pressione bassa 2014 RETdi Babbo Natale” Ingresso Adulti 5,00 - Bambini 3,00 ... Il Teatro è...

2
TEATRO LABORATORIO Progetto e direzione artistica Sergio Mascherpa STAGIONE 2014-2015 INGRESSO LIBERO Dalla parte della cultura: Associazione MONTESSORI Gruppo Culturale VIDEOAMICI LA STAGIONE DEL TEATRO LABORATORIO dalla CITTÀ alla PROVINCIA Per informazioni: Teatro Laboratorio dal lunedì al venerdì dalle 10,30 alle 17,30 030.302696 - 030.390750 [email protected] www.teatrolaboratoriobrescia.net Teatro Ragazzi Teatro Ragazzi Seguici su Facebook Teatro Laboratorio Brescia COMUNE DI LENO COMUNE DI REZZATO COMUNE DI OME COMUNE DI RONCADELLE COMUNE DI CELLATICA COMUNE DI FLERO COMUNE DI GOTTOLENGO COMUNE DI GUSSAGO COMUNE DI GHEDI COMUNE DI BRESCIA Con il Patrocinio di Con il Patrocinio di COMUNE DI LOGRATO COMUNE DI POMPIANO SAN ZENO NAVIGLIO PALAZZOLO SULL’OGLIO OFFLAGA AN ZENO NAVIGL n il Patrocinio Venerdì 21 novembre ore 21.00 Gottolengo - Teatro Zanardelli JASHGAWRONSKY BROTHERS “Trash” Ingresso 6,00 Venerdì 2 gennaio 2015 ore 21.00 Cellatica - Teatro Comunale Sabato 3 Gennaio 2015 ore 21.00 Gottolengo - Teatro Zanardelli SERGIO MASCHERPA “La libertà (non è star sopra un albero)”- Un omaggio al signor G Ingresso 6,00 Venerdì 28 novembre ore 21.00 Cellatica - Teatro Comunale LE TARDE “Meglio tarde che mai” Ingresso 6,00 Domenica 11 gennaio 2015 ore 15.00 Brescia - Cinema/Teatro Sereno Villaggio Sereno TEATRINO DELL’ERBA MATTA “Raperonzola” Ingresso Adulti 5,00 - Bambini 3,00 Tesserati Videoamici 4,00 Domenica 18 gennaio 2015 ore 17.00 Gussago - Sala Togni Comp. di circo, teatro comico poetico MILO E OLIVIA - Fond. Teatro Ragazzi “L’oste & Found” Un viaggio da ridere Ingresso Adulti 5,00 - Bambini 3,00 Venerdì 6 febbraio 2015 ore 21.00 Cellatica - Teatro Comunale PAOLA RIZZI “Paese mio che stai sulla collina” (Monologo in dialetto bresciano) Ingresso 6,00 Venerdì 13 marzo 2015 ore 21.00 Rezzato - CTM ANNA MEACCI “Volevo fare la DJ” Ingresso 5,00 Domenica 22 febbraio 2015 ore 15.00 Villaggio Sereno - Cinema Teatro Sereno TEATRO INVITO “Cappuccetto Blues” Ingresso Adulti 5,00 - Bambini 3,00 Tesserati Videoamici 4,00 Domenica 7 dicembre ore 14.30 Ome - Scuola Infanzia TEATRO LABORATORIO “Acquestorie” INGRESSO LIBERO Domenica 14 dicembre ore 17.00 Gussago - Sala Togni FONDAZIONE AIDA “La coperta di Natale” Ingresso Adulti 5,00 - Bambini 3,00 Domenica 21 dicembre ore 17.00 Leno - Teatro Comunale EMANUELE ARRIGAZZI “La favola di Natale” INGRESSO LIBERO Domenica 23 novembre ore 15.00 Brescia - Cinema/Teatro Sereno Villaggio Sereno TEATRO LABORATORIO “L’Acchiappasogni” Ingresso Adulti 5,00 - Bambini 3,00 Tesserati Videoamici 4,00 Martedì 6 gennaio 2015 ore 17.00 Ghedi - Sala Consiliare COMPAGNIA IL MELARANCIO “Il libro delle Fantapagine” Ingresso 3,00 Venerdì 5 dicembre ore 21.00 Flero - Villa Grasseni TEATRO IPOTESI Teatro Stabile di Genova “Chilometro zero” Ingresso Adulti 6,00 Venerdì 16 gennaio 2015 ore 21.00 Flero - Villa Grasseni GIAMPIERO PIZZOL “Romagna Solatia” Ingresso 6,00 Domenica 1 febbraio 2015 ore 17.00 Gussago - Sala Togni TEATROMBRIA “Il topolino che scoprì il mondo” Ingresso Adulti 5,00 - Bambini 3,00 Domenica 22 febbraio 2015 ore 17.00 Gottolengo - Teatro Zanardelli TEATRO LABORATORIO “Francesco....infinitamente piccolo, infinitamente grande” Ingresso Adulti 5,00 - Bambini 3,00 Domenica 1 marzo 2015 ore 21.00 Ghedi - Auditorium BCC RITA PELUSIO “Eva-Diario di una costola” INGRESSO LIBERO Venerdì 19 dicembre ore 21.00 Palazzolo sull’Oglio - Teatro Sociale TEATRO LABORATORIO “Bibbiù” Spettacolo in dialetto bresciano Ingresso intero 15,00 - ridotto 13,00 Teatro Ragazzi Teatro Ragazzi Domenica 14 dicembre ore 17.00 Ghedi - Teatro Gabbiano BUSTRIC “Questa sera grande spettacolo” Ingresso Adulti 5,00 - Bambini 3,00 Teatro Ragazzi Martedì 30 dicembre ore 20.45 Rezzato - CTM TEATRO DEL BURATTO “Giocagiocattolo” Ingresso 3,00 Teatro Ragazzi TEATRO LABORATORIO Teatro Ragazzi Teatro Ragazzi Teatro Ragazzi Teatro Ragazzi Per il centenario della 1 a guerra mondiale “La grande guerra” Sabato 18 ottobre ore 21.00 Venerdì 24 ottobre ore 21.00 Venerdì 31 ottobre ore 21.00 Sabato 1 novembre ore 21.00 Martedì 4 novembre ore 21.00 Venerdì 7 novembre ore 21.00 Venerdì 14 novembre ore 21.00 Sabato 15 novembre ore 21.00 Venerdì 21 novembre ore 21.00 Sabato 22 novembre ore 20.30 Lograto - Teatro Comunale Offlaga loc. Cignano - Palazzo Pontoglio Gussago - Chiesa San Lorenzo Cellatica - Teatro Comunale Flero - Villa Grasseni Roncadelle - Teatro Aurora Pompiano - Auditorium Comunale Ghedi - Auditorium BCC San Zeno - Sala Consiliare Leno - Teatro Comunale Sabato 13 dicembre ore 17.00 Cellatica -Teatro Comunale TEATRO LABORATORIO “Fata Vigilia e le renne di Babbo Natale” Ingresso Adulti 5,00 - Bambini 3,00 Teatro Ragazzi Teatro Ragazzi Teatro Ragazzi Ass. alla cultura

