Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito ® Edizione 2014

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Premio Penisola Sorrentina ® speciale BIT2014

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Il Premio Penisola Sorrentina® è stato fondato nel 1996 dal poeta Arturo Esposito come concorso letterario-poetico. Dal 2004 è dedicato alla sua memoria. Organizzato e diretto da Mario Esposito è una rassegna a vocazione nazionale che si estende a più luoghi d’Italia con diverse sezioni, allo scopo di istituire gemellaggi e scambi culturali tra la regione Campania e gli altri territori del Paese e non solo. Nel 2013, infatti, il Premio ha preso parte ai lavori del Niaf di Washington per testimoniare l’eccellenza creativa nel campo della lavorazione orafa ed artistica del cammeo di Torre del Greco e l'eccellenza del made in Campania. Dallo scorso anno l’Assessorato al Turismo della Regione Campania ha inserito il premio Arturo Esposito ® nel cartello regionale dei Grandi Eventi di risonanza nazionale ed internazionale affidandone la promozione ad un tavolo tecnico composto da comuni campani con capofila la Città di Piano di Sorrento dove si svolge la serata conclusiva della rassegna.

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IL SIMPOSIO DELLE MUSE

Associazione culturale e di promozione sociale [email protected]

www. premiopenisolasorrentina.orgwww. premiopenisolasorrentina.com

Si ringrazia per l’ospitalità nello stand istituzionale:

Immagine di copertina Facce diverse della stessa luna© Antonio Esposito - Photography

Premio Penisola Sorrentina

®

Mario Esposito è nato a Napoli nel 1979.

Giornalista ed heritage promoter ha curato la pubblicazione di diversi volumi tra cui si segnalano:“Ritratti” (Prefazione di Francesco Sicilia),“Il clima del Mediterraneo” (in collaborazione con Mario Giuliacci), “La formazione enzima del cambiamento (prefazione di Antonio Manganelli).

Idoneo alla carica di Amministratore degli Enti provinciali per il turismo della Regione Campania, ha lavorato nel campo della produzione culturale e del marketing territoriale per conto delle Province di Salerno, Avellino, Potenza, collaborando anche con diversi comuni per l’ideazione e la realizzazione di progetti di sviluppo territoriale.

Ha prestato servizi di assistenza parlamentare per la comunicazione e l’organizzazione presso il Parlamento Europeo (Bruxelles).

Foto di retrocopertina© Umberto Astarita (Aniello Lauro award)

In questo contesto assumonoparticolare rilevanza gli interventi che sostengono

l’innovazione e che riconoscono il valoredell’istruzione e della conoscenza

come fattori insostituibili di progresso.

Giorgio Napolitanoper il Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito®

specialeBIT2014

specialeBIT2014

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IL SIMPOSIO DELLE MUSE

Associazione culturale e di promozione sociale [email protected]

www. premiopenisolasorrentina.orgwww. premiopenisolasorrentina.com

Si ringrazia per l’ospitalità nello stand istituzionale:

Immagine di copertina Facce diverse della stessa luna© Antonio Esposito - Photography

Mario Esposito è nato a Napoli nel 1979.

Giornalista ed heritage promoter ha curato la pubblicazione di diversi volumi tra cui si segnalano:“Ritratti” (Prefazione di Francesco Sicilia),“Il clima del Mediterraneo” (in collaborazione con Mario Giuliacci), “La formazione enzima del cambiamento (prefazione di Antonio Manganelli).

Idoneo alla carica di Amministratore degli Enti provinciali per il turismo della Regione Campania, ha lavorato nel campo della produzione culturale e del marketing territoriale per conto delle Province di Salerno, Avellino, Potenza, collaborando anche con diversi comuni per l’ideazione e la realizzazione di progetti di sviluppo territoriale.

Ha prestato servizi di assistenza parlamentare per la comunicazione e l’organizzazione presso il Parlamento Europeo (Bruxelles).

Foto di retrocopertina© Umberto Astarita (Aniello Lauro award)

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1La storia

La scoperta deLLa campania

ideato e realizzato da Mario Esposito

Sommario

2. Facce diverse della stessa luna di Mario Esposito

3. Sviluppare un turismo integrato di Pasquale Sommese

5. Mettere a fuoco l’eccellenza di Maurizio Maddaloni

7. La storia

14. L’edizione 2014

17. Penisola Sorrentina: la capitale del turismo e non solo

20. Terre del Vesuvio

29. A un passo dalla Campania

Fotografie

Archivio Premio Penisola Sorrentina: Umberto Astarita (pag. 17, 20)Gianfranco Capodilupo (pag. 13)Fabio Donato (pag. 21) Catello Giordano (pagg. da 4 a10, 17, 22)Federico Iaccarino (pag. 7, 8, 11, 12, 21), Francesco Mastellone (pag. 4, 12)Donato Muccia (pagg. 8, 11, 38, 39) Photo 105 (pag. 7, 8, 16, 20) Luigi Soldatini (pag. 5, 17,18) Lello Somma (pag. 4, 5, 7, 8, 15)

Archivio Football Leader (pag. 19)

Dino Lauri (pagg. 20, 23, da 24 a 28)

Enzo Magliulo (pag. 20)

Alberto Nigro (pagg. da 34 a 37)

Vittorio Saracino (pagg. da 29 a 33)

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Facce diverse deLLa stessa Luna

Facce diverse della stessa luna è il titolo dell’immagine di copertina creata da Antonio Esposito per sintetizzare i contenuti turistici e culturali del presente volume, legato al Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito® .

