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LINGUA ITALIANA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DA IND. NAZ. 2012

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti

rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione.

Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali,

utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.

Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.

Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.

Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola

offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.

Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini

specifici legati alle discipline di studio. Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse

scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.

È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo).

Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

COMUNICAZIONE IN MADRE LINGUA

cl.1^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE Attività

Padroneggiare gli

strumenti espressivi

ed argomentativi

indispensabili per

comunicare

verbalmente in vari

contesti

Interagire in una conversazione in modo

pertinente su argomenti di esperienza

diretta.

Esprimersi usando frasi semplici ma

complete.

Formulare domande e offrire risposte

pertinenti.

Individuare e comprendere l'argomento e le

informazioni principali di conversazioni

affrontate in classe

Seguire la narrazione di testi ascoltati o letti

mostrando di saperne individuare il senso

globale

Raccontare oralmente brevi esperienze

personali rispettando l'ordine logico e

Strutture del codice

verbale orale

Elementi principali della

frase semplice

(concordanza del genere

e del numero)

Lessico fondamentale

per la gestione di

semplici comunicazioni

orali in contesti formali

e informali

La struttura della frase

orale nella tipologia

affermativa, negativa,

interrogativa

Racconto di esperienze

vissute in ambiente

scolastico e/o familiare

Ripetizione collettiva e

individuale di

filastrocche , poesie,

testi musicali,regole

conosciute

Ascolto di narrazioni ed

esposizione del

contenuto

Ascolto di esperienze

personali

Ascolto ed applicazione

di semplici istruzioni

Leggere,

comprendere ed

interpretare testi

scritti di vario tipo

Produrre testi di vario

tipo in relazione ai

differenti scopi

comunicativi

cronologico

Comprendere e dare semplici istruzioni

relative a un gioco o ad attività conosciute

-------------------------------------------

Riconoscere i grafemi /fonemi , le sillabe , i

digrammi e le particolarità fonologiche

Leggere correttamente ad alta voce lettere,

sillabe, parole, frasi , brevi testi in stampato

maiuscolo/minuscolo

Leggere semplici e brevi testi, mostrando di

saperne cogliere il senso globale

Comprendere il contenuto essenziale di un

testo letto (argomento, persone, tempi e

luoghi) e riferirlo.

Memorizzare semplici testi di diverso

genere.

Scrivere parole,semplici frasi relative

all'esperienza personale e/o collettiva

Produrre semplici descrizioni di immagini

Struttura del codice

scritto

Corrispondenza

grafema/fonema di

vocali, consonanti,

sillabe semplici e

complesse

Riconoscimento delle

difficoltà ortografiche e

fonologiche

Elementi principali della

frase semplice

Arricchimento lessicale:

famiglie di parole

Riconoscimento e uso

delle particolarità

Lettura e conversazione

su brani proposti

dall’ins.te.

Racconto con

animazione

Lettura ad alta voce

Momento della lettura

silenziosa

Dettatura e

autodettatura di lettere,

sillabe, parole, frasi

Dettatura ai compagni di

Riflettere sulla lingua

e sulle sue regole

Produrre frasi semplici ma adeguate per

descrivere situazioni e comunicare i propri

vissuti

Comunicare con frasi semplici e compiute,

strutturate in un breve testo,esperienze

condivise nel gruppo classe o nel piccolo

gruppo

Riconoscere e rispettare le convenzioni

ortografiche presentate

Usare in modo appropriato il punto fermo, il

punto di domanda

Intuire la struttura sintattica di base

(soggetto, predicato)

ortografiche e

fonologiche

lettere, sillabe,parole

Giochi linguistici

Utilizzo lettere mobili,

magnetiche,strumenti

informatici

Scrittura personale

Giochi finalizzati al

riconoscimento e uso

delle principali

particolarità ortografiche

Anagrammi e cruciverba

collettivi e individuali

Uso di materiale

strutturato (schede

individuali o di coppia)

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA

CHIAVE EUROPEA:

Comunicazione in madre lingua

cl.2^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Padroneggiare gli

strumenti espressivi

e argomentativi

indispensabili per

comunicare

verbalmente in vari

contesti

Esprimersi usando frasi semplici ma complete. Interagire in una conversazione in modo

pertinente su argomenti legati all'esperienza diretta

Formulare domande funzionali alla comunicazione tra pari e con l'adulto e offrire

risposte pertinenti.

Ascoltare e comprendere l’argomento di un

testo letto

Utilizzare il linguaggio verbale e non verbale per raccontare un breve testo narrativo.

Esporre in modo chiaro le regole di un gioco conosciuto.

Raccontare storie personali o fantastiche

rispettando l’ordine cronologico.

Codici della

comunicazione

Lessico fondamentale

per la gestione di

semplici comunicazioni

orali in contesti formali

e informali

La struttura della frase

orale nella tipologia

affermativa, negativa,

interrogativa

Contesto, scopo,

destinatario della

comunicazione

Conversazioni

Ascolto di testi con

proposta di giochi

che rafforzino l’attenzione

Lettura

dell’insegnante

Momento del

racconto di esperienze individuali o di

gruppo.

Leggere,

comprendere ed

interpretare testi

scritti di vario tipo

Produrre testi di

vario tipo in

relazione ai differenti

scopi comunicativi

Leggere correttamente ad alta voce testi noti.

Conoscere e rispettare i principali segni di

interpunzione, usando un corretto registro vocale

Comprendere il contenuto essenziale di un

testo letto (argomento, persone, tempi e luoghi) e riferirlo.

Scrivere correttamente sotto dettatura

dell'insegnante o dei compagni

Produrre frasi semplici, compiute, corrette

Verbalizzare per iscritto attraverso frasi

semplici e compiute, esperienze vissute

con il gruppo classe ( momenti di gioco,

attività, uscite, etc)utilizzando il testo

Principali connettivi

logici

Struttura essenziale del

testo narrativo

Principali strutture

morfologiche della

lingua italiana ( nome,

articolo, verbo,

aggettivo qualificativo)

Elementi principali della

frase semplice (chi fa

l'azione - l'azione)

Coerenza testuale

Lettura ad alta voce

di testi e di libri della

biblioteca scolastica

Utilizzo della biblioteca

Attività finalizzate a

identificare le

sequenze fondamentali del

racconto e la sua struttura.

Lettura e conversazione

Memorizzazione di

filastrocche e poesie

Passaggio graduale dallo stampato maiuscolo al

carattere corsivo

Produzione di brevi

testi narrativi

partendo da sequenze, da

immagini, ecc.

Riflettere sulla lingua

e sulle sue regole

collettivo , la produzione in coppia e

individuale

Produrre semplici testi spontanei e

creativi

Riscrivere testi noti di racconti, fiabe,

favole

Ampliare il proprio patrimonio lessicale di

base

Comprendere e usare in modo appropriato

alcuni termini sinonimi legati ad occasioni

di approfondimento lessicale

Riconoscere nelle parole dei testi letti le

difficoltà ortografiche

Uso di accenti e apostrofi, maiuscole e

minuscole, divisione in sillabe , uso delle

doppie, casi di non corrispondenza tra

fonemi e grafemi (uso dell’h, della q, dei

digrammi, trigrammi ).

Applicare alla grafia delle parole le

conoscenze ortografiche

Riconoscere la necessità di trasmettere

un messaggio con un significato

Produzione di brevi e

semplici testi

descrittivi di un oggetto, di un

animale, di una persona.

Giochi finalizzati al riconoscimento e uso sulle principali

difficoltà ortografiche.

Esercitazioni orali e scritte , correzione

collettiva e individuale.

Giochi linguistici

collettivi e

attraverso l'ordine delle parole di una frase

(differenza frasi/non frasi)

Riconoscere se una frase é o no completa

rispetto alla struttura essenziale

Riconoscere le seguenti strutture

morfologiche: nome, articolo, verbo

(azione), qualità (agg. qualif.)

Abbinare correttamente genere e numero

Individuare in una frase semplice soggetto

e predicato ( chi fa l'azione e l'azione)

individuali.

Completamento di

frasi minime a cui manchi il soggetto o

il verbo.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA

COMUNICAZIONE IN MADRE LINGUA

cl.3^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Padroneggiare gli

strumenti espressivi

e argomentativi

indispensabili per

comunicare

verbalmente in vari

contesti

Interagire in una conversazione formulando

domande e dando risposte pertinenti su

argomenti affrontati in classe.

Seguire la narrazione di testi ascoltati o letti

mostrando di saperne individuare il senso

globale .

Individuare e comprendere il senso globale

di un argomento e le informazioni principali

legate allo stesso.

Raccontare oralmente una storia personale o

fantastica rispettando l’ordine cronologico

e/o logico.

Manifestare opinioni personali utilizzando un

registro comunicativo adeguato.

Principali strutture

sintattiche della lingua

italiana

Elementi di base delle

funzioni della lingua

Lessico fondamentale

per la gestione di

semplici comunicazioni

orali in contesti formali

e informali

Contesto, scopo,

destinatario della

comunicazione

Discussioni, scambi di

pareri e opinioni.

Esposizione di testi letti

o ascoltati.

Condivisione di

informazioni relative a

testi letti, filmati,

esperienze strutturate

Raccolta di informazioni

in gruppo e individuale

Formulazione di

domande, ipotesi e

confronto con quelle

altrui

Esplicazione di

procedure rispettando la

sequenzialità logica e

cronologica

Leggere,

comprendere ed

interpretaretesti

scritti di vario tipo

Leggere in modo corretto,con espressione

brevi testi narrativi, descrittivi, informativi

individuando l'argomento centrale, le

informazioni principali , secondarie, esplicite

e implicite

Comprendere testi di tipo diverso in vista di

scopi funzionali individuandone le principali

caratteristiche strutturali

Leggere semplici e brevi testi letterari sia

poetici sia narrativi, mostrando di saperne

individuare il senso globale

Principi essenziali di

organizzazione del

discorso descrittivo,

narrativo.

Strutture essenziali dei

testi narrativi,descrittivi,

informativi, regolativi

Principali connettivi

logici

Rievocazione di

esperienze personali

Descrizione di

esperienze soggettive

e oggettive

-------------------------

Lettura a voce alta e

silenziosa di testi

narrativi, poetici,

descrittivi, informativi,

ecc…

Analisi degli elementi

principali che anticipano

il contenuto dei testi

(titoli,immagini…)

Utilizzo dei testi della

biblioteca della scuola

per la lettura personale

e in classe

Produrre testi di vario

tipo in relazione ai

differenti scopi

comunicativi

Comunicare per iscritto con frasi semplici e

compiute, strutturate in un breve testo che

rispetti le fondamentali convenzioni

ortografiche.

Produrre semplici testi di vario tipo legati a

scopi concreti e collegati al contesto

scolastico e/o familiare.

Produrre testi legati a scopi diversi :narrare,

descrivere, informare.

Riscrivere un testo intervenendo secondo

indicazioni o schemi dati.

Comunicare per iscritto con frasi semplici e

compiute, strutturate in un breve testo che

rispetti le fondamentali convenzioni

ortografiche.

Produrre semplici testi di vario tipo legati a

scopi concreti e collegati al contesto

scolastico e/o familiare.

Produrre testi legati a scopi diversi :narrare,

descrivere, informare.

Riscrivere un testo intervenendo secondo

indicazioni o schemi dati.

Strutture essenziali dei

testi narrativi,descrittivi,

informativi, regolativi

Principali connettivi

logici

Convenzioni

ortografiche e

fonologiche

Esplorazione di diverse tipologie testuali, attraverso domande

guida per la lettura approfondita.

Costruzione e

completamento di

schemi diversi per

tipologia testuale

Identificazione della struttura di un testo

Raccolta di informazioni

al fine di comporre testi di gruppo e individuali

Scrittura in modo autonomo e corretto di

semplici testi a carattere pragmatico, narrativo, descrittivo,lettere,

esperienze personali.

Completamento di testi Sperimentazione della

scrittura poetica/creativa.

Ampliamento frasi

Suddivisione del testo in

Riflettere sulla lingua

e sulle sue regole

Arricchimento del linguaggio attraverso l’uso

del vocabolario e strategie di utilizzo dei

nuovi termini.

Scrivere in maniera ortograficamente

corretta sotto dettatura e in autodettatura

Utilizzare la punteggiatura in modo

appropriato

Riconoscere gli elementi essenziali della frase e arricchire il lessico.

Applicazione delle norme grafiche e ortografiche con esercizi e sotto dettatura .

Riconoscere l' enunciato minimo

( individuazione di soggetto e predicato)

Attivare semplici ricerche su parole ed

espressioni presenti nei testi.

Parti variabili del

discorso nome, articolo,

verbo, agg.qualificativo

e possessivo) e gli

elementi principali della

frase semplice

(soggetto,predicato

verbale e predicato

nominale)

La frase minima

Il soggetto e il predicato

verbale

Il predicato nominale

I segni di punteggiatura

Avvio all'uso dello

strumento vocabolario

Il verbo: riconoscimento

e discriminazione dell'

uso al passato, presente

e futuro.

sequenze.

Attività strutturate per il

consolidamento delle convenzioni ortografiche

Esercitazioni di gruppo e

individuali mirate al riconoscimento, alla

distinzione e classificazione delle più semplici categorie

morfosintattiche: nome,

articolo, aggettivo qualificativo e possessivo, verbo

(modo indicativo : presente,

passato, futuro)

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA

CHIAVE EUROPEA:

COMUNICAZIONE IN MADRE LINGUA

Cl.4^ SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Padroneggiare gli

strumenti espressivi ed

argomentativi

indispensabili per

gestire l’interazione

comunicativa verbale in

vari contesti

Cogliere in una discussione l’argomento

principale e i punti di vista espressi dai compagni

Cogliere il senso globale di testi di vario tipo ascoltati e formulare un parere personale su di essi

Comprendere le informazioni essenziali di

esposizioni e istruzioni

Raccontare esperienze in modo essenziale e chiaro, rispettando l’ordine cronologico e logico

Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando il proprio turno

Intervenire in modo appropriato e pertinente (con chiarimenti,domande, approfondimenti,esempi...)

Esporre un argomento di studio o un tema affrontato in classe in modo semplice e coerente

Leggere ad alta voce un testo in modo

Le regole della

conversazione

Principali strutture

sintattichedella lingua

italiana

Elementi di base delle

funzioni della lingua

Contesto, scopo,

destinatario della

comunicazione

Lessico fondamentale

per la gestione di

semplici comunicazioni

orali in contesti formali

e informali

Lessico specifico di base

Conversazioni e

discussioni per la

costruzione di significati,

la condivisione delle

conoscenze,

l’individuazione e la

negoziazione dei punti di

vista.

Esposizione di esperienze

soggettive.

Rielaborazione delle

esperienze collettive.

Esposizione dei contenuti

di studio con l’utilizzo di

mappe o schemi.

Esposizione di pareri

personali riguardo testi

letti o ascoltati,filmati,

esperienze vissute

Ascolto di letture di

Leggere, comprendere

ed interpretare testi

scritti di vario tipo

scorrevole rispettando le pause e variando il tono della voce.

Leggere testi narrativi e descrittivi, sia

realistici sia fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria dalla realtà.

Utilizzare le informazioni desunte dalla titolazione, dalle immagini e dalle

didascalie per operare anticipazioni sul contenuto di ciò che si intende leggere.

Individuare nei testi letterari il senso globale e l’intenzione comunicativa .

Leggere semplici e brevi testi letterari narrativi, poetici, descrittivi riconoscendone

le caratteristiche essenziali.

Applicare semplici tecniche di supporto alla comprensione ( sottolineare, annotare

informazioni, completare e costruire schemi…)

Iniziare a ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi

pratici e/o informativi

Seguire istruzioni scritte per realizzare

prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un’attività, per realizzare un

procedimento (testo regolativo)

Tecniche di lettura (ad

alta voce, in modo

silenzioso)

Diverse tipologie

testuali

Tecniche di supporto

per la comprensione

(individuazione

sequenze, titolazione,

sottolineatura e parole

chiave)

Intenzione

comunicativa, scopo e

destinatario del testo.

Principali caratteristiche

strutturali e di genere

In un testo poetico, le

figure di suono ( ritmo,

rima e assonanza), le

figure di significato

(similitudine , metafora)

e personificazione

insegnanti e /o compagni

Esercitazioni per la lettura

espressiva ad alta voce

(ritmo, tono, pause,

inserimento nei dialoghi).

Lettura spontanea o

guidata, silenziosa o ad

alta voce, di testi di

diversa tipologia.

Analisi degli elementi che

anticipano il contenuto dei

testi ( titolo, immagini,

didascalie).

Ricerca delle informazioni

principali ed

elaborazionedi inferenze

per cogliere il contenuto e

l’intenzione comunicativa.

Analisi dei testi letti per

ricavare le principali

caratteristiche strutturali

e di genere.

Individuazione e utilizzo di

tecniche di supporto per

la comprensione.

Ricerca delle parole-

chiave e costruzione di

scalette e schemi in

Produrre testi di vario

tipo in relazione ai

differenti scopi

comunicativi

Produrre testi coesi e coerenti

Raccogliere idee,selezionarle, ordinarle e organizzarle per produrre un testo scritto personale o collettivo con le informazioni

essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni.

Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (poesie, filastrocche, racconti brevi).

Scrivere una lettera indirizzata a destinatari noti, adeguando le forme espressive al destinatario e alla situazione

di comunicazione.

Scrivere testi pragmatici ( biglietto, avviso, invito, locandina, istruzioni e

procedimenti).

Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d’animo sotto forma ditesto diario.

Scopo e destinatario

Le fasi di scrittura:

Raccolta di informazioni

Ideazione

Progettazione

Stesura

Revisione

Tipologie testuali:

diario

testo narrativo realistico

funzione di una sintesi.

Raccolta di informazioni

da testi diversi sullo

stesso argomento.

Confronti e riflessioni su

somiglianze e differenze

tra testi diversi con

contenuto simile.

Raccolta di idee, dati,

informazioni utili alla

produzione scritta.

Costruzione di scalette o

mappe per organizzare i

dati raccolti

Costruzione dei testi,

tenendo conto del

destinatario, dello scopo,

del genere scelto.

Revisione degli elaborati

con l’utilizzo di opportune

strategie per il controllo

ortografico e sintattico.

Produzione di testi

soggettivi:( lettera,

pagine di diario ).

Rielaborare i testi : riassumere, riscrivere apportando cambiamenti strutturali o di contenuto

Scrivere un breve parere sul contenuto di un libro letto e motivarlo

Avviarsi ad utilizzare tecniche di revisione

testo narrativo

fantastico

la lettera

la filastrocca e la poesia

la descrizione

soggettiva e oggettiva

testo regolativo

testo espositivo

Procedimenti per la

sintesi e il riassunto

Linguaggio adeguato

Uso funzionale ed

espressivo della

punteggiatura

Connettivi logici

Indicatori spazio-

temporali

Linguaggio specifico

Produzione di testi in

funzione espressiva e

creativa .

Produzione di testi a

carattere denotativo (testi

disciplinari e non,

resoconti, relazioni).

Operazioni propedeutiche

al riassumere e alla

sintesi: sequenze,

titolazione, elementi

nucleari del testo e

superflui.

Operazioni di

manipolazione del testo:

modificazione di ruoli,

punti di vista, finale.

Riflettere sulla lingua e

sulle sue regole

Riconoscere e denominare le parti principali del discorso (articoli, nomi, aggettivi, preposizioni).

Individuare e usare in modo consapevole modi e tempi del verbo (indicativo).

Riconoscere e utilizzare i principaliconnettivi (temporali, spaziali,

logici).

Riconoscere gli elementi basilari di una frase (soggetto, predicato, espansioni).

Conoscere i principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole .

Comprendere le principali relazioni tra le parole (somiglianze, differenze) sul piano

dei significati (omonimia, sinonimia).

Comprendere e utilizzare il significato di parole e termini specifici legati alle

discipline di studio.

Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per scopi diversi.

Riconoscere la funzione dei segni di

punteggiatura

Il nome

L'articolo

Aggettivi e pronomi

Le preposizioni

Le congiunzioni

Il verbo

La struttura logica della

frase

(soggetto,predicato,

espansioni)

Operazioni di

modificazione delle

parole ( derivazione,

alterazione,

composizione)

Uso del dizionario

(ordine alfabetico,

consultazione,scelta

delle definizioni e

rielaborazione dei

significati)

I segni di punteggiatura

Riconoscimento e analisi

degli elementi che

compongono una frase.

Classificazione e utilizzo

delle parti del discorso:

variabili e invariabili.

Esercitazioni per il ripasso

ortografico.

Analisi della parola

( radice,desinenza,

prefissi , suffissi)

Trasformazione dei testi o

frasi in base al genere, al

numero o ai tempi verbali.

Trasformazione della frase

(da affermativa a

negativa, esclamativa,

interrogativa, imperativa)

Sostituzione ed uso dei

sinonimi, omonimi, parole

polisemiche.

Esercitazioni sulla frase

minima e complessa

Uso del dizionario.

Costruzione di campi

semantici e loro utilizzo.

Osservazioni, discussioni,

giochi, registrazioni delle

regole scoperte.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA

CHIAVE EUROPEA:

COMUNICAZIONE IN MADRE LINGUA

Cl.5^ SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Padroneggiare gli

strumenti espressivi ed

argomentativi

indispensabili per

gestire l’interazione

comunicativa verbale in

vari contesti

Cogliere in una discussione l’argomento principale e i punti di vista espressi dai

compagni interagendo in modo collaborativo.

Cogliere il senso globale e gli aspetti

rilevanti di testi letterari ascoltati, formulando un parere personale su di essi.

Comprendere le informazioni principali di esposizioni, istruzioni,consegne.

Raccontare esperienze in modo chiaro, rispettando l’ordine cronologico e logico.

Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione,

discussione) rispettando il proprio turno, formulando domande, dando risposte e

fornendo semplici spiegazioni ed esempi.

Esporre un argomento di studio o un tema affrontato in classe in modo chiaro e coerente

Le regole della

conversazione

Principali strutture

sintattichedella lingua

italiana

Elementi di base delle

funzioni della lingua

Contesto, scopo,

destinatario della

comunicazione

Lessico fondamentale

per la gestione di

semplici comunicazioni

orali in contesti formali

e informali

Lessico specifico di base

delle discipline di

Conversazioni e

discussioni per la

costruzione di

significati, la

condivisione delle

conoscenze,

l’individuazione e la

negoziazione dei punti

di vista.

Racconto di esperienze

soggettive con

esposizione di

sentimenti, emozioni.

Rielaborazione delle

esperienze collettive.

Esposizione dei

contenuti di studio con

l’utilizzo di mappe o

schemi.

Leggere, comprendere

ed interpretare testi

scritti di vario tipo

Leggere testi di vario tipo, scegliendo la

tecnica di lettura più opportuna.

Utilizzare le informazioni desunte dalla titolazione, dalle immagini e dalle didascalie per operare anticipazioni sul

contenuto di ciò che si intende leggere. Individuare nei testi letterari

(narrativi,poetici,descrittivi) le caratteristiche formali più evidenti, l'intenzione comunicativa,esprimendo un

motivato parere personale Applicare semplici tecniche di supporto alla

comprensione ( sottolineare, annotare

studio.

Tecniche di lettura ( ad

alta voce, in modo

silenzioso, espressivo)

Le principali

caratteristiche formali

delle diverse tipologie

testuali.

Tecniche di supporto

per la comprensione

(individuazione

Esposizione di pareri

personali riguardo testi

letti o ascoltati, filmati,

esperienze vissute.

Esposizione e

valutazione dei risultati

ottenuti in ricerche

personali o di gruppo;

Ascolto di

letture dell’insegnante

e dei compagni

Lettura spontanea o

guidata, silenziosa, ad

alta voce, espressiva di

testi di diversa tipologia

Analisi degli elementi

che anticipano il

contenuto dei testi

(titolo, immagini,

didascalie,schemi).

Ricerca delle

informazioni, costruire mappe, schemi.,..) Ricercare informazioni in testi di diversa

natura e provenienza per scopi pratici e/o

informativi. Seguire istruzioni scritte per realizzare

prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un’attività, per realizzare un

procedimento (testo regolativo)

Produrre testi coesi e coerenti, corretti dal

sequenze, titolazione,

sottolineatura e

riconoscimento delle

parole chiave)

Tecniche di lettura ( ad

alta voce, in modo

silenzioso, espressivo)

Le principali

caratteristiche formali

delle diverse tipologie

testuali.

Tecniche di supporto

per la comprensione

(individuazione

sequenze, titolazione,

sottolineatura e

riconoscimento delle

parole chiave)

Intenzione

comunicativa, scopo e

destinatario del testo

In un testo poetico, le

figure di suono ( ritmo,

rima e assonanza) e le

figure di significato (

similitudine e metafora)

e personificazione

informazioni ed

elaborazionedelle

inferenze per cogliere il

contenuto e l’intenzione

comunicativa.

Analisi dei testi letti per

ricavare le

caratteristiche

strutturali e di genere.

Individuazione e utilizzo

di tecniche di supporto

per la comprensione.

Ricerca delle parole-

chiave e costruzione di

scalette e schemi in

funzione di una sintesi.

Raccolta , confronto e

riflessioni su

somiglianze e differenze

tra testi diversi con

contenuto simile.

Produrre testi di vario

tipo in relazione ai

differenti scopi

comunicativi

punto di vista ortografico e sintattico.

Raccogliere idee, selezionarle, ordinarle e organizzarle per produrre un testo scritto

personale o collettivo con le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni.

Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (poesie, filastrocche, racconti brevi).

Scrivere brevi articoli di cronaca.

Scrivere testi pragmatici e regolativi

Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d’animo sotto forma di

racconto autobiografico.

Produrre semplici testi argomentativi.

Rielaborare i testi : riassumere, riscrivere apportando cambiamenti strutturali o di

contenuto, parafrasare.

Applicare tecniche per la revisione del testo scritto.

Scopo e destinatario

Le fasi di scrittura:

Raccolta di informazioni

Ideazione

Progettazione

Stesura

Revisione

Tipologie testuali:

testo autobiografico

testo narrativo

la poesia

la descrizione

soggettiva e oggettiva

testo regolativo

testo espositivo

testo argomentativo

testo pragmatico

Raccolta di idee, dati,

informazioni utili alla

produzione scritta.

Costruzione di scalette

o mappe per

organizzare i dati

raccolti

Costruzione dei testi,

tenendo conto del

destinatario, dello

scopo, del genere

scelto.

Revisione degli elaborati

con l’utilizzo di

opportune strategie per

il controllo ortografico e

sintattico.

Revisione degli elaborati

per lo sviluppo e

l'approfondimento del

testo.

Produzione di testi

soggettivi ( racconti

autobiografici)

Produzione di testi

oggettivi a carattere

denotativo(testo di

Procedimenti per la

sintesi e il riassunto

Linguaggio adeguato

Uso funzionale ed

espressivo della

punteggiatura

Connettivi logici

Indicatori spazio -

temporali

Linguaggio specifico

studio, argomentazione,

articolo di giornale,

resoconto, relazione ).

Produzione di testi

pragmatici

Produzione di testi in

funzione espressiva e

creativa

Operazioni

propedeutiche al

riassunto e alla sintesi:

sequenze, titolazione,

elementi nucleari del

testo e superflui.

Operazioni di

manipolazione del

testo: modificazione di

ruoli, punti di vista,

finale.

Riassunti, sintesi,

semplici parafrasi.

Riflettere sulla lingua e

sulle sue regole

Arricchire il

patrimonio lessicale

Conoscere e rispettare le convenzioni

ortografiche

Conoscere i principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole

Riconoscere e utilizzare le parti principali del discorso

Riconoscere e utilizzare i principali connettivi (temporali, spaziali, logici).

Individuare e usare i modi finiti e infiniti del verbo .

Riconoscere gli elementi costitutivi di una frase (soggetto, predicato, principali complementi ).

Comprendere le principali relazioni tra le parole sul piano dei significati (omonimia, sinonimia).

Comprendere e utilizzare il significato di parole e termini specifici legati alle discipline di studio.

Utilizzare il dizionario come strumento di

consultazione per scopi diversi.

Le difficoltà ortografiche

Radice,desinenza,

prefissi, suffissi

Parti variabili e

invariabili del discorso

I modi definiti e

indefiniti del verbo

La struttura logica della

frase e i principali

complementi

Il dizionario

Esercitazioni per il

ripasso ortografico.

Analisi della parola e

sue possibili modifiche

Sostituzione ed uso dei

sinonimi, omonimi,

parole polisemiche.

Classificazione delle

parti del discorso:

variabili e invariabili.

Trasformazione dei testi

o delle frasi in baseal

genere. al numero, ai

tempi e ai modi

verbali.

Analisi logica

Uso del dizionario(scelta

delle definizioni e

rielaborazione dei

significati)

Costruzione di campi

semantici e loro utilizzo.

SEZIONE B

EVIDENZE E COMPITI SIGNIFICATIVI ALLA FINE DELLA CLASSE III^

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMUNICAZIONE IN MADRE LINGUA

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI

L’allievo partecipa a semplici scambi comunicativi

(conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari

adeguati alla situazione.

Ascolta e comprende testi orali cogliendone il senso e le

informazioni principali .

Legge e comprende testi di vario tipo , ne individua il senso globale e le informazioni principali.

Utilizza, con guida, abilità funzionali allo studio individuando nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un

argomento dato e inizia ad acquisire un primo nucleo di terminologia specifica.

Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e

formula su di essi giudizi personali.

Scrive semplici testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti,

legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi completandoli e/o trasformandoli.

Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli

fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti

termini specifici proposti.

ESEMPI:

Effettuare comunicazioni verbali e/o scritte, in contesti

significativi scolastici ed extrascolastici, ad esempio:

visite a istituzioni, interviste a persone;

spiegazioni effettuate alla classe/ in pubblico;

relazioni su :un compito svolto, un evento, ecc.;

dare istruzioni ad altri; eseguire istruzioni altrui;

narrare, recitare testi in contesti significativi (spettacoli, letture

pubbliche, letture a bambini più piccoli o ad anziani…)

Produrre testi per diversi scopi comunicativi, anche utilizzando a

complemento canali e supporti diversi (musica, immagini,

tecnologie), col supporto dell’insegnante:

narrazioni di genere diverso, poesie e filastrocche

istruzioni di semplici manufatti costruiti

regolamenti di giochi, della classe, della scuola

lettere non formali e formali per scopi diversi

Riflette su testi per cogliere regolarità morfosintattiche e

caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte

linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.

Applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative

all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

Redigere, nell’ambito di compiti più ampi, semplici opuscoli

informativi, pieghevoli, semplici guide da distribuire anche alla

cittadinanza (es. sulla raccolta differenziata; sui beni culturali ,

sulle corrette abitudini alimentari …)

.

SEZIONE B

EVIDENZE E COMPITI SIGNIFICATIVI ALLA FINE DELLA CLASSE IV^

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMUNICAZIONE IN MADRE LINGUA

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI

L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, il

più possibile adeguati alla situazione.

Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali .

Legge e comprende testi continui di vario tipo, ne individua il senso globale e le informazioni principali, iniziando ad utilizzare

diverse strategie di lettura.

Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e inizia a metterle in relazione; le sintetizza, in funzione anche

dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.

Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per

l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e

formula su di essi giudizi personali.

Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli,

trasformandoli.

Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli

ESEMPI:

Analizzare testi comunicativi particolari ( es. il testo pubblicitario,

l’ articolo di giornale, volantini, brochure, circolari…) e rilevarne le

caratteristiche lessicali, di struttura, di organizzazione; produrne

a propria volta.

Effettuare comunicazioni verbali e/o scritte, in contesti

significativi scolastici ed extrascolastici, ad esempio:

visite a istituzioni, interviste a persone;

spiegazioni effettuate in pubblico, esposizioni;

relazioni su un compito svolto, un evento, ecc.;

moderare un lavoro di gruppo/ gioco in palestra;

dare istruzioni ad altri; eseguire istruzioni altrui;

narrare, recitare testi in contesti significativi (spettacoli, letture

pubbliche, letture a bambini più piccoli o ad anziani…)

Individuare, selezionare e riferire informazioni da testi diversi

continui e non continui e organizzarli in sintesi

Produrre testi per diversi scopi comunicativi, anche utilizzando a

complemento canali e supporti diversi (musica, immagini,

tecnologie), col supporto dell’insegnante:

fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici presentati.

Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le

diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.

È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà

diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo).

Applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative

all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

narrazioni di genere diverso, poesie, testi per convincere (tesi,

argomentazioni, pubblicità)

esposizioni, relazioni, presentazioni

manuali di istruzioni di semplici manufatti costruiti

regolamenti di giochi, della classe, della scuola

lettere non formali e formali per scopi diversi

modulistica legata all’esperienza concreta

Redigere, nell’ambito di compiti più ampi, opuscoli informativi,

pieghevoli, semplici guide da distribuire anche alla cittadinanza

(es. sulla raccolta differenziata; sui beni culturali , sulle corrette

abitudini alimentari …)

Predisporre schede informative a corredo di mostre, esposizioni,

organizzate nell’ambito di attività scolastiche.

SEZIONE B

EVIDENZE E COMPITI SIGNIFICATIVI ALLA FINE DELLA CLASSE V^

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMUNICAZIONE IN MADRE LINGUA

EVIDENZE

(Traguardi da Ind.naz )

COMPITI SIGNIFICATIVI

L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in

un registro il più possibile adeguato alla situazione.

Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.

Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali,

utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti

informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche

dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.

Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e

formula su di essi giudizi personali.

Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola

ESEMPI:

Analizzare testi comunicativi particolari ( es. il testo

pubblicitario,l’ articolo di giornale, volantini, brochure, circolari…)

e rilevarne le caratteristiche lessicali, di struttura, di

organizzazione; produrne a propria volta.

Effettuare comunicazioni verbali e/o scritte, in contesti

significativi scolastici ed extrascolastici, ad esempio:

visite a istituzioni, interviste a persone;

spiegazioni effettuate in pubblico, esposizioni;

relazioni su un compito svolto, un evento, ecc.;

moderare un lavoro di gruppo/ gioco in palestra;

dare istruzioni ad altri; eseguire istruzioni altrui;

narrare, recitare testi in contesti significativi (spettacoli, letture

pubbliche, letture a bambini più piccoli o ad anziani…)

Individuare, selezionare e riferire informazioni da testi diversi

continui e non continui e organizzarli in sintesi

offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.

Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti

termini specifici legati alle discipline di studio.

Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni

comunicative.

È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo).

Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della

frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

Produrre testi per diversi scopi comunicativi, anche utilizzando a

complemento canali e supporti diversi (musica, immagini,

tecnologie), col supporto dell’insegnante:

narrazioni di genere diverso, poesie, testi per convincere (tesi,

argomentazioni, pubblicità)

esposizioni, relazioni, presentazioni

manuali di istruzioni di semplici manufatti costruiti

regolamenti di giochi, della classe, della scuola

lettere non formali e formali per scopi diversi

modulistica legata all’esperienza concreta

Redigere, nell’ambito di compiti più ampi, opuscoli informativi,

pieghevoli, semplici guide da distribuire anche alla cittadinanza

(es. sulla raccolta differenziata; sui beni culturali , sulle corrette

abitudini alimentari …)

Predisporre schede informative a corredo di mostre, esposizioni, organizzate nell’ambito di attività scolastiche.

SEZIONE C : LIVELLI DI PADRONANZA

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

COMUNICAZIONE IN MADRE LINGUA

1

(cl.3^ primaria)

2 3

(Traguardi Ind. naz. fine cl.5^primaria)

4

(Sc. Sec 1° grado)

5

(Traguardi Ind. naz. fine 3^ Sec.1° grado)

Interagisce in modo pertinente nelle

conversazioni ed esprime in modo coerente

esperienze e vissuti, con l’aiuto di domande stimolo.

Ascolta testi di tipo

narrativo e semplici testi informativi raccontati o letti dall’insegnante,

riferendone l’argomento principale.

Espone oralmente in modo comprensibile e

pertinente all'insegnante e ai compagni

informazioni apprese da esperienze, testi ascoltati, con l’aiuto di

domande stimolo.

Interagisce nelle diverse comunicazioni in modo

pertinente, rispettando il turno della

conversazione.

Ascolta testi di tipo

diverso letti, raccontati o trasmessi dai media, riferendo l’argomento e

le informazioni principali.

Espone oralmente

informazioni apprese dall’esperienza e dallo

studio, in modo coerente e relativamente

esauriente, anche con l’aiuto di domande

stimolo o di scalette e

L’allievo partecipa a scambi comunicativi

(conversazione,discus-sione di classe o di

gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando

messaggi chiari e pertinenti, in un registro

il più possibile adeguato alla situazione.

Ascolta e comprende testi orali "diretti" o

"trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e

lo scopo.

Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne

individua il senso globale e le informazioni

principali, utilizzando

Partecipa in modo efficace a scambi

comunicativi con interlocutori diversi

rispettando le regole della conversazione e adeguando il registro

alla situazione.

Interagisce in modo corretto con adulti e compagni modulando

efficacemente la comunicazione a

situazioni di gioco, lavoro cooperativo, comunicazione con

adulti.

Ascolta, comprende e ricava informazioni utili da testi “diretti” e

“trasmessi”.

Esprime oralmente in

Interagisce in modo efficace in diverse

situazioni comunicati-

ve, attraverso modalità

dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri.

Utilizza il dialogo, oltre

che come strumento comunicativo, per apprendere informa-

zioni ed elaborare opinioni su problemi

riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

Usa la comunicazione orale per collaborare con

gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti,

nell’elaborazione di

Legge semplici testi di vario genere ricavandone

le

principali informazioni

esplicite.

Scrive semplici testi narrativi relativi a esperienze dirette e

concrete, costituiti da una o più frasi.

Comprende e usa in modo appropriato le

parole del vocabolario fondamentale relativo

alla quotidianità.

Applica in situazioni

diverse le conoscenze fondamentali relative

all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del

discorso (o categorie lessicali) e ai principali

connettivi. Utilizza registri diversi

nella comunicazione.

schemi-guida. Legge in modo corretto

testi di vario genere; ne comprende il

significato e ne ricava informazioni che sa

riferire. Utilizza alcune abilità

funzionali allo studio, come le facilitazioni

presenti nel testo e l’uso a scopo di rinforzo e recupero di schemi,

mappe e tabelle già predisposte.

Legge semplici testi di letteratura per l’infanzia;

ne sa riferire l’argomento, gli

avvenimenti principali ed esprime un giudizio personale su di essi.

Scrive testi corretti

nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle

diverse occasioni di scrittura che la scuola

offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli,

strategie di lettura adeguate agli scopi.

Utilizza abilità funzionali allo studio:

individua nei testi scritti informazioni utili per

l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le

sintetizza, in funzione anche dell’esposizione

orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.

Legge testi di vario

genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta

sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su

di essi giudizi personali. Scrive testi corretti

nell’ortografia, chiari e coerenti, legati

all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola

offre; rielabora testi parafrasandoli,comple-

tandoli,trasformandoli. Capisce e utilizza

pubblico argomenti studiati, anche avvalendosi di ausili e

supporti come cartello-ni, schemi, mappe.

Ricava informazioni personali e di studio da

fonti diverse: testi, manuali, ricerche in

Internet, supporti multimediali…); ne ricava semplici sintesi

che sa riferire anche con l’ausilio di

mappe e schemi. Legge testi letterari di

vario tipo e tipologia che sa rielaborare e

sintetizzare. Scrive testi di diversa

tipologia corretti e pertinenti al tema e allo

scopo. Produce semplici prodotti

multimediali con l’ausilio dell’insegnante e

la collaborazione dei compagni.

progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti

vari ambiti culturali e sociali.

Ascolta e comprende

testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media,

riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e

la loro gerarchia, l'intenzione dell'emittente.

Espone oralmente

all'insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca,

anche avvalendosi di supporti specifici

(schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).

Usa manuali delle

discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle

attività di studio personali e

collaborative, per ricercare, raccogliere e

trasformandoli. Utilizza e comprende il

lessico d’alto uso tale da permettergli una efficace

comunicazione relativa alla quotidianità.

Varia i registri a seconda del destinatario e dello

scopo della comunicazione.

Utilizza alcuni semplici termini specifici nei

campi di studio.

nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce

e utilizza i più frequenti termini specifici legati

alle discipline di studio.

Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità

morfosintattiche e caratteristiche del

lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono

correlate alla varietà di situazioni comunicati-ve.

È consapevole che

nella comunicazione

sono usate varietà diverse di lingua e lingue

differenti (plurilinguismo).

Padroneggia e applica in situazioni diverse le

conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-

sintattica della frase semplice, alle parti del

discorso e ai principali connettivi.

Comprende e utilizza un lessico ricco,relativa ai

termini d’alto uso e di alta

disponibilità; utilizza termini specialistici

appresi nei campi di studio.

Usa in modo pertinente

vocaboli provenienti da lingue differenti riferiti alla quotidianità o

ad ambiti di tipo specialistico e ne sa

riferire il significato, anche facendo leva sul contesto.

Utilizza con sufficiente

correttezza e proprietà la morfologia e la sintassi in

comunicazioni orali e scritte di diversa

tipologia, anche articolando frasi complesse.

Sa intervenire sui propri

scritti operando revisioni.

rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di

quanto letto testi o presentazioni con

l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.

Legge testi letterari di vario tipo (narrativi,

poetici, teatrali) e comincia a costruirne

un'interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.

Scrive correttamente

testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo,

argomentativo) adeguati a situazione, argomento,

scopo, destinatario.

Produce testi

multimediali, utilizzando in modo efficace

l’accostamen- to dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.

Comprende e usa in

modo appropriato le parole del vocabolario di

base(fondamentale; di alto uso;di alta disponibilità).

Riconosce e usa termini specialistici in base ai

campi di discorso.

Adatta opportunamen-

te i registri informale e formale in base alla

situazione comunicati-va e agli interlocutori,

realizzando scelte lessicali adeguate.

Riconosce il rapporto tra varietà

linguistiche/lingue diverse. (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio

geografico, sociale e comunicativo.

Padroneggia e applica in situazioni diverse le

conoscenze fondamentali relative al lessico, alla

morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase

semplice e complessa, ai connettivi testuali;

utilizza le conoscenze metalinguistiche per

comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per

correggere i propri scritti.

Livello 1 = fine classe terza scuola primaria Livello 2 = scuola primaria Livello 3 = fine scuola primaria

Livello 4 = sc. Sec di 1° grado Livello 5 = fine scuola Secondaria di 1° grado

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DA IND. NAZ. 2012

LINGUA INGLESE

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la lingua inglese

(I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le

lingue del Consiglio d’Europa) L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.

Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi

che si riferiscono a bisogni immediati.

Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.

Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni.

Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE :LINGUA INGLESE

cl.1^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

RICEZIONE ORALE

INTERAZIONE ORALE

CULTURA E CIVILTA'

Ascolta e comprende semplici vocaboli ed

espressioni d'uso quotidiano

Interagisce con compagni e/o insegnanti ripetendo

vocaboli e semplici espressioni proposte dall'adulto

Conosce alcune festività anglosassoni.

1. Salutare e

congedarsi. 2. Presentarsi e

chiedere il nome delle persone.

3. Identificare e

abbinare colori, numeri (1-10),

qualche oggetto scolastico.

4. Comprendere

semplici comandi. 5. Saper ringraziare

( Thankyou) 6. Identificare

parole del lessico

relativo ad alcune feste: Halloween,

Christmas.

TPR (“Total

PhysicalResponse”)

conversazioni,

ascolto,

indovinelli,

canti,

filastrocche,

mini-drammatizzazioni,

attività manuali e

pratiche .

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE

LINGUA INGLESE

cl.2^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

RICEZIONE ORALE

RICEZIONE SCRITTA

INTERAZIONE ORALE

Ascolta e comprende semplici vocaboli ed

espressioni d'uso quotidiano.

Riconosce vocaboli e semplici frasi esercitate a

livello orale.

Interagisce con compagni e/o insegnante

1. Salutare e congedarsi

2. Chiedere e fornire semplici informazioni su se

stessi (nome, età)

3. Identificare e abbinare colori, numeri (1-20),

alcuni oggetti scolastici, alcuni

giocattoli, i nomi di alcuni cibi, di alcuni animali e i

principali membri della famiglia

4. Comprendere semplici comandi.

5. Saper ringraziare

scusarsi: Thankyou – Sorry

6. Identificare parole del lessico relativo ad alcune

TPR (“Total

PhysicalResponse”)

conversazioni,

ascolto,

copiatura di semplici

parole e messaggi su

modello dato, giochi,

indovinelli,

canti,

filastrocche,

mini-drammatizzazioni,

attività manuali e

pratiche .

PRODUZIONE

SCRITTA

CULTURA E CIVILTA'

effettuando semplici scambi dialogici usando

espressioni e frasi note.

Scrive parole e semplici frasi attinenti alle attività

svolte in classe copiando da un modello dato

Conosce alcune festività anglosassoni.

feste: Halloween, Christmas, Easter

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE: LINGUA INGLESE

cl.3^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

RICEZIONE ORALE

RICEZIONE SCRITTA

INTERAZIONE ORALE

Ascolta e comprende vocaboli ed espressioni d'uso

quotidiano.

Comprende vocaboli e semplici frasi esercitate a

livello orale.

Interagisce con compagni e/o insegnanti

effettuando semplici scambi dialogici usando

espressioni e frasi note.

1. Salutare e

congedarsi 2. Presentare se

stessi e gli altri. 3. Chiedere e dire

l’età.

4. Identificare: i membri della

famiglia, alcuni tra i principali sentimenti,

i nomi di alcuni giocattoli,

i nomi di alcuni cibi, i nomi di alcuni animali,

le parti del corpo, i nomi degli oggetti

scolastici. 5. Comprendere e

dare semplici

comandi. 6. Saper ringraziare e

scusarsi. 7. Esprimerepreferenz

TPR (“Total

PhysicalResponse”)

conversazioni,

ascolto,

scrittura di semplici

messaggi su modello

dato, giochi,

indovinelli,

canti,

filastrocche,

mini-

drammatizzazioni,

role-play

attività manuali e

pratiche .

PRODUZIONE

SCRITTA

CULTURA E CIVILTA'

Scrive parole e semplici frasi attinenti alle attività

svolte in classe copiando da un modello dato.

Conosce alcuni aspetti della cultura anglosassone.

e: My favourite ……. is …, I like/I don’t like

8. Esprimere possesso di qualcosa: I

havegot/ I haven’tgot

9. Identificare la posizione di oggetti/animali/per

sone: in-on-under 10.Numerare da zero

a cinquanta 11.Identificare i

principali aggettivi

qualificativi per descrivere persone

o oggetti 12.Identificare i

pronomi personali I

– you – he – she 13.Domande con

WHAT, WHO, HOW, WHERE

14.Aggettivi possessivi

MY, YOUR 15.Aggettivo

dimostrativo THIS 16.Saper fare lo

spelling

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

COMUNICAZIONE IN LINGUA STRANIERA

Cl.4^ SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’

CONOSCENZE ATTIVITA’

RICEZIONE ORALE

RICEZIONE SCRITTA

INTERAZIONE ORALE

Ascolta e comprende frasi con semplici strutture

note e lessico familiare relativo a se stesso, alla

propria famiglia ed al proprio ambiente, purché

pronunciate in modo lento e chiaro.

Comprende brevi e semplici messaggi e frasi con

strutture linguistiche note anche con il supporto di

illustrazioni e/o immagini.

Formula, in modo comprensibile, domande e

risposte semplici su argomenti relativi alla sfera

personale utilizzando lessico e strutture già noti.

Dare, chiedere e

comprendere

informazioni su:

1. provenienza,

2. tempo atmosferico,

3. l'ora, 4. i numeri (0-100), 5. i numeri ordinali,

6. cibi a colazione,pranzo

e cena, 7. verbi di routine, 8. permessi,

9. nomi di edifici e negozi,

10.acquisti e costi, 11.lavori e

professioni,

12.esprimere

TPR (“Total

PhysicalResponse”),

conversazioni, ascolto,

scrittura di semplici

messaggi su modello

dato, giochi, indovinelli,

canti, filastrocche,

mini-drammatizzazioni,

role-play, attività

manuali e pratiche .

Parte scritta: ricopiare lessico, frasi o dialoghi

appena appresi, esercizi di clozing e

riempimento, risposte a scelta multipla o collegamento.

Saranno proposti dei

PRODUZIONE SCRITTA

RIFLESSIONE SULLA

LINGUA

CULTURA E CIVILTÀ

Scrive brevi messaggi utilizzando parole ed

espressioni conosciute e compila moduli con dati

personali.

Riconosce alcune semplici e minime strutture

grammaticali.

Conosce alcuni aspetti della cultura anglosassone.

preferenza, 13.chiedere ed

esprimere abilità

proprie ed altrui, 14.conoscere

l'alfabeto inglese nella funzione di

spelling, 15.scoprire aspetti

culturali del

Regno Unito.

modelli di lettera o descrizioni ai cui gli allievi potranno far

riferimento nella produzione scritta

personale.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

COMUNICAZIONE IN LINGUA STRANIERA

LIVELLO A 1

DEL QUADRO DI

RIFERIMENTO

EUROPEO PER LE

LINGUE

Cl.5^ SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA’

RICEZIONE ORALE

RICEZIONE SCRITTA

INTERAZIONE ORALE

Ascolta e comprende frasi e brevi testi con

strutture linguistiche e lessico noti, su argomenti

familiari, purché pronunciati in modo lento e

chiaro.

Comprende frasi, testi brevi e semplici con

strutture linguistiche già acquisite a livello orale.

Interagisce con compagni e/o insegnanti mediante

espressioni e frasi memorizzate, in scambi di

semplici informazioni di routine. Si esprime con

intonazione e pronuncia comprensibile

Dare, chiedere e

comprendere

informazioni su:

16.provenienza, nazionalità

17.tempo

atmosferico, 18.l'ora,

19.i numeri (0-100), 20.parti del corpo, 21.aspetto fisico,

22.abbigliamento, 23.materie

scolastiche, 24.orario delle

lezioni,

TPR (“Total

PhisicalResponse”)

conversazioni, ascolto,

scrittura di semplici

messaggi su modello

dato, giochi, indovinelli,

canti, filastrocche,

mini-drammatizzazioni,

role-play, attività manuali e pratiche.

Parte scritta: copiare lessico, frasi e dialoghi appena appresi; esercizi

di clozing, risposte a scelta multipla,

PRODUZIONE ORALE

PRODUZIONE SCRITTA

RIFLESSIONE SULLA

LINGUA

CULTURA E CIVILTÀ

Descrive in modo semplice aspetti del proprio

vissuto e del proprio ambiente. Si esprime con

intonazione e pronuncia comprensibile.

Scrive frasi e brevi testi per parlare di sé e per

chiedere/dare informazioni in modo comprensibile.

Riconosce semplici e minime strutture

grammaticali in modo automatico.

Conosce alcuni aspetti della cultura dei paesi

anglofoni.

25. 26.animali e loro

caratteristiche,

27.azioni di routine, 28.hobbies e

passatempi, 29.permessi, divieti

e istruzioni, 30.esprimere

preferenza,

31.chiedere ed esprimere abilità

proprie ed altrui, 32.scoprire aspetti

culturali del

Regno Unito e di paesi anglofoni.

collegamento parola-immagine, completamento di testo

con informazioni mancanti, abbinare

domande e risposte. Copiatura di modelli di

lettera o descrizioni di attività alle quali gli allievi potranno far

riferimento nella produzione scritta

personale.

SEZIONE B: EVIDENZE E COMPITI SIGNIFICATIVI

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:

EVIDENZE ( corrispondono ai Traguardi prescritti nelle

Ind. Naz.)

COMPITI SIGNIFICATIVI

CLASSE 4^

Ascolta e comprende frasi con semplici strutture note e lessico

familiare relativo a se stesso, alla propria famiglia ed al proprio

ambiente, purché pronunciate in modo lento e chiaro.

Comprende brevi e semplici messaggi e frasi con strutture

linguistiche note anche con il supporto di illustrazioni e/o

immagini.

Formula, in modo comprensibile, domande e risposte semplici

su argomenti relativi alla sfera personale utilizzando lessico e

strutture già noti.

Scrive brevi messaggi utilizzando parole ed espressioni

conosciute e compila moduli con dati personali.

Riconosce alcune semplici e minime strutture grammaticali.

Conosce alcuni aspetti della cultura anglosassone.

CLASSE 4^

Creazione di giochi ( domino, memory, puzzle, giochi linguistici)

Mini-drammatizzazioni.

Role-play.

Canti e Rime

Produzione di biglietti augurali o cartoline

CLASSE 5^

Ascolta e comprende frasi e brevi testi con strutture linguistiche

e lessico noti, su argomenti familiari, purché pronunciati in

modo lento e chiaro.

Comprende frasi, testi brevi e semplici con strutture linguistiche

già acquisite a livello orale.

Interagisce con compagni e/o insegnanti mediante espressioni e

frasi memorizzate, in scambi di semplici informazioni di routine.

Si esprime con intonazione e pronuncia sufficientemente

corrette.

Descrive in modo semplice aspetti del propriovissuto e del

proprio ambiente. Si esprime con intonazione e pronuncia

sufficientemente corrette.

Scrive frasi e brevi testi per parlare di sé e per chiedere/dare

informazioni in modo comprensibile.

Riconosce semplici e minime strutture grammaticali in modo

automatico.

Conosce alcuni aspetti della cultura dei paesi anglofoni.

CLASSE 5^

Creazione di giochi ( domino, memory, puzzle, giochi linguistici)

Mini-drammatizzazioni.

Role-play.

Canti e Rime

Produzione di biglietti augurali , cartoline, pagine di giornalino.

Stesura di una e-mail per la descrizione personale, di un

animale/oggetto.

SEZIONE C : LIVELLI

DI PADRONANZA

COMPETENZA

CHIAVE EUROPEA:

COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE: INGLESE

1

2° scuola primaria

2

3° scuola primaria

3

5° scuola primaria

4

1° scuola secondaria 1°

grado

5

3° scuola secondaria 1°

grado

Utilizza semplici frasi

standard che ha imparato a memoria, per chiedere,

comunicare bisogni,

presentarsi, dare

elementari

informazioni riguardanti i colori, i numeri, cibo,

le parti del corpo, i colori.

Traduce semplicissime frasi

proposte in italiano

dall’insegnante,

utilizzando i termini noti

Comprende frasi

elementari e brevi relative ad un contesto familiare, se

l’interlocutore parla lentamente utilizzando

termini noti.

Sa esprimersi

producendo parole-frase o frasi brevissime,

su argomenti familiari e del contesto di vita, utilizzando i termini

noti.

Identifica parole e

semplici frasi scritte, purché

Comprende espressioni

semplici riferite e se stesso, alla propria famiglia e al proprio

ambiente.

Sa esprimersi con frasi facili e corrette, interagendo in modo

pertinente con compagni ed

insegnanti.

Riconosce e utilizza

espressioni legate al proprio vissuto.

Riesce a comprendere e

utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule

molto comuni per soddisfare bisogni di

tipo concreto.

Sa presentare se stesso/a e altri ed è in

grado di porre domande su dati personali e

rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che

conosce, le cose che possiede).

Riesce a comunicare in

attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di

informazioni semplice e diretto su argomenti

familiari e abituali.

Riesce a descrivere in termini semplici aspetti

del proprio vissuto e del proprio ambiente ed

elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

(es. The sunisyellow; I have a dog, ecc.).

Recita poesie e canzoncine imparate a

memoria.

Date delle illustrazioni o degli oggetti anche nuovi, sa nominarli,

utilizzando i termini che conosce.

Copia parole e frasi relative a contesti di

esperienza.

Scrive le parole note

note,accompagnate da illustrazioni, e le traduce.

Sa nominare oggetti, parti del corpo, colori,

ecc. utilizzando i termini noti.

Scrive parole e frasi note

Ricava informazioni con l'ausilio di illustrazioni e

immagini video.

Scrive frasi e messaggi non complessi relativi

ad una situazione data.

Scrive frasi e messaggi

non complessi relativi ad una situazione data.

È in grado di interagire

in modo semplice purché l’interlocutore

parli lentamente e chiaramente

Scrive semplici comunicazioni relative a

contesti di esperienza (istruzioni brevi, mail…)

Scrive semplici comunicazioni relative a contesti di esperienza

(istruzioni brevi, mail, descrizioni di oggetti

utilizzando semplici frasi con termini noti,

semplicissime narrazioni di vissuto).

MATEMATICA

TRAGUARDI DALLE INDICAZIONI NAZIONALI

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.

Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.

Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli

concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...).

Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici

Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.

Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.

Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.

Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri.

Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...). Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come

gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA

cl.1^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’

CONOSCENZE ATTIVITA'

Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del

calcolo aritmetico, scritto e mentale,

anche con riferimento a contesti reali.

Rappresentare,

confrontare ed analizzare figure geometriche,

individuandone varianti, invarianti,

relazioni, soprattutto

Numeri Contare oggetti o eventi, con la voce e

mentalmente, in senso progressivo e regressivo entro il 20.

Associare la quantità al numero corrispondente. Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, con la consapevolezza del valore che le

cifre hanno a seconda della loro posizione. Confrontare e ordinare i numeri rappresentandoli

sulla retta. Eseguire semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo.

Scomporre i numeri conosciuti in coppie di addendi.

Spazio e figure

Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre

persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro, destra/sinistra,

dentro/fuori).

Conoscenza dei numeri

naturali: aspetto ordinale e cardinale.

Comparazione di quantità: maggiore, minore, uguale con l’uso

dei simboli. Raggruppamenti e

registrazioni in base 10. Simbologia

dell’addizione e della sottrazione.

Esecuzione di semplici addizioni e sottrazioni con metodi e strumenti

diversi.

Utilizzo dei concetti topologici.

Percorsi sul piano. Mappe e piante.

Coordinate sul piano

Analisi ed uso di artefatti

culturali. I numeri da 0 a 9 e da 0

a 20. Quantità, simbolo numerico, nome.

Confronto e ordinamento.

L’addizione e la sottrazione con modalità varie.

Raggruppamenti in base 10 .

La decina con l’ uso di strumenti. Composizioni e

scomposizioni del numero.

Analisi ed uso di artefatti culturali, di oggetti, ecc.

Localizzazione di oggetti e di sé nello spazio.

Percorsi.

a partire da situazioni reali.

Rilevare dati significativi,

analizzarli, interpretarli, sviluppare

ragionamenti sugli stessi,

utilizzando consapevolmente rappresentazioni

grafiche e strumenti di calcolo.

Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno. Riconoscere, denominare e disegnare alcune

figure geometriche. Riconoscere e rappresentare alcune caratteristiche

delle linee (aperte, chiuse, rette, curve). Conoscere il concetto di confine, regione interna

ed esterna.

Relazioni, dati e previsioni

Classificare figure, oggetti in base a una o più proprietà. Spiegare i criteri che sono stati usati per realizzare

classificazioni e ordinamenti assegnati. Rappresentare relazioni e dati con diagrammi,

schemi e tabelle. Misurare spazi e oggetti (lunghezze, tempo, ecc.) utilizzando unità arbitrarie.

Individuare e risolvere situazioni problematiche concrete in un contesto di vita quotidiana.

Risolvere semplici problemi matematici utilizzando il concetto di addizione e sottrazione.

quadrettato. Linee, regioni e confini. Le principali forme

geometriche piane (quadrato, rettangolo,

triangolo e cerchio).

Osservazione, descrizione e confronto di oggetti.

Classificazioni in base a un attributo.

Connettivi logici (e, o, non). Svolgimento di semplici

indagini statistiche con la rappresentazione di

diagrammi. Misurazioni con strumenti empirici.

Individuazione e soluzione di problemi

concreti. Individuazione e soluzione di semplici

problemi matematici.

Giochi di orientamento. Verbalizzazione e rappresentazione di

percorsi effettuati. Rappresentazione

grafica di figure geometriche sul foglio

quadrettato e non.

Analisi ed uso di artefatti

culturali. Semplici indagini statistiche. Uso di

tabelle e grafici. Misurazioni arbitrarie.

Soluzione di problemi con rappresentazioni iconiche e non.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA

cl.2^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’

CONOSCENZE ATTIVITA'

Utilizzare con sicurezza le tecniche

e le procedure del calcolo aritmetico, scritto e mentale,

anche con riferimento a contesti

reali.

Numeri

Contare, a voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo per salti di due, tre, .... Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione

decimale oltre il 100, avendo consapevolezza della notazione posizionale; confrontarli e ordinarli,

anche rappresentandoli sulla retta. Eseguire mentalmente addizioni e sottrazioni con i numeri naturali utilizzando alcune strategie di

calcolo. Intuire le proprietà commutativa e associativa.

Effettuare raggruppamenti in base 10 limitando il cambio al secondo ordine. Eseguire addizioni e sottrazioni con i numeri

naturali con gli algoritmi scritti usuali. Comprendere il significato del termine “pari” e

“dispari” e applicare i relativi concetti. Intuire la moltiplicazione come addizione ripetuta. Conoscere alcune tabelline della moltiplicazione

dei numeri. Comprende il significato dei termini “metà”

“doppio”.

Numerazioni per 2, per

3, per 4… in senso progressivo e regressivo.

La linea dei numeri fino a 100.

Ordinamento dei numeri. Composizioni e

scomposizioni di numeri con materiale

strutturato. Raggruppamenti di 1° e 2° ordine.

Approccio intuitivo alle proprietà dell’addizione

e della sottrazione. Addizioni e sottrazioni con gli insiemi, con la

linea dei numeri, a mente.

Addizioni e sottrazioni in colonna con e senza cambio.

I numeri pari o dispari.

Analisi ed uso di artefatti

culturali. I numeri fino al 100 e oltre.

Quantità, simbolo numerico, nome.

Confronto e ordinamento. Composizioni e

scomposizioni. Raggruppamenti.

Calcolo orale e scritto di addizioni e sottrazioni. Compilazione di tabelle

relative all’addizione e alla sottrazione.

Costruzione delle tabelline della moltiplicazione.

Rappresentare, confrontare ed analizzare figure

geometriche, individuandone

varianti, invarianti, relazioni, soprattutto a partire da situazioni

reali.

Spazio e figure Percepire la propria posizione nello spazio.

Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre

persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro, destra/sinistra, dentro/fuori).

Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno.

Riconoscere linee aperte, chiuse, intrecciate, spezzate. Riconoscere linee curve e linee rette, orizzontali,

verticali, oblique. Conoscere i concetti di “regione interna/regione

esterna”, “confine”. Riconoscere, denominare e descrivere alcune figure geometriche.

Disegnare alcune figure geometriche.

La moltiplicazione come addizione ripetuta. Moltiplicazioni con

l’aiuto di rappresentazioni

grafiche. Moltiplicazioni sulla linea

dei numeri. Costruzione delle tabelline con varie

modalità.

Rapporti spaziali: sopra, sotto, davanti, dietro,

dentro, fuori, destra, sinistra.

Esecuzione di percorsi sia liberi che guidati. I percorsi con linee

rette, spezzate e curve. Spostamenti entro un

diagramma cartesiano. Classificazioni di linee (aperte/chiuse,

semplici/intrecciate). Le regioni interne ed

esterne. Classificazione di figure piane in base ad alcune

proprietà. Individuazione di forme

note in situazioni reali e in immagini.

Analisi ed uso di artefatti culturali, di oggetti, ecc.

Localizzazione di oggetti e di sé nello spazio.

Percorsi. Giochi di orientamento. Verbalizzazione e

rappresentazione di percorsi effettuati.

Rappresentazioni di linee e figure geometriche.

Rilevare dati

significativi, analizzarli,

interpretarli, sviluppare

ragionamenti sugli stessi, utilizzando

consapevolmente rappresentazioni

grafiche e strumenti di calcolo.

Relazioni, dati e previsioni

Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o

più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune, a seconda dei contesti e dei fini.

Leggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle. Confrontare semplici lunghezze, capacità e pesi

secondo criteri qualitativi (più o meno lungo, più o meno capace, più o meno pesante).

Saper analizzare il testo di un problema per individuarne i dati e la domanda. Rappresentare e risolvere situazioni problematiche

con materiale concreto e/o rappresentazione grafica.

Individuare le operazioni aritmetiche adatte a risolvere il problema.

Indagini. Classificazioni e

tabulazioni. Interpretazione di dati

rappresentati. Grandezze misurabili e utilizzo delle misure

arbitrarie, anche nella misurazione degli

oggetti osservati a scuola. Confronto di lunghezze,

capacità e pesi secondo criteri qualitativi (più o

meno corto, pesante, capace…). Misurazioni in contesto

di gioco. Analisi di testi

problematici, individuazione dei dati e della domanda.

Risoluzione di problemi matematici in situazioni

reali e simulate.

Analisi ed uso di artefatti culturali.

Semplici indagini statistiche.

Uso di tabelle e grafici. Misurazioni arbitrarie. Soluzione di problemi

con rappresentazioni iconiche e non.

Formulazione ed uso di ipotesi di soluzione.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA

cl.3^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’

CONOSCENZE ATTIVITA'

Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del

calcolo aritmetico, scritto e mentale,

anche con riferimento a contesti reali.

Numeri Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente, in

senso progressivo e regressivo e per salti di due, tre, ....

Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, avendo consapevolezza della notazione posizionale; confrontarli ordinarli, anche

rappresentandoli sulla retta. Eseguire mentalmente semplici operazioni con i

numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo. Conoscere con sicurezza le tabelline della

moltiplicazione dei numeri fino a 10. Eseguire le operazioni con i numeri naturali con gli

algoritmi scritti usuali. Avviare alla lettura, scrittura e confronto di numeri decimali; eseguire semplici addizioni e sottrazioni

con riferimento alle monete e a misurazioni. Acquisire il concetto di divisione.

Intuire il concetto di frazione.

I numeri naturali

composizioni e scomposizioni

confronto, ordinamento, numerazioni.

Operazioni e proprietà. Semplici operazioni con

numeri decimali. Riconoscimento di frazioni in contesti di

esperienza pratica e di rappresentazioni

grafiche.

Analisi ed uso di artefatti

culturali. I numeri fino e oltre il

1000. Quantità, simbolo numerico, nome.

Relazioni, confronto e ordinamento dei numeri.

Composizioni e scomposizioni. Raggruppamenti.

Calcolo orale e scritto di addizioni, sottrazioni e

moltiplicazioni (e semplici divisioni) con l’uso delle proprietà.

Tabella della moltiplicazione.

Memorizzazione delle tabelline della moltiplicazione.

Rappresentazioni concrete e iconiche di

frazioni.

Rappresentare, confrontare ed analizzare figure

geometriche, individuandone

varianti, invarianti, relazioni, soprattutto

a partire da situazioni reali.

Rilevare dati significativi,

analizzarli, interpretarli,

sviluppare ragionamenti sugli stessi,

utilizzando consapevolmente

rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo.

Spazio e figure Percepire la propria posizione nello spazio e

stimare distanze. Comunicare la posizione di oggetti nello spazio

fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati

(sopra/sotto, davanti/dietro, destra/sinistra, dentro/fuori). Eseguire un semplice percorso partendo dalla

descrizione verbale o dal disegno, descrivere un percorso che si sta facendo e dare le istruzioni a

qualcuno perché compia un percorso desiderato. Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche.

Disegnare figure geometriche.

Relazioni, dati e previsioni

Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni

opportune, a seconda dei contesti e dei fini. Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati.

Leggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle.

Misurare grandezze (lunghezze, tempo, ecc.) utilizzando sia unità arbitrarie sia unità e strumenti convenzionali (metro, orologio, ecc.).

Saper analizzare il testo di un problema per individuarne i dati e la domanda.

Individuare le operazioni aritmetiche adatte a risolvere il problema.

Figure geometriche piane.

Alcuni elementi delle figure piane (lati, angoli,

vertici) Grandezze equivalenti.

Unità di misura convenzionali.

Elementi essenziali del linguaggio della probabilità

Elementi essenziali di logica e lessico specifico

(ognuno, ciascuno , tutti, ...) Le fasi risolutive di un

problema e loro rappresentazioni.

Tecniche risolutive di un problema.

Analisi ed uso di artefatti culturali, di oggetti, ecc.

Riconoscere nell’ambiente le figure

solide e piane. Costruzione di linee,

angoli e figure geometriche con strumenti appropriati.

Osservazione e descrizione delle

caratteristiche di alcune figure.

Analisi ed uso di artefatti culturali. Indagini statistiche.

Uso di tabelle e grafici. Interpretazione dei dati.

Confrontare grandezze misurabili. Costruzione dello

strumento di lunghezza convenzionale.

Analisi del testo problematico e individuazione delle parti

che lo compongono. Soluzione di problemi

con una o più operazioni.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:

COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA

Cl.4^ SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Utilizzare con

sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico

scritto e mentale, anche con

riferimento a contesti reali.

Rappresentare,

confrontare ed

Numeri

Leggere, scrivere, confrontare numeri naturali e decimali.

Eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l’opportunità di ricorrere al calcolo

mentale, scritto o con la calcolatrice a seconda delle situazioni. Eseguire la divisione con resto fra numeri naturali.

Stimare il risultato di una operazione. Riconoscere le frazioni e confrontarle.

Utilizzare numeri decimali e frazioni per descrivere situazioni quotidiane. Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta e

utilizzare scale graduate in contesti significativi. Conoscere sistemi di notazione dei numeri che

sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diverse dalla nostra.

Spazio e figure

Gli insiemi numerici: rappresentazioni,

operazioni, ordinamento.

I sistemi di numerazione. Operazioni e proprietà.

Frazioni. Sistemi di numerazione

diversi nello spazio e nel tempo.

Analisi e uso di artefatti culturali.

Strategie di memorizzazione e di

calcolo mentale. Ipotesi di stima nei calcoli.

Composizione e scomposizione di

numeri. Rinforzo degli algoritmi acquisiti.

Risoluzione di situazioni problematiche.

Uso di materiali plurimi (fogli piegati, tagliati, orologio, forme con il

tangram, l'euro) per operare con le frazioni.

Individuazione in contesti diversi di numeri non arabi.

analizzare figure geometriche,

individuandone varianti, invarianti,

relazioni, soprattutto a partire da situazioni

reali.

Rilevare dati significativi, analizzarli,

interpretarli, sviluppare

ragionamenti sugli stessi, utilizzando

Descrivere, denominare e classificare figure geometriche, identificando elementi significativi e

simmetrie, anche al fine di farle riprodurre da altri. Riprodurre una figura in base a una descrizione,

utilizzando gli strumenti opportuni (carta a quadretti, riga e squadre).

Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti. Costruire e utilizzare modelli materiali nello spazio e nel piano come supporto a una prima capacità di

visualizzazione. Confrontare angoli in base alle caratteristiche e/o

utilizzando strumenti. Utilizzare e distinguere fra loro i concetti di perpendicolarità, parallelismo, orizzontalità,

verticalità. Riprodurre in scala una figura assegnata

(utilizzando, ad esempio, la carta a quadretti). Determinare il perimetro di una figura utilizzando le più comuni formule o altri procedimenti.

Acquisire il concetto di superficie. Riconoscere rappresentazioni piane di oggetti

tridimensionali, identificare punti di vista diversi di uno stesso oggetto (dall’alto, di fronte, ecc.).

Relazioni, dati e previsioni Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni

significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare

informazioni. Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura.

Figure geometriche piane.

Piano e coordinate cartesiani.

Misure di grandezza; perimetro dei poligoni.

