVENTIVO 2018

AZIENDA SPECIALE € 702.737,00 € 650.000,00

INTERVENTI ECONOMICI INDIRETTI

€ 250.000,00 € 250.000,00

INTERVENTI ECONOMICI DIRETTI COMPRESI I PROGETTI FONDO PEREQUATIVO E PROGETTI SPECIALI MISE

€ 1.507.452,00 € 1.040.000,00

INTERVENTI ECONOMICI IN COLLABORAZIONE CON ENTI LOCALI ED ALTRI ORGANISMI

€ 143.000,00 € 148.000,00

QUOTE ASSOCIATIVE PER LO SVILUPPO ECONOMICO

€ 65.000,00 € 65.000,00

TOTALE INTERVENTI ECONOMICI

€ 2.668.189,00 € 2.153.000,00

33

Si ricorda che il legislatore nella stesura del Regolamento 254/2005 ha previsto per questa voce un’eccezione al criterio della classificazione per natura. Infatti, in analogia a quanto disposto dal precedente D. M. 287/97, nella voce “Interventi Economici” si dovranno continuare ad imputare tutti gli oneri relativi alle attività di promozione e sviluppo economico della Camera, dai contributi finanziari a terzi, alle spese di funzionamento necessarie alla realizzazione delle iniziative, non distinguendo le diverse tipologie di spesa (classificazione per natura).

L’onere relativo agli interventi economici non dovrebbe essere letto a livello di riga B8 ( Euro 2.153.000,00) ma di colonne relative alle funzioni C) Anagrafe e servizi di regolazione del mercato e D) Studio, formazione, informazione e promozione economica per un totale di € 4.518.236,40: sono questi gli oneri complessivi che la Camera sostiene (anche in termini di personale e funzionamento) per erogare servizi alle imprese.

Le azioni promozionali a favore del sistema delle imprese vengono svolte:

- direttamente dall’Ente, mediante l’organizzazione seminari, convegni, le attività del servizio Nuove Imprese e per l’orientamento al lavoro, Innovazione e Digitalizzazione, Sviluppo Sostenibile, Regolazione del Mercato, Statistica e Studi, il servizio brevetti e marchi e PAT Lib,, le attività di promozione del territorio e del Marchio di Ospitalità Italiana, le attività dei servizi amministrativi alle imprese.

La voce più rilevante riguarda la realizzazione di tre progetti strategici per un importo di € 581.000,00 da finanziare con la maggiorazione del 20% del diritto annuale. Il Consiglio camerale con delibera n. 12 del 5 aprile 2017 ha approvato tre progetti “ Punto Impresa Digitale”, “I servizi di orientamento al lavoro e alle professioni” e “Valorizzazione della destinazione Marche Post Sisma” aventi per scopo la promozione dello sviluppo economico e l’organizzazione dei servizi alle imprese. I tre progetti sono stati poi approvati dal Ministero dello Sviluppo Economico con decreto del 22 maggio u.s.. Tali progetti verranno realizzati nel triennio 2017-2019, agli stessi è destinato un importo complessivo di € 2.000.000,00 che corrisponde alla maggiorazione del 20% del diritto annuale al netto dell’accantonamento al fondo di svalutazione crediti. Al primo progetto è destinato un 1 milione di Euro, al secondo e terzo progetto 500.000,00 Euro. Per calcolare la quota di competenza dell’anno 2018 sono stati presi in considerazione i costi esterni e i voucher divisi per le tre annualità, mentre i costi interni e le spese generali vengono considerati come costi figurativi.

Infine, per quanto riguarda i progetti finanziati, va evidenziato che in sede di Relazione Previsionale e Programmatica era stato previsto un importo di oneri e proventi pari a Euro 70.000,00 relativo al progetto Erasmus + e progetto Flag. Con delibera di Giunta n. 119 del 20 novembre u.s. è stata approvata la partecipazione dell’ente camerale al progetto Erasmus * nell’ambito del partenariato guidato dallo IAL CISL Marche ma a fronte di Euro 25.000,00 di proventi sono previsti solo Euro 10.000,00 di oneri effettivi trattandosi per il resto di cofinanziamento che potrà essere coperto con le spese del personale. Nulla è stato invece deliberato per quanto riguarda il progetto Flag. Questo comporta una riduzione degli oneri per interventi economici di Euro 60.000,00 rispetto alla Relazione Previsionale e Programmatica e un miglioramento del disavanzo economico visto che i proventi relativamente alla voce “Contributi e trasferimenti sono ridotti di Euro 45.000,00;

- in collaborazione con enti ed istituzioni locali (Regione, Comuni, ecc..) consolidando le collaborazioni avviate da tempo, che prevedono l’organizzazione di eventi ed il cofinanziamento delle iniziative di promozione condivise sia per la valorizzazione del territorio e delle sue produzioni sia per il sostegno di iniziative culturali. La Camera inoltre collabora con l’Università Politecnica delle Marche al progetto E-Capital e Campus Word;

- per mezzo della propria azienda speciale Marchet, per attuare interventi finalizzati all’incremento delle esportazioni e per creare nuove opportunità produttive e commerciali sui mercati esteri, oltre che per progetti di promozione turistica verso i mercati esteri e di sostegno agroalimentare (in base ad un ampliamento della mission, a seguito della fusione per incorporazione dell'azienda speciale Aspea, deliberata dalla Giunta con decorrenza dal 1.1.2013, in coerenza con le funzioni previste dal D. Lgs. 2019/2016);

- indirettamente attraverso l’erogazione di contributi a soggetti terzi portatori di interessi diffusi e collettivi attraverso l’emanazione di un bando;

- con l’erogazione di quote associative per lo sviluppo economico ad organismi operanti sul territorio e nel sistema camerale.

34

Tale ripartizione è rappresentata nel grafico sottostante:

30%

12%

3%

55%

Azienda Speciale

Interventi economici

indiretti

Interventi economici

diretti

Quote associative per lo

sviluppo economico

Gli interventi economici diretti possono essere ulteriormente suddivisi:

Innovazione e sviluppo delle PMI

di cui € 320.000,00 per progetto strategico “Punto Impresa Digitale”

€ 330.000,00

Statistica

€ 6.000,00

Sostegno allo start up d’impresa e orientamento al mercato del lavoro

di cui € 131.000,00 per progetto strategico “I servizi di orientamento al lavoro e alle professioni”

€ 191.000,00

Sostegno alla competitività del territorio

di cui € 130.000,00 per progetto strategico “Valorizzazione della destinazione Marche post sisma”

€ 292.000,00

Progetti finanziati

€ 15.000,00

Regolazione del mercato

€ 45.000,00

Servizi amministrativi alle imprese e progetti per la sorveglianza sulla conformità dei prodotti

€ 123.000,00

Comunicazione esterna € 15.000,00

Iniziative a favore della Macro Regione Adriatico Ionica € 23.000,00

TOTALE

€ 1.040.000,00

Per l’Azienda Speciale Marchet è previsto un onere complessivo di Euro 650.000,00.

Gli interventi in collaborazione con gli enti locali per il sostegno a progetti e iniziative di valorizzazione del territorio e della cultura (pari a Euro 108.000,00) sono elencati nella tabella sottostante:

INIZIATIVA

DESCRIZIONE PARTNER

35

Festival Adriatico Mediterraneo

Evento culturale di spessore internazionale che si svolge ad Ancona con un nutrito programma artistico (musica, danza, teatro, incontri, esposizioni, cinema) per riscoprire la vocazione di un territorio allo scambio e al confronto, per rilanciare, tramite la cultura, la centralità geopolitica del bacino del Mediterraneo.

Regione Marche, Comune di Ancona Provincia di Ancona Fondazione Teatro delle Muse

Manifestazioni dell’estate senigalliese

Programma delle manifestazioni estive nel territorio senigalliese quali: Caterraduno – Demanio Marittimo – Summer Jamboree – Pane Nostrum volte a promuovere il territorio ed animare l’estate senigalliese

Comune di Senigallia; Confcommercio; CIA provinciale; Regione Marche; Ass. Nazionale Città del Pane; Associazione Festival Jamboree

Choco Marche Iniziativa finalizzata alla valorizzazione delle produzioni enogastronomiche e artigianali di qualità

Comune di Ancona. Confartigianato

Festival internazionale della Fisarmonica

Il Festival, entrato nel novero delle manifestazioni musicali di maggiore spessore, oltre a promuovere e stimolare la creatività compositiva, consente di svolgere un'intensa azione promozionale per gli strumenti musicali prodotti nel distretto fidardense.

Comune di Castelfidardo

Tipicità in Blu "Tipica in Blu" ad Ancona e attività collaterali come evento diffuso di promozione della filiera della “Blue Economy”(pesca, nautica, cantieristica, turismo, crociere,ecc..)

Regione Marche; Provincia di Ancona; Comune di Ancona; CNM; Marina Dorica; Associazioni della Pesca

Valorizzazione Fabriano Città Creativa UNESCO

Nell'ambito del protocollo di intesa siglato da un partenariato pubblico-privato, al quale ha aderito anche l'Ente camerale, verranno implementate azioni promozionali volte alla valorizzazione del prestigioso riconoscimento ottenuto da Fabriano come "Città Creativa" UNESCO e delle sue attività produttive

Comune di Fabriano, Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco, Regione Marche, Provincia di Ancona, Fondazione Merloni, Fondazione Carifac, Associazione culturale DECA

Festival del Gelato Artigianale

Manifestazione volta alla promozione del territorio attraverso la diffusione della cultura dei prodotti tipici locali e artigianali con particolare attenzione al gelato.

