Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale ... · lavoratori migranti e...

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A settembre dello scorso anno, di fronte ai venti di crisi che già sof- fiavano minacciosi, avevamo posto con forza al Governo e al Paese la centralità di una tempestiva manovra an- ticrisi - tema che ha poi segnato la no- stra azione e la nostra mobilitazione fino ad oggi - e cioè quali azioni mettere in campo, quali le priorità, quali le scelte per affrontare la crisi, ma soprattutto in quale direzione, verso quale futuro. Con proposte concrete ed articolate, ab- biamo indicato una strada possibile, quella percorsa da molti paesi europei, la strada del coraggio e del fare. Esor- tammo il Governo ad intraprendere quella che definimmo una “cura da ca- vallo” che attraverso tre mosse di buon senso frenasse la deriva che la crisi stava prendendo. Chiedemmo quindi il rafforzamento e l’estensione delle prote- zioni sociali e del welfare per difendere i più esposti, di sostenere i consumi at- traverso interventi e politiche fiscali a fa- vore dei redditi da lavoro dipendente e da pensione, rilanciare gli investimenti attraverso l’avvio di un piano straordina- rio di opere pubbliche ed infrastrutture, puntando sulla qualità del lavoro e del produrre per vincere la sfida della com- petizione attraverso l’investimento nel capitale umano e nell’innovazione. Tre mosse nella direzione di uno sviluppo sostenibile e di qualità, della coesione sociale e dell’equità, della difesa del la- voro e dei ceti sociali più esposti alla crisi. Dietro questa proposta l’idea di una società e di una comunità che reagisce alla crisi facendo sistema, che non lascia indietro nessuno, che non mette inte- ressi contro interessi ma guarda al bene comune, che affida allo stato il suo na- turale ruolo di garante dell’ inviolabile ed inalienabile interesse generale del paese. Da tutt’altra ed opposta idea di società, e di futuro, invece sono state segnate le scelte fin qui fatte dal Go- verno. Divide et impera è stata la moda- lità di gestione della crisi, scaricarne i costi sui ceti sociali più deboli e sul la- voro la strategia, deregolamentare il mercato e mettere fine alla stagione dei diritti e della rappresentanza l’obiettivo. Ciò che è accaduto in questi giorni è frutto di quell’idea di società. Non pos- siamo permetterci distrazioni o tenten- namenti ma dobbiamo avere piena e convinta consapevolezza del solco pro- fondo che è stato aperto con l’approva- zione del decreto sulla sicurezza e riaffermare nella nostra azione rivendica- tiva la centralità della difesa dei diritti dei lavoratori migranti e dell’insieme dei soggetti più deboli e precari. Perché uscire dalla crisi accettando che i diritti di una parte di lavoratori siano considerati zavorra di cui liberarsi per salvare i diritti degli altri, vuol dire aver aperto un varco verso la messa in di- scussione di tutti i diritti. Brecht ce lo ri- corda..prima vennero a prendere gli zingari ed io restai in silenzio… Perché attaccare i diritti di una parte di lavoratori significa accettare quell’idea di futuro che mette al centro non la sana competizione di impresa per conquistare il mercato, dove l’impresa sana può af- fermarsi attraverso l'innalzamento della qualità del lavoro e del prodotto, ma la pericolosa competizione tra lavoratori per conquistare un posto di lavoro, dove è la compressione dei costi e la ricattabilità del lavoratore la strategia aziendale vincente. Perché significa per- correre una strada della contrattazione di diritti diseguali anziché quella della esi- gibilità di diritti universali. E allora, soprattutto nella nostra catego- ria dove la presenza di migranti è in al- cune zone del paese più che maggioritaria, dove la perdita del lavoro significherà perdere i diritti acquisiti e tornare nell’illegalità, tra l’incudine del reato di clandestinità ed il martello del la- voro nero, allora dobbiamo saperci do- mandare quali azioni, quali iniziative mettere in campo come Fillea, ma anche quali coerenti comportamenti individuali assumere ciascuno di noi, ogni singolo nostro iscritto, per contrastare questa idea di futuro diseguale delineata da quella che possiamo definire la prima legge razziale del XXI secolo, di cui il Go- verno Berlusconi si è assunta la vergo- gnosa responsabilità.Quello dei diritti e della lotta alle diseguaglianze saranno i temi centrali della prossima stagione che ci vedrà di nuovo protagonisti, la Fillea e la Cgil nel suo insieme, per contrastare le scelte del Governo. A questo appun- tamento, e a quello dei rinnovi contrat- tuali, per la Fillea nessun diritto sarà zavorra. lotte unitarie EDILIZIA • LEGNO • CEMENTO • LAPIDEI • LATERIZI • MANUFATTI N. 11/2009 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 24/02/2004 n° 46) art. 1, c. 2, DCB/AL SPECIALE I DIRITTI NON SONO IN VENDITA Walter Schiavella, segretario nazionale della FILLEA CGIL