Trasformazioni geometriche elementari. Misurazione e

rappresentazione in scala.

Le fasi risolutive di un problema e loro

rappresentazioni. Unità di misura diverse.

Grandezze equivalenti. Elementi essenziali di logica.

Uso di materiali strutturati e non.

Verbalizzazione delle attività compiute e dei

concetti intuiti. Manipolazione delle

figure alla scoperta di regolarità e proprietà di alcune figure

geometriche.

Analisi ed uso di artefatti culturali.

Risoluzione di situazioni problematiche in

contesti significativi. Realizzazione di semplici indagini relative alle

consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti

di calcolo

Utilizzare le principali unità di misura per lunghezze, pesi , capacità e usarle per effettuare misure e stime.

Passare da un’unità di misura a un'altra, limitatamente alle unità di uso più comune, anche

nel contesto del sistema monetario. Riconoscere e descrivere regolarità in una

sequenza di numeri o di figure.

Uso di diagrammi, tabelle e grafici. Principali unità di misura

del” Sistema metrico decimale”.

tematiche affrontate con stesura dei dati raccolti mediante diagrammi,

tabelle e schemi. Individuazione di

grandezze misurabili e loro confronto.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:

COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA

Cl.5^ SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Utilizzare con

sicurezza le tecniche e le procedure del

calcolo aritmetico , scritto e mentale, anche con

riferimento a contesti reali.

Rappresentare,

Numeri

Leggere, scrivere, confrontare numeri naturali e

decimali. Eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l’opportunità di ricorrere al calcolo

mentale, scritto o con la calcolatrice a seconda delle situazioni.

Eseguire la divisione con resto fra numeri naturali e decimali; individuare multipli e divisori di un numero.

Stimare il risultato di una operazione. Operare con le frazioni.

Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane. Interpretare i numeri interi negativi in contesti

concreti. Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta e

utilizzare scale graduate in contesti significativi. Conoscere sistemi di notazione dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e culture

diverse dalla nostra.

Spazio e figure

Gli insiemi numerici:

rappresentazioni, operazioni, ordinamento.

I sistemi di numerazione.

Operazioni e proprietà. Frazioni. Sistemi di numerazione

diversi nello spazio e nel tempo.

Analisi e uso di artefatti

culturali. Strategie di memorizzazione e di

calcolo mentale. Ipotesi di stima nei

calcoli. Composizione e scomposizione di

numeri. Rinforzo degli algoritmi

acquisiti. Risoluzione di situazioni problematiche.

Esercitazioni per consolidare il concetto di

frazione e trasformazione in numero decimale.

Individuazione in contesti diversi di

numeri non arabi.

confrontare ed analizzare figure geometriche,

individuandone varianti, invarianti,

relazioni, soprattutto a partire da situazioni

reali.

Rilevare dati significativi,

analizzarli, interpretarli, sviluppare

ragionamenti sugli stessi,

utilizzando consapevolmente rappresentazioni

Descrivere, denominare e classificare figure geometriche, identificando elementi significativi.

Riprodurre una figura in base a una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuni (carta a

quadretti, riga e compasso, squadre ). Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti.

Costruire e utilizzare modelli materiali nello spazio e nel piano come supporto a una prima capacità di visualizzazione.

Riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse. Confrontare e misurare angoli utilizzando

strumenti. Riprodurre in scala una figura assegnata. Determinare il perimetro di una figura utilizzando

le più comuni formule o altri procedimenti. Determinare l’area di rettangoli e triangoli e di

altre figure per scomposizione o utilizzando le più comuni formule. Riconoscere rappresentazioni piane di oggetti

tridimensionali, identificare punti di vista diversi di uno stesso oggetto (dall’alto, di fronte, ecc.).

Relazioni, dati e previsioni

Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per

ricavare informazioni. Usare le nozioni di media aritmetica e di frequenza.

Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura.

Utilizzare le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, capacità, intervalli temporali, pesi e usarle per effettuare misure e

Figure geometriche piane. Piano e coordinate

cartesiani. Misure di grandezza;

perimetro e area dei poligoni.

Trasformazioni geometriche elementari. Misurazione e

rappresentazione in scala.

Le fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni.

Tecniche risolutive di un problema che utilizzano

formule geometriche. Unità di misura diverse. Grandezze equivalenti.

Frequenza, media, percentuale.

Elementi essenziali di logica e probabilità. Uso di diagrammi,

tabelle e grafici. Confronto tra le

principali unità di misura.

Uso di materiali strutturati e non. Utilizzo di strumenti per

il disegno geometrico (riga, squadre,

compasso, goniometro) Verbalizzazione delle

attività compiute e dei concetti intuiti. Intuizione in contesti

concreti del significato di equiestensione.

Applicazione di formule per il calcolo di perimetri e aree.

Utilizzo delle misure di lunghezza e di superficie

nella risoluzione di situazioni problematiche.

Analisi ed uso di artefatti culturali.

Risoluzione di situazioni problematiche in contesti significativi.

Realizzazione di semplici indagini relative alle

tematiche affrontate con stesura dei dati raccolti mediante diagrammi,

grafiche e strumenti di calcolo.

stime. Passare da un’unità di misura a un'altra, limitatamente alle unità di uso più comune, anche

nel contesto del sistema monetario. In situazioni concrete, di una coppia di eventi

intuire e cominciare ad argomentare qual è il più probabile.

Riconoscere e descrivere regolarità in una sequenza di numeri o di figure.

tabelle, schemi. Lettura e interpretazione di tabelle, schemi e

diagrammi. Individuazione del

significato di media e frequenza.

Individuazione di grandezze misurabili e loro confronto.

SEZIONE B: EVIDENZE E COMPITI SIGNIFICATIVI

ALLA FINE DELLA CLASSE III^

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale

con i numeri naturali.

Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche.

Utilizza alcuni strumenti per il disegno geometrico.

Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce semplici rappresentazioni (tabelle e grafici).

Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici di base.

Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto.

Si avvia a costruire ragionamenti formulando semplici ipotesi e confrontandosi con il punto di vista di altri.

Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti

matematici (numeri naturali e misure di valore, di lunghezza, di tempo, ecc.).

Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire

come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.

ESEMPI:

Riflettere su fatti matematici e intuire gli algoritmi risolutivi.

Applicare i concetti e gli strumenti della matematica (aritmetica , geometria, misura, logica) a fenomeni concreti della vita quotidiana.

Eseguire calcoli applicati a eventi della vita e dell’esperienza

quotidiana.

Rappresentare semplici indagini sociali con strumenti della statistica.

Interpretare e ricavare informazioni da dati statistici.

Rappresentare semplici situazioni reali e procedure con diagrammi di flusso.

SEZIONE B: EVIDENZE E COMPITI SIGNIFICATIVI

ALLA FINE DELLA CLASSE IV^

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale

con i numeri naturali.

Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio,

relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.

Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche.

Utilizza strumenti per il disegno geometrico ( riga, squadra) e i

più comuni strumenti di misura.

Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce

rappresentazioni (tabelle e grafici).

Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.

Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.

Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto.

Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di

ESEMPI:

Riflettere su fatti matematici, intuire algoritmi risolutivi relativi a fenomeni concreti della vita quotidiana.

Eseguire calcoli, stime, approssimazioni applicati a eventi della vita e dell’esperienza quotidiana.

Applicare alcuni strumenti della statistica a semplici indagini

sociali e ad osservazioni scientifiche.

Interpretare e ricavare informazioni da dati statistici. Rappresentare situazioni reali, procedure con diagrammi di

flusso.

Applicare i concetti e gli strumenti della matematica (aritmetica , geometria, misura, logica ) ad eventi concreti.

soluzione diverse dalla propria.

Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le

proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri.

Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire

come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.

SEZIONE B: EVIDENZE E COMPITI SIGNIFICATIVI FINE SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.

Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio,

relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.

Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche. ne determina misure, progetta e costruisce

modelli concreti di vario tipo.

Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso,

squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...).

Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici).

Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e

grafici.

Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di

incertezza.

Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e

ESEMPI:

Riflettere su fatti matematici, intuire algoritmi risolutivi e applicarli a fenomeni concreti della vita quotidiana e a compiti

relativi ai diversi campi del sapere.

Eseguire calcoli, stime, approssimazioni applicati a eventi della vita e dell’esperienza quotidiana e a semplici attività progettuali.

Calcolare l’incremento proporzionale di quantità in situazioni reali.

Applicare gli strumenti della statistica a semplici indagini sociali e ad osservazioni scientifiche.

Interpretare e ricavare informazioni da dati statistici.

Rappresentare situazioni reali, procedure con diagrammi di flusso.

Applicare i concetti e gli strumenti della matematica (aritmetica , geometria, misura, logica ) ad eventi concreti.

matematici.

Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto,

mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.

Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di

soluzione diverse dalla propria.

Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le

proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri.

Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare

siano utili per operare nella realtà.

SEZIONE C : LIVELLI DI PADRONANZA

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA

COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA

1

2 3 4 5

Numera in senso progressivo.

Utilizza i principali quantificatori.

Esegue semplici addizioni e sottrazioni in

riga senza cambio. Padroneggia le più comuni relazioni

topologiche: vicino/lontano;

alto/basso; destra/sinistra; sopra/sotto, ecc.

Esegue percorsi sul terreno e sul foglio.

Conosce le principali figure geometriche piane.

Esegue seriazioni e classificazioni con

oggetti concreti e in base ad uno o due

Conta in senso progressivo e regressivo

anche saltando numeri.

Conosce il valore posizionale delle cifre ed

opera nel calcolo tenendone conto correttamente.

Esegue mentalmente e per iscritto le quattro

operazioni ed opera utilizzando le tabelline. Opera con i numeri

naturali. Intuisce il concetto di

frazione. Esegue percorsi anche su istruzione di altri.

Denomina correttamente figure

geometriche piane, le descrive e le

Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e

mentale con i numeri naturali e sa valutare

l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.

Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e

strutture che si trovano in natura o che sono

state create dall’uomo. Descrive, denomina e classifica figure in base

a caratteristiche geometriche, ne

determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario

tipo. Utilizza strumenti per il

disegno geometrico (riga, compasso,

attributi. Utilizza misure e stime arbitrarie con strumenti

non convenzionali. Risolve problemi

semplici, con tutti i dati noti ed espliciti, con

l’ausilio di oggetti o disegni.

rappresenta graficamente e nello spazio.

Classifica oggetti, figure, numeri in base a più

attributi e descrive il criterio seguito.

Sa utilizzare semplici diagrammi, schemi, tabelle per

rappresentare fenomeni di esperienza.

Esegue misure utilizzando unità di misura convenzionali.

Risolve problemi matematici relativi ad

ambiti di esperienza con tutti i dati esplicitati.

squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro,

goniometro...). Ricerca dati per ricavare

informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle

e grafici). Ricava informazioni anche da dati

rappresentati in tabelle e grafici.

Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.

Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti

logici e matematici. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli

ambiti di contenuto, mantenendo il controllo

sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il

procedimento seguito e riconosce strategie di

soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti

formulando ipotesi, sostenendo le proprie

idee e confrontandosi con il punto di vista di altri.

Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici

(numeri decimali, frazioni, percentuali,

scale di riduzione, ...). Sviluppa un

atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso

esperienze significative, che gli hanno fatto

intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad

utilizzare siano utili per operare nella realtà.

Livello 1 e livello 2 = fine classe terza scuola primaria

Livello 3 = fine scuola primaria Livello 4 e livello 5 = fine scuola secondaria di 1° grado

STORIA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DA INDICAZIONI NAZ. 2012

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.

Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende

l’importanza del patrimonio artistico e culturale.

Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni,

contemporaneità, durate, periodizzazioni.

Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.

Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.

Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.

Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.

Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.

Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità

dal Paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal Paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente,

con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

Consapevolezza ed espressione culturale

STORIA

cl.1^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Usare la linea del

tempo per

organizzare

informazioni,

conoscenze, periodi

ed individuare

successioni,

contemporaneità,

durate,

periodizzazioni

Riconoscere elementi

significativi del

passato del proprio

ambiente di vita

Collocare nel tempo fatti ed eventi

riconoscendone i rapporti di successione e

contemporaneità

Utilizzare misure non convenzionali

Ricavare informazioni dall’osservazione di

oggetti, documenti ed immagini

Individuare le tracce e usarle come fonti per la

ricostruzione del proprio passato

Gli indicatori temporali:

prima, dopo, poi,

mentre…

L’alternanza notte e dì

Le parti del giorno

La scansione temporale

della giornata

scolastica.

Il tempo ciclico

La successione ,la

durata e la

contemporaneità

Tracce e testimonianze

Costruire un calendario

murale, tabelle e

cartelloni

-Individuazione della

successione di due o più

fatti

-Riordino cronologico di

eventi vissuti o narrati

- Individuazione di due

o più fatti

contemporanei

-Produzione di semplici

sequenze di eventi

-Individuazione di cicli

temporali

Rilevare e riconoscere i mutamenti prodotti dal

trascorrere del tempo su di sé e sull’ambiente

I mutamenti prodotti

dal trascorrere del

tempo

(giorno,settimana, mesi

dell'anno, stagioni)

-Uso di indicatori

temporali

-Utilizzo di grafici

temporali e linee del

tempo per

rappresentare la

successione e la durata

di fatti ed eventi

-Uso di le tracce del

proprio passato per

ricavare semplici

informazioni

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

Consapevolezza ed espressione culturale

STORIA

cl.2^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Usare la linea del

tempo per

organizzare

informazioni,

conoscenze, periodi

ed individuare

successioni,

contemporaneità,

durate,

periodizzazioni

Riconoscere relazioni di successione e di

contemporaneità, durate, periodi, cicli temporali

Usare gli strumenti convenzionali per la

misurazione del tempo (calendario, orologio)

Rappresentare durate brevi e lunghe

Rilevare la differenza tra tempo soggettivo e

oggettivo

Cogliere l'ordine cronologico dei fatti

Relazioni di

successioni.,

contemporaneità,

durata

Periodizzazioni e cicli

temporali

-Tempo

soggettivo/tempo

oggettivo (misurabile)

-Strumenti di

misurazione del tempo

Costruzione di linee del

tempo per

rappresentare durate e

inserire fatti in

successione

Rappresentazioni di

situazioni di

contemporaneità e di

durata

-Rappresenta di cicli

temporali con il

disegno o attraverso

semplici schemi

Uso del calendario

Comprendere ,

organizzare e usare

le conoscenze

relative al passato

del proprio ambiente

di vita per stabilire

confronti

Individuare le tracce e le usa come fonti per

produrre conoscenze sul proprio passato

Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e

conoscenze su aspetti del passato

Individuare analogie e differenze attraverso il

confronto tra situazioni passate e presenti

- Fonti orali,scritte,

visive...

Rappresentazione

grafica di durate

Confronto tra tempo

oggettivo (misurabile )

e tempo soggettivo

Lettura dell'orologio

Lettura di fonti e

produzione di

informazioni

Confronto tra fonti

Ricostruzione di periodi

del proprio passato

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

Consapevolezza ed espressione culturale

STORIA

cl.3^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Riconoscere elementi

significativi del

passato del proprio

ambiente di vita

Usare la linea del

tempo per

organizzare

informazioni,

conoscenze,

periodi,individuare

successioni,

contemporaneità

Individuare sulla linea del tempo successioni,

durate, permanenze

Operare tematizzazioni e generalizzazioni

Operare confronti

Classificare le fonti e interpretarle

Mettere in relazione eventi locali con eventi della

storia nazionale

Generazione

Misure maggiori di un

anno

Fonti

Archivio

Aspetti di vita del

passato recente

Costruzione di linee

temporali

Uso di fonti orali

Uso di fonti materiali,

iconiche, scritte

Classificazioni e

archiviazione di fonti

Ricostruzione della

storia della Terra

attraverso le ere

geologiche

Analisi di fossili

Collocazione nello

Riconoscere ed

esplorare le tracce

storiche presenti nel

territorio

Organizzare le

informazioni e le

conoscenze

Individuare le

relazioni tra gruppi

umani e contesti

spaziali

Cogliere le trasformazioni socio ambientali del

passato recente

Individuare le ere geologiche e i periodi della

preistoria

Osservare reperti fossili e ricavarne informazioni

Leggere testi storiografici e schematizzare le

informazioni raccolte

Individuare gli indicatori di civiltà

Costruire il quadro di civiltà dell'uomo del

Paleolitico

Ere geologiche

Processo di

fossilizzazione

Evoluzione della specie

Ominazione

Quadro di civiltà

dell'uomo del Paleolitico

spazio e nel tempo della

comparsa dell'uomo

Individuazione di

successioni,

contemporaneità,

durata tra le specie

Utilizzo di schemi e

mappe per individuare

i nessi causali e

temporali tra fatti e

fenomeni

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA

CHIAVE EUROPEA:

Consapevolezza ed espressione culturale

STORIA

cl.4^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Riconoscere ed

esplorare le tracce

storiche presenti nel

territorio e

comprendere

l’importanza del

patrimonio artistico e

culturale

Individuare le

relazioni tra gruppi

umani e contesti

ambientali

Organizzare le

Utilizzare elementi della ricerca storica con

particolare attenzione all'ambito locale

Iniziare ad utilizzare strumenti, procedure e

procedimenti del metodo storiografico.

Conoscere alcuni fatti ed eventi principali della

storia locale e nazionale.

Costruire il quadro di civiltà dell'uomo del

Neolitico e di alcune civiltà

Collocare nel tempo fenomeni, fatti ed eventi

rilevanti delle civiltà studiate

Successione,

contemporaneità,

durata, periodizzazione,

tematizzazione

Linee del tempo

Fatti ed eventi

Storia locale: elementi

della tradizione

- Indicatori di civiltà

Reperimento di notizie

da fonti diverse: visite,

libri, filmati, immagini

Uso e lettura di carte

geostoriche e di fonti

per ricavare

informazioni essenziali.

Organizzazione di

mappe relative ad

alcune strutture di

civiltà.

Organizzazione e

tabulazione delle

informazioni e le

conoscenze in modo

pertinente

Comprendere

avvenimenti, fatti e

fenomeni del mondo

antico.

Operare confronti tra civiltà

Conoscere gli elementi essenziali degli argomenti

appresi in classe e rispondere a domande

Utilizzare mappe,schemi,linee temporali

Distinguere le componenti costitutive delle civiltà

studiate in ambito socio-economico, culturale,

religioso e istituzionale.

Usare carte geo-storiche

Raccontare fatti storici in forma orale e scritta .

- Quadri di civiltà

- Fonti storiche

informazioni in schemi,

mappe di sintesi e

confronto tra civiltà.

Confronto tra alcuni

elementi strutturali

delle civiltà passate.

Costruzione e lettura di

linee del tempo.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA

CHIAVE EUROPEA:

Consapevolezza ed espressione culturale

STORIA

cl.5^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Riconoscere ed

esplorare le tracce

storiche presenti nel

territorio e

comprendere

l’importanza del

patrimonio artistico e

culturale.

Individuare le

relazioni tra gruppi

umani e contesti

ambientali.

Utilizzare elementi della ricerca storica con

particolare attenzione all'ambito locale.

Iniziare ad usare strumenti, procedure e

procedimenti del metodo storiografico.

Conoscere alcuni fatti ed eventi principali della

storia locale e nazionale.

Collocare nel tempo fenomeni, fatti ed eventi

rilevanti delle civiltà studiate.

Conoscere gli elementi essenziali degli argomenti

Successione,

contemporaneità,

durata, periodizzazione,

tematizzazione

Linee del tempo

Datazione relativa

all’era cristiana

Fatti ed eventi

Storia locale: elementi

Reperimento di notizie

da fonti diverse: visite,

libri, filmati, immagini

Uso e lettura di carte

geostoriche e di fonti

per ricavare

informazioni essenziali.

Organizzazione di

mappe relative ad

alcune strutture di

civiltà.

Organizzazione e

tabulazione delle

Organizzare le

informazioni e le

conoscenze in modo

pertinente

Comprendere

avvenimenti, fatti e

fenomeni del mondo

antico.

e dei contenuti e saperli esporre verbalmente.

Distinguere le componenti costitutive delle civiltà

studiate in ambito socio-economico, culturale,

religioso e istituzionale ( quadri di civiltà)

Operare confronti tra le varie modalità

organizzative di società, nelle permanenze e nei

mutamenti del processo storico.

Usare carte geo-storiche anche con l’ausilio di

strumenti informatici.

Utilizzare mappe, schemi e linee temporali.

Ricavare informazioni da fonti di tipo diverso

Raccontare fatti storici in forma orale e scritta .

della tradizione

Indicatori di civiltà

Quadri di civiltà

Fonti storiche

Uso del linguaggio

specifico

informazioni in schemi,

mappe di sintesi e

confronto tra civiltà.

Confronto tra alcuni

elementi strutturali

delle civiltà passate.

Costruzione e lettura di

linee del tempo.

SEZIONE B

EVIDENZE E COMPITI SIGNIFICATIVI ALLA FINE DELLA CLASSE III^

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Consapevolezza ed espressione culturale

STORIA

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI

L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo

ambiente di vita.

Riconosce le tracce storiche presenti nel territorio e si avvia

a cogliere l’importanza del patrimonio artistico e culturale.

Usa la linea del tempo per individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni e per ricavare

informazioni.

Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.

Organizza le informazioni e tematizza le conoscenze.

Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.

Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.

Racconta alcuni fatti studiati e si avvia a produrre semplici

testi storici, anche con risorse digitali.

ESEMPI:

Costruire linee del tempo collocando eventi del proprio vissuto e/o del proprio passato recente.

Leggere e ricavare alcune informazioni dalle carte geo-

storiche.

Riconoscere, classificare fonti e trarre informazioni.

Confrontare le diverse fasi dell'evoluzione dell'uomo.

Operare confronti tra alcuni elementi rilevanti del periodo

Paleolitico.

Riconoscere nell’ambiente di vita reperti e vestigia della storia dell’arte, della cultura del passato ; analizzarli

attraverso domande guida e/o scalette .

Ricostruire attraverso elaborazioni grafiche scenari relativi alla storia della Terra e dell'uomo.

Ricostruire semplici manufatti del passato.

Riconoscere i principali eventi legati al periodo storico

Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità entro

il Paleolitico.

Comprende alcuni aspetti fondamentali del passato del territorio e dell'Italia con possibilità di apertura e di

confronto con la contemporaneità.

analizzato.

SEZIONE B

EVIDENZE ECOMPITI SIGNIFICATIVI ALLA FINE DELLA CLASSE IV^

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Consapevolezza ed espressione culturale

STORIA

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI

L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo

ambiente di vita.

Riconosce e esplora in modo più approfondito le tracce

storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.

Usa la linea del tempo per organizzare informazioni,

conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.

Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.

Organizza le informazioni e tematizza le conoscenze.

Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le

caratteristiche.

Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti

informatici.

Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.

ESEMPI:

Costruire linee del tempo collocando eventi delle principali

civiltà della storia.

Leggere, analizzare e interpretare carte geo-storiche.

Costruire in gruppo mappe concettuali relative ad alcune

strutture di civiltà.

Raccogliere informazioni da fonti diverse (libri, visite, ricerche su internet) e confrontare dati e documenti.

Confrontare le diverse civiltà a seconda delle

differenze/analogie nelle loro strutture,collocare nella linea del tempo la loro evoluzione e le principali trasformazioni.

Operare confronti tra alcuni elementi strutturali delle civiltà

passate e la contemporaneità:

l’evoluzione delle forme di stato e di governo, i ruoli sociali e familiari,

la religiosità e culto dei morti, scoperte e invenzioni in scienza e tecnologia.

Riconoscere nell’ambiente di vita reperti e vestigia della

storia dell’arte, della cultura del passato ; analizzarli e

Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal

Paleolitico alle antiche civiltà con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal

Paleolitico alle antiche civiltà, con possibilità di apertura e di

confronto con la contemporaneità.

metterli in relazione attraverso domande guida.

Ricostruire attraverso elaborazioni grafiche e/o multimediali scenari relativi alle civiltà studiate.

Ricostruire manufatti del passato.

Analizzare i principali eventi legati alle civiltà studiate,

reperendo documenti, testimonianze da fonti diverse: confrontare, valutare, selezionare le informazioni.

Acquisire, condividere, produrre, in un gruppo di lavoro, semplici informazioni di carattere demografico, storico,

economico, sociale, culturale da testi o da Internet.

SEZIONE B

EVIDENZE ECOMPITI SIGNIFICATIVI ALLA FINE DELLA CLASSE V^

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Consapevolezza ed espressione culturale

STORIA

EVIDENZE

( Traguardi da Ind. naz.)

COMPITI SIGNIFICATIVI

L’alunno riconosce elementi significativi del passato del

suo ambiente di vita.

Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le

tracce storiche presenti nel territorio e comprende

l’importanza del patrimonio artistico e culturale.

Usa la linea del tempo per organizzare informazioni,

conoscenze, periodi e individuare successioni,

contemporaneità, durate, periodizzazioni.

Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.

Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando

e usando le concettualizzazioni pertinenti.

Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le

caratteristiche.

Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti

informatici.

Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi

ESEMPI:

Costruire linee del tempo collocando eventi delle principali civiltà della storia.

Leggere, analizzare e interpretare carte geo-storiche.

Costruire, individualmente o in gruppo, mappe concettuali relative ad alcune strutture di civiltà.

Raccogliere informazioni da fonti diverse (libri, visite,

ricerche su internet) e confrontare, valutare, selezionare dati e documenti.

Confrontare le diverse civiltà a seconda delle

differenze/analogie nelle loro strutture,collocare nella linea del tempo la loro evoluzione e le principali trasformazioni.

Esporre il lavoro di ricerca.

Operare confronti tra alcuni elementi strutturali delle

civiltà passate e la contemporaneità:

l’evoluzione delle forme di stato e di governo, i ruoli sociali e familiari,

la religiosità e culto dei morti,

storici, anche con risorse digitali.

Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e

civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal

Paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di

apertura e di confronto con la contemporaneità.

Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal

Paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la

contemporaneità.

scoperte e invenzioni in scienza e tecnologia.

Riconoscere nell’ambiente di vita reperti e vestigia della storia dell’arte, della cultura del passato: analizzarli e

metterli in relazione.

Ricostruire attraverso plastici, ipertesti, elaborazioni grafiche e/o multimediali scenari relativi alle civiltà studiate.

Ricostruire manufatti del passato.

Analizzare i principali eventi legati alle civiltà studiate, reperendo documenti, testimonianze da fonti diverse:

confrontare, valutare, selezionare le informazioni.

Acquisire, condividere, produrre, in coppia o in gruppo, semplici informazioni di carattere demografico, storico,

economico, sociale, culturale da testi o da Internet.

SEZIONE C : LIVELLI DI PADRONANZA

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

Consapevolezza ed espressione culturale

STORIA

1 (cl.3^ primaria)

2 3 ( Traguardi Ind. naz. fine cl.5^ primaria)

4 (Sec. di 1° grado)

5 (Traguardi Ind. naz.

fine 3^ Sec. 1° grado)

Utilizza in modo

pertinente gli

organizzatori

temporali: prima,

dopo, ora.

Si orienta nel tempo

della giornata,

ordinando in corretta

successione le

principali azioni.

Sa leggere l’orologio.

Si orienta nel tempo

della settimana,

collocando

correttamente le

principali azioni.

Ordina correttamente

i giorni della

settimana, i mesi, le

stagioni.

Individua le

trasformazioni

avvenute nel suo

paese (storia locale),

con uscite, e

utilizzando reperti e

fonti diverse

Confronta le strutture

odierne con quelle del

passato

Utilizza correttamente

gli organizzatori

temporali di

successione,

contemporaneità

durata, rispetto alla

propria esperienza

concreta.

Sa riconoscere reperti

e fonti documentali e

testimoniali di alcune

L’alunno riconosce

elementi significativi

del passato del suo

ambiente di vita.

Riconosce e esplora

in modo via via più

approfondito le tracce

storiche presenti nel

territorio e comprende

l’importanza del

patrimonio artistico e

culturale.

Usa la linea del

tempo per organizzare

informazioni,

conoscenze, periodi e

individuare

successioni,

contemporaneità,

durate, periodizzazioni.

Individua le relazioni

Utilizza correttamente

le linee del tempo diacroniche e

sincroniche rispetto alle civiltà, ai fatti ed

eventi studiati.

Rispetto alle civiltà studiate, ne conosce

gli aspetti rilevanti, confronta quadri di

civiltà anche rispetto al presente e al

recente passato della storia della propria

comunità.

Individua le

trasformazioni intervenute nel tempo

e nello spazio, anche utilizzando le fonti

storiografiche che può rintracciare attraverso

personali ricerche nelle biblioteche e nel web.

L’alunno si informa

in modo autonomo su

fatti e problemi storici

anche mediante l’uso

di risorse digitali.

Produce informazioni

storiche con fonti di

vario genere – anche

digitali – e le sa

organizzare in testi.

Comprende testi

storici e li sa

rielaborare con un

personale metodo di

studio,

Espone oralmente e

con scritture – anche

digitali – le conoscenze

storiche acquisite

operando collegamenti

e argomentando le

Colloca sulla linea del

tempo i principali

avvenimenti della

propria storia

personale con l’aiuto

dell’insegnante.

Riconosce e distingue

avvenimenti in

successione e/o

avvenimenti

contemporanei.

Individua

trasformazioni operate

nel tempo, in oggetti,

animali, persone.

Rintraccia le fonti

testimoniali e documentali della

propria storia personale con l’aiuto

dell’insegnante e dei familiari.

Conosce fenomeni

essenziali della storia della Terra e

dell’evoluzione

dell’uomo.

civiltà antiche.

Individua le relazioni tra gruppi umani e

contesti spaziali.

Colloca su linee del

tempo gli avvenimenti della storia del

passato.

Organizza le

informazioni e

tematizza le

conoscenze

Usa carte geo-storiche

Racconta i fatti studiati e sa produrre

semplici testi storici.

Conosce le strutture

organizzative umane

nella Preistoria e in

tra gruppi umani e

contesti spaziali.

Organizza le

informazioni e le

conoscenze,

tematizzando e usando

le concettualizzazioni

pertinenti.

Comprende i testi

storici proposti e sa

individuarne le

caratteristiche.

Usa carte geo-

storiche, anche con

l’ausilio di strumenti

informatici.

Racconta i fatti

studiati e sa produrre

semplici testi storici,

anche con risorse

digitali.

Comprende

avvenimenti, fatti e

fenomeni delle società

Colloca e

contestualizza nel tempo e nello spazio

storico le principali vestigia del passato

presenti nel proprio territorio;

individua le continuità

tra passato e presente

nelle civiltà contemporanee.

proprie riflessioni.

Usa le conoscenze e

le abilità per orientarsi

nella complessità del

presente, comprende

opinioni e culture

diverse, capisce i

problemi fondamentali

del mondo

contemporaneo.

Comprende aspetti,

processi e avvenimenti

fondamentali della

storia italiana dalle

forme di insediamento

e di potere medievali

alla formazione dello

stato unitario fino alla

nascita della

Repubblica, anche con

possibilità di aperture

e confronti con il

mondo antico.

Conosce aspetti e

processi fondamentali

della storia europea

alcune antiche civiltà

Comprende avvenimenti, fatti e

fenomeni delle società e civiltà presentate

e civiltà che hanno

caratterizzato la storia

dell’umanità dal

Paleolitico alla fine del

mondo antico con

possibilità di apertura

e di confronto con la

contemporaneità.

Comprende aspetti

fondamentali del passato dell’Italia dal

Paleolitico alla fine dell’Impero romano

d’Occidente, con possibilità di apertura

e di confronto con la contemporaneità.

medievale, moderna e

contemporanea, anche

con possibilità di

aperture e confronti

con il mondo antico.

Conosce aspetti e

processi fondamentali

della storia mondiale,

dalla civilizzazione

neolitica alla

rivoluzione industriale,

alla globalizzazione.

Conosce aspetti e

processi essenziali

della storia del suo

ambiente.

Conosce aspetti del

patrimonio culturale,

italiano e dell’umanità

e li sa mettere in

relazione con i

fenomeni storici

studiati.

Livello 1 = cl. 3^scuola primaria Livello 2= sc. primaria Livello 3 = fine scuola primaria Livello 4 e livello 5 = fine scuola secondaria di 1° grado

GEOGRAFIA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DA IND. NAZ. 2012

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali.

Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi

cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.

Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche,

artistico-letterarie).

Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani,

ecc.)

Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare

attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti.

Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale.

Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da

rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

Competenze di base in scienza e tecnologia

GEOGRAFIA

cl.1^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Orientarsi nello

spazio circostante

utilizzando riferimenti

topologici

Riconoscere la

struttura e la

funzione del proprio

ambiente di vita

Individuare,conoscere

e descrivere gli

elementi

caratterizzanti uno

spazio vissuto

Muoversi consapevolmente nello spazio circostante,sapendosi orientare attraverso

punti di riferimento e utilizzando gli organizzatori topologici

Saper muoversi e orientarsi nello spazio grazie alle proprie carte mentali

Cogliere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dall’attività

umana Rappresentare oggetti e ambienti

Rappresentare percorsi inseriti nello spazio circostante

Individuare gli elementi caratterizzanti in

uno spazio noto (aula,camera, scuola) e cogliere che sono collegati tra di loro

Punti di

riferimento Organizzatori

topologici

Carte mentali

Percorsi

Spazi

interni/esterni

Confine/ regione (in senso spaziale)

Spostamenti nello

spazio scolastico

seguendo indicazioni

verbali e/o iconiche

Descrizione della

propria posizione

usando indicatori

spaziali

Rappresentazione di

percorsi in spazi noti

Individuazione di spazi

interni ed esterni e loro

rappresentazione

Individuazione di

elementi degli ambienti

scolastici e loro funzioni

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA

CHIAVE EUROPEA:

Competenze di base in scienza e tecnologia

GEOGRAFIA

cl.2^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Collocare nello spazio

fatti ed elementi

relativi all'ambiente

di vita e al paesaggio

naturale ed antropico

Individuare

trasformazioni nel

paesaggio naturale

ed antropico

Orientarsi nello

spazio fisico e nello

spazio rappresentato

Usare gli organizzatori topologici

Muoversi consapevolmente nello spazio circostante grazie alle proprie carte mentali sapendosi orientare attraverso punti di

riferimento

Rappresentare oggetti ed ambienti noti

Rappresentare percorsi effettuati nello

spazio circostante

Individuare gli ambienti naturali ed antropici e coglierne i rapporti di

interdipendenza

Organizzatori topologici

Punti di riferimento

Posizione di oggetti

nello spazio

Percezione di sè nello

spazio

Punto di vista

Percorsi

Elementi naturali e

antropici

Carte mentali

Uso degli indicatori

spaziali per descrivere

percorsi

Rappresentazione di

spazi e percorsi

Rappresentazione di

oggetti da punti di vista

diversi

Rappresentazione in

pianta dell'aula e di

spazi noti e lettura di

una semplice legenda

Individuazione di

elementi naturali ed

antropici del proprio

paesaggio

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA

CHIAVE EUROPEA:

Competenze di base in scienza e tecnologia

GEOGRAFIA

cl.3^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Conoscere e

collocare nello

spazio fatti ed

elementi relativi

all'ambiente di vita

e al paesaggio

naturale ed

antropico

Individuare

trasformazioni nel

paesaggio naturale

ed antropico

Riconoscere e denominare i principali

"oggetti" geografici fisici ( fiumi, monti,

pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani)

Individuare i caratteri che connotano i

paesaggi italiani

Cogliere nei paesaggi le trasformazioni

operate dall'uomo

Cogliere i rapporti di interdipendenza tra

elementi naturali e antropici

Elementi essenziali di geografia

Rapporto tra paesaggio e

ambiente

Paesaggi naturali ed antropici

Rapporti d'interdipendenza tra

uomo e territorio

Individuazione delle

caratteristiche

morfologiche degli

ambienti geografici

fisici

Individuazione di

elementi fisici e

antropici di un

paesaggio

Individuazione di

semplici connessioni

tra interventi

dell'uomo e

cambiamenti nel

territorio

Lettura di

Rappresentare il

paesaggio e

ricostruirne le

caratteristiche

Orientarsi nello

spazio fisico e

rappresentato

Rappresentare oggetti e ambienti noti

visti dall'alto e in scala

Rappresentare percorsi del proprio

territorio

Leggere e interpretare mappe

Utilizzare gli indicatori spaziali

Muoversi e orientarsi nel territorio

Elementi essenziali di cartografia:

simbologia

coordinate cartesiane

rappresentazione dall'alto

riduzione/ingrandimento

Elementi di orientamento

convenzionali

rappresentazioni

cartografiche

Costruzione di piante

di ambienti noti in

scala ( es.aula)

Classificazione di carte

geografiche

Lettura della pianta

topografica del proprio

paese

Individuazione dei

punti di riferimento in

per orientarsi

Orientamento

osservando la

posizione del sole

Individuazione dei

punti cardinali sulle

carte e nello spazio

vissuto

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

Competenze di base in scienza e tecnologia

GEOGRAFIA

cl.4^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Orientarsi nello

spazio fisico e nello

spazio rappresentato

Rappresentare il

paesaggio e

ricostruirne le

caratteristiche anche

in base alle

rappresentazioni.

Orientamento

Utilizzare la bussola e i punti cardinali.

Iniziare ad utilizzare alcuni termini specifici per

orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche.

Linguaggio della geo-graficità

Osservare il territorio italiano e spazi più lontani

attraverso strumenti diretti e indiretti (filmati ,

fotografie, carte, immagini da satellite) al fine di

costruire rappresentazioni mentali del territorio.

Localizzare sulla carta geografica dell'Italia la

posizione delle regioni fisiche e antropologiche.

Analizzare fatti e fenomeni locali, interpretando

carte geografiche di diversa scala, carte

tematiche, grafici, immagini da satellite.

Elementi di

orientamento

convenzionali.

Elementi di cartografia:

tipi di carte, riduzione

in scala, simbologia,

coordinate geografiche.

Esperienze di

orientamento nella

realtà e sulle carte.

Osservazioni collettive

ed individuali di carte

fisiche, politiche,

tematiche, piante e

mappe anche attraverso

l’uso di strumenti

multimediali.

Utilizzo di schemi,

tabelle e grafici.

Lettura e riproduzione

di carte tematiche di

vario tipo.

Individuare

trasformazioni nel

paesaggio naturale e

antropico

Conoscere e collocare

nello spazio e nel

tempo fatti ed

elementi relativi

all’ambiente di vita,

al paesaggio naturale

e antropico

Paesaggio

Conoscere e descrivere gli elementi

caratterizzanti i principali paesaggi italiani.

Individuare nei paesaggi considerati gli elementi

fisici e antropici e le relazioni interdipendenti

uomo/ambiente

Regione e sistema territoriale

Individuare problemi relativi alla tutela e

valorizzazione del patrimonio naturale e

culturale, proponendo soluzioni idonee nel

contesto vicino e noto.

Paesaggi naturali e

antropici (uso umano

del territorio).

Elementi essenziali di

geografia utili a

comprendere fenomeni

naturali e non:

- clima

- territorio

-trasformazioni operate

dall’uomo.

Patrimonio culturale del

territorio

Lettura ed analisi di

testi informativi per

individuare

caratteristiche e

problemi del territorio

italiano e le sue

caratteristiche.

Conversazioni,

confronti, discussioni e

verbalizzazioni.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

Competenze di base in scienza e tecnologia

GEOGRAFIA

cl.5^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Orientarsi nello

spazio fisico e nello

spazio rappresentato

Rappresentare il

paesaggio e

ricostruirne le

caratteristiche anche

in base alle

rappresentazioni.

Orientamento

Utilizzare la bussola e i punti cardinali. Utilizzare

termini specifici per orientarsi nello spazio e

sulle carte geografiche.

Linguaggio della geo-graficità

Osservare il territorio italiano e spazi più lontani

attraverso strumenti diretti e indiretti (filmati ,

fotografie, carte, immagini da satellite) al fine di

costruire rappresentazioni mentali del territorio.

Localizzare sulla carta geografica dell'Italia la

posizione delle regioni fisiche e amministrative.

Localizzare sul planisfero e sul globo la posizione

dell'Italia in Europa e nel mondo.

Analizzare fatti e fenomeni locali e globali

Elementi di

orientamento

convenzionali.

Elementi di cartografia:

tipi di carte, riduzione

in scala, simbologia,

coordinate geografiche.

Esperienze di

orientamento nella

realtà e sulle carte.

Osservazioni collettive

ed individuali di carte

fisiche, politiche,

tematiche, piante e

mappe anche attraverso

l’uso di strumenti

multimediali.

Utilizzo di schemi,

tabelle e grafici.

Lettura e riproduzione

di carte tematiche di

Individuare

trasformazioni nel

paesaggio naturale e

antropico

Conoscere e collocare

nello spazio e nel

tempo fatti ed

elementi relativi

all’ambiente di vita,

al paesaggio naturale

e antropico

interpretando carte geografiche di diversa scala,

carte tematiche, grafici, immagini da satellite.

Paesaggio

Conoscere e descrivere gli elementi

caratterizzanti i principali paesaggi italiani

inserendoli nel più ampio contesto europeo.

Individuare nei paesaggi considerati gli elementi

fisici e antropici e le relazioni interdipendenti

uomo/ambiente

Regione e sistema territoriale

Conoscere la regione geografica (fisica, climatica,

socio-culturale,amministrativa).

Individuare gli indicatori socio-demografici ed

economici delle regioni italiane, inserendoli nel

più ampio contesto europeo.

Individuare problemi relativi alla tutela e

valorizzazione del patrimonio naturale e

culturale, proponendo soluzioni idonee nel

contesto vicino e noto.

Paesaggi naturali e

antropici (uso umano

del territorio).

Elementi di geografia

utili a comprendere

fenomeni naturali e

legati alla presenza

dell'uomo :

- clima

- territorio

- trasformazioni operate

dall’uomo

- luoghi della regione

- luoghi dell'Italia.

Patrimonio culturale del

territorio.

vario tipo.

Lettura ed analisi di

testi informativi per

individuare

caratteristiche e

problemi del territorio

italiano e le sue

caratteristiche.

Conversazioni,

confronti, discussioni e

verbalizzazioni su temi

legati alla tutela

dell'ambiente o del

patrimonio.

SEZIONE B

EVIDENZE E COMPITI SIGNIFICATIVI ALLA FINE DELLA CLASSE III^

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Competenza di base in scienza e tecnologia

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI

L’alunno si orienta nello spazio circostante, utilizzando

riferimenti topologici.

Utilizza il linguaggio della geo-graficità per progettare ed

eseguire percorsi.

Ricava semplici informazioni geografiche da una pluralità di

fonti (cartografiche ,fotografiche, artistiche...).

Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici

(fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, ecc.).

Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna,

collina, pianura, vulcanici, ecc.).

Coglie nei paesaggi le progressive trasformazioni operate

dall’uomo.

Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici.

ESEMPI:

Orientarsi leggendo mappe e carte relative al proprio ambiente di

vita.

Leggere e illustrare alla classe carte tematiche. Collocare su carte e mappe, anche mute, elementi relativi al

proprio territorio.

Costruire semplici itinerari relativi al proprio territorio o a esperienze vissute.

SEZIONE B

EVIDENZE E COMPITI SIGNIFICATIVI ALLA FINE DELLA CLASSE IV^

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Competenza di base in scienza e tecnologia

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI

L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte

geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali.

Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte

geografiche / tematiche e per progettare percorsi.

Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti

(cartografiche e satellitari, fotografiche, artistiche...).

Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici

(fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.)

Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna,

collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a

quelli italiani.

Coglie nei paesaggi le progressive trasformazioni operate

dall’uomo.

Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici.

ESEMPI:

Leggere mappe e carte relative al proprio ambiente di vita e trarne informazioni essenziali da collegare all’esperienza.

Confrontare carte fisiche e carte tematiche e rilevare informazioni.

Collocare su carte e mappe, anche mute, elementi relativi al

territorio.

Presentare alla classe elementi che caratterizzano un territorio, con l’ausilio di mezzi grafici ( cartelloni, cartine geografiche, carte

tematiche...) e/o di strumenti multimediali.

Costruire semplici itinerari relativi al proprio territorio o a esperienze vissute.

SEZIONE B

EVIDENZE E COMPITI SIGNIFICATIVI ALLA FINE DELLA CLASSE V^

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Competenza di base in scienza e tecnologia

EVIDENZE (= Traguardi da Ind. naz.)

COMPITI SIGNIFICATIVI

L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte

geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali.

Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte

geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi

cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di

viaggio.

Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti

(cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche,

artistico-letterarie).

Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici

(fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.)

Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna,

collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a

quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali

paesaggi europei e di altri continenti.

Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive

trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale.

ESEMPI

Leggere mappe e carte relative al proprio ambiente di vita e trarne informazioni da collegare all’esperienza.

Confrontare carte fisiche e carte tematiche e rilevare informazioni relative agli insediamenti umani, all’economia, al rapporto

paesaggio fisico intervento antropico. Collocare su carte e mappe, anche mute, luoghi, elementi

rilevanti relativi all’economia, al territorio, alla cultura, alla storia, alla religione.

Presentare un Paese o un territorio alla classe, anche con l’ausilio di mezzi grafici e di strumenti multimediali, sotto forma di

documentario, pacchetto turistico …

Costruire semplici guide relative al proprio territorio Effettuare percorsi di orienteering.

Analizzare un particolare evento (inondazione, terremoto,

uragano) e, con il supporto dell’insegnante, individuare gli aspetti naturali del fenomeno e le conseguenze rapportate alle scelte antropiche operate nel particolare territorio (es. dissesti

idrogeologici; costruzioni non a norma…).

Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

SEZIONE C : LIVELLI DI PADRONANZA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:

Competenze di base in scienza e tecnologia

1 (cl.3^ sc. primaria)

2 3 (Traguardi Ind. fine

cl.5^ primaria)

4 5 (Traguardi Ind. sc.

Sec.1° grado)

Utilizza correttamente gli organizzatori topologici

vicino/lontano; sopra/sotto; destra/sinistra,

avanti/dietro, rispetto alla posizione assoluta.

Esegue percorsi nello spazio fisico

seguendo istruzioni date dall’adulto e

sul foglio; localizza oggetti nello spazio.

Si orienta negli spazi

della scuola e rappresenta

graficamente, senza tener conto di rapporti di

proporzionalità e scalari la classe, la

scuola, il cortile, gli spazi della

Utilizza correttamente gli organizzatori

topologici per orientarsi nello spazio circostante, anche

rispetto alla posizione relativa;

si orienta negli spazi della scuola e in quelli

prossimi del quartiere utilizzando punti di

riferimento. Descrive tragitti brevi

(casa-scuola; casa-chiesa …)

individuando punti di riferimento;

rappresenta i tragitti più semplici graficamente.

Rappresenta con punto di vista

dall’alto oggetti e spazi.

L’alunno si orienta

nello spazio circostante e

sulle carte geografiche,

utilizzando riferimenti

topologici e punti

cardinali.

Utilizza il linguaggio

della geo-graficità per

interpretare carte

geografiche e globo

terrestre, realizzare

semplici schizzi

cartografici e carte

tematiche, progettare

percorsi e itinerari di

viaggio.

Ricava informazioni

geografiche da una

pluralità di fonti

(cartografiche e

satellitari, tecnologie

digitali, fotografiche,

Si orienta nello spazio e sulle carte utilizzando

riferimenti topologici, punti cardinali, strumenti per l’orientamento.

Utilizza con pertinenza il

linguaggio geografi co nell’uso delle carte e per descrivere oggetti e

paesaggi geografici.

Ricava in autonomia informazioni geografiche da fonti diverse, anche

multimediali e tecnologiche e ne

organizza di proprie (relazioni, rapporti…).

Individua e descrive le

caratteristiche dei diversi paesaggi geografici a

livello locale e mondiale,

Lo studente si orienta

nello spazio e sulle carte

di diversa scala in base

ai punti cardinali e alle

coordinate geografiche;

sa orientare una carta

geografica a grande

scala facendo ricorso a

punti di riferimento fissi.

Utilizza opportuna-

mente carte geografiche,

fotografie attuali e

d’epoca, immagini da

telerilevamento, elabora-

zioni digitali, grafici, dati

statistici, sistemi

informativi geografici per

comunicare efficacemen-

te informazioni spaziali.

Riconosce nei

paesaggi europei e

mondiali, raffrontandoli

propria casa. Con domande stimolo

dell’adulto: nomina alcuni punti di

riferimento posti nel tragitto casa-

scuola; individua alcune caratteristiche

essenziali di paesaggi e ambienti a

lui noti: il mare, la montagna, la città; il prato, il fiume …;

descrive verbalmente alcuni

percorsi all’interno della scuola: (es. il percorso

dall’aula alla palestra, alla mensa …).

Disegna la

pianta dell’aula e ambienti noti della

scuola e della casa con rapporti scalari

fissi dati (i quadretti del foglio).

Legge piante degli spazi

vissuti utilizzando punti di riferimento fissi.

Descrive le caratteristiche di paesaggi

noti, distinguendone gli aspetti naturali e

antropici.

artistico-letterarie).

Riconosce e denomina

i principali “oggetti”

geografici fisici (fiumi,

monti, pianure, coste,

colline, laghi, mari,

oceani, ecc.)

Individua i caratteri

che connotano i paesaggi

(di montagna, collina,

pianura, vulcanici, ecc.)

con particolare

attenzione a quelli

italiani, e individua

analogie e differenze con

i principali paesaggi

europei e di altri

continenti.

Coglie nei paesaggi

mondiali della storia le

progressive

trasformazioni operate

dall’uomo sul paesaggio

naturale.

Si rende conto che lo

spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi

le trasformazioni operate dall’uomo e gli impatti di alcune di queste

sull’ambiente e sulla vita delle comunità.

in particolare a quelli

italiani, gli elementi fisici

significativi e le

emergenze storiche,

artistiche e

architettoniche, come

patrimonio naturale e

culturale da tutelare e

valorizzare.

Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e

lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti

di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale

geografiche.

fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

Livello 1 = cl. 3^scuola primaria

Livello 2= sc. primaria Livello 3 = fine scuola primaria Livello 4 e livello 5 = fine scuola secondaria di 1° grado

SCIENZE

TRAGUARDI DALLE INDICAZIONI NAZIONALI

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.

Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali.

Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.

Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.

Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.

Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA

cl.1^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA’

Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla

realtà naturale e agli aspetti della vita

quotidiana, formulare ipotesi e verificarle, utilizzando semplici

schematizzazioni e modelli.

Riconoscere le

principali interazioni tra mondo naturale e

comunità umana, individuando alcune problematicità

dell'intervento antropico negli

ecosistemi.

Utilizzare il proprio patrimonio di

conoscenze per comprendere le

Sperimentare con materiali e oggetti Individuare qualità e proprietà di oggetti e

materiali.

Osservare e sperimentare sul campo

Esplorare il mondo attraverso i cinque sensi. Operare classificazioni.

Riconoscere le diversità dei viventi.

L’uomo, i viventi e l’ambiente Riconoscere ed individuare su sé e sugli altri le

parti del corpo Osservare le trasformazioni ambientali di tipo

stagionale. Rilevare i fenomeni atmosferici.

Le caratteristiche fisiche dei materiali.

Le caratteristiche funzionali dei materiali e

degli oggetti. Le informazioni che

provengono dai cinque sensi.

Gli organi di senso: funzione e igiene.

Esseri viventi e non

viventi. Il ciclo vitale di un

vegetale.

La figura umana (le parti del corpo).

Comportamento di animali e piante durante

le stagioni dell’anno.

Osservare e classificare i materiali di uso comune.

Fare esperienze con i sensi.

Osservare esseri viventi e non viventi e scoprire

le caratteristiche che li distinguono.

Giochi di denominazione e di riconoscimento delle

parti del corpo.

Rappresentazione grafica della figura umana.

Osservazioni sul

comportamento di piante e animali al variare delle stagioni.

Registrazione del tempo

atmosferico utilizzando simboli condivisi.

problematiche scientifiche di

attualità e per assumere

comportamenti responsabili in

relazione al proprio stile di vita, alla promozione della

salute e all’uso delle risorse.

Caratteristiche del tempo atmosferico.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA

cl.2^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA’

Osservare, analizzare

e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli

aspetti della vita quotidiana, formulare

ipotesi e verificarle, utilizzando semplici schematizzazioni e

modelli.

Riconoscere le principali interazioni

tra mondo naturale e comunità umana,

individuando alcune problematicità dell'intervento

antropico negli ecosistemi.

Utilizzare il proprio

patrimonio di

conoscenze per comprendere le

Sperimentare con materiali e oggetti

Manipolare in modo costruttivo i materiali necessari a compiere esperienze.

Partecipare in modo attivo alle esperienze e alle osservazioni.

Relazionare verbalmente l'esperienza vissuta.

Osservare e sperimentare sul campo Osservare , descrivere e confrontare.

Formulare ipotesi. Ripetere autonomamente le esperienze già

eseguite e/o provarne di nuove.

L’uomo, i viventi e l’ambiente

Acquisire termini relativi a contenuti specifici. Conoscere fatti relativi alle esperienze proposte. Intervenire nelle discussioni in modo appropriato.

Caratteristiche fisiche

dei materiali. Caratteristiche

funzionali dei materiali e degli oggetti.

Classificazione dei rifiuti.

Registrazione dei dati

delle osservazioni usando tabelle e grafici.

Rappresentazione delle fasi di un’esperienza.

Interpretazione corretta di dati e informazioni.

Caratteristiche

essenziali degli esseri viventi e non viventi.

Caratteristiche e

comportamenti osservabili di piante e

Sperimentare i

comportamenti di alcuni materiali/sostanze (liquidi, solidi, polveri,

gas).

Esperienze di riciclaggio dei rifiuti.

Le caratteristiche dei viventi: animali e

vegetali. Le parti che

compongono le piante. Classificazione delle

foglie. Osservazione dei

comportamenti di alcuni animali rispetto a:

nutrizione, movimento, difesa.

Osservazioni e raccolta

di informazioni sul comportamento di

problematiche scientifiche di attualità e per

assumere comportamenti

responsabili in relazione al proprio

stile di vita, alla promozione della salute e all’uso delle

risorse.

animali. I cambiamenti del

mondo vegetale e animale in relazione al

variare delle stagioni e del clima.

Il comportamento dell’uomo nei confronti

di alcuni animali e piante.

piante e animali al variare delle stagioni.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA

cl.3^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA’

Osservare, analizzare

e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli

aspetti della vita quotidiana, formulare

ipotesi e verificarle, utilizzando semplici schematizzazioni e

modelli.

Riconoscere le principali interazioni

tra mondo naturale e comunità umana, individuando alcune

problematicità dell'intervento

antropico negli

Sperimentare con materiali e oggetti

Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e

proprietà, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli, riconoscerne

funzioni e modi d’uso. Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà.

Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni problematiche in esame, fare misure

e usare la matematica conosciuta per trattare i dati. Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana.

Osservare e sperimentare sul campo

Osservare i momenti significativi nella vita delle piante. Osservare, con uscite all’esterno, le caratteristiche

dei terreni e delle acque. Conoscere la struttura del suolo sperimentando con

rocce, sassi e terricci.

Proprietà degli oggetti e dei materiali.

Semplici fenomeni fisici

e chimici (miscugli, soluzioni, composti).

Passaggi di stato della materia.

Classificazioni delle piante.

Parti costitutive delle piante e loro funzioni.

Interazioni e scambi con

il mondo esterno.

Osservazione di alcuni materiali e

classificazione in base alle loro proprietà.

Osservazioni sugli stati della materia.

Osservare l’acqua per coglierne le

caratteristiche. Sperimentare i passaggi

di stato dell’acqua.

Esperienze sulla composizione del suolo.

Osservazione e raccolta di informazioni sulle

parti costitutive delle piante e loro funzioni.

Classificazione delle piante.

ecosistemi.

Utilizzare il proprio patrimonio di

conoscenze per comprendere le problematiche

scientifiche di attualità e per

assumere comportamenti responsabili in

relazione al proprio stile di vita, alla

promozione della salute e all’uso delle risorse.

Osservare le caratteristiche dell’acqua e il suo ruolo nell’ambiente. Osservare e interpretare le trasformazioni

ambientali naturali (ad opera del sole, di agenti

atmosferici, dell’acqua, ecc.). Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni

atmosferici e con la periodicità dei fenomeni celesti (dì/notte, percorsi del sole, stagioni).

L’uomo, i viventi e l’ambiente

Riconoscere e descrivere le caratteristiche del proprio ambiente. Riconoscere funzioni e bisogni vitali dei vegetali.

Relazioni tra organi, funzioni e adattamento

all’ambiente.

Ecosistemi e catene

alimentari.

Osservazione di un

ecosistema e raccolta di informazioni.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:

COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA

Cl.4^ SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Osservare, analizzare e descrivere fenomeni

appartenenti alla realtà naturale e agli

aspetti della vita quotidiana, formulare ipotesi e verificarle,

utilizzando semplici schemi e modelli.

Riconoscere le

principali interazioni tra mondo naturale e

comunità umana, individuando alcune

problematicità dell'intervento antropico negli

ecosistemi.

Utilizzare il proprio

patrimonio di conoscenze per

Oggetti, materiali e trasformazioni Individuare, nell’osservazione di esperienze

concrete, alcuni concetti scientifici quali dimensioni spaziali, peso.

Osservare, utilizzare semplici strumenti di misura imparando a servirsi di unità convenzionali.

Osservare e sperimentare sul campo

Individuare gli elementi che caratterizzano

l’ambiente e i suoi cambiamenti nel tempo. Sperimentare e conoscere alcune caratteristiche

dell’aria. Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici.

L’uomo, i viventi e l’ambiente

Elaborare i primi elementi di classificazione

Materiali e loro caratteristiche:

trasformazioni.

Fenomeni fisici e chimici. Relazioni:

organismi/ambiente.

Composizione e

caratteristiche dell’aria.

Inquinamento dell’aria.

Fenomeni atmosferici.

Classificazioni degli

animali in base alle loro caratteristiche.

Raccolta di materiale.

Osservazioni dirette e indirette.

Individuazione delle differenze, delle

analogie, delle funzioni.

Conversazioni. Formulazione di ipotesi

verbali scritte, individuali e in piccolo

gruppo.

Elaborazione dei dati raccolti.

Sintesi collettiva delle osservazioni.

Semplici esperimenti

Verbalizzazione dei

comprendere le problematiche

scientifiche di attualità e per

assumere comportamenti

responsabili in relazione al proprio stile di vita, alla

promozione della salute e all’uso delle

risorse.

animale. Riconoscere che la vita di ogni organismo è in

relazione con altre e differenti forme di vita. Osservare e interpretare le trasformazioni

ambientali, in particolare quelle conseguenti all’azione modificatrice dell’uomo.

Ecosistemi e loro organizzazione

concetti acquisiti. Lettura e analisi di testi

scientifici, individuazione delle

parole chiave e delle informazioni principali.

Schemi di sintesi o mappe.

Semplici ricerche

personali e/o in gruppo.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA

Cl.5^ SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Osservare, analizzare e

descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti

della vita quotidiana, formulare ipotesi e

verificarle, utilizzando semplici schemi e modelli.

Riconoscere le principali

interazioni tra mondo naturale e comunità

umana, individuando alcune problematicità dell'intervento antropico

negli ecosistemi.

Oggetti, materiali e trasformazioni

Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici quali

movimento, temperatura, calore. Cominciare a sperimentare in modo elementare

il concetto di energia. Osservare ed utilizzare semplici strumenti di misura servendosi di unità convenzionali.

Osservare e sperimentare sul campo

Proseguire con osservazioni, a occhio nudo o

con appropriati strumenti, dell’ambiente circostante. Individuare gli elementi che caratterizzano

l’ambiente e i suoi cambiamenti nel tempo.

Fenomeni fisici e chimici.

Energia: concetto, fonti,

trasformazione. L’energia nella vita

quotidiana.

Relazioni: uomo-ambiente- ecosistemi.

Raccolta di materiale.

Osservazioni dirette e indirette.

Individuazione delle differenze, delle analogie,

delle funzioni.

Conversazioni. Formulazione di ipotesi

verbali scritte, individuali e in piccolo gruppo.

Elaborazione dei dati raccolti.

Sintesi collettiva delle

osservazioni. Semplici esperimenti.

Utilizzare il proprio patrimonio di

conoscenze per comprendere le

problematiche scientifiche di attualità e

per assumere comportamenti responsabili in relazione

al proprio stile di vita, alla promozione della

salute e all’uso delle risorse.

L’uomo, i viventi e l’ambiente

Conoscere e descrivere il funzionamento del corpo come sistema complesso situato in un

ambiente. Avere cura della propria salute anche dal punto

di vista alimentare e motorio. Riconoscere che la vita di ogni organismo è in relazione con altre e differenti forme di vita.

Corpo umano come sistema, stili di vita,

salute e sicurezza.

Dalla cellula ai tessuti.

Elementi fondamentali di anatomia e fisiologia di organi e apparati.

Lettura e analisi di testi scientifici, individuazione

delle parole chiave e delle informazioni principali.

Schemi di sintesi o mappe.

Semplici ricerche personali e/o in gruppo.

Visione di filmati relativi

agli argomenti trattati. Verbalizzazione dei

concetti acquisiti utilizzando il linguaggio

specifico.

EVIDENZE ECOMPITI SIGNIFICATIVI ALLA FINE DELLA CLASSE III^

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI

L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.

Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto

dell’insegnante, dei compagni, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, esegue semplici esperimenti.

Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni,

registra dati significativi.

Riconosce le principali caratteristiche degli organismi vegetali.

Ha atteggiamenti di cura verso se stesso, l’ambiente scolastico

che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.

Espone in forma semplice ciò che ha sperimentato, avviandosi ad utilizzare un linguaggio appropriato.

Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.)

semplici informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.

ESEMPI:

Contestualizzare i fenomeni fisici ad eventi della vita quotidiana,

anche per sviluppare competenze di tipo sociale e civico e

pensiero critico, ad esempio:

-applicare le prime nozioni a questioni di igiene, educazione alla

salute ed alimentare;

-analizzare e classificare piante secondo alcuni criteri.

- descrivere e rielaborare in classe le esperienze in occasione delle

uscite didattiche sul territorio;

-utilizzare le esperienze per giungere all’idea di ambiente come

sistema di relazioni adatte per vivere bene;

-osservare un fenomeno, formulare ipotesi, sperimentare per verificare le ipotesi, registrare i dati.

SEZIONE B: EVIDENZE E COMPITI SIGNIFICATIVI

ALLA FINE DELLA CLASSE IV^

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:

COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI

L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede

succedere.

Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di

ipotesi personali.

Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce

rappresentazioni grafiche e semplici schemi.

Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali .

Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e

naturale.

Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.

Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.

ESEMPI:

Contestualizzare i fenomeni fisici ad eventi della vita quotidiana, anche per sviluppare competenze di tipo sociale e

civico e pensiero critico, ad esempio:

-analizzare e classificare animali secondo i criteri convenzionali come ad esempio l’appartenenza di un animale

ad un raggruppamento (balena/ornitorinco/pipistrello/gatto come mammiferi);

- descrivere e rielaborare in classe le esperienze in occasione delle uscite didattiche sul territorio;

-utilizzare le esperienze per giungere all’idea di ambiente

come sistema di relazioni adatte per vivere bene; -osservare un fenomeno, formulare ipotesi, sperimentare per

verificare le ipotesi.

SEZIONE B: EVIDENZE E COMPITI SIGNIFICATIVI FINE SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:

COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI

L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che

vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto

dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici

esperimenti. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni,

registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora

semplici modelli. Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di

organismi animali e vegetali. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive

il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.

Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore

dell’ambiente sociale e naturale. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.

Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.

ESEMPI:

Contestualizzare i fenomeni fisici ad eventi della vita quotidiana, anche per sviluppare competenze di tipo sociale e civico e

pensiero critico, ad esempio: -applicare i concetti di energia alle questioni ambientali (fonti di

energia, fonti di energia rinnovabili e non, uso oculato delle risorse energetiche), ma anche alle questioni di igiene ed

educazione alla salute (concetto di energia collegato al concetto di “calorie” nell’alimentazione);

-analizzare e classificare piante e animali secondo i criteri convenzionali come ad esempio l’appartenenza di un animale ad

un raggruppamento (balena/ornitorinco/pipistrello/gatto come mammiferi);

- descrivere e rielaborare in classe le esperienze e i reperti raccolti in occasione delle uscite didattiche sul territorio;

-utilizzare le esperienze per giungere all’idea di ambiente come

sistema di relazioni adatte per vivere bene; -osservare un fenomeno, formulare ipotesi, sperimentare per

verificare le ipotesi, registrare i dati, rappresentarli e interpretarli.

SEZIONE C : LIVELLI DI PADRONANZA

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA

1 2 3 4 5

Possiede conoscenze

scientifiche elementari, legate a semplici fenomeni

esperibili nel quotidiano. E’ in grado di formulare

semplici ipotesi e fornire spiegazioni che procedono direttamente

dall’esperienza o a parafrasare quelle

fornite dall’adulto. Dietro precise istruzioni e diretta supervisione,

utilizza semplici strumenti per osservare

e analizzare fenomeni, realizza elaborati suggeriti dall’adulto o

concordati nel gruppo. Assume comportamenti

di vita conformi alle istruzioni dell’adulto,

all’abitudine, o alle conclusioni sviluppate nel gruppo coordinato

dall’adulto.

Possiede conoscenze

scientifiche tali da poter essere applicate in situazioni a lui familiari.

Osserva fenomeni sotto lo stimolo dell’adulto;

pone domande e formula semplici ipotesi direttamente legate

all’esperienza. Opera raggruppamenti

secondo criteri e istruzioni date. Utilizza semplici

strumenti per l’osservazione, l’analisi

di fenomeni, la sperimentazione, con la supervisione dell’adulto.

È in grado di esporre spiegazioni di carattere

scientifico che derivano direttamente dalle

esperienze e dalle sperimentazioni. Assume comportamenti

di vita ispirati a conoscenze di tipo

scientifico legate all’esperienza, su

L’alunno sviluppa

atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che

lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che

vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico:

con l’aiuto dell’insegnante, dei

compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi

dei fatti, formula domande, anche sulla

base di ipotesi personali, propone e realizza semplici

esperimenti. Individua nei fenomeni

somiglianze e differenze, fa

misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni

spazio/temporali. Individua aspetti

quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce

questioni discusse e analizzate nel gruppo o

in famiglia. Realizza semplici

elaborati ai fini di osservare e/o

sperimentare semplici fenomeni con la supervisione e le

istruzioni dell’adulto.

rappresentazioni grafiche e schemi di

livello adeguato, elabora semplici modelli.

Riconosce le principali caratteristiche e i modi

di vivere di organismi animali e vegetali. Ha consapevolezza

della struttura e dello sviluppo del proprio

corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il

funzionamento, utilizzando modelli

intuitivi ed ha cura della sua salute. Ha atteggiamenti di

cura verso l’ambiente scolastico che condivide

con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e

naturale. Espone in forma chiara

ciò che ha sperimentato, utilizzando un

linguaggio appropriato. Trova da varie fonti

(libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e

spiegazioni sui problemi che lo interessano.

Livello 1 e livello 2 = fine classe terza scuola primaria

Livello 3 = fine scuola primaria Livello 4 e livello 5 = fine scuola secondaria di 1° grado

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per:

- produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e

comunicativi);

- rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e

strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e

multimediali).

È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte,

fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip).

Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte.

Apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria.

Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta

sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA

CHIAVE EUROPEA:

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

ARTE E IMMAGINE

cl. 1^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Produrre e

rielaborare messaggi

con l’uso di

linguaggi, tecniche e

materiali diversi.

Riprodurre liberamente il proprio vissuto

Rappresentare e comunicare la realtà percepita

Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici,

plastici, pittorici

Esprimere emozioni e percezioni attraverso l'uso del colore

Rappresentare la figura umana con uno schema corporeo strutturato

Il punto, la linea, le

forme

Nomi dei colori

Colori primari e

secondari

Colori caldi e freddi

Espressioni grafiche

spontanee

Uso di matite, pennarelli,

tempere, colla, pasta per

modellare, materiale di

recupero

Uso del punto, di vari tipi

di linea, del tratteggio

per riempire superfici e

spazi dati

Produzioni grafiche dove

sia presente l’attività

Leggere e

comprendere

immagini di diverso

tipo.

Osservare un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambiente descrivendo gli

elementi formali principali

Distinguere immagini grafiche da fotografiche di oggetti, animali,

persone, ambienti

Riconoscere in un testo iconico-visivo

alcuni elementi del linguaggio visivo: linee, colori, forme

creativa ed originale del

bambino

Produzione di elementi

decorativi in successione

Produzione di semplici

manufatti da realizzare poi

in serie, per addobbare la

classe e altri ambienti

della scuola.

Giochi di memoria visiva

Lettura collettiva di

foto,illustrazioni,disegni,opere

d'arte aventi per soggetto

cose, animali, persone,

paesaggi

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA

CHIAVE EUROPEA:

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

ARTE E IMMAGINE

cl.2^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA' CONOSCENZE ATTIVITA'

Produrre e

rielaborare messaggi

con l’uso di

linguaggi, tecniche e

materiali diversi.

Discriminare i colori in primari e secondari

Classificare i colori in tonalità calde/fredde

Utilizzare tecniche e materiali vari (strappo, collage, stampa, spruzzo,

pastelli, pittura...) perproduzioni finalizzate e non

Rappresentare situazioni reali attraverso

il disegno

Il punto, la linea, le

forme

Nomi dei colori e loro

gradazioni

Tecniche di stesura dei

vari tipi di colore

Colori primari e

Utilizzo mirato di immagini,

foto, prese da

giornali,riviste,pubblicità…

Confronto di immagini reali e

fantastiche

Realizzazioni di pannelli

decorativi, con materiali

diversi.

Pittura a tempera con colori

Rappresentare un ambiente attraverso linee,forme , colori caldi e freddi

Produrre immagini di ambienti reali e di

fantasia collegandole ad esperienze o letture

secondari

Colori caldi e freddi

La simmetria

caldi e freddi

Rappresentazioni di elementi

della natura e di paesaggi

utilizzando pastelli, pennarelli,

tempera

Produzione di elementi

decorativi modulari (a

incastro)

Realizzazioni di collage con

materiali diversi (carta,

cartoncino colorato,ritagli di

stoffa...)

Produzione di elementi

modulari decorativi a tematica

stagionale

Narrazione di storie in cui

siano presenti elementi

fantastici e reali e

riproduzione di

personaggi,ambienti,sequenze

Leggere e

comprendere

immagini di diverso

tipo.

Osservare immagini cogliendone gli

elementi caratteristici

Analizzare e rielaborare immagini ( foto, disegni, dipinti di autori conosciuti e non )

Distinguere e confrontare immagini

realistiche e legate alla fantasia

Riconoscere e usare gli elementi del linguaggio visivo:il segno, la linea, il colore e la superficie

Collocare gli oggetti nello spazio

distinguendo figura e sfondo

Percepire le differenze tra immagine

statica e in movimento provando a descriverle

Lettura collettiva di foto,

illustrazioni,disegni,opere

d'arte aventi per soggetto

cose, animali, persone,

paesaggi

Visione di film d'animazione

per riflettere sul messaggio

mediato dalle immagini

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

ARTE E IMMAGINE

cl.3^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’

CONOSCENZE ATTIVITA'

Produrre messaggi

con l’uso di linguaggi,

tecniche e materiali

diversi.