Il rapporto tra luogo fisico, geografico e luogo culturale diventa quindi sfumato, sottile, presente anche se a volte invisibile, come l’altra faccia della luna. Tocca a noi scoprirlo e svelarlo! Ecco dunque l’obiettivo di questa guida tematica.Il Premio è una rassegna nazionale di eventi, spettacoli, iniziative in grado di unire luoghi diversi della Campania, in nome di un turismo integrato che non trascuri anche l’opportunità di superare la “linea di confine”, di arrivare a scoprire “l’altra faccia della luna”, quella meno immediata, eppure ricca di fascino e significati.

Da questa strategia organizzativa nasce anche il gemellaggio turistico e culturale che il Premio da anni ha realizzato tra la regione Campania e la regione Basilicata, in nome di un mezzogiorno creativo, operoso, eccellente, in grado di “competere”, nel significato di “chiedere insieme”, richiamandosi al modello di un made in Italy che non finisca per diventare la vuota e semplice cartolina ma che delinei, invece, itinerari e contenuti a partire da una conoscenza profonda delle realtà locali e dei mondi sim-bolici che queste incarnano. Tralasciamo qui di scandagliare in maniera approfondita tutte le ipotesi e le metafore che l’immagine della luna potrebbe evocare: dalla creati-vità alla malinconia, dall’inquietudine all’estro, dal romanticismo alla marea.

Saranno i colori del fondo di ogni luna (che poi resta sostanzialmente la stessa, perché la cultura è una) a guidarci in una serie di percorsi geografici animati dal Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito®: il nero dell’inchiostro per scrivere la nostra storia, il blu come il mare delle nostre coste, il rosso dei coralli e del Vesuvio, il verde della terra e della natura.

Il Penisola Sorrentina Arturo Esposito® se da un lato propone la conoscenza turistica di luoghi e delle loro tradizioni, dall’altro costruisce su quegli stessi luoghi un’offerta di appuntamenti culturali personalizzati, che vanno a delineare il concetto di “Premio- Rassegna”, utilizzando la cultura nell’ambito di una definizione di marketing mix. L’abbinamento luoghi-eventi, turismo-cultura, regione-regioni non diventa quindi una semplice operazione di “cosmesi” comunicativa (bei personaggi, belle foto, begli spettacoli) ma un percorso di affinamento consapevole del gusto, che contribuisca alla realizzazione di una piena integrazione tra le storie e le geografie, tra i tanti turismi possibili, tra le facce diverse della stessa luna.

Mario Esposito Direttore artistico

Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito ®

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sviLuppare un turismo integrato

La Campania è un Paese-Museo, una Regione gioiello con il record

di aree definite dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Per valorizzare e mettere a frutto questo immenso giacimento, la Regione è impegnata a creare un sistema nei beni culturali che sia al servizio del turismo di qualità e che valorizzi il singolo sito e tutta l’area su cui esso insiste, in modo da far crescere la consapevolezza che questo patrimonio non va solo ben tutelato, ma ben utilizzato per essere il volano della crescita economica e culturale di tutto il territorio. Strategici, per il raggiungimento di questo obiettivo, sono i grandi eventi e tutte quelle manifestazioni che “accendono” i riflettori dei media sulle nostre “grandi bellezze”. D’altronde turismo integrato significa la capacità per gli enti locali di applicare politiche adeguate che sappiano riconoscere sui territori le potenzialità produttive nei vari filoni: dalle terme alle coste, dalla religiosità all’enogastronomia, dall’arte agli spettacoli, alle tradizioni popolari.Solo se riusciamo a diventare un sistema territoriale completo per la vacanza possiamo essere in grado di offrire un prodotto estivo e invernale vincente.Solo se riusciamo a coniugare la modernità del fare sistema con la storia, la cultura e le vocazioni ambientali della Campania il risultato sarà determinante per il successo del nostro turismo.

Pasquale Sommese Assessore al Turismo e Beni Culturali

Regione Campania

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4La storia

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mettere a Fuoco L’ecceLLenza

Mettere a fuoco l’eccellenza della produzione locale, i luoghi dell’arte e della cultura della nostra area metropolitana attraverso la lente di ingrandimento del Premio Penisola Sorrentina è l’obiettivo centrato dagli organizzatori

dell’evento segnato in rosso nel calendario delle principali manifestazioni di promozione della nostra regione.

Un Premio che negli anni ha saputo coinvolgere i principali attori dello sviluppo economico e sociale della Campania e non solo, attirando nella splendida penisola sorrentina i protagonisti della ribalta culturale italiana e internazionale. Un format che ha permesso, negli anni, di far conoscere i tesori nascosti della produzione artigianale, esaltando l’opera meritoria di tanti imprenditori trasformati, anche grazie alla vetrina del Premio, in veri e propri ambasciatori del made in Naples nel mondo.

Maurizio MaddaloniPresidente Unioncamere Campania e Camera di Commercio di Napoli

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La passerella del Premio

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La storia

Fondato nel 1996 come premio di poesia e dal 2004 dedicato alla memoria dell’ideatore, il Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”® è oggi inserito nel cartello dei Grandi Eventi di risonanza nazionale dell’Assessorato al

Turismo e Beni Culturali della Regione Campania. È un format dedicato non più solo alla letteratura ma all’industria culturale e alla creatività italiana (cinema, poesia, musica, teatro, giornalismo, tv, moda).

