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zione di componenti e di impianti che creano inevitabili patologie interne ed esterne. Le tipologie edilizie con cui si opera non possono essere radicalmente manomesse, pos- sono e devono essere adottate modifiche che permettono di elevare il comfort abitativo non trascurando le spese energetiche e manutentive. La sostituzione di impianti e di componenti deve essere coordinata con attenzione e con- frontata con il contesto architettonico costruito. Edifici pluripiano, vie di scorrimento pavi- mentate, distanze ridotte fra costruzioni, altez- za elevata dei locali, coesistenza di locali abi- tativi con uffici; ed ancora, tamponamenti pe- rimetrali di notevole spessore, serramenti di bassissime prestazioni, impianti fatiscenti: la situazione si presenta usualmente con queste caratteristiche. Quale importanza al serramento? La sostituzione di questo componente deve essere inserita nel contesto di ristrutturazione globale. Il rapporto fra l’utente e il serramento può variare radicalmente dalla situazione pre e po- st sostituzione. La finestra in PVC sposta in modo radicale le prestazioni dell’intero edificio: rumorosità diminuita, risparmio energetico incrementato, prestazioni funzionali diversificate. Le prestazioni tecniche ed estetiche indiriz- zano la progettazione, la scelta, l’installazione. L’analisi dei singoli aspetti è realizzata con- siderando quanto in precedenza esposto. Permeabilità all’aria/tenuta all’acqua Non pone particolari problemi di progetta- zione e di verifica. Nel tessuto urbano esisten- te è sicuramente la prestazione più ricercata nel caso dell’esistenza di serramenti di vecchia data. Quindi ove necessita la sostituzione è fa- cilmente realizzabile il miglioramento. L’importanza del ruolo del serramento nel- l’edificio è stata sottolineata dai più importan- ti rappresentanti dell’architettura di ogni perio- do storico. Un tamponamento senza serramento manca dello spirito vitale che permette all’edificio il “divenire”. L’argomento è molto vasto e quindi viene raccolto in limitati punti di discussione. L’etimologia architettonica della finestra ri- sale per il popolo latino al termine “Lumenvocabolo con interessanti significati: apertura, vano murario, zona di passaggio, ingresso del- la luce esterna, zona di comunicazione e di coinvolgimento fra interno ed esterno. Lumen identifica quindi non tanto il com- ponente quanto la sua funzione. Questo basilare concetto permette di descri- vere le prestazioni e le esigenze del serramen- to nei centri storici. Gli edifici con tipologie costruttive che esulano dagli attuali canoni di progettazione e le disposizioni urbanistiche con caratteristiche particolari creano un tessu- to urbano da analizzare attentamente ed anali- ticamente. Anche gli utilizzatori o fruitori di alcuni vetusti edifici sembrano atteggiarsi in modo particolare; l’abitazione o l’ufficio ven- gono vissuti ed attrezzati con particolare atten- zione. Le richieste per le prestazioni non con- siderano i numerosi anni trascorsi ma, anzi, crescono in relazione all’importanza che que- sti sembrano assumere nella società di oggi: più l’edificio ci riporta in anni passati più l’u- tente sottolinea la necessità di aumentarne le prestazioni. Questa posizione crea effetti con- catenanti in modo curioso. L’effetto sicuramente positivo risiede nella possibilità di ristrutturare e riabilitare un patri- monio edilizio ingente ed importante; l’effetto negativo, qualora non si tenga conto del conte- sto, è rappresentato dalla sconsiderata introdu- 91 10. PIENI E VUOTI

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zione di componenti e di impianti che creanoinevitabili patologie interne ed esterne.

Le tipologie edilizie con cui si opera nonpossono essere radicalmente manomesse, pos-sono e devono essere adottate modifiche chepermettono di elevare il comfort abitativo nontrascurando le spese energetiche e manutentive.

La sostituzione di impianti e di componentideve essere coordinata con attenzione e con-frontata con il contesto architettonico costruito.