Utilizzare materiali e tecniche varie per

produzioni finalizzate

Utilizzare la propria creatività per realizzare messaggi iconici legati ad emozioni, sensazioni,

Riprodurre, in modo personale e creativo,

modelli dati.

Collocare gli oggetti nello spazio individuando i campi e i piani

Utilizzare il testo artistico come stimolo alla

produzione di immagini

Il punto, la linea, le

forme

Colori primari e

secondari

Colori caldi e freddi

La simmetria

Tecniche di stesura dei

vari tipi di colore

Utilizzo di diverse

tecniche di colorazione

( pastello , pennarello,

cera,tempera,

acquerello...)

Copiare immagini dal

vero con tecniche

grafiche diverse

Produzioni grafiche per

esprimere sensazioni ,

emozioni rispetto un

brano musicale

ascoltato e/o testi

poetici letti in classe

Leggere e

comprendere

immagini di diverso

tipo.

Riconoscere attraverso un approccio

operativo linee, forme, colori e struttura in un' immagine osservata.

Conoscere le prime forme di arte usate per comunicare nel Paleolitico e intuirne il

messaggio.

Produzioni di sequenze

narrative

Lettura collettiva di

foto, illustrazioni,

disegni,opere d'arte

aventi per soggetto

cose, animali, persone,

paesaggi

Riproduzione di incisioni

rupestri e graffiti su

carta e cartoncino con

gessi, cere, carboncino

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

ARTE E IMMAGINE

cl.4^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Esprimersi e

comunicare

Individuare le molteplici funzioni che

un’ immagine svolge dal punto di vista sia

emotivo che informativo

Rielaborare, ricombinare e modificare

creativamente immagini e disegni

Superare gli stereotipi nella

rappresentazione della realtà circostante

Esprimere attraverso gli elementi del

linguaggio visivo il proprio vissuto con

consapevolezza ed intenzionalità

Sperimentare strumenti e tecniche

diversi per realizzare prodotti grafici,

plastici, pittorici.

Il codice visivo: il

punto, la linea, le

forme,lo spazio

Le potenzialità

espressive dei materiali

(carta, cartoncino,carta

velina,carta

crespa,cartapesta,

stoffa, lana, …)

Le potenzialità

espressive degli

strumenti di

colorazione(matite,

pennarelli, acquerelli,

tempere, cere, oli,

gessetti policromi…)

Individuazione delle

molteplici funzioni

dell’immagine

Rielaborazione creativa

di un’immagine

Utilizzo delle tecniche

grafico- pittoriche

acquisite

Produzioni libere a

tema, individuali e di

gruppo: copia dal vero

( nature morte,

paesaggi) narrazioni

( sequenze ,fumetti)

Osservare e leggere le

immagini

Identificare in un testo visivo statico e\o in

movimento gli elementi del relativo

linguaggio

Leggere immagini di vario tipo per

coglierne funzioni e messaggi

Analizzare la struttura e le caratteristiche

compositive delle immagini in funzione

narrativa: il fumetto

Ricavare da fonti storiche visive semplici

informazioni su quadri delle civiltà

mediterranee.

Tecniche

espressive(graffito,

frottage, collage,

ritaglio, strappo,

puntinismo)

Il segno grafico: texture

La composizione

dell’immagine( punti di

vista. inquadratura,

ritmo, inquadrature-

campi, piani)

Gli elementi compositivi

delle immagini statiche

e dinamiche

L’intenzione

comunicativa delle

immagini

La struttura del fumetto

Le fonti iconografiche

I paesaggi e gli ambienti

Lettura globale ed

analitica di vari tipi di

immagini

Smontaggio e

ricomposizione di foto e

di opere d’arte

Ricalco di modelli

compositivi

Lettura globale ed

analitica di fonti storiche

visive

Lettura globale ed

analitica di immagini di

paesaggi \ ambienti

Comprendere ed

apprezzare le opere

d’arte

Individuare in un’opera d’arte gli elementi essenziali : forma, tecnica, linguaggio dell’artista

Conoscere alcune forme d’arte e di artigianato presenti nel territorio circostante

Riconoscere ed apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del

patrimonio ambientale e urbanistico e i principali monumenti storico- artistici

Opere d’arte di varie

epoche storiche

Il significato del colore:

espressivo, simbolico,

emotivo

Opere architettoniche

(monumenti, chiese…)

Patrimonio naturalistico

Alcuni stili e tecniche

artistiche di autori

contemporanei e\o

moderni

naturali

Lettura di un’opera

d’arte

Discussioni e confronti

sulle caratteristiche

delle opere osservate

Interpretazioni personali

Visita museali e mostre

Uscite nel territorio per

conoscere alcuni

monumenti e beni

culturali

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA

CHIAVE EUROPEA:

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

ARTE E IMMAGINE

CL. 5^ SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Esprimersi e

comunicare

Individuare le molteplici funzioni che

un’ immagine svolge dal punto di vista

sia emotivo che informale

Esprimere attraverso gli elementi del

linguaggio visivo il proprio vissuto con

consapevolezza ed intenzionalità

Trasformare immagini e materiali

ricercando soluzioni figurative originali

Sperimentare strumenti e tecniche

diversi per realizzare prodotti grafici,

plastici, pittorici,multimediali

Introdurre nelle proprie produzioni

creative elementi linguistici e stilistici

scoperti osservando immagini e opere

d’arte

Il codice visivo: il punto, la

linea, le forme, lo spazio, la

luce, il volume

Le potenzialità espressive

dei materiali (carta,

cartoncino, carta velina,

carta crespa, cartapesta,

stoffa, lana, materiale

tridimensionale…)

Le potenzialità espressive

degli strumenti di

colorazione(matite,

pennarelli, acquerelli,

tempere, cere, oli, gessetti

policromi, carboncino,

china…)

Tecniche espressive(graffito,

frattage, collage, ritaglio,

strappo,puntinismo,mosaico)

Individuazione delle

molteplici funzioni

dell’immagine

Rielaborazione creativa

di un’immagine

Utilizzo delle tecniche

grafico- pittoriche

acquisite

Produzioni libere e\o a

tema, individuali e di

gruppo: il ritratto, la

figura umana, le nature

morte, ambienti interni

ed esterni

Produzioni grafiche per

esprimere sensazioni ,

emozioni rispetto a un

brano musicale

ascoltato e/o testi

Osservare e leggere le

immagini

Guardare e osservare con

consapevolezza un’immagine e gli oggetti

presenti nell’ambiente descrivendo gli

elementi formali

Utilizzare le regole della percezione visiva

e l’orientamento nello spazio

Analizzare la struttura e le caratteristiche

compositive delle immagini in funzione

narrativa: il linguaggio filmico

Analizzare la struttura e le caratteristiche

compositive del messaggio pubblicitario

Ricavare da fonti storiche visive semplici

informazioni sui quadri delle civiltà

mediterranee

Il segno grafico(texture,

ombreggiatura, chiaroscuro)

La composizione

dell’immagine(linee

compositive, simmetria,

punti di vista inquadratura,

ritmo, campi, piani)

Gli elementi compositivi

delle immagini statiche e

dinamiche

L’intenzione comunicativa

delle immagini

La struttura del racconto

filmico

Le fonti iconografiche

I paesaggi e gli ambienti

interni ed esterni

poetici letti in classe

Lettura globale ed

analitica di vari tipi di

immagini

Smontaggio e

ricomposizione di foto e

di opere d’arte

Ricalco di modelli

compositivi

Lettura globale ed

analitica di fonti

storiche visive

Lettura globale ed

analitica di immagini di

paesaggi \ ambienti

naturali e antropici

Lettura guidata del

racconto filmico

Comprendere ed

apprezzare le opere

d’arte

Individuare in un’opera d’arte gli elementi essenziali :forma, tecnica,

linguaggio e stile dell’artista per comprenderne il messaggio e la funzione

Conoscere alcune forme d’arte e di artigianato presenti nel territorio

circostante e\o appartenenti a culture diverse

Riconoscere ed apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del

patrimonio ambientale ed urbanistico e i principali monumenti storico-artistici

Opere d’arte di varie epoche

storiche

Il significato del colore:

espressivo, simbolico,

emotivo

Opere architettoniche

(monumenti, chiese…)

Patrimonio naturalistico e

urbanistico

Alcuni tecniche e stili artistici

di autori contemporanei e\o moderni

Lettura guidata di

un’opera d’arte

Discussioni e confronti

sulle caratteristiche

delle opere osservate

Interpretazioni

personali

Visite museali e mostre

Uscite per conoscere

alcuni monumenti e

beni culturali del

territorio

MUSICA

TRAGUARDI DALLE INDICAZIONI NAZ. 2012

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte.

Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare

se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.

Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il

corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.

Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi.

Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti,

utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.

Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica.

Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE:

ED. MUSICALE

cl.1^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA' CONOSCENZE ATTIVITA'

L'alunno esplora ed

elabora eventi sonori

dal punto di vista

qualitativo, spaziale e

in riferimento alla

loro fonte

Esplora diverse

possibilità espressive

della voce, di oggetti

sonori imparando ad

ascoltare se stesso e

gli altri

Distinguere rumori e suoni.

Riconoscere suoni prodotti da diverse fonti

sonore.

Concentrare l'attenzione sul suono.

Distinguere la provenienza dei suoni.

Produrre vari tipi di suoni con il corpo:scandire il

ritmo con il battito delle mani/piedi (o altri gesti

corporei) .

Utilizzare strumenti (ad es. matita, bacchetta di

legno) per scandire tempo e ritmo.

Accompagnare con il corpo (a tempo) il suono

ascoltato scandendo il ritmo.

Classificare il suono secondo le caratteristiche più

note.

Riconoscere il timbro degli strumenti più noti.

Rumori e suoni

Suono forte/debole

Durata del suono

Imitazione del suono

Strumentini

Ascolto di brani musicali di vario genere

Lezioni in settings differenti che facilitino

l’ascolto dei produttori dei suoni

Utilizzo di strumentazioni

tecnologiche in supporto alle lezioni (Lim, stereo,

computer ecc.)

Memorizzazione ed

interpretazione di brani musicali, cercando di

imitarne melodie e intensità vocali

Visione degli strumenti musicali più noti e

ascolto del suono prodotto da ciascuno

Articola combinazioni

timbriche, ritmiche e

melodiche e le

esegue con la voce, il

corpo

Rappresentare la musica attraverso il disegno.

Riprodurre con la voce semplici melodie per

imitazione.

Sviluppare modalità di ascolto attivo.

Sperimentare le variazione dell’altezza di tono

della propria voce.

Riconoscere le emozioni trasmesse da un brano ed

esprimerle attraverso il disegno.

Eseguire in gruppo semplici brani vocali.

(=strumentario Orff)

Strumenti musicali più

noti

Differenza in un canto

fra strofa e ritornello

Presentazione del ritmo utilizzando figure geometriche

Ascolto della propria performance attraverso

l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche per la

registrazione della voce

Visione di film/ cartoon d'animazione

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE:

ED.MUSICALE

cl.2^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

L'alunno esplora ed

elabora eventi sonori

dal punto di vista

qualitativo, spaziale e

in riferimento alla

loro fonte

Esplora diverse

possibilità espressive

della voce, di oggetti

sonori imparando ad

ascoltare se stesso e

gli altri

Capacità di concentrare l'attenzione sul suono.

Riconoscere suoni prodotti da diverse fonti

sonore.

Distinguere la provenienza dei suoni.

Produrre vari tipi di suoni con il corpo.

Riconoscere il contrasto forte/piano.

Riconoscere suoni di diversa durata e di diversa

altezza.

Strumenti musicali

Differenze ritmiche nei brani musicali

Differenziazione fra strofa e ritornello

Suono forte/debole e sue intensità

Durata del suono

Imitazione del suono

La musica nei diversi contesti

Messaggio aperto di un

brano

Ascolto di brani musicali di vario genere per

captarne suoni differenti e assenza di suoni (silenzio)

Lezioni in settings

differenti che facilitino l’ascolto dei produttori dei suoni

Utilizzo di

strumentazioni tecnologiche in supporto alle lezioni (Lim, stereo,

computer ecc)

Memorizzazione ed

interpretazione di brani musicali, cercando di imitarne melodie e

intensità vocali.

Articola combinazioni

timbriche, ritmiche e

melodiche e le

esegue con la voce, il

corpo

Riconoscere il timbro di alcuni strumentini.

Collocare suoni in una sequenza temporale

attraverso segni grafici non convenzionali.

Riprodurre con la voce semplici melodie per

imitazione.

Sviluppare modalità di ascolto attivo.

Maturare la capacità di interagire nel gruppo in

modo costruttivo e collaborativo.

Sviluppare la memoria per riprodurre brani

musicali.

Lavorare in modo collaborativo in

piccoli/medi/grandi gruppi corali, rispettando il

compagno e il proprio turno di intervento.

Visione e ascolto del suono degli strumenti

musicali più noti

Riascolto della propria performance attraverso

l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche per la

registrazione della voce

Sperimentare le variazione dell’altezza di tono

della propria voce.

Nominare le emozioni che trasmette l’ascolto di

un brano ed esprimerli con un disegno .

Scandire il ritmo con il battito delle mani e dei

piedi.

Utilizzare strumenti per scandire tempo e ritmo.

Riconoscere le diverse musicalità legate a contesti differenti quali eventi, feste, cerimonie, pubblicità televisive, film, video musicali ecc.. .

Esegue in gruppo semplici brani vocali.

Ascolta ed interpreta brani musicali .

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

ED. MUSICALE

cl.3^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

L'alunno esplora ed

elabora eventi sonori

dal punto di vista

qualitativo, spaziale e

in riferimento alla

loro fonte

Esplora diverse

possibilità espressive

della voce, di oggetti

sonori imparando ad

Sperimentare l’utilizzo della voce in modo

creativo.

Eseguire individualmente e collettivamente brani

vocali/strumentali anche polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.

Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all’interno di brani

di vario genere e provenienza.

Rappresentare gli elementi basilari di eventi sonori e musicali attraverso sistemi simbolici

convenzionali e non convenzionali.

Riprodurre con il corpo, con la voce e con gli

strumenti semplici brani musicali.

Classificazione degli

strumenti : a fiato,

cordofoni,

membranofoni, a

percussione

Parametri di

classificazione di un

suono

Altezza e tonalità della

musica attraverso la

propria voce

Significato emotivo di

un brano

Ricerca in modo

autonomo di materiale

musicale (come brani da

proporre in situazioni

diverse)

Ascolto di brani musicali

di vario genere

Memorizzazione ed

interpretazione di brani

musicali

Visione degli strumenti

musicali e ascolto del

loro suono

Riascolto della propria

performance attraverso

la registrazione

ascoltare se stesso e

gli altri

Articola combinazioni

timbriche, ritmiche e

melodiche e le

esegue con la voce, il

corpo

Interpretare con il disegno, il colore e il movimento del corpo brani musicali.

Classificare i vari strumenti musicali in base a: materiale utilizzato, luogo di provenienza, era

storica e suono prodotto.

Realizzare strumenti musicali con materiali riciclati e non.

Esegue in gruppo semplici brani vocali

Ascolta ed interpreta brani musicali

Visione di musical

cinematografici e di film

d’animazione

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE:

MUSICA

cl. 4^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Esplorare, discriminare,

elaborare eventi

sonori in funzione comunicativa,per

favorire creatività, partecipazione e

interazione fra culture diverse

Riconoscere le caratteristiche del suono all’interno

di brani musicali di vario genere.

Rappresentare gli elementi basilari di semplici

brani musicali attraverso sistemi simbolici non convenzionali e/o convenzionati

Produrre sequenze ritmiche anche con l’utilizzo di

piccoli strumenti a percussione , strumentario Orff.

Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, provenienti da culture e luoghi diversi.

Le caratteristiche del suono:

altezza intensità durata

Elementi di base del

codice musicale: melodia ritmo

timbro armonia

Sistemi di notazione musicale non

convenzionali

Componenti antropologiche della musica: contesti,

pratiche sociali, funzioni

La voce/la respirazione

Esperienze di scoperta e conoscenza di sistemi di

notazione non convenzionali

Giochi collettivi per la scoperta delle

caratteristiche del suono Sperimentazione di ritmi

con il corpo, gesti e semplici strumenti

Sonorizzazione di storie

con la voce, con strumenti, oggetti vari

Esecuzione con la voce

di semplici sequenze melodiche

Esecuzione individuale e

Esplorare le

potenzialità

espressive della

voce per favorire

l’ascolto di se stessi

e degli altri, la

collaborazione e le

relazioni.

Ascoltare brani

musicali per la

costruzione di

significati

personali, sociali e

culturali presenti e

passati.

Sviluppare

musicalità

attraverso la

conoscenza di

alcuni strumenti

musicali

Usare efficacemente la voce: - memorizzare il testo di un canto - sincronizzare il proprio canto con quello degli

altri - controllare il proprio tono di voce.

Usare consapevolmente la propria voce in modo

creativo, utilizzando anche le tecnologie a disposizione.

Interpretare canti e musiche: sincronizzare movimenti del corpo, a canti, ritmi,

danze.

Ascoltare e riconoscere gli elementi costitutivi di

un brano musicale e di canzoni di vario genere. Riconoscere generi musicali diversi per coglierne

gli aspetti peculiari.

Riconoscere e distinguere il timbro di alcuni

strumenti musicali.

Conoscere ed apprezzare le caratteristiche espressive di alcuni strumenti in brani musicali narrativi e descrittivi.

Il canto e i suoi elementi: testo,

melodia, ritmo

Canti (a una voce, a canone, in coro…)

appartenenti a repertorio popolare e colto, di vario genere e

provenienza

Il linguaggio ritmico nella recitazione:sequenze,

filastrocche, poesie

Gli aspetti peculiari dei brani ascoltati: tema centrale

strumenti usati, immagini, ricordi ,

emozioni suscitate dalla musica

Brani musicali a tema (stagioni, feste, diverse

epoche storiche, eventi) Classificazione di

strumenti musicali

Produzioni musicali di diverso genere e provenienza geografica

in coro di canzoni di vario genere

Osservazione di un pentagramma per

comprendere la rappresentazione

convenzionale delle note

Ascolto guidato

Esperienze di scoperta e conoscenza delle

caratteristiche di un brano musicale.

Interpretazione di

musiche attraverso il disegno e il movimento

Esecuzione di semplici sequenze ritmiche con

strumenti a percussione (accompagnamento a brani musicali o canzoni)

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA:

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

cl. 5^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Esplorare,

discriminare, elaborare eventi

sonori in funzione

comunicativa,per favorire creatività,

partecipazione e interazione fra

culture diverse

Indagare e classificare gli aspetti caratteristici del

suono.

Rappresentare gli elementi basilari di eventi sonori attraverso i simboli convenzionali.

Leggere le note musicali, rispettandone la durata.

Eseguire semplici sequenze ritmiche.

Ideare ed eseguire semplici sequenze ritmiche.

Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, provenienti da

culture e luoghi diversi.

Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale:

cinema, televisione (pubblicità), computer

Il pentagramma

Durata del suono e sua rappresentazione

Altezza dei suoni

Componenti

antropologiche della musica: contesti, pratiche sociali, funzioni

Funzione dei suoni e

della musica in contesti multimediali

Canti (a una voce, a

canone, in coro…) appartenenti a repertorio popolare e

colto, di vario genere e provenienza

Esperienze di

esplorazione, discriminazione ed elaborazione di eventi

sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in

riferimento alla fonte

Esercitazioni per la memorizzazione del

pentagramma

Analisi delle

caratteristiche della componente musicale in

produzioni multimediali

Esplorare le

potenzialità

espressive della

voce per favorire

l’ascolto di se stessi

e degli altri, la

collaborazione e le

relazioni.

Ascoltare brani musicali per la

costruzione di significati

personali, sociali e

culturali presenti e passati.

Sviluppare

musicalità attraverso la

conoscenza di alcuni strumenti

musicali

Usare efficacemente la voce: - memorizzare il testo di un canto

- sincronizzare il proprio canto con quello degli altri

- controllare il proprio tono di voce.

Usare consapevolmente la propria voce in modo creativo, utilizzando anche le tecnologie a disposizione.

Cantare seguendo la giusta intonazione ed i tempi di insieme.

Ascoltare e valutare gli aspetti estetici ed evocativi di brani musicali di vario genere.

Ascoltare brani musicali e riprodurne il significato e l’atmosfera utilizzando altri linguaggi.

Conoscere ed apprezzare le caratteristiche

espressive di alcuni strumenti in brani musicali narrativi e descrittivi.

Cantautori italiani e loro produzioni musicali

Gli aspetti peculiari dei brani ascoltati: tema

centrale /strumenti usati /immagini

Ricordi /emozioni suscitate dalla musica

Brani musicali a tema (stagioni, feste, diverse

epoche storiche, eventi)

Produzioni musicali di diverso genere e provenienza geografica

Esecuzione individuale e in coro di canzoni di

vario genere

Ascolto,interpretazione e

descrizione di brani musicali di diverso genere

Rappresentazioni grafico-pittoriche individuali e collettive

Produzioni poetiche

TECNOLOGIA - INFORMATICA

TRAGUARDI DALLE INDICAZIONI NAZIONALI

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale.

Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la

struttura e di spiegarne il funzionamento. Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra

documentazione tecnica e commerciale.

Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o

strumenti multimediali.

Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA

COMPETENZA DIGITALE

cl.1^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’

CONOSCENZE ATTIVITA'

Individuare le potenzialità, i limiti e i

rischi nell’uso delle tecnologie, con particolare riferimento

al contesto produttivo, culturale e sociale in cui

vengono applicate. Progettare e realizzare

semplici manufatti e strumenti spiegando le

fasi del processo.

Utilizzare con dimestichezza le più comuni tecnologie,

individuando le soluzioni potenzialmente utili ad

un dato contesto applicativo, a partire dall’attività di studio.

Distinguere, descrivere con le parole e rappresentare con disegni elementi del mondo

artificiale.

Usare oggetti, strumenti e materiali coerentemente con le funzioni e i principi di

sicurezza che gli vengono dati. Seguire istruzioni d’uso.

Conoscere le funzioni principali e il funzionamento elementare di alcuni dispositivi per la

comunicazione e l'informazione presenti nella scuola.

Usare il PC, con la supervisione dell'insegnante,

per le necessità didattiche. Usare le nuove tecnologie per supportare il proprio

lavoro.

Conoscenza di alcuni materiali e

classificazione in base ad alcune caratteristiche.

Realizzazione di un

oggetto con materiale semplice seguendo le istruzioni.

Le parti del computer.

I comandi essenziali di

tastiera e mouse. Utilizzo del computer

per eseguire semplici giochi anche didattici.

Realizzazione di disegni.

Utilizzo di strumenti di disegno.

Realizzazione di semplici oggetti.

Schede operative precostituite.

Disegnare e colorare

forme e linee.

Scrivere in vari formati e colori parole, nomi, numeri.

Giochi multimediali per

orientarsi su tastiera e mouse.

Utilizzo di alcuni tasti specifici.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA

COMPETENZA DIGITALE

cl.2^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’

CONOSCENZE ATTIVITA'

Individuare le potenzialità, i limiti e i

rischi nell’uso delle tecnologie, con particolare riferimento

al contesto produttivo, culturale e sociale in cui

vengono applicate. Progettare e realizzare

semplici manufatti e strumenti spiegando le

fasi del processo.

Utilizzare con dimestichezza le più comuni tecnologie,

individuando le soluzioni potenzialmente utili ad

un dato contesto applicativo, a partire dall’attività di studio.

Distinguere, descrivere con le parole e rappresentare con disegni elementi del mondo

artificiale. Usare oggetti, strumenti e materiali

coerentemente con le funzioni e i principi di sicurezza che gli vengono dati.

Seguire istruzioni d’uso e saperle riferire ai compagni.

Spiegare le funzioni principali e il funzionamento

elementare di alcuni dispositivi per la comunicazione e l'informazione presenti nella

scuola. Usare il PC, con la supervisione dell'insegnante,

per le necessità didattiche (scrivere parole, disegnare, giocare on e off line, utilizzare software

didattici). Usare le nuove tecnologie per supportare il proprio

lavoro.

Conoscenza di alcuni materiali e

classificazione in base alle caratteristiche di pesantezza/leggerezza,

fragilità, durezza, elasticità plasticità.

Realizzazione di un oggetto con materiale

semplice seguendo le istruzioni.

Il computer e le sue parti.

I comandi di tastiera e mouse. Utilizzo del computer

per eseguire semplici giochi anche didattici

on e off line. Utilizzo di forme di videoscrittura diverse

e/o disegni per comunicare.

Realizzazione di disegni.

Utilizzo di strumenti di disegno.

Realizzazioni di semplici oggetti.

Schede operative.

Individuazione delle icone dei programmi.

Utilizzo di tasti specifici.

Giochi multimediali online e offline.

Utilizzazione di

programmi necessari per scrivere e/o disegnare.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA

COMPETENZA DIGITALE

cl.3^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’

CONOSCENZE ATTIVITA'

Individuare le potenzialità, i limiti e i

rischi nell’uso delle tecnologie, con particolare riferimento

al contesto produttivo, culturale e sociale in cui

vengono applicate. Progettare e realizzare

semplici manufatti e strumenti spiegando le

fasi del processo.

Utilizzare con dimestichezza le più comuni tecnologie,

individuando le soluzioni potenzialmente utili ad

un dato contesto applicativo, a partire dall’attività di studio.

Distinguere, descrivere con le parole e rappresentare con disegni elementi del mondo

artificiale, cogliendone le differenze per forma, materiali, funzioni.

Usare oggetti, strumenti e materiali coerentemente con le funzioni e i principi di

sicurezza che gli vengono dati. Seguire istruzioni d’uso e saperle riferire ai

compagni.

Spiegare le funzioni principali e il funzionamento elementare dei dispositivi per la comunicazione e

l'informazione presenti nella scuola.

Usare le nuove tecnologie per supportare il proprio lavoro.

Conoscenza di alcuni materiali e

classificazione in base alle caratteristiche di pesantezza/leggerezza,

fragilità, durezza, elasticità plasticità.

Realizzazione di un oggetto con materiale semplice seguendo le

istruzioni. Il computer e le sue

parti. I comandi di tastiera e

mouse. Utilizzo del computer per eseguire semplici

giochi anche didattici. Utilizzo di forme di

videoscrittura diverse adatte a comunicare diversi messaggi.

Realizzazione di disegni. Utilizzo di strumenti di

disegno. Realizzazioni di semplici oggetti.

Smontaggio e rimontaggio di semplici

oggetti di uso comune per coglierne caratteristiche e funzioni

delle parti e relazioni tra loro.

Schede operative. Utilizzo di tasti specifici

(copia-incolla, salva, stampa. . . ) Giochi multimediali

online e offline a supporto dell'attività

curricolare. Utilizzazione di strumenti necessari per

scrivere brevi testi.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA

COMPETENZA DIGITALE

cl.4^Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’

CONOSCENZE ATTIVITA'

Individuare le potenzialità, i limiti e i

rischi nell’uso delle tecnologie, con particolare riferimento

al contesto produttivo, culturale e sociale in cui

vengono applicate. Progettare e realizzare

semplici manufatti e strumenti spiegando le

fasi del processo.

Utilizzare con dimestichezza le più comuni tecnologie,

individuando le soluzioni potenzialmente utili ad

un dato contesto applicativo, a partire dall’attività di studio.

Distinguere, descrivere con le parole e rappresentare con disegni elementi del mondo

artificiale, cogliendone le differenze per forma, materiali, funzioni.

Usare oggetti, strumenti e materiali coerentemente con le funzioni e i principi di

sicurezza che gli vengono dati. Seguire istruzioni d’uso e saperle riferire ai

compagni.

Spiegare le funzioni principali e il funzionamento elementare dei dispositivi per la comunicazione e

l'informazione presenti nella scuola.

Usare le nuove tecnologie per supportare il proprio lavoro.

Conoscenza di alcuni materiali e

classificazione in base alle caratteristiche di pesantezza/leggerezza,

fragilità, durezza, elasticità plasticità.

Realizzazione di un oggetto con materiale

semplice seguendo le istruzioni.

I comandi di tastiera e

mouse. Utilizzo del computer

per eseguire semplici giochi anche didattici.

Utilizzo di forme di videoscrittura diverse

adatte a comunicare diversi messaggi.

Realizzazione di disegni. Utilizzo di strumenti di

disegno. Realizzazioni di semplici oggetti.

Smontaggio e rimontaggio di semplici

oggetti di uso comune per coglierne caratteristiche e funzioni

delle parti e relazioni tra loro.

Schede operative. Utilizzo di tasti specifici

(copia-incolla, salva, stampa. . . ) Giochi multimediali

online e offline a supporto dell'attività

curricolare. Utilizzazione di strumenti necessari per

scrivere brevi testi.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEA

COMPETENZA DIGITALE

cl.5^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’

CONOSCENZE ATTIVITA'

Individuare le potenzialità, i limiti e i

rischi nell’uso delle tecnologie, con particolare riferimento

al contesto produttivo, culturale e sociale in cui

vengono applicate. Progettare e realizzare

semplici manufatti e strumenti spiegando le

fasi del processo.

Utilizzare con dimestichezza le più comuni tecnologie,

individuando le soluzioni potenzialmente utili ad

un dato contesto applicativo, a partire dall’attività di studio.

Distinguere, descrivere con le parole e rappresentare con disegni elementi del mondo

artificiale, cogliendone le differenze per forma, materiali, funzioni.

Usare oggetti, strumenti e materiali coerentemente con le funzioni e i principi di

sicurezza che gli vengono dati. Seguire istruzioni d’uso e saperle riferire ai

compagni.

Spiegare le funzioni principali e il funzionamento elementare dei dispositivi per la comunicazione e

l'informazione presenti nella scuola.

Usare le nuove tecnologie per supportare il proprio lavoro.

Conoscenza di alcuni materiali e

classificazione in base alle caratteristiche di pesantezza/leggerezza,

fragilità, durezza, elasticità plasticità.

Realizzazione di un oggetto con materiale

semplice seguendo le istruzioni.

I comandi di tastiera e mouse.

Utilizzo del computer per eseguire semplici

giochi didattici e per cercare informazioni su

argomenti di studio. Utilizzo di forme di

videoscrittura diverse adatte a comunicare

diversi messaggi.

Realizzazione di disegni. Utilizzo di strumenti di

disegno. Realizzazioni di semplici oggetti.

Smontaggio e rimontaggio di semplici

oggetti di uso comune per coglierne caratteristiche e funzioni

delle parti e relazioni tra loro.

Schede operative. Utilizzo di tasti specifici

(copia-incolla, salva, stampa. . . ) Giochi multimediali

online e offline a supporto dell'attività

curricolare. Ricerche in rete su argomenti di studio.

Utilizzo di software per scrivere, fare

presentazioni.

SEZIONE B: EVIDENZE E COMPITI SIGNIFICATIVI FINE III^ SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZA DIGITALE

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI

L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale.

Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano

ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.

Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione e si avvia a farne

un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni.

Inizia a riconoscere le caratteristiche e alcune funzioni della

tecnologia.

ESEMPI:

Realizzare la costruzione di semplici manufatti, utilizzando

semplici tecniche di pianificazione. Analizzare il funzionamento di strumenti di uso comune domestico o scolastico; descriverne il funzionamento; smontare,

rimontare, ricostruire. Valutare alcuni rischi presenti nell’ambiente.

Riconoscere la segnaletica per le emergenze. Utilizzare a livello base le nuove tecnologie per scrivere e disegnare.

SEZIONE B: EVIDENZE E COMPITI SIGNIFICATIVI FINE IV^ SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMPETENZA DIGITALE

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI

L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda

elementi e fenomeni di tipo artificiale.

Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura

e di spiegarne il funzionamento. Sa ricavare informazioni da etichette, volantini...

Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di

farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni.

Inizia a riconoscere le caratteristiche e le funzioni della tecnologia.

ESEMPI:

Realizzare la costruzione di semplici manufatti necessari a: esperimenti scientifici, ricerche storiche o geografiche, rappresentazioni teatrali, artistiche o musicali, utilizzando

semplici tecniche di pianificazione.

Analizzare il funzionamento di strumenti di uso comune domestico o scolastico; descriverne il funzionamento; smontare, rimontare, ricostruire.

Stabilire regole per l’utilizzo oculato delle risorse, per la raccolta

differenziata dei rifiuti, per la tutela ambientale.

Riconoscere la segnaletica per le emergenze Utilizzare a livello base le nuove tecnologie per scrivere, disegnare, progettare, ricercare informazioni.

SEZIONE B: EVIDENZE E COMPITI SIGNIFICATIVI FINE SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMPETENZA DIGITALE

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI

L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale.

E' a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e

di consumo di energia e del relativo impatto ambientale. Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano

ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.

Sa ricavare informazioni da etichette, volantini...

Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni.

Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio

operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.

Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.

ESEMPI: Realizzare la costruzione di semplici manufatti necessari ad

esperimenti scientifici, ricerche storiche o geografiche, rappresentazioni teatrali, artistiche o musicali, utilizzando

semplici tecniche di pianificazione. Analizzare il funzionamento di strumenti di uso comune

domestico o scolastico; descriverne il funzionamento; smontare, rimontare, ricostruire.

Stabilire regole per l’utilizzo oculato delle risorse, per lo

smaltimento dei rifiuti, per la tutela ambientale. Riconoscere la segnaletica per le emergenze.

Utilizzare a livello base le nuove tecnologie per scrivere,

disegnare, progettare, effettuare calcoli, ricercare informazioni.

SEZIONE C : LIVELLI DI PADRONANZA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMPETENZA DIGITALE

1

2 3 4 5

Esegue semplici rappresentazioni

grafiche di percorsi o di ambienti della scuola e

della casa. Utilizza giochi, manufatti e meccanismi d’uso

comune, spiegandone le funzioni principali.

Conosce i manufatti tecnologici di uso

comune a scuola e in casa: elettrodomestici, TV, video, PC e sa

indicarne la funzione.

Esegue semplici misurazioni

sull’ambiente scolastico o sulla propria

abitazione. Legge e ricava informazioni utili da

guide d’uso o istruzioni di montaggio (giocattoli,

manufatti d’uso comune).

Utilizza alcune tecniche per disegnare e rappresentare: riga e

squadra, carta quadrettata.

Utilizza manufatti e strumenti tecnologici di uso comune e sa

descriverne la funzione; smonta e rimonta

giocattoli.

L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente

che lo circonda elementi e fenomeni di tipo

artificiale. E' a conoscenza di alcuni processi di

trasformazione di risorse e di consumo di energia,

e del relativo impatto ambientale.

Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso

quotidiano ed è in grado di descriverne la

funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.

Sa ricavare informazioni utili su proprietà e

caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o

altra documentazione tecnica e commerciale.

Si orienta tra i diversi

mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un

uso adeguato a seconda delle diverse

situazioni. Produce semplici modelli o rappresentazioni

grafiche del proprio operato utilizzando

elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.

Inizia a riconoscere in modo critico le

caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.

Livello 1 e livello 2 = fine classe terza scuola primaria

Livello 3 = fine scuola primaria Livello 4 e livello 5 = fine scuola secondaria di 1° grado

ED. FISICA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti.

Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la

drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche.

Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla

futura pratica sportiva.

Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.

Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce

tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico.

Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza.

Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA

CHIAVE EUROPEA:

ESPRESSIONE CORPOREA

ED. FISICA

cl.1^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Conoscere il corpo e la sua relazione con

spazio e tempo

Utilizzare il linguaggio del corpo

come modalità comunicativo-espressiva

Riconoscere e denominare le parti del corpo su sé

e sugli altri

Coordinare e utilizzare diversi schemi motori naturali (camminare, saltare, correre, lanciare, afferrare, strisciare, rotolare, arrampicarsi)

Orientare il proprio corpo e muoversi in relazione

a parametri spaziali, temporali e a strutture

ritmiche, controllando la lateralità

Orientare e collocare il proprio corpo secondo una direzione o in posizioni spaziali assegnate

Utilizzare il corpo e il movimento per comunicare,

esprimere e rappresentare situazioni reali e fantastiche, sensazioni personali, emozioni

Parti del corpo

Schemi motori di base

Lo spazio palestra

Giochi di

riconoscimento delle

varie parti del corpo

Giochi di abilità, di

precisione e di

attenzione

Percorsi misti ,circuiti e

staffette in palestra e in

ambiente naturale

Giochi e percorsi di

orientamento e

riconoscimento dei

riferimenti spaziali

Giochi di movimento

che favoriscono il

controllo del corpo

Partecipare al gioco

collettivo rispettando indicazioni e regole.

Riprodurre ritmi con il corpo attraverso

movimenti imitativi

Muoversi combinando tra loro più schemi motori

posturali.

Applicare nell’ambito del gioco organizzato

indicazioni e regole.

Piccoli attrezzi in

palestra

Regole dei giochi

sperimentati e modalità

esecutive

Regole dello stare

insieme in un gruppo

Esperienze che

consentono di utilizzare

schemi motori di base

in forma semplice e/o

complessa

Esperienze di

organizzazione spazio –

temporale

Giochi di socializzazione

Giochi e percorsi svolti

singolarmente, a

coppie, in gruppo

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA

CHIAVE EUROPEA:

ESPRESSIONE CORPOREA

ED. FISICA

cl.2^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’

CONOSCENZE ATTIVITA'

Conoscere il corpo e

la sua relazione con spazio e tempo

Utilizzare il linguaggio del corpo

come modalità comunicativo-

espressiva

Partecipare al gioco

collettivo rispettando indicazioni e regole.

Utilizzare il linguaggio del corpo per esprimersi e

comunicare

Usare gli schemi motori: camminare,correre, saltare, afferrare, lanciare

Organizzare il proprio movimento nello spazio e nel tempo in relazione

agli oggetti e agli altri Conoscere e applicare correttamente modalità

esecutive di alcune proposte di giocosport.

Riconoscere l'importanza delle regole per lo

svolgimento di un gioco sia libero che organizzato

Schemi motori di base

Parti del corpo

Regole dello stare

insieme in un gruppo

Esercizi-gioco:

giochi di agilità e di

equilibrio;

di movimento e di

coordinazione;

giochi con piccoli

attrezzi

( palla, cerchi, corda

ecc.) e/o oggetti

diversi.

Staffette e giochi di

squadra organizzati

Utilizzare nell’esperienza le conoscenze relative

alla salute, alla sicurezza, alla

prevenzione e ai corretti stili di vita

Rispettare le regole del gioco Partecipare collaborando con gli

altri in giochi di gruppo/squadra

Assumere comportamenti adeguati sia nel

movimento sia nell'uso degli attrezzi per la prevenzione degli infortuni e per la

sicurezza nell'ambiente scolastico

Regole dei giochi

sperimentati e modalità

esecutive

Piccoli attrezzi presenti

in palestra

Possibili pericoli

nell'ambiente palestra e

nell'ambiente scolastico

in generale

sotto forma di gara.

Giochi della tradizione

popolare.

Percorsi con materiali

vari.

Drammatizzazioni e

danze.

Riconoscimento di

simboli e indicazioni di

comportamento relative

alla sicurezza propria e

altrui negli ambienti di

vita quotidiana

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA

CHIAVE EUROPEA:

ESPRESSIONE CORPOREA

ED. FISICA

cl.3^ Sc. PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Conoscere il corpo e la sua relazione con spazio e tempo

Utilizzare il

linguaggio del corpo come modalità comunicativo-

espressiva

Coordinare e utilizzare diversi schemi motori (camminare, saltare,correre, lanciare, afferrare strisciare,

rotolare)nell'ambito di percorsi strutturati e liberi

Utilizzare in modo corretto i piccoli attrezzi della palestra

Muoversi in relazione a parametri spaziali,

temporali e a strutture ritmiche controllando la lateralità

Utilizzare il corpo ed il movimento per

comunicare ed esprimere sensazioni ed emozioni nell'accompagnamento di brani musicali e in rappresentazioni teatrali.

Schemi motori di base

Parti del corpo

Percorsi misti, circuiti,

staffette.

Giochi di movimento ed

abilità, di velocità e

destrezza.

Giochi di orientamento

e di localizzazione del

corpo e di oggetti nello

spazi

Sequenze ritmiche di

movimenti in

successione

Partecipare al gioco collettivo rispettando indicazioni e regole

Utilizzare nell’esperienza le

conoscenze relative alla salute, alla

sicurezza, alla prevenzione e ai corretti

stili di vita

Partecipare a giochi collettivi rispettando

modalità esecutive e regole

Assumere comportamenti rispettosi dell’igiene e della salute nella vita quotidiana

Riconoscere i comportamenti rischiosi per la

propria e l'altrui incolumità dentro e fuori

l'ambiente palestra

Regole dello stare

insieme in un gruppo

Regole dei giochi

sperimentati e modalità

esecutive

Piccoli attrezzi presenti

in palestra

Comportamenti

scorretti e pericoli

nell'ambiente scolastico

ed extrascolastico

Staffette e giochi di

squadra organizzati

sotto forma di gara

Giochi di socializzazione

Proposte di gioco-sport

(anche in collaborazione

con enti del territorio)

Riconoscimento di

simboli e indicazioni di

comportamento relative

alla sicurezza propria e

altrui negli ambienti di

vita quotidiana

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA

CHIAVE EUROPEA:

ESPRESSIONE CORPOREA:

ED. FISICA

Cl.4^ SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Conoscere il corpo e la sua relazione con spazio e tempo

Utilizzare il linguaggio del corpo

come modalità comunicativo-

espressiva

Partecipare al gioco collettivo rispettando

Utilizzare con sicurezza le abilità motorie di base

Coordinare e utilizzare i diversi schemi motori

combinati tra loro

Utilizzare in forma originale e creativa modalità

espressive e corporee anche attraverso forme di

drammatizzazione.

Applicare correttamente modalità esecutive di

diverse proposte di gioco-sport

Partecipare attivamente alle varie forme di gioco

Schemi motori di base

Parti del corpo

Le funzioni fisiologiche

(cardio-respiratorie,

muscolari) e il loro

cambiamento in relazione

all’esercizio fisico

Regole dello stare insieme

Attività a corpo libero e\o con

attrezzi ( anche su base musicale)

Giochi a coppie

Giochi a squadre

Giochi con attrezzi

Costruzione collettiva di

coreografie su base musicale

Giochi a squadre

indicazioni e regole

Utilizzare nell’esperienza le

conoscenze relative alla salute, alla sicurezza, alla

prevenzione e ai corretti

stili di vita

strutturato e non strutturato

Rispettare le regole nei giochi di gruppo e nella

competizione sportiva

Riconoscere comportamenti adeguati per la

prevenzione degli infortuni e per la sicurezza

nei vari ambienti di vita ( casa,scuola,

strada...)

Riconoscere comportamenti corretti/scorretti

nell'alimentazione quotidiana

in un gruppo

Regole dei giochi

sperimentati e modalità

esecutive alcune essenziali

regole di singoli sport

presentati

Piccoli e grandi attrezzi

presenti in palestra

Comportamenti scorretti e

pericoli nell'ambiente

scolastico ed

extrascolastico

Ed. alimentare

Attività propedeutiche ad

alcune discipline sportive (pallavolo ,

pallacanestro, rugby) in coppia e

in piccolo gruppo

Ricerche e

discussioni in classe relative ad una sana alimentazione

da integrare con l’attività fisica

Confronti in conversazioni tra il

cibo assunto in maniera corretta e i

propri desideri

SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

COMPETENZA

CHIAVE EUROPEA:

ESPRESSIONE CORPOREA : ED. FISICA

Cl.5^ SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ATTIVITA'

Conoscere il corpo e la sua relazione con

spazio e tempo

Utilizzare il linguaggio del corpo

come modalità comunicativo-espressiva

Partecipare al gioco collettivo rispettando indicazioni e regole

Utilizzare con sicurezza le abilità motorie di base

Coordinare e utilizzare i diversi schemi motori

combinati tra loro

Applicare correttamente modalità esecutive di

diverse proposte di gioco-sport

Utilizzare in forma originale e creativa modalità

espressive e corporee anche attraverso forme di

drammatizzazione.

Partecipare attivamente alle varie forme di gioco

strutturato

Rispettare le regole nei giochi di gruppo e nella

competizione sportiva e comprenderne funzione

e valore

Schemi motori di base

Parti del corpo

Regole dello stare

insieme in un gruppo

Regole dei giochi

Giochi a coppie

Giochi a squadre Giochi con

attrezzi

Attività a corpo libero e\o con

attrezzi ( anche su base musicale)

Costruzione di semplici

coreografie su base musicale

I principali giochi a squadre da

giocarsi in palestra

Utilizzare nell’esperienza le

conoscenze relative alla salute, alla sicurezza, alla

prevenzione e ai corretti

stili di vita

Assumere comportamenti adeguati per la

prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei

vari ambienti di vita

Mettere in relazione il proprio benessere con un

corretto regime alimentare e la pratica

dell’attività fisica

sperimentati e modalità

esecutive alcune

essenziali regole di

singoli sport presentati

Piccoli e grandi attrezzi

presenti in palestra

Diverse tipologie di

infortuni in ambiente

scolastico ed

extrascolastico

Ed. alimentare

Le funzioni fisiologiche

(cardio-respiratorie,

muscolari) e il loro

cambiamento in

relazione all’esercizio

fisico

Attività propedeutiche ad alcune discipline

sportive (pallavolo,

pallacanestro, rugby)

Ricerche e

discussioni in classe relative ad una sana

alimentazione da integrare con

l’attività fisica

Confronti in conversazioni in

classe sulla relazione tra abitudini

alimentari e le necessità di

nutrizione del corpo

I Capofila

Programma regionale di promozione dell’attività motoria

Servizio di Promozione ed Educazione alla Salute ULSS 20

via S D’Acquisto 7, 37122 Verona

tel: 045/8075969 - mail: [email protected]

sito web http://prevenzione.ulss20.verona.it/att_motoria.html

newsletter http://www.newsletterattivitamotoria.info/

Twitter: Promozione salute VR @Promo_salute_VR

Hanno collaborato:

Rete Tante Tinte

I.C. 11 BORGO ROMA OVEST

Via Udine 2,

Tel. 045-501349 Fax 045-582044

37135 Verona

e-mail [email protected]

sito web: www.retetantetinte.it

veronetta129

Interrato dell’Acqua Morta 64 (piazza Isolo)

tel. 0458947456; cell. 3345291538

e-mail: [email protected]

sito web: www.veronetta129.it

CESTIM Centro Studi Immigrazione

Via Cavallotti, 10 - 37124 Verona.

Tel. 0039-045-8011032 - Fax 0039-045-8035075

sito web: www.cestim.it

Stampato nel novembre 2013da Cierre Grafica (Verona)

www.cierrenet.it

Manuale per la didattica interculturale del movimento e degli stili di vita sani nelle scuole

4

Testi: Silvia Caporaso1, Carlotta Chiari2, Paola Ciddio, Franca Gasparini3, Alice Silvestri4, Diego Soave2, Laura Valenari2, Giulia Vicenzi4

A cura di: Cinzia Maggi5, Susanna Morgante6

Supporto tecnico-scientifico: Leonardo Speri7 , Susanna Morgante6

Editing: Carlotta Chiari2, Paola Ciddio, Diego Soave2, Laura Valenari2

Revisione dei contenuti relativi all’alimentazione a cura di: Linda Chioffi8, Norma de Paoli9

Progetto grafico, impaginazione e revisione: Paola CiddioIllustrazioni di copertina, sezioni Giochi dal mondo e Giochi didattici di movimento: Alberto RaffaelliSupporto tecnico-grafico: Michele Carazza

Il progetto è stato realizzato all’interno del Piano regionale prevenzione della Direzione Prevenzione – Regione del Veneto

Responsabile Dipartimento di Prevenzione - ULSS 20 Massimo Valsecchi

1 Docente scuola secondaria di 1° (I.C. 11 Borgo Roma Ovest)2 Servizio Promozione ed Educazione alla Salute, ULSS 20 di Verona, Programma Regionale di Promozione dell’Attività Motoria3 Docente scuola primaria (I.C. Fumane)4 Docente di italiano L2 (veronetta129)5 Coordinatrice operativa della Rete Tante Tinte di Verona6 Responsabile del Programma Regionale di Promozione dell’Attività Motoria, Servizio Promozione ed Educazione alla Salute, ULSS 20 di Verona7 Responsabile Servizio Promozione e Educazione alla Salute, Dipartimento di Prevenzione, ULSS 20 di Verona8 Direttore Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, Dipartimento di Prevenzione, ULSS 20 di Verona9 Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, Dipartimento di Prevenzione, ULSS 20 di Verona

Le immagini a pag. 140, 150, 168 e 174 sono tratte dalla Public Health Image Library dei Centers for Disease Control di Atlanta.

MUOVIMONDOMANUALE PER LA DIDATTICA INTERCULTURALE DEL MOVIMENTO E DEGLI STILI DI VITA SANI NELLE SCUOLE

INDICE

5

PREFAZIONE

PREMESSA

MOVIMENTO, SALUTE E INTERCULTURA A SCUOLA

CULTURE IN MOVIMENTO

UNA SCUOLA DIVERTENTE E MULTICOLORE

PERCORSI DIDATTICI

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA

GIOCHI DAL MONDO

GIOCHI DIDATTICI DI MOVIMENTO

ALLEGATI

7

9

11

15

19

23

27

113

183

211

227

6

PREFAZIONE

7

Promuovere uno stile di vita attivo è ormai diventato una delle massime priorità per chi si occupa di prevenzione. Alla recente conferenza di Vienna, organizzata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità su malattie croniche, esercizio fi-sico e alimentazione, si è parlato di una vera propria emergenza sanitaria - legata a comportamenti come passare gran parte della propria giornata seduti (si tratta di adulti che lavorano ma anche, cosa ancora più preoccupante, di giovani e giovanissimi…) o mangiare in maniera inadeguata. L’obesità sta diventando purtroppo la regola, non più l’eccezione. Se la situazione non cambia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che entro il 2030 in alcuni stati europei il sovrappeso affliggerà addirittura il 90% della popolazione.Dieta inappropriata e soprappeso, come è noto, sono alla base delle principali malattie croniche (obesità, patolo-gie cardiovascolari, diabete e anche tumori), responsabili dell’80% della mortalità in Europa. In particolare, agli stati membri dell’unione europea è stato chiesto un intervento forte per tutelare i bambini, che agisca anche attraverso sui determinanti ambientali dell’obesità e sul contesto scolastico. Inoltre, sempre a Vienna è stato affermato che è indi-spensabile adottare interventi, sia per quanto riguarda l’alimentazione che il movimento, mirati alle fasce più deboli che risultano le più esposte a situazioni di rischio.Per questo sono indispensabili ed urgenti tutte quelle azioni di contrasto che possano incidere in senso positivo sullo stile di vita coinvolgendo in primo luogo quelle fasce di popolazione che per motivi sociali o culturali non vengono facilmente raggiunte dai messaggi preventivi. Il Veneto si è distinto negli ultimi anni con attività di eccellenza e come capofila anche a livello nazionale. Ben venga-no quindi iniziative come questo libro, che grazie al contributo della Regione è stato scritto in prima persona dagli operatori del Servizio Scolastico in collaborazione con gli esperti del Servizio di Promozione ed Educazione alla Salute dell’ULSS 20 di Verona, con la convinzione di fornire uno strumento operativo utile a tutti gli insegnanti nella loro quo-

tidiana attività. Ci auguriamo di favorire anche con questa proficua collaborazione tra istituzioni una cultura della sa-lute più diffusa e più equa, sempre più rispondente ai nuovi bisogni emergenti.

Luca ColettoAssessore alla Sanità Regione Veneto

8

Come è noto, promuovere il movimento e lo stile di vita sano è oggi una delle priorità per la prevenzione. Su questi temi Verona è all’avanguardia da sempre: dal 2002 la ULSS 20 è infatti capofila di un programma regionale che coin-volge tutte le aziende sanitarie del Veneto per la promozione dell’attività fisica. Il programma ha prodotto numerose iniziative rivolte ai ragazzi, poi esportate in Veneto e in altre regioni, tra cui il progetto “Piccoli cittadini per grandi strade” (che ha coinvolto i ragazzini nella progettazione urbana a misura di bam-bino), le campagne “Ragazzi in gamba” e “Vado a scuola con gli amici camminando”, la promozione del Pedibus oltre alla realizzazione di una vasta gamma di materiali informativi per i ragazzi e le loro famiglie. Negli ultimi anni poi la promozione degli stili di vita sani (come molte altre attività del Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS 20) è stata riorganizzata con una particolare attenzione alla lotta alle disuguaglianze di salute. Il Servizio di Promozione ed Educazione alla Salute ha realizzato, nel tempo, una serie di iniziative di contrasto alle disuguaglian-ze tra cui, dato il ruolo chiave della scuola nella promozione della salute, una collaborazione con la rete Tante Tinte dell’Ufficio Scolastico Provinciale XII di Verona per incentivare la promozione degli stili di vita sani nei bambini delle scuole, nei loro genitori e insegnanti e negli operatori afferenti alla rete. E’ per me un grande piacere, quindi, presenta-re il presente contributo, destinato ad una diffusione capillare nelle scuole primarie e secondarie dell’ULSS 20 e di tutta la Regione. Con l’impegno a realizzare in futuro un numero sempre crescente di iniziative di promozione della salute rivolte alle fasce più deboli della nostra società.

Dott.ssa Maria Giuseppina BonavinaDirettore Generale ULSS 20

PREMESSA

9

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MOVIMENTO, SALUTE E INTERCULTURA A SCUOLA

Uno dei grandi problemi di salute è rappresentato oggi dalla sedentarietà. Ci muoviamo (quasi) tutti troppo poco e invece il movimento è fondamentale per la salute psico-fisica. Nel bambino in particolare è importantissimo per la cre-scita, favorisce l’agilità e la coordinazione; aumenta anche il controllo emotivo, l’autostima, le capacità di socializzazione e l’autonomia. Favorisce cioè un benessere completo. Ad esempio, andare a scuola a piedi o in bicicletta può migliorare la performance scolastica: lo afferma un recente studio danese effettuato su quasi 20 mila bambini. Ecco che muoversi in bicicletta, camminare e anche giocare e correre all’aria aperta o fare sport dovrebbero diventare attività quotidiane per tutti i ragazzi - per divertirsi, conoscere il proprio corpo ed entrare in relazione con gli altri e l’ambiente. Un bambino atti-vo diventerà quasi sicuramente un adulto attivo e sano. Viceversa il tempo passato davanti al computer o ai videogiochi, l’uso eccessivo dell’automobile e la modifica non salutare dei comportamenti alimentari hanno prodotto un’epidemia di obesità senza precedenti nella storia dell’umanità, che colpisce tutti i paesi ed è trasversale alle diverse fasce sociali (ma riguarda in modo particolare quelle meno abbienti). Con conseguenze per la salute che vanno ben al di là del semplice problema estetico. Basti pensare che il sempre più diffuso diabete di tipo 2, una volta denominato “diabete dell’anziano”, oggi colpisce fasce sempre più giovani e perfino bambini. Il ragazzino in sovrappeso è destinato a diventare un adulto a rischio di malattia cardiovascolare e l’ipertensione può colpire i bambini obesi e sedentari.Qualche numero? Recentemente Lancet (una delle più autorevoli riviste mediche internazionali) ha pubblicato una serie di dati a dir poco inquietanti. Lo stile di vita sedentario ha addirittura superato il fumo come causa di malattia. Si calcola che un terzo dei casi di cancro dipendano da cattiva alimentazione, sedentarietà e sovrappeso. Viceversa le persone che praticano ogni giorno almeno 30 minuti di attività di intensità moderata, tipo cammino veloce o bicicletta, vivono mediamente 4 anni in più e perfino tra i poco attivi (quelli che si muovono meno di mezz’ora al giorno)

11

e i totalmente sedentari esiste una differenza nell’aspettativa di vita di 3 anni. Questi i dati internazionali - e qui da noi? 1 bambino su 3 è in sovrappeso o obeso e questo colloca purtroppo l’Italia tra i primi posti in Europa tra i paesi che si con-tendono il triste primato dell’obesità. Lo studio “Okkio alla Salute” (effettuato nel 2010 su 5426 bambini delle primarie e 5518 genitori sul territorio del Veneto) ha evidenziato dati allarmanti: il 28% dei bambini sono in soprappeso o obesi; solo il 20% effettua attività fisica almeno un’ora al giorno per 5-7 giorni la settimana come raccomandato; il 22% ha la TV in camera e il 27% guarda la TV o videogiochi per oltre 2 ore al giorno. Solo un quarto dei bambini va a scuola a piedi o in bicicletta. Le cose non vanno meglio sul versante alimentare: il 5% dei bambini salta la colazione, il 31% as-sume una colazione sbilanciata in termini di carboidrati e proteine, il 68% fa una merenda di metà mattina ipercalorica, a base di snack dolci e salati, il 37% non consuma quotidianamente frutta o verdura e il 53% beve quotidianamente bevande zuccherate e/o gasate. Che fare allora? Lancet afferma che il problema non può essere risolto semplicemente con lo sport. La sedentarietà, nei ragazzi come negli adulti, riguarda la relazione tra le persone e il loro ambiente. “Non si tratta solo di usare degli attrezzi in palestra ascoltando l’iPod, ma di utilizzare il nostro corpo nella vita quotidiana per le funzioni per cui è fat-to: camminare e muoversi in modo da esercitarlo regolarmente al lavoro, a casa, nei trasporti e nel tempo libero.” Per quanto riguarda l’infanzia, il consiglio per gli educatori è quindi di rivolgere l’attenzione agli stili di vita sani e fornire ai ragazzi non solo occasioni di sport ma anche di movimento nella vita quotidiana, incoraggiandoli ad andare a scuola a piedi, usare la bicicletta, giocare all’aperto, organizzare passeggiate o nuotate nel tempo libero e regalare loro palloni o pattini invece di videogiochi. Ma tutto questo naturalmente non è sufficiente: non basta agire a livello individuale, bi-sogna modificare le regole della comunità, la struttura urbana, le istituzioni. Ecco perchè una legge dello Stato, il DPCM del 4 maggio 2007, ha istituito il programma “Guadagnare Salute” per contrastare i quattro principali fattori di rischio per

12

le malattie croniche nel nostro paese (inattività fisica, scorretta alimentazione, abuso di alcol e tabagismo) ed ha previ-sto il coinvolgimento di numerosi soggetti pubblici e privati, in primo luogo la scuola, nella promozione degli stili di vita sani. Guadagnare Salute sottolinea molto l’importanza delle strategie intersettoriali, basate sul coinvolgimento e la cooperazione con i diversi ambiti della società. Gran parte degli interventi efficaci di promozione di comportamenti salutari sono, infatti, esterni alla capacità di intervento del sistema sanitario. Per agire in maniera adeguata sui fattori ambientali e socio-economici delle malattie croniche sono necessarie alleanze tra forze diverse e azioni coordinate che coinvolgano fra gli altri, oltre al Ministero della Salute, il Ministero della Pubblica Istruzione e le altre istituzioni. La scuola gioca quindi un ruolo fondamentale per garantire stili di vita sani. In particolare, è cruciale che il movimen-to sia praticato nelle ore scolastiche, nonostante le difficoltà crescenti: non sempre si riesce a svolgere l’ora di educazione fisica, non in tutte le realtà ci sono gli spazi consoni… Nonostante ciò, è necessario vigilare perchè il movimento venga sempre garantito, utilizzando anche gli spazi aperti e sfruttando le ore curricolari e il tempo della ricreazione.Questi temi sono inclusi da molti anni nel Piano Regionale di Prevenzione della Direzione Prevenzione del Veneto, con il programma di promozione dell’attività fisica nei giovani e nelle altre fasce d’età, di cui l’ULSS 20 è capofila, che coinvolge tutte le aziende sanitarie del Veneto (http://prevenzione.ulss20.verona.it/att_motoria.html).Negli ultimi anni poi la promozione degli stili di vita sani (come molte altre attività del Piano Regionale di Prevenzione e del Servizio di Promozione ed Educazione alla Salute dell’ULSS 20) è stata riorganizzata con una particolare attenzione alla lotta alle disuguaglianze di salute. L’equità è infatti un principio fondante del Servizio Sanitario Nazionale eppure molto spesso le comunità più a rischio sono anche quelle che usufruiscono di meno della gamma completa di azioni pre-ventive. In Inghilterra è stato calcolato che la differenza nell’aspettativa di vita fra i più poveri e i più benestanti è media-mente di 7 anni, e per l’attesa di vita autonoma (ossia in salute, libera da disabilità) questa differenza raggiunge i 17 anni.

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Per quanto riguarda gli stili di vita, nel rapporto HBSC è stato rilevato che in Italia a fronte di un miglioramento globale nella salute dei giovani dagli 11 ai 15 anni, consistenti minoranze hanno viceversa problemi crescenti di sovrappeso e di obesità e di conseguenza anche problemi come scarsa autostima, scadente qualità di vita, uso di sostanze o bulli-smo. E’ quindi assolutamente indispensabile che tutte le politiche d’intervento che possono avere impatti diretti o indiretti sulla salute siano disegnate in modo da favorire i meno benestanti ottenendo, ove sia possibile, la riduzione delle disugua-glianze. Anche il programma Guadagnare Salute sottolinea la necessità di un’azione etica per garantire l’equità per tutti i cittadini, creando condizioni sociali ed ambientali senza discriminazioni e proteggendo le fasce più deboli per età (bambini, anziani) e per condizioni socio-economiche. Per questi motivi il Servizio di Promozione ed Educazione alla Salute ha promosso, nel tempo, una serie di iniziative di contrasto alle disuguaglianze di salute tra cui una collabo-razione con la rete “tante tinte” (che raggruppa le scuole del primo e del secondo ciclo e si occupa dell’inserimento ed integrazione degli alunni stranieri e delle loro famiglie) per incentivare il movimento e la sana alimentazione nei bam-bini delle scuole, nei loro genitori e insegnanti e negli operatori afferenti alla rete. Per questo si è deciso di realizzare il presente libro, basato sull’esperienza degli operatori che hanno lavorato a questo progetto e scritto in collaborazione con il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’ULSS 20 per la parte sulla sana alimentazione, per diffondere (oltre alle conoscenze di base sugli stili di vita sani e sui rapporti tra disuguaglianze e salute) le modalità operative indi-viduate e condividerle con altri operatori. Con la speranza che possa trattarsi di un primo passo nella giusta direzione - a cui farne seguire molti altri, nella direzione di uno stile di vita più salutare accessibile a tutti.

Susanna Morgante Servizio Promozione Salute, Dipartimento di Prevenzione ULSS 20

Responsabile del programma veneto di promozione dell’attività fisica

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Il fenomeno dell’immigrazione è considerato un elemento costitutivo delle nostre società, nelle quali sono sempre più numerosi gli individui appartenenti a diverse culture. Gli alunni con cittadinanza non italiana sono ormai una realtà strutturale del nostro paese. L’analisi statistica (vedi rap-porto nazionale 2011/12 del Miur e Fondazione Ismu) ci mostra che essi aumentano costantemente con ritmi diversi; nell’ultimo decennio, le presenze si sono quadruplicate. Dagli ultimi dati, relativi all’anno scolastico 2011/12, gli alunni stranieri risultano essere circa 756.000, corrispondenti all’8,4% della popolazione scolastica totale. Le cittadinanze presenti sono 193; quella rumena è la più numerosa, seguita da Albania, Marocco, Cina e Moldova. Una quota importante e in forte aumento è costituita da alunni nati in Italia da genitori stranieri, che si attestano a circa 334.000 unità, corrispondenti al 44% del totale dei presenti. Sono bambini e ragazzi che non hanno vissuto direttamente il viaggio di migrazione e lo sradicamento dal punto di vista culturale e linguistico ma si sono immersi precocemente nella lingua e cultura italiana. Il numero degli alunni neo-arrivati in Italia è invece in continuo calo sia per le attuali difficoltà economiche, che rendono più difficili i ricon-giungimenti, sia per una modificazione fisiologica della popolazione straniera. Il Veneto si conferma la seconda regione, dopo la Lombardia, per numero di alunni con cittadinanza non italiana (89.367) di cui il 50,9%, pari a 45.450, sono nati in Italia. Il maggior numero di alunni frequenta la scuola primaria, seguono quelli della scuola dell’infanzia e della scuola secondaria di primo e di secondo grado.La rete Tante Tinte, alla quale aderisce la quasi totalità delle scuole del primo e del secondo ciclo della provincia di Verona, si occupa, sin dall’inizio degli anni ’90, dell’inserimento e dell’integrazione degli alunni con cittadinanza non italiana negli istituti scolastici.

CULTURE IN MOVIMENTO

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Attraverso la formazione continua degli insegnanti, la collaborazione dei mediatori linguistico- culturali, il lavoro svol-to con associazioni pubbliche e private del territorio, la rete ha sperimentato con numerose e diverse progettualità, diffuse nel corso degli anni in moltissime scuole, particolari modalità di intervento atte ad offrire agli alunni stranieri maggiori opportunità educative per colmare il divario linguistico e formativo con i coetanei italiani. Scopo della rete è garantire il pieno successo scolastico degli alunni italiani e stranieri nelle classi multiculturali e favorire la crescita nelle scuo-le dell’educazione all’interculturalità, alla pace, ai diritti umani, alla formazione della persona in tutte le sue dimensioni. La scuola si occupa per sua natura dell’educazione alla salute e della prevenzione in senso lato, lavora per instillare negli alunni corretti stili di vita con lo scopo di prevenire l’instaurarsi di comportamenti inadeguati che potrebbe-ro favorire l’insorgere di malattie. L’attività fisica, integrata con la sana alimentazione, è un fattore determinante per mantenere o migliorare la salute dell’individuo e la sua promozione è uno degli obiettivi del Piano Nazionale della Prevenzione; grazie al DPCM “Guadagnare Salute” del 2007 rientra anche nei compiti del Ministero dell’Istruzione. L’e-ducazione alla salute deve perseguire la ricerca dell’equilibrio e dell’armonia delle potenzialità umane in modo da far nascere una tendenza a compiere nella vita quotidiana scelte comportamentali responsabili.La scuola deve insistere sull’importanza della salute non solo come fatto individuale ma come bene collettivo, anche in ragione di quanto recita l’articolo 32 della Costituzione: “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto del singolo e nell’interesse della collettività”. La migliore strategia da utilizzare per far sì che un alunno adotti un com-portamento sano è quella di favorire l’instaurarsi delle condizioni affinché egli possa decidere da solo di realizzarlo. La creazione delle condizioni che permettono ai bambini/ragazzi di essere attivi fisicamente dipende innanzitutto dalla comprensione di tale necessità da parte della famiglia, perché non è sufficiente (benché fondamentale) l’attività motoria che viene svolta a scuola; è necessario che gli alunni partecipino ad attività sportive, a giochi di movimento o ad altre

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forme di vita attiva (compreso in primo luogo l’andare a scuola a piedi o in bicicletta) anche in orario extracurricolare. Spesso gli alunni stranieri, in particolare le femmine, restano chiusi in casa con le mamme, non utilizzano le attrezzature sportive e non usufruiscono degli spazi aggregativi disponibili sul territorio, trascorrono il loro tempo libero in attività sedentarie, quali l’uso dei videogiochi o della televisione. Come evidenziano numerose ricerche - fra queste, dati e stime frutto del progetto “Okkio alla salute”, un’indagine condotta nelle scuole italiane dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e coordinata dall’Istituto Su-periore di Sanità, in collaborazione con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, in 18 Regioni italiane e con la partecipazione dell’Istituto nazionale di ricerca e nutrizione - un’elevata esposizione alla televisione risulta asso-ciata ad un maggior assunzione di cibi fuori pasto, ad un esagerato introito calorico e in generale ad abitudini alimentari poco salutari, associate anche all’elevata esposizione a messaggi pubblicitari che promuovono il consumo di cibo non salutare e influenzano le preferenze alimentari dei bambini/ragazzi. Attraverso gli interventi che la rete attua per gli alunni con cittadinanza non italiana è possibile trovare un canale privilegiato di incontro con i loro genitori e, con l’azione dei mediatori linguistico culturali, offrire quelle informazioni fondamentali e quei messaggi indispensabili per costruire una cultura della prevenzione, così come è necessario fare per tutti gli alunni che frequentano le nostre scuole.La letteratura indica che gli interventi di prevenzione, per essere più efficaci, devono prevedere il coinvolgimento della scuola e della famiglia, attraverso programmi informativi sull’attività fisica, l’alimentazione, la prevenzione dei fattori di rischio, che devono essere messi in atto non solo a scuola ma anche nel sistema famigliare nella sua complessità. Il ruolo dei genitori diventa quindi molto importante, perché sono proprio loro a dover dare il buon esempio e garantire un ambiente di crescita sereno e sano.

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E uno dei modi per coinvolgere maggiormente le famiglie è la possibilità di condividere i percorsi che i loro figli seguo-no durante le attività scolastiche, specie se loro stessi sono i protagonisti.Ecco che il lavoro interno alle scuole può essere ancora più efficace se svolto in sinergia con altre realtà territoriali che perse-guono finalità specifiche e che hanno competenze proprie e dedicate, come l’ULSS 20 e il Servizio di Promozione ed Educa-zione alla Salute di Verona, con cui la rete “tante tinte” collabora da anni e su versanti diversi per tentare di raggiungere l’obiettivo finale dell’educazione in generale che può essere sintetizzato nella promozione dell’uomo e del cittadino di domani.

Lucia Bernardidirigente scolastica - coordinatrice rete “tante tinte”

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UNA SCUOLA DIVERTENTE E MULTICOLORE

La rete Tante Tinte ha attivato una collaborazione con il Servizio di Promozione ed Educazione alla Salute (SPES) dell’ULSS 20 sulle tematiche della salute e della lotta alla sedentarietà con la realizzazione, presso alcune scuole, di per-corsi di movimento nelle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio dell’ULSS 20.Sono state effettuate varie proposte fra le quali il laboratorio “Giocacuore” per la scuola primaria e l’attività di “Orien-teering” per la scuola secondaria di primo grado (gestite da due laureati in educazione motoria, esperti nella preven-zione) particolarmente apprezzate dalle insegnanti e dagli alunni che hanno goduto della sperimentazione, tanto da essere richieste anche gli anni successivi.Sulla base delle esperienze precedenti il Servizio di Promozione ed Educazione alla Salute e la rete “tante tinte” hanno de-ciso di superare l’ottica dell’offerta laboratoriale gestita da esperti e di offrire ai docenti proposte di percorsi multidisciplinari elaborati da insegnanti della scuola primaria e della secondaria di primo grado e dagli operatori del SPES. Le proposte sviluppate sono composte da unità di apprendimento, giochi e laboratori che presentano stili di vita sani volti a valo-rizzare l’approccio interculturale, l’attività ludica e l’interdisciplinarietà.La presenza degli alunni con cittadinanza non italiana ha ormai acquisito un carattere e una cognizione decisamen-te strutturale e forte e la scuola ha sperimentato attività interculturali con allestimenti concettuali capaci di orientare i progetti didattici, ma che spesso si replicano dentro spazi e momenti separati dalle discipline, che hanno la caratteristica di essere estemporanee e legate ad un carattere prettamente “esotico”.Se togliamo l’approccio interculturale, togliamo la possibilità di favorire l’apprendimento di tutti gli alunni/e cancel-lando una proposta didattica della relazione, del cuore, delle identità, delle esperienze, dei saperi di tutti i componenti della classe. Perdiamo di vista l’apprendimento legato alla possibilità di comunicare in modo appropriato e spontaneo tra gli alunni/e sulle esperienze passate, presenti e future.

