Presentazione standard di PowerPoint health 2014.pdf · Maggior parte dei virus e miceti Basso...
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Agenda
Pure-Health: principi di base3
Il sistema Pure-Health4
Analisi microbiologiche5
La disinfezione2
Rischio di infezioni correlate all’assistenza1
Rischio di infezioni correlate all’assistenza
Tra i diversi rischi associati all’assistenza sanitariae socio-sanitaria quello infettivo, ossia il rischio perpazienti e operatori di contrarre un’infezione nelcorso di un episodio assistenziale o in ambitolavorativo, occupa un posto particolare in ragionedelle dimensioni del rischio, della complessità deideterminanti e del trend epidemiologico inaumento.
Introduzione
Il problemaInfezioni correlate all’assistenza (ICA)
Frequenza elevata
Ospedale
Strutture residenziali
Assistenza domiciliare
5-8/100 pazienti ricoverati
8-12/100 studiati in un giorno
1/100 pazienti assistitiTrend epidemiologico in aumento
Rischio di contrarre un’infezione per giornata di degenza in ospedale in aumento
Aumento della frequenza di infezione gravi
Aumento delle infezioni antibiotico-resistenti
Aumento degli spostamenti dei pazienti nella rete dei servizi
Da 7,2/1000 giornate di degenza nel 1975 a 9,8 nel 1995 negli Stati Uniti
Sepsi: 5% di tutte le infezioni nel 1975; 14% nel 1990-96 negli Stati Uniti
In un recente studio europeo, il 53% dei medici intensivisti intervistati ha dichiarato di aver trattato nell’ultimo mese almeno un paziente con un’infezione totalmente o quasi totalmente resistente agli antibiotici
La frequenza di microrganismi antibiotico-resistenti nelle strutture residenziali è incostante aumento, come anche la probabilità che un residente trasferito in ospedale sia colonizzato o infetto con microrganismi farmacoresistenti.
Frazione prevenibile elevata Oltre 1/3 delle infezioni sono prevenibili e tale quota è maggiore in contesti ove non vengono rispettati gli standard assistenziali di base o per specifici siti di infezione
Alcune precisazioniTerminologia
Processo chimico o fisico che si propone di distruggere i microrganismipatogeni e non, ad eccezione delle forme microbiche di resistenza (come lespore), presenti sulle superfici e attrezzature.
Disinfezione
Si intende l’attuazione simultanea o, meglio, i due momenti distinti dellapulizia e della disinfezione di qualunque superficie.
Sanificazione
Pratica rivolta all’eliminazione di ogni forma vivente, patogena e non, da unsubstrato, comprese le forme microbiche più resistenti, come le sporebatteriche.
Sterilizzazione
del mezzo di soccorsoSanificazione
L’interazione tra soccorritore e mezzo inizia fin dal primocontatto, già al momento, ad esempio, dell’apertura del vanod’accesso, così come un’immagine di accuratezza e puliziadel mezzo costituisce un messaggio rassicurante sullaefficienza e funzionalità di ogni ente che opera nel soccorso.
2
Prevenzione della trasmissione di patologie diffusibili.
Duplice scopo
1
Tutela della sicurezza ambientale nei confronti sia delPaziente trasportato che degli Operatori sanitari.
2
I livelliDisinfezione
Sterilizzazione
Alto livello
Livello intermedio
Basso livello
Pulizia
Alto livello Eliminazione di: Tutti i microrganismi, ad
eccezione di un elevato numero di spore batteriche
Livello intermedio Eliminazione di: Batteri in fase vegetativa Mycobacterium tubercolosis Maggior parte dei virus e miceti
Basso livello Eliminazione di: Tutti i batteri in fase vegetativa Alcuni virus (lipofili) Alcuni miceti
Rapida azione e lunga persistenza dell’attività
Attività biocida
Il disinfettante ottimaleRequisiti dei disinfettanti
1
2
3
4
5
6
7
Ampio spettro d’azione
8
9
10
Non dannosi, alle conc. d’uso, per l’uomo e verso i materiali da trattare
Facilità di applicazione
Qualità e sicurezza
Economicità di gestione
Buona stabilità chimica
Elevato potere di penetrazione
Non indurre resistenze
Sistemi di disinfezione avanzatiPanoramica
Aerosol
• Tecnica che consiste nel disperdere in aria un liquido ouna soluzione in forma di piccolissime goccioline (< 2 μm)
Ionizzazione
• Tecnica in grado di arricchire l’aria di anioni, generatisottoponendo i gas ionizzabili dell’aria (ossigeno, azoto)ad intensi campi elettrici.