Transcript of pressione bassa 2014 RETdi Babbo Natale” Ingresso Adulti 5,00 - Bambini 3,00 ... Il Teatro è...

Page 1: pressione bassa 2014 RETdi Babbo Natale” Ingresso Adulti 5,00 - Bambini 3,00 ... Il Teatro è nella mente del pubblico. Il Teatro è ovunque. Il Teatro non esiste! Buon divertimento.

TEATROLABORATORIO

Progetto e direzione artistica

Sergio Mascherpa

STAGIONE 2014-2015

INGRESSO LIBERO

Dalla parte della cultura:

Associazione MONTESSORIGruppo Culturale VIDEOAMICI

LA STAGIONE DEL TEATRO LABORATORIOdalla CITTÀ alla PROVINCIA

Per informazioni:Teatro Laboratoriodal lunedì al venerdì dalle 10,30 alle 17,30030.302696 - 030.390750info@teatrolaboratoriobrescia.netwww.teatrolaboratoriobrescia.net

Teatro Ragazzi

Teatro Ragazzi

Seguici su Facebook

Teatro Laboratorio

Brescia

COMUNE DI LENO COMUNE DI REZZATOCOMUNE DI OME

COMUNE DI RONCADELLE

COMUNE DI CELLATICA COMUNE DI FLERO

COMUNE DI GOTTOLENGO COMUNE DI GUSSAGO

COMUNE DI GHEDICOMUNE DI BRESCIA

Con il Patrocinio di Con il Patrocinio di

COMUNE DI LOGRATO COMUNE DI POMPIANO SAN ZENO NAVIGLIO

PALAZZOLO SULL’OGLIO

OFFLAGAAN ZENO NAVIGL

n il Patrocinio

Venerdì 21 novembre ore 21.00Gottolengo - Teatro Zanardelli

JASHGAWRONSKY BROTHERS“Trash”

Ingresso € 6,00

Venerdì 2 gennaio 2015 ore 21.00Cellatica - Teatro ComunaleSabato 3 Gennaio 2015 ore 21.00Gottolengo - Teatro ZanardelliSERGIO MASCHERPA“La libertà (non è star sopra un albero)”- Un omaggio al signor G

Ingresso € 6,00

Venerdì 28 novembre ore 21.00Cellatica - Teatro Comunale

LE TARDE“Meglio tarde che mai”

Ingresso € 6,00

Domenica 11 gennaio 2015 ore 15.00Brescia - Cinema/Teatro Sereno Villaggio SerenoTEATRINO DELL’ERBA MATTA“Raperonzola”

Ingresso Adulti € 5,00 - Bambini € 3,00

Tesserati Videoamici € 4,00

Domenica 18 gennaio 2015 ore 17.00Gussago - Sala TogniComp. di circo, teatro comico poeticoMILO E OLIVIA - Fond. Teatro Ragazzi“L’oste & Found” Un viaggio da ridere

Ingresso Adulti € 5,00 - Bambini € 3,00

Venerdì 6 febbraio 2015 ore 21.00Cellatica - Teatro ComunalePAOLA RIZZI“Paese mio che stai sulla collina” (Monologo in dialetto bresciano)

Ingresso € 6,00

Venerdì 13 marzo 2015 ore 21.00Rezzato - CTMANNA MEACCI“Volevo fare la DJ”

Ingresso € 5,00

Domenica 22 febbraio 2015 ore 15.00Villaggio Sereno - Cinema Teatro SerenoTEATRO INVITO“Cappuccetto Blues”

Ingresso Adulti € 5,00 - Bambini € 3,00

Tesserati Videoamici € 4,00

Domenica 7 dicembre ore 14.30Ome - Scuola Infanzia

TEATRO LABORATORIO“Acquestorie”

INGRESSO LIBERO

Domenica 14 dicembre ore 17.00Gussago - Sala TogniFONDAZIONE AIDA“La coperta di Natale”

Ingresso Adulti € 5,00 - Bambini € 3,00

Domenica 21 dicembre ore 17.00Leno - Teatro ComunaleEMANUELE ARRIGAZZI“La favola di Natale”

INGRESSO LIBERO

Domenica 23 novembre ore 15.00 Brescia - Cinema/Teatro Sereno Villaggio SerenoTEATRO LABORATORIO“L’Acchiappasogni”

Ingresso Adulti € 5,00 - Bambini € 3,00

Tesserati Videoamici € 4,00

Martedì 6 gennaio 2015 ore 17.00Ghedi - Sala Consiliare

COMPAGNIA IL MELARANCIO“Il libro delle Fantapagine”

Ingresso € 3,00

Venerdì 5 dicembre ore 21.00 Flero - Villa GrasseniTEATRO IPOTESITeatro Stabile di Genova“Chilometro zero”

