Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

23
P.R.G. L’ importanza della REGOLA Marco Curzi

description

Prospettiva diacronica delle origini e delle problematiche connesse al Piano Regolatore Generale di Ascoli Piceno. Presentata il 31 gennaio all'interno dell'iniziativa dei Giovani Democratici di Ascoli dal titolo "Progetto Ascoli. Quale Piano Regolatore?".

Transcript of Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

Page 1: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

P.R.G.L’ importanza della REGOLA

Marco Curzi

Page 2: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

Che cos’è il P.R.G?Nel regolamento italiano il Piano Regolatore Generale Comunale (P.R.G.C.) è

definito come uno strumento che REGOLA l’attività edificatoria di un territorio

comunale.

E’ dunque uno degli atti di pianificazione territoriale con il quale il comune o più

comuni limitrofi (Piano Regolatore Generale Intercomunale), disciplinano l’utilizzo e la

trasformazione del proprio territorio.

Qual è il compito del P.R.G?Qual è il compito del P.R.G?Il suo compito è quello di prevedere le caratteristiche di sviluppo della popolazione e

dell’economia sul territorio comunale ed, in base a questi, fornire le LINEE GUIDA (un

piano ed un bilancio preventivo) per la realizzazione delle opere pubbliche (a servizio

dell’intera società) e per gli interventi dei privati (a servizio esclusivo del cittadino).

E’ uno strumento FORTE e di grande contenuto POLITICO.

2Introduzione Storia PRG Ascoli Piceno Considerazioni

Page 3: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

3

Page 4: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

• CAMBIAMENTO DEL SISTEMA PRODUTTIVO (da un economia agricola si passa ad

un economia industriale);

• NASCE LA CITTA’ INDUSTRIALE (costruzione di strade, ferrovie, industrie, interi

quartieri ecc);

• AUMENTO DELLA POPOLAZIONE (dovuto al miglioramento delle condizioni

igieniche, richiesta di mano d’opera e abbandono delle campagne).

SECONDA META’ DELL’800: CRISI DELLA CITTA’ MODERNA

Le città iniziano ad accusare gravi inconvenienti:

• MANCANZA DI PIANIFICAZIONI;

• NASCITA DI QUARTIERI RESIDENZIALI MALSANI (assenza di fognature) e

SCADENTI;

PRIMA META’ DEL 700: NASCITA DELLA CITTA’ MODERNA

4

SCADENTI;

• EPIDEMIE, AUMENTO DI TRAFFICO, INQUINAMENTO, SPECULAZIONE EDILIZIA

E POVERTA’.

L’URBANISTICA MODERNA NASCE, quindi, COME TENTATIVO DI DARE UNA RISPOSTA

POSITIVA ALLA CRISI DELLA CITTA’ OTTOCENTESCA attraverso PIANI REGOLATORI.

Si avverte L’ESIGENZA DI REGOLE in grado di dare:

� ORDINE ALLE TRASFORMAZIONI DELLA CITTA’;

� IMPORRE VINCOLI NELLE ATTIVITA’ DI COSTRUZIONE.

Introduzione Storia PRG Ascoli Piceno Considerazioni

Page 5: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

Le maggiori città europee ebbero

un’esplosione demografica che portò

durante l’800 a sfiorare il milione di

abitanti o addirittura a superarlo come

accadde a Parigi che passo da 250.000 a

oltre 1.000.000 di abitanti.

5Introduzione Storia PRG Ascoli Piceno Considerazioni

Page 6: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

In Italia, il primo Piano Regolatore fu introdotto con la Legge n.2359 del 25 Giugno

1865 - ESPROPRIAZIONE PER CAUSA DI PUBBLICA UTILITA’

ambito d’intervento è il perimetro della città esistente

PIANO REGOLATORE EDILIZIO (art.86):

• da possibilità ai comuni, con popolazione > 10.000 ab., di redigere un Piano

Regolatore nel quale sono tracciate le linee guida per la realizzazione di opere

urbanistiche.

PIANO di AMPLIAMENTO (artt. 93-94):

Al capo VI e VII della legge vengono descritti il PIANO REGOLATORE EDILIZIO ed il

PIANO di AMPLIAMENTO:

ambito d’intervento è il circondario agricolo.

PIANO di AMPLIAMENTO (artt. 93-94):

• da possibilità ai comuni che vogliono estendere il proprio abitato, di dotarsi un

Piano Regolatore di Ampliamento nel quale sono tracciate le norme da osservarsi

nella costruzione di nuovi quartieri.

