Presa in carico della BPCO e ipertensione: Prevenzione e … · 2018-06-05 · a strutture di...

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Presa in carico della BPCO e ipertensione: Prevenzione e percorsi formativi "Special Interest" RELATORE: Dott. Sergio Pasquinucci

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Presa in carico della

BPCO e ipertensione:

Prevenzione e percorsi

formativi

"Special Interest"

RELATORE:

Dott. Sergio Pasquinucci

BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA

(BPCO)

La BPCO è una condizione patologica dell’apparato respiratorio caratterizzata daostruzione del flusso aereo, cronica e parzialmente reversibile

Rappresenta una delle principali cronicità identificate a livello globale e costituisce la3° causa di morte tra le malattie non trasmissibili

Le stime di prevalenza della BPCO nella popolazione generale sono del 4-6%, concirca 3 milioni di pazienti in Italia e circa 300 mila in Campania

I costi della malattia sono prevalentemente concentrati nelle fasi più avanzate deldecorso clinico e sono legati alle riacutizzazioni ed alle ospedalizzazioni (70% deicosti complessivi a carico del SSN)

IPERTENSIONE ARTERIOSA

La prevalenza dell’ipertensione arteriosa nella popolazione italiana è del 33% per il

sesso maschile e del 31% per il sesso femminile (29% per il sesso maschile e 33% per il

sesso femminile nella Regione Campania)

Rappresenta la seconda causa di visita ambulatoriale con circa 30 milioni di visite annue

negli USA e 12 milioni di accessi ambulatoriali in Italia

L’ ipertensione sotto-diagnosticata e mal gestita, dal punto di vista del trattamento,

aumenta esponenzialmente il rischio di subire eventi cardiovascolari, soprattutto infarti e

ictus, che sono la causa di morte più frequente nei paesi industrializzati

PREVENZIONE ED EDUCAZIONE

DEL PAZIENTE

Un fattore eziopatogenetico comune a entrambe le patologie è il fumo. Il fumo è

presente nel 25-43% degli ipertesi ed è la causa piu’ importante per lo sviluppo di

BPCO (70-80% dei casi).

La cessazione dell’abitudine al fumo di tabacco è il primo provvedimento da adottare e

in questo contesto l’azione del MMG risulta fondamentale

MODELLO DELLE 5A

FASE STRATEGICA

E’ La registrazione del dato FUMO

Tutti i fumatori che non riescono a smettere con unintervento minimo, devono essere assistiti con trattamentocomportamentale (counseling prolungato) e trattamentofarmacologico (intervento di secondo livello)

Farmaci di prima scelta sono i sostituti della nicotina nelle varie formulazioni (cerotti,gomme da masticare, inalatori, compresse), il buproprione a lento rilascio e la vareniclina

CRITICITÀ NELLA GESTIONE

DELLE MALATTIE Sottodiagnosi

Inappropriatezza diagnostica (sovradiagnosi) e inappropriatezza terapeutica rispetto alle

indicazioni delle linee guida

Scarsissima aderenza alla terapia

Inappropriatezza nella ospedalizzazione e inadeguatezza dei setting di ricovero

Scarsa disponibilità di offerta riabilitativa specialistica

IL PDTA è lo strumento regolatorio che ha il compito di

ridurre tali criticità attraverso il recepimento e la

contestualizzazione delle Linee Guida in ambito Regionale

OBIETTIVI PDTA

Migliorare la prevenzione primaria e l’educazione del paziente

Migliorare la capacità quantitativa e qualitativa della diagnosi della BPCO e dell’

ipertensione senza peggiorare i tempi di attesa

Favorire una corretta gestione di tali pazienti da parte della Medicina Generale, in

particolare nella nuova realtà del Distretto, che può governare i punti di intercetto del

paziente facendo leva sulla specialità territoriale e sulle aggregazioni della medicina

(Aggregazione Funzionale Territoriale, AFT e Unità Complessa di Cure Primarie UCCP)

Prevenire le riacutizzazioni della BPCO

Definire il corretto setting della ospedalizzazione e della riabilitazione respiratoria.

DIFFERENZE TRA

UN PDTA ED UNA LINEA GUIDA

Chi fa cosa?

In quale setting organizzativo?

Con quali risorse?

Come misuriamo il processo?

Come misuriamo gli esiti?

…..ed i contenuti clinici e scientifici?

…. Per questo ci sono le linee guida e le evidenze della letteratura

Perché un progetto di implementazione?