Ozono
• L'ozono è un ossidante molto potente che neutralizza odori, muffe, e batteri.
Caratteristiche principaliAerosol
Non applicabile in presenza di persone Azione limitata al tempo di applicazione Residui prodotti chimici Richiede applicatori specifici Manutenzione Impatto ambientale significativo
•Tempi Erogazione: da alcuni minuti ad 1 ora f(m3) Azione: mediamente 30 min Accesso ai locali: minimo 35 min
•Disinfettante Quantità erogata: da 10 ml a 1 L f(m3) Tipologia: praticamente tutti
Diffusione uniforme su tutte le superfici Rapidità del trattamento per grandi locali
Vantaggi Svantaggi
Caratteristiche principaliIonizzazione
Rischio di esposizione a livelli elevati di specie ionizzate
Azione limitata sulle superfici Richiede applicatori specifici Manutenzione
Gli ionizzatori sono classificati in base al tipo di correnteelettrica che impiegano: corrente continua pulsata (DC),steady-state DC, o corrente alternata (AC).
La ionizzazione negativa ha la capacità di ridurre laconcentrazione nell'aria di microrganismi
Metodo economico da utilizzare in situazioni in cui lapolvere può trasportare microrganismi
Applicabile in presenza di persone Economicità
Vantaggi Svantaggi
Caratteristiche principaliOzono
Non applicabile in presenza di persone Azione limitata al tempo di applicazione Richiede applicatori specifici Manutenzione Impatto ambientale significativo
L'ozono è molto più reattivo dell'ossigeno e può produrreuna varietà di sottoprodotti in presenza di aria umida, tracui i radicali idrossili
È microbicida perché uccide i batteri per lisi cellulareattaccandone con meccanismo ossidativo le membraneprotettive ed alterandone gli enzimi interni, senzalasciare residui chimici
Tempo di trattamento: da 1 a 3 ore
Uniforme ripetibilità del trattamento Assenza di residui chimici
Vantaggi Svantaggi
La fotocatalisi
• La fotocatalisi è definita come“l’accelerazione della velocità di unafotoreazione per la presenza di uncatalizzatore”. Un catalizzatore né simodifica, né viene consumato da unareazione chimica.
• Questa definizione comprende lafotosensibilizzazione, processo nel qualeuna specie molecolare subisceun’alterazione fotochimica comeconseguenza di un assorbimento iniziale dienergia luminosa da parte di un’altra speciemolecolare, detta fotocatalizzatore.
Pure-HealthPrincipi di base
Definizioni
"Photocatalytic oxidation (PCO) is a recently
developed air and surface cleaning
technology that has the unique capacity to
destroy both microorganisms and microbial
volatile organic compounds (MVOCs)"
"PCO is a process in which surfaces coated
with titanium dioxide (TiO2) become
chemically reactive to organic compounds
when exposed to ultraviolet or visible light"
Ossidazione fotocataliticaPCO
Fonte: Kowalski, W. (2006) "Aerobiological Engineering Handbook: Airborne Disease and Control Technologies", McGraw Hill Handbooks, pag.295
Fonte: Lyons, C. (1995). “Photocatalytic oxidation, an effective andcost competitive process for destroying volatile organic chemicalpollutants is now being commercialized.” Mater Technol 10(11–12):236–238.
Il biossido di titanio produce Specie Reattivedell’Ossigeno (ROS), che reagiscono con lesostanze organiche, producendo sostanzeinorganiche non tossiche.
Formazione coppie elettrone-lacuna positiva
.
Assorbimento della radiazione da parte del
TiO2.
in azioneIl Biossido di Titanio
Radiazione Ultravioletta (UV) proveniente dal sole o da una fonte di
luce artificiale (lampade fluorescenti)
Specie Reattive dell'OssigenoROS
L’effetto battericida per azione fotocataliticadel TiO2 è dovuto alla formazione di SpecieReattive dell’Ossigeno (ROS), quali O2
-,H2O2 e HO, generate dal sistemasinergico TiO2-luce.I radicali idrossile, avendo una durataestremamente breve (10-9 s), devonoessere generati in prossimità dellamembrana affinché siano in grado diossidarne alcune componenti. Il tempo divita estremamente breve ed il fatto diessere prodotti su una superficie, lirendono innocui verso le persone.