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Asettembre dello scorso anno, difronte ai venti di crisi che già sof-fiavano minacciosi, avevamo

posto con forza al Governo e al Paese lacentralità di una tempestiva manovra an-ticrisi - tema che ha poi segnato la no-stra azione e la nostra mobilitazione finoad oggi - e cioè quali azioni mettere incampo, quali le priorità, quali le scelteper affrontare la crisi, ma soprattutto inquale direzione, verso quale futuro.Con proposte concrete ed articolate, ab-biamo indicato una strada possibile,quella percorsa da molti paesi europei,la strada del coraggio e del fare. Esor-tammo il Governo ad intraprenderequella che definimmo una “cura da ca-vallo” che attraverso tre mosse di buonsenso frenasse la deriva che la crisistava prendendo. Chiedemmo quindi ilrafforzamento e l’estensione delle prote-zioni sociali e del welfare per difendere ipiù esposti, di sostenere i consumi at-traverso interventi e politiche fiscali a fa-vore dei redditi da lavoro dipendente eda pensione, rilanciare gli investimentiattraverso l’avvio di un piano straordina-rio di opere pubbliche ed infrastrutture,puntando sulla qualità del lavoro e delprodurre per vincere la sfida della com-petizione attraverso l’investimento nelcapitale umano e nell’innovazione. Tremosse nella direzione di uno svilupposostenibile e di qualità, della coesionesociale e dell’equità, della difesa del la-voro e dei ceti sociali più esposti allacrisi. Dietro questa proposta l’idea di unasocietà e di una comunità che reagiscealla crisi facendo sistema, che non lasciaindietro nessuno, che non mette inte-ressi contro interessi ma guarda al benecomune, che affida allo stato il suo na-turale ruolo di garante dell’ inviolabile edinalienabile interesse generale delpaese. Da tutt’altra ed opposta idea disocietà, e di futuro, invece sono state

segnate le scelte fin qui fatte dal Go-verno. Divide et impera è stata la moda-lità di gestione della crisi, scaricarne icosti sui ceti sociali più deboli e sul la-voro la strategia, deregolamentare ilmercato e mettere fine alla stagione deidiritti e della rappresentanza l’obiettivo.Ciò che è accaduto in questi giorni èfrutto di quell’idea di società. Non pos-siamo permetterci distrazioni o tenten-

namenti ma dobbiamo avere piena econvinta consapevolezza del solco pro-fondo che è stato aperto con l’approva-zione del decreto sulla sicurezza eriaffermare nella nostra azione rivendica-tiva la centralità della difesa dei diritti deilavoratori migranti e dell’insieme deisoggetti più deboli e precari.Perché uscire dalla crisi accettando chei diritti di una parte di lavoratori sianoconsiderati zavorra di cui liberarsi per

salvare i diritti degli altri, vuol dire averaperto un varco verso la messa in di-scussione di tutti i diritti. Brecht ce lo ri-corda..prima vennero a prendere glizingari ed io restai in silenzio…Perché attaccare i diritti di una parte dilavoratori significa accettare quell’idea difuturo che mette al centro non la sanacompetizione di impresa per conquistareil mercato, dove l’impresa sana può af-fermarsi attraverso l'innalzamentodella qualità del lavoro e delprodotto, ma la pericolosa competizionetra lavoratori per conquistare un posto dilavoro, dove è la compressione dei costie la ricattabilità del lavoratore la strategiaaziendale vincente. Perché significa per-correre una strada della contrattazione didiritti diseguali anziché quella della esi-gibilità di diritti universali.E allora, soprattutto nella nostra catego-ria dove la presenza di migranti è in al-cune zone del paese più chemaggioritaria, dove la perdita del lavorosignificherà perdere i diritti acquisiti etornare nell’illegalità, tra l’incudine delreato di clandestinità ed il martello del la-voro nero, allora dobbiamo saperci do-mandare quali azioni, quali iniziativemettere in campo come Fillea, ma anchequali coerenti comportamenti individualiassumere ciascuno di noi, ogni singolonostro iscritto, per contrastare questaidea di futuro diseguale delineata daquella che possiamo definire la primalegge razziale del XXI secolo, di cui il Go-verno Berlusconi si è assunta la vergo-gnosa responsabilità.Quello dei diritti edella lotta alle diseguaglianze saranno itemi centrali della prossima stagione checi vedrà di nuovo protagonisti, la Fillea ela Cgil nel suo insieme, per contrastarele scelte del Governo. A questo appun-tamento, e a quello dei rinnovi contrat-tuali, per la Fillea nessun diritto saràzavorra.

lotte unitarie

EDILIZIA • LEGNO • CEMENTO • LAPIDEI • LATERIZI • MANUFATTI

N. 11/2009Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 24/02/2004 n° 46) art. 1, c. 2, DCB/AL

SPECIALE

I DIRITTI NON SONO IN VENDITA

Walter Schiavella, segretario nazionale della FILLEA CGIL

Sommario

2 SPECIALE

Periodico della Cgil di Alessandria,

via Cavour 27Tel. 01313081 - Fax 0131254689 e-mail [email protected]

Dir. resp.: Pier Massimo Pozzi

Registr. Tribunale di Alessandria n. 315 del 17.07.1984

Stampa:Litografia Viscardi

Hanno collaborato:Giuseppe Amadio, Massimo Cavallaro,

Massimo Cogliandro, Mohamed El Bakalli,Rocco Politi, Marco Sali, Salvatore Stranieri

lotte unitarie

SPECIALE

DOVE E QUANDOLe permanenze della FILLEA-CGIL di AlessandriaALESSANDRIA Via Cavour, 27 Tel. 0131308209 - Fax 0131308240Orario: 9/12,30/15/18,30Email: [email protected]

NOVI LIGURE Via Mazzini, 71Tel. 01432061 - Fax 0143745504Giovedì - Orario: 16,30/18,30

TORTONA Via Leonardo da Vinci, 24Tel. 0131861604 - Fax 0131874424Martedì e VenerdìOrario: 16,30/18,30