Comune di Agugliano, Associazione “Gelato Artigianale Festival”, Confartigianato Ancona, Pro-Loco Agugliano

Altre iniziative in collaborazione con altri enti e soggetti terzi

Serie di azioni volte alla promozione del territorio, delle sue eccellenze produttive e del turismo con attività ancora da definire

Soggetti vari

L’Ente collabora inoltre con l’Università Politecnica delle Marche per un importo complessivo di Euro 40.000,00 (Campus Word, E-capital).

Gli interventi economici indiretti, pari a Euro 250.000,00 consistono nella erogazione di contributi per progetti e iniziative a soggetti terzi portatori di interessi diffusi e collettivi che vengono erogati ai sensi del “Regolamento per la concessione di contributi, sovvenzioni o simili, in conformità dell’art. 12 della legge 7 agosto 1990, n. 241, approvato dal Consiglio con deliberazione n. 38 del 30/10/2015 come modificato con deliberazione n. 15 del 29/06/2016. E’ prevista la pubblicazione di un avviso pubblico per la presentazione dei progetti che verranno poi valutati da una commissione tecnica.

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2.1.9 MASTRO B9 – AMMORTAMENTI E ACCANTONAMENTI

Questo mastro, la cui previsione aggiornata nel 2017 era pari ad euro 1.489.992,00, comprende quattro voci: le immobilizzazioni immateriali, le immobilizzazioni materiali, la svalutazione dei crediti e i fondi spese future.

La previsione 2018 - pari a euro 1.409.101,00 - è inferiore alla previsione aggiornata 2017 (-5,4%) mentre è leggermente superiore alla previsione a consuntivo 2017 (+ 0,3%).

Si precisa che nel preventivo economico le spese di investimento concorrono al pareggio solo per le quote di ammortamento se si tratta di investimenti in beni ammortizzabili; qualora si tratti di investimenti non ammortizzabili, come per esempio le immobilizzazioni finanziarie, essi sono estranei all’equilibrio annuale.

· Le immobilizzazioni immateriali

Per le immobilizzazioni immateriali si prevede un importo di euro 4.000,00 dettagliato nella tabella sottostante:

IMMOBILIZZAZIONI VALORI residui beni presenti al 1/1/2018

INCREMENTI PREVISTI

(INVESTIMENTI 2018)

ALIENAZIONI PREVISTE

2018

VALORI PRESUNTI

AL 31/12/2018

COEFF. AMM.TO

QUOTA AMM.TO 2018

IMMATERIALI € 4.000,00

Software 20% € 41.875,00 € 3.000

-

€ 44.875,00 20% € 3.000,00

Licenze d’uso 20% € 62.171,00 € 1.000

-

€ 63.171,00 20% € 1.000,00

· Le immobilizzazioni materiali

Per le immobilizzazioni materiali si prevede un importo di euro 66.000,00, dettagliato nella tabella sottostante:

IMMOBILIZZAZIONI VALORI residui beni presenti al 1/1/2018

INCREMENTI PREVISTI

(INVESTIMENTI 2018)

ALIENAZIONI

PREVISTE 2018

VALORI PRESUNTI

AL 31/12/2018

COEFF. AMM.TO

QUOTA AMM.TO 2018

MATERIALI € 66.000,00

Immobili di interesse storico

€ 4.538.454 € - - € 4.538.454 0% € 0,00

Manutenzione straordinaria immobili

€ 797.388 € 120.000 - € 917.388 0% € 17.000

Altri immobili € 461.150 € - -

€ 461.150 3%

€ 7.000

Impianti generici € 183.051 € 20.000 -

€ - 25%

€ 8.000

Mobili arredi € 718.625 € 2.000 -

€ 720.625 12%

€ 11.000

Attrezzature informatiche

€ 1.022.601 € 20.000 -

€ 1.042.601 20%

€ 20.000

Attrezzature macchine ordinarie d’ufficio

€ 23.621 € 10.000 -

€ 33.621 20%

€ 3.000

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Automezzi € - € - -

€ 4.538.454 25%

€ -

TOTALE € 70.000,00

· Accantonamento per svalutazione partecipazioni

Tale posta contabile riguarda l’accantonamento di cui alla prescrizione contenuta nella Nota del Ministero dello Sviluppo Economico n. 23778 del 20/02/2015 che dispone in merito all’applicazione dei commi 551 e 552 della Legge di Stabilità 2014 in materia di contenimento delle spese da parte delle Pubbliche Amministrazioni; la Nota fa riferimento, in particolare, all’obbligo delle stesse di accantonare, in un apposito fondo vincolato, un importo pari al risultato economico negativo non immediatamente ripianato, in misura proporzionale alla quota di partecipazione posseduta, per le aziende speciali, istituzioni e società partecipate che registrino un risultato di esercizio o saldo finanziario negativo. Tale accantonamento, da parametrare proporzionalmente alla quota di partecipazione detenuta, è così determinato:

- nell’ipotesi di risultato negativo 2015 peggiore di quello medio registrato nel triennio 2011-2013, va accantonata una somma pari al 25% del risultato negativo conseguito nell’anno 2014 per l’anno 2015, al 50% del risultato negativo conseguito nel 2015 per l’anno 2016, e al 75% del risultato negativo conseguito nell’anno 2016 per l’anno 2017;

- nell’ipotesi di risultato negativo 2015 migliore di quello medio registrato nel triennio precedente, va accantonata una somma pari alla differenza tra il risultato conseguito nell’esercizio precedente e il risultato medio negativo del triennio 2011-2013 migliorato rispettivamente del 25% per il 2015, del 50% nel 2016 e del 75% per il 2017.

- Nell’ipotesi di risultato non negativo del triennio 2011-2013, l’amministrazione accantona una somma pari al 25% del risultato negativo conseguito nell’anno 2014 per l’anno 2015, al 50% del risultato negativo conseguito nel 2015 per l’anno 2016, e al 75% del risultato negativo conseguito nell’anno 2016 per l’anno 2017.

La previsione di tale partita a preconsuntivo risulta quanto mai di difficile definizione, dunque la stima che si propone in questa sede è il frutto di valutazioni prudenziali, che si fondano in particolar modo sulla necessità di monitorare l’andamento della situazione economica e patrimoniale della società Aerdorica spa, i cui risultati economici negativi degli ultimi anni impongono comportamenti sempre più cauti.

Per il 2017, tuttavia, si prevede un accantonamento non comprensivo della quota detenuta nella società Aerdorica, per la quale si valuterà, in sede di bilancio di esercizio al 31/12/2017, un'eventuale svalutazione della partecipazione, attualmente iscritta in bilancio per € 201.083,08, in base alle decisioni delal Giunta camerale.

La previsione a consuntivo 2017 si attesta su una valore pari ad euro 43.877,29, mentre a preventivo 2018 non viene iscritto alcun importo, in quanto la norma di legge citata prevede l’accantonamento fino all’anno 2017.

· Svalutazione crediti

Per quanto concerne l’accantonamento da iscrivere a Fondo Svalutazione crediti, come indicato nel documento 3 della Circolare Ministeriale n. 3622/c del 5/02/2009 già illustrato nella sezione riguardante il diritto annuale, si deve far riferimento ai dati forniti da Infocamere relativi a:

- ammontare dell’importo iscritto a ruolo per ogni anno di competenza della violazione, suddiviso per diritto, sanzione e interesse;

- importo pagato sull’importo emesso a ruolo per ogni anno di competenza della violazione, suddiviso per diritto, sanzione e interesse.

38

I suddetti dati devono essere elaborati, applicando il criterio individuato nel documento 3 citato, cioè determinando la presumibile perdita su crediti, calcolando sul valore nominale dei crediti derivante da diritto annuale, sanzioni e interessi, la percentuale media di mancata riscossione degli importo del diritto relativi alle ultime due annualità oggetto di ruolo esattoriale; la percentuale è calcolata al termine dell’anno successivo alla loro emissione, quindi poiché gli unici ruoli per cui sono trascorse due annualità complete dall’emissione sono, tuttora, il ruolo dell’anno 2011 e quello dell’anno 2012, la percentuale applicata sarebbe pari a circa l’83% per entrambe le annualità, il 2017 in chiusura e il 2018 a preventivo.

Anche in relazione alla determinazione e alla rilevazione dell’accantonamento al fondo svalutazione crediti, va estesa per analogia e coerenza la prescrizione della Nota Ministeriale n. 241848 del 22 giugno 2017 che si esprime in materia di gestione contabile dell’incremento del diritto annuale del 20%; più precisamente, così come dal lato proventi sono stati istituiti i conti di provento appositi all’interno della voce A1), deve essere previsto un conto separato per l’accantonamento al fondo svalutazione crediti, denominato Accantonamento Fondo svalutazione crediti incremento 20% (l’accantonamento sarà pari ad euro 216.517,00, somma dei singoli incrementi relativi alle poste del diritto, delle sanzioni e degli interessi, e sarà imputato, analogamente al provento, alla funzione istituzionale D).

Anno

Ruolo

Data

emissione

ruolo Tributo

Importo

Emesso

Importo

Pagato % Riscoss.

%

Mancata

Riscoss.