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Un altro aspetto importante è quello correlato con l’aspetto ludico di molte delle attività qui proposte. A scuola il gioco viene visto spesso come un momento legato esclusivamente al divertimento e alla ricreazione, finalizzato all’attività per se stessa, sottovalutando i risultati che potrebbe offrire. In pratica il gioco nel nostro pensiero è legato ai momenti di spensieratezza, di leggerezza, ai momenti poco seri. Ma come dice Michel Eyquem de Montaigne i giochi dei bambini sono la loro attività più seria, spontanea e libera. Con Bruno Bettelheim si è riscoperta l’importanza del gioco nell’educazione e nella socializzazione pratica. Il gioco è per sua natura e per suo carisma formativo; è proprio attra-verso di esso che il bambino impara a conoscere il mondo, a sperimentare il valore delle regole, a stare con gli altri, a gestire le proprie emozioni, a scoprire nuovi percorsi di autonomia. Con l’attività ludica egli ha la possibilità di sperimentare per tentativi ed errori, di conoscere i diversi aspetti della realtà, di modificare le sue convinzioni sulle cose e sugli altri. E’ lo scenario e la condizione in cui l’identità del bambino può costruirsi e rinforzarsi, è qualcosa di immediato e libero, è uno strumento con il quale l’ambiente viene conosciuto e il mondo reale trasformato, è un’attività che permette la scoperta e la conoscenza di se stessi. Il gioco rappresenta un situazione valida che consente di osservare vari e diversi stili individuali e caratteristiche personali e culturali di ogni ragazzo/a coinvolto. E’ per sua natura educante, è un canale che permette di mettersi in contatto con il mondo e ricono-scerlo, di stare con gli altri, di gestire le proprie emozioni, di scoprire regole, di percorrere nuovi percorsi di indipendenza, di sperimentarsi per “prove ed errori” e di modificare le proprie opinioni sulle cose e sugli altri, aumentando le compe-tenze del bambino in campo affettivo, cognitivo e sociale consolidando la sua identità. L’intercultura e il gioco attuano e ricercano uno spazio intermedio, un luogo dove tutto può accadere: dove si confrontano lingue e linguaggi, si rappresentano viaggi e storie, si scambiano ruoli, si raccontano esperienze e diversi punti di vista.

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Il “fare finta” permette di fare prove, esperienze nuove, vicine e lontane dalla realtà, sperimentare aspetti positivi, cri-ticità, gioie, fallimenti, alleanze, amicizie. Entrambi questi aspetti cercano di unire due o più antagonisti, sperimentano nuove relazioni e nuove possibilità, educano alle regole. I giochi sono di per sé interculturali, mettono insieme differenze, punti di vista, diverse energie, possono essere classificati in base alle culture , alle provenienze, alle tipologie e comun-que costringono ad un confronto così alto da essere di per sé interculturali.A scuola possiamo creare le condizioni affinchè l’intercultura e il gioco siano facilitati e resi possibili curandone gli spazi, i tempi, ripensando al loro valore intrinseco e al tipo di relazione con la didattica e con le finalità educative. L’insegnante ha il compito di stimolare e favorire l’attività ludica ed interculturale, creando le occasioni, approntando mezzi e strumenti, incoraggiando la partecipazione e la condivisione.L’intercultura e il gioco vengono qui proposti come modalità ludiche di approccio ad attività laboratoriali, quali le attività manuali, la drammatizzazione teatrale, la danza, la musica e altre. L’apporto specifico di ogni cultura può offrire nuove modalità di trasmissione dei saperi. Giocare con i giochi delle altre culture, e con i giochi del passato, è una delle pro-poste che possono favorire nei ragazzi l’occasione di incontrarsi, ascoltarsi, ricercare insieme, realizzare una impronta di sé, da cui rappresentarsi tanti altri punti di vista e l’inizio di nuovi percorsi. Dentro ogni gioco troviamo il mondo di ogni cultura ma anche di ogni storia personale, che non può essere banalizzata ma conosciuta e sperimentata.Le unità di apprendimento proposte tengono conto anche dell’interdisciplinarietà cioè di un rapporto di inte-razione fra le discipline che porta al loro arricchimento reciproco, per costruire una spiegazione, per affrontare un problema, per realizzare un progetto, per descrivere una situazione, per definire un concetto. Si tratta di una pratica specifica che prevede una negoziazione tra i differenti punti di vista dei docenti per arrivare a decidere la rappresentazione adeguata in vista dei percorsi didattici da realizzare con gli alunni.

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Progettare collegialmente significa costruire un quadro comune di obiettivi, di metodi, di strategie ma anche un qua-dro organizzativo (tempi, spazi, uso di risorse) che permetta a ciascuno di definire il proprio ambito all’interno di una costruzione didattica complessa. Significa anche la disponibilità ad un confronto sul proprio modo di progettare la didattica, al dialogo alla collaborazione.Nei percorsi proposti dalle insegnanti della scuola primaria e secondaria le unità didattiche presentano finestre intercultu-rali e giochi che permettono di ampliare la metodologia didattica di chi le sperimenta, trasformando “Il maestro in anima-tore”, come dice Gianni Rodari citando il Movimento di Cooperazione Educativa - e danno la possibilità di costruire un luogo di accoglienza e di apprendimento dove gli alunni e le alunne possono riconoscersi e trovare le tracce dei loro percorsi, delle loro storie, dove le differenze vengono identificate e le competenze valorizzate .

Cinzia Maggi coordinatrice operativa rete “tante tinte”

B. Bettheleim, Gioco e educazione, in A Bondioli, Il buffone e il re, Scandicci, La Nuova Italia, 1989 Gregory Bateson, “Una teoria del gioco e della fantasia”, in “Verso un’ecologia della mente” , Adelphi, 1986.Regione Veneto. Conferenza di Vienna - Nutrizione e malattie non trasmissibili. http://www. newsletterattivitamotoria.info/index.php?module=Pagesetter&func=viewpub&tid=3&pid=197Gianni Rodari, Grammatica della fantasia, Einaudi, 1973.Massimiliano Tarozzi, “La mediazione educativa: mediatori culturali tra uguaglianza e differenza”, Clueb, 1998.

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INTRODUZIONE AI PERCORSI DIDATTICI

La sezione che andiamo a presentare sviluppa itinerari didattici composti da Unità di Apprendimento (UDA) per la scuola primaria e secondaria di primo grado e propone argomenti quali il movimento, l’alimentazione corretta, la conoscenza dell’ambiente, la sicurezza.Lo scopo di questo lavoro è quello di fornire spunti di percorsi ai docenti, quasi delle buone pratiche che possono sensibilizzare i ragazzi/e a corretti stili di vita e comportamenti virtuosi e nello stesso tempo vivere esperienze coinvol-genti, gratificanti, piacevoli.Le insegnanti che hanno predisposto le unità didattiche di apprendimento hanno ampliato la didattica, non rivolgen-dola all’io ma al noi attraverso metodi interattivi quali: esercitazioni, lezioni in classe, tecniche di icebreaker (rompi-ghiaccio), lavoro per gruppi di alunni, forme di autoistruzione, conversazione (circle time), brain storming, attività di apprendimento in rete, uscite guidate, attività pratiche.Gli apprendimenti indicati nelle unità sono sostenuti dalle strategie, dalle metodologie, dalle occasioni di interazione costituite anche da attività laboratoriali/operative applicate alla didattica per coppie, per piccoli gruppi, a squadre al fine di favorire la collaborazione, la solidarietà, l’aiuto reciproco, il rispetto e la lealtà verso gli altri.L’intento delle unità didattiche è quello di educare gli alunni/e alla socialità, ad esprimersi attraverso diversi linguaggi, a cogliere affinità e potenzialità comunicative, a sviluppare creatività, a creare giochi da sperimentare e condividere con i compagni.Ogni lezione prevede un primo momento di stimolazione all’interesse al fine di sollecitare la voglia di mettersi in gioco, segue poi la fase dello svolgimento delle attività suggerite. Le proposte sono graduate a volte per cicli, a volte per clas-si, a volte per difficoltà di impegno richiesto; la tempistica di realizzazione delle unità di apprendimento è indicativa, la loro attuazione dipenderà molto dal contesto classe, dalle abilità e dalle competenze degli alunni/e.

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Per ogni percorso vengono indicati i docenti principalmente coinvolti e i collegamenti trasversali con altre discipline. Le materie coinvolte nelle attività sono: italiano, storia, geografia, scienze motorie, scienze e tecnologia, matematica, lingua straniera, arte, musica. Per illustrare le unità didattiche di apprendimento sono stati utilizzati anche dei disegni creati da alcuni alunni di classe quarta della scuola primaria di Fumane.Il percorso della scuola primaria è intitolato Giro ...giro mondo e gli argomenti trattati elaborati sono A piedi, In bici e La piramide alimentare. Per la scuola secondaria di primo grado sono stati previsti percorsi per ogni classe, con proposte di storia, italiano, geografia, scienze motorie, scienze e tecnologia, arte e matematica.I docenti impegnati nel lavoro hanno tenuto presente l’unitarietà del sapere e la pluralità delle esperienze scolastiche, ma anche le conoscenze, le attitudini, gli stili di apprendimento, le molteplicità delle intelligenze, i bisogni degli alun-ni per suggerire un approccio flessibile della didattica. Le proposte metodologiche riguardano anche la teoria delle intelligenze multiple di H. Gardner (1) e cercano quindi di individuare approcci per le diverse forme di intelligenza: quella linguistico-verbale come capacità di usare la lingua per esprimersi e per capire; quella logico-matematica come capacità di capire i principi che regolano i sistemi; quella visivo-spaziale come capacità di rappresentare interna-mente il mondo in termini di relazioni spaziali; quella musicale-ritmica come abilità di distinguere e di ripetere ritmi; quella cinestetica come capacità di usare l’intero corpo o parti di esso per risolvere problemi o fare qualcosa; quella interpersonale-sociale come abilità di rapportarsi e comprendere gli altri; quella intrapersonale-creativa come capa-cità di conoscere se stessi e le proprie abilità. Le proposte favoriscono, come suggerisce “La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri” dell’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale,” una prospettiva interculturale - ovvero la promozione del dialogo e del confronto tra le culture – per tutti gli alunni e a tutti i livelli: insegnamento, curricula, didattica, discipline, relazioni, vita della classe.”

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Lo sforzo è stato proprio quello di “scegliere l’ottica interculturale - quindi, non limitarsi alle sole strategie di integra-zione degli alunni immigrati, ma di prendere in carico la diversità come archetipo dell’identità stessa della scuola, come occasione per aprire l’intero sistema a tutte le differenze relative alla provenienza, genere, livello sociale, storia scolastica e culturale”.Le unità didattiche di apprendimento raccolte si possono connotare come buone pratiche per promuovere la salute e fare intercultura, cioè per favorire lo sviluppo, l’integrazione e la partecipazione di tutti/e nella scuola e nella società, ma anche come percorsi per costruire una scuola multiculturale capace di rispondere alle esigenze sociali e culturali.Attraverso questa raccolta di esperienze si vogliono valorizzare metodologie sperimentate da docenti che hanno scel-to la salute e l’intercultura come approccio pedagogico in grado di assicurare una crescita personale dal punto di vista cognitivo e delle competenza sociali e relazionali. Le intenzioni che si colgono nelle attività tendono ad alimentare uno sviluppo della prospettiva culturale da cui partire per favorire l’intero processo di apprendimento che apra la persona a competenze comunicative, comportamentali e sociali affinché possa partecipare in maniera positiva e co-struttiva a realizzare una comunità multietnica.Presentiamo le proposte con l’augurio che possano essere di stimolo e di supporto alla didattica quotidiana degli in-segnanti e ai percorsi di apprendimento degli alunni/e.

Cinzia Maggi coordinatrice operativa rete tante tinte

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SCUOLA PRIMARIA

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PAROLE IN GIOCO

PASSO DOPO PASSO

EUREKA

GIOCAPIEDE

RUOTARTE

RUOTE, INGRANAGGI E NUVOLE

NUMERI IN MOVIMENTO

BICICLETTANDO, VOLO!

PIEDI, PEDALI, RUOTE = BICI!

NEL MIO PIATTO IL MONDO

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Contenuti a cura di Franca Gasparini

Tempo totale di svolgimento: 19 ore e 30 minuti

Tu

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Le

Cla

ssi Un percorso per promuovere

gli stili di vita sani e per riflet-

tere sul fatto che anche sem-

plici attività, come l’andare a

scuola a piedi o fare una pas-

seggiata, possono essere im-

portanti per la nostra salute.

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MATERIALI

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1

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OBIETTIVI

Ricavare informazioni dalla lettura di un testoPartecipare alle conversazioni in modo ordinato e pertinenteSaper raccontare esperienzeAmpliare il lessico attraverso giochi linguisticiCreare acrostici

ITALIANO

Esprimere le proprie emozioni attraverso linguaggi diversi: parole, segni, colore, musica

ARTE E IMMAGINE

Il filo conduttore delle attività proposte in questa unità è il Pedibus, ossia gruppi di bambini che vanno a scuola a piedi, accompagnati da adulti, con per-corsi ed orari prestabiliti. L’obiettivo è quello di riflettere sul fatto che andare a scuola a piedi o fare una passeggiata, sono impor-tanti per la salute.Giocare con le parole, creare acrostici, leggere rac-conti reali o fantastici, inventare testi, cercare modi di dire o proverbi della nostra tradizione o di altre culture, usare il colore o il disegno per esprimere emozioni legate all’esperienza del camminare sono le attività che proponiamo in questa UDA. La difficoltà delle esercitazioni è modificabile a se-conda del livello degli alunni.

INDICAZIONI GENERALI

Comprendere l’importanza del movimento nella vita quotidianaValorizzare la socializzazione nelle attività di movi-mentoAssumere comportamenti collaborativi nei giochi e parteciparvi attivamente

CORPO MOVIMENTO SPORT

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 1 oraTempo di svolgimento: 30 minuti

BENVENUTO IN PEDIBUS

Il Pedibus é un modo sano, sicuro, divertente ed ecolo-gico per percorrere il tragitto casa-scuola. É un autobus umano, formato da un gruppo di bambini passeggeri e da adulti autisti. Andare a scuola a piedi risponde all'esigenza di un siste-ma di movimento urbano in grado di conciliare il diritto alla mobilità con l'esigenza di ridurre l'inquinamento atmosferico e acustico, la congestione del traffico, gli incidenti stradali. Vi sono moltissime ragioni a sostegno del fatto che i bambini vadano a scuola a piedi, ma la più importante è che fa bene alla loro salute. In effetti, camminare è un ottimo modo per essere attivi e per soddisfare parte del loro ampio fabbisogno gior-naliero di movimento. Camminare, inoltre, è uno stimolo per la loro curiosità e attenzione e rappresenta una valida e piacevole alter-nativa allo starsene in macchina fermi davanti al sema-foro o in fila in mezzo al traffico. Il Pedibus può migliorare la socializzazione, favorire l’autonomia e la responsabilità vista la possibilità di camminare insieme ad altri bambini, di chiacchierare, di seguire regole condivise.

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L’IMPICCIONE

A scuola o a casa, guardare il video L’impiccione:

http://prevenzione.ulss20.verona.it/pedibusvr-mov.html

Lavorare sulle tematiche sollevate, attraverso il dibatti-to, l’analisi dell’immagine filmica, il disegno o altro.

1a 1b

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 1 ora

L’ACROSTICO DEL PEDIBUS

Tempo di svolgimento: 2 ore

Creare un acrostico con la parola PEDIBUS. Con i bambi-ni di prima e seconda è possibile semplificare l’esercizio cercando parole e/o frasi per ogni singola lettera della parola Pedibus.

Per camminare di piùP

EDIBUSLeggere i 10 motivi per andare a scuola insieme a piedi e

proporre un lavoro sul lessico per la comprensione del-le parole. Invitare gli alunni ad un lavoro a coppie o a gruppi assegnando un motivo a ciascuna coppia/grup-po per: analizzare l’affermazione, darne una propria in-terpretazione e raccogliere esempi, prendendo spunto dalle esperienze personali. Al termine, lettura di gruppo e composizione di un car-tellone a forma di strada.

10 MOTIVI PER ANDARE A SCUOLA A PIEDI

1. E’ salutare 2. E’ divertente3. E’ ecologico4. E’ economico5. E’ educativo6. Favorisce l’autonomia del bambino7. E’ un modo per insegnare e imparare l´educazione

stradale 8. E’ un modo per fare amicizia9. E’ un modo per ricordare che le strade potrebbero

essere più sicure10. Riduce lo stress di mamma e papàTu

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Lo sapevi che…?L’uomo che ha completato il giro del mondo a piedi più velocemente è l’australiano Tom Dennis. In 20 mesi ha percorso 26.000 km. e consumato 17 paia di scarpe!

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FASE PER FASE

ACROSTICI CON I NOMI

Tempo di svolgimento: 1 oraTempo di svolgimento: 1 ora

Bambini e movimento- http://prevenzione.ulss20.verona.it/bambini_attmot.htmlStatistiche flash muoversi di più - http://statistica.regione.veneto.it/Pubblicazioni/StatisticheFlash/stat_flash_12Settembre.zipImportanza del cammino per la salute- http://prevenzione.ulss20.verona.it/cammino.htmlCammino nei bambini: gli atteggiamenti dei genitori- http://www.newsletterattivitamotoria.info/ (newsletter n. 2/2008)Un videogioco sul movimento e la sana alimentazione- http://www.venetonutrizione.it/site/index.php/news/74-allena-equilibrio

Linkografia

Creare acrostici con i nomi degli alunni. Per i bambini di prima, seconda e terza utilizzare le lettere del proprio nome per individuare azioni o oggetti di loro gradimen-to. Per gli alunni di quarta e quinta richiedere che la fra-se sia legata al Pedibus o agli stili di vita sani.

S

A

R

A

SALTARE

A

RITMO

ACCELERATO

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A

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SPINGERSI PER GIOCO

ANDARE AL MARE

ROTOLARSI NELLA NEVE

ACCOMPAGNARE LA

MAMMA A FARE LA SPESA

Esempio:

SIAMOAL LAGOTUTTIAREMARE ENTUSIASTI

SALTARE

PORTAREAI LAGUNARILEARANCE

PALLA

NAVIGAREUNITIOLTRETERRIBILIONDE

NUOTO

Esempio:

Dopo aver raccolto nomi, aggettivi e verbi relativi a stili di vita sani creare degli acrostici. Si possono utilizzare verbi di movimento, sport, attrezzature sportive, frutta/verdura ecc.

L’ACROSTICO DEGLI STILI DI VITA SANI

Cla

ssi 3

°, 4

° e

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FASE PER FASE 3

Tempo di svolgimento: 1 oraTempo di svolgimento: 1 ora

CHE COS’E’ IL PEDIBUS?

Promuovere il cammino: il Pedibus- http://prevenzione.ulss20.verona.it/bambini_attmot.html - http://prevenzione.ulss20.verona.it/ragazzingamba_primarie.html- http://prevenzione.ulss20.verona.it/ragazzingamba_primarie_pedibus.html - http://www.piedibus.it/index.php- http://www.fiab-scuola.org/primaria/pedibusI Pedibus in Veneto - Sportdipiù, pag. 84- http://issuu.com/sportdipiuverona/docs/sdp23

Linkografia

Fare una ricerca sul Pedibus seguendo la traccia propo-sta:

Cos'é?Come funziona?Come si organizza?Perchè il Pedibus?È possibile, secondo te, organizzarlo nella tua scuo-la?

Ascoltare le idee e le proposte dei bambini.Si possono cercare informazioni anche da interviste, ar-ticoli di giornale, siti web…

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IL PIEDE E LE PAROLE

Arricchire il lessico cercando aggettivi e verbi relativi al piede. Dividere gli alunni in gruppi per realizzare un car-tellone con le qualità e le azioni dei piedi.

Com’è: affusolato, flessibile, contratto…Cosa fa: calcia, estende le dita, flette le dita, si pro-na, si supina…

Scrivere in una colonna gli aggettivi, nell’altra i verbi, collegarli e costruire delle frasi.

Esempio:

Un piede reattivo salta lontano.

bellobruttopiattoreattivorugoso

camminasalta

zoppicaindietreggia

muove le dita

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 2 oreTempo di svolgimento: 2 ore

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Tutt

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Cla

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°, 4

° e

I proverbi sono frasi legate alle esperienze dei popoli nei secoli. Proporre alcuni modi di dire di varie culture sui piedi e sul cammino:

IL NOSTRO LIBRO DEI PROVERBI

A gruppi disegnare o rappresentare con immagini i pro-verbi e i modi di dire su dei cartoncini. Unire i vari car-toncini per costruire Il nostro libro dei proverbi.

L’INVENTASTORIE

Chiedere agli alunni se conoscono favole o fiabe in cui si cammina.

Proporre loro di costruire un racconto o una filastrocca o una sequenza di frasi che inizia con: "E cammina, cam-mina, cammina…".

La storia può essere arricchita con immagini e didasca-lie.

Esempio:

E cammina, cammina, cammina incontro una giraffa dal collo corto…

cadere in piedifare una cosa con i piedidarsi la zappa sui piediprocedere coi piedi di piombostare con i piedi per terra il cammino lungo la foresta non è lungo se si ama chi si va a trovare (proverbio dello Zaire)se hai un amico, vai spesso a trovarlo perché le spi-ne e le erbacce invadono un sentiero che non viene percorso (proverbio orientale)un viaggio lungo 1000 chilometri inizia con il muo-vere un piede (proverbio indiano)quando vuoi camminare poco, finisci per cammina-re a lungo (proverbio nigeriano)nessun sentiero conduce ad alberi che non portano frutti (proverbio del Benin)

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 2 oreTempo di svolgimento: 30 minuti

Cla

ssi 3

°, 4

° e

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LA PASSEGGIATA DI UN DISTRATTO

Proporre agli alunni la lettura in classe del racconto La passeggiata di un distratto di Gianni Rodari, tratto da Fa-vole al telefono, edizioni Einaudi, 1971.

www.giannirodari.it/bambini/distratto.htmlLinkografia

RIFLETTIAMO SUL RACCONTO

Invitare gli alunni a rispondere ad alcune domande sul testo, scelte in base all’età.

Di chi si parla?Cosa fa?Chi incontra?Come finisce il racconto?Secondo te è possibile che accadano queste espe-rienze?Cosa potresti perdere tu?Conosci racconti simili? Secondo te cosa voleva dire l'autore?

Dividere il racconto in sequenze e suddividere i bambi-ni in gruppi. Proporre loro di riassumerlo e di riscriverlo con variazio-ni proposte dall’insegnante, come ad esempio un finale diverso.

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LA PASSEGGIATA DI UN DISTRATTO

Mamma, vado a fare una passeggiata.Và pure, Giovanni, ma stà attento quando attraversi la strada.Va bene, mamma. Ciao, mamma.Sei sempre tanto distratto.Sì, mamma. Ciao, mamma.

Giovannino esce allegramente e per il primo tratto di strada fa bene atten-zione. Ogni tanto si ferma e si tocca.

Ci sono tutto? Sì, - e ride da solo.È così contento di stare attento che si mette a saltellare come un passero, ma poi si incanta a guardare le vetrine, le macchine, le nuvole, e per forza cominciano i guai.Un signore, molto gentilmente, lo rimprovera:

Ma che distratto, sei. Vedi? Hai già perso una mano.Uh, è proprio vero. Ma che distratto, sono.

Si mette a cercare la mano e invece trova un barattolo vuoto. Sarà proprio vuoto? Vediamo. E cosa c'era dentro prima che fosse vuoto? Non sarà mica stato sempre vuoto fin dal primo giorno…Giovanni si dimentica di cercare la mano, poi si dimentica anche il barattolo, perché ha visto un cane zoppo, ed ecco per raggiungere il cane zoppo prima che volti l'angolo perde tutto il braccio. Ma non se ne accorge nemmeno, e continua a correre.Una buona donna lo chiama:

Giovanni, Giovanni, il tuo braccio!Macché, non sente.

Pazienza, - dice la buona donna. – Glielo porterò alla sua mamma.E va a casa della mamma di Giovanni.

Signora, ho qui il braccio del suo figliolo.Oh, quel distratto. lo non so più cosa fare e cosa dire.Eh, si sa, i bambini sono tutti così.

Dopo un po' arriva un'altra brava donna.Signora, ho trovato un piede. Non sarà mica del suo Giovanni?Ma sì che è suo, lo riconosco dalla scarpa col buco. Oh, che figlio distratto mi è toccato. Non so più cosa fare e cosa dire.Eh, si sa, i bambini sono tutti così.

Dopo un altro po' arriva una vecchietta, poi il garzone del fornaio, poi un tranviere, e perfino una maestra in pensione, e tutti portano qualche pezzo di Giovanni: una gamba, un orecchio, il naso.

Ma ci può essere un ragazzo più distratto del mio?Eh, signora, i bambini sono tutti così.

Finalmente arriva Giovanni, saltellando su una gamba sola, senza più orec-chie né braccia, ma allegro come sempre, allegro come un passero, e la sua mamma scuote la testa, lo rimette a posto e gli dà un bacio.

Manca niente, mamma? Sono stato bravo, mamma?Sì, Giovanni, sei stato proprio bravo.

di Gianni Rodari

Allegato: UDAp1/n°1 pag. 228.

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 1 ora

UNA PASSEGGIATA BAGNATA

Tempo di svolgimento: 30 minuti

7

Allegato: UDAp1/n°2 pag. 228.

Consegnare agli alunni l’allegato e, dopo aver os-servato i disegni, far comporre delle frasi per cia-scuna vignetta ottenendo così un testo.

NOTA

Sottolineare che, nonostante la pioggia, i bambi-ni si sono diver-titi, hanno fatto i salti nelle poz-zanghere e sono tornati a casa ba-gnati ma felici.

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ANGELA VA A SCUOLA A PIEDI

Leggere il seguente testo:

“Angela di solito va a scuola in auto con la mamma. Oggi l’auto della mamma è dal meccanico, così Angela è costretta ad andare a scuola a piedi. La mamma l’accompagna. Angela è molto contrariata e nervosa. La strada è lunga, la cartella pesa. Sulla strada ci sono tante automobili, è difficile attraversare. È un po’ spaventata. Dopo un po’, sul marciapiede incontra una sua compa-gna di scuola ed inizia a chiacchierare. Passa vicino ad un panificio: nella vetrina ci sono delle sculture di pane. “Che belle!!! E che profumino!” Angela non l’aveva mai notata prima. Il tempo passa in fretta, la strada non era poi così lunga. Ecco la scuola. Angela saluta la mamma sorridendo e spera dentro di sé che l’automobile della mamma resti dal meccanico ancora per qualche giorno.”

Testo a cura di Franca Gasparini

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UNA PASSEGGIATA... BAGNATA!

Osserva i disegni e componi delle frasi per ciascuna vignetta otte-nendo così un testo.

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 2 ore

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Tempo di svolgimento: 1 ora

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LE PAURE

Confrontare situazioni vissute in strada o nel quartiere in cui i bambini si sono sentiti sicuri o a disagio per vari motivi, come il traffico, il buio, la pioggia.. Descrivere o rappresentare le emozioni provate.

Completa:

IO HO PAURA

QUANDO..

Incontro cani

Mi rimproverano

C’è il temporale

Sono in strada

ESPRIMO LA MIA

PAURA CON

MI CONSOLO

CON

Ricercare insieme strategie per superare le paure.

Re Crin – Da: Italo Calvino. Fiabe italiane. Einaudi 1974- http://ascuoladifiabe.altervista.org/FILE%20PDF/recrin.pdfIl re porco – Da: GF Straparola. Le piacevoli notti, Laterza 1927- http://www.intratext.com/IXT/ITA2969/I sette corvi – Da: Fratelli Grimm. Fiabe. Hoepli 2004- http://www.grimmstories.com/it/grimm_fiabe/i_setti_corviI doni scambiati (fiaba africana)http://tiraccontounafiabapastrugno.blogspot.it/2013/04/i-doni- scambiati-fiaba-africana.htmlCome il furbo Hlakanyana ebbe la meglio sul mostro (fiaba sudafricana). Da: Nelson Mandela. Le mie fiabe africane. Donzelli Editore 2004

Bibliografia e linkografia

RAGIONIAMO SUL RACCONTO

Riflettere sul contenuto del racconto e sulle tue abitudi-ni con l’aiuto di alcune domande:

Esempio:

Perché Angela era molto nervosa?Perché ha cambiato umore?Camminare, invece di andare in auto, cosa ti per-mette di vedere?Chi puoi incontrare?Con che mezzo in genere vieni a scuola?Dove vai in genere a piedi? Solo o accompagnato?Ti piace camminare?

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Un percorso per migliorare la

capacità di orientarsi nel pro-

prio territorio e per accrescere

la consapevolezza che il terri-

torio può cambiare ed essere

cambiato.

carta

cartelloni

matite

pennarelli

tempere

righello

fotografie

illustrazioni

bussola

immagini del passato

MATERIALI

Tempo totale di svolgimento: 34 ore

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OBIETTIVI

Orientarsi nello spazioDescrivere e rappresentare lo spazio

GEOGRAFIA

Analizzare fonti per ricavare informazioniSelezionare informazioni e fare semplici inferenzeRaccogliere informazioni dalle testimonianze del passatoConoscere alcuni elementi della preistoria Conoscere alcune caratteristiche del fenomeno migratorio e delle lingue indoeuropee

STORIA

Cogliere e rispettare il punto di vista altrui

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Rappresentare e descrivere la posizione di punti di riferimento Rappresentare percorsi usando punti di riferimentoArricchire la rappresentazione mentale dello spazio attraverso esplorazioni ambientali e produzioni gra-ficheLeggere mappe utilizzando simboli, punti di riferi-mento e coordinate spazialiRi-progettare uno spazioLocalizzare se stessi e gli altri utilizzando indicatori spaziali e punti di riferimentoSaper risolvere semplici labirintiAnalizzare uno spazio attraverso tutti i sistemi sen-sorialiUtilizzando indicatori topologici, descrivere verbal-mente gli spostamenti propri e di altri elementi nel-lo spazioMuoversi adattando gli schemi motori in funzione di parametri spaziali e temporali

Approfondendo le conoscenze di tempo e di spazio, migliorare la capacità di orientarsi nel proprio terri-torio e acquisire la consapevolezza che il territorio cambia e che si può anche riprogettare. Le attività proposte riguardano: mappe e percorsi, punti di riferimento e simbologia; lettura di rappre-sentazioni geografiche; uscite sul territorio. La difficoltà delle esercitazioni é modificabile a se-conda dell’età degli alunni.

INDICAZIONI GENERALI

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 4 ore

DISEGNAMO I PERCORSIL’ORIENTAMENTO

Tempo di svolgimento: 1 ora

Chiedere agli alunni quali elementi (una casa gialla, un distributore, un giardino con un cane che abbaia sem-pre..) prendono in considerazione quando camminano o vanno in bici nel loro quartiere o paese.

A seconda della classe sviluppare e articolare le propo-ste con diversi gradi di difficoltà.

Individuare i percorsi che gli alunni compiono per an-dare a scuola. Descriverli e rappresentarli attraverso un disegno.

- www.mamboedu.maps.percorsi-emotivi.com/extra/ - www.geopod.it/wp-content/geoTerza/cartografia/punticardinali.pdf

Linkografia

Allegato: scheda Laboratorio di orienteering a pag. 248.

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Giochiamo insiema a... Kwa-kwa? Vedi la scheda del gio-co a pag. 205.

ORIENTEERING URBANO

L’obiettivo del laboratorio qui descritto è di fornire uno stimolo all’approfondimento

della disciplina dell’orienteering al fine di far conseguire una maggiore consapevolezza e

conoscenza dello spazio attraversato e vissuto attorno alle scuole; come il Giocacuore è

stato proposto fin dal 2010 in alcune scuole secondarie di primo grado e primarie (per le

classi quinte) del territorio dell’Ulss 20.

Nel titolo è stato definito “urbano” perché con le competenze di base acquisite per la

pratica di questa disciplina, si vuole favorire una maggiore conoscenza delle realtà ed

opportunità esistenti nel quartiere dove è ubicata la scuola, stimolando al contempo

consapevolezza e capacità critica verso l’ambiente urbano e tutte le sue componenti.

Un altro elemento da considerare è la multidisciplinarietà di questa attività: le implica-

zioni e gli approfondimenti possibili riguardano: matematica, scienze, geografia in primo

luogo, oltre a scienze motorie.

L’orienteering è una disciplina sportiva in cui si utilizza una carta topografica apposita-

mente realizzata, con segni convenzionali utilizzati in tutto il mondo. Nella versione ago-

nistica si gareggia individualmente o in squadra, transitando dai diversi punti di controllo

(lanterne) posti sul territorio e registrando il passaggio sul proprio testimone di gara; il

vincitore è colui che impiega il minor tempo a coprire il percorso.

Per indicazioni tecniche più specifiche si invita a visitare il sito www.fiso.it della Federa-

zione Italiana Sport Orientamento.

Obiettivi specifici:

Far conoscere i benefici derivanti dalla pratica di attività fisica

Far conoscere la disciplina sportiva dell’orienteering, con possibile avviamento

alla pratica sportiva

Fornire elementi di sicurezza stradale

Conoscere il percorso casa scuola, gli spazi aperti intorno alla scuola stessa e i suoi

contesti utilizzando gli strumenti delle materie curriculari (matematica, geografia,

scienze, ecc)

Esercitazioni

Possibili esercitazioni da inserire nel percorso laboratoriale a scelta del docente, in base

all’età e agli obiettivi specifici scelti, sono:

Compiti di calcolo della scala. Le 3 variabili possibili sono: scala, dimensione sulla

carta, dimensioni nella realtà. Dopo aver fissato il valore di due di esse, calcolare

quello per la terza.

Per far comprendere meglio la rappresentazione nadirale tipica di una cartina (cioè

la rappresentazione bidimensionale dall’alto) è possibile disporre alcuni oggetti su

un banco, e poi, dopo aver piegato un foglio A4 in modo da riprodurre la forma del

banco stesso, calcolare la scala e rappresentare gli oggetti con le giuste dimensioni,

e le distanze corrette rispetto ai bordi.

Muniti di cordella metrica, prendere le misure necessarie per fare la pianta della

propria classe, prima senza e poi con i mobili; si può poi procedere a mappare la

palestra, il cortile ecc. cominciando a inserire una simbologia elementare per gli am-

bienti più grandi (in questo caso è possibile utilizzare quella indicata nella scheda 1).

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BR

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Rappresentare su un cartellone la mappa del paese o del quar-tiere, identificando i punti di riferimento e i percorsi traccia-ti da ogni singolo bambino con colori diversi. Confrontare il percorso soggetti-vo degli alunni con quello reale e cerca-re di coglierne le dif-ferenze.

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MATERIALI

Nessun materiale.

PREPARAZIONE

In cortile, un bambino a scelta fa la

cornacchia mentre i compagni, in cerchio, si tenengono per mano.

REGOLE DEL GIOCOLa cornacchia viene bendata e posizionata in mezzo al cerchio. Al via, la cornacchia si

muove cambiando direzione e agitando le braccia come se fossero ali. I bambini in

cerchio si spostano per non farsi toccare. Se la cornacchia tocca un giocatore, deve dire

la posizione di quello con cui farà a cambio di ruolo , rispetto al giocatore toccato (es. 5 a destra, per indicare il quinto giocatore a destro di quello toccato). Nel caso in cui il cerchio si spezzi, i 2 giocatori che hanno

perso la presa vengono eliminati.

FASE PER FASE

COME GIOVANI MARMOTTE

Tempo di svolgimento: 4 ore

Le Giovani Marmotte amano esplorare il territorio, vi-vendo avventure incredibili alla ricerca di tesori. Costru-ire la mappa delle giovani marmotte utilizzando quella dell’edificio scolastico, comprensiva del cortile.

Occorrente:un paio di bustine di tèuna teglia abbastanza capienteacquaun pentolinomatite, colori ed acquerelliun foglio A3

Istruzioni per la realizzazione:prendere un foglio A3 e strappare i bordi in modo che siano frastagliatiaccartocciarlo bene, poi distenderloimmergerlo nel catino con l’acqua e le bustine di tèlasciarlo in infusione per un’ora circatoglierlo dal catino e farlo asciugare

Manuale delle Giovani Marmotte, Mondatori, 1991- http://it.wikipedia.org/wiki/Manuale_delle_Giovani_Marmotte

Bibliografia e linkografia

Ripetere il procedimento in modo che ci sia una mappa almeno ogni cinque/otto bambini. Confrontare la map-pa e la sua simbologia con la realtà, attraverso un’usci-ta in cortile. A seguito di ciò, ogni gruppo raggiungerà uno o più luoghi indicati dall’insegnante utilizzando la mappa.

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FASE PER FASE 3

Tempo di svolgimento: 3 oreTempo di svolgimento: 4 ore

PERCORSI SONORI

Dividere la classe in quattro gruppi ed assegnare ad ognuno uno strumento musicale (es. legnetti, cemba-lo, triangolo, maracas ecc.) o una modalità alternativa di produzione di rumori (battere le mani, far rimbalzare una palla, battere i piedi per terra ecc.). Posizionare i suonatori agli angoli della palestra; sce-gliere per ogni gruppo due bambini, uno da bendare e uno come assistente, in piedi al centro della palestra. Al via dell’insegnante, ogni bambino bendato dovrà rag-giungere il proprio gruppo in risposta al suono. Ripetere l’attività coinvolgendo a turno tutti i bambini.

Costruire un percorso (con coni e/o cerchi) in cui alcuni bambini bendati, con l’aiuto dei loro assistenti, devo-no spostarsi camminando in diverse direzioni (avanti, a destra, a sinistra a seconda dell’intensità del suono) seguendo uno stimolo sonoro prodotto dagli altri bam-bini; ad es. al suono delle maracas girare a destra, al bat-tito delle mani andare dritto ecc.

Partendo dall’esercitazione 1b di pag. 40, invitare gli alunni ad annotare con precisione tutti i rumori, i suoni, gli odori che provengono dagli elementi fissi del per-corso casa-scuola.

A MISURA DI BAMBINO

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Pensare ai parchi giochi e agli altri spazi destinati ai bambini. Considerare se effettivamente sono spazi a misura di bambino.Riflettere insieme su alcune possibili criticità, come ad esempio la presenza di barriere architettoniche. Provare a riprogettare questi spazi con un disegno op-pure con la costruzione di un modellino.

http://www.0246.it/laboratorio0246/Linkografia

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FASE PER FASE

IL TERRITORIO HA UNA STORIA

Tempo di svolgimento: 4 ore

4VIVIAMO IL TERRITORIO GIOCANDO

Tempo di svolgimento: 3 ore

Far conoscere agli alunni giochi tradizionali italiani e di altre culture in cui la strada è o era patrimonio del vi-vere, dell’incontro e del gioco, oggi spesso monopolio delle automobili.

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Allegati: vedi schede giochi p. 190, 198, 200, 201 e 214.

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Ricercare attraverso fonti dirette o indirette le trasfor-mazioni socio-culturali e ambientali avvenute nel tem-po: elementi urbanistici, mezzi di trasporto, mestieri scomparsi.

Preparare insieme ai bambini alcune domande, da rivol-gere ai nonni o a persone anziane, per ricavare infor-mazioni sui loro modi di vita: come viaggiavano, quali mezzi utilizzavano, cosa mangiavano ecc.

In classe condividere quanto raccolto dai bambini.

NascondinoLa campana delle paroleAl HaglaSebaha layur Caccia al sas-solinoBruja piruja

Esempi:

5a

Attraverso l’utilizzo di foto, immagini, illustrazioni del passato ed attuali, individuare cos’è cambiato nei quar-tieri e nelle strade e formulare ipotesi in merito ai motivi del cambiamento. Creare una linea del tempo posizionando su di essa le foto e le immagini precedentemente raccolte.

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MATERIALIUna pietra per ciascun giocatore e un gessetto.

PREPARAZIONEDisegnare un rettangolo, ogni 5/6 bambini, lungo un passo e largo due; suddividerlo in 8 quadrati numerati.

REGOLE DEL GIOCOIl primo giocatore appoggia la pietra nel primo quadrato e saltando su un piede deve cercare di spostarla nel secondo quadrato, poi nel terzo e così via. La pietra non deve mai fermarsi sulle righe

o uscire dal tracciato. Se il giocatore non completa il percorso, recupera la propria pietra, lascia il posto ad un compagno e si rimette in fila. Vince il primo che termina il percorso.

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MATERIALI

Un gessetto, un sassolino o una gomma.

OBIETTIVI

Approfondire le aree lessicali affrontate durante la

settimana (casa, cibo, vestiti..).

PREPARAZIONE

Scrivere su ogni casella della campana le parole

relative all’ambito lessicale prescelto (es. casa: 1=

cucina, 2 = bagno..). Fare 2 squadre e calibrare le

difficoltà a seconda del livello linguistico.

REGOLE DEL GIOCO

Lanciare il sasso nella casella 1. Saltellando su un

piede raggiungere la casella dicendo tanti nomi

dell’area lessicale prescelta quanti ne indica la

casella. I compagni possono suggerire.

Sempre su un piede, si raccoglie il sasso, si torna

indietro, si tira alla casella 2, e così via. Se si perde

l’equilibrio o si appoggia il piede nel punto sba-

gliato, tocca all’altra squadra. Vince la squadra che

completa per prima tutto lo schema.

FASE PER FASE 6L’UOMO E’ UN VIAGGIATORENONNA LISETTA

Tempo di svolgimento: 1 oraTempo di svolgimento: 1 ora

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Proporre la lettura del testo adattato L’uomo è un mi-grante di Nicola Chiarappa. Nella storia si può notare come l'uomo ha effettuato spostamenti per lo più camminando. E' utile tener pre-sente questo aspetto per leggere e studiare la storia dell’uomo, caratterizzata da una continua mobilità, sia in gruppo sia singola, volontaria o involontaria.

Le migrazioni dipendono da due spinte:

1. la forza di attrazione esercitata da nuovi contesti socio-ambientali, con migliori prospettive di vita e di sviluppo

2. la forza di repulsione esercitata di volta in volta da difficili contesti politici, sociali, naturali.

Il movimento migratorio è principalmente dovuto a fat-tori quali:

LA SCOPERTA DEL FUOCO A partire da 750.000 anni fa, il fuoco si è rivelato fondamentale nell’evoluzione del genere umano. Tale elemento veniva utilizzato per far fronte alle temperature più rigide nella migrazione

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"Quando ero una bambina, il mio papà andava una vol-ta alla settimana a Verona perché faceva “el careter” (il carrettiere). Con il carro e l’asino andava in città per ri-fornire la locanda del paese; all’andata saliva sul carro, al ritorno camminava perché il carro era carico e l’asino faticava per il peso. Partiva all’alba e tornava all’imbru-nire, a volte di notte. Io andavo spesso con lui e anch’io facevo la strada a piedi: 25 chilometri in andata, 25 chi-lometri al ritorno. Quando rimanevo a casa e papà tardava, uscivo in cor-tile ed appoggiavo l’orecchio a terra…sentivo gli zocco-li dell’asino e i passi del mio papà quando erano a circa un chilometro da casa. Allora entravo ed accendevo il fuoco per scaldare la cena."

Proporre la lettura della seguente testimonianza:

Dai racconti di Nonna Lisetta, mia nonna, nata nel 1904. Franca Gasparini

44

FASE PER FASE 7

Tempo di svolgimento: 1 ora

umana dall’Africa verso l’Europa, per la difesa dai pre-datori, come fonte di luce e per la cottura dei cibi.

LA GESTIONE DELL’ACQUA Il suo utilizzo ha portato alla creazione dei primi villaggi lungo i corsi d’acqua e sulle rive dei grandi fiumi: Nilo, Tigri, Eufrate, Indo. L’acqua veniva utilizzata per il trasporto di persone e cose, per bere, lavarsi, irrigare.

LE SCOPERTE GEOGRAFICHE Nel corso dei secoli, viaggi e scoperte di navigatori ed esploratori hanno permesso la conquista e la colonizzazione di nuove terre.

LA COMPRESSIONE DELLO SPAZIO Le innovazioni nel sistema dei trasporti e lo sviluppo dell’econo-mia mondiale (libera circolazione di uomini, mezzi, capitali, servizi, informazioni) hanno accorciato le distanze ed i tempi di percorrenza.

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Bibliografiahttp://www.altrapagina.it/printable.php?ID_Articolo=2762

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CAMMINATORI DALLA PREISTORIA

Anche l'uomo primitivo è stato un migrante ed ha com-piuto dei lunghi spostamenti a piedi.

La Preistoria viene suddivisa in due grandi periodi:

il primo, lunghissimo, è il Paleolitico o età della pie-tra antica;il secondo, molto più breve, è il Neolitico o età della pietra nuova.

L'uomo primitivo condu-ceva un'esistenza nomade ed aveva due principali attività: la raccolta di frutti spontanei e lo spostamen-to per la caccia di animali selvatici. Egli non costruiva abita-zioni e si limitava a cercare rifugio nelle grotte o nei ripari naturali presenti nel territorio.

Allegato: UDAp 2/n°1 pag. 229.

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1

CAMMINATORI DALLA PREISTORIA

Completa il testo inserendo le parole date.

nomadi - animali - Neolitico - era glaciale -

spostamenti - fertili - cammino cibo

Gli uomini primitivi vivevano di caccia e di raccolta ed erano

_____________: seguivano infatti gli spostamenti dei bran-

chi di grandi ______________ di cui si nutrivano.

Non sappiamo precisamente a cosa fu dovuto il passaggio

al periodo successivo, il _____________, ma alcuni studiosi

sostengono che quando si verificò l’ultima ____________

sulla terra gli uomini si misero in ____________ . Alcuni

studiosi ritengono che le piogge dovute a quel mutamento

climatico abbiano reso alcune terre più ____________,

altri che la crescita delle foreste abbia reso impossibile la cac-

cia ai grandi branchi di selvaggina e obbligato gli uomini ad

escogitare un modo nuovo per procurarsi il ______________.

L’uomo primitivo ha fatto lunghi______________, ma anche

l’uomo dei nostri giorni spesso migra alla ricerca di condi-

zioni di vita migliori.

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FASE PER FASE

LA MIGRAZIONE E LE LINGUEIL VIAGGIO NELLA NOSTRA CLASSE

8

Tempo di svolgimento: 30 minutiTempo di svolgimento: 3 ore

Confrontare le esperienze degli alunni partendo da al-cune domande, ad esempio:

ci sono alunni/e che si sono trasferiti da altre città/nazioni?ci sono alunni/e che hanno compiuto viaggi al di fuori della propria regione/dell’Italia?le loro famiglie hanno fatto grandi spostamenti in passato?perché si è fatta questa scelta?cosa comporta questo?

Utilizzando come traccia le seguenti domande, racco-gliere idee e fantasie degli alunni e comporre un car-tellone:

quando parto o mi trasferisco cosa lascio?quando arrivo cosa posso trovare?quali sentimenti ed emozioni accompagnano la mi-grazione?qualcuno ha fatto viaggi a piedi?qual è lo spostamento più lungo che hai fatto a pie-di?

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Leggere il seguente testo:

“Tante popolazioni migrarono da un territorio all'altro. In particolare alcuni popoli provenienti dall'Asia, nel 2° millennio a.C., si stabilirono in alcune zone dell'Europa e dell'India. Erano popoli diversi, che parlavano lingue differenti, anche se appartenenti ad una unica famiglia, quella IN-DOEUROPEA: una grande famiglia linguistica che com-prende lingue storiche e lingue viventi parlate nell'area estesa dall'Europa al Medio Oriente e all'India. Le lingue indoeuropee si possono dividere grosso modo nelle seguenti famiglie: ittita o anatolica (estinta), indoiranica (sanscrito, hindi, bengali, romanè, persiano, pashto, curdo ecc.), greca, latina, romanza, germanica, armena, tocaria (estinta, parlata anticamente nel Nord-Ovest della Cina), celtica (famiglia anticamente diffusa in tutta Europa, ridotta a poche parlate in particolare delle isole britanniche, come il cornico o il gaelico), bal-toslava, albanese.”

http://www.treccani.it/enciclopedia/lingue-indoeuropee/#Linkografia

9a

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FASE PER FASE

INSIEME PER VIVERE IL TERRITORIOAPPROFONDIMENTO SULLE LINGUE

109

Tempo di svolgimento: 4 oreTempo di svolgimento: 30 minuti

Leggere e cogliere le affinità linguistiche delle parole mamma e piede nelle diverse lingue:

LINGUAItalianoLatinoGreco FranceseSpagnoloPortogheseRumenoTedescoIngleseOlandeseDaneseIslandeseRussoSanscrito

MAMMAmammamater-matrismamàmamammadre maemama mommothermoedermamamodirматьmama

PIEDEpiedepes-pedesempodiomamampièpèpiciorfuBfeethindernishindringhindrunпрепятствиеpad

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A conclusione del percorso proposto, organizzare un momento di condivisione tra scuola e famiglia, in cui gli alunni raccontano ai genitori quanto appreso a scuola.

Porre attenzione alla conoscenza del territorio, in parti-colare ai tragitti casa-scuola percorribili a piedi.

Si possono inoltre suggerire percorsi da compiere invi-tando guide del C.A.I., del corpo forestale o gruppi am-bientalisti del territorio.

Predisporre l’incontro insieme agli alunni:

individuare il luogoprogrammare la mattinatapreparare i materiali da utilizzare e presentare (car-telloni, frecce, dépliant esplicativo, pettorine per le guide)definire ruoli e compiti degli alunnistabilire i tempi per le attivitàpreparare gli inviti ecc.

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Tempo totale di svolgimento: 14 ore

Tu

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Un percorso sulle abitudini quo-

tidiane riguardo agli sposta-

menti a piedi ponendo l’atten-

zione al piede e al passo come

unità di misura non convenzio-

nali.

cartellone

carte colorate

pennarelli

matite

sassi

legnetti

MATERIALI

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OBIETTIVI

Inserire dati in grafici e tabelleLeggere ed interpretare i dati già inseriti in tabellaUsare materiali non convenzionali per misurare lun-ghezzeConfrontare tra loro misure lineari non convenzio-naliCompiere misurazioni e riconoscere la necessità di unità di misura standardizzateMuoversi nello spazio rispettando i criteri di sicurez-zaRiconoscere e valutare distanze, sapendo organizza-re i propri movimenti nello spazio

MATEMATICA

L’unità di apprendimento tratta il tema delle abi-tudini quotidiane riguardo gli spostamenti a piedi. Inoltre, viene posta attenzione alle unità di misura standardizzate e non, come ad esempio il piede e il passo. Le attività proposte possono essere svolte differen-ziando il grado di difficoltà in base all’età degli alun-ni.

INDICAZIONI GENERALI

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FASE PER FASE1A MISURA DI PIEDE!

Tempo di svolgimento: 2 ore

CHI VIENE A SCUOLA A PIEDI?

Tempo di svolgimento: 2 ore

Chiedere agli alunni con quale mezzo vengono a scuola e se lo fanno da soli o accompagnati da genitori e/o al-tri adulti. Raccogliere i dati e inserirli in tabella. Il lavoro può essere svolto in piccoli gruppi o tutti insieme.

NOMENicolaLucaOmarMayaAmina

A PIEDIx

IN AUTO

x

IN BICI

xx

IN AUTOBUS

x

Con i dati raccolti produrre grafici ed istogrammi e com-mentarli insieme.

Disegnare la sagoma dei propri piedi su un cartoncino e misurarla. Proporre alcune unità di misura non convenzionali, come il piede, per misurare l’aula, il corridoio, il cortile, ecc.

Esempio:

Tutt

e le

cla

ssi

Tutt

e le

cla

ssi

2a

Allegato: vedi Varpa, in Giochi dal mondo, pag. 187.

50

Cla

ssi 4

° e

Pri

m. e

Se

c. 1

°

MATERIALI

Una varpa (piastra di alluminio)

o un frisbee.

PREPARAZIONE

Mettere un paletto in fondo ad un

campo lungo 15/20 metri.

REGOLE DEL GIOCO

Il gioco è individuale o a squadre. A

turno, ogni giocatore lancia la propria

varpa o frisbee il più possibile vicino

al paletto, ma senza toccarlo, pena

l’esclusione.

Si possono urtare le varpe avversarie

per allontanarle. Quando tutti hanno

tirato, guadagna un punto chi ha tirato

più vicino al paletto. Vince la squadra

o il giocatore che raggiunge per primo

Sv

ezi

a

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 2 oreTempo di svolgimento: 1 ora

MISURIAMO CON IL PIEDE

Il piede é utilizzato come unità di misura nei paesi di origine anglosassone.Togliti le scarpe e osserva i tuoi piedi e quelli dei tuoi compagni. Hanno la stessa misura? Per questo motivo è stato preso un riferimento standardizzato: 1 piede = 0,3048 m = 30,48 cm

Ricercare le diverse unità di misura esistenti nel mondo.

Linkografiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Piede_(unit%C3%A0_di_misura) http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_imperiale_britannico

MISURIAMO

Quanti piedi misura la tua aula? Confrontare la misura-zione con quella dei compagni e osservare le differenze. Far costruire agli alunni un piede con un cartoncino co-lorato prendendo come riferimento la misura standar-dizzata trattata nell’esercizio 2b.Confrontare i risultati ottenuti.

Cla

ssi 3

°, 4

° e

Cla

ssi 3

°, 4

° e

2b 2c

51

FASE PER FASE

QUANTI PASSI A CASA MIA?CONTA I PASSI CHE FAI!

Tempo di svolgimento: 2 oreTempo di svolgimento: 3 ore

Dividere gli alunni in gruppi: ogni gruppo misura uno dei percorsi proposti suddividendolo in frazioni in modo da alternare i componenti del gruppo nella mi-surazione (ad esempio, ogni venti passi) coinvolgendo tutti nel lavoro.

PERCORSI da aula a palestrada aula a mensada aula a cortileda aula a servizi igienicida aula a ufficio del dirigente scolastico....

Lo sapevi che…?Esiste uno strumento che, posizionato in vita, riesce a contare il numero dei passi: il pedometro o contapassi. Il pedometro ha al suo interno un sensore che registra il movimento corporeo fatto ad ogni passo indicando la lunghezza media di ogni falcata. Con questo strumento si può dedurre una stima della distanza percorsa.

Linkografiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Pedometro

Cla

ssi 2

°, 3

°, 4

° e

Cla

ssi 2

°, 3

°, 4

° e

Consegna: misura con i passi le distanze percorribili a casa.

camera-cucinacamera-bagnobagno-salottocucina–cortile/giardinogarage-cucinagarage-cortile/giardino

Ora prova a pensare quante volte fai, in una giorna-ta, questi percorsi. Vediamo quanti passi fai al giorno nell'ambito domestico!

Confrontare i dati raccolti dai bambini.

Esempio:

3a 3b

52

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 1 oraTempo di svolgimento: 1 ora

LE OPERAZIONI...MISURE E PROBLEMI

Consegna: inventa delle operazioni con i tuoi passi; prendi una distanza e confrontala con un'altra.

Proporre alcuni problemi, con difficoltà diverse a secon-da dell’età degli alunni

Esempi:

Il percorso dalla classe alla palestra è di 40 passi, quello dalla classe alla mensa di 34 passi. Quale è il percorso più lungo? Di quanti passi è la differenza?

Il percorso aula-palestra è di 321 passi. Sara si è slo-gata un piede e viene aiutata da Amina a raggiun-gere la palestra; per non affaticare il piede decido-no di fare 3 soste dividendo il percorso in tre parti uguali. Quanti passi fanno in ogni tratto?

Tutt

e le

cla

ssi

Tutt

e le

cla

ssi

Quante volte fai il percorso camera-cucina in una gior-nata?

distanza camera-cucina 12 passiin una giornata ripeto il percorso 10 volteoperazione: 12X10 =120 passi

Quanti passi fai mettendo insieme più percorsi?camera-cucina = 12 passicamera-bagno = 7 passibagno-salotto = 13 passicucina-cortile-giardino = 25 passi

operazione: 12+7+13+25 = 57 passi

Esempio:

4a 4b

53

Tempo totale di svolgimento: 11 ore

Tu

tte

Le

Cla

ssi

In questa unità il movimento e la creatività si intrecciano, diven-tando uno ispirazione dell’altro. Un modo per utilizzare il corpo in modo personale e creativo nella ri-cerca di un’armonia tra movimento ed emozioni.

ostacoli

fazzoletto

musiche

carta

cartoncino

pennelli

tempere

pastelli

pennarelli

plastilina

MATERIALI

Gir

o,

gir

o m

on

do

...

a p

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i!U

DA

p 4

54

OBIETTIVI

Riconoscere, identificare, discriminare e verbalizza-re le percezioni sensorialiStimolare gli alunni a muoversi partendo dalla conoscenza specifica di una parte corporeaCoordinare e utilizzare diversi schemi motori di base in funzione dei parametri spazio-temporaliAssumere e controllare in forma consapevole po-sture del corpo diversificate con finalità espressive

CORPO MOVIMENTO SPORT

Esprimere sensazioni, emozioni, pensieri in produ-zioni di vario tipo (grafiche, pittoriche, plastiche) utilizzando tecniche adeguate e materiali diversi (tempere, acquerelli, pastelli, pennarelli, carta…) e integrando i vari linguaggi

ARTE E IMMAGINE

Conoscenza di alcuni tempi musicaliSviluppare il senso del ritmo attraverso alcuni ge-neri musicaliUsare la musica per esprimere sensazioni ed emo-zioni

MUSICA

In questa UDA il movimento e la creatività si intrec-ciano diventando l’uno ispirazione dell’altra. Si propone di far eseguire dei movimenti ispirati alle sensazioni o emozioni provate e di rappresentar-li con varie tecniche espressive e pittoriche; si può inoltre eseguire il percorso opposto, iniziando dall’e-spressione artistica per poi arrivare al movimento. Questi percorsi permettono di utilizzare in maniera personale e creativa il corpo nella ricerca di un’ar-monia complessiva di movimenti ed emozioni. Le fasi, pur presentate in successione, possono essere realizzate indipendentemente, così come le propo-ste riguardanti il movimento e l’arte.

INDICAZIONI GENERALI Utilizzare in modo personale e creativo il corpo e il movimento per finalità espressivo-comunicative, attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicaliPartecipare correttamente a giochi singoli o collet-tivi

55

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 30 minuti

ESERCIZI CON I PIEDI

Tempo di svolgimento: 30 minuti

In palestra eseguire i seguenti esercizi per stimolare la consapevolezza delle possibilità motorie del piede:

divaricare le dita dei piedi il più possibile, quindi stringerle ed arcuarle verso l'alto sollevare diversi oggetti, ad esempio un fazzoletto, cercando di afferrarli con le dita dei piedisollevare diversi oggetti posti sulla parte anteriore dei piedi e delle dita mantenendo il tallone a terramettersi in punta di piedi e mantenere la posizione per qualche secondo, quindi abbassare il tallonecamminare sulle punte dei piedi, sui talloni, sull’in-terno e l’esterno del piede, senza forzare eccessiva-mente l’articolazione della caviglia

Tutt

e le

cla

ssi

Cla

ssi 3

°, 4

° e

MI FIDO NON MI FIDO

Scegliere un breve percorso e disporre gli alunni a cop-pie.Un bambino viene bendato e l’altro fa la guida e, con il corpo o con la voce, lo orienta. Terminato il primo tur-no, i bambini si invertono. Il bambino che guida indica il tipo di appoggio del piede da eseguire sulla base delle esperienze acquisite nell’esercizio precedente.Riflettere sulle difficoltà incontrate, su quanto sia diffici-le fidarsi dell’altro, sulle sensazioni provate, sulla paura e sui possibili ostacoli fisici e psicologici.

1a 1b

Dividere la classe in piccoli gruppi. Un alunno cammina normalmente, a zig zag, sulle punte, sui talloni, ecc. e gli altri lo seguono cercando di camminare sull’impronta del compagno o imitando l’andatura.

56

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 2 oreTempo di svolgimento: 30 minuti

2a1cIMPRONTE PERSONIFICATE

Disegnare le sagome dei propri piedi e sparpagliarle per la palestra. Ogni alunno deve ritrovare le proprie nel minor tempo possibilie. Successivamente, personalizzarle con occhi, bocca, braccia.Dividere la classe in piccoli gruppi ed inventare delle storie utilizzando le sagome come dei personaggi.

Esempio:

...a me sembra:

un fantasma con 5 piediuna farfallaun polpoun mostro.....

Tutt

e le

cla

ssi

LA MARCIA

La marcia è una composizione musicale per l’accompa-gnamento di gruppi di persone (reparti militari, cortei e simili) ed è scritta spesso per le bande. La marcia è inoltre una specialità dell'atletica leggera che esige un passo ritmico con uno dei due piedi sempre a contatto con il terreno. Ascoltare qualche marcia con gli alunni, ad esempio:

la marcia di Topolinola marcia di Radetzky di Johann Straussla marcia trionfale dell'Aida di Giuseppe Verdi.

Successivamente camminare in palestra con diverse andature e appoggi del piede, prestando attenzione al ritmo musicale.

57

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 4 oreTempo di svolgimento: 1 ora

Tutt

e le

cla

ssi

Tutt

e le

cla

ssi

2bI PIEDI PARLANO

Far parlare i piedi, inventando dei dialoghi:

Cosa potrebbero dire i piedi? Che sensazioni potrebbero provare? Che esigenze potrebbe avere? Quali desideri?

3A TEATRO CON I PIEDI

Partendo dal teatro dei burattini, Laura Kibel ne propo-ne una re-interpretazione originale in cui le varie parti del corpo - ginocchia, piedi, mani, ecc. - vengono uti-lizzate per inventare personaggi e trame fantastiche o comiche.Costruire con gli alunni dei personaggi che potranno poi essere inseriti in un video o in una tramae e rappre-sentati a scelta dell’insegnante. Raccogliendo i materiali di questo percorso è anche possibile allestire una mostra di fine attività o di fine anno.

Linkografiawww.laurakibel.com/

I PIEDI PARLANO

Disegna l’impronta dei tuoi piedi e poi falli parlare!

UD

P 4

All

eg

ato

1

Allegato: UDAp 4/n°1 pag. 229.

58

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 30 minutiTempo di svolgimento: 2 ore

Tutt

e le

cla

ssi

Cla

ssi 3

°, 4

° e

DIPINGERE CON I PIEDI

L’arte supera ogni confine: ci sono artisti disabili senza mani o braccia che dipingono con la bocca o con i piedi. Questi artisti riescono a realizzare opere commerciabili e soprattutto molto belle.Esiste anche un'associazione (SPAM, Solo Pittori Artisti Mutilati), fondata nel 1956 a Verona, che riunisce tutti gli artisti italiani che dipingono con la bocca o col piede. Le loro opere vengono vendute ed esposte in gallerie d’arte. L’associazione ha ricevuto l’importante ricono-scimento “Città di Verona”.

In un ambiente preparato ad hoc dare agli alunni la possibilità di colorare usando i piedi, con i pennarelli o facendo delle impronte con i colori a tempera, su fogli grandi o sopra un lenzuolo.

4a 4bSIMONA ATZORI

Leggi e commenta il seguente brano:

Simona Atzori, nata a Milano, ha 36 anni ed ed è cono-sciuta in tutto il mondo come artista. Pittrice e danza-trice, pur essendo priva di braccia dalla nascita, non si è mai persa d'animo e ha intrapreso sin da giovane l'attività di pittrice e di ballerina classica. Simona ha af-fermato che la pittura è per lei come un’ala; l’altra ala è la danza. Volare senza ali e dipingere senza mani sono la sua specialità. Ha aperto le Paralimpiadi a Torino nel 2006 con la sua danza.L’artista afferma: ”Ho sempre creduto che Dio mi ha voluta così non per errore” e “Sorrido vivendo, sorrido amando, sorrido dipingendo e danzando”.

Linkografiawww.youtube.com/watch?v=WT8U94yCzAchttp://www.simonarte.net/ www.youtube.com/watch?v=vTC733bHAbghttp://it.wikipedia.org/wiki/Solo_Pittori_Artisti_Mutilati http://www.spam.it/gli-artisti/pittura-con-i-piedi/www.web4baby.it/25/colorare-con-i-piedi

59

Tempo totale di svolgimento: 11 ore

Tu

tte

Le

Cla

ssi

carta

cartoncini a colori

pastelli

pennarelli

tempere

acquarelli

foto

illustrazioni

disegni

musiche

MATERIALI

Gir

o,

gir

o m

on

do

...

in b

ici!

Il movimento come filo con-

duttore di tutte le attività che

richiedono la conoscenza del

corpo come mezzo di espres-

sione del proprio vissuto.

UD

Ap

5

60

OBIETTIVI

Osservare la realtà e coglierne gli elementi signifi-cativiUsare i colori in modo espressivoRiconoscere e riprodurre linee e forme diverseElaborare un progetto personale per creare compo-sizioni grafico-pittoricheRappresentare emozioni con forme e colori

ARTE E IMMAGINE

Esprimere il proprio vissuto e le proprie emozioni attraverso immagini, parole e musicaAssociare musiche a stati d’animo ed emozioni Conoscere e riconoscere diversi ritmi musicali

MUSICA

Muoversi su ritmi o brani musicali Usare il corpo per esprimere il proprio vissuto e le proprie emozioniCoordinare il proprio movimento con quello dei compagniUtilizzare il corpo con finalità espressivaCollaborare con i compagni nei giochi e rispettare le regole

CORPO, MOVIMENTO E SPORT

Questa unità di apprendimento si articola nelle se-guenti aree: la percezione visiva e la rappresentazio-ne, le emozioni e la musica, il movimento e il gioco. Attraverso il movimento accrescere la conoscen-za del proprio corpo per utilizzarlo come mezzo di espressione di sé.Questa unità è rivolta a tutte le classi e richiede ac-corgimenti didattici differenti a seconda dell’età de-gli alunni di riferimento.

INDICAZIONI GENERALI

61

FASE PER FASE1 2

Tempo di svolgimento: 2 ore

1 BICI, 2 RUOTE!

Tempo di svolgimento: 1 ora

MALUMA/TAKETE

Tutt

e le

cla

ssi

Tutt

e le

cla

ssi

La parola Maluma, come pure Takete, è un termine di fantasia utilizzato in un famoso esperimento ideato da Wolfgang Köhler, esponente della psicologia gestaltica. L’esperimento consiste nel chiedere ad alcune persone di associare questi termini a due diverse forme, una for-mata da linee rette e spigolose, l’altra da linee curve e morbide. Le persone associano dei suoni a delle forme perché ogni parola viene recepita dal cervello come un’imma-gine, a cui successivamente viene fornito un significato. Questo è il caso di Maluma e Takete, in cui la parola Ma-luma viene nella maggior parte dei casi associata a linee curve, mentre Takete alle linee spezzate. Puntare la matita su un foglio bianco e farla scorrere senza mai staccarla, tracciando linee Maluma. Colorare gli spazi creati tra le linee.

Linkografiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Takete_e_Maluma

Porre l’attenzione ad un elemento della bicicletta: la ruota.Cercare nell’ambiente circostante qualsiasi cosa abbia a che fare con la ruota, il cerchio o elementi circolari. Disegnare tali elementi e creare un cartellone.

62

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 2 ore Tempo di svolgimento: 1 ora

BICI, COLORI ED EMOZIONIEMOZIONI E MOVIMENTO

Consegna: chiudi gli occhi, immagina, poi riaprili e disegna la tua bici del cuore! Restituzione in gruppo

Tutt

e le

cla

ssi

Tutt

e le

cla

ssi

Riflettere sull’uso della bicicletta partendo da alcune domande.

Esempio:

Sai andare in bici? Ti piace? Ti piace pedalare forte? Fare una bella discesa? Cosa provi?

Ad esempio, gioia, timore, paura, felicità, soddisfazio-ne… mi sembra di volare, voglio correre tanto per ar-rivare primo, ho paura di cadere… bisogna aver corag-gio…

Far raccontare agli alunni situazioni vissute usando la bici, nelle quali hanno provato gioia, paura o altre emo-zioni. Riflettere insieme sulle reazioni provate nel corpo. Associare un colore ad un’emozione provata andando in bicicletta e rappresentarla su un foglio.

3a 3b

63

FASE PER FASE

ALLEGRIA di Giorgio CaproniIL TEATRO DELLE EMOZIONI

Tempo di svolgimento: 2 oreTempo di svolgimento: 1 ora

L’insegnante prepara dei cartellini con i nomi delle emozioni di base:

gioiatristezzapaurarabbiasorpresainteressedisgusto

Dividere la classe in due gruppi. Un gruppo pesca un cartellino e, in un tempo prestabilito, mette in scena l’e-mozione sorteggiata. L’altro gruppo deve indovinare di quale emozione si tratta. Alla fine i gruppi si invertono.

Tutt

e le

cla

ssi

Cla

ssi 3

°, 4

° e

Faceva freddo. Il vento mi tagliava le dita.

Ero senza fiato. Non ero stato mai più contento.

Leggere la poesia e interpretare parole, sensazioni, emozioni dell’autore. Dividere la classe in 4 gruppi, ognuno con il compito-di esprimere con il movimento, con la voce o con stru-menti musicali, un verso della poesia.

Esempio:

riprodurre il suono del vento con la bocca e/o con il corpocreare un rumore di forbici o imitarne il movimento con le dita per “Mi tagliava le dita”associare a “Non ero stato mai più contento” il suo-no di uno strumento utilizzare altre modalità espressive per rappresenta-re “Ero senza fiato”

BibliografiaGiorgio Caproni, Tutte le poesie, Garzanti, Milano, 1983.

3c 4

64

FASE PER FASE

GIOCA RUOTANDO

Tempo di svolgimento: 1 ora

5 6

Tempo di svolgimento: 1 ora

HOKEY POKEY

Proporre la canzone Hokey Pokey. Proporre agli alunni alcuni giochi che richiamano la ruota e/o il cerchio, appartenenti a diverse culture:

Tutt

e le

cla

ssi

Tutt

e le

cla

ssi

Linkografiahttp://bussongs.com/songs/hokey-pokey.phphttps://en.wikipedia.org/wiki/Hokey_cokey

UD

P 5

All

eg

ato

1

HOKEY POKEY

Balliamo e cantiamo insieme! Pronti? Via!

You put your right foot in,

You put your right foot out,

You put your right foot in

And you shake it all about.

You do the Hokey Pokey

And you turn yourself around,

That's what it's all about.

You put your left foot in,

You put your left foot out,

You put your left foot in,

And you shake it all about.

You do the Hokey Pokey

And you turn yourself around,

That’s what it’s all about.

Con i piedi si possono fare tante cose: disegna un grande piede e scrivici dentro SOLO le 4 azioni adatte.

SLEEP WALK RUN PLAY DRINK SWIM

Ascoltarla e svolgere le attività indicate nell’allegato.

Allegato: UDP5/n°1 pag. 230.

El chivo perdido Mbube Mbube Dakpanay

Allegato: vedi in Giochi dal mondo - El chivo perdido, pag. 195, Mbube Mbube, pag. 202, Dakpanay, pag. 207.

MATERIALI

Nessun materiale.

PREPARAZIONE

Due gruppi di bambini: il primo gruppo si siede

in cerchio a distanza di due passi uno dall’altro;

il secondo gruppo, composto da un bimbo in

più, sta in piedi intorno al cerchio.