Edifici pluripiano, vie di scorrimento pavi-mentate, distanze ridotte fra costruzioni, altez-za elevata dei locali, coesistenza di locali abi-tativi con uffici; ed ancora, tamponamenti pe-rimetrali di notevole spessore, serramenti dibassissime prestazioni, impianti fatiscenti: lasituazione si presenta usualmente con questecaratteristiche.

Quale importanza al serramento?La sostituzione di questo componente deve

essere inserita nel contesto di ristrutturazioneglobale.

Il rapporto fra l’utente e il serramento puòvariare radicalmente dalla situazione pre e po-st sostituzione.

La finestra in PVC sposta in modo radicalele prestazioni dell’intero edificio: rumorositàdiminuita, risparmio energetico incrementato,prestazioni funzionali diversificate.

Le prestazioni tecniche ed estetiche indiriz-zano la progettazione, la scelta, l’installazione.

L’analisi dei singoli aspetti è realizzata con-siderando quanto in precedenza esposto.

Permeabilità all’aria/tenuta all’acquaNon pone particolari problemi di progetta-

zione e di verifica. Nel tessuto urbano esisten-te è sicuramente la prestazione più ricercatanel caso dell’esistenza di serramenti di vecchiadata. Quindi ove necessita la sostituzione è fa-cilmente realizzabile il miglioramento.

L’importanza del ruolo del serramento nel-l’edificio è stata sottolineata dai più importan-ti rappresentanti dell’architettura di ogni perio-do storico.

Un tamponamento senza serramento mancadello spirito vitale che permette all’edificio il“divenire”.

L’argomento è molto vasto e quindi vieneraccolto in limitati punti di discussione.

L’etimologia architettonica della finestra ri-sale per il popolo latino al termine “Lumen”vocabolo con interessanti significati: apertura,vano murario, zona di passaggio, ingresso del-la luce esterna, zona di comunicazione e dicoinvolgimento fra interno ed esterno.

Lumen identifica quindi non tanto il com-ponente quanto la sua funzione.

Questo basilare concetto permette di descri-vere le prestazioni e le esigenze del serramen-to nei centri storici. Gli edifici con tipologiecostruttive che esulano dagli attuali canoni diprogettazione e le disposizioni urbanistichecon caratteristiche particolari creano un tessu-to urbano da analizzare attentamente ed anali-ticamente. Anche gli utilizzatori o fruitori dialcuni vetusti edifici sembrano atteggiarsi inmodo particolare; l’abitazione o l’ufficio ven-gono vissuti ed attrezzati con particolare atten-zione. Le richieste per le prestazioni non con-siderano i numerosi anni trascorsi ma, anzi,crescono in relazione all’importanza che que-sti sembrano assumere nella società di oggi:più l’edificio ci riporta in anni passati più l’u-tente sottolinea la necessità di aumentarne leprestazioni. Questa posizione crea effetti con-catenanti in modo curioso.

L’effetto sicuramente positivo risiede nellapossibilità di ristrutturare e riabilitare un patri-monio edilizio ingente ed importante; l’effettonegativo, qualora non si tenga conto del conte-sto, è rappresentato dalla sconsiderata introdu-

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Resistenza al ventoI centri abitati offrono la possibilità di intro-

durre un’argomento di non usuale trattazione.Contrariamente a quanto si può supporre,

questa caratteristica rivela il grado e il livellodi progettazione dell’edificio.

L’andamento del vento tra gli edifici pre-senta una distribuzione anomala e particolarein funzione della posizione esaminata.

Superfici sopra e sotto vento, lunghi e stret-ti corridoi, altezze differenti permettono di di-versificare il livello di prestazione richiesta.

Prestazioni acusticheMai come in questa situazione il rapporto

edificio-serramento viene evidenziato.Il serramento determina il comportamento

termico. mentre il confronto si pone con lospessore elevato dei tamponamenti esterni.