Ingresso Adulti € 6,00

Venerdì 16 gennaio 2015 ore 21.00Flero - Villa Grasseni

GIAMPIERO PIZZOL“Romagna Solatia”

Ingresso € 6,00

Domenica 1 febbraio 2015 ore 17.00Gussago - Sala Togni

TEATROMBRIA“Il topolino che scoprì il mondo”

Ingresso Adulti € 5,00 - Bambini € 3,00

Domenica 22 febbraio 2015 ore 17.00Gottolengo - Teatro Zanardelli

TEATRO LABORATORIO“Francesco....infi nitamente

piccolo, infi nitamente grande”

Ingresso Adulti € 5,00 - Bambini € 3,00

Domenica 1 marzo 2015 ore 21.00Ghedi - Auditorium BCC

RITA PELUSIO“Eva-Diario di una costola”

INGRESSO LIBERO

Venerdì 19 dicembre ore 21.00Palazzolo sull’Oglio - Teatro Sociale

TEATRO LABORATORIO“Bibbiù”

Spettacolo in dialetto bresciano

Ingresso intero €15,00 - ridotto €13,00

Teatro Ragazzi

Teatro Ragazzi

Domenica 14 dicembre ore 17.00Ghedi - Teatro Gabbiano

BUSTRIC“Questa sera grande spettacolo”

Ingresso Adulti € 5,00 - Bambini € 3,00

Teatro Ragazzi

Martedì 30 dicembre ore 20.45Rezzato - CTM

TEATRO DEL BURATTO“Giocagiocattolo”

Ingresso € 3,00

Teatro RagazziTEATRO LABORATORIO

Teatro Ragazzi

Teatro Ragazzi

Teatro Ragazzi

Teatro Ragazzi

Per il centenario della 1a guerra mondiale“La grande guerra”

Sabato 18 ottobre ore 21.00Venerdì 24 ottobre ore 21.00Venerdì 31 ottobre ore 21.00Sabato 1 novembre ore 21.00Martedì 4 novembre ore 21.00Venerdì 7 novembre ore 21.00Venerdì 14 novembre ore 21.00Sabato 15 novembre ore 21.00Venerdì 21 novembre ore 21.00Sabato 22 novembre ore 20.30

Lograto - Teatro ComunaleOffl aga loc. Cignano - Palazzo PontoglioGussago - Chiesa San LorenzoCellatica - Teatro ComunaleFlero - Villa GrasseniRoncadelle - Teatro AuroraPompiano - Auditorium ComunaleGhedi - Auditorium BCCSan Zeno - Sala ConsiliareLeno - Teatro Comunale

Sabato 13 dicembre ore 17.00Cellatica -Teatro ComunaleTEATRO LABORATORIO“Fata Vigilia e le renne di Babbo Natale”

Ingresso Adulti € 5,00 - Bambini € 3,00Teatro Ragazzi

Teatro Ragazzi

Teatro Ragazzi

Ass. alla cultura

Page 2: pressione bassa 2014 RETdi Babbo Natale” Ingresso Adulti 5,00 - Bambini 3,00 ... Il Teatro è nella mente del pubblico. Il Teatro è ovunque. Il Teatro non esiste! Buon divertimento.

TEATRO LABORATORIOLA GRANDE GUERRACon Alessandra Domeneghinie Sergio MascherpaImmagini e video a cura di Roberto Capo

La prima guerra mondiale è stata una guerra ricca di contraddizioni: da un lato moderna e industriale, per la prima volta si usarono mitragliatrici ed aerei,

dall’altro primordiale, combattuta nelle trincee corpo a corpo.Un esercito fatto di uffi ciali e sottuffi ciali per lo più incapaci e codardi, e di soldati che sacrifi ca-rono le loro vite in trincee fredde e desolanti. Fu un tempo di grande eroismo per molti uomini e di resistenza civile per molte donne. Luogo di scontri feroci tra eserciti avversari e di momenti in cui la guerra non esisteva più, esisteva solo la voglia di smettere di sparare. Le condizioni estreme in guerra possono anche unire gli uomini anziché dividerli: racconteremo storie di fra-tellanza, quando il nemico comune era il gelo e la fame, storie di donne forti che portavano cibo e munizioni in prima linea, ma anche storie di soldati che sbeffeggiavano il nemico dopo essere stati bombardati, storie di umane diserzioni, storie di luoghi che appartengono alla storia….Conoscere gli accadimenti della Grande Guerra suscita un senso di rispetto per quegli uomini e donne ormai dimenticati e che emergono come eroi, capaci di resistere in condizioni che per noi oggi sarebbero impossibili. L’armistizio fu fi rmato alle 5 dell’11 novembre 1918, ma il cessate il fuoco divenne effettivo alle 11…in quelle 6 ore ci furono circa 11.000 vittime.

LE TARDE“MEGLIO TARDE CHE MAI”Spettacolo comico musicaleDi Rita PelusioCon Franca Pampaloni e Luz Pierrotto

E per ricordare la scomparsa di Rose, le due anziane concertiste Ada e Elsa, tornano in scena dopo tempo immemorabile, riproponendo il loro storico repertorio:

quello che tanti anni fa le ha viste calcare, applauditissime, i palcoscenici dei più prestigiosi fe-stival di musica classica. Sono un po’ arrugginite nei movimenti e anche un po’ dure d’orecchie. Ma le mani no: quelle, agili come un tempo, volano sugli strumenti dando vita a un caleidoscopio di brani classici e moderni, magistralmente suonati dal vivo con pianoforte e fl auto traverso. Come il vecchio motore di una fuoriserie, dopo un inizio un po’ singhiozzante le due vecchiette si scatenano e tra un sorsetto, una partita a carte, molti dispetti, qualche litigio e improbabili passi di danza, danno vita al più comico, sconclusionato e coinvolgente concerto di musica clas-sica mai sentito.“Meglio tarde che mai” è uno spassoso gioco clownesco con pochissime parole, con sonorità inedite alternate ad arie classiche, in esecuzioni impeccabili che fanno da sottofondo ad anima-zioni di fi gura, gags virtuose e surreali, trucchi di magia. Un concerto comico, insomma, capace di incantare e divertire un pubblico di ogni età.

