La grammatica delle valenze: concetti fondanti, pratiche didattiche, curricolo verticale · 2019....

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La grammatica delle valenze: concetti fondanti, pratiche didattiche, curricolo verticale CRISTIANA DE SANTIS – UNIVERSITÀ DI BOLOGNA INSEGNARE LA GRAMMATICA E VALUTARE L’ITALIANO I LINCEI PER LA SCUOLA - UNIVERSITÀ «L’ORIENTALE» (NAPOLI, 5 FEBBRAIO 2019)

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  • La grammatica delle valenze:

    concetti fondanti, pratiche

    didattiche, curricolo verticale

    CRISTIANA DE SANTIS – UNIVERSITÀ DI BOLOGNA

    INSEGNARE LA GRAMMATICA E VALUTARE L’ITALIANO

    I LINCEI PER LA SCUOLA - UNIVERSITÀ «L’ORIENTALE» (NAPOLI, 5 FEBBRAIO 2019)

  • Sono frasi ?

    a) La mamma mise

    b) Il gatto dorme

    c) Il bambino piange

    d) Giovanni abitava

    e) I nonni hanno regalato un telefonino

    (Esempio tratto da una prova INValSI)

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

    Perché si possa parlare di frase, le parole devono essere combinate

    secondo le regole della lingua (accordo, ordine e collegamento) e

    devono essere complete (non «monche») nella struttura e nel significato

    … le chiavi nella borsetta.

    .

    .

    … a Napoli.

    … al nipote.

  • Da dove nasce il senso di una frase?

    In ogni frase succede qualcosa…

    La mamma mise le chiavi nella borsetta.

    Giovanni abitava a Napoli.

    Chi ci dice cosa succede? Di solito è il verbo

    Il verbo mette in relazione e in movimento le altre parole: chiama a sé un certo numero

    di nomi come protagonisti della scena (es. mettere: mamma, chiavi, borsetta…)

    Il nome proprio (es. Giovanni, Napoli) da solo può occupare un «posto» (ruolo)

    predisposto dal verbo; i nomi comuni (mamma, chiavi ecc.) devono invece riunirsi in

    gruppi o sintagmi (il bambino, le chiavi)

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Il regista della frase

    In ogni scena il verbo funziona da regista: senza verbo, i nomi sono come marionette inanimate…

    Il verbo costituisce «un piccolo dramma»: quando ha un significato «pieno», riesce a evocare una scena (o almeno il canovaccio)

    I verbi impersonali riescono da soli a formare un frase: Piove.

    Anche quando il verbo si appoggia a un soggetto, la forma verbale riesce a darci molte informazioni: sulla persona cui il verbo va riferito, sul tempo, sul modo dell’enunciazione, sulla direzione dell’azione, sull’aspetto…

    Il topo mangia/mangerà/sta per mangiare/vorrebbe mangiare il cacio.

    © Elena Veronelli

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Ma non sempre il verbo basta

    Partendo dal verbo, dobbiamo chiederci quanti e quali elementi sono necessari per

    completare il suo significato, cioè per formare una frase di senso compiuto

    CHI sbadiglia

    CHI dona COSA a CHI

    CHI accarezza CHI

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Che cos’è la valenza?

    La valenza di un verbo varia da 0 a 4, come in

    chimica, a seconda del numero di elementi

    richiesti dal verbo

    La capacità del verbo di attivare scene, legando a sé uno o più elementi, è chiamata nella linguistica moderna valenza

    In chimica la valenza è il legame che unisce l’atomo di un elemento (sfera blu) agli elettroni di atomi di altri elementi (sfere rosse) per formare una molecola

    In grammatica, la valenza è la relazione tra il verbo e i suoi argomenti (nomi, o elementi equivalenti, necessari per formare un nucleo di frase)

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Classi di verbi

    I verbi possono essere classificati a seconda del numero di argomenti in 4/5 classi:

    - zerovalenti (0 argomenti): piovere (e un’altra dozzina)