• per l’esecuzione del piano il comune deve procedere alla costruzione delle vie

pubbliche, i proprietari sono obbligati a cedere il terreno necessario (vincoli

espropriativi).

6

NB: i 2 Piani non erano obbligatori ed avevano una durata di 25 anni.

Introduzione Storia PRG Ascoli Piceno Considerazioni

Page 7: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

I piani regolatori comunali

riguardavano soprattutto le grandi

città:

Firenze (Piano Poggi del 1865)

Roma (Piano Viviani del 1883)

Milano (Piano Beruto del 1884)

Palermo (Piano Giarrusso del 1885)

Napoli (Piano di risanamento del

1885)

7Introduzione Storia PRG Ascoli Piceno Considerazioni

1885)

Page 8: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

Il Piano Regolatore “moderno” viene introdotto con la Legge Urbanistica Nazionale

n. 1150 del 1942, che è tutt’ora la legge urbanistica fondamentale nel nostro paese.

Introduce 3 diversi LIVELLI DI PIANIFICAZIONE:

PIANI GENERALI:

• E’ denominato PRG ed è esteso all’intero territorio comunale;

• E’ obbligatorio per i comuni più importanti;

• Non è direttamente attuativo, necessita di un ulteriore livello di attuazione;

PIANI QUADRO:

• Piano Territoriale di Coordinamento (linee guida per il governo del territorio);

• Piano Paesaggistico (detta dei vincoli paesaggistici);

• Piano delle Comunità Montane.

8

• Non è direttamente attuativo, necessita di un ulteriore livello di attuazione;

• Non ha scadenza, così facendo si escludono i vuoti normativi;

• Usa la simbolistica per riferirsi a diverse tipologie di fabbricazione dell’area;

• Introduce le ZONIZZAZIONI - divisioni del territorio in aree omogenee -

soggette a vincoli per la tutela di interessi generali (regime di altezze, volumi

massimi dei lotti edificabili, distanze tra costruzioni, rispetto dei confini);

• Introduce le LOCALIZZAZIONI di servizi ed infrastrutture: nascono dei vincoli

puntuali avente contenuto espropriativo.

STRUMENTI ATTUATIVI:

• Piano Particolareggiato

Introduzione Storia PRG Ascoli Piceno Considerazioni

Page 9: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

Nei decenni successivi alla Legge Urbanistica, le ESIGENZE espresse dalla

società impongono l’istituzione di altri Piani Attuativi che vanno ad

affiancarsi al Piano Particolareggiato:

• Piano di Zona (PEEP) – Legge 167/62;

• Piano di Lottizzazione (PdL) – Legge Ponte n.765/67;

• Piano Insediamenti Produttivi (PIP) – Legge n.865/71;

• Piano di Recupero (PdR) – Legge n.457/78 – di iniziativa pubblica o privata;

STRUMENTI ATTUATIVI SUCCESSIVI:

9

Dunque il PRG del 1942 nasce come strumento regolatore della crescita urbana;

intorno agli anni ’70 diviene strumento di gestione e di sviluppo economico e

sociale dell’assetto territoriale.

• Piano di Recupero (PdR) – Legge n.457/78 – di iniziativa pubblica o privata;

• Leggi Regionali.

Introduzione Storia PRG Ascoli Piceno Considerazioni

Page 10: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

10

Page 11: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

Nel 1972, Ascoli Piceno si dota del primo Piano Regolatore Generale.

Il PRG viene redatto dagli architetti L. Benevolo e G. Zani, che assegnano alla città il ruolo di

CITTA’ INDUSTRIALE.

Previsioni secondo la mentalità degli anni sessanta

caratterizzati da un crescente sviluppo socio-

economico (boom economico) e demografico.

11

Infatti, anche ad Ascoli, l’insediamento di importanti

attività produttive nella valle del Tronto - conseguente ai

finanziamenti della Cassa per il Mezzogiorno - modifica in

modo radicale i livelli di benessere e la struttura sociale

della nostra città.

