Potremo si n ien nsapevolezza , iutati hi appresenta e ... SERVIZI ALLE PERSONE.pdf · E a rti r l...

12
Desiderio e bene comune 5° Congresso Cisl Fp Lombardia 1 I servizi alle persone “Vedi cose che esistono e ti chiedi: perché? Ma io sogno cose non ancora esistite e chiedo: perché no?”. 1 Non ho parole migliori di quelle che stanno in questa citazione per darvi anche il mio benvenuto: condividiamo, insieme a tanti fortunatamente, il desiderio di essere artefici di azioni che costruiscono bene comune, la rivendicazione di diritti, tutele e interessi precisi – e dunque parziali – che iscriviamo comunque in un percorso che ha come obiettivo l’interesse di tutti. Desiderio e bene comune. E’ il filo conduttore del nostro 5° Congresso regionale, una sollecitazione a condividere esperienza e visione in cui ogni delegato può e deve sentirsi coinvolto, un tema che offriamo agli ospiti (che saluto e ringrazio ) che hanno accolto il nostro invito, una riflessione che speriamo raccolta anche dai dirigenti sindacali nazionali e regionali che vivono con noi questa giornata d’apertura del congresso. Un appuntamento così importante come quello che oggi ha inizio non può limitarsi al riassunto delle battaglie combattute e dei loro esiti più o meno favorevoli, all’esame dello stato delle relazioni che abbiamo o che dovremmo avere con la Regione o con i diversi livelli istituzionali presenti nel territorio, alle traversie organizzative che pure abbiamo vissuto e risolto. Ne parleremo, certamente, e in maniera approfondita, senza dimenticare però che tutto è stato oggetto negli anni del mandato congressuale che va a concludersi di tante riunioni degli organismi, sia nei territori che a livello regionale. Ed allora, ad una relazione che mette in fila pensieri su tutto e una parola per tutti preferiamo come Segreteria una traccia più sbilanciata, per farci domande e trovare insieme qualche risposta. 1 George Bernard Shaw

Transcript of Potremo si n ien nsapevolezza , iutati hi appresenta e ... SERVIZI ALLE PERSONE.pdf · E a rti r l...

Page 1: Potremo si n ien nsapevolezza , iutati hi appresenta e ... SERVIZI ALLE PERSONE.pdf · E a rti r l Lombardi risorse, pet enze ... l contrattazione. ... tra pprezzati docent i rganizzazione

2

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

Il punto di partenza dell’itinerario disegnato dal programma delle due giornate di congresso è una messa a fuoco sul senso dell’esperienza di lavoro di coloro che rappresentiamo, rivedendo la nostra funzione nei meccanismi di erogazione dei servizi alla persona. Potremo cosi in piena consapevolezza, aiutati da chi oggi rappresenta le istituzioni, precisare come riorganizzare la risposta ai bisogni dei cittadini ed essere protagonisti di un cambiamento che non può essere il risultato delle sottrazioni imposte da una crisi di sistema del ruolo pubblico. Come ha sottolineato recentemente anche il nostro commissario nazionale, Maurizio Petriccioli, “se siamo arrivati ad una situazione economica e sociale così complicata, ad un lavoro mercificato, è perché i modelli dell’economia e del lavoro sono totalmente slegati dalla persona. Come Sindacato abbiamo tutte le risorse e le competenze per proporre strade di politica economica alternative a quelle che hanno portato alla distruzione della comunità del lavoro”. E da dove partire se non dalla Lombardia che ha risorse, competenze e capacità per far crescere da un lato l’eccellenza e l’innovazione garantendo contemporaneamente i tradizionali standard qualitativi dei servizi alla persona. Una sfida che ci riguarda, sia quando la controparte è l’Amministrazione Pubblica, sia quando a seguito dell’esternalizzazione di interi blocchi di prestazioni per i cittadini siamo chiamati ad agire nel privato la rappresentanza dei lavoratori impegnati nei servizi alle persona Una sfida che possiamo sostenere facendo riferimento ad una bussola valoriale che ha come punti cardinali il coinvolgimento dei lavoratori, la solidarietà, la responsabilità etica, la contrattazione. Mai come in questo momento abbiamo avuto tanto bisogno di una bussola. La rivoluzione tecnologica è rivoluzione del lavoro, e come avverte Federico Butera, uno tra i più apprezzati docente di organizzazione, “in prospettiva nessun lavoro può dirsi al riparo”. Scriveva un quotidiano qualche giorno fa: “La rivoluzione tecnologica classica, dopo le fabbriche e gli operai, ha già drasticamente ridimensionato uffici e classe media. Un fiume impetuoso ha attraversato il mondo privato, ma cosa accadrà nelle pubbliche amministrazioni con l’e-government applicato su vasta scala?”. Dopo che internet ha reso inutili molti compiti in passato gestiti da un operatore – chi di noi va più in un’agenzia per scegliere un albergo, prenotare un treno o un volo aereo? – la disintermediazione prenderà sempre più piede anche nella pubblica amministrazione e in ampi settori del socio sanitario, con l'utilizzo di Internet come strumento di comunicazione con i cittadini, con le imprese e tra i diversi settori dell'amministrazione.

1

1

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

Iserviziallepersone

“Vedi cose che esistono e ti chiedi: perché? Ma io sogno cose non ancora esistite e chiedo: perché no?”.1 Non ho parole migliori di quelle che stanno in questa citazione per darvi anche il mio benvenuto: condividiamo, insieme a tanti fortunatamente, il desiderio di essere artefici di azioni che costruiscono bene comune, la rivendicazione di diritti, tutele e interessi precisi – e dunque parziali – che iscriviamo comunque in un percorso che ha come obiettivo l’interesse di tutti. Desiderio e bene comune. E’ il filo conduttore del nostro 5° Congresso regionale, una sollecitazione a condividere esperienza e visione in cui ogni delegato può e deve sentirsi coinvolto, un tema che offriamo agli ospiti (che saluto e ringrazio ) che hanno accolto il nostro invito, una riflessione che speriamo raccolta anche dai dirigenti sindacali nazionali e regionali che vivono con noi questa giornata d’apertura del congresso. Un appuntamento così importante come quello che oggi ha inizio non può limitarsi al riassunto delle battaglie combattute e dei loro esiti più o meno favorevoli, all’esame dello stato delle relazioni che abbiamo o che dovremmo avere con la Regione o con i diversi livelli istituzionali presenti nel territorio, alle traversie organizzative che pure abbiamo vissuto e risolto. Ne parleremo, certamente, e in maniera approfondita, senza dimenticare però che tutto è stato oggetto negli anni del mandato congressuale che va a concludersi di tante riunioni degli organismi, sia nei territori che a livello regionale. Ed allora, ad una relazione che mette in fila pensieri su tutto e una parola per tutti preferiamo come Segreteria una traccia più sbilanciata, per farci domande e trovare insieme qualche risposta.

1George Bernard Shaw

1

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

Iserviziallepersone

“Vedi cose che esistono e ti chiedi: perché? Ma io sogno cose non ancora esistite e chiedo: perché no?”.1 Non ho parole migliori di quelle che stanno in questa citazione per darvi anche il mio benvenuto: condividiamo, insieme a tanti fortunatamente, il desiderio di essere artefici di azioni che costruiscono bene comune, la rivendicazione di diritti, tutele e interessi precisi – e dunque parziali – che iscriviamo comunque in un percorso che ha come obiettivo l’interesse di tutti. Desiderio e bene comune. E’ il filo conduttore del nostro 5° Congresso regionale, una sollecitazione a condividere esperienza e visione in cui ogni delegato può e deve sentirsi coinvolto, un tema che offriamo agli ospiti (che saluto e ringrazio ) che hanno accolto il nostro invito, una riflessione che speriamo raccolta anche dai dirigenti sindacali nazionali e regionali che vivono con noi questa giornata d’apertura del congresso. Un appuntamento così importante come quello che oggi ha inizio non può limitarsi al riassunto delle battaglie combattute e dei loro esiti più o meno favorevoli, all’esame dello stato delle relazioni che abbiamo o che dovremmo avere con la Regione o con i diversi livelli istituzionali presenti nel territorio, alle traversie organizzative che pure abbiamo vissuto e risolto. Ne parleremo, certamente, e in maniera approfondita, senza dimenticare però che tutto è stato oggetto negli anni del mandato congressuale che va a concludersi di tante riunioni degli organismi, sia nei territori che a livello regionale. Ed allora, ad una relazione che mette in fila pensieri su tutto e una parola per tutti preferiamo come Segreteria una traccia più sbilanciata, per farci domande e trovare insieme qualche risposta.

