Preparazione di campioni biologici per la microscopia ......Microscopia Elettronica GA 2-4% in...

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Preparazione di campioni biologici per la microscopia ottica ed elettronica

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  • Preparazione di campioni biologici per la microscopia ottica

    ed elettronica

  • Il microscopio ottico ed elettronico (T.E.M)

    OCULARE

    OBBIETTIVI

    TAVOLINO PORTA CAMPIONE

    CONDENSATORE

    DIAFRAMMA DI CAMPO

    LAMPADA

    CANNONE ELETTRONICO

    PORTA CAMPIONE

    CONDENSATORE

    OBBIETTIVO

    SCHERMO FLUORESCENTE

    CAMERA FOTOGRAFICA

  • Occhio umano

    Microscopio ottico

    Microscopio elettronico a trasmissione

    Microscopio elettronico a scansione

    Aumentando la risoluzione aumentano proporzionalmente anche gli artefatti e la loro visibilità

  • • la luce del microscopio ed il fascio di elettroni possono

    attraversare solo materiale di spessore molto ridotto

    • il tessuto deve essere sezionato mediante speciali apparecchi, detti microtomi ed utramicrotomi

    • la maggioranza dei tessuti biologici sono molli

    • prima del taglio, il tessuto deve essere indurito

    – Fissazione

    – Inclusione

    – Congelamento

    • i tessuti sono normalmente quasi incolori e privi di contrasto

    • prima dell’osservazione al microscopio, il tessuto deve essere colorato o contrastato

    • coloranti con affinità per componenti cellulari e tissutali diverse possono essere combinati nella stessa sezione istologica

    Problematiche…

  • Fasi della preparazione

    • Prelievo • Fissazione • Disidratazione • Inclusione • Taglio • Colorazione

  • Prelievo

    • Il prelievo è l’operazione fisica con la quale si ottiene il campione da esaminare

    • Deve essere eseguito da materiale biologico vivente

    • Riduzione 10x10x3 mm per la microscopia ottica

    Spessore ≤ 2 mm per la microscopia elettronica

    • Deve essere eseguito il più velocemente possibile

  • La Fissazione

    Ha lo scopo di bloccare i processi di degenerazione del tessuto prelevato rendendolo stabile nel tempo ed inalterabile all’azione dei successivi trattamenti

    Mantiene inalterate le caratteristiche strutturali del campione, preservandone la morfologia

    Protegge il campione da danni osmotici (swelling e shrinking)

    FISICA

    CHIMICA

    Congelamento in N2 o -30°C

    Calore (fiamma viva per materiale biologico strisciato su vetrino

    Esposizione del tessuto a T molto alte o molto basse:

    Uso di sostanze chimiche:

    Perfusione

    Immersione

    Con vapori

  • La fissazione chimica LE ALDEIDI

    FORMALDEIDE

    • usata in soluzione (4-10%) in tampone pH 7.4

    • elevato potere di penetrazione ( 0.8 mm/h)

    • agisce formando legami crociati con gli aa delle proteine (reversibili)

    • preserva una buona morfologia

    PARAFORMALDEIDE

    • preserva la reattività delle macromolecole

    • indicata per indagini biochimiche

    Formaldeide 4-10% + Saccarosio 2% in PBS pH 7.4

    4 ore 4°C

    Microscopia Ottica

    PFA 10% + Saccarosio 2% in PBS pH 7.4

    4 ore 4°C

  • GLUTARALDEIDE

    • penetra bene nei tessuti, ma meno rapidamente della formaldeide

    • forma cross-legami più velocemente e più stabilmente della formaldeide

    • non fissa i lipidi, quindi per preservare le membrane

    La fissazione chimica LE ALDEIDI

    Microscopia Elettronica

    GA 2-4% in Tampone Fosfato pH 7.4

    2-4 ore 4°C

    Post-fissazione con Osmio Tetrossido

    • Fissa i lipidi insaturi

    • agisce rapidamene, ma penetra molto poco Fissativo 2°

    • reagisce in modo differente con i vari componenti cellulari accentuando le differenze di densità e fornendo una sorta di colorazione

    OsO4 1-2% In Tampone Fosfato pH 7.4 2 ore 4°C buio

  • I Tamponi

    I fissativi devono essere diluiti in tamponi a pH 7-7.4 in modo che non ci sia diversità di pH fra il tessuto e la soluzione fissativa e per evitare artefatti dovuti a differenze di osmolarità

    Gli stessi tamponi utilizzati per diluire i fissativi devono essere impiegati per effettuare i lavaggi che seguono la fissazione (1-2 ore)

    PBS

    Tampone fosfato di Sorensen

    Tampone Cacodilato

    Fosfato bisodico 0.2M + Fosfato monosodico 0.2M

    Cacodilato di Na 0.24M + HCl 0.2M

    Più stabile nel tempo, ma contiene arsenico che è tossico

  • La Disidratazione E’ il passaggio che permette la sostituzione dell’acqua contenuta nel tessuto con un solvente dei mezzi di inclusione (Paraffina o resine)

    La disidratazione si effettua mediane passaggi del campione in soluzioni di alcool in una scala crescente di concentrazioni

    Alcool 70%

    Alcool 90% Alcool 100%

    Fissazione 3° con Acetato di Uranile in alcool 70% (T.E.M.)

