PREMESSA · taggio e per la rimozione; • le manovre per la chiusura e l’apertu- ... Per...

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P REMESSA REMESSA 4 La presente Guida ha lo scopo di evidenziare i contenuti della norma UNI-CIG 9036 edizione 2001, in particolare illustra le possibili soluzioni impiantistiche, applicabili alla posa dei gruppi di misura, evidenziandone gli aspetti principali. La Guida riporta anche una serie di definizioni tecniche riprese da altre norma- tive, oltre alla UNI-CIG 9036/01, norme che in qualche modo “sono collegate” all’attività di installazione dei contatori del gas; altre definizioni sono state for- mulate ai soli fini della comprensione della presente Guida senza quindi alcuna valenza normativa. A fianco di ogni titolo dei capitoli trattati viene riportato, tra parentesi, il punto della norma a cui ci si riferisce, ciò per agevolare un eventuale approfondimen- to da parte del lettore. I capitoli riportati nella Guida, in taluni casi, non seguono lo stesso ordine della norma in quanto la Guida stessa ha carattere prettamente divulgativo. Naturalmente la Guida non intende sostituirsi alle normative e alle disposizioni legislative che regolamentano la materia e alle quali ogni operatore dovrà fare riferimento; è necessario evidenziare anche che gli utilizzatori della presente pubblicazione, si accertino dell’eventuale emanazione di nuovi disposti sulle tematiche in oggetto.

Transcript of PREMESSA · taggio e per la rimozione; • le manovre per la chiusura e l’apertu- ... Per...

PPREMESSAREMESSA

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La presente Guida ha lo scopo di evidenziare i contenuti della norma UNI-CIG9036 edizione 2001, in particolare illustra le possibili soluzioni impiantistiche,applicabili alla posa dei gruppi di misura, evidenziandone gli aspetti principali.La Guida riporta anche una serie di definizioni tecniche riprese da altre norma-tive, oltre alla UNI-CIG 9036/01, norme che in qualche modo “sono collegate”all’attività di installazione dei contatori del gas; altre definizioni sono state for-mulate ai soli fini della comprensione della presente Guida senza quindi alcunavalenza normativa.A fianco di ogni titolo dei capitoli trattati viene riportato, tra parentesi, il puntodella norma a cui ci si riferisce, ciò per agevolare un eventuale approfondimen-to da parte del lettore.I capitoli riportati nella Guida, in taluni casi, non seguono lo stesso ordine dellanorma in quanto la Guida stessa ha carattere prettamente divulgativo.Naturalmente la Guida non intende sostituirsi alle normative e alle disposizionilegislative che regolamentano la materia e alle quali ogni operatore dovrà fareriferimento; è necessario evidenziare anche che gli utilizzatori della presentepubblicazione, si accertino dell’eventuale emanazione di nuovi disposti sulletematiche in oggetto.

Per la comprensione, la chiarezza e l’u-nivocità delle interpretazioni, risultafondamentale in una normativa ripor-tare le “parole chiave” cioè le definizio-ni adottate nel testo della stessanorma; per questo motivo la presenteGuida riporta una serie di definizioni, ein alcuni casi anche delle figure, perconsentire la massima chiarezza.Alcuni termini sono stati ripresi integral-mente dalle normative vigenti, altri sonostati formulati per la presente Guida.

• Gruppo di misura: parte dell’im-pianto di alimentazione dell’utenteche serve per l’intercettazione,per la misura del gas e per il colle-gamento all’impianto interno.

• Contatore a pareti deformabili,sinonimo di contatore a soffietto oanche contatore a membrana:Contatori volumetrici utilizzati comu-nemente per gli impianti ad uso resi-denziale, commerciale, artigianale e delterziario in genere. Possono essere uti-lizzati anche nel settore industriale dipiccole dimensioni. Il contatore è chia-mato anche “Misuratore”.• Impianto interno: Complesso delletubazioni ed accessori che distribui-scono il gas dal gruppo di misura, que-sto escluso, agli apparecchi utilizzatori.• Supporto: Elemento che serve asostenere il contatore mantenendoload una corretta distanza dal muro edal suolo. (Per i contatori non appog-

TTERMINIERMINI EE DEFINIZIONIDEFINIZIONI (P(P..TTOO 3)3)

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L’installazione dei contatori del gas

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1Ingresso gas Organo di

intercettazione

Contatore

Mensola/supporto

Giunto elastico(eventuale)

Gruppo di misura

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giati al suolo il “supporto” è definitoanche “mensola”).