1George Bernard Shaw

Page 2: Potremo si n ien nsapevolezza , iutati hi appresenta e ... SERVIZI ALLE PERSONE.pdf · E a rti r l Lombardi risorse, pet enze ... l contrattazione. ... tra pprezzati docent i rganizzazione

2

2

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

Il punto di partenza dell’itinerario disegnato dal programma delle due giornate di congresso è una messa a fuoco sul senso dell’esperienza di lavoro di coloro che rappresentiamo, rivedendo la nostra funzione nei meccanismi di erogazione dei servizi alla persona. Potremo cosi in piena consapevolezza, aiutati da chi oggi rappresenta le istituzioni, precisare come riorganizzare la risposta ai bisogni dei cittadini ed essere protagonisti di un cambiamento che non può essere il risultato delle sottrazioni imposte da una crisi di sistema del ruolo pubblico. Come ha sottolineato recentemente anche il nostro commissario nazionale, Maurizio Petriccioli, “se siamo arrivati ad una situazione economica e sociale così complicata, ad un lavoro mercificato, è perché i modelli dell’economia e del lavoro sono totalmente slegati dalla persona. Come Sindacato abbiamo tutte le risorse e le competenze per proporre strade di politica economica alternative a quelle che hanno portato alla distruzione della comunità del lavoro”. E da dove partire se non dalla Lombardia che ha risorse, competenze e capacità per far crescere da un lato l’eccellenza e l’innovazione garantendo contemporaneamente i tradizionali standard qualitativi dei servizi alla persona. Una sfida che ci riguarda, sia quando la controparte è l’Amministrazione Pubblica, sia quando a seguito dell’esternalizzazione di interi blocchi di prestazioni per i cittadini siamo chiamati ad agire nel privato la rappresentanza dei lavoratori impegnati nei servizi alle persona Una sfida che possiamo sostenere facendo riferimento ad una bussola valoriale che ha come punti cardinali il coinvolgimento dei lavoratori, la solidarietà, la responsabilità etica, la contrattazione. Mai come in questo momento abbiamo avuto tanto bisogno di una bussola. La rivoluzione tecnologica è rivoluzione del lavoro, e come avverte Federico Butera, uno tra i più apprezzati docente di organizzazione, “in prospettiva nessun lavoro può dirsi al riparo”. Scriveva un quotidiano qualche giorno fa: “La rivoluzione tecnologica classica, dopo le fabbriche e gli operai, ha già drasticamente ridimensionato uffici e classe media. Un fiume impetuoso ha attraversato il mondo privato, ma cosa accadrà nelle pubbliche amministrazioni con l’e-government applicato su vasta scala?”. Dopo che internet ha reso inutili molti compiti in passato gestiti da un operatore – chi di noi va più in un’agenzia per scegliere un albergo, prenotare un treno o un volo aereo? – la disintermediazione prenderà sempre più piede anche nella pubblica amministrazione e in ampi settori del socio sanitario, con l'utilizzo di Internet come strumento di comunicazione con i cittadini, con le imprese e tra i diversi settori dell'amministrazione.

2

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

Il punto di partenza dell’itinerario disegnato dal programma delle due giornate di congresso è una messa a fuoco sul senso dell’esperienza di lavoro di coloro che rappresentiamo, rivedendo la nostra funzione nei meccanismi di erogazione dei servizi alla persona. Potremo cosi in piena consapevolezza, aiutati da chi oggi rappresenta le istituzioni, precisare come riorganizzare la risposta ai bisogni dei cittadini ed essere protagonisti di un cambiamento che non può essere il risultato delle sottrazioni imposte da una crisi di sistema del ruolo pubblico. Come ha sottolineato recentemente anche il nostro commissario nazionale, Maurizio Petriccioli, “se siamo arrivati ad una situazione economica e sociale così complicata, ad un lavoro mercificato, è perché i modelli dell’economia e del lavoro sono totalmente slegati dalla persona. Come Sindacato abbiamo tutte le risorse e le competenze per proporre strade di politica economica alternative a quelle che hanno portato alla distruzione della comunità del lavoro”. E da dove partire se non dalla Lombardia che ha risorse, competenze e capacità per far crescere da un lato l’eccellenza e l’innovazione garantendo contemporaneamente i tradizionali standard qualitativi dei servizi alla persona. Una sfida che ci riguarda, sia quando la controparte è l’Amministrazione Pubblica, sia quando a seguito dell’esternalizzazione di interi blocchi di prestazioni per i cittadini siamo chiamati ad agire nel privato la rappresentanza dei lavoratori impegnati nei servizi alle persona Una sfida che possiamo sostenere facendo riferimento ad una bussola valoriale che ha come punti cardinali il coinvolgimento dei lavoratori, la solidarietà, la responsabilità etica, la contrattazione. Mai come in questo momento abbiamo avuto tanto bisogno di una bussola. La rivoluzione tecnologica è rivoluzione del lavoro, e come avverte Federico Butera, uno tra i più apprezzati docente di organizzazione, “in prospettiva nessun lavoro può dirsi al riparo”. Scriveva un quotidiano qualche giorno fa: “La rivoluzione tecnologica classica, dopo le fabbriche e gli operai, ha già drasticamente ridimensionato uffici e classe media. Un fiume impetuoso ha attraversato il mondo privato, ma cosa accadrà nelle pubbliche amministrazioni con l’e-government applicato su vasta scala?”. Dopo che internet ha reso inutili molti compiti in passato gestiti da un operatore – chi di noi va più in un’agenzia per scegliere un albergo, prenotare un treno o un volo aereo? – la disintermediazione prenderà sempre più piede anche nella pubblica amministrazione e in ampi settori del socio sanitario, con l'utilizzo di Internet come strumento di comunicazione con i cittadini, con le imprese e tra i diversi settori dell'amministrazione.

Page 3: Potremo si n ien nsapevolezza , iutati hi appresenta e ... SERVIZI ALLE PERSONE.pdf · E a rti r l Lombardi risorse, pet enze ... l contrattazione. ... tra pprezzati docent i rganizzazione