"Hydroxyl radicals and superoxide ions are highly reactive species that will oxidize VOCs that areeither adsorbed on the catalyst surface or come in close enough contact to react chemically. Theywill inactivate and decompose adsorbed viruses, bacteria, and fungi."
Blake, D. M. (1994). “Bibliography of work on the photocatalytic removal of hazardous compounds.” NREL/TP-430-6084. National Renewal Energy Laboratory, Golden, CO.
Potere relativo di ossidanti chimici(Fonte: U.S. Environmental Protection Agency)
CompostoPotenziale di Ossidazione
(volts)
Potere Relativo di Ossidazione
(Cl2 = 1.0)
Radicale Idrossile 2.8 2.1
Radicale solfato 2.6 1.9
Ozono 2.1 1.5
Perossido di idrogeno 1.8 1.3
Permanganato 1.7 1.2
Biossido di cloro 1.5 1.1
Cloro 1.4 1.0
Ossigeno 1.2 0.90
Bromo 1.1 0.80
Iodio 0.76 0.54
origine e destinoROS
TiO2 + O2
Stati eccitati
Radiazione UV
Specie reattive
O2- H2O2 OH 1O2 h+
Stress ossidativo della cellula
Morte della cellula
Inattivazione fotocatalitica di E. coli(Stochel, G et al., 2009, Bioinorganic Photochemistry, Ed. Wiley, pag.339)
ed effetto antibattericoOssidazione fotocatalitica
I più potenti sistemi di ossidazione avanzata si basano sullagenerazione di radicali idrossile.
Il radicale idrossile è un agente ossidante estremamente potente ingrado di igienizzare, deodorare e purificare l'aria, l'acqua e diversesuperfici.
Il biossido di titanio è più efficace di qualsiasi altro agente antibatterico,perché la reazione fotocatalitica avviene anche quando ci sono celluleche coprono la superficie e la moltiplicazione dei batteri è attiva.
Il biossido di titanio non si degrada e mostra un effetto antibatterico alungo termine. In linea generale, la disinfezione mediante biossido dititanio è 3 volte più efficace di quella che si ottiene con il cloro, e 1.5volte dell’ozono.
Il sistema battericida e virucida Pure-Health viene realizzata attraverso un nuovo processobrevettato (EP2632990A2, EP2703452A1, EP2703453A1, WO2012056418A2,WO2012056418A3, US20130214550, CN103282446A) di cui Next Technology èproprietaria ed Orion licenziataria esclusiva per i settori di riferimento:Ciò ha consentito di ottenere una superficie fotocatalitica nanostrutturata.L'uso combinato di queste strutture con lampade a spettro completo di luce fluorescente, èalla base del nuovo sistema antibatterico.
Pure-HealthIl sistema
Gli ambienti allestiti con il sistema Pure-Healthcostituiscono uno "smart-material" antibatterico cheabbatte costantemente la crescita di batteri e viruscomunemente presenti sulle superfici.
e gli altri sistemi di disinfezionePure-Health
Filtro HEPA Elettrostatico Ozono UV Ionizzatore Fotocatalisi
Muffe Mediocre Buono Buono Buono Mediocre Eccellente
Batteri Mediocre Mediocre Buono Buono Mediocre Eccellente
Acari Mediocre Mediocre Mediocre Buono Mediocre Eccellente
Gas Mediocre Mediocre Buono Buono Mediocre Eccellente
Odori Mediocre Buono Buono Buono Buono Eccellente
Fumo Buono Buono Buono Mediocre Eccellente Buono
VOC Mediocre Mediocre Buono Buono Mediocre Eccellente
Fonte: Keith Ho, “Development of Advanced Catalytic Oxidation Technology for Air Pollution Control”, in Knowledge Transfer Conference, Hong Kong 8-9 Novembre 2010
e gli altri sistemi di disinfezionePure-Health
Disinfezione Accesso ai locali
Tempo
Con
cent
razi
one
mic
rorg
anis
mi Disinfezione
con accesso ai locali
Tempo
Con
cent
razi
one
mic
rorg
anis
mi
Sistemi tradizionali
Applicabile in presenza di persone
Attività biocida 24/7
Nessuna manutenzione
Impatto ambientale nullo
VantaggiPure-Health
Pure-HealthAnalisi microbiologiche e virologiche
• Il primo prototipo di allestimento Pure-Health è stato realizzato l'8 febbraio2010.