% con

media

ponderata

2012 25/10/2015 Diritto €1.469.396,01 €229.684,76 15,63% 84,37% 83,63%

83,43%

81,70%

82,92%

2012 25/10/2015 Interessi €76.357,23 €12.047,65 15,78% 84,22%

2012 25/10/2015 Sanzione €408.069,94 €68.828,59 16,87% 83,13%

Totale 2012 €1.953.823,18 €310.561,00 83,91%

2011 25/03/2015 Diritto €1.311.023,26 €224.494,16 17,12% 82,88%

2011 25/03/2015 Interessi €90.790,44 €15.758,46 17,36% 82,64%

2011 25/03/2015 Sanzione €361.545,00 €71.323,40 19,73% 80,27%

Totale 2011 €1.763.358,70 €311.576,02 81,93% 82,92%

La stima risulta così determinata, in considerazione dell’arrotondamento prudenziale della percentuale di mancata riscossione all’83%:

2016/2017 CREDITO ISCRITTO

AL 31/12/2017

% SVALUTAZIONE

CREDITI

ACCANTONAMENTO

SVALUTAZIONE

DIRITTO € 977.029,17 83% € 810.934,00

INCREMENTO 20% € 195.405,83 83% € 162.187,00

SANZIONI € 322.853,33 83% € 267.968,00

INCREMENTO 20% € 64.570,67 83% € 53.594,00

INTERESSI € 4.435,83 83% € 3.682,00

INCREMENTO 20% € 887,17 83% € 736,00

€ 1.565.182,00 € 1.299.101,00

39

2018 CREDITO ISCRITTO

AL 31/12/2017

% SVALUTAZIONE

CREDITI

ACCANTONAMENTO

SVALUTAZIONE

DIRITTO € 977.029,17 83% € 810.934,00

INCREMENTO 20% € 195.405,83 83% € 162.187,00

SANZIONI € 322.853,33 83% € 267.968,00

INCREMENTO 20% € 64.570,67 83% € 53.594,00

INTERESSI € 4.435,83 83% € 3.682,00

INCREMENTO 20% € 887,17 83% € 736,00

€ 1.565.182,00 € 1.299.101,00

I proventi e gli oneri correnti sono riepilogati nel grafico sottostante:

€ 7 .9 3 0 .2 3 0 ,0 0

€ 8 . 7 7 4 .9 7 8 ,0 0

€ 7 . 7 2 0 .0 0 0 ,0 0

€ 8 .1 6 2 .1 0 1 ,0 0

P R E V IS IO N E

C O N S U N T IV O 2 0 1 7

P R E V E N T IV O 2 0 1 8

P ro v e n t i c o r r e n t i

O n e r i c o r r e n t i

Si prevedono, infine, nel 2018 € 40.000 per accantonamenti derivanti dai rinnovi contrattuali che presumibilmente verranno sottoscritti nel 2018 in riferimento alle annualità 2016 e 2017, compresa la quota per l'indennità di vacanza contrattuale,.

2.2 Analisi della gestione finanziaria

40

PROVENTI FINANZIARI

Per quanto riguarda gli interessi attivi, sia a preconsuntivo 2017 che a preventivo 2018, non è stato previsto alcun importo; va ricordato l’assoggettamento delle Camere alla Tesoreria Unica dal 1° febbraio 2015 con conseguente impatto sull’annullamento degli interessi attivi maturati.

La voce interessi su prestiti al personale accoglie l’importo di euro 12.000,00 sia a preconsuntivo 2017 sia a preventivo 2018, mentre nulla è previsto per i proventi mobiliari.

L’importo complessivo del mastro proventi finanziari ammonta a Euro 12.000,00 sia a preconsuntivo 2016 sia a preventivo 2017.

ONERI FINANZIARI

A preconsuntivo 2017, si prevede un importo degli oneri finanziari pari ad euro 300,00.

Per la previsione 2018, sono infine previsti oneri finanziari pari ad € 1.000,00.

2.3 Analisi della gestione straordinaria

PROVENTI STRAORDINARI

A preconsuntivo 2017, si prevedono proventi straordinari pari a euro 57.972,00 giustificati principalmente da poste relative alla riscossione diritto annuale.

Nessuno stanziamento è previsto per il 2018, a riprova della impossibilità a stimare a preventivo delle poste a carattere straordinario.

ONERI STRAORDINARI

A preconsuntivo 2017, si prevedono oneri straordinari pari a Euro 19.709,00 giustificati principalmente da un poste relative al diritto annuale.

Nessuno stanziamento è previsto per il 2018, a riprova della impossibilità a stimare a preventivo delle poste a carattere straordinario.

2.4 Risultato d’esercizio

Nell'esercizio 2018 si stima un risultato economico complessivo in disavanzo per € 431.101,00, inferiore alla previsione a consuntivo 2017 (€ 794.785,52).

A fronte di una riduzione dei proventi, in particolare della voce Contributi, trasferimenti e altre entrate, l'Ente ha operato, anche per il 2018, un deciso contenimento negli oneri strutturali che nel complesso si riducono del 9,7% rispetto alla previsione aggiornata di luglio 2017 e del 7% rispetto alla previsione a consuntivo 2017; tuttavia, il pareggio di bilancio viene conseguito, ai sensi dell'art. 2 comma 2 del D.P.R. 254/2005, mediante l'utilizzo degli avanzi economici patrimonializzati risultanti dall'ultimo bilancio di esercizio approvato (bilancio di esercizio 2016 approvato ad aprile 2017), pari a € 11.080.700,51. Il disavanzo corrente 2018 è pari a € 442.101,00, solo in minima parte coperto dal risultato positivo della gestione finanziaria (+ € 11.000).

Per il 2018 gli organi camerali, dopo un approfondito dibattito sia in Giunta sia in Consiglio, hanno ritenuto di presentare un preventivo economico con un risultato di esercizio in disavanzo, al fine di assicurare la realizzazione delle attività e dei progetti prioritari previsti nella Relazione previsionale e programmatica 2018

41

e per non far mancare il sostegno al sistema imprenditoriale locale ed al territorio, soprattutto in un periodo di crisi ancora in atto, come concreto contributo allo sviluppo ed al rilancio della competitività e nonostante la forte riduzione del diritto annuale prevista dalla normativa sopra citata.

La riduzione dei proventi correnti, in particolare rispetto alla previsione aggiornata di luglio 2017, riguarda prevalentemente i contributi trasferimenti e le altre entrate (- 33,5%) ed i proventi da gestione di beni e servizi (- 17,6%) .

Per quanto riguarda gli oneri correnti "strutturali" le voci subiscono le seguenti variazioni rispetto alla previsione aggiornata 2017:

il personale (- 7,6%), in diminuzione nelle competenze e di riflesso negli oneri sociali;

il funzionamento (- 2,7%), in diminuzione in tutte le voci ;

gli ammortamenti e gli accantonamenti (- 5,4%), per effetto della riduzione dell'accantonamento al fondo svalutazione crediti del diritto annuale.

Anche gli interventi economici subiscono una riduzione (-19,3% rispetto alla previsione aggiornata di luglio 2017 e –17,2% rispetto alla previsione a consuntivo 2017); essi rappresentano il valore massimo al momento destinabile al sostegno del territorio, tenendo conto della riduzione del 50% del diritto annuale 2018 rispetto al 2014. Occorre al riguardo evidenziare il grande sforzo compiuto negli ultimi anni dalla struttura, volto al massimo contenimento degli oneri c.d. strutturali (personale e funzionamento), al fine di destinare le risorse così risparmiate agli interventi di promozione economica: la previsione degli oneri strutturali 2018 (€ 4.600.000,00) è nettamente inferiore alla previsione aggiornata 2017 (€ 4.880.000,00) oltre che a quella a consuntivo 2017 (€ 4.770.000,00).

La gestione finanziaria 2018 presenta un risultato positivo di € 11.000,00 pressochè pari a quello previsto a consuntivo 2017.

2.5 Piano degli investimenti e fonti di copertura

Gli investimenti nel preventivo economico concorrono al pareggio per quote di ammortamento, se si tratta di investimenti in beni ammortizzabili (immobilizzazioni immateriali e materiali); qualora, invece, si tratti di investimenti in beni non ammortizzabili (immobilizzazioni finanziarie), essi sono estranei all’equilibrio economico annuale. Essi sono esposti in calce dopo il risultato economico di esercizio:

PREVISIONE ANNO 2018

VOCI DI INVESTIMENTO

PIANO DEGLI INVESTIMENTI

E) Immobilizzazioni immateriali

1) Software € 3.000,00

2) Licenze d'uso € 1.000,00

Totale immobilizzazioni immateriali (E) € 4.000,00

F) Immobilizzazioni materiali

5) Immobili € 0

6) Opere di manutenzione straordinaria € 120.000,00

7) Impianti € 20.000,00

42

8) Attrezzature informatiche € 20.000,00

9) Attrezzature non informatiche € 10.000,00

10) Arredi e mobili € 2.000,00

11) Automezzi € 0

Totale immobilizzazioni materiali (F) € 172.000,00

G) Immobilizzazioni finanziarie

14) Partecipazioni e quote

€ 5.000,00

Totale immobilizzazioni finanziarie (G) € 5.000,00

Totale generale investimenti (E+F+G) € 181.000,00

Come si evince dalla tabella sopra esposta, nell’esercizio 2018 sono stati programmati investimenti complessivi per € 181.000,00 (immobilizzazioni immateriali per € 4.000,00, immobilizzazioni materiali per € 172.000,00 e immobilizzazioni finanziarie per € 5.000,00).

In particolare, l’investimento più rilevante riguarda le immobilizzazioni materiali, e la voce più consistente è quella della manutenzione straordinaria (Euro 120.000,00).

