PRESENTAZIONE - Gruppo ASA con... · 2019-03-11 · BILANCIO CONSOLIDATO 2017 SITUAZIONE...
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PRESENTAZIONE
STRUTTURA DEL GRUPPO ASA 2017
LETTERA AGLI AZIONISTI
STORIA DEL GRUPPO - VISIONE E MISSIONE
STRUTTURA ORGANIZZATIVA ED ORGANI SOCIALI DEL GRUPPO AL 31.12.2017
RELAZIONE SULLA GESTIONE
BILANCIO CONSOLIDATO 2017
SITUAZIONE PARIMONIALE E FINANZIARIA
CONTO ECONOMICO
RENDICONTO FINANZIARIO
NOTA INTEGRATIVA
DICHIARAZIONE DELL’AUDITOR INDIPENDENTE
SOMMARIO
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Lo sviluppo iniziato con la fondazione di ASA San Marino s.a. nel 1959 e proseguito fino ad oggi attraverso un continuo e costante processo di crescita nei mercati nazionali ed esteri, fa del Gruppo ASA il primo gruppo indipendente italiano nel settore degli imballaggi metallici General Line, e il quarto in Europa per dimensione, producendo metal packaging per il settore alimentare (in particolare oleario e latte in polvere) e chimico (pitture, vernici, diluenti).
Nel tempo il Gruppo è cresciuto in Italia ed all’estero tramite acquisizioni mirate di competitors e rilevanti investimenti strategici, fino ad arrivare nel 2017 a 103,5 milioni di fatturato consolidato.
Il conseguimento di tali obiettivi di crescita è stato reso possibile dall’impegno e dalla collaborazione da parte dei 480 dipendenti e collaboratori del Gruppo, e dai familiari-manager che attraverso 3 generazioni la famiglia proprietaria ha saputo esprimere, garantendo guida e continuità dei valori fondanti.
Il percorso industriale realizzato consente oggi al Gruppo ASA di essere operativo in quattro differenti nazioni (San Marino, Italia, Svizzera e Regno Unito) con 7 stabilimenti, fornendo più di 1.000 clienti in oltre 30 Paesi, lavorando e trasformando in lattine 42.000 tonnellate di banda stagnata all’anno.
In particolare, avendo completato l’integrazione nel gruppo delle ultime recenti acquisizioni della Central Tin Containers di Liverpool e dello stabilimento ex Crown Speciality Packaging di Chignolo Po, l’attenzione del management si è concentrata in particolare nell’efficientamento degli aspetti produttivi e organizzativi del Gruppo, volti alla riduzione dei costi di produzione e del tempo che intercorre tra l’acquisizione e l’evasione degli ordinativi. Attività queste che saranno al centro dell’attenzione anche nel 2018.
PRESENTAZIONE
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Liverpool (UK)
Ermatingen (CH)
Chiusanico (IM)
Repubblica di San Marino
Conversano (BA)
Rovato (BS)
Chignolo Po (PV)
STRUTTURA DEL GRUPPO ASA 2017
ASASan Marino SpA
(RSM)
L. SauterVerpackung
sprodukte AG-
Ermatingen(Svizzera)
L. Sauter AG-
Ermatingen(Svizzera)
ASA ITALIA Srl
-Rovato (BS)
Conversano (BA)Chiusanico (IM)
Chignolo Po (PV)
ASA Servizi Srl-
Rovato (BS)
Central Tin Containers
-Liverpool
(Regno Unito)
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Cari azionisti,
Anche quest’anno in qualità di Presidente del CdA, ruolo nel quale mi avete voluto confermare, voglio commentare brevemente il Bilancio Consolidato che segue, che necessita di qualche approfondimento.
Come già ebbi modo di rimarcare l’anno passato, l’implementazione del modello Hub & Spoke rende tassativo ricorrere al Bilancio Consolidato (ancorché non richiesto dalla normativa) per poter comprendere le dinamiche e gli andamenti del Gruppo ASA.
Senza tale strumento, analizzando separatamente i bilanci delle consociate, non si comprende l’andamento del Gruppo né tantomeno il trend. Infatti, l’azienda fulcro del Gruppo, ASA San Marino Spa, nel corso del 2017 ha completato la sua trasformazione in Hub del gruppo dislocando presso le controllate le ultime tre linee di assemblaggio scatole e, nonostante sia il nostro sito produttivo più importante per numero di addetti (180), per ospitare tutte le direzioni centrali, per produrre la totalità dei semilavorati ha un fatturato pressoché pari a zero verso terzi. Eccoci quindi a commentare il Bilancio Consolidato di Gruppo ASA per il 2017:
Tre sono gli elementi macroscopici e tutti con conseguenze negative sull’esercizio 2017 che hanno pesato sul risultato inferiore alle attese. Il primo è costituito da un incremento del prezzo della materia prima del 12,5%, aumento che il mercato non ha accettato se non in minima parte, anche a causa di una concorrenza aggressiva. Aggressività motivata dal secondo fattore, una calma piatta nei consumi e conseguentemente nelle vendite che ha fatto rivedere al ribasso un budget di vendita risultato irraggiungibile già verso giugno-luglio 2017. Il terzo fattore che ha avuto un impatto negativo sul bilancio è rappresentato da una contestazione sulla qualità delle forniture assai importante che ci ha sollevato il nostro principale cliente e che abbiamo deciso di accettare in toto, al fine di consolidare il rapporto di fiducia e di essere confermati partner strategici in presenza di importanti piani pluriennali di crescita del lavoro.
Sul primo punto, lo sconsiderato aumento della materia prima, nuvole minacciose permangono, visto che nella siderurgia europea a causa di fusioni tra colossi, ormai ci siamo ridotti ad avere solo due potenziali fornitori dei 20 che esistevano 15 anni fa, creando di fatto una posizione dominante al limite del monopolio. Inoltre si teme anche l’applicazione di dazi sull’import di acciaio da paesi terzi, che renderebbe inefficace la ricerca di nuove fonti asiatiche di approvvigionamento.
Sul terzo punto portato alla vostra attenzione, ovviamente abbiamo una assicurazione ma non sappiamo ad oggi quanto vorrà risarcire del danno; inoltre abbiamo in mente di rivalerci per l’eventuale cifra scoperta sul fornitore del macchinario che ha prodotto non-qualità, ma il bilancio alla vostra attenzione ha considerato solo il danno da risarcire, non eventuali sopravvenienze da assicurazione o fornitore del macchinario incriminato.
Ora andando a parlare del Bilancio 2017, essendo il CdA alla fine del proprio mandato triennale, vi invito a considerare i dati sia rispetto all’anno precedente, sia analizzando il triennio che ci ha visto acquisire due concorrenti e inglobarli nel Gruppo.
Partiamo dai dati di vendita: il fatturato a 103.5 milioni, in calo dello 0.8% rispetto all’esercizio 2016, ma in crescita del 30% rispetto al 2015.
LETTERA AGLI AZIONISTI
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La produttività è migliorata in modo significativo, infatti il costo per il personale è sceso dal 22.15% del 2015 al 20.43% del 2016 al 20.33% del 2017.
Il MOL, inteso come il vero e proprio output del processo di trasformazione eseguito dal Gruppo, migliora nel triennio dal 7.49% al 9.79%, attestandosi a 10.13 milioni di €, confermando la capacità del Gruppo di acquisire e successivamente consolidare le proprie posizioni sul mercato, realizzando economie di scala.
Il Risultato Operativo, al netto degli accantonamenti per eventuali rischi futuri pari allo 0.99% del fatturato, è aumentato dal 4.23% al 5.07% nell’ultimo triennio: era pari al 3.12% a fine 2014. Quindi al 6.06% considerando gli accantonamenti nel 2017.Il rapporto Oneri Finanziari/RO migliora in modo consistente: era il 55.37% nel 2015, diventato 37.99% nel 2016 e infine 24.84% nel 2017.
Quindi risultati più che soddisfacenti anche in considerazione dei tre eventi negativi registrati. Una performance economica che si riflette positivamente sulla gestione dei flussi di cassa, confermando una robusta capacità di rimborso che ha consentito al Gruppo di realizzare nuovi investimenti tecnici e di rimborsare parte del capitale prestato da terzi.
Sul fronte investimenti, atti a rendere sia a livello di produttività che della qualità del prodotto più performante il Gruppo, voglio solo ricordarne alcuni.
Il progetto Hub & Spoke ha visto andare in scena il suo atto finale, con il completamento del trasferimento delle ultime tre linee di assemblaggio scatole dallo stabilimento di San Marino alle unità italiane. Di contro cinque impianti per la produzione di fondi e coperchi sono stati attivati presso la sede principale. Queste attività di trasferimento hanno visto l’inserimento di macchine nuove o almeno la revisione delle stesse, al fine di ammodernare gli impianti esistenti.Nello stabilimento svizzero è stata realizzata una linea di back up per i formati del latte in polvere. Infine, per garantire un rilancio anche produttivo dello stabilimento inglese di Central Tin Containers, il gruppo ha investito in una nuova e più performante linea per la produzione di bombole aerosol.
Ovviamente voglio concludere parlando delle prospettive future:
Siamo culturalmente e intrinsecamente votati allo sviluppo e alla crescita, forti già di 7 acquisizioni di competitors e di 4 start-up che solo l’ingresso della famigerata plastica nel mondo del packaging per olio sia alimentare che industriale ci ha obbligato a dismettere. Abbiamo nella crescita la ragion d’essere del nostro impegno e dell’orgoglio di appartenenza ad un’Azienda vincente, sia da parte di noi Dirigenti che dei tanti collaboratori che hanno reso possibile la trasformazione di un’Azienda di San Marino in una piccola multinazionale. Ovviamente ci stiamo guardando attorno per capire quale siano le ulteriori opportunità di crescita a scalino nei mercati di nostro interesse.
Grazie per la fiducia
Emilio Amati
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Per la nascita della società anonima ASA San Marino bisogna risalire al 1959.
E’ in tale anno che i fratelli Emilio e Mario Amati - già titolari dell’azienda ittica Fratelli Amati Srl con sede a Riccione specializzata nel confezionamento di vongole in vasetti e in lattine – decidono di dare vita ad una nuova avventura industriale nella repubblica di San Marino, avente per obiettivo la produzione di imballaggi metallici per il confezionamento di acciughe e sardine. ASA è infatti un acronimo che sta per Amati Sammarinese.
E’ motivo di orgoglio notare che Emilio e Mario rappresentano la seconda generazione della famiglia imprenditoriale, che vede in loro padre Lucio Amati colui che dopo ricerche e studi sulla possibilità di inscatolare l’unica risorsa disponibile a buon mercato sul litorale adriatico, le vongole, inizia l’attività industriale nel campo delle conserve ittiche già nel 1902.
L’ importante crescita di ASA San Marino inizia a partire dagli anni ‘80, quando la terza generazione di manager rappresentata dai fratelli Lucio ed Emilio Amati allarga la gamma di produzione a contenitori destinati a fornire l’industria olearia, alimentare, chimica. A causa degli elevati costi di trasporto nel movimentare contenitori vuoti, per realizzare questo tumultuoso sviluppo ASA deve necessariamente uscire dai confini della Repubblica di San Marino, andando a produrre vicino ai clienti utilizzatori di lattine.
Ecco quindi iniziare un periodo di grande sviluppo industriale che passa attraverso numerose acquisizioni di concorrenti: a partire dal 1985 la Redaelli di Rovato (BS), seguita dalla Italgraf di Chiusanico (IM), dalla 3M di Conversano (BA) e dalla Legnani & Ferrari di San Giuliano Milanese (MI), quest’ultima dismessa alla fine dell’esercizio 2015. In aggiunta nasce a metà anni ‘90 a Ravenna un’azienda wall-to-wall per la produzione di lattine per olio di semi per il Gruppo Ferruzzi, a Sfax in Tunisia stesso contenitore per il mercato della Libia di Gheddaffi, e a Bucarest una joint venture con altro produttore per il mercato Rumeno, per ultimo ad Anversa una produzione di lattine per un importante confezionatore di olio Belga.
Nei primi anni 2000 il Gruppo ASA deve fronteggiare un’importante crisi dovuta allo spostamento dal metallo alla plastica di grandi volumi di imballaggio per olii alimentari e secchielli per pitture e vernici, con conseguente chiusura dei siti produttivi di Ravenna, Sfax, Bucarest e Anversa. A questa importante perdita di volumi il Gruppo ha reagito brillantemente entrando nel settore dell’aerosol e del latte in polvere acquisendo il controllo dell’azienda svizzera Sauter nel 2010, cui sono recentemente seguite la Central Tin Containers Ltd di Liverpool a fine 2015, e la Crown di Chignolo Po (PV) nel Gennaio 2016.
STORIA DEL GRUPPO
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Al netto di acquisizioni, start-up e chiusure ASA San Marino spa cresce fino a diventare il Gruppo ASA odierno come riassunto dalla seguente comparazione:
Il Gruppo ASA vende oggi in 30 paesi fornendo più di 1.000 clienti, ha allargato la gamma di prodotto agli aerosol e al mondo del latte in polvere, è costantemente all’avanguardia per quanto riguarda tecnologia, ricerca, politiche ambientali, customer service.
Nel comparto industriale General Line in cui opera, il Gruppo ASA è nettamente al primo posto per dimensioni e fatturato nel mercato italiano, e al quarto a livello europeo. Esporta il 55% del proprio fatturato con tassi di crescita continui. Siede nei consigli di amministrazione delle più importanti associazioni di settore, siano Italiane (Anfima), europee (Empac, MPE) o internazionali (IPA).
ASA guarda con fiducia ad un futuro di continua crescita, avendo con successo inserito una quarta generazione di familiari-manager, i fratelli Francesco e Michele Amati, portatori ed eredi dei valori fondanti della famiglia proprietaria.
VISIONE E MISSIONE
Il piano di sviluppo del Gruppo ASA si pone come obiettivo strategico di lungo periodo quello di assicurare ai propri clienti un elevato livello di servizio, offrendo soluzioni innovative e di qualità, sempre idonee a soddisfare le esigenze dei suoi clienti.
La concretizzazione di tale visione è resa possibile dai quotidiani sforzi volti a ricercare soluzioni tecnologicamente all’avanguardia capaci di anticipare i bisogni di un mercato ormai saturo, garantendo il controllo e la qualità dei singoli prodotti offerti e, allo stesso tempo, la massima efficienza; in particolare, la recente adozione del modello Hub & Spoke ha consentito di revisionare e perfezionare l’assetto del Gruppo, basandosi prevalentemente sulla riorganizzazione dei flussi produttivi, potenziando la Holding ASA San Marino e rendendo più agili le altre Società del pool, lasciando inalterata l’affidabilità delle attività svolte. Il Gruppo ASA, infatti, ha basato il processo di specializzazione delle sue Società sul know how e sullo storico di esperienza delle stesse, accrescendo il valore delle singole competenze e il livello di professionalità del personale impiegato.
1978 2016
400 42.00035 4802.500 88.000
Tonnellate di lamiera trasformateCollaboratori e dipendentiStabilimenti, mq coperti
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ASA San Marino SpA-
CdAEmilio Amati (Presidente)
Alberto Baraldi (Consigliere)Alessandro Berti (Consigliere)Carlo Bisacchi (Consigliere) Roberto Amati (Segretario)
Il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale, nominati nell’Assemblea tenutasi in data 28 giugno 2018, rimarranno in carica fino all’approvazione bilancio relativo all’esercizio che si chiuderà il 31.12.2020.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA ED ORGANI SOCIALIDEL GRUPPO AL 31.12.2017
L.Sauter Verpackungsprodukte AG
Ermatingen (Svizzera)-
CdAEmilio Amati
Francesco AmatiMichele AmatiChristian KnollMichael Steck
ASA ITALIA SrlRovato (BS)
Conversano (BA)Chiusanico (IM)
San GiulianoMilanese (MI)
-Amministratore Unico
Roberto Amati
ASA Servizi SrlRovato (BS)
-Amministratore Unico
Roberto Amati
Central Tin Container Ltd.Liverpool (Regno Unito)
-CdA
Emilio AmatiFrancesco Amati
Michele AmatiCarl Williams
L.Sauter AGErmatingen (Svizzera)
Executive Board-
Francesco AmatiMichele Amati
Guido Cicognani
Collegio Sindacale-
Marco Cevoli (Presidente)Barbara Giannini (Sindaco)
Ruggiero Stacchini (Sindaco)
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Per svolgere la presente analisi, il Gruppo ASA ha utilizzato i propri bilanci consolidati redatti secondo gli International Financial Reporting Standards relativi al periodo 2016-2017. A partire da tali informazioni si è provveduto a riclassificare i dati contabili al fine di costruire il Conto Economico scalare a margine industriale o commerciale lordo e lo Stato Patrimoniale con distinzione delle fonti e degli impieghi per natura e durata. Si precisa che al fine di mostrare più chiaramente e rendere meglio confrontabili i dati del conto economico si è provveduto a riclassificare nel conto economico utilizzato per la Relazione sulla Gestione alcuni proventi e oneri dalla gestione caratteristica a quella straordinaria.
In particolare per l’esercizio 2016 fra i proventi straordinari sono ricompresi proventi non ricorrenti derivanti dal badwill emerso dall’operazione di acquisizione e successiva incorporazione di ASA Packaging Srl.
Il processo logico della presente analisi prevede l’elaborazione dei dati economici storici per proseguire successivamente con la valutazione dell’equilibrio finanziario, concludendo, infine, con un esame circa l’adeguatezza della struttura finanziaria e patrimoniale adottata.