VALENZA Via Pellizzari, 13Tel. 0131941143 - Fax 0131924180Lunedì - Orario:16,30/18,30

ACQUI TERME Via Emilia, 67Tel. 0144322471 - Fax 0144322471Lunedì - Orario: 16,30/18,30

CASALE M.TO P.zza CastelloTel. 014276543 - Fax 0142336821Martedì e giovedìOrario: 16,30/18,30

OVADA Via CavannaTel. 014380366 - Fax 0143824273MartedìOrario: 16,30/18,30

Rivolgiti con fiducia ai nostri funzionari di zona,scoprirai tui i vantaggidell’essere iscrio alla

FILLEA-CGIL

La grande manifestazione a Roma del 4 aprile pag. 3/4 Convenzioni piscine 2009 “ 5Una giornata all’insegna della memoria “ 6/7San Marco laterizi “ 7Cofferati ad Alessandria “ 8Le elezioni europee “ 8La crisi nel settore delle costruzioni “ 9/10Tabelle paghe, malattia e cassa integrazione “ 11/15Edili in festa “ 16Domande per assegni e borse di studio 2009 “ 17Nuova normativa ferie CCNL Cemento, calce e gesso “ 17Il terzo valico dei Giovi “ 18Razzismo istituzionale e razzismo sociale “ 19Dagli esordi al futuro firmato Daniel Libenskind “ 20/21Il «Palazzo dell’edilizia»: costruire rispettando l’ambiente si può “ 22/23

La sera del 3 aprile, verso le 23.30aspettavamo nella semioscurità,dove i coni di luce dei lampioni non

riuscivano a raggiungerci, di veder spun-tare i pullman, col loro sommesso ronfare,che ci avrebbero caricato e portato lon-tano nella notte, fin verso un’alba romanadai contorni incerti.Ci si contava. Si guardavano le auto arri-vare e cercare parcheggio cercando disbirciare quante persone contenessero.“Siamo tanti?” “Siamo pochi?” “Quantipartono da Valenza?” “ E da Novi?”Guardavo i volti dei compagni cercandodi scorgere, oltre la comprensibile emo-zione che genera l’attesa di un grandeevento, soddisfazione o scoramento percercare una risposta alle mille domandeche mi frullavano in testa, ai mille dubbiche assalgono chi come me cerca di farequesto mestiere. In quei momenti sei alculmine della tensione, come se ognicosa dipendesse da te o da te fosse di-pesa. Ti chiedi se hai fatto abbastanza, semagari, potevi dare di più. Rivedi i mille

luoghi teatro delle assemblee, i volti: con-vinti, scettici, indifferenti, sorridenti edadombrati. Rammenti le innumerevoli di-scussioni durante le assemblee. Chi ti hadato ragione e chi non ne ha voluto sa-pere. Ripensi alle corse fatte da un can-tiere all’altro per cercare di raggiungeretutti. Il più presto possibile. Perché tuttidovevano sapere. Nessuno escluso. Ementre mille pensieri mi assalivano in unangolo del parcheggio, la gente conti-nuava ad arrivare ed il cuore batteva al-l’impazzata per l’ansia. Il domani eraancora lontano. Ad un certo punto bisogna saper direbasta e riprendere il controllo delle emo-zioni. In ultimo mi sono detto: “Quel cheè fatto è fatto!” ed è a quel punto che crollie ti svuoti di colpo come una brocca ro-vesciata. Ti senti alla fine di un lungo cam-mino. Tutto in salita. I pullman eranogiunti.La notte scorreva fuori dal finestrino mo-notona, Roma era sempre un’ombra spet-trale, poi come in un sogno i primi raggi

di un sole brillante hanno illuminato lastrada e a fianco a noi, davanti e dietro,decine di corriere emergevano dal buio

3SPECIALE

LA GRANDE MANIFESTAZIONEA ROMA DEL 4 APRILE

cariche di gente che ci guardava dal fine-strino con la nostra stessa meraviglianegli occhi. Ad ogni svincolo, su ognistrada secondaria, ogni autogrill, nuovecorriere. Centinaia, migliaia di persone. Tutti diretti a Roma per invaderla e sve-gliarla. Tutti a Roma per affermare il dirittoad un opinione che nessun altro, se nonla CGIL, aveva domandato loro. Nessunaltro. L’aria frizzante del primo mattino eciò che intuivamo attenderci ci rendevaelettrici. Svoltato il primo angolo ne ab-biamo avuto la prova. In lontananza altricompagni come in piccoli rigagnoli giun-gevano da ogni via indossando cappellirossi o portando stretto attorno al collocome una carezza, inseparabili fazzoletti.Altri, i più, brandivano pacifiche bandiere.Non si vedeva altro colore per la città chenon fosse il rosso. Raggiunto il corteo ci siamo dovuti fareletteralmente largo risalendolo al contrarioper unirci alla numerosissima delegazionealessandrina dove un gruppo di lavora-tori-ballerini di diverse nazionalità cihanno accolto danzando al ritmo di tam-buri impazziti. Dal furgoncino di testa pas-savano una dietro l’altra canzoni chespandendosi per l’atmosfera romana in-fondevano allegria e voglia di sorridere.Ed il corteo, come un fiume rosso proce-deva lento ed invincibile proprio come ungrande fiume. Ci guardavamo attornocommossi e quasi stupiti. Da ogni dovecontinuavano ad unirsi a noi nuove per-sone, sconosciuti amici. A quel punto ab-biamo capito, anche se non potevamoancora immaginare il colpo d’occhio delCirco Massimo, che più nulla sarebbe po-tuto andare storto. La gente era con noi,la gente ci ha capito. Il catino del circo massimo traboccava dienergia e di persone. Le vie attigue erano