PREVENZIONE

&

EDUCAZIONE

DIAGNOSI TERAPIARIACUTIZZAZIONE &

OSPEDALIZZAZIONE

RIABILITAZIONE

RESPIRATORIA

OBIETTIVOAbolire i fattori di rischio

• Confermare diagnosi

BPCO

• Emersione patologia

• Controllo dei sintomi

• Ridurre le

riacutizzazioni

• Ospedalizzazione appropriata

• Corretto setting di ricovero

• Recupero funzionale

• Miglioramento qualità di vita

INPUT

Visita ambulatoriale

• Visita ambulatoriale

• Richiesta di spirometria Visita ambulatoriale

• Visita ambulatoriale o

domiciliare

• pulsossimetria

Visita domiciliare/ambulatoriale in

corso di ricovero

ATTORI

• MMG

• Infermiere

• Specialista pneumologo

• MMG

• Specialista pneumologo

• MMG

• Specialista

pneumologo

• MMG

• Specialista pneumologo Team multidisciplinare

SETTING

• Studio del MMG

• AFT/UCCP

• Centri Antifumo

• Studio del MMG

• AFT/UCCP

• Ambulatorio peumo

territoriale

• Studio del MMG

• AFT/UCCP

• Ambulatorio peumo

territoriale

• Studio del MMG

• AFT/UCCP

• Ambulatorio peumo territoriale

• Ospedale

• Ricovero ord

• Riab. DH

• Domicilio

• Ambulatorio

OUTPUT

• Registrazione dato fumo

• Trattamento tabagismo

• Diagnosi e stadiazione

• Visita specialistitca

• Prescrizione terapia

• Programma di

follow-up

• Risoluzione della

riacutizzazione

• Presa in carico post- ricovero

• Valutazione degli esiti

• Riduzione delle complicanze e

delle disabilità residue

METODOLOGIA APPLICATA

FLOW CHART PDTA

IPERTENSIONE ARTERIOSA

Ipertensione secondaria

o rischio CV elevato

MMG

Diagnosi, eziologia, stadiaz rischio

Inizio trattamento in base al rischio CV

Target P.A. ?

Follow-up pz trattato non complicato

Problemi clinici

o rischio elevato

Ipertensione confermata

Valutazione P.A. degli assistiti

Valutazione specialistica

Valutazione specialistica strumentale

Secondarietà o rischio,

problemi clinici complessi

o rischio CV elevato

Valutazione specialistica di approfondimento

FOLLOW-UP

Riscontro di patologie

associate

GESTIONE INTEGRATA

SPECIALISTA

SI

SI

SI

SI

NO NO

NO

NO

NOSI

NUOVE STRATEGIE ASSISTENZIALI

Tali strategie dovranno abbandonare il tradizionale approccio attendista e sintomatico a

favore di un atteggiamento prognostico e preventivo:

1. Promozione di uno stile di vita adeguato

2. Corretta presa in carico nel tempo dei pazienti ipertesi prevenendo accessi inappropriati

a strutture di secondo livello o errato consumo di farmaci e/o di prestazioni

ambulatoriali

RUOLO CHIAVE: Medico di

Medicina Generale

CHRONIC CARE MODEL

Il paziente viene posto al centro del sistema, sottoscrive un "patto di salute" con il proprio

medico di fiducia, viene reso esperto e consapevole dei rischi della propria malattia con

opportuni interventi educativi di informazione e addestramento (empowerment) e

interagisce, attraverso un insieme di attività personalizzate e condivise, con il team

multiprofessionale delle Cure Primarie composto da Medici di Medicina Generale,

Specialisti, Infermieri e Operatori Socio-Sanitari

IMPORTANZA DI UN PERCORSO FORMATIVO

Un percorso formativo centrato sul trasferimento di competenze dallo specialista al MMG

può costituire il primo passo per un miglioramento complessivo nella gestione della BPCO e

dell’ipertensione arteriosa

OBIETTIVI GENERALI

Migliorare l’approccio alla prevenzione individuale e la gestione pratica e integrata del

percorso assistenziale della BPCO e dell’ipertensione arteriosa, considerando in particolare

le difficoltà e l’inappropriatezza della diagnosi e terapia.

Attraverso:

La promozione dell’Evidence-Based Medicine (EBM) e la diffusione e condivisione delle

linee guida

L’ampliamento della conoscenza del PDTA e l’acquisizione degli strumenti e strategie di

management

Il perfezionamento delle abilità diagnostiche e di utilizzo di strumentazioni di

competenza specialistica.