    - monovalenti (1 arg. = soggetto): (qu) sbadigliare

    - bivalenti (2 arg. = soggetto + 1): (qu) lavare (qc/qu)

    - trivalenti (3 arg. = soggetto + 2): (qu) regalare (qc a qu)

    [- tetravalenti]: spostare (qc da x a y)

    La classificazione è riferita al significato

    più generale del verbo; ad accezioni diverse

    possono corrispondere costruzioni diverse

    e quindi valenze diverse

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Come si assegna la valenza

    Per classificare i verbi in monovalenti, bivalenti ecc. si guarda alla costruzione tipica del

    verbo, basata sul significato più frequente

    Per i verbi più comuni (e quindi più polisemici)

    la valenza va verificata nel contesto della frase:

    Mio figlio non legge.

    Mio figlio legge i fumetti.

    Mio figlio legge una fiaba a sua sorella.

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Per i dubbi… c’è il DISC!

    Nel Dizionario di Italiano Sabatini-Coletti (DISC), liberamente accesibile on-line (http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano) per ogni verbo sono riportati i diversi significati a seconda della costruzione (es. pensare, aspirare, cedere)

    La costruzione del verbo è indicata da una formula del tipo

    0sogg-v → verbo zerovalente intr.

    sogg-v → verbo monovalente intr.

    sogg-v-arg → verbo bivalente tr.

    sogg-v-prep.arg → verbo bivalente intr.

    LEGENDA: sogg = soggetto v = verboarg = argomento diretto diverso dal soggettoprep.arg = argomento indiretto, introdotto da preposizione

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

    http://dizionari.corriere.it/dizionario_italianohttp://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/P/pensare.shtmlhttp://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/A/aspirare.shtmlhttp://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/C/cedere.shtml

  • Se cambia la valenza cambia il significato?

    Alcuni verbi presentano più costruzioni, associate a significati diversi del verbo:

    aspirare qualcosa (‘inalare’) bival. tr.aspirare a qualcosa (‘ambire’) bival. intr.

    cedere (‘crollare’) monoval. cedere a qualcuno (‘arrendersi’) bival. intr. cedere qualcosa a qualcuno (‘lasciare’) trival. tr.

    bruciare (‘prendere fuoco’, aus. essere) monoval.bruciare qc (‘dare fuoco’, aus. avere) bival. tr.

    Uso assoluto di verbi transitivi: cantare, mangiare, bere, studiare…

    Alcuni verbi possono avere significati diversi a parità di valenza:

    seminare qualcosa (‘spargere’: propr. semi, est. altri oggetti) seminare qualcuno (‘lasciare indietro’)

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Che valenza hanno?

    Quanti argomenti ha il verbo? È un verbo a 0/1/2/3/4 posti?

    a) abbaiare

    b) tuonare

    c) trascinare

    d) consegnare

    e) appartenere

    f) mostrare

    g) durare

    h) pentirsi

    i) comportarsi

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Esempi di quesiti INValSI

    [2012-2013, III SSPG]

    C4. Quale delle frasi seguenti è completa, cioè contiene tutte le informazioni richieste dal verbo “regalare”?

    A. I nonni di Anna hanno regalato un telefonino

    B. I nonni hanno regalato un telefonino alla nipote

    C. I nonni hanno regalato l’ultimo modello di telefonino

    D. I nonni hanno regalato ad Anna, la loro nipote

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Esempi di quesiti INValSI

    [2011-2012, I SSPG]

    C5. In quale delle seguenti frasi la divisioni in gruppi sintattici è corretta?