In relazione alle opere di manutenzione straordinaria inerenti le proprietà immobiliari della Camera di Commercio di Ancona, sono state individuate le seguenti priorità per l'esercizio 2018: - realizzazione di un nuovo impianto audio presso la sala Parlamentino per un costo totale di circa € 10.000. - bonifica e smaltimento di coperture contenenti amianto presso le sedi, attualmente inutilizzate di falconara marittima e san biagio di osimo per un costo totale di € 30.000; - lavori di manutenzione straordinaria del piano terzo della sede centrale relativi al rifacimento completo dei servizi igienici, restauro del pavimento in graniglia e delle porte interne per un costo totale di € 50.000; - lavori di manutenzione straordinaria del piano quarto della sede centrale per la riparazione dei danni causati dalle continue infiltrazioni per un totale di € 30.000. Inoltre, si prevedono investimenti in altre immobilizzazioni materiali di € 52.000,00 di cui € 20.000,00 per impianti, € 30.000,00 per attrezzature (informatiche e non), e di € 2.000,00 per arredi e mobili ed investimenti di € 4.000,00 in immobilizzazioni immateriali di cui € 3.000,00 per software e € 1.000,00 per licenze d’uso.

Infine, si prevedono investimenti in immobilizzazioni finanziarie per € 5.000,00.

Analisi di solidità e di liquidità

Nell’analisi dello stato patrimoniale un indice importante per valutare la solidità patrimoniale è il margine di struttura, dato dalla differenza tra (patrimonio netto + passività consolidate) e l’attivo fisso; prendendo in esame i dati dell’ultimo bilancio di esercizio 2016 (approvato ad aprile 2017), emerge un margine di struttura ampiamente positivo (+ € 10.812.938,55), sostanzialmente stabile rispetto all'esercizio precedente, il quale evidenzia una solidissima struttura patrimoniale della Camera di Commercio, in quanto il patrimonio netto e le passività consolidate coprono interamente l’attivo fisso, garantendo la sostenibilità di eventuali ulteriori investimenti.

Inoltre, anche il c.d. quoziente di struttura, dato dal rapporto tra (patrimonio netto + passività consolidate) e l’attivo fisso (pari a 3,60 ossia oltre tre volte il valore soglia), conferma una ottima capacità di autofinanziamento degli investimenti (impieghi di lungo periodo).

Per l’analisi della liquidità camerale occorre, invece, far riferimento ad un altro indice importante, il c. d. margine di tesoreria, dato dalla differenza tra (liquidità immediate + liquidità differite) e le passività correnti;

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prendendo sempre in esame i dati dell’ultimo bilancio di esercizio 2016 approvato ad aprile 2017), emerge un margine di tesoreria ampiamente positivo pari a € 11.024.612,68, sostanzialmente stabile rispetto all'esercizio precedente, il quale evidenzia l’ottima capacità di coprire le passività correnti con il capitale circolante.

Inoltre, anche il c. d. quoziente di tesoreria secondario (quick ratio), dato dal rapporto tra (liquidità immediate + liquidità differite) e passività correnti (pari a 6,95 a fronte del valore soglia pari a 2) esprime l'ottima capacità dell’Ente di far fronte alle passività correnti con la liquidità disponibile, anche se occorre evidenziare che tale indice non assicura necessariamente la liquidità di breve termine, a meno che non ci sia sincronia temporale tra le scadenze dei crediti e dei debiti.

Al riguardo si evidenzia un altro indice di liquidità, il c. d. quoziente di tesoreria primario (real time ratio), dato dal rapporto tra liquidità immediate e passività correnti, il quale anch'esso è comunque nettamente superiore al valore soglia (3,86 contro 0,80).

ATTIVO FISSO PATRIMONIO NETTO + PASSIVO CONSOLIDATO

ATTIVO CIRCOLANTE PASSIVO CORRENTE

MARGINE DI STRUTTURA (Patrimonio Netto + Passività Consolidate) - Attivo

Fisso

Ms € 10.812.938,55

QUOZIENTE DI STRUTTURA (Patrimonio Netto + Passività Consolidate)/Attivo Fisso

Qs 3,60

ATTIVO FISSO PATRIMONIO NETTO + PASSIVO CONSOLIDATO

LIQUIDITA' DIFFERITE

PASSIVO CORRENTE

LIQUIDITA' IMMEDIATE

MARGINE DI TESORERIA (Liquidità immediate + Liquidità differite) - Passività

correnti

Mt € 11.024.612,.68

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QUOZIENTE DI TESORERIA Primario - real time ratio

Liquidità immediate / Passività correnti

Qt1 3,86

QUOZIENTE DI TESORERIA Secondario - quick ratio

(Liquidità immediate + Liquidità differite) / Passività correnti

Qt2 6,95

Analisi consistenza del cash flow e della posizione finanziaria netta della cassa

E’ opportuno, tuttavia, accostare all’analisi della liquidità sopra esposta quella relativa alla consistenza del cash flow per l’esercizio di riferimento, anche per valutare la capacità della Camera di sostenere l’investimento senza intaccare il patrimonio netto.

Al riguardo, si illustrano due distinte modalità di determinazione del cash flow:

1) la prima modalità (già seguita negli anni precedenti) consiste nel determinare il cash flow operativo secondo il c. d. metodo sintetico, partendo dal risultato economico ed aggiungendo/sottraendo le variazioni dei crediti di funzionamento, dei prestiti e delle anticipazioni attive, dei debiti di funzionamento, del fondo tfr e del fondo rischi oneri.

Per il 2018 si prevede, in coerenza con quanto previsto nella Relazione previsionale e programmatica per l'esercizio 2018, di consolidare le riscossioni del diritto annuale, sia per quanto riguarda il diritto di competenza sia per quanto riguarda i ruoli esattoriali, nonostante il periodo di perdurante crisi che continua a colpire il tessuto imprenditoriale provinciale; in particolare si prevede di accantonare annualmente al fondo svalutazione diritto annuale 2018 una quota di € 1.299.101 nonché di incassare dai ruoli esattoriali circa € 400.000 (con conseguente effetto negativo sul flusso di cassa operativo).

Tuttavia, la politica di pagamento dei debiti sarà più equilibrata, nel rispetto comunque delle scadenze di pagamento di tutti i fornitori di beni e servizi; in particolare, si prevede un incremento dei debiti di funzionamento da € 2.000.000 a € 2.500.000 (con ulteriore conseguente effetto positivo sul flusso di cassa operativo).

Per quanto riguarda, invece, le altre voci componenti il flusso di cassa operativo, non ci sono significative variazioni rispetto all'esercizio precedente.

Di seguito viene esposta la consistenza del cash flow per l’esercizio 2018, secondo il metodo sintetico, partendo dall’avanzo economico:

AVANZO ECONOMICO -€ 431.101,00

AMMORTAMENTI + € 70.000,00

CREDITI DI FUNZIONAMENTO INIZIALI (T-1) + € 5.200.000,00

CREDITI DI FUNZIONAMENTO FINALI (T) - € 5.000.000,00

RATEI E RISCONTI ATTIVI INIZIALI (T-1) + € -

RATEI E RISCONTI ATTIVI FINALI (T) - € -

PRESTITI E ANTICIPAZIONI ATTIVE (T-1) + € 900.000,00

PRESTITI E ANTICIPAZIONI ATTIVE (T) - € 900.000,00

DEBITI DI FUNZIONAMENTO INIZIALI (T-1) - € 2.000.000,00

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DEBITI DI FUNZIONAMENTO FINALI (T) + € 2.500.000,00

RATEI E RISCONTI PASSIVI INIZIALI (T-1) - € -

RATEI E RISCONTI PASSIVI FINALI (T) + € -

FONDO TFR (T-1) - € 3.880.000,00

FONDO TFR (T) + € 3.870.000,00

FONDO RISCHI E ONERI INIZIALI (T-1) - € 250.000,00

FONDO RISCHI E ONERI FINALI (T) + € 290.000,00

FLUSSO DI CASSA OPERATIVO (T) € 368.899,00

Per quanto riguarda i CREDITI DI FUNZIONAMENTO INIZIALI (2017), partendo dal valore al 31/12/2016, si stima un ulteriore credito da diritto annuale 2017, decurtato del fondo svalutazione crediti del diritto annuale.

Per quanto riguarda, invece, i CREDITI DI FUNZIONAMENTO FINALI (2018), essi si presumono inferiori a quelli del 2017 di € 200.000 per effetto dell’ulteriore credito da diritto annuale 2018, decurtato del fondo svalutazione crediti e delle riscossioni dei ruoli del diritto annuale degli anni precedenti.

Per quanto riguarda i PRESTITI E ANTICIPAZIONI ATTIVE 2017-2018, partendo dal valore stimato al 31/12/2017 (€ 900.000), si ritiene che tale valore si mantenga stabile anche nel 2018.

Per quanto riguarda i DEBITI DI FUNZIONAMENTO INIZIALI (2017), si stima un importo al 31/12/2017 pari a circa € 2.000.000,00 mentre i DEBITI DI FUNZIONAMENTO FINALI (2018), si presumono superiori di circa 500.000 € per un valore complessivo di € 2.500.000.

Per quanto riguarda il FONDO TFR 2018, partendo dal valore stimato al 31/12/2017 (€ 3.880.000), si è calcolato il probabile accantonamento di competenza 2018, compensato dai pagamenti delle indennità di anzianità ai dipendenti camerali per effetto dei collocamenti a riposo che avverranno nel corso del 2018.

Per quanto riguarda infine il FONDO RISCHI e ONERI INIZIALI (2018), partendo dal valore stimato al 31/12/2017 (€ 250.000), si ritiene che tale valore aumenti nel 2018 fino a € 290.000 per effetto dei previsti accantonamenti per i rinnovi del CCNL 2016-2018 dei dipendenti camerali.