Predisporre strumenti per la diffusione e la condivisione delle linee guida (INDIVIDUAZIONE,

MONITORAGGIO E TRATTAMENTO)

Approfondire la conoscenza sui contenuti clinici del PDTA

Acquisire strumenti e strategie di management per organizzare il lavoro in team nell’ambulatorio dedicato

all’ipertensione arteriosa e alla BPCO

Perfezionare abilità comunicativa per stimolare l’adozione di un corretto stile di vita ed instaurare un

rapporto di fiducia tra assistito e medico aumentando la compliance alle strategie diagnostico-terapeutiche

Perfezionare le abilità diagnostiche e di decisone terapeutica

Approfondire la conoscenza teorica e pratica delle metodiche strumentali funzionali alla valutazione del

danno d’organo del paziente iperteso

Trasferire competenze sulla corretta esecuzione della spirometria e sulla corretta utilizzazione delle

informazioni da essa fornite.

Obiettivi Specifici

RISULTATI ATTESI

Appropriatezza diagnostica

Emersione della patologia (case finding)

Appropriatezza terapeutica

Aderenza alla terapia

Riduzione delle ospedalizzazioni

L’efficacia di tali interventi formativi verrà valutata con cadenza trimestrale attraverso l’utilizzo di indicatori

di processo e di esito previsti dal PDTA (es. “numero di pazienti con diagnosi di BPCO e spirometria sul

numero di pazienti con diagnosi di BPCO”; “numero di terapie ambulatoriali erogate sul numero di terapie

ambulatoriali erogate nel periodo precedente; “dati di aderenza al trattamento rilevati al tempo zero ed a

12 mesi”).

Sarà inoltre effettuata un’indagine qualitativa con cadenza annuale per l’individuazione di eventuali

criticità.

IL PIANO OPERATIVO: LA GOVERNANCE

Cabina di Regia

Comitato Scientifico Project Management/

Office Unit

Indirizza, effettua le scelte

chiave, monitora i risultati

Dà supporto alle metodologie, al

coordinamento dei cantieri di lavoro,

al monitoraggio dei risultati, alla

comunicazione

Verifica e dà supporto alla

struttura scientifica e tecnica delle

attività

Cantieri di lavoro

Sistema di Monitoraggio dei

risultati e degli esitiProgetto Formativo PDTA

BPCO

Revisione del PDTA

I PROSSIMI PASSI DEL PIANO OPERATIVO

REGIONE CAMPANIA

➢ Intende perseguire l’implementazione operativa del PDTA BPCO attraverso il progetto AGIRE

➢ Il progetto AGIRE prevede tre cantieri strutturati:

1. Il miglioramento della dotazione strumentale

2. L’informazione e la formazione ad ASL, Distretti, Specialisti e MMG

3. Il monitoraggio dell’andamento del PDTA BPCO

➢ Per assicurare il risultato finale al Paziente, migliorare la certezza di diagnosi e l’aderenza alla terapia

ritiene necessaria una sinergia innovativa tra Istituzioni Regionali, Società Scientifiche e Imprese

REGIONE CAMPANIA

➢ Ha coinvolto le Società Scientifiche di riferimento per assicurare il massimo livello di qualità clinica e

organizzativa del progetto AGIRE

➢ Ha previsto un investimento per la dotazione strumentale e il percorso di cambiamento

➢ Propone alle Imprese di partecipare al progetto AGIRE per accelerare tempi e qualità dei risultati

IL PROGETTO

FORMATIVO

DIAGNOSI BPCO

La spirometria è l’indagine necessaria e insostituibile

per confermare la diagnosi di BPCO

La diagnosi di BPCO si basa sulla presenza di sintomi respiratori e/o

esposizione a fattori di rischio confermati dalla dimostrazione dell’

ostruzione al flusso aereo mediante la spirometria

OBIETTIVO PROGETTO AGIRE

Percorso formativo centrato sul trasferimento di competenze dallo specialista pneumologo al MMG sulla

corretta esecuzione della spirometria e sulla corretta utilizzazione delle informazioni da esse fornite, può

costituire il primo passo per un miglioramento complessivo nella gestione della BPCO

Tale componente tecnico-pratica del percorso formativo dovrà essere affiancata da un intervento di tipo

teorico che affronti i temi dell’appropriatezza terapeutica, dei criteri di corretta ospedalizzazione e

soprattutto da un piano di affiancamento e monitoraggio

Il tutto al fine di garantire a regime, e nell’arco temporale di 1 anno, dal completamento del percorso

formativo un accesso alla diagnostica della gran parte dei pazienti da sottoporre a valutazione (conferma

diagnostica + case finding)