• Giunto elastico: serve ad assorbirele eventuali sollecitazioni trasmesse dal-l’impianto interno al contatore. (Sonoconosciuti anche con il termine “tubiflessibili corrugati a parete continua”).• Nicchia: Alloggiamento per l’instal-lazione del gruppo di misu-ra, ricavato nella muratura,con pareti intonacate ecorredato di sportello dichiusura. (Sul mercato esi-stono delle nicchie prefab-bricate in materiale edile.Le dimensioni sono stan-dardizzate e dipendonodalla portata del contato-re, vedi tabella 1).• Armadio o armadietto: ha lo scopo

di contenere e proteggere il gruppo dimisura. (Normalmente l’armadio/arma-dietto è costituito da materiale metalli-co. Le dimensioni sono standardizzatee dipendono dalla portata del contato-re, vedi tabella 1).

• Batteria: Raggruppamento di due opiù gruppi di misura. Normalmente labatteria è alimentata da un unico collet-tore, in ogni caso potrebbero essereprevisti più collettori per alimentare piùbatterie al servizio dello stesso stabile.

• Edificio mono-utenza:Alloggio, edificio, laborato-rio, centrale termica o altro,costituito da una unicaunità immobiliare o unicoimpianto interno con uno opiù apparecchi.• Vano tecnico: Condottoverticale, ricavato in particomuni dell’edificio, con

andamento rettilineo e sezione costanteper tutta l’altezza del fabbricato. (Il vano

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L’installazione dei contatori del gas

tecnico può essere costituito anche dauna intercapedine o da un cavedio. Inogni caso il vano tecnico deve essere aduso esclusivo dell’impianto gas).• Impianto di derivazione di uten-za: Complesso di tubazioni con dispo-sitivi ed elementi accessori che dallacondotta stradale si estende fino al/aigruppo/i di misura. (L’impianto di deri-vazione di utenza è comunementeconosciuto come “allacciamento”).• Diramazione di utenza: Parte del-l’allacciamento aereo che collega lacolonna montante al gruppo di misura.• Specie delle condotte: Classifica-zione delle condotte di trasporto/dis-tribuzione del gas in relazione allapres- sione di esercizio. Le condotte sidistin-guono in 7 specie.• Famiglie di gas: La famiglia raggruppa

i gas simili tra loro per intervallo del-l’indice di Wobbe (caratteristiche chi-mico-fisiche).

• Portata termica: Prodotto della por-tata volumetrica o massica per ilrelativo potere calorifico (normal-mente inferiore).

• Gas naturale: Gas distribuito costi-tuito da un unico tipo di gas o dauna miscela di gas normalmentepresente in giacimenti naturali. Il piùcomune è normalmente conosciutocome “metano”.

• GPL: Gas di Petrolio Liquefatto: Gassolitamente prodotto durante ladistillazione del petrolio.

• Densità relativa all’aria: Rapporto trail peso specifico del gas e il peso spe-cifico dell’aria alle medesime condi-zioni di pressione e temperatura.

• Rubinetto con chiave di sicurezza:Sinonimo di “valvola con sicurezza”normalmente installata all’ingresso

del misuratore, dispone diuna serratura che consen-te in ogni caso la chiusu-

ra ma per la riapertu-ra è necessaria lapropria chiave.

• REI: Termine utiliz-zato nella prevenzioneincendi identifica il grado

di resistenza al fuoco di unastruttura (solitamente i muri,

le solette, le porte e le protezioni ditubazioni, condotti ecc.). La “R” è ilrequisito di resistenza meccanicaall’azione del fuoco, la “E” è il requi-sito di ermeticità ai fumi e vapori e la“I” riguarda l’isolamento termico. Irequisiti previsti dalle norme antin-cendio possono riguardare solo la R,oppure RE o infine REI; il numero chesegue la sigla sono i minuti di eventua-le azione del fuoco al quale la struttu-ra deve resistere.

CCAMPOAMPO DIDI APPLICAZIONEAPPLICAZIONE (P(P..TTOO 1)1)

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La norma UNI-CIG 9036/01 riporta leprescrizioni per l’installazione deigruppi di misura dotati di contatorivolumetrici a pareti deformabili ali-mentati da reti di distribuzione. Siapplica inoltre a tutte le famiglie di gas.Relativamente al campo di pressione,la norma si applica per pressioni mas-sime di esercizio pari a:• 40 mbar (400 mm c.a.) per i gas della

prima famiglia (gas manifatturati) equelli della seconda famiglia (gasnaturale e sue miscele);

• 70 mbar (700 mm c.a.) per i gasdella terza famiglia (GPL).

