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Premessa La scuola è il luogo di formazione e di educazione: predispone all’acquisizione delle conoscenze e favorisce lo sviluppo della coscienza critica; è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, ispirata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. L’Istituzione Scolastica fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-alunno/a, nel rispetto della pari dignità e nella diversità dei ruoli; infatti il rispetto reciproco e la collaborazione sono a fondamento del rapporto tra alunni e personale della scuola. La vita nella comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono. INDICE Vigilanza pag. 2 Utilizzo attrezzature 3 e sussidi didattici Uso della biblioteca 3 Utilizzo registri 4 Rapporti con le famiglie 4 Assenze e ritardo degli alunni 5 Funzionamento Organi Collegiali 6 Modalità di comportamento 7 Uscita ai servizi 8 Malori o infortuni 8 Farmaci. 9 Uscite didattiche, visite 9 guidate, viaggi d’istruzione Partecipazione di esperti 10 Telefono 10 Smarrimenti e furti 11 Uscita alunni termine delle lezioni 11 Sanzioni e provvedimenti disciplinari 13 Rapporti con esterni 14 Utilizzo locali, beni, siti informatici 16 Modifiche al regolamento 16 1

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Premessa

La scuola è il luogo di formazione e di educazione: predispone all’acquisizione delle conoscenze e favorisce lo sviluppo della coscienza critica; è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, ispirata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni.L’Istituzione Scolastica fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-alunno/a, nel rispetto della pari dignità e nella diversità dei ruoli; infatti il rispetto reciproco e la collaborazione sono a fondamento del rapporto tra alunni e personale della scuola.La vita nella comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono.

INDICE Vigilanza pag. 2 Utilizzo attrezzature 3 e sussidi didattici Uso della biblioteca 3Utilizzo registri 4Rapporti con le famiglie 4Assenze e ritardo degli alunni 5Funzionamento Organi Collegiali 6Modalità di comportamento 7Uscita ai servizi 8Malori o infortuni 8Farmaci. 9Uscite didattiche, visite 9guidate, viaggi d’istruzione Partecipazione di esperti 10 Telefono 10Smarrimenti e furti 11Uscita alunni termine delle lezioni 11Sanzioni e provvedimenti disciplinari 13Rapporti con esterni 14Utilizzo locali, beni, siti informatici 16Modifiche al regolamento 16

VIGILANZA

Tutti gli insegnanti sono impegnati a cooperare tra loro, e con la collaborazione degli ausiliari,

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nei compiti di vigilanza per la tutela delle persone e delle cose.All’ingresso della scuola sarà di turno un collaboratore scolastico addetto al controllo di tutte le persone che entrano ed escono dall’Istituto.E’ fatto divieto, a persone estranee, l’accesso alle aule, agli uffici e comunque ai locali dell’edificio scolastico senza la necessaria autorizzazione.Il personale ausiliario, attenendosi alle disposizioni dettate dall’ordine di servizio, deve assicurare, in collaborazione con i docenti una continua ed assidua sorveglianza.La responsabilità della vigilanza sugli alunni è del personale della scuola dal momento in cui gli allievi fanno il loro ingresso nell’edificio scolastico.Gli alunni potranno accedere nell’edificio scolastico solo dopo il suono della campana che indica l’inizio delle lezioni e saranno ricevuti nelle proprie aule dai docenti in servizio alla prima ora.Gli insegnanti dell’ultima ora assisteranno all’uscita dei propri alunni accompagnandoli ordinatamente per l’intero percorso (dalle aule alla porta d’uscita).

Durante la permanenza in aula, gli alunni non devono essere mai lasciati senza sorveglianza.L’alternarsi dei docenti nelle classi deve avvenire, possibilmente, senza interruzioni della vigilanza, che all’occorrenza viene momentaneamente svolta dal personale ausiliario presente sul piano.Quando si verificano situazioni di necessità per cui l’insegnante, seppur temporaneamente, deve allontanarsi dall’aula, bisogna richiedere l’intervento del personale ausiliario per la vigilanza; comunque l’assistenza agli alunni da parte dei collaboratori scolastici, in ogni caso, non deve superare i 15 minuti. Qualora, per circostanze impreviste, l’assenza del docente si protraesse oltre tale limite, il collaboratore continuerà prioritariamente a prestare la propria opera di vigilanza sulle scolaresche, informando nel contempo il Direttore dei servizi G. e A. o il dirigente scolastico.In caso di assenza di uno o più insegnanti si procede alla loro sostituzione secondo le disposizioni di legge; in caso di assoluta necessità e al fine di garantire condizioni di adeguata sorveglianza, gli alunni delle classi “scoperte” possono essere distribuiti in altri classi.La distribuzione degli alunni viene affidata ai coordinatori di plesso.L’insegnante incaricato della supplenza deve fare in modo che il tempo in cui è chiamato alla sostituzione sia proficuo e quindi tener presente il raggiungimento dei livelli educativi e culturali degli alunni, indipendentemente dalle materie programmate nell’orario delle lezioni.I momenti dell’intervallo, pur essendo dedicati al riposo, devono comunque mantenere una valenza educativa.Vanno, pertanto, evitati i giochi violenti ed incontrollati,corse lungo i corridoi, e qualsiasi attività che possa costituire pericolo per sé e gli altri.Durante l’intervallo i docenti, insieme ai collaboratori scolastici, sono impegnati nella sorveglianza nelle aule, nei corridoi e nei servizi.La vigilanza è effettuata da tutti i docenti in servizio nell’ora.Il personale ausiliario collabora al fine di evitare un uso indisciplinato dei servizi.Lo spostamento della classe per esigenze didattiche sia all’interno che all’esterno del plesso scolastico deve avvenire con ordine e sotto la sorveglianza del docente; l’insegnante all’occorrenza può richiedere la collaborazione del personale ausiliario.Pertanto, gli alunni che si spostano dalle proprie aule e/o dal proprio piano devono essere sempre accompagnati dall’insegnante; infatti i docenti sono tenuti a vigilare sugli alunni loro affidati anche per lezioni che si svolgono all’esterno della propria aula (palestra, laboratori, biblioteca, aula video, aula informatica, cortile, impianti sportivi, cinema, teatri, musei, ecc.)Gli alunni che usufruiscono del servizio mensa sono affidati agli insegnanti secondo i turni di servizio prestabiliti.I docenti incaricati/e della sorveglianza devono:Verificare la presenza degli iscritti prima di recarsi in refettorio;

Esercitare un vigile controllo durante il percorso di andata e ritorno atrio-locali mensa; Effettuare l’assistenza/vigilanza durante la permanenza nel refettorio; Vigilare durante l’intervallo mensa;

Verificare la presenza degli alunni al rientro nell’edificio scolastico.