3

2

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

Il punto di partenza dell’itinerario disegnato dal programma delle due giornate di congresso è una messa a fuoco sul senso dell’esperienza di lavoro di coloro che rappresentiamo, rivedendo la nostra funzione nei meccanismi di erogazione dei servizi alla persona. Potremo cosi in piena consapevolezza, aiutati da chi oggi rappresenta le istituzioni, precisare come riorganizzare la risposta ai bisogni dei cittadini ed essere protagonisti di un cambiamento che non può essere il risultato delle sottrazioni imposte da una crisi di sistema del ruolo pubblico. Come ha sottolineato recentemente anche il nostro commissario nazionale, Maurizio Petriccioli, “se siamo arrivati ad una situazione economica e sociale così complicata, ad un lavoro mercificato, è perché i modelli dell’economia e del lavoro sono totalmente slegati dalla persona. Come Sindacato abbiamo tutte le risorse e le competenze per proporre strade di politica economica alternative a quelle che hanno portato alla distruzione della comunità del lavoro”. E da dove partire se non dalla Lombardia che ha risorse, competenze e capacità per far crescere da un lato l’eccellenza e l’innovazione garantendo contemporaneamente i tradizionali standard qualitativi dei servizi alla persona. Una sfida che ci riguarda, sia quando la controparte è l’Amministrazione Pubblica, sia quando a seguito dell’esternalizzazione di interi blocchi di prestazioni per i cittadini siamo chiamati ad agire nel privato la rappresentanza dei lavoratori impegnati nei servizi alle persona Una sfida che possiamo sostenere facendo riferimento ad una bussola valoriale che ha come punti cardinali il coinvolgimento dei lavoratori, la solidarietà, la responsabilità etica, la contrattazione. Mai come in questo momento abbiamo avuto tanto bisogno di una bussola. La rivoluzione tecnologica è rivoluzione del lavoro, e come avverte Federico Butera, uno tra i più apprezzati docente di organizzazione, “in prospettiva nessun lavoro può dirsi al riparo”. Scriveva un quotidiano qualche giorno fa: “La rivoluzione tecnologica classica, dopo le fabbriche e gli operai, ha già drasticamente ridimensionato uffici e classe media. Un fiume impetuoso ha attraversato il mondo privato, ma cosa accadrà nelle pubbliche amministrazioni con l’e-government applicato su vasta scala?”. Dopo che internet ha reso inutili molti compiti in passato gestiti da un operatore – chi di noi va più in un’agenzia per scegliere un albergo, prenotare un treno o un volo aereo? – la disintermediazione prenderà sempre più piede anche nella pubblica amministrazione e in ampi settori del socio sanitario, con l'utilizzo di Internet come strumento di comunicazione con i cittadini, con le imprese e tra i diversi settori dell'amministrazione.

2

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

Il punto di partenza dell’itinerario disegnato dal programma delle due giornate di congresso è una messa a fuoco sul senso dell’esperienza di lavoro di coloro che rappresentiamo, rivedendo la nostra funzione nei meccanismi di erogazione dei servizi alla persona. Potremo cosi in piena consapevolezza, aiutati da chi oggi rappresenta le istituzioni, precisare come riorganizzare la risposta ai bisogni dei cittadini ed essere protagonisti di un cambiamento che non può essere il risultato delle sottrazioni imposte da una crisi di sistema del ruolo pubblico. Come ha sottolineato recentemente anche il nostro commissario nazionale, Maurizio Petriccioli, “se siamo arrivati ad una situazione economica e sociale così complicata, ad un lavoro mercificato, è perché i modelli dell’economia e del lavoro sono totalmente slegati dalla persona. Come Sindacato abbiamo tutte le risorse e le competenze per proporre strade di politica economica alternative a quelle che hanno portato alla distruzione della comunità del lavoro”. E da dove partire se non dalla Lombardia che ha risorse, competenze e capacità per far crescere da un lato l’eccellenza e l’innovazione garantendo contemporaneamente i tradizionali standard qualitativi dei servizi alla persona. Una sfida che ci riguarda, sia quando la controparte è l’Amministrazione Pubblica, sia quando a seguito dell’esternalizzazione di interi blocchi di prestazioni per i cittadini siamo chiamati ad agire nel privato la rappresentanza dei lavoratori impegnati nei servizi alle persona Una sfida che possiamo sostenere facendo riferimento ad una bussola valoriale che ha come punti cardinali il coinvolgimento dei lavoratori, la solidarietà, la responsabilità etica, la contrattazione. Mai come in questo momento abbiamo avuto tanto bisogno di una bussola. La rivoluzione tecnologica è rivoluzione del lavoro, e come avverte Federico Butera, uno tra i più apprezzati docente di organizzazione, “in prospettiva nessun lavoro può dirsi al riparo”. Scriveva un quotidiano qualche giorno fa: “La rivoluzione tecnologica classica, dopo le fabbriche e gli operai, ha già drasticamente ridimensionato uffici e classe media. Un fiume impetuoso ha attraversato il mondo privato, ma cosa accadrà nelle pubbliche amministrazioni con l’e-government applicato su vasta scala?”. Dopo che internet ha reso inutili molti compiti in passato gestiti da un operatore – chi di noi va più in un’agenzia per scegliere un albergo, prenotare un treno o un volo aereo? – la disintermediazione prenderà sempre più piede anche nella pubblica amministrazione e in ampi settori del socio sanitario, con l'utilizzo di Internet come strumento di comunicazione con i cittadini, con le imprese e tra i diversi settori dell'amministrazione.

3

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

Guardare con attenzione a quanto sta succedendo attorno a noi, attorno alle forme di lavoro che conosciamo meglio, ci aiuta a cogliere i tratti di una metamorfosi profonda e irreversibile, ma anche a rilevare segnali inaspettati. Nello sviluppo dell’economia della condivisione (sharing economy) e dell’economia legata alla prestazione temporanea (gig economy), sotto l’aspetto amichevole dei rapporti si sono intravisti i problemi di sfruttamento a cui sono esposte figure per le quali si sottolinea la diversità rispetto alla tradizionale tipologia del lavoratore dipendente. E a sorpresa si sono timidamente mostrate le prime forme di conflitto. Quel conflitto che sembrava estraneo, anche culturalmente, alle molteplici articolazioni della (più o meno) nuova economia. Uber, BlaBlaCar, Deliveroo, Airbnb, Foodora, sono una particolare tipologia di servizi alla persona che alimentano una economia postmoderna – disinvolta miscela di vecchio e nuovo – che semplificando al massimo la loro fruizione costituisce un efficace paradigma della disintermediazione. Occupando lo spazio tra utente e produttore/possessore dei beni da commercializzare, questi campioni della disintermediazione diventano a loro volta nuovi mediatori, ed è precisamente dallo svolgimento di questa funzione che derivano i loro profitti; è il cosiddetto “capitalismo delle piattaforme”, una delle evoluzioni più rilevanti del mercato in questa nostra epoca digitale e high tech. Un’economia dirompente che come in altre stagioni della storia caratterizzate da salti tecnologici decisivi, registra conflitti naturali con gli attori degli assetti esistenti, i quali reagiscono anche all’insegna di riflessi corporativi e protezionistici: tassisti contro Uber; imprese di trasporto contro BlaBlaCar; albergatori contro Airbnb. Ma c’è anche il conflitto di quelli che le piattaforme di servizi on line si ostinano a chiamare “liberi professionisti”, sfociato in Italia nello sciopero dei fattorini della Fedoora a Torino. Una protesta auto-organizzata, che per un attimo è sembrata aprire un dibattito sulle conseguenze di questi sistemi economici, sulla necessità di sindacato che c’è (anche se i giovani non l’avvertono), sulla trasformazione in atto nel mercato del lavoro come opportunità per il rilancio della rappresentanza. Per un attimo, perché spenti i riflettori dei media, anche il dibattito si è spento. Ma tocca al sindacato rilanciarlo, provando a colmare distanze generazionali che impoveriscono la vita delle organizzazioni di rappresentanza, ragionando sull’evoluzione di questi servizi. Se poi allarghiamo lo sguardo al processo innescato dalla possibilità di estrarre velocemente valore dalla vastità e varietà di informazioni che va sotto il nome di Big Data, vediamo l’ulteriore e più profonda incidenza della rivoluzione tecnologica anche nei nostri specifici ambiti di competenza.