BUSTRIC“QUESTA SERA GRANDE

SPETTACOLO”Di e con Sergio Bini in arte “Bustric”

“Frammenti, giochi, facezie, salti, paradossi, invenzio-ni e scoperte per una rappresentazione il cui fi lo con-duttore è una vita d’artista. La mia.” L’attore, il mago, il mimo, l’illusionista, il clown, l’artigiano: Bustric. E’ lui che ci guida col suo passo lieve e vagabondo in un viaggio sorprendente. Il Teatro è il luogo di questo viaggio. E’ lì che Bustric cerca ed è lì che si trova, con la sua capacità di trasformare in racconto ogni gesto, gioco di prestigio, invenzione. Per Bustric il teatro è pensiero magico.“ Questa sera Grande Spettacolo ” è il frutto di tanti anni di lavoro e di ricerca. Il punto d’arrivo dal quale ripartire. Quello di Bustric è un teatro libero, aperto ad ogni possibilità, cresce e vive con lui. Un teatro di cui è autore, regista e in-terprete. Bustric prende per mano il suo pubblico e gli mostra che è possibile creare emozioni e di queste vivere, che lo stupore è una forma di conoscenza. Il pubblico crede di capire e invece sente, percepisce la disarmante forza della verità nascosta e non detta dietro un gesto, uno sguardo, un sorriso. Con Bustric scopre che il teatro è tutte le arti: Musica, Danza, Poesia, Canto, Magia ma anche Pantomima, Circo, Pittura, Disegno.Scopre che il Teatro è dove c’è cuore, verità, dolore e gioia. Il Teatro è nella mente del pubblico. Il Teatro è ovunque. Il Teatro non esiste! Buon divertimento. P.S Il Teatro è solo l’anagramma della parola Attore.

STAGIONE 2014-2015

LA STAGIONE DEL TEATRO LABORATORIOdalla CITTÀ alla PROVINCIA

Progetto e direzione artistica

Sergio Mascherpa

JASHGAWRONSKY BROTHERS TRASH

Di Diego CarliCon Brother Anthony, Brother Suren,

Brother Richard

Trash! è lo spettacolo dove gli Jashgawronsky Brothers, riscoprono le proprie origini, in una sorta di salto al passato ma con i piedi ben pian-tati nel presente e lo fanno ritornando ai rifi uti, dai quali hanno sempre ricavato suoni, fedeli alla fi losofi a del “non si butta via niente”. Si parla tanto di riciclo, raccolte differenziate e gestione rifi uti, gli Jashgawronsky lo fanno in musica: cercando di fare un po’ di pulizia, gli Jash producono un vero e proprio concerto eseguito con oggetti e strumenti ricostruiti o destinati a fi nire nella spazzatura. Uno spettacolo adatto a tutte le età con diverse chiavi di lettura che non smette di stupire e divertire. Tutto fa musica: dal corpo alle scope, dalle chitarrine pupazzi di gomma, dal bidone ai cestini, dalla carta igienica dal secco all’umido! Così i più grandi successi pop vengono eseguiti con una chitarra ricavata da un water, le melodiche suonate con pompe da materassini, le colonne sonore con maiali d’autogrill e il punk eseguito con quattro ukulele. Uno show dove l’invenzione diventa musica e l’essenza del clown moderno riporta ad una dimensione fantastica ciò che in realtà è uno scarto. Nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma e in fondo è ciò che è successo anche agli Jashgawronsky Brothers: una famiglia che ha fatto del rifi uto una ragione di vita.

TEATRO IPOTESITEATRO STABILE DI GENOVA

“CHILOMETRO ZERO”Di e con Pino Petruzzelli

Daniel si bloccò come attratto da qualcosa.“Ti piace la genziana?” Mi chiese.“Non la cono-sco, l’ho solo sentita nominare.”“Davanti a noi. Blu. Su quella roccia. Che strano fi ore, cresce sempre in mezzo alle diffi coltà. Chissà perché. Tanto spazio e lei va sulla roccia. Forse perché lì c’è più caldo. O forse perché lì può risplendere. Fatica e dono. E’ così piccola, semplice e allo stesso tempo grande. Come la vita.”Pino Petruz-zelli veste i panni di un “uomo artigiano” che sceglie di ripartire attraverso un diverso modo di intendere il lavoro e la vita. Così, nel suo ristorante, tra monti, pini, larici, neve e valanghe, propone solo ricette a chilometro zero. Ma come è arrivato lassù a 2.000 metri di altitudine? E perchè proprio lì ha voluto il suo ristorante così fuori dall’ordinario?Chilometro zero racconta l’Odissea di un uomo di oggi. Una vita segnata da tanti stop e da al-trettante ripartenze.“Chilometro zero” parla di noi, delle nostre vittorie, delle nostre sconfi tte e soprattutto della forza di rialzarsi sempre. La grandezza della vita non sta nel numero di vittorie ottenute, ma nel numero di volte in cui si è avuta la forza di rialzarsi e ripartire. Lo spettacolo è un inno alla vita che coinvolge e diverte al ritmo inarrestabile della recitazione di Petruzzelli e delle Danze ungheresi di Brahms.