un continuo e difficoltoso, talmente affol-late, andirivieni di gente. Bandiere ovun-que. Bandiere baciate dal sole. Bandierein cui anche quel giorno si sono ricono-sciute milioni di persone smentendo chisvilisce il potere di un simbolo. Smen-tendo chi sminuisce la forza della parte-cipazione. Ammutolendo ancora una voltachi pensa di poter mettere in un angolo laCGIL ed i milioni di lavoratori e pensionatiche rappresenta.L’orgoglio di appartenere ad un qualcosadi grande e così condiviso ha riempito ipetti di tutti e per tutti si intende dav-vero tutti: giovani e giovanissimi, lavora-tori di colore, nordafricani, albanesi,romeni, indiani e di chissà quante altreprovenienze diverse, lavoratori con le lorofamiglie, pensionati, metalmeccanici, edili,

chimici lavoratori del pubblico impiego,ecc…..donne e uomini di ogni età, unasana fotografia della nostra società.Al discorso di Guglielmo Epifani, segreta-rio generale del più grande sindacato ita-liano, la gente si è stretta attorno al palcoo si è accalcata attorno ai maxi schermodislocati nei dintorni del Circo Massimoper cercare di non perdere nemmeno unaparola. Mentre il nostro segretario parlava,io mi guardavo attorno ed ho capito ap-pieno in cosa consiste la nostra forza. Quando ci si chiede cosa sia un sindacatoo da cosa si riconosca o, ancora, di cosasia capace un sindacato, sarebbe statoerrato volgere lo sguardo verso la personache stava parlando in quel momento sulpalco, anche se la migliore di noi. No. Sa-rebbe stato più giusto, l’unica maniera diavere di fronte l’anima della nostra orga-nizzazione, salire sul palco o su un qual-siasi punto che permettesse di avere il piùpossibile la visione di quel mare di teste.Proprio quel mare infinito di teste era edè la CGIL, l’unico sindacato capace dimobilitare tanta partecipazione. La CGIL era attorno a quel palco, la CGILera ovunque a Roma il 4 aprile ed è statauna visione davvero rassicurante, una vi-sione che ci ha infuso il coraggio per an-dare avanti ed oltre, per ribadire con piùforza e convinzione ciò che ci chiede lagente, per ribadire una volta per tutte cheesistono dei diritti, che per fortuna esisteuna Costituzione, che esiste ancora unademocrazia e che esiste ancora una forzafatta di lavoratori e pensionati, di donne euomini, di brava ed onesta gente, chevuole far sentire la propria voce e che sichiama CGIL.

Marco Sali

4 SPECIALE

TESSERAMENTO A GIUGNO 2009A fine maggio 2009 la FILLEA-CGIL di Alessandria

registra 2817 iscritti come da tabella sottostante.

Edili 2284

Legno 211

Laterizi emanufatti 145

Lapidei 43

Cemento 134

BOLLEBLU BY MULINO Borghetto Borbera Feriali adulti € 13,50 anziché € 15,50Feriali bambini € 10,00 anziché € 12,00Festivi adulti € 15,00 anziché € 17,00 Festivi bambini € 10,50 anziché € 12,50

Parco Acquatico LAVAGELLO Castelletto D’OrbaFeriali adulti € 7,00 anziché € 8,00Feriali bam/rid. € 4,00 anziché € 5,00Prefestivi adulti € 9,00 anziché € 10,00 Prefestivi bam/rid € 5,00 anziché € 6,00Festivi adulti € 11,00 anziché € 12,00Festivi bambini € 6,00 anziché € 7,00

LE PISCINE CassineFeriali € 6,00 anziché € 7,00Festivi/prefestivi € 9,00 anziché € 10,50 Nel costo sono comprese le attrezzature (stradio ed ombrelloni) sino ad esaurimento

LE PISCINE AlessandriaSconto € 0,50 su singolo bigliettoSconto 10% sugli abbonamenti

LE PISCINE VillaromagnanoFeriali € 6,30 anziché € 7,00 Festivi € 9,00 anziché € 10,00Sconto 15% sugli abbonamenti

PISCINA di Stazzano - TrisobbioFeriali adulti € 4,80 anziché € 5,50Feriali bambini € 3,80 anziché € 4,50Festivi/prefestivi adulti € 6,00 anziché € 7,00Festivi/prefestivi bam. € 4,80 anziché € 5,50(sconto valido solo per i possessori della tessera)

LA DOLCE VITA Piovera Sconto 10% sui prezzi d’ingresso(sconto valido solo per i possessori della tessera)

PISCINA (Centro Sportivo Mombarone) Acqui T.Feriali e Festivi € 5,00 anziché € 6,00

PISCINA (Prasco) Acqui T.Feriali e Festivi € 6,00 anziché € 7,00

PISCINA di Cartosio - Lerma - GaviFeriali adulti € 4,80 anziché € 5,50Feriali bambini € 3,80 anziché € 4,50Festivi/prefestivi adulti € 6,00 anziché € 7,00Festivi/prefestivi bam. € 4,80 anziché € 5,50(sconto valido solo per i possessori della tessera)

LE PISCINE San SalvatoreFeriali € 6,00 anziché € 7,00Festivi/prefestivi € 9,00 anziché € 10,00 Abb.10 ingressi € 55,00 anziché € 60,00

