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SEMINARIO DI STUDIO PER DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I E II GRADO GISCEL Lombardia LA COMUNICAZIONE IN CLASSE. ASPETTI LINGUISTICI, PARALINGUISTICI, MULTIMEDIALI, COGNITIVI 19 e 26 ottobre 2017 L.Centurelli S.Temporiti

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SEMINARIO DI STUDIO PER DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA E

SECONDARIA DI I E II GRADO

GISCEL Lombardia

LA COMUNICAZIONE IN CLASSE. ASPETTI LINGUISTICI, PARALINGUISTICI, MULTIMEDIALI, COGNITIVI

19 e 26 ottobre 2017

L.Centurelli S.Temporiti

24/07/2018

E la natura, si dicE, ha dato a ciascuno di noi duE orEcchiE ma una sola lingua, pErché siamo tEnuti ad ascoltarE più chE a parlarE plutarco

L’ascolto non è un atto passivo ma costruttivo: chi ascolta non recepisce soltanto messaggi,

mette in atto azioni mentali rileva rimandi ed allusioni, opera inferenze, ricerca collegamenti per colmare vuoti logici,

interpreta segni visivi e sonori, etc. Investe capacità di comprensione (aspetto cognitivo)

I motivi non sono sempre legati all’incapacità psicologica o emotiva di decentrarsi da parte dei ragazzi. Diverse le cause :

24/07/2018

Scarsa attenzione ad una didattica dell’oralità.

Frequenza di pratiche didattiche che non sempre

tengono conto delle difficoltà che chi ascolta incontra

per capire .

Identificazione dell’ascolto con lo stare zitti ad

ascoltare chi parla.

Eccessiva esposizione a sollecitazioni sonore e visive.

Impossibilità di interazione con emittente.

Linguaggi tecnici /specialistici, contenuti di livello

formale elevato, argomenti non motivanti. Rassegnazione ad accettare la spiegazione quotidiana,

di cui si comprende ben poco. Tutto ciò induce nei ragazzi l’abitudine a SENTIRE

SENZA ASCOLTARE a fondo.

CENTRALE È LA RELAZIONE EDUCATIVA: DIALOGICA,

FATTA DI SCAMBI RECIPROCI E LA DIDATTICA DI TIPO LABORATORIALE.

QUALI SOLUZIONI………. DIDATTICA LABORATORIALE FLIPPED CLASSROOM WORK IN PAIR COOPERATIVE AND.....

NOW YOU CAN… R.Rigo «L’esperienza di una lezione attiva sull’abilità di ascolto

RESTRIZIONE

Quando ascoltiamo operiamo delle restrizioni, ci mettiamo in attesa della parola che segue quella ascoltata. Quest’attività mentale coinvolge l’ambito semantico, sintattico e fonologico.

PROCESSI MENTALI

DELL’ASCOLTO

RICONOSCIMENTO Distinzione e identificazione dei simboli sonori. Percezione dei fonemi isolati o delle sillabe che non ci porta necessariamente al riconosci mento e alla comprensione delle parole, a meno che non si conoscano già o che si sappia a cosa si riferiscono.

PROCESSI MENTALI DELL’ASCOLTO

COMPRENSIONE

Processo finale, implicato nei momenti precedenti. Si comprende se si sa cogliere il pensiero che le parole veicolano, superando ostacoli di ordine linguistico. Differenza tra capacità linguistiche dell’emittente e del ricevente.

ORGANIZZAZIONE

Ricombinazione delle parole in un discorso, secondo la familiarità delle strutture linguistiche di un enunciato. Collocazione delle parole sull’asse sintagmatico della frase.

PROCESSI MENTALI

DELL’ASCOLTO

PROCESSI MENTALI

DELL’ASCOLTO

Comprensione

Chi ascolta deve saper collocare il messaggio nell’ambito delle proprie conoscenze richiamandole alla memoria per selezionare,

anticipare e verificare le notizie che gli vengono date.

Dopo aver compreso i contenuti è necessario individuare i punti che nell’intenzione di chi parla sono i più importanti,

concentrandosi su un numero ristretto di enunciati, quelli essenziali, separandoli dalle altre parti del discorso cha hanno la funzione di collegare o di elaborare e amplificare il tema

centrale.

( L. Sergiacomo, Lingua italiana, Guida all’ascolto, Milano, Mursia, 1994)

PROCESSI MENTALI DELL’ASCOLTO

L’ascolto non implica soltanto l’aspetto cognitivo, ma anche altri aspetti di tipo

affettivo-relazionale.

Decentramento, rispetto ed accettazione dell’altro.

Amo ascoltare. Ho imparato un gran numero di cose ascoltando attentamente. Molte persone non ascoltano mai. (Ernest Hemingway)

Aspetti cognitivi Cogliere le informazioni

essenziali

Compiere inferenze

Operare specificazioni

Confrontare e collegare

nuove conoscenze con

quelle già possedute

Classificare

Generalizzare

Aspetti linguistici Focalizzare gli aspetti paralinguistici, il linguaggio

dei gesti. Rilevare alcuni tratti del

codice orale. Individuare elementi più propriamente linguistici (lessico, organizzazione sintattica, registri, funzioni, ecc.) Ricercare espressioni di effetto Ricostruire produzioni di

senso

Aspetti relazionali

Usare il linguaggio per mantenere la relazione con altri Rispettare il punto di vista altrui Cooperare per costruire pezzi di conoscenza Interagire riprendendo affermazioni di altri Intervenire tenendo conto del contenuto linguistico Rispettare il proprio turno di intervento

Vari sono i modi di ascoltare

EgocEntrico (R.Rigo «Didattica delle abilità linguistiche» pag 57)

Empatico critico/ valutativo: Liberamente adattato da Sergiacomo, cit.