FONDAZIONE AIDA“LA COPERTA DI NATALE”Regia Flora Sarrubbo con Flora Sarrubbo Marina Fresolone e Federico VivaldiIspirato alle suggestioni di Dickens, Rodari e di autori contemporanei

Nella città in cui tutto si butta a fi nire nella bocca del Grande Divoratore sono anche le parole dei

libri sul Natale. I personaggi dei libri mai più letti non riescono per questo, a proferire fra-se che sia sensata e raccontano fi lastrocche al contrario, cantano canzoni natalizie parlando dell’estate, persino i personaggi del presepe non riescono più a comunicare e cercano di farlo attraverso un assurdo gioco di gesti e suoni. Una vera e propria babilonia di frasi sconnesse, parole inventate, rime storpiate. Il Grande Divoratore orchestra questo disordine e i personaggi dei libri mai più letti eseguono impazziti una sinfonia assurda di fonemi, onomatopee, nonsense. Saranno un Vecchio dalla barba lunga e una Vecchia dal piede storto a estrarre dal Grande Di-voratore le parole perdute e a ricucirle pazientemente. Mentre la Grande Coperta delle parole viene cucita, come d’incanto i personaggi tornano a raccontare le loro storie, a giocare con le loro fi lastrocche, a cantare le loro canzoni É la notte del 24 Dicembre. Lo spettacolo nasce dall’idea di raccontare storie partendo dal gioco delle parole perdute, le parole che private della possibilità di avere un senso, non esprimono più il signifi cato del Natale. Il Natale ritrovato è il Natale raccontato, cantato, tramandato. Partendo dal caos nelle quali si sono perse, le storie tornano ad essere raccontate grazie a due personaggi, nei quali è facile identifi care le fi gure più vicine ai bambini della tradizione natalizia, ma che assumono caratteristiche quasi clownesche nei ritmi e nei movimenti. Elemento fondamentale dello spettacolo sarà la musica, alla quale sarà affi dato il compito di accompagnare i giochi di parole iniziali e le canzoni che faranno parte della narrazione delle storie natalizie.

TEATRO DEL BURATTO“GIOCAGIOCATTOLO”

Regia Jolanda Cappi e Giusy Colucciin scena Marialuisa Casatta, Elena Giussani, Nadia Milani, Serena Crocco

I protagonisti dello spettacolo sono i giocattoli: il pagliaccio, l’orsacchiotto, una bambola arri-vata per sbaglio e pochissimo usata e l’amico

immaginario. Loro, i giocattoli, sono sempre pronti a soddisfare ogni desiderio del bambino, ma quando lui non c’è loro giocano davvero, scherzano, sognano. Loro lo conoscono bene, lo vedono crescere, soffrire, ridere, piangere, conoscono i suoi segreti, le sue paure, i suoi desideri. E poi un giorno il bambino confi da al suo amico immaginario la sua paura per l’arrivo di una sorellina, paura che poi la mamma e il papà non gli vogliano più bene. Per fargli passare lo spavento, per distrarlo, per farlo sentire importante, mamma e papà gli regalano un giocattolo nuovo. Adesso sono i giocattoli ad avere paura di fi nire dimenticati in una soffi tta, in un vecchio scatolone e poi alla discarica! Comunque vada, lui sarà sempre il loro bambino. E loro i suoi giocattoli. Un bambino ha sempre voglia di giocare. E fi nché c’è un bambino che gioca, c’è un giocattolo feli-ce. Le divertenti musiche scelte e composte da Mauro Casappa ci conducono nella dimensione del meraviglioso mondo dei giocattoli, dove riscopriamo alcuni aspetti dell’incanto infantile. Il linguaggio dello spettacolo prosegue una linea di ricerca del Teatro del Buratto, nel segno della contaminazione tra le varie tecniche: l’immagine fantastica animata nello spazio nero, l’azione e la parola che narrano la storia.La magia del teatro su nero ci porterà a credere che anche i giocattoli hanno un piccolo cuore e una loro storia.

COMPAGNIA IL MELARANCIO“IL LIBRO DELLE FANTAPAGINE”

Di Gimmi BasilottaCon Marina Berro e Gimmi Basilotta

Due bibliotecari custodiscono nei loro scaffali un libro di fi abe unico al mondo: un libro dotato di volontà propria che possiede lo straordinario potere di inghiottire e di far vivere nelle sue pagine, chiunque incau-tamente gli si avvicini. Camillo e Gelsomino vengono rapiti dal libro e trasportati nel mondo delle fi abe: geni, streghe, draghi, fate ed orchi abitano le contrade di questo mondo e con loro Camillo e Gelsomino vivono straordinarie avventure prima di ritrovare la strada per la realtà.

TEATROMBRIA“IL TOPOLINO CHE SCOPRI’ IL MONDO”

Di Grazia Bellucci - Con G.Bellucci e Stefano Giomi

TEATRO LABORATORIO“L’ ACCHIAPPASOGNI”

Regia di Sergio MascherpaCon Sandra Domeneghini – Daniela D’Agostino

Uno spettacolo per acchiappare i grandi sogni della cultura Pellerossa: una società in cui il rispetto per la madre terra era sacro. Un mondo in cui ogni creatu-ra aveva uno spirito da onorare, animale o albero che

fosse. Lo spettacolo accompagna i bambini in un percorso di storie, simboli e fi abe della cultura indiana, in cui il rapporto con la terra e la natura ha una forte valore sia fi sico che spirituale. In uno spazio magico sovrastato da un grande tavolo le due attrici/animatrici, attraverso un parti-colare uso di oggetti e simboli, narrano, con parole vive che prendono forma nel loro corpo, una storia che ci avvicina a un mondo apparentemente lontano ma così vicino allo spirito universale dell’uomo.Un’epoca in cui leggende dolcissime vennero narrate: come quella della madre che costruì il primo acchiappasogni per il suo bambino che...