Page 4: Potremo si n ien nsapevolezza , iutati hi appresenta e ... SERVIZI ALLE PERSONE.pdf · E a rti r l Lombardi risorse, pet enze ... l contrattazione. ... tra pprezzati docent i rganizzazione

4

2

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

Il punto di partenza dell’itinerario disegnato dal programma delle due giornate di congresso è una messa a fuoco sul senso dell’esperienza di lavoro di coloro che rappresentiamo, rivedendo la nostra funzione nei meccanismi di erogazione dei servizi alla persona. Potremo cosi in piena consapevolezza, aiutati da chi oggi rappresenta le istituzioni, precisare come riorganizzare la risposta ai bisogni dei cittadini ed essere protagonisti di un cambiamento che non può essere il risultato delle sottrazioni imposte da una crisi di sistema del ruolo pubblico. Come ha sottolineato recentemente anche il nostro commissario nazionale, Maurizio Petriccioli, “se siamo arrivati ad una situazione economica e sociale così complicata, ad un lavoro mercificato, è perché i modelli dell’economia e del lavoro sono totalmente slegati dalla persona. Come Sindacato abbiamo tutte le risorse e le competenze per proporre strade di politica economica alternative a quelle che hanno portato alla distruzione della comunità del lavoro”. E da dove partire se non dalla Lombardia che ha risorse, competenze e capacità per far crescere da un lato l’eccellenza e l’innovazione garantendo contemporaneamente i tradizionali standard qualitativi dei servizi alla persona. Una sfida che ci riguarda, sia quando la controparte è l’Amministrazione Pubblica, sia quando a seguito dell’esternalizzazione di interi blocchi di prestazioni per i cittadini siamo chiamati ad agire nel privato la rappresentanza dei lavoratori impegnati nei servizi alle persona Una sfida che possiamo sostenere facendo riferimento ad una bussola valoriale che ha come punti cardinali il coinvolgimento dei lavoratori, la solidarietà, la responsabilità etica, la contrattazione. Mai come in questo momento abbiamo avuto tanto bisogno di una bussola. La rivoluzione tecnologica è rivoluzione del lavoro, e come avverte Federico Butera, uno tra i più apprezzati docente di organizzazione, “in prospettiva nessun lavoro può dirsi al riparo”. Scriveva un quotidiano qualche giorno fa: “La rivoluzione tecnologica classica, dopo le fabbriche e gli operai, ha già drasticamente ridimensionato uffici e classe media. Un fiume impetuoso ha attraversato il mondo privato, ma cosa accadrà nelle pubbliche amministrazioni con l’e-government applicato su vasta scala?”. Dopo che internet ha reso inutili molti compiti in passato gestiti da un operatore – chi di noi va più in un’agenzia per scegliere un albergo, prenotare un treno o un volo aereo? – la disintermediazione prenderà sempre più piede anche nella pubblica amministrazione e in ampi settori del socio sanitario, con l'utilizzo di Internet come strumento di comunicazione con i cittadini, con le imprese e tra i diversi settori dell'amministrazione.

4

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

Una ricerca sull’impatto dell’automazione nei Paesi Ocse2, per sanità e assistenza quantifica al 20% il tempo impiegato per mansioni manuali prevedibili (vale a dire attività che potranno essere soppiantate dall’automatizzazione); il 33% è occupato dalla raccolta e dalla elaborazione dei dati; il 47% dalla interazione diretta con le persone. La relazione con le persone è il cuore del lavoro dei servizi in capo alla nostra Federazione. Ed è questo che dice la differenza, la peculiarità, il valore di ciò che siamo chiamati a rappresentare. Ci occupiamo di persone, che a seconda delle necessità si presentano a noi come cittadini, come utenti, come pazienti. Cosa dicono dei servizi di cui hanno bisogno? Che giudizio danno delle esperienze che vivono allo sportello di un ufficio pubblico, nella corsia di un ospedale o nell’ambulatorio di una struttura sanitaria? Siamo andati a chiederglielo e adesso li vediamo e li ascoltiamo. I SERVIZI ALLE PERSONE (interviste video) Ringraziamo per questo lavoro Marta Valota, realizzato anche grazie alla disponibilità della Usr dove Marta cura i servizi video della Web TV della Cisl regionale . Lei stessa era stupita di non avere trovato negli intervistati una voce critica. Siamo così abituati al fragore di un albero che cade da restare anche noi stupiti di fronte alla foresta che cresce. Ma accade, continuamente, per quella specializzazione in umanità che è caratteristica principale di quanti lavorano nella molteplicità dei servizi alla persona. E sono tanti, una delle voci più importanti dell’occupazione nei nostri territori. Nella nostra regione i dipendenti della pubblica amministrazione sono 401.936, con una netta prevalenza femminile: 270.038 lavoratrici rispetto a 131.898 dipendenti maschi.3 200mila fanno riferimento a Scuola, università, ricerca e forze armate. Nel sistema sanitario i dipendenti sono 100.866 (72.543donne e 28.323uomini).

2Ilrischiodell’automazionepergliimpieghineiPaesiOcse:un’analisicomparativa,Zew-Centroperlaricercaeconomicaeuropea,inInfoData-IlSole24Oredel21febbraio2017.

3 DatidelDipartimentodellaRagioneriageneraledelloStato(Mef),elaboratidaÉupolisLombardia.

4

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

Una ricerca sull’impatto dell’automazione nei Paesi Ocse2, per sanità e assistenza quantifica al 20% il tempo impiegato per mansioni manuali prevedibili (vale a dire attività che potranno essere soppiantate dall’automatizzazione); il 33% è occupato dalla raccolta e dalla elaborazione dei dati; il 47% dalla interazione diretta con le persone. La relazione con le persone è il cuore del lavoro dei servizi in capo alla nostra Federazione. Ed è questo che dice la differenza, la peculiarità, il valore di ciò che siamo chiamati a rappresentare. Ci occupiamo di persone, che a seconda delle necessità si presentano a noi come cittadini, come utenti, come pazienti. Cosa dicono dei servizi di cui hanno bisogno? Che giudizio danno delle esperienze che vivono allo sportello di un ufficio pubblico, nella corsia di un ospedale o nell’ambulatorio di una struttura sanitaria? Siamo andati a chiederglielo e adesso li vediamo e li ascoltiamo. I SERVIZI ALLE PERSONE (interviste video) Ringraziamo per questo lavoro Marta Valota, realizzato anche grazie alla disponibilità della Usr dove Marta cura i servizi video della Web TV della Cisl regionale . Lei stessa era stupita di non avere trovato negli intervistati una voce critica. Siamo così abituati al fragore di un albero che cade da restare anche noi stupiti di fronte alla foresta che cresce. Ma accade, continuamente, per quella specializzazione in umanità che è caratteristica principale di quanti lavorano nella molteplicità dei servizi alla persona. E sono tanti, una delle voci più importanti dell’occupazione nei nostri territori. Nella nostra regione i dipendenti della pubblica amministrazione sono 401.936, con una netta prevalenza femminile: 270.038 lavoratrici rispetto a 131.898 dipendenti maschi.3 200mila fanno riferimento a Scuola, università, ricerca e forze armate. Nel sistema sanitario i dipendenti sono 100.866 (72.543donne e 28.323uomini).

2Ilrischiodell’automazionepergliimpieghineiPaesiOcse:un’analisicomparativa,Zew-Centroperlaricercaeconomicaeuropea,inInfoData-IlSole24Oredel21febbraio2017.

3 DatidelDipartimentodellaRagioneriageneraledelloStato(Mef),elaboratidaÉupolisLombardia.

Page 5: Potremo si n ien nsapevolezza , iutati hi appresenta e ... SERVIZI ALLE PERSONE.pdf · E a rti r l Lombardi risorse, pet enze ... l contrattazione. ... tra pprezzati docent i rganizzazione

5

5

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

Le autonomie locali occupano 68.139 lavoratori (41.964 donne e 26.174 uomini) ai quali si aggiungono i dipendenti dei ministeri e degli enti pubblici non economici. Il settore privato che eroga servizi per le persone è in costante crescita sia per i processi di esternalizzazione sia per la capacita di crescita competitiva e qualitativa. Il comparto della sanità privata e del settore sociosanitario ed assistenziale raggruppa complessivamente 64.000 dipendenti. In Lombardia ci sono 41 dipendenti pubblici ogni mille abitanti, 47 in Emilia Romagna, 49 in Piemonte. In Valle d’Aosta, invece, ci sono 94 dipendenti ogni mille abitanti, 77 in Trentino Alto Adige, 69 in Friuli Venezia Giulia. Su 1000 cittadini solo lo 0,33% è dipendente regionale. Le altre regioni virtuose da questo punto di vista sono Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna, ma con valori comunque doppi rispetto alla Lombardia (rispettivamente 0,55%, 0,63% e 0,64%). Un terzo dato che dimostra la capacità lombarda di far funzionare al meglio la macchina amministrativa, è quello relativo al costo del lavoro dei dipendenti pubblici. A ogni lombardo costano 18 euro, il dato di gran lunga più basso delle regioni a statuto ordinario; al secondo posto c’è il Veneto con 29 euro e poi l’Emilia Romagna con 35. Il valore medio del costo del lavoro nelle regioni italiane a statuto ordinario è più del doppio rispetto a quello della Lombardia ed arriva a 39 euro. Sono numeri che confermano in Lombardia capacità importanti di organizzazione, di programmazione e di lavoro, con risvolti di natura economica, politica e sociale. Numeri che pongono domande alle quali chi ha responsabilità di governo della cosa pubblica non può sottrarsi. Muovono da tre osservazioni di sintesi:

• la pubblica amministrazione eroga in Lombardia, in ogni settore, servizi di qualità mediamente superiori alla media nazionale ;

• la nostra regione ha però nella pubblica amministrazione il 23% di personale in meno della media Italiana;

• la Lombardia paga il personale della pubblica amministrazione il 6% in meno della media Italiana (pur avendo il di costo della vita più alto del 15%).

Se in Italia il personale della pubblica amministrazione fosse in numero e qualifica comparabile a quello della Lombardia, lo Stato risparmierebbe 50 miliardi di euro all’anno erogando complessivamente servizi di migliore qualità. Ovviamente nessuno pretende che tutto ciò accada da domani, ma vista la situazione in cui si trova il nostro Paese sarebbe lecito aspettarsi che da domani almeno si cominciasse ad agire per quel risultato, anche perché con quei 50 miliardi si potrebbero ridurre deficit e tasse in modo sostanziale per lavoratori, famiglie ed imprese italiane.

Page 6: Potremo si n ien nsapevolezza , iutati hi appresenta e ... SERVIZI ALLE PERSONE.pdf · E a rti r l Lombardi risorse, pet enze ... l contrattazione. ... tra pprezzati docent i rganizzazione

6

2

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

Il punto di partenza dell’itinerario disegnato dal programma delle due giornate di congresso è una messa a fuoco sul senso dell’esperienza di lavoro di coloro che rappresentiamo, rivedendo la nostra funzione nei meccanismi di erogazione dei servizi alla persona. Potremo cosi in piena consapevolezza, aiutati da chi oggi rappresenta le istituzioni, precisare come riorganizzare la risposta ai bisogni dei cittadini ed essere protagonisti di un cambiamento che non può essere il risultato delle sottrazioni imposte da una crisi di sistema del ruolo pubblico. Come ha sottolineato recentemente anche il nostro commissario nazionale, Maurizio Petriccioli, “se siamo arrivati ad una situazione economica e sociale così complicata, ad un lavoro mercificato, è perché i modelli dell’economia e del lavoro sono totalmente slegati dalla persona. Come Sindacato abbiamo tutte le risorse e le competenze per proporre strade di politica economica alternative a quelle che hanno portato alla distruzione della comunità del lavoro”. E da dove partire se non dalla Lombardia che ha risorse, competenze e capacità per far crescere da un lato l’eccellenza e l’innovazione garantendo contemporaneamente i tradizionali standard qualitativi dei servizi alla persona. Una sfida che ci riguarda, sia quando la controparte è l’Amministrazione Pubblica, sia quando a seguito dell’esternalizzazione di interi blocchi di prestazioni per i cittadini siamo chiamati ad agire nel privato la rappresentanza dei lavoratori impegnati nei servizi alle persona Una sfida che possiamo sostenere facendo riferimento ad una bussola valoriale che ha come punti cardinali il coinvolgimento dei lavoratori, la solidarietà, la responsabilità etica, la contrattazione. Mai come in questo momento abbiamo avuto tanto bisogno di una bussola. La rivoluzione tecnologica è rivoluzione del lavoro, e come avverte Federico Butera, uno tra i più apprezzati docente di organizzazione, “in prospettiva nessun lavoro può dirsi al riparo”. Scriveva un quotidiano qualche giorno fa: “La rivoluzione tecnologica classica, dopo le fabbriche e gli operai, ha già drasticamente ridimensionato uffici e classe media. Un fiume impetuoso ha attraversato il mondo privato, ma cosa accadrà nelle pubbliche amministrazioni con l’e-government applicato su vasta scala?”. Dopo che internet ha reso inutili molti compiti in passato gestiti da un operatore – chi di noi va più in un’agenzia per scegliere un albergo, prenotare un treno o un volo aereo? – la disintermediazione prenderà sempre più piede anche nella pubblica amministrazione e in ampi settori del socio sanitario, con l'utilizzo di Internet come strumento di comunicazione con i cittadini, con le imprese e tra i diversi settori dell'amministrazione.

6

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

Eppure c’è chi continua a parlare di lavoratori pubblici come dei privilegiati, chi, di fronte allo scandalo vergognoso di un dipendente che manca ai suoi doveri, si avventura in generalizzazioni insopportabili per migliaia e migliaia di lavoratori che ogni giorno garantisce servizi pubblici efficienti, servizi alla persona che rafforzano le reti di relazione. Privilegiati! In Lombardia abbiamo una presenza del privato che è unica nella nostra penisola per efficienza, per qualità ed organizzazione. Risultati che ottiene pretendendo dai suoi dipendenti molto più di quanto riconosce loro in termini di trattamenti economici e normativi. Un datore di lavoro che dal 2007 non rinnova i contratti dei dipendenti della sanità privata usandoli come strumento di pressione per ottenere più soldi dalla convenzione con il pubblico, ma che mette sul tavolo 300 milioni di euro per lanciare una proposta di acquisto per IEO ed il cardiologico Monzino. Privilegiati! Noi che dobbiamo muoverci, a parità di servizi alla persona, su percorsi contrattuali e normativi diversi tra pubblico e privato. Privilegiati! Siamo stati i primi a cui è stato imposto l’innalzamento a 65 anni dell’età pensionabile per le donne, i primi a vedere applicato l’allargamento della fascia oraria per i controlli nei giorni di malattia. Se nel privato il lavoratore dispone del suo Tfr dopo 90 giorni, noi dobbiamo aspettare 27 mesi. I dipendenti pubblici non hanno tassazione agevolata sulle produttività e quella sui fondi di previdenza complementare è meno vantaggiosa rispetto al privato. L’immagine del lavoro pubblico veicolata dai mass media è una questione alla quale noi prestiamo attenzione in maniera intermittente, a seconda delle arrabbiature che ci provoca. Ma se è vero che giornali, radio e televisioni – per non parlare del web e dei social – vanno a nozze ogni volta che si scopre qualche magagna e gli immancabili furbetti del cartellino, è anche vero che noi dobbiamo imparare a comunicare. Siamo passati da Gutenberg a Zuckerberg ma sembra che ancora non ce ne siamo resi ben conto. O meglio: ne siamo perfettamente consapevoli nei gesti e nei comportamenti personali, molto meno come organizzazione. Nel nuovo contesto sociale i cambiamenti sono cosi rapidi che si impone anche per noi un’accelerazione: o cambiamo passo (che vuol dire cambiare mentalità, ribaltare gli schemi tradizionali nella gestione di ciò che è importante comunicare, prendere l’iniziativa, evitare il tranello della lamentela) o dovremo sempre rincorrere un copione imposto dalle circostanze, dagli interessi, dalle convenienze. Dovremmo assumere la comunicazione come una responsabilità e agire su più piani e più strumenti. Perché oggi non basta produrre informazioni, bisogna interagire,

Page 7: Potremo si n ien nsapevolezza , iutati hi appresenta e ... SERVIZI ALLE PERSONE.pdf · E a rti r l Lombardi risorse, pet enze ... l contrattazione. ... tra pprezzati docent i rganizzazione