2) la seconda modalità di determinazione del cash flow consiste nel determinare il c. d. free cash flow (ossia il flusso di cassa disponibile), partendo sempre dal risultato economico ed aggiungendo/sottraendo la variazione del capitale circolante netto, per arrivare alla determinazione del flusso della gestione caratteristica, del flusso della gestione non caratteristica e del flusso delle poste finanziarie.

La variazione del capitale circolante netto viene determinata come segue:

VALORI A SP 31-12-(T-1)

STOCK CREDITI LORDI 2016 20.128.577,77

FONDO SVALUTAZIONE CREDITI AL 31-12-2016 - 14.418.203,01

STOCK CREDITI NETTI 2016 5.710.374,76

STOCK DEBITI 2016 1.851.633,24

CCN 2016 - 3.858.741,52

CREDITI DI FUNZIONAMENTO 2017 2018

CREDITI DA DIRITTO ANNUALE E SANZIONI 20.218.978,63 21.184.160,63

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fondo svalutazione crediti al 31-12 T - 15.717.304,01 - 17.016.405,01

CREDITI DA DIRITTO ANNUALE E SANZIONI NETTI

4.501.674,62 4.167.755,62

CREDITI DA DIRITTI DI SEGRETERIA 100.000,00 100.000,00

CREDITI DA CONTRIBUTI FONDO PEREQ. Parte rigida

- -

CREDITI DA CONTRIBUTI FONDO PEREQUATIVO PARTE PROGETTUALE

- -

CREDITI DA GESTIONE SERVIZI 200.000,00 200.000,00

ALTRI CREDITI 100.000,00 200.000,00

CREDITI DA SERVIZI CONTO TERZI - -

TOTALE CREDITI 4.901.674,62 4.667.755,62

DEBITI DI FUNZIONAMENTO 2017 2018

DEBITI DI FUNZIONAMENTO 2.000.000,00 2.500.000,00

DEBITI PER INTERVENTI ECONOMICI 800.000,00 800.000,00

DEBITI DA SERVIZI CONTO TERZI 200.000,00 200.000,00

DEBITI PER INVESTIMENTI - -

TOTALE DEBITI MATURATI NELL'ESERCIZIO 3.000.000,00 3.500.000,00

C.C.N. DI ESERCIZIO - 1.901.674,62 - 1.167.755,62

VARIAZIONE CCN [(T)-(T-1)] 1.957.066,90 733.919,00

2017 2018

TOTALE CREDITI 4.901.674,62 4.667.755,62

TOTALE DEBITI MATURATI NELL'ESERCIZIO 3.000.000,00 3.500.000,00

C.C.N. DI ESERCIZIO - 1.901.674,62 - 1.167.755,62

VARIAZIONE CCN [(T)-(T-1)] 1.957.066,90 733.919,00

La determinazione del free cash flow viene determinata come segue:

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Cash Flow e Posizione Finanziaria 2017 2018

AVANZO ECONOMICO ESERCIZIO - 794.785,52 - 431.101,00

Variazione CCN 1.957.066,90 733.919,00

Ammortamenti 62.000,00 70.000,00

accantonamento fondo rischi ed oneri 44.000,00 40.000,00

utilizzo effettivo del fondo rischi ed oneri - -

accantonamento fondo TFR 172.000,00 155.000,00

utilizzo fondo TFR Liquidazioni - -

FLUSSO DELLA GESTIONE CARATTERISTICA 1.440.281,38 567.818,00

(Investimenti)/disinvestimenti - 125.000,00 - 181.000,00

rettifiche attivo patrimoniale - -

plusvalenze/minusvalenze da alienazioni - -

- -

FLUSSO DELLA GESTIONE NON CARATTERISTICA - 125.000,00 - 181.000,00

CASH FLOW DOPO LA GESTIONE PATRIMONIALE 1.315.281,38 386.818,00

Riscossione crediti finanziamento -

Pagamento debiti di Finanziamento -

-

Nuovi Debiti di Finanziamento -

-

Nuovi Crediti di finanziamento -

FLUSSO DELLE POSTE FINANZIARIE -

-

FREE CASH FLOW 1.315.281,38 386.818,00

CALCOLO DELLA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA E DELLA CASSA

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 2017 2018

CASSA INIZIALE ALL'1-1-T 7.138.736,39 7.000.000,00

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA al 31.12 8.454.017,77 7.386.818,00

CASSA FINALE 8.454.017,77 7.386.818,00

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Debiti di finanziamento - -

Posizione finanziaria media anno 7.796.377,08 7.193.409,00

Di seguito vengono illustrate le fonti di copertura degli investimenti previsti per l’esercizio 2018:

FONTI DI COPERTURA

Cash flow (determinato nelle due modalità sopra illustrate) € 368.899 (€ 386.818)

Disinvestimenti € -

Mutui € -

Totale Fonti di Copertura € 368.899 (€ 386.818)

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI (€ 4.000,00): vengono finanziate esclusivamente da risorse finanziarie disponibili (flusso di cassa come risulta dai prospetti sopra esposti);

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI (€ 172.000,00): vengono finanziate esclusivamente da risorse finanziarie disponibili (flusso di cassa come risulta dai prospetti sopra esposti);

IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE (€ 5.000,00): vengono finanziate esclusivamente da risorse finanziarie disponibili (flusso di cassa come risulta dai prospetti sopra esposti).

Giova sottolineare, infine, che nel 2018 non si farà ricorso a mutui né all’indebitamento bancario (anticipazione di cassa) per finanziare spese di investimento.

2.6 Modalità di riclassificazione del preventivo economico

Oltre che per natura, il preventivo economico viene riclassificato per destinazione e, a livello di sintesi, le destinazioni sono identificate dalle quattro funzioni istituzionali (Funzione A “Organi istituzionali e segreteria generale”, Funzione B “Servizi di supporto”, Funzione C “Anagrafe e servizi di regolazione del mercato”, Funzione D “Studio, formazione informazione e promozione economica”), le quali vengono identificate come collettori di attività omogenee a cui attribuire le voci direttamente ed indirettamente connesse alle attività ed ai progetti ad essi assegnati, in base all’effettivo consumo di risorse all’interno della funzione stessa.

I proventi da imputare alle singole funzioni sono quelli direttamente riferibili all’espletamento delle attività e ai progetti a loro connessi (proventi diretti); altri proventi sono stati direttamente attribuiti “per convenzione” per esempio il Diritto annuale viene attribuito alla Funzione B “Servizi di supporto” eccezione fatta per il Diritto Annuale proveniente dalla maggiorazione del 20% vincolato alla realizzazione di progetti strategici e quindi attribuito alla Funzione D “Studio, formazione, informazione e promozione economica” .

Gli oneri da attribuire alle singole funzioni sono quelli direttamente riferibili all’espletamento delle attività e dei progetti a loro connessi (oneri diretti), mentre quelli comuni a più funzioni sono stati ripartiti, dalla struttura incaricata del controllo di gestione, in base al numero dei dipendenti (oneri relativi al personale) e ai metri quadrati (es. oneri relativi alle utenze, oneri di pulizia, vigilanza, manutenzioni ordinarie, oneri di locazione di immobili).

Gli investimenti, infine, sono stati attribuiti alle funzioni se direttamente riferibili all’espletamento delle attività e dei progetti a loro connessi (es. le immobilizzazioni finanziarie sono state attribuite alla Funzione A “Organi istituzionali e segreteria generale” in base alla previsione del Segretario Generale), mentre i restanti sono stati attribuiti alla Funzione B “Servizi di supporto”.

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Dall’analisi del preventivo economico per destinazione, emerge che la funzione istituzionale D “Studio, formazione, informazione e promozione economica” assorbe risorse per un importo pari a € 3.019.271,51 in termini di oneri correnti .

La funzione A “Organi istituzionale e segreteria” è quella che assorbe minori risorse in termini di oneri correnti per un totale complessivo di € 1.101.803,25.

Da sottolineare che dalla somma degli importi totali delle due funzioni istituzionali D “Studio, formazione informazione e promozione economica” e C “Anagrafe e servizi di regolazione del mercato” si ricava la quota dei servizi destinati alle imprese, pari a € 4.518.236,40, che rappresenta il 55,35% delle risorse totali, a fronte della quota dei costi strutturali pari a € 3.643.864,60 che rappresenta il restante 44,65%.

Le funzioni B “Servizi di supporto e A “Organi istituzionali e segreteria generale” assorbono rispettivamente risorse in termini di oneri correnti, rispettivamente per € 2.542.061,35 (in particolare ammortamenti ed accantonamenti per € 1.192.584,00) e per € 1.101.803,25 (in particolare gli oneri di funzionamento per € 565.369,84 di cui 248.000,00 per le quote associative di sistema).

Per quanto riguarda, invece, il piano degli investimenti, le risorse complessive pari a € 181.000,00 sono assegnate alla funzione B “Servizi di supporto” per € 176.000,00 (immobilizzazioni immateriali e immobilizzazioni materiali) e alla funzione A “Organi istituzionali e segreteria generale” per € 5.000,00 (immobilizzazioni finanziarie).