La norma quindi non distingue il tipo diutenza a valle del misuratore, ma ilcampo di applicazione è definito da dueparametri fondamentali: il primo è lapressione massima di esercizio, mentre ilsecondo è legato alla tecnologia cioè allepotenze/portate rese disponibili dai grup-

pi di misura di questo tipo.Ne deriva chequesta norma può essere applicata indi-pendentemente che si tratti di utenzaresidenziale, commerciale o industriale.Relativamente alle potenze/portate deimisuratori a pareti deformabili, questevanno da qualche metro cubo a qualchecentinaio di metri cubi all’ora.

ATTENZIONE Per quanto riguarda la portata termi-ca, bisogna tenere conto, nella sceltadel contatore, del tipo di gas da misu-rare; ad esempio, se deve misurare 3m3/h di metano fornirà circa 28,8 kW(24.750 kcal/h). Se lo stesso contatoremisura 3 m3/h di GPL avrà una por-tata termica pari a circa 87 kW(75.000 kcal/h).

CCRITERIRITERI DIDI INSTINSTALLAZIONEALLAZIONE (P(P..TTOO 5)5)PPOSIZIONAMENTOSIZIONAMENTOO (P(P..TTOO 5.1)5.1)

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L’installazione dei contatori del gas

La norma riporta alcune indicazioni sulposizionamento dei misuratori con loscopo di agevolare le operazioni diinstallazione e l’eventuale successivamanutenzione.In particolare la norma prevede che illuogo di installazione del gruppo di misu-ra deve essere facilmente accessibile inmodo da consentire:• le operazioni necessarie per il mon-

taggio e per la rimozione;• le manovre per la chiusura e l’apertu-

ra della valvola di intercettazione;• la lettura dei consumi riportati dal

totalizzatore;• le operazioni di eventuali interventi

di manutenzione.

Vengono riportate anche altre indicazionimolto importanti per la sicurezza:• il gruppo di misura non deve essere

installato in ambienti umidi o vicino a

sorgenti di calore quali ad esempio for-nelli, stufe, caldaie ecc.;

• se installato all’esterno deve essere pro-tetto dagli agenti atmosferici ed ubicatoin posizione tale da ridurre il pericolo didanneggiamento dovuto a urti.

Per la protezione dei gruppi di misura lanorma riporta alcuni esempi dimensiona-li per nicchie/armadietti in relazione allaportata dei contatori.

Qualora il gruppo di misura fosse al ser-vizio di un impianto alimentato con gas didensità maggiore di 0,8,come ad esempioil GPL, non è consentito il posizionamen-to in locali o manufatti con il pavimentosotto il piano di campagna. Questa pre-scrizione è oltremodo necessaria, inquanto in caso di fuga accidentale il gaspiù pesante dell’aria potrebbe accumular-si creando un serio pericolo.

*) Per contatori con interasse tra l’entrata e l’uscita di 110 mm.**) Per contatori con interasse tra l’entrata e l’uscita di 250 mm.

G 1,6 a G 4*G 1,6 a G 6**G 10 a G 25G 40 a G 65

304070100

4570100130

Classe contatori Profondità minima cmLarghezza minima cmAltezza minima cm

20256060

Tab. 1

Le dimensioni di alcuni alloggiamenti indicati nella tabella, per le operazioni di installazione e manuntenzione,risultano troppo contenute soprattutto relativamente alle profondità degli alloggiamenti.

MMODODALITÀALITÀ DIDI INSTINSTALLAZIONEALLAZIONE (P(P..TTOO 5.2)5.2)

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Oltre alle prescrizioni sopra riportateper l’installazione dei gruppi di misura,la norma riporta altre indicazioni, inparticolare il contatore deve:• avere il dispositivo indicatore/tota-

lizzatore dei consumi in posizioneorizzontale;

• non essere a contatto del muro odella parete dell’armadietto;

• essere in posizione sopraelevatarispetto al pavimento.

Nel caso di misuratori di grandi dimen-sioni questi possono essere appoggiatisu appositi piedistalli fissati al pavimen-to. In ogni caso è necessario installarei misuratori in modo tale che l’involu-cro sia arieggiato per evitare possibilicorrosioni.