I docenti non devono inviare gli alunni in sala professori per prelevare dai cassetti registri, compiti o altro materiale, all’occorrenza ci si deve rivolgere al personale

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ausiliario. UTILIZZO ATTREZZATURE E SUSSIDI DIDATTICI

Il Direttore dei Servizi G. e A. designa il personale sub consegnatario delle attrezzature e dei sussidi didattici.Il materiale didattico, compatibilmente con le disponibilità finanziarie, deve essere ripristinato od implementato per consentire di perseguire gli obiettivi programmati con la maggior partecipazione possibile della popolazione scolastica.I docenti responsabili al termine dell’anno scolastico devono presentare una breve relazione nella quale devono essere indicati tutti i sussidi didattici presenti e il loro stato di conservazione, al fine di agevolare l’effettiva esigenza dell’utenza e di evitare spese inutili.Le attrezzature e il materiale didattico sono a disposizione dei docenti e si trovano nei locali frequentati dagli alunni: aule, laboratori, aula video, aula informatica, biblioteca, palestra ecc.L’utilizzo di tale materiale è regolamentato secondo modalità stabilite all’inizio di ogni anno scolastico.Si raccomanda vivamente l’utilizzo razionale delle attrezzature e del materiale didattico in dotazione della scuola.Per le responsabilità connesse all’esercizio delle proprie funzioni i docenti sono tenuti a sorvegliare con accuratezza gli alunni che utilizzano le attrezzature e/o il materiale didattico.Le esercitazioni nei laboratori devono sempre sotto la guida e la vigilanza dei docenti; prima dell’uso delle attrezzature gli insegnanti devono illustrare agli allievi i rischi che possono derivare dall’utilizzo in proprio delle stesse.Pertanto è necessario che i docenti verifichino continuamente l’efficienza dei dispositivi di protezione.Qualora si dovessero verificare danni o guasti alle attrezzature bisogna dare tempestiva comunicazione all’insegnante responsabile il/la quale, a sua volta, informa la Presidenza.Per l’effettuazione delle fotocopie o ciclostilati ci si deve rivolgere, al personale ausiliare incaricato.

USO DELLA BIBLIOTECA

L’uso della biblioteca deve rispondere a criteri di ordine, cura e rispetto dei libri che sono patrimonio comune e devono essere disponibili in tempi ragionevoli.La biblioteca della scuola è a disposizione degli insegnanti e degli alunni.L’uso della biblioteca è disciplinato dai docenti responsabili incaricati dal Dirigente Scolastico.Tutti i volumi possono essere consultati negli orari e nei giorni di accesso alla biblioteca.I dizionari e le enciclopedie, prelevati dalla biblioteca per svolgere il lavoro in classe, devono essere riconsegnati immediatamente nella stessa giornata, dopo la consultazione.Tutti gli altri volumi trattenuti in aula per la consultazione e/o per il prestito devono essere registrati dal docente della classe sugli appositi moduli.La restituzione dei libri deve avvenire con puntualità; il docente della classe, prima di effettuare la riconsegna dei testi, si accerta che non siano stati manomessi o scarabocchiati.Le biblioteche di classe sono gestite dal/dalla docente di lettere. UTILIZZO REGISTRI

I giornali di classe/sezione, i registri personali e i registri dei verbali del Consiglio di Classe/interclasse/intersezione devono essere compilati in tutte le loro parti ed aggiornati con sollecitudine.I registri sono depositati nei cassetti in sala docenti.I registri dei verbali sono conservati in Presidenza.Le attività collegiali devono essere verbalizzate in modo accurato e preciso.Tutti i punti all’ordine del giorno devono essere trattati, eventuali modifiche all’o. d. g. devono essere motivate ed annotate.I verbali devono essere firmati dal/dalla segretario/a e da chi presiede la riunione.Il verbale del Consiglio di Classe è controfirmato anche dal/dalla docente Coordinatore/trice.

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RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

La scuola si impegna a porre in essere le condizioni per assicurare un ambiente favorevole alla crescita della persona in formazione, nonché un servizio educativo – didattico di qualità.L’istituzione scolastica individua azioni concrete per sanare situazioni di ritardo e/o di svantaggio anche finalizzate alla prevenzione e al recupero della dispersione scolastica.Si auspica, pertanto, un rapporto di piena collaborazione con le famiglie.

I genitori hanno il diritto di: Conoscere il funzionamento della scuola (orari, modalità di programmazione dell’azione

educativa e didattica, progettazione di interventi che arricchiscono l’offerta formativa, ecc.).Avanzare proposte, tramite i loro rappresentanti negli Organi Collegiali, finalizzate al miglioramento del servizio per quanto riguarda gli aspetti organizzativi.

I genitori hanno il dovere di: Attivarsi perché l’alunno frequenti regolarmente la scuola, sia puntuale e adempia a tutti i

doveri; Curare che l’alunno si presenti a scuola con tutto l’occorrente per l’attività che ivi si svolgono; Collaborare con gli insegnanti affinché l’azione educativa sia concorde ed efficace; Curare i rapporti con la scuola partecipando alle riunioni degli Organi Collegiali, alle assemblee

di classe; Informarsi sulla situazione didattico – disciplinare dei propri figli.

Il calendario dei colloqui individuali e degli incontri con le famiglie è definito annualmente e comunicato all’inizio dell’anno scolastico.La scuola è sempre disponibile al dialogo con le famiglie; se necessario o su richiesta dei genitori è possibile concordare modalità diverse di colloquio, in modo da venire incontro a particolari e motivate esigenze.Le comunicazioni con le famiglie avvengono tramite libretto scuola famiglia o mediante la consegna di stampati.Il libretto degli allievi è strumento essenziale di comunicazione tra scuola e famiglia e pertanto i docenti devono sollecitare i genitori ad un periodico controllo.Il giorno successivo alla assenza il docente della prima ora controlla la firma sul libretto.La convocazione per il Consiglio di Classe/interclasse/intersezione o per le Assemblee viene comunicata, congiuntamente all’o. d. g. almeno 5 giorni prima della data prevista.I genitori sono tenuti a comunicare in segreteria ogni cambiamento di domicilio o di residenza.Le verifiche scritte, se mandate in visione alle famiglie, devono essere riconsegnate ai docenti puntualmente, integre e firmate da un genitore; eventuali note della famiglia dovranno essere scritte sul libretto.In caso di smarrimento dell’elaborato, la famiglia dovrà farne una dichiarazione scritta.I genitori hanno comunque la facoltà di chiedere in visione le verifiche.In caso di Assemblea Sindacale in orario di lavoro o in caso di sciopero, il Dirigente Scolastico comunica, con avviso scritto sul diario ovvero con comunicazione diretta alla famiglia nel caso di alunni di scuola dell’infanzia, le modalità di funzionamento del servizio scolastico, ivi compresa l’eventuale sospensione dell’attività didattica.Le comunicazioni devono essere sempre controfirmate dai genitori.Agli alunni assenti delle scuole primarie e sec. di 1° grado viene richiesta una presa d’atto dei genitori che confermano, tramite diario, di essere a conoscenza che il proprio figlio non ha assistito alle lezioni per la durata dello sciopero.E’ assolutamente indispensabile che i genitori avvisino sia i docenti che il Dirigente scolastico se i figli sono affetti da malattie croniche o da rilevanti condizioni patologiche transitorie che comunque non impediscano la frequenza scolastica come epilessia, diabete, disturbi cardiaci, ridotta funzionalità di organi o apparati o altro.I familiari degli alunni colpiti da malattie infettive severe quali scarlattina, varicella, rosolia, parotite, morbillo, salmonellosi, tubercolosi, scabbia, tigna, meningite, dissenteria bacillare, epatite A, epatite B, altre epatiti, febbri emorragiche virali o affezioni cutanee (pediculosi) sono tenuti a comunicare tempestivamente alla scuola il tipo di malattia, affinché la stessa prenda contatto con gli organismi del SSN al fine di ricevere indicazioni sulle precauzioni profilattiche necessarie.