Di seguito vengono sintetizzati i criteri utilizzati per la ripartizione dei proventi, degli oneri e degli investimenti tra le quattro funzioni istituzionali:

A) PROVENTI CORRENTI

1) DIRITTO ANNUALE

- Diritto annuale - Provento direttamente attribuito per convenzione alla Funzione B “Servizi di supporto”

- Diritto annuale maggiorazione 20% - Provento direttamente attribuito per convenzione alla Funzione D “Studio, formazione informazione e promozione economica”

- Ravvedimento operoso - Provento direttamente attribuito per convenzione alla Funzione B “Servizi di supporto”

- Ravvedimento operoso maggiorazione 20% - Provento direttamente attribuito per convenzione alla Funzione D “Studio, formazione informazione e promozione economica”

- Sanzioni diritto annuale - Provento direttamente attribuito per convenzione alla Funzione B “Servizi di supporto”

- Sanzioni diritto annuale maggiorazione 20% - Provento direttamente attribuito per convenzione alla Funzione D “Studio, formazione informazione e promozione economica”

· Restituzioni - Onere a diretta decurtazione del provento relativo

2) DIRITTI DI SEGRETERIA

· Proventi direttamente attribuito alle Funzioni C e D in base alle previsioni dei dirigenti

· Restituzioni - Onere a diretta decurtazione del provento relativo

3) CONTRIBUTI TRASFERIMENTI ED ALTRE ENTRATE

· Contributi da progetti del f. do perequativo - Provento direttamente attribuito alle Funzioni B “Servizi di supporto”

· Contributi da Progetti - Provento direttamente attribuito alla Funzione D “Studio, formazione, informazione e promozione economica”

· Altri contributi e trasferimenti - Provento direttamente attribuito per convenzione alle Funzioni , C e D in base alle previsioni del dirigente e del personale incaricato di Alta Professionalità e di Posizione Organizzativa

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· Altre entrate - Provento direttamente attribuito per convenzione alle Funzioni B ”Servizi di supporto” (rimborsi e recuperi diversi, recupero spese generali uso locali)

·

4) PROVENTI CESSIONE BENI E PRESTAZIONE DI SERVIZI

· · Altri proventi attività commerciali - Provento direttamente attribuito per convenzione alle Funzioni B, C e D in base alle previsioni del dirigente e del personale incaricato di Alta Professionalità e di Posizione Organizzativa

5) VARIAZIONE DELLE RIMANENZE Non è stato previsto alcun importo per il 2018.

B) ONERI CORRENTI

6) PERSONALE

a) COMPETENZE AL PERSONALE

· Retribuzione ordinaria - Onere diretto imputabile a tutte le funzioni in base al personale

· Retribuzione straordinaria - Onere diretto imputabile a tutte le funzioni in base al personale

· Salario accessorio - Onere diretto imputabile a tutte le funzioni in base al personale

b) ONERI SOCIALI E ASSISTENZIALI - Onere diretto imputabile a tutte le funzioni in base al personale

c) ACCANTONAMENTI AL TFR - Onere diretto imputabile a tutte le funzioni in base al personale

d) ALTRI COSTI

· Cassa Mutua, Borse di Studio, Oneri per accertamenti sanitari, Oneri per tirocini formativi e altre spese per il personale - Onere diretto imputabile alla funzione B “Servizi di supporto”

· Oneri per personale in convenzione - Onere diretto imputabile alla funzione D “Studio, formazione, informazione e promozione economica.

7) FUNZIONAMENTO

a) PRESTAZIONI DI SERVIZI

· Oneri per consulenze legali - Onere diretto imputabile alla Funzione A “Organi Istituzionali e Segreteria Generale” e alla funzione C “ Anagrafe e servizi di regolazione del mercato”

· Incarichi previsti dalla legge – Incarichi per lavoro autonomo - Onere diretto imputabile alle funzioni in base alle previsioni del dirigente e del personale incaricato di Alta Professionalità e di Posizione Organizzativa

· Oneri rimborso personale interinale - Onere diretto imputabile a tutte le funzioni in base al personale

· Indennità e rimborso spese missione - Onere diretto imputabile a tutte le funzioni in base al personale

· Buoni pasto - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Formazione del personale - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Oneri per la riscossione del diritto annuale - Onere diretto imputale alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Oneri telefonici - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base al numero dei dipendenti per funzione

· Utenze: acqua, energia elettrica, riscaldamento - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base ai metri quadri per funzione

· Pulizie locali - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base ai metri quadri per funzione

· Servizio di vigilanza - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base ai metri quadri per funzione

· Altre spese - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base al numero dei dipendenti per funzione

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· Manutenzioni varie - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base ai metri quadri per funzione

· Assicurazioni - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base al numero dei dipendenti per funzione

· Oneri per facchinaggio - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base ai metri quadri per funzione

· Oneri per servizio Infocamere - Onere diretto imputabile alla Funzione A “Organi Istituzionali e Segreteria Generale” alla Funzione B “Servizi di supporto” e alla Funzione C“ Anagrafe e Servizi di Regolazione del Mercato” e D “Studio, formazione, informazione e promozione economica”

· Spese generali informatica - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Spese di rappresentanza - Onere diretto imputabile alla Funzione A “Organi Istituzionali e Segreteria Generale”

· Oneri per autovetture - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base al numero dei dipendenti per funzione

· Postali e telegrafiche - Onere diretto imputabile alle funzioni in base alle previsioni del dirigente e del personale incaricato di Alta Professionalità e di Posizione Organizzativa

· Custodia materiale cartaceo - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Spese per corriere - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Indennità/Rimborsi spese Missioni "Ispettori metrici" - Onere diretto imputabile alla Funzione C “ Anagrafe e Servizi di Regolazione del Mercato”

· Missioni autorizzate Giunta fuori limite - Onere diretto imputabile alle Funzioni A “Organi Istituzionali e Segreteria Generale” e D “Studio, formazione, informazione e promozione economica”

b) GODIMENTO DI BENI DI TERZI

· Noleggio fotocopiatrici - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base ai dipendenti

· Noleggio auto - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base ai dipendenti

· Canone di concessione demaniale, Affitti e Locazioni Immobili – Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

c) ONERI DIVERSI DI GESTIONE

· IRAP personale in ruolo, e interinale -Onere diretto imputabile a tutte le funzioni in base al personale

IRAP redditi assimilati - Onere diretto imputabile alla Funzione A “Organi Istituzionali e Segreteria Generale”

· Cancelleria, modulistica e pubblicazioni - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base al numero dei dipendenti per funzione

· Acquisto stampati - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base al numero dei dipendenti per funzione

· Carnet ATA – TIR e certificati d’origine - Onere diretto imputabile alla Funzione C “ Anagrafe e Servizi di Regolazione del Mercato”

· Materiale di consumo informatico - Onere comune da ripartire tra tutte le funzioni in base al numero dei dipendenti per funzione

· Imposte e tasse - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Spese servizio metrico – Servizi attività di vigilanza - Onere diretto imputabile alla Funzione C “ Anagrafe e Servizi di Regolazione del Mercato”

· Vari versamenti al bilancio dello Stato - Onere diretto imputabile alla Funzione A “Organi Istituzionali e Segreteria Generale”

· Oneri per Sito Istituzionale e per rassegna stampa - Onere diretto imputabile alla Funzione A “Organi Istituzionali e Segreteria Generale”

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d) QUOTE ASSOCIATIVE

Tutte le quote associative di sistema, compresa la partecipazione al fondo perequativo, sono oneri diretti imputabili alla Funzione A “Organi Istituzionali e Segreteria Generale”

e) ORGANI ISTITUZIONALI

Tutti i compensi, indennità, gettoni comunque denominati, compresi gli oneri assistenziali e previdenziali INPS, nonché i rimborsi spesele spese, sono oneri diretti imputabili alla Funzione A “Organi Istituzionali e Segreteria Generale”

8) INTERVENTI ECONOMICI

· Interventi economici indiretti - Onere diretto imputabile alla Funzione D “Studio, formazione, informazione e promozione economica”

· Interventi economici diretti - Onere diretto imputabile alle diverse funzioni secondo il tipo di intervento

· Altri interventi economici in collaborazione con enti locali - Onere diretto imputabile alla Funzione D “Studio, formazione, informazione e promozione economica”

· Quote associative per lo sviluppo economico - Onere diretto imputabile alla Funzione D “Studio, formazione, informazione e promozione economica”

· Contributo all’ Azienda Speciale - Onere diretto imputabile alla Funzione D “Studio, formazione, informazione e promozione economica”

9) AMMORTAMENTI E ACCANTONAMENTI

· Immobilizzazioni immateriali - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Immobilizzazioni materiali - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Svalutazione crediti - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto” e alla Funzione D “Studio, formazione, informazione e promozione economica” per la parte legata alla maggiorazione del 20% del diritto annuale

- Accantonamento Fondo Rinnovi Contrattuali - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

GESTIONE FINANZIARIA

· Proventi finanziari - Provento diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Oneri finanziari - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

PIANO DEGLI INVESTIMENTI

· Immobilizzazioni immateriali - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

· Immobilizzazioni materiali - Onere diretto imputabile alla Funzione B “Servizi di supporto”

- Immobilizzazioni finanziarie – Onere diretto imputabile alla Funzione A “Organi Istituzionali e Segreteria Generale”

2.7 Analisi delle previsioni di budget annuale e pluriennale

Il Budget economico annuale, riclassificato secondo lo schema allegato 2) al Decreto MEF 27/3/2013:

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è stato redatto secondo lo schema di raccordo (allegato n. 4) tra il piano dei conti, definito con la nota del Ministero dello Sviluppo Economico n. 197017 del 21.10.2011 e attualmente utilizzato dalle Camere di Commercio, e lo schema di budget economico allegato al decreto MEF 27.03.2013;

è formulato in termini di competenza economica;

è predisposto per natura.