• Campagna di analisi microbiologiche fino a febbraio 2011 eseguite daBiochemie Lab.
• La determinazione dell'attività antibatterica è stata eseguita secondo la normaISO 27447:2009.
• Questo metodo di prova è generalmente applicabile a materiali fotocataliticirealizzati per generare un effetto antibatterico
• Campagna di analisi virologiche eseguite dal Dipartimento di Igiene e SanitàPubblica – Università di Firenze.
Sulla crescita dei batteriEffetto della temperatura
TEMPERATURA
100
0
6040
37
3515
7
Si moltiplicanorapidamente
Si moltiplicano
Simoltiplicano
a bassa velocità
CI batteri cessano di replicarsi ma non muoiono.
Se vi sono mantenuti per un certo periodo di tempo, a questa temperatura I batteri muoiono. Più lungo è questo tempo, più è efficace la loro distruzione.
In condizioni ideali, I batteri raddoppiano ogni 20 minuti.
OreNo. di batteri
12:00 1
12:20 2
12:40 4
13:00 8
14:00 64
15:00 512
16:00 4096
17:00 32768
18:00 262144
19:00 2097152
100
800
6.400
51.200
409.600
3.276.800
26.214.400
1
10
100
1000
10000
100000
1000000
10000000
100000000
0 1 2 3 4 5 6
Nu
mer
o d
i bat
teri
Ore
nell’arco di 6 ore a 37 CCrescita batterica
I microrganismi maggiormente diffusiMesofili
• Genere di organismi la cui temperatura ottimale di crescita si aggiraattorno ai 25-40 °C.
• I mesofili sono diffusi in ambienti molto diversi quali il suolo, leacque dolci e di mare, gli scarichi fognari, gli animali, il corpoumano.
• La temperatura ottimale di molti mesofili patogeni è di 37 °C,all'incirca la normale temperatura del corpo umano.
• Tutti i microrganismi di rilievo per la salute pubblica sonomesofili.
Vie di trasmissione
I microbi aerodispersi che si depositano sulle superfici o sulla pelle vengonoindicati con il termine fomiti. Questi possono essere goccioline o nuclei digoccioline essiccate che contengono uno o più microbi patogeni. Sia il contattocon le mani dei fomiti presenti sulle superfici che la loro re-aerosolizzazionedovuta a perturbazioni (e successiva inalazione) sono considerati percorsisignificativi per la trasmissione di malattie infettive.
Vie di trasmissione
I microbi contenuti nei bioareosol tendono, nel tempo, a depositarsi per azionedella gravità: più piccolo è il microbo, più è probabile che rimanga in aria. Aquesto importante fattore dobbiamo associarne un altro, altrettanto importante,che è il tempo di infettività in aria. I microbi che si trovano in forma di bioareosol,tendono a morire in aria, sia per l’azione di fattori ambientali che per l’assenza dinutrienti nel bioareosol. A volte questo effetto viene chiamato Open Air Factor(OAF) (Cox & Baldwin, 1967) (Cox, 1995).
Biochemie Lab S.r.l.Analisi microbiologiche
• ACCREDITAMENTO ACCREDIA: Accreditamento ACCREDIA (Ente Italiano di Accreditamento) con il numero0195 come laboratorio operante in conformità alla Norma UNI CEI EN ISO IEC 17025:2005.
• CERTIFICAZIONE: UNI EN ISO 9001/2000 “Servizi di analisi chimiche, fisiche, microbiologiche, biomolecolari,ecotossicologiche, di ricerca, di campionamento, di consulenza tecnica e di formazione” certificata daCERTIQUALITY.
• CERTIFICAZIONE: UNI EN ISO 14001/2004 “Erogazione di servizi di analisi chimiche, fisiche, microbiologiche,biomolecolari, ecotossicologiche, di ricerca e di assistenza tecnica, di campionamento, di consulenza e diformazione” certificata da DNV.