Usualmente i serramenti esistenti si caratte-rizzano per una trasmittanza termica e una su-perficie vetrata elevata.

I ponti termici sono molto evidenti e l’iso-lamento termico delle pareti verticali è inesi-stente.

La sostituzione quindi porta alla razionaliz-zazione dei componenti.

Prestazioni acusticheSono senza dubbio le più interessanti da es-

sere approfondite.I centri abitati sottintendono flussi veicolari

elevati combinati con pavimentazioni a volterumorose. La vicinanza degli edifici implicainvece una distribuzione della rumorosità infunzione di alcuni parametri geometrici ripor-tati in Fig. 61.

InstallazioneLa posa in opera del serramento di sostitu-

zione deve prevedere alcune operazioni speci-fiche in modo da migliorare il giunto con lamuratura e anche le prestazioni generali.

Può essere realizzata mantenendo il telaiofisso del vecchio serramento (Fig. 62) oppurerealizzando nuovamente l’ancoraggio alla pa-rete.

Caratteristiche geometricheL’introduzione di una nuova tipologia di

serramento in un contesto preesistente è sem-

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Fig. 61 - Pieni e vuoti

Fig. 62 - Profilo per ristrutturazione con manteni-mento del telaio fisso precedente

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pre un’azione da ponderare confrontando l’im-patto estetico nelle due fasi dell’intervento.

Un aspetto sottovalutato è la dimensione deiprofili da utilizzare negli edifici sottoposti amanutenzione.

L’epoca di costruzione dell’edificio, la pro-gettazione della ristrutturazione permettono didedurre che non è sempre lo stesso serramentoda considerare. Geometrie differenti come profi-lo e specchiatura creano la scansione dei vuoti ele sottolineature del perimetro del vano murario.

A questo proposito uno studio interessante è

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Fig. 63 - Giunto tradizionale

Fig. 64 - Giunto con profili di basso spessore

Fig. 65 - Giunto con profili di basso spessore

Fig. 66 - Giunto con profili di basso spessore

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stato condotto per realizzare un profilo in PVCdi basso spessore con la possibilità di installa-zione nei modi più consoni.

In Fig. 63, 64, 65, 66, 67 sono riportate se-zioni orizzontali di giunti tradizionali e ridotti.

L’aspetto finale è accattivante e permetteràdi introdurre il serramento in PVC anche inedifici con particolari vincoli architettonici.

D’altra parte lo spessore elevato dei profilicrea una possibilità di marcare il perimetro ot-tenendo così un impatto estetico differente infunzione dei prodotti e degli utilizzi.

Ristrutturazione: edificio e serramento

Il problema della ristrutturazione degli edi-fici di carattere storico o con impatto ambien-tale regolamentato è di difficile risoluzione.

Nella stesura del nuovo progetto devono in-tervenire le esigenze costruttive, i vincoli am-bientali, le scelte estetiche ed anche le esigen-ze dell’utilizzatore, sovente lasciate nel dimen-ticatoio.

Queste ultime, può sembrare strano, sono digran lunga le più importanti e sono normal-mente correlate alle condizioni climaticheesterne.

La giustificazione deriva dalle mutate con-dizioni al contorno come la rumorosità, l’iso-lamento termico, la resistenza agli agenti at-mosferici e i costi di manutenzione.

Una fondamentale considerazione deve per-ciò essere affrontata.

I materiali utilizzati durante la primitivarealizzazione derivano normalmente da pro-dotti locali o scelti per un uso tradizionale.

L’imposizione dell’uso degli stessi duranteil rinnovamento dell’edificio è argomento didifficile impostazione e risoluzione.

Se da un lato esiste la giusta perorazione delrispetto dell’ambiente e del mantenimento del-le tradizioni costruttive, dall’altro devono im-porsi nuovi materiali e nuove tecnologie.

Nessuna motivazione tecnica può essere pre-sentata a giustificazione che le più antiche tra-dizioni siano le migliori o le più idonee all’uso.