    A. Il mio bellissimo / gatto soriano / è riuscito a scappare / nel giardino confinante

    B. Il mio bellissimo gatto soriano / è riuscito / a scappare nel giardino confinante

    C. Il mio bellissimo gatto soriano / è riuscito a scappare / nel giardino confinante

    D. Il mio bellissimo gatto / soriano è riuscito / a scappare / nel giardino confinante

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Dall’ultima prova INVALSI

    [5 SP, 2017-2018] Osserva la frase

    La zia / regalerà / una bicicletta / a Sara

    Indica la frase che ha la stessa struttura della frase indicata sopra, cioè è formata da ‘pezzi’ (sintagmi) che hanno la stessa funzione sintattica:

    1) Il treno partirà per Genova alle 17.

    2) Il gatto ha inseguito il topo in cantina.

    3) La neve è caduta stanotte ad alta quota.

    4) Il postino ha portato una lettera ai vicini.

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • I Grafici Radiali Sabatini (GRS)

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

    Sono schemi basati su ovali concentrici che illustrano lo sviluppo della frase a partire dal verbo

    Gli elementi della frase sono racchiusi dentro cerchi

    Il verbo è rappresentato al centro, dentro un cerchio rosso

    Gli argomenti del verbo sono racchiusi entro cerchi blu

    disposti intorno al verbo e collegati da linee rosse (valenze)

    Nel caso di reggenza indiretta, sulla linea rossa è collocato un punto nero a indicare la proposizione

  • Sulla scena prima appare il verbo, che da solo enuncia un puro evento; poi, se il

    verbo è impersonale, l’evento è già completo; con gli altri verbi l’evento si completa

    via via che entrano in scena gli altri attori, che sono gli elementi necessari “chiamati”

    dal verbo” (F. Sabatini, Lettera sul “ritorno alla grammatica”, 2007)

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

    Grafici tratti da Sabatini, Camodeca, De Santis, Sistema e testo. Dalla grammatica valenziale all’esperienza dei testi, Loescher, Torino 2011.

  • C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Classi di verbi e formule di valenza

    Tratto da F. Sabatini, C. Camodeca, C. De Santis, Sistema e testo. Dalla grammatica valenziale all’esperienza dei testi, Loescher, Torino 2011.

  • La frase nucleare

    La frase nucleare è una frase semplice (con un solo verbo) costruita intorno a un

    verbo e ridotta «all’osso»

    È formata dal verbo e dai suoi argomenti, cioè dagli elementi necessari e sufficienti per completare il suo significato

    F = V + Argomenti di V

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Sono i nomi (o le espressioni equivalenti) che riempiono i posti messi a disposizione dal verbo

    e assumono i ruoli previsti dal verbo

    Comprendono sia il soggetto, sia altri «complementi» tradizionali (c. oggetto o oggetto

    diretto e c. di termine o oggetto indiretto)

    Il soggetto è il primo argomento e si riconosce dall’accordo del verbo

    Gli altri argomenti sono retti dal verbo e possono essere diretti (legati direttamente) o

    indiretti (legati da preposizione)

    Gli argomenti del verbo

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Gli argomenti sono caratterizzati da una certa forma: il soggetto è un SN (sintagma nominale) come l’oggetto diretto; l’oggetto indiretto è un SP (sintagma nominale preceduto da Preposizione; la preposizione è tendenzialmente fissa e scelta dal verbo, tranne nelle espressioni spaziali: Abito a Bologna/in centro/vicino alla stazione). Soggetto e oggetto possono essere rappresentati anche da pronomi nelle rispettive forme. Alcuni verbi accettano avverbi in posizione di argomento.

    La funzione sintattica è indicata dalle rispettive denominazioni ed è assegnata dal verbo su base sintattica: soggetto, oggetto.

    Il ruolo dei diversi argomenti (agente, paziente, esperiente, beneficiario, luogo, tempo ecc.) è assegnato dal verbo su base semantica. Alcuni verbi possono imporre restrizioni semantiche al soggetto (es. animato/inanimato, umano/non umano ecc.)