TTIPOLOGIEIPOLOGIE DIDI INSTINSTALLAZIONEALLAZIONE EE

UBICAZIONEUBICAZIONE DEIDEI GRGRUPPIUPPI DIDI MISURAMISURA

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L’installazione dei contatori del gas

Lo schema allegato 1 riporta le princi-pali modalità di installazione e le diver-se ubicazioni dei gruppi di misura pre-viste dalla norma UNI-CIG 9036/01.

INSTALLAZIONE SINGOLA(P.to 5.3.1)

Installazione singola esterna all’al-loggio/locali/edificio (P.to 5.3.1.1)

La norma in questo punto prevede dueprincipali tipologie di installazione:• ubicazione dei gruppi di misura sul

limite di proprietà cioè sulla recinzio-ne dell’edificio da servire;

• ubicazione dei gruppi di misura nelleimmediate adiacenze dell’edificio daservire, in pratica il contatore vieneinstallato sui muri perimetrali.

Installazione singola sulla recin-zione esterna

L’installazione sul limite di proprietàrisulta probabilmente la soluzione piùapprezzata dalle società di distribuzio-ne. Naturalmente parlando di installa-zioni singole, questa tipologia è presen-te soprattutto nelle villette e in generenei capannoni con attività artigianali ecommerciali. L’installazione singola

FIG.1 - Installazione singola esterna

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sulla recinzione viene spesso utilizzataanche per l’alimentazione delle centra-li termiche condominiali o al serviziodi altre attività. Questa tipologia diinstallazione risulta non praticabile senon esiste un confine delimitato dauna “struttura fisica” quale ad esempioun muro, una cancellata o simili.L’installazione sulla recinzione si realiz-za quando tra l’edificio da servire e lavia pubblica è presente uno spazio diproprietà quale un giardino, un cortileecc. con una recinzione.La norma UNI-CIG 9036/01 per que-ste installazioni prevede che la tubazio-ne del gas, a valle del misuratore, all’in-gresso dell’alloggio/edificio/locali siadotata di una valvola di intercettazionegenerale. Tale prescrizione è dovutaalla necessità di consentire agli utilizza-tori dell’impianto un facile, rapido ecomodo intervento di chiusura del-l’impianto del gas per ogni occasione,quale ad esempio l’assenza prolungata,la manutenzione, oppure per motivi diurgenza a causa di situazioni anomale.La necessità di installare, sulla tubazio-

ne del gas in prossimità dell’utenza, unavalvola di intercettazione generale èprevista anche dalla Regola Tecnica dicui al Decreto Ministeriale 12 aprile1996. Questo DM si applica agli utilizzitermici alimentati a gas con potenzamaggiore di 35 kW non inseriti in cicliindustriali, in particolare si applica allecentrali termiche per il riscaldamento,ai laboratori artigiani, alle cucine pro-fessionali, alle lavanderie e ai forni dapane. In ogni caso le installazioni sui

limiti di proprietà devonoessere protette per evita-re che estranei possanoeffettuare manovre erra-

te e pericolose.E’ possibile realizza-re la protezione uti-

lizzando armadietti onicchie, ove inserire i

gruppi di misura, dotate disportello con serratura echiave. Se il gruppo di misura

può risultare accessibile anche adestranei, questo deve essere dotato dirubinetto con chiave di sicurezza.

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L’installazione dei contatori del gas

Installazione singola esterna adia-cente all’edificio

La norma UNI-CIG 9036/01 prevedela possibilità di ubicare il gruppo dimisura a ridosso dei muri perimetraliesterni degli alloggi/locali/edifici da ser-vire; le soluzioni più praticate si posso-no cosi riassumere:a) installazione singola esterna in arma-

dietto (Fig. 2);b) installazione singola esterna su balco-

ne terrazzo (Fig. 3);c) installazione singola esterna in nic-

chia (Fig. 4);

d) installazioni singole esterne condomi-niali su balcone (Fig. 5).

a) Installazione singola esterna inarmadietto

Questo tipo di installazione non è piùmolto praticata in quanto i distributoritendono, salvo vincoli, ad adottare leinstallazioni sui limiti di proprietà.Ad oggi questa soluzione si applica instrutture suddivise in lotti dove sonopresenti più attività solitamente artigia-nali e commerciali e dove non esiste unvero e proprio limite di proprietà.