TEATRO LABORATORIO“ACQUESTORIE”Regia Sergio MascherpaCon Alessandra Domeneghini eDaniela D’agostino

Nello spettacolo “Acquestorie” due gocce d’acqua, Plic e Ploc, cadute all’improvviso da un nuvolone, accompagnano i bambini alla scoperta di alcune sto-

rie riguardanti l’acqua: storie antiche e attuali, reali e fantastiche; incontriamo cosi Noè che racconta la sua incredibile avventura, Fatima, che attraversa il deserto per dissetare i suoi fi gli, la stellina innamorata del mare, la timida conchiglia... E il grande profondo mare colmo di strane creature, luogo eletto per il gioco, ma anche per le paure dei più piccini. Ed è proprio al mare che Plic e Ploc arrivano alla fi ne del loro viaggio; un viaggio che non fi nisce lì, perché ancora una volta il sole le chiama e tornano ad essere nuvola, pronte a ripartire per un’altra fantastica avventura. Quanti racconti, quante immagini ci sono regalate dall’acqua. Le due at-trici ci accompagnano a scoprirne i misteri e, attraverso un mosaico di scoperte, percorrere la sua storia, le sue storie. Ci sono racconti e oggetti che ci parlano, che ci “bagnano” che ci fanno comprendere la ricchezza e il valore di questo elemento fondamentale per la vita e per lo spirito dell’uomo e della terra.

TEATRO LABORATORIO“BIBBIU’ ”Di Achille PlattoRegia Giacomo AndricoCon Sergio Mascherpa e Alessandra Domeneghini

Ritorna sulle scene, dopo il successo delle passate edizioni, il ce-lebre e popolarissimo testo di Achille Platto: BIBBIU’. Riscrit-tura in dialetto bresciano di alcuni brani dell’ Antico e Nuovo Testamento.L’opera non è una traduzione del testo biblico e nem-meno una facile parodia: il “Bibbiù” di Platto, nella sua autonomia,

si affi anca al grande originale sacro e lo arricchisce nel segno della poesia, in un contesto di signifi cati che appartengono al mondo contadino travolto ormai nei suoi valori dalle grandi trasformazioni sociali e industriali.Un esilarante racconto a due di un testo bresciano, sicuri di proporre una serata all’insegna della tradizione, del divertimento e della memoria popolare.

TEATRINO DELL’ERBA MATTA“RAPERONZOLA”Di e con Daniele Debernardi

La storia che raccontiamo ha origini antiche ( le prime forme risal-gono al 1600) e, come spesso accade, si è diffusa in tutta Europa con alcune variazioni, ma i personaggi e i luoghi sono rimasti gli stessi. Lo scrittore italiano Cesare Basile nel 1600 scrisse PETROSINELLA, Italo Calvino ripropose nella raccolta fi abe italiane PREZZEMOLI-NA e in Germania i Fratelli Grimm scrivono RAPERONZOLO. Ed è proprio da questa versione che siamo partiti a realizzare uno spetta-colo frizzante e ricco di comicità. Uno spettacolo dedicato alla fi gura

femminile, alle madri, alle fi glie e alle … orche! RAPERONZOLA è l’avventura di una fanciulla dalle lunghe trecce e di un’orca che la tiene prigioniera in una torre, ma arriverà un principe che la libererà. Su questa semplice trama abbiamo realizzato uno sviluppo scenografi co magico agli occhi di chi guarda. Dentro ad una specie di “torre di Babele” che gira su se stessa, ispirata alle sculture dell’artista trentino Pietro Weber, si basa tutta la storia. I protagonisti sono grandi pupaz-zi mossi a vista dal narratore che convive con loro: raccontando, litigando e muovendo tutto in una armonia di suoni e rumori che caratterizzano i vari stati d’animo. E’ uno spettacolo comico e poe-tico che promuove una rifl essione: la vita è un ciclo continuo dove ne fi nisce uno comincia l’altro.

PAOLA RIZZI “PAESE MIO CHE STAI SULLA COLLINA”Monologo in dialetto bresciano - Di John Comini - Con Paola Rizzi

GIAMPIERO PIZZOL“ROMAGNA SOLATIA”

Di e con Giampiero Pizzol

Giampiero Pizzol: attore, regista, e autore di oltre 60 testi teatrali tra cui lo storico AMAMAZ che dopo 13 anni di vita ha raggiunto le 400 repliche. Famosi sono diventati anche i suoi personaggi di cabaret portati a Zelig Off come Otavio Sozzi e Frate Godenzo da Montecucco, un frate montanaro e rupestre disceso a valle con l’inseparabile bicicletta e l’in-separabile borsa per predicare il buonsenso religioso tipico di Montecucco, illustrare le vite dei santi attraverso surreali e comicissimi aneddoti da mistero buffo, vendere prodotti a base di maiale e disseminare la sala di pratici vaglia per le offerte sempre gradite.

TEATRO LABORATORIO“FRANCESCO, INFINITAMENTE PICCOLO…INFINITAMENTE GRANDE”

Regia di Sergio Mascherpa - Con A. Domeneghini e Enrico Ferrari

Amerigo è un topolino curioso che ha sempre vissuto sottoterra insieme al papà mamma e i fratellini, un giorno diventato grande decide di avventurarsi fuori dalla sua tana per conoscere quello che c’è sulla superfi cie della terra. Inizierà cosi un viaggio avventuroso, alla scoperta del mondo. Un viaggio divertente e popolato da tanti incontri straordinari...il sole, la luna, i fi ori. Ognuno di loro avrà qualcosa da raccontare ad Amerigo. Un viaggio divertente, poetico ma non privo di momenti anche pericolosi.Il topolino che scoprì il mondo è uno spettacolo poetico e al tempo stesso ironico e divertente che si rivolge ad un pubblico infantile. Il lavoro dell’attore si interseca con abilità con il ritmo “burattinesco“ dei pupazzi. Il testo si intreccia con la magia onirica del teatro delle ombre. Creando un contrasto talvolta poetico talvolta comico, intervallato da numerosi momenti di interrelazione con il pubblico infantile. La storia è semplice, è la storia di un viaggio, è la storia di una scoperta attraverso gli occhi stupiti di un topolino. Gli elementi natu-rali, diventeranno i protagonisti di questo viaggio che servirà al piccolo e simpatico protagonista, Amerigo, a scoprire il mondo ma anche e soprattutto se stesso e quindi a superare le proprie paure.