Introduzione Storia PRG Ascoli Piceno Considerazioni

Page 12: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

Il PRG di Ascoli Piceno:

Individua una città a sviluppo lineare lungo l’asse di espansione ovest-est e definisce un’ampia area

ad est della città (Monticelli) ove concentrare le maggiori volumetrie residenziali da realizzare “ex

novo” al fine di insediarvi 21.600 ab. (a fronte dei 75.000 ab. circa previsti nell’intero territorio

comunale per l’anno 1975) a seguito dello sviluppo industriale previsto ;

prevede la costruzione di un Centro Direzionale nel quartiere di Porta Maggiore - in posizione di

cerniera tra il centro storico ed il nuovo quartiere residenziale di Monticelli;

assegna il ruolo residenziale ai quartieri periferici già realizzati nell’immediato dopoguerra;

e conferma, il ruolo storico e monumentale della città antica.

12Introduzione Storia PRG Ascoli Piceno Considerazioni

Page 13: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

La città, dunque, viene suddivisa in 25 zone, per ciascuna delle quali il PRG prevede

una normativa urbanistica specifica.

Il PRG, infine, prevede un sistema di verde e di viabilità anche con sviluppo lungo il

fiume Tronto.

13Introduzione Storia PRG Ascoli Piceno Considerazioni

Page 14: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

CRITICITA’:

Nei primi anni successivi all’approvazione del nuovo PRG (1972) si sviluppa in città un

acceso dibattito in merito alla necessità di dare corso effettivo alle previsioni di PRG.

Ci si accorge:

e che il nucleo di espansione di Monticelli risultava sovradimensionato in relazione

all’effettivo andamento demografico della popolazione.

che la previsione di un aumento di popolazione da 50.000 ab. a circa 75.000 ab. nel

1975, era del tutto errata per eccesso;

14

Nonostante ciò, l’ amministrazione comunale procede, ugualmente, alla parziale

realizzazione delle volumetrie abitative e della viabilità di Monticelli, come previste dal

PRG vigente, in considerazione che:

le Zone PEEP (Piano per l’Edilizia Economica e Popolare) di Monticelli potevano

godere di notevoli agevolazioni economiche.

il terremoto del ‘72 aveva prodotto gravi danni al patrimonio edilizio del centro

storico con il conseguente abbandono degli edifici dichiarati non abitabili;

Introduzione Storia PRG Ascoli Piceno Considerazioni

Page 15: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

VARIANTE AL PRG (1985): Piano Particolareggiato della zona di completamento

Negli anni ’80, superata la situazione di “emergenza” post sisma, si ritiene opportuno

tentare di invertire la “pericolosa” tendenza già in atto che porta al progressivo

svuotamento di alcune zone della città (in particolare il centro storico).

Tale situazione,

• che avrebbe avuto come conseguenza la perdita di un patrimonio di residenze ed

infrastrutture esistenti;

• e, contemporaneamente, portato a realizzare nuove infrastrutture e servizi con elevati

costi per la comunità,

15

In tale periodo, la politica urbanistica della città sposta la sua attenzione sulla

valorizzazione del “già costruito” piuttosto che sulla nuova espansione.

Convince l’amministrazione comunale ad approvare, nel 1985, una VARIANTE al PRG: il

“Piano Particolareggiato delle zone di completamento – Quartieri Borgo Solestà,

Parignano, Borgo Chiaro e Luciani” realizzati nell’immediato dopoguerra.

Introduzione Storia PRG Ascoli Piceno Considerazioni

Page 16: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

POLITICHE DI ATTUAZIONE: il Piano Particolareggiato del Centro Storico

Con Delibera di Consiglio Comunale n. 47 del 18/04/1988, l’Amministrazione comunale

conferisce l’incarico - ad un gruppo di urbanisti diretti dal Prof. Arch. Bernardo Secchi - di

elaborare il “Programma di Recupero del Centro Storico”.

Il 20 Dicembre 2005, il Consiglio Provinciale con atto n. 171, approva definitivamente il

Piano Particolareggiato Esecutivo del Centro Storico di Ascoli Piceno.

Nel corso del lungo iter amministrativo e successivamente, sono state comunque avviate

e realizzate nel centro storico, importanti iniziative pubbliche e private – già previste nel

PPE - quali:

16

PPE - quali:

• la pedonalizzazione di Piazza Arringo;

• il recupero di Piazza S. Tommaso e del Complesso di S. Agostino;

• i nuovi parcheggi di Torricella ed ex-Gil a servizio del centro storico;

• il Recupero del teatro Filarmonici etc...

Introduzione Storia PRG Ascoli Piceno Considerazioni

Page 17: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

17

Page 18: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

Questa situazione che

cosa ha portato?