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i numeri

18 edizioni6 regioni coinvolte: Campania. Basilicata, Puglia, Lombardia, Liguria, Lazio20 città: Piano di Sorrento (Napoli), Sant’Agnello (Napoli), Meta (Napoli), Vico Equense (Napoli), Massa Lubrense (Napoli), Sorrento (Napoli), Lacco Ameno (Na), Napoli, Buonalbergo (Benevento),Battipaglia (Salerno), Salerno, Solofra (Avellino), Montecorice (Salerno), San Fele (Potenza), Tuglie (Lecce), Camogli-Portofino (Imperia), Genova, Milano, Roma, Potenza 3000 articoli stampa dedicati

Le azioni del Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito® coinvolgono diversi settori del Codice del turismo:turismo della cultura, turismo religioso, turismo della natura, turismo dell’enogastronomia,turismo giovanile, turismo delle arti e dello spettacolo, turismo del mare, turismo della montagna, turismo dello sport, turismo del made in Italy e dell’artigianato.

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9La storia

L’alta moda di Regina Schreckerin esclusiva per il Premio

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10La storia

premiati

Il riconoscimento è stato assegnato a numerose personalità di rilievo nazionale del mondo dello spettacolo, dell’arte e della cultura: Alexia, Magdi Cristiano Allam, Sergio Assisi, Renato Balestra, Caterina Balivo, Alberto Bevilacqua, Paolo Brosio, Francesca Cavallin, Vincenzo Cerami, Stelvio Cipriani, Francesco Cossiga, Nino D’Angelo,Enzo De Caro, Paolo Del Debbio, Fabrizio Del Noce, Christian De Sica, Niccolò Fabi, Eugenio Finardi, Rita Forte, Giuliano Gemma, Giancarlo Giannini, Ezio Greggio, Bianca Guaccero, Bruno Lauzi, Giuseppe Leone, Angela Luce, Sandra Mondaini, Roberto Napoletano, Mario Orfeo, Gino Paoli, Rocco Papaleo, Antonio Preziosi, Giovanni Raboni, Giovanna Ralli, Memo Remigi, Nelo Risi, Gino Rivieccio, Alfonso Ruffo, Enrico Ruggeri, Alessandro Sallusti, Paola Saluzzi, Edoardo Sanguineti, Lina Sastri, Regina Schrecker, Vittorio Sgarbi, Alessandro Siani, Maria Luisa Spaziani, Gianluca Terranova, Giovanni Toti, Roberto Vecchioni, Iva Zanicchi ed altri.

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ospiti internazionaLi

In molte occasioni il Premio ha coinvolto star internazionali del cinema e della musica leggera tra cui il Premio Oscar Frad Murray Abraham, la cantante francese Kelly Joice e gli attori italoamericani Daniel McVicar e Paul Sorvino.

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Il cinema e il palcoscenico

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L’edizione 2014

Il tema della nuova edizione 2014 del Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito® è: “La scoperta della Campania”. Si parte, infatti, dal presupposto che l’attuale turismo tenda ad appiattire ed

omologare i diversi turismi, privandoli della propria identità, fino a snaturarne sensazioni, emozioni, sogni. Ciò appare drammaticamente evidente nel campo culturale, gastronomico, economico. Per invertire la rotta, occorre innescare un meccanismo virtuoso di turismo integrato in grado di far sistema, nell’intento di aprire al massimo le porte della bellezza e i cancelli della cultura, al fine di uscire da una condizione di isolamento ovvero di rendere comune un godimento troppo spesso riservato all’egoismo solitario del glamour e restituire all’uomo la sua centralità, particolarmente nel processo di individuazione, caratterizzazione, selezione, promozione e godimento del bene culturale, naturalistico. Oggi che l’istituzione familiare - nel senso tradizionale del termine - è in crisi e non è più percorribile, come in passato, la via della produzione artigianale isolata, troppo faticosa, la nostra proposta culturale vuole fornire un’opportunità concreta di aggregazione a tutti coloro che, come gli artigiani, hanno a cuore i nostri saperi, i nostri sapori, i nostri manufatti, i nostri patrimoni, raccogliendone le storie, recuperandone le tradizioni, evidenziandone le facce, descrivendone i territori e promuovendone le attività, per un turismo attento e consapevole, vera garanzia di benessere.Il Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”® vuole anche essere promotore di una ricetta “possibile” contro le ataviche “lamentele” del Sud - che hanno contribuito a generare l’attuale paralisi socio-culturale ed economica del Meridione - attraverso l’abbattimento dei biechi individualismi e la costruzione di un reale gioco di squadra, di un fair game dove si lotti per raggiungere un obiettivo che può essere migliorato di anno in anno. La BIT di Milano costituisce l’occasione per cominciare a presentare il piano marketing del Premio Arturo Esposito® e dei territori collegati alla programmazione 2014: non solo la Penisola Sorrentino-Amalfitana (in particolare Piano di Sorrento con la settecentesca Villa Fondi, sede del Museo archeologico Georges Vallet), ma anche le Terre del Vesuvio (Torre del Greco con l’antica tradizione orafa del corallo e del cammeo, e poi Palma Campania, famosa per i riti del carnevale, ma custode anche di una profonda storia culturale ispirata alla rivoluzione napoletana del 1799 e alla figura di Vincenzo Russo, alla cui memoria verrà quest’anno dedicato nell’ambito della rassegna uno speciale evento). La missione campana del progetto, in un’ottica di interregionalità, promozionerà anche delle attività e dei percorsi “a un passo dalla Campania”, interessando l’area lucana del Vulture (San Fele, con le sue cascate e il santuario di Pierno, ospita dal 2006 il premio San Fele d’oro e a Barile, sede del Parco urbano delle cantine dove Pier Paolo Pasolini ambientò le scene principali del “Vangelo”, saranno istituite quest’anno delle giornate nazionali di letteratura e cinema dedicate al grande intellettuale). Questo piano marketing istituzionale viene sottoposto alla vostra attenzione in modo che possiate “scoprire” quello che a voi sembrerà più utile: l’organizzazione degli eventi, il tempo libero, gli itinerari naturali, i beni culturali, le tracce della fede e della storia.