Sembra corretto e coerente avanzare solu-zioni “innovative” conformi alle esigenze del-l’utilizzatore e ai tecnici delle funzioni pubbli-che che lo controllano.

L’imposizione delle scelte di materiali e ditecnologie non sempre permette di ottenerel’effetto desiderato.

Un caso sintomatico è rappresentato dai ser-ramenti esterni.

Questi scandiscono i ritmi dell’edificio e de-finiscono la successione dei pieni e dei vuoti.

L’immagine estetica o l’impatto architetto-nico viene determinato principalmente dallaforma geometrica e dal colore.

La scelta per la sostituzione del serramentopuò quindi cadere su differenti materiali non

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Fig. 67 - Aspetto finale del serramento con profili a basso spessore rispetto ai tradizionali

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sempre accettati dai revisori o decisori. Questoaccade in modo particolare per la materia pla-stica PVC con cui vengono realizzati serra-menti esterni, persiane e tapparelle.

Questa posizione negativa rispetto alle ma-terie plastiche è di difficile analisi e si perde-rebbe in inutili dissertazioni, ma non viene for-tunatamente condivisa in modo unanime datutti gli uffici direttivi. In molte zone si rispet-tano le decisioni dell’utilizzatore il quale giu-stifica la scelta con motivazioni precise.

In altre zone invece la scelta dell’utilizzato-re viene incanalata con decisioni obbligate ba-sate su canoni del tutto personali.

Tutto questo non per facile critica o gratuitapolemica. ma per instaurare un rapporto contutti quanti operano nel settore e si aprano aduno scambio informativo e obiettivo.

La messa in opera del serramento in PVC

Martello, cazzuola e cemento vengono oggisostituiti da trapano, tasselli e sigillanti: cheevoluzione per l’ancoraggio del serramento alvano murario!

La tecnica permette di attuare processi nuo-vi e qualitativamente migliori.

La posa del serramento riveste forse la fasepiù importante essendo l’ultima.

Tutti gli sforzi di progettazione e di realiz-zazione del componente vengono vanificati sele procedure di fissaggio non sono corrette.

È interessante sottolineare come, in funzio-ne del materiale costituente il serramento, deb-ba essere attuata una procedura differente.

Nel caso del serramento in PVC le attenzio-ni maggiori cadono sul mutuo comportamentodel materiale PVC e del vano.

Molti installatori non applicando le regolebasilari che vengono qui riportate ottengonoun componente che “funziona male”.

L’Associazione Nazionale Serramenti inPVC, SIPVC, ha focalizzato il problema inte-ressando gli installatori e fornendo loro le re-gole per una corretta posa in opera del serra-mento in PVC.

Inoltre è possibile evidenziare le caratteri-stiche della posa con una serie di prove speri-mentali ottenendo così una qualificazione del-l’ultima fase.

Nel caso dei serramenti in PVC la posa è in-

fluenzata anche dai materiali adottati per il fis-saggio e per la sigillatura.

Un altro aspetto di fondamentale importanzarientrante nella posa è la regolazione delle fun-zioni del serramento che l’installatore correttoeffettua prima di decretare la fine dei lavori, madi importanza ancora superiore è la regolazionedel serramento dopo un determinato periodo difunzionamento e di assestamento. Questo sirende necessario per ogni tipo di serramento edin genere per ogni applicazione.

Le regole della corretta posa vengono qui ri-portate sinteticamente, per ulteriori informa-zioni è possibile contattare l’Associazione.

Trasporto ed immagazzinaggio dei serramentiIl serramento va spedito e movimentato

sempre in posizione verticale, avendo cura chele ante siano chiuse e adeguatamente bloccate.

Il serramento di PVC non richiede partico-lari protezioni per la salvaguardia delle super-fici (ad esempio, contro gli effetti di malte ecementi) se non quelle comunemente adottateper gli altri materiali.

Nel trasporto uno dei problemi più delicatiproviene dall’ingombro della maniglia. Unadelle soluzioni può essere quella di tenere lemaniglie a parte per poi montane in cantiere.

