Presentazione del libro: "Sistemi che osservano" di Heinz von Foerster al Complexity Literacy...

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IL LIBRO DI HEINZ VON FOESTER: SISTEMI CHE OSSERVANO Casa Editrice Astrolabio, 1987 Marinella De Simone - CMLM 2015 “SISTEMI CHE OSSERVANO”

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IL LIBRO

DI

HEINZ VON FOESTER:

SISTEMI CHE OSSERVANO

Casa Editrice Astrolabio, 1987

Marinella De Simone - CMLM 2015 “SISTEMI CHE OSSERVANO”

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Marinella De Simone - CMLM 2015 “SISTEMI CHE OSSERVANO”

CHE COS’E’ LA REALTA’?

"Domanda: Allora, che cos'è la realtà?

Risposta: Ti racconterò una storia. Un prete islamico, un mullah, sta cavalcando sul suo cammello nel deserto quando vede tre uomini e dei cammelli in lontananza. Li raggiunge e li saluta, chiedendo loro la ragione di tanta tristezza. "Nostro padre è

morto". "Questo è molto triste ma sicuramente Allah lo ha accettato. Vi deve aver lasciato qualcosa". "Ci ha lasciato quello che

possedeva, questi 17 cammelli e ci ha chiesto di spartirli tra noi. Il fratello più vecchio dovrebbe avere metà dei cammelli, il secondo

un terzo e l'ultimo un nono. Abbiamo provato a dividerli tra noi ma ci è risultato impossibile con 17 cammelli". Il prete comprende il

problema, aggiunge il suo cammello e comincia a dividere: la metà di 18 è 9; un terzo è 6; un nono è 2. 9+6+2=17. A questo punto salta

in groppa al suo cammello e si allontana".

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BCL: LA CIBERNETICA DEL 2° ORDINE

- La cibernetica è la scienza che studia i fenomeni di autoregolazione

(controlli automatici e adattativi) e comunicazione (teoria

dell'informazione), sia negli organismi viventi sia nei sistemi artificiali.

- Al BCL nasce la «cibernetica del 2° ordine»: la cibernetica dei

sistemi che osservano

- Cibernetica del 1° ordine: dei sistemi osservati

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SISTEMI CHE OSSERVANO

- Cibernetica dei sistemi che osservano: spiegare i processi viventi e

cognitivi come processi di computo (COMPUTO: nel senso letterale

di COM-PUTARE = considerare le cose nel loro complesso)

- Unificazione del problema della natura della vita e del problema della

natura della cognizione: la vita è un processo cognitivo

(epistemologia sperimentale: Mc Culloch e Varela; epistemologia

genetica: Piaget)

- Un sistema vivente (a differenza di un sistema artificiale) computa la

sua stessa sopravvivenza: processo di auto-organizzazione

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SCIENZA DEI SISTEMI AUTO-ORGANIZZATORI

- Il concetto di auto-organizzazione diventa un paradosso se inteso

come proprietà del sistema in se stesso, separandolo

dall’osservatore

- E’ la relazione tra osservatore e osservato che consente la chiusura

dell’organizzazione del sistema osservato

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GLI OGGETTI SONO GENERATI DA AZIONI MOTORIE

«Nella mia teoria gli oggetti sono generati da

azioni motorie, e sono «simboli di auto-

comportamenti». Possono cioè dare al mio

comportamento che è «palleggiare» il nome che

è «palla». Così la palla è creata dal mio fare

qualcosa.

Per me prima c’è l’azione e poi la

nominalizzazione»

RELAZIONE TRA AZIONE E LINGUAGGIO

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L’INFORMAZIONE NON ESISTE

«Il mondo «è come è», l’informazione è ciò che ne tiriamo fuori.

«I Sumeri scrivevano su delle tavolette che, una volta scoperte, ci han

permesso di studiarli. All’inizio si credeva fossero lavori di studenti,

pieni di errori di calcolo: 3x2=9, 2x3=8, errori catastrofici. Cinquant’anni

dopo ci si è accorti che i segni non indicavano una moltiplicazione ma

l’elevamento a potenza.

Dipende da come si guarda alle cose; c’era senz’altro ‘conoscenza’

nelle tavole ma non c’era comprensione in chi le interpretava.»

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L’INFORMAZIONE E’ IL MODO IN CUI SI CAMBIA

«(…) le biblioteche non sono l’equivalente della

conoscenza scientifica, la conoscenza è nella

testa di chi fa scienza e di chi legge i libri presi

nelle biblioteche.

Non c’è passaggio di informazione, perché

l’informazione non esiste. E’ nella mia testa e

posso ‘sintonizzarmi’ con un altro, come in una

danza, dopo la quale ne so più di prima.

Questa danza è un dialogo parlato, scritto o letto

con qualcuno.

L’informazione è il modo in cui si cambia dopo il

coinvolgimento con questo qualcuno.»

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LINGUAGGIO. L’APPARENZA CONTRADDICE LA FUNZIONE

«Nella forma apparente la posizione di colui che

parla è di una persona separata dal mondo: io

parlo del mondo. Nella funzione del linguaggio,

colui che parla e il mondo non sono separati, sono

una cosa sola in quanto sono parte del mondo, al

suo interno.

La forma apparente del linguaggio è monologica,

la sua funzione è dialogica»

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«E’ COME LO HAI DETTO»

«Nelle scuole di giornalismo si insegna un motto:

«Dillo com’è».

Io proporrei piuttosto:

«E’ come lo hai detto».