    ATTENZIONE: gli argomenti non sono vincolati a un ruolo preciso: il soggetto non è sempre agente, l’oggetto diretto non è sempre paziente, l’oggetto indiretto non è sempre destinatario; alcuni ruoli (es. locativo) possono trovarsi sia nel nucleo sia nella periferia della frase (Abito a Bologna; A Bologna oggi piove)

    Forma, funzione, ruolo

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Argomenti sottintesi

    Il soggetto è spesso sottinteso in italiano perché ricavabile dalla forma verbale

    Con alcuni verbi è possibile sottintendere altri argomenti: es. oggetto diretto di

    parcheggiare vs oggetto diretto di costruire

    L’argomento può essere sottinteso in generale quando può essere facilmente ricostruito a partire dal contesto (es. esco e vado [detto al mattino prima di uscire]), specialmente in

    alcuni di tipi di testi (non rigidi)

    Gli argomenti sottintesi vanno sempre esplicitati nell’analisi della frase

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • L’equivoco della “frase minima”

    Nella vulgata scolastica si definisce frase minima l’insieme formato da “soggetto +

    predicato” dove predicato = verbo (a prescindere dal tipo di verbo: impersonale,

    transitivo, intransitivo)

    Tutti gli altri elementi della frase sarebbero espansioni o complementi facoltativi,

    che danno informazioni aggiuntive di vario tipo e vengono classificati solo sulla

    base del contenuto (al più sono distinti in diretti/indiretti)

    Nella linguistica moderna per predicato si intende l’insieme formato da verbo +

    argomenti (nel caso del predicato verbale) o da copula + nome predicativo

    (predicato nominale)

    I complementi, inoltre, non vanno messi tutti sullo stesso piano: l’oggetto diretto e

    l’oggetto indiretto, se presenti, sono necessari

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • La frase minima è La mamma legge un libro. Un libro è argomento del verbo come la mamma.

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Argomenti o aggiunti?

    a) Ho riposto la giacca nell’armadio.

    b) Mi fido di mio figlio.

    c) Credo nell’amicizia.

    d) Concordo con te.

    e) Mi sono accorta dell’errore.

    f) Abito in centro.

    g) Mi sono imbattuta in un malvivente.

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

    Gli elementi sottolineati non sono aggiunti (complementi/espansioni indirette nella

    terminologia diffusa) ma argomenti del verbo

  • a) Paola ha trovato le chiavi sotto il letto.

    b) Il gatto dorme sul divano.

    c) Il bambino piange per la fame.

    d) Il bambino di notte non dorme.

    e) Giovanni risiede a Catania con i nonni materni.

    f) Mio cugino ha riparato il motorino con una chiave inglese.

    Argomenti o aggiunti?

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

    Gli elementi sottolineati sono aggiunti (espansioni della frase)

  • Aggiunti a…?

    Al di fuori del nucleo le espressioni vengono aggiunte in virtù del contenuto, cioè delle

    informazioni che aggiungono alla frase: tempo, luogo, ecc.

    Prima di considerare le espressioni per il loro contenuto, dobbiamo però abituarci a

    riconoscere se sono necessarie o facoltative (argomenti o no) e a individuare il punto di

    attacco (verbo, nome, intera frase)

    ATTENZIONE: La forma della preposizione non sempre ci aiuta!

    Fiuto, il cane di Paolo, si ricorda di Lucia. di Paolo / di Lucia

    Paolo, di sera, esce di fretta. di sera / di fretta

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Le tre aree della frase (Sabatini):

    nucleo, circostanti, espansioni

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Il nucleo si espande in due direzioni: negli immediati dintorni si collocano i circostanti

    del nucleo, che specificano l’elemento del nucleo al quale si collegano

    ATTENZIONE: Tra nucleo e circostanti c’è una linea tratteggiata perché la distinzione tra le due aree è operativa (serve per individuare elementi che possono essere trasformati in frasi di un certo tipo)

    Nell’area più periferica si collocano le espansioni propriamente dette, che ampliano la frase nel suo insieme (aggiungendo informazioni accessorie come lo spazio, il tempo,

    la causa ecc.) e hanno collocazione più libera

    Le tre aree della frase

    nel modello Sabatini

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Si legano a un costituente del nucleo, col quale formano un sintagma.

