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CLAUDIO NOVALI
AZIENDA OSPEDALIERA S. CROCE E CARLE- CUNEO -
S. C. Chirurgia VascolareDirettore: Claudio Novali
COME LA SALA IBRIDA PUO CAMBIARE IL NOSTRO LAVORO
COME GESTIRE L’USO MULTISPECIALISTICO
In coll. con Dimitri Apostolou
Di cosa parliamo…
Location multitecnologica dove il percorso di governance di una terapia
vascolare è chiaro e ben definito
HOR Sala Operatoria Ibrida
Sala Ibrida Cuneo
…è uno spazio di lavoro dove le valenze positive sono:
HOR
La qualità delle immagini
La sicurezza di lavoro del medico
La sicurezza di percorso e di risultato del paziente
L’ergonomia
…ma con un alto rischio di uso inappropriato
Grande variabilità di realizzazione, di impostazione logistica e di utilizzo
Attualmente in Italia SOLO il 16% (21/~130) di tutte le Chir. Vascolari possiede una VERA Sala Operatoria Ibrida (dati 2016)
Qual’è la situazione delle Sale Ibride in Italia oggi?
HOR
Siemens Artis Zeego
10 Sale (Cuneo, Torino, Milano, Cotignola, Roma, San Giovanni Rotondo, Lecce, Latina)
Siemens Artis Zee pensile 4 Sale (Milano, Peschiera del Garda, Napoli)
Philips GE 5 Sale (Bologna, Parma, Tricase, Perugia) 2 Sale (Modena, Reggio Calabria)
Siemens 14
Philips 5
GE 2
Totale 21
Qual’è la situazione delle Sale Ibride in Italia oggi?
HOR
In HOR devono andare quei pazienti che abbisognano di tutte le sicurezze combinate con la
facilitazione di lavoro data dall’uso di:
Una sala operatoria e i suoi componenti
Una sala angiografica
Un sistema di monitoraggio anestesiologico (procedure con anestesista)
HOR Come deve essere usata?
PAZIENTE VASCOLARE
…perché le diverse opzioni che oggi ha il Chirurgo Vascolareper ben lavorare sono date da:
Il posto giusto per il paziente da trattare
Sala Operatoria Sala Ibrida
Sala Angiografica
HORGli scenari entro i quali si sviluppa oggi l’attività
endovascolare in Italia sono diversi, ma riassumibili in tre categorie
Centri di Chirurgia Vascolare dove i chirurghi gestiscono direttamente e indipendentemente diagnostica e procedure (~30%)
Centri che hanno una collaborazione (diversamente modulata) con altre specialità, in particolare con la Radiologia Interventistica o con l’Emodinamica (~50%)
Centri dove le procedure sono ”privilegio” di Radiologi o Cardiologi (~20%)
Una sala operatoria ibrida può essere di gestione esclusiva di una monospecialità quando i volumi di attività in essa espletati, ne consentono una piena occupazione (5/7, H24)
E’ ipotizzabile un uso esclusivo in Chir. Vascolare in centri con attività appropriata di circa 1000 interventi/anno
Diversamente per essere efficiente è necessario integrare le diverse specialità
Uso razionaleHOR
In Chirurgia VascolareInterventi appropriati per la Sala Ibrida
HOR
Endograft Toracico/Addominale percutaneo e/o con accesso chirurgico
Endograft Toracico/Addominale + Ibrido
PTA/Stent di: aorta, vasi viscerali, periferici con aumentato R di conversione o che necessitano accesso chirurgico
TEA femoro-iliache e/o femoro-poplitee con controllo post-procedurale
TEA o Bypass + PTA/Stent distale o prossimale
Chirurgia open sui vasi epiaortici, viscerali, periferici che necessitano controllo
Urgenze/Emergenze
Diversi specialisti operano alternandosi nella stessa location
Diverse esperienzeMultidisciplinarietà - Logistica
Appropriatezza di servizio
Più specialisti concorrono con le loro competenze a migliorare le performances eseguite sullo stesso paziente
HOR
HOR Il problema è il ruolo di responsabilità e di direzione nella gestione della procedura
Planning
Rapporti con le aziende e scelta del device/tailoring
Rapporti conl’Anestesista e scelta del tipo di anestesia/percorso
Rapporti (se necessario) con il Radiologo Interventista e/o Emodinamista (ottimizzare l’uso dei prodotti) al fine di raggiungere l’obiettivo voluto
Il Team Leader per i problemi vascolari (pazienti vascolari) deve essere
il Chirurgo Vascolare
Deve conoscere la malattia Deve conoscere ed elaborare il progetto terapeutico Deve conoscere i materiali da usare, inserendoli nel miglior modo Deve conoscere le possibili complicanze e le soluzioni al problema durante il percorso
HOR
Il Modello Cuneo prevede:
L’uso per slots della sala in funzione dei bisogni delle singole specialità
8-14 14-19
Lunedì Chirurgia Vascolare Chirurgia Toracica
Martedì Angioradiologia Elettrofisiologia
Mercoledì Chirurgia Vascolare Chirurgia Vascolare
Giovedì CCH/Emodinamica CCH/Emodinamica
Venerdì NCH/Elettrofisiologia Elettrofisiologia
HOR
Il Modello Cuneo prevede:
L’integrazione delle competenze delle diverse specialità attraverso soprattutto una
collaborazione integrata con il Radiologo Interventista nella fase realizzativa
HOR
Il Modello Cuneo prevede:
Una gestione “Leaderistica” del Chirurgo Vascolare nella realizzazione del progetto
e nella realizzazione del piano di cura
HOR
Grazie per l’attenzione
CLAUDIO NOVALI