REGOLE DEL GIOCO

Al via, i bambini girano intorno al cerchio

in senso orario. Quando l’insegnante dice

Seduti!, i bambini si siedono di fronte a quelli

in cerchio, prendendogli le mani. Chi resta

senza compagno, viene eliminato. Dopo

l’eliminazione, il primo ad essersi seduto salta

un turno e questa operazione va ripetuta a

turni alterni. Ad ogni turno, i 2 gruppi si inver-

tono. Vincono gli ultimi 2 giocatori rimasti di

entrambe le squadre.

Cla

ssi

Pri

mar

ia

Arg

en

tin

a

MATERIALI

Un gessetto.

PREPARAZIONE

Tracciare 4 grandi cerchi agli angoli della

palestra. Fare 4 gruppi e disporli all’interno

dei cerchi. Un giocatore si posiziona in mezzo

al campo fuori dai cerchi.

REGOLE DEL GIOCO

Al via, i giocatori corrono da un cerchio

all’altro, mentre il bambino cerca di prenderli

prima che entrino nel cerchio. Chi entra in

un cerchio deve contare a voce alta e entro

il 10 deve uscire altrimenti è preso. Non si

può rientrare nello stesso cerchio. Chi viene

preso si siede a terra. Dopo qualche minuto,

l’insegnante conta i bambini eliminati e

nomina un altro giocatore. Vince chi elimina

più compagni.

Cla

ssi 3

° 4

° 5

° P

rim

aria

Fil

ipp

ine

65

Su

da

fric

a

MATERIALIDue fazzoletti.

PREPARAZIONEDue bambini a scelta vengono bendati per

fare uno il leone (mbube in Zulu) e l’altro

l’antilope (impala) mentre i compagni si

dispongono in cerchio. REGOLE DEL GIOCOIl leone cerca di prendere l’antilope.

I bambini in cerchio chiamano il leone

Mbube-Mbube! aumentando l’intensità

o diminuendola a seconda che il leone si

avvicini o meno all’antilope. Il leone ha un

minuto di tempo per riuscire a cacciare

l’antilope. Finito il tempo, si scelgono

Cla

ssi 1

° 2

° 3

° P

rim

aria

Tempo totale di svolgimento: 19 ore

Tu

tte

Le

Cla

ssi

pentolino

coperchio

acqua

bastone di legno

fazzoletto

secchio

fogli

fogli millimetrati

righello

matita

MATERIALI

Gir

o,

gir

o m

on

do

...

in b

ici!

Cosa fare se piove, si buca una

gomma o si rompe qualche pez-

zo della bici? Tante discipline in

aiuto nei momenti di difficoltà.

UD

Ap

6

66

OBIETTIVI

Conoscere e rispettare l’ambiente naturaleOsservare la realtà ed indagarla rilevando datiConoscere il ciclo dell’acqua Scoprire gli stati dell’acqua e il passaggio da uno stato all’altroFormulare ipotesi per spiegare i fenomeniCogliere i legami tra diversi fenomeniComprendere che il clima è un insieme di tanti fattoriConoscere l’origine del ventoConoscere l’energia solare ed i fattori che la influen-zanoCostruire semplici strumenti di rilevazioneCostruire grafici e tabelle

SCIENZE E TECNOLOGIA

I temi affrontati in questa UDA riguardano il clima e gli strumenti di misura, l’acqua e i passaggi di stato, le ruote della bicicletta e la loro riparazione ed infine gli ingranaggi. Le seguenti attività, con i dovuti accorgimenti, sono rivolte agli alunni di tutte le classi.

INDICAZIONI GENERALI

67

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 4 ore

COSTRUIAMO UN BAROMETROGLI STRUMENTI DI MISURA

Tempo di svolgimento: 4 ore

Cla

ssi 4

° e

Cla

ssi 4

° e

Conoscere il significato dei seguenti termini:

temperaturaumiditàpressioneprecipitazioninuvolositàvento.......

Collegare gli strumenti di misura e i fenomeni atmosfe-rici con una freccia.

Prendere un vasetto di vetro; tagliare un palloncino a metà e legarlo all'imboccatura del vasetto con un elasti-co. Prendere poi una cannuccia e incollare con la carta adesiva un'estremità al centro della gomma del pallon-cino, che ricopre l'involucro del vaso, facendo in modo che la cannuccia sia in posizione orizzontale. Assicurarsi che l'altra estremità della cannuccia sfiori un foglio di carta millimetrata, attaccato alla parete o ad un pannel-lo. Con la matita segnare sul foglio lo 0 (zero) nel punto in cui la cannuccia tocca il foglio e, a intervalli di 3 milli-metri, segnare 1,2,3 sopra e sotto lo 0. Ogni settimana trascorsa, segnare il punto in cui si trova la cannuccia e scriverlo sul foglio. In questo modo è possibile registra-re le variazioni di pressione. E’ possibile proporre altre rilevazioni riferite per esem-pio a:

lo stato del cielo basato sull’osservazione: per esem-pio il cielo è sereno, nuvoloso, piovoso, ecc.la temperatura attraverso un termometro: per esempio su un foglio millimetrato o con i quadretti piccoli scrivere i giorni del mese in basso e a sinistra i numeri per la rilevazione della temperatura

1a 1b

termometrobarometroigrometroanemometropluviometro

ventopioggia

pressionetemperatura

umidità

STRUMENTI DI MISURA FENOMENI ATMOSFERICI

68

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 2 ore

L’ACQUA E I PASSAGGI DI STATO

il vento basato sull’osservazione dei movimenti di una bandierina o sull’utilizzo di un anemometro: per esempio il vento è forte, moderato, lento, ecc.la pioggia misurata in millimetri, tramite pluviome-tro o inserendo in un secchio un righello.

Ogni giorno rilevare i dati in schede di sintesi e alla fine della settimana riflettere in merito alle osservazioni fat-te.

Rilevare l’andamento temporale della temperatura e di altri dati climatici.

Si possono compiere le rilevazioni per una settimana (per esempio la prima) ogni mese e alla conclusione dell’anno scolastico; è possibile così riflettere sul susse-guirsi delle stagioni, osservare le peculiarità di ognuna di esse, conoscere il clima e gli elementi che lo caratte-rizzano.

Cla

ssi 4

° e

Cla

ssi 3

°, 4

° e

Proporre alcuni semplici esperimenti per riflettere con gli alunni sui diversi stati dell’acqua e sulla terminologia riferita ai passaggi di stato (condensazione, fusione, so-lidificazione, evaporazione)

Linkografiahttp://www.eur-oceans.info/Home/index.phphttp://www.meteo.it

il pentolino con l’acqua che bolleil coperchio che gocciola a contatto del vaporel’acqua in un bicchiere che ghiaccia nel freezeril ghiaccio nel bicchiere che fonde a contatto del calore.

Rappresentare ogni fase con il disegno e/o la fotografia e creare un cartellone.

Esempio:

1c

69

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 1 ora

2

Tempo di svolgimento: 1 ora

BICI FAI DA TE!

Ti è mai capitato di andare in bicicletta e all’improvvi-so trovarti bagnato dalla pioggia? Cosa hai pensato di fare?

Imparare ad aggiustare la ruota della bicicletta: pro-porre un laboratorio pratico mentre per gli alunni delle classi inferiori l’insegnante può dimostrare la sequenza delle azioni da compiere per aggiustare una ruota.

FASI DELLA RIPARAZIONE

sfilare la camera d’aria dal copertoneimmergerla in un secchio con acqua per identifica-re il forotrovato il foro, segnarlo se possibile e asciugare la camera d’aria aggiungere il mastice sul foro lasciare asciugare attaccare una toppainfilare nel copertone la camera d’aria riparata

Ruota aggiustata!

Linkografiahttp://www.ciclofficina.net/riparazione.htmlhttp://www.bimbimbici.it/wp/

Tutt

e le

cla

ssi

Tutt

e le

cla

ssi

3aUNA BICI PER OGNI CLIMA

Lo sapevi che…?Esiste una bici da neve! E’ un’invenzio-ne canadese: la ruota davanti è sostituita da un piccolo sci, quella dietro da una ruota cingolata.

70

Trovare diverse solu-zioni, per esempio, ripararsi sotto un por-ticato, utilizzare un capo impermeabile e... se è estate... sem-plicemente bagnarsi.

LinkografiaImmagine scaricabile al sito:http://prevenzione.ulss20.verona.it/materiali_attmot.html

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 30 minuti

AGGIUSTIAMO LA RUOTA! LA QUALITA’ DELL’ARIA

Tempo di svolgimento: 3 ore

Proporre agli alunni una sequenza da riordinare che permetterà loro di memorizzare le azioni compiute.

Consegna: numera in ordine cronologico le azioni da compiere per aggiustare una ruota della bicicletta:

Riflettere insieme agli alunni partendo da alcune do-mande.

Tutt

e le

cla

ssi

Cla

ssi 4

° e

che aria respiriamo?com’è composta l’aria? mettere fuori dalla finestra della scuola una stoffa bianca e lasciarla lì per almeno un mese. Cosa no-tiamo?

Riflettere sul fatto che a causa dell’inquinamento nell’a-ria si concentrano polveri sottili che possono minare la salute degli abitanti. Invitare gli alunni a cercare su gior-nali e/o su internet i dati relativi alla qualità dell’aria nel loro territorio. Sintesi del lavoro fatto e brevi riflessioni.

Esempio:

AZIONIriempire un secchio d’acquaasciugare la camera d’ariaattaccare la toppaimmergere la camera d’aria nel secchioaggiungere il masticesegnare il forosfilare la camera d’aria dal copertonelasciar asciugare il masticeinfilare nel copertone la camera d’aria riparata

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FASE PER FASE

Linkografiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Ariahttp://it.wikipedia.org/wiki/PM10http://fiab-onlus.it/bici/http://www.fiab-scuola.org/http://t.co/u0nHyFOl73 http://www.air-quality.org.uk/06.phphttp://t.co/kitQwPpcSphttp://t.co/xEN5p8XqWMhttp://www.youtube.com/watch?v=n-2PLfBSGXQ

Lo sapevi che…?Se tutti gli europei cambiassero abitudini di vita, nel 2020 potremmo ridurre l’impatto dei trasporti urbani e le conseguenti emissioni di CO2, e precisa-mente di una quantità pari alla somma delle emis-sioni annuali prodotte da Irlanda, Francia, Finlandia, Belgio e Portogallo. Questo incredibile risultato potrebbe diventare realtà se tutti gli europei mo-dificassero le abitudini di vita per quanto riguarda trasporti, alimentazione, consume energetici e si-mili. La stima arriva da un rapporto dell’European Cyclists’ Federation (ECF), federazione europea dei ciclisti, cui aderisce anche l’italiana Fiab (Federazio-ne amici della bicicletta). L’ECF calcola che se ogni cittadino percorresse almeno 5 chilometri al giorno in bicicletta piuttosto che con l’automobile o l’au-tobus si «risparmierebbero» tra 33 e 72 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Senza contare i benefici per la salute e per l’organismo. Nell’auto respiriamo più inquinanti di quando cam-miniamo o andiamo in bicicletta.Usare la bici può tradursi in un notevole risparmio per tutti.

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 1 ora

SALUTE E INQUINAMENTO

Il rischio per la salute dovuto all’inquinamento ha un’im-portanza crescente. La gravità degli effetti sulla salute umana dipende dalla concentrazione degli inquinanti e può anche potenziare l’azione di altri fattori nocivi come, ad esempio, il fumo di sigaretta. All’inquinamento atmosferico è attribuibile una quota rilevante di malattie acute e croniche e addirittura una diminuzione della speranza di vita dei cittadini che vi-vono in aree con livelli di inquinamento elevato. In generale, le zone maggiormente inquinate sono quelle in prossimità di strade trafficate e di industrie. Nelle aree urbane, in cui si concentra la popolazione e si verifica una maggior presenza di auto, più del 50% delle polveri PM10 è generato dal traffico a motore.I risultati degli studi condotti negli Stati Uniti e in Eu-ropa hanno dimostrato che ad ogni incremento degli inquinanti atmosferici è associato, nei giorni immedia-tamente successivi, un incremento di eventi negativi per la salute, in misura maggiore di tipo respiratorio e cardiaco. Gli effetti a breve termine sono rappresentati da: au-mento della mortalità giornaliera, dei ricoveri in ospe-dale per malattie respiratorie e cardiocircolatorie, degli

attacchi di asma, dell’uso dei farmaci broncodilatatori. Gli effetti a lungo termine comprendono sintomi respi-ratori come tosse e catarro, aumento dei disturbi respi-ratori nei bambini, bronchite cronica e anche tumori polmonari. Bambini, anziani e soggetti malati rappre-sentano i gruppi più vulnerabili agli effetti dell’inquina-mento atmosferico.

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4b

Per quanto riguarda i bambini, essi hanno una relati-va immaturità del sistema respiratorio e immunitario; questo può portare, a parità dei livelli ambientali spe-rimentati dagli adulti, ad una più elevata suscettibilità agli inquinanti.

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FASE PER FASE

INGRANAGGI UMANI

Tempo di svolgimento: 30 minuti

Lo sapevi che…?Un ingranaggio è formato da una ruota dentata proget-tata per trasmettere movimento meccanico ad un’altra ruota. La ruota più grande si chiama corona, la più pic-cola pignone.

Formare delle coppie posizionando gli alunni schiena contro schiena. Uno dei due alunni sceglie se girare in senso orario o in senso antiorario; il compagno dovrà quindi ruotare in direzione opposta per formare un ingranaggio. Dopo un paio di volte, invertire l’alunno che decide il senso di rotazione.

È stato ormai sufficientemente dimostrato che i bambi-ni che abitano in prossimità di strade trafficate possono presentare deficit della funzione polmonare misurati al termine dello sviluppo. Questi danni sono significativi in un raggio di 500 metri dalle sedi stradali.L’esposizione alle particelle inquinanti accorcia in media la vita di ogni persona all’interno dell’Unione Europea di 8,6 mesi e i valori salgono per l’Italia a 9 mesi di vita.Inoltre dalla letteratura scientifica emerge un’associa-zione tra l’esposizione all’inquinamento atmosferico e l’insorgenza di malattie dell’apparato cardiocircolato-rio; tale esposizione è considerata un significativo fatto-re emergente di rischio cardiovascolare.

Linkografia di approfondimentoIl testo Salute e inquinamento è stato tratto e modificato dalla Relazione Sani-taria del 2011 dell’Ulss 20. Per il testo integrale, vedi al link:http://prevenzione.ulss20.verona.it/docs/RelazioniSanitarie/RS11/Relazio-neSanitaria2011.pdf http://prevenzione.ulss20.verona.it/faq_inqatm.htmImmagine a pag. 73 è scaricabile al sito:http://prevenzione.ulss20.verona.it/materiali_attmot.html

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 1 oraTempo di svolgimento: 1 ora

COSTRUIRE INGRANAGGI INGRANAGGI E BICICLETTA

Spostare l’attenzione sugli ingranaggi della bicicletta. Utilizzare la bicicletta di un alunno per fare alcune os-servazioni. Capovolgere la bici, in appoggio su manu-brio e sellino, e rispondere alle seguenti domande:

quanti ingranaggi ci sono?come sono?come si muovono?perché si muovono?

BibliografiaPrimi passi nelle scienze. La conoscenza del mondo Anna Aiolfi, Maria Carmela, Quaglietta GIUNTI Scuola (Supplemento n.3 di novembre 2012)

Proporre la seguente procedura, per costruire un ingra-naggio.

1. prendere una strisciolina di carta, piegarla a fisar-monica e incollare le estremità per creare la corona

2. ripetere l’esercizio una seconda volta con una stri-sciolina di carta per formare il pignone

3. metterle vicine e muoverle per creare ingranaggi semplici

4. per ingranaggi complessi utilizzare più ruote den-tate

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Lo sapevi che…?L’inventore israeliano Izaar Gafni ha costruito una bici di cartone riciclato, robusta, ignifuga, impermeabile e perfettamente funzionante!

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Tempo totale di svolgimento: 13 ore

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quaderni

carta

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colori

matite

tempere

pennarelli

metro o corda metrica

spago

computer

MATERIALI

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ici!

La matematica quale strumento

per osservare la realtà. Nume-

ri, movimento e una vita attiva

sono le parole chiave di questo

percorso.

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Ap

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OBIETTIVI

Compiere delle indagini Saper organizzare i dati in grafici e tabelleOrganizzare, rappresentare ed interpretare dati, in particolare con istogrammi e aerogrammiInterpretare situazioni problematiche e mettere in atto strategie risolutive

MATEMATICA

Muoversi negli spazi secondo criteri di sicurezza Organizzare le proprie condotte motorie nello spa-zio in relazione a sé, agli oggetti e agli altriRiconoscere e valutare distanzeOrganizzare i propri movimenti nello spazioCollaborare nello svolgimento dei giochi

EDUCAZIONE MOTORIA

Saper leggere le mappe e sapersi orientare con esseSapersi orientare nello spazio circostante utilizzan-do riferimenti topologici e i punti cardinaliSaper progettare percorsi

GEOGRAFIA

Saper ricavare informazioni da fonti diverseRicavare informazioni da una mappa del passatoConfrontare per ricavare analogie e differenze

STORIA

Conoscere alcuni materiali, le loro principali carat-teristiche e il loro utilizzo

SCIENZE E TECNOLOGIA

Stimolando la curiosità degli alunni e la loro espe-rienza diretta, compiere indagini, ricercare dati e utilizzare operazioni matematiche applicate alle abitudini quotidiane. Trasmettere l’idea che la ma-tematica è un modo per osservare la realtà e che può essere… molto divertente! Numeri, movimento e stili di vita attivi sono i concetti di base di questo percorso d’apprendimento.Le attività sono rivolte agli alunni di tutte le classi ma richiedono un adattamento nel grado di difficol-tà proposta, a seconda della classe.

INDICAZIONI GENERALI

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 2 ore

LA PISTA CICLABILECHI POSSIEDE LA BICICLETTA?

Tempo di svolgimento: 3 ore

Partendo dal sito

http://www.piste-ciclabili.com/regione-veneto

osservare la rete e l’elenco delle piste ciclabili nella Re-gione Veneto con indicate le seguenti caratteristiche: distanza, difficoltà, tipologia e qualità del fondo, pen-denza massima e dislivello.

Proseguire la ricerca individuando una pista ciclabile nelle vicinanze della scuola per studiarla sotto molte-plici aspetti:

posizionelunghezzalarghezzacome si presenta (ad esempio, la pavimentazione)segnaleticafrequentazione

Fare un’indagine in classe e registrare le risposte co-struendo tabelle e grafici. L’indagine può riguardare vari temi:

uso della bicicletta (es.: quante volte a settimana, per quanto tempo...)abitudini in famiglia riguardo l’uso della bicicletta (es.: chi va al lavoro o a scuola in bici?)il tipo di bicicletta (esempio: bici da uomo, da don-na, da bambino, con le rotelline o senza, da cross, rampichino, ecc.) conoscenza e utilizzo di alcune piste ciclabili

Realizzare un cartellone con i grafici ottenuti, aggiun-gendo le osservazioni dei bambini.

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 4 oreTempo di svolgimento: 1 ora

USCITA SUL TERRITORIOLA PAVIMENTAZIONE

Organizzare un’uscita a piedi o in bici lungo il percorso studiato in classe, per valutare sul campo caratteristiche e criticità. Intervistare i frequentatori della pista ciclabile per am-pliare le osservazioni e riflettere su alcuni elementi:

velocità degli spostamenti rispetto all’automobilesicurezza (es.: incroci pericolosi, presenza di segna-letica adeguata, ecc.)…

Un altro aspetto interessante da trattare con gli alunni è quello dei materiali utilizzati per la pavimentazione del-la pista ciclabile: resine, asfalti rossi, bitumi naturali, ecc.

Lettura del seguente brano:

"Nelle nostre città l'asfalto è un elemento predominan-te. Le strade, i cortili, le piazze, gli spazi nei parchi sono quasi sempre asfaltati. Grazie al lavoro di ricerca e sviluppo svolto nel settore delle costruzioni stradali, in commercio vi sono nuovi prodotti ecologici ed ecosostenibili che sfruttano pro-cessi e tecnologie nel pieno rispetto dell'ambiente. Questi prodotti sono basati sul recupero di materiali altrimenti non riciclabili allo scopo di ridurre gli impatti ambientali; eccone alcuni: asfalti rossi, conglomerati a caldo trasparenti, pavimentazioni con colorazioni su-perficiali, pavimentazioni in terra stabilizzati, malte co-lorate”.

Linkografiawww.iterchimica.it/public/download_upl.asp?dt_fl=resina-asfalti-e-bitumi

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Al termine dell’attività organizzare un pomeriggio in-sieme in cui gli alunni espongono alle loro famiglie la ricerca fatta in classe, mostrando le criticità e gli aspet-ti positivi. A conclusione dell’esposizione, insegnanti, bambini e genitori possono percorrere la pista ciclabile, ovviamente in bicicletta!

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FASE PER FASE2

Tempo di svolgimento: 2 ore

PROBLEMI

PROBLEMA 4. Giosuè parte per fare un giro in bicicletta insieme a suo papà. Parte alle ore 9.00 di domenica mattina. Si ferma a bere presso una fontanella dopo circa 2.30 ore di per-corso; prosegue per altri 45 minuti. A che ora arriva a destinazione?

PROBLEMA 5. Ieri Marta con la sua bici ha percorso 500 m per andare a scuola; nel pomeriggio é andata a giocare dalla sua amica Zoe e ha percorso 1,3 km. Quanti chilometri ha percorso Marta in tutto?

Proporre agli alunni problemi matematici riguardanti l’uso della bicicletta e delle piste ciclabili.

A seguire, alcuni esempi:

PROBLEMA 1.5 alunni hanno una bicicletta da cross, 4 i rampichini, 10 da donna: quante biciclette in tutto?

PROBLEMA 2. 10 bambini vanno a scuola in bicicletta, 3 percorrono 2 km ciascuno, 4 percorrono 1 km ciascuno, 3 bambini percorrono complessivamente 6 km. Quanti km percor-rono in tutto?

PROBLEMA 3. Cecilia, ogni mattina, prende la bici per andare a scuola; il lunedì ed il mercoledì pomeriggio va in bici a trovare la nonna. La domenica va a piedi, con la mamma, al par-co giochi. Quante volte alla settimana Cecilia prende la bici?

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Bibliografia e linkografia“ Educazione motoria” a cura di G. Pesci Armando, Roma 1987http://www.amicidellabicicletta.it/spip/ http://prevenzione.ulss20.verona.it/attmotoria_bici.htmlhttp://prevenzione.ulss20.verona.it/uso_delle_biciclette.html http://prevenzione.ulss20.verona.it/bambini_attmot.html

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 30 minuti

RUBA BANDIERA MATEMATICA

Tempo di svolgimento: 30 minuti

Giochi didattici di movimento: Ruba Bandiera Ma-

tematica.

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Allegato: vedi scheda Ruba bandiera Matematica, in Giochi didattici di movimento, a pag. 219.

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A2

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MATERIALI

Un fazzoletto, un gessetto e dei cartelli con le operazioni matematiche.

OBIETTIVI

Conoscere i nomi dei numeri e rafforzare la velocità di calcolo.

PREPARAZIONE

Preparare i cartelli con le operazioni. Con 20 studenti i risultati delle operazioni devono essere compresi tra 1 e 10. Delimitare il campo di gioco e tracciare una linea in mezzo. Fare 2 squadre ed assegnare un numero ad ogni giocatore.

Posizionare le 2 squadre ai lati del campo.

REGOLE DEL GIOCOUn insegnante tiene il fazzoletto mentre un aiutante tiene i cartelli. Al via dell’insegnante, l’aiutante mostra un cartello

e gli avversari, con il numero corrispondente al risultato dell’operazione, corrono a prendere il fazzoletto. Chi lo

prende, deve tornare al suo posto senza farsi toccare. Se ci riesce, la sua squadra guadagna 2 punti, se non ci riesce l’altra squadra ne guadagna 1. Finita la sfida, si riparte con

un’altra operazione. Vince la squadra che fa più punti.

3a 3bDESAFIO

MATERIALI

Nessun materiale.

PREPARAZIONE

2 squadre si dispongono sulle righe dei 3 metri del campo da pallavolo.

REGOLE DEL GIOCOI giocatori di una squadra allungano il braccio

destro con il palmo rivolto in alto, mentre un avversario attraversa il campo e con la sinistra

sfiora le mani degli avversari. Quando arriva davanti al bambino che vuole sfidare gli tocca la

mano. Il giocatore scelto deve scappare e tornare al proprio posto senza farsi toccare. Se viene

preso, cambia squadra. Nel turno successivo, lo sfidato diventa sfidante. I giocatori che hanno

già gareggiato non possono essere sfidati fino a che tutti i loro compagni non hanno giocato. Il gioco si conclude quando una squadra cattura

interamente l’altra.

Cla

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Giochi dal mondo: Desafio.

Allegato: vedi scheda Desafio, in Giochi dal mondo, a pag. 197.

Tempo totale di svolgimento: 20 ore e 30 minuti

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fogli

colori

pennelli

cartoline

illustrazioni di riviste

carta

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cartoncino

cartelloni

materiali poveri

MATERIALI

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...

in b

ici!

Porre l’attenzione ad abitudini

salutari e a stili di vita attivi, in

particolare grazie all’uso della

bicicletta per gli spostamenti

quotidiani.

UD

Ap

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OBIETTIVI

Sapersi inserire in una conversazione esponendo la propria esperienza e dimostrando di ascoltare con attenzione, di intervenire in modo adeguato e di esprimere il proprio punto di vistaRaccontare oralmente il proprio vissuto personale e riferirlo in senso logico Costruire idee condivise attraverso il confronto con gli altri

ITALIANO

Utilizzare gli elementi grammaticali di base del linguaggio visivo per produrre, descrivere e leggere immagini Favorire e utilizzare in modo creativo la percezione visiva per esplorare immagini, forme, oggetti Osservare immagini descrivendone gli elementi essenziali e le emozioni/impressioni suscitateProdurre immagini e rielaborarle in modo creativo attraverso molteplici tecniche, con materiali e stru-menti diversi (grafico-espressivi, pittorici ma anche audiovisivi e multimediali)

ARTE E IMMAGINE

Conoscere abitudini tipiche di altri paesi

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Con questa UDA si offre l’occasione di porre l’at-tenzione ad abitudini salutari e a stili di vita attivi, in particolare all’utilizzo della bicicletta per gli spo-stamenti quotidiani. Andare in bicicletta fa bene alla salute, all’ambiente, favorisce l’incontro fra le persone e permette di conoscere meglio il territorio. Si propongono attività riguardanti la conoscenza della bicicletta attraverso la comprensione di testi e l’utilizzo di tecniche ludiche e artistiche. Le attività sono rivolte agli alunni di tutte le classi, ma richiedono un adattamento nel grado di diffi-coltà proposta e nei tempi di esecuzione a seconda dell’età degli alunni.

INDICAZIONI GENERALI Leggere e comprendere testi per ricavare infor-mazioni, istruzioni, sequenzeAnalisi del testoRappresentare iconograficamente il finale di una filastrocca Produrre un testo con il supporto di immagini Ricercare informazioni in testi di vario genere

83

FASE PER FASE

DISEGNO E RIFLETTO

Tempo di svolgimento: 1 oraTempo di svolgimento: 2 ore

BICICLETTA

Presentare agli alunni la filastrocca Bicicletta di Bruno Tognolini. Rispondere ad alcune domande di compren-sione, per esempio:

Linkografiahttp://www.webalice.it/tognolini/doc/gbaby-01.jpg

Disegnare le sequenze della filastrocca. Per facilitare il lavoro consegnare agli alunni una scheda con alcune didascalie predisposte.

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1a 1b

Bici bici bicicletta

Cavalcioni cavalletta

Piede piede nei pedali

Ruota ruota con le ali

Quando ero piccolino

Camminavo a quattro zampe

Ora invece io cammino

Con due gambe!

Quando andavo sul triciclo

Io correvo con tre ruote

Ora corro anche più in fretta

Su due ruote con la… bicicletta!

Bici bici bicicletta

Cavalcioni cavalletta

Piede piede nei pedali

Ruota ruota con le ali

Quattro zampe

Poi due gambe

Poi tre ruote

Poi due ruote

Poi una ruota

Un piede solo

E poi niente

Volo!

BICICLETTA

Tratto da G Baby, Periodici San Paolo, n.1/2011 Gennaio.

di Bruno Tognolini

UD

P 8

All

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1a

Chi cammina a 4 zampe?Chi cammina a 2 gambe?Tre ruote. Cos’é se-condo te?Due ruote. Cos’é?Volo! Significa volo o faccio un capitom-bolo?Sai andare in bici-cletta?La usi spesso?...

Allegato: UDAp 8/n°1a pag. 230.

UD

P 8

All

eg

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Bici bici bicicletta

Cavalcioni cavalletta

Piede piede nei pedali

Ruota ruota con le ali

Quando ero piccolino

Camminavo a quattro zampe

Ora invece io cammino

Con due gambe!

Quando andavo sul triciclo

Io correvo con tre ruote

Ora corro anche più in fretta

Su due ruote con la… bicicletta!

Bici bici bicicletta

Cavalcioni cavalletta

Piede piede nei pedali

Ruota ruota con le ali

Quattro zampe

Poi due gambe

Poi tre ruote

Poi due ruote

Poi una ruota

Un piede solo

E poi niente

Volo!

BICICLETTA

Tratto da G Baby, Periodici San Paolo, n.1/2011 Gennaio.

di Bruno Tognolini

Allegato: UDAp 8/n°1b pag. 231.

Riflettere sul finale della filastrocca.

La parola Volo può essere interpretata in vari modi: ciascun alunno sceglie il pro-prio significato e di-segna il finale della filastrocca.

84

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 30 minutiTempo di svolgimento: 30 minuti

INSERISCO LE PAROLE NEL TESTOINSERISCO LE PAROLE NELLA FRASE

Inserisci le seguenti parole all’interno del periodo:

Mattias, rossa, bianca, scuola

La bicicletta di.........

é...............

e...............

Ogni giorno la usa per andare a ..............

Inserisci le seguenti parole, all’interno del testo:

casco, destra, codice, borraccia, fanalino, bicicletta, spol-verino, braccio, catarifrangenti

Quando vai in bicicletta, ricorda di indossare sempre il ……….Ricorda di segnalare con il ………. quando svolti a de-stra o a sinistra o quando ti sposti al centro della car-reggiata.Tieni sempre la …….. quando percorri una strada.Puoi uscire di sera, se la tua bici ha il ……….. e i …………… Ricorda che con il buio gli automobilisti non ti vedono!Non puoi pedalare sui marciapiedi e sulle strisce pedo-nali: devi spingere a mano la ………..Se fai un giro lungo ricorda di portare con te la…………. e lo ……….. Quando vai in bicicletta, ricorda di rispettare le regole del ………………della strada.

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 3 ore

PAESE CHE VAI, USANZA CHE TROVI!

Tempo di svolgimento: 1 ora e 30 minuti

Invitiamo gli alunni a rappresentare l’Olanda realizzan-do un cartellone con varie tecniche, utilizzando anche materiale povero: stoffa, ritagli di carta, erba, fiori, terra, illustrazioni tratte da riviste… E’ possibile svolgere l’attività o lavorando tutti insieme su un unico cartellone oppure a gruppi, ognuno con il proprio compito (ad esempio un gruppo taglia dei car-toncini colorati e crea dei tulipani, un altro ritaglia foto di biciclette, un altro disegna dei mulini, ecc.)

Linkografiahttp://www.holland.com/it/turismo/vacanze-a-tema/olanda-in-bicicletta.htm

Far conoscere le abitudini quotidiane degli olandesi relativamente all’uso della bicicletta. Chiedere se co-noscono questo paese e far procurare loro fotografie, cartoline, riviste e libri che lo rappresentino.

Lo sapevi che…?In Olanda ci sono 1010 biciclette ogni 1000 abitanti a fronte delle 440 ogni 1000 persone in Italia.

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°, 4

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LA BICICLETTA di Roberto Piumini

Presentare la poesia di Roberto Piumini. Rispondere ad alcune domande di comprensione del testo, ad esempio:

Come sono, se-condo Piumini, le ruote della bici-cletta? A che cosa le para-gona?Come sono i pen-sieri? Perché?Come sono le idee? Perché?Come sono le pa-role? Perché?Dividi il testo in tre strofe e fai tre vignette, una per ogni strofa.......

2a 2b

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P 8

All

eg

ato

2

Bicicletta

due ruote

leggere

due pensieri

rotondi

pieni di luce

per capire la strada

e sapere

dove conduce.

Bicicletta

due ruote

sottili

due idee

rotonde

piene di vento

per pensare discese

e sapere

la gioia

e lo spavento.

Bicicletta

due ruote

leggere

due parole

rotonde

piene di festa

per parlare col mondo

e sapere

quanto ne resta.

LA BICICLETTA

Tratto da Io mi ricordo quieto patato, Nuove Edizioni Romane, 1996.

di Roberto PIumini

Allegato: UDAp 8/n°2 pag. 231.

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 30 minutiTempo di svolgimento: 1 ora

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LA BICICLETTA: RIELABORAZIONE

Rielaborazione di un testo a ricalco: completa il testo della poesia di Piumini con parole a tua scelta:

Biciclettadue ruote..................due ...........rotondipieni di .......per ..............e sapere........Biciclettaun manubrio..................un .............rotondopieno di per ........e saperela gioia

e ………..

GLI AMICI DELLA BICICLETTA (FIAB)

La FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) è un’organizzazione ambientalista, riconosciuta dal Mini-stero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, che si pone come obiettivo la diffusione della bicicletta come mezzo di trasporto ecologico, economico e salutare.

Alcune delle principali iniziative e campagne FIAB sono:

treno + Bici, che ha introdotto in Italia il servizio di trasporto delle bici sui treniproposte di legge a favore della mobilità ciclistica e per la modifica del Codice della Stradaciclopista del Sole e Bicitalia, progetti che hanno favorito l’istituzione di percorsi cicloturistici sul ter-ritorio italianoattività didattiche nelle scuole in materia di educa-zione stradale e di mobilità sostenibile.

3a 3b

87

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 1 ora

3

Tra le varie iniziative di promozione della bicicletta, c’è il progetto FIAB - Progetto Scuola che promuove l’uso della bici e degli altri mezzi ecosostenibili per i tragitti casa-scuola e per il tempo libero. Il progetto riguarda:

percorsi sicuri casa-scuolaallontanamento delle auto dalle scuole con imple-mentazione di bicibus, pedibus, car-pooling, bus-progettazionemoderazione del traffico e della sosta in prossimità delle scuolepromozione dell’educazione stradale e della sicu-rezza in genereapprendimento dell’uso della bicicletta censimento e raccolta di progetti ed esperienzedefinizione di standard formativi e linee guida FIABformazione degli insegnanti e degli operatori FIABistituzione di gestori della mobilità per ogni scuolaturismo scolastico in bicicletta

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Linkografiahttp://fiab-onlus.it/bici/http://www.fiab-scuola.org/

L’INTERVISTA SIMULATA

Fornire a quattro alunni le informazioni relative alla FIAB (vedi esercizio 3b) e dar loro il ruolo di rappresentanti dell’organizzazione. Far interpretare ad altri tre/quattro alunni il ruolo dei giornalisti, che dovranno intervistare i rappresentanti partendo da alcune domande, per esempio:

Cos'é la FIAB?Quali attività propone la vostra organizzazione? Quali campagne?

A conclusione del gioco di ruolo, invitare gli alunni a ri-spondere alle domande per iscritto.

3c

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FASE PER FASE

VIVA LA BICI!

Tempo di svolgimento: 1 oraTempo di svolgimento: 30 minuti

BIMBINBICI

Dividere gli alunni in quattro gruppi e far scrivere su dei bigliettini i motivi per usare la bicicletta al posto dell’au-tomobile, concausa di sedentarietà e inquinamento ambientale.

Bimbinbici è una manifestazione nazionale organizzata dalla FIAB. Consiste in una biciclettata in sicurezza che si propone di promuovere la mobilità ciclopedonale in alternativa all'automobile. L’obiettivo principale è sen-sibilizzare le istituzioni pubbliche affinché creino una mobilità urbana sostenibile. L’evento coinvolge bambi-ni, ragazzi, genitori, nonni e tutti i cittadini che vogliono trascorrere un’allegra giornata all’aria aperta ed in buo-na compagnia, nel rispetto della sostenibilità ambienta-le e riconquistando con le loro biciclette gli spazi urbani solitamente riservati al traffico automobilistico.

Leggere il testo e porre alcune domande di compren-sione, per esempio:

Cos'é BIMBINBICI?Da chi é organizzata?

Qual é lo scopo di questa manifestazione?

Linkografiahttp://www.bimbimbici.it

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non inquinaè silenziosaoccupa poco spazioè un modo piacevole per fare del movimento non consuma carburante...

Esempio:

4a 4b

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 1 oraTempo di svolgimento: 4 ore

IL NOSTRO LIBRO DELLA BICI

Trovare un’immagine di una bicicletta e collegare ogni parola alla parte corrispondente della bicicletta:

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Realizzare un vocabolario illustrato. Ogni alunno di-segna un elemento della bicicletta, scrivendo vicino nome e funzione. Ogni disegno verrà incollato su un cartoncino per poi costruire Il nostro libro della bici!

ELEMENTI DI SICUREZZA STRADALE

Proporre l’attività descritta nell’allegato Sicurezza stra-dale per valutare le conoscenze di base e approfondire alcune semplici regole per essere un bravo ciclista!

5a 5b

Allegato: UDAp 8/n°3 pag. 232.

ruota

freno

manubrio

luce anteriore

pedale

sellino

raggi

catena

cavalletto

campanello

specchietto

catarifrangente posteriore

....

90

Tratto dall’album omonimo del 1993, Serraglio Edizioni

1. le biciclette e i pedoni non possono passare

2. portare la bicicletta a mano

3. strada riservata a pedoni e ciclisti

ELEMENTI DI SICUREZZA STRADALE

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3

Leggi le seguenti frasi e segna con una crocetta la risposta che ti sembra più adeguata.

Cosa devi fare prima di montare in sella alla tua bicicletta?

1. accendere il fanale

2. mettere le scarpe da ginnastica

3. mettere una maglietta molto colorata

Se vai in bicicletta di sera, cosa ti devi ricordare?

1. accendere il fanale

2. mettere le scarpe da ginnastica

3. mettere una maglietta molto colorata

Quando devi svoltare a destra o a sinistra, dovresti:

1. suonare il campanello

2. fermarti in mezzo alla strada e aspettare che non ci

siano automezzi

3. sporgere il braccio nella direzione di svolta

In bicicletta con gli amici, cosa dovete fare?

1. pedalare in fila

2. pedalare affiancati

3. occupare tutta la carreggiata

Cosa significa il seguente cartello?

1. le biciclette e i pedoni non possono passare

2. portare la bicicletta a mano

3. strada riservata a pedoni e ciclisti

FASE PER FASE

IL MEMORY DELLA BICICLETTA

Tempo di svolgimento: 1 oraTempo di svolgimento: 2 ore

Dividere gli alunni in coppie e consegnare la scheda dell’allegato da ritagliare per ottenere le coppie di tes-sere del Memory.

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°, 4

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Brainstorming su piccole avventure e disavventure capitate agli alunni, andando in bicicletta, da soli o in compagnia.

PERCHE’ LA BICICLETTA... ?

Proporre il testo informativo Perché la bicicletta si chia-ma bicicletta? di V. Ongini.

Bibliografia“Nel Giardino Leggo” 3 Giunti Scuola

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6

PERCHE’ LA BICICLETTA SI CHIAMA BICICLETTAdi Vinicio Ongino, Dorando Pietri e gli altri. Sinnos Editrice

La prima bicicletta è stata ideata e costruita a Parigi nel 1791.Allora si chia-mava" celerigero" ed era molto pesante, di legno, con una ruota grande e una piccola; non aveva pedali e veniva spinta puntando i piedi sul terreno. Qualche anno dopo, nel 1818, alla fiera delle invenzioni e scoperte del Congresso di Vienna fu presentato un altro modello di bicicletta chiamato "velocipede", cioè "che si spinge con i piedi".

Secondo il dizionario, la bicicletta è “una macchina con due ruote senza motore, spinta dalla forza delle gambe”. E il suo nome che viene dal greco, significa appunto “due cerchi”, cioè due ruote.

A quei tempi solo gli uomini potevano andare sul velocipede, alle donne era proibito. E non si poteva correre: chi superava i 5 chilometri all’ora prendeva la multa!

SCOPRO IL TESTO

Qual è l'argomento generale del testo?Il brano è stato diviso in tre parti, i paragrafi. Qual è l'argomen-to di ogni paragrafo?

Leggi sotto e copia nei riquadri corrispondenti:

I nonni della bicicletta.Curiosità del passato.Significato della parola bicicletta.

LEGGO E SCRIVO

Scrivi sul quaderno il titolo di ciascun paragrafo e in breve le infor-mazioni che hai trovato.

I testi informativi possono essere divisi in paragrafi. Ogni paragrafo affronta aspetti dell'argomento generale.

Allegato: UDAp 8/n°5 pag. 233.

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5

IL MEMORY DELLA BICICLETTA

Mescolare le tessere e disporle capovolte sul tavolo. Ogni giocatore a turno può girare due carte per trovare la cop-pia di tessere. Chi scopre la coppia, guadagna un punto e ha diritto ad un altro turno. Se non la trova passa il turno al compagno. Vince chi scopre il nume-ro maggiore di coppie.

Allegato: UDAp 8/n°4 pag. 232.

91

Tempo totale di svolgimento: 14 ore e 30 minuti

Tu

tte

Le

Cla

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fotografie, immagini, riviste

carta, cartelloni

matite

pennarelli

colla

forbici

spago

mollette

ferma campioni

registratore

MATERIALI

Gir

o,

gir

o m

on

do

...

in b

ici!

Un excursus storico dell’evolu-

zione della bicicletta nel tempo

e un approfondimento sull’in-

venzione della ruota, sul suo uti-

lizzo nei millenni e sul suo valore

come simbolo di ciclicità, movi-

mento ed unione.

UD

Ap

9

92

OBIETTIVI

Ordinare sequenze temporaliCogliere il concetto di durata, ciclicità e successioneConoscere le parti del giorno, i giorni della settima-na, i mesi dell’anno, le stagioniCogliere la distinzione tra passato, presente e futuroUsare linee temporali per collocare gli avvenimentiIndividuare i cambiamenti avvenuti nel tempoIndividuare tracce storiche presenti sul territorioConoscere e confrontare civiltà diverse

STORIA

93

Questa UDA propone un excursus storico dell’evolu-zione della bicicletta nel tempo: dalla sua invenzione, a quella attuale, fino ad arrivare alla creazione della bicicletta del futuro. Si propone inoltre un approfon-dimento sull’invenzione della ruota e sul suo utilizzo nei millenni per concludere con una riflessione sulla ciclicità utilizzando come strumento la ruota del tem-po.

INDICAZIONI GENERALI

FASE PER FASE1

Tempo di svolgimento: 2 ore

LA RUOTA STRUMENTO DI PROGRESSO

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°, 4

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L’attività proposta riguarda l’invenzione della ruota, im-portante non solo per i trasporti ma anche per molte applicazioni tecnologiche.

Partendo da alcune domande, ricercare alcune informa-zioni relative all’invenzione della ruota.

Domande:1. Quando è stata inventata la ruota? 2. Dove? 3. Perché? 4. Com’era?

Risposte:1. Nel 5000 a.C.2. In Mesopotamia.3. Per agevolare il trasporto e per facilitare alcune atti-

vità della vita quotidiana.4. La prima ruota era in legno con un foro in mezzo

per l’asse che univa le due ruote.

Fare una ricerca sull’uso della ruota al di fuori dei mezzi di trasporto. Esempi: ruota del vasaio, carrucola, ruota idraulica, ingranaggi, ruota per filare, volano, macine, ecc..

Lo sapevi che…?Una delle prime raffigurazioni di ruote è presente nelle immagini dello Stendardo di Ur, un reperto archeologi-co sumero risalente al XXV secolo a. C.

Linkografiahttps://it.wikipedia.org/wiki/Ruotahttp://it.wikipedia.org/wiki/Stendardo_di_Ur

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°, 4

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FASE PER FASE

LA BICICLETTA NEL TEMPO

Tempo di svolgimento: 2 oreTempo di svolgimento: 2 ore

LE RUOTE DEL TEMPO

2

Creare La ruota dei giorni della settimana. Ogni alunno disegna la propria ruota su un cartoncino, con tanti spicchi quanti sono i giorni della settimana, e scrive all’interno degli stessi il nome dei giorni. Seguire il seguente procedimento:

disegnare su un cartoncino una freccia e ritagliarlabucare il centro della ruota e la base della freccia e far combaciare i due forifissarli con dei fermacampioni

Ripetere lo stesso procedimento per i mesi e le stagio-ni e descrivere i diversi periodi attraverso colori, odori, suoni...

Cercare fotografie, immagini da riviste, stampe, ecc. che abbiano come soggetto biciclette del passato e con-frontarle con le biciclette moderne.Prendere uno spago e fissarlo alla parete; appendere le immagini al filo con delle mollette da bucato.Su un cartellone scrivere le osservazioni degli alunni, evidenziando i cambiamenti più significativi.

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°, 4

° e

Esempio:

i colori dell’autunnoil caldo del sole d’estateil profumo dei fiori di primavera......

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 1 ora

LA STORIA DELLA BICICLETTA

"La bicicletta è semplice e allo stesso tempo geniale. E’ una felice sintesi di meccanica e fantasia. Nel corso della storia non è cambiata molto, ci sono state miglio-rie, ma la struttura di base è rimasta invariata. Sono stati trovati dei disegni, attribuiti prima a Leonardo da Vinci poi ad un suo allievo, di una bicicletta simile a quella attuale, ma senza sterzo. Siamo nel 1490.Nel 1721 un nobile francese progettò e costruì il celeri-fero o velocipede, una bicicletta in legno senza sterzo né pedali. Solamente nel 1816 un ufficiale dell’esercito prussiano modificò il velocipede, in modo che potesse sterzare, e un giovane meccanico aggiunse i pedali. Poi vennero aggiunte le ruote in gomma…Oggi si parla di bici da corsa, di mountain bike, di BMX e di telaio in car-bonio”.

Rispondere alle seguenti domande:

Com’è cambiata la bicicletta nel corso degli anni?Chi ha disegnato la prima bicicletta?In che materiale è stata costruita la prima bicicletta detta velocipede?Cosa ti permette di fare lo sterzo?

Linkografiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_biciclettahttp://www.bicidepoca.com/index.php

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° e

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Lo sapevi che…?oggi costruiscono le biciclette anche in carbonio, un materiale resistente e molto leggeroil 1° giro d’Italia è stato organizzato nel 1909 dalla Gazzetta dello Sportla parola bicicletta deriva dal greco e significa due cerchile prime biciclette si spingevano con i piediun tempo, ma ancora adesso in alcuni luoghi, alle donne era proibito andare in biciclettail risciò è ancora molto usato in paesi come l’India, la Cina e alcuni stati africani. La più grande flotta di risciò è a Calcutta, in India. Un tempo, un uomo trainava direttamente il mezzo mentre oggi viene utilizzata una bicicletta.

Prima dell’invenzione dei pedali, come si muoveva il velocipede?

3b

96

FASE PER FASE

L’INTERVISTA

Tempo di svolgimento: 3 oreTempo di svolgimento: 1 ora

IL GIOCO DELLE DIFFERENZE

Proporre Il gioco delle differenze. Preparare insieme agli alunni alcune domande da rivol-gere a persone anziane, per capire come fosse utilizzata la bicicletta in passato.Stabilire le modalità dell’intervista: scritta, registrata, fil-mata.

Preparare una traccia dell’intervista, formulando delle domande guida.

Cla

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° e

Cla

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°, 4

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3c 3d

Quando eri piccolo avevi la bicicletta?Com’era fatta la tua bicicletta?La usavi spesso? Per andare dove?......

Esempio:

Tratto dall’album omonimo del 1993, Serraglio Edizioni

1. le biciclette e i pedoni non possono passare

2. portare la bicicletta a mano

3. strada riservata a pedoni e ciclisti

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1

IL GIOCO DELLE DIFFERENZE

Osserva le seguenti immagini di bicicletta e trova almeno 7 differenze tra esse ed elencale sul quaderno.

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

Allegato: UDAp 9/n°1 pag. 233.

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 1 oraTempo di svolgimento: 1 ora

MIGLIORIAMO LA BICIBICICLETTA FUTURA

Inventa la bicicletta del futuro: immagina come potrà essere e disegnala.

Partendo dall’esercizio precedente, richiedere le moti-vazioni delle modifiche e dei miglioramenti apportati alla bicicletta.

Tutt

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cla

ssi

Tutt

e le

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3e 3f

le ali per saltare le buchei razzi per superare le automobili….

Esempio:

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FASE PER FASE

BICICLETTA SPORTIVA

Tempo di svolgimento: 1 oraTempo di svolgimento: 30 minuti

Nel 1903 si disputa la prima edizione della gara di cicli-smo tra le più prestigiose al mondo: il Tour de France.

Nel 1909 è la volta del Giro d’Italia che da allora si di-sputa ogni anno sulle strade del nostro Paese. Tra i vari campioni che si sono succeduti negli anni, una delle pri-me figure significative fu quella di Costante Girardengo.

Ascoltare la canzone Il bandito e il campione di France-sco De Gregori (dall’album omonimo del 1993, Serra-glio Edizioni).

Linkografia http://it.wikipedia.org/wiki/Costante_Girardengo

Bibliografia e linkografiahttp://www.youtube.com/watch?v=oXOZBjcECPoNel giardino guida didattica 1 2 3. Tiziana Caprini, Laura Cordini, Carla Maren-zi. Giunti Scuola (vedi pag. 63) I favolosi quattro. Sussidiario 2. Renza Airoldi, Roberto Morgese, Giusi Morot-ti, Giunti Scuola (vedi pag. 97, 98, 99)

Cla

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IL BANDITO E IL CAMPIONE

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2

Due ragazzi del borgo cresciuti troppo in frettaUn’unica passione per la biciclettaUn incrocio di destini in una strana storiaDi cui nei giorni nostri si è persa la memoriaUna storia d’altri tempi, di prima del motoreQuando si correva per rabbia o per amoreMa fra rabbia ed amore il distacco già cresceE chi sarà il campione già si capisceVai Girardengo, vai grande campioneNessuno ti segue su quello stradoneVai Girardengo, non si vede più SanteÈ dietro a quella curva, è sempre più distante.E dietro alla curva del tempo che volaC’è Sante in bicicletta e in mano ha una pistolaSe di notte è inseguito spara e centra ogni fanaleSante il bandito ha una mira eccezionaleE lo sanno le banche e lo sa la questuraSante il bandito mette proprio pauraE non servono le taglie e non basta il coraggioSante il bandito ha troppo vantaggio.Fu antica miseria o un torto subitoA fare del ragazzo un feroce banditoMa al proprio destino nessuno gli sfuggeCercavi giustizia ma trovasti la Legge.Ma un bravo poliziotto che sa fare il mio mestiereSa che ogni uomo ha un vizio che lo farà cadereE ti fece cadere la tua grande passioneDi aspettare l’arrivo dell’amico campioneQuel traguardo volante ti vide in manetteBrillavano al sole come due bicicletteSante Pollastri il tuo Giro è finitoE già si racconta che qualcuno ha tradito.Vai Girardengo, vai grande campioneNessuno ti segue su quello stradone Vai Girardengo, non si vede più SanteE’ sempre più lontano, è sempre più distanteSempre più lontano, sempre più distante…Vai Girardengo, non si vede più SanteSempre più lontano, sempre più distante...

IL BANDITO E IL CAMPIONE

Tratto dall’album omonimo del 1993, Serraglio Edizioni

di Francesco De Gregori

Riflettere sulle tema-tiche principali:

la figura positiva del campioneil valore dell’a-micizialo sport come espressione di ri-scatto sociale.....

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Allegato: UDAp 9/n°2 pag. 234.

Tempo totale di svolgimento: 31 ore

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carta

cartoncino

forbici

colla

colori

riviste

giornali

libri

MATERIALI

Mangiare sano e fare tanto mo-

vimento per crescere bene e per

avere un migliore rendimento

fisico e mentale.

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Ap

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OBIETTIVI

Compiere indagini, tabulare dati e interpretarliAmpliare il proprio orizzonte culturale attraverso ricerche sulle abitudini alimentari nel mondoConoscere le caratteristiche di uno stile di vita sano in termini di movimento e di sana alimentazioneConoscere la piramide alimentare

SCIENZE

Mangiare sano ed avere stili di vita salutari significa crescere bene e avere un migliore rendimento fisico e mentale. Tutto ciò contribuisce ad evitare l’insor-gere di patologie (es. diabete, malattie cardiovasco-lari, obesità, ecc.) legate alla sedentarietà e ad un’a-limentazione sbilanciata (ricca di proteine, grassi e zuccheri, povera di fibra e ad alta densità energeti-ca). E’ possibile proporre questo percorso come trasver-sale poiché l’educazione alimentare è un obiettivo formativo che va al di là di un unico percorso disci-plinare.Le attività proposte variano sia nel contenuto sia nel grado di difficoltà; possono quindi essere utilizzate adattandole alle diverse classi.

INDICAZIONI GENERALI Conoscere alcune caratteristiche relative agli ali-mentiConoscere l’origine e/o la provenienza di alcuni alimenti Conoscere qualche piatto tipico dei diversi popoli

101

FASE PER FASE

L’ALIMENTAZIONE SANA

Tempo di svolgimento: 1 ora

Una corretta alimentazione in età scolare è fondamen-tale per la crescita. I bambini vanno incoraggiati a se-guire un’alimentazione varia, senza mai trascurare di consumare quotidianamente frutta ed ortaggi, secon-do il modello mediterraneo. Alcuni consigli:

1. Consuma la prima colazione, suddividi opportuna-mente la tua alimentazione nel corso della giornata

2. Scegli più frequentemente ortaggi e frutta.3. Evita di eccedere nel consumo di alimenti dolci e

di bevande gassate, e di concederti con troppa fre-quenza i piatti tipici del fast-food all’americana.

4. Fai cinque pasti al giorno.5. Dedica almeno 1 ora al giorno all’attività fisica e al

movimento (giocare all’aperto, andare in bicicletta da solo o in compagnia, camminare, ecc.).

Lo sapevi che…?Nel bambino e nell’adolescente, ossia dai 5 ai 18 anni è consigliata almeno un’ora di attività motoria al giorno, di tipo moderato o intenso, ad esempio: ogni tipo di at-tività sportiva, passeggiare col cane, andare in bicicletta o camminare per strada, fare le scale a piedi, aiutare la mamma nei lavori domestici, giocare con gli amici…

Linkografiahttp://www.azioniperunavitainsalute.it/Raccomandaz_Omshttp://www.diamociunamossa.it/files/dumDownload/guida_genitori.pdf

Linkografiahttps://www.okkioallasalute.it/?q=node/74http://www.inran.it/648/linee_guida.htmlhttp://prevenzione.ulss20.verona.it/igiene2_sorveglianza_nutrizionale.htmlhttp://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=1714&area=stiliVita&menu=progettihttp://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_3_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=dossier&p=dadossier&id=3http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=1715&area=stiliVita&menu=progetti

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FASE PER FASE

LA PIRAMIDE ALIMENTARE

Tempo di svolgimento: 30 minuti

La Piramide alimentare è stata ideata nel 1992 dal Di-partimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, come stru-mento chiaro ed immediato per informare la popolazio-ne ed invitarla a seguire una dieta varia ed equilibrata. Al vertice della piramide si trovano gli alimenti che si dovrebbero consumare in piccole quantità e solo occa-sionalmente; in basso, quelli da consumare in maggior quantità e maggior frequenza.In tale piramide gli alimenti erano classificati in 6 grup-pi:

cereali e derivati verdura e fruttalatte e latticinicarne, pesce, uova e legumi secchizuccherigrassi

La piramide alimentare è un modello grafico di riferi-mento per orientare le scelte nutrizionali nel corso della settimana e non nella singola giornata. Si rifà al modello alimentare mediterraneo riconosciuto protettivo per la salute già dagli studi di Ancel Keys e che ha insito il con-cetto della moderazione. Quest’ultimo aspetto è assai attuale nell’impegno della società a contrastare gli sprechi alimentari. Nel mondo ci sono situazioni contrastanti di eccesso e carenza di cibo con fenomeni di obesità, dovuti ad ipe-ralimentazione e carenze nutrizionali, dovute a sottoali-mentazione e povertà.Tu

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 2 ore

IL PUZZLE DELLA PIRAMIDE

Tempo di svolgimento: 1 ora

BRAINSTORMING

Dividere gli alunni in gruppi di quattro o cinque e far rispondere alle seguenti domande sulla piramide ali-mentare:

COS'È?PERCHÉ è stata ideata?QUANDO è stata costruita?DOVE?Subisce variazioni?…se si, PERCHE’?

Confrontare e scegliere le risposte più chiare e precise; scrivere su un cartellone domande e risposte condivise.

Disegnare su un cartellone una piramide alimenta-

re senza contenuti.

Disegnare gli alimenti principali:

tipi di frutta e verdura

latticini

carne

condimenti

cereali

......

Collocare i singoli disegni sul cartellone negli spazi

appropriati.

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FASE PER FASE2

Tempo di svolgimento: 3 ore

DIMMI COSA MANGI!

Il laboratorio è pensato per riflettere sul proprio stile ali-mentare e per orientare i bambini, e quindi le famiglie, verso comportamenti alimentari più salutari.Ogni bambino fa una rilevazione del cibo che assume durante la giornata, disegnando o scrivendo gli alimen-ti in una tabella. Stabilire la durata della rilevazione, ad esempio, una giornata, un fine settimana, una settimana.

Variante 2:

tabulare i dati sul computer per costruire grafici o aero-grammi.

Riflettere sui dati emersi, aiutandosi con la seguente traccia:

ci sono alimenti che consumi spesso?ci sono alimenti che consumi raramente? ci sono alimenti presenti nella piramide che non consumi mai? perché?tra gli alimenti sani che non mangi mai o raramente, quali vorresti mangiare più spesso?......

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Riflettere sulle strategie per migliorare lo stile di vita.Invitare i bambini a fare proposte o a dare consigli ai compagni che non mangiano spesso gli alimenti alla base della piramide, come frutta, verdura e cereali.

colazionemerendapranzomerendacena

LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM

Variante 1:

i bambini ritagliano gli alimenti dalle pubblicità di gior-nali/riviste/dépliant e poi incollano le figure sulla tabel-la.

105

FASE PER FASE3

Tempo di svolgimento: 3 ore

IL GIOCO DEI CIBI

Per conoscere meglio e quindi poter utilizzare nella die-ta alimenti vari, aiutiamo gli alunni a creare La Carta d’i-dentità degli alimenti.

ritagliare dei cartoncini (10 x 15 cm) di vari coloriscegliere un gruppo di alimenti: cereali, frutta, ver-dura, ecc.ritagliare illustrazioni o disegnare gli alimentiincollare la figura o il disegno sul cartoncinosul retro scrivere le caratteristiche dell’alimento, come ad esempio la carne contiene proteine; frut-ta e verdura contengono acqua, fibra, vitamine, sali minerali...

Prendere cartoncini dello stesso colore per ogni gruppo di alimenti.

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verde, per la verdurarosso, per la fruttaviola, per alimenti che apportano proteine quali carne, pesce, uova, legumi, formaggi

Esempio:

bianco, per alimenti che apportano calcio e protei-ne, come latte e latticini aracione, per alimenti ricchi in carboidrati comples-si, per esempio pane, pasta, riso, biscottirosa, per alimenti che apportano carboidrati sem-plici come dolci, bibite, succhi di frutta, caramelle, dolciumigiallo, per condimenti che contengono grassi, per esempio burro, olio, panna, margarina, maioneseblu, per l’acquaecc...

Il gioco si può fare a piccoli gruppi. Distribuire i cartellini in numero uguale a ciascun gruppo. A turno un grup-po prende un cartellino dal proprio mazzetto e mostra l’immagine al gruppo avversario, che deve dire almeno una delle caratteristiche scritte dietro al cartellino. Ogni caratteristica individuata correttamente fa guadagnare un punto; vince il gruppo che ha totalizzato più punti. Se non si risponde correttamente, il bambino che ha mostrato l’immagine legge il retro del cartellino, così tutti imparano e conoscono le caratteristiche degli ali-menti.

106

FASE PER FASE

LA MERENDA INTELLIGENTE

Tempo di svolgimento: 3 oreTempo di svolgimento: 1 ora

Focalizzare l’attenzione sulla merenda che i bambini portano a scuola:

che tipo di merendina? dolce o salata? frutta? cosa portano da bere?

Tabulare i dati ed inserirli in un grafico.

Confrontare le indicazioni della piramide alimentare con quanto emerso dall’indagine e riflettere su quali sono i possibili miglioramenti da apportare.C

lass

i 3°,

e 5

°

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°, 4

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CREA LO SLOGAN

Creare slogan per pubblicizzare le buone abitudini ali-mentari, accompagnati da disegni o immagini.

Linkografiahttp://www.piramidealimentare.it/www.piramidealimentare.it/files_allegati/piramide.pdf www.piramidealimentare.it/files_allegati/guida.pdf

Cinque porzioni di frutta e verdura al giorno tolgo-no il medico di torno!

Mangio verdura … e corro in salita come se fossi in pianura!

Esempio:

5a4

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 30 minuti

6IL GIOCO DELL’OCA MULTILINGUE

Tempo di svolgimento: 5 ore

LA SETTIMANA DELLA MERENDA SANA

Distribuire ad ogni bambino una copia del Gioco dell’oca in-titolato Una giornata tutta in salute e farlo eseguire a gruppi, per esempio duran-te la ricreazione.

Proporre un’iniziativa per sensibilizzare i bambini e le famiglie verso la scelta di merende salutari:

stabilire una merenda sana (frutta, yogurt, una ca-rota, ecc.)concordare con i genitori la modalità di attuazione, ad esempio tutte le settimane, la seconda settima-na di ogni mese, ecc.costruire un segnalibro che aiuti a ricordare la me-renda stabilita per La merenda intelligenteinvitare al consumo di acqua del rubinetto

Lo sapevi che…?Il consumo di uno spuntino a metà mattina e/o a metà pomeriggio può essere utile alla funzionalità del corpo umano in quanto:

attenua la sensazione di fame in tarda mattinata e/o tardo pomeriggio;favorisce il miglioramento dell’umore;potenzia le capacità di apprendimento, in partico-lare la memoria

Linkografiahttp://www.dors.it/cmfocus/alleg/manuale_docenti.pdfhttp://www.piramidealimentare.it/files_allegati/guida.pdfhttp://www.inran.it/654/Bevi_ogni_giorno_acqua_in_abbondanza.html

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1

IL GIOCO DELL’OCA

Il gioco può essere scaricato al link:http://prevenzione.ulss20.verona.it/docs/AttivitaMoto-ria/Materiali/0612-ENERGIE-gioco-oca-A3.pdfo richiesto a:[email protected]

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FASE PER FASE

PIATTO UNICO O PIU’ PORTATE?

Tempo di svolgimento: 1 oraTempo di svolgimento: 2 ore

8MEMORY: CIBI DAL MONDO

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Un altro campo di ricerca può essere il confronto, attra-verso somiglianze, differenze e osservazioni, tra i nostri piatti tipici e quelli di altre culture. Ad esempio, in molte culture i legumi e i cereali sono utilizzati di più rispetto alla nostra, oppure non ci sono più portate ma un piatto unico.

Per conoscere e ricordare i piatti tipici di altre culture, costruire un memory. Ritagliare dei cartoncini e su al-cuni di essi incollare dei disegni o figure di alimenti e sui rimanenti i nomi degli stessi.Terminata la preparazione si inizia il gioco accoppiando le carte. Per gli alunni di prima e seconda, proporre una moda-lità di gioco più semplice: anziché far corrispondere ad ogni alimento il proprio nome, accoppiare un’altra im-magine dello stesso alimento e a voce indicare il nome corretto. Variante: alimenti e nomi in inglese

Linkografiahttp://www.dossier.net/ricette/piatti_tipici/internazionali/index06.htmlwww.cucinainternazionale.com

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Esempio:

tajine (Marocco)ugali (Tanzania)paella (Spagna)

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FASE PER FASE

NEL MIO PIATTO IL MONDO!

Tempo di svolgimento: 1 oraTempo di svolgimento: 1 ora

CACCIA ALLA NOTIZIA

109

Ricostruire la storia degli alimenti che troviamo sulla nostra tavola. Dopo aver indirizzato gli alunni alla ricerca, ricostruire la storia della coltivazione di alcune piante diffuse nella nostra alimentazione, per esempio la provenienza della patata, del pomodoro, dell’albicocca ecc.Associare ad ogni alimento un colore e tingere sul pla-nisfero i paesi o le regioni di provenienza degli alimenti. Si scoprirà che:

NEL NOSTRO PIATTO C'E’ IL MONDO!

Cercare la notizia più interessante o curiosa riguardante un alimento come, ad esempio, il pane, il cacao, la pizza, ecc.

A conclusione della ricerca, la classe vota la notizia più interessante o curiosa.

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 4 ore

IL CIBO DOVE NON C’E’INSIEME PER NUTRIRE IL MONDO

Tempo di svolgimento: 2 ore

Vedere il filmato I bambini ci insegnano come affrontare la fame e discuterne classe. Vai al seguente indirizzo:

http://www.youtube.com/watch?v=zoREXT8qT7g&feature=player_embedded

Organizzare con la famiglia e/o con gli amici un pic-nic a base di frutta e verdura. Successivamente:

scoprire da quale paese provengono originaria-mente i prodottiinformarsi su come hanno raggiunto il nostro paese

Molte varietà di frutta e di verdura sono scomparse per sempre dal pianeta terra con il cambiare dei gusti ali-mentari e hanno smesso di crescere per varie ragioni.

chiedere ai propri familiari se ci sono dei cibi che ricordano di aver mangiato nel passato e che oggi non riescono più a trovarecondividere le informazioni raccolte da ciascun alunno

Tutt

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Cla

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°, 3

°, 4

° e

5°Consultare i kit formativi per scuole realizzati dalla Fao

sui temi dell’alimentazione e della fame nel mondo, comprendenti il video precedente e molto altro mate-riale.

http://www.progettonoa.it/kit-formativo

Linkografia di approfondimento in inglesehttp://www.fao.org/getinvolved/worldfoodday/wfd-poster-contest/en/#ad-image-0

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112

SCUOLA SECONDARIA

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CALLIGRAMMI IN MOVIMENTO

ORIENTARSI ATLETICAMENTE

DALLE TERRE FERTILI ALL’ORTO IN CLASSE

MUOVITI CON GUSTO...

... E MANGIA GIUSTO!

DALL’AZIONE ALLA SPERIMENTAZIONE

GLOBALIZZIAMO GLI STILI DI VITA SANI

CITIUS! ALTIUS! FORTIUS!

LO STRANO CASO DI... TANTO MOVIMENTO E CIBO SANO!

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Contenuti a cura di Silvia Caporaso, Alice Silvestri, Giulia Vicenzi

Tempo totale di svolgimento: 7 ore

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PR

IMA Associare l’attività motoria ad altre

discipline per aumentare la cono-scenza e la pratica dell’attività fisica nelle ore curricolari, con un approc-cio interdisciplinare. Partendo da una proposta pratica, far riflettere gli studenti su alcuni testi in lingua italiana o straniera per poi mettersi alla prova con giochi di movimen-to.

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OBIETTIVI

Riconoscere gli elementi della poesia tradizionaleRiconoscere legami di suono e di significatoRiflettere sul contenuto dei testi poeticiAnalizzare e creare calligrammi

ITALIANO

Espandere il campo semantico dello sportRiflettere sulla lingua (uso del present simple, there is/there are, I like/I don’t like…)Descrivere con semplici frasi un’attività sportivaRiconoscere e creare legami di suono

LINGUA STRANIERA (INGLESE)

Consolidare le capacità coordinativeSaper valutare le proprie capacità e performanceRappresentare idee, stati d’animo e storie mediante gestualità e posture, individualmente, a coppie o in gruppoRiflettere sulle caratteristiche delle singole discipli-ne sportiveDistinguere le attività aerobiche da quelle anaero-biche

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Nell’ottica di promuovere uno stile di vita più attivo in ambito scolastico, la presente unità didattica di apprendimento nasce dall’idea di associare l’attività motoria ad altre discipline scolastiche, quali l’italiano e la lingua straniera, come mezzo per aumentare le conoscenze ed anche la pratica dell’attività fisica nel-le ore curricolari con un approccio interdisciplinare. Partendo da una proposta pratica, viene chiesto agli studenti di riflettere su alcuni testi in lingua italiana e in una lingua straniera o, quando possibile, nella propria lingua madre nel caso di studenti di origine immigrata, per poi mettersi alla prova con giochi di movimento.Lo sviluppo delle varie fasi dell’UDA tiene conto di un approccio interculturale atto a valorizzare tutti gli alunni del gruppo classe.

INDICAZIONI GENERALI Analizzare il linguaggio della favola e riconoscerne la struttura, i tempi e i luoghiRiconoscere e analizzare la moraleConfrontare favole di paesi diversi

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FASE PER FASE1

Tempo di svolgimento: 1 ora Tempo di svolgimento: 1 ora

IL CALLIGRAMMA DELLA BICICLETTAPAROLE CON IL CORPO

Proporre il gioco didattico di movimento Parole con il corpo. Predisporre cartellini relativi a nomi di attività motorie e sportive e ad oggetti o indumenti utilizzati in tale disci-plina e analizzare da un punto di vista fonetico le parole proposte nel gioco.

Leggere la poesia La bicicletta di Roberto Piumini e completare gli esercizi proposti nell’allegato.

2a

Allegato: vedi scheda Parole con il corpo, in Giochi di-dattici di movimento, pag. 220.

Riscrivi ora la poesia con la forma grafica della bicicletta.

Biciclettadue ________________due pensieri___________pieni di _________per capire la stradae sapere dove conduce.Biciclettadue ruote ___________due _________ rotondepiene di ventoper pensare discese

e saperela gioia e lo _______________.Bicicletta due ruoteleggeredue ___________rotondepiene di ________per parlarecol __________e saperequanto ne resta.

Roberto Piumini

LA BICICLETTA

Osserva la seguente immagine e, con la tua fantasia, prova a completare il testo della poesia La bicicletta di Roberto Piumini.

CREARE UN CALLIGRAMMA

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Allegato: UDAs1/n°1a, pag. 234.

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MATERIALI

Cartellini.

OBIETTIVI

Potenziamento della conoscenza dell’alfabeto e del lessico.

PREPARAZIONE

Preparare i cartellini con le lettere dell’alfabeto o con le parole di un’area lessicale scelta.

REGOLE DEL GIOCO

Fare 2 o più squadre. L’insegnante estrae

un cartellino con la lettera o la parola che le squadre devono rappresentare con il corpo, senza sdraiarsi a terra. Nel caso delle lettere, tutti i componenti possono rappresentare la lettera estratta. Vince la squadra che scrive il maggior numero di lettere o parole in modo corretto.

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 40 minutiTempo di svolgimento: 1 ora

CALLIGRAMMI SPORTIVI CALLIGRAMMI IN LINGUA

Seguendo le indica-zioni contenute nella scheda allegata com-porre calligrammi relativi agli oggetti utilizzati negli sport.