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ASSENZE E RITARDO DEGLI ALUNNI

Gli alunni sono tenuti a frequentare le lezioni e le attività didattiche, pertanto i ritardi e le assenze delle scuole primarie e della sec. di 1° grado devono essere giustificati, mentre per quelli relativi agli alunni delle scuola dell’infanzia è sufficiente una comunicazione successiva al docente, anche per le vie brevi.I docenti delle scuole primarie e sec. di primo grado in servizio allegano al registro di classe le giustificazioni dei ritardi e delle assenze.Le giustificazioni delle assenze e dei ritardi devono essere fatte per iscritto sull’apposito libretto; non possono essere compilate, infatti, sul diario dell’alunno.Il genitore o chi ne fa le veci, oltre a firmare la giustificazione, deve provvedere personalmente alla compilazione completa e dettagliata dell’apposito modulo.Le giustificazioni devono essere esibite dagli alunni direttamente all’insegnante della prima ora di lezione, che si accerta della compilazione integrale del modulo recante la firma del genitore e annota sul registro l’avvenuta giustificazione.Per le assenze che superano i 5 giorni consecutivi, compresi i festivi, la giustificazione deve essere accompagnata da una certificazione sanitaria nella quale sia indicata l’idoneità alla frequenza scolastica.In casi del tutto eccezionali i genitori devono motivare la mancata presenza della suddetta certificazione medica, che deve essere comunque esibita il giorno scolastico immediatamente successivo alla riammissione a scuola.Le assenze di durata pari o superiore a 5 giorni dovute a motivi familiari devono essere notificate in anticipo al/alla Dirigente Scolastico/a e, successivamente, al rientro in classe, giustificate per iscritto, utilizzando il modulo apposito; in questo caso non necessita la certificazione medica.Analogamente alle assenze dalle lezioni devono essere giustificati i ritardi, i permessi di uscita anticipati e le assenze della mensa al tempo pieno.Le uscite che precedono il termine delle lezioni possono essere autorizzate solo se l’alunno viene ritirato e quindi affidato a un genitore o a un adulto munito di delega scritta rilasciata dai genitori o da chi ne fa le veci, oppure se i genitori hanno firmato l’apposita autorizzazione.Gli alunni che si presentano con significativo ritardo rispetto all’orario d’inizio delle lezioni, qualora non muniti di giustificazione da parte dei genitori, sono ammessi egualmente in classe; il docente in servizio annota sul registro di classe il ritardo dell’alunno e informa, tramite libretto di famiglia.I genitori devono aver cura di far pervenire, il giorno successivo la prevista giustificazione.In caso di numerose assenze e/o ritardi, il Consiglio di Classe o il team docente delle scuole primarie che è tenuto al controllo periodico delle assenze e dei ritardi degli alunni, deve provvedere ad informare il Dirigente Scolastico.

FUNZIONAMENTO ORGANI COLLEGIALI

Gli Organi Collegiali della Scuola sono: il Consiglio di Classe, Interclasse, Intersezione, il Collegio dei Docenti e il Consiglio di Istituto.I Consigli di Classe/interclasse/intersezione si svolgono secondo le modalità previste dal piano annuale delle attività. Per quanto riguarda compiti e funzioni dei Consigli di intersezione e interclasse si rimanda al D.Lvo 297/1994, come novellato dalla L.59/04 relativamente alla valutazione degli alunni delle scuole primarie. Spettano altresì al Consiglio di Classe con la sola presenza dei docenti, le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari, nonché alla valutazione periodica e finale degli alunni.Nell’arco dell’anno scolastico è obbligatoria la presenza dei Genitori rappresentanti di Classe in non meno di cinque sedute dal Consiglio di Classe.Il Collegio dei Docenti si riunisce secondo il calendario deliberato ad inizio anno scolastico ovvero ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità oppure quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta: solo in motivati casi eccezionali potrà essere superato il monte/ore annuale destinato a tali attività che, in tal caso, dovranno essere retribuite a carico del F.I.S.Le riunioni hanno luogo durante l’orario di servizio in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni.