Da qui discendono i vari tipi di ascolto: distratto , attEnto ( pre-ascolto) FinaliZZato/sElEttivo: conoscenza degli scopi per cui si ascolta. crEativo: partecipazione e cooperazione dell’allievo per risolvere problemi, arricchire esperienze comunicative. critico: ascolto consapevole e motivato, conoscenza degli argomenti, valutare gli scopi di chi parla, considerare i diversi punti di vista, etc.. Liberamente adattato da Sergiacomo, cit.

Competenza sintattica

Saper ricostruire i rapporti sintattici e di

significato all’interno di un enunciato, di un periodo, di

un testo

Competenza lessicale/semantica

Capacità di riconoscere tutti gli elementi significativi di un

testo

LE COMPETENZE DELL’ASCOLTO

Competenza tecnica o fonologica

LE COMPETENZE DELL’ASCOLTO

Competenza pragmatica

Saper collocare il messaggio ascoltato entro il suo

contesto, riconoscendone gli scopi impliciti ed espliciti

Competenza testuale

24/07/2018

NELLA PRATICA SCOLASTICA «Ascolto e parlato sono stati spesso considerati come una conseguenza automatica nell’apprendimento in generale o come abilità naturali il cui sviluppo non richiede necessariamente una didattica esplicita». (De Renzo F., Tempesta I., 2014) •Solo dal 1979 (Nuovi programmi della scuola media) il parlato comincia ad essere oggetto di pratiche specifiche. •La scuola riserva più spazio agli usi scritti della lingua rispetto agli usi parlati (prestigio della scrittura; difficoltà di lavorare sul parlato); •l’ambiente scolastico , con le sue rigidità, non offre situazioni adatte a procedure di insegnamento e apprendimento di abilità orali.

24/07/2018

•Valorizzazione dell’oralità come strumento comunicativo e cognitivo attraverso interazione, ascolto e comprensione, parlato. •Esperienza di diversi usi della lingua (comunicativi, euristici, cognitivi, espressivi, argomentativi) . •Legame con abilità di studio «elaborare il pensiero tramite l’oralità». Da «modo naturale con cui il bambino entra in rapporto

con gli altri e dà i nomi alle cose» a «capacità sviluppata e gradualmente sistematizzata a scuola»

Predisposizione di ambienti di apprendimento idonei al dialogo, all’interazione, alla condivisione di conoscenze, al riconoscimento dei punti di vista e alla loro negoziazione.

QUALI ELEMENTI CARATTERIZZANO L’ORALITÀ NELLE INDICAZIONI?

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno : partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazione, discussione, scambi epistolari…) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie di lettura funzionali agli scopi.

?

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria

Ascoltare e parlare Interagire in una conversazione formulando domande e dando risposte pertinenti su argomenti di esperienza diretta. Comprendere l’argomento e le informazioni principali di

discorsi affrontati in classe. Seguire la narrazione di testi ascoltati o letti mostrando

di saperne cogliere il senso globale. Raccontare oralmente una storia personale o fantastica

rispettando l’ordine cronologico e/o logico. Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o

un'attività che conosce bene

24/07/2018

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria

Ascoltare e parlare Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su argomenti di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi. Comprendere il tema e le informazioni essenziali di un’esposizione (diretta o trasmessa); comprendere lo scopo e l’argomento di messaggi trasmessi dai media (annunci, bollettini ...).

Formulare domande precise e pertinenti di spiegazione e di approfondimento durante o dopo l’ascolto. Comprendere consegne e istruzioni per l’esecuzione di

attività scolastiche ed extrascolastiche. Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai

compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento in modo chiaro e pertinente.

Raccontare esperienze personali o storie inventate organizzando il racconto in modo chiaro, rispettando l’ordine cronologico e logico e inserendo gli opportuni elementi descrittivi e informativi.

Organizzare un semplice discorso orale su un tema affrontato in classe con un breve intervento preparato in precedenza o un’esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della SCUOLA SECONDARIA di primo grado L’allievo

Interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

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Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell'elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.

Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).

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Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado

Ascolto e parlato

Ascoltare testi prodotti da altri, anche trasmessi dai media, riconoscendone la fonte e individuando scopo, argomento, informazioni principali e punto di vista dell’emittente.

Intervenire in una conversazione o in una discussione, di classe o di gruppo, con pertinenza e coerenza, rispettando tempi e turni di parola e fornendo un positivo contributo personale.

24/07/2018

Utilizzare le proprie conoscenze sui tipi di testo per adottare strategie funzionali a comprendere durante l’ascolto

Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione: durante l’ascolto (presa di appunti, parole-chiave, brevi frasi riassuntive, segni convenzionali) e dopo l’ascolto (rielaborazione degli appunti, esplicitazione delle parole chiave, ecc.).

Riconoscere, all’ascolto, alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico.

Narrare esperienze, eventi, trame selezionando informazioni significative in base allo scopo, ordinandole in base a un criterio logico-cronologico, esplicitandole in modo chiaro ed esauriente e usando un registro adeguato all’argomento e alla situazione.

24/07/2018

. Descrivere oggetti, luoghi, persone e personaggi,

esporre procedure selezionando le informazioni significative in base allo scopo e usando un lessico adeguato all’argomento e alla situazione

Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo scopo e presentandolo in modo chiaro: esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente, usare un registro adeguato all’argomento e alla situazione, controllare il lessico specifico, precisare le fonti e servirsi eventualmente di materiali di supporto (cartine, tabelle, grafici).

Argomentare la propria tesi su un tema affrontato nello studio e nel dialogo in classe con dati pertinenti e motivazioni valide.