La compagnia dei Lettori, 1B, p. 18-20, Paravia Mondadori Ed., 2005, Torino.La compagnia dei Lettori, 1A, p. 353-70, Paravia Mondadori Ed., 2005, Torino.- http://www.flickr.com/photos/elisadm/3806410356/in/photostream/- http://www.treccani.it/vocabolario/calligramma/

Bibliografia e linkografia

Ripetere l’attività di creazione di un calligramma utiliz-zando la propria lingua madre o una lingua straniera.

2b 2c

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1b

CREARE UN CALLIGRAMMA

Pensa ora ad oggetti o indumenti che si usano per praticare una o più attività sportive.

Scegline uno, scatta una foto o cerca la sua immagine su internet, stampala e incollala nel box n.1.

Box n° 1

A cosa ti fa pensare? Di che colore è? Come è fatto? Quan-do si usa? Dove? ... Usa queste doman-de per creare una poesia in rima che parli dell’oggetto e scrivila nel box n. 2.

Box n° 2

Nel box n. 3 riscrivi la poesia con la forma grafica dell’oggetto scelto.

Box n° 3

Allegato: UDAs 1/n°1b, pag. 235.

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2

LET’S CREATE A CALLIGRAM!

I like (what sport?)

because it is

I play it (when?)

and I use (what object?)

In this sport there are (How many players?)

they play together in (where?)

Scegli una palla/pallina e pensa allo sport nel quale viene usata. Prova a rispondere alle seguenti domande: cosa ti piace di questo sport e cosa non ti piace? Cosa c’è/ci sono? Com’è questo sport?

Riscrivi ora la poesia con la forma grafica della palla/pallina scelta.

Allegato: UDAs 1/n°2, pag. 235.

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 1 ora Tempo di svolgimento: 20 minuti

43SALTO DELLA CORDA

Proporre il gioco didattico di movimento Salto della cor-da.

Chiedere agli studenti di recitare a memoria i propri cal-ligrammi, in italiano o in altre lingue.

AEROBICO O ANAEROBICO?

Rispondere alle domande sul tipo di sforzo fatto duran-te il gioco precedente:Era prevalentemente ae-robico o anaerobico? Di che intensità? Cosa è suc-cesso al corpo durante l’attività? Quali sensazioni hai provato?

- http://www.nhlbi.nih.gov/health/public/heart/obesity/wecan/- http://prevenzione.ulss20.verona.it/docs/AttivitaMotoria/Dialogo/210_219_Dossier.pdf- http://prevenzione.ulss20.verona.it/bambini_attmot.html - http://www.newsletterattivitamotoria.info/- http://www.fitness.gov/blog-posts/promoting-health-equality.html- http://www.eufic.org/article/it/expid/Tipi-esercizio/- http://it.wikipedia.org/wiki/Esercizio_aerobico- http://it.wikipedia.org/wiki/Esercizio_anaerobico- http://www.my-personaltrainer.it/allenamento/aerobico-anaerobico.html

Linkografia

Riflettere sulle differenze tra sforzo aerobico e ana-erobico con l’aiuto della scheda allegata.

Allegato: vedi scheda Salto della corda, in Giochi didat-tici di movimento, pag. 223.

UD

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All

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3

AEROBICO O ANAEROBICO?

Nel lavoro ___________, i muscoli

prima bruciano il glucosio, poi i grassi,

ma quando l’ossigeno non basta più, si

prendono le riserve di zuccheri di fegato,

reni e muscoli. L’energia si consuma

rapidamente e lo sforzo fa aumentare

la concentrazione di acido lattico nei

muscoli che produce un veloce affatica-

mento muscolare.

Il lavoro __________ è caratterizzato

da uno sforzo fisico prolungato ma

con intensità leggera o moderata ed

è in grado di mantenere le pulsazioni

cardiache costanti. Per i primi 15 minuti,

l’organismo trae energia dalle riserve

di zuccheri, dopo di che va a utilizzare i

lipidi depositati.

Inseriscile nella colonna esatta.

La marcia

Il salto in lungo

Quali delle seguenti attività sportive sono prevalentemente aerobiche e quali prevalentemente anaerobiche?

Lo squash, la marcia, la corsa di resistenza, i salti, lo sci di fondo, il salto in lungo, il tennis, il nuoto prolungato, la cyclette, il ciclismo, la corsa veloce, il sollevamento pesi, i 100 metri.

E tu, sei migliore nel lavoro aerobico o in quello anaerobico?Quale preferisci? Perché?

Allegato: UDAs 1/n°3, pag. 236.

118

MATERIALI

Una corda.

OBIETTIVI

Approfondire un’area lessicale. Preferire

liste di parole o filastrocche.

PREPARAZIONE

A turno 2 bambini fanno girare la corda in

modo cadenzato.

REGOLE DEL GIOCO

Uno, due o più bambini saltano e, ad

ogni salto, recitano una filastrocca,

cantano o ripetono una lista di parole (

giorni della settimana, mesi dell’anno, una

tabellina, ecc.).

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 1 ora e 30 minuti Tempo di svolgimento: 30 minuti

65LA LEPRE E LA TARTARUGA CHI DORME NON PIGLIA PESCI

Chiedere agli alunni se conoscono favole o fiabe in cui si parla di attività sportive.

Proporre la lettura della favola La lepre e la tartaruga e concentrarsi sull’analisi della morale. Fare l’analisi del linguaggio e della struttura della favola.

La compagnia dei Lettori, 1A, p. 190, Paravia Bruno Mondadori Ed., 2005, To.

Bibliografia

Lo sapevi che…?In Sudafrica si gioca a Mbube Mbube. Vai alla scheda a pag. 202 per scoprire le regole del gioco.

Partendo dal proverbio Chi dorme non piglia pesci chiedere agli alunni se conoscono proverbi o modi di dire in altre lingue.

Chiedere se conoscono altri modi di dire o proverbi che abbiano a che fare con lo sport e il movimento. Raggrupparli insieme in un cartellone plurilingue.

Un altro italiano, p. 78 - 79, Sei, 2008, Torino.

Bibliografia

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Su

da

fric

a

MATERIALI

Due fazzoletti.

PREPARAZIONE

Due bambini a scelta vengono bendati per fare uno il leone (mbube in Zulu) e l’altro l’antilope (impala) mentre i compagni si dispongono in cerchio.

REGOLE DEL GIOCO

Il leone cerca di prendere l’antilope. I bambini in cerchio chiamano il leone Mbube-Mbube! aumentando l’intensità o diminuendola a seconda che il leone si avvicini o meno all’antilope. Il leone ha un minuto di tempo per riuscire a cacciare l’antilope. Finito il tempo, si scelgono

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Tempo totale di svolgimento: 11 ore e 30 minuti

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IMA Un percorso per migliorare

la capacità di orientarsi e di

muoversi sul territorio con ef-

ficacia attraverso lo studio del-

la geografia, della storia, dell’i-

taliano unitamente alla pratica

dell’attività motoria.

UD

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OBIETTIVI

Riconoscere gli elementi caratterizzanti il testo narrativo letterario e non

ITALIANO

Approfondire le principali forme di rappresentazio-ne grafica (ideogrammi, istogrammi, diagrammi a barre) e cartografica (carte fisiche, politiche, stradali, tematiche, topografiche e topologiche)Ampliare i concetti di: distanza itineraria, distanza economica in termini di tempo e costi, reticolo geo-grafico, coordinate geografiche (latitudine, longitu-dine, altitudine), fuso orarioOrientarsi sul territorio con l’uso della carta topogra-fica, della pianta, della bussolaOperare confronti tra realtà territoriali diverse

GEOGRAFIAUtilizzare efficacemente le proprie capacità coor-dinative (accoppiamento e combinazione dei mo-vimenti, differenziazione, equilibrio, orientamento, ritmo, reazione, trasformazione, …)Modulare e distribuire il carico motorio-sportivo secondo i giusti parametri fisiologici e rispettare le pause di recuperoApprendere tecniche di miglioramento delle capa-cità condizionali (forza, rapidità, resistenza, mobilità articolare)

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

L’unità di apprendimento propone un percorso attra-verso lo studio della geografia, della storia e dell’ita-liano che, unito alla pratica dell’attività motoria, per-mette agli alunni di migliorare le proprie capacità di orientamento nello spazio e di sapersi quindi muove-re sul territorio con efficacia.

INDICAZIONI GENERALI Leggere silenziosamente e ad alta voce utilizzando tecniche adeguateRiscrivere e riadattare un testo narrativo e descrit-tivo (riassumere, espandere, introdurre nuove parti, spostare paragrafi, fare una parafrasi ecc.)

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FASE PER FASE1 2

Tempo di svolgimento: 2 oreTempo di svolgimento: 1 ora

CERCA IL BERSAGLIO ORIENTARSI NELLO SPAZIO

Gioco linguistico di movimento Cerca il bersaglio. Le finalità del gioco sono:

sapersi orientare nello spaziosaper dare indicazionisaper comprendere le indicazioni, mettendole in pratica.

Studiare geografia significa in primo luogo sapersi orientare nello spazio; ciò implica abilità che vanno dall’individuazione dei punti cardinali alla lettura dei diversi tipi di carte geografiche.

Nuovo Atlante Misto, p. 2-17, Edizione compatta, Fabbri Ed., 2011, Milano.

Bibliografia

Materiali: Planisfero, Mappe, Atlante

Si propone quin-di di leggere e studiare, indivi-dualmente e/o collettivamente, testi che trattino questi argomen-ti.

Allegato: vedi Cerca il bersaglio, in Giochi didattici di movimento, pag. 224.

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MATERIALI

2 strisce di stoffa, 4 cerchi, 2 palloni e 1gessetto.

OBIETTIVI

Riconoscere le indicazioni verbali date dai compagni.

Migliorare la precisione dei termini utilizzati

PREPARAZIONE

Dividere la classe in 2 squadre e il campo di gioco a metà. Posi-

zionare 2 cerchi alle estremità (massimo 10 m dalla partenza).

Tracciare una linea curva a 2 metri dai cerchi. Far sedere le 2

squadre sulla linea di fondo campo.

REGOLE DEL GIOCO

Ogni squadra sceglie 2 giocatori, un cercatore bendato e un

guastatore, che si posizionano sulla linea di metà campo. Il gua-

statore fa girare il cercatore e gli consegna il pallone. I compagni

dei cercatori guidano con le grida il proprio compagno verso il

cerchio per recuperare il pallone, e poi fino alla linea. Arrivati

qui, i cercatori hanno 3 lanci per centrare il bersaglio (il cerchio).

In caso di errore, il guastatore aiuta il compagno a recuperare la

palla, mentre quelli seduti danno indicazioni per correggere il

lancio. Chi fa centro guadagna 1 punto. Se nessuno ci riesce, si

torna al posto con 0 punti e si cambiano i cercatori e i guastato-

ri. Vince la squadra che fa più punti.

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 2 ore Tempo di svolgimento: 2 ore + uscita

43UNA BUSSOLA SPECIALE DOVE MI MUOVO?

Approfondire l’argomento dell’invenzione della bussola.

Linkografiahttp://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/files/2010/01/comprensio-ne_03.pdfhttp://www.treccani.it/enciclopedia/bussola_(Enciclopedia-dei-ragazzi)/http://qualcosadafare.com/guide-fai-da-te/come-costruire-una-bussolahttps://it.wikipedia.org/wiki/Orientamento_%28sport%29

Ricercare una mappa del quartiere e segnare i luoghi dove è possibile fare sport (campi da calcio, da basket, da pallavolo, piscine, palestre, così come piazze e tutti i luoghi che vengono in mente agli studenti dove sia possibile praticare attività sportive strutturate e non).

Organizzare un percorso attraverso i luoghi segnati in mappa e progettare un’uscita nel quartiere per andare a vederli.Suggerimento: si potrebbe organizzare una caccia al tesoro per mantenere più viva l’attenzione da parte degli alunni durante l’uscita didattica

Materiali: 1 mappa del quartiere in formato A3 per stu-dente.

Lo sapevi che…?L’orienteering è una disciplina sportiva nata più di un secolo fa nei paesi scandinavi.Vai alla scheda a pag. 248 per un approfondimento sulla disciplina.

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UNA BUSSOLA SPECIALE

Occorrente: riordina le lettere delle parole e trova il materiale necessario.

1 claaimta

calamita

1 iebicrche di plastica o vetro

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1 potpa di sughero

1 aog

Procedimento: riordina le diverse fasi.

Infine mettere il tutto nel bicchiere stando attenti che galleggi. A questo punto la calamita si dovrebbe comportare come l’ago di una bussola, indicando il nord.

4

Prendere la calamita e metterla a contatto con l’ago in modo che si magnetizzi.

Prendere il bicchiere e riempirlo d’acqua (non fino all’orlo).

Una volta che la calamita ha attratto verso di sè l’ago, tagliare un pezzo del tappo di sughero (una fettina) e metterci la calamita dentro, fissan-dola con un po’ di nastro adesivo.

Costruire insieme agli studenti una bussola. Vedi allegato a pag. 236 Far svolgere una ri-cerca: Chi ha inventa-to la bussola? Dove? Quando? A cosa ser-ve? Creare un cartellone con le informazioni raccolte.

Allegato: UDAs 2/n°1 pag. 236.

123

FASE PER FASE

LA MAPPA DEGLI SPORT

Tempo di svolgimento: 1 ora e 30 minutiTempo di svolgimento: 1 ora

65BRASILE: IL GOL

Predisporre dei cartellini sui quali gli studenti rappre-sentino graficamente i diversi sport. I cartellini possono essere incollati tridimensionalmente sulla mappa utiliz-zata nel precedente esercizio servendosi di colla o na-stro adesivo, stuzzicadenti e plastilina.

La compagnia dei lettori, 1B, p. 174-75, Paravia Mondadori Ed. 2005, Torino.

Bibliografia

Proporre alla classe la lettura del racconto di Vittorio Zucconi, Brasile: il gol.

Suggerimento: riflettere su l’ambientazione del racconto e, con una ricerca, approfondire le caratteristiche dei paesi dell’A-merica Latina.

Sognando Beckham. http:// it.wikipedia.org/wiki/Sognando_Beckham

Filmografia consigliataLo sapevi che…?Un gioco tradizionale australiano in cui orientarsi è fon-damentale è Tjampita Yaaltji. Vai alla scheda a pag. 188.

124

MATERIALI

Una benda e un sonaglio.

PREPARAZIONE

I giocatori si mettono in cerchio e si scelgo-no 2 bambini che si posizionano all’interno dello stesso. Uno viene bendato e l’altro prende il sonaglio.

REGOLE DEL GIOCO

Al via, il giocatore con il sonaglio corre restando dentro al cerchio, mentre il giocatore bendato ha un minuto per riuscire a prenderlo; se non ci riesce, perde. Allo scadere del tempo si cambia coppia

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 30 minuti

LA STAFFETTA LINGUISTICA

Tempo di svolgimento: 1ora e 30 minuti

76BRASILE: IL GOL

Stranieri come noi, Vittorio Zucconi, Einaudi scuola, 1993, Milano.

Testi consigliati

Gioco didattico di movimento La staffetta linguistica. In fase di preparazione predisporre delle domande re-lative agli argomenti trattati precedentemente dall’in-segnante.

Sintetizzare gli avvenimenti del racconto in base ai se-guenti criteri:

cronologico (Cosa avviene prima della partita deci-siva? Durante? Dopo?) spaziale (Dove si svolge la vicenda? Il racconto si svolge tutto nello stesso luogo?)

Riflettere sugli aspetti della competizione, dello stare in gruppo…

Rispondere alla seguente domanda: chi dei maschi della classe gioca a calcio e chi delle femmine?

Riflettere sulle differenze di genere nell’approccio a questo e ad altri sport.

Allegato: vedi Staffetta linguistica, in Giochi didattici di movimento, pag. 218.

125

MATERIALI

Cartoncini colorati e pennarelli.

OBIETTIVI

Esercitare la struttura della lingua, l’ordine e la funzione delle parole e gli elementi morfologici della lingua. Arricchire il lessico o approfondire un ambito linguistico in particolare.

PREPARAZIONE

Preparare i cartoncini con singole parole. La staffetta può anche essere giocata con parole suddivise in sillabe. Dividere la classe in squadre e disporle in fila ad una certa distanza dai cartoncini.

REGOLE DEL GIOCO

Si gioca come una normale staffetta. Al via, il primo gio-catore di ogni squadra corre a prendere un cartellino, lo riporta al punto di partenza e così via, per uno o più giri a seconda della lunghezza della frase. Al termine la squadra deve ricostruire la frase. Vince la squadra che finisce per prima. Se la frase è una domanda, bisogna rispondere alla domanda per primi.

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Tempo totale di svolgimento: 8 ore e 30 minuti

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IMA Da una riflessione sull’impor-

tanza dell’acqua nella storia dell’umanità alla progettazio-ne dell’orto in classe: un modo per avere del cibo sano facen-do del movimento… e diver-tendosi in compagnia.

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OBIETTIVI

Consolidare le capacità coordinative.Sperimentare nuove forme di attività ludica e di mo-vimento.Relazionarsi positivamente con il gruppo.

SCIENZE MOTORIE

Costruire quadri di civiltà in base ad indicatori di tipo fisico-geografico.Approcciarsi alla storia attraverso una prospettiva interculturale. Approfondire le civiltà dei fiumi.

STORIA

Disegnare carte abbozzate.Osservare mappe di epoche e provenienze diverse per una riflessione in prospettiva interculturale.

GEOGRAFIA

Riconoscere il corretto rapporto tra esercizio fisico e alimentazione.Comprendere l’importanza di inserire frutta e ver-dura nell’alimentazione quotidiana.Approfondire la conoscenza delle proprietà dei vari

nutrienti.

EDUCAZIONE ALIMENTARE

Questa unità parte da una riflessione sull’importanza dell’acqua nella storia dell’umanità, proponendo poi la progettazione dell’orto in classe: un modo per avere del cibo sano facendo del movimento… e divertendosi in compagnia. L’attività pratica mira alla graduale presa di consapevolezza degli stili di vita sani (movimento e alimentazione), il tutto mediante un approccio interculturale.

INDICAZIONI GENERALI

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FASE PER FASE1

Tempo di svolgimento: 4 ore

MAPPIAMO IL MONDO

Proporre un brainstorming sulle popolazioni del pas-sato che si sono insediate lungo i fiumi. Annotare sul-la lavagna quanto elicitato dagli studenti, seguendo le modalità contenute nell’allegato.

Materiali:un planisfero muto, meglio se su un foglio A3

http://viaggi.globopix.net/mappe/cartina-muta-mondo.jpgalcune mappe antiche:

http://4.bp.blogspot.com/-kGMcFvAJ-cA/UA_-eAqvbiI/AAAAAAAAA w4/IMq9x-kSock/s1600/foto_mappe_antiche_28.jpg

planisferi di varia provenienza http://about-australia-shop.com/images/products/Postcard:_Upsi de_Down_World_Map_4039.jpg)

Comporre un cartellone con:

al centro il planisfero muto con le annotazio-ni riguardanti fiumi e popolazioniintorno le mappe anti-che, i planisferi non eu-rocentrici e i planisferi disegnati a mano libera dagli studenti

può esserci un rapporto con gli stili di vita degli abi-tanti?

Fare un’indagine sulla provenienza dei compagni clas-se/di tutte le prime classi della scuola; quindi costrui-re una mappa dando le adeguate dimensioni ai diversi continenti in base alla numerosità.

Linkografia di approfondimentohttp://www.parodos.it/storia/storia2/indiani_damerica.htmhttp://www.grancaffescuola.it/maestrapatrizia/ipertesti/civilta/files/civil-ta_fiumi.htmhttp://corsovapriolim.wikispaces.com/file/view/mappestoria.pdf

Bibliografia di approfondimentoL’avventura della storia, il Capitello: La civiltà della mezzaluna fertile p.24-31

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MAPPIAMO IL MONDO

Sei un cartografo esperto? Disegna a mano libera, senza copiare da libri o mappe, un planisfero.

La vita lungoi grandi fiumi

Perché?Dove?

....Chi?

Completa lo schema.

Ora confronta la tua mappa prima con quelle dei compa-gni e poi con i planisferi an-tichi e recenti, italiani e non, disponibili in classe. Rispondi alle domande:

cosa abbiamo disegnato in modo più preciso? cosa abbiamo collocato al centro? Le dimensioni dei vari continenti sono esatte?

Segna sul planisfero muto i seguenti fiumi: Rio delle Amazzoni, Fiume Giallo/Huang He, Nilo, Eufrate, Indo e Tigri.

Osserva il planisfero e scrivi il nome dei fiumi accanto a quello delle popola-zioni che si sono insediate lungo il loro bacino:

Xia (dal 2195 a.C. circa): __________________________________________Indios (dal 3000 a.C. circa): _______________________________________Assiro babilonesi (dal 3000 a.C. circa): _____________________________Egizi (dal 3100 a.C. circa): ________________________________________Civiltà valle Indo (dal 3300 a.C. circa): ______________________________

Dividetevi in gruppi di lavoro e, consultando libri e Internet, scrivete alcune righe riguardanti queste antiche popolazioni. Ora siete pronti a fare un bellissimo cartellone!

Allegato: UDAs 3/n°1 pag.237.

Riflettere sulle due map-pe sanitarie prese da Worldmapper:

perché alcune zone risultano più voluminose a li-vello grafico e altre più smilze?

FASE PER FASE2

Tempo di svolgimento: 1 ora e 30 minuti

LA CAMPANA DELLE PAROLE

Gioco didattico di movimento La campana delle parole.

Lo sapevi che…?Anche in Egitto esiste un gioco simile alla campana? Si chiama Al Hagla.

Suggerimento: se l’attività viene proposta a squadre si può predisporre una campana per squadre.

Variante:scegliere alcune aree lessicali tra cui:

acqua (es. nomi di fiumi, mari, laghi, parole con cq, bevande non gassate senza zuccheri aggiunti, mi-sure di capacità, tipologia di approvvigionamento dell’acqua). attività motorie e sportive praticate in acqua (es. nuo-to, tuffi, canottaggio..) Vai alla scheda a pag. 190 per scoprirne le regole.

Allegato: vedi La campana delle parole, in Giochi didat-tici di movimento, pag. 214.

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MATERIALI

Un gessetto e un sasso.

OBIETTIVI

Consolidare e ampliare alcune aree lessicali (es. casa, cibo, vestiti..).

PREPARAZIONE

Scrivere in ogni casella della campana le parole relative all’ambito lessicale prescelto (es. casa: 1= cucina, 2 = bagno..). Fare 2 squadre e calibrare le difficoltà a seconda del livello linguistico.

REGOLE DEL GIOCO

Lanciare il sasso nella casella 1. Saltellando su un piede raggiungere la casella dicendo tanti nomi dell’area lessicale prescelta quanti ne indica la casella. I compagni possono suggerire. Sempre su un piede, si raccoglie il sasso, si torna indietro, si tira alla casella 2, e così via. Se si perde l’equilibrio o si appoggia il piede nel punto sba-gliato, tocca all’altra squadra. Vince la squadra che completa per prima tutto lo schema.

MATERIALI

Una pietra per ciascun giocatore e un gessetto.

PREPARAZIONE

Disegnare un rettangolo, ogni 5/6 bambi-ni, lungo un passo e largo due; suddivider-lo in 8 quadrati numerati.

REGOLE DEL GIOCO

Il primo giocatore appoggia la pietra nel primo quadrato e saltando su un piede deve cercare di spostarla nel secondo quadrato, poi nel terzo e così via. La pietra non deve mai fermarsi sulle righe o uscire dal tracciato. Se il giocatore non completa il percorso, recupera la propria pietra, lascia il posto ad un compagno e si rimette in fila. Vince il primo che

Cla

ssi 3

° 4

° 5

° e

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c. 1

°

Eg

itto

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 30 minutiTempo di svolgimento: 2 ore

L’ORTO IN MINIATURA

3 4GLI ORTI A SCUOLA

Informarsi se nella propria città ci sono esperienze di orti a scuola. Il comune, la Coldiretti o altri enti/asso-ciazioni forniscono informazioni, aiuti o materiali per queste attività? Ad esempio, a Verona l’Ecosportello del comune da anni fornisce supporto alle scuole per la re-alizzazione di orti scolastici. Per informazioni, vai al sito:

http://portale.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=26936

Lo sapevi che…?Se lo spazio non basta, vi è anche la possibilità di costru-ire un orto in verticale. Visita il sito:

http://www.guidaortogiardino.com/001130_orto-verticale.html

LinkografiaProposte per l’orto:

http://www.newsletterattivitamotoria.info/index.php?module=Pagesetter&func=viewpub&tid=3&pid=195

Orti urbani in Italia:http://www.newsletterattivitamotoria.info/index.php?module=Pagesetter&func=viewpub&tid=3&pid=196

Orti urbani all’estero: Toronto http://www.newsletterattivitamotoria.info/index.php?module=Pagesetter&func=viewpub&tid=3&pid=157

Erbe aromatiche biennali: prezzemolo, cerfoglio.

B. L’orto dei fiori comme- stibili:

Petunia, begonia, tagete, bocca di leone, geranio, garofano cinese, fucsia, viola cornutina, calendula.

Somministrare la scheda alle-gata.

130

Tratto dall’album omonimo del 1993, Serraglio Edizioni

1. le biciclette e i pedoni non possono passare

2. portare la bicicletta a mano

3. strada riservata a pedoni e ciclisti

UD

As

3 A

lle

ga

to 2

L’ORTO IN MINIATURA

centimetri - ossigenazione – semi - bottiglia –

punta – terriccio – finestra - piattino

1. Tagliare in due la _ _ _ _ _ _ _ _ _.

2. Forare la parte inferiore della bottiglia e poi inserire il

cono che ne avete ricavato appoggiandolo sul fondo

della base, con la _ _ _ _ _ rivolta verso l’alto. Questo

serve a consentire un buon drenaggio e una buona _

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _.

3. Riempire la bottiglia di _ _ _ _ _ _ _ _ _ mescolato ad

acqua. La terra deve superare di almeno 5 _ _ _ _ _ _ _ _ _

_ la punta della bottiglia incastrata all’interno.

4. Inserire i _ _ _ _ nel terriccio a circa 4 o 5 cm di profondità.

5. Mettere il _ _ _ _ _ _ _ _ di plastica sotto alla bottiglia.

6. Posizionare vicino alla _ _ _ _ _ _ _ _.

Completa il testo con le parole mancanti e… buon lavoro!

Occorrente: 1 bottiglia di plastica da 2l, 1 piattino di plastica, forbici, terriccio q.b., semi.

Completa la scheda tecnica.

CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI E USO IN CUCINA

Disegno o foto della pianta

NOME COMUNE ___________ NOME SCIENTIFICO______________

Classificazione botanica

Famiglia ______________

Genere ______________

Specie ______________

Pianta perenne

Pianta stagionale

Esposizione: ____________

Innaffiatura: ____________

Quale orto coltivare?

A. L’orto delle piante aromatiche:Erbe aromatiche perenni: acetosa, dragoncello, fi-nocchio selvatico, erba cipollina maggiorana, malva, melissa, menta, rosmarino, origano, salvia, ruta, timoErbe aromatiche annuali: basilico, anice verde, co-riandolo, rucola, borragine, cumino, santoreggia.

Allegato: UDAs 3/n°2 pag. 237.

Linkografiahttp://www.inran.it/646/tabelle_di_composizione_degli_alimenti.html

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 30 minutiTempo di svolgimento: non quantificabile

5ORTICULTURA

6MANGIARE E GIOCARE A COLORI

Altre attività:raccogliere proverbi, consigli, massime, ricordi lega-ti all’orto e alla coltivazione;chiedere agli alunni se i loro genitori/nonni hanno un orto, cosa coltivano, se coinvolgono i figli/nipoti nella coltivazione;leggere racconti con diretti riferimenti al cibo e alla coltivazione; organizzare laboratori sensoriali con frutta, verdura, semi ecc.;riflettere sull’orto come dialogo multiculturale;organizzare laboratori di cucina, per la trasforma-zione dei prodotti dell’orto in cibo;scrivere un ricettario;organizzare un evento scolastico.

Linkografiahttp://www.quintocircolocl.it/pof/ortoincondotta.htmhttp://www.fioricommestibili.it/ricette-con-fiori.php

Organizzare una gita di una giornata in bicicletta ad una fattoria didattica, a un parco o a un orto agricolo professionale, o al mercatino rionale km zero ed intervi-stare gli agricoltori.

Coltivare un piccolo orto o piante commestibili in vaso stimola la riflessione sull’importanza di frutta e verdura e sulla loro stagionalità. Consegnare l’allegato.

Linkografiahttp://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_5_allegato.pdfhttp://prevenzione.ulss20.verona.it/igiene2_stagioni.html

per promuovere giocando il consumo di frutta e verdurahttp://prevenzione.ulss20.verona.it/igiene2_infoalimentare_materiali.html

131

Allegato: UDAs 3/n°3 pag. 238.

UD

As

3 A

lle

ga

to 3

MANGIARE E GIOCARE A COLORI

5 porzioni al giorno di frutta e ortaggi di 5 colori diversi contribuiscono a proteggere e guadagnare salute: ogni frutto e ortaggio ha una sua composizione caratteristica.

Di che “colore” mangi oggi?

ROSSO fragola, pomodoro..

GIALLO/ARANCIO albicocca, carota...

VERDE kiwi, lattuga...

BLU/VIOLA mirtillo, radicchio...

BIANCO pera, finocchio...

COLAZIONESPUNTINOPRANZOMERENDACENA

rosso gialloarancio

verde bluviola

bianco

Collega i vegetali di colore diverso alla loro stagionalità

spinacimelone

zucca

prugne

fragole

asparagi

pesche

pomodori

insalatamelanzane

fichi

finocchi

cavolfiore

carote

ciliege

broccoli

radicchio

mele

anguriazucchine

AUTUNNO - INVERNO

PRIMAVERA - ESTATE

Gioco didattico di movi-mento Strega comanda colore, a pag. 221.Al posto del colore, dire i nomi di frutta e verdura.Esempio: Strega coman-da... il colore della frago-la!

Tempo totale di svolgimento: 11 ore

Cla

sse

SE

CO

ND

A Il benessere personale come punto di traguardo di un per-corso da costruire nel tempo, orientato ad uno stile di vita attivo, da apprendere fin da piccoli. Le buone abitudini acquisite da ragazzi, possono essere mantenute più facil-mente in età adulta.

UD

As

4

132

OBIETTIVI

Ipotizzare esercitazioni che sviluppino le proprie capacità motorieMigliorare le capacità motorie e coordinativeAcquisire i comportamenti corretti nell’uso della bicicletta e conoscere la segnaletica stradaleGestire semplici piani di allenamento

SCIENZE MOTORIE

Avviare iniziative di promozione alla salute e di stili di vita attivi

SCIENZE

Accostarsi ad applicazioni informatiche esploran-done funzioni e potenzialitàValutare conseguenze di scelte e decisioni relative a situazioni problematicheSmontare e rimontare semplici oggetti di uso comuneProgettare uscite selezionando le informazioni utili attraverso la rete

TECNOLOGIA

Lavorare in gruppo e individualmente, confrontan-dosi con i compagni a partire da regole condiviseUtilizzare il dialogo per apprendere informazioni ed elaborare opinioni riguardanti vari ambiti culturali e sociali; usare la comunicazione per collaborare con gli altri per realizzare giochi, elaborare progetti, comprendere testi e costruire presentazioni con l’ausilio di materiali informaticiMaturare una maggiore consapevolezza di sé

ITALIANO

Ideare e progettare elaborati, anche ricercando soluzioni creative originali, utilizzare consapevol-mente strumenti e tecniche figurative per una pro-duzione che rispecchi preferenze e stili personali o di gruppo.

ARTE

Il benessere personale rappresenta il traguardo di un cammino da costruire nel tempo, un progetto orientato ad uno stile di vita attivo, rispettoso del proprio corpo e in grado di produrre benessere, da apprendere fin da piccoli. Le buone abitudini acqui-site da ragazzi, possono essere mantenute più facil-mente in età adulta.

INDICAZIONI GENERALI

133

FASE PER FASE1IL DIARIO DEL MOVIMENTO

Per verificare quanto movimento fanno i ragazzi quoti-dianamente, proporre Il diario del movimento.Segnando giorno per giorno l’attività fisica svolta, sarà possibile confrontare l’attività svolta con la quantità consigliata dalle linee guida internazionali. Al termine della settimana di osservazione si possono fare un bilancio e una riflessione sulle abitudini della classe, riportandole ad esempio in grafico. La stessa operazione può essere effettuata alla fine del percorso, per valutarne i cambiamenti attesi e reali. Per la raccolta dei dati utilizzare la tabella che segue.

Tempo di svolgimento: 1 ore

IL DECALOGO ERGONOMICO

In Italia 2 bambini su 3 sono in sovrappeso o obesi, il 44% ha la TV in camera, il 36% guarda la TV o usa video giochi per oltre 2 ore al giorno; solo un quarto dei bam-bini va a scuola a piedi o in bicicletta (vedi dati Okkio alla salute, 2012).Il problema della mancanza di esercizio fisico non va sottovalutato: affrontare il significato di ipocinesi, ipo-tonia, astenia e le conseguenze della sedentarietà in termini di salute e di sviluppo.Le informazioni raccolte possono essere riassunte me-diante l’utilizzo di una mappa concettuale, realizzata con il software Cmap Tools, liberamente scaricabile. In seguito, fermare l’attenzione sui diversi aspetti del movimento, a partire dalla consapevolezza del proprio corpo. Ad esempio, cominciare dalla postura e dalle cattive abitudini posturali che spesso nascono da una scarsa coscienza di sé e da una scarsa autostima.

Leggere con attenzione il decalogo, corredarlo con im-magini da realizzare con il docente di arte sulle posizio-ni corrette e le posizioni scorrette.Le regole verranno utilizzate nel Gioco dell’oca (vedi al-legato a pag. 239).

Tempo di svolgimento: 2 ore

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Allegato: I DIARI, a pag. 247.

2a

FASE PER FASE

1. Se sollevi un peso: fletti le gambe e muoviti/alzalo con cautela

2. Rotazioni del corpo: ruota tutto il corpo senza con-centrarti unicamente sul tronco

3. Se devi spostare un oggetto in alto: spingilo spo-stando il peso del corpo in avanti, ponendo atten-zione nel tenere la schiena il più possibile eretta

4. Se porti lo zaino o le buste della spesa: distribuisci il peso simmetricamente su entrambe le braccia

5. In un lavoro prolungato in piedi: cerca di stare con una postura più eretta possibile

6. In un lavoro prolungato da seduti: non stare a lungo con la schiena “ingobbita” (atteggiamento cifotico) ma fai qualche pausa, stirati, allungati…

7. Sedie: preferisci quelle con gli schienali8. Al lavandino: cerca di lavarti flettendo leggermente

le ginocchia in maniera da avere il busto flesso leg-germente in avanti

9. A letto: meglio utilizzare reti rigide e materassi che non si deformano

10. Evita le posizioni viziate: non tenere le spalle caden-ti, conserva le naturali curve fisiologiche.

3ABBIAMO IMPARATO?

Raccogliere e ritagliare foto, reperite da riviste, oppure disegni che raffigurano persone in vari atteggiamenti posturali. Classificare in due gruppi, posture corrette e scorrette, sulla base delle informazioni acquisite (eventualmente realizzando un cartellone). Porre l’attenzione sulle po-sture degli studenti quando sono seduti al banco o in piedi. Affidare ad ogni alunno il controllo della postu-ra di un compagno durante un determinato periodo di tempo. Tale lavoro di osservazione, per produrre effetti duraturi, dovrebbe essere ripetuto periodicamente. Terminata la fase di osservazione, discutere quanto rile-vato e far emergere indicazioni e azioni su come modi-ficare la propria postura.

135

LE 10 REGOLE PER LA POSTURA

2b

Tempo di svolgimento: 1 ora Tempo di svolgimento: 1 ora

FASE PER FASE4

Tempo di svolgimento: 2 ore

ESERCIZI CON LA FUNICELLA

L’utilizzo delle funicelle è un ottimo modo per diversifi-care l'allenamento, in particolar modo in inverno ed in palestra. Tipico del pugilato, l'allenamento con la corda è stato utilizzato, in modo regolare, anche da atleti di varie discipline sportive, ad esempio basket o tennis. E’ un ottimo allenamento cardiovascolare e migliora la rapidità. Il salto della corda può essere uno strumento semplice e divertente che può essere utilizzato come mezzo di allenamento per incrementare la combina-zione motoria tra arti superiori ed inferiori (capacità co-ordinativa importante in qualsiasi attività quotidiana e sportiva), per migliorare la manualità e per lavorare sul ritmo (capacità coordinativa a volte trascurata). Proporre alcuni semplici esercizi da svolgere in palestra o all’aperto.

A file:traslocazioni libere in avanti con funicella che gira in avanti (variante: eseguire la traslocazione con balzo e saltello sul destro, balzo e saltello sul sinistro)traslocazioni libere a ritroso con funicella che gira all'indietrotraslocazioni libere in avanti con funicella che gira all’indietrotraslocazioni libere a ritroso con funicella che gira in avanti

Variante: traslocazioni a saltelli pari uniti, traslocazioni a sal-telli su una gamba

In terziglie: A e B, posti uno di fronte all'altro, fanno oscillare una funicella tenendola ciascuno ad una estremità; C sta in mezzo ed esegue dei saltelli sul posto superando la funicella ad ogni oscillazione. Invertire i ruoli.

Varianti:A e B girano la funicella invece di farla oscillare C entra mentre la funicella gira

136

FASE PER FASE

In gruppo, ciascun alunno con una funicella:Con la funicella piegata in tre l’alunno flette il bu-sto avanti e la scavalca prima con un piede, poi con l'altro.

Con la funicella piegata in due esegue una circon-duzione in alto sul piano traverso e una in basso sal-tando a piedi uniti la funicella al passaggio in basso.

Con la funicella piegata in due esegue movimenti a 8 sul piano sagittale.

Seduto a terra, a gambe divaricate, con la funicella tenuta tripla l’alunno flette il busto sulla gamba de-stra e porta la funicella oltre il piede destro; ritorna poi a busto eretto e ripete analogamente a sinistra.

Seduto a terra, gambe unite e tese avanti, con la funicella piegata in tre o in quattro flette la gam-ba destra e appoggia il piede destro sulla funicella, quindi lentamente estende la gamba mantenendo la posizione per 15 secondi; poi ripete analogamen-te con la sinistra.

Supino, con la funicella tenuta quadrupla con brac-cia in alto, sedendosi e flettendo le gambe passa la funicella sotto le gambe, quindi distende le gambe e poi la scavalca in senso opposto ritornando supi-no a gambe tese con funicella in alto.

A coppie di fronte: A e B girano la funicella e A con 1/4 di giro entra e salta la funicella girandola contemporaneamente.

Varianti:A e B entrano ed escono a turno mentre girano la funicella facendo ogni volta 1/4 di giroA e B entrano contemporaneamente ma con fronte oppostaA e B di fronte saltano insieme la funicella girata da A; poi si possono invertire i ruoli

137

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 4 ore

PRENDI LA BICICLETTA E PEDALA!

5

Nell’ambito della promozione di uno stile di vita più attivo, non può mancare la proposta dell’utilizzo della bicicletta come valida alternativa per spostarsi, andare a scuola, uscire il pomeriggio con gli amici.

A seguire, proporre alcune attività riguardanti la bici e la sua manutenzione, del codice della strada e la pratica in aree predisposte del cortile e della palestra, con pos-sibili uscite su una pista ciclabile.

Esempio:

La bicicletta e le sue parti: individuazione delle diverse componenti e della loro funzionalità; parti essenziali e optional nella bicicletta: quello che non deve mancare; regole e consigli per la manutenzio-ne della bicicletta.

Laboratorio di “restauro” di vecchie bici.

Le normative: la circolazione sulle strade urbane usando la bicicletta; regole di comportamento del ciclista; la segnaletica stradale.

Fune lunga o 3 funicelle annodate tra loro:A e B al centro della palestra tengono ciascuno l'e-stremità della fune e la tendono ad un'altezza di circa 30-50 cm. I compagni disposti su 2 file perpen-dicolarmente alla fune, a turno, corrono e superano la fune con un salto.

Varianti: passare sotto senza toccare la funeA e B eseguono una serpentina facendo oscillare ve-locemente la fune a destra e sinistra mentre i com-pagni, sempre disposti su 2 file, a turno la saltano.A e B eseguono una serpentina dall’alto verso il bas-so.A e B fanno oscillare lentamente la fune mentre i compagni, a turno, la saltano.A e B girano la fune mentre i compagni correndo passano sotto senza toccarla.A e B girano la fune mentre i compagni correndo eseguono un salto e continuano la corsa.mentre A e B girano la fune 3/5 compagni entrano, eseguono 3 saltelli ed escono.

138

FASE PER FASE 6

Tempo di svolgimento: 2 settimane

Ripasso in scienze: cosa succede quando pedalia-mo? Partendo da un’immagine di un ragazzo che pedala fare una mappa concettuale con: muscoli coinvolti, articolazioni, leve, il moto, l’attrito, le ca-lorie consumate pedalando, la colazione del ciclista, ossia la colazione sana.

Percorsi a scuola: in bici su percorsi individuati negli spazi esterni della scuola, prestando attenzione alla frequenza cardiaca e respiratoria, con eventuale uso del cardiofrequenzimetro.

Organizzazione di un’uscita: studio di mappe e trac-ciati di piste ciclabili nel quartiere; uscita in gruppo per evidenziare eventuali criticità; identificazione del percorso e pianificazione della biciclettata.

Suggerimento: creare, a partire dall’esperienza vissuta, una pubblicità progresso, per sensibilizzare le altre classi. Questo lavo-ro può essere svolto con l’insegnante di arte e/o di ita-liano. La pubblicità potrà essere inserita nel giornalino della scuola.

SEMPRE PIU’ VELOCI!

L’attività è divisa in tre fasi:

la duratala distanzala gara

Per ogni fase è possi-bile accumulare 100 punti per un totale di 300. Ogni fase ha un obiettivo da raggiun-gere.Somministrare l’alle-gato a ciascun alun-no.

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1. le biciclette e i pedoni non possono passare

2. portare la bicicletta a mano

3. strada riservata a pedoni e ciclisti

UD

S 4

All

eg

ato

2

SEMPRE PIU’ VELOCI!

FASE 1. LA DURATAPrevedere 5 sedute per aumentare il tempo della camminata veloce, rispet-tare il tempo proposto. Se il tragitto viene effettuato correndo, prevedere un bonus. Regole:

si ottiene un punto per ogni minuto di camminatasi assegna un bonus di 5 punti ogni volta che l’obiettivo della sessione viene raggiunto

Tempo propostoSedute Punti realizzati Bonus

12345

Totale

10 minuti15 minuti20 minuti25 minuti30 minuti

100 minuti

/10/15/20/25/30

/100

FASE 2. LA DISTANZAPercorrere una distanza di 1000 metri. Misurare 100 metri nel cortile, al parco o in qualunque luogo all’aperto con una cordella metrica o altri strumenti simili. Al termine della camminata/corsa calcolare il tempo complessivo e confrontarlo con la tabella di riferimento. Il punteggio calcolato si riferisce a tutti i 1000 metri; il tempo individuale andrà arrotondato per eccesso.

3’ 40” - 3’ 50” - 4’ 00” - 4’ 20” - 4’ 40” - 5’ 00” - 5’30” - 6’00” - 6’30” - 7’00” e oltre - stop

100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0

Tempo

Punti

FASE 3. LA GARAPercorrere camminando o correndo la distanza di 1500 metri nel minor tempo possibile. La classifica viene effettuata in base ai tempi, dividendo in opportune fasce e stabilendo un punteggio da 100 a 0 da suddividere ad esempio come di seguito:

1° = 100 punti2° = 90 punti3° = 90 punti4° = 80 punti5° = 80 punti6° = 70 punti7° = 70 punti8° = 60 punti9° = 60 punti

10° = 50 punti11° = 50 punti12° = 40 punti13° = 40 punti14° = 30 punti15° = 30 punti16° = 20 punti17° = 20 punti18° = 10 punti

dal 19° posto in poi assegnare sempre 10 punti

abbandono = 0 punti

L’ attività è divisa in tre fasi:

Allegato: UDAs 4/n°1 pag. 238.

Tempo totale di svolgimento: 16 ore

Cla

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SE

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ND

A

Acquisire strumenti per man-tenere abitudini alimentari sane e sostenibili, trovando nella dieta mediterranea un modello ottimale per la pro-mozione della salute e la pre-venzione di sovrappeso e mal-tattie cronico-degenerative.

UD

As

5

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OBIETTIVI

Integrare e rafforzare azioni di educazione alimenta-re, inerenti non soltanto all’aspetto nutrizionaleIncentivare il consumo di frutta e verdura Incentivare il consumo di acqua dell’acquedottoIncoraggiare l’abitudine a fare una buona colazione e a scegliere prodotti salutari come merendaMigliorare le capacità di lettura delle etichette ali-mentari, per facilitare scelte alimentari saneConoscere i rischi di un’alimentazione scorrettaPromuovere scelte alimentari consapevoli, che ten-gano conto dei gusti personali e che sollecitino il ri-appropriarsi dei prodotti del proprio territorio.Incentivare azioni di contrasto dello spreco alimen-tare, attraverso la conoscenza di ciò che può essere salvato e donato.

SCIENZE

Lavorare in gruppo e individualmente, confrontan-dosi con i compagni a partire da regole condiviseUtilizzare il dialogo per apprendere informazioni ed elaborare opinioni riguardanti vari ambiti culturali e socialiUsare la comunicazione per collaborare con gli altri per realizzare giochi, elaborare progetti, compren-dere testi e costruire presentazioni con l’ausilio di materiali informaticiMaturare una maggiore consapevolezza di sé

ITALIANO

Ideare e progettare elaborati, utilizzando consape-volmente strumenti e tecniche figurative per una produzione creativa.

ARTE

Accostarsi ad applicazioni informaticheValutare le conseguenze di scelte e decisioni relative a situazioni problematicheSmontare e rimontare oggetti di uso comuneProgettare uscite trovando informazioni utili in rete

TECNOLOGIA

Acquisire strumenti per mantenere abitudini ali-mentari sane e sostenibili, trovando nella dieta mediterranea un aiuto ottimale per la promozione della salute e la prevenzione di sovrappeso/obesità/malattie cronico-degenerative.

INDICAZIONI GENERALI

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 1 oraTempo di svolgimento: 30 minuti

...AL BANCHETTO DELLA MERENDA! DAL DIARIO DELLA MERENDA...

Partire da un’indagine iniziale su luoghi comuni e miti legati all’influenza dei mass media e della pubblicità. Alla lavagna o alla LIM si possono riportare le risposte di questo brainstorming.

Alcune possibili domande:A cosa serve mangiare?Quali cibi, secondo te, fanno bene? Perchè?Che differenza c’è tra mangiare una mela ed un sac-chetto di patatine?Sei su una barca in mezzo al mare, stai per naufra-gare, in lontananza vedi un’isola, probabilmente deserta, cosa carichi sulla scialuppa di salvataggio (puoi scegliere solo 4 alimenti)?

Con buone probabilità i ragazzi conosceranno soprat-tutto gli aspetti energetici degli alimenti, enfatizzeran-no le vitamine, o magari rifiuteranno le verdure, prefe-rendo snack, patatine, panini, bevande varie.

Raccogliere informazioni sulla dieta dei ragazzi. Propor-re alcune domande per raccogliere le informazioni e discuterne insieme:

Quanti pasti hai fatto ieri? Quali?A colazione cosa hai mangiato? Dove?A scuola durante l’intervallo hai mangiato?A pranzo cosa hai mangiato? Dove?Per la merenda pomeridiana: cosa hai mangiato? Dove?A cena: cosa hai mangiato? Dove?Hai mangiato fuori pasto? (cioccolatini, caramelle, gomme, merendine…)? Se sì, cosa? Quando? Descrivi qual è per te la porzione giusta di verdura o di frutta, aiutandoti con le mani.Quali verdure hai mangiato? (n. porzioni e nome)Quali frutti? (n. porzioni e nome)Descrivi qual è per te la porzione giusta di pasta, carne, formaggio, ecc. aiutandoti con il volume del-la tua mano chiusa a pugno o aperta o con volumi di oggetti di uso corrente Quali primi/secondi/dolci? (n. porzioni, nome ricet-ta e se possibile ingredienti)

1a 1b

142

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 2 ore

MERENDA CON FRUTTA E CEREALI

Hai avanzato del cibo a pranzo? Se si, quale e per-ché? Cosa ne hai fatto?Hai avanzato del cibo a cena? Se si, quale e perché? Cosa ne hai fatto?

Un’alternativa al questionario è il Diario della merenda: segnare durante la settimana il tipo di merenda che si fa, a partire dalla colazione, per continuare con quella di metà mattina e infine quella pomeridiana. Il diario della merenda può essere fatto con l’insegnante di scienze, sia all’inizio che a fine percorso, per valutare i progres-si. I risultati possono essere tabulati e visualizzati come grafici.

Allegato: I DIARI, pag. 247.

1c

Organizzare un banchetto della merenda, a base di frut-ta o cereali. Sperimentare per un certo periodo (uno o due mesi) una o due volte la settimana, una merenda di metà mat-tina sana e leggera ovvero uno spuntino a base di frutta, o yogurt o cereali, scegliendo tra diverse tipologie. Fare una ricerca sui diversi tipi di cereali usati nelle di-verse culture, quindi non solo avena, riso, mais, orzo, ma anche sorgo o miglio, i cui prodotti derivati (pane, fette biscottate, focacce,…) potranno essere consuma-ti come piccoli assaggi. Un gruppo raccoglie le prefe-renze, un altro crea tesserini per l’iniziativa, su cui an-dranno scritti i nomi degli alunni che parteciperanno, il logo dell’iniziativa e il frutto/cereale scelto per quel periodo. Quindi organizzare una spesa e un banchetto, che andrà allestito con tovaglie, cesti e cartelloni con il logo. Preparare anche cartelloni con disegni a fumetti sull’educazione alimentare, o immagini della pubblicità di quel frutto/cereale. Filmare le fasi del progetto e scri-vere un articolo sul giornalino d’istituto.Ricordarsi della liberatoria da parte dei genitori per il consenso e la segnalazione di eventuali problematiche di allergie e/o intolleranze alimentari.

143

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 2 ore Tempo di svolgimento: 2 ore

INCONTRARE UN ESPERTO

Qualora ci fosse la possibilità, o sorgesse la richiesta, si potrebbero organizzare uno o più incontri sulle tema-tiche di educazione alimentare: come alimentarsi in modo sano? Come devo alimentarmi se svolgo intensa attività fisica? Mangiare sostenibile costa di più? Spesso si sente dire che il “cibo di una volta” era quello buono e genuino; quanto è vera questa affermazione? Quali sono i pasti di una giornata sana e sostenibile? Ciò che piace fa bene? Si possono raccogliere domande simili e sottoporle all’esperto discutendone con lui e riportan-do le risposte su cartelloni o programmi per presenta-zioni (tipo: PowerPoint©).

La parola dieta, dal greco, significa stile di vita, quindi molto più di un semplice alimento: promuove l'intera-zione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità.

In particolare, la dieta mediterranea è stata riconosciuta dall’UNESCO patrimonio culturale dell’umanità. Tale dieta è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo, costituito principalmente da olio d’oliva, cereali integrali, legumi, frutta fresca o secca, verdure ed erbe aromatiche fresche e una mode-rata quantità di pesce, uova, latticini e carne. Ha quindi basso contenuto di grassi da prodotti anima-li, nel rispetto delle tradizioni di ogni comunità, secon-do il principio della varietà e della moderazione.

Essa si fonda sul rispetto per il territorio e la biodiversità e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attivi-tà tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’a-gricoltura nelle comunità del Mediterraneo - come ad esempio nelle zone della Soria in Spagna, di Koroni in Grecia, del Cilento in Italia e di Chefchaouen in Marocco.

LA DIETA MEDITERRANEA

1d 2a

144

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 1 ora

Condurre delle ricerche sull’origine, i punti essenziali e i benefici della dieta mediterranea e la piramide alimen-tare che rappresenta la chiave grafica per visualizzare il modello alimentare mediterraneo ed è come una bus-sola di orientamento per le nostre scelte alimentari.

Con l’insegnante di inglese potranno approfondire l’ar-gomento consultando il sito dell’UNESCO (vedi link).

I risultati di questa riflessione possono essere sintetizza-ti su cartelloni o presentazioni al computer.

LE 10 REGOLE CHE SALVANO LA VITA

1. Se vuoi essere un campione, non dimenticare di fare colazione!

2. A tavola varia il più possibile le scelte3. Più frutta e verdura: 2-3 frutti e 2 porzioni di verdura

ogni giorno; frutta o ortaggi (finocchi, carote, seda-no, ecc.) possono essere un ottimo spuntino!

4. Consuma regolarmente cereali (pane, pasta, riso, ecc.), preferibilmente integrali

5. Un paio di volte a settimana mangia legumi secchi o freschi

6. Mangia spesso il pesce7. Preferisci l’acqua quando hai sete! Evita le bevande

zuccherate8. Per condire, prediligi l’olio d’oliva extravergine9. Dedica tempo ai tuoi pasti, non farli in fretta davanti

alla TV10. Fai movimento ogni giorno (camminare, salire e

scendere le scale, andare in bicicletta, ecc.)

Nota:queste regole saranno utili alla fine del percorso per la realizzazione del Gioco dell’oca (vedi allegato a pag. 239)

2b

145

Linkografiahttp://www.unesco.org/culture/ich/index.php?lg=en&pg=00011&RL=00394

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 2 oreTempo di svolgimento: 1 ora

3LE 10 COSE DA EVITARE

1. NO al salto della colazione2. NO a tanti snack, merendine, gelati e altri dolci3. NO ad alimenti ad elevato apporto calorico4. NO ad un’alimentazione povera di calcio, ferro, zin-

co e vitamina A5. NO alle bevande analcoliche ipercaloriche6. NO al troppo sale! È già presente in molti alimenti7. NO alla scarsa varietà nella scelta dei cibi8. NO all’elevato consumo di grassi saturi e colesterolo9. NO ai pasti con alimenti poveri di fibre 10. NO al consumo veloce dei cibi

Suggerimento:realizzare tessere che descrivano gli alimenti, i cibi da evitare, i SI e i NO che serviranno per il Gioco dell’oca.

Bibliografia e linkografia di approfondimentoIl kit didattico multimediale Forchetta & Scarpetta

http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=1714&area=stiliVita&menu=progetti

il pacchetto didattico dell’INRAN Più ortaggi, legumi e frutta Educazione alimentare e del gusto nella scuola primaria

http://www.inran.it/687/Pacchetto_didattico.html la pagina web dell’INRAN da cui scaricare le Linee guida per una sana alimentazione italiana

http://www.inran.it/648/linee_guida.html

2cLEGGI L’ETICHETTA!

Conosciamo esattamente ciò che stiamo mangiando, la sua composizione, l'origine? Cioè, leggiamo l'etichetta? La risposta è molto spesso no!Leggere l'etichetta è uno strumento che i ragazzi posso-no utilizzare per conoscere tutto ciò che è contenuto in quel prodotto, cioè la lista degli ingredienti, ed anche la tabella nutrizionale, i termini di scadenza, le modalità di conservazione, la provenienza del prodotto. La globalizzazione e l’agricoltura intensiva tendono a far scomparire molte specie animali e vegetali, impove-rendo la ricchezza dell’agricoltura e della gastronomia e omologando i gusti. La biodiversità è una ricchezza e va protetta, non solo dai gastronomi. I consumatori, dal canto loro, dovreb-bero privilegiare i prodotti secondo la loro stagionalità e ricercare garanzie di qualità. Anche i giovani, nell’ottica della cultura della qualità, possono essere guidati a comprendere che un prodot-to alimentare è considerato di qualità se, oltre ad essere sicuro, buono e disponibile, è anche nutrizionalmente equilibrato, rispettoso dell’ambiente e dei diritti delle persone (che sono parte integrante dello sviluppo dei territori).

146

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 1 ora e 30 minuti

Esistono prodotti alimentari che sottendono a precise regole e disciplinari di produzione, le cui filiere sono certificate da soggetti terzi e che il consumatore può riconoscere sul mercato come, ad esempio, alimenti da agricoltura biologica, DOP, IGP, STG.Attraverso un laboratorio sulle etichette dei cibi i ragaz-zi possono confrontarsi sui principali alimenti presenti nelle dispense di casa e per ogni etichetta considerare, oltre al contenuto in proteine, carboidrati, grassi, fibre, vitamine, minerali (tabella nutrizionale), anche il signifi-cato di termini come DOP, IGP, STG, prodotto biologico e la differenza tra prodotti italiani e importati, anche se lavorati in Italia.

Linkografiahttp://www.unioneconsumatorisbt.it/public/conoscileetichette.pdfhttp://www.conquistaweb.it/coopgame/etichette_altroc.pdfhttp://www.consumatori.it/images/alimenti_ita%20new_09%20agg_web.pdfhttp://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_2_allegato.pdf http://ec.europa.eu/dgs/health_consumer/information_sources/docs/ca/how_to_read_label_2007_it.pdf

4aMANGIA GIUSTO...

Consegnare l’alle-gato e analizzare i pasti come nell’e-sempio.

Allegato: UDAs 5/n°1 pag. 239.

147

UD

As

5 A

lle

ga

to 1

LA TABELLA DEI CIBI

Completa le tabelle come nell’esempio.

Pasto Scomposizione In eccesso Carenti RiequilibraIngredienti

1. pasta al pomodoro

2. pollo arrosto con patate al forno

pasta, pomo-dori pelati, olio, grana, sale carne di pollo, patate, olio, aromi, sale

carboidrati: pasta, patatelipidi: olioproteine: pollo, grane, pasta e patate

carboidrati fibre: frutta e verdura

sostituire il contorno di patate con una verdura di stagione

Pasto Scomposizione In eccesso Carenti RiequilibraIngredienti

1. cous cous

2. Tajine (carne in umido)

3. verdure

Pasto Scomposizione In eccesso Carenti RiequilibraIngredienti

1. biryani: piatto unico con il riso

2. pesce con spezie e verdure

Pasto Scomposizione In eccesso Carenti RiequilibraIngredienti

1. zuppa di legumi

2. bruschetta con olio d’oliva

Pasto Scomposizione In eccesso Carenti RiequilibraIngredienti

Confrontare i pranzi tipici delle diverse culture può es-sere un’occasione per un arricchimento culturale e per un approfondimento sulla corretta alimentazione.Descrivere le portate di un pranzo tipico della proprio paese, scomporlo principi nutritivi e valutare se il pasto è ben bilanciato oppure se vada riequilbrato.

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 2 oreTempo di svolgimento: 1 ora

5...TRA CULTURA E GUSTO

Le dinamiche di gruppo che si creano durante la con-divisione di un pasto rappresentano un ulteriore stru-mento utile a rendere più efficace il messaggio educati-vo: si potrà creare un’ulteriore occasione di riflessione e confronto con un pranzo collettivo organizzato in occa-sione di qualche festa scolastica, in cui ciascuno porterà le pietanze tipiche del suo paese.

Si rimanda, infine, alla consultazione delle tabelle di composizione degli alimenti scaricabili dalle pagine web dell’INRAN (vedi link).

4bIL PESCE, QUESTO SCONOSCIUTO

Il consumo di pesce in Italia è piuttosto basso tra i paesi europei, anche se recentemente una campagna abba-stanza diffusa di valorizzazione di questo prodotto ha promosso un aumento del consumo di pesce, sia di ac-qua dolce che salata, proveniente spesso da allevamen-to. È un dato interessante che, nelle popolazioni Eschimesi della Groenlandia, nelle quali il consumo di pesce è as-sai elevato, la mortalità per coronaropatie è assai bassa. Ciò si osserva anche in Giappone, dove la mortalità co-ronarica più bassa si verifica nell’isola di Okinawa, in cui il consumo di pesce è circa il doppio di quello nazionale. Quindi una serie di studi sperimentali e clinici ha dimo-strato che l’assunzione di pesce ha un effetto positivo sullo stato di salute, soprattutto per quanto riguarda quella cardiovascolare.

148

Linkografiahttp://www.inran.it/646/tabelle_di_composizione_degli_alimenti.html

FASE PER FASE

Resta il fatto che per molti ragazzi il pesce, anche per motivi culturali di scarsa abitudine al consumo, non rappresenta un alimento in cima alla lista delle prefe-renze, per cui potrebbe essere utile un lavoro di appro-fondimento sui prodotti ittici sotto vari punti di vista:

nutrizionale, in quanto fonte di proteine di elevato valore biologico, sali minerali e vitamine che lo ren-dono una valida alternativa ad altri alimenti proteici di origine animale (carni di animali terrestri, uova, ecc.) da cui differisce soprattutto per la componen-te lipidica (in particolare grassi insaturi, ad alta con-centrazione di omega3);

biologico, che potrà essere approfondito indagan-do quali sono i principali tipi di pesce che troviamo a tavola, in quali acque vivono, come sono fatti - si può realizzare una mappatura dei diversi tipi di pe-sci che vivono nel mondo (un database utile: http://www.igfa.org/fish/fish-database.aspx);

ecologico, mediante una serie di visite in ambienti dove è presente una fauna ittica: habitat fluviali o lacustri, lagune, risorgive.

Infine, si potrebbe effettuare un lavoro sul tema Dal mercato alla tavola: si può proporre una visita al mer-cato del pesce e una raccolta di ricette multietniche, magari proposte dai ragazzi stessi, in base alle loro tra-dizioni, in cui il pesce è rivisitato e diventa un piatto più appetitoso ed interessante (anche sotto forme diverse da quelle più consuete in Italia: polpette, hamburger, toast…).

149

Tempo totale di svolgimento: 28 ore e 30 minuti

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SE

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ND

A

Sperimentare in classe, in la-

boratorio o all’aria aperta per

scoprire gli alimenti da diversi

punti di vista: organolettico,

chimico e creativo.

UD

As

6

150

OBIETTIVI

Saper adottare comportamenti adeguati per la sicu-rezza propria e dei compagni anche in relazione a situazioni di pericoloIncentivare attività di movimento per migliorare l’ef-ficienza, riconoscendone i benefici

EDUCAZIONE MOTORIA

Esplorare e sperimentare i fenomeni, in laboratorio e all’aperto, ipotizzando e verificandone le causeTrovare soluzioni ai problemi con ricerca autono-ma, utilizzando le conoscenze acquisiteSviluppare la capacità di spiegare il funzionamento macroscopico dei viventi collegandolo a quello microscopicoAvere interesse verso lo sviluppo scientifico e tec-nologicoUtilizzare il dialogo per apprendere informazioni ed elaborare opinioni riguardanti vari ambiti culturali e socialiCollaborare con gli altri per realizzare giochi, elabo-rare progetti, comprendere testi e costruire presen-tazioni con l’ausilio di materiali informatici

SCIENZE E TECNOLOGIA

Ideare e progettare elaborati, anche ricercando so-luzioni creative originaliUtilizzare consapevolmente strumenti e tecniche fi-gurative per una produzione creativa che rispecchi preferenze e stile personale e del gruppo

ARTE

In questa unità di apprendimento si vuole dare mag-giore risalto alla sperimentazione attraverso attività all’aperto, in classe o laboratorio, per sperimentare il gusto da un punto di vista scientifico e per ana-lizzare gli alimenti da un punto di vista non solo or-ganolettico ma anche chimico e, perché no, anche creativo - nella realizzazione del gioco dell’oca.

INDICAZIONI GENERALI

151

FASE PER FASE1

Il pedibus è una sorta di autobus vivente, con tanto di capolinea e fermate, che raccoglie i ragazzi che vengo-no a scuola; è una sorta di carovana che cammina.L’organizzazione e la gestione di un pedibus potrebbe avvenire in collaborazione con le maestre della scuola primaria, da parte dei ragazzi della scuola secondaria che abitano nel quartiere della scuola, seguendo una scaletta di questo tipo:

Stesura di un piccolo progetto con l’insegnante di scienze motorie, con realizzazione di un logo; divi-sione dei compiti; realizzazione di una mappa del quartiere.

Presentazione del progetto alle classi interessate e somministrazione di un questionario, per capire come i ragazzi raggiungono la scuola, da chi sono accompagnati, la loro propensione a muoversi in bici, quanto dista la loro casa da scuola, ecc.

Elaborazione dei dati raccolti su una mappa del quartiere per individuare una o due linee di pedibus, definendo le fermate, gli orari e i punti di raccolta.

Tempo di svolgimento: 6 ore

IL PEDIBUS PER I PIU’ PICCOLI

Eventuale disponibilità di ragazzi per guidare il pe-dibus a turno. L'impegno stimato potrebbe essere di circa 30 minuti al mattino, con la presenza/supervi-sione di un adulto.

Organizzazione del pedibus con il supporto di alcuni docenti e/o familiari.

Durante l’attività prevedere possibilmente un incontro di valutazione con le maestre, per sondare le reazioni dei bambini e delle famiglie e rilevare eventuali criticità.Valutazione dei risultati con le classi, eventuale festa fina-le, discussione dell’attività e proposte per il futuro.

152

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 2 oreTempo di svolgimento: 5 ore

IL GRANDE GIOCO DELL’OCA

2

1. Si gioca a squadre2. I ragazzi preparano le liste: Le 10 regole per la postura,

pag 135, Le 10 regole che salvano la vita, pag. 145, Le 10 cose da evitare, pag. 146.

3. Si selezionano comportamenti corretti e scorretti.4. Scrivere e illustrare su ciascuna tessera (foglio di carta

dimensioni A4) uno dei comportamenti selezionati.5. Scegliere i comportamenti da premiare (avanza di

tot caselle) e quelli da sanzionare (ritorna al via, ritor-na al numero...).

6. Gli alunni preparano una serie di domande da porre a chi incorre nella sanzione per ridurre o eliminare la pena (domande inerenti agli argomenti studiati).

7. Inserire caselle colorate dove la richiesta è motoria: esercizi che sono stati spiegati nelle ore di attività in palestra, attività di gioco, esercizi ginnici, giochi mul-tietnici (vedi sezione Giochi dal mondo e Giochi didat-tici di movimento, pag. 185 e seguenti).

8. Le caselle vengono numerate e disposte a terra9. Vince chi raggiunge per primo l'arrivo10. Il gioco può essere proposto alle altre classi

LABORATORIO: IL GUSTO DELLE MELE

Abituati a snack, patatine, merendine, bevande gassate e aromatizzate, i ragazzi rischiano di perdere il contatto con i sapori veri. La merenda presa in fretta prima di andare a scuola ne è la prova: quasi sempre alimenti confezionati, raramente un frutto, uno yogurt o dei cereali.

Un laboratorio del gusto solleciterà gli alunni ad affinare le proprie percezioni: quello proposto riguarda il gusto delle mele. Le mele sono tra i frutti più coltivati e più antichi. Come tutta la frutta in generale contengono ac-qua, fibre, sali minerali, vitamine e antiossidanti. Inoltre, apportano energia all’organismo grazie ad una buona dose di zuccheri semplici.

Occorrente:

tre varietà diverse di mele commerciali a scelta tra Golden Delicious, Granny Smith, Royal Gala, Pink Lady o Fujiuna mela di una varietà tradizionale come la Grigia di Torriana o la mela Annurca Piatti in plastica, quaderno e pennarelli colorati

3

153

FASE PER FASE

Quando si assaggia un cibo, per riuscire prima a capirlo e poi a comunicarlo agli altri, ci si serve di descrittori. I descrittori sono aggettivi che ci aiutano a definire e va-lutare le caratteristiche del cibo.

Possono riguardare:

i sapori base: dolce, acido, salato, amaro, piccante,...gli aromi: intensità aromatica, ricchezza aromatica, presenza di aromi specifici o ben riconoscibili,... le sensazioni tattili: liscio, ruvido,...le percezioni tattili: temperatura, consistenza della superficie (rugosa, liscia, porosa), forma (tonda, al-lungata), consistenza (dura, morbida, molliccia)le percezioni uditive: croccante,...le percezioni visive: colore,...

Proporre un assaggio di 3 diversi tipi di mele, per mette-re alla prova i sensi e la capacità di descrizione del cibo da parte dei ragazzi. Insieme si proverà ad immaginare i sei aggettivi più in-dicati a definire il profilo organolettico di una mela. I ragazzi assaggiano un morso di ciascuna mela.

Per prima cosa dovranno assaggiarla lentamente, a pic-coli morsi, concentrandosi sulle sensazioni percepite con tutti i sensi. Per praticità proporre solo 6 aggettivi particolarmente significativi come ad esempio: acida, dolce, succosa, gra-nulosa, profumata, croccante.I ragazzi scriveranno i descrittori sui puntini ai vertici del diagramma, dopo aver scelto insieme quelli da utilizzare. Valuteranno quindi la caratteristica di ogni mela in base ai descrittori riportati ai vertici dell’esagono tenendo presente che il valore 1 al centro del diagramma corri-sponde al valore minimo mentre il valore 5 all’esterno del diagramma corrisponde al grado massimo del descritto-re considerato. Assegnare un colore ad ogni mela, e se-gnare il valore che corrisponde al grado in cui è presente la caratteristica considerata. Congiungere i punti tra loro, ottenendo una figura geo-metrica che rappresenta le caratteristiche di quella mela. Una di queste mele potrebbe non eccellere per nessu-no dei singoli descrittori, ma essere nel complesso la più equilibrata e gradevole o la più originale. Chiedere quindi di scrivere la mela che, nel complesso, preferiscono: “La mia mela preferita è…”

154

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 3 ore

Le figure geometriche ottenute sono uguali, simili o molto diver-se?

ABCDEF

Qual è stata la mela dal gusto più intenso?Qual è stata la mela dal gusto meno intenso?Qual è stata la mela più dolce?Qual è stata la mela più acida?Qual è stata la mela più aromatica?Qual è stata la mela più dura?

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123456

123456

123456

Considerati i risultati emersi dal diagramma si può pro-porre una tabella di questo tipo:

Esempio di diagramma a 6 vertici per inserire i 6 descrit-tori.

4a

Prendere un’arancia, un ananas e delle proteine, ottenu-te con qualche foglio di gelatina acquistabile nei super-mercati. Aprire la confezione e osservare le caratteristiche della gelatina essiccata. In questo momento la gelatina è ela-stica, ma non tanto da ripiegarla su se stessa per avvol-gerla intorno a una piccola quantità di pezzetti di frutta.

Occorre quindi preparare la gelatina:

Riempire di acqua fredda un recipiente che possa contenere i fogli di gelatinaMettere uno dopo l’altro nell’acqua 3 fogli, incrocian-doli uno rispetto all’altro in modo da estrarli separa-tamente e lasciarli a bagno per almeno 10 minutiPreparare alcuni pezzetti di arancia tagliando qual-che spicchio con un coltello.Dopo aver lavato il coltello preparare una quantità analoga di pezzetti di polpa di ananas fresco e non in scatolaPreparare 3 piattini sui quali stendere i fogli di ge-latina

FACCIAMO A PEZZI LE PROTEINE!

155

FASE PER FASE

Dopo 10 minuti, estrarre con cautela un foglio di ge-latina, la cui consistenza è decisamente cambiata. Scolare il foglio e distenderlo su un piattino. Ripetere l’operazione con gli altri fogli e disporli cia-scuno su un piattino.