Per quanto invece si riferisce all’analisi finanziaria, si farà ricorso al metodo dell’analisi per flussi, previa verifica dell’andamento e della dimensione del capitale circolante netto operativo anche in rapporto al fatturato; si provvederà, inoltre, a redigere il rendiconto finanziario per variazione dei saldi patrimoniali al fine di misurare, in senso dinamico, il processo di autofinanziamento aziendale, l’impiego e la raccolta di capitali.
Infine, appare doveroso sottolineare che i bilanci consolidati degli esercizi 2016 e 2017, di seguito analizzati, sono perfettamente comparabili in quanto l’area di consolidamento non ha subito variazione, a differenza dei bilanci analizzati negli esercizi precedenti ove le aree di consolidamento presentavano delle variazioni, nello specifico :
Fino al periodo precedente alla effettiva nascita del Gruppo (dicembre 2014) il Conto Economico vede aggregati al suo interno esclusivamente i valori delle Società ASA San Marino Spa e L. Sauter AG, mentre, con riferimento alle situazioni patrimoniali, assieme a quelle delle due Società summenzionate, sono stati consolidati anche quelli relativi a Co.Pro.Met Spa (poi fusa in Asa San Marino Spa), ASA Italia Srl, ASA Servizi Srl e ASA Nord Europa.
Nel 2015, nel pieno rispetto dei principi contabili internazionali IFRS, l’area di consolidamento è mutata, comprendendo nell’esercizio analizzato i dati di bilancio completi delle Società ASA San Marino Spa, L. Sauter AG (New Co. e Old Co.) ASA Italia Srl e ASA Servizi Srl, e la sola situazione patrimoniale dell’inglese Central Tin Containers Ltd., acquisita negli ultimi mesi del 2015.
Nel 2016 infine anche il conto economico di Central Tin Containers è stato consolidato integralmente così come la società acquisita dal Gruppo Crown nel gennaio 2016 (Crown Speciality Packaging srl), poi rinominata Asa Packaging Srl e fusa per incorporazione nel mese di Luglio in Asa Italia Srl.
RELAZIONE SULLA GESTIONE
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STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO
ATTIVO
Immobilizzazioni immateriali netteImmobilizzazioni materiali netteInvestimenti e Imm. finanziarieRimanenzeCrediti verso clientiClienti per imm.ni tecniche ceduteClienti per imm.ni finanziarie ceduteAltri crediti di funzionamentoCassa e banche attive
Anno 2016
3.275.50957.117.437262.36723.843.15323.285.203003.018.788836.199
Anno 2017
3.220.42256.973.703266.87526.130.08926.589.110003.024.358360.111
VAR. ASS.
-55.087-143.7344.5082.286.9363.303.907005.570-476.088
TOTALE ATTIVITÀ 111.638.656 116.564.668 4.926.012
PASSIVO
Patrimonio nettodi cui UTILE 2016di cui UTILE 2017TFR e altri fondiFinanziamenti sociBanche e altri finanziatori a M/L termineBanche e altri finanziatori a breve termineDebiti vs. controllate, collegate, controllantiDebiti verso fornitori
Anno 2016
27.666.5028.004.02506.420.853016.280.87533.832.061021.553.288
Anno 2017
30.708.79203.916.9806.478.623018.870.49730.300.008023.843.101
VAR. ASS.
3.042.290-8.004.0253.916.98057.77002.589.622-3.532.05302.289.813
TOTALE PASSIVITÀ 111.638.656 116.564.668 4.926.011
Debiti verso fornitori per imm. tecniciDebiti per imm. finanziarieAltri debiti di funzionamento
005.885.077
006.363.647
00478.570
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CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
DATI
FatturatoAltri proventiEsistenze inizialiAcquistiRimanenze finaliCOSTO DEL VENDUTO: (E.l.+ACQ.-R.F.)
Anno 2016
104.293.538785.10819.318.71954.078.16423.843.15349.553.730
Anno 2017
103.454.2032.108.49623.843.15351.888.21526.130.08949.601.279
MARGINE INDUSTRIALE LORDO 55.524.916 55.961.420
100,00 %0,75%18,52%51,85%22,86%47,51%
100%2,04%23,05%50,16%25,26%47,95%
53,24% 54,09%
Costi per serviziGodimento beni di terziOneri diversi di gestione
21.444.4441.291.1371.468.900
21.933.836908.7481.957.472
VALORE AGGIUNTO 31.320.435 31.161.364
20,56%1,24%1,41%
21,20%0,88%1,89%
30,03% 30,12%
Costi del personale 21.333.691 21.028.214
MARGINE OPERATIVO LORDO 9.986.744 10.133.150
20,46% 20,33%
9,58% 9,79%
Accantonamenti per rischiAltri AccantonamentiAmmortamenti
774.46103.678.401
1.019.58203.866.389
RISULTATO OPERATIVO 5.533.882 5.247.179
0,74%0,00%3,53%
0,99%0,00%3,74%
5,31% 5,07%
Oneri finanziariProventi finanziariProventi straordinariOneri straordinari
2.102.1453.3114.548.8390
1.303.522655.579997.0781.321.569
RISULTATO ANTE IMPOSTE 7.983.887 4.274.745
2,02%0,00%4,36%0,00%
1,26%0,63%0,96%1,28%
7,66% 4,13%
Imposte e tasse -20.138 357.765
RISULTATO NETTO 8.004.025 3.916.980
-0,02% -0,35%
7,67% 3,79%
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INDICATORI DI PERFORMANCES
Indici di Redditività ed Efficienza
R.O.E. (Return on Equity)R.O.l. (Return on Investment)R.O.l. (con debito di leasing)R.O.S. (Return on Sales)R.O.A. (Return on Assets)R.O.A. (con debito di leasing)M.O.L. / Fatturatolncid. oneri finanz. / FatturatoE.B.l.T.D.A
2016
28,93%7,11%7,11%5,31%4,96%4,96%9,58%2,02%10.383.529
2017
12,76%6,57%6,57%5,07%4,50%4,50%9,79%1,26%9.171.338
E.B.l.T.D.A./ Fatturatolncid. costo del lavoro / FatturatoMargine ind.le-comm.le lordo / FatturatoValore aggiunto / Fatturatolncid. oneri finanz. / M.O.L.lncid. oneri finanz. / Risultato Operativo
9,96%20,46% 53,24% 30,03% 21,05% 37,99%
8,87%20,33%54,09%30,12%12,86%24,84%
Indici di RotazioneRotazione del capitale investitoRotaz. del capitale investito (con leasing)Rotazione del magazzino
1,34 1,34 2,51
1,31,32,08
Indici di DurataDurata dei crediti vs. clienti (gg)Durata dei debiti vs. fornitori (gg)Durata delle scorte (gg)Ciclo monetario (gg)
81 100 146 127
94 113 176 156
Indici di Struttura e performance FinanziariaRapporto di indebitamentoRapporto di indeb. (con debito leasing)Tasso di intensità del capitale investitoTasso di intensità del cap.inv. (con leasing)Debiti finanziari / FatturatoDebiti finanziari / Fatturato (con debiti di leasing)Debiti Finanziari / EBITDADebiti Finanziari / EBITDA (con debiti di leasing)Costo medio dell’indebitamento
1,81 1,81 74,58% 74,58% 48,05% 48,05% 482,62% 482,62% 4,19%
1,6 1,6 77,21%77,21%47,53%47,53%536,13%536,13%2,65%
Indici di Flessibilità operativaElasticita del processoMargine sicurezzaGrado di leva operativa (GLO)Grado di leva finanziaria (GLF)Grado di leva combinata
2,32 7,95% 6,02 1,61 9,70
2,38 5,75% 6,081,33 8,09
1 5
Al termine del 2017, a coronamento della performance del quadriennio, il Gruppo ASA ha consolidato lo sviluppo delle vendite rispetto al periodo precedente, registrando un incremento di queste ultime nell’intero periodo considerato pari al 68,31%. Dopo le acquisizioni effettuate il fatturato consolidato passa da 61,47 mln. di euro nel 2014 a 103,04 mln. di euro nel Dicembre 2017.
La gestione delle esistenze iniziali e degli approvvigionamenti, anche in funzione di quanto recentemente avvenuto nel mercato delle materie prime, mostra la tipica oscillazione del settore con un incidenza degli input iniziali che passa dal 70,37% nel 2016 (-2,01 p.p. sull’anno precedente), al 73,21% nel 2017 (+2,84 p.p.) causata principalmente dalla maggiorata incidenza sul volume d’affari delle scorte iniziali (+4,53 p.p.), mentre gli acquisti diminuiscono di 1,69 p.p. in rapporto al fatturato, passando dal 51,85% al 50,16%.
L’accresciuto peso del costo del venduto si riflette nell’incidenza del cost of sales, in leggero aumento rispetto al fatturato (+0,44 p.p.), mentre il primo margine beneficia di una decisa crescita della voce “altri proventi” migliorando di +0,85 p.p. sulle vendite.
Si ritiene pertanto che solo l’estrema volatilità dei prezzi della materia prima abbia penalizzato il conto economico del Gruppo, come sempre attento alle dinamiche competitive settoriali e al consolidamento delle proprie quote di mercato.
Il processo di crescita percorso dal Gruppo è stato affiancato dal contemporaneo processo di razionalizzazione della struttura e delle operazioni delle Società acquisite. In particolare, i costi di struttura, coerentemente con la dinamica delle vendite del Gruppo, sono aumentati tra il 2015 e il 2016 dal 23,02% al 23,21% (+0,19 p.p.) e tra il 2016 e il 2017 di +0,76 p.p., passando al 23,97% delle vendite. Tale modesto incremento si è mostrato decisamente più contenuto rispetto a quello evidenziatosi nel biennio 2014-2015 (+5,69 p.p.), a riprova della crescente capacità di contenimento di costi ed ottenimento progressivo di savings, nell’ottica del costante perseguimento di economie di scala.
ANALISI ECONOMICA
MILIONI
€ 120
€ 100
€ 80
€ 60
€ 40
€ 20
€ 02015 20162014
€ 61
€ 80
€ 104 € 103
2017
1 6
Le condizioni gestionali del Gruppo migliorano, inoltre, dal punto di vista del costo del lavoro: questo si riduce nell’ultimo biennio dal 20,46% al 20,33% (-0,13 p.p.), recuperando ulteriormente l’espansione verificatasi nel periodo 2014-2015 (+5,32 p.p.) e, anzi, riducendosi rispetto al 2016 anche in valore assoluto (circa 300mila € in meno). Ne consegue un miglioramento del Margine Operativo Lordo, passato rispettivamente nei quattro anni considerati dal 6,48% al 7,49%, per poi arrivare al 9,58%, attestandosi infine al 9,79% del 2017 (10,13 mln. di €).
I risultati dell’esercizio 2017 finora esposti, rappresentanti il vero e proprio output del processo di trasformazione eseguito dal Gruppo ASA, confermano la capacità del Gruppo, nel corso di questi ultimi 4 anni, di acquisire e successivamente consolidare le proprie posizioni sul mercato, rafforzando il MOL anche attraverso il progressivo ottenimento di economie di scala.
Il risultato operativo, al netto degli oneri derivanti dalla ripartizione nel tempo dei costi pluriennali, pari al 3,74% del fatturato nel 2017 (in aumento rispetto al 3,53% del 2016 per il costante processo di investimento e innovazione richiesti dall’appartenenza al settore metal packaging), e dei costi imputati all’esercizio in corso a fronte di eventuali rischi futuri (pari allo 0,99% del volume d’affari), è aumentato dal 4,23% al 5,07% nell’ultimo triennio: era pari al 3,12% a fine 2014.
Ad ogni modo, beneficiando degli effetti della maggiore dimensione raggiunta, anche il risultato della gestione corrente si consolida sopra al 5% nell’ultimo biennio, evidenziando in questo modo le maggiori risorse economiche a disposizione del Gruppo per remunerare i finanziatori esterni. A ciò si aggiunge la diminuzione del costo del debito, che scende dal 2,49% del 2014 per passare al 2,34% del 2015 al 2,02% del 2016 e contrarsi ulteriormente nel 2017 all’1,26%, sia per effetto della riduzione dello stock di debito finanziario utilizzato, soprattutto a breve termine (-3,5 mln di €), sia per il calo dei tassi di interesse.
COSTO DEL LAVORO / FATTURATO
30,00%
25,00%
20,00%
15,00%2015 20162014
16,83%22,15% 20,46% 20,33%
2017
MOL
€ 5.000€ 4.000€ 3.000€ 2.000
2015 20162014
3.981.571
5.964.579
9.986.744 10.133.150
2017
€ 9.000€ 8.000€ 7.000€ 6.000
€ 11.000€ 10.000
MIGLIAIA
1 7
L’adeguata copertura degli oneri finanziari trova inoltre conferma nel quoziente tra quest’ultimi e il reddito operativo, ora pari al 24,84% (era il 37,99% nel 2016), consolidando il trend decrescente di tutti e quattro gli anni considerati (il rapporto OF/RO risultava, infatti, già in diminuzione dal 79,95% del 2014 al 55,37% dell’esercizio 2015).
Al termine di un importante periodo di transizione e assestamento il Gruppo ASA ha dimostrato di sapere far fronte alle crescenti complessità gestionali tipicamente caratterizzanti le fasi di consolidamento, ottenendo crescenti risparmi di costo in un anno relativamente costante in termini di ricavi. In effetti, come per lo scorso esercizio, l’esistenza di un livello stabile e crescente di risultato operativo, tanto in assoluto (da 1,92 mln. di euro a 5,25 mln. di euro tra il 2014 e il 2017) quanto in rapporto al fatturato (dal 3,12% al 5,07%), testimonia la capacità del Gruppo ASA di crescere mantenendo un stabile equilibrio economico all’interno della gestione caratteristica.
ANALISI FINANZIARIA
Anche per il corrente esercizio, al fine di esaminare la capacità a livello consolidato di generare la liquidità necessaria a rimborsare i propri debiti e a far fronte ad altre esigenze finanziarie, quali gli investimenti necessari affinché il Gruppo resti operativo e sia in grado di gestire i flussi di cassa, si è provveduto a costruire uno schema di rendiconto finanziario per saldi patrimoniali che consentisse di individuare i diversi contributi della gestione operativa, offrendo separata indicazione dell’Ebitda, della variazione del capitale circolante netto operativo e della gestione finanziaria ed accessoria.
Il cash flow potenziale conseguito dal Gruppo ASA nel 2017 è pari a 9,17 milioni di euro (-1,21 mln. di euro rispetto al 2016). Sotto il profilo qualitativo, dalla scomposizione delle componenti del cash flow potenziale si riscontra un incremento dell’incidenza del RO, ora pari al 57,21% del flusso di cassa economico, mentre nel 2016 ne costituiva il 53,30%. Pertanto, anche nell’ultimo esercizio analizzato la liquidità potenziale risulta sempre più rappresentata dal valore del reddito operativo.
Con riferimento alla dinamica del capitale circolante netto operativo, nell’esercizio 2017 questo si è incrementato di circa 2,83 milioni di euro, aumento che deriva quasi esclusivamente dall’ulteriore crescita dei crediti commerciali (+3,30 mln. di euro) mentre le altre voci si compensano.
Nonostante la modesta espansione del CCNO, la stabilità delle vendite ha comportato una leggera crescita dell’incidenza del circolante operativo su queste ultime, passando tale rapporto dal 21,77% al 24,68%. Anche in questo caso l’incremento principale deve essere ascritto ai crediti commerciali (+3,37 p.p.).
1 8
Tale dinamica trova conferma anche nell’analisi del ciclo monetario che cresce nell’ultimo biennio da 127 a 156 giorni, principalmente per effetto della crescita della durata media delle scorte (con giorni di magazzino in aumento da 146 a 176).
Il flusso di cassa della gestione corrente che ne deriva risulta pertanto positivo e pari a 6,34 milioni di euro nel 2017.
Al netto dei flussi di cassa della gestione finanziaria e accessoria, derivanti in prevalenza dagli oneri finanziari e complessivamente pari a -1,33 milioni di euro, il free cash flow del biennio 2016-2017, risulta pari a 5,01 milioni di euro e composto principalmente dal buon livello di cash flow potenziale summenzionato.
La liquidità così scaturita ha reso possibile la distribuzione di dividendi ai soci del Gruppo per un ammontare pari a 750 mila euro complessivi, +250 mila rispetto al precedente esercizio.
Per quanto riguarda gli investimenti effettuati nel corso del biennio più recente, l’autofinanziamento generato ha consentito al Gruppo di acquistare nuove immobilizzazioni tecniche per 3,67 mln. di euro circa e di incrementare le riserve di liquidità per 476 mila euro.
Ne deriva una diminuzione del fabbisogno finanziario di 1,07 milioni di euro circa. Tale surplus di liquidità, unitamente all’accensione di finanziamenti bancari a medio-lungo termine per circa 2,59 mln. di euro, ha consentito di ridurre di oltre 3,50 milioni di euro l’esposizione a breve termine.
Concludendo, il Gruppo ASA risulta ancora oggi in possesso di una buona capacità di rimborso, mostrandosi in grado di garantire la copertura delle obbligazioni passive assunte, con un equilibrio finanziario supportato innanzitutto dalla buona capacità del Gruppo di generare ricchezza mediante lo svolgimento della propria attività tipica.