Il Budget economico annuale è stato riclassificato in coerenza con lo schema di raccordo tra il piano dei conti, definito con la nota del Ministero dello Sviluppo Economico n. 197017 del 21.10.2011 e attualmente utilizzato dalle Camere di Commercio, e lo schema di budget economico allegato al decreto MEF 27.03.2013.

In esito a tale quadro di raccordo (Allegato 4 della Lettera Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n. 0148123 del 12 settembre 2013), è stato redatto lo schema di budget economico di cui all'art. 2 comma 3 del D. M. 27/3/2013, il quale presenta una diversa impostazione rispetto al preventivo economico di cui all'allegato A del DPR 254/2005, per le voci di seguito riportate:

I contributi in c/esercizio da organismi esterni, i quali sono specificati per ente erogatore (da Regione € 80.000,00, da altri enti pubblici € 53.500,00 e dall'Unione Europea € 25.000,00);

Le consulenze, le collaborazioni e le altre prestazioni di lavoro, le quali sono distintamente indicate (€ 143.856,00) e comprendono la retribuzione del personale interinale e oneri per agenzia ( € 141.356,00) e gli incarichi per lavoro autonomo (€ 2.500,00);

Gli oneri per provvedimenti di contenimento della spesa pubblica (€ 283.465,00), i quali sono evidenziati separatamente rispetto agli altri oneri diversi di gestione, in esito ai versamenti previsti per le singole tipologie di spesa, soggette a vincolo e a conseguente versamento allo Stato;

Le quote associative (Unione nazionale, partecipazione al Fondo Perequativo Unioncamere ed altre quote) per complessivi € 248.000,00, le quali non sono evidenziate a parte ma sono comprese all'interno degli altri oneri diversi di gestione.

Il Budget economico pluriennale, redatto secondo lo schema allegato 1) al Decreto MEF 27/3/2013:

copre un periodo di tre anni in relazione alle strategie delineate nei documenti di programmazione pluriennale approvati dagli organi decisionali degli enti; in particolare, per le Camere di Commercio, deve tener conto degli indirizzi generali approvati dal Consiglio camerale con il Programma pluriennale nonché degli aggiornamenti effettuati in sede di approvazione della Relazione Previsionale e Programmatica;

è formulato in termini di competenza economica;

presenta un'articolazione delle poste coincidente con quella del budget economico annuale;

tiene conto, inoltre, dei programmi e degli obiettivi, individuati su base triennale, nel documento relativo al Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio.

Il budget triennale di competenza economica relativo al periodo 2018-2020 è stato redatto secondo lo schema di cui all'art. 1 comma 2 del D. M. 27/3/2013.

I valori iscritti nella colonna dell'anno 2018 corrispondono a quelli riportati nel budget economico riclassificato sopra illustrato.

Il risultato economico dell'esercizio passa da un disavanzo di € 431.101,00 nell'anno 2018 (gli organi camerali, hanno ritenuto di mantenere nel 2018 adeguate risorse in favore degli interventi economici al fine di realizzare il programma delle iniziative promozionali contenuto nella Relazione Previsionale Programmatica) al pareggio economico nel 2019 e nel 2020. Saranno poi gli stessi organi camerali ad adottare le decisioni ritenute più opportune in merito all'entità delle risorse da destinare agli interventi economici, in coerenza con il programma di mandato e con il processo di riforma delle Camere di Commercio.

Il risultato della gestione corrente (differenza tra valore della produzione e costi della produzione) passa da un disavanzo di € 442.101,00 nell'anno 2018 ad un disavanzo di € 11.000 nel 2019-2020.

La gestione finanziaria presenta un avanzo di Euro 11.000,00 nel 2018 che si presume rimarrà uguale negli anni 2019-2020.

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Il totale dei proventi correnti (totale del valore della produzione) registra nel corso del triennio 2018-2020 un leggero decremento del 1,9% passando da € 7.720.000,00 nel 2018 a € 7.570.000,00 nel 2019 e 2020.

Per quanto riguarda i costi della produzione, nel corso del triennio 2018-2020 essi passano da € 8.162.101,00 nel 2018 a € 7.581.000,00 nel 2019 e 2020, con una riduzione del 7,1%, così giustificata:

Riduzione degli oneri per servizi del 13,7% dovuta essenzialmente ad una minore erogazione di servizi istituzionali relativi agli interventi economici: ciò in quanto la Giunta camerale ha ritenuto di garantire l'equilibrio economico nel biennio 2019-2020;

Riduzione degli oneri per il personale per circa € 113.000,00 per effetto delle presunte cessazioni e della riforma del sistema camerale in atto;

Le previsioni contenute nel budget triennale 2018-2020 sopra illustrate potranno subire modifiche in sede di aggiornamento del preventivo economico 2018 in conseguenza di novità normative e/o di variazioni degli obiettivi programmatici stabiliti dagli organi di indirizzo politico.

2.8 Analisi delle previsioni finanziarie

La predisposizione del prospetto delle previsioni di entrata risponde alla disposizione contenuta nella Nota del Ministero dello Sviluppo Economico n. 148123 del 12.09.2013 (Istruzioni applicative del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 27 marzo 2013) che definisce l’elenco dei documenti che le Camere di Commercio sono tenute ad approvare entro il 31 dicembre di ciascun anno.

Tale prospetto non è in realtà previsto in maniera specifica tra gli allegati di cui all’art. 2 di cui al Decreto già menzionato (che prevede, al contrario, il prospetto delle previsioni di spesa complessiva articolato per missioni e programmi di cui si illustra al paragrafo successivo), tuttavia la nota ministeriale lo richiama e lo disciplina con apposito allegato in quanto documento di raccordo con il conto consuntivo in termini di cassa di cui all’art. 9 del Decreto MEF.

Il prospetto delle previsioni di entrata deve essere redatto secondo il principio di cassa (non di competenza economica) e deve contenere le previsioni di entrata che la Camera stima di incassare nel corso del 2017. La classificazione delle voci, nelle more dell’adeguamento della codifica gestionale SIOPE al piano dei conti delle amministrazioni pubbliche, viene fatta secondo la codifica prevista dal decreto MEF del 12/04/2011.

I criteri di redazione utilizzati per la definizione delle poste finanziarie dell’allegato 3 sono stati i seguenti:

laddove possibile, è stata effettuata una valutazione puntuale dei proventi 2018 che si prevede avranno una manifestazione finanziaria nel corso dell’esercizio in esame, oltre che una valutazione dei presumibili crediti che si trasformeranno in incassi nel corso del periodo oggetto di programmazione (es: voci di contributi e trasferimenti);

in altri casi, si è proceduto con una stima determinata sulla base di una percentuale dei flussi delle riscossioni del 2017.

Il prospetto relativo alle previsioni di spesa complessiva articolata per missioni e programmi è previsto dall’art. 9, comma 3 del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 27 marzo 2013, secondo il formato di cui all’allegato 3 della Nota Ministeriale n. 148123 del 12.09.2013.

Tale documento, come il precedente, è redatto secondo il principio di cassa e deve contenere le stime dei pagamenti che si intende effettuare nel corso dell’anno oggetto di programmazione.

Per la sola parte relativa alle uscite, viene prevista l’articolazione per missioni e programmi, la cui individuazione è definita nelle linee guida generali di cui al D.P.C.M. 12.12.2012; l’art. 2 del decreto in esame definisce le missioni come “ funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalle amministrazioni pubbliche nell’utilizzo delle risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate”, mentre all’art. 3, comma 2 viene previsto che “Ciascuna amministrazione pubblica (…) individua tra le missioni del bilancio dello stato attualmente esistenti, quelle maggiormente rappresentative delle finalità istituzionali, delle funzioni principali e degli obiettivi strategici dalla stessa perseguite”.

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All’art. 4 vengono definiti invece i programmi quali “aggregati omogenei di attività realizzate dall’amministrazione volte a perseguire le finalità individuate nell’ambito delle missioni. La realizzazione di ciascun programma è attribuita ad un unico centro di responsabilità amministrativa, corrispondente all’unità organizzativa individuata in conformità con i regolamenti di organizzazione, ovvero, con altri idonei provvedimenti adottati dalle singole amministrazioni pubbliche.”

Il Ministero ha individuato alcune specifiche missioni riferite agli enti camerali, e all’interno delle stesse i programmi secondo la corrispondente codificazione COFOG, maggiormente rappresentativi.

Le missioni individuate ai sensi del D.P.C.M. 12/12/2012 sono le seguenti:

Missione 011 “Competitività e sviluppo delle imprese” nella quale confluirà la funzione D “Studio, formazione, informazione e promozione economica”, con esclusione della parte relativa all’attività di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese;

Missione 012 “Regolazione dei mercati” comprendente la funzione C “Anagrafe e servizi di regolazione dei mercati” imputata a sua volta, per la parte relativa all’anagrafe, alla classificazione COFOG di II livello ”Servizi generali delle pubbliche amministrazioni” e per la parte relativa al servizio di regolazione dei mercati alla classificazione COFOG di II livello “Affari economici – Affari generali economici commerciali e del lavoro”;

Missione 016 “Commercio internazione e ed internazionalizzazione del sistema produttivo” che comprende la parte della funzione D relativa all’attività di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese;

Missione 032 - “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche” comprendenti le funzioni A e B;

Missione 033 – “Fondi da ripartire” che accolgono le risorse che all’atto della previsione non sono riconducibili ad alcuna missione specifica.