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Lo spettacolo dal vivo

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Li Galli (Sirenuse) Penisola Sorrentina Sud

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penisoLa sorrentina : La capitaLe deL turismo e non soLo

Siete in Penisola Sorrentina, nel cuore pulsante del turismo e della cultura. Siete in un lembo di terra sospeso tra

cielo e mare che guarda contemporaneamente a due golfi, quello di Napoli (dove forma la costiera sorrentina) e quello di Salerno (dove forma la costa d’Amalfi). Siete nella “Terra delle Sirene” (secondo la nota definizione dello scozzese Norman Douglas) che sa conciliare il mito e l’archeologia con i sapori più autentici, l’arte con gli eventi più prestigiosi. Due costiere in cui amerete perdervi tra i tornanti e le vertigini delle emozioni. La sede principale del Premio, dove si svolge la serata conclusiva della rassegna, è Piano di Sorrento: un centro culturale ed economico vitale, cui il Presidente della Repubblica ha conferito il titolo di “Città” nell’ottobre 2008, in occasione delle celebrazioni legate al Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito ®.

Il porto turistico - Piano di Sorrento

Carlo Lucarelli e Vittorio Sgarbi protagonisti dei laboratori del premio, Villa Fondi - Piano di Sorrento

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viLLa de sangro Fondi

L’area sorge in Via Ripa di Cassano a Piano di Sorrento su un costone tufaceo e dispone di un suggestivo belvedere con splendida vista sul Golfo di Napoli. Alcuni ambienti della Villa Fondi e il giardino ospitano reperti archeologici

di proprietà della Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei che documentano i risultati delle più recenti campagne di scavo per ricostruire, anche attraverso ampi supporti didattici e multimediali, le fasi di popolamento e di trasformazione della penisola sorrentina dall’età preistorica fino a quella romana. È sede del museo archeologico della Penisola Sorrentina Georges Vallet. In occasione del Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito® diventa sede di laboratori e di prestigiosi atelier d’ecriture organizzati in collaborazione con le università ed altre istituzioni.

iL mito deLLe sirene*

Il culto delle Sirene, figure mitiche legate ad aree di confine, è in effetti il più antico della Penisola Sorrentina, che in età arcaica era lo spartiacque tra i golfi controllati rispettivamente da Cuma e

Poseidonia. Vi era un santuario ad esse dedicato sul versante settentrionale della Penisola e le Sirene ivi venerate erano le Sirene precipitatesi in mare dopo l’incontro con Odisseo e divenute, con la loro morte, dee protettrici dei ‘passaggi’. Le fonti letterarie attestano che il santuario delle Sirene era oggetto di particolare venerazione da parte degli abitanti del territorio. Questo culto, a partire dal VI sec. a.C., dovette progressivamente essere soppiantato per importanza da quello di Atena a Punta della Campanella, tanto che il promontorio sorrentino finì per essere definito ‘Capo Ateneo’. Il santuario delle Sirene non è stato ancora individuato, ma doveva probabilmente trovarsi sul versante settentrionale della penisola, verso Sorrento. Tante sono state le proposte di identificazione tra Ottocento e Novecento: loc. Capodimonte a Ovest di Sorrento (B. Capasso), Capo di Sorrento (K.J. Beloch), loc. Mitigliano o l’area del convento di S. Maria della Lobra a Massalubrense (K.J. Beloch), la penisola meridionale della baia di Ieranto (P. Mingazzini), Monte S. Costanzo (B. d’Agostino), loc. Deserto a S. Agata sui due Golfi (L. Breglia) e, infine, loc. Trinità a Piano di Sorrento (E. Greco).

L’anfora della SirenaMuseo archeologicoVilla Fondi, Piano di Sorrento

*Testo e immagini dell’Associazione Oebalus

18Piano diSorrento

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19PenisolaSorrentina

due costiere unite daLLe ecceLLenze di Massimo D’Alessandro Pres. DGS Sport&Cultura

Il Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito® unisce le due costiere, sorrentina e amalfitana, per un

turismo di eccellenza che faccia della regione Campania un territorio leader nel turismo. E proprio Amalfi, l’antica repubblica marinara (sede di una celebre regata storica) ospita “Football leader”, il riconoscimento dell’Associazione Italiana Allenatori (AIAC) che celebra il valore della leadership nel mondo del calcio. Gli allenatori di calcio sono i giurati più adatti a mettere in risalto non solo le qualità tecnico-agonistiche dei premiati ma anche quelle umane, culturali ed etiche. L’atteso evento, organizzato dalla DGS Sport&Cultura, non è solo un premio destinato ai numeri uno dello sport; è anche il modo per sviluppare diversi momenti di riflessione e dibattito, attraverso una serie di iniziative volte alla valorizzazione delle bellezze del territorio. “Football leader” si propone, dunque, come manifesto della equazione:se il calcio è la disciplina leader nello sport, la regione Campania deve esserlo nel turismo.