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Per la validità delle deliberazioni è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti.Le deliberazioni sono adottate a maggioranza. In caso di parità può prevalere il voto del Presidente, qualora intenda esprimerlo.Il Collegio docenti, nell’esercizio dei poteri di auto organizzazione, può articolarsi in commissioni o gruppi di lavoro.Il consiglio d’istituto è l’organo collegiale nel quale sono presenti tutte le componenti scolastiche, ed i consiglieri, ad eccezione del dirigente scolastico unico membro di diritto, sono rappresentanti eletti dalle rispettive componenti sulla scorta delle liste presentate .Il consiglio d’istituto resta in carica tre anni.I consiglieri che per, qualsiasi motivo, non hanno più diritto alla carica, devono essere sostituiti mediante surroga.In caso di impossibilità alla sostituzione, per esaurimento dei nominativi delle rispettive liste, devono essere indette elezioni suppletive.Si deve ricorrere, in particolar modo, a tale procedura qualora manchi la rappresentanza della componente genitori nell’ambito della quale deve essere eletto il Presidente.Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente ogni qualvolta ne ravvisi la necessità o su richiesta della Giunta esecutiva.I consiglieri vengono convocati con avviso scritto almeno 5 giorni prima della data prevista.Le riunioni del Consiglio di Istituto sono aperte al pubblico e le delibere sono esposte all’Albo.La convocazione degli Organi Collegiali deve essere disposta con preavviso di almeno 5 giorni rispetto alla data delle sedute.La convocazione avviene tramite esposizione all’albo o con circolare interna e deve indicare data, orario e ordine del giorno della riunione.Di ogni seduta deve essere redatto il verbale da parte di chi svolge le funzioni di segretario.Il verbale deve essere firmato dal segretario unitamente al Presidente (DS o suo delegato).I verbali delle sedute e tutti gli atti scritti devono essere depositati presso gli uffici della Segreteria.Per quanto riguarda il Consiglio d’Istituto, una copia delle delibere deve essere affissa all’Albo e rimanere esposta per almeno 10 giorni.Ciascun Organo Collegiale opera in via autonoma per quanto di propria competenza, ma il collegamento tra i vari organi soprattutto riguardo ad argomentazioni parallele, deve risultare propedeutico al conseguimento dei comuni obiettivi.I genitori hanno il diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola fuori dall’orario delle lezioni.Un’assemblea può essere richiesta dai genitori rappresentanti di classe, dal direttivo dell’Associazione Genitori o da un gruppo di genitori; la data e l’orario di svolgimento devono essere concordate con il/Direttore Amministrativo e autorizzate dal Dirigente Scolastico.I genitori promotori dell’assemblea ne danno comunicazione mediante affissione di avviso all’albo.Alle assemblee possono partecipare con diritto di parola il Dirigente Scolastico e gli insegnanti.

MODALITA’ DI COMPORTAMENTO

Gli alunni sono tenuti a frequentare le lezioni assolvendo agli impegni di studio e a mantenere un comportamento corretto ed educato; inoltre devono avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, dei compagni e del personale tutto della scuola il medesimo rispetto che richiedono per se stessi.Il reciproco rispetto di tutte le componenti scolastiche, nell’osservanza delle norme organizzative, consente la realizzazione del processo formativo con indubbi vantaggi sia per il singolo che per la collettività.Nella scuola si deve mantenere un comportamento responsabile e corretto, manifestando disponibilità e collaborazione nei confronti degli altri.E’ necessario saper rispettare le idee di tutti, e deve essere favorito il dialogo e lo scambio di opinioni.Non è tollerato il turpiloquio.Si raccomanda la massima cura della propria persona, del proprio banco, dell’aula, e in generale, di tutto il materiale della Scuola.Gli alunni sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, le attrezzature e i sussidi

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didattici, in sostanza sono tenuti a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danno al patrimonio della scuola che è patrimonio comune.Durante l’ora di mensa gli alunni devono comportarsi educatamente: mantenere un atteggiamento corretto a tavola ed evitare ogni spreco.Ogni richiesta di modifica del menù deve essere richiesta per iscritto al Dirigente scolastico per il successivo inoltro al gestore del servizio di refezione; qualora la richiesta sia inoltrata per motivi religiosi, deve essere segnalata al momento dell’iscrizione, se invece è per motivi di salute, deve essere accompagnata da una certificazione sanitaria che specifichi il menù da seguire.Per i rifiuti si devono segnalare, tramite il libretto alle famiglie e sul registro di classe le eventuali mancanze e scorrettezze.??Ogni alunno/a e responsabile dei danni, non accidentali, arrecati alle strutture, agli arredi e agli oggetti presenti a Scuola, pertanto i genitori sono chiamati a risarcire il danno quantificato dal Dirigente Scolastico.Nel caso non sia possibile individuare l’alunno responsabile, tutta la classe o più classi possono essere chiamate, su valutazione del team docente o del C.d.C. solo docenti , a risarcire il danno.Non è consentito fumare in tutto l’edificio scolastico.

In particolare gli alunni, quindi, devono: Seguire le lezioni con impegno e partecipazione costanti, Eseguire i compiti assegnati, Portare il materiale occorrente per la lezione, Rispettare gli orari d’ingresso, Giustificare tempestivamente i ritardi e le assenze, Avere rispetto per il materiale proprio ed altrui, Stabilire rapporti positivi con i compagni e gli adulti, Tenere un comportamento corretto ed educato.

Tutti gli alunni devono evitare di:Portare a scuola oggetti estranei alle attività didattiche,Usare linguaggi scurrili,Assumere atteggiamenti offensivi e/o violenti,Salire e scendere le scale correndo e/o spingendo,Correre e/o giocare a pallone nei corridoi e nelle aule,Danneggiare e/o sottrarre oggetti personali,Disturbare le lezioni impedendo il loro normale svolgimento,Uscire dalla classe senza il permesso dell’insegnante,Sporcare l’ambiente dove si lavora (Classe, laboratori, palestra, mensa, ecc.),Danneggiare le strutture e le attrezzature scolastiche,Trasgredire le norme di sicurezza dei vari ambienti scolastici,Violare la disposizioni relative alla mensa.

In presenza di violazione di obblighi di comportamento, essenziali all’ordinato svolgimento della vita scolastica, le esigenze collettive risulteranno prioritarie rispetto al diritto del singolo, autore di azioni devianti, al quale potranno essere erogate sanzioni disciplinari secondo quanto indicato nel Regolamento di Disciplina.

USCITA AI SERVIZI

L’uscita ai servizi, nell’arco dell’attività scolastica, deve essere dettata da vere esigenze fisiologiche.Si raccomanda al personale ausiliario un’accurata igiene dei bagni.Per contro si richiamano gli alunni affinché i servizi presentino sempre uno stato di accettabile decoro.Il personale ausiliario deve controllare saltuariamente gli ambienti.Nel caso in cui i collaboratori scolastici verifichino eventuali usi impropri, devono far presente ai Responsabili di plesso l’avvenuta constatazione e ripristinare le condizioni igieniche e di

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agibilità preesistenti.

MALORI O INFORTUNI

In caso di malore di lieve entità, l’alunno deve essere accompagnato fuori dall’aula dal personale ausiliario per ricevere i primi soccorsi: l’alunno dovrà essere assistito da personale scolastico che abbia frequentato il corso “pronto soccorso”, ai sensi del D.Lvo 81/2008.Se il malore dovesse persistere il personale di Segreteria informerà telefonicamente la famiglia che provvederà all’eventuale ritiro dalla Scuola.In caso di infortunio lieve, l’insegnante, coadiuvato dai collaboratori scolastici presta il primo soccorso e contemporaneamente informa, tramite il personale di Segreteria, sia il Dirigente Scolastico che la famiglia.In seguito l’alunno è affidato ai genitori o ad un adulto munito di delega scritta per recarsi dal medico di famiglia e/o al più vicino Pronto Soccorso per accertamenti.In caso di grave malore o infortunio il personale scolastico presente allerta rapidamente il servizio 118 e contatta la famiglia; l’alunno deve essere immediatamente accompagnato dal personale scolastico, tramite ambulanza, al Pronto Soccorso e essere assistito dall’accompagnatore fino all’arrivo dei familiari.Il personale della Scuola deve avvisare il Dirigente Scolastico e informare la famiglia.E ‘ opportuno che i genitori consegnino tutta la documentazione in originale, rilasciata dagli operatori del Pronto Soccorso, al personale di Segreteria che provvede ad inoltrare la richiesta di risarcimento, ove ne ricorrano i termini.

