Presentazione di Enrico Emili

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Per comodità troverete l’abstract

in Pdf sul sito:

www.inclusione.it

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Evidenze scientifiche Metodo Cornell di Pauk 2001

Jacobs, Keil Wichita State University (2008) hanno

dimostrato che il metodo Cornell risulta più efficace:

• per sintetizzare gli appunti,

• nel potenziamento dei processi di meta-cognizione,

• per il recupero e la rilettura degli appunti.

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[[email protected]]

Argomento__________________________________________________data____________________

spazioperappuntitestuali,iconici,mappementalioconcettuali colonnaperparole chiave,per riferimentivisivie/o relativonumero paginadellibrodi testoscolastico. spazioperdomande,link,spuntidiriflessione,riferimentibibliografici,concettipocochiariecc...

Nome _______________________________________________________ Tagdacolorareinbaseallamateria

Rielaborazione (Emili, 2014)

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Questionario su http://www.inclusione.it/lab-unibo/

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Progetto di ricerca-azione LAB-INTDipartimento di Scienze dell’Educazione

in collaborazione con USR Emilia-Romagna

“Screening e formazione sull'imparare a studiare. Approcci educativi inclusivi alle

abilità e ai metodi di studi”

http://www.youtube.com/watch?v=xATktj7B8aM

http://www2.scform.unibo.it/Lab-Int/ricerca.htm

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Metodo di studio a casa

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Co-costruzione mappe in classe

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Metodo di studio suggerito dai docenti

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LE MAPPE

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L’Albero della vita di Ernst Haeckel, 1866

Arbor porphyrii di Porfirio, sec. III d.C.

(from Ars Magna Sciendi, 1669)

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BuzanMAPPE MENTALI

NovakMAPPE CONCETTUALI

http://cmap.ihmc.us/docs/theory-of-concept-maps http://www.tonybuzan.com/about/

Anni ’60 e ‘70

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Mappa concettuale

Novak, 1972:

“Le mappe concettuali

sono strumenti

per la rappresentazione

delle conoscenze”

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Guastavigna e Gineprini

definiscono una mappa come:

«una rappresentazione grafica di concetti

espressi in forma sintetica (parole-concetto)

all’interno di una forma geometrica (nodo) e

collegati fra loro da linee (frecce) che

esplicitano la relazione attraverso parole

legamento»

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Mappa concettuale:

Pro:

• offre una panoramica delle informazioni principali e dei loro legami;

• Esplicita le relazioni e le connessioni tra concetti;

• Favorisce la comprensione di collegamenti logici impliciti;

• Favorisce la comprensione delle inferenze testuali.

Contro:

• Non è facile da creare per studenti novizi;

• richiede un percorso graduale di formazione;

• Può risultare incoerente;

• Può risultare eccessivamente complessa.

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Evidenze:

Guastello, Beasley e Sinatra

• L’uso delle mappe concettuali aumenta l’efficacia

dell’insegnamento e facilita la comprensione dei

contenuti letti in un testo didattico.

• L’insegnante dovrebbe ridurre gradualmente il grado

di guida degli studenti affinché essi riescano a

creare mappe autonomamente.

• Risulta efficace partire da un modello fornito

dall’insegnante.

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Es. modello di mappa guida metacognitiva (Emili, 2015)

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Mappa mentale

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“Una mappa mentale è uno strumento di pensiero

graficamente e visivamente interlacciato per

immagazzinare, organizzare, ordinare e diffondere

informazioni. E’ il coltellino svizzero del cervello”.

Tony Buzan 2

T.Buzan "Usiamo la testa"

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Mappa mentale:

Pro:

• facile da imparare e da creare

• incoraggia la creatività e l'espressione di sé

• fornisce una panoramica gerarchica concisa

• facile da estendere (aggiungere ulteriori contenuti)

Contro:

• difficile da leggere per gli altri

• rappresenta per lo più relazioni gerarchiche

• Può essere incoerente

• Può risultare eccessivamente complessa

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Evidenze sulle tecniche di studio (Hattie, 2009)

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NB: Effect size (ES) sotto 0,30

poco efficace

Le mappe concettuali hanno un ES: 0,57

In particolare questa evidenza si verifica negli

interventi che prevedono che gli studenti elaborino

mappe concettuali dai materiali di studio (che li

inducono a esplorare “in profondità” i significati in

essi contenuti).