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20Terre delVesuvio

terre deL vesuvio

Il Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito® vi accompagna tra le terre del Vesuvio.A Torre del Greco rimarrete incantati dalla lavorazione dei rossi coralli e dei cammei, che sono stati individuati dall’organizzazione come opere artistiche da consegnare ai vincitori del premio durante la cerimonia ufficiale che conclude tutto il ciclo delle manifestazioni dell’anno.Nelle zone interne, collegate con l’agro nocerino-sarnese, troviamo invece Palma Campania, sospesa tra passione e ragione. La città è molto famosa per le celebrazioni legate al Carnevale, fatto risalire dagli studiosi addirittura al 1600. A Palma Campania il carnevale arriva in Quadriglia, meccanismo da spettacolo che raccoglie il meglio di una tradizione centenaria tra le più antiche in Campania. «Più di duecento persone vestite a tema e un simpatico maestro che dà il tempo ad ottoni e strumenti popolari. Insieme eseguono - disposte in circolo – un canzoniere di brani noti resi opportunamente quadrigliabili, eseguito senza stacchi in diverse postazioni storiche. Il tutto seguendo il passo che la tradizione impone» (Iorio). Non macchine, allora, ma corpi che si fanno danza, in un ritmo di terra e di anima, che esalta la natura ed il mistero primigenio, solforoso di questo territorio. Un carnevale diverso da tutti gli altri dove i carri sono, addirittura, un elemento secondario per lasciare spazio al picaresco, al beffardo, alla genialità e al colpo di scena. Palma Campania, però, non è soltanto passione, abbandono al divertimento . È anche cultura, ragione. La cittadina diede, infatti, i natali a Vincenzo Russo, martire della Rivoluzione napoletana del 1799. All’intellettuale giacobino sarà dedicata una sezione del Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito® per i temi del giornalismo, della cultura e dell’impegno civile.

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iL cammeo di torre deL greco a Washington tra arte e design*di Giuseppe Leone

Passione, ingegno, amore per la tradizione. Sono questi gli ingredienti che accompagnano il binomio tra l’arte e l’artigianato che ho inteso dedicare per il Premio Penisola

Sorrentina Arturo Esposito® alla lavorazione del cammeo, con la collaborazione del maestro artigiano di Torre del Greco Francesco Scognamiglio, depositario di una raffinata tecnica di incisione artigianale, impegnato da sempre nella realizzazione dell’eccellenza nel campo del corallo e del cammeo, la cui qualità è unanimemente riconosciuta sia in Italia che all’estero. Tra gli obiettivi del progetto risiedono, quindi, i seguentitre basilari principi: - investire risorse nello sviluppo: metodi di lavorazione tradizionale sono stati affiancati nel tempo da tecniche nuove che si sono perfezionate negli anni, a prova della costante ricerca dell’ innovazione; - focalizzare l’attenzione sull’evoluzione del design e delle nuove esigenze che provengono dal mutare della moda; - motivazione e alta professionalità delle persone che lavorano in questo settore, quale modello di formazione non convenzionale e possibilità di terreno di incontro, oltre che evidentemente di rilancio, delle potenzialitàdei territori della provincia. Con queste convinzioni e la condivisione di questi valori, il Premio ha donatoper l’asta a Washington del Niaf 2013 (National Italian American Foundation: fondazione americana che rappresenta gli oltre 20 milioni di cittadini italoamericani che vivono negli Stati Uniti) un’opera con cammeo (“La Sirena partenopea”), al fine di recuperare quel rapporto tra tecnica e poetica, arte e artigianato, fare e teorizzare, che resta un’ architrave fondamentale su cui far crescere la ricerca artistica e creativa oltre che la sperimentazione dei materiali e la tecnica manuale.

La Sirena partenopea G. Leone - F. Scognamiglio Washington

*Testo e immagini a cura dell’Associazione culturale Exordium con il patrocinio della Regione Campania

21Torre

del Greco

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22Terre delVesuvio

Ugo Pagliai legge Vincenzo Russo da Palma Campania

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paLma campania e La cuLtura:iL “premio vincenzo russo” di Vincenzo Carbone - Sindaco

Nell’ambito del Premio Pe-nisola Sorrentina Arturo Esposito® l’Amministra-

zione comunale intende quest’anno istituire, d’intesa con gli organiz-zatori, il premio speciale Vincenzo Russo. Intellettuale e martire della Rivolu-zione Napoletana del 1799, Russo rappresenta un modello di riferi-mento attuale ed importante. Nell’opera I Pensieri Politici pro-pugnò “una società di uguali, in cui ognuno fosse dato secondo le proprie necessità” nonché la “par-tecipazione diretta del popolo al governo, secondo la concezione di una democrazia non fatta di dele-ghe” e “l’importanza dell’istruzione per la promozione socio-culturale del popolo”. Sono questi i valori che la comunità di Palma Campa-nia ha ereditato con orgoglio e de-terminazione, mantenendo viva la memoria del suo personaggio più illustre. Questo riconoscimento in-tenderà quindi, durante un grande spettacolo sospeso tra letteratura e teatro, segnalare il talento e l’ope-ra di un giornalista-saggista che ha dato spazio, durante la sua carriera,a motivazioni di natura etico-civile, ricostruzioni storiche, indagini ap-profondite di ricerca culturale.

23Palma

Campania

La casa natale di Vincenzo Russo

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24Terre delVesuvio

visitando paLma campania di Dino Lauri

Chi visita per la prima volta Palma Campania non può che restare rapito

dalle sue bellezze paesaggistiche, storiche ed architettoniche. Il boschetto in località Crocelle e la collina di Castello, con l’amena pineta Tribucchi ad essa collegata, il secolare palazzo aragonese che si erge nel cuore del centro storico, gli edifici ecclesiastici che resistono al tempo. Qui trova posto anche un sito ar-cheologico di fama internazionale, con la scoperta - ormai quaranten-nale - di un tratto dell’acquedotto romano che serviva l’intero Meri-dione circa duemila anni fa, in epo-ca augustea.La città vanta anche dei personaggi illustri, quali il patriota Vincenzo Russo, tra gli ispiratori della Repubblica Napoletana del 1799, ed il Senatore Antonio De Martino, cui è dedicata la piazza centrale del paese, che costeggia il suo palazzo, medico personale di sua maestà, la Regina Margherita.Palma Campania - devota a San Biagio, protettore della gola e pa-trono della ridente cittadina - è anche tradizione con il Carnevale e con un’altra manifestazione a sfon-do religioso e folcloristico: quella del “fuocarone” dedicata a Sant’An-tonio.