Inizialmente la situazione appariva____________ nei tre piattini. Dopo ____________ minuti, nel piattino con ___________ho cominciato a notare la presenza di un liquido che negli altri due non com-pariva. Dopo _________ minuti, era evidente che nei piattini ___________ la gelatina aveva assunto una forma propria e si presentava __________ al tatto, ma asciutta. Nel piattino con __________in-vece, la gelatina non si è _____________.

a

b

150

minuti

a

b

a

b

Stato della gelatina

+ arancia + ananas senza frutta

Tempo

trascorso

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a

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30

minuti

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60

minuti

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90

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120

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180

minuti

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LO SCIOPERO DEGLI ENZIMI

Completa la tabella indicando in a le variazioni nell’aspetto e in b i muta-menti di sensazione al tatto che puoi osservare nel corso del tempo.

UD

S 6

All

eg

ato

2

Al termine dell’esperimento, completare la tabella indi-cando in a le variazioni nell’aspetto e in b i mutamenti di sensazione al tatto che si possono osservare nel cor-so del tempo.

Completare lo schema con quanto osservato:

Mettere i pezzetti di arancia al centro di uno dei fogli e coprirli con i lembi di gelatina facen-do un pacchettino. Non importa se la forma è irregolare o se i lembi si alzano, anzi si potrà osservare meglio il ri-sultato finaleProcedere allo stesso modo con i pezzetti di ananas

Con il terzo foglio costrire un pacchetto vuoto Lasciare riposare a temperatura ambiente: i risultati saranno evidenti in 3 ore.

Allegato: UDAs 6/n°2, pag. 240.

156

FASE PER FASE

Cosa succede quando gli enzimi non lavorano più?

Fai riscaldare fino a ebollizione mezzo litro di ac-qua e intanto taglia una fetta di ananas fresco dello spessore di circa mezzo centimetro e togli la bucciaSpegni la fiamma, immergi nell’acqua bollente la fetta di ananas e lasciala immersa per 5 minutiTogli la fetta di ananas dall’acqua maneggiandola con cura e disponila su un piattoAspetta che la fetta torni a temperatura ambiente: se la rigiri nel piatto ogni 5 minuti basterà mezz’oraNel frattempo, come per l’esperimento 1, metti un foglio di gelatina in ammollo in acqua fredda per 10 minutiQuando la fetta di ananas si è raffreddata, tagliala a pezzettini come nell’esperimento 1Estrai dall’acqua il foglio di gelatina, scolalo e di-stendilo su un piattinoConfeziona un pacchettino avvolgendo il foglio di gelatina intorno ai pezzettini di ananas raffreddatoI risultati saranno evidenti nel giro di 3 ore.

LO SCIOPERO DEGLI ENZIMI

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120

minuti

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minuti

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180

minuti

Stato della gelatina

+ ananas riscaldato

Tempo

trascorso

LO SCIOPERO DEGLI ENZIMI

Completa la tabella indicando in a le variazioni nell’aspetto e in b i muta-menti di sensazione al tatto che puoi osservare nel corso del tempo.

Al termine dell’esperimento, completare la tabella indi-cando in a le variazioni nell’aspetto e in b i mutamenti di sensazione al tatto che si possono osservare nel cor-so del tempo.

Allegato: UDS6/n°3, pag. 240.

157

FASE PER FASE5

Tempo di svolgimento: 1 ora

L’AZIONE DELLA SALIVA SULL’AMIDO

Materiali: 3 contenitori becher, pinza, treppiedi, fornel-lino, termometro, pentolino, saliva, acqua, fecola di pa-tate, tintura di iodio.Esecuzione:

Fai girare in bocca un sorso d’acqua e dopo circa un minuto versala in acqua nel 1° becherMetti nel 2° becher 100 cm3 di acqua e un cucchia-ino di fecola di patate, mescola, porta a ebollizione e lascia raffreddareAggiungi qualche goccia di tintura di iodio nel 2° becher e osservaVersa nel 3° becher uguali quantità dei 2 liquidi (so-luzione di saliva e sospensione di fecola); scalda il 3° becher a bagnomaria nel pentolino fino a 37°C circa e osserva

La tintura di iodio rivela, con la tipica

colorazione ______________, la pre-

senza di _____________nella fecola di

patate.

Superati i 30-35°C, la soluzione diventa

di colore _________________: la ptiali-

na contenuta nella ________________

ha trasformato l’amido in zucchero.

Completare lo sche-ma con quanto os-servato:

LA BILE EMULSIONA I GRASSI

Materiali:

bile di pollo (chiedi al macellaio la cistifellea di al-cuni polli) due provette con tappoacquaolio

Esecuzione:

metti nella prima provetta acqua e oliometti nella seconda provetta acqua, olio e bile pre-sa dalla cistifelleatappa le provette, agitale per mescolare i liquidi contenuti e confronta le due provette

Risultati:

nella prima provetta, dopo pochi secondi l’olio _____________;nella seconda compare un liquido poco limpido in cui si vedono piccolissime______________di olio: si dice allora che la bile ha emulsionato l’olio.

6

158

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 1 ora

IL CRUCIVERBA

7

Alla fine delle attività proposte si può realizzare un cru-civerba finale, che sintetizzi le parole chiave utilizzate nell’intero percorso. Il programma per realizzare cruci-verba o anche altri tipi di test e quiz è scaricabile libera-mente (vedi link). Il cruciverba può essere realizzato online o stampato.

BibliografiaFacciamo scienze, Tibone, Zanichelli editoreIl diario di scienze motorie e sportive, M. Vicini, Archimede edizioni, Scienze Scuola, Caruso,Costante, Selmi, Giunti editore

LinkografiaPer scaricare i cruciverba o altri tipi di test e quiz:http://hotpot.uvic.ca/http://ftp.ihmc.us/

Le modifiche dei comportamentihttp://www.dors.it/alleg/0202/Modelli%20teorici%20di%20cambiamento2.pdfLe aree naturalistiche del Venetohttp://www.parcocollieuganei.com/doc/educazione_naturalistica/Elenco_aree_naturalistiche_Veneto.pdfGli stili di vita: http://www.salute.gov.it/stiliVita/stiliVita.jspLa promozione del movimento: le pagine del Dipartimento di prevenzione di Verona: http://prevenzione.ulss20.verona.it/att_motoria.html Leggere le etichette http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_2_allegato.pdfhttp://ec.europa.eu/dgs/health_consumer/information_sources/docs/ca/how_to_read_label_2007_it.pdfhttp://www.nutrirsimeglio.it/Etichette%20alimentari.htmlhttp://www.unioneconsumatorisbt.it/public/conoscileetichette.pdf http://www.conquistaweb.it/coopgame/etichette_altroc.pdfMeglio gli alimenti italianihttp://www.consumatori.it/images/alimenti_ita%20new_09%20agg_web.pdfI cereali: https://it.wikipedia.org/wiki/CerealiLa fauna ittica: http://www.igfa.org/fish/fish-database.aspxhttp://www.parcocollieuganei.com/doc/educazione_naturalistica/AMBIEN-TI_FAUNA_ITTICA.pdfLe pagine sulla corretta nutrizione del Dipartimento di Prevenzione di Vero-na: http://prevenzione.ulss20.verona.it/igiene2_infoalimentare.htmlIl progetto “Forchetta e scarpetta” del Ministero della Salute http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=1714&area=stiliVita&menu=progettiIl pacchetto didattico messo a punto dall’INRAN http://www.inran.it/687/Pacchetto_didattico.html Le linee guida INRAN http://www.inran.it/648/linee_guida.html

Linkografia di approfondimento

159

Tempo totale di svolgimento: 9 ore

Cla

sse

TE

RZ

A Un percorso per riflettere in

modo critico sugli stili di vita e

di consumo proposti dai mass

media e per rendere consape-

voli le proprie scelte motorie e

alimentari.

UD

As

7

160

OBIETTIVI

Utilizzare le abilità apprese in situazioni ambien-tali diverse e in contesti problematici, non solo in ambito sportivo, ma anche in esperienze di vita quotidianaRispettare le regole in un gioco di squadra, svolge-re un ruolo attivo utilizzando al meglio le proprie abilità tecniche e tatticheMettere in atto, nel gioco e nella vita, comporta-menti equilibrati dal punto di vista fisico, emotivo, cognitivo e alimentare

SCIENZE MOTORIE

Presentare un tema o problema del mondo di oggi utilizzando schemi di sintesiRiflettere sul tema della globalizzazione da un pun-to di vista socioeconomico

STORIA

Riflettere su sviluppo umano, sviluppo sostenibile e processi di globalizzazioneIndividuare connessioni con situazioni storiche, economiche e politiche

GEOGRAFIA

Cogliere le connessioni tra storia locale, regionale, nazionale, europea, mondialeComprendere le notizie principali di un documen-tario

Questa unità ha come obiettivo generale quello di far riflettere in modo critico gli studenti sugli stili di vita e di consumo proposti dai mass media. Ogni at-tività proposta ha il fine di rendere ogni alunno con-sapevole delle proprie scelte motorie e alimentari.

INDICAZIONI GENERALI

161

FASE PER FASE1

Tempo di svolgimento: 2 ore

1

Tempo di svolgimento: 1 ora e 30 minuti

IL GIOCO DELL’OCA

Proporre agli alunni il gioco didattico di movimento a squadre, Il gioco dell’oca. Stampare l’allegato del gioco o realizzare un tabellone con le indicazioni della scheda.

Lo sapevi che…?

Un giovane su quattro salta la prima colazione? Ricordare che la colazione rappresenta un pasto estremamente importante per l’equilibrio fisiologi-co, soprattutto nell’infanzia e nell’adolescenza. Sal-tare questo pasto influenza le capacità di concen-trazione e di apprendimento e favorisce il consumo disordinato di snack e cibi spazzatura (junk food).

Nel mondo ogni anno finisce nella spazzatura 1/3 della produzione di cibo? Si tratta di 1,3 miliardi di tonnellate, sufficienti a nutrire 4 volte 868 milioni di affamati, 12% della popolazione mondiale. In Italia si sprecano 110 kg di cibo a testa. Che fare?

UD

S 7

All

eg

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1

IL GIOCO DELL’OCA

Allegato: UDAs 6/n°1 pag. 239.

NUTRIAMO IL MONDO

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As

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lle

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IL GIOCO DELL’OCA

Nomina 10 sport in cui si usa la palla. Se non ce la fai, fermo un turno!

Fai 3 esempi di merende sane, se almeno uno dei tuoi compagni ce l’ha nello zaino, avanza di 1 casella

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Quante volte sai saltare su un piede senza appoggiare l’altro a terra? Avanza di tante caselle quante sono le decine di volte che hai saltato!

Nomina 5 frutti rossi. Se non ci riesci, fermo un turno!

PARTENZA2

3

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5

6Fai 10 piegamenti e avanza di 1 casella

Elenca 5 forme di attività fisica escluso lo sport. Hai 20 secondi, se non ci riesci, fermo un turno.

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Nomina 5 tipi di cereali. Se ce la fai, avanza di 3 caselle.

Nomina i compo-nenti principali della piramide alimentare dalla base alla punta. Se ci riesci avanza di 4 caselle.

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Chiedi al bidello cosa ha mangiato ieri a cena. Avanza di una casel-la per ogni porzione di frutta o verdura nominata.

Chiudi gli occhi, ruota le braccia 3 volte e poi, sempre a occhi chiusi, congiungi le punte degli indici. Se non ce la fai, vai indietro di 3 caselle.25

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29ARRIVO

Prova di salto in lungo: sfida un compagno del tuo stesso sesso, scelto dall’insegnante e uguale per tutti. Chi vince avanza di 2 caselle.

Linkografiahttp://www.hbsc.unito.it/it/images/pdf/hbsc/report_nazionale_2010.pdfhttp://prevenzione.ulss20.verona.it/spreco_alimentare.htmlhttp://www.unannocontrolospreco.org/it/http://www.acliverona.it/rebus/homepage

FASE PER FASE

Linkografia di approfondimentocosa fare perché la gente cammini di più e usi di più la bici e quanto si potrebbe risparmiare sulla spesa pubblica (video)

http://www.youtube.com/watch?v=ryr0-pdq-NQ&list=PLQYsSCy6dqU641peWG7h9_6qvW6SvoSTC&index=1

l’importanza del movimento per i bambini e per gli adolescentihttp://prevenzione.ulss20.verona.it/bambini_attmot.htmlhttp://prevenzione.ulss20.verona.it/giovani_attmot.html

spot per promuovere il movimento tra i giovanihttp://prevenzione.ulss20.verona.it/ragazzingamba_mov3.htmlhttp://prevenzione.ulss20.verona.it/ragazzingamba_mov1.html

radio e video spot che invitano ad usare la bicicletta (possono essere utilizzati anche per l’analisi dei linguaggi multimediali)

http://fiab-onlus.it/bici/attivita/varie/item/527-tre-radio-spot.html http://www.youtube.com/watch?v=_2Tz8FoYKnE http://www.youtube.com/watch?v=3yzB3iWt_oAhttp://www.youtube.com/watch?v=3yzB3iWt_oAhttp://www.youtube.com/watch?v=u5ds_TOzuxQ

i dati dello studio HBSC sull’attività fisica e l’alimentazione nei ragazzi italiani

http://www.hbsc.unito.it/it/index.php/aree-tematiche/attivita-fisica-e-tem-po-libero.htmlhttp://www.hbsc.unito.it/it/index.php/aree-tematiche/alimentazione-e-stato-nutrizionale.htmlhttp://www.hbsc.unito.it/it/images/pdf/hbsc/report_nazionale_2010.pdf

le “linee guida” sulla sana alimentazione dell’Istituto Nazionale di Ricer-ca per gli Alimenti e la Nutrizione

http://www.inran.it/648/linee_guida.htmlI consigli sulla sana alimentazione dal sito Guadagnare Salute

http://www.guadagnaresalute.it/alimentazione/AlimentazioneSalute.aspI suggerimenti del Ministero della Salute per una sana alimentazione

http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_5.jsp?lingua=italiano&dataa=2013/12/31&datada=2012/01/01&opuscoliposter.page=2

Le guide al consumo responsabile Slow Food (sulla carne, sullo spreco alimentare, sul pesce e l’acquacoltura, sui legumi, su cibo e salute, su scelte alimentari e cambiamenti climatici e sulla spesa sostenibile)

http://www.slowfood.it/sloweb/C2744B880a41b1C0A7myT1FC4402/scari-ca-le-guide-al-consumo-responsabile-slow-food

Viaggio nel mondo degli spuntini http://www.dors.it/cmfocus/alleg/manuale_docenti.pdf

Le linee guida per l’educazione alimentare nella scuola italianahttp://archivio.pubblica.istruzione.it/allegati/prot7835_11.pdf

163

FASE PER FASE 3

Tempo di svolgimento: 3 ore

2

Tempo di svolgimento: 30 minuti

COS’E’ LA GLOBALIZZAZIONE?

La globalizzazione è un fenomeno storico legato all’e-conomia, con risvolti positivi e negativi. Proporre un brainstorming partendo dal seguente schema, annotando sulla lavagna quanto elicitato dagli studenti:

Bibliografia di riferimentoL’avventura della storia 3, p.350-353 (La globalizzazione), Il Capitello

Linkografia di approfondimentoCome l’uomo da attivo è diventato sedentario nel corso dell’evoluzione?

Claudio Stefanelli: attività fisica, esercizio, evoluzione http://www.youtube.com/watch?v=7FStwZshh-E&feature=youtu.bePer un collegamento interdisciplinare alla geografia:

Nuovo Atlante 3, p.40-48 (La globalizzazione), Fabbri Editori

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La globalizzazione

Cose nega-tive

Da quando?

Cose posi-tive

...nella mia vita quotidiana

SUPER SIZE ME

Introdurre ad una riflessione sugli stili di vita sani è an-cor più motivante se supportata da strumenti audio/vi-deo. Il film-documentario Super size me tratta, in modo scientifico ma accattivante, gli effetti di scorretti stili di vita sul fisico umano.

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(USA 2004)

SUPER SIZE ME

Guarda il documentario e completa le frasi cerchiando l’opzione esatta.

1. Spurlock vive a… New York – San Francisco – Orlando, negli USA.

2. Lui decide di fare… 1000 – 2500 – 5000 passi al giorno, come l’ame-ricano medio.

3. Lui mangia da McDonald’s 3 volte… al giorno – alla settimana – all’anno.

4. Se glielo dicono deve prendere il menù… Happy Meal – Diet – Super Size.

5. Quando mangia il primo menù Super Size… gli piace – vomita – ne ordina un altro.

6. Dopo 5 giorni è ingrassato di… 3 – 4 – 5 chili e si sente – triste – nor-male – felice.

7. Dopo 20 giorni soffre di tachicardia – mal di fegato – mal di cuore.

8. Dopo 30 giorni è ingrassato di circa… 5 – 10 – 15 chili.

9. Nelle mense delle scuole statunitensi di solito si mangia... in modo sano – male.

10. Una malattia collegata all’obesità è… il cancro - il diabete - la pressione alta - tutte le precedenti

11. Nei Mc Donald’s USA le porzioni sono… più piccole – uguali – più grandi di quelle italiane.

12. La pubblicità di cibo-spazzatura durante i programmi per bambini negli USA è… tanta – nella media – poca.

Risposte esatte: ___ su 12

Rispondi alle domande e poi discutine con i compagni

Riflessioni sul documentario:cosa ti ha impressionato? cosa vorresti approfondire? ti sottoporresti ad un esperimento del genere?il documentario parla anche di attività fisica oltre che di alimentazione?In quali parti? Che connessione c’è tra movimento e alimentazione?

Riflessioni sul mio stile di vita: la mia alimentazione è corretta? faccio movimento? conosco la composizione dei cibi che mangio e delle bevande che bevo?

Il protagonista ha mangiato solamen-te cibo di una nota catena mondiale di fast food per 3 volte al giorno (colazione, pranzo e cena), ogni giorno, interrom-pendo inoltre ogni attività fisica.

Allegato: UDAs 7/n°1 pag. 241.

FASE PER FASE

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-

Linkografia

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Lo sapevi che…?

Bibliografia e linkografia di approfondimento

Sito Worldmapper

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Super size me

Linkografia di approfondimento

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FASE PER FASE 4

Tempo di svolgimento: 1 ora

3

L’alimentazione del protagonista del documentario, ric-ca di carne e grassi, finisce per compromettere la sua salute. Un corretto apporto proteico può essere in alter-nativa fornito dal pesce.

Proporre la visione del film Il sapore della vittoria, che ha per tema il rapporto tra ragazzini di diverse etnie in un contesto scolastico e sportivo, somministrando la rela-tiva scheda di comprensione.

Suggerimento:

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IL SAPORE DELLA VITTORIA

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(USA 2000)

IL SAPORE DELLA VITTORIA

Guarda il documentario e completa le frasi cerchiando l’opzione esatta.

1. Il film è ambientato in… Oklahoma - Virginia - Utah, negli USA - in In-ghilterra - in Nigeria.

2. I protagonisti giocano a… rugby - football - baseball.

3. Coach significa… giocatore - capo - allenatore.

4. Il film si svolge negli anni… Cinquanta - Sessanta - Settanta.

5. La punizione preferita del nuovo allenatore è… l’isolamento - il

digiuno - la corsa.

6. All’inizio i giocatori non vanno d’accordo a causa di pregiudizi… razziali - sessuali - religiosi.

7. L’allenatore vuole che la sua squadra giochi e… dorma - studi - canti.

8. Herman Boone ordina ai giocatori di… conoscersi - non parlarsi -

dimagrire.

9. Con il tempo i giocatori diventano… vecchi - amici - famosi.

10. Il primo giorno di scuola dopo il ritiro l’accoglienza è… fredda - cal-

da - ostile.

11. Il coach Boone dice che in campo tutti sono… uguali - contadini

- invincibili.

12. Una sera dei razzisti tirano… un lacrimogeno - un mattone – un sasso contro la finestra del coach.

13. Piano piano lo spirito di squadra… contagia tutta la città - li porta alla vittoria - diminuisce.

14. Per un incidente Gerry Bertier rimane… cieco - sordo - semiparalizzato.

15. Alla fine i Titans arrivano… primi - secondi - terzi.Risposte esatte: ___ su 16

PRO

Spirito di squadra

Praticare uno sport a livello agonistico, come hai visto nel film, ha sicura-mente molti pro, ma anche alcuni contro: scrivi qualche parola chiave e poi discutine con i compagni.

CONTRO

Sviluppo asimmetrico del corpo

Allegato: UDAs 7/n°3 pag. 242.

Linkografiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Il sapore della vittoria

IL PESCE AZZURRO

olio - azzurro – carni - colesterolo – griglia – sale -

vitamine – età - cottura - alimentazione - scatola

I medici e i nutrizionisti raccomandano di mangiare il pesce come ali-mento alternativo ad altri cibi proteici come formaggi, uova e ______ di altri animali. Il pesce è ricco di sali minerali e __________; siccome è facilmente digeribile e masticabile, è adatto a tutte le ______. Dal punto di vista nutrizionale il pesce, soprattutto il pesce _____________, presenta un apporto di proteine di elevata qualità ed una particolare composizione dei grassi, ricchi di acidi grassi insaturi, capaci di abbassare il ___________ nel sangue. Attenzione però, seconda del tipo di __________, l’apporto calorico può venire modificato. Per i pesci grassi (es. lo sgombro o la sardina) è indicata la cottura alla _________. Le fritture invece ne aumentano il potere calorico (le calorie in più vengono fornite dall’_______ usato per friggere). Lo stesso discor-so vale per acciughe, sardine e sgombri in ________ sott’olio. Altra considerazione da tenere presente è che l’aggiunta del ______ nel pesce in scatola, comporta un contenuto in sodio di gran lunga superio-re al corrispettivo pesce fresco. Ricordatevi anche che il consumo del pesce non può da solo prevenire o risolvere i danni provocati da una abituale ____________ squilibrata e troppo ricca di calorie: bisogna seguire una dieta corretta e bilanciata, da associare quanto più possibile ad una vita non sedentaria.

Leggi il testo e completa con le parole mancanti

Cuochi si diventa!

Avete letto il testo con attenzione? Procuratevi dei libri di cucina o scaricate delle ricette da Internet. Dividetevi a coppie e riscrivete una delle ricette di pesce trovate variando condimenti, tipi di cottura e abbinamenti con altri ingredienti in modo che risulti leggera e appetitosa.

Inventate un titolo divertente!

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Allegato: UDAs 7/n2 pag. 241.

Linkografiahttp://old.politicheagricole.it/PescaAcquacoltura/PesceAzzurro/default.htm

L’attività proposta invi-ta al consumo del pe-sce azzurro in modalità attiva, a seguito della quale si può organiz-zare un vero e proprio laboratorio di cucina.

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 1 ora

LA SFIDA GLOBALE

5

Per riepilogare i contenuti appresi, dividere la classe in squadre e proporre una sfida globale da svolgersi a scuola.

Istruzioni per LA SFIDA GLOBALE:

1. ogni squadra forma un cerchio tenendosi per mano2. lasciando le mani dei compagni, i partecipanti van-

no verso il centro del cerchio ad occhi chiusi3. allo STOP del professore, sempre tenendo gli oc-

chi chiusi, i partecipanti cercano di riprendersi per mano

4. avendo gli occhi chiusi, non sarà facile riformare l’e-satto cerchio e si formeranno dei veri e propri nodi

5. lo scopo del gioco è sciogliere i nodi, senza stacca-re le mani le une dalle altre, e tornare a formare un cerchio

6. segnare i punteggi e proclamare la squadra vinci-trice

167

stampare una scheda di domande per squadrafar scegliere un nome e una caposquadra ad ogni gruppofornire ai caposquadra una SFIDA alla volta

Allegato: UDAs 7/n°4 pag. 242.

LA SFIDA GLOBALE

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1. SFIDA DI MEMORIARicordate e scrivete in 3 minuti i titoli delle ricette di pesce ideate

_________________________________________________________________________________________________________________________________

NOME SQUADRA_______________

PUNTEGGIO_______________

2. SFIDA ALLA MERENDA EQUILIBRATA

Prendete le merende e tenetele in equilibrio sulla testa

3 punti alla squadra che le mantiene in equilibrio più a lungo

NOME SQUADRA_______________

PUNTEGGIO_______________

3.SFIDA D’OSSERVAZIONE

Guardatevi intorno e inventate degli esercizi fisici

utilizzando oggetti o arredi della scuola… avete 5 minuti!

1 punto ad esercizio approvato dall’insegnante

NOME SQUADRA_______________

PUNTEGGIO_______________

4.SFIDA DI RESISTENZA

Quanti giri di palestra/cortile riuscite a fare come squadra?

5 punti alla squadra che fa più giri

2 punti alla squadra seconda arrivata

NOME SQUADRA_______________

PUNTEGGIO_______________

5.SFIDA SUPER SIZE ME1 minuto per scrivere il nome di più cibi-spazzatura possibile!

______________________________________________________

________________________________________________

1 punto per ogni cibo esatto

NOME SQUADRA_______________

PUNTEGGIO_______________

6.SFIDA GLOBALE

Seguite attentamente le istruzioni del professore

3 punti alla squadra vincitrice

NOME SQUADRA_______________

PUNTEGGIO_______________

7. SFIDASTROCCAInventate uno slogan o una filastrocca per invitare al movimento.

Il personale extrascolastico sarà il giudice.___________________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________

4 punti alla squadra vincitrice

NOME SQUADRA_______________

PUNTEGGIO_______________

Cla

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TE

RZ

AU

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“Citius! Altius! Fortius!”, motto del Comitato Olimpico fin dalla sua fondazione nel 1894, ha come filo conduttore i Giochi Olimpici. Il movimento e l’attività sportiva non rimangono però un’esclusiva degli atleti, ma dovrebbero entra-re a far parte della vita quotidiana degli studenti.

168

Tempo totale di svolgimento: 10 ore e 30 minuti

OBIETTIVI

Utilizzare le abilità apprese in situazioni ambientali

diverse

Variare, ristrutturare e riprodurre nuove forme di movi-

mento

Rispettare le regole in un gioco di squadra

Riconoscere il nesso tra attività motoria e buone prati-

che alimentari

SCIENZE MOTORIE E ALIMENTAZIONE

Utilizzare informazioni quantitative e ricavarne valuta-

zioni di ordine qualitativo

Presentare una tematica scelta utilizzando schemi di

sintesi, carte di vario tipo, grafici, immagini

Riconoscere la collocazione di stati e capitali

GEOGRAFIA

Comprendere un semplice brano scritto, individuandone

l’argomento e le informazioni specifiche

Individuare il messaggio chiave in un breve e semplice

atto comunicativo.

INGLESE

Cogliere le connessioni tra storia locale e mondiale

Approfondire l’intreccio tra storia del Novecento e Giochi

Olimpici: le Olimpiadi come palcoscenico di movimenti

di opinione e occasione di affermazione da parte delle

classi sociali più deboli.

STORIA

L’unità didattica di apprendimento “Citius! Altius! Fortius!”, motto del Comitato Olimpico fin dalla sua fondazione nel 1894, ha come filo conduttore i Giochi Olimpici. Il movimento e l’attività sportiva non rimangono però un’esclusiva degli atleti, ma dovrebbero entrare a far parte della vita quotidiana degli studenti; la presente unità didattica offre utili suggerimenti per attività motorie, divertenti e sem-plici da eseguire, e scelte alimentari sane grazie a un interessante percorso interdisciplinare che unisce le scienze motorie, la storia, la geografia e la lingua inglese.

INDICAZIONI GENERALI

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FASE PER FASE1 2VELOCITA’ E OLIMPIADI

Tempo di svolgimento: 1 oraTempo di svolgimento: 30 minuti

LA GARA DI VELOCITA’

In cortile, organizzare una gara di corsa.Per definire il percorso contare 100 passi dalla linea di partenza e segnare quindi l’arrivo con una corda tesa a terra. In piccoli gruppi gli alunni si sfidano mentre l’inse-gnante tiene il tempo con un cronometro.Vince chi fa il tempo migliore.

Suggerimenti:

con dei fogli A4, preparare le pettorine con il nume-ro assegnato ad ogni concorrentesottolineare l’importanza del riscaldamento pre-gara e invitare gli studenti a suggerire quali sono gli esercizi adatti.

Materiali: una corda, fogli A4, cronometro

Linkografia- http://www.voglio10.it/mappe-e-cartine/91-planisfero-politico-da-stam-pare.html- http://www.treccani.it/enciclopedia/olimpiadi/- http://eventi-sportivi.ilsole24ore.com/olimpiadi/londra_2012/storia/storia-olimpiadi-curiosita-pillole-1936-1972.htm

In classe riflettere sul tipo di attività proposta nell’eser-cizio 1. Consegnare agli studenti l’allegato e stampare un planisfero muto (vedi link) per alunno.

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GARA DI VELOCITA’… E PRECISIONE!

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Città Stato

189619001904190819121916192019241928193219361940194419481952195819601964196819721976

2004200820122016

198019841988199219962000

AteneParigiSt. LouisLondra Stoccolma Berlino Anversa Parigi AmsterdamLos AngelesBerlinoTokyoLondraLondra HelsinkiMelbourneRoma TokyoCittà del MessicoMonaco di BavieraMontréal Roma Los AngelesSeul BarcellonaAtlanta Sidney AtenePechino Londra Rio de Janeiro

Anno

Grecia V

X o V

Colora gli Stati sul planisfero, osserva e discuti con i compagni.

(Esempio: In quale continente sono state disputate più Olimpiadi? Ci sono sport in cui uno

Stato è più forte? Perché? Dove ti piacerebbe che si disputassero le Olimpiadi? Perché?)

Risposte esatte: ______ su ______ Mi sono classificato: ________________

Osserva la tabella delle edizioni delle Olimpiadi moderne e completa scrivendo lo Stato.

In quali discipline olimpiche viene pre-miata la velocità? Cosa sono le Olim-piadi, qual è la loro storia? Dove si dispu-tano? Ci sono degli stati che eccellono in alcune discipline? Perché?

Allegato: UDAs 8/n°1 pag. 243.

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FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 6 ore

I GIOCHI OLIMPICI

3

I Giochi Olimpici, riunendo atleti di ogni provenienza e avendo visibilità e attenzione mondiali, sono stati più volte un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubbli-ca riguardo a problematiche politiche e civili. Questo appuntamento è stato inoltre un fondamentale campo di affermazione per le categorie sociali più de-boli. Proponiamo qui di seguito alcuni esempi che possono essere utilizzati per un approfondimento in classe.

De Coubertin sosteneva che la differente fisiologia femminile e il diverso ruolo nella società rendessero la donna inadatta all’attività sportiva. Si arrivò quin-di fino al 1920 prima che le donne potessero par-tecipare ufficialmente alle Olimpiadi, e fu solo tra il 1928 e il 1936 che si inserirono gare femminili per le principali discipline.

Nel 1936 a Berlino l’afroamericano Jesse Owens vin-se sotto gli occhi di Hitler ben 4 medaglie d’oro:100 metri; salto in lungo; 200 metri; staffetta 4x100. Il dittatore nazista non poté non riconoscere la sua bravura!

E’ passata alla storia anche la premiazione di Tom-mie Smith e John Carlos, oro e bronzo nei 200 me-tri piani nel 1968: i due campioni, quando è stata innalzata la bandiera americana, hanno abbassato lo sguardo ed alzato il pugno, coperto da un guan-to nero. «Siamo stufi di essere cavalli da parata alle Olimpiadi e carne da cannone in Vietnam», ha di-chiarato Carlos alla stampa. L'immagine ha fatto il giro del mondo ed è diventata il simbolo del Black Power, ma è costata ai due sportivi l'allontanamen-to forzato dal villaggio olimpico ed un ostracismo che è durato per tutta la loro carriera. Proporre agli studenti l’allegato 2 per un approfondimento in lin-gua inglese sui due atleti.

A Monaco nel 1972 un gruppo di terroristi dell'or-ganizzazione palestinese Settembre Nero fece irru-zione negli alloggi israeliani del villaggio olimpico, uccidendone alcuni e prendendone altri in ostag-gio. Alla fine un tentativo di liberazione compiuto dalla polizia tedesca portò alla morte di tutti gli at-leti sequestrati, di cinque fedayyin e di un poliziotto tedesco.

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FASE PER FASE 4

Tempo di svolgimento: 1 ora

CAMPIONI DI SALUTE

Suggerimenti:

l’attività può diventare interdisciplinare con collega-menti a storia (il ’68) e geografia (il Messico).

Linkografiahttp://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Sport/2008/olimpiadi-pechino/storia-olimpiadi/messico-86-pantere-nere.shtml?uuid=19664d58-5d53-11dd-a22b-e3f693c47d3b&DocRulesView=Liberohttp://www.treccani.it/scuola/tesine/sessantotto/2.html

Le vicende dei campioni olimpici non vanno ammirate come una meta lontana in quanto ci forniscono esempi e indicazioni applicabili alla vita di tutti i giorni: il mo-vimento e una sana alimentazione possono e devono infatti far parte della vita quotidiana di tutti.

Allegato: UDAs 8/n°2 pag. 243.

Proporre la visione dei film:Cool Runnings, 4 sotto zero (commedia, USA, 1993, 97’) sulla partecipazione degli atleti giamaicani di bob alle Olimpiadi del 1988; Invictus (drammatico, USA, 2009, 134’) sulla parteci-pazione degli Springboks, squadra formata da tutti bianchi con un solo gio-catore nero, ai Mondiali di rugby nel 1995 in Sudafrica.

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1. Leggi e completa il testo con le parole mancanti.

MESSICO ‘68

podium – Human - student – Village

The Mexican Student Movement of 1968 was a __________ move-ment caused by an ideological conflict between generations. This movement was influenced by the world’s movements at that time, like the Hippie movement. Tommie Smith and John Carlos were the gold and bronze medalists in the men’s 200-meter race at the 1968 Olympic Games. During their medal ceremony, they took their places on the __________ wearing black socks without shoes and civil rights badges. They were mem-bers of the Olympic Project for __________ Rights. Some people felt that a political statement had no place in the inter-national forum of the Olympic Games. In an immediate response to their actions, Smith and Carlos were suspended from the U.S. team and banned from the Olympic __________.

2. Ricerca su internet un’immagine relativa alla premiazione di Tommie Smith e John Carlos durante I Giochi Olimpici del ’68 in Messico. Incolla l’immagine qui sotto e descrivila utilizzando la lingua inglese.

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MOVIMENTO E ALIMENTAZIONE

1. Ti piace andare in bicicletta, giocare a pallone, ballare e andare in giro a piedi? D’estate vai in piscina e in inverno giochi a palle di neve? Allora sei già una persona attiva! Fare attività fisica non basta, il corpo per funzionare bene ha bisogno del giusto carburante!

Sai quali sono le 5 regole base di un’alimentazione sana?Leggi e commenta questo breve testo.

Una buona e salutare attività fisica dovrebbe sempre accompa-gnarsi alla scelta degli alimenti giusti da consumare a tavola. Molto spesso siamo abituati ad assumere troppi grassi, troppi zuccheri semplici e poche fibre. Il consiglio, per chi pratica sport ma anche per tutti gli altri, è di consumare più legumi, verdure e pesce e di ridurre gli zuccheri semplici (non solo il saccarosio, cioè lo zuc-chero da cucina, ma anche tutti gli altri dolcificanti) e le bevande che li contengono. Inoltre, è importante aumentare i cibi ricchi di fibre (verdure, frutta e cereali integrali); questi alimenti forniscono anche le vitamine e i minerali necessari all’organismo e migliorano il funzionamento dell’intestino.

Ti alimenti già così? In quali punti la tua alimentazione abituale si discosta da queste semplici regole? Quali delle abitudini consigliate fai più fatica ad adottare e perché?

2. Pratichi regolarmente uno sport e ogni tanto fai delle gare? Unisci le fasi al giusto regime alimentare

É opportuno far consumare il pasto 3-4 ore prima della gara con una quantità moderata di alimen-ti a base di carboidrati e frutta; l’idratazione fondamentale è attraverso l’acqua che è ritenuta la bevanda migliore.

Prima

della gara

Durante la gara bisogna bere acqua semplice pri-ma di avvertire lo stimolo della sete. Solo in corso di sport prolungati oltre un’ora (gare ciclistiche, maratona, sci di fondo), andranno aggiunti 100-150 ml di bevande a base di acqua e sali.

Durante

la gara

Dopo ogni gara andranno assunti acqua, frutta e succhi di frutta a volontà, importanti per l’equili-brio idroelettrolitico, seguiti successivamente da un pasto di recupero più abbondante.

Dopo

la gara

Proporre l’allegato 3 per approfondire le 5 regole base del mangiare bene e avviare una discus-sione sull’attività fisica praticata dagli studenti e su come questa sia diretta-mente collegata all ’alimentazione stessa.

Allegato: UDAs 8/n°3 pag. 244.

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FASE PER FASE5

Tempo di svolgimento: 2 ore

IL TORNEO OLIMPICO

Quali discipline olimpiche si possono riadattare utiliz-zando spazi e strumenti reperibili a scuola?

Organizzare un Torneo Olimpico di classe chiedendo agli studenti di riadattare le seguenti discipline olimpiche:

Corsa ad ostacoli e staffetteLancio del peso e del giavellotto (vortex)Salto in lungo e triploCorpo libero

Dividere la classe in gruppi: ogni gruppo dovrà riscri-vere le regole di una disciplina tenendo presente gli at-trezzi e gli spazi presenti in palestra e a scuola e facendo attenzione a rispettare le norme di sicurezza. Quali attrezzi alternativi si possono reperire in palestra o in classe al posto d? Quali pesi?

Leggere e commentare quanto prodotto. Procedere alla gara, che può venire proposta a squadre.

LinkografiaCorsa ad ostacoli:

http://www.treccani.it/enciclopedia/atletica-le-specialita-gli-ostacoli_(Enci-clopedia-dello-Sport)/

Lancio del peso e del giavellotto: http://it.wikipedia.org/wiki/Atletica_leggera#Lanci

Salto in lungo e triplo: http://www.atleticaschio.com/index.php?option=com_content&task=view&id=82&Itemid=53http://it.wikipedia.org/wiki/Atletica_leggera#Salti_in_estensione

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Tempo totale di svolgimento: 10 ore e 30 minuti

Cla

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TE

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A

Riflettere sull’importanza di

uno stile attivo e di un’alimen-

tazione sana. Il dottor Jekill e

il signor Hyde altro non sono

che gli stili alimentari buoni e

cattivi, così come alcuni com-

portamenti riguardanti l’attivi-

tà fisica.

UD

As

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174

OBIETTIVI

Analizzare testi di uso quotidiano (racconti, trasmis-sioni radiofoniche e televisive, istruzioni, canzoni..) e riorganizzare le informazioni raccolte in appunti, schemi, tabelle, testi di sintesi variComprendere registri linguistici del parlato narrati-vo, descrittivo, dialogicoComprendere gli elementi del testo narrativo lette-rario e non (biografia, autobiografia, diario, lettera, cronaca, articoli, racconto, leggenda, mito, ecc.)Comprendere ed interpretare in forma guidata e/o autonoma testi letterari e non (espositivi, narrativi, descrittivi, regolativi,ecc.) attivando l’abilità di:

ITALIANO

individuare elementi costitutivi dei testi;individuare il punto di vista narrativo e descrit-tivo;comprendere le principali intenzioni comunica-tive dell’autore.

Svolgere progetti tematici (relazioni di ricerca, mo-nografie frutto di lavori di gruppo, ecc.) e produrre testi adeguati sulla base di un progetto stabilito (pianificazione, revisione, manipolazione).

Attraverso esempi della vita pratica illustrare la complessità del funzionamento del corpo umano nelle sue varie attività (alimentazione, movimento, respirazione...)Effettuare semplici esperimenti

SCIENZE

Consolidamento delle capacità coordinativeUtilizzare efficacemente le proprie capacità coor-dinative (accoppiamento e combinazione dei mo-vimenti, differenziazione, equilibrio, orientamento, ritmo, reazione, trasformazione...)Riconoscere il corretto rapporto tra esercizio fisico - alimentazione - benessere

SCIENZE MOTORIE

Questa unità vuole far riflettere gli alunni sull’impor-tanza di uno stile di vita attivo e di un’alimentazione sana ed equilibrata dal punto di vista nutrizionale. Il dottor Jekyll e il signor Hyde altro non sono che gli stili alimentari buoni e cattivi, così come anche alcuni comportamenti riguardanti l’attività fisica: per esempio le ore passate a guardare la televisione a confronto con quelle passate all’aria aperta in un parco.

INDICAZIONI GENERALI

175

FASE PER FASE1 2

Tempo di svolgimento: 1 ora

IL DIARIO IPAQ

Tempo di svolgimento: 30 minuti

SCAL-PO!

Gioco didattico di movimento Scal-po! Per conoscere quanto movimento fanno i ragazzi è possibile utilizzare l’IPAQ (International Phisycal Activity Questionnaire).

Allegato: vedi scheda Scal-po!, in Giochi didattici di movimento, a pag. 217.

in fase di preparazione, scegliere parole che rientrino nell’area semantica dei cibi salutari e integrali: ad esem-pio, frutta, verdura, pasta e pane integrale, fiocchi di ce-reali integrali, ecc.

Variante:

176

UD

As

9 A

lle

ga

to 1

IL DIARIO IPAQ

GIORNO vigorose moderate cammino TOT MINUTI

LUNEDI’

MARTEDI’

MERCOLEDI’

GIOVEDI’

VENERDI’

SABATO

DOMENICA

TOTALE

INSERISCI I MINUTI DI ATTIVITA’

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

Giorno per giorno, segna il tempo che hai trascorso facendo attività fisica. Le attività sono suddivise in vigorose, moderate, cammino. Non considerare solo le attività sportive: qualunque forma di movimento tu abbia svolto può essere inserita nel conteggio.

Attività vigorose: richiedono uno sforzo fisico intenso e ti fanno re-spirare con un ritmo molto più accelerato del normale, come giocare a calcio, pallacanestro, pallavolo, trasportare oggetti pesanti, fare aerobica, pedalare velocemente.

Attività moderate: richiedono uno sforzo fisico moderato e ti fanno respirare con un ritmo un po’ più accelerato rispetto al normale, come: portare pesi leggeri, andare in bicicletta ad un ritmo regolare, giocare a tennis in doppio. Non includere il camminare.

Cammino: considera il tempo che hai trascorso camminando per spostar-ti da un luogo all’altro e qualsiasi altra camminata che hai fatto per diverti-mento, per sport, per fare esercizio fisico o per passatempo.

Le intensità di lavoro

I risultati

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i bambini e gli ado-lescenti dovrebbero fare almeno 60 minuti al giorno di attività fisica, in prevalenza di tipo aerobico, per un totale di almeno 420 minuti di attività a settimana. Considera circa 40 minuti al giorno di attività moderata e 20 minuti di attività vigorosa, si ottiene un totale di 140 minuti a settimana di attività vigorosa e 280 minuti a settimana di attività moderata. E tu? Prova a confrontare i tuoi minuti con quelli indicati dall’OMS.

Allegato: UDAs 9/n°1 pag. 244.

Nella scheda si trova una versione modifica-ta in cui il questionario è stato trasformato in un diario. Attraverso il diario, i ragazzi potran-no comprendere se si muovono a sufficienza per tutelare la loro sa-lute.

MATERIALICartoncini colorati, pennarelli e pezzi di stoffa di vari colori.

OBIETTIVIEsercitare la divisione in sillabe, la struttura della lingua e la funzione delle parole. Arricchire il lessico o approfondire un ambito linguistico.

PREPARAZIONEPreparare per ciascun giocatore un pezzo di stoffa su cui scrivere una sillaba o una parola, a seconda che si debba ricostruire una parola

o una frase. Fare più squadre di numero omo-geneo e disporle a distanza una dall’altra. Ogni squadra ha la stoffa di uno stesso colore.

REGOLE DEL GIOCOAl via, i giocatori devono rincorrersi cercando

di rubare le stoffe agli avversari. Si può dare un tempo massimo o aspettare che abbiano terminato il gioco. Vince chi ricostruisce la parola o la frase più velocemente.

Live

llo li

ng

uis

tico

A1

A2

B1

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 1 ora

MERENDA CON IL MUESLISAI FARE LA SPESA?

Tempo di svolgimento: 2 ore

3

Proporre alla classe un’attività pratica di cucina: il mue-sli per la colazione o la merenda. Occorrente: terrine, mestoli e posate, bilancia da cucina, bicchieri e ingre-dienti della ricetta.

Dividere la classe in gruppi, stabilire la tipologia merce-ologica e qualitativa degli alimenti da acquistare. Con-siderare, nello svolgimento dell’esercizio, la lettura delle etichette e la definizione del budget.

Linkografia di approfondimentohttp://www.inran.it/646/tabelle_di_composizione_degli_alimenti.html http://www.alimentazioneinequilibrio.it/2012/03/31/il-muesli-fatto-in-casa/

4a

L’esercizio può essere svolto sul campo, ovvero median-te una vera e propria breve uscita didattica al super-mercato o al mercato rionale, oppure fornendo agli stu-denti i listini dei negozi (sono utilizzabili le pubblicità dei supermercati con le offerte) o, ancora, avvalendosi dell’aula multimediale e della connessione Internet per ricercare i prezzi degli alimenti e la banca dati di com-posizione degli alimenti dell’INRAN.

Suggerimenti:

UD

As

9 A

lle

ga

to 2

OGGI CUCINO IO. IL MUESLI FATTO... A SCUOLA!

Riordina le fasi, sottolinea gli ingredienti e completa la lista della spesa.

2

Non appena si sarà formato un composto piuttosto denso, aggiungere una

manciata di noci o mandorle o nocciole sminuzzate.

Lasciare riposare il tutto per almeno 1 giorno.

Servire in tavola: buon appetito!

Il giorno seguente, scolare l’avena, metterla in un recipiente ed unire 1 cucchiaio

di latte intero, 1 cucchiaio colmo di miele e il succo di mezzo limone, continuan-

do a mescolare mentre si inseriscono i nuovo ingredienti.

Aggiungere un cucchiaio di frutta secca sminuzzata e mescolare con cura.

Prendere un recipiente abbastanza capiente e versa 3 cucchiai d’acqua ed 1

cucchiaio colmo di fiocchi d’avena.

PROCEDIMENTO

2. Completa gli ingredienti. Attenzione, le dosi sono per una persona. Quanti siete in classe? _____ Ricalcola gli ingredienti in base al numero di alunni.

INGREDIENTI

Per una persona Per ____ persona

3 cucchiai d’ ___________1 cucchiaio di ___________1 cucchiaio di ___________1 cucchiaio di ___________succo di ____________una manciata di ___________o __________ o ___________

3 cucchiai d’ ___________1 cucchiaio di ___________1 cucchiaio di ___________1 cucchiaio di ___________succo di ____________una manciata di ___________o __________ o ___________

3. Il muesli a colori. Dai un tocco di colore alla tua colazione e aggiungi la frutta in base ai seguenti colori.

Giallo Rosso Verde Bianco Viola

fragole

Ricomporre la ricet-ta, stendere la lista della spesa, procu-rarsi gli ingredienti e procedere con il laboratorio (vedi al-legato1).

Allegato: UDAs 9/n°2 pag. 245.

177

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 1 ora e 30 minuti

SEMPLICI E COMPOSTI

Riflettere sugli ingredienti semplici e composti utilizza-ti nel muesli: as esempio, zuccheri, frutta secca, cereali, sale…

Materiali: articoli di giornaleinternetcartellonecancelleria

Concentrare l’attenzione sui cereali e sul valore nutri-zionale degli ingredienti e dell’alimento preparato: car-bodidrati, proteine, lipidi, fibre.

Sono raffinati o integrali? Quali sono i benefici del consumo delle fibre e dei cereali integrali?

Consegnare agli studenti dei testi riguardanti i cereali integrali (vedi link) e chiedere loro di riassumere le in-formazioni riguardo a caratteristiche e luoghi per la col-tivazione.

quali proprietà hanno? in quali cibi si trovano?

Linkografia di approfondimentohttp://www.eufic.org/article/it/expid/Foglio-informativo-cereali-integrali/ http://www.inran.it/651/piu_cereali_legumi_ortaggi_e_frutta.html

Lo sapevi che…?La Finlandia è uno dei maggiori produttori europei di avena, uno degli ingredienti principali del muesli?(Fao Stat, 2006) Un gioco praticato dai ragazzi Finlan-desi è Ketju.

4b

Allegato: vedi Ketiu, in Giochi dal mondo, pag. 204.

178

MATERIALI

Nessun materiale.

PREPARAZIONE

Dividere la classe in gruppi di 10-12 bambini.

Ogni gruppo si mette in cerchio tenendosi per

mano. Un bambino, per ogni gruppo, viene

scelto come primo giocatore.

REGOLE DEL GIOCO

Al via, il primo giocatore si allontana dal cerchio

dei compagni che, a turno, si muovono con

giravolte, accavallamenti e altro, senza mai

lasciare la presa, fino a quando il nodo diventa

molto ingarbugliato. A questo punto, il primo

giocatore si riavvicina al cerchio e prova a

sciogliere l’intreccio di mani dando indicazioni

verbali, aiutato dai compagni. L’insegnante

decide la durata del gioco. Vince la squadra che

riesce a riformare il cerchio per prima, senza

mollare mai le mani.

Cla

ssi

Pri

m. e

Se

c. 1

°

Fin

lan

dia

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 1 ora e 30 minuti

BUONI O CATTIVI?

Tempo di svolgimento: 1 ora e 30 minuti

DOTTOR JEKYLL E SIGNOR HYDE

Leggere Il racconto del dottor Lanyon tratto da Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di R. L. Stevenson.Concentrarsi sulla lettura del passo:

BibliografiaLo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, Robert Louis Stevenson, RCS editori SPA, 2002

Linkografia http://www.robert-louis-stevenson.org/http://www.recensionelibro.it/lo-strano-caso-di-dr-jekyll-e-mr-hyde-robert-louis-stevenson.html http://www.online-literature.com/stevenson/jekyllhyde/9/

5b5a

179

Sottoporre agli studenti le seguenti domande:

è possibile classifica-re i colori in base a questa scelta (buoni o cattivi)? come si ottengono i colori? Sono naturali o artifi-ciali?e negli alimenti quali colori vengono utiliz-zati? e nei dolciumi? quanto colorante c’è nelle caramelle?

DOLCI ESPERIMENTI COLORATI

UD

As

9 A

lle

ga

to 4

1. Leggi con attenzione i materiali necessari per procedere all’esperimento. Attenzione! Ci sono due elementi in più. Secondo te, quali sono?

2. Ora scopri come procedere nelle diverse fasi dell’esperimento. Completa il testo con le parole del riquadro.

caramelle colorate rivestite di zuccherocolori a matitacarta assorbenteforbiciacquaqualche piattinocolla

caramelle - minuto – striscia - acqua –

coloranti – gocce d’acqua - carta

Fase 1:

versa poche _____________________ in un piattino, su cinque o sei ______________ tutte dello stesso colore.

Fase 2:

ritaglia una ____________ di carta assorbente e mettine un estremo nell’______________ colorata.

Fase 3:

aspetta qualche ______________ e vedrai che la striscia di ____________ si colorerà. Quali pigmenti contengono i ____________ contenuti nelle caramelle?

Prendi la confezione di caramelle che mangi di solito e leggi gli ingredienti:

quanti coloranti ci sono? quali altre sostanze ci sono? le conosci? cosa sono?

Fai una piccola ricerca su internet e scopri cosa mangi.

Curiosità!

Dopo avere stimolato gli studenti con le domande pro-poste, somministrare l’allegato 4 e procedere con l’ese-cuzione dell’esperimento.

Allegato: UDAs 9/n°4 pag. 246.

UD

As

9 A

lle

ga

to 3

DOTTOR JEKYLL O MISTER HYDE?

1. Leggi il capitolo 9 del libro Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di R. L. Stevenson. Come immagini il dottor Jekyll? E il signor Hyde? Descrivili usando i 5 sensi (vista, udito, olfatto, tatto, gusto) e disegna.

DOTTOR JEKYLL

E’ un signore ___________________, ____________________________. Ha un viso _______ _______________ e__________________. I suoi capelli sono _____________________e _____________ come ____________. I suoi occhi, _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ c o m e ________________, infondono _______________ e _____________.Veste in modo __________________: _____________________________ e ______________________. (cosa fa?) ______________________________.

SIGNOR HYDE

E’___________________________, ____________________________. Ha un viso ____________________e __________. I suoi capelli sono _____________ e ___________come ___________________. I suoi occhi, __________________come _____________________,infondono ___________________________ e _______________. Veste in modo __________________: _____________________________ e ______________________ cosa fa?) ______________________________.

Spazio per il disegnoSpazio per il disegno

2. Il romanzo che hai letto è un genere misto fra giallo, noir, thriller d’azione, racconto del mistero e del terrore (horror). Conosci questi generi? Collega

è una variante del genere poliziesco

è caratterizzato da elementi soprannaturali o surreali

utilizza la suspance, stimolando molto gli stati d’animo del lettore

ha come oggetto la descrizione di un crimine e dei personaggi coinvolti

giallo

noir

thriller

horror

Allegato: UDAs 9/n°3 pag. 245.

Proporre agli studenti l’allegato 3 per riflettere sui personaggi e sul ge-nere letterario del testo proposto.

Avevo da molto tempo preparato la mia misce-la… e Edward Hyde, inve-ce, unico nel suo genere, era puro male.

FASE PER FASE

Tempo di svolgimento: 30 minuti

6

Suggerimento:ripassare quali sono i colori primari e come si ottengo-no gli altri pigmenti.

BibliografiaSuper scienza, Editoriale Scienza srl, 2007

Linkografia di approfondimentohttp://ambientebio.it/colorazioni-naturali-per-i-tessuti-fai-da-te/ http://www.lammatest.rete.toscana.it/lammatest/hbin/colorantinaturali.php http://www.eufic.org/article/it/expid/basics-additivi-alimentari/http://www.efsa.europa.eu/it/topics/topic/foodcolours.htm

L’AFORISMA

Partendo dall’aforisma di Stanley Hall: Muscles are in a most intimate and peculiar sense the organs of the will si possono sviluppare diverse riflessioni:

tradurre in italiano;riflettere sugli sviluppi della società umana (settore terziario, servizi, ecc.), sull’estrema meccanizzazione delle attività (ad es. le macchine fanno molti lavori al nostro posto) con mancanza di impegno musco-lare e attività fisica; questo avviene per esempio in agricoltura;sottolineare come un fisico ben allenato grazie ad un’attività fisica regolare (e se possibile quotidiana) può supportare meglio le aspettative della volontà umana.

180

Proporre poi agli alunni una ricerca, in coppia o a squa-dre, sui colori naturali e artificiali.Produrre un cartellone con le informazioni ottenute.

FASE PER FASE

Somministrare agli alunni l’allegato 5. Il cartellone di classe può diventare un Diario di bordo dei comporta-menti virtuosi.

Linkografia di approfondimentohttp://www.epicentro.iss.it/okkioallasalute/pdf/OKkio%20alla%20SALU-TE%20sintesi%202012_finale.pdf

Nel 2012, secondo quanto riportato nei dati di Okkio alla salute relativi a 46.500 bambini e 48.700 genitori delle primarie, risulta che:

il 17% dei bambini italiani non pratica nessun tipo di attività fisica il 18% pratica sport per non più di un’ora alla setti-mana; il 44% ha la TV in camerail 36% guarda la TV o usa video giochi per più di 2 ore/giornosolo un bambino su 4 va a scuola a piedi o in bici-cletta.

Come conseguenza dell'epidemia di obesità, il cosid-detto diabete di tipo 2 tende a colpire fasce sempre più giovani, anche adulti e adolescenti.

Inoltre, andare a scuola a piedi o in bicicletta riduce il rischio di obesità… e anche i livelli di inquinamento. Questo è molto importante: l’intera pianura Padana raggiunge livelli di inquinamento pari, in Europa, solo alle grandi metropoli e al bacino della Ruhr.

I COMPORTAMENTI VIRTUOSI

7

181

Tempo di svolgimento: 1 ora

DOTTOR ATTIVO O MISTER PIGRO?

UD

As

9 A

lle

ga

to 5

Movimento non significa solo attività sportiva: ecco alcuni esercizi che pos-siamo svolgere quotidianamente. Leggi e completa l’elenco discutendone insieme ai compagni.

vado a scuola a piedi o in biciclettagioco in cortile o al parco vado a ballare in discoteca faccio passeggiate in montagna aiuto i miei genitori a pulire la casanon uso l’ascensore faccio giardinaggio vado in piscina uso i rollerblade uso lo skateboard

______________________________

pratico il parkour

______________________________

Una vita sedentaria è spesso noiosa e solitaria: ecco alcuni esempi di com-portamenti che rendono le giornate poco salutari, monotone e poco piace-voli. Leggi e completa l’elenco discutendone con i compagni.

vado a scuola in auto guardo la TV più di 1 ora al giorno sto al computer più di 1 ora al giornomangio davanti alla TV o al pc trascorro il pomeriggio in casa non aiuto i miei genitori a casa mangio spesso nei fast food non pratico nessuno sport uso sempre l’ascensore ho la televisione in camera

______________________________

non mi piace camminare

______________________________

Confrontati con i compagni:

Segna con una X sia le attività fisiche che pratichi sia i comportamenti poco salutari che ti caratterizzano. Ricorda, nessuno è perfetto… ma tutti possono migliorare!

Quante volte al giorno o alla settimana fate movimento? In quali occasioni? Come vi sentite dopo aver giocato all’aperto? Quali attività che non svolgete vi piacerebbe fare? Pensate che potreste muovervi di più? …

Ora utilizzate le tabelle per creare un cartellone di una classe… sempre più attiva!

Gli alunni segneranno settimanalmente sulle tabelle i comportamen-ti positivi e negativi. In questo modo potranno monitorare i loro pro-gressi e prendere con-sapevolezza delle scelte più salutari e di come esse portino, non solo ad un miglioramento della forma fisica, ma anche ad una socialità e ad un divertimento più soddi-sfacenti.

Allegato: UDAs 9/n°5 pag. 246.

182

GIOCHI DAL MONDO

L’utilità del gioco di movimento, per chi si interessa di promozione di uno stile di vita attivo, è enorme: giocare porta il bambino a muoversi in maniera divertente, senza sentirsi costretto a farlo, lo motiva, ne aumenta le competenze mo-torie e anche quelle sociali. Perché il problema di oggi non è solo il poco movimento, ma anche la solitudine che inizia già da piccoli e continua poi una volta diventati adulti.Un modo gradevole, semplice ed efficace per intervenire sullo stile di vita dei bambini è infatti quello di fornire loro l’opportunità di fare del movimento non solo nelle ore dedicate allo sport o all’educazione motoria ma in tutte le oc-casioni possibili.

Anche la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza riconosce espressamente il gioco, il riposo e lo svago come diritti di cui sono titolari tutti i bambini, le bambine, i ragazzi e le ragazze.Non potendo dare per scontato il fatto che i bambini abbiano acquisito già un sufficiente bagaglio di competenze e conoscenze sui giochi di movimento, imparare nuovi giochi può stimolare il bambino ad organizzare il gioco con gli amici dentro e fuori dalla scuola.

Si tratta di attività che possono essere praticate nelle ore curricolari di educazione motoria (ma anche negli intervalli, nelle pause pranzo, nelle “ore buche”) o proposte perché i ragazzi le sperimentino in orario extra scolastico. Uno dei motivi della sedentarietà che affligge i nostri bambini è infatti connesso con la perdita di abitudini come il gioco in strada che erano comunissime fino a pochi anni fa e che oggi sono state in gran parte sostituite, con conseguenze molto negative per la salute, con attività del tempo libero di tipo sedentario come guardare la TV, utilizzare i video games o magari entrare in relazione virtuale con i compagni attraverso i social media.

183

La sessione “Giochi dal mondo” nasce da un’idea precedentemente realizzata: il libro Patapunfete, prodotto nell’ambito del Programma nazionale di promozione dell’attività motoria che si è concluso nel 2011 e di cui l’ULSS 20 di Verona era capofila. Nel volume citato, infatti, sono presenti giochi tradizionali italiani; da qui l’idea di raccogliere e selezionare alcuni giochi di movimento propri di altre culture, conosciuti e sperimentati attraverso attività laboratoriali svolte nelle scuole del territorio dell’Ulss 20.Questo lavoro intende suscitare l’ interesse e la curiosità dei ragazzi/e, sia di lingua italiana che non italofoni, facilitan-do anche la comunicazione tra le diverse culture e la conoscenza reciproca.

Susanna Morgante

184

INDICE

VARPA

THERZAC

TEZUNAGHI ONI

SISTA PARET UT

EL CHIVO PERDIDO

DESAFIO

PALLA UGANDESE

CACCIA AL SASSOLINO

MAMBA

KWA KWA

DAKPANAY

TRAVESSIA DA FLORESTA

ŢARĂ, ŢARÀ, VREM OSTAŞI

ŢJAMPITA YAALTJI

AL HAGLA

LAGAN BURI

RAŢELE ŞI VÂNĀTORII

PESCADITO

BRUJA PIRUJA

SEBAHA LAYUR

MBUBE MBUBE

KETJU

TELLE TELLE

KHO KHO

186

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201

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207

209

Contenuti a cura di Carlotta Chiari, Diego Soave

MATERIALI

Nessun materiale.

PREPARAZIONE

I giocatori si dispongono in 2 righe, una di fronte all’altra, tenendosi per mano.

REGOLE DEL GIOCO

Un giocatore corre dalla propria fila verso quella degli avversari e cerca di attraversarla aprendosi un varco tra le mani; se ci riesce, sceglie uno dei due avversari che si teneva-no per mano e lo porta nella propria squa-dra. In caso di insuccesso, cambia squadra.Il gioco termina quando una squadra rimane senza giocatori.

Cla

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Pri

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186

Cla

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° e

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c. 1

°

MATERIALI

Una varpa (piastra di alluminio) o un frisbee.

PREPARAZIONE

Mettere un paletto in fondo ad un cam-po lungo 15/20 metri.

REGOLE DEL GIOCO

Il gioco è individuale o a squadre. A tur-no, ogni giocatore lancia la propria varpa o frisbee il più possibile vicino al paletto,

ma senza toccarlo, pena l’esclusione. Si possono urtare le varpe avversarie per allontanarle. Quando tutti hanno

tirato, guadagna un punto chi ha tirato più vicino al paletto. Vince la squadra o

il giocatore che raggiunge per primo i dodici punti.

Sv

ezi

a

187

MATERIALI

Una benda e un sonaglio.

PREPARAZIONE

I giocatori si mettono in cerchio e si scelgo-no 2 bambini che si posizionano all’interno dello stesso. Uno viene bendato e l’altro prende il sonaglio.

REGOLE DEL GIOCO

Al via, il giocatore con il sonaglio corre re-stando dentro al cerchio, mentre il giocatore bendato ha un minuto per riuscire a pren-derlo; se non ci riesce, perde. Allo scadere del tempo si cambia coppia di giocatori.

Cla

ssi

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c. 1

°

188

Au

stra

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Cla

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°E

git

to

189

MATERIALI

Nessun materiale.

PREPARAZIONE

Individuare un luogo ampio con molti nascondigli.

REGOLE DEL GIOCOUn bambino si nasconde, mentre gli altri

chiudono gli occhi per 30 secondi. Terminato il tempo, un giocatore indicato dall’insegnante urla Therzac! e tutti i bam-

bini iniziano la ricerca. Il turno termina quando il bambino

nascosto viene trovato. Il gioco continua senza limiti di tempo. Chi trova per primo

il giocatore nascosto, acquisisce il diritto di nascondersi.

Cla

ssi 3

° 4

° 5

° e

Se

c. 1

°

MATERIALI

Una pietra per ciascun giocatore e un gessetto.

PREPARAZIONE

Disegnare un rettangolo, ogni 5/6 bambi-ni, lungo un passo e largo due; suddivider-lo in 8 quadrati numerati.

REGOLE DEL GIOCO

Il primo giocatore appoggia la pietra nel primo quadrato e saltando su un piede deve cercare di spostarla nel secondo qua-drato, poi nel terzo e così via. La pietra non deve mai fermarsi sulle righe o uscire dal tracciato. Se il giocatore non completa il percorso, recupera la propria pietra, lascia il posto ad un compagno e si rimette in fila. Vince il primo che termina il percorso.

Eg

itto

190

MATERIALI

Nessun materiale.

PREPARAZIONE

Minimo 10 bambini disposti in ordine sparso per la palestra.

REGOLE DEL GIOCOUn bambino, scelto dall’insegnante, fa

l’orco e cerca di prendere gli altri bambini. Chi viene catturato, dà la mano all’orco

e lo aiuta a catturare gli altri. Quando la catena diventa di 6 bambini, si divide in

due catene da 3. Il gioco termina quando tutti sono stati catturati tranne uno, che

farà l’orco nella partita successiva.

Cla

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c. 1

°G

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po

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191

Cla

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°

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MATERIALI

Un lagan (fazzoletto) da nascondere.

PREPARAZIONE

Individuare un’area che faccia da casa-base. Tutti i giocatori, tranne uno scelto dall’inse-gnante, si posizionano al suo interno con gli occhi chiusi.

REGOLE DEL GIOCOIl bambino scelto riceve il lagan e, dopo averlo nascosto, torna dai compagni urlan-do Buri! Tutti iniziano a cercare il fazzoletto: chi lo trova, lo prende ed inizia a inseguire i compagni. Chi viene preso è eliminato e va a sedersi nella casa-base. Vince il bambino che non viene preso e sarà lui a nascondere il fazzoletto nella partita successiva.

Cla

ssi 3

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° 5

° e

Se

c. 1

°

192

Cla

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° e

Pri

m. e

Se

c. 1

°S

ve

zia

MATERIALI

Nessun materiale.

PREPARAZIONE

Disporsi in fila a coppie, tenendosi per mano, tranne un giocatore: questo, il cacciatore , si di-

sporrà di spalle a 3 passi dalla prima coppia.

REGOLE DEL GIOCO

Quando il cacciatore grida Sista paret ut!, l’ultima coppia della fila lascia la presa delle mani, cerca di

superare il cacciatore e di riunirsi davanti ad esso senza farsi toccare.

Quando il cacciatore prende uno dei due gio-catori, si inverte di ruolo con quello catturato e

si posiziona davanti alla fila con il compagno. Se la coppia riesce a ridarsi la mano senza farsi

prendere, si guadagna un punto a testa. Il gioco si conclude dopo che tutte le coppie hanno fatto

un numero di giri pari al numero delle coppie moltiplicato per 3.

193

MATERIALI

Una palla.

PREPARAZIONEIn palestra, utilizzare le linee dei 3 metri del campo da pallavolo. Tutti i bambini si mettono dentro al campo tranne 2 che restano fuori, sui due lati opposti.

REGOLE DEL GIOCO

I cacciatori fuori dal campo si lanciano la palla cercando di colpire le papere in campo. Ogni papera ha 2 vite a disposizione. Se una papera prende la palla al volo, riconquista una vita nel caso l’avesse persa. Quando resta l’ultima papera, i cacciatori hanno a disposizione un numero di lanci pari all’età del giocatore rimasto. Vincono, se riescono a colpirlo prima di terminare i lanci, altrimenti vince la papera rimasta in campo.

Cla

ssi P

rim

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Se

c. 1

°

Ro

ma

nia

194

Cla

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Arg

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tin

a

195

MATERIALI

Nessun materiale.

PREPARAZIONEDue gruppi di bambini: il primo gruppo si siede

in cerchio a distanza di due passi uno dall’altro; il secondo gruppo, composto da un bimbo in più,

sta in piedi intorno al cerchio.

REGOLE DEL GIOCOAl via, i bambini girano intorno al cerchio in

senso orario. Quando l’insegnante dice Seduti!, i bambini si siedono di fronte a quelli in cerchio, prendendogli le mani. Chi resta senza compa-

gno, viene eliminato. Dopo l’eliminazione, il primo ad essersi seduto salta un turno e questa

operazione va ripetuta a turni alterni. Ad ogni turno, i 2 gruppi si invertono. Vincono gli ultimi

2 giocatori rimasti di entrambe le squadre.

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MATERIALI

Una palla per squadra.

PREPARAZIONE

Stabilire un punto di partenza e di arrivo. Formare squadre composte da un numero pari e uniforme di giocatori, disposti su 2 righe contrapposte. I giocatori appoggiano le mani sulle spalle del compagno di fronte, a braccia tese, creando una specie di ponte.

REGOLE DEL GIOCO

L’insegnante appoggia la palla sulle brac-cia della prima coppia di ogni squadra. Al via, i giocatori fanno scivolare la palla sulle braccia dei compagni che seguono. Appena una coppia fa passare la palla, si stacca e va a ricongiungersi accanto agli ultimi della riga. Vince la squadra che per giunge prima all’arrivo. Se la palla cade, la squadra viene eliminata.

MATERIALI

Nessun materiale.

PREPARAZIONE

2 squadre si dispongono sulle righe dei 3 metri del campo da pallavolo.

REGOLE DEL GIOCOI giocatori di una squadra allungano il braccio

destro con il palmo rivolto in alto, mentre un av-versario attraversa il campo e con la sinistra sfiora

le mani degli avversari. Quando arriva davanti al bambino che vuole sfidare gli tocca la mano. Il

giocatore scelto deve scappare e tornare al proprio posto senza farsi toccare. Se viene preso, cambia squadra. Nel turno successivo, lo sfidato diventa

sfidante. I giocatori che hanno già gareggiato non possono essere sfidati fino a che tutti i loro compa-

gni non hanno giocato. Il gioco si conclude quan-do una squadra cattura interamente l’altra.

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MATERIALI

Un giornale arrotolato, come scopa della strega.

PREPARAZIONE

Scegliere la strega.

REGOLE DEL GIOCO

La strega rincorre i compagni e cerca di toccarli con la scopa. Chi viene toccato, si trasforma in un animale scelto della strega. Si prosegue fino a quando tutti i giocatori vengono trasformati in animali. Il gioco si conclude con il girotondo di tutti i giocatori.

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MATERIALI

4 coni e pettorine.

PREPARAZIONEIn un campo grande almeno come una palestra, segnare con i coni 2 porte di 3

metri. Disporre i bambini divisi in 2 squa-dre alle estremità del campo.

REGOLE DEL GIOCOSi gioca con una palla immaginaria. Un giocatore a scelta ha la palla e indica il

possesso di palla tenendo il braccio alzato. La palla si passa chiamando un compa-

gno: chi passa, abbassa il braccio e chi riceve, alza il braccio. Gli avversari posso-no rubare la palla toccando chi ce l’ha. Si

fa gol entrando nella porta con la palla. Vince chi fa più gol nel tempo stabilito

dall’insegnante.

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MATERIALI

7 lattine e una pallina da tennis.

PREPARAZIONE

Costruire una torre di 7 lattine a 7 passi da una linea. Disporre gli attaccanti in fila dietro la linea, di fronte alla torre e i difensori sparsi per il campo al di là della torre.