PISCINA Acqui Terme KURSALFeriali adulti € 5,00 anziché € 6,00Feriali bam/rid. € 4,00 anziché € 5,00 Prefestivi adulti € 6,00 anziché € 7,00Prefestivi bam/rid € 5,00 anziché € 6,00Festivi adulti € 7,00 anziché € 8,00Festivi bambini € 7,00 anziché € 7,00(sconto valido solo per i possessori della tessera)

PISCINA BassignanaFeriali adulti € 5,00 anziché € 6,00Festivi € 7,00 anziché € 8,00 bambini da 4 a 13 anni € 3,50 anziché € 4,00bambini da 0 a 4 anni non pagano 10 ingressi 10% di sconto

FAMILY PARK FelizzanoFeriali bam.i(+giro giostra)€ 6,00 anziché € 7,00Feriali adulti € 5,00 anziché € 6,00 Sabato adulti e bambini€ 6,00 anziché € 7,00Festivi adulti € 8,00 anziché € 9,00Festivi bambini € 7,00 anziché € 8,00

Circolo ricreativo C.R.A. AlessandriaPer i soci esterni solo piscina compresa tessera sociale per il periodo giugno/settembre 20091 invito feriale adulti € 11,00 – 7/25 anni € 8,001 invito sab/festi “ € 12,00 – 7/25 “ € 9,001 mese “ € 110,00 – 7/25 “ € 65,00intero periodo “ € 220,00 – 7/25 “ € 130,00(per altre informazioni richiedere volantino completo)

MOND’AZZURRO Borgoratto Feriali € 6,00 anziché € 7,00 Festivi/prefestivi € 9,00 anziché € 10,00(sconto valido solo per i possessori della tessera)

5SPECIALE

ALESSANDRIA

CONVENZIONI PISCINE 2009

I M P O RTA N T E ! ! !Convenzioni valide per gli iscritti CGIL e loro famigliari – solo i propri figli (salvo diverse indicazioni) presentare alla cassa la tessera d’iscrizione 2009

Enoi della Fillea di Alessandria,aderendo al monito di quelgrande antifascista che fu Piero

Calamandrei, abbiamo promosso perl’11 giugno una iniziativa che ha volutoessere un momento di riflessione suitemi della libertà, della pace, dei dirittie dell’antifascismo.La scelta di Sant’Anna di Stazzema èstata un omaggio alla memoria dellevittime di un crimine tra i più ferocicommessi in Italia sulle popolazioni ci-vili durante la seconda guerra mon-diale, la strage che lì si compì lamattina del 12 agosto 1944, quando inpoco più di tre ore soldati tedeschi ealcuni fascisti sterminarono 560 per-sone, delle quali metà erano donne ebambini. I nazisti rastrellarono i civili e

dopo averli rinchiusi nelle stalle, in al-cune case e in chiesa, li massacraronocon i mitra e con le bombe a mano; poitentarono di cancellare l’orrore incen-

6 SPECIALE

UNA GIORNATAALL’INSEGNA DELLA MEMORIA

Ossario di Sant’Anna di Stazzema

La delegazione della FILLEA di Alessandria con il Segretario piemontese Gianni Pibiri, mentre depongono una corona

Se voi volete andare in pellegri-naggio nel luogo dove è nata lanostra Costituzione, andate nellemontagne dove caddero i parti-giani, nelle carceri dove furonoimprigionati, nei campi dove fu-rono impiccati.Dovunque è morto un italianoper riscattare la libertà e la di-gnità, andate lì, o giovani, colpensiero, perché lì è nata la no-stra Costituzione.

Piero Calamandrei

diando tutto il paese. La nostra visita inizia alle 15 quandoarriviamo all’esterno del Museo storicodella Resistenza dove ci attendevauna guida messa gentilmente a dispo-sizione dall’Amministrazione Comu-nale di Stazzema. Il Museo ècomposto di una mediateca, un book-shop e una biblioteca dove è possibileconsultare una consistente bibliografiarelativa al periodo storico '40-'45, conparticolare riguardo agli eventi belliciin Versilia, nonché una raccoltastampa nazionale ed internazionale,con riferimento specifico alla ricercadella giustizia e della verità; la salaPadre Ernesto Balducci, al piano terra,dotata di strumentazione audio-video,è adibita ad attività didattica, confe-renze ed incontri. All’esterno il ParcoNazionale della Pace si estende sulterritorio collinare circostante il paese,concentrandosi nell'area sacrale che,dalla piazza della chiesa e dal MuseoStorico, attraverso la Via Crucis ed ilbosco circostante, giunge al Col di

Cava, dove è posto il Monumento Os-sario, che raccoglie i resti delle 560 vit-time dell'eccidio del 12 agosto 1944. Iniziamo la visita con la proiezione diun filmato di circa una mezz’oretta eproseguiamo con una mostra di pan-nelli e foto al primo piano del museoche merita un minimo di descrizione;è stato ricavato sulla vecchia strutturadelle scuole elementari del paese e fuinaugurato nell'autunno del 1982, dalPresidente della Repubblica SandroPertini. Il 19 settembre 1991, graziealla Legge Regionale n.39/91, vennetrasformato nell'attuale Museo Storicodella Resistenza in Toscana. Lo spaziomuseale è immaginato come l'artico-larsi di un percorso aperto, con ele-menti di corrispondenza e punti divisuale che evidenziano il rapporto

spaziale tra le esposizioni interne ed ilpaesaggio circostante, dove gli eventidescritti di verificarono.Alla fine della visita facciamo unalunga riflessione chiedendoci come fupossibile un’atrocità del genere ecome è concepibile che ancora oggi, tanti, troppi giovani siano affascinatida una ideologia che è stata capace diprovocare simili tragedie.Forse la colpa è anche nostra, parlo dagenitore e ritengo che dovremmo im-pegnarci di più nei confronti dei nostrifigli per mantenere viva la memoriastorica ed educare le nuove genera-zioni ai valori della pace, della giusti-zia, della collaborazione e del rispettofra i popoli e gli individui.