2015 2016 20172014
34,80€25,80€
21,77€ 24,68€
CCNOFATTURATO
1 9
Dal punto di vista della struttura patrimoniale, il rapporto d’indebitamento del Gruppo ASA è migliorato da 1,81 a 1,60 nel corso del biennio più recente, grazie al regolare rimborso delle obbligazioni passive.L’ammontare dei debiti derivanti da fonti di finanziamento esterne si riduce sia in valore assoluto (-942 mila euro, scendendo da 50,11 mln. di euro a 49,17 mln. di euro) sia in rapporto al fatturato, passando dal 48,05% al 47,53%.
Il minor utilizzo di capitale di terzi, combinato all’adeguata marginalità del Gruppo, ha determinato a Dicembre 2017 un rapporto tra capitale di credito e margine operativo lordo pari a 5,36 e, pertanto, in forte miglioramento rispetto al 7,78 del 2014 e all’8,34 del 2015. In altri termini, a parità di flusso di cassa potenziale, il Gruppo ASA potrebbe restituire l’intero ammontare di debiti finanziari a suo carico in poco più di 5 anni.
ANALISI PATRIMONIALE
60,00%
50,00%
40,00%
30,00%
20,00%
10,00%
0,00%2015 2016 20172014
66,21%60,47%
48,05% 47,53%
70,00%
DEBITI FINANZIARI / FATTURATO
TEMPI MEDI DI RIMBORSO
7,00
6,00
5,00
4,00
3,00
2,00
1,002015 2016 20172014
7,788,34
4,83 5,36
8,00
9,00
2 0
L’analisi condotta sin qui ha consentito di riconoscere come il Gruppo ASA nell’ultimo quadriennio abbia saputo adeguatamente coordinare il proprio processo di crescita. Più nello specifico, il proseguire dell’attività di consolidamento non ha sfavorito la gestione delle risorse economiche sfruttate all’interno del ciclo produttivo che, anzi, sono state negli anni più efficientemente impiegate nel raggiungimento dei maggiori volumi di vendita, conseguendo un primo margine in ulteriore miglioramento rispetto agli esercizi passati.
Inoltre, i costi operativi sono stati costantemente attentamente monitorati e si è verificato un recupero della produttività del lavoro, consentendo di mantenere i miglioramenti conseguiti a livello di primo margine. Tutto ciò ha portato al conseguimento di un margine operativo lordo complessivamente crescente e più che soddisfacente, che convalida le condizioni di equilibrio economico.
Alla luce di quanto esposto, pertanto, è possibile giudicare positivamente la capacità di reddito del Gruppo, supportata da un’adeguata struttura dei costi e accompagnata da un significativo sviluppo delle vendite.
La più che soddisfacente performance economica si riflette positivamente sulla gestione dei flussi di cassa. In particolare, l’autofinanziamento del Gruppo ASA deriva principalmente dal contributo della redditività operativa e, al netto dell’assorbimento di risorse liquide determinato dall’aumento del circolante (legata alla fase di sviluppo vissuta dalla Società), risulta positivo e pari e superiore a 5 milioni di euro al 31 Dicembre 2017.
La robusta capacità di rimborso del Gruppo ha consentito di realizzare nuovi investimenti tecnici e di rimborsare parte del capitale prestato da terzi. Infine, il minor impiego del capitale di credito, accompagnato dalla maggiore capitalizzazione, ha consentito al Gruppo ASA di raggiungere una struttura patrimoniale più solida.
In conclusione, è ragionevole attendersi che le performance del Gruppo ASA, tanto economiche quanto finanziarie, continuino a migliorare nel corso dei prossimi esercizi, vista e analizzata la comprovata capacità del Gruppo nel gestire opportunamente i costi, nonché nella massimizzazione del free cash flow. Ing. Emilio Amati (Presidente).
CONCLUSIONI
2 1
SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA
CONTO ECONOMICO
RENDICONTO FINANZIARIO
NOTA INTEGRATIVA
DICHIARAZIONE DELL’AUDITOR INDIPENDENTE
BILANCIO CONSOLIDATO 2017
20
21
22
24
68
2 2
SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA CONSOLIDATA
(in migliaia di euro)
ATTIVOAttività non correntiImmobili, impianti e macchinariAttività immaterialiAttività per imposte anticipatePartecipazioni in società collegate
Note
5.15.25.35.4
al 31 Dicembre
57.117 3.276 725 35
TOTALE ATTIVITA’ NON CORRENTI 61.379
Attività correntiRimanenzeCrediti commerciali
5.65.7
23.84324.124
TOTALE ATTIVITA’ CORRENTI 51.099TOTALE ATTIVO 112.478
PATRIMONIO NETTO E PASSIVOPatrimonio NettoCapitale sociale 1.600
Passività non correntiPassività finanziarie non correntiPassività per imposte differiteTrattamento di fine rapporto e benefici verso dipendenti
5.115.125.13
16.2814.0362.291
TOTALE PASSIVITA’ NON CORRENTI 22.631
Passività correnti
TOTALE PASSIVITA’ CORRENTI 62.180
Anno 2016
56.974 3.220 858 36
61.317
26.130 27.241
56.592117.909
1.600
18.8704.1992.099
25.168
62.032
Anno 2017
Altre attività non correnti 5.5 225 229
Altre attività correntiDisponibilità liquide ed equivalenti
5.85.9
2.296836
2.861 360
Altre riserveUtili di esercizi precedentiUtile (perdita) di Gruppo
17.8432208.004
20.397 4.795 3.917
PATRIMONIO NETTO 5.10 27.66730.709
Altre passività non correnti 23-
Debiti commercialiPassività finanziarie correntiFondi per rischi e oneri correnti
5.155.115.14
21.553 33.832 94
24.536 30.300 181
Altre passività correnti 5.16 6.701 7.015
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 112.478117.909
Patrimonio netto attribuibile al Gruppo 27.66730.709
2 3
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
(in migliaia di euro)
RICAVIRicavi di venditaAltri ricavi e proventi
Note
6.16.2
Esercizio chiuso al 31 Dicembre
104.2941.572
Totale ricavi 105.866
COSTI OPERATIVIAcquisti e consumi di materie prime, semilavorati e prodotti finitiCosti per servizi
6.3
6.4
49.554
22.736
Oneri finanziari netti 2.099 Proventi / (oneri) da partecipazioni 3.762
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 7.984
UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO 8.004
Utile (perdita) di Gruppo 8.004
2016
103.7342.824
106.558
49.601
22.849
648 -
4.275
3.917
3.917
2017
Costi per il personale Altri costi operativi
6.56.6
20.797 2.005
20.390 3.894
Imposte sul reddito 6.11 -20 358
Ammortamenti e svalutazioni Accantonamenti netti
6.76.8
3.679 774
3.882 1.019
RISULTATO OPERATIVO 6.321
Proventi finanziari Oneri finanziari
6.96.10
90 2.189
4.923
896 1.544
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO
(in migliaia di euro) Note Esercizio chiuso al 31 Dicembre
Utile / (perdita) dell’esercizio (A) 8.004
Rimisurazione piani per dipendenti a benefici definiti (IAS 19)Totale poste che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico (B1)
Differenza da conversione bilanci in valuta estera
5.13
5.10
45
62
2016
3.917
7
320
2017
Totale poste che saranno successivamente riclassificate nel conto economico (B2)
Totale Altre componenti del conto economico complessivo al netto dell’effetto fiscale (B)=(B1)+(B2)
Totale utile complessivo dell’esercizio (A)+(B)
107
8.111
327
4.244
di cui di Gruppo 8.1114.244 di cui di Terzi --
2 4
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
(in migliaia di euro)
Attività operativaUtile (perdita) dell’esercizioRettifiche per:Ammortamenti e svalutazioni / (rivalutazioni)Accantonamenti netti(Proventi finanziari)
Esercizio chiuso al 31 Dicembre
8.004
3.679774(3)
Flussi di cassa dell’attività operativa ante variazioni di capitale circolante 10.774
Variazione delle rimanenzeVariazione dei crediti commercialiVariazione dei debiti commerciali
(4.524)(3.100)4.557
Flusso di cassa generato / (assorbito) dall’attività operativa (A) 6.723
Attività di investimentoInvestimenti in Immobili, impianti e macchinariDismissioni di immobili, impianti e macchinari
(6.711)1.030
Attività di finanziamentoIncassi per aumenti di capitaleVariazione delle attività e passività finanziarie correnti e non correntiDividendi pagati
-(673)(500)
Flusso di cassa generato / (assorbito) dall’attività di finanziamento (C) 929
2016
3.917 3.882 1.019 (896)
9.824
(2.287) (3.117) 2.983
6.662
(4.716) 799
- (840) (750)
(3.134)
2017
Oneri finanziari netti 2.1021.544
Variazione di altre attività e passivitàVariazione di fondi rischi e per il personale
596(998)
(195) (105)
Investimenti in attività immaterialiDismissioni di attività immaterialiDividendi da partecipazioni in altre imprese
(92)--
(87) - -
Flusso di cassa generato / (assorbito) dall’attività di investimento (B) (7.185)(4.004)
Oneri finanziari pagati 2.102(1.544)
Proventi / (oneri) da partecipazioniImposte sul reddito
(3.762)(20)
- 358
Imposte pagate (582)(441)
Dividendi pagati a terziInvestimenti in partecipazioni
-(1.412)
- -
Incremento/(decremento) disponibilità liquide (D)=(A)+(B)+(C) 467(476) Disponibilità liquide ed equivalenti all’inizio dell’esercizio 369836 Incremento/(decremento) delle disponibilità liquide ed equivalenti dal 1° gennaio al 31 dicembre
467(476)
Disponibilità liquide ed equivalenti alla fine 836360
2 5
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
(in migliaia di euro)
Al 1° gennaio 2016
Utile dell’esercizio precedenteUtile complessivo dell’esercizioRiserva di conversioneMovimento della riserva IAS 19Dividendi distribuiti
Capitalesociale
1.600
Riservasovrapprezzoazioni
0
Altreriserve
16.628
(62)(45)(500)
Utili portati a nuovo
735
1.315
Utile(perdita)di Gruppo
1.315
(1.315)8.004
Patrimonionetto attribuibileal Gruppo
20.278
08.004(62)(45)(500)
Altri movimentiAl 31 dicembre 2016 1.600 0
(8)16.013 2.050 8.004
(8)27.667
Utile dell’esercizio precedenteUtile complessivo dell’esercizioRiserva di conversione Movimento della riserva IAS 19Dividendi distribuiti
(320)(7)(750)
8.004 (8.004)3.917
03.917(320)(7)(750)
Altri movimentiAl 31 dicembre 2017 1.600 0
20215.138 10.054 3.917
20230.709
2 6
1. INFORMAZIONI GENERALI
ASA San Marino S.p.A. (di seguito “ASA” o la “Società”) è una società costituita e domiciliata nella Repubblica di San Marino, con sede legale in Strada dei Censiti 18/20 a Falciano (RSM).
Al 31 dicembre 2017, la Società e le società da essa controllate (congiuntamente, il “Gruppo ASA” o il “Gruppo”) consolidate integralmente sono:
2. SINTESI DEI PRINCIPI CONTABILI
Di seguito sono riportati i principi contabili maggiormente significativi e i criteri di valutazione adottati nella redazione del presente bilancio consolidato.
2.1 BASE DI PREPARAZIONE
Nel presente documento sono riportati i bilanci consolidati relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 ed al 31 dicembre 2016, comprensivi dei prospetti della situazione patrimoniale e finanziaria, dei prospetti di conto economico e di conto economico complessivo, dei rendiconti finanziari, dei prospetti delle variazioni del patrimonio netto e delle relative note illustrative (di seguito il “Bilancio Consolidato”). Il Bilancio Consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 è stato redatto in base ai principi contabili internazionali IFRS, intendendosi per tali tutti gli “International Financial Reporting Standards”, tutti gli “International Accounting Standards” (IAS), tutte le interpretazioni dell’“International Reporting Interpretations Committee” (IFRIC), precedentemente denominate “Standard Interpretations Committee” (SIC) che, alla data di approvazione del bilancio consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, siano state oggetto di omologazione da parte dell’Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.
NOTA INTEGRATIVA
Denominazione società
ASA San Marino SpAASA Italia SrlASA Servizi SrlL.Sauter Verpackungsprodukte AGLouis Sauter AGCentral Tin Container Ltd
% DI CONTROLLO
Capogruppo100%100%99,80%99,80%100%
SEDE
Falciano (Repubblica di San Marino)Rovato (BS, Italia)Rovato (BS, Italia)Ermatingen (Svizzera)Ermatingen (Svizzera)Liverpool (Regno Unito)
2 7
Il Bilancio Consolidato è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori della Società hanno verificato l’insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro, e in particolare nei prossimi 12 mesi.
Il Bilancio Consolidato è stato redatto in Euro, che rappresenta la valuta dell’ambiente economico prevalente in cui opera il Gruppo. Per una migliore facilità di lettura, tutti gli importi inclusi nel presente documento sono presentati in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato.
Di seguito sono indicati gli schemi di bilancio e i relativi criteri di classificazione adottati dal Gruppo, nell’ambito delle opzioni previste dal principio IAS 1 - “Presentazione del bilancio”:
• la situazione patrimoniale e finanziaria è stata predisposta classificando le attività e le passività secondo il criterio “corrente/non corrente”;
• il conto economico consolidato è stato predisposto separatamente dal conto economico complessivo, classificando i costi operativi per natura;
• il conto economico complessivo consolidato comprende, oltre al risultato dell’esercizio, le altre variazioni delle voci di patrimonio netto afferenti a poste di natura economica che, per espressa previsione dei principi contabili internazionali, sono rilevate tra le componenti del patrimonio netto;
• il rendiconto finanziario è stato predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti delle attività operative secondo il “metodo indiretto”.
Il Bilancio Consolidato è stato predisposto sulla base del criterio convenzionale del costo storico, ad eccezione della valutazione delle attività e passività finanziarie nei casi in cui sia obbligatoria l’applicazione del criterio del fair value.
2 8
2.2 AREA DI CONSOLIDAMENTO E CRITERI DI CONSOLIDAMENTO
Di seguito si riporta, distintamente al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2016, l’elenco delle società incluse nell’area di consolidamento e l’indicazione della metodologia di consolidamento adottata:
EVENTI SIGNIFICATIVI DELL’ESERCIZIO
Nel corso dell’esercizio 2017, si sono verificati i seguenti eventi di rilievo :
• Nel mese di Settembre 2017 il principale cliente del gruppo, Hochdorf Swiss Nutrition AG, operante nel settore dell’ “infant formula” (latte in polvere) ha aperto nei confronti di L. Sauter Verpackungsprodukte AG un reclamo, il cui impatto economico è stato interamente considerato nel esercizio in esame. Il reclamo riguarda scatole contaminate da particelle di metallo conseguenza di un difetto in un macchinario, imputabile al fornitore dello stesso, utilizzato nel ciclo produttivo. Il gruppo è subito intervenuto per mettere in atto tutte le azioni, fra cui significativi investimenti per modifiche sulla linea di produzione, per mantenere la continuità della fornitura al cliente. E’ stata inoltre già inoltrata la richiesta di risarcimento alla ditta fornitrice del macchinario.
• Nel mese di Dicembre 2017 l’ultima linea di assemblaggio del prodotto finito è stata trasferita dalla controllante ASA San Marino SpA alla consociata ASA Italia S.r.l. portando a completamento il progetto “Hub & Spoke” che vede la capogruppo come unica fornitrice, all’interno del gruppo, di semilavorati (fogli di B.S.E. litografati) per le società controllate che assemblano le scatole e forniscono i clienti; avvicinando così, sempre più, la fase conclusiva della produzione ai clienti finali.
Denominazione sociale
ASA San Marino SpA
ASA Italia SrlASA Servizi SrlL.Sauter Verpackungsprodukte
Sede
Repubblica di San Marino
Rovato (BS)Rovato (BS)Ermatingen (CH)
% dicontrollo2017
Capogruppo
100%100%98,8%
Divisa
Euro
EuroEuroCHF
Capitalesociale2017
1.599.600
500.00080.0002.600.000
Esercizio chiuso al 31 Dicembre 2017 (valori in unità di Euro)
Società controllate - consolidate con metodo integrale
% dicontrollo2016
Capogruppo
100%100%98,8%
Blechverpackungen Louis Sauter AG Ermatingen (CH) 98,8% CHF 500.00098,8%Central Tin Container Ltd. Liverpool (UK) 100% GBP 7.000100%
Società collegate - congiuntamente, consolidatecon il metodo del patrimonio nettoMarsilio Srl Albenga (SV) 49% Euro 15.00049%
2 9
2.3 CRITERI DI CONSOLIDAMENTO
Di seguito sono rappresentati i criteri adottati dal Gruppo per la definizione dell’area di consolidamento e dei principi di consolidamento.
Società controllateLe società controllate sono quelle società in cui il Gruppo ha contemporaneamente:
• il potere decisionale, ossia la capacità di dirigere le attività rilevanti della partecipata, cioè quelle attività che hanno una influenza significativa sui risultati della partecipata stessa;
• il diritto a risultati (positivi o negativi) variabili rivenienti dalla sua partecipazione nell’entità;• la capacità di utilizzare il proprio potere decisionale per determinare l’ammontare dei risultati
rivenienti dalla sua partecipazione nell’entità.