7

7

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

attivare relazioni e alimentarle in modo da passare dalla piazza virtuale all’incontro con il sindacato. Se dobbiamo migliorare il come, il cosa non può che fare riferimento alla persona. Comunichiamo lo sforzo di contribuire anche con il nostro lavoro a fare migliore la qualità della vita delle persone. Don Primo Mazzolari diceva che “chi ama le proprie idee più dell'uomo è nemico dell'uomo”. Facciamo sindacato per accogliere le fragilità che si determinano anche nel mondo del lavoro, per dare risposte, per costruire relazioni, per mostrare che insieme è meglio che da soli. Simone Weil alla domanda su quale fosse la differenza tra un'associazione datoriale e l'organizzazione dei lavoratori rispondeva in modo netto: i primi sono tenuti insieme da interessi, i secondi da valori. Il lavoratore rinuncia a qualcosa per mettersi insieme agli altri: questo non va mai dimenticato, anche perché i mass media hanno per anni presentato il sindacato come una cosa che esiste a prescindere, come una specie di ente pubblico, un diritto acquisito, al quale ci si rivolge solo per battere cassa, oppure come un pronto soccorso a cui rivolgersi quando si ha un problema. Intendiamoci, anche questo è sindacato, ma non è solo questo. Men che meno un autobus su cui salgo per il tragitto che mi serve, senza conoscere chi viaggia con me, senza avere condiviso né il percorso, né la metà. Il sindacato è portato avanti da dirigenti, quadri, delegati e RSU, ognuno con compiti statutari ben definiti, ma sono gli iscritti che fanno il sindacato ed è attraverso la forza che deriva dalla loro adesione che il sindacato ha un ruolo e una funzione sociali insostituibile. Ci è sembrato giusto portare a congresso anche la loro voce. I LAVORATORI RACCONTANO (interviste video) Come sindacato siamo chiamati ogni giorno a confrontarci con una realtà complessa, delicata perché si occupa di persone e non di cose. Una realtà in cui non sempre, e quasi mai come vorremmo, il contributo della rappresentanza che ci è affidata trova attenzione e ascolto. Crisi dei corpi sociali intermedi, dei partiti, dell’associazionismo nelle sue molteplici funzioni, dei sindacati: una rappresentazione insidiosa, che spesso ha visto in prima fila autorevoli testate giornalistiche, in cui si voleva e si vorrebbe semplificare il rapporto fra la leadership politica di turno e i cittadini, l’elettorato, il mondo del lavoro. Sono passati poco più di due anni da quando l’ex presidente del consiglio e la ministra della funzione pubblica flirtavano con uno schema di comunicazione diretta

Page 8: Potremo si n ien nsapevolezza , iutati hi appresenta e ... SERVIZI ALLE PERSONE.pdf · E a rti r l Lombardi risorse, pet enze ... l contrattazione. ... tra pprezzati docent i rganizzazione

8

2

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

Il punto di partenza dell’itinerario disegnato dal programma delle due giornate di congresso è una messa a fuoco sul senso dell’esperienza di lavoro di coloro che rappresentiamo, rivedendo la nostra funzione nei meccanismi di erogazione dei servizi alla persona. Potremo cosi in piena consapevolezza, aiutati da chi oggi rappresenta le istituzioni, precisare come riorganizzare la risposta ai bisogni dei cittadini ed essere protagonisti di un cambiamento che non può essere il risultato delle sottrazioni imposte da una crisi di sistema del ruolo pubblico. Come ha sottolineato recentemente anche il nostro commissario nazionale, Maurizio Petriccioli, “se siamo arrivati ad una situazione economica e sociale così complicata, ad un lavoro mercificato, è perché i modelli dell’economia e del lavoro sono totalmente slegati dalla persona. Come Sindacato abbiamo tutte le risorse e le competenze per proporre strade di politica economica alternative a quelle che hanno portato alla distruzione della comunità del lavoro”. E da dove partire se non dalla Lombardia che ha risorse, competenze e capacità per far crescere da un lato l’eccellenza e l’innovazione garantendo contemporaneamente i tradizionali standard qualitativi dei servizi alla persona. Una sfida che ci riguarda, sia quando la controparte è l’Amministrazione Pubblica, sia quando a seguito dell’esternalizzazione di interi blocchi di prestazioni per i cittadini siamo chiamati ad agire nel privato la rappresentanza dei lavoratori impegnati nei servizi alle persona Una sfida che possiamo sostenere facendo riferimento ad una bussola valoriale che ha come punti cardinali il coinvolgimento dei lavoratori, la solidarietà, la responsabilità etica, la contrattazione. Mai come in questo momento abbiamo avuto tanto bisogno di una bussola. La rivoluzione tecnologica è rivoluzione del lavoro, e come avverte Federico Butera, uno tra i più apprezzati docente di organizzazione, “in prospettiva nessun lavoro può dirsi al riparo”. Scriveva un quotidiano qualche giorno fa: “La rivoluzione tecnologica classica, dopo le fabbriche e gli operai, ha già drasticamente ridimensionato uffici e classe media. Un fiume impetuoso ha attraversato il mondo privato, ma cosa accadrà nelle pubbliche amministrazioni con l’e-government applicato su vasta scala?”. Dopo che internet ha reso inutili molti compiti in passato gestiti da un operatore – chi di noi va più in un’agenzia per scegliere un albergo, prenotare un treno o un volo aereo? – la disintermediazione prenderà sempre più piede anche nella pubblica amministrazione e in ampi settori del socio sanitario, con l'utilizzo di Internet come strumento di comunicazione con i cittadini, con le imprese e tra i diversi settori dell'amministrazione.

8

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

con i dipendenti pubblici per ottenere suggerimenti e proposte sulla Riforma della Pubblica Amministrazione. Aveva il vento in poppa il premier, e bypassava anche con una certa arroganza il ruolo dei sindacati e l’esercizio della loro rappresentanza; era il periodo in cui andava in televisione ad affrontare crisi aziendali di grandi industrie dibattendo con un solo interlocutore sindacale e l’Esecutivo dava segnali di voler stabilire le regole della rappresentanza per legge, con l’auspicio neanche tanto nascosto di avere un soggetto sindacale unico quale interlocutore del governo. Quel modello ha manifestato molto presto limiti e punti di debolezza. Nessun Paese, nessuna comunità può affrontare una crisi e sfide così complesse come quelle che abbiamo vissuto e ancora stiamo vivendo senza fare sistema. Nessuno Stato può cavalcare per logiche di consenso, schemi e modelli semplicistici per rispondere ai bisogni complessi della gente. Ed in questo percorso il sindacato confederale, la Cisl, hanno avuto ragione della loro resistenza. La pazienza, la ricerca del dialogo anche quando questo è stato difficile, i contatti con chi nell’Esecutivo guardava alle proposte di merito, ha prodotto alcuni risultati e dato segni importanti. Abbiamo agito per alcuni aspetti su un’azione difensiva: pensiamo al risultato di aver scongiurato l’imposizione di una legge sulla rappresentanza, quella sul salario minimo (che avrebbe spazzato via il valore della contrattazione ); ed ancora si è agito per stoppare la revisione del diritto di sciopero, così come abbiamo lavorato, quando altri puntavano i piedi, sull’accordo per il nuovo modello contrattuale. Ma soprattutto abbiamo riportato al centro della nostra azione, nella unità confederale, un accordo sulla riforma delle pensioni e un accordo quadro per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro nel Pubblico Impiego, per niente scontati. Non si tratta di enfatizzare il senso e l’importanza di questi risultati, ma di coglierne lucidamente tutta la ricchezza e il significato di un ruolo come parti sociali di cui anche la politica non ha potuto fare a meno. Certo, questo è avvenuto in una fase referendaria in cui il passato Esecutivo cercava un consenso, ma nella storia del sindacato, nella storia della Cisl, sappiamo che per noi l’autonomia, il merito delle posizioni e delle proposte ha una potenzialità e un valore che supera la contingenza: e così è stato. Sappiamo anche bene che questi due accordi quadro non sono del tutto compiuti ed ultimati (sul Pubblico Impiego siamo ancora alla fase iniziale preparatoria) ma l’aver riportato un Esecutivo a riconoscere e a legittimare le grandi forze di rappresentanza su temi così centrali e strategici per la vita del Paese rimette al centro il nostro ruolo e la nostra responsabilità, come approfondiremo ampiamente domani.