• ISCRIZIONE IN VIA DEFINITIVA NELL’ELENCO REGIONE TOSCANA DEI LABORATORI CHE EFFETTUANOANALISI NELL’AMBITO DELLE PROCEDURE DI AUTOCONTROLLO DELLE INDUSTRIE ALIMENTARI (n. diiscrizione 010).
• AUTORIZZAZIONE AD ESEGUIRE ANALISI UFFICIALI NEL SETTORE OLEICO: Autorizzazione del Ministerodelle Politiche Agricole e Forestali – Dipartimento della Qualità dei Prodotti Agroalimentari e dei Servizi, adeseguire per l’intero territorio nazionale analisi ufficiali nel settore oleico, ai sensi della regolazione nazionale ecomunitaria in materia ( Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali del 02/02/2004 – Decreto delMinistero delle Politiche Agricole e Forestali del 09/05/2007).
• RICONOSCIMENTO DI IDONEITA’ PER L’ANALISI DELL’AMIANTO: Riconoscimento di idoneità del Ministerodella Sanità per l’analisi dell’amianto secondo D.M. del 07/07/97 (prot. n. 400.X/3.7.8/92 del 26/01/98).
• AUTORIZZAZIONE DELLA PROVINCIA DI FIRENZE PER LA CATTURA DI FAUNA ITTICA A SCOPOSCIENTIFICO: Autorizzazione della provincia di Firenze per la cattura di fauna ittica a scopo scientifico- AttoDirigenziale n. 2033 del 26/06/2003, n. 1004 del 23/03/2004, n 2881 del 22/09/2004, n. 1200 del 18/04/2006, n.2773 del 27/08/2007.
• ABILITAZIONE DELLA REGIONE TOSCANA alle analisi previste dagli allegati al d.lgs 99/1992 “utilizzo dei fanghidi depurazione in agricoltura”.
Condizioni di analisi e risultatiAttività battericida
1 Provino in vetroresina Pure-Health
Campione
Pseudomonas aeruginosa
Microorganismo
3Irraggiamento con lampadefluorescenti, analisi dopo24h.
Condizioni di analisi
2
Carica batterica (tempo zero)
512.000 UFC/25cm2
Carica batterica (24 h, 37 °C)
<100UFC/25cm2
Abbattimento 99%
Risultati
Condizioni di analisi e risultatiAttività battericida
1 Provino in vetroresina Pure-Health
Campione
Staphylococcus aureus
Microorganismo
3Irraggiamento con lampadefluorescenti, analisi dopo24h.
Condizioni di analisi
2
Carica batterica (tempo zero)
43.000 UFC/25cm2
Carica batterica (24 h, 37 °C)
<100 UFC/25cm2
Abbattimento 99%
Risultati
Condizioni di analisi e risultatiAttività battericida
1 Provino in PVC Pure-Health
Campione
Candida albicans
Microorganismo
3Irraggiamento con lampadefluorescenti, analisi dopo24h.
Condizioni di analisi
2
Carica micetica (tempo zero)
124.000 UFC/25cm2
Carica micetica (24 h, 37 °C)
<1.000 UFC/25cm2
Abbattimento 99%
Risultati
Condizioni di analisi e risultatiAttività fungicida
1 Provino in vetroresina Pure-Health
Campione
Aspergillus Niger
Microorganismo
3Irraggiamento con lampadefluorescenti, analisi dopo24h.
Condizioni di analisi
2
Carica micetica (tempo zero)
74.000 UFC/25cm2
Carica micetica (24 h, 37 °C)
<1.000 UFC/25cm2
Abbattimento 99%
Risultati
Condizioni di analisi e risultatiAttività fungicida
1 Provino in vetroresina Pure-Health
Campione
Candida albicans
Microorganismo
3Irraggiamento con lampadefluorescenti, analisi dopo24h.