Un’anziana signora si trova all’aeroporto per la prima volta, tra annunci in inglese, metal-detector e problemi con la valigia. Mentre aspetta di salire sull’aereo, ricorda le varie situazioni che le sono accadute nella propria vita: i giochi da bambina, gli amori, la guerra, i problemi familiari, le liti per l’ere-dità, le nuove generazioni.Si tratta di una rappresentazione che si confi gura come un viaggio umoristico nei ricordi di un paese, passando dai quadri fami-liari alla commedia umana della gente, dai giochi infantili alle storie d’amore.

La vita di San Francesco d’Assisi è sorprendentemente attuale. Nato nel Medioevo, ha fatto scelte legate all’essenza dell’uomo, alla grande do-manda che attraversa la vita di ognuno: essere o avere? La sua risposta la conosciamo bene, essere, sempre e soprattutto essere, contro l’avere. Attraverso i secoli non siamo cambiati molto…a discapito di valori essenziali come la comunione fraterna, la generosità, la capacità di vedere e aiutare la sofferenza dell’altro.Nei bambini le risposte sono semplici e dirette: ciò che mi viene insegnato dev’essere giusto…e la nostra società insegna ancora (dopo ottocento anni!!) che è più importante avere delle cose che avere sé stessi. A seguito di queste rifl essioni nasce questo spettacolo pensato per i bambini, il racconto di questa vita esemplare. Per il bambino assistere ad uno spettacolo è un momento forte, in cui le emozioni tengono viva l’atten-zione e ciò che viene narrato resta nella memoria: crediamo che i valori che San Francesco ha vissuto siano eterni e vadano ricordati.

TEATRO LABORATORIO“FATA VIGILIA E LE RENNE DI BABBO NATALE”

Di e con A. Domeneghini e R. Capo

Che disastro!! Il Natale è in pericolo…tutte le ren-ne di Babbo hannouna malattia misteriosa che toglie loro il potere di volare. Così Fata Vigilia lascia il Polo Nord per scoprire cos’è accaduto… Viaggiando in-

contra bambini ai quali svela i segreti di Babbo, le abitudini degli elfi giocattolai, il carattere di Fulmine, Freccia e Saltarello …(queste ultime sono le renne di cui Fata Vigilia si occupa) Parlando comincia a capire: sono i sorrisi dei bambini,la gioia di sognare la medicina giusta! E allora avanti bambini, facciamo un coro, giochiamo alle renne, divertiamoci con gioia e la nostra energia viaggerà fi no al Polo e guarirà le nostre nuove amiche!!

TEATRO LABORATORIO“LA LIBERTA’ (Non è star sopra un albero)”Un omaggio al signor GCon Sergio Mascherpa

Una voce scomoda, contro tutto e tutti. Un interprete, un autore teatrale fuori dal coro, acuto e attento, abilissimo nel dipingere e ironizzare sui comportamenti umani di una certa Italia con-formista e rampante. Osservando con ironia la propria vita, ha parlato delle nostre vite e delle nostre storie. Giorgio Gaber faceva parte di una razza in via di estinzione, quella di coloro che pensano con la propria testa. Insieme a Sandro Luporini,

suo fedele collaboratore per tutta la vita, ha scritto canzoni e monologhi che costituiscono un materiale prezioso per capire l’evoluzione della società italiana.In scena Sergio Mascherpa rende un omaggio alle parole di un grande artista, all’intima voce di un uomo allenato a guar-darsi nel “di dentro” e restituire al “di fuori” senza tanti peli sulla lingua.

Compagnia di circo, teatro comico poetico MILO E OLIVIA - Fond. Teatro Ragazzi“L’OSTE & FOUND” Un viaggio da ridereDi e con Olivia Ferraris e Milo Scotton

EMANUELE ARRIGAZZI“LA FAVOLA DI NATALE”

Di e con Emanuele Arrigazzi

Una favola sul Natale, ma non solo. Un viaggio incre-dibile quello del piccolo Albertino che con la sua non-nina, con il cagnolino Flick e con una magica lucciola cerca di raggiungere suo padre rinchiuso in un campo di prigionia. Il viaggio è un viaggio in un mondo ma-gico popolato di animali che parlano, cornacchie che cantano e poetici grilli. Un viaggio che porta Albertino da suo padre per una magica cena di Natale tutti insieme, liberi dalla tristezza della prigionia e incantati dalla bellezza del ritrovarsi. Una favola che è anche un antidoto alla tristezza dei campi di concentramento, una favola che attraverso la leggerezza e la poesia racconta un viaggio pieno di avventure e magia, un sogno e la forza di un bambino di desiderare un Natale con suo padre. I personaggi, interpretati da burattini, sono animati e fantastici, animali, spiriti del bosco, una nonna davvero speciale e un bambino che come tutti i bambini trova coraggio nella fantasia. A partire dalla favola di Gua-reschi abbiamo voluto compiere un lavoro di drammaturgia che portasse la favola “ad altezza” di burattino e fosse alla portata di bambini di tutte le età, perché il Natale è poesia, magia e anche la malinconia può far spazio alla risata in un battibaleno e anche la prigionia può essere liberata nella notte più magica dell’anno.

Una mademoiselle parigina fugge dal suo matrimonio dove lo sposo si è rive-lato troppo affrettato e poco borghese per le sue esigenze. Una fuga dell’ul-timo minuto, tra furore e lacrime, un bagaglio extralarge per l’indecisione di cosa mettere in valigia..Il rifi uto del bagaglio all’aeroporto scatena in lei reazioni imprevedibili. Mademoiselle proverà in tutti i modi a smuovere la situazione, sfruttando la sua dignità borghese la sua parlantina, il denaro e

persino vaneggiando conoscenze altolocate...Ma la valigia non può essere caricata a bordo! L’ingombran-te bagaglio si trasforma così in un palcoscenico. Sotto i rifl ettori dell’aeroporto e dei passanti, va in scena la più tragicomica delle commedie! Una donna in balia della più profonda rassegnazione di fronte all’ob-bligo di dover rinunciare a elementi indispensabili per un viaggio last minute. Compagni di avventura la pianta Capucine e lo scalda piedi Orelie! Uno spettacolo comico tra assurdo e realtà. Mademoiselle sarà nel momento più critico, tra lacrime angoscianti e sorrisi amari, che si accorgerà quanto l’essere borghese non abbia alcun valore di fronte alle diffi coltà della vita. Sarà invece il suo saper essere sincera, anche spettinata e struccata, che la porterà a conquistare semplicità e autoironia: un piccolo clown tra le braccia di un enorme trolley d’altri tempi. Mademoiselle illuminata dal destino partirà così per il suo viaggio, senza aereo, ma con un circo..Ha deciso, sarà un clown.. per riscoprire nell’ingenuità l’importanza delle piccole cose. E l’enorme valigia? Una carovana extralarge per raccogliere il bagaglio di una nuova vita.