FARMACI

Gli operatori scolastici sono autorizzati a somministrare farmaci agli alunni solamente a condizione che sia stato presentato al Dirigente Scolastico un certificato medico attestante la necessità dell’assunzione e indicante la posologia e una dichiarazione dei genitori che autorizza l’insegnante alla somministrazione.Ciò vale solamente per farmaci che non richiedano competenze particolari per la somministrazione.Qualora un farmaco salvavita richiedesse competenze particolari occorre notificarlo al Dirigente Scolastico che verificherà se vi siano le condizioni per acquisire le necessarie collaborazioni.E’ necessario che i genitori comunichino in Segreteria tutti i possibili recapiti per consentire in ogni momento la reperibilità di un familiare.Per i rimborsi delle spese sostenute conseguenti ad infortunio, si rimanda alla lettura delle condizioni particolari della polizza stipulata dalla nostra Scuola.

USCITE DIDATTICHE,VISITE GUIDATE,VIAGGI DI ISTRUZIONE

Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi di istruzione devono essere inseriti nella programmazione didattica della scuola, volti alla promozione personale e culturale degli alunni; infatti scopo di tali iniziative è la loro piena integrazione scolastica e sociale.Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi d’istruzione devono essere programmati dal Consiglio di Classe o di interclasse, sentito il parere dei rappresentanti dei genitori ed eventualmente la generalità delle famiglie tramite assemblea o sondaggio . e autorizzati dal Dirigente Scolastico qualora si tratti di uscite in orario scolastico o con mezzo pubblico; negli altri casi è necessario acquisire la delibera del consiglio d’Istituto.Per ciascuna iniziativa devono essere indicati gli obiettivi generali con riferimento all’area o alle aree disciplinari interessate, le destinazioni prescelte e il periodo di effettuazione.

Nell’organizzazione di tali iniziative si deve prevedere che le stesse siano economicamente sostenibili dalle famiglie e dalla scuola.I costi, infatti, devono essere compatibili con le possibilità economiche delle famiglie e quindi accessibili a tutti, adeguati rispetto all’obiettivo da raggiungere e congrui rispetto alla valenza educativa del programma della iniziativa.Riguardo alle garanzie di sicurezza si indicano i seguenti principi:

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Le ditte di trasporto devono fornire tutta la documentazione necessaria ad attestare che i mezzi in uso sono:

rispondenti alle norme di sicurezza,forniti della strumentazione richiesta dalla normativa vigente,sottoposti a sistematiche revisioni,coperti da polizza assicurativa,guidati da autisti idonei ed abilitati.

Accompagnatori sono gli insegnanti in numero tale da garantire almeno il rapporto 1/15,

gli specialisti partecipano se ciò è previsto nella programmazione dell’iniziativa. Nelle classi con alunni portatori di handicap è prevista la presenza dell’insegnante di sostegno;

ove ciò non fosse possibile gli insegnanti di classe possono essere coadiuvati da un docente di sostegno disponibile; in ogni caso dovrà essere garantita una figura ad hoc per il soggetto disabile, la cui tipologia andrà messa in relazione con le sue particolari esigenze prevalenti (solo assistenza di dase, didattica, alla persona per la comunicazione ecc.). la partecipazione degli alunni a qualsiasi iniziativa deve essere autorizzata per iscritto dai genitori o dagli esercenti la patria podestà,

per le uscite a piedi sul territorio che si risolvono nell’arco dell’orario scolastico è sufficiente un’autorizzazione cumulativa all’inizio dell’anno scolastico.

La data, gli orari e il luogo devono essere, comunque, comunicati di volta in volta alle famiglie tramite diario,

Ogni alunno deve essere provvisto di documento di identità e coperto dall’assicurazione per infortunio e per la R. C.Le gratuità offerte dalle agenzie saranno prioritariamente assegnate ad alunni.

La scuola, compatibilmente con le disponibilità finanziarie, si fa carico di versare dei contributi a favore degli alunni che versano in particolari condizioni di indigenza che, dietro loro richiesta, nell’ottica di consentire la partecipazione alla totalità della popolazione scolastica, nel rispetto della personale libertà di adesione.

In particolare per quanto riguarda i viaggi d’istruzione, oltre quanto su indicato, devono: Essere illustrati ai genitori, Essere inseriti nel P. O .F.,

Contenere il programma dettagliato recante l’indicazione del periodo di svolgimento, della località di destinazione, dell’itinerario, dei mezzi di trasporto, delle quote procapite, ecc.

Per quanto non previsto si rimanda alla normativa vigente.

PARTECIPAZIONE DI ESPERTI

L’autorizzazione alle iniziative che prevedono la presenza di esperti è data dal Dirigente Scolastico.Anche se la partecipazione di esperti è prevista per le attività didattiche di una singola classe e/o di un gruppo di alunni, deve essere programmata dal Consiglio di Classe o da un singolo docente responsabile di laboratorio o di progetto, preventivamente autorizzata dal Dirigente Scolastico che verificherà se vi siano eventuali oneri per l’istituto.Nel caso in cui la partecipazione dell’esperto comporti una spesa per l’amministrazione, tale spesa dovrà essere inserita nel progetto e all’esperto andrà così redatto un contratto di prestazione d’opera.

TELEFONO

I telefoni della scuola devono essere usati solo per motivi di servizio o per casi di emergenza.Solo in caso di necessità è possibile l’accesso all’uso del telefono da parte del personale docente della scuola e dei collaboratori scolastici/che.L’uso del telefono non è accessibile agli alunni.Gli alunni/ non possono richiedere di telefonare alle famiglie per la dimenticanza di merende, vestiario, libri, quaderni, ecc. salvo nei casi in cui possano ravvisarsi rischi per la salute o per l’incolumità dell’alunni (p.es. farmaci salvavita o comunque di rilevante importanza per la salute).

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Gli alunni possono chiedere di telefonare solamente in caso di malattia.Agli alunni è tassativamente proibito tenere accesi i telefoni cellulari a scuola. In caso di inadempienza il telefono verrà consegnato ai collaboratori scolastici che lo riconsegneranno all’alunno al momento dell’uscita da scuola.Agli insegnanti non è consentito l’uso del cellulare durante le ore di lezione, fatta salva l’impossibilità di utilizzo del telefono di rete.