Per le porte-finestre, per le quali non è pre-visto un elemento di soglia intero come parteintegrante del serramento, i montanti laterali,nella loro parte inferiore, dovranno essere col-legati rigidamente per impedire probabilideformazioni.

Per i serramenti tipo monoblocco, il casso-netto, può essere spedito o immagazzinatocongiuntamente o separatamente.

I serramenti, nella maggior parte dei casi,vengono oggi trasportati con le relative vetra-ture in opera.

La disponibilità di serramenti vetrati a curadel fornitore comporta infatti un ulteriore ele-mento di garanzia per il committente in ordineall’assetto dimensionale ed alla tenuta dell’in-tera struttura nel tempo.

Prestazioni e preparazioni preliminariDovranno essere presi i seguenti provvedi-

menti preliminari:− prendere le misure dei fori-luce e confron-

tarle con le misure di progetto;

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− esaminare le possibilità di accedere ai varipiani e di utilizzare eventualmente impalca-ture esterne o gru già disponibili;

− concordare con il direttore dei lavori il si-stema di sigillatura, il fissaggio delle fine-stre alla muratura e ogni altra particolarità;

− stabilire la dimensione dei giunti di dilata-zione secondo la grandezza e il colore deiserramenti.

Posa delle finestrePrima della posa deve essere controllato se

per i fori-luce sono state rispettate le tolleran-ze concordate.

I serramenti dovranno essere posati in ope-ra a piombo, a livello e perfettamente allineati.

La centratura e il fissaggio provvisorio deiserramenti saranno eseguiti a mezzo di cunei.Questi dovranno poi essere rimossi, dopo averancorato il telaio al muro in modo definitivo.

Gli interventi di posa in opera di finestrepossono essere in sintesi di due tipi:• posa in opera di un serramento in un vano

finestra di nuova costruzione;• posa in opera di un serramento in interven-

to di rinnovazione con recupero del vecchitelaio fisso in legno come supporto di anco-raggio.Negli interventi di “nuova costruzione” il

montaggio del serramento viene svolto su unvano finestra perfettamente riquadrato. Il vanofinestra, a seconda delle scelte progettuali, puòavere una superficie piana oppure presentareuna battuta contro cui appoggiare il controte-laio e il telaio fisso.

Negli interventi di “rinnovazione” il vec-chio telaio in legno viene riutilizzato comestruttura per il fissaggio del nuovo serramento.Esiste pertanto la necessità di verificare la so-lidità e la tenuta dell’accoppiamento esistentetra muratura e telaio e il suo stato generale diconservazione.

Qualora queste prestazioni non siano suffi-cientemente verificate si dovrà effettuare unintervento di ripristino. Negli interventi di so-stituzione particolare attenzione deve essereposta alla problematica della sigillatura.

Fissaggio dei serramenti alle opere murarieI punti di fissaggio del telaio fisso alla mu-

ratura sono scelti con i seguenti criteri:

− il loro numero non è mai inferiore a 4;− la loro distanza non è superiore a 700 mm;− la distanza dagli angoli è di circa 150 mm;− la posizione è, per quanto possibile, vicino ai

punti di incernieramento del telaio mobile.Fissata la classe di resistenza al carico del

vento in base alla zona di vento, all’esposizio-ne e all’altezza dell’edificio, il carico totale sulserramento è dato dal prodotto della superficieA (in m2) per la pressione di prova (in Pa) cor-rispondente alla classe scelta.

Per la verifica della resistenza dei punti difissaggio si userà la pressione di prova di sicu-rezza (P3); e quindi il carico su ciascuno degli“n” punti di fissaggio:

AP3Q = ––––––

n

non dovrà superare il valore prefissato dal for-nitore. Per la verifica della deformazione sottocarico del telaio fisso si considererà invece la

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Tabella 24 - Fissaggi dei telai alla muratura

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pressione statica PH1. P3 e P1 sono pressionirelative alla prova di resistenza al vento deiserramenti e verranno definite in un prossimospecifico articolo.