Salvatore Stranieri

7SPECIALE

Le foto di Anna (20 giorni)e Maria (16 anni) Pardini

IMPORTANTEPer essere in condizione di ri-cevere con continuità le nostrepubblicazioni e/o importanticomunicazioni, chiediamo acoloro che cambiano resi-denza di comunicare con tem-pestività il nuovo indirizzo.

Potete farlo telefonando al n. 0131308209

oppure inviando un fax al n. 0131308240

SAN MARCO LATERIZI

Sono stati salvati almeno venti posti di lavoro alla San Marco Laterizi di Va-lenza grazie ad un accordo che introduce flessibilità, ricorre ad ammortiz-zatori sociali e consente, di fatto, all’Azienda di essere maggiormente

competitiva sul mercato. L’atto conclusivo è stato siglato tra le OrganizzazioniSindacali territoriali, Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil, le R.S.U. e l’Azienda, dopoaver consultato e fatto votare i lavoratori riuniti in assemblea. L’accordo ha per-messo di salvare almeno venti posti di lavoro, infatti, l’Azienda precedentementeaveva parlato di 15/20 esuberi tra gli operai e 6/10 tra gli impiegati. Dal 1° giugno è iniziata la Cassa Integrazione Straordinaria con rotazione e relativaanticipazione della retribuzione da parte aziendale per 25 operai, un anno di con-tratti di solidarietà con la parte economica sempre anticipata dall’Azienda garan-tendo il coinvolgimento della maggior parte dei quadri ed impiegati, con unariduzione d’orario setti-manale pari a nove ore.Allo scopo di ridurre l’im-patto sociale si aggiungeanche una procedura dimobilità volontaria incen-tivata per un massimo didieci lavoratori.A nome di tutte le Orga-nizzazioni Sindacali hoespresso una grandesoddisfazione perché lalungimiranza dimostrataproprio dal Sindacato conla firma di precedenti ac-cordi aziendali da un lato ha permesso all’Azienda di produrre anche la domenicacon una aumentata competitività sui mercati, e dall’altro ha messo al riparo i di-pendenti da una crisi che sta colpendo duro il settore dei laterizi, oltre che l’areadel Valenzano. Un risultato ottenuto anche grazie all’integrativo aziendale sotto-scritto il 25 luglio 2008, anche in questo caso dopo la consultazione e l’assembleadei lavoratori. Probabilmente quest’accordo ha evitato che ora ci trovassimo difronte ad un vero e proprio disastro occupazionale.

Massimo Cogliandro

Foto di vecchia fornace di mattoni

8 SPECIALE

Venerdì 29 maggio nel suo tour per leelezioni europee, ha fatto tappa adAlessandria l’ex segretario generale

della CGIL Sergio Cofferati. Alla presenzadi numerosi partecipanti, durante e dopola cena organizzata nel ristorante vicino alparcheggio interno della Camera del La-voro, Cofferati ha chiacchierato amiche-volmente ma ha anche risposto alledomande che gli venivano poste dai pre-senti.La settimana successiva, alle elezioni perle europee, Sergio Cofferati ha ottenutorisultati lusinghieri, come ad esempio aGenova, città dove abita e dove ha rac-colto più voti del premier Silvio Berlu-sconi. Con la sua elezione al ParlamentoEuropeo siamo certi che il mondo del la-voro sarà rappresentato al meglio e chesaprà sostenere le istanze e le aspetta-tive dei lavoratori; inoltre non mancheràsicuramente, il suo contributo per la ri-cerca di una politica alternativa per usciredalla crisi economica che attanaglia l’Eu-ropa.

Rocco Politi

LE ELEZIONI EUROPEE

Cofferati con Cogliandro e Mohamed

Irisultati italiani delle elezioni europee, più ancora chequelli delle amministrative, hanno certamente diversechiavi di lettura e i più autorevoli commentatori poli-

tici, oltre che gli esponenti dei partiti, si sono varia-mente esercitati in mille interpretazioni. In pochi, e traquesti Guglielmo Epifani e RomanoProdi, hanno cercato di collegarel’esito del voto (peraltro caricato digrande significato politico da tutti icontendenti) alla drammatica crisieconomica e produttiva che sta in-vestendo il paese e buona partedelle nazioni industrializzate. L’as-senteismo, di destra e di sinistra,ha raggiunto livelli quasi pari aquelli degli altri paesi europei. Cosaha inciso? Il gossip sulla vita pri-vata del premier, l’affollamento deivoli di Stato per la Sardegna o le impunità giudiziariedi Berlusconi? Oppure a sinistra, una linea poco chiarae determinata del partito democratico? Non escludoche alcuni di questi elementi abbiano influito nell’allon-tanare gli italiani dal voto, ma occorre domandarsiquanti elettori giovani o meno giovani che hanno persoo rischiano di perdere il posto di lavoro, che hanno

un’occupazione precaria o non ne hanno affatto ab-biano disertato le urne rimproverando al governo, e allapolitica in generale, l’assenza di misure concrete persostenere il lavoro e i redditi. E quanti anziani hanno deciso di starsene a casa per

una forma di protesta individualeper le loro condizioni indecenti divita, con pensioni che perdonoogni mese una parte consistentedel potere d’acquisto? Pensate aimotivi dell’assenteismo dei citta-dini dell’Aquila e dei comuni vicini iquali vedono avvicinarsi la paratadel G8 senza che siano stati affron-tati in modo serio i problemi dellaloro vita quotidiana e della ricostru-zione. La sfiducia di una parte delmondo del lavoro nei confronti di

Berlusconi e della sua politica, ma anche verso le in-certezze della sinistra, deve indurre i partiti a farsi ca-rico dei problemi reali della gente. Con serietà,trasparenza e determinazione, nel rispetto delle regoledemocratiche e costituzionali.

