PROPRIETÀ MAGNETICHE DELLA MATERIA

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INDUTTANZA - circuiti RL ENERGIA MAGNETICA Una corrente variabile in una bobina induce una f.e.m. in un’altra bobina: è possibile avere lo stesso fenomeno in un circuito quando la corrente i varia nel tempo?

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INDUTTANZA - circuiti RLENERGIA MAGNETICA

Una corrente variabile in una bobina induce una f.e.m. in un’altra bobina: è possibile avere lo stesso fenomeno in un circuito quando la corrente i varia

nel tempo?

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Fenomenologia

Quando si chiude l’interruttore, la corrente non passa istantaneamente da 0 al suo valore massimo Vo / R

R

Vo

i

B

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Autoinduzione• Un circuito di forma qualunque percorso da

corrente produce un campo magnetico proporzionale alla corrente i (legge di Biot-Savart): il flusso di questo campo attraverso una qualunque superficie che abbia come contorno il circuito stesso sarà µ i:

FB = Li

L è detto coefficiente di autoinduzione o induttanza del circuito.

Unità di misura: Tm2/A = Vs/A = henry (H)

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• Se la corrente nel circuito non è costante nel tempo, compare una forza elettromotrice indotta:

• L’induttanza dà una misura della capacità di opporsi alla variazione della corrente

• Quando l’induttanza si può pensare concentrata in un tratto particolare del circuito (ad esempio in un solenoide), lo si chiama induttore e si indica con il simbolo

Significato: l’induttanza del resto del circuito è trascurabile rispetto a quella dell’induttore (anche un circuito senza bobine ha sempre una qualche induttanza che può influire sul comportamento)

dtdiL

dtd B

L -=F

-=e(L costante in condizioni di «quasi-stazionarietà» : i ha lostesso valore in tutto il circuito)

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Calcolo dell’induttanza: solenoide

Tratto di lunghezza l di un solenoide indefinito di sezione A: B = µoni

FB= nlBA = µon2iAlè L = µon2A lInduttanza per unità di lunghezza:

L / l = µon2AØL ∝ n2

ØDipende solo da fattori geometrici (non dalla corrente, né dal campo magnetico)Analogamente, la capacità di un condensatore dipende

solo dalla geometria

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Calcolo dell’induttanza: toroidea sezione rettangolare

• Flusso attraverso una spira:

• Flusso attraverso N spire: Induttanza:

Φ1(B) = B

a

b

∫ ⋅dA= Bhdr =

a

b

∫ µoNih2π

drra

b

∫ =µoNih2π

ln ba

abihN

NB o ln2

)(2

1 pµ

=F=FabhN

iB

L o ln2

)( 2

=F

=

Ø L ∝ N2

Ø dipende solo da fattori geometrici

B = µoNi2πr

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Induttori con materiali magneticiLa presenza di un materiale modifica il campo magnetico all’interno dell’induttore:

B = µrBo, e di conseguenza anche FB

µr = permeabilità magnetica relativa del materiale

è L = µrLo

La presenza di materiali ferromagnetici permette di aumentare l’induttanza anche di un fattore 103-104, così come i materiali dielettrici nei condensatori permettono di ottenere capacità elevate.

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Circuiti LRLa presenza di un induttore in un circuito impedisce alla corrente di aumentare o diminuire istantaneamente.

e

L

R

Chiusura del circuito in a:

→ " − $ %&%' − (& = 0

%&" − (& =

%'$ → +, " − (& = −($ ' + ./0'

→ " − (& = 123456

" + "5 − (& = /

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Chiusura del circuito

RL

L =t

)1()(tLR

eR

ti-

-=e

costante di tempo (induttiva):rappresenta il tempo necessario affinchè la correntenel circuito raggiunga un valore (1 – 1/e) i∞ ~ 63% i∞

Es.: per R = 100 Ω, L=10-3 H è tL = 10-5 s (normale circuito resistivo)

ΔVR = iR = ε 1− e−RLt#

$%

&

'(

ΔVL = Ldidt= εe

−RLt

Condizioni inizialii (0) = 0:

quale curva corrispondealla tL minore?

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“stesse equazioni, stesse soluzioni”Feynman, Maxwell

richiamo: circuiti RC - carica di un condensatore

q(t) =Cε 1− e−tRC

"

#$

%

&'

equazione del circuito:

ε − Ri−QC= 0

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Commutando l’interruttore in b:

tLR

eR

ti-

=e)(

Per t = 0 io = e / R:

εL − Ri = 0→ L didt+ Ri = 0

dii= −

RLdt→ ln(i) = − R

Lt + cost.

i (A) /R

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“stesse equazioni, stesse soluzioni”Circuiti RC: scarica di un condensatore

equazione del circuito:

−Ri−QC= 0

i(t) = dQdt

= −εRe−tRC

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Mutua induttanzaMolto spesso il flusso magnetico cheattraversa un’area chiusa da un circuito varianel tempo a causa delle variazioni dellecorrenti che scorrono in altri circuiti posti nellevicinanze: ciò dà origine a una f.e.m. indotta. Ilprocesso si chiama mutua induzione perchédipende dall’interazione fra i due circuiti.

Φ12 = B1 ⋅dA2A2

∫ =M12i1

analogamente Φ21 =M21i2Si può dimostrare che M12 = M21 = M coefficiente di mutua induzioneDipende dalla forma dei due circuiti e dalla loro posizione relativa

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Energia magnetica

dtdiLiRii += 2e

potenza fornita dal generatore

potenza dissipatadalla resistenza R

potenza immagazzinatanell’induttore = "#$

"%

2

0 21LiLidiU

dtdiLi

dtdU i

BB ò ==®=

rappresenta l’energia totale immagazzinatain un’induttanza L percorsa dalla corrente i

ε = Ri+ L didt

Un induttore immagazzina energia nel campo magnetico B(il condensatore immagazzina energia nel campo elettrico E)

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Densità di energia e campo magnetico

• Tratto l di solenoide rettilineo indefinito:

0

2

2µBuB =→ "ensità di energia magnetica:

L’espressione (ricavata in un caso particolare) è generalizzabile a tutte le configurazioni.Densità di energia immagazzinata in ogni punto in cui sia presente un campo magnetico.

Analogamente si era ricavata la densità di energia in presenza di campo elettrico: uE =

12εoE

2

#$ =12 ()

* = 12 +,-*./ )* =

0*2+,

./volume

[ J / m3 ]