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iL paLazzo ducaLe

Edificato per volere di Alfonso I d’Aragona, alla fine del ’400 quando il feudo di Palma

era di competenza degli Orsini di Nola, come palazzo di delizia per la caccia al falcone, è successivamente passato a vari casati napoletani tra cui i Caracciolo ed i Compagna, suoi ultimi proprietari. La bellezza artistica della struttura è notevole. Si possono ammirare le finestre mo-danate da una cornice in piperno, chiuse da una solida grata in ferro battuto. Al primo piano i balconi sono alternati alle finestre, mentre all’ultimo l’architettura è incor-niciata da finestre ad arco, che ne addolciscono la struttura. Si ricono-sce sull’edificio la presenza di mo-tivi catalani e rinascimentali. Una doppia rampa originariamente in pietra calcarea consente l’accesso al portone d’ingresso, sovrastato dallo stemma di marmo, testimonianza dell’antico fasto. Al centro dello scudo, sormontato dalla corona, è raffigurato a sbalzo il leone rampan-te dei Caracciolo, una delle ultime famiglie proprietarie dell’edificio e del feudo di Palma.

Si ringrazia per la collaborazione ai testi e alle immagini: Elvira Franzese - Assessore alla cultura

25Palma

Campania

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26La storia

Il Palazzo Ducaledi Palma Campania

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27La storia

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28A un passodallaCampania

Il Carnevale di Palma Campania: tamburrelle,

triccheballacche,scetavajassee putipù…

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29A un passo

dallaCampania

a un passo daLLa campania

Il Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito®, partendo dal mare della co-sta sorrentino-amalfitana e passando

per le terre vesuviane, si spinge ora oltre il confine a sud della Campania, dove gli spazi si penetrano perché i territori sono separati da chilometri e chilometri di strade e vallate da percorrere. Eppure tutto appa-re fluido, evanescente, nel silenzio evocato dalle pietre millenarie che si intrecciano a parole e ricordi di poeti meridionali. Vie-ne in mente uno per tutti: il salernitano Alfonso Gatto, che amò tantissimo questi luoghi e per essi si disperò anche. Del re-sto chi ama, si sa, soffre. Questo lembo di terra, ad un passo dalla Campania, invera luoghi a cavallo con l’Irpinia e in altra dire-zione ancora più giù, dopo Eboli. S’avverte ovunque il senso del primigenio che Gatto raccontò, con vibrazioni di autentico liri-smo. Chi non è lucano - ci ha avvertito il poeta - preferisce tacere di fronte alla di-gnità, alla misteriosa autorità e bellezza di uomini e cose semplici. Il periplo continua in questo viaggio che recupera tracce cam-pane attraverso storie, palazzi, fede, cine-ma, poesia. Fa tappa a San Fele, dove dal 2006 si celebra una sezione della rassegna, “Il premio San Fele d’oro”, e a Barile, pic-colo centro dove Pasolini girò la natività ed altre scene del suo “Vangelo secondo Matteo”. Qui il Premio Penisola Sorrenti-na Arturo Esposito ® istituirà “Le giorna-te di Pasolini”, un evento nazionale per il cinema e la letteratura dedicato al grande intellettuale.Una Campania, quindi, oltre confini che si unisce ad una Lucania senza confini.

Per una cattedralela montagna lucanacon la povertà di un astro, dal grigio al bianco a sé traendolagna di polvere e di pietre, ha fatto incastro d’una città sudario.Nell’effigie dei murile sue grandi storie umane-monotono dolore- d’erbe grigiee pallide si nutre chi rimane.

Alfonso Gatto, Paese lucano(da Rime in viaggio per la terra dipinta, 1968-1969)

Barile (Pz) - centro storico

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30A un passodallaCampania

Il programma Leader promosso dall’Unione Europea ha portato alla costi-tuzione del Gal, società di sviluppo economico locale dell’area del Vulture e dell’Alto Bradano che raccoglie ventidue comuni di un vasto territorio con-

finante con la regione Campania, delimitato a nord dal fiume Ofanto. La società promuove itinerari di sviluppo e promozione rurale, di tutela e promozione dei beni culturali, di promozione del turismo non solo locale. Appare quindi utile (oggi più che mai) creare azioni integrate per un turismo sostenibile legato alle filiere delle nostre eccellenze, dei nostri saperi, dei nostri sapori. Dare slancio al territorio lucano in sinergia con una regione vicinissima come quella della Campania rientra in una strategia organizzativa ed istituzionale di lungo respiro che declini un nuovo paradigma di sviluppo locale tra creative milieu e competitività, in una catena di produzione che colleghi l’Irpinia, il Sannio, il Vulture giù fino alla Puglia. Il Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito® già da alcuni anni ha intrapreso questa sperimentazione e va sostenuto giacché il territorio risulta il motore propulsivo per la creazione di un sistema integrato di attori, che attraverso l’ambiente traggono gli elementi per la costruzione dei processi di sviluppo turistico e culturale.

Francesco PerilloPresidente GAL Sviluppo Vulture Alto Bradano

Il Parco delle cantineBarile (PZ)

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31A un passo

dallaCampania

Il mio film è la vita di Cristo più duemila anni di racconti sulla vita di Cristo. Questa era la mia intenzione.