    Si distinguono in:

    circostanti del verbo: avverbi e complementi che aggiungono informazioni sul modo in cui si è svolta l’azione

    corre forte, corre senza fretta

    circostanti del nome: aggettivi e ‘complementi di specificazione’, che

    permettono di identificare o descrivere meglio i partecipanti

    il cane nero, il cane di Piero ecc.

    I circostanti

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • La prova di pronominalizzazione

    La coesione tra il circostante e l’elemento nucleare al quale si aggancia

    appare evidente se ci spostiamo dalla frase al testo e proviamo a riprendere

    e sostituire l’espressione con un pronome

    Il risotto alle vongole è buono ma non lo digerisco.

    Ho comprato un vaso di fiori e l’ho regalato a Claudia.

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Sono avverbi e ‘complementi’ di tempo, luogo, causa ecc. che si affiancano

    liberamente al nucleo nel suo insieme (possono essere spostati)

    Aggiungono informazioni sulle circostanze dell’azione

    Possono essere separati da virgole

    oggi, a Napoli, a lezione…

    Le espansioni

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • La prova di staccabilità

    La natura accessoria delle espansioni appare evidente se ci spostiamo dalla frase al testo

    Proviamo a staccare l’espressione dal nucleo e a riproporla grazie a un verbo “supplente” di significato generale (accadere/succedere) a o un predicato (farlo)

    Paolo è caduto per terra > * Paolo è caduto. È successo per terra ARG

    Paolo è caduto per distrazione > Paolo è caduto. È successo per distrazione ESP

    Paolo è caduto a scuola > Paolo è caduto. È successo a scuola. ESP

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Dal sintagma alla frase (dipendente)

    Gli argomenti del verbo possono essere trasformati in frasi completive o argomentali

    Il soggetto diventa una frase soggettiva

    Mi irrita il tuo ritardo

    Mi irrita che tu sia in ritardo

    L’oggetto diventa una frase oggettiva

    Ho chiesto il tuo aiuto

    Ti ho chiesto di aiutarmi

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Dal sintagma alla frase

    I modificatori del nome possono essere trasformati in frasi relative

    Un ritardo inatteso

    Un ritardo che non mi aspettavo

    Le espansioni possono essere trasformate in frasi subordinate circostanziali.

    Al mio rientro il cane abbaiava per la fame

    Quando sono rientrato il cane abbaiava perché aveva fame

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • … e viceversa (nominalizzazione)

    Dalla frase al nome d’azione o di evento:

    Fumare fa male alla salute > Il fumo fa male alla salute

    Aspetto che la lezione inizi > Aspetto l’inizio della lezione

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • La valenza in verticale

    Coerenza con le Indicazioni nazionali (2012) e il Nuovo QdR INValSI per l’italiano (2018)

    Partire dalla frase, adottare un modello di riferimento, porre obiettivi ragionevoli (evitando di

    presentare troppo presto concetti complessi attraverso definizioni banali e parziali)

    Lavorare sulla lingua in modo sperimentale (approccio per scoperta), con una terminologia leggera,

    arrivando gradualmente a una riflessione grammaticale più strutturata

    Evitare la presentazione ripetitiva degli stessi argomenti nella stessa successione (dal piccolo al

    grande) e lavorare per livelli successivi di approfondimento

    Imparare a visualizzare, controllare e manipolare le strutture della lingua

    «Solo quando comincia a maturare la capacità di astrazione, il discente può

    puntare a scoprire la grammatica che è già presente nel suo cervello» (F. Sabatini)

    C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)

  • Lettera sul “ritorno alla grammatica” di F. Sabatini (2007)(http://193.205.158.207/vol_2/4-x/4-1%20LETTERA%20SULLA%20GRAMMATICA,%202007/01-4-1%20LETTERA%20SULLA%20GRAMMATICA,%202007.htm)