FIG.2 - Installazione singola esterna

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b) Installazione singola esternasu balcone/terrazzo

Le soluzioni di questo tipo vengonorealizzate normalmente quando nonsono praticabili le installazioni sui limitidi proprietà o comunque quando esi-stono dei vincoli, vedi gli edifici storici ostrutture senza cortili che danno diret-tamente sulla pubblica via.

c) Installazione singola esternain nicchia

La tipologia in oggetto è la classicainstallazione utilizzata per servire caseed edifici di borghi e contrade storicheo comunque vecchie. Infatti spessonon è possibile accedere con la deriva-zione di utenza a cortili interni, quindil’unica soluzione è quella di ricavare

FIG.3 - Installazione singola esterna

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L’installazione dei contatori del gas

delle nicchie nelle pareti direttamentesulla pubblica via.In questi casi è necessario proteggerel’installazione da possibili danneggia-menti, volontari e non, come evidenzia-to nel punto relativo alle installazionisui limiti di proprietà.

d) Installazioni singole esternecondominiali su balcone

Questa tipologia di installazione eramolto comune nei centri urbani finoad una quindicina di anni or sono.Oggi ove le condizioni lo consentonovengono normalmente preferite le

soluzioni in batteria.La tipologia in oggetto viene ancoraadottata in edifici storici o comunquedatati che non dispongono di cortili,giardini o altri spazi che consentanoaltre soluzioni.A volte anche la dislocazione deglialloggi rispetto ai cortili interni, vedivecchi appartamenti che non hannolati verso l’interno, impongono questasoluzione.Se non vi sono vincoli architettonici, inalternativa, a volte è possibile realizza-re installazioni in batteria in nicchie,orizzontali e verticali, ricavate nellepareti esterne sulla pubblica via.

FIG.4 - Installazione singola esterna

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Installazione singola interna all’al-loggio/locali/edificio (P.to 5.3.1.2)

Prima del 1986, cioè prima dell’edizioneprecedente della UNI-CIG 9036/01,l’installazione dei gruppi di misura all’in-terno degli alloggi veniva effettuata nor-malmente. A partire da tale periodoquesta soluzione è prevista soltan-to nei casi ove non sia possibilel’installazione esterna.Ancora oggi esistono centinaia dimigliaia di casi, se non oltre, ove le cir-costanze impongono tale soluzione,basti pensare agli edifici storici o

comunque protetti. Il problema si poneanche per molti quartieri e rioni vecchiche pur non avendo vincoli architetto-nici consentono in pratica solo la solu-zione interna.Sempre su questa tematica, una nota vafatta per le città che disponevano dellereti di distribuzione del gas manifattu-rato risalenti a decine di anni or sono.Infatti tanti anni fa i contatori venivanoinstallati praticamente soltanto all’in-terno delle abitazioni, ne consegue chetutt’ora esistono in queste città migliaiadi alloggi con i contatori all’interno.In ogni caso, quando il gruppo di misura

FIG.5 - Installazione singola esterna

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L’installazione dei contatori del gas

viene installato all’interno dell’al-loggio/locali/edificio è buona norma“ubicarlo immediatamente a ridos-so del muro perimetrale attraversa-to dalla condotta di alimentazione”.Nel caso di installazione interna, lanorma UNI-CIG 9036/01 VIETAespressamente l’ubicazione dei gruppidi misura in alcuni locali, in particolare:a) nei locali in cui non sia possibile rea-

lizzare una ventilazione naturale;b) nei locali adibiti a camera da letto;c) nei locali destinati a servizi igienici;d) al di sotto di lavabi e lavandini;e) al di sopra di apparecchi di utilizza-

zione a fiamma libera;

f) negli ambienti in cui possono for-marsi atmosfere con potenzialecapacità di provocare corrosioni;

g) nelle autorimesse;h) nei depositi di combustibili o mate-

riali infiammabili.

La norma UNI-CIG 9036/01 prevedeche nei locali di cui alle precedenti let-tere a), b) e c), è consentita l’installa-zione dei gruppi di misura di classenon superiore a G4, purchè il misura-tore sia installato in una nicchia conuno sportello a tenuta verso l’internodell’alloggio; mentre la stessa nicchiadeve essere dotata di aperture di

FIG.6 - Installazioni singole interne

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aerazione sulla parte esterna.Tali aperture devono essere praticateuna nella parte bassa e una nella pate-re alta della nicchia con una superficienon minore di 100 cm2.Per quanto riguarda gli impianti di por-tata termica maggiore di 35 kW, se nonè possibile l’installazione all’esterno, lanorma consente l’ubicazione all’inter-no però alle condizioni seguenti:1) in ambiente aerato e separato dal

locale di utilizzazione del gas;2) per i gas con densità relativa mino-

re di 0,8 anche in apposito manufat-to di muratura, rispondente allanormativa antincendio, costruitoall’interno del locale di utilizzazionedel gas in adiacenza a parete atte-stata su spazi scoperti. Il manufattodeve essere aerato verso l’esternoed avere uno sportello a tenuta digas verso l’interno.