Le criticità e la complessiva inappropriatezza che caratterizza la gestione della BPCO sonolargamente documentate in letteratura e vi è diffusa convergenza sul fatto che,preliminarmente, l’intervento vada concentrato sulla fase diagnostica

La corretta esecuzione della spirometria costituisce uno degli elementi fondamentali per il miglioramento dell’appropriatezza diagnostica e può essere un elemento essenziale per aumentare la consapevolezza della rilevanza della malattia e per indirizzare al meglio l’approccio terapeutico

DESTINATARI DELLA FORMAZIONE

Circa 350 MMG: Si affida alle ASL attraverso i Direttori di Distretto la identificazione dei

MMG da formare (fabbisogno stimato di 2 MMG per ogni AFT da formare)

Costituzione dei gruppi di MMG da formare: 35 gruppi (dimensione massima dei gruppi

di 10 medici)

Ogni centro specialistico, in relazione alle risorse umane disponibili, potrà seguire su 2-3

gruppi di MMG

FORMATORI E TUTOR

15 Centri Specialistici, in cui saranno individuati i formatori, costituiti da almeno 4 figure:

2 Pneumologi + 1 Tecnico di Fisiopatologia Respiratoria + ove disponibile, 1 MMG già

adeguatamente competente perché formato in precedenti esperienze

I docenti ed i tutor dei Centri Specialistici saranno composti da Pneumologi esperti in

diagnostica funzionale respiratoria (di strutture ospedaliere o territoriali) e tecnici

di Fisiopatologia Respiratoria

TOTALE 60 FORMATORI

STRUTTURAZIONE E TIMING DEL

PROCESSO FORMATIVOSTEP 2- RESIDENZIALESTEP 1- PRELIMINARE

- Acquisizione di 350 spirometri (spirometria basale) su

specifico finanziamento regionale

-Acquisizione di 12 stazioni di diagnostica funzionale di 2°

livello con gestione centralizzata dei dati attraverso un

collegamento in rete tra spirometri e stazioni di diagnostica

di 2° livello (trasmissione e monitoraggio)

Dotazione di materiale formativo con i contenuti teorici del

progetto e del PDTA

Durata: 3 mesi

- Riunione preliminare tra i Direttori ASL e i 65 Direttori di

Distretto di tipo informativo per garantire la collaborazione al

progetto

-1 Riunione Train the Trainer per tutti i Formatori

(presentazione di obiettivi, modalità e tempistiche del progetto

- 5 Riunioni Train the Trainer su base provinciale per i dettagli

organizzativi specifici

-10 Eventi formativi per tutti i MMG afferenti tenuti dai Centri

Specialistici

Durata: 6 mesi (ECM)

6 mesi

12

mesi

STEP 3- FORMAZIONE SUL CAMPO STEP 4- FOLLOW UP

STRUTTURAZIONE E TIMING DEL PROCESSO

FORMATIVO (ECM)

Durata: 18 mesi

-3 incontri teorico pratici (6 ore) presso i Centri Specialistici.

Contenuto: Principi di fisiopatologia e clinica, DD della BPCO,

esecuzione di esami spirometrici e principi di interpretazione

-Incontri di affiancamento individuale da parte dei Tecnici di FPR

per avviare in sicurezza la diagnostica

-4 incontri a cadenza trimestrale con il gruppo di 10 MMG per

verificare le attività svolte

12 mesi dopo l’avviamento

-Verifica dell’operatività dei MMG

attraverso la rilevazione degli indicatori

previsti dal PDTA relativamente alla

diagnostica: "numero di pazienti con

diagnosi di BPCO e spirometria sul

numero di pazienti con diagnosi di

BPCO"

PROJECT MANAGEMENT OFFICE

ATTIVITA’:

1. Definisce e sintetizza gli elementi della formazione

2. Fornisce supporto all’estrazione di informazioni di monitoraggio

3. Sintetizza il monitoraggio degli indicatori

4. Supporta la definizione delle fonti informative di controllo del PDTA

5. Individua le criticità nella gestione di pazienti

6. Sintetizza il SAL (Stato Avanzamento Lavori) delle attività

RICONOSCIMENTI:

Conferimento di un attestato al termine dell’intero percorso formativo da parte delle Società

Scientifiche a tutte le AFT che hanno adottato il PDTA della BPCO di Regione Campania

"Quando curi una malattia puoi vincere o perdere.

Quando ti prendi cura di una persona puoi solo vincere"

Patch Adams