Se si caratterizza convenzionalmente la rigi-dità del profilato con il valore R (in kgf) del ca-rico concentrato in mezzeria di un tratto diprofilato posto su due appoggi distanti 1 m,che produce una freccia di 3 mm, la seguenteformula sperimentale dà la distanza massima(in m) fra i punti di fissaggio con una defor-mazione accettabile del telaio:

R S∆ ≤14 ––––––

P1A

dove S è lo sviluppo periferico (in metri) deltelaio fisso.

Per il fissaggio si può ricorrere a zanchemetalliche, a tasselli ad espansione, oppure acontrotelai metallici (vedi tabella 24), che do-vranno essere assolutamente protetti dalla cor-rosione.

Attacchi a muroCon l’aiuto della tabella 25 può essere defi-

nita la larghezza del giunto fra telaio e muratu-ra, a seconda della lunghezza dell’elemento ditelaio, e ciò sia per finestre di colore chiaro chedi colore scuro.

Per determinare la conformazione esecutivadel giunto occorre stabilire la dilatazione e lacontrazione termica del telaio, in riferimentoalla temperatura al momento della sua posa inopera e al suo colore.

Si tratta naturalmente della dilatazione ocontrazione “efficace” (vedi tabella 26).

Sarà preso in considerazione il valore mag-giore fra dilatazione e contrazione.

La figura 68 indica quindi la conformazioneesecutiva dei giunti a seconda di questo valore.

Materiali complementariParticolare riguardo, durante la posa in ope-

ra di una finestra, deve essere posta alla sceltadei materiali complementari per il montaggio.

Questi materiali sono principalmente di trecategorie:a) guarnizioni e sigillanti;b) viti e tasselli di fissaggio;c) profili in PVC per coprifili e rivestimenti.

Le guarnizioni di tenuta più utilizzate sonocostituite da nastri di schiuma espansa pre-compressa, imbevuta con liquidi impermeabi-lizzanti o bituminosi (copriband).

Le miscele impregnanti conferiscono al ma-teriale un’ottima resistenza agli agenti aggres-sivi di tipo chimico o batterico; il materiale hauna elevata deformabilità che gli conferisceun’ottima capacità di aderenza e tenuta anchein presenza di superfici irregolari; ha inoltrebuone caratteristiche di isolamento termoacu-

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Tabella 26 - Dilatazione e contrazione termica (variazione di lunghezza)

Allungamento Accorciamento

Temperatura durante PVC chiaro PVC scuro PVC chiaro PVC scurola posa mm/m mm/m mm/m mm/m

25°C 0,40 1,10 1,0 1,7520°C 0,60 1,25 0,85 1,5515°C 0,75 1,45 0,70 1,3010°C 0,95 1,60 0,50 1,205°C 1,20 1,80 0,30 1,00

Tabella 25 - Dimensionamento dei giunti

Materiale Lunghezza Larghezzadell’elemento del giunto

< 1,5 m 10 mmPVC chiaro 1,5÷2,5 m 15 mm

2,5÷3,5 m 20 mm

PVC scuro< 1,5 m 15 mm

1,5÷2,5 m 20 mm

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stico. Le sue caratteristiche fisico-tecniche so-no garantite per un intervallo di temperaturacompreso tra i -2=° e i + 100°C.

Esistono in commercio diversi sigillanti si-liconici o “a base di siliconi”. Per l’utilizzocon il PVC è importante verificare che al poli-mero siliconico di base non siano aggiunte so-stanze plastificanti o solventi che possano ag-gredire chimicamente il PVC.

Per la posa in opera del serramento si devo-no usare, a seconda delle circostanze, viti auto-filettanti zinco-cromate o tasselli ad espansio-ne; questi ultimi particolarmente adatti quandosi deve operare direttamente sulla muratura.