Salvatore Stranieri

COFFERATI AD ALESSANDRIA

9SPECIALE

Si può tranquillamente affermareche il settore delle costruzioni,che comprensivo dell’indotto

rappresenta circa il 22% del Pil (pro-dotto interno lordo) italiano, è unafonte strategica per lo sviluppo e latranquillità economico-finanziaria delnostro paese e dei suoi cittadini.Indubbiamente stiamo parlando di unodei settori tra i più colpiti da questaterribile crisi: dei circa 600.000 postidi lavoro a rischio ipotizzati da Confin-dustria nel 2009, quasi la metà, sem-pre secondo lo studio Confindustria, siprevede saranno all’interno del nostrosettore.Da un lato possiamo affermare di tro-varci davanti a una crisi attesa, quasifisiologica: il settore delle costruzioniè ciclico, per cui è normale che dopoun lungo periodo crescita del settoreci sia una flessione, e non bisogna di-menticare che dal 1998 al 2007 ilmondo dell’edilizia ha conosciuto ilperiodo di crescita più importante elungo del dopoguerra.Ma d’altro lato non bisogna sottovalu-tare il fatto che la flessione fisiologicadel nostro settore si combina con trealtri gravi fattori trasformandosi così inun vero e proprio “zunami”.Primo: la crisi del nostro settorecoincide con la peggior crisi finan-ziaria conosciuta dal mondo mo-derno, addirittura peggiore della crisidel 1929.Secondo: un sistema bancario alcollasso. Il problema delle banchenon deve essere sottovalutato. Questasfiducia delle banche (le banche chenon si fidano più delle banche) sta por-tando al blocco del credito oltre cheper i cittadini, per le aziende più espo-ste, le quali, nella migliore delle ipotesisi vedono modificate le condizioni diaccesso al credito da condizioni cape-stro, e tutto questo lo pagano i lavo-ratori che perdono il posto di lavoro. Terzo: forse il peggiore. Tutto questoaccade con un governo del paese cheal momento pare fare scelte popolar-populiste, anche se inutili o dannose,piuttosto che scelte, magari meno re-munerative sul piano mediatico, mafondamentali per il paese e per tuttequelle persone che oggi si vedono

schiacciate da una situazione di cre-scente povertà.

Anche in provincia di Alessandria,come nel resto del paese la situazioneè preoccupante.:

· In edilizia, oltre all’alto numero dipiccole aziende che chiudono, stiamoassistendo all’esplosione del ricorsoalla cassa integrazione ordinaria o ad-dirittura straordinaria in alcuni casi.Inoltre i dati della Cassa Edile ci di-cono che: - negli ultimi 3 mesi la massa dei sa-lari è diminuita di circa il 20%, - sono sempre di più le aziende chefaticano a versare regolarmente icontributi ricorrendo alla ratea-zione, - e allo stesso tempo sono enorme-mente aumentate le pratiche di in-solvenza passate ai legali.Unico motivo di soddisfazione in unsettore in così forte difficoltà riman-gono gli importantissimi accordi firmatidal sindacato a livello provinciale: - la copertura dei tre giorni di ca-renza malattia per le malattie breviin vigore dal 1° aprile,- l’accordo per la creazione dellaCassa integrazione maltempoanche agli apprendisti dal 1° gen-naio,

- e l’importantissimo accordo sullacontrattazione d’anticipo firmatocol gruppo Gavio.Proprio così. Abbiamo firmato un im-portantissimo accordo per un operache riguarderà i lavoratori di tre pro-vince: Alessandria, Asti e Cuneo. L’im-portante e assoluta novità sta nel fattoche, grazie a questo accordo “preven-tivo” tutti i lavoratori di quel cantiereche sta per partire, compresi gli appal-tatori, i sub-appaltatori e i sub-sub-affidatari saranno sottoposti a regoleferree utili a garantire sicurezza, sala-rio, qualità del lavoro “e di sistema-zione per i trasferisti”.

·Nei nostri impianti fissi (Cemento,Legno, Laterizi, Manufatti e Lapidei)la situazione non è migliore. Abbiamopraticamente tutte le nostre fabbrichedi tutti i settori in crisi. Infatti noi dellaFillea, insieme alla Filca e alla Feneal,in questo particolare momento siamoimpegnati in importanti e complicatetrattative con le controparti imprendi-toriali , nell’intento di evitare proceduredi mobilità con conseguente perdita diposti di lavoro. Al momento la Cassaintegrazione ordinaria, straordinaria e icontratti di solidarietà sono gli stru-menti che come sindacato unitaria-mente stiamo cercando di utilizzare alfine di evitare licenziamenti collettivi.