Il controllo può essere esercitato sia in virtù del possesso diretto o indiretto della maggioranza delle azioni con diritto di voto, che in virtù di accordi contrattuali o legali, anche prescindendo da rapporti di natura azionaria. L’esistenza di potenziali diritti di voto, esercitabili alla data di bilancio, è considerata ai fini della determinazione del controllo.L’esistenza del controllo è verificata ogni volta che fatti o circostanze indicano una variazione di uno o più dei tre elementi qualificanti il controllo.Le società controllate sono consolidate con il metodo integrale a partire dalla data in cui il controllo è stato effettivamente acquisito e cessano di essere consolidate dalla data in cui il controllo è trasferito a terzi. I criteri adottati per il consolidamento integrale sono i seguenti:• il valore contabile delle partecipazioni nelle società incluse nell’area di consolidamento viene
eliminato contro il relativo patrimonio netto a fronte dell’assunzione delle attività e passività delle partecipate;
• l’eccesso del costo di acquisizione rispetto al valore di mercato della quota di pertinenza del Gruppo nelle attività nette è contabilizzato come avviamento solamente per quanto riguarda l’acquisizione di C.T.C. avvenuta nel novembre 2015.
• Nel caso di business combination under common control, anche alla luce di quanto dettato dall’OPI n.1, ove i valori di trasferimento siano superiori a quelli storici, l’eccedenza viene stornata rettificando in diminuzione il patrimonio netto dell’impresa acquirente/conferitaria, con apposito addebito di una riserva: si ricorda infatti che nel mese di novembre 2014 ASA San Marino SpA ha acquistato, dai Soci della ASA San Marino SpA, il 100% delle azioni di Co.pro.met. SpA, società sammarinese che a sua volta possedeva il 100% di ASA Italia SpA e ASA Servizi Srl. In seguito, nel corso del 2015, Co.pro.met SpA è stata fusa per incorporazione in ASA San Marino SpA che, dalla data di efficacia giuridica di tale fusione, possiede direttamente le partecipazioni nelle due società sopracitate. Al 31 dicembre 2014 il “sub-gruppo” Co.pro.met SpA è stato consolidato con metodo integrale limitatamente allo Stato patrimoniale, in quanto non sono stati ritenuti significativi i valori del Conto economico dalla data della business combination al 31 dicembre 2014. L’acquisizione del “sub-gruppo” Co.pro.met SpA, quindi, è stato trattato come business combination under common control; pertanto, non è stato applicato l’IFRS 3, bensì è stato seguito l’indirizzo dettato dall’OPI n.1.
• qualora il costo di acquisizione sia inferiore al fair value della quota di pertinenza del Gruppo nelle attività nette della controllata acquisita, la differenza viene riconosciuta direttamente nel conto economico;
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• gli utili e le perdite non ancora realizzati con i terzi, derivanti da operazioni fra società del Gruppo, vengono eliminati, così come i crediti, i debiti, i costi, i ricavi, i margini sui prodotti in rimanenza e tutte le operazioni di rilevanza significativa intercorse fra le società consolidate;
• i dividendi distribuiti fra le società del Gruppo vengono eliminati, così come le coperture di perdite e le svalutazioni di partecipazioni in imprese consolidate;
• le quote del patrimonio netto e del risultato di esercizio di competenza di azionisti terzi non sono state contabilizzate, stante l’irrilevanza della quota di pertinenza di terzi (0,02% di L. Sauter Verpackungsprodukte AG);
• le acquisizioni di quote di minoranza relative a entità per le quali esiste già il controllo o la cessione di quote di minoranza che non comportano la perdita del controllo sono considerate operazioni sul patrimonio netto; pertanto, l’eventuale differenza fra il costo di acquisizione/cessione e la relativa frazione di patrimonio netto acquisita/ceduta è contabilizzata a rettifica del patrimonio netto di Gruppo. Un’eventuale obbligazione, relativa ad un contratto a termine, ad acquistare propri strumenti rappresentativi di capitale contro disponibilità liquide comporta l’iscrizione di una passività il cui fair value è riclassificato dal patrimonio netto. Qualora il contratto scada senza che vi sia una consegna, l’importo contabile della passività è trasferito al patrimonio netto. L’obbligazione contrattuale per l’acquisizione di propri strumenti rappresentativi di capitale dà origine ad una passività per il valore attuale dell’importo di rimborso, anche se l’obbligazione è subordinata all’esercizio della controparte del diritto di rimborso.
Società collegateLe partecipazioni in imprese collegate sono incluse nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto, come previsto dallo IAS 28 (Partecipazioni in società collegate).Un’impresa collegata è quella nella quale il Gruppo detiene almeno il 20% dei diritti di voto ovvero esercita un’influenza notevole, ma non il controllo o il controllo congiunto, sulle politiche finanziarie e gestionali.Le partecipazioni in imprese collegate sono incluse nel bilancio consolidato alla data in cui inizia l’influenza notevole, fino al momento in cui tale situazione cessa di esistere.
In applicazione del metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata è inizialmente rilevata al costo (inclusivo degli oneri accessori all’acquisizione) e il valore contabile è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante negli utili o nelle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. La quota dell’utile (perdita) d’esercizio della partecipata di pertinenza della partecipante è rilevata nel conto economico consolidato. I dividendi ricevuti da una partecipata riducono il valore contabile della partecipazione.
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2.4 CONVERSIONE DEI BILANCI DI SOCIETÀ ESTERE
I bilanci delle società controllate sono redatti utilizzando la valuta dell’ambiente economico primario in cui esse operano. Ove la società estera, pur redigendo il proprio bilancio nella valuta locale, operasse prevalentemente in Euro (valuta funzionale), ai fini del consolidato ha predisposto un bilancio in suddetta valuta. Le regole per la traduzione dei bilanci delle società espressi in valuta diversa dell’Euro sono le seguenti:
• le attività e le passività sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio;
• i costi e i ricavi sono convertiti al cambio medio dell’esercizio;• la “riserva di conversione” inclusa tra le voci del conto economico complessivo, accoglie
sia le differenze di cambio generate dalla conversione delle grandezze economiche a un tasso di cambio differente da quello di chiusura, sia quelle generate dalla conversione dei patrimoni netti di apertura a un tasso di cambio differente da quello di chiusura del periodo di rendicontazione;
• l’avviamento, ove esistente, e gli aggiustamenti di fair value correlati all’acquisizione di un’entità estera sono trattati come attività e passività dell’entità estera e convertiti al cambio di chiusura del periodo.
I tassi di cambio adottati per la conversione dei suddetti bilanci sono riportati nelle seguenti tabelle:
Il bilancio della L. Sauter Verpackungsprodukte AG, redatto in valuta franchi svizzeri secondo quanto previsto dalle leggi locali, ai fini del consolidamento è stato redatto in valuta funzionale Euro, in quanto ritenuta la moneta del contesto principale in cui opera l’entità; infatti, sono espressi in Euro la maggior parte dei costi e dei ricavi dell’entità, ed in Euro vengono fissati i prezzi di vendita con tutti i principali clienti.Louis Sauter Blechverpackungen e Central Tin Containers hanno redatto i loro bilanci rispettivamente in franchi svizzeri e sterline inglesi; tali bilanci sono stati convertiti in Euro al momento del consolidamento.
valuta al 31 Dicembre
CHFGBP
1.0740.856
2016
1.1700.887
2017
valuta Media dell’esercizio chiuso al 31 Dicembre
CHFGBP
1.09020.8195
2016
1.11150.8762
2017
STATO PATRIMONIALE
CONTO ECONOMICO
3 2
Conversione di operazioni denominate in valuta diversa dalla valuta funzionaleLe operazioni in valuta diversa da quella funzionale dell’entità che pone in essere l’operazione sono tradotte utilizzando il tasso di cambio in essere alla data della transazione. Gli utili e le perdite su cambi generate dalla chiusura della transazione, oppure dalla conversione effettuata a fine anno delle attività e delle passività in valuta diversa dall’Euro, sono iscritte a conto economico.
2.5 CRITERI DI VALUTAZIONE
Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili e i criteri di valutazione più significativi utilizzati per la redazione del Bilancio Consolidato.
Immobili, impianti e macchinariGli immobili, impianti e macchinari sono rilevati secondo il criterio del costo e iscritti al prezzo di acquisto o al costo di produzione, comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività pronte all’uso.Gli oneri finanziari direttamente imputabili all’acquisizione, costruzione o produzione di un’attività materiale sono rilevati a conto economico nel momento in cui sono sostenuti, qualora non riferibili ad un qualifying asset. Il Gruppo non detiene attività per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso (qualifying asset).Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati al conto economico dell’esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del “component approach”.Le attività materiali, ad eccezione dei terreni, sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base della vita utile stimata in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni. Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l’attività, l’ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene, in applicazione del principio del “component approach”.
L’ammortamento ha inizio quando l’attività è disponibile all’uso, tenendo conto del momento effettivo in cui tale condizione si manifesta.
La vita utile stimata dal Gruppo per le varie categorie di immobili, impianti e macchinari, valida per tutti i periodi presentati, è di seguito riportata: CATEGORIA
TerreniFabbricatiMigliorie su beni di terzi
VITA UTILE
indefinitadai 30 ai 40 annidurata del contratto di locazione
Impianti e macchinariAttrezzature industriali e commercialiAltri beni
da 8 a 11 annida 5 a 6 annida 5 a 11 anni
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Le aliquote di ammortamento delle attività materiali sono riviste e aggiornate, ove necessario, almeno alla chiusura di ogni esercizio.Nel caso in cui, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore, l’attività materiale viene svalutata; se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione, viene ripristinato il valore originario al netto degli ammortamenti che sarebbero stati nel frattempo contabilizzati. I valori residui e la vita utile dei cespiti sono rivisti ad ogni data di bilancio e, se ritenuto necessario, sono apportati gli opportuni aggiustamenti.
Attività immaterialiLe attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono inizialmente rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l’attività al suo utilizzo. Le attività immateriali sono ammortizzate in quote costanti lungo la loro stimata vita utile; le aliquote di ammortamento sono riviste su base annuale e sono modificate se l’attuale vita utile stimata differisce da quella stimata in precedenza. La vita utile stimata dal Gruppo per le varie categorie di attività immateriali, valida per tutti i periodi presentati, è di seguito riportata:
Perdite di valore di attività materiali ed immaterialiUn’attività materiale o immateriale subisce una riduzione di valore nel caso in cui non si sia in grado di recuperare il valore contabile a cui tale attività è iscritta in bilancio, attraverso l’uso o la vendita. L’obiettivo della verifica (impairment test) prevista dallo IAS 36 è di assicurare che le immobilizzazioni materiali e immateriali non siano iscritte ad un valore superiore al loro valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d’uso. Il valore d’uso è il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall’attività o dall’unità generatrice di flussi finanziari cui l’attività appartiene. I flussi finanziari attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la stima corrente del tasso di mercato per gli investimenti privi di rischio, rettificato per tenere in considerazione il tempo e i rischi specifici dell’attività.Se il valore contabile eccede il valore recuperabile, le attività o le unità generatrici di flussi finanziari cui appartengono sono svalutate fino a rifletterne il valore recuperabile. Tali perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico nell’esercizio in cui emerge tale differenza.Il test di impairment viene effettuato quando si verificano condizioni di carattere interno o esterno all’impresa che facciano ritenere che le attività abbiano subito riduzioni di valore. Nel caso dell’avviamento o di altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita, l’impairment test viene effettuato almeno annualmente.Se vengono meno le condizioni che hanno portato alla perdita di valore, viene operato il ripristino del valore stesso proporzionalmente sui beni precedentemente svalutati fino a raggiungere, come livello massimo, il valore che tali beni avrebbero avuto, al netto degli ammortamenti calcolati
CATEGORIA
AvviamentoSoftware, licenze e altreAltri oneri pluriennali
VITA UTILE
indefinita3 annida 3 a 5 anni
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sul costo storico, in assenza di precedenti perdite di valore. I ripristini di valore sono rilevati a conto economico. Il valore dell’avviamento svalutato in precedenza non viene ripristinato. Al 31 dicembre 2015, data del primo consolidamento, non sono stati effettuati impairment test sul valore dell’avviamento della C.T.C., in quanto lo stesso deriva da una business combination conclusa a fine novembre 2015.
Partecipazioni in altre impreseIn base alle politiche contabili del Gruppo, le partecipazioni in imprese diverse da società controllate, collegate e joint ventures, iscritte tra le attività non correnti, sono valutate al fair value con imputazione degli effetti nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti dell’utile complessivo; le variazioni del fair value rilevate nel patrimonio netto sono imputate a conto economico all’atto della svalutazione o del realizzo. Quando le partecipazioni non sono quotate in un mercato regolamentato e il fair value non può essere attendibilmente determinato, le stesse sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; le perdite di valore non sono oggetto di ripristino.
RimanenzeLe rimanenze sono valutate al minore tra il costo ed il presumibile valore di realizzo desumibile dall’andamento di mercato. Il costo, comprensivo degli oneri accessori, è determinato con il metodo del costo medio ponderato.
Crediti commerciali, altre attività correnti e non correntiI crediti commerciali, gli altri crediti e le altre attività finanziarie correnti e non correnti sono inizialmente iscritti al fair value rettificato dei costi di transazione direttamente attribuibili e successivamente valutati con il criterio del costo ammortizzato in base al metodo del tasso di interesse effettivo (ossia dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione), opportunamente rettificato per tenere conto di eventuali svalutazioni. I crediti verso clienti e le altre attività finanziarie sono inclusi nell’attivo corrente, a eccezione di quelli con scadenza contrattuale superiore ai dodici mesi rispetto alla data di bilancio (o del bilancio intermedio), che sono classificati nell’attivo non corrente.
Disponibilità liquide ed equivalentiIn tale voce sono compresi il denaro in cassa e i depositi bancari a vista. Gli elementi inclusi nelle disponibilità liquide sono iscritti al valore nominale, corrispondente al fair value.
Debiti commerciali, altri debiti e altre passività finanziarie correnti e non correntiI debiti commerciali, gli altri debiti e le passività finanziarie correnti e non correnti sono iscritti quando il Gruppo diviene parte delle relative clausole contrattuali e sono valutati al fair value rettificato dei costi di transazione direttamente attribuibili.
Trattamento di fine rapporto e benefici verso i dipendentiIl trattamento di fine rapporto (“TFR”), previsto solo per le società sammarinesi e italiane, ha natura di retribuzione differita ed è correlato alla durata della vita lavorativa dei dipendenti e alla retribuzione percepita nel periodo di servizio prestato. In applicazione dello IAS 19, il TFR assume dunque la natura di “Piano a benefici definiti” e la relativa obbligazione da iscrivere in bilancio (Fondo TFR) è determinata mediante un calcolo attuariale. La rilevazione delle variazioni degli utili
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/ perdite attuariali (“rimisurazioni”) è dunque iscritta fra le altre componenti del conto economico complessivo. Il costo relativo alle prestazioni di lavoro per le società italiane del Gruppo con meno di 50 dipendenti, nonché gli interessi passivi relativi alla componente del “time value” nei calcoli attuariali (questi ultimi classificati tra gli oneri finanziari) sono iscritti a conto economico.
A partire dal 1° gennaio 2007, la legge italiana ha previsto per il lavoratore la possibilità di scegliere la destinazione del proprio TFR maturando ai fondi di previdenza complementare oppure all’azienda di appartenenza. Per le imprese con almeno 50 dipendenti, è fatto obbligo di versare tale accantonamento TFR al “Fondo di Tesoreria” gestito dall’INPS. Conseguentemente, l’obbligazione nei confronti dell’INPS e le contribuzioni alle forme pensionistiche complementari hanno assunto, ai sensi dello IAS 19, la natura di “Piani a contribuzioni definite”.
Fondi rischi ed oneriI fondi per rischi ed oneri riguardano costi ed oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile, che alla data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati nell’ammontare o nella data di manifestazione. Gli accantonamenti a tali fondi sono rilevati quando:
• è probabile l’esistenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato;
• è probabile che l’adempimento dell’obbligazione sia oneroso;• l’ammontare dell’obbligazione può essere stimato attendibilmente.
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell’ammontare che l’impresa ragionevolmente pagherebbe per estinguere l’obbligazione o per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell’esercizio. Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l’accantonamento è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi, determinati tenendo conto dei rischi associati all’obbligazione; l’incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è rilevato a conto economico alle voci “Proventi finanziari” ovvero “Oneri finanziari”.
I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi e dei tempi di realizzazione; le revisioni di stima sono imputate alla medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l’accantonamento.
L’esistenza di passività potenziali, rappresentate da obbligazioni:
• possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell’impresa; ovvero
• attuali, in quanto derivanti da eventi passati, per le quali tuttavia si ritiene remota l’eventualità di dover sostenere degli oneri in futuro, ovvero il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente;
non dà luogo alla rilevazione di passività iscritte in bilancio, ma è oggetto di illustrazione in un’apposita nota al bilancio.
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ImposteLe imposte del periodo includono imposte correnti e differite. Le imposte sul reddito sono generalmente imputate a conto economico, salvo quando sono relative a fattispecie contabilizzate direttamente a patrimonio netto. In questo caso anche le imposte sul reddito sono imputate direttamente a patrimonio netto.Le imposte correnti sono le imposte che si prevede di dover versare sul reddito imponibile dell’esercizio e sono calcolate in conformità alla normativa fiscale in vigore nei vari Paesi in cui opera il Gruppo ASA.Le imposte differite sono calcolate utilizzando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee fra l’ammontare delle attività e passività del bilancio consolidato ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le imposte differite sono calcolate in base all’aliquota fiscale che ci si aspetta sarà in vigore al momento del realizzo dell’attività o dell’estinzione della passività.Le attività fiscali differite sono rilevate soltanto nel caso sia probabile che negli esercizi successivi si generino imponibili fiscali sufficienti per il realizzo di tali attività. Le attività e passività fiscali differite sono compensate solo quando vi è un diritto legale alla compensazione e quando si riferiscono ad imposte dovute alla medesima autorità fiscale.Le imposte sul reddito relative ad esercizi precedenti includono gli oneri e i proventi rilevati nell’esercizio per imposte sul reddito relative ad esercizi precedenti.