    Unità teoriche/pratiche sulla valenziale di Sabatini e collaboratori (Progetto PON-Indire, 2009)http://neoassunti.indire.it/risorse_per_docenti/guide/il-modello-della-grammatica-valenziale-2/index.html

    Unità di linguistica generale e italiana di F. Orletti e C. De Santis (Progetto PON-Indire, 2012)http://www.scuolavalore.indire.it/nuove_risorse/introduzione-alla-linguistica-generale-e-italiana/

    Dizionario DISC on-line: http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/

    Voci dell’Enciclopedia dell’Italiano Treccani (argomenti, complementi, analisi logica ecc.):http://www.treccani.it/

    http://www.treccani.it/lingua_italiana/articoli/scritto_e_parlato/valenziale.html

    https://it.pearson.com/aree-disciplinari/italiano/idee-per-insegnare/modelli-grammaticali.htmlhttps://it.pearson.com/aree-disciplinari/italiano/idee-per-insegnare/insegnare-grammatica.html

    Il mio blog: http://valenziale.blogspot.it

    Risorse on-line sulla valenziale

    http://193.205.158.207/vol_2/4-x/4-1 LETTERA SULLA GRAMMATICA, 2007/01-4-1 LETTERA SULLA GRAMMATICA, 2007.htmhttp://neoassunti.indire.it/risorse_per_docenti/guide/il-modello-della-grammatica-valenziale-2/index.htmlhttp://www.scuolavalore.indire.it/nuove_risorse/introduzione-alla-linguistica-generale-e-italiana/http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/http://www.treccani.it/enciclopedia/argomenti_(Enciclopedia_dell'Italiano)/http://www.treccani.it/lingua_italiana/articoli/scritto_e_parlato/valenziale.htmlhttps://it.pearson.com/aree-disciplinari/italiano/idee-per-insegnare/insegnare-grammatica.htmlhttp://valenziale.blogspot.it/

  • A. Colombo, Per un curricolo verticale di riflessione sulla lingua (2012, 2013) http://www.maldura.unipd.it/ddlcs/GeD/02Colombo-4.pdf (Parte I)http://www.maldura.unipd.it/GeD/DOCS/5-2013/Colombo_G&D_5.pdf (Parte II)

    D. Notarbartolo, Curricoli per livellohttp://notarbartolo.it/grammatica/curricoli-per-livello/#.WJCTPmdd7IU

    G. Cerini, Curricolo verticale: un’idea generativahttp://www.edscuola.it/archivio/riformeonline/curricolo_verticale.pdf

    Il Sillabo di Bolzano (a c. di M.G. Lo Duca e C. Provenzano) e i suoi sviluppihttp://www.ipbz.it/content/grammatica-valenziale

    F. Sabatini, Grammatica a scuola. Perché, come e quando (2016)https://it.pearson.com/aree-disciplinari/italiano/idee-per-insegnare/grammatica-scuola.html

    G. Pallotti, Descrivere le lingue: quale metalinguaggio per un’educazione linguistica efficace? (2009)http://www.scuolavalore.indire.it/nuove_risorse/descrivere-le-lingue-quale-metalinguaggio-per-uneducazione-linguistica-efficace/

    Risorse on-line sul curricolo verticale

    http://www.maldura.unipd.it/ddlcs/GeD/02Colombo-4.pdfhttp://www.maldura.unipd.it/GeD/DOCS/5-2013/Colombo_G&D_5.pdfhttp://notarbartolo.it/grammatica/curricoli-per-livello/#.WJCTPmdd7IUhttp://www.edscuola.it/archivio/riformeonline/curricolo_verticale.pdfhttp://www.ipbz.it/content/grammatica-valenzialehttps://it.pearson.com/aree-disciplinari/italiano/idee-per-insegnare/grammatica-scuola.htmlhttp://www.scuolavalore.indire.it/nuove_risorse/descrivere-le-lingue-quale-metalinguaggio-per-uneducazione-linguistica-efficace/