Le missioni 90 e 91 (rispettivamente “Servizi per conto terzi e partite di giro” e “Debiti da finanziamento dell’amministrazione”) dovranno riferirsi alle operazioni effettuate dalla Camera in qualità di sostituto d’imposta e per le attività di gestione per conto terzi, e per le spese da sostenere a titolo di rimborso dei prestiti contratti dall’amministrazione pubblica.

I criteri di previsione utilizzati per determinare i flussi finanziari delle singole voci, associate ai codici SIOPE, sono stati i seguenti:

in alcuni casi, il flusso finanziario 2018 è uguale a quello di previsione economica 2018, quando si è certi che la manifestazione finanziaria avverrà nel corso del 2018 perché legata a scadenze fissate da norme di legge, come per esempio i vari versamenti ai capitoli di entrata del bilancio dello Stato, o alle scadenze fissate da convenzioni stipulate per l’erogazione di determinati servizi;

in altri casi, il flusso finanziario 2018 è stato stimato uguale a quello finanziario previsto per il 2017, relativamente a quelle voci che hanno un andamento costante negli anni e per le quali anche la previsione economica 2018 è rimasta pressoché invariata rispetto a quella dello scorso anno;

infine, per quelle voci per cui non è stato possibile trovare un criterio oggettivo in quanto si tratta di voci il cui ammontare varia ogni anno, essendo legate ad eventi diversi come per esempio l’organizzazione di corsi, convegni e seminari oppure la formazione rivolta a terzi e quindi non è possibile prevedere un trend storico, è stata ipotizzato un flusso prevedendo una percentuale di realizzazione finanziaria 2018 rispetto alla previsione economica 2018.

Una volta determinati i flussi finanziari per le singole voci di spesa, questi sono stati poi imputati alle diverse missioni e programmi o direttamente, dove era possibile, oppure utilizzando diversi driver:

peso percentuale della singola voce per missione su totale voce per i codici riguardanti il personale (es: le competenze al personale missione 11 è calcolato moltiplicando il valore di previsione di quella missione, corrispondente ad un centro di costo, per il peso del singolo valore di previsione sul totale delle competenze)

il numero di unità di personale impiegato per quelle voci che nell’allegato A vanno ribaltate utilizzando lo stesso driver (es: oneri comuni come cancelleria, acquisto materiale di consumo, ecc…)

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i metri quadri per quelle stesse voci che nell’allegato A vanno ribaltate utilizzando lo stesso driver (es: oneri per la vigilanza, per le pulizie).

3 Piano degli Indicatori e dei risultati attesi di bilancio

Il Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio, previsto dall'art. 19 del D. Lgs. 31 maggio 2011, n. 91, illustra il contenuto dei programmi di spesa, espone informazioni sintetiche sui principali obiettivi da realizzare con riferimento agli stessi programmi del bilancio per il triennio della programmazione finanziaria e contiene gli indicatori individuati per quantificare tali obiettivi. Tale documento costituisce un allegato al Preventivo Economico. Il Ministero dello Sviluppo Economico, tenendo conto delle funzioni assegnate alle Camere di Commercio dalla L. 580/1993, ha individuato, tra quelle definite per lo Stato, le specifiche missioni riferite alle Camere di Commercio e, all’interno delle stesse, i programmi che più rappresentano le attività svolte dagli enti camerali. Le missioni rappresentano le funzioni principali definite in base allo scopo principale dell’amministrazione, mentre i programmi sono aggregati omogenei di attività realizzate dall’amministrazione per il perseguimento delle finalità individuate nell’ambito di ciascuna missione. Per ogni programma di spesa, il Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio fornisce una descrizione sintetica dei principali obiettivi da realizzare e, per ciascuno di essi, definisce:

· i portatori di interesse (stakeholder), ossia singoli individui o gruppi di essi che possono influenzare o

essere influenzati dal raggiungimento degli obiettivi da parte dell'amministrazione;

· i centri di responsabilità, ovvero le aree organizzative coinvolte nella realizzazione di ciascun obiettivo;

· gli indicatori che ne consentono la misurazione, con l’esplicitazione dei target, dell’ultimo valore consuntivo

disponibile, dell’algoritmo di calcolo, della tipologia, dell’unità di misura e della fonte dati;

· le risorse da utilizzare per la realizzazione.

Per l’analisi dello scenario istituzionale e socio-economico, dei vincoli finanziari e normativi, degli interventi organizzativi in atto e previsti si rinvia a quanto ampiamente illustrato nel Preventivo Economico (di cui il presente documento costituisce allegato) e nella Relazione previsionale e programmatica approvata con la Delibera di Consiglio n. 32 del 3/11/2017. Il sistema di obiettivi e indicatori del presente Piano sarà coerente e si raccorderà con i contenuti del Piano della performance. La necessità di garantire coerenza tra i due documenti, oltre ad essere prevista dal D. Lgs. 91/2011, è ribadita dalla delibera ANAC n. 6/2013 secondo la quale “gli obiettivi, gli indicatori e i target contenuti nel Piano della performance devono essere coerenti con quanto previsto dai documenti contabili e, in particolare, con quanto disposto dal D. Lgs. n. 91/2011 e dal D.P.C.M. del 18 settembre 2012”. La Camera di Commercio di Ancona ha associato ai programmi di spesa individuati dal Ministero dello Sviluppo Economico gli obiettivi strategici definiti con la Relazione previsionale e programmatica che alimenteranno anche la dimensione strategica del nuovo Piano della performance. La scelta di garantire la coerenza tra i due documenti a livello strategico è motivata dal fatto che gli obiettivi strategici offrono una panoramica sintetica ma, al tempo stesso, completa dell’azione camerale e degli effetti sulle attese degli stakeholder. Per ciascun obiettivo, in ottemperanza alle disposizioni del DPCM del 18 settembre 2012, è fornita una sintetica descrizione e sono esplicitate tutte le informazioni richieste per gli indicatori utilizzati per misurarne il conseguimento. In considerazione del processo di riforma del sistema camerale avviato dall'art.10 della legge delega sulla P.A. n.124/2015, i target degli indicatori sono definiti solo con riferimento all’annualità 2018. La Camera di Commercio di Ancona opererà, infatti, in via autonoma, sia pur nell’ambito delle funzioni ridefinite dal decreto, per la maggior parte del 2018 in attesa della conclusione della procedura elettiva degli organi della nuova Camera di Commercio derivante dagli accorpamenti. Relativamente alle risorse da utilizzare per la realizzazione di ciascun obiettivo, l’ente ha determinato gli oneri correnti che si prevede di sostenere, nell’esercizio successivo, per lo svolgimento delle attività

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necessarie al conseguimento dell’obiettivo stesso. Tra gli oneri correnti figurano il personale, il funzionamento e gli interventi economici che, quando indiretti, sono stati ripartiti in base a driver rispondenti al principio funzionale. Gli ammortamenti e gli accantonamenti non sono stati ripartiti tra gli obiettivi, ma considerati oneri comuni. Il format utilizzato per la predisposizione del documento è quello comune predisposto da Unioncamere.

4 Conclusioni

Il Preventivo economico 2018 (Allegato A), corredato dalla presente relazione illustrativa, è stato predisposto dalla Giunta sulla base dei principi sanciti dall'attuale regolamento di contabilità (DPR 254/2005), tenendo conto della Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n. 3612/C del 26/7/2007, delle istruzioni del Manuale operativo del nuovo regolamento di contabilità del 5/10/2006 nonché della Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n. 3622/C del 5/2/2009 la quale contiene i quattro documenti elaborati dalla Commissione ex art. 74 del citato DPR, istituita per l’interpretazione e l’applicazione dei principi contabili contenuti nel Regolamento, in coerenza con la natura e le funzioni dei soggetti disciplinati.

Nella predisposizione del preventivo economico 2018 si è, inoltre, tenuto conto del nuovo quadro normativo in materia di adeguamento ed armonizzazione dei sistemi contabili pubblici, delle istruzioni applicative diramate dal Ministero dello Sviluppo Economico (Nota prot. n. 0148123 del 12/9/2013) per la predisposizione dei nuovi prospetti contabili previsti dal Decreto MEF 27/3/2013 nonché dei criteri previsti dalla nota citata per la redazione degli stessi.

Il preventivo economico, con tutti i prospetti contabili previsti dal DPR 254/2005 e dal DM 27/3/2013 sarà approvato dal Consiglio camerale il 20 dicembre p. v., previa relazione con parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti.

Dopo aver accertato che sono stati rispettati i principi contabili elaborati per le Camere dei Commercio dalla suddetta commissione nazionale, oltre a quelli generali della contabilità economica e patrimoniale, e che il Preventivo economico è stato redatto in coerenza con le linee programmatiche annuali decise dal Consiglio con l’approvazione della Relazione Previsionale e Programmatica per l’esercizio 2018,

Tutto ciò premesso,

si ritiene che il presente documento di programmazione annuale sia meritevole di approvazione.

Ancona, 6 dicembre 2017

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ALLEGATI - Preventivo economico, ai sensi dell’articolo 6 del D.P.R. n. 254/2005, e redatto secondo lo schema

dell’allegato A) al D.P.R. medesimo;

- Budget economico annuale, redatto secondo lo schema allegato 2) al decreto 27 marzo 2013;

- Budget economico pluriennale, redatto secondo lo schema allegato 1) al decreto 27 marzo 2013 e

definito su base triennale;

- Prospetto delle previsioni di entrata e delle previsioni di spesa complessiva, articolato per missioni e programmi, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto 27 marzo 2013 secondo lo schema allegato n. 3;

- Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio, redatto ai sensi dell’articolo 19 del d.lgs. n. 91/2011 e secondo le linee guida definite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 18 settembre 2012.