Riconoscimento dei ricavi e costiI ricavi sono riconosciuti nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti ed il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile. I ricavi per la vendita dei prodotti sono riconosciuti al momento del trasferimento all’acquirente dei rischi e benefici connessi al titolo di proprietà, che generalmente coincide con la spedizione o la consegna. I ricavi sono rilevati per l’ammontare pari al fair value (valore equo) del corrispettivo ricevuto o da ricevere, al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse. I costi sono iscritti quando relativi a servizi e beni acquistati o consumati nell’esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l’utilità futura degli stessi.
I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto.I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel quale sono maturati.
DividendiLa distribuzione del dividendo agli azionisti della controllante viene riconosciuta come una passività nel bilancio consolidato del periodo in cui viene approvata dall’assemblea degli azionisti.I dividendi ricevuti da società non consolidate sono rilevati come un’attività nel bilancio consolidato del periodo in cui sono deliberati dai competenti organi sociali.
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2.6 VARIAZIONI DEI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2017
A partire dal 1° gennaio 2017 risultano applicabili obbligatoriamente i seguenti principi contabili e modifiche di principi contabili emanati dallo Iasb e recepiti dall’Unione Europea:
Modifiche allo Ias 12 – Iscrizione attività fiscali differite per perdite non realizzate (Regolamento 1989/2017). Documento emesso dallo Iasb in data 19 gennaio 2016. Le modifiche, applicabili a partire dagli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2017, chiariscono come contabilizzare un’attività fiscale differita relativa a una passività finanziaria valutata al fair value. L’applicazione anticipata è consentita.
Modifiche allo Ias 7 – Informativa. Documento emesso dallo Iasb in data 29 gennaio 2016 (Regolamento 1990/2017). Le modifiche, applicabili a partire dagli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2017, richiedono alle entità di fornire informazioni sulle variazioni delle proprie passività finanziarie, al fine di consentire agli utilizzatori di meglio valutare le ragioni sottostanti le variazioni dell’indebitamento dell’entità.
In data 8 dicembre 2016 lo Iasb ha pubblicato il documento‚ Miglioramenti agli International Financial Reporting Standard: 2014-2016 Cycle‛ (Regolamento 182/2018). Tali miglioramenti comprendono modifiche a tre principi contabili internazionali esistenti: Ifrs 12 – Informativa sulle partecipazioni in altre entità (applicabili dal 1° gennaio 2017), Ifrs 1 – Prima adozione (applicabili dal 1° gennaio 2018) e Ias 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture (applicabili dal 1° gennaio 2018). Le modifiche chiariscono, correggono o rimuovono diciture o formulazioni ridondanti nel testo dei relativi principi.
Con riferimento all’applicazione di tali modifiche, non si sono rilevati effetti sul bilancio della Società.
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni omologati dall’Unione Europea ma non ancora applicati e non adottati in via anticipata dalla Società.
A partire dal 1° gennaio 2018, o in alcuni casi dal 1° gennaio 2019, risulteranno applicabili obbligatoriamente i seguenti principi contabili e modifiche di principi contabili, avendo anch’essi già concluso il processo di endorsement comunitario:
Ifrs 9 – Strumenti finanziari (Regolamento 2067/2016). Principio pubblicato dallo Iasb nella sua versione finale in data 24 luglio 2014 al termine di un processo pluriennale volto alla sostituzione dell’attuale Ias 39. Il nuovo principio deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.
Il principio introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. In particolare, per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione,
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sostituendo le diverse regole previste dallo Ias 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività finanziaria valutata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste variazioni siano dovute alla variazione del merito creditizio dell’emittente della passività stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate nel prospetto del conto economico complessivo e non più nel conto economico. Un’altra modifica significativa riguarda, inoltre, le modalità di rilevazione delle differenze di valutazione nel caso in cui vengano riviste le stime di pagamenti o riscossioni in relazione a attività finanziaria e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Il nuovo approccio prevede, infatti, che la rettifica sia rilevata come provento o onere nell’utile (perdita) d’esercizio.
Il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses utilizzato dallo Ias 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Il principio prevede che tale criterio di valutazione si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value tramite altre componenti di conto economico complessivo, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali. È in corso di valutazione l’impatto sui dati economico-finanziari dell’applicazione dell’IFRS 9.
Ifrs 16 – Leases (Regolamento 1986/2017). Principio pubblicato dallo Iasb in data 13 gennaio 2016, destinato a sostituire il principio Ias 17 - Leasing, nonché le interpretazioni Ifric 4 - Determinare se un accordo contiene un leasing, Sic 15 - Leasing operativo - Incentivi e Sic 27 - La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing.
Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease e introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l’identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall’uso del bene e il diritto di dirigere l’uso del bene sottostante il contratto.
Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l’iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell’attivo, con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i low-value assets e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo standard non comprende modifiche significative per i locatori.
Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un’applicazione anticipata, solo per le Società che hanno già applicato l’Ifrs 15 – Ricavi da contratti con clienti.
È in corso di valutazione l’impatto sui dati economico-finanziari dell’applicazione dell’IFRS 16.
Modifiche all’Ifrs 2 – Pagamenti basati su azioni (Regolamento 289/2018). In data 20 giugno 2016 lo Iasb ha pubblicato il documento‚ Classification and measurement of share-based payment transactions‛. Le modifiche forniscono alcuni chiarimenti in relazione alla contabilizzazione degli effetti delle vesting conditions in presenza di cash-settled share-based
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payments, alla classificazione di share-based payments con caratteristiche di net settlement e alla contabilizzazione delle modifiche ai termini e condizioni di uno share-based payment che ne modificano la classificazione da cashsettled a equity-settled. Le modifiche sono applicabili a partire dal 1° gennaio 2018, ma è consentita l’applicazione anticipata. Il presente principio non dovrebbe generare impatti rilevanti sul bilancio di ASA Group.
Modifiche allo Ias 40 – Investimenti immobiliari (Regolamento 400/2018). Documento emesso dallo Iasb in data 8 dicembre 2016. Le modifiche, applicabili a partire dal 1° gennaio 2018, chiariscono i requisiti relativi ai trasferimenti in acquisto o vendita di investimenti immobiliari. Allo stato attuale il presente principio non è applicabile per ASA Group.
Modifiche all’Ifrs 9 – Strumenti finanziari (Regolamento 498/2018). Documento emesso dallo Iasb in data 12 ottobre 2017, applicabile dal 1° gennaio 2019 con applicazione anticipata consentita. Le modifiche consentono alle società di valutare particolari attività finanziarie prepagate con la c.d. negative compensation al costo ammortizzato o al fair value con variazioni delle altre componenti di conto economico complessivo se viene soddisfatta una condizione specifica, anziché al fair value a conto economico. Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell’introduzione di queste modifiche sul bilancio della Società.
Modifiche all’Ifrs 4 – Applicazione dell’Ifrs 9 - Strumenti finanziari e Ifrs 4 - Contratti assicurativi (Regolamento 1988/2017). Il documento, pubblicato dallo Iasb in data 12 settembre 2016, contiene una serie di modifiche che hanno l’obiettivo di chiarire le problematiche relative alla temporanea volatilità dei risultati esposti nel bilancio derivanti dall’applicazione del nuovo principio Ifrs 9, prima che avvenga la sostituzione da parte dello Iasb dell’attuale Ifrs 4 ancora in fase di predisposizione. Le modifiche sono applicabili a partire dal 1° gennaio 2018, ma è consentita l’applicazione anticipata.
Non sono previsti effetti sul bilancio consolidato della Società correlati all’introduzione delle modifiche.
IFRS 15 (e successivi chiarimenti emessi il 12 aprile 2016) - Ricavi derivanti da contratti con i clienti. Tale principio è stato emesso a maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L’IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che rifletta il corrispettivo a cui l’entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente. Il principio fornisce un approccio più strutturato per la rilevazione e valutazione dei ricavi, sostituendo tutti gli attuali requisiti presenti negli altri IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi. L’IFRS 15 è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, con applicazione retrospettica piena o modificata. L’applicazione anticipata è consentita.
È in corso di valutazione l’impatto sui dati economico-finanziari dell’applicazione dell’IFRS 15.
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni non ancora omologati dall’Unione Europea
Sono in corso di recepimento da parte dei competenti organi dell’Unione Europea i seguenti principi, aggiornamenti ed emendamenti dei principi Ifrs (già approvati dallo Iasb), nonché le seguenti interpretazioni (già approvate dall’ Ifrs Ic):
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Ifric 22 – Operazioni in valuta estera e corrispettivi anticipati. L’interpretazione, pubblicata dallo Iasb in data 8 dicembre 2016 e applicabile dal 1° gennaio 2018, stabilisce quale tasso di cambio utilizzare nelle transazioni in valuta estera che prevedono corrispettivi pagati o incassati anticipatamente.
Ifric 23 – Incertezze sul trattamento fiscale. L’interpretazione, pubblicata dallo Iasb in data 7 giugno 2017 e applicabile dal 1° gennaio 2019, ha l’obiettivo di chiarire i requisiti in tema di recognition e measurement previsti dallo Ias 12 nell’ipotesi di incertezza normativa circa il trattamento delle imposte sui redditi.
In data 12 dicembre 2017 lo Iasb ha pubblicato il documento‚ Miglioramenti agli International Financial Reporting Standard: 2015-2017 Cycle‛. Tali miglioramenti comprendono modifiche a quattro principi contabili internazionali esistenti:
- Ifrs 3 – Aggregazioni aziendali. La modifica precisa che deve essere effettuata una nuova valutazione della partecipazione precedentemente detenuta in una joint operation quando si ottiene il controllo della stessa;
- Ifrs 11 – Accordi a controllo congiunto. Viene chiarito che non deve essere rivisto il valore della partecipazione precedentemente detenuta in una joint operation quando si ottiene il controllo congiunto dell’attività;
- Ias 12 – Imposte sul reddito. il miglioramento chiarisce che un’entità è tenuta a contabilizzare le imposte correlate al pagamento dei dividendi con le medesime modalità di questi ultimi;
- Ias 23 – Oneri finanziari. Viene richiesto di considerare come rientrante nell’indebitamento generico ogni prestito originariamente stipulato per realizzare uno specifico asset quando quest’ultimo è disponibile per l’utilizzo previsto o la vendita.
Le modifiche, applicabili dal 1° gennaio 2019 con applicazione anticipata consentita, chiariscono, correggono o rimuovono diciture o formulazioni ridondanti o conflittuali nel testo dei relativi principi.
Modifiche allo Ias 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture. Documento emesso dallo Iasb in data 12 ottobre 2017, applicabile dal 1° gennaio 2019 con applicazione anticipata consentita.
Le modifiche chiariscono che le società devono contabilizzare le partecipazioni a lungo termine in una società collegate o joint venture a cui non è applicato il metodo del patrimonio netto utilizzando le disposizioni dell’Ifrs 9.
Modifiche allo Ias 19 – Modifica del piano, riduzione o liquidazione. Documento emesso dallo Iasb in data 7 febbraio 2018 e applicabile a partire dal 1° gennaio 2019. Le modifiche specificano in che modo devono essere determinati gli oneri quando si verificano modifiche a un piano pensionistico a benefici definiti.
4 1
Per le seguenti modifiche ai principi e interpretazioni il processo di omologazione comunitario è invece sospeso:
Modifiche a Ifrs 10 e Ias 28 – Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Documento pubblicato dallo Iasb in data 11 settembre 2014 al fine di risolvere un conflitto tra i due citati principi in relazione alla cessione di un asset o di una società controllata ad una società collegata o joint venture, applicabile dal 1° gennaio 2016. Le modifiche introdotte prevedono che in caso di cessione o conferimento di asset o di una società controllata ad una società collegata o ad una joint venture, il valore dell’utile o della perdita da rilevare nel bilancio della cedente/conferente è da porre in relazione alla classificazione degli asset o della società controllata ceduti/conferiti come business, come definito dal principio Ifrs 3. Nel caso in cui la cessione/conferimento rappresenti un business, l’entità deve rilevare l’utile o la perdita sull’intera quota in precedenza detenuta; mentre, in caso contrario, l’entità deve rilevare la quota di utile o perdita relativa alla quota ancora detenuta dall’entità che deve essere eliminata.
3. STIME E ASSUNZIONI
La predisposizione dei bilanci consolidati richiede da parte degli Amministratori l’applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si fondano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull’esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze.L’applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la situazione patrimoniale-finanziaria, il conto economico ed il rendiconto finanziario, nonché l’informativa fornita.I risultati finali delle poste del bilancio consolidato per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni possono differire da quelli riportati nei bilanci delle singole società, a causa dell’incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nel conto economico del periodo in cui avviene la revisione di stima.Di seguito si riepilogano le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli Amministratori nell’elaborazione delle stime e per le quali una modifica delle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sul bilancio:
• Attività non correnti: il Gruppo rivede periodicamente il valore contabile di immobili, impianti e macchinari, delle attività immateriali, delle partecipazioni in società collegate e delle altre attività non correnti, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione al fine di determinarne il valore recuperabile. L’analisi di recuperabilità del valore contabile è generalmente svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall’utilizzo o dalla vendita dell’attività e adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un’attività non corrente ha subito una perdita di valore, il Gruppo rileva una svalutazione pari all’eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l’uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai flussi di cassa insiti nei più recenti piani aziendali.
• Attività per imposte anticipate: il Gruppo presenta attività per imposte anticipate su differenze temporanee deducibili e benefici fiscali teorici per perdite riportabili a nuovo che
4 2
sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. La valutazione della recuperabilità delle attività per imposte anticipate, rilevate in relazione sia a perdite fiscali utilizzabili in esercizi successivi sia a differenze temporanee deducibili, tiene conto della stima dei redditi imponibili futuri e si basa su una prudente pianificazione fiscale.
• Fondo obsolescenza magazzino: riflette la stima del management sulle perdite di valore attese in relazione alle rimanenze, determinate sulla base delle esperienze passate. Eventuali andamenti anomali dei prezzi di mercato potrebbero ripercuotersi in future svalutazioni del magazzino. Si segnala che, a seguito di analisi dettagliate, il management non ha ritenuto necessario alcun accantonamento alle date del 31 dicembre 2014 e 2015.
• Fondo svalutazione crediti: la recuperabilità dei crediti viene valutata tenendo conto del rischio di inesigibilità degli stessi e della loro anzianità.
• Trattamento di fine rapporto e benefici verso i dipendenti: i fondi per benefici ai dipendenti e gli oneri finanziari netti sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l’uso di stime ed assunzioni per la determinazione del valore netto dell’obbligazione. La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come il tasso di sconto e i tassi di crescita delle retribuzioni e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l’uso di parametri di natura demografica, come i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti.
• Passività potenziali: il Gruppo accerta una passività a fronte di contenziosi e cause legali in corso quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l’ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l’ammontare, tale fatto è riportato nelle note illustrative al bilancio. Le cause possono riguardare problematiche legali e fiscali complesse, soggette ad un diverso grado d’incertezza a fronte del quale è possibile che il valore dei fondi possa variare a seguito di futuri sviluppi nei procedimenti in corso. Il Gruppo monitora lo status delle cause in corso e si consulta con i propri consulenti ed esperti in materia legale per meglio prevedere le probabili passività.
• Ammortamenti: i cambiamenti nelle condizioni economiche dei mercati, nella tecnologia e nello scenario competitivo potrebbero influenzare significativamente la vita utile degli immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali e potrebbero comportare una differenza nelle tempistiche del processo di ammortamento, con conseguente riflesso sui costi per ammortamento.
• Imposte sul reddito: sono determinate in ciascun Paese in cui il Gruppo opera secondo una prudente interpretazione delle normative fiscali vigenti.
4. PRINCIPALI CLIENTI
In accordo con quanto previsto dall’IFRS 8, paragrafo 34, si precisa che negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016 risultava un unico cliente, Hochdorf Swiss Nutrition AG, che ha generato per il Gruppo ricavi superiori al 10% del totale dei ricavi consolidati.
4 3
5. NOTE ALLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA
5.1 IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI
La voce “Immobilizzazioni materiali” ammonta ad Euro 56.974 migliaia al 31 dicembre 2017 (Euro 57.118 migliaia al 31 dicembre 2016).