Pier Paolo Pasolini

“sheshë- Le giornate di pasoLini a BariLe” ® a cinquant’anni daL vangeLo secondo matteo di Antonio Murano

Percorrendo la galleria della cultura campana che ha incrociato la nostra terra lucana, viene facile pensare nuovamente ad Alfonso Gatto. La nostra terra lo vide, infatti, non soltanto viaggiatore dell’anima e scrittore ma anche

attore ne “Il Vangelo secondo Matteo”, girato a Matera e a Barile da Pier Paolo Pasolini. Gatto era Andrea, l’apostolo, con gli occhi chiari verdi-azzurri fermati dal regista per incontrare la luce. A cinquant’anni da quel famoso film, il Premio omaggerà il grande scrittore, poeta e regista con uno special event a Barile di risonanza nazionale, dedicato alla letteratura e al cinema. Reading, spettacoli, incontri a tema animeranno la zona nord-est del paese, alle spalle delle cantine, le "Sheshë", su di un massiccio collinare caratterizzato da una miriade di grotte scavate nel tufo ed adibite, nel passato ed oggi in misura minore, a depositi per la custodia del vino. Pasolini girò in questi luoghi che furono le prime abitazioni degli esuli albanesi in fuga dal dominio ottomano. Il film fu realizzato per analogia e non secondo una semplice e scontata riproduzione della Palestina, fermando duemila anni in quella sacca storica che riempie ancora oggi il Sud di mistero, di significati inesplorati, inesplorabili…

Il Vangelo secondo Matteo di P. P. Pasolini: scena girata a Barile (PZ), 1964

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32A un passodallaCampania

La Fontana dello Steccato costruita a Barile (Pz) nel 1713

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33A un passo

dallaCampania

BariLe: un antico Feudo appartenente aLLe più noBiLi FamigLie napoLetane

La famiglia Caracciolo è una delle più antiche tra le famiglie nobili napoletane e svolse un ruolo determinante nelle vicende storico-

politiche dell'Italia Meridionale, rispecchiandosi la sua storia personale in quella del Regno di Napoli e di Sicilia. La linea dei Caracciolo di Torella discende dai conti d'Avellino, i quali, a loro volta, discendono dai Ca-racciolo Rossi. Nel 1638 Giuseppe Caracciolo di-venne titolare del feudo di Torella insieme alle terre di Lavello, Barile, Girifalco, Venosa ed altre località. Feudo dei Caracciolo e dei Carafa dopo, Barile con-serva la propria identità di stampo greco-albanese. Rimangono dell’epoca il palazzo risalente al XVI secolo, ma nel corso dei secoli, molto ritoccato. Di grande pregio artistico - architettonico sono la chie-sa Madre che conserva un dipinto bizantino del XV sec. raffigurante la Madonna di Costantinopoli e il Santuario Madonna SS. di Costantinopoli, costrui-to probabilmente nella metà del VII sec.

iL romanticismo campano Fu di casa a BariLe

Cesare Malpica, fecondo poligrafo, giornalista, poeta improvvisatore, nel 1836 fondò a Napoli una scuola privata; fu nel decennio 1840-50 l'esponente più in vista di quel romanticismo meridionale d'ispirazione

sentimentaleggiante che ha un posto non trascurabile nella storia del romanticismo italiano. Tra le sue opere si ricordano: Ore malinconiche (1836, in poesia); Il giardino d'Italia (varî volumi pubbl. dal 1841 al 1847 su diverse regioni d'Italia); Una vedova e un mistero (1846); Pensieri del tramonto (post., 1859, in prosa).“Su la soglia di una stanza terrena, una brunetta nel fiore degli anni ci guarda con due occhi di tremenda bellezza. Di su, fa capolino, un’altra donzella con certe gote di rosa, con certi occhi che schizzan fiamme e voluttà. Ammaliato mi volgo a contemplare l’inaspettato quadro.” Questo è l’incantamento provato dal poeta e giornalista durante il suo viaggio in Basilicata nel 1847. Il palazzo dalle “fanciulle in fiore”è quello dei principi Torcila. Questa nobile famiglia è stata padrona del paese fin dal XV secolo e a questa data edifica la propria residenza. Essa subisce gravi danni col terremoto del 1851.

Il chiostro

Il Convento Carmelitano

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34A un passodallaCampania

san FeLe tautogramma

Strade strette, sentieri silenziosi, scale, scalini, scaloni salgono, scendono su scoscese

strettoie. Serate serene, scorci stupendi,

santuario storico, santo sconosciuto.

Sapori sopraffini, suoni soavi,

spazi sconfinati.

Signori sorridenti, sindaco Sperduto,

sostengono stranieri spaesati

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iL paese di san giustino de JacoBis che partì da napoLi per evangeLizzare L’etiopia

San Giustino De Jacobis divenne Abuna Jacob per le popolazioni etiopi. E quando Paolo VI lo

proclamò Santo nel 1975, venne definito il padre della Chiesa d’Etiopia. Nato a San Fele nel 1800, ordinato sacerdote a Brindisi nel 1824, divenne prete nella congregazione della missione di San Vincenzo de’ Paoli. Curò i colerosi a Napoli nel 1836-37 e due anni dopo dal capoluogo partenopeo partì per il Tigrè, operando ad Adua e Adi Kwala con spirito di autentica missione. Le sue ultime parole furono di raccomandazione e amore verso i suoi discepoli: “Figli miei, tutti voi avrete parte del mio affetto, voglio benedirvi ! “.

