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Pressiometro da foro (Menard)
Dimensioni sonda: diametro d = 58 mm lunghezza L = 350 mm
Attrezzatura
1. Sonda cilindrica espandibile da fondo foro per immissione di gas o liquido 2. Sistema di aste 3. Dispositivi di pompaggio e misura pressioni + volumi di fluido immesso
Provvisto di utensile disgregatore che rimuove un volume di terreno
pari a quello della sonda
Pressiometro autoperforante (SBPT)
Prova pressiometrica (PMT): esecuzione
Limitazioni esecutive
Instabilità foro e difficoltà di ottenimento resistenza in terreni a grana grossa
1. Immissione di liquido in pressione 2. Misura di variazioni di volume
fase di contatto
con le pareti del foro
u
uk
v
r
v
h
0
0
0
00
'
'
r
r
d
dG
2
1
vuLr cp ln
Prova pressiometrica: interpretazione
1. tensione orizzontale r0=p0 ⇒ coefficiente di spinta a riposo k0
2. curva tensione-deformazione (r : r) ⇒ rigidezza tangente G
3. curva r : r ⇒ pressione limite pL e resistenza non drenata cu
Modello: equilibrio della cavità cilindrica indefinita (p = r ; v = 2 r)
Prova dilatometrica (DMT)
Attrezzatura
piastra laminare con membrana espandibile, infissa da superficie
Dimensioni lama ("pala"): larghezza = 95 mm spessore = 14 mm diametro membrana = 60 mm
Prova dilatometrica: esecuzione
Ogni 20 cm di penetrazione, si immette gas in pressione misurando pressioni e spostamenti
Limitazioni esecutive: - difficoltà di penetrazione in terreni addensati - interpretazione empirica
Sistemi di infissione:
p0 inizio espansione membrana p1 corrispondente ad un’espansione di 1.1 mm p2 ritorno alla condizione iniziale
0127.34
21pp
EEd
u
upK
v
d
0
0
Prova dilatometrica: interpretazione
1. Coefficiente dilatometrico Kd
⇓
coefficiente di spinta a riposo k0
s=1.1 mm p1
2. Modulo dilatometrico Ed
up
ppId
0
01
3. Indice di materiale Id
Modello
2
112
R
r
E
PRrS
(per r=0; 2R= 60 mm)
piastra circolare su semispazio elastico
Legame costitutivo elastico lineare
(relazioni di Navier)
xyxy
zxzx
yzyz
zvz
yvy
xvx
G =
G =
G =
2G + =
2G + =
2G + =
zx yz,xy, = ij G = t
ij
2
2
ij
2
Propagazione di due perturbazioni:
z+
y+
x = )G2+( =
tv
2
2
v2
onda di deformazione volumetrica (o onda P) con velocità
edP
E=V
onda di deformazione distorsionale
(o onda S) con velocità
G=VS
)+2(1
E=G
)2-)(1+(1
E=
E = )2-)(1+(1
)-(1E = 2G+ ed
Costanti
elastiche:
+
Equilibrio dinamico del mezzo elastico
zyxt
w
zyxt
v
zyxt
u
zzyzx
2
2
yzyxy
2
2
xzxyx
2
2
Equazioni indefinite di equilibrio dinamico
( = /g)
2Ped VE
2SVG
Propagazione delle onde di volume (P e S)
s)-tVh( + s)+tVg( = PPv s)-tVh( + s)+tVg( = SSxy
Se la perturbazione è un’armonica di frequenza f, si propagherà nello spazio
con periodo (lunghezza d'onda)
f
V = P
Pf
V = S
S
Onda di superficie o di Rayleigh (R)
Le onde R si generano: • alla superficie di un semispazio • all’interfaccia tra due strati
ed hanno VR VS
Meccanismi di propagazione delle onde
Metodi di indagine sismica in sito
Principio: - generare onde di volume o di superficie con una sorgente polarizzata - registrare gli effetti con uno o più ricevitori (geofoni) - ottenere le velocità di propagazione delle onde P, S, R nel terreno
Esempi di sorgenti impulsive Registrazioni tempi di arrivo delle onde per distanze variabili ‘dromòcrone’
Prospezioni sismiche di superficie
Metodo a rifrazione
Metodo a riflessione
onda diretta:
onda riflessa:
onda rifratta:
spessore e velocità strato superficiale
spessore e velocità strato superficiale
+ velocità substrato
Esecuzione di prove di rifrazione con onde S
Attrezzatura: 1. sorgente ‘polarizzata’ trasversale 2. batteria di geofoni orientati 3. registratore multicanale
Interpretazione: dromocrone velocità e spessori di strati successivi
Metodi di indagine sismica da foro
Metodo Down-Hole (DH)
Metodo Cross-Hole (CH)
Scopo: registrare gli arrivi di onde S a profondità variabili. La sorgente è superficiale, i ricevitori (in numero di uno o più) sono posizionati all’interno di un foro.
Scopo: registrare gli arrivi di onde S a profondità variabili. La sorgente è in foro, i ricevitori (in numero di uno o più) sono posizionati in altrettanti fori.