Page 9: Potremo si n ien nsapevolezza , iutati hi appresenta e ... SERVIZI ALLE PERSONE.pdf · E a rti r l Lombardi risorse, pet enze ... l contrattazione. ... tra pprezzati docent i rganizzazione

9

9

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

La crisi, allora, è sempre una fase difficile densa di sfide e di incertezza; in certo senso, “uno spartiacque da un mondo in crescita ad uno che potrebbe stagnare per molti anni”. E’ da questa consapevolezza, dalla nostra capacità aggregata di ripensare presente e futuro che possono generarsi nuove risposte, opportunità, un impegno radicato fra le persone sui territori che vedono il sindacato protagonista autentico. Noi sindacalisti sappiamo offrire contributi , riflessioni e tutele, viviamo quotidianamente nel posto di lavoro con e per le persone che incontriamo. Le relazioni sindacali devono tornare ad essere il motore del vero cambiamento, vanno caratterizzate dal superamento della contrapposizione e il nuovo modello deve essere funzionale al desiderio di costruzione del bene comune. Possiamo aiutare a migliorare i servizi, ad eliminare gli sprechi, a segnalare i rischi di reati che si stanno moltiplicando: dalla corruzione all’ambiente al furto d’identità. L’era del digitale porterà alla de-materializzazione anche del contante, ma non ci si illuda di aver risolto con le transazioni virtuali il problema della la condotta di chi per soldi o favori agisce contro i propri doveri. La corruzione sottrae risorse alla nostra economia ed è purtroppo un reato ancora diffuso nelle aziende da noi seguite. La tracciabilità delle transazioni monetarie e delle transazioni finanziarie non ha purtroppo messo fine al sistema delle corruttele, tanto è vero che si vanno lentamente scoprendo nuove forme di reato che fanno leva proprio sulle opportunità del web. La pubblica amministrazione e i servizi alle persone sono indicatori preminenti della qualità e della democrazia di una società. A questo pensiamo quando chiediamo efficienza, trasparenza, mezzi e partecipazione perché si possano garantire servizi adeguati ai cittadini e alle imprese, perché in presenza di un bisogno non ci sia persona che debba sentirsi sola o abbandonata. In queste ultime settimane è tornata alla ribalta qualche singolare idea sui temi sociali: “reddito di cittadinanza per tutti; disoccupati al lavoro, gratis, per spaccare il mercato costringendo chi lavora di più a lavorare di meno”. Come tutte le sintesi anche questa è un po’ sbrigativa, ma già così c’è di che discutere. Personalmente sono più colpito da un’altra idea utopica attorno all’eccesso di lavoro di chi un lavoro ce l’ha. Se n’è parlato in uno dei seminari4 che stanno preparando la prossima “Settimana sociale dei cattolici italiani”. L’ha sostenuta una filosofa della

4Illavorochevogliamo:nuoviscenariperillavoroelacura,Roma,4aprile2017

9

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

La crisi, allora, è sempre una fase difficile densa di sfide e di incertezza; in certo senso, “uno spartiacque da un mondo in crescita ad uno che potrebbe stagnare per molti anni”. E’ da questa consapevolezza, dalla nostra capacità aggregata di ripensare presente e futuro che possono generarsi nuove risposte, opportunità, un impegno radicato fra le persone sui territori che vedono il sindacato protagonista autentico. Noi sindacalisti sappiamo offrire contributi , riflessioni e tutele, viviamo quotidianamente nel posto di lavoro con e per le persone che incontriamo. Le relazioni sindacali devono tornare ad essere il motore del vero cambiamento, vanno caratterizzate dal superamento della contrapposizione e il nuovo modello deve essere funzionale al desiderio di costruzione del bene comune. Possiamo aiutare a migliorare i servizi, ad eliminare gli sprechi, a segnalare i rischi di reati che si stanno moltiplicando: dalla corruzione all’ambiente al furto d’identità. L’era del digitale porterà alla de-materializzazione anche del contante, ma non ci si illuda di aver risolto con le transazioni virtuali il problema della la condotta di chi per soldi o favori agisce contro i propri doveri. La corruzione sottrae risorse alla nostra economia ed è purtroppo un reato ancora diffuso nelle aziende da noi seguite. La tracciabilità delle transazioni monetarie e delle transazioni finanziarie non ha purtroppo messo fine al sistema delle corruttele, tanto è vero che si vanno lentamente scoprendo nuove forme di reato che fanno leva proprio sulle opportunità del web. La pubblica amministrazione e i servizi alle persone sono indicatori preminenti della qualità e della democrazia di una società. A questo pensiamo quando chiediamo efficienza, trasparenza, mezzi e partecipazione perché si possano garantire servizi adeguati ai cittadini e alle imprese, perché in presenza di un bisogno non ci sia persona che debba sentirsi sola o abbandonata. In queste ultime settimane è tornata alla ribalta qualche singolare idea sui temi sociali: “reddito di cittadinanza per tutti; disoccupati al lavoro, gratis, per spaccare il mercato costringendo chi lavora di più a lavorare di meno”. Come tutte le sintesi anche questa è un po’ sbrigativa, ma già così c’è di che discutere. Personalmente sono più colpito da un’altra idea utopica attorno all’eccesso di lavoro di chi un lavoro ce l’ha. Se n’è parlato in uno dei seminari4 che stanno preparando la prossima “Settimana sociale dei cattolici italiani”. L’ha sostenuta una filosofa della

4Illavorochevogliamo:nuoviscenariperillavoroelacura,Roma,4aprile2017

Page 10: Potremo si n ien nsapevolezza , iutati hi appresenta e ... SERVIZI ALLE PERSONE.pdf · E a rti r l Lombardi risorse, pet enze ... l contrattazione. ... tra pprezzati docent i rganizzazione

10

2

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

Il punto di partenza dell’itinerario disegnato dal programma delle due giornate di congresso è una messa a fuoco sul senso dell’esperienza di lavoro di coloro che rappresentiamo, rivedendo la nostra funzione nei meccanismi di erogazione dei servizi alla persona. Potremo cosi in piena consapevolezza, aiutati da chi oggi rappresenta le istituzioni, precisare come riorganizzare la risposta ai bisogni dei cittadini ed essere protagonisti di un cambiamento che non può essere il risultato delle sottrazioni imposte da una crisi di sistema del ruolo pubblico. Come ha sottolineato recentemente anche il nostro commissario nazionale, Maurizio Petriccioli, “se siamo arrivati ad una situazione economica e sociale così complicata, ad un lavoro mercificato, è perché i modelli dell’economia e del lavoro sono totalmente slegati dalla persona. Come Sindacato abbiamo tutte le risorse e le competenze per proporre strade di politica economica alternative a quelle che hanno portato alla distruzione della comunità del lavoro”. E da dove partire se non dalla Lombardia che ha risorse, competenze e capacità per far crescere da un lato l’eccellenza e l’innovazione garantendo contemporaneamente i tradizionali standard qualitativi dei servizi alla persona. Una sfida che ci riguarda, sia quando la controparte è l’Amministrazione Pubblica, sia quando a seguito dell’esternalizzazione di interi blocchi di prestazioni per i cittadini siamo chiamati ad agire nel privato la rappresentanza dei lavoratori impegnati nei servizi alle persona Una sfida che possiamo sostenere facendo riferimento ad una bussola valoriale che ha come punti cardinali il coinvolgimento dei lavoratori, la solidarietà, la responsabilità etica, la contrattazione. Mai come in questo momento abbiamo avuto tanto bisogno di una bussola. La rivoluzione tecnologica è rivoluzione del lavoro, e come avverte Federico Butera, uno tra i più apprezzati docente di organizzazione, “in prospettiva nessun lavoro può dirsi al riparo”. Scriveva un quotidiano qualche giorno fa: “La rivoluzione tecnologica classica, dopo le fabbriche e gli operai, ha già drasticamente ridimensionato uffici e classe media. Un fiume impetuoso ha attraversato il mondo privato, ma cosa accadrà nelle pubbliche amministrazioni con l’e-government applicato su vasta scala?”. Dopo che internet ha reso inutili molti compiti in passato gestiti da un operatore – chi di noi va più in un’agenzia per scegliere un albergo, prenotare un treno o un volo aereo? – la disintermediazione prenderà sempre più piede anche nella pubblica amministrazione e in ampi settori del socio sanitario, con l'utilizzo di Internet come strumento di comunicazione con i cittadini, con le imprese e tra i diversi settori dell'amministrazione.