Il problema fondamentale è che l’attuazione del PRG era stata affidata a PIANI

PARTICOLAREGGIATI ATTUATIVI, che però sono stati redatti molti anni più tardi

(1985) e non attuati nei tempi previsti;

Ciò ha comportato che alcuni piani edilizi sono stati realizzati in questi ultimi anni

anche se previsti negli anni ‘70 e pianificati negli anni ’80 (es: comparto Firenze).

Operazioni urbane dannose e non in linea con la struttura della città

18

Dunque, questo modo di operare, formalmente legittimo perché

previsto dalla legge, ha determinato:

Operazioni urbane dannose e non in linea con la struttura della città

attuale.

Introduzione Storia PRG Ascoli Piceno Considerazioni

Page 19: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

19

Nella cartografia di PRG sono annotati manualmente i numerosi interventi urbanistici ed

edilizi di iniziativa pubblica e privata attuati nel territorio comunale dal 1972 ad oggi.

Si tratta di iniziative realizzate a seguito di accordi di programma, contratti di quartiere,

programmi integrati di intervento, piani di recupero e lottizzazioni pubbliche e private.

Introduzione Storia PRG Ascoli Piceno Considerazioni

Page 20: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

CRITICITA’:

PREVISIONI PRG’72 SITUAZIONE ATTUALE

Ascoli - città lineare ovest-est Perdita di centralità delle funzioni del centro storico.

Ascoli - città industriale Zona Industriale inattiva e perdita di migliaia di posti di

lavoro.

Aumento demografico La città rischia di scendere al di sotto dei 50.000 ab..

Trasferimento di giovani generazioni in altre città per

assenza di lavoro.

Nuovo Quartiere Monticelli Ancora carente di infrastrutture e verde. Edilizia

degradata e viabilità che divide il quartiere.

Quartiere Porta Maggiore Centro direzionale non completato, presenza dell’areaQuartiere Porta Maggiore Centro direzionale non completato, presenza dell’area

Ex-Carbon da bonificare e pianificare, presenza di nuovi

comparti, rischio di infrastrutture inadeguate e parco

edilizio residenziale vecchio e non adeguato alle

normative antisismiche e di risparmio energetico.

Centro storico: ruolo storico e

monumentale della città

Patrimonio edilizio da recuperare ed in parte disabitato,

a rischio la funzione commerciale, carenza di strutture

turistiche.

Altri quartieri della città Privi di manutenzione delle infrastrutture, carenza di

verde e di spazi attrezzati, parco edilizio inadeguato.

20Introduzione Storia PRG Ascoli Piceno Considerazioni

Page 21: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

QUANDO SARA’ APPROVATO IL NUOVO PRG ?:

21Introduzione Storia PRG Ascoli Piceno Considerazioni

Page 22: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

UN NUOVA NORMATIVA ALLE PORTE: NUOVA LEGGE PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO:

La Giunta Regionale delle Marche, nella seduta del 14 /01/13 ha esaminato un nuova

proposta di legge urbanistica regionale: LEGGE PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO.

Articolata su 3 livelli:

- LIVELLO REGIONALE:

- LIVELLO INTERCOMUNALE:

Documento Strategico Territoriale (DST)

Descrive la struttura del territorio e detta le linee guida generali per

il governo del territorio.

Piano Strutturale Intercomunale (PISI)

Pianifica l’Area Vasta (composte da più comuni) e detta

REGIA REGIONALE PER EVITARE DOPPIONI E SPRECHI DI RISORSE

Introduzione Storia 22PRG Ascoli Piceno Considerazioni

Dunque, se l’amministrazione non adotterà ed approverà il nuovo PRG prima

dell’emanazione della nuova Legge Regionale, tutti gli studi effettuati ad oggi, dovranno

essere necessariamente riadattati alle nuove disposizioni normative regionali.

- LIVELLO COMUNALE:

Pianifica l’Area Vasta (composte da più comuni) e detta

indirizzi e strategie in ambito intercomunale.

Piano Operativo Comunale (POC)

Sostituisce il PRG - ed ha caratteristiche prescrittive ed esecutive

a livello urbanistico ed edilizio – da realizzare nei 5 anni del

mandato dell’amministrazione comunale.

Page 23: Presentazione Marco Curzi PRG Ascoli Piceno

GRAZIE

Marco Curzi