RITA PELUSIO“EVA - Diario di una costola”

Regia Marco RampoldiCon Rita Pelusio

scritto con A. Faiella, Marianna Stefanucci, Riccardo Piferi

“E Dio creò la donna...”. Eva. Sì, ma quale Eva? Dopo il successo di “Suo-nata” e “Pianto tutto” Rita Pelusio torna in scena per dare vita a una fi gura curiosa e ribelle che si affaccia al mondo con uno sguardo ancora puro, ispirata al “Diario di Eva” di Mark Twain. Eva è un clown, molto lontano dall’immagine della bella, bionda e ingenua a cui l’iconografi a ci ha abituati. Un “fou” irriverente che si trova alle prese, prima della storia, con la più grande scelta dell’umanità: accettare le regole o disubbidire. Una trasgressione all’insegna della scoperta, di cui la mela è simbolo: morderla o non morderla? In un misto di consapevolezza e disincanto, Eva si chiede cosa succederà dopo, proiettandosi nella contemporaneità delle donne di oggi. Dalla suora in crisi mistica alla madre di fi glio maschio, dalla manager multitasking all’anziana innamorata: umane nella loro imperfe-zione raccontano il coraggio di chi ogni giorno combatte per la propria felicità. Perché la diversità manda avanti il mondo. Perché il paradiso sarà pur perfetto, ma la vita è tutta un’altra cosa.

ANNA MEACCI“VOLEVO FARE LA DJ”Di e con Anna Meacci

Sono nata e cresciuta in un piccolo paese di provincia. Sinalunga. Pro-vincia di Siena. Da piccola ero certa di vivere nel paese più “ ganzo “ del mondo. Da adolescente ho scoperto di vivere nel posto più noioso del mondo: 7 chiese, 9 bar, 1 cinema e nebbia, tanta tanta tanta nebbia.Per andare a scuola mi svegliavo alle 5:45. Mi vestivo al freddo perché ancora non avevamo il riscaldamento ma una piccolastufa a legna che a quell’ora era ancora spenta perché nessuno si sognava di alzarsi alle quat-

tro e trenta affi nché io potessi riscaldarmi. Mi vestivo al freddo, bevevo un te al volo, uscivo di casa quando i lampioni della strada erano ancora accesi, arrivavo in stazione assonnata ed infreddolita, e prima di salire sulla “ littorina “ delle 6:35 buttavo un occhio all’unico manifesto, di luoghi a me sconosciuti, appeso su una delle pareti della piccola sala d’attesa che come arredo aveva una panca, una stufa a legna, spenta, e quel manifesto. Io lo guardavo e nella mia testa partiva “ Poster “ di Claudio Baglioni. Dopo di che salivo sul treno di pessimo umore. Per l’orario, il buio, il freddo, il te che mi “ sciacquettava “ nello stomaco ma sopratutto perché a me Claudio Baglioni faceva schifo! E non è servito neanche Fabio Fazio per sdoganarlo. A me continua a fare schifo! Ma in quegli anni il cantante andava per la maggiore e non c’era radio o jokebox che non suonasse la sua musica e quel poster tutte le mattine mi ricordava che io volevo andarmene via, lontano... lontano... proprio come nella canzone di Baglioni. Ancora oggi se mi capita di sentire “ Poster” la mia mente torna là, a quelle mattine buie e nebbiose e a quel doloroso desiderio di andarmene via. Non sempre i brani della colonna sonora della mia vita li ho scelti io. Mi possono anche fare un po’ schifo ma non posso far fi nta che non siano nella mia memoria! Posso anche urlare al mondo intero: “ Io da adolescente ascoltavo solo De André! “ ma so che molti ricordi sono legati a note, ritornelli e fraseggi che vorrei solo dimenticare ancor più della nebbia e di quella stazione.

TEATRO INVITO“CAPPUCCETTO BLUES”

Di Luca RadaelliCon Stefano Bresciani e Valerio Maffi oletti

Due bluesman, due musicisti girovaghi, un po’ straccioni e un po’ poeti. Ricordano i bei tempi andati, quelli del vecchio zio George, il grande George “Howling” Wolf, artista trasformista, in grado di camuffarsi in men che non si dica nei modi più

impensati: bambina, vecchietta… Purtroppo fi nito male. Incidente di caccia. Ricordando i bei tempi cantano le loro arie preferite: l’inno dei lupi, la ballata della nonna malata, il blues del cacciatore. Stanno andando a Wolf City, al Wolf Pride, il raduno dei lupi. Tutti ce l’hanno con i lupi solo perché han sempre fame:per questo sono reietti. Ma è il tempo del riscatto! E’ ora che si stabilisca la verità. Perciò i due lupi racconteranno la storia a modo loro. Chissà se questa volta l’arte dell’inganno darà i suoi frutti?Chissà come placare questa fame da lupi?Lo spettacolo vuole essere una versione di Cappuccetto Rosso “dal punto di vista dei lupi”. I due attori si muovono tra gag clownesche, giochi di parole e trasformazione degli oggetti, rivelandosi un’irresistibile coppia comica. Le canzoni sono originali, cantate e suonate dal vivo. Il tutto è condito con un pizzico di magia, dando vita a una performance molto divertente, sia per i bambini sia per i grandi.