Infine, per poter completare la posa con leoperazioni di finitura, sono necessari profilicomplementari e coprifili. I coprifili possono

essere assemblati in diversi modi: ad innesto, abaionetta, per avvitamento, per incollaggio, ecc.

Verande e facciate continue in PVC

La forma dell’edificio viene delineata dalprogettista per soddisfare le esigenze di spaziointerno coniugando la disposizione esteticadella facciata esterna.

Questa ha rispecchiato il proprio internodalle prime abitazioni rurali sino ai grandi edi-fici multipiano di oggi.

Purtroppo il rapporto interno-esterno vienemodificato da ristrutturazioni non finalizzate ele modifiche che si susseguono ne compromet-tono la riuscita.

Il progettista, nella primitiva fase, ricercaforme che permettono di ottimizzare due fun-zioni basilari: spazio e luce.

Il binomio ha indotto gli operatori ad unaquasi sistematica movimentazione dei pieni edei vuoti ottenendo una casistica di forme e disoluzioni innumerevoli e interessanti.

Lo scontro, senza risoluzione e fine, fra ne-cessità architettonica e necessità realizzativaha però permesso di giungere a una ipotesi ri-solutiva che da alcuni anni ormai viene ripro-posta: “la parete trasparente”, la cui evoluzio-ne viene oggi definita “facciata continua”.

Una evoluzione tutta particolare deve essereattribuita invece alla veranda, di tradizione an-tichissima come funzionalità mentre relativa-mente giovane come costituzione.

È molto interessante sottolineare i moltepli-ci aspetti della veranda che può nascere comeun’appendice che cresce con l’evolversi dellenecessità degli utilizzatori dell’edificio.

Modifica, a volte in modo sostanziale, l’e-stetica, la scansione dei pieni e dei vuoti.

Diversi i termini per definirla: veranda, ser-ra, bowindow, loggiato ed ancora più le forme:semplicissime, ricercate, a risparmio energeti-co. Il termine veranda intende oggi una realiz-zazione che, collegata con la costruzione prin-cipale, permette di espandere lo spazio internocreando una zona di transizione con quelloesterno.

Il volume viene adibito a funzioni interes-santi in modo particolare nel Nord Europa incui sembra che la veranda rispetti molto beneil concetto abitativo di spazio interno-esterno.

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Fig. 68 - Conformazione dei giunti

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Il materiale PVC viene introdotto in questedue applicazioni di recente, ottenendo risultatimolto incoraggianti.

Le facciate continue creano un’opportunitàparticolare e molto ricercata a cui il PVC sta ri-spondendo con interesse sempre maggiore.

Per le verande invece la situazione si evolvein modo differente in quanto il PVC, in alcunipaesi, si sta sostituendo ai materiali più tradi-zionali.

L’esempio più interessante è senza dubbioofferto dal mercato inglese che richiede veran-de di forme particolari e di solida realizzazio-ne.

È importante sottolineare come l’Inghilterraabbia incentivato in modo semplice e pratico lasoluzione della veranda per poter ampliare lapropria abitazione coordinando sia l’interven-to dal punto di vista architettonico che energe-tico.

Un altro caso è rappresentato dalla Germa-nia che da tempo si occupa di questi compo-nenti non solo come aumento della volumetriaabitativa ma soprattutto per un aumento delcontributo solare per le costruzioni di civileabitazione.

In Italia esiste una casistica di verande mol-to differenziata dalla terrazza coperta, alla ve-trata della piscina, al balcone rivestito con filmplastici trasparenti.

Si possono evidenziare le caratteristicheenergetiche delle verande in quanto è la pecu-liarità che maggiormente colpisce qualora sidovessero eseguire conteggi approfonditi, macertamente non è questa la sede.

Le aziende partecipanti all’AssociazioneNazionale Serramenti in PVC producono siste-mi per verande.