Fonte: Per un’istruzione evidence based - A. Calvani, 2012

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Altre evidenze

Boyle:

gli studenti ai quali era stato insegnato a

costruire mappe concettuali hanno mostrato

miglioramenti nella comprensione del testo,

durante la lettura di un testo, rispetto al

gruppo di controllo.

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• Esiobu and Soyibo (1995)

• Herl, O Neil et al (1999)

Hanno dimostrato l’efficacia delle mappe

costruite in modo collaborativo.

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Czerniak and Haney (1998)

Hanno dimostrato come l’uso delle mappe

riduca i livelli di ansia, determinata dalla

paura di dimenticare termini o parti di un

discorso strutturato, negli studenti che le

usano nelle prove scritte e orali di materie

scientifiche.

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Sono inclusive perché:

• Permettono di visualizzare una sintesi delle

conoscenze secondo il proprio stile cognitivo

(verbale o visivo e uditivo se digitali);

• Migliorano l’organizzazione mentale grazie

alla rielaborazione grafica e visiva degli

argomenti trattati;

Mappe:“utili per tutti e

indispensabili per qualcuno!”

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• esplicitano e anticipano le conoscenze da

possedere (didattica anticipatoria);

• Permettono di prendere consapevolezza delle

conoscenze pregresse;

• Favoriscono attività di cooperative learning

se la mappa viene creata in classe assieme ai

compagni e all’insegnante;

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• Rafforzano ed esplicitano i processi meta-

cognitivi;

• Favoriscono la comprensione del testo e in

particolare dei collegamenti concettuali in

esso impliciti (esplicitando le inferenze);

• Favoriscono la memorizzazione e il recupero

delle informazioni e delle etichette lessicali;

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• Supportano un’argomentazione sia scritta sia

orale.

• Le immagini e/o le parole chiave tra loro

collegate dalle parole legame sostengono e

guidano lo studente permettendogli il

recupero dei punti da trattare (e delle

etichette lessicali) che chiaramente sono da

argomentare.

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• Le mappe possono compensare la lentezza

nella lettura, la stanchezza nell’attenzione

e la scarsa organizzazione delle

idee fornendo strutture visive con poco

testo, con immagini collegate fra loro per

favorire l’organizzazione mentale.

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Font Altamente Leggibile

Font Biancoenero

Font Verdana

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• Allo studente che si trova di fronte a

mappe prive di significato non rimane

altro che un apprendimento di tipo

mnemonico destinato in tempi

rapidissimi all’oblio (Novak, 2010).

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Per risultare realmente efficaci e funzionali

(ES.0,57), le mappe devono essere co-costruite,

con momenti di istruzione diretta da parte del

docente e con la consapevolezza e l’obiettivo che

questi momenti tendano progressivamente a ridursi

in funzione della promozione dell’autonomia.

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Coffey, Carnot et al, 2003

• Dimostrano come le mappe concettuali

possano facilitare l’apprendimento

significativo, in particolare grazie:

all’apprendimento attivo e

all’interazione con i docenti (feedback).

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Gli AnticipatoriES. O,41

Hattie evidenzia che l’utilizzo di schemi e

mappe, nei confronti del tema oggetto di

lezione (anche riferendosi alle esperienze

che essi compiono nel loro mondo),

attiva conoscenze preesistenti che

diverranno il fondamento per la nuove.

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Mappe mentali per attivare le

conoscenze pregresse

(Brainstorming)

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• Attraverso il brainstorming iniziale,

la mappa mentale rende visibile

all’insegnante sia le possibilità che i punti

critici dai quali partire.

• Inoltre, la mappa mentale rende gli allievi

consapevoli dello stato attuale delle loro

conoscenze rispetto ad un argomento.