Questo tipo di installazione in manu-fatto interno, era già stata regolamen-tata dai Vigili del Fuoco con le letterecircolari n. 26 del 23 marzo 1970 e n.56 del 31 luglio 1970.

Le due circolari prevedono le stesseprescrizioni sopra riportate.

NotaRelativamente ai locali della precedente let-tera a), locali in cui non sia possibile realiz-zare una ventilazione naturale, probabilmen-te con il termine “ventilazione naturale”, inquesto contesto, gli estensori della normaintendevano la presenza di aperture versol’esterno quali finestre, portefinestre oppureaperture generiche permanenti.Per quanto riguarda la lettera f), ambienti incui possono formarsi atmosfere con potenzia-le capacità di provocare corrosioni, è evidenteche i locali a cui la norma si riferisce non sonoall’interno di abitazioni ma riguardano attivitàartigianali o industriali. La stessa considerazio-ne può essere fatta per la lettera h), depositi dicombustibili o materiali infiammabili.Con riferimento alla lettera g), divieto di installa-re i gruppi di misura nelle autorimesse, è neces-sario precisare che il Decreto Ministeriale 1 feb-braio 1986, del Ministero dell’Interno, “Normedi sicurezza antincendi per la costruzione e l’e-sercizio di autorimesse e simili” precisa che perautorimessa si intende anche il box con un soloposto auto come potrebbe essere quello di unavilletta o nei condomini.

IINSTNSTALLAZIONEALLAZIONE ININ BABATTERIATTERIA (P(P..TTOO 5.3.2)5.3.2)

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L’installazione dei contatori del gas

L’installazione dei gruppi di misura inbatteria è diventata ormai una praticamolto diffusa soprattutto nei nuoviedifici. Naturalmente la scelta dell’in-stallazione in batteria può essere fattaanche nelle strutture esistenti qualorale circostanze lo consentano.La norma UNI-CIG 9036/01, per questatipologia prevede due principali soluzioni:• installazione in batteria esterna

all’edificio;• installazione in batteria interna

all’edificio.In ogni caso la norma prevede che deb-bano essere osservate alcune precau-zioni molto importanti per la sicurezzadegli utilizzatori degli impianti a valledei gruppi di misura, in particolare:a) la tubazione che convoglia il gas a

tutti i gruppi di misura che com-pongono la batteria deve esseremunita di una valvola di intercetta-zione generale;

b) i contatori devono essere contras-segnati in modo tale da poter esse-re sicuramente e facilmente indivi-duati dai singoli utenti;

c) il rubinetto di intercettazione diogni singolo misuratore deve poteressere manovrato solo dall’utentedell’impianto interessato, ciò perevitare manovre errate, volontarie omeno, che potrebbero creare situa-

zioni di pericolo. Alloscopo la norma prevedela possibilità di racchiu-

dere ogni gruppo dimisura in singoliarmadietti o nicchie

dotate di sportello conserratura.

Un’altra soluzione consi-ste nel dotare il gruppo dimisura di rubinetto con chia-

ve di sicurezza.

Installazione in batteria esternaall’edificio (P.to 5.3.2.1)

La soluzione dell’ubicazione dei conta-tori in batteria esterna, di fatto prevededue principali possibilità:1) installazione dei gruppi di misura

sulla recinzione o limite di proprietà;2) installazione dei gruppi di misura a

ridosso dell’edificio.

1) Questo tipo di installazione prevedel’ubicazione dei misuratori all’inter-no di appositi alloggiamenti sianoessi armadi metallici o nicchie inmuratura per ogni singolo gruppo ocomuni per tutti. In ogni caso gliarmadi e le nicchie devono esseredotate di sportelli con serratura perevitare che estranei possano acce-

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dere ai gruppi di misura. Inoltre incaso di alloggiamenti comuni ognigruppo deve essere dotato di rubi-netto con chiave di sicurezza.

2) L’installazione dei gruppi di misurain batteria a ridosso dell’edificio,consiste nell’utilizzare come“appoggio” i muri perimetrali del-l’edificio stesso. Anche in questocaso i gruppi di misura possonoessere protetti con appositi armadio all’interno di nicchie ricavatenella struttura dell’edificio. Comeper il caso precedente devonoessere adottate tutte le precauzio-

ni per evitare manovre errate daparte di estranei.