REGOLE DEL GIOCOIl primo attaccante lancia la pallina contro la torre, cer-cando di far cadere almeno una lattina. Se non ci riesce, torna in fondo alla fila. Appena un attaccante colpisce il bersaglio, la sua squadra corre a raccogliere la pallina mentre i difensori scappano. Quando un attaccante re-cupera la pallina urla Sbet! e i difensori devono fermarsi. Il giocatore con la palla cerca di colpire uno degli avver-sari. Se ci riesce, la sua squadra fa punto e si invertono i ruoli. In caso contrario, si torna tutti in fila nell’ordine precedente. Il gioco termina quando ogni squadra ha attaccato per 10 volte. Vince la squadra che fa più punti.

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MATERIALI

Un sassolino.

PREPARAZIONE

I bambini si siedono in riga con le mani dietro la schiena, palmo in alto.

REGOLE DEL GIOCOUn bambino, il capogioco, cammina avanti

e indietro dietro ai compagni, facendo finta di mettere il sassolino nelle mani di ciascu-no. Quando avviene la consegna, il bambi-

no che ha ricevuto il sassolino deve correre, più veloce che può, verso un punto presta-

bilito distante almeno 10 metri dalla riga dei bambini seduti. I compagni partono a loro volta, cercando di prenderlo. Se non viene preso, diventa il nuovo capogioco,

altrimenti tocca a chi lo ha preso.

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MATERIALI

Due fazzoletti.

PREPARAZIONE

Due bambini a scelta vengono bendati per fare uno il leone (mbube in Zulu) e l’altro l’antilope (impala) mentre i compagni si dispongono in cerchio.

REGOLE DEL GIOCO

Il leone cerca di prendere l’antilope. I bambini in cerchio chiamano il leone Mbube-Mbube! aumentando l’intensità o di-minuendola a seconda che il leone si avvicini o meno all’antilope. Il leone ha un minuto di tempo per riuscire a cacciare l’antilope. Fini-to il tempo, si scelgono altri 2 bambini.

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MATERIALI

Nessun materiale.

PREPARAZIONE

Un bimbo a scelta fa il mamba, il serperte velenoso, mentre i compagni si dispongono liberamente in un campo di circa 9 x 9 metri.

REGOLE DEL GIOCOIl mamba cerca di prendere i suoi compagni.

Chi viene preso appoggia le mani sulle spalle o sui fianchi del mamba che piano piano

si allunga, diventando sempre più lento e meno agile. Se, scappando, qualcuno esce

dal terreno di gioco, deve sedersi fino al ter-mine della partita. Solo la testa del serpente

può prendere. La partita termina quando resta un solo bambino che sarà il nuovo

mamba.

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MATERIALI

Nessun materiale.

PREPARAZIONE

Dividere la classe in gruppi di 10-12 bambini. Ogni gruppo si mette in cerchio tenendosi per mano. Un bambino, per ogni gruppo, viene scelto come primo giocatore.

REGOLE DEL GIOCO

Al via, il primo giocatore si allontana dal cerchio dei compagni che, a turno, si muovono con gira-volte, accavallamenti e altro, senza mai lasciare la presa, fino a quando il nodo diventa molto in-garbugliato. A questo punto, il primo giocatore si riavvicina al cerchio e prova a sciogliere l’intrec-cio di mani dando indicazioni verbali, aiutato dai compagni. L’insegnante decide la durata del gioco. Vince la squadra che riesce a riformare il cerchio per prima, senza mollare mai le mani.

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MATERIALI

Nessun materiale.

PREPARAZIONE

In cortile, un bambino a scelta fa la cornac-chia mentre i compagni, in cerchio, si tenen-

gono per mano.

REGOLE DEL GIOCOLa cornacchia viene bendata e posizionata in mezzo al cerchio. Al via, la cornacchia si muo-ve cambiando direzione e agitando le braccia

come se fossero ali. I bambini in cerchio si spostano per non farsi toccare. Se la cornac-

chia tocca un giocatore, deve dire la posizio-ne di quello con cui farà a cambio di ruolo , rispetto al giocatore toccato (es. 5 a destra, per indicare il quinto giocatore a destra di quello toccato). Nel caso in cui il cerchio si

spezzi, i 2 giocatori che hanno perso la presa vengono eliminati.

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MATERIALI

Nessun materiale.

PREPARAZIONE

Dividere la classe in 2 squadre e disporre i gioca-tori in cerchio.

REGOLE DEL GIOCO

Un giocatore di ciascuna squadra si mette in mezzo al cerchio: con una mano prende quel-la del compagno e con l’altra afferra il proprio piede. Al via, i duellanti cercano di sbilanciarsi a vicenda, tirando, saltellando e muovendosi. Chi appoggia il piede a terra riceve una penalità. L’insegnante stabilisce la durata del duello (mas-simo un minuto). Vince chi ha meno penalità. Il gioco procede fino a quando tutti i giocatori non hanno affrontato un avversario. Vince la squadra che ha vinto più duelli.

MATERIALI

Un gessetto.

PREPARAZIONE

Tracciare 4 grandi cerchi agli angoli della palestra. Fare 4 gruppi e disporli all’inter-

no dei cerchi. Un giocatore si posiziona in mezzo al campo fuori dai cerchi.

REGOLE DEL GIOCOAl via, i giocatori corrono da un cerchio

all’altro, mentre il bambino cerca di pren-derli prima che entrino nel cerchio. Chi

entra in un cerchio deve contare a voce alta e entro il 10 deve uscire altrimenti è

preso. Non si può rientrare nello stesso cerchio. Chi viene preso si siede a terra.

Dopo qualche minuto, l’insegnante conta i bambini eliminati e nomina un altro gio-

catore. Vince chi elimina più compagni.

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MATERIALI

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PREPARAZIONE

Formare 2 squadre: la 1° prende, la 2° scappa. I bambini della 1° squadra si siedono in riga al centro della palestra, a 1 metro di distanza uno dall’altro, rivolti alternativamente verso i lati opposti della palestra, tranne 1 in piedi dietro ai compagni, di fronte agli avversari. La 2° squadra è in piedi lungo il muro della palestra.

REGOLE DEL GIOCO

Entrano in campo 3 giocatori della squadra che scappa. Chi prende non può passare tra i compagni seduti ma può aggirarli e, toccando la schiena e dicendo Kho Kho, può farsi dare il cambio. Chi dà il cambio può correre solo nella dire-zione in cui era seduto. Quando un fuggitivo viene preso, tutti e 3 tornano in fila ed entrano altri 3 giocatori. Il gioca-tore che prende, parte da un punto stabilito all’inizio. Ogni cattura vale 1 punto. Dopo 10 minuti si invertono i ruoli. Vince chi fa più punti.

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MATERIALI

Nessun materiale.

PREPARAZIONE

Tre bambini, gli uomini-albero, si mettono dentro la foresta (uno spazio rettangolare

come quello delimitato dalle linee dei 3 metri del campo di pallavolo). Tutti gli altri bambini si dispongono fuori dalla foresta.

REGOLE DEL GIOCOAl via, i bambini devono cercare di attra-

versare la foresta senza farsi toccare dagli uomini-albero. Chi viene toccato aiuta gli

uomini-albero a catturare gli altri. Ogni at-traversamento vale 1 punto. Quando tutti

sono stati catturati, la vittoria va a chi ha più punti. All’aperto si può dare 1 punto

se si attraversa il rettangolo in larghezza e 2 se si attraversa in lunghezza.

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GIOCHI DIDATTICI DI MOVIMENTO

La dimensione ludica in ambito educativo è materia di studio fin dalla fine degli anni ’50 ma solo in tempi recenti sembra essersi ritagliata un proprio spazio all’interno delle strategie d’insegnamento.Nella didattica delle lingue l’utilità del gioco è indiscussa: diminuisce lo stress, favorisce la memorizzazione e realizza l’i-dea di un “fare con la lingua” che dovrebbe essere il più coinvolgente possibile; nello svolgere l’attività, tutta l’attenzione dello studente è focalizzata sul compito, ottenendo come effetto l’acquisizione delle forme .La realizzazione di queste schede ha come obiettivo la raccolta di molteplici attività multisensoriali atte a facilitare l’ap-prendimento della lingua italiana da parte di studenti non italofoni appartenenti principalmente alla scuola primaria, tenendo presente che la riflessione linguistica è stata affrontata solo in modo funzionale e induttivo rispetto ai contenuti linguistici che si sono voluti sviluppare.Questa raccolta intende suscitare l’ interesse e la curiosità dei ragazzi/e, valorizzare le differenze e coinvolgere il gruppo, favorire il rispetto delle regole del gioco, riconoscendo correttamente le indicazioni verbali date dai compagni ed incen-tivare la precisione dei termini utilizzati.Si propone anche di approfondire diverse aree lessicali; consolidare le conoscenze pregresse; riconoscere e scrivere cor-rettamente alcuni suoni difficili della lingua italiana; esercitare la divisione in sillabe, la struttura della lingua, l’ordine e la funzione delle parole e gli elementi morfologici della lingua; apprendere i numeri cardinali e rafforzare la velocità di calcolo.La scelta dei giochi si è basata principalmente su giochi di gruppo della tradizione italiana, attività di atletica, giochi fo-netici. Partendo da tali giochi, si è cercato di riadattarli in base agli obiettivi linguistici da raggiungere durante i corsi di lingua italiana rivolti principalmente a bambini della scuola primaria. Ogni scheda mostra il tipo di gioco, gli obiettivi, il livello di competenza linguistica minima, il numero dei partecipanti, i materiali e lo svolgimento.

211

Il gioco didattico di movimento può essere introdotto come primo approccio al gruppo, per realizzare una divisione in gruppi o a coppie, come consolidamento di un argomento, per prevenire e/o risolvere conflitti o come strumento di dia-logo e di approfondimento culturale.

Alice Silvestri e Giulia Vicenzi

212

INDICE

LA CAMPANA DELLE PAROLE

DARSELA ALFEBETICA

HAI ORECCHIO

SCAL-PO

STAFFETTA LINGUISTICA

RUBA BANDIERA MATEMATICA

PAROLE CON IL CORPO

STREGA COMANDA COLORE

REGINA REGINELLA

SALTO DELLA CORDA

CERCA IL BERSAGLIO

L’INVENTA GIOCO

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Contenuti a cura di Alice Silvestri, Giulia Vicenzi.

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MATERIALI

Un gessetto e un sasso.

OBIETTIVI

Consolidare e ampliare alcune aree lessicali (es. casa, cibo, vestiti..).

PREPARAZIONE

Scrivere in ogni casella della campana le parole relative all’ambito lessicale prescelto (es. casa: 1= cucina, 2 = bagno..). Fare 2 squadre e calibrare le difficoltà a seconda del livello linguistico.

REGOLE DEL GIOCO

Lanciare il sasso nella casella 1. Saltellando su un piede raggiungere la casella dicendo tanti nomi dell’area lessicale prescelta quanti ne indica la casella. I compagni possono suggerire. Sempre su un piede, si raccoglie il sasso, si torna indietro, si tira alla casella 2, e così via. Se si perde l’equilibrio o si appoggia il piede nel punto sba-gliato, tocca all’altra squadra. Vince la squadra che completa per prima tutto lo schema.

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MATERIALI

Nessuno.

OBIETTIVI

Recupero dell’Enciclopedia personale degli alunni Consolidamento della conoscenza dell’ordine alfa-

betico.

PREPARAZIONECon una conta si decide chi è il primo a iniziare

REGOLE DEL GIOCOIl giocatore che inizia, deve darla ai compagni ossia deve cercare di toccarli. Quando ne tocca uno deve

dire una parola che inizi per A. Se sbaglia ordine alfabetico, il tocco non è valido; se l’ordine è corret-to chi è stato preso dovrà darla dicendo una parola

con la B. Si prosegue fino alla Z. L’ultimo ad essere preso fa una penitenza linguistica (es. leggere uno scioglilingua). Con bambini di livello A1 iniziale, si

consiglia di costruire in classe un tabellone con l’al-fabeto + parole d’esempio (es. A arancia; B biciclet-

ta…) e di portare il tabellone sul campo di gioco.

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MATERIALI

2 fogli, 2 penne, 1 o più elenchi di parole.

OBIETTIVI

Riconoscere e scrivere correttamente alcuni suoni difficili e alcune particolarità ortografiche (es. sci, sce, scie, chi, che, ghi, ghe, cu, qu, cqu..).

PREPARAZIONE

Preparare un elenco di parole relative alla partico-larità linguistica scelta (es. ghiaia, ghiaccio..). Se i giocatori sono di livello A2/B1 si possono inserire alcune parole sbagliate (es. giallo, magia..). Divi-dere il campo in 2 e alle estremità mettere carta e penna. Formare 2 squadre e farle sedere al centro del campo.

REGOLE DEL GIOCO

L’insegnante legge l’elenco di parole. Quando fini-sce, ogni squadra corre verso l’estremità assegna-tale e scrive quante più parole ricorda. La prima squadra che torna a centro campo blocca il gioco. Ogni parola giusta vale 1 punto. Vince la squadra che fa più punti.

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MATERIALI

Cartoncini colorati, pennarelli e pezzi di stoffa di vari colori.

OBIETTIVI

Esercitare la divisione in sillabe, la struttura della lingua e la funzione delle parole. Arricchire il lessico o approfondire un ambito linguistico.

PREPARAZIONE

Preparare per ciascun giocatore un pezzo di stoffa su cui scrivere una sillaba o una parola, a seconda che si debba ricostruire una parola o una frase. Fare più squadre di numero omo-

geneo e disporle a distanza una dall’altra. Ogni squadra ha la stoffa di uno stesso colore.

REGOLE DEL GIOCOAl via, i giocatori devono rincorrersi cercando

di rubare le stoffe agli avversari. Si può dare un tempo massimo o aspettare che abbiano termi-nato il gioco. Vince chi ricostruisce la parola o la

frase più velocemente.

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MATERIALI

Cartoncini colorati e pennarelli.

OBIETTIVI

Esercitare la struttura della lingua, l’ordine e la funzione delle parole e gli elementi morfologici della lingua. Ar-ricchire il lessico o approfondire un ambito linguistico in particolare.

PREPARAZIONE

Preparare i cartoncini con singole parole. La staffetta può anche essere giocata con parole suddivise in sillabe. Dividere la classe in squadre e disporle in fila ad una certa distanza dai cartoncini.

REGOLE DEL GIOCO

Si gioca come una normale staffetta. Al via, il primo gio-catore di ogni squadra corre a prendere un cartellino, lo riporta al punto di partenza e così via, per uno o più giri a seconda della lunghezza della frase. Al termine la squadra deve ricostruire la frase. Vince la squadra che finisce per prima. Se la frase è una domanda, bisogna rispondere alla domanda per primi.

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MATERIALI

Un fazzoletto, un gessetto e dei cartellini con le operazio-ni matematiche.

OBIETTIVI

Conoscere i nomi dei numeri e rafforzare la velocità di calcolo.

PREPARAZIONE

Preparare i cartellini con delle operazioni. Il risultato delle operazioni deve essere compreso tra 1 e la metà del nu-

mero dei giocatori. Delimitare il campo di gioco e trac-ciare una linea in mezzo. Fare 2 squadre ed assegnare gli

stessi numeri in ordine crescente ai giocatori di entrambe le squadre. Posizionare le 2 squadre ai lati del campo.

REGOLE DEL GIOCOUn insegnante tiene il fazzoletto ed eventualmente con l’aiuto di un alunno, mostra i cartellini. I giocatori con il

numero corrispondente al risultato dell’operazione, cor-rono a prendere il fazzoletto. Chi lo prende, deve tornare

al suo posto senza farsi toccare. Se ci riesce, la propria squadra guadagna 1 punto. Finita la sfida, si riparte con

un’altra operazione. Vince la squadra che fa più punti.

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MATERIALI

Cartellini.

OBIETTIVI

Potenziamento della conoscenza dell’alfabeto e del lessico.

PREPARAZIONE

Preparare i cartellini con le lettere dell’alfabeto o con le parole di un’area lessicale scelta.

REGOLE DEL GIOCO

Fare 2 o più squadre. L’insegnante estrae un

cartellino con la lettera o la parola che le squa-dre devono rappresentare con il corpo, senza sdraiarsi a terra. Nel caso delle lettere, tutti i componenti possono rappresentare la lettera estratta. Vince la squadra che scrive il maggior numero di lettere o parole in modo corretto.

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MATERIALI

Nessun materiale.

OBIETTIVI

Introdurre o approfondire i nomi dei colori o aree lessicali diverse attraverso i colori.

PREPARAZIONE

Disporre i giocatori in cerchio.

Con una conta si decide chi farà la strega

che si posiziona al centro del cerchio.

REGOLE DEL GIOCOIl gioco inizia con la frase della strega:

“Strega comanda color...” . La strega dice il nome di un colore oppure di un oggetto

del colore scelto. Tutti devono scappare e andare a toccare qualcosa di quel colore. Il

colore non può far parte del vestiario dei giocatori. La strega insegue i compagni e cerca di prenderli prima che tocchino un

oggetto con il colore comandato. Se ci riesce, chi è stato preso diventa la nuova

strega.

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MATERIALI

Un muro dove appoggiarsi per contare.

OBIETTIVI

Approfondire l’area lessicale degli animali.

PREPARAZIONE

Con una conta scegliere la Regina e l’ordine degli altri giocatori. La Regina si appoggia con il viso al muro mentre gli altri si mettono in riga a 20 passi di distanza dalla Regina.

REGOLE DEL GIOCO

Seguendo l’ordine stabilito, i giocatori rivol-gono alla Regina la domanda: “Regina, Regi-nella, quanti passi devo fare per venire al tuo castello con la spada e con l’anello?”. La Regina dice il numero di passi da fare imitando un animale, ad esempio, un passo da formica, due passi da lepre.. Chi tocca per primo la Regina vince e sarà la Regina del turno suc-cessivo.

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MATERIALI

Una corda.

OBIETTIVI

Approfondire un’area lessicale. Preferire liste di parole o filastrocche.

PREPARAZIONE

A turno 2 bambini fanno girare la corda in modo cadenzato.

REGOLE DEL GIOCOUno, due o più bambini saltano e, ad ogni

salto, recitano una filastrocca, cantano o ripetono una lista di parole ( giorni della settimana, mesi dell’anno, una tabellina,

ecc.).

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MATERIALI

2 strisce di stoffa, 4 cerchi, 2 palloni e 1gessetto.

OBIETTIVI

Riconoscere le indicazioni verbali date dai compagni.Migliorare la precisione dei termini utilizzati

PREPARAZIONEDividere la classe in 2 squadre e il campo di gioco a metà. Posi-zionare 2 cerchi alle estremità (massimo 10 m dalla partenza). Tracciare una linea curva a 2 metri dai cerchi. Far sedere le 2 squadre sulla linea di fondo campo.

REGOLE DEL GIOCOOgni squadra sceglie 2 giocatori, un cercatore bendato e un guastatore, che si posizionano sulla linea di metà campo. Il gua-statore fa girare il cercatore e gli consegna il pallone. I compagni dei cercatori guidano con le grida il proprio compagno verso il cerchio per recuperare il pallone, e poi fino alla linea. Arrivati qui, i cercatori hanno 3 lanci per centrare il bersaglio (il cerchio). In caso di errore, il guastatore aiuta il compagno a recuperare la palla, mentre quelli seduti danno indicazioni per correggere il lancio. Chi fa centro guadagna 1 punto. Se nessuno ci riesce, si torna al posto con 0 punti e si cambiano i cercatori e i guastato-ri. Vince la squadra che fa più punti.

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MATERIALI

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OBIETTIVI

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PREPARAZIONE

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REGOLE DEL GIOCO

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ALLEGATI

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UNA PASSEGGIATA... BAGNATA!

Osserva i disegni e componi delle frasi per ciascuna vignetta ottenen-do così un testo.

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LA PASSEGGIATA DI UN DISTRATTO

Mamma, vado a fare una passeggiata.Và pure, Giovanni, ma stà attento quando attraversi la strada.Va bene, mamma. Ciao, mamma.Sei sempre tanto distratto.Sì, mamma. Ciao, mamma.

Giovannino esce allegramente e per il primo tratto di strada fa bene atten-zione. Ogni tanto si ferma e si tocca.

Ci sono tutto? Sì, - e ride da solo.È così contento di stare attento che si mette a saltellare come un passero, ma poi si incanta a guardare le vetrine, le macchine, le nuvole, e per forza cominciano i guai.Un signore, molto gentilmente, lo rimprovera:

Ma che distratto, sei. Vedi? Hai già perso una mano.Uh, è proprio vero. Ma che distratto, sono.

Si mette a cercare la mano e invece trova un barattolo vuoto. Sarà proprio vuoto? Vediamo. E cosa c'era dentro prima che fosse vuoto? Non sarà mica stato sempre vuoto fin dal primo giorno…Giovanni si dimentica di cercare la mano, poi si dimentica anche il barattolo, perché ha visto un cane zoppo, ed ecco per raggiungere il cane zoppo prima che volti l'angolo perde tutto il braccio. Ma non se ne accorge nemmeno, e continua a correre.Una buona donna lo chiama:

Giovanni, Giovanni, il tuo braccio!Macché, non sente.

Pazienza, - dice la buona donna. – Glielo porterò alla sua mamma.E va a casa della mamma di Giovanni.

Signora, ho qui il braccio del suo figliolo.Oh, quel distratto. lo non so più cosa fare e cosa dire.Eh, si sa, i bambini sono tutti così.

Dopo un po' arriva un'altra brava donna.Signora, ho trovato un piede. Non sarà mica del suo Giovanni?Ma sì che è suo, lo riconosco dalla scarpa col buco. Oh, che figlio distratto mi è toccato. Non so più cosa fare e cosa dire.Eh, si sa, i bambini sono tutti così.

Dopo un altro po' arriva una vecchietta, poi il garzone del fornaio, poi un tranviere, e perfino una maestra in pensione, e tutti portano qualche pezzo di Giovanni: una gamba, un orecchio, il naso.

Ma ci può essere un ragazzo più distratto del mio?Eh, signora, i bambini sono tutti così.

Finalmente arriva Giovanni, saltellando su una gamba sola, senza più orec-chie né braccia, ma allegro come sempre, allegro come un passero, e la sua mamma scuote la testa, lo rimette a posto e gli dà un bacio.

Manca niente, mamma? Sono stato bravo, mamma?Sì, Giovanni, sei stato proprio bravo.

di Gianni Rodari

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I PIEDI PARLANO

Disegna l’impronta dei tuoi piedi e poi falli parlare!

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CAMMINATORI DALLA PREISTORIA

Completa il testo inserendo le parole date.

nomadi - animali - Neolitico - era glaciale -

spostamenti - fertili - cammino cibo

Gli uomini primitivi vivevano di caccia e di raccolta ed erano

______________: seguivano infatti gli spostamenti dei bran-

chi di grandi _____________ di cui si nutrivano.

Non sappiamo precisamente a cosa fu dovuto il passaggio

al periodo successivo, il ____________ , ma alcuni studiosi

sostengono che quando si verificò l’ultima __________ sulla

terra gli uomini si misero in ____________. Alcuni studiosi

ritengono che le piogge dovute a quel mutamento climatico

abbiano reso alcune terre più ___________, altri che la cre-

scita delle foreste abbia reso impossibile la caccia ai grandi

branchi di selvaggina e obbligato gli uomini ad escogitare un

modo nuovo per procurarsi il ____________.

L’uomo primitivo ha fatto lunghi ___________, ma anche

l’uomo dei nostri giorni spesso migra alla ricerca di condizio-

ni di vita migliori.

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HOKEY POKEY

Balliamo e cantiamo insieme! Pronti? Via!

You put your right foot in,

You put your right foot out,

You put your right foot in

And you shake it all about.

You do the Hokey Pokey

And you turn yourself around,

That's what it's all about.

You put your left foot in,

You put your left foot out,

You put your left foot in,

And you shake it all about.

You do the Hokey Pokey

And you turn yourself around,

That’s what it’s all about.

Con i piedi si possono fare tante cose: disegna un grande piede e scrivici dentro SOLO le 4 azioni adatte.

SLEEP WALK RUN PLAY DRINK SWIM

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Bici bici bicicletta

Cavalcioni cavalletta

Piede piede nei pedali

Ruota ruota con le ali

Quando ero piccolino

Camminavo a quattro zampe

Ora invece io cammino

Con due gambe!

Quando andavo sul triciclo

Io correvo con tre ruote

Ora corro anche più in fretta

Su due ruote con la… bicicletta!

Bici bici bicicletta

Cavalcioni cavalletta

Piede piede nei pedali

Ruota ruota con le ali

Quattro zampe

Poi due gambe

Poi tre ruote

Poi due ruote

Poi una ruota

Un piede solo

E poi niente

Volo!

BICICLETTA

Tratto da G Baby, Periodici San Paolo, n.1/2011 Gennaio.

di Bruno Tognolini

230

UD

Ap

8 A

lle

ga

to 2

Bicicletta

due ruote

leggere

due pensieri

rotondi

pieni di luce

per capire la strada

e sapere

dove conduce.

Bicicletta

due ruote

sottili

due idee

rotonde

piene di vento

per pensare discese

e sapere

la gioia

e lo spavento.

Bicicletta

due ruote

leggere

due parole

rotonde

piene di festa

per parlare col mondo

e sapere

quanto ne resta.

LA BICICLETTA

Tratto da Io mi ricordo quieto patato, Nuove Edizioni Romane, 1996.

di Roberto PIumini

UD

Ap

8 A

lle

ga

to 1

b

Bici bici bicicletta

Cavalcioni cavalletta

Piede piede nei pedali

Ruota ruota con le ali

Quando ero piccolino

Camminavo a quattro zampe

Ora invece io cammino

Con due gambe!

Quando andavo sul triciclo

Io correvo con tre ruote

Ora corro anche più in fretta

Su due ruote con la… bicicletta!

Bici bici bicicletta

Cavalcioni cavalletta

Piede piede nei pedali

Ruota ruota con le ali

Quattro zampe

Poi due gambe

Poi tre ruote

Poi due ruote

Poi una ruota

Un piede solo

E poi niente

Volo!

BICICLETTA

Tratto da G Baby, Periodici San Paolo, n.1/2011 Gennaio.

di Bruno Tognolini

231

UD

Ap

8 A

lle

ga

to 3

ELEMENTI DI SICUREZZA STRADALE

Leggi le seguenti frasi e segna con una crocetta la risposta che ti sem-bra più adeguata.

Cosa devi fare prima di montare in sella alla tua bicicletta?

1. accendere il fanale

2. mettere le scarpe da ginnastica

3. mettere una maglietta molto colorata

Se vai in bicicletta di sera, cosa ti devi ricordare?

1. accendere il fanale

2. mettere le scarpe da ginnastica

3. mettere una maglietta molto colorata

Quando devi svoltare a destra o a sinistra, dovresti:

1. suonare il campanello

2. fermarti in mezzo alla strada e aspettare che non ci siano

automezzi

3. sporgere il braccio nella direzione di svolta

Cosa significa il seguente cartello?

In bicicletta con gli amici, cosa dovete fare?

1. pedalare in fila

2. pedalare affiancati

3. occupare tutta la carreggiata

UD

Ap

8 A

lle

ga

to 4

IL MEMORY DELLA BICICLETTA

232

1. le biciclette e i pedoni non possono passare

2. portare la bicicletta a mano

3. strada riservata a pedoni e ciclisti

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Ap

8 A

lle

ga

to 5

PERCHE’ LA BICICLETTA SI CHIAMA BICICLETTAdi Vinicio Ongino, Dorando Pietri e gli altri. Sinnos Editrice

La prima bicicletta è stata ideata e costruita a Parigi nel 1791.Allora si chia-mava" celerigero" ed era molto pesante, di legno, con una ruota grande e una piccola; non aveva pedali e veniva spinta puntando i piedi sul terreno. Qualche anno dopo, nel 1818, alla fiera delle invenzioni e scoperte del Con-gresso di Vienna fu presentato un altro modello di bicicletta chiamato "velo-cipede", cioè "che si spinge con i piedi".

Secondo il dizionario, la bicicletta è “una macchina con due ruote senza motore, spinta dalla forza delle gambe”. E il suo nome che viene dal greco, significa appunto “due cerchi”, cioè due ruote.

A quei tempi solo gli uomini potevano andare sul velocipede, alle donne era proibito. E non si poteva correre: chi superava i 5 chilometri all’ora prendeva la multa!

SCOPRO IL TESTO

Qual è l'argomento generale del testo?Il brano è stato diviso in tre parti, i paragrafi. Qual è l'argomen-to di ogni paragrafo?

Leggi sotto e copia nei riquadri corrispondenti:

I nonni della bicicletta.Curiosità del passato.Significato della parola bicicletta.

LEGGO E SCRIVO

Scrivi sul quaderno il titolo di ciascun paragrafo e in breve le infor-mazioni che hai trovato.

I testi informativi possono essere divisi in paragrafi. Ogni paragrafo affronta aspetti dell'argomento generale.

UD

Ap

9 A

lle

ga

to 1

IL GIOCO DELLE DIFFERENZE

Osserva le seguenti immagini di bicicletta e trova almeno 7 differenze tra esse ed elencale sul quaderno.

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

233

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Ap

9 A

lle

ga

to 2

Due ragazzi del borgo cresciuti troppo in frettaUn’unica passione per la biciclettaUn incrocio di destini in una strana storiaDi cui nei giorni nostri si è persa la memoriaUna storia d’altri tempi, di prima del motoreQuando si correva per rabbia o per amoreMa fra rabbia ed amore il distacco già cresceE chi sarà il campione già si capisceVai Girardengo, vai grande campioneNessuno ti segue su quello stradoneVai Girardengo, non si vede più SanteÈ dietro a quella curva, è sempre più distante.E dietro alla curva del tempo che volaC’è Sante in bicicletta e in mano ha una pistolaSe di notte è inseguito spara e centra ogni fanaleSante il bandito ha una mira eccezionaleE lo sanno le banche e lo sa la questuraSante il bandito mette proprio pauraE non servono le taglie e non basta il coraggioSante il bandito ha troppo vantaggio.Fu antica miseria o un torto subitoA fare del ragazzo un feroce banditoMa al proprio destino nessuno gli sfuggeCercavi giustizia ma trovasti la Legge.Ma un bravo poliziotto che sa fare il mio mestiereSa che ogni uomo ha un vizio che lo farà cadereE ti fece cadere la tua grande passioneDi aspettare l’arrivo dell’amico campioneQuel traguardo volante ti vide in manetteBrillavano al sole come due bicicletteSante Pollastri il tuo Giro è finitoE già si racconta che qualcuno ha tradito.Vai Girardengo, vai grande campioneNessuno ti segue su quello stradone Vai Girardengo, non si vede più SanteE’ sempre più lontano, è sempre più distanteSempre più lontano, sempre più distante…Vai Girardengo, non si vede più SanteSempre più lontano, sempre più distante...

IL BANDITO E IL CAMPIONE

Tratto dall’album omonimo del 1993, Serraglio Edizioni

di Francesco De Gregori

234

Riscrivi ora la poesia con la forma grafica della bicicletta.

Biciclettadue ________________due pensieri___________pieni di _________per capire la stradae sapere dove conduce.Biciclettadue ruote ___________due _________ rotondepiene di ventoper pensare discese

e saperela gioia e lo _______________.Bicicletta due ruoteleggeredue ___________rotondepiene di ________per parlarecol __________e saperequanto ne resta.

Roberto Piumini

LA BICICLETTA

Osserva la seguente immagine e, con la tua fantasia, prova a completare il testo della poesia La bicicletta di Roberto Piumini.

CREARE UN CALLIGRAMMA

UD

As

1 A

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ga

to 1

a

UD

As

1 A

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ga

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b

CREARE UN CALLIGRAMMA

Pensa ora ad oggetti o indumenti che si usano per praticare una o più attività sportive.

Scegline uno, scatta una foto o cerca la sua immagine su internet, stampala e incollala nel box n.1.

Box n° 1

A cosa ti fa pensa-re? Di che colore è? Come è fatto? Quan-do si usa? Dove? ... Usa queste doman-de per creare una poesia in rima che parli dell’oggetto e scrivila nel box n. 2.

Box n° 2

Nel box n. 3 riscrivi la poesia con la forma grafica dell’oggetto scelto.

Box n° 3

235

LET’S CREATE A CALLIGRAM!

I like (what sport?)

because it is

I play it (when?)

and I use (what object?)

In this sport there are (How many players?)

they play together in (where?)

Scegli una palla/pallina e pensa allo sport nel quale viene usata. Prova a ri-spondere alle seguenti domande: cosa ti piace di questo sport e cosa non ti piace? Cosa c’è/ci sono? Com’è questo sport?

Riscrivi ora la poesia con la forma grafica della palla/pallina scelta.

UD

As

1 A

lle

ga

to 2

236

UD

As

1 A

lle

ga

to 3

AEROBICO O ANAEROBICO?

Nel lavoro ___________, i muscoli

prima bruciano il glucosio, poi i grassi,

ma quando l’ossigeno non basta più, si

prendono le riserve di zuccheri di fega-

to, reni e muscoli. L’energia si consuma

rapidamente e lo sforzo fa aumentare

la concentrazione di acido lattico nei

muscoli che produce un veloce affatica-

mento muscolare.

Il lavoro __________ è caratterizzato

da uno sforzo fisico prolungato ma

con intensità leggera o moderata ed

è in grado di mantenere le pulsazioni

cardiache costanti. Per i primi 15 minuti,

l’organismo trae energia dalle riserve

di zuccheri, dopo di che va a utilizzare i

lipidi depositati.

Inseriscile nella colonna esatta.

La marcia

Il salto in lungo

Quali delle seguenti attività sportive sono prevalentemente aerobiche e quali prevalentemente anaerobiche?

Lo squash, la marcia, la corsa di resistenza, i salti, lo sci di fondo, il salto in lungo, il tennis, il nuoto prolungato, la cyclette, il ciclismo, la corsa veloce, il solleva-mento pesi, i 100 metri.

E tu, sei migliore nel lavoro aerobico o in quello anaerobico?Quale preferisci? Perché?

UD

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2 A

lle

ga

to 1

UNA BUSSOLA SPECIALE

Occorrente: riordina le lettere delle parole e trova il materiale necessario.

1 claaimta

calamita

1 iebicrche di plastica o vetro

qacau

1 potpa di sughero

1 aog

Procedimento: riordina le diverse fasi.

Infine mettere il tutto nel bicchiere stando attenti che galleggi. A questo punto la calamita si dovrebbe comportare come l’ago di una bussola, indicando il nord.

4

Prendere la calamita e metterla a contatto con l’ago in modo che si magnetizzi.

Prendere il bicchiere e riempirlo d’acqua (non fino all’orlo).

Una volta che la calamita ha attratto verso di sè l’ago, tagliare un pezzo del tappo di sughero (una fettina) e metterci la calamita dentro, fissan-dola con un po’ di nastro adesivo.

AEROBICO ANAEROBICO

UD

As

3 A

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ga

to 1

MAPPIAMO IL MONDO

Sei un cartografo esperto? Disegna a mano libera, senza copiare da libri o mappe, un planisfero.

La vita lungoi grandi fiumi

Perché?Dove?

....Chi?

Completa lo schema.

Ora confronta la tua mappa prima con quelle dei compa-gni e poi con i planisferi an-tichi e recenti, italiani e non, disponibili in classe. Rispondi alle domande:

cosa abbiamo disegnato in modo più preciso? cosa abbiamo collocato al centro? Le dimensioni dei vari continenti sono esatte?

Segna sul planisfero muto i seguenti fiumi: Rio delle Amazzoni, Fiume Giallo/Huang He, Nilo, Eufrate, Indo e Tigri.

Osserva il planisfero e scrivi il nome dei fiumi accanto a quello delle popola-zioni che si sono insediate lungo il loro bacino:

Xia (dal 2195 a.C. circa):__________________________________________Indios (dal 3000 a.C. circa):_______________________________________Assiro babilonesi (dal 3000 a.C. circa):_____________________________Egizi (dal 3100 a.C. circa): ________________________________________Civiltà valle Indo (dal 3300 a.C. circa):______________________________

Dividetevi in gruppi di lavoro e, consultando libri e Internet, scrivete alcune righe riguardanti queste antiche popolazioni. Ora siete pronti per fare un bellissimo cartellone!

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3 A

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ga

to 2

L’ORTO IN MINIATURA

centimetri - ossigenazione – semi - bottiglia –

punta – terriccio – finestra - piattino

1. Tagliare in due la _ _ _ _ _ _ _ _ _.

2. Forare la parte inferiore della bottiglia e poi inserire il

cono che ne avete ricavato appoggiandolo sul fondo

della base, con la _ _ _ _ _ rivolta verso l’alto. Questo ser-

ve a consentire un buon drenaggio e una buona _ _ _ _

_ _ _ _ _ _ _ _ _.

3. Riempire la bottiglia di _ _ _ _ _ _ _ _ _ mescolato ad

acqua. La terra deve superare di almeno 5 _ _ _ _ _ _ _ _ _

_ la punta della bottiglia incastrata all’interno.

4. Inserire i _ _ _ _ nel terriccio a circa 4 o 5 cm di profondità.

5. Mettere il _ _ _ _ _ _ _ _ di plastica sotto alla bottiglia.

6. Posizionare vicino alla _ _ _ _ _ _ _ _.

Completa il testo con le parole mancanti e… buon lavoro!

Occorrente: 1 bottiglia di plastica da 2l, 1 piattino di plastica, forbici, terriccio q.b., semi.

Completa la scheda tecnica.

CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI E USO IN CUCINA

Disegno o foto della pianta

NOME COMUNE NOME SCIENTIFICO______________

Classificazione botanica

Famiglia ______________

Genere ______________

Specie ______________

Pianta perenne

Pianta stagionale

Esposizione: ____________

Innaffiatura: ____________

237

238

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3 A

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ga

to 3

MANGIARE E GIOCARE A COLORI

5 porzioni al giorno di frutta e ortaggi di 5 colori diversi contribuiscono a proteggere e guadagnare salute: ogni frutto e ortaggio ha una sua composizione caratteristica.

Di che “colore” mangi oggi?

ROSSO fragola, pomodoro..

GIALLO/ARANCIO albicocca, carota...

VERDE kiwi, lattuga...

BLU/VIOLA mirtillo, radicchio...

BIANCO pera, finocchio...

COLAZIONESPUNTINOPRANZOMERENDACENA

rosso gialloarancio

verde bluviola

bianco

Collega i vegetali di colore diverso alla loro stagionalità

spinacimelone

zucca

prugne

fragole

asparagi

pesche

pomodori

insalatamelanzane

fichi

finocchi

cavolfiore

carote

ciliege

broccoli

radicchio

mele

anguriazucchine

AUTUNNO - INVERNO

PRIMAVERA - ESTATE

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to 1

SEMPRE PIU’ VELOCI!

FASE 1. LA DURATAPrevedere 5 sedute per aumentare il tempo della camminata veloce, rispet-tare il tempo proposto. Se il tragitto viene effettuato correndo, prevedere un bonus. Regole:

si ottiene un punto per ogni minuto di camminatasi assegna un bonus di 5 punti ogni volta che l’obiettivo della sessione viene raggiunto

Tempo propostoSedute Punti realizzati Bonus

12345

Totale

10 minuti15 minuti20 minuti25 minuti30 minuti

100 minuti

/10/15/20/25/30

/100

FASE 2. LA DISTANZAPercorrere una distanza di 1000 metri. Misurare 100 metri nel cortile, al parco o in qualunque luogo all’aperto con una cordella metrica o altri strumenti simili. Al termine della camminata/corsa calcolare il tempo complessivo e confrontarlo con la tabella di riferimento. Il punteggio calcolato si riferisce a tutti i 1000 metri; il tempo individuale andrà arrotondato per eccesso.

3’ 40” - 3’ 50” - 4’ 00” - 4’ 20” - 4’ 40” - 5’ 00” - 5’30” - 6’00” - 6’30” - 7’00” e oltre - stop

100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0

Tempo

Punti

FASE 3. LA GARAPercorrere camminando o correndo la distanza di 1500 metri nel minor tempo possibile. La classifica viene effettuata in base ai tempi, dividendo in opportune fasce e stabilendo un punteggio da 100 a 0 da suddividere ad esempio come di seguito:

1° = 100 punti2° = 90 punti3° = 90 punti4° = 80 punti5° = 80 punti6° = 70 punti7° = 70 punti8° = 60 punti9° = 60 punti

10° = 50 punti11° = 50 punti12° = 40 punti13° = 40 punti14° = 30 punti15° = 30 punti16° = 20 punti17° = 20 punti18° = 10 punti

dal 19° posto in poi assegnare sempre 10 punti

abbandono = 0 punti

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5 A

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ga

to 1

LA TABELLA DEI CIBI

Completa le tabelle come nell’esempio.

Pasto Scomposizione In eccesso Carenti RiequilibraIngredienti

1. pasta al pomodoro

2. pollo arrosto con patate al forno

pasta, pomo-dori pelati, olio, grana, sale carne di pollo, patate, olio, aromi, sale

carboidrati: pasta, patatelipidi: olioproteine: pollo, grane, pasta e patate

carboidrati fibre: frutta e verdura

sostituire il con-torno di patate con una verdura di stagione

Pasto Scomposizione In eccesso Carenti RiequilibraIngredienti

1. cous cous

2. Tajine (carne in umido)

3. verdure

Pasto Scomposizione In eccesso Carenti RiequilibraIngredienti

1. biryani: piatto unico con il riso

2. pesce con spezie e verdure

Pasto Scomposizione In eccesso Carenti RiequilibraIngredienti

1. zuppa di legumi

2. bruschetta con olio d’oliva

Pasto Scomposizione In eccesso Carenti RiequilibraIngredienti

UD

As

6 A

lle

ga

to 1

IL GIOCO DELL’OCA

Nomina 10 sport in

cui si usa la palla. Se

non ce la fai, fermo

un turno!

Fai 3 esempi di

merende sane, se

almeno uno dei tuoi

compagni ce l’ha

nello zaino, avanza

di 1 casella

7 8 9 10 11 12

Quante volte sai

saltare su un piede

senza appoggiare

l’altro a terra?

Avanza di tante

caselle quante sono

le decine di volte

che hai saltato!

Nomina 5 frutti rossi.

Se non ci riesci,

fermo un turno!

PARTENZA 2 3 4 5 6

Fai 10 piegamenti e

avanza di 1 casella

Elenca 5 forme di

attività fisica escluso

lo sport. Hai 20

secondi, se non ci

riesci, fermo un

turno.

13 14 15 16 17 18

Nomina 5 tipi di

cereali. Se ce la

fai, avanza di 3

caselle.

Nomina i compo-

nenti principali della

piramide alimentare

dalla base alla punta.

Se ci riesci avanza di

4 caselle.

19 20 21 22 23 24

Chiedi al bidello

cosa ha mangiato

ieri a cena.

Avanza di una casel-

la per ogni porzione

di frutta o verdura

nominata.

Chiudi gli occhi,

ruota le braccia 3

volte e poi, sempre

a occhi chiusi,

congiungi le punte

degli indici. Se non

ce la fai, vai indietro

di 3 caselle.

25 26 27 28 29 ARRIVO

Prova di salto in

lungo: sfida un

compagno del tuo

stesso sesso, scelto

dall’insegnante e

uguale per tutti. Chi

vince avanza di 2

caselle.

239

a

b

150

minuti

a

b

a

b

Stato della gelatina

+ arancia + ananas senza frutta

Tempo

trascorso

a

b

0

minuti

a

b

a

b

a

b

30

minuti

a

b

a

b

a

b

60

minuti

a

b

a

b

a

b

90

minuti

a

b

a

b

a

b

120

minuti

a

b

a

b

a

b

180

minuti

a

b

a

b

LO SCIOPERO DEGLI ENZIMI

Completa la tabella indicando in a le variazioni nell’aspetto e in b i muta-menti di sensazione al tatto che puoi osservare nel corso del tempo.

UD

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6 A

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ga

to 2

240

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6 A

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to 3

a

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0

minuti

a

b

30

minuti

a

b

60

minuti

a

b

90

minuti

a

b

120

minuti

a

b

150

minuti

a

b

180

minuti

Stato della gelatina

+ ananas riscaldato

Tempo

trascorso

LO SCIOPERO DEGLI ENZIMI

Completa la tabella indicando in a le variazioni nell’aspetto e in b i muta-menti di sensazione al tatto che puoi osservare nel corso del tempo.

241

UD

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7 A

lle

ga

to 1

(USA 2004)

SUPER SIZE ME

Guarda il documentario e completa le frasi cerchiando l’opzione esatta.

1. Spurlock vive a… New York – San Francisco – Orlando, negli USA.

2. Lui decide di fare… 1000 – 2500 – 5000 passi al giorno, come l’americano medio.

3. Lui mangia da McDonald’s 3 volte… al giorno – alla settimana – all’anno.

4. Se glielo dicono deve prendere il menù… Happy Meal – Diet – Super Size.

5. Quando mangia il primo menù Super Size… gli piace – vomita – ne ordina un altro.

6. Dopo 5 giorni è ingrassato di… 3 – 4 – 5 chili e si sente – triste – normale – felice.

7. Dopo 20 giorni soffre di tachicardia – mal di fegato – mal di cuore.

8. Dopo 30 giorni è ingrassato di circa… 5 – 10 – 15 chili.

9. Nelle mense delle scuole statunitensi di solito si mangia... in modo sano – male.

10. Una malattia collegata all’obesità è… il cancro - il diabete - la pressione alta - tutte le precedenti

11. Nei Mc Donald’s USA le porzioni sono… più piccole – uguali – più grandi di quelle italiane.

12. La pubblicità di cibo-spazzatura durante i programmi per bambini negli USA è… tanta – nella media – poca.

Risposte esatte: ___ su 12

Rispondi alle domande e poi discutine con i compagni

Riflessioni sul documentario:cosa ti ha impressionato? cosa vorresti approfondire? ti sottoporresti ad un esperimento del genere?il documentario parla anche di attività fisica oltre che di alimentazione?In quali parti? Che connessione c’è tra movimento e alimentazione?

Riflessioni sul mio stile di vita: la mia alimentazione è corretta? faccio movimento? conosco la composizione dei cibi che mangio e delle bevande che bevo?

IL PESCE AZZURRO

olio - azzurro – carni - colesterolo – griglia – sale -

vitamine – età - cottura - alimentazione - scatola

I medici e i nutrizionisti raccomandano di mangiare il pesce come ali-mento alternativo ad altri cibi proteici come formaggi, uova e ______ di altri animali. Il pesce è ricco di sali minerali e __________; siccome è facilmente digeribile e masticabile, è adatto a tutte le ______. Dal punto di vista nutrizionale il pesce, soprattutto il pesce _____________, presenta un apporto di proteine di elevata qualità ed una particolare composizione dei grassi, ricchi di acidi grassi insaturi, capaci di abbassare il ___________ nel sangue. Attenzione però, seconda del tipo di __________, l’apporto calorico può venire modificato. Per i pesci grassi (es. lo sgombro o la sardina) è indicata la cottura alla _________. Le fritture invece ne aumentano il potere calorico (le calorie in più vengono fornite dall’_______ usato per friggere). Lo stesso discor-so vale per acciughe, sardine e sgombri in ________ sott’olio. Altra considerazione da tenere presente è che l’aggiunta del ______ nel pesce in scatola, comporta un contenuto in sodio di gran lunga superio-re al corrispettivo pesce fresco. Ricordatevi anche che il consumo del pesce non può da solo prevenire o risolvere i danni provocati da una abituale ____________ squilibrata e troppo ricca di calorie: bisogna seguire una dieta corretta e bilanciata, da associare quanto più possibile ad una vita non sedentaria.

Leggi il testo e completa con le parole mancanti

Cuochi si diventa!

Avete letto il testo con attenzione? Procuratevi dei libri di cucina o scaricate delle ricette da Internet. Dividetevi a coppie e riscrivete una delle ricette di pesce trovate variando condimenti, tipi di cottura e abbinamenti con altri ingredienti in modo che risulti leggera e appetitosa.

Inventate un titolo divertente!U

DA

s 7

All

eg

ato

2

242

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7 A

lle

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to 3

(USA 2000)

IL SAPORE DELLA VITTORIA

Guarda il documentario e completa le frasi cerchiando l’opzione esatta.

1. Il film è ambientato in… Oklahoma - Virginia - Utah, negli USA - in Inghil-terra - in Nigeria.

2. I protagonisti giocano a… rugby - football - baseball.

3. Coach significa… giocatore - capo - allenatore.

4. Il film si svolge negli anni… Cinquanta - Sessanta - Settanta.

5. La punizione preferita del nuovo allenatore è… l’isolamento - il digiuno - la corsa.

6. All’inizio i giocatori non vanno d’accordo a causa di pregiudizi… razziali - sessuali - religiosi.

7. L’allenatore vuole che la sua squadra giochi e… dorma - studi - canti.

8. Herman Boone ordina ai giocatori di… conoscersi - non parlarsi - di-magrire.

9. Con il tempo i giocatori diventano… vecchi - amici - famosi.

10. Il primo giorno di scuola dopo il ritiro l’accoglienza è… fredda - calda - ostile.

11. Il coach Boone dice che in campo tutti sono… uguali - contadini - in-vincibili.

12. Una sera dei razzisti tirano… un lacrimogeno - un mattone – un sasso con-tro la finestra del coach.

13. Piano piano lo spirito di squadra… contagia tutta la città - li porta alla vittoria - diminuisce.

14. Per un incidente Gerry Bertier rimane… cieco - sordo - semiparalizzato.

15. Alla fine i Titans arrivano… primi - secondi - terzi.

Risposte esatte: ___ su 16

PRO

Spirito di squadra

Praticare uno sport a livello agonistico, come hai visto nel film, ha sicura-mente molti pro, ma anche alcuni contro: scrivi qualche parola chiave e poi discutine con i compagni.

CONTRO

Sviluppo asimmetrico del corpo

LA SFIDA GLOBALE

UD

As

7 A

lle

ga

to 4

1. SFIDA DI MEMORIARicordate e scrivete in 3 minuti i titoli delle ricette di pesce ideate

_________________________________________________________________________________________________________________________________

NOME SQUADRA_______________

PUNTEGGIO_______________

2. SFIDA ALLA MERENDA EQUILIBRATA

Prendete le merende e tenetele in equilibrio sulla testa

3 punti alla squadra che le mantiene in equilibrio più a lungo

NOME SQUADRA_______________

PUNTEGGIO_______________

3.SFIDA D’OSSERVAZIONE

Guardatevi intorno e inventate degli esercizi fisici

utilizzando oggetti o arredi della scuola… avete 5 minuti!

1 punto ad esercizio approvato dall’insegnante

NOME SQUADRA_______________

PUNTEGGIO_______________

4.SFIDA DI RESISTENZA

Quanti giri di palestra/cortile riuscite a fare come squadra?

5 punti alla squadra che fa più giri

2 punti alla squadra seconda arrivata

NOME SQUADRA_______________

PUNTEGGIO_______________

5.SFIDA SUPER SIZE ME1 minuto per scrivere il nome di più cibi-spazzatura possibile!

______________________________________________________

______________________________________________________

______________________________________________________

NOME SQUADRA_______________

PUNTEGGIO_______________

6.SFIDA GLOBALE

Seguite attentamente le istruzioni del professore

3 punti alla squadra vincitrice

NOME SQUADRA_______________

PUNTEGGIO_______________

7. SFIDASTROCCAInventate uno slogan o una filastrocca per invitare al movimento.

Il personale extrascolastico sarà il giudice.__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

4 punti alla squadra vincitrice

NOME SQUADRA_______________

PUNTEGGIO_______________

243

GARA DI VELOCITA’… E PRECISIONE!U

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Città Stato

189619001904190819121916192019241928193219361940194419481952195819601964196819721976

2004200820122016

198019841988199219962000

AteneParigiSt. LouisLondra Stoccolma Berlino Anversa Parigi AmsterdamLos AngelesBerlinoTokyoLondraLondra HelsinkiMelbourneRoma TokyoCittà del MessicoMonaco di BavieraMontréal Roma Los AngelesSeul BarcellonaAtlanta Sidney AtenePechino Londra Rio de Janeiro

Anno

Grecia V

X o V

Colora gli Stati sul planisfero, osserva e discuti con i compagni.

(Esempio: In quale continente sono state disputate più Olimpiadi? Ci sono sport in cui uno

Stato è più forte? Perché? Dove ti piacerebbe che si disputassero le Olimpiadi? Perché?)

Risposte esatte: ______ su ______ Mi sono classificato: ________________

Osserva la tabella delle edizioni delle Olimpiadi moderne e completa scri-vendo lo Stato.

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1. Leggi e completa il testo con le parole mancanti.

MESSICO ‘68

podium – Human - student – Village

The Mexican Student Movement of 1968 was a __________ move-ment caused by an ideological conflict between generations. This movement was influenced by the world’s movements at that time, like the Hippie movement. Tommie Smith and John Carlos were the gold and bronze medalists in the men’s 200-meter race at the 1968 Olympic Games. During their medal ceremony, they took their places on the __________ wearing black socks without shoes and civil rights badges. They were mem-bers of the Olympic Project for __________ Rights. Some people felt that a political statement had no place in the inter-national forum of the Olympic Games. In an immediate response to their actions, Smith and Carlos were suspended from the U.S. team and banned from the Olympic __________.

2. Ricerca su internet un’immagine relativa alla premiazione di Tommie Smith e John Carlos durante I Giochi Olimpici del ’68 in Messico. Incolla l’immagine qui sotto e descrivila utilizzando la lingua inglese.

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MOVIMENTO E ALIMENTAZIONE

1. Ti piace andare in bicicletta, giocare a pallone, ballare e andare in giro a piedi? D’estate vai in piscina e in inverno giochi a palle di neve? Allora sei già una persona attiva! Fare attività fisica non basta, il corpo per funzionare bene ha bisogno del giusto carburante!

Sai quali sono le 5 regole base di un’alimentazione sana?Leggi e commenta questo breve testo.

Una buona e salutare attività fisica dovrebbe sempre accompa-gnarsi alla scelta degli alimenti giusti da consumare a tavola. Molto spesso siamo abituati ad assumere troppi grassi, troppi zuccheri semplici e poche fibre. Il consiglio, per chi pratica sport ma anche per tutti gli altri, è di consumare più legumi, verdure e pesce e di ridurre gli zuccheri semplici (non solo il saccarosio, cioè lo zucche-ro da cucina, ma anche tutti gli altri dolcificanti) e le bevande che li contengono. Inoltre, è importante aumentare i cibi ricchi di fibre (verdure, frutta e cereali integrali); questi alimenti forniscono an-che le vitamine e i minerali necessari all’organismo e migliorano il funzionamento dell’intestino.

Ti alimenti già così? In quali punti la tua alimentazione abituale si discosta da queste semplici regole? Quali delle abitudini consigliate fai più fatica ad adottare e perché?

2. Pratichi regolarmente uno sport e ogni tanto fai delle gare? Unisci le fasi al giusto regime alimentare

É opportuno far consumare il pasto 3-4 ore prima della gara con una quantità moderata di alimen-ti a base di carboidrati e frutta; l’idratazione fon-damentale è attraverso l’acqua che è ritenuta la bevanda migliore.

Prima

della gara

Durante la gara bisogna bere acqua semplice pri-ma di avvertire lo stimolo della sete. Solo in corso di sport prolungati oltre un’ora (gare ciclistiche, maratona, sci di fondo), andranno aggiunti 100-150 ml di bevande a base di acqua e sali.

Durante

la gara

Dopo ogni gara andranno assunti acqua, frutta e succhi di frutta a volontà, importanti per l’equili-brio idroelettrolitico, seguiti successivamente da un pasto di recupero più abbondante.

Dopo

la garaU

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IL DIARIO IPAQ

GIORNO vigorose moderate cammino TOT MINUTI

LUNEDI’

MARTEDI’

MERCOLEDI’

GIOVEDI’

VENERDI’

SABATO

DOMENICA

TOTALE

INSERISCI I MINUTI DI ATTIVITA’

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Giorno per giorno, segna il tempo che hai trascorso facendo attività fisica. Le attività sono suddivise in vigorose, moderate, cammino. Non considerare solo le attività sportive: qualunque forma di movimento tu abbia svolto può essere inserita nel conteggio.

Attività vigorose: richiedono uno sforzo fisico intenso e ti fanno respirare con un ritmo molto più accelerato del normale, come giocare a calcio, pal-lacanestro, pallavolo, trasportare oggetti pesanti, fare aerobica, pedalare velocemente.

Attività moderate: richiedono uno sforzo fisico moderato e ti fanno re-spirare con un ritmo un po’ più accelerato rispetto al normale, come: por-tare pesi leggeri, andare in bicicletta ad un ritmo regolare, giocare a tennis in doppio. Non includere il camminare.

Cammino: considera il tempo che hai trascorso camminando per spostar-ti da un luogo all’altro e qualsiasi altra camminata che hai fatto per diverti-mento, per sport, per fare esercizio fisico o per passatempo.

Le intensità di lavoro

I risultati

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i bambini e gli adole-scenti dovrebbero fare almeno 60 minuti al giorno di attività fisica, in pre-valenza di tipo aerobico, per un totale di almeno 420 minuti di attività a set-timana. Considera circa 40 minuti al giorno di attività moderata e 20 minuti di attività vigorosa, si ottiene un totale di 140 minuti a settimana di attività vigorosa e 280 minuti a settimana di attività moderata. E tu? Prova a confrontare i tuoi minuti con quelli indicati dall’OMS.

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Tratto da Favole al telefono, edizioni Einaudi, 1971.

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OGGI CUCINO IO. IL MUESLI FATTO... A SCUOLA!

Riordina le fasi, sottolinea gli ingredienti e completa la lista della spesa.

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Non appena si sarà formato un composto piuttosto denso, aggiungere una man-

ciata di noci o mandorle o nocciole sminuzzate.

Lasciare riposare il tutto per almeno 1 giorno.

Servire in tavola: buon appetito!

Il giorno seguente, scolare l’avena, metterla in un recipiente ed unire 1 cucchiaio

di latte intero, 1 cucchiaio colmo di miele e il succo di mezzo limone, continuan-

do a mescolare mentre si inseriscono i nuovo ingredienti.

Aggiungere un cucchiaio di frutta secca sminuzzata e mescolare con cura.

Prendere un recipiente abbastanza capiente e versa 3 cucchiai d’acqua ed 1 cuc-

chiaio colmo di fiocchi d’avena.

PROCEDIMENTO

2. Completa gli ingredienti. Attenzione, le dosi sono per una persona. Quanti siete in classe? _____ Ricalcola gli ingredienti in base al numero di alunni.

INGREDIENTI

Per una persona Per ____ persona

3 cucchiai d’ ___________1 cucchiaio di ___________1 cucchiaio di ___________1 cucchiaio di ___________succo di ____________una manciata di ___________o __________ o ___________

3 cucchiai d’ ___________1 cucchiaio di ___________1 cucchiaio di ___________1 cucchiaio di ___________succo di ____________una manciata di ___________o __________ o ___________

3. Il muesli a colori. Dai un tocco di colore alla tua colazione e aggiungi la frutta in base ai seguenti colori.

Giallo Rosso Verde Bianco Viola

fragole

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DOTTOR JEKYLL O MISTER HYDE?

1. Leggi il capitolo 9 del libro Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di R. L. Stevenson. Come immagini il dottor Jekyll? E il signor Hyde? Descrivili usando i 5 sensi (vista, udito, olfatto, tatto, gusto) e disegna.

DOTTOR JEKYLL

E’ un signore ___________________, ____________________________. Ha un viso _______ _______________ e__________________. I suoi capel-li sono _____________________e _____________ come ____________. I suoi occhi, ____________________come ________________, infondono _______________ e _____________.Veste in modo __________________: _____________________________ e ______________________. (cosa fa?) ____________________________________________________________.

SIGNOR HYDE

E’___________________________, ____________________________. Ha un viso ____________________e __________. I suoi capelli sono _____________ e ___________come ____________. I suoi oc-chi, ____________________come _____________________, infondono ______________ e _______________.Veste in modo ___________________: _____________________________ e ______________________________.(cosa fa?)_____________________________________________________.

Spazio per il disegnoSpazio per il disegno

2. Il romanzo che hai letto è un genere misto fra giallo, noir, thriller d’azione, racconto del mistero e del terrore (horror). Conosci questi generi? Collega

è una variante del genere poliziesco

è caratterizzato da elementi soprannaturali o surreali

utilizza la suspance, stimolando molto gli stati d’animo del lettore

ha come oggetto la descrizione di un crimine e dei personaggi coinvolti

giallo

noir

thriller

horror

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DOLCI ESPERIMENTI COLORATIU

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1. Leggi con attenzione i materiali necessari per procedere all’esperimento. Attenzione! Ci sono due elementi in più. Secondo te, quali sono?

2. Ora scopri come procedere nelle diverse fasi dell’esperimento. Completa il testo con le parole del riquadro.

caramelle colorate rivestite di zuccherocolori a matitacarta assorbenteforbiciacquaqualche piattinocolla

caramelle - minuto – striscia - acqua –

coloranti – gocce d’acqua - carta

Fase 1:

versa poche _____________________ in un piattino, su cinque o sei ______________ tutte dello stesso colore.

Fase 2:

ritaglia una ____________ di carta assorbente e mettine un estremo nell’______________ colorata.

Fase 3:

aspetta qualche ______________ e vedrai che la striscia di ____________ si colorerà. Quali pigmenti contengono i ____________ contenuti nelle caramelle?

Prendi la confezione di caramelle che mangi di solito e leggi gli ingre-dienti:

quanti coloranti ci sono? quali altre sostanze ci sono? le conosci? cosa sono?

Fai una piccola ricerca su internet e scopri cosa mangi.

Curiosità!

DOTTOR ATTIVO O MISTER PIGRO?

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Movimento non significa solo attività sportiva: ecco alcuni esercizi che pos-siamo svolgere quotidianamente. Leggi e completa l’elenco discutendone insieme ai compagni.

vado a scuola a piedi o in biciclettagioco in cortile o al parco vado a ballare in discoteca faccio passeggiate in montagna aiuto i miei genitori a pulire la casanon uso l’ascensore faccio giardinaggio vado in piscina uso i rollerblade uso lo skateboard

______________________________

pratico il parkour

______________________________

Una vita sedentaria è spesso noiosa e solitaria: ecco alcuni esempi di com-portamenti che rendono le giornate poco salutari, monotone e poco piace-voli. Leggi e completa l’elenco discutendone con i compagni.

vado a scuola in auto guardo la TV più di 1 ora al giorno sto al computer più di 1 ora al giornomangio davanti alla TV o al pc trascorro il pomeriggio in casa non aiuto i miei genitori a casa mangio spesso nei fast food non pratico nessuno sport uso sempre l’ascensore ho la televisione in camera

______________________________

non mi piace camminare

______________________________

Confrontati con i compagni:

Segna con una X sia le attività fisiche che pratichi sia i comportamenti poco salutari che ti caratterizzano. Ricorda, nessuno è perfetto… ma tutti possono migliorare!

Quante volte al giorno o alla settimana fate movimento? In quali occasioni? Come vi sentite dopo aver giocato all’aperto? Quali attività che non svolgete vi piacerebbe fare? Pensate che potreste muovervi di più? …

Ora utilizzate le tabelle per creare un cartellone di una classe… sempre più attiva!

247

I D

IAR

II DIARI

Compila i seguenti diari

GIOCACUORE

Giocacuore è un laboratorio, adatto a tutte le classi della scuola primaria. Il Giocacuore

è stato proposto fin dal 2010 in alcune scuole del territorio dell’Ulss 20. Lo scopo è di

promuovere sane abitudini, favorendo e incentivando un’adeguata pratica dell’attività

motoria e una sana alimentazione, valorizzando al contempo i cibi, i giochi e le abitudini

motorie delle diverse culture.

Il laboratorio può essere strutturato in 2 incontri di due ore ciascuno. Viene gestito dall’in-

segnante che segue l’area motoria e può essere ripreso e riadattato, rispetto al modello

qui delineato, in base all’età e agli obiettivi specifici scelti dall’insegnante.

Il Giocacuore mira a promuovere lo stile di vita attivo valorizzando le tradizioni di gioco

dei diversi paesi d’origine, Italia compresa. L’idea è quella di farsi raccontare dai bambini

i giochi che conoscono o di cui hanno sentito parlare in famiglia, con una particolare

attenzione ai giochi di strada. Alcuni dei giochi così raccolti si trovano nella sezione Giochi

dal mondo. Nelle abitudini di vita dei ragazzini che vivono nelle città occidentali, infatti,

l’utilizzo degli spazi urbani per il gioco è andata quasi del tutto persa, per vari motivi di

tipo urbanistico, sociale e culturale. Può quindi essere molto interessante dar rilievo e va-

lore alle tradizioni dei ragazzini stranieri (anche per aumentare i loro livelli di autostima)

oltre che ai ricordi e alle narrazioni di quelli italiani, che possono far riferimento anche a

genitori e nonni per venire a conoscenza di giochi che si stanno perdendo ma che erano

patrimonio comune fino a pochissime generazioni fa. Inoltre questo tipo di gioco, inizial-

mente proposto in palestra, può essere uno stimolo per il bambino a riproporlo anche

con gli amici del quartiere o con i compagni di scuola (durante la ricreazione o nelle ore

pomeridiane), riducendo il tempo passato in casa ed incentivando l’utilizzo degli spazi

pubblici come piazze, aree verdi e cortili condominiali.

Un’ipotesi di strutturazione su due incontri potrebbe essere la seguente.

Primo incontro:

brainstorming iniziale sulle conoscenze di base dei bambini relative alle tematiche

dell’attività motoria, dello sport e dell’alimentazione;

richiesta ai bambini di nominare i giochi di movimento che conoscono;

partecipazione ad alcuni dei giochi maggiormente diffusi nelle nostre scuole o nei

nostri cortili (ad esempio: palla prigioniera, il salto della corda con molteplici varianti

e modalità, il gioco delle mattonelle…);

invito a ricercare giochi di movimento di tutto il mondo tramite una ricerca fatta a

casa con l’aiuto dei genitori e/o dei parenti.

Secondo incontro:

riepilogo e rinforzo dei concetti affrontati nel primo incontro;

lettura in gruppo degli elaborati degli alunni sui giochi di movimento tradizionali

e scelta dei più interessanti (ad esempio i più movimentati, i meno noti, quelli con

regole meglio definite…);

partecipazione ai giochi di movimento scelti;

discussione in gruppo sull’esperienza.

Naturalmente le attività andranno adattate ai diversi contesti; ad esempio l’insegnante

potrà scegliere di ampliare il numero degli incontri oppure di far eseguire la ricerca anche

sui giochi italiani oltre che su quelli stranieri.L

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ORIENTEERING URBANO

PUOI FARE ANCHE...

Molte delle possibili attività di questo laboratorio sono già state affrontate nell’ambito

di alcune delle UDA presentate in questo libro; altre esercitazioni inseribili nel percorso

laboratoriale, a scelta del docente in base all’età e agli obiettivi, sono:

1. Compiti di calcolo della scala. Le tre variabili possibili sono: scala, dimensioni sulla

cartina, dimensioni nella realtà. Dopo aver indicato il valore di due di esse, calco-

lare quello per la terza.

2. Per far comprendere meglio la rappresentazione nadirale tipica di una cartina

(cioè la rappresentazione bidimensionale dall’alto) è possibile disporre alcuni

oggetti su un banco (o diversi oggetti uniti tra loro). Dopo aver piegato un fo-

glio A4 in modo da riprodurre la superficie del banco stesso, calcolare la scala e

rappresentare gli oggetti con giuste dimensioni, prospettiva e distanze corrette

rispetto ai bordi.

3. Imparare ad orientare la carta facilita a cogliere la corrispondenza tra carta e

realtà: in palestra o in cortile invitare gli alunni a raggiungere nel minor tempo

possibile dei punti indicati dall’insegnante avvalendosi di una cartina preparata in

precedenza e appoggiata a terra, inizialmente con la carta non orientata, poi con

la carta orientata (cioè allineata con l’ambiente circostante).

4. Esercitazione per la valutazione a vista delle distanze: in cortile, ponendosi in un

punto rappresentato sulla carta con un triangolo, provare a valutare la distanza

in linea d’aria con oggetti visibili (es. un albero, una porta da calcio). Provare a

stimare la distanza in mm sulla carta.

5. Esercizio per permettere ai bambini di imparare elementi di sicurezza stradale,

oltre che a valutare la velocità delle auto in arrivo. Dopo aver individuato un attra-

versamento pedonale utilizzato frequentemente dagli alunni per recarsi a scuola

e 2 punti A e B tra loro distanti 50m, si divide la classe in 2 gruppi. Un gruppo di

bambini è sul marciapiede nel punto A e segnala, (per es. alzando una bandieri-

na), il passaggio di un’auto. Un altro gruppo di bambini, nel punto B, fa partire un

cronometro al segnale e lo ferma al passaggio della stessa auto alla sua altezza.

In classe è stato precedentemente spiegato come si fa a calcolare la velocità, i

diversi effetti in caso di investimento alle varie velocità, le regole della strade ed è

stata disegnata una mappa dell’area oggetto dell’esperimento. Durante l’osserva-

zione si possono raccogliere diversi dati: le velocità riscontrate, il numero di auto

per minuto, il numero di passeggeri per auto, le eventuali infrazioni notate (es.

uso al volante del telefono cellulare, cinture non allacciate ecc.). Questi elementi

possono diventare oggetto di un documento da presentare ai genitori e/o alla

circoscrizione.

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ORIENTEERING URBANO

L’orienteering è una disciplina sportiva che richiede, soprattutto a livelli iniziali, un im-

pegno intellettuale non meno importante di quello fisico. Nella versione agonistica si

gareggia individualmente o a squadre utilizzando una carta topografica appositamente

realizzata (con segni convenzionali utilizzati in tutto il mondo), transitando da diversi

punti di controllo (lanterne con punzonatrice) posti sul territorio e registrando il passag-

gio sul proprio testimone di gara; il vincitore è colui che impiega il minor tempo a coprire

il percorso.

Come per il Giocacuore, questo laboratorio è stato proposto fin dal 2010 in alcune scuole

primarie (classi quinte) e secondarie di primo grado del territorio dell’Ulss 20.

Nel titolo è stato definito “urbano” per sottolineare che, partendo dalle competenze di

base acquisite, si vuole stimolare una maggiore conoscenza e consapevolezza delle op-

portunità esistenti nello spazio attraversato e vissuto attorno alle scuole del quartiere e

una capacità critica verso l’ambiente urbano. Esistono piste ciclabili, parchi, giardini o

aree verdi in prossimità della scuola? Gli attraversamenti pedonali sono segnalati e pro-

tetti? C’è molto o poco traffico automobilistico, e a che velocità vanno le automobili? Ci

sono marciapiedi larghi o stretti, sconnessi o ben tenuti?

Un altro elemento di forza di questa attività è la sua multidisciplinarietà; le implicazioni e

gli approfondimenti possibili riguardano matematica, scienze e geografia in primo luogo,

oltre ovviamente a scienze motorie.

Obiettivi specifici del laboratorio:

Far conoscere i benefici derivanti dalla pratica di attività fisica

Far conoscere la disciplina sportiva dell’orienteering, con possibile avviamento

alla pratica sportiva

Fornire elementi di sicurezza stradale

Conoscere il percorso casa-scuola, gli spazi aperti intorno alla scuola stessa e i suoi

contesti utilizzando le competenze fornite da varie discipline curriculari (matema-

tica, geografia, scienze, ecc)

Per indicazioni tecniche più specifiche si invita a visitare il sito www.fiso.it della Federa-

zione Italiana Sport Orientamento.

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