10

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

politica5 che studia i temi della cura, dei diritti e delle relazioni sociali. Sostiene che in questa nostra epoca così concentrata e conquistata dalla rivoluzione tecnologica, non si affronta adeguatamente un’altra priorità, pure essenziale per la vita delle democrazie: il profondo ripensamento del rapporto tra lavoro e cura, e quindi tra uomini e donne, giovani e anziani, ricchi e poveri. Senza una svolta collettiva e seria nella cultura della cura in rapporto alla cultura del lavoro (ed io sottolineo questo in rapporto, non contro, non in alternativa, non in opposizione) sono la democrazia e l’uguaglianza tra le persone ad essere sostanzialmente negate. L’idea della studiosa è quella che accanto ad un certo numero di ore di lavoro retribuite ci sia del tempo donato per la cura della propria famiglia, dei propri genitori, delle proprie comunità di appartenenza. Si tratta di cambiamenti culturali prima ancora che di manutenzione organizzativa del tempo retribuito e del tempo messo a disposizione della collettività, che muovono da una diversa interpretazione del lavoro per definire diversamente la vita delle persone. Sono teorie fondate su una visione del mondo e della società in cui ciò che conta e conterà sempre di più è la relazione tra le persone. Non è forse questa anche la nostra tensione ideale, il nostro modo di agire la rappresentanza sindacale? Si parla spesso, sicuramente a ragione, di crisi del sindacato. La riforma organizzativa che la Cisl ha avviato è sicuramente una parte della risposta – un sindacato più vicino alla gente, più presente nel territorio, meno complicato nella sua articolazione – ma occorre anche sfidare il futuro con idee nuove, anche un po’ utopiche, capaci però di scuotere e di appassionare. Per ribadire, insieme, che un mondo migliore comincia dalle scelte e dalla coerenza di ciascuno. Sesto San Giovanni (Mi) 26 aprile 2017

5JenniferNedelsky

10

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

politica5 che studia i temi della cura, dei diritti e delle relazioni sociali. Sostiene che in questa nostra epoca così concentrata e conquistata dalla rivoluzione tecnologica, non si affronta adeguatamente un’altra priorità, pure essenziale per la vita delle democrazie: il profondo ripensamento del rapporto tra lavoro e cura, e quindi tra uomini e donne, giovani e anziani, ricchi e poveri. Senza una svolta collettiva e seria nella cultura della cura in rapporto alla cultura del lavoro (ed io sottolineo questo in rapporto, non contro, non in alternativa, non in opposizione) sono la democrazia e l’uguaglianza tra le persone ad essere sostanzialmente negate. L’idea della studiosa è quella che accanto ad un certo numero di ore di lavoro retribuite ci sia del tempo donato per la cura della propria famiglia, dei propri genitori, delle proprie comunità di appartenenza. Si tratta di cambiamenti culturali prima ancora che di manutenzione organizzativa del tempo retribuito e del tempo messo a disposizione della collettività, che muovono da una diversa interpretazione del lavoro per definire diversamente la vita delle persone. Sono teorie fondate su una visione del mondo e della società in cui ciò che conta e conterà sempre di più è la relazione tra le persone. Non è forse questa anche la nostra tensione ideale, il nostro modo di agire la rappresentanza sindacale? Si parla spesso, sicuramente a ragione, di crisi del sindacato. La riforma organizzativa che la Cisl ha avviato è sicuramente una parte della risposta – un sindacato più vicino alla gente, più presente nel territorio, meno complicato nella sua articolazione – ma occorre anche sfidare il futuro con idee nuove, anche un po’ utopiche, capaci però di scuotere e di appassionare. Per ribadire, insieme, che un mondo migliore comincia dalle scelte e dalla coerenza di ciascuno. Sesto San Giovanni (Mi) 26 aprile 2017

5JenniferNedelsky

Page 11: Potremo si n ien nsapevolezza , iutati hi appresenta e ... SERVIZI ALLE PERSONE.pdf · E a rti r l Lombardi risorse, pet enze ... l contrattazione. ... tra pprezzati docent i rganizzazione

2

Desiderioebenecomune 5°CongressoCislFpLombardia

Il punto di partenza dell’itinerario disegnato dal programma delle due giornate di congresso è una messa a fuoco sul senso dell’esperienza di lavoro di coloro che rappresentiamo, rivedendo la nostra funzione nei meccanismi di erogazione dei servizi alla persona. Potremo cosi in piena consapevolezza, aiutati da chi oggi rappresenta le istituzioni, precisare come riorganizzare la risposta ai bisogni dei cittadini ed essere protagonisti di un cambiamento che non può essere il risultato delle sottrazioni imposte da una crisi di sistema del ruolo pubblico. Come ha sottolineato recentemente anche il nostro commissario nazionale, Maurizio Petriccioli, “se siamo arrivati ad una situazione economica e sociale così complicata, ad un lavoro mercificato, è perché i modelli dell’economia e del lavoro sono totalmente slegati dalla persona. Come Sindacato abbiamo tutte le risorse e le competenze per proporre strade di politica economica alternative a quelle che hanno portato alla distruzione della comunità del lavoro”. E da dove partire se non dalla Lombardia che ha risorse, competenze e capacità per far crescere da un lato l’eccellenza e l’innovazione garantendo contemporaneamente i tradizionali standard qualitativi dei servizi alla persona. Una sfida che ci riguarda, sia quando la controparte è l’Amministrazione Pubblica, sia quando a seguito dell’esternalizzazione di interi blocchi di prestazioni per i cittadini siamo chiamati ad agire nel privato la rappresentanza dei lavoratori impegnati nei servizi alle persona Una sfida che possiamo sostenere facendo riferimento ad una bussola valoriale che ha come punti cardinali il coinvolgimento dei lavoratori, la solidarietà, la responsabilità etica, la contrattazione. Mai come in questo momento abbiamo avuto tanto bisogno di una bussola. La rivoluzione tecnologica è rivoluzione del lavoro, e come avverte Federico Butera, uno tra i più apprezzati docente di organizzazione, “in prospettiva nessun lavoro può dirsi al riparo”. Scriveva un quotidiano qualche giorno fa: “La rivoluzione tecnologica classica, dopo le fabbriche e gli operai, ha già drasticamente ridimensionato uffici e classe media. Un fiume impetuoso ha attraversato il mondo privato, ma cosa accadrà nelle pubbliche amministrazioni con l’e-government applicato su vasta scala?”. Dopo che internet ha reso inutili molti compiti in passato gestiti da un operatore – chi di noi va più in un’agenzia per scegliere un albergo, prenotare un treno o un volo aereo? – la disintermediazione prenderà sempre più piede anche nella pubblica amministrazione e in ampi settori del socio sanitario, con l'utilizzo di Internet come strumento di comunicazione con i cittadini, con le imprese e tra i diversi settori dell'amministrazione.

Page 12: Potremo si n ien nsapevolezza , iutati hi appresenta e ... SERVIZI ALLE PERSONE.pdf · E a rti r l Lombardi risorse, pet enze ... l contrattazione. ... tra pprezzati docent i rganizzazione