Condizioni di analisi
2
Carica micetica (tempo zero)
124.000 UFC/25cm2
Carica micetica (24 h, 37 °C)
<1.000 UFC/25cm2
Abbattimento 99%
Risultati
Ulteriori testAttività battericida e fungicida
0
20
40
60
80
10099 99
81 83 8899 99 99 99 99 99 99
74
Ab
bat
tim
ento
%
Batteri Funghi
Pool di batteriAttività battericida e fungicida
Pool di batteriAbbattimento %
a 6 h
Abbattimento %
a 24 h
Pseudomonas aeruginosa
94 >99Escherichia coli
Staphylococcus aureus
Bacillus Subtilis
Pool di batteriAbbattimento %
a 24 h
Escherichia coli
>99Mycobaterium smegmatis
Bacillo Subtilis Var. niger
Persistenza sulle superficiAttività virucida
Tipo di virus Durata della persistenza (range)
Adenovirus 7 giorni ÷ 3 mesi
Astrovirus 7 ÷ 90 giorni
Coronavirus 3 ore
SARS associated virus 72 ÷ 96 ore
Coxsackie virus > 2 settimane
Cytomegalovirus 8 ore
Echovirus 7 giorni
HAV 2 ore ÷ 60 giorni
HBV > 1 settimana
HIV > 7 giorni
Herpes simplex virus, type 1 and 2 4,5 ore ÷ 8 settimane
Influenza virus 1 ÷ 2 giorni
Norovirus and feline calici virus (FCV) 8 ore ÷ 7 giorni
Papillomavirus 16 > 7 giorni
Papovavirus 8 giorni
Parvovirus > 1 anno
Poliovirus type 1 4 ore ÷ < 8 giorni
Poliovirus type 2 1 giorno ÷ 8 settimane
Pseudorabies virus ≥ 7 giorni
Respiratory syncytial virus Fino a 6 ore
Rhinovirus 2 ore ÷ 7 giorni
Rotavirus 6 ÷ 60 giorni
Vacciniavirus 3 ÷ > 20 settimane
Ceppi viraliAttività virucida
Virus influenzale di tipo A(H1N1) 2009, isolato e coltivato nellaboratorio del Dipartimento di Igiene e Sanità Pubblica diFirenze (H1N1 2009).
Herpes simplex virus di tipo 1, ottenuto dall'Università diBologna (HSV 1).
Adenovirus di tipo 2, ottenuto dall'Ospedale Spallanzani diRoma (ADV 2).
Poliovirus vaccinale di tipo 1, ottenuto dall’Istituto Superioredi Sanità, Roma (PV1).
Famiglia: Orthomyxoviridae Virus influenzale di tipo A(H1N1)
I virus di tipo A sono i più virulenti patogeni umani tra i tre tipi diinfluenza e provocano le patologie più gravi.Come per l'influenza stagionale, le trasmissione da persona a personasi può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva trasportateda starnuti o colpi di tosse di persone infette ed attraverso il contattocon materiali o superfici infette.
• Influenzavirus A• Influenzavirus B• Influenzavirus C
Gli Orthomyxoviridae sono una famiglia di Virus a RNA checomprende:
Famiglia: Herpesviridae Herpes simplex virus di tipo 1
• HHV-1 Herpes Simplex Virus 1 (HSV-1)• HHV-2 Herpes Simplex Virus 2 (HSV-2)• HHV-3 Virus varicella-zoster (VZV)• HHV-5 Cytomegalovirus (CMV)• HHV-6 Herpesvirus umano 6• HHV-7 Herpesvirus umano 7• HHV-4 Epstein-Barr Virus (EBV)• HHV-8 Herpesvirus umano 8 (o KSHV o Virus del Sarcoma di Kaposi)
Caratteristica di questa famiglia di virus è quella di non abbandonare piùl'ospite dopo la prima infezione e di annidarsi in un tipo di celluladell'organismo, causando la cosiddetta infezione latente.Gli Herpesvirus umani, cioè quelli che attaccano l'uomo, o Human HerpesVirus, sono indicati con la sigla HHV. Attualmente sono noti ottoHerpesvirus umani:
Famiglia: AdenoviridaeAdenovirus di tipo 2
Gli Adenovirus sono insolitamente stabili agli agenti chimici o fisici ed acondizioni di pH sfavorevoli. Questo permette loro di sopravvivere perlunghi periodi al di fuori del corpo ed in assenza di acqua.