LA CRISI NEL SETTOREDELLE COSTRUZIONI

Insomma possiamo tranquillamenteaffermare che è impossibile pensaredi rilanciare l’economia senza far ri-partire il settore delle costruzioni!

Cosa serve per far ripartire il settore?

· Bio-edilizia. Sicuramente la curadell’ambiente deve essere oggi, esempre di più in futuro, al centro del-l’attenzione di tutti. La Fillea da sem-pre sostiene che l’assoluta eimportante necessità di infrastrutturee di edilizia popolare che ha il nostropaese, non deve significare cementifi-cazione selvaggia. Bisogna che la po-litica incentivi fortemente un nuovomodo di costruire nell’assoluto ri-spetto dell’ambiente. Al centro degliincentivi ci dovranno essere il rispar-mio energetico e la bio-edilizia, comeperaltro già avviene in altri paesi. Equesto è uno dei motivi che ci hannospinto ad esprimere grosse perplessitàsul Piano casa del Governo.

· Infrastruttura. Il nostro paese, main particolare la nostra provincia, ha bi-sogno di infrastrutture utili e di soldiveri per costruirle. Basta alla politicadei proclami, adesso bisogna passare

alla politica del fare veramente. Noi diciamo “no” a infrastrutture inutili,dannose e costosissime come il pontesullo stretto di Messina.Noi diciamo assolutamente “sì” aopere importanti come il terzo valicoGenova-Alessandria. Importante per-ché il paese ne ha bisogno, importanteperché servirà non solo a salvare deiposti di lavoro ma addirittura a crearnemigliaia di nuovi, importante per far ri-

partire e rilanciare l’economia della no-stra provincia oggi in stallo.

Cosa rischiamo se il settore non riparte?

Il prezzo pagato dai lavoratori del set-tore sarebbe altissimo. Infatti i lavora-tori che rischierebbero di perdere ilposto di lavoro sarebbero migliaia.Questo significherebbe un durissimocolpo all’economia della nostra pro-vincia, che già negli ultimi decenni haconosciuto la forte e progressiva per-dita di posti di lavoro nelle fabbriche,che ormai in provincia sono paragona-bili a una specie in via di estinzione.Per non parlare della forte crescita dellavoro irregolare. Già adesso si assistee si combatte una crescita esponen-ziale del lavoro nero, oltre che il fioriredi pseudo-cooperative che non solonon applicano i contratti, ma sfrut-tando il fenomeno del cosiddettodumping sociale, speculano sulla pelledi esseri umani disperati, che pur diguadagnare qualcosa sono dispostiad accettare qualunque sopruso.

Massimo Cogliandrosegretario generale Fillea Alessandria

10 SPECIALE

Possiamo tranquillamente affermare che è impossibile pensare di rilanciare l’economia senza far ripartire il settore delle costruzioni !!!E allora, cosa si può fare per cercare il rilancio del settore ???

La società CORA’ DOMENICO & Figli opera nel settore delle lavorazione e commercia-lizzazione del legno; ha sede legale a Vicenza e otto stabilimenti o filiali in Italia, tra cui uno a Ri-valta Scrivia e occupa complessivamente 175 lavoratori.Nel corso degli ultimi anni l’Azienda ha subito un notevole calo di mercato, una pesante caduta diordinativi e di fatturato. A fronte di questa situazione l’Azienda ha ritenuto necessario intervenirecon un piano di risanamento e rilancio che comporterà una rivisitazione delle unità produttive e unconseguente ridimensionamento dei magazzini e delle unità produttive.In un accordo tra le O.O.S.S. e la società CORA’ si è concordata la richiesta di Cassa IntegrazioneStraordinaria per crisi aziendale per un periodo di dodici mesi, a partire dal 11 maggio 2009 perun massimo di 49 lavoratori di cui tre della filiale di Rivalta. L’accordo prevede inoltre la possibilitàdi rotazione con modalità da decidere in appositi incontri con le Organizzazioni Sindacali, la mo-bilità per chi non si oppone, finalizzata al raggiungimento dei requisiti pensionistici e l’anticipoalle normali scadenze retributive del trattamento di CIGS a carico dell’INPS.

DA UN’ ESPERIENZA PERSONALE...

NON SIAMO SOLO DEI NUMERIInutile ripetere che la situazione economica mondiale ci ha portati ad una realta’, di lavoro, dram-matica. Le percentuali di lavoratori in cassa integrazione o peggio ancora licenziati aumentano mesedopo mese; tuttavia, in questo difficile momento, dobbiamo dire grazie ai Nostri funzionari CGILper quanto hanno fatto e per quanto stanno facendo; grazie per la vostra disponibilità illimitata,grazie per i vostri consigli e grazie per la vostra abnegazione.Certo non dobbiamo aspettarci che possano fare miracoli…. Per cui “bacchetto” queilavoratori/compagni che sbottano dicendo “siete pagati con i soldi delle nostre tessere e quindi do-vete mantenerci il posto di lavoro”…..Ebbene cari amici, compagni, lavoratori, con il contributo che versiamo per la tessera sindacaleforse potremmo permetterci la disponibilità’ del nostro funzionario al massimo per un’ ora e nontutte le volte che vogliamo.I soldi che tutti i mesi destiniamo al sindacato non sono una spesa, bensi’ un investimento in unaforza sociale che ha bisogno della nostra collaborazione: certamente e’ anche un investimento peri nostri figli, per il loro futuro e per il nostro PAESE.Non dobbiamo vedere quindi i nostri funzionari come dipendenti pronti a correre solo nel momentodel bisogno ma come compagni che sono sempre al nostