PR 2017 10 MOZART 466 - Filarmonica marchigiana - Form ... · PDF fileI brani qui proposti,...

8
orchestra filarmonica marchigiana filarmonicamarchigiana.com Sabato 18 marzo, ore 21.00 Osimo, Teatro La Nuova Fenice ministero per i beni e le attività culturali regione marche assessorato alla cultura in collaborazione con consorzio marche spettacolo sinfonica 201 7 MOZART466 pianoforte Vasyl Kotys (Vincitore del Concorso Nuova Coppa Pianisti di Osimo, 2016) primo violino concertatore Alessandro Cervo

Transcript of PR 2017 10 MOZART 466 - Filarmonica marchigiana - Form ... · PDF fileI brani qui proposti,...

Page 1: PR 2017 10 MOZART 466 - Filarmonica marchigiana - Form ... · PDF fileI brani qui proposti, tratti i primi due dalla prima suite e il terzo dalla seconda, ... Pablo, F. Festa, R. Bellafronte

orchestra filarmonica marchigianafilarmonicamarchigiana.com

Sabato 18 marzo, ore 21.00Osimo, Teatro La Nuova Fenice

ministero per i beni e le attività culturaliregione marche assessorato alla cultura

in collaborazione conconsorzio marche spettacolo

sinfonica

2017MOZART466

pianoforteVasyl Kotys

(Vincitore del Concorso Nuova Coppa Pianisti di Osimo, 2016)

primo violino concertatoreAlessandro Cervo

Page 2: PR 2017 10 MOZART 466 - Filarmonica marchigiana - Form ... · PDF fileI brani qui proposti, tratti i primi due dalla prima suite e il terzo dalla seconda, ... Pablo, F. Festa, R. Bellafronte

Timbro, dinamica, ritmo, armonia, melodia: gli elementicostitutivi della musica rifusi insieme, attraverso il mediumalchemico di una tecnica pianistica strepitosa, in un flussoininterrotto di energia sonora in grado di innescare nell’a-scoltatore una magica catena di percezioni sinestetiche,coinvolgenti cioè la totalità dei sensi. Un concetto basedell’estetica impressionista-simbolista tradotto da Ravelnel 1908 in una delle sue composizioni più amate e, ingenerale, tra le più importanti del Novecento: Gaspard dela nuit, tre poemi per pianoforte che costituiscono la “tra-duzione musicale” di altrettanti poemi in prosa tratti dallaraccolta in sei parti composta nel 1836 dal visionario scrit-tore francese Aloysius Bertrand, artefice secondoBaudelaire del «… miracolo di una prosa poetica, musica-le senza ritmo e senza rima, agile e ardita tanto da adat-

Note

M. Ravel (Ciboure, Bassi Pirenei, 1875 - Parigi, 1937)

Gaspard de la nuit,tre poemi per pianoforte da Aloysius BertrandI. Ondine

II. Le Gibet (Il patibolo)III. Scarbo

G. Bizet (Parigi, 1838 – Bougival, 1875)

L’Arlésienne (L’Arlesiana): estratti dalle due suitesper orchestra (trascrizione di Danilo Comitini)

Suite n. 1: I. Preludio - IV. Carillon

Suite n. 2: IV. Farandole

- intervallo -

W. A. Mozart (Salisburgo, 1756 – Vienna, 1791)

Concerto per pianoforte e orchestra n. 20 in re min. K. 466 I. AllegroII. Romance

III. Rondò: Allegro assai

Programma

Page 3: PR 2017 10 MOZART 466 - Filarmonica marchigiana - Form ... · PDF fileI brani qui proposti, tratti i primi due dalla prima suite e il terzo dalla seconda, ... Pablo, F. Festa, R. Bellafronte

tarsi ai moti lirici dell’anima, alle mollezze del sogno, aisussulti della coscienza». Un testo di tale fattura poetica, con la sue atmosfere gotico-surrealiste popolate di ondine, nani, elfi, impiccati e strava-ganti figure umane tra il mistico e il truculento, non potevacerto lasciare indifferente un talento pittorico-musicale comeRavel; il quale ne fu in effetti così stimolato dal punto di vistasensoriale da decidere di integrarlo fisicamente allo spartitodella sua musica anteponendo ad ogni poema del tritticopianistico il relativo poema di Bertrand. Con ciò, tuttavia, ilcompositore non intendeva affatto esplicitare un programmaletterario alla base della sua opera secondo i vecchi canonidella cosiddetta “musica descrittiva”, bensì suggerire miste-riose e ineffabili corrispondenze tra immagini poetiche,musicali e pittoriche. Terminato il lavoro, Ravel era ben con-scio di aver creato un qualche cosa di speciale: «… quantistrumenti hanno provato le mie labbra prima di arrivare aquello che dà la nota pura ed espressiva, quanti pennelli hoconsumato sulla tela prima di vedervi nascere l’incerta auro-ra del chiaroscuro. Qui sono notate diverse maniere, forsenuove, di trattare l’armonia e il colore».Il colore, soprattutto, è il grande protagonista della compo-sizione, ottenuto con impasti inediti di armonie vagantilungo frasi asimmetriche resi udibili – o meglio “visibili” – daun tocco pianistico dalla gamma espressiva pressoché infi-nita: il tocco liquido di Ondine, generante l’impalpabile flui-do acquatico nel quale la creatura marina diffonde il suocanto sensuale che infine, di fronte al rifiuto dell’uomo araggiungerla nelle profondità dell’oceano, si frantuma inmiriadi di goccioline perlacee; quello spettrale, allucinato diLe Gibet (il patibolo), visualizzante il sinistro pendolare delcadavere di un impiccato appeso alla corda di un si bemol-le che risuona ossessivamente come una campana amorto; infine quello beffardo e grottesco di Scarbo, dove lafrenesia motoria dell’astuto e inafferrabile nano descrittonel corrispondente poema di Bertrand, il cui nome derivadal termine escarbot, “scarafaggio”, si materializza in un’ar-dita combinazione di trilli, arpeggi, salti e urti di note doppieche fanno del brano uno dei più impervi sul piano esecuti-vo dell’intera letteratura pianistica.

La tipica raffinatezza francese nell’intessere con graziaed eleganza la linea melodica colorandola con ricercatetinte strumentali ed armoniche, caratteristica eminente diuna tradizione secolare, tocca uno dei suoi vertici più altinell’arte di George Bizet. In particolare nelle musiche di

Page 4: PR 2017 10 MOZART 466 - Filarmonica marchigiana - Form ... · PDF fileI brani qui proposti, tratti i primi due dalla prima suite e il terzo dalla seconda, ... Pablo, F. Festa, R. Bellafronte

scena da questi composte nell’estate del 1872 per la primarappresentazione parigina, avvenuta il 1° ottobre dellostesso anno al Théàtre de Vaudeville, del dramma diAlphonse Daudet L’Arlésienne, musiche che furono poiridotte dallo stesso autore in una prima suite sinfonica allaquale se ne aggiunse in seguito una seconda rielaboratada Ernest Giraud. I brani qui proposti, tratti i primi due dalla prima suite e ilterzo dalla seconda, offrono un condensato musicale del-l’atmosfera poetica nella quale si svolge l’azione del dram-ma di Daudet, incentrato sulla fatale storia d’amore tra ilgiovane Frédéri e una splendida ragazza di Arles, e insie-me testimoniano la grande maestria artistica raggiunta daBizet, sia nell’invenzione melodica, sia nell’uso della tavo-lozza orchestrale a fini pittorico-rappresentativi, poco primache essa si affermasse definitivamente con la rivoluziona-ria Carmen, composta nel 1873-1874. Nel Preludio, unenergico motivo di danza popolare provenzale, espostoprima all’unisono e successivamente elaborato e variatocon straordinaria ricchezza armonica e timbrica, introducead una splendida seconda parte in cui il motivo pieno digrazia e di ardore che nel dramma individua il personaggiomaschile si connette a quello, passionale e lancinante, del-l’infelicità amorosa. Allo scampanio gioioso di Carillon, cheritrae con vivezza pittorica una Provenza illuminata da ungiorno di festa tratteggiandone anche, nella sezione cen-trale, il tipico incanto bucolico intriso di sottile malinconia,segue la frenesia danzante della conclusiva Farandole, tra-dizionale ballo provenzale, introdotta dalla ricomparsa delmotivo d’apertura del Preludio della prima suite.

Se è vero che Mozart ha “reinventato” tutti i generi musi-cali della sua epoca, è forse nel terreno del concerto che lasua personalità ha ottenuto i risultati più radicali e rivolu-zionari. Nel concerto per pianoforte in particolare, condottoda Mozart ai massimi livelli nel decennio viennese (1781-1791), egli portò a maturazione una nuova formula di dia-logo musicale estremamente ricca e articolata che, facen-do leva su un rapporto di assoluta parità e reciproco inter-scambio tra il solista e l’orchestra, gli permise di creare unmodo del tutto speciale di fare musica, fondato su unavisione dialettica dell’esistenza in cui tutto è essenzialmen-te “drama”, ovvero azione, movimento, trasformazione, edove ciascuna idea, dalla più semplice alla più complessa,dalla più nobile alla più triviale, dalla più luminosa alla piùoscura è rapportata alla mutevole profondità della natura

Page 5: PR 2017 10 MOZART 466 - Filarmonica marchigiana - Form ... · PDF fileI brani qui proposti, tratti i primi due dalla prima suite e il terzo dalla seconda, ... Pablo, F. Festa, R. Bellafronte

umana, che ogni cosa filtra attraverso di sé rendendolaviva, palpitante. Tutto questo senza stravolgere il linguag-gio musicale della sua epoca, bensì restituendo il collauda-to campionario di formule standard e figure retoriche tradi-zionali in un contesto formale di assoluta originalità.Caratteristica che balza fuori in tutta la sua evidenza sindall’attacco del Concerto in re min. K. 466, terminato il 10febbraio del 1785. La combinazione simultanea nella cupatonalità di re minore di rapide terzine in appoggio al bassoe di ritmi sincopati, due figure retoriche tradizionali atte aconferire rispettivamente solennità e slancio al discorsomusicale, e soprattutto l’estensione deviante delle sincopidall’accompagnamento al tema – espediente peraltro giàutilizzato da Mozart in gioventù per il rivoluzionario attaccodella Sinfonia n. 25 in sol min. – creano un qualche cosa diassolutamente inedito per la musica dell’epoca, specie perquella fondamentalmente leggera, d’intrattenimento mon-dano propria del genere concertistico: lo scatenamento diuna forza oscura, cieca e ostinata, che nel suo avanzareinesorabile travolge in pochi attimi tutta la galanteria delsecolo mentre spalanca al mondo, con la violenta esplosio-ne dell’orchestra fra lampi e fiamme dopo un’angosciosaprogressione ascendente, la vista tremenda dell’Ade – ilbaratro infernale del Don Giovanni è già prefigurato nellostraordinario inizio di questo concerto, il cui demonismoaffascinò tanto Beethoven da indurlo a scrivere di suopugno le cadenze dei due movimenti estremi. Il pianoforte, da parte sua, intrecciato ad un’orchestra bifron-te che è alternativamente fiume doloroso e scoglio soccorri-tore, non può far altro che abbandonarsi a quella “correntedi Acheronte” (così come la definisce Carli Ballola) che,eccettuata qualche breve sosta fra pallide schiarite, sembranon arrestarsi mai; neanche durante la Romance centrale, ilcui disarmato lirismo crolla di colpo nella sezione medianascosso da un violento quanto inatteso fremito di terrore –quasi una prefigurazione di ciò che molti anni più tardisarebbe accaduto nel secondo tempo dell’Incompiuta schu-bertiana. E quando nel finale le forze demoniache riacqui-stano tutto il loro vigore incanalandosi negli stretti condottidel contrappunto fra pianoforte e orchestra, sembra nonesserci più tempo per una catarsi: solo per una conclusioneingannevolmente felice che tenta invano di eclissare la natu-ra tragica del brano dietro il chiassoso, quasi triviale re mag-giore di trombe e timpani festanti.

Cristiano Veroli

Page 6: PR 2017 10 MOZART 466 - Filarmonica marchigiana - Form ... · PDF fileI brani qui proposti, tratti i primi due dalla prima suite e il terzo dalla seconda, ... Pablo, F. Festa, R. Bellafronte

Vasyl Kotys pianoforte

Vasyl Kotys è nato nel 1984 in Ucraina. Iniziando all’età di setteanni, ha studiato presso la Zolochiv Music School, nella classe diLudmyla Hryhorovych, poi presso la S. Krushelnytska MusicSpecial School nella città di Lviv (Ucraina) nella classe della pro-fessoressa Maria Krushelnytska. È attualmente studente dellaHochschule für Musik und Theater a lavoro con il professorMatthias Kirschnereit.Ha vinto il 2° premio nel concorso per violoncello e pianoforte“Mendelssohn Preis” (Berlino, 2010), il 2° premio nella concorsointernazionale di pianoforte “Horowitz” (Kyiv, 2010), il 2° premioallo “Scriabin Prize” e al concorso internazionale “Scriabin”(Grosseto, 2013), il 1° premio al concorso internazionale “Città diSan Donà di Piave” (Venezia, 2016) e il 1° premio al concorsointernazionale “Nuova Coppa Pianisti” (Osimo, 2016).Si è esibito da solista nei maggiori centri musicali di Ucraina,Germania, USA, Olanda, Polonia e Croazia. Ha partecipato afestival internazionali come Gezeiten Konzerte (Germania),Peter de Grote Festival (Olanda) e Festspiele MecklenburgVorpommern (Germania).Ha suonato con numerose orchestre, tra cui BremerPhilharmoniker, Phoenix Symphony Orchestra, National OdessaPhilharmonic, Symphonic Orchestra of the National PhilharmonicUkraine, Norddeutschen Philharmonie, Polish ChamberPhilharmonic Sopot, Theater Vorpommern PhilharmonischesOrchester con direttori d’orchestra del calibro di Hobart Earl,Niklas Willemstad, Nicholas Milton, James Feddeck, MykolaDyadyura, Wojciech Rajski.Molti dei suoi concerti sono stati registrati da stazioni radio comeNDR Kultur, Deutschlandradio Kultur, RTBF Belgique e SMTV(San Marino), tra le altre.

Page 7: PR 2017 10 MOZART 466 - Filarmonica marchigiana - Form ... · PDF fileI brani qui proposti, tratti i primi due dalla prima suite e il terzo dalla seconda, ... Pablo, F. Festa, R. Bellafronte

Alessandro Cervo primo violino concertatore

Alessandro Cervo è nato a Napoli nel 1974. Diplomatosi in violinocon il massimo dei voti presso il Conservatorio “L. Refice” diFrosinone, si è perfezionato con G. Franzetti, G. Cappone, G.Pieranunzi e L. Spierer. È stato primo violino di spalla di varie orchestre, tra cui l’OrchestraSinfonica di Roma della Fondazione Cassa di Risparmio (nelperiodo 2003-2006), la “Haydn” di Bolzano e Trento, l’Orchestradel Teatro lirico di Cagliari, l’Orchestra Internazionale d’Italia, la“Nuova Scarlatti” di Napoli e l’Orchestra del teatro Marrucino diChieti con le quali ha spesso suonato come solista e ha eseguitomolti importanti “a solo”, tra cui “Vita d’eroe”, “Zaratustra” e “DonChisciotte” di R. Strauss. Attualmente è primo violino di spalladella FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana. Per la stagione 2007-2008 è stato invitato come prima parteall’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo. Collabora con i“Filarmonici di Roma” (Orchestra da camera di S. Cecilia) con iquali si è esibito come solista in sale prestigiose come la sala“Čajkovskij” di Mosca. Ha effettuato concerti in tutta Europa, Cina,Malesia, Corea, Tailandia, Russia, Stati uniti, Cuba, Brasile,Ecuador, Venezuela e Giordania, collaborando con molti dei mag-giori solisti e direttori d’orchestra. È Stato fondatore e primo violino concertatore dell’orchestra dacamera “XXI secolo” di Viterbo dal 1996 al 2001. Ha eseguito inprima assoluta brani di A. Clementi, S. Bussotti, F. Pennisi, L. DePablo, F. Festa, R. Bellafronte e il compositore F. Bastianini gli hadedicato il proprio concerto per violino, pianoforte e orchestra cheha eseguito a Roma con l’orchestra “Roma Symphonia”. Ha inci-so per le case discografiche “Amadeus” “Egea” “Ricordi”,“Dinamic” e “Universal”. Ha tenuto corsi di perfezionamento comedocente preparatore degli archi per gli stage internazionali“Spazio Musica” di Orvieto, per il Conservatorio di Fermo e per iCorsi di alto perfezionamento di Saluzzo. Ha inoltre tenutomasterclass a Brasilia e alla “Roosevelt University” di Chicago.Attivo anche nella musica da camera in varie formazioni e soprat-tutto con il Quintetto Bottesini col quale ha effettuato concerti indiretta su radio euroRAI al Quirinale, in sale prestigiose comequelle del Parco della musica di Roma, di Chicago e diWashington alla presenza del presidente Giorgio Napolitano. Nei suoi concerti alterna preziosi strumenti, in particolare uno“Stefano Scarampella” del 1904, un “Antonio Gragnani” del 1776e un “Bernardo Calcanius” del 1737.

Page 8: PR 2017 10 MOZART 466 - Filarmonica marchigiana - Form ... · PDF fileI brani qui proposti, tratti i primi due dalla prima suite e il terzo dalla seconda, ... Pablo, F. Festa, R. Bellafronte

FORM ORCHESTRA FILARMONICA MARCHIGIANA

Via degli Aranci, 2 - 60121 Ancona | Tel. 071 206168 - Fax 071 206730filarmonicamarchigiana.com | [email protected]

supporto informatico e multimediale

www.gruppoeidos.itVia Gola della Rossa, 15 - 60035 JesiTel. 0731 207079

prossimi appuntamentiMILENKOVICH - VIRTUOSON. Paganini Concerto per violino n. 2 in si min., op. 7 “La campanella”G. Bizet L’Arlésienne: estratti dalle due suites per orchestraP. De Sarasate Zingaresca per violino e orchestra, op. 20P. De Sarasate Carmen Fantaisie per violino e orchestra, op. 25Violino e direzione Stefan Milenkovich

Giovedì 23 marzo, ore 21.00 – Macerata, Teatro Lauro Rossi Venerdì 24 marzo, ore 21.00 – Fano, Teatro della FortunaSabato 25 marzo, ore 21.00 – Fabriano, Teatro GentileLunedì 27 marzo, ore 21.00 – Jesi, Teatro Pergolesi Martedì 28 marzo, ore 21.00 – Pesaro, Teatro Rossini

MOZART E MENDELSSOHN – VIAGGIO IN ITALIAW. A. Mozart Arie da concertoF. Mendelssohn Sogno di una notte di mezza estate: estratti F. Mendelssohn Sinfonia n. 4 in la magg., op. 90 “Italiana”Solisti dell’Accademia d’Arte Lirica di Osimo

Direttore Stefano Sarzani

Venerdì 19 maggio, ore 21.00 – Osimo, Teatro La Nuova Fenice

OrchestraFilarmonicaMarchigiana

** Primo Violino concertatore* Prime parti

Ispettore d’orchestraMichele Scipioni

Violini I

Alessandro Cervo**Giannina Guazzaroni*Alessandro MarraElisabetta SpadariLaura Di MarzioLisa Maria PescarelliCristiano Pulin

Violini II

Simone Grizi*Laura BarcelliBaldassarre CirinesiSimona ContiJacopo Cacciamani

Viole

Mario Leotta*Massimo AugelliCristiano Del PrioriLorenzo Anibaldi

Violoncelli

Alessandro Culiani*Antonio ColocciaGabriele BandiraliNicolino Chirivì

Contrabbassi

Francesco Fraioli*Andrea Dezi

Flauti

Francesco Chirivì*Saverio Salvemini

Oboi

Gabriele Cutrona*Marco Vignoli

Clarinetti

Sergio Bosi*Michele Scipioni

Fagotti

Riccardo Papa*Giacomo Petrolati

Corni

Alessandro Fraticelli*Roberto Quattrini

Trombe

Giuliano Gasparini*Manolito Rango

Trombone

Massimo Gianangeli*

Timpani

Adriano Achei*

Percussioni

Alessandro Carlini