SMARRIMENTI E FURTI

L’ Istituzione scolastica non è responsabile per smarrimenti e/o furti che avvengono all’interno dell’edificio scolastico.Pertanto si raccomanda a tutto il personale docente e non docente di evitare di lasciare incustoditi effetti personali.La scuola, pur adottando una doverosa vigilanza e sorveglianza, non è responsabile per smarrimenti, furti o danneggiamenti che avvengano a danno degli effetti personali degli alunni.Quindi si raccomanda agli alunni di non lasciare soldi ed oggetti di valore incustoditi.Inoltre è opportuno che anche durante gli spostamenti all’interno della scuola, gli allievi si preoccupino di custodire gli effetti personali.Gli alunni che raggiungono l’edificio scolastico mediante bicicletta o il motorino, devono posteggiarli negli spazi antistanti la scuola e munirli di apposito antifurto.La scuola non risponde di eventuali furti.

USCITA ALUNNI AL TERMINE DELLE LEZIONIPremesso che :- Il personale docente ha l’obbligo prioritario della vigilanza sugli alunni per tutto il tempo incui sono loro affidati. Inoltre, nei limiti fissati dalla tab. A area A CCNL 2003, tale obbligo èanche esteso al personale collaboratore scolastico.- Al dirigente scolastico fanno invece capo gli obblighi organizzativi del servizio di controllo ecustodia.- Come da sentenza della Corte di Cassazione sez. III del 23.6.1993 e n° 12424 del10.12.1998 « L’istituto di istruzione ha il dovere di provvedere alla sorveglianza degli alunniminorenni per tutto il tempo in cui gli sono affidati, e quindi fino al subentro, REALE oPOTENZIALE, dei genitori o di persone da questi incaricate »

Si danno le seguenti disposizioni :a) scuole dell’infanzia1) gli alunni che utilizzano lo scuolabus comunale per il rientro alle loro abitazioni ovvero aipunti di raccolta territoriali saranno accompagnati fino alla salita sul mezzo dal personalecollaboratore scolastico, garantendo nel contempo i docenti l’ordinaria sorveglianza per glialunni eventualmente rimasti nelle sezioni.2) gli altri alunni dovranno essere consegnati in custodia ai genitori o comunque airesponsabili del minore, ovvero ad altre persone da loro delegate in forma scritta (vedi all.1). Il compito di assistenza degli alunni all’uscita spetta prioritariamente ai docenti (art. 27 c.5 CCNL 2003) che verranno coordinati dal personale scolastico.3) Qualora i responsabili di un alunno non vengono a prendere in consegna lo stesso all’orariodi uscita prestabilito i docenti vigileranno sull’alunno fino all’arrivo del responsabile, ovveroaffideranno la custodia dello stesso al personale c.s. in orario di servizio.Qualora il ritardo si protragga oltre un limite ragionevole, al punto di recare impedimento alc.s. nello svolgere le mansioni di pulizia e chiusura dell’edificio, verrà richiesto l’interventodi un pubblico ufficiale : polizia municipale, carabinieri, polizia di stato.I docenti si faranno carico di diffidare i genitori recidivi in ordine a quanto sopra a reiteraretale comportamento : in caso di non osservanza dovrà essere informata questa direzioneche provvederà ad intervenire con atti formali.

b) scuole primarie1) Relativamente agli alunni che utilizzano lo scuolabus per il rientro alle abitazioni o puntidi raccolta, si confermano le disposizioni di cui al punto 1) scuole dell’infanzia.2) Gli alunni che dovranno essere di norma affidati, al momento dell’uscita, aigenitori e/o responsabili del minore ovvero a persone da essi per scritto delegate.

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Tuttavia è da ritenersi « subentro potenziale » dei genitori una dichiarazione nella quale glistessi, avendo responsabilmente valutato la consistenza di eventuali pericoli nel tragittoscuola-casa in relazione alla maturità del minore, chiedono all’istituto scolastico di farlorientrareautonomamente all’abitazione : in ogni caso è facoltà del dirigente scolastico autorizzare omeno i docenti ad addivenire alla richiesta delle famiglie (vedi all. 2)Si ricorda che il compito di assistere agli alunni all’uscita spetta prioritariamente ai docenti(art. 27 c. 5 CCNL 2003) che verranno coadiuvati dal personale collaboratore scolastico.4) Relativamente agli alunni che non vengono presi in consegna dai responsabili all’orarioprestabilito, vale quanto espresso al punto « 3 » del capitolo relativo alle scuoledell’infanzia, escludendo ovviamente coloro che abbiano ricevuto autorizzazione daldirigente scolastico su istanza della famiglia.

c) scuola secondaria di 1° grado1) Relativamente agli alunni che utilizzano lo scuolabus per il rientro alle abitazioni ai punti diraccolta, si confermano le disposizioni di cui al punto « 1) » scuole dell’infanzia.2) Per gli altri alunni – ad esempio di quelli di cui al successivo punto « 3) » si confermano ledisposizioni di cui al punto « 2) » del capitolo relativo alle scuole primarie.3) Fattispecie particolare nel caso della scuola secondaria di 1° Grado « E. Jenco » è la presenzadi alunni che utilizzano il mezzo di linea per il rientro a casa. In condizioni ordinarie, quandola fermata della società trasporti si trova ad una certa distanza dalla scuola, questi alunnirientrano nella condizione di coloro di cui al punto « 2 » del presente capitolo, quindil’autorizzazione a raggiungere la fermata dovrebbe essere data sulla base di istanza dellafamiglia e a discrezione del dirigente scolastico. Nello specifico della scuola «E. Jenco » - invirtù, pare, di un accordo fra E. L. e società CLAP VAIBUS – quest’ultima effettua fermata adhoc per gli alunni della scuola al cancello d’uscita lato est, per cui il personale scolasticoeffettuerà opera di vigilanza con modalità identiche a quelle previste sugli alunni cheutilizzano il mezzo di scuolabus comunale, non potendosi omettere sorveglianza finché iminori si trovino nelle pertinenze della scuola ; a tal fine il cancello lato est dovrà rimanerechiuso fino all’arrivo del mezzo di trasporto, onde evitare che gli alunni si allontanino. Poichétuttavia, a differenza del caso dello scuolabus, non vi è alcun tipo di intesa o convenzione frala società di trasporti e l’istituto scolastico, le famiglie degli alunni interessati compileranno lostampato ad hoc (all. « 3 ») e lo riconsegneranno in direzione.Le disposizioni di cui sopra si intendono valide finché permarranno le attuali condizioni ecesseranno di efficacia qualora la società di trasporti decidesse di effettuare il servizio salitaalla fermata ordinaria.5) Per gli alunni che non vengono presi in consegna dai responsabili all’orario stabilito, valequanto espresso al punto « 3 » del capitolo relativo alle scuole dell’infanzia, escludendoovviamente coloro che abbiano ricevuto autorizzazione dal dirigente scolastico su istanzadella famiglia.