In Fig. 69 sono riportate alcune delle formeeseguibili con tale sistema, mentre in Fig. 70 è

riportata una schematizzazionecon il posizionamento delle se-zioni dei giunti di Fig. 71, 72,73, 74, 75, 76, 77.

Le facciate continue preve-dono profili in PVC con geo-metria particolarmente studiatae progettata.

Vengono posizionati in mo-do tale da evidenziare la ma-glia costruttiva che quindi nonviene celata dalla vetraturaesterna.

Questa soluzione comportala possibilità di sottolinearel’ossatura portante, di otteneremodanature e linee di fuga conla realizzazione di specchiaturedefinite. Le dimensioni per lefacciate continue in PVC ven-gono limitate ad un’altezza dialcuni interpiani in quanto talemisura per ora è stata verifica-ta sperimentalmente.

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Fig. 69

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La struttura portante viene definita dal siste-ma facciata continua che in questo caso è an-cora più importante rispetto a quello utilizzatoper i serramenti.

La progettazione di una facciata continua inPVC richiede particolari attenzioni.

È costituita da profili principali e secondariassemblati fra loro in modo da creare un’ossa-tura interconnessa ancorata alla struttura di so-stegno.

Le possibilità sono numerose e comprendo-no in linea essenziale le specchiature traspa-

renti ed opache. Le prime permettono di rea-lizzare la parte vera della facciata continua conla possibilità di realizzare parti fisse ed apribi-li. Le seconde creano le alternanze di traspa-renze modificando l’uso corrente di facciatacontinua.

Elementi basilari di progettazione si identi-ficano nella dimensione dei profili con i relati-vi rinforzi, negli ancoraggi in relazione alle di-mensioni realizzabili, nella tenuta dei giunti.

Questi comportano la risoluzione della te-nuta all’acqua, aria e vento ma anche miglio-

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Fig. 70 Fig. 72

Fig. 71 Fig. 73

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rano il comportamento acustico. Quest’ultimacaratteristica riveste particolare interesse riso-lutivo per specchiature così ampie e complessecome le facciate continue, sottoposte a tutto ilfronte sonoro della rumorosità esterna. Questo,in relazione alle ultime normative, può essereverificato sperimentalmente misurando il livel-lo sonoro interno in funzione delle tipologiecostruttive. Un altro elemento di primaria im-portanza è la dilatazione degli elementi assor-bita sempre dai giunti.

In Fig. 78 è riportato lo schema di una por-

zione di facciata continua con alcune sezionidi particolari riportati in Fig. 79, 80, 81 (datiRehau). La sezione dei rinforzi è definita inbase alla misura dell’interpiano e i montantiprincipali sono fissati a questi ultimi con siste-mi meccanici in relazione all’esposizione e al-l’altezza dell’edificio. Un’ultima caratteristica,forse la più importante, permette di affrontareargomenti attuali ed interessanti.

Le caratteristiche termiche di una facciatacontinua hanno da sempre incuriosito gli uti-lizzatori ma soprattutto hanno preoccupato i

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Fig. 74 Fig. 76

Fig. 75 Fig. 77

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progettisti spinti a tali soluzioni dalla notevoleforza architettonica che il componente è ingrado di creare. La soluzione con il PVC per-mette di ottenere una maglia portante con ca-ratteristiche termiche rilevanti a bassa disper-sione energetica con la conseguente elimina-zione dei ponti termici. Stiamo assistendo aduna evoluzione continua nel campo della ve-trazione con il miglioramento del comporta-mento termico degli elementi trasparenti e in

egual misura deve essere il loro sostegno.I montanti in PVC, inoltre, permettono l’e-

liminazione della condensa superficiale, effet-to conseguente all’annullamento dei ponti ter-mici. Le facciate continue in PVC rivestonoun’interessante proposta alternativa alle attualisoluzioni con veste architettonica e impatto vi-sivo molto personalizzato che consente al pro-gettista di avviare nuovi processi e di seguireuna strada nuova ed anticonformista.

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Fig. 78 Fig. 80

Fig. 79 Fig. 81