La tabella seguente riporta la composizione e la movimentazione delle voci immobili, impianti e macchinari per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016:
La categoria “fabbricati e migliorie su beni di terzi” al 31/12/2017 include principalmente immobili adibiti ad attività produttiva e installazioni eseguite sugli immobili di proprietà del Gruppo. Tali immobili sono ubicati a Falciano (Repubblica di San Marino), dove ASA San Marino SpA svolge la propria attività industriale; in Italia a Rovato (BS), Chignolo Po (PV) e a Conversano
(in migliaia di euro)
Valori netti al 1° gennaio 2016
InvestimentiDismissioniAltri movim. / Riclassifiche
Terreni
9.022 30.182 9.071 299 431 2.751 51.756
574 55 3.115 224 148 2.595 6.711- - (1.021) (5) (4) - (1.030)- 423 4.353 663 (601) (3.859) 979
Fabbricati emigliorie subeni di terzi
Impianti emacchinari
Attrezzatureindustriali e commerciali
Altri beni Immobilizzazioniin corsoe acconti
Totale
Costo Storico al 1° gennaio 2016 9.022 34.491 34.746 3.663 3.130 2.751 87.803
Costo Storico al 31 dicembre 2016
AmmortamentiDismissioniAltri movim. / Riclassifiche
9.641 39.681 51.790 4.784 3.166 2.137 111.199
- 874 2.348 213 110 - 3.545- (68) (868) (5) (3) - (944)- 1.014 1.430 441 (412) - 2.473
Fondi ammortamento al 1° gennaio 2016 - 4.309 25.675 3.364 2.699 - 36.047
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2016 - 8.281 38.676 4.237 2.887 - 54.081Valori netti al 31 dicembre 2016 9.641 31.400 13.114 547 279 2.137 57.118
Costo Storico al 1° gennaio 2017 9.641 39.681 51.790 4.784 3.166 2.137 111.199
InvestimentiDismissioniAltri movim. / Riclassifiche
- 112 2.902 138 141 1.423 4.716- - (1.557) (59) (129) - (1.745)47 (214) (37) - - (918) (1.122)
Costo Storico al 31 dicembre 2017 9.688 40.178 53.018 4.863 3.176 2.645 113.568Fondi ammortamento al 1° gennaio 2017 - 8.281 38.676 4.237 2.887 - 54.081
Effetto conversione - 599 (80) - (2) 3 520
AmmortamentiDismissioniAltri movim. / Riclassifiche
- 863 2.522 221 117 - 3.723- - (784) (40) (122) - (946)- (214) - - 2 - (212)
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2017 - 8.928 40.366 4.418 2.882 - 56.594Valori netti al 31 dicembre 2017 9.688 31.250 12.652 445 294 2.645 56.974
Effetto conversione - (2) (48) - (2) - (52)
Operazioni straordinarie 45 4.712 10.597 239 493 650 16.736
Operazioni straordinarie - 2.152 10.091 224 493 - 12.960
4 4
(BA), dove ASA Italia Srl svolge parte della sua attività, e ad Imperia (IM), ove è presente un terreno edificabile; in Svizzera ad Ermatingen, nel cantone di Thurgau e nel Regno Unito a Liverpool ove le controllate estere, L. Sauter e Central Tin Containers esercitano la propria attività produttiva.Gli immobili di Rovato e Conversano oltre ad un terreno edificabile a Chiusanico (IM) sono di proprietà di ASA Servizi Srl. mentre l’immobile di Chignolo PO (PV) è di proprietà di Asa Italia Srl.Nella categoria “impianti e macchinari” sono inclusi principalmente gli impianti di assemblaggio degli imballi metallici, i macchinari per produzione di fondi e coperchi (presse), i macchinari per il taglio dei coils in fogli, le macchine per la stampa litografica e quelle per il taglio dei fogli di B.S.E litografata in fascette (cesoie).
Nel corso del 2017 si è conclusa, con il trasferimento di 3 linee di assemblaggio da ASA San Marino ad ASA Italia, la localizzazione, nell’ambito del progetto “Hub & Spoke” , presso gli stabilimenti periferici del processo finale (assemblaggio) della produzione di imballaggi metallici. Gli incrementi dell’esercizio, riferiti principalmente alle categorie Impianti e macchinari ed Immobilizzazioni in corso sono collegati prevalentemente agli investimenti effettuati dalle società controllate Asa Italia Srl e Central Tin Containers.
5.2 ATTIVITÀ IMMATERIALI
La voce “Attività immateriali” ammonta ad Euro 3.220 migliaia al 31 dicembre 2017 (Euro 3.276 migliaia al 31 dicembre 2016).
La tabella seguente riporta la composizione e la movimentazione delle attività immateriali per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016:
La voce “Avviamento” è, quasi esclusivamente, relativa alla differenza tra il prezzo pagato nel novembre 2015 agli ex soci della Central Tin Containers Ltd ed il fair value delle attività e passività acquistate.In base alle risultanze dell’impairment test effettuato dal management, il valore dell’avviamento risulta recuperabile.
RiclassificheInvestimentiAmmortamenti
Avviamento
2.567
66--
Diritti di brevettoindustriale eutilizzazioneopere d’ingegno
1
62(5)
Altreimmobilizzazioniimmateriali
743
(195)24(58)
Totale
3.318
-92(134)
Valori netti al 1° gennaio 2016
Concesioni,licenze, marchie diritti simili
7
12366(71)
(in migliaia di euro)
InvestimentiAmmortamenti
2.633
--
4
-(3)
514
23(63)
3.276
87(143)
Valori netti al 31 dicembre 2016 125
64(77)
2.633 1 474 3.220Valori netti al 31 dicembre 2017 112
4 5
Nella voce “altre immobilizzazioni immateriali” sono compresi gli oneri pluriennali, oltre alla capitalizzazione di costi relativi a licenze informatiche.
5.3 ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE
La voce “Attività per imposte anticipate” ammonta ad Euro 858 migliaia al 31 dicembre 2017 (Euro 725 migliaia al 31 dicembre 2016).
La tabella seguente riporta la composizione e la movimentazione delle attività per imposte anticipate per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016:
L’incremento delle attività per Imposte anticipate è principalmente relativo alla rilevazione dell’effetto fiscale differito collegato all’eliminazione delle plusvalenze intercompany realizzate su cessioni cespiti.
5.4 PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ COLLEGATE
La voce “Partecipazioni in società collegate” ammonta ad Euro 36 migliaia al 31 dicembre 2017 (Euro 35 migliaia al 31.12.2016) e si riferisce alla partecipazione nella società collegata Marsilio Srl valutata con il metodo del patrimonio netto.
IncrementiOperazioni straordinarie
Valori al 1° gennaio 2016
(in migliaia di euro)
Decrementi
IncrementiDecrementi
Valori al 31 dicembre 2016
FondoTFR
19
-
0
(19)
3-
3Valori al 31 dicembre 2017
Plusvalenze intercompany
75
148-
223
120-
343
Fondo svalutazione crediti
6
--
0
(6)
--
0
Profit inintercompanystocks
10
426-
434
(2)
--
434
Altre
41
275
68
(5)
10-
78
Totale attivitàper imposteanticipate
151
6015
725
(32)
133-
858
4 6
5.5 ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI
La voce “Altre attività non correnti” ammonta ad Euro 229 migliaia al 31 dicembre 2017 (Euro 225 migliaia al 31 dicembre 2016).
Di seguito si riporta il prospetto di dettaglio delle altre attività non correnti al 31 dicembre 2017 e 2016 :
I crediti verso altre imprese sono costituiti da crediti verso la partecipata Marsilio Srl.
I depositi cauzionali sono stati versati a terzi a fronte di affitti passivi di immobili, utenze e per pratiche di importazione (L. Sauter Verpackungsprodukte).
Le partecipazioni in altre imprese si riferiscono a quote di partecipazione in vari consorzi collegati con l’attività svolta dal Gruppo (CONAI, Cons. Acciai ecc.).
5.6 RIMANENZE
La voce “Rimanenze” ammonta ad Euro 26.130 migliaia al 31 dicembre 2017 (Euro 23.843 migliaia al 31 dicembre 2016).
Di seguito si riporta il prospetto di dettaglio delle rimanenze al 31 dicembre 2017 e 2016:
(in migliaia di euro)
Altre attività non correntiCrediti verso altre impreseDepositi cauzionaliPartecipazioni in altre imprese
al 31 Dicembre
9611613
Totale altre attività non correnti 225
2016
9612013
229
2017
(in migliaia di euro)
RimanenzeMaterie primeSemilavoratiProdotti finiti
al 31 Dicembre
7.64212.7453.456
Totale rimanenze 23.843
2016
7.70614.3754.049
26.130
2017
4 7
L’incremento del saldo delle rimanenze al 31 dicembre 2017 rispetto al 31 dicembre 2016 (principalmente nei semilavorati) è riconducibile ai maggiori approvvigionamenti intervenuti a ridosso della chiusura dell’esercizio ed è propedeutico ad assolvere la programmazione della produzione riferita agli ordini in evasione in corso.
5.7 CREDITI COMMERCIALI
La voce “Crediti commerciali” ammonta ad Euro 27.241 migliaia al 31 dicembre 2017 (Euro 24.124 migliaia al 31 dicembre 2016), al netto del relativo fondo svalutazione crediti.
Di seguito si riporta il prospetto di dettaglio dei crediti commerciali al 31 dicembre 2017 e 2016:
L’ incremento del totale dei crediti commerciali nell’esercizio in esame è dovuto sia alla riduzione del fondo svalutazione crediti, (rilasciato a conto economico in quanto eccedente rispetto agli effettivi rischi), che all’allungamento, nell’ambito delle politiche commerciali, delle condizioni di pagamento praticate alla clientela. L’effetto di quest’ultimo è stato solo parzialmente compensato dalla diminuzione dei saldi scaduti nei crediti verso clienti, per effetto della politica di maggiore controllo sui crediti messa in pratica dalla Direzione del Gruppo negli ultimi anni.
La voce “crediti commerciali ceduti”, rispettivamente pari ad Euro 7.117 migliaia al 31 dicembre 2017 ed Euro 6.777 migliaia al 31 dicembre 2016, si riferisce alla quota corrente di crediti ceduti a due società di factoring. Tali crediti vengono mantenuti iscritti in bilancio in quanto non si sono verificate tutte le condizioni richieste dallo IAS 39 per la loro derecognition dall’attivo patrimoniale. Nelle passività finanziarie vengono evidenziati gli importi ricevuti dalle società di Factoring a titolo di anticipazioni a fronte delle suddette cessioni. Si segnala che il Gruppo ricorre a politiche di assicurazione dei crediti commerciali, già dal 2014, e tale attività è in costante aumento riguardo ai clienti con volumi significativi di fatturato. Per i crediti di incerta esigibilità, per i quali sono state avviate pratiche legali per l’incasso, e per alcuni crediti verso clienti con un potenziale minor grado di esigibilità, sono stati stanziati appositi fondi svalutazione fino alla concorrenza del valore di presumibile realizzo determinato in modo analitico per ciascuna posizione creditoria.
(in migliaia di euro)
Crediti commercialiCrediti commerciali (valore nominale)Fondo svalutazione creditiCrediti commerciali ceduti
al 31 Dicembre
18.508(1.161)6.777
Totale crediti commerciali 24.124
2016
20.687(563)7.117
27.241
2017
4 8
La tabella di seguito riporta il prospetto di movimentazione del fondo svalutazione crediti per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016:
Gli utilizzi del fondo svalutazione crediti nell’esercizio 2016 si riferiscono a situazioni creditorie per le quali il Gruppo ha determinato l’esistenza degli elementi per lo stralcio della posizione.Nel corso dell’esercizio il Gruppo ha inoltre incassato alcuni crediti incagliati che erano stati precedentemente svalutati mediante l’appostazione di uno specifico fondo; l’eccedenza è stata pertanto rilasciata a conto economico.
5.8 ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI
La voce “Altre attività correnti” ammonta ad Euro 2.861 migliaia al 31 dicembre 2017 (Euro 2.296 migliaia al 31 dicembre 2016).
Di seguito si riporta il prospetto di dettaglio delle altre attività correnti al 31 dicembre 2017 e 2016:
(in migliaia di euro)
AccantonamentiUtilizziModifica perimentro consolidamento
Fondo svalutazione crediti
774(769)37
Valori al 31 dicembre 2016 1.160
(in migliaia di euro)
Altre attività correntiCrediti tributariAnticipi a fornitoriMerce da ricevere
al 31 Dicembre
1.403158200
Totale altre attività correnti 2.296
2016
1.594432260
2.861
2017
Valori al 1° gennaio 2016 1.118
AccantonamentiUtilizziRilasci
16(13)(600)
Valori al 31 dicembre 2017 563
Ratei e Risconti attiviAltri crediti
358177
327248
4 9
I crediti tributari sono costituiti principalmente da crediti IVA e imposta monofase e da acconti versati, in base alle normative fiscali vigenti nei Paesi in cui operano le varie società del Gruppo, a titolo di imposte sul reddito d’impresa per l’esercizio 2017. L’incremento registrato nella voce “crediti tributari”, rispetto all’esercizio precedente, è dovuto in misura prevalente al maggior credito rilevato da ASA San Marino per imposta monofase a rimborso.
5.9 DISPONIBILITA’ LIQUIDE ED EQUIVALENTI
La voce “Disponibilità liquide ed equivalenti” ammonta ad Euro 360 migliaia al 31 dicembre 2017 (Euro 836 migliaia al 31 dicembre 2016).
Di seguito si riporta il prospetto di dettaglio delle disponibilità liquide ed equivalenti al 31 dicembre 2017 e 2016:
I depositi bancari rappresentano temporanee eccedenze di liquidità in essere sui conti correnti del Gruppo alla fine dell’esercizio. Il decremento registrato nel totale disponibilità liquide ed equivalenti è dovuto alla normale operatività nella gestione di tesoreria.
Di seguito si riporta la suddivisione per valuta della voce disponibilità liquide ed equivalenti al 31 dicembre 2017 e 2016:
Al 31 dicembre 2017 e 2016 non esistono vincoli o limitazioni all’utilizzo delle disponibilità liquide di Gruppo.
(in migliaia di euro)
Disponibilità liquide ed equivalentiDepositi bancariDenaro e valori in cassa
al 31 Dicembre
79541
Totale disponibilità liquide ed equivalenti 836
2016
34614
360
2017
(in migliaia di euro)
CHFGBP
al 31 Dicembre
34106
Totale 836
2016
-111
360
2017
EUR 696249
5 0
5.10 PATRIMONIO NETTO
La voce “Patrimonio netto” ammonta ad Euro 30.709 migliaia al 31 dicembre 2017 (Euro 27.667 migliaia al 31 dicembre 2016).
Di seguito si riporta il prospetto di dettaglio della voce “Patrimonio netto” al 31 dicembre 2017 e 2016:
La tabella seguente riporta la composizione e la movimentazione del patrimonio netto per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016:
(in migliaia di euro)
Patrimonio nettoCapitale socialeAltre riserve Riserva di conversione
al 31 Dicembre
1.60016.013(192)
Totale Patrimonio netto di Gruppo 27.667
2016
1.60015.138(512)
30.709
2017
Riserva per prima adozione principi contabili IAS / IFRS Riserva IAS 19 Altre
19.367(86)(3.076)
19.367(93)(3.624)
Utili portati a nuovoUtili di Gruppo
2.0508.004
10.0543.917
(in migliaia di euro)
Al 1° gennaio 2016
Utile dell’esercizio precedenteDividendi
Capitale sociale
1.600
Riserva di conversione
(130)
Riserva perprima adozioneprincipi contabiliIAS/IFRS
19.367
Riserva IAS 19
(41)
Altre
(2.568)
(500)
Utili portati a nuovo
735
1.315
Utile (perdita)di Gruppo
1.315
(1.315)
Patrimonionettoattribuibileal Gruppo
20.278
0(500)
Riserve
Utile complessivo dell’esercizioRiserva di conversione (62)
8.004 8.004(62)
Movimento della riserva IAS 19Altri movimenti
(45)(8)
(45)(8)
Al 31 dicembre 2016
Utile dell’esercizio precedenteDividendi
1.600 (192) 19.367 (86) (3.076)
(750)
2.050
8.004
8.004
(8.004)
27.667
0(750)
Utile complessivo dell’esercizioRiserva di conversione (320)
3.917 3.917(320)
Movimento della riserva IAS 19Altri movimenti
(7)202
(7)202
Al 31 dicembre 2017 1.600 (512) 19.367 (93) (3.624) 10.054 3.917 30.709
5 1
Il capitale sociale della Capogruppo ASA San Marino SpA di Euro 1.599.600 è suddiviso in n. 1.599.600 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 1,00 cadauna ed è interamente sottoscritto e versato.
La “riserva di conversione” si genera dal processo di traduzione dei bilanci delle società estere con valuta funzionale diversa dall’Euro.
All’interno della voce “Altre riserve” sono principalmente iscritti gli effetti derivanti dalla prima adozione dei principi contabili IFRS effettuata con riferimento al 1 gennaio 2014 oltre che la riserva negativa maturata dalla business combination under common control a seguito del consolidamento del “sub-gruppo” Co.pro.met nell’esercizio 2014.
Di seguito si riporta il prospetto di riconciliazione del Patrimonio netto e del risultato di esercizio della controllante con i corrispondenti valori consolidati al 31 dicembre 2017:
(in migliaia di euro)
ASA San MarinoPatrimonio Netto e risultato società controllate
al 31 Dicembre 2017
3.650330
Totale P.N. e risultato aggregato 3.980
Utile d’esercizio
16.42621.811
38.237
Patrimonio Netto
Eliminazione delle partecipazioniValutazione delle partecipazioni collegateIAS 17 – Leasing
-(82)
Totale scritture di consolidamento (63)
272.828
(7.528)Totale Bilancio consolidato 3.91730.709
Allocazione plusvalori emersi in FTAEliminazione utili infragruppoAltre scritture di consolidamento
87233
(10.228)(156)
(1)(16.864)
(300)16.865
5 2
5.11 PASSIVITA’ FINANZIARIE
Le voci “Passività finanziarie non correnti” e “Passività finanziarie correnti” ammontano rispettivamente ad Euro 18.870 migliaia ed Euro 30.300 migliaia al 31 dicembre 2017 (rispettivamente, Euro 16.281 migliaia ed Euro 33.832 migliaia al 31 dicembre 2016).