I particolari che raccontano una storia acquistano

realtà e definiscono, determinano la storia

stessa.»

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«PROGRESSIVA CORRUZIONE DELLA FACOLTA’ PERCETTIVA»

«(…) Nell’individuo, i sintomi di questa malattia si

manifestano attraverso una progressiva

corruzione della sua facoltà di percezione; ed è il

linguaggio a svolgere la funzione di agente

patogeno, cioè di quell’agente che rende così

contagiosa la malattia.»

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DISTORSIONI SEMANTICHE

Oltre ai «tranelli semantici» (reazione

protettiva/aggressione; incursione/invasione, ecc.)

esistono 3 coppie di concetti in cui un membro della

coppia viene generalmente usato al posto dell’altro,

così che il nostro modo di pensare ne risulta impoverito:

1. IL PROCESSO CONFUSO CON LA SOSTANZA

Es.: informazione e conoscenza considerate come

merci, mentre l’informazione è quel processo mediante

il quale si acquisiscono delle conoscenze, e la

conoscenza consiste in quei processi che integrano

esperienze passate e presenti in modo da dar luogo a

nuove attività

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DISTORSIONI SEMANTICHE

2. LE RELAZIONI CONFUSE CON I PREDICATI

Quello di confondere le relazioni con i predicati è diventato un

passatempo politico. Nella proposizione «gli spinaci sono verdi»,

‘verdi’ è un predicato; in «gli spinaci sono buoni», ‘buoni’ è una

relazione tra la composizione chimica degli spinaci e l’osservatore

che li assapora.

Anche l’ «ordine» è uno di quei concetti che siamo stati abituati a

cercare nelle cose, e non nel nostro modo di percepirle.

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DISTORSIONI SEMANTICHE

3. LA QUALITÀ CONFUSA CON LA QUANTITÀ

«(futurologi)- Il loro compito consiste nel confondere la qualità con

la quantità, e ciò che essi producono sono ‘scenari futuri’ in cui le

qualità restano le stesse, mentre a cambiare sono le quantità: più

automobili, aerei più veloci, bombe più grosse e via dicendo. (…)

Diagnosticando questa incapacità di percepire il cambiamento

qualitativo, cioè un cambiamento delle attuali relazioni

soggetto/oggetto e soggetto/soggetto, ci siamo avvicinati di molto

alla radice dell’epidemia (…)».

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Marinella De Simone - CMLM 2015 “SISTEMI CHE OSSERVANO”

DISTORSIONI SEMANTICHE

LA CASTRAZIONE

«Veniamo allevati in un mondo visto attraverso le descrizioni altrui,

invece che attraverso le nostre stesse percezioni. Ciò comporta

che invece di usare il linguaggio come uno strumento per

esprimere pensieri ed esperienze, si accetti il linguaggio come uno

strumento che determina i nostri pensieri e le nostre esperienze.»

LA BANALIZZAZIONE

Trasformazione degli studenti da imprevedibili «macchine non

banali» a «macchine banali»

«I test scolastici sono un mezzo per misurare il grado di

banalizzazione. Se lo studente ottiene il punteggio massimo, ciò è

segno di una perfetta banalizzazione: lo studente è completamente

prevedibile, e quindi può essere ammesso nella società. Non sarà

fonte di sorprese, né di problemi.»

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Marinella De Simone - CMLM 2015 “SISTEMI CHE OSSERVANO”

IL FUTURO: TENIAMOGLI APERTA LA PORTA

IL FUTURO

Definirò ‘domanda illegittima’ quella domanda di cui si conosca già

la risposta.

Non sarebbe affascinante immaginare un sistema di istruzione che

chieda agli studenti di rispondere solo a ‘domande legittime’, cioè a

domande le cui risposte siano ignote?

(…) Se una società del genere esistesse, sono certo che vi si

farebbero le più straordinarie scoperte. Tanto per fare un esempio,

potrei citarne tre:

1. L’istruzione non è un diritto, né un privilegio: è una necessità.

2. L’istruzione consiste nell’imparare a fare domande legittime

Una società che abbia fatto le precedenti due scoperte, riuscirà alla

fine a farne una terza, la più utopica:

3. Quando B sta meglio, sta meglio anche A.

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IMPERATIVO ETICO ED ESTETICO

Marinella De Simone - CMLM 2015 “ IL CASTELLO DEI DESTINI INCROCIATI”

«Come nel sistema eliocentrico, deve esistere un terzo che costituisca il

punto di riferimento centrale.

Questo terzo è la relazione tra l’Io e il tu, e questa relazione è

L’IDENTITA’:

Realtà = Comunità

Quali sono le conseguenze di tutto ciò per l’etica e l’estetica?

L’imperativo etico: Agisci sempre in modo da accrescere il numero delle

possibilità di scelta

L’imperativo estetico: Se desideri vedere, impara ad agire»

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Marinella De Simone - CMLM 2015 “ IL CASTELLO DEI DESTINI INCROCIATI”

GRAZIE!

Marinella De Simone

Complexity Institute

www.complexityinstitute.it

[email protected]

[email protected]

«La competenza comporta delle responsabilità. Il medico deve agire sulla scena dell’incidente. Non

possiamo più permetterci di essere solo consapevoli spettatori del disastro globale.

Dobbiamo far parte agli altri della competenza che possediamo, tramite la comunicazione e la

collaborazione nel tentare di risolvere i problemi del nostro tempo. Questo è l’unico modo in cui

possiamo adempiere le nostre responsabilità sociali e individuali di cibernetici che debbono

mettere in pratica ciò che predicano.»