SANZIONI E PROVVEDIMENTI DISCIPLINARIArt. 1 Premesso che il provvedimento disciplinare deve sempre avere finalità educativa, deveessere graduato, proporzionato alle mancanze commesse, ispirato, per quanto è possibile alprincipio della riparazione del danno e non deve essere mortificante ed inutilmente ripetitivo, aglialunni che manchino ai doveri scolastici e alle norme si applicheranno, secondo la gravità, leseguenti sanzioni:A. Rimprovero orale;B. Rimprovero privato scritto inviato per conoscenza alla famiglia;C. Rimprovero orale, ufficiale, in classe;D. Rapporto scritto sul diario di classe;E. Adozione di provvedimenti e/o interventi educativi:- lavoro didattico extra- ricreazione limitata allo stretto necessario in termini fisiologici- servizi alla classeF. Allontanamento dalla comunità scolastica fino ad un massimo di 3 giorni;G. Allontanamento dalla comunità scolastica fino ad un massimo di 6 giorni (solo scuolasecondaria di 1° grado);Le sanzioni previste ai punti A. B. C. D. verranno adottate dall’organo competente

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discrezionalmente valutando l’opportunità dei singoli interventi.Dopo tre provvedimenti disciplinari del tipo previsto dai punti A. B. C. D. si adotta una sanzionedisciplinare di grado superiore.Organi competenti ad irrogare sanzioni- Docente (A. B. C. D. E.)- Consiglio di classe o interclasse soli docenti (A. B. C. D. E. F. G.)Le sanzioni di cui ai punti “F.” e “G.” dovranno essere comminate con provvedimento del dirigentescolastico.All’alunno può venire offerta la possibilità di convertire la sanzouine disciplinare con attività infavore della comunità scolastica, in aggiunta ai normali impegni scolastici ed utilizzando il propriotempo libero.Conversione delle sanzioniIl provvedimento disciplinare può essere convertito nelle seguenti attività:- riordino del materiale didattico e delle aule;- sistemazione delle aule speciali e dei laboratori;- interventi per la manutenzione delle strutture interne ed esterne, dove non vi sia pericolo diinfortuni.Norme proceduraliQualora sia necessario intervenire con un provvedimento disciplinare, le deliberazioni sonoassunte dal competente Organo solo dopo aver sentito le giustificazioni dell’alunno/a che hafacoltà di produrre prove e testimonianze a lui/lei favorevoli.O provvedimenti (B. D. E. F. G.) devono essere sempre motivati e comunicati ai genitori; nellacomunicazione deve essere segnalata la possibilità di usufruire della conversione della punizionedisciplinare.

Qualora si tratti di procedere al versamento alla scuola di somme di denaro a titolo di rimborso didanni subiti dalla stessa,la richiesta dovrà essere comunicata alla famiglia dal dirigente scolastico,sulla base di decisione del consiglio di classe/interclasseAnche l’eventuale conversione è comunicata per iscritto alla famiglia. I provvedimenti disciplinari(D. E. F. G.) sono riportati nel registro dei verbali del Consiglio di classe/interclasse.Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante la sessione d’esame sono inflitte dallacommissione d’esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

RAPPORTI CON ESTERNI

DISTRIBUZIONE MATERIALE INFORMATIVO E PUBBLICITARIO

Art. 1 Nessun tipo di materiale informativo o pubblicitario potrà essere distribuito nelle classi, ocomunque nell'area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico. Enti,associazioni culturali, associazioni di volontariato ecc. potranno essere autorizzate dal DirigenteScolastico a promuovere iniziative di carattere umanitario, culturale, sociale nelle scuoledell’Istituto nell’ambito di progetti previsti dal piano dell’Offerta Formativa. La scuola non consentiràla circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo.E' garantita inoltre la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nellavoro scolastico (giornali, riviste ecc....) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delleclassi (giornalino, mostre, ricerche).

ACCESSO AI LOCALI SCOLASTICI DA PARTE DI ESTERNI

Art. 1 Dopo l'entrata degli alunni verranno chiuse le porte d'accesso esclusa quella in cui prestaservizio di vigilanza il collaboratore scolastico addetto.

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Art. 2 Chiunque ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, al locale dove si troval'albo d'istituto per prendere visione degli atti esposti e può accedere all'Ufficio di Presidenza e disegreteria durante l'orario di apertura dei medesimi.Art. 3 I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Comunale possono accedere ailocali scolastici per l'espletamento delle loro funzioni.Art. 4 Si definiscono estranei tutti coloro che non siano personale docente o non docente inservizio nell'Istituto o personale comunale che abbia ricevuto incarico, saltuario o continuativo, inuna o più scuole dell'Istituto. Non sono, ovviamente, estranei gli alunni delle varie scuole.Art. 5 Gli estranei, come sopra identificati, che intendono accedere ai locali scolastici, in particolaredurante lo svolgimento delle attività didattiche, dovranno ricevere apposita autorizzazione delDirigente Scolastico, utilizzando l'apposito modello (presso la Segreteria) ove è specificato ilmotivo per cui si accede ed il tempo fino a cui tale permesso è valido..Al fine di guidare il D.S. nella valutazione sul rilascio di tale permesso, si indicano i seguenti criteri:a. che non sia previsto alcun tipo di vendita, diretta o indiretta, fatte salve le proposte delle caseeditrici per l’adozione dei libri di testo;b. che non sia fornito agli alunni ( o al personale ) materiale pubblicitario o propagandisticorelativo ad iniziative con fini di lucro, nonché inerenti organizzazioni le cui finalità sianopalesemente in contrasto sia con quelle generali della scuola pubblica, sia con quellespecifiche previste nel piano dell'offerta formativa dell'Istituto. Si consiglia di limitare anche laquantità di materiale pubblicitario anche se proveniente da Enti pubblici. Tale materialesarebbe preferibile che fosse distribuito fuori dalla scuola all’ingresso o all’uscita degli alunni.c. che tale intervento che tale intervento non pregiudichi, lo svolgimento delle attività educative e didattiche, lavalutazione finale di questo aspetto spetterà comunque all'insegnante interessato.d. Relativamente agli esperti e consulenti esterni, che possono coadiuvare gli insegnanti nelleattività didattiche programmate, è sufficiente che venga fatta comunicazione della loropresenza a scuola al Dirigente Scolastico, indicando le date e le motivazioni dell'intervento perattività inserite nel P.O.F. , utilizzando l’apposita modulistica.