Installazione in batteria internaall’edificio (P.to 5.3.2.2)

La norma UNI-CIG 9036/01 prevedela possibilità di posizionare le batteriecon i gruppi di misura anche all’inter-no degli edifici da servire; in particola-re cita le installazioni in appositimanufatti oppure in locali ad usoesclusivo per le batterie.

a) Per quanto riguarda il manufatto,

FIG.7 - Installazioni in batteria esterna

L’installazione dei contatori del gas

la norma stabilisce che debba averelo sportello a tenuta di gas.Probabilmente gli estensori dellanorma hanno inteso un alloggiamen-to ricavato nella struttura dell’edifi-cio simile a quello descritto al pre-cedente punto 5.3.1.2, cioè una nic-chia con uno sportello a tenuta nellaparte interna e con aperture diaerazione verso l’esterno.

b) Relativamente al locale apposito,questo è costituito da un vero eproprio vano normalmente ubicatoal piano terreno e destinato unica-mente a contenere i misuratori.

Sia nel caso del manufatto, sia per il loca-le apposito, la norma prevede alcuneprescrizioni di sicurezza, in particolare:• la tubazione di alimentazione del gas

alla batteria deve essere dotata, all’e-sterno, di una valvola di intercettazio-ne generale;

• il manufatto/locale deve garantire unaaerazione naturale permanente,verso l’atmosfera esterna, per mezzodi apposite aperture. Le aperturedevono avere una sezione uguale omaggiore a 1/50 della superficie inpianta del manufatto/locale stesso. Lasuperficie totale di aerazione deve

FIG.8 - Installazioni in batteria interna

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essere realizzata parte in basso eparte in alto, del manufatto/locale, inmodo da agevolare il ricambio d’aria;in relazione al tipo di gas distribuitola norma prevede la suddivisionedella superficie come segue:

• 50% in alto e 50% in basso per i gascon densità relativa uguale o mino-re a 0,8;

• 20% in alto e 80% in basso per i gascon densità relativa maggiore a 0,8.

IINSTNSTALLAZIONEALLAZIONE ININ VVANOANO TECNICOTECNICO

(P(P..TTOO 5.3.3)5.3.3)

Il vano tecnico consiste solitamente inun “cavedio” a sviluppo verticale checollega più piani di uno stabile. Questasoluzione viene adottata in vecchi edifi-ci dove risultano non praticabili altresoluzioni più semplici e meno costose.Ad oggi la scelta dell’installazione deigruppi di misura nel vano tecnico, èspesso associata alla ristrutturazionedi vecchi edifici in cui i misuratori

erano ubicati all’interno degli alloggi.Durante il periodo tra la metà deglianni ’50 e il la fine degli anni ’70, si veri-ficò nel nostro Paese un boom ediliziosenza precedenti e furono costruitimilioni di alloggi. In quel periodo siusava realizzare un “vanetto”, su ognipiano, a fianco delle scale, dove erapresente il condotto di scarico dell’im-mondizia.Tali “vanetti”, in genere, pos-

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L’installazione dei contatori del gas

sono essere opportunamente adattatiper essere adibiti a vano tecnico e percontenere sia la derivazione di utenzasia i gruppi di misura.In ogni caso il vano tecnico deve pos-sedere determinate caratteristichestrutturali e funzionali, in particolare:• deve essere destinato a contenere

solamente i gruppi di misura e larelativa colonna montante/deriva-zione di utenza;

• le pareti che costituiscono il vanotecnico devono essere realizzate inmodo da impedire infiltrazioni di gas;

• sui vari piani deve essere provvisto

di una porta cieca di accesso alvano stesso.

NotaLa norma UNI-CIG 9860/98 prevede tra l’al-tro che tale porta di accesso al vano tecnicoabbia una resistenza al fuoco non minore diREI 30 (vedi UNI-CIG 9860/98 P.to 5.2.1.2).

• Deve essere realizzato in modo taleda creare un’aerazione permanenteattraverso aperture verso l’esterno;le aperture devono essere ubicatenella parte bassa del vano e allasommità in modo da creare un“effetto camino”. L’apertura nella

FIG.9 - Installazione in vano tecnico

parte bassa deve essere dotata direte taglia fiamma.