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• AffermaCisotto (2002),

“[…] il brainstorming consente all’insegnante

di ancorare le conoscenze scientifiche alle

epistemologiche ingenue, perché si produca

quel contatto significativo che sta alla base

del cambiamento concettuale.

Le mappe degli alunni assumono così

funzione di matrici cognitive,

poiché da esse si genera il cambiamento”.

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Le mappe nelle Indicazioni nazionali per il curricolo per il I ciclo di istruzione

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Le mappe

nelle Linee Guida sui DSA (Legge 170/2010)

Leggere i DSA con Piperita Patty www.inclusione.it

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4. 3 .1. Disturbo di lettura

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“Nel rispetto degli obiettivi generali e specifici di

apprendimento, la didattica personalizzata si

sostanzia attraverso l’impiego di una varietà di

metodologie e strategie didattiche, tali da

promuovere le potenzialità e il successo formativo in

ogni alunno: l’uso dei mediatori didattici (schemi,

mappe concettuali, etc.), l’attenzione agli stili di

apprendimento, la calibrazione degli interventi sulla

base dei livelli raggiunti, nell’ottica di promuovere

un apprendimento significativo “.

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E’ possibile creare le mappe (mentali e

concettuali) impiegando “…parole o immagini

chiave, ciascuna delle quali attiverà ricordi

specifici. Ciascun attivatore della memoria è un

elemento fondamentale per accedere a fatti, idee

e informazioni.”

Questi attivatori devono essere personali,

ognuno dovrà trovare un proprio attivatore per

memorizzare un determinato fatto o concetto.

T .Buzan "Usiamo la testa"

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Come rappresentereste questo concetto? Quale attivatore utilizzereste?

• Libertà

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Studiare su mappe reperibili in internetVantaggi Criticità

- Risparmio di tempo;

- Informazioni di “sopravvivenza scolastica”;

- Esempi dai quali partire;

- Possibilità di trovare mappe aderenti ai propri stili di apprendimento.

- Utili per studenti alle prime armi

(riempire nodi vuoti)

- Non modificabili;

- Non aderenti al proprio libro di testo scolastico;

- Richiedono un adattamento a stili di apprendimento e di organizzazione del sapere altrui;

- Non sono validate;

- Immagini scelte da altri;

- Rischio di studiare solo quelle e non il testo.

- Apprendimento meccanico

- Studente passivo

- Eccesive riduzioni

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• Creare mappe concettuali richiede un alto

livello di expertise e i seguenti prerequisiti:

• capacità di sintesi

• Individuazione di parole chiave

• Individuazione di concetti principali,

secondari e accessori.

Le mappe reperibili in internt potrebbero

divenire utili solo come strumenti

propedeutici ed esempi dai quali partire.

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Il valore aggiunto della tecnologia,

come eventuale supporto ai modelli d’uso.

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Vantaggi mappe digitali

• Più veloci da creare una volta che si ha familiarità

con il software;

• Più leggibili e accessibili (sintesi vocale, alti livelli

di customizzazione ecc..);

• Rieditabili;

• Condivisibili a distanza (in modalità sincrona o

asincrona);

• Documentabili e facilmente recuperabili;

• Favoriscono processi di co-costruzione attiva alla

LIM o con un videoproiettore;

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• Archivio infinito di immagini;

• Possibilità di inserire risorse nella mappa: link,

video, note audio, risorse esterne, file in pdf o doc…

• La mappa può diventare ipertestuale e dinamica;

• Permette approfondimenti nascosti (utili per

esplicitare i concetti) richiamabili in caso di

necessità

• Permette la visualizzazione graduale dei passaggi che

hanno portato alla creazione della mappa (riduzione

del carico cognitivo).

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• G. Stella, L. Grandi, Come leggere la dislessia e i DSA, Ed.

Giunti

• Guastavigna e Fogarolo, Insegnare e imparare con le mappe,

Ed. Erickson

• Novak, Costruire mappe concettuali, Ed. Erickson

• Buzan, Mappe mentali, Ed. Alessio Roberti Editore

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LA SCUOLA

Grazie per l’[email protected]