35San Fele

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36La storia

U Uatteniere: le cascate di San Fele (PZ)

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37La storia

daLL’irpinia a pierno dietro La regoLa Benedettina

Su un alto pianoro ubicato a circa dieci km dall’abitato di S. Fele, a ridosso dell’incombente

masso roccioso del monte Pierno, si trova un’antica abbazia benedettina sotto il titolo di Santa Maria. Anche se non esistono fonti documentarie, molti sono gli indizi che fanno supporre la presenza di un cenobio prenormanno, forse legato a monaci basiliani che, in fuga dalla Calabria e dalla Sicilia, si stanziarono in questo sito per le caratteristiche ambientali come l’amenità, la posizione pedemontana, la ricca dotazione di boschi e di sorgenti. Secondo la leggenda, la chiesa del complesso religioso sarebbe sorta nel 1139 per iniziativa di san Guglielmo da Vercelli che aveva trovato una statua della Madonna proprio sul monte Pierno. I documenti provano che la chiesa fu data in concessione, a partire dal 1141, dal vescovo Ruggiero, all'abbazia del Goleto, importante monastero femminile di Sant'Angelo dei Lombardi. Il monastero di Pierno fu la casa di monache benedettine e di monaci oblati, aiutati e protetti dai feudatari di Vitalba.Nel 1514 il santuario fu elevato alla dignità di badia da papa Leone X e conferito in patronato alla famiglia Caracciolo, feudatari del Vulture Melfese, per passare nel 1531 tra i possedimenti dei principi Doria.

37

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38A un passodallaCampania

Uno dei tre stemmi del paese è “d’oro all’effigie di S. Felice, in sacri paramenti, seduto su di una cattedra, con la destra in atto di benedire, e nella sinistra sostenendo una palma”.

premio san FeLe d’oro di Donato Sperduto

Legarsi ad un’altra regione del mezzogiorno con cui si condividono spazi, storie, geografie e ad un’iniziativa che è un appuntamento stabile e di rilievo nel panorama culturale italiano significa per il nostro territorio rafforzare la valenza estetico-artistica del luogo, contraddistinto da un’identità di forti valori e testimonianze lasciate di uomini illustri che hanno vissuto sospesi tra queste due facce della luna: la Campania e la Basilicata. San Giustino De Jacobis, Giustino Fortunato, Rocco Scotellaro e tanti altri nomi emergerebbero ancora dall’assedio della memoria per ricordarci destini e crocevia di cui serbiamo ancora l’alto messaggio.

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39A un passo

dallaCampania

Con questo spirito nel 2006, allora sindaco di San Fele, volli istituire il “premio San Fele d’oro” nell’ambito della rassegna di eventi e manifestazioni del Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito®, allo scopo di creare un gemellaggio territoriale e un ideale ponte, a un passo dalla Campania, cementato dalla cultura e dal turismo. La bellezza, che tanto affascina tutti, si mantiene solo in due condizioni: in natura e nell’arte. Noi abbiamo scelto entrambe.

Premiati e protagonisti

Page 42: Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito ® Edizione 2014

Finito di stampare per conto di con-fine edizioni da Grafica Metelliana (SA)

nel Febbraio del 2014

con-fine rispetta l’ambiente.Questo volume è stampato su carte Fedrigoni certificate

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IL SIMPOSIO DELLE MUSE

Associazione culturale e di promozione sociale [email protected]

www. premiopenisolasorrentina.orgwww. premiopenisolasorrentina.com

Si ringrazia per l’ospitalità nello stand istituzionale:

Immagine di copertina Facce diverse della stessa luna© Antonio Esposito - Photography

Mario Esposito è nato a Napoli nel 1979.

Giornalista ed heritage promoter ha curato la pubblicazione di diversi volumi tra cui si segnalano:“Ritratti” (Prefazione di Francesco Sicilia),“Il clima del Mediterraneo” (in collaborazione con Mario Giuliacci), “La formazione enzima del cambiamento (prefazione di Antonio Manganelli).

Idoneo alla carica di Amministratore degli Enti provinciali per il turismo della Regione Campania, ha lavorato nel campo della produzione culturale e del marketing territoriale per conto delle Province di Salerno, Avellino, Potenza, collaborando anche con diversi comuni per l’ideazione e la realizzazione di progetti di sviluppo territoriale.

Ha prestato servizi di assistenza parlamentare per la comunicazione e l’organizzazione presso il Parlamento Europeo (Bruxelles).

Foto di retrocopertina© Umberto Astarita (Aniello Lauro award)

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IL SIMPOSIO DELLE MUSE

Associazione culturale e di promozione sociale [email protected]

www. premiopenisolasorrentina.orgwww. premiopenisolasorrentina.com

Si ringrazia per l’ospitalità nello stand istituzionale:

Immagine di copertina Facce diverse della stessa luna© Antonio Esposito - Photography

Premio Penisola Sorrentina

®

Mario Esposito è nato a Napoli nel 1979.

Giornalista ed heritage promoter ha curato la pubblicazione di diversi volumi tra cui si segnalano:“Ritratti” (Prefazione di Francesco Sicilia),“Il clima del Mediterraneo” (in collaborazione con Mario Giuliacci), “La formazione enzima del cambiamento (prefazione di Antonio Manganelli).

Idoneo alla carica di Amministratore degli Enti provinciali per il turismo della Regione Campania, ha lavorato nel campo della produzione culturale e del marketing territoriale per conto delle Province di Salerno, Avellino, Potenza, collaborando anche con diversi comuni per l’ideazione e la realizzazione di progetti di sviluppo territoriale.

Ha prestato servizi di assistenza parlamentare per la comunicazione e l’organizzazione presso il Parlamento Europeo (Bruxelles).

Foto di retrocopertina© Umberto Astarita (Aniello Lauro award)

In questo contesto assumonoparticolare rilevanza gli interventi che sostengono

l’innovazione e che riconoscono il valoredell’istruzione e della conoscenza

come fattori insostituibili di progresso.

Giorgio Napolitanoper il Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito®

specialeBIT2014

specialeBIT2014