NotaL’apertura in basso, con la funzione di presad’aria, per la UNI-CIG 9036/01 non può risul-tare ad una quota più bassa del piano di cam-pagna indipendentemente dalla densità del gasdistribuito. Mentre la UNI-CIG 9860/98, per igas con densità minore di 0,8 e pressioneminore di 0,5 bar, prevede la possibilità di ubi-care l’apertura inferiore anche più in basso delpiano di campagna (vedi UNI-CIG 9860/98P.to 5.2.1.2). Inoltre la stessa norma 9860/98prevede per i gas con densità maggiore di 0,8delle distanze di rispetto, della presa di aera-zione alla base, da eventuali aperture ubicatealla stessa quota o a quote inferiori.Tali distanze sono anche previste dalla circola-re del Ministero dell’Interno Prot. 11795/1101del 26 luglio 1988; in particolare le distanzedevono risultare non minori di:• 5 metri da aperture alla stessa quota o a

quote più basse;• 10 metri per le stesse condizioni precedenti

ma in edifici di altezza maggiore di 12 metri.

In corrispondenza delle solette tra ivari piani devono essere presenti deifori o delle aperture per assicurarel’aerazione tra un piano e l’altro finoall’apertura verso l’esterno ubicataalla sommità.Nel caso il gas distribuito abbia unadensità minore di 0,8, è possibile assi-curare l’aerazione del vano tecnico per

ogni singolo piano, in questo caso nonsono necessari i fori o le aperture nellesolette. Per l’aerazione deve essererealizzata un’apertura in prossimità delpavimento ed una vicino al soffitto,entrambe verso l’esterno. L’aperturaalla base può essere realizzata anchenella porta di accesso al vano purchécorredata di rete taglia fiamma.

NotaRelativamente alla superficie delle aperture, lanorma UNI-CIG 9036/01 non indica qualidebbano essere le sezioni minime; per analo-gia potrebbe essere preso a riferimento quan-to previsto al punto 5.3.2.2 circa l’installazio-ne dei gruppi di misura all’interno degli edifi-ci, in manufatti o locali appositi, ove si preve-dono sezioni non minori di 1/50 della superfi-cie in pianta.

Nel vano tecnico possono essere instal-lati uno, o più contatori per ogni piano.In ogni caso devono essere adottatetutte le precauzioni necessarie per evi-tare che estranei possano effettuaremanovre pericolose.A tal proposito quando il vano tecnicocontiene un solo gruppo di misura, perpiano, è sufficiente dotare la porta diaccesso di serratura con chiave.Qualora invece sono presenti piùgruppi per ogni piano, è necessarioadottare tutti gli accorgimenti previstiper le installazioni in batteria.

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L’installazione dei contatori del gas

La scelta della tipologia di installazio-ne dei gruppi di misura è quasi sem-pre imposta dalle condizioni “al con-torno” soprattutto negli edifici/loca-li/alloggi esistenti.In ogni caso i principali parametri datenere in considerazione laddovepotrebbero essere possibili più solu-zioni, e non vi siano vincoli di caratte-re tecnico normativo o di altro genere,si possono cosi riassumere:a) costi di allacciamento dell’impianto

di derivazione di utenza. In questocaso dovrà essere valutata sia lalunghezza sia il percorso della deri-vazione di utenza;

b) accessibilità ai gruppi di misura. Lapossibilità di poter accedere aigruppi di misura senza dover“dipendere” dagli utenti è certa-mente un fattore molto importante

per l’azienda gas. Infatti questacaratteristica consente operazionidi lettura del contatore più rapide,eventuali interventi di manutenzio-ne senza problemi legati alla presen-za o disponibilità dell’utente ecc.Sempre su questo punto va ram-mentata la possibilità molto sempli-ficata di sospensione della fornituraper morosità, per volture di con-tratti o per altre occasioni;

c) la ricerca di percorsi della derivazio-ne di utenza che possano eliminare,o ridurre al minimo, la presenzadelle tubazioni del distributore nelsottosuolo privato;

d) valutazione di possibili incrementifuturi dei consumi;

e) costi di manutenzione dei gruppidi misura e probabilità di danneg-giamento.

CCONSIDERAZIONIONSIDERAZIONI DIDI CARACARATTERETTERE GENERALEGENERALE

Non accessibile ad estranei

Accessibilead estranei

Singola

Esternaall’ alloggio

Esternaall’ edificio

Internaall’ edifico

Batteria

NON IN:locali non ventilati, camere da letto, bagni, sotto lavandini, sopra

piani di cottura, locali con atmosfera corrosiva, autorimesse,depositi di combustibili

Su muri perimetrali

Tipo di installazione

Internaall’ alloggio

Vano tecnico

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