Di seguito si riporta il prospetto di dettaglio delle passività finanziarie, correnti e non correnti, al 31 dicembre 2017 e 2016:
Mutui e finanziamenti a medio lungo termineDi seguito si riporta il prospetto di movimentazione dei mutui e finanziamenti per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016:
(in migliaia di euro)
Passività finanziarie non correntiQuota a lungo termine di mutui e finanziamenti oltre 12 mesiAltri finanziamenti a lungo terminePassività finanziarie per contratti di leasing
al 31 Dicembre
12.5361113.634
Totale passività finanziarie non correnti 16.281
2016
15.513-3.298
18.870
2017
Altri debiti finanziari non correnti -60
Passività finanziarie correntiQuota a breve termine di mutui e finanziamenti oltre 12 mesiAltri finanziamenti a breve terminePassività finanziarie per contratti di leasing
1.71623.374327
Totale passività finanziarie correnti 33.832
3.10618.034336
30.300
Altri debiti finanziari correnti 8.4158.824
(in migliaia di euro)
Accensione finanziamentiRimborsiRiclassifiche
Totale mutui e finanziamenti
6.171(7.710)-
Valori al 31 dicembre 2016 14.252
Valori al 1° gennaio 2016 15.791
Riclassifiche da lungo a breve -
RimborsiRiclassificheRiclassifiche da lungo a breve
(1.796)(45)-
Valori al 31 dicembre 2017 18.619
Effetto conversione (23)
Accensione finanziamenti 6.231
Quota a breve termine di mutui e finanziamenti oltre 12 mesi
- (2.076) -
1.716
2.076
1.716
(1.661) (45) 1.353
3.106
(2)
1.745
Quota a lungo termine di mutui e finanziamenti oltre 12 mesi
6.171 (5.634) -
12.536
13.715
(1.716)
(135) - (1.353)
15.513
(21)
4.486
5 3
La tabella seguente riporta il prospetto di dettaglio dei mutui e finanziamenti a medio lungo termine in essere al 31 dicembre 2017 e 2016 :
Tutti i finanziamenti a medio lungo termine sono stipulati in Euro, ad eccezione di quello concesso da Thurgauer Kantonal Bank, espresso in Franchi svizzeri, e quello con Barclays, espresso in Sterline inglesi.
Altri finanziamenti a breve termineDi seguito si riporta il prospetto di dettaglio degli altri finanziamenti a breve termine in essere al 31 dicembre 2017 e 2016:
Gli altri finanziamenti a breve termine sono relativi principalmente a linee di credito autoliquidanti per sconto di fatture e di Ri.Ba. e, in misura inferiore, ad utilizzo di linee “finimport” finalizzate al pagamento dei fornitori esteri di materie prime.
(in migliaia di euro)
Altri finanziamenti a breve termineUnicredit S.p.A.Cassa Risp. Forli’ e RomagnaB.co BPM (già Banco Popolare)
al 31 Dicembre
3.5974.7471.704
2016
3.1404.9441.917
2017
B.ca Agr. Comm.le Rep. S. Marino 5.3797.218
(in migliaia di euro)
Mutui e finanziamenti
al 31 Dicembre 2017
Di cui quota corrente
2016Di cui quota corrente
2017Tassoapplicato
Scandenza
Thurgauer Kantonal Bank. Ind.taBanca Agricola Commerciale 2019Banca Sammarinese Investimenti 2022Banco BPM 2027Barclays Bank . 2029Cassa dei Risparmi di Forli e Romagna 2027Cassa di Risparmio di San Marino nr. 5100315 2024Cassa di Risparmio di San Marino nr. 92974 2018Cassa di Risparmio di San Marino nr. 92975 2018
Totale mutui e finanziamenti
VariabileVariabileVariabileVariabileFissoFissoVariabileVariabileVariabile
5.1441.8911.3072.3095821.9545.08962281
18.619
-1.3272812344318369562281
3.106
5.202-1.576-646-5.762187834
14.252
--269-43-673126560
1.716
EUREUREUR
Valuta
EURCassa di Risparmio Rep. S. MarinoBanca di San MarinoB.ca Samm.se d’Investimenti
3.0152.6971.104
4625-
Barclays Bank 1.134744
EUREUREURGBP
Altri istituti bancari 92-EUR
Totale altri finanziamenti a breve termine 18.034 23.374
5 4
Passività finanziarie per contratti di leasingLe passività finanziarie per contratti di leasing, correnti e non correnti, si riferiscono al debito verso società di leasing, per due contratti sottoscritti dalla Capogruppo per la locazione di un immobile sito in località Falciano (RSM), ove è stato allestito il centro di taglio coils, e di una linea di taglio ad esso funzionale.
Altri debiti finanziariGli altri debiti finanziari correnti, ammontanti a Euro 8.824 migliaia, sono costituiti a) da un finanziamento (erogato in CHF) per un controvalore di Euro 2.473 migliaia concesso alla società L. Sauter Verpackungsprodukte AG dal precedente socio di maggioranza della società Blechverpackungen Louis Sauter AG, ora appartenente al gruppo; b) da un finanziamento (erogato in GBP) per un controvalore di Euro 107 migliaia concesso alla società Central Tin Containers Ltd da Aldermore Asset Finance c) dai debiti verso le società di factoring BPER Factor (Euro 3.921 migliaia) e UBI Factor (Euro 2.383 migliaia) per effetto della cessione di crediti relativi a vendita di beni; tali crediti, pur essendo stati ceduti, vengono mantenuti iscritti in bilancio in quanto non si sono verificate tutte le condizioni richieste dallo IAS 39 per la loro derecognition dall’attivo. Si veda in merito anche la precedente Nota 5.7 - “Crediti Commerciali”.
5.12 PASSIVITA’ PER IMPOSTE DIFFERITE
La voce “Passività per imposte differite” ammonta ad Euro 4.199 migliaia al 31 dicembre 2017 (Euro 4.036 migliaia al 31 dicembre 2016).
La tabella seguente riporta la composizione e la movimentazione delle passività per imposte differite per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016:
Le “operazioni straordinarie” del 2016 si riferiscono all’acquisizione di Crown Speciality Packaging Italia Srl, variata in ASA Packaging Srl e poi fusa in Asa Italia Srl .
Incrementi Operazioni straordinarieDecrementi
Immobili, impianti e macchinari
3.573
60 - (175)
Altre
-
- 578 (9)
Passività per imposte differite
3.582
60578(184)
Valori al 1° gennaio 2016
Attività immateriali
9
- - -
(in migliaia di euro)
IncrementiDecrementi
3.458
83 (93)
569
197 (38)
4.036
290(131)
Valori al 31 dicembre 2016 9
10 -
RiclassificheEffetto conversione
(120)
117 4
-4
3 -
3.328 849 4.199Valori al 31 dicembre 2017 22
5 5
5.13 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO E BENEFICI VERSO I DIPENDENTI
La voce “Trattamento di fine rapporto e benefici verso i dipendenti” ammonta ad Euro 2.099 migliaia al 31 dicembre 2017 (Euro 2.291 migliaia al 31 dicembre 2016).
La tabella seguente riporta la movimentazione negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016:
Gli utilizzi dei fondi sono per la parte più rilevante riconducibili ai pagamenti che ASA San Marino SpA effettua ogni anno, a favore dei propri dipendenti, di quanto accantonato l’anno precedente in osservanza della norma sammarinese relativamente ad un’indennità assimilabile al Trattamento di Fine Rapporto italiano, e in misura inferiore a fronte di personale, in forza alla società operativa italiana del Gruppo, in uscita. L’attualizzazione dei benefici richiesta dallo IAS 19R è stata effettuata solamente sul TFR della società ASA Italia Srl, in quanto, come poc’anzi citato, il TFR di ASA San Marino viene liquidato nell’anno successivo a quello di maturazione.
5.14 FONDI PER RISCHI ED ONERI
La voce “Fondi per rischi e oneri correnti” ammonta ad Euro 181 migliaia al 31 dicembre 2017 (Euro 94 migliaia al 31 dicembre 2016) e si riferisce per Euro 110 migliaia ad un claim fiscale con l’Agenzia delle Entrate e per Euro 71 migliaia al fondo indennità suppletiva degli agenti.
5.15 DEBITI COMMERCIALI
La voce “Debiti commerciali” ammonta ad Euro 24.536 migliaia al 31 dicembre 2017 (Euro 21.553 migliaia al 31 dicembre 2016).
I debiti commerciali sono principalmente relativi a transazioni per l’acquisto di materie prime, di componenti e di servizi per trasporto, lavorazioni e assistenza tecnica.
(in migliaia di euro)
Attualizzazione beneficiAltri movimenti
45(387)
Valori al 31 dicembre 2016 2.291
Fondi relativi al personale
Valori al 1° gennaio 2016 1.629
Operazioni straordinarieUtilizzi
745(656)
Accantonamenti 915
UtilizziAttualizzazione benefici
(704)10
Valori al 31 dicembre 2017 2.099
Accantonamenti 502
5 6
5.16 ALTRE PASSIVITA’ CORRENTI
La voce “Altre passività correnti” ammonta ad Euro 7.015 migliaia al 31 dicembre 2017 (Euro 6.701 migliaia al 31 dicembre 2016).
Di seguito si riporta il prospetto di dettaglio delle altre passività correnti al 31 dicembre 2017 e 2016:
I debiti verso dipendenti si riferiscono alle retribuzioni del mese di dicembre 2017 liquidate nel mese di gennaio 2018, alla valorizzazione delle ferie maturate e non godute e ai premi al personale per la performance realizzata nell’esercizio.
I debiti verso Erario sono relativi alle imposte correnti e alle ritenute operate in qualità di sostituto di imposta, delle società rientranti all’interno del perimetro di consolidamento. I debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale sono principalmente relativi agli oneri sociali di varia natura da versare nel corso dell’esercizio successivo con riferimento alle retribuzioni del mese di dicembre, alla tredicesima mensilità e alle ferie maturate e non godute.
Gli acconti da cliente si riferiscono ad acconti ricevuti da cliente a fronte di prodotti finiti in corso di produzione al 31 dicembre 2017 e consegnati nell’esercizio successivo.
Gli altri debiti al 31 dicembre 2017 e 2016 sono principalmente riferibili ai contributi volontari trattenuti ai dipendenti, ai versamenti dei contributi al CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, e a contributi sindacali, da effettuare nel corso dell’esercizio successivo.
I ratei passivi comprendono principalmente ratei riferiti a canoni di leasing e a premi assicurativi.
I debiti verso soci, per Euro 37 migliaia, sono relativi a dividendi deliberati ma non ancora liquidati. Nel corso dell’esercizio 2017 ASA San Marino SpA ha pagato il saldo residuo, di Euro 24 migliaia, del prezzo di acquisto della partecipazione Co.Pro.Met., società fusa per incorporazione durante l’esercizio 2015.
(in migliaia di euro)
Altre passività correntiRatei e risconti passiviDebiti per acquisto partecipazioni Debiti verso soci
al 31 Dicembre
24924-
2016
170-37
2017
Debiti verso dipendenti 2.7512.750Debiti verso Erario Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza socialeAcconti ricevuti da clienti
1.927557839
2.290679652
Altri debiti 354437
Totale altre passività correnti 6.7017.015
5 7
6. NOTE AL CONTO ECONOMICO
Per una migliore comprensione dell’andamento economico e gestionale del Gruppo, si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla Gestione predisposta dagli Amministratori. Di seguito vengono forniti alcuni dettagli sulle principali voci presenti nel conto economico consolidato.
6.1 RICAVI
La voce “Ricavi” ammonta ad Euro 103.734 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Euro 104.294 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016). I ricavi conseguiti dalle aziende del Gruppo riguardano la vendita e commercializzazione di prodotti finiti, componenti e semilavorati. Non sono state effettuate vendite di beni e prestazioni di servizi riferibili ad attività diverse da quella caratteristica.
6.2 ALTRI PROVENTI
La voce “Altri proventi” ammonta ad Euro 2.824 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Euro 1.572 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016).
Il totale al 31 dicembre 2017, è costituito principalmente da contributi riconosciuti da parte dei clienti alle spese sostenute per la realizzazione o modifica di impianti litografici, da recuperi di costi diversi, da rimborsi ricevuti da compagnie assicurative e da plusvalenze.
6.3 ACQUISTI E CONSUMI DI MATERIE PRIME, SEMILAVORATI E PRODOTTI FINITI
La voce “Acquisti e consumi di materie prime, semilavorati e prodotti finiti” ammonta ad Euro 49.601 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Euro 49.554 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016).
Di seguito si riporta il prospetto di dettaglio degli acquisti e consumi di materie prime, semilavorati e prodotti finiti per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016:
(in migliaia di euro)
Acquisti e consumi di materie prime, semilavorati e prodotti finitiBanda stagnata, componenti, semilavorati e prodotti finitiInchiostri, vernici e altri materiali litograficiImballaggi, costi per dazi e spese doganali
Esercizio chiuso al 31 Dicembre
42.2133.5502.869
2016
41.8743.5953.173
2017
Materiali di consumo e vari 903944Altri materiali 1915
Totale acquisti e consumi di materie prime, semilavorati e prodotti 49.601 49.554
5 8
In linea con il sostanziale mantenimento, nell’esercizio 2017 rispetto all’esercizio 2016, dei ricavi di vendita non si rilevano, significative variazione nel totale degli acquisti e consumi di materie prime, semilavorati e prodotti finiti.
6.4 COSTI PER SERVIZI
La voce “Costi per servizi” ammonta ad Euro 22.849 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Euro 22.736 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016).
Di seguito si riporta il prospetto di dettaglio dei costi per servizi per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016:
Fra i costi per altri servizi le principali voci si riguardano premi assicurativi, pulizie e smaltimento rifiuti, compensi ad amministratori, servizi bancari e spese per pubblicità e promozione prodotti.
6.5 COSTI PER IL PERSONALE
La voce “Costi per il personale” ammonta ad Euro 20.390 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Euro 20.797 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016).
Di seguito si riporta il prospetto di dettaglio dei costi per il personale per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016 :
(in migliaia di euro)
Costi per serviziTrasporti su vendite e acquistiManutenzioniConsulenze, agenti e altre prestazioni professionali
Esercizio chiuso al 31 Dicembre
7.9003.1311.161
2016
7.8172.8671.092
2017
Utenze 3.2713.281Lavorazioni effettuate presso terzistiPrestazioni per lavoro interinaleAltri servizi
1.0701.7024.501
1.4071.8634.522
Totale costi per servizi 22.73622.849
(in migliaia di euro)
Costi per il personale Salari e stipendiOneri socialiAccantonamenti fondi relativi al personale
Esercizio chiuso al 31 Dicembre
16.0333.849915
2016
15.7913.694905
2017
Totale costi per il personale 20.79720.390
5 9
La riduzione evidenziata sul “totale costi per il personale” è da ricondurre principalmente alla riduzione del numero dei dipendenti.
La tabella seguente riporta il numero medio e puntuale dei dipendenti suddivisi per categoria per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016:
6.6 ALTRI COSTI OPERATIVI
La voce “Altri costi operativi” ammonta ad Euro 3.894 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Euro 2.006 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016).
Di seguito si riporta il prospetto di dettaglio degli altri costi operativi per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016:
Gli altri “Oneri diversi” fanno principalmente riferimento a quote associative, a spese per cancelleria e materiali di consumo per ufficio e a piccola attrezzatura d’ufficio.
Il significativo incremento complessivo della voce “Altri costi operativi” rispetto al precedente esercizio è totalmente da imputare, ai costi per reclami da clienti, solo in parte compensato dalla riduzione di tutti gli altri costi componenti la suddetta voce.
Numero dipendentiDirigentiImpiegatiOperai
Esercizio chiuso al 31 Dicembre
991365
Fine esercizio
990363
Medio
Totale numero dipendenti 462 465
887356
Fine esercizio
883365
Medio
456 451
20162017
(in migliaia di euro)
Altri costi operativi Tasse e imposte indirettePerdite su creditiCosti per reclami da clienti
Esercizio chiuso al 31 Dicembre
388347298
2016
3611102.389
2017
Costi per il personale 537638Oneri diversi 435396
Totale altri costi operativi 3.894 2.005
6 0
L’incremento, di Euro 2.091 migliaia, registrato alla voce “Costi per reclami da clienti” è quasi esclusivamente relativo agli addebiti ricevuti dal cliente Hochdorf in merito ad un reclamo su una grossa fornitura di imballi per latte in polvere; nel corso dell’esercizio 2018, il Nostro gruppo ha comunque avviato delle trattative con le relative società assicurative per la copertura dei costi generati dal suddetto claim.
6.7 AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI / (RIVALUTAZIONI)
La voce “Ammortamenti e svalutazioni / (rivalutazioni)” ammonta ad Euro 3.882 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Euro 3.679 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016).
Di seguito si riporta il prospetto di dettaglio degli ammortamenti e svalutazioni / (rivalutazioni) per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016:
6.8 ACCANTONAMENTI
La voce “Accantonamenti netti” ammonta ad Euro 1.019 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Euro 774 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016).
Sono prevalentemente costituiti dall’accantonamento, effettuato da L. Sauter, a fondo rischi e oneri futuri di una quota del danno addebitatoci dal cliente Hochdorf a fronte di suo reclamo (di cui si fa menzione al punto 6.6).
6.9 PROVENTI FINANZIARI
La voce “Proventi finanziari” ammonta ad Euro 896 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Euro 90 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016).
Sono prevalentemente costituiti da utili su cambi realizzati e non e in misura secondaria, da commissioni per prestazioni di natura finanziaria.