CRITERI PER L’INDIVIDUAZIONE DI ESPERTI ESTERNI E LORO UTILIZZO

Art.1 I Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione possono chiedere l’intervento di esperti esterniper lo svolgimento delle attività didattiche. La richiesta deve esser inserita in un progetto del POF.Le attività dell’esperto esterno sono autorizzate solo al momento della stipula del contratto conl’Amministrazione. Il dirigente scolastico dovrà seguire i seguenti criteri per l’assunzione degliesperti esterni:

si dovrà far corrispondere le competenze dell’esperto all’attività o all’insegnamento da realizzare per l’ampliamento dell’offerta formativa

di ogni domanda si valuteranno: il titolo di studio posseduto relativo all’insegnamento; altri titoli di studio funzionali alle competenze richieste esperienze di lavoro dello stesso tipo o simili attestati di partecipazione a corsi di formazione o specializzazione attinenti

all’attività richiesta competenze comprovate attinenti alla prestazione d’opera richiesta in considerazione della particolare natura degli interventi dovrà essere assicurata, ove è

possibile, la continuità con esperti che abbiano già operato negli anni scolastici precedenti, salva valutazione negativa della prestazione espressa nelle sedi opportune.

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Nel caso di un pacchetto già predisposto l’esperto sarà quello previsto dal progetto stesso.

Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe a titolo gratuito altre persone in funzione

di "esperti" a supporto dell'attività didattica, anche in aggiunta alle iniziative previste nel POF, chiederanno, di volta in volta, l'autorizzazione al Dirigente Scolastico.

In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente.

CRITERI DI UTILIZZO DI BENI E LOCALI DA PARTE DI ESTERNI

USO TEMPORANEO DEI LOCALI SCOLASTICI

Art. 1 I locali scolastici sono prioritariamente destinati alla realizzazione dei fini istituzionali dellascuola. I locali possono essere concessi in uso temporaneo e precario a istituzioni, associazioni edenti esclusivamente per attività aventi finalità di promozione culturale, sociale e civile dellacomunità. In particolare sono da privilegiare le richieste di enti e associazioni operanti in ambitoscolastico, formativo e culturale. In altri casi i locali possono essere concessi solo se il richiedentedocumenta che sul territorio non ci sono alternative e può essere chiesto il pagamento di uncanone. in ogni caso l’autorizzazione non può essere concessa per attività con fini di lucro.Art. 2 L’utilizzazione non deve comportare disagio o variazioni d’uso per le attività scolastichepreviste nel P. O. F. d’istituto.Art. 3 Le iniziative relative alla concessione devono realizzarsi fuori dall’orario scolastico e in modoche non ci sia alcuna interferenza con le attività didattiche.Art. 4 La concessione è disposta dal Dirigente Scolastico, sulla base dei criteri generali deliberatidal C.I. nell’ambito del presente regolamento, che può anche concedere l’assenso all’utilizzo deilocali degli edifici scolastici e delle attrezzature fuori dall’orario scolastico per attività rientranti inambiti di interesse pubblico sulla base di provvedimenti di concessione temporanea dispostidall’ente locale proprietario degli edifici a favore di terzi. La concessione può essere revocata nelcaso in cui i locali diventino necessari al funzionamento della scuola oppure non venganorispettate le norme della convenzione stipulata. La revoca viene disposta dal Dirigente Scolastico.Art. 5 Il Dirigente Scolastico nello svolgimento dell’attività negoziali deve attenersi ai seguenticriteri:- l’attività che si svolgerà nel locale concesso non deve comportare alcun onere aggiuntivo per l’amministrazione scolastica;- con la concessione, l’utilizzatore assume la custodia del bene e risponde, a tutti gli effetti di legge, delle attività e delle destinazioni del bene stesso, tenendo nel contempo esente la scuola e l’ente proprietario dalle spese connesse all’utilizzo;- i locali possono essere concessi solo per utilizzazioni precarie e previa stipulazione da parte del concessionario, di una polizza per la responsabilità civile con un istituto assicurativo;- la concessione della palestra alle associazioni sportive è regolata da apposita convenzione da stipularsi tra la scuola e il concessionario.

UTILIZZAZIONE DI LOCALI, BENI O SITI INFORMATICI APPARTENENTI ALL’ISTITUTO(O GESTITI DALLO STESSO) DA PARTE DI SOGGETTI TERZI

Art. 1 L’utilizzazione non deve comportare disagio o variazioni d’uso per le attività scolastichepreviste nel P.O.F. d’Istituto.Dovrà altresì essere stipulata apposita convenzione con il fruitore del bene, mobile o immobile,

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mediante la quale il medesimo si accolla, anche tramite apposita assicurazione, ogni onere dirisarcimento in caso di danneggiamenti dovuti ad usi impropri o colposi dei beni in usotemporaneo; in tale convenzione, il dirigente viene scaricato di ogni responsabilità per eventualiinfortuni che si verificassero a chicchessia nel corso dell’utilizzo.Di norma, i locali e le attrezzature potranno essere concessi in utilizzo gratuito per attività non ascopo di lucro; a parziale deroga di quanto sopra, nel caso in cui l’attività svolta rientri nelle finalitàgenerali del P.O.F. , il D. S. potrà valutare l’opportunità, nell’interesse dell’Istituto, di autorizzarel’utilizzo del bene anche per attività a scopo di lucro.Quanto sopra qualora, in cambio dell’utilizzo, vengano concordate con il fruitore forme diindennizzo all’Istituto, in termini di donazioni, prestazioni professionali gratuite, od altre formerientranti nei termini di legge.In ogni caso, il Dirigente dovrà acquisire il preventivo nulla osta dell’ente proprietario del bene, sediverso dall’Istituto, qualora l’utilizzo comporti aggravi di spesa per il proprietario medesimo.In tal caso, su richiesta del proprietario, la convenzione d’uso dovrà anche contenere l’esplicitoimpegno del fruitore ad accollarsi eventuali pagamenti per utenze telefoniche, elettriche, pulizia deilocali ecc.La custodia e pulizia dei locali, ed ogni altra prestazione similare, non potrà in ogni caso essereeffettuata da personale dell’Istituto, nell’ambito del proprio orario di servizio, ordinario ostraordinario che sia.

MODIFICHE AL REGOLAMENTO

Le proposte di modifica al regolamento possono essere presentate da tutte le componenti scolastiche e sono valutate dal Consiglio d?istituto che decide in merito.Il Regolamento deve essere distribuito agli insegnanti, ai genitori, al personale ausiliario e affisso all’Albo dei plessi scolastici.Una copia deve essere disponibile presso gli Uffici della Segreteria.

Per quanto non esplicitato nel presente “Regolamento”, si fa riferimento al REGOLAMENTO-TIPO predisposto dal MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE:

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