    Chiarificazione L’ultimo agente deve essere miscibile con i mezzi di inclusione

    Xilolo

    Acetone assoluto

    Ossido di propilene

    Paraffina

    Resine idrofobiche per T.E.M.

    Infiltrazione Dopo aver concluso la disidratazione del campione bisogna sostituire gradualmente lo xilolo o l’acetone con il mezzo di inclusione in forma liquida (Xilolo/acetone:mezzo di inclusione)

    3:1 2:1 1.1 1:2 1:3

  • Inclusione E’ il passaggio che permette di impregnare il campione in un materiale abbastanza duro ed omogeneo tale da poter essere tagliato in fette molto sottili

    PARAFFINA (M.O.)

    RESINE (T.E.M.)

    • Miscela di idrocarburi saturi

    • solida a T ambiente

    • punto di fusione a 54-60°

    • insolubile in H2O, solubile in xilolo

    • Epon, Araldite

    • liquida a T ambiente

    • polimerizza a 60-70°C

    • insolubile in H2O, solubile in acetone

    • si preparano a partire da soluzioni di monomeri, da sostanze plasticizzanti che migliorano la consistenza finale del polimero e da un acceleratore chimico per la reazione di polimerizzazione

    Il campione viene immerso in paraffina o resina pura per completarne l’infiltrazione

  • T ambiente 4°C

    Polimerizzazione

    Paraffina (m.o.) Resina (T.E.M)

    60-70°C

    Blocchetti pronti per essere tagliati in sezioni

  • Il taglio delle sezioni

    MICROTOMO

    Strumento che permette di sezionare i blocchetti di paraffina contenenti il campione in fette spesse 3-10 uM

  • La raccolta delle sezioni

    La colorazione

    I coloranti sono di solito in soluzione acquosa.

    Le sezioni devono essere sparaffinate in xilolo e reidratate con scala decrescente di alcool (100, 90, 80, 70, 50,H2O)

    Metodica ematossilina eosina

    Ematossilina 10 min

    Lavaggio con H2O corrente

    Eosina 1 min

    Disidratazione

    Montaggio

    Vetrini Xilanizzati

  • COLORANTI PER MICROSCOPIA OTTICA

    I tessuti assumono i coloranti in base alle caratteristiche delle strutture che li compongono

    ACIDI carica negativa formano sali con basi colorano citoplasma BASICI carica positiva formano sali con acidi colorano i nuclei NEUTRI formati dall’unione di un colorante acido con uno basico

    NATURALI animali : es. carminio (colorante acido nucleare) vegetali: es. ematossilina (colorante acido) ARTIFICIALI eosina (colorante basico citoplasmatico)

    fucsina, violetto di genziana (coloranti nucleari)

  • Materiale vegetale incluso in gel e tagliato con

    microtomo a vibrazione

  • COLORAZIONI

    • chimiche: reazione tra colorante e substrato

    evidenziano molecole come lipidi e zuccheri

    COLORAZIONI ISTOCHIMICHE

    OLIO ROSSO O O.R.O (PER LIPIDI)

    • o.r.o. sciolto in soluzione di alcool etilico ed etere

    • alcool etilico ed etere estraggono dalle cellule i lipidi

    • o.r.o si deposita al loro posto

    P.A.S. (PER ZUCCHERI)

    • acido periodico di schiff ossida i gruppi CHOH-CHOH

    degli zuccheri

    CHOH-CHOH

    reagisce con composto fucsina-acido solforoso e da’ colorazione fucsia

    CHO-CHO

    chimiche

    fisiche

    chimico fisiche

  • • FISICHE: precipitazione di metalli su strutture biologiche

    • CHIMICO-FISICHE : meccanismo di assorbimento elettrico

    substrato e colorante hanno cariche diverse e formano sali fra loro

    EMATOSSILINA

    EOSINA

    Es. impregnazione argentica Sali d’argento + sostanza riducente

    liberazione di Ag metallico che si deposita sulle strutture biologiche argentofile (fibre nervose)

  • ULTRAMICROTOMO

    Strumento usato per sezionare i blocchetti di resina in sezioni molto sottili

    SEMIFINI: sezioni di 1 uM di spessore, la cui osservazione al m.o. permette di selezionare i campi utili destinati ell’esame ultrastrutturale al T.E.M.

  • SEZIONI ULTRAFINI: sezioni di 60-70 nm di spessore

    Lama di diamante

    Il taglio delle sezioni

    Raccolta delle sezioni

    retino

  • LA COLORAZIONE

    • il contrasto dipende dal numero atomico degli atomi del campione

    • piu’ e’ alto il numero atomico, piu’ elettroni sono dispersi, maggiore e’ il contrasto

    • le molecole biologiche sono costituite da atomi con numero atomico basso (H, C, O)

    • le sezioni vengono contrastate con sali di metalli pesanti

    Acetato di Uranile e Citrato di Piombo

  • …un esempio di applicazione

    semifini fini

    Sezione trasversale di una foglia Ultrastruttura di cellule a palizzata