(in migliaia di euro)
Ammortamenti e svalutazioni / (rivalutazioni)Ammortamento di immobili, impianti macchinari e attrezzatureAmmortamento di attività immaterialiSvalutazioni di crediti dell’attivo circolante
Esercizio chiuso al 31 Dicembre
3.545134-
2016
3.72314316
2017
Totale ammortamenti e svalutazioni / (rivalutazioni) 3.6793.882
6 1
6.10 ONERI FINANZIARI
La voce “Oneri finanziari” ammonta ad Euro 1.544 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Euro 2.189 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016).
Di seguito si riporta il prospetto di dettaglio degli oneri finanziari per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016:
La riduzione alla voce “oneri finanziari”, pari a 645 migliaia di Euro, è dovuta principalmente al significativo abbattimento degli interessi su mutui e su altri finanziamenti bancari e alla diminuizione delle differenze su cambi.I minori interessi pagati nell’esercizio in esame sono da ricondurre alle politiche intraprese dal gruppo per razionalizzare il ricorso all’indebitamento soprattutto in concomitanza dell’attuale trend di riduzione dei tassi di mercato.La diminuizione delle perdite su cambi è da ascrivere al beneficio di cui hanno usufruito le società che operano in paesi con una valuta diversa dall’Euro (L. Sauter verpackungsprodukte AG e Central Tin Containes Ltd) a seguito del rafforzamento delle loro rispettive valute nei confronti dell’Euro stesso.La voce “interessi su factoring” attiene alla stipula, da parte di ASA Italia SpA, di contratti di factoring con le società finanziarie BPER Factor SpA appartenente al gruppo Banca Popolare Emilia Romagna e UBI Factor. L’incremento registrato nel 2017 rispetto al 2016 è conseguenza del maggior volume di crediti fattorizzati rispetto all’esercizio precedente.
(in migliaia di euro)
Oneri finanziari Interessi passivi su mutuiInteressi passivi bancari Commissioni e spese bancarie
Esercizio chiuso al 31 Dicembre
66185888
2016
45451288
2017
Interessi passivi da debiti per leasing 116113Interessi su factoring 5188Perdite su cambi 338240Altri oneri finanziari 7749
Totale oneri finanziari 1.544 2.189
6 2
6.11 IMPOSTE SUL REDDITO
La voce “Imposte sul reddito” ammonta ad Euro 358 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Euro -20 migliaia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016).
Di seguito si riporta il prospetto di dettaglio delle imposte sul reddito per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016:
Le imposte correnti sono state calcolate in base alle diverse aliquote (al netto di incentivi o abbattimenti di imposte di cui si è beneficiato) vigenti nei Paesi in cui le società del Gruppo hanno il proprio domicilio fiscale e tenendo conto di eventuali perdite fiscali, come di seguito illustrato, con riferimento all’esercizio 2017:
• ASA San Marino SpA: imposta pari a 138 migliaia di Euro, aliquota 3,4% (aliquota ordinaria 17%, al netto degli incentivi per nuovi investimenti e per nuove assunzioni);
• ASA Italia SpA: imposte 272 migliaia di Euro, aliquota 27,9%;• ASA Servizi Srl: imposte 15 migliaia di Euro, aliquota 27,9%;• L. Sauter Verpackungs produkte AG : imposte 0 migliaia, aliquota fiscale pari al 15,44% (la
società ha chiuso l’esercizio in perdita);• Blechverpackungen Louis Sauter AG: imposte 0 migliaia, aliquota fiscale pari al 15,44% (la
società ha affrancato gli utili d’esercizio con l’utilizzo di perdite fiscali pregresse, che non sono state valorizzate quali imposte anticipate nel bilancio consolidato, in assenza di una pianificazione fiscale dettagliata che ne attesti con ragionevole certezza la possibilità di futuro recupero);
• Central Tin Containers Ltd. : imposte 0 migliaia, aliquota fiscale pari 19% (la società ha chiuso l’esercizio in perdita).
Le imposte differite sono riferite principalmente all’eliminazione di operazioni di vendita di beni materiali infragruppo, ad operazioni di leasing finanziario e alla rivalutazione operata su alcuni immobili di proprietà del Gruppo alla data di transizione ai principi contabili IFRS e nell’ambito della contabilizzazione della citata business combination under common control.Le imposte antipate sono state rilevate principalmente a fronte dell’elisione di plusvalenze conseguite all’interno del Gruppo e di rettifiche operate sul valore delle rimanenze di magazzino per tener conto del “profit in stock” in esse incorporato.
(in migliaia di euro)
Imposte sul redditoCorrentiDifferite Anticipate
Esercizio chiuso al 31 Dicembre
513(80)(453)
2016
42563(130)
2017
Totale imposte sul reddito dell’esercizio (20)358
6 3
7. INDEBITAMENTO FINANZIARIO
Di seguito si riporta il prospetto di dettaglio della composizione dell’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2017 e 2016:
8. GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI
Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla propria attività, in particolare riferibili alle seguenti fattispecie:
- Rischio di credito, derivante dalle operazioni commerciali o da attività di finanziamento;- Rischio di liquidità, relativo alla disponibilità di risorse finanziarie e all’accesso al mercato del
credito;- Rischio di mercato, nel dettaglio:
a) Rischio di cambio, relativo all’operatività in aree valutarie diverse da quelle di denominazione;b) Rischio di prezzo, dovuto a variazione del prezzo delle commodity.
Rischio di creditoLa gestione operativa del rischio credito è demandata alla funzione di credit management che opera sulla base di una credit policy che disciplina: (i) la valutazione della classe di merito dei clienti per la gestione dei limiti di affidamento e l’eventuale richiesta di adeguate garanzie bancarie o assicurative a supporto della concessione di dilazioni di pagamento; (ii) l’adozione di politiche di assicurazione del credito; (iii) il monitoraggio del saldo dei crediti e della relativa anzianità in modo che l’importo delle posizioni pendenti non sia significativo; (iv) il monitoraggio dei relativi flussi di
(in migliaia di euro)
Indebitamento finanziario nettoA. CassaB. Altre disponibilità liquideC. Titoli detenuti per la negoziazione
Esercizio chiuso al 31 Dicembre
427950
2016
143460
2017
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 360 837E. Crediti finanziari correnti 0 0
F. Debiti bancari correntiG. Parte corrente dell’indebitamento non correnteH. Altri debiti finanziari correnti
(23.374)(1.716)(8.742)
(18.034)(3.106)(9.160)
I. Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (30.300) (33.832)J. Indebitamento finanziario corrente netto (I) + (E) + (D) (29.940) (32.995)
K. Debiti bancari non correntiL. Obbligazioni emesseM. Altri debiti finanziari non correnti
(12.647)0(3.634)
(15.513)0(3.358)
N. Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (18.871) (16.281)O. Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (48.811) (49.276)
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incasso attesi; (v) le opportune azioni di sollecito; (vi) le eventuali azioni di recupero.Le svalutazioni sono effettuate su percentuali dello scaduto, basate su serie storiche di insolvenze, ad eccezione di eventuali svalutazioni effettuate su specifici crediti in contenzioso. La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo alla fine dell’esercizio è rappresentata principalmente dal valore contabile dei crediti commerciali.
Rischio di liquiditàIl rischio di liquidità del Gruppo viene attentamente monitorato con una specifica attività di controllo da parte della Capogruppo. In particolare, sono state adottate una serie di politiche e processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità: (i) mantenimento di un adeguato livello di liquidità disponibile; (ii) ottenimento di linee di credito adeguate; (iii) monitoraggio delle condizioni prospettiche di liquidità, in relazione al processo di pianificazione aziendale. Nell’ambito di questa tipologia di rischio, nella composizione dell’indebitamento finanziario netto il Gruppo tende a finanziare gli investimenti ed impegni correnti sia con il cash-flow generato dalla gestione che utilizzando linee di credito a breve termine. Di seguito si riporta l’ammontare degli affidamenti utilizzati e disponibili al 31 dicembre 2017 e 2016:
Al 31 dicembre 2016AffidamentiUtilizzi
Linee di Cassa
942 (178)
Linee Finanziarie
9.700 (9.054)
Totale
32.542(21.321)
Linee Autoliquidanti
21.900 (12.089)
Linee bancarie
Al 31 dicembre 2017Affidamenti
764
942
646
10.700
11.221
35.042
Disponibilità di fido al 31 dicembre 2016 9.811
23.400 Utilizzi
Disponibilità di fido al 31 dicembre 2017
(416)
526
(6.426)
4.274
(16.319)
18.723
(9.477)
13.923
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Nella tabella che segue si evidenziano la composizione e la scadenza delle voci di debito al 31 dicembre 2017 e 2016:
Valori al 31 dicembre 2016Passività finanziarie non correntiAltre passività non correntiDebiti commerciali
16.2812321.553
Totale
9.661--
Oltre 5 anni
6.620--
Da 1 a 5 anni
-2321.553
Entro 1 anno
Passività per imposte sul redditoPassività finanziarie correntiPassività per strumenti finanziari derivati
4.03633.8320
4.036--
---
-33.832-
Altre passività correntiImpegni
6.7012.291
-2.291
--
6.701-
Valori al 31 dicembre 2017Passività finanziarie non correntiAltre passività non correntiDebiti commerciali
18.871-24.536
6.048--
12.823--
--24.536
Passività per imposte sul redditoPassività finanziarie correntiPassività per strumenti finanziari derivati
4.19930.300-
4.199--
---
-30.300-
Altre passività correntiImpegni
7.0152.089
-2.089
--
7.015-
Totale 15.988 84.71762.109 6.620
Totale 12.336 87.01061.851 12.823
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Rischio di mercato
Rischio di cambioIl Gruppo opera a livello internazionale ed è quindi esposto al rischio di cambio soprattutto per quanto riguarda le transazioni di natura commerciale e finanziarie denominate in franchi svizzeri e sterline inglesi. Le fluttuazioni di cambi dal momento della fatturazione all’incasso vengono gestite separatamente, senza l’attivazione dell’hedge accounting, attraverso il bilanciamento con analoghi flussi debitori. Gli investimenti nelle partecipazioni del Gruppo in controllate estere non sono coperti in quanto le posizioni in valuta sono considerate a lungo termine. La seguente tabella riporta la suddivisione per valuta dei crediti e dei debiti commerciali, nonché delle disponibilità liquide ed equivalenti e delle passività finanziarie correnti al 31 dicembre 2017 e 2016:
Rischio di tasso di interesseI rischi relativi a cambiamenti dei tassi di interesse si riferiscono all’uso delle linee di affidamento per finanziamenti a breve e medio/lungo termine. I finanziamenti a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazione dei flussi di cassa dovuti agli interessi. Non vengono utilizzati strumenti derivati di copertura del rischio di tasso di interesse.
Rischio di prezzoIl Gruppo effettua acquisti a livello internazionale ed è pertanto esposto al normale rischio di oscillazione dei prezzi delle commodity, ma in misura non rilevante.
Crediti commerciali
EUR USD Totale CHF(in migliaia di euro) GBP
Al 31 dicembre 2016 22.042
Al 31 dicembre 2017 25.235 11 27.241 14 1.981 57 1.947 78 24.124
Disponibilità liquide ed equivalenti
Al 31 dicembre 2016 696
Al 31 dicembre 2017 248 - 360 2 110 34 106 - 836
Passività finanziarie correnti
Al 31 dicembre 2016 30.006
Al 31 dicembre 2017 27.111 - 30.300 2.472 717 2.604 1.222 - 33.832
Debiti commerciali
Al 31 dicembre 2016 19.611
Al 31 dicembre 2017 23.623 - 24.536 454 459 789 1.151 2 21.553
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9. TRANSAZIONI CON PARTI CORRELATE
I rapporti intrattenuti dal Gruppo con le parti correlate, individuate sulla base dei criteri definiti dallo IAS 24 - Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate - sono effettuate a normali condizioni di mercato.
Di seguito sono riportati i saldi patrimoniali ed economici relativi ai rapporti del Gruppo con parti correlate per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016, con indicazione dell’incidenza sulla relativa voce di bilancio:
I rapporti esistenti tra il Gruppo e le parti correlate al e per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016 sono principalmente di natura finanziaria.
Crediti commercialiAl 31 dicembre 2017Al 31 dicembre 2016Attività finanziarie non correnti
--
Totale
- -
Soci
--
Gran Volume
Al 31 dicembre 2017Al 31 dicembre 2016Debiti commerciali
--
- -
--
Al 31 dicembre 2017Al 31 dicembre 2016
-69
- -
-69
Al 31 dicembre 2017Al 31 dicembre 2016Altre passività correntiAl 31 dicembre 2017
2.4732.604
2.4732.604
--
Al 31 dicembre 20163737-
Passività finanziarie correnti
(in migliaia di Euro)
5555-
RicaviEsercizio chiuso al 31 dicembre 2017Esercizio chiuso al 31 dicembre 2016Costi per servizi
--
Totale
--
Soci
--
Gran Volume
Esercizio chiuso al 31 dicembre 2017Esercizio chiuso al 31 dicembre 2016Proventi finanziari
--
--
--
Esercizio chiuso al 31 dicembre 2017Esercizio chiuso al 31 dicembre 2016
55-
--
55-
Esercizio chiuso al 31 dicembre 2017Esercizio chiuso al 31 dicembre 2016
3638
3638
--
Oneri finanziari
(in migliaia di Euro)
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Compensi ad Amministratori L’ammontare complessivo dei compensi del Consiglio d’Amministrazione della Capogruppo è stato pari ad Euro 272 migliaia nell’esercizio 2017 (250 migliaia nell’esercizio 2016).
10. PASSIVITA’ POTENZIALI
Al 31 dicembre 2017 non sono in corso procedimenti legali o tributari significativi in capo a nessuna società del Gruppo, per cui non siano stati contabilizzati appositi fondi per rischi e oneri.
11. IMPEGNI E GARANZIE
Al 31 dicembre 2017 il Gruppo ha evidenziato garanzie fideiussorie prestate a favore di istituti di credito nell’interesse di società controllate per Euro 8.782 migliaia (Euro 8.385 migliaia al 31 dicembre 2016), e garanzie fideiussorie prestate a favore di istituti di credito nell’interesse di società controllanti per Euro 3.098 migliaia (Euro 3.098 migliaia al 31 dicembre 2016).
12. EVENTI E OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI
Nel corso dell’esercizio 2017, si sono verificati i seguenti eventi significativi :
• Nel mese di Settembre 2017 il principale cliente del gruppo, Hochdorf Swiss Nutrition AG, operante nel settore dell’ “infant formula” (latte in polvere) ha aperto nei confronti di L. Sauter Verpackungsprodukte AG un reclamo, il cui impatto economico è stato interamente considerato nel esercizio in esame. Il reclamo riguarda scatole contaminate da particelle di metallo conseguenza di un difetto in un macchinario, imputabile al fornitore dello stesso, utilizzato nel ciclo produttivo. Il gruppo è subito intervenuto per mettere in atto tutte le azioni, fra cui significativi investimenti per modifiche sulla linea di produzione, per mantenere la continuità della fornitura al cliente. E’ stata inoltre già inoltrata la richiesta di risarcimento alla ditta fornitrice del macchinario.
• Nel mese di Dicembre 2017 l’ultima linea di assemblaggio del prodotto finito è stata trasferita dalla controllante ASA San Marino SpA alla consociata ASA Italia S.r.l. portando a completamento il progetto “Hub & Spoke” che vede la capogruppo come unica fornitrice, all’interno del gruppo, di semilavorati (fogli di B.S.E. litografati) per le società controllate che assemblano le scatole e forniscono i clienti; avvicinando così, sempre più, la fase conclusiva della produzione ai clienti finali.
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13. FATTI SUCCESSIVI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO 2017
Nel corso dei primi mesi dell’esercizio 2018 non ci sono fatti di rilievo da segnalare
Falciano (Repubblica di San Marino), 28 Giugno 2018
Bilancio consolidato approvato dal Consiglio d’Amministrazione di ASA San Marino SpA
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Relazione della società di revisione indipendente Al Consiglio d’Amministrazione della ASA San Marino SpA Giudizio Abbiamo svolto la revisione contabile volontaria del bilancio consolidato della ASA San Marino SpA (di seguito anche la “Società”) e sue società controllate (il “Gruppo ASA” o il “Gruppo”), costituito dalla situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2017, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal rendiconto finanziario per l’esercizio chiuso a tale data e dalle note di commento al bilancio, che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati. A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo ASA al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l’esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea. Elementi alla base del giudizio Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione “Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato” della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla ASA San Marino SpA in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell’ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di avere acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Altri aspetti La presente relazione non è emessa ai sensi di legge bensì su base volontaria, stante il fatto che la ASA San Marino SpA, ai sensi della Legge 23 febbraio 2006, n°47 della Repubblica di San Marino, non era obbligata alla redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, né a sottoporre tale bilancio consolidato a revisione contabile. Responsabilità degli Amministratori per il bilancio consolidato Gli Amministratori della ASA San Marino SpA sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International
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Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea che ne disciplinano i criteri di redazione e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio consolidato che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un’entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l’appropriatezza dell’utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato, a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo ASA San Marino SpA o per l’interruzione dell’attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte. Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato I nostri obiettivi sono l’acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l’emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza, si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato. Nell’ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre: abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti
a frodi o a comportamenti o eventi no n intenzionali ; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l’esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull’efficacia del controllo interno del Gruppo;
abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull’eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un’entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza
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significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successive possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un’entità in funzionamento;
abbiamo valutato la presentazione, la struttura ed il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l’informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all’interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell’incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile. Bologna, 28 giugno 2018 PricewaterhouseCoopers SpA
Gianni Bendandi (Revisore legale)
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