Prove sismiche in foro: Down-Hole
Down-Hole (DH)
sorgente orizzontale ad impatto
necessario un solo foro
ampiezza onde attenuata con z
Esempio di acquisizione:
Inversione polarità sorgente:
Esempio di allestimento prova Down-Hole
geofono con 2 + 2 velocimetri hz + 1 verticale foro 100 mm con tubazione PVC 80 mm
martello
trigger
piastra verticale infissa
sorgente onde S
distanza 2m
sistema acquisizione
cavo geofono + tubo aria compressa
Intepretazione di prova DH a 1 ricevitore
Tempi diretti VS media tra 0 e z
t
x + z = V
22
S
t
x + z
z = t
d
z = t
22
*
*
*S
t
z = V
1.0
45E
-02
1.1
04E
-02
1.6
60E
-02
2.0
51E
-02
2.3
63E
-02
2.9
69E
-02
3.1
84E
-02
3.6
72E
-02
3.8
48E
-02
4.1
60E
-02
4.4
92E
-02
4.6
48E
-02
4.8
44E
-02
5.1
17E
-02
5.2
15E
-02
5.4
49E
-02
0.00 0.02 0.04 0.06 0.08 0.10
Tempo, t (sec)
0.50
1.00
2.00
3.00
4.00
5.00
6.00
7.00
8.00
9.00
10.00
11.00
12.00
13.00
14.00
14.80
CARDITELLO
0.0
2.0
4.0
6.0
8.0
10.0
12.0
14.0
16.0
0 100 200 300 400 500 600
Velocità dell onde di taglio, Vs (m/s)
pro
fon
dit
à, z (
m)
inversione (7 st - bis)
interpolazione t*
CARDITELLO
y = 167.61x + 0.10
R2 = 1.00
y = 480.03x - 11.04
R2 = 0.99
y = 248.22x - 1.42
R2 = 0.98
0.0
2.0
4.0
6.0
8.0
10.0
12.0
14.0
16.0
0.00 0.01 0.02 0.03 0.04 0.05 0.06tempi di viaggio corretti, t* (sec)
pro
fon
dit
à, z (
m)
strato 1
strato 2
strato 3
CARDITELLO
0.0
2.0
4.0
6.0
8.0
10.0
12.0
14.0
16.0
0 100 200 300 400 500 600
Velocità dell onde di taglio, Vs (m/s)
pro
fon
dit
à, z (
m)
Tempi equivalenti VS ad ogni profondità z
Inversione: identifica, per successive iterazioni,
il profilo di VS che fornisce la spezzata t*:z
che meglio approssima le misure sperimentali
Il dilatometro sismico (SDMT)
Dilatometro Marchetti 'classico' (DMT) + 2 geofoni = ‘dilatometro sismico’
interpretazione mediante velocità d'intervallo (sfasamento del segnale tra i due ricevitori)
Risultati di una prova con il SDMT
Parametri misurati tradizionalmente
Profilo di VS in buon accordo con prove Cross-Hole
Il piezocono sismico (SCPT)
Schema di esecuzione
Automezzo per trasporto e contrasto
Punta con trasduttori
Prove sismiche in foro: Cross-Hole
Prove a espansione e geofisiche
21
Cross-Hole (CH)
sorgente verticale ad impatto
necessari almeno due fori
ampiezza onde indipendente da z
Tempi di arrivo sorgente – 1° e 2° ricevitore:
Variante con 2 ricevitori (e 3 fori):
permette di leggere i ‘tempi di intervallo’
e di applicare l’analisi di Fourier
Profili di velocità da prove sismiche in foro
In presenza di strati deformabili ‘intrappolati’ tra terreni più rigidi,
la prova DH può addirittura risultare più affidabile della prova CH
Prove DH e CH nei terreni piroclastici di Poggioreale (zona E di Napoli)
Indagini geoelettriche
Prove a espansione e geofisiche
23
Principio: - generare un campo elettrico nel sottosuolo con coppie di generatori (‘dipoli’) - registrare gli effetti con uno o più misuratori di corrente (‘galvanometri’) - ottenere le resistività elettriche a distanze ( spessori) variabili
La resistività cresce: - con l’aumento di dimensione dei grani - con l’aumento della cementazione quindi argilla < sabbia < roccia
Indagini geoelettriche in mezzi eterogenei
Le deviazioni delle linee di flusso (e quindi la resistenza misurata) sono condizionate da fenomeni di rifrazione alle interfacce
sottosuolo omogeneo sottosuolo stratificato
Tomografia di resistività elettrica (ERT)
Schieramento dipolo-dipolo
(1) Pseudo-sezione (numerica)
(2) Pseudo-sezione (grafica)
(3) Sezione vera
Prove a espansione e geofisiche
26
Esecuzione di una tomografia geoelettrica (ERT)
Laboratorio mobile Georesistivimetro
Allestimento Esecuzione
Prove a espansione e geofisiche
Pseudo-sezione
Sezione interpretata
Tomografia geoelettrica (ERT) lungo una frana
C.T.I. 1:25000 (1885) Carta Geologica (1979)
Un caso di indagini geofisiche
Dfl = depositi fluvio-lacustri limo-argillosi Dr = terreni di riporto
E' evidente la presenza di una superficie 'riflettente' corrispondente a tempi di propagazione complessiva (a/r) di 250 ms, cioè ad una variazione litologica a circa 16m.
Sismica a riflessione onde S (NW-SE)