• malattie respiratorie (soprattutto specie HAdV-B e C)• congiuntivite (HAdV-B e D)• gastroenterite (HAdV-F tipi 40, 41, HAdV-G di tipo 52)
Negli esseri umani, ci sono 57 tipi di adenovirus umani accettati (HAdV-1a 57) suddivisi in sette specie (adenovirus umani da A a G).Diversi tipi / sierotipi sono associati a diverse condizioni:
Famiglia: PicornaviridaePoliovirus vaccinale di tipo 1
Alcuni genere dei Picornaviridae sono in grado diinfettare gli esseri umani (Enterovirus, Hepatovirus,Parechovirus e Kobuvirus).
Per esempio, il genere Enterovirus è costituito danumerosi sierotipi fra i quali si ricordano i poliovirus, ilvirus dell'epatite virale A e i Rhinovirus, agenti virali ingrado di provocare manifestazioni infettive nelle primevie aeree respiratorie (raffreddore comune).
Dipartimento di Igiene e Sanità Pubblica – Università di FirenzeAnalisi virologiche
Laboratorio affluente alla rete di laboratori diriferimento regionale (Rete Influnet), accreditatoper l’attività di monitoraggio virologico e validatodal Centro Nazionale OMS per l’Influenza (NIC)dell’Istituto Superiore di Sanità (Dipartimento diMalattie Infettive), attraverso lo svolgimento dicontrolli di qualità (QCA).
Tempi di persistenza di virus infettante: DefinizioniAttività virucida
TCID50 (tissue culture infective dose 50) Dose infettante il 50% dei pozzetti di coltura
Condizioni di analisi Le concentrazioni utilizzate sono da considerare medio-
alte, per riprodurre condizioni “estreme”, probabilmentenon comunemente verificabili
La temperatura ambientale era di 25°C , con unapercentuale di umidità del 58%.
Tempi di persistenza di Virus influenzale di tipo A(H1N1): RisultatiAttività virucida
0
1
2
3
4
5
6
0 0,5 1 1,5 2
Log
(TC
ID5
0)
Tempo (ore)
Pure-Health Controllo
Tempi di persistenza di Poliovirus vaccinale di tipo 1: RisultatiAttività virucida
0
1
2
3
4
5
6
0 0,5 1 1,5 2
Log
(TC
ID5
0)
Tempo (ore)
Pure-Health Controllo
Tempi di persistenza di Herpes simplex virus di tipo 1: RisultatiAttività virucida
0
1
2
3
4
5
6
0 4 8 12 16 20 24
Log
(TC
ID5
0)
Tempo (ore)
Pure-Health Controllo
Tempi di persistenza di Adenovirus di tipo 2: RisultatiAttività virucida
0
1
2
3
4
5
6
0 4 8 12 16 20 24
Log
(TC
ID5
0)
Tempo (ore)
Pure-Health Controllo
Nuovi sviluppiSanificazione aria
Sistema di sanificazionedell’area lato trasportopaziente, attraverso larealizzazione di unsistema filtrantefotocatalitico.
• Sviluppo di un protocollo per il controllo dell’igiene mediante la rilevazione dell’ATPmediante luminescenza.
Solo perché una superficie ambientale sembra pulita non significa che è pulita.Microrganismi, biofilm e altri residui biologici non sono visibili ad occhio nudo e rendono ilmetodo di ispezione visiva insufficiente come sistema di verifica della sanificazione. Lamolecola adenosina trifosfato (ATP) può essere impiegata come indicatore sensibile alrilevamento della presenza di residui biologici grazie alla sua presenza universale in tuttele cellule viventi (microbi, cellule vegetali ed animali) e presente su qualsiasi superficiecontaminata.Un aumento di "sporco" (residui biologici) su una superficie comporta, quindi, unaumento della quantità di ATP presente su quella superficie, rendendo l’ATP un indicatoreefficace per la valutazione dello stato igienico di una superficie ambientale..
Nuovi sviluppiControllo della sanificazione
«Cosa non si può vedere può far male»
Ci sono molti metodi diversi che vengono utilizzati per la determinazione dell'ATP, ma ilmetodo bioluminescente è quello più efficiente a causa della sua sensibilità e dell’ampiorange dinamico.Tale metodo si basa sulla reazione seguente:
Nuovi sviluppiControllo della sanificazione
La velocità di tale reazione fa si che il grado di igiene della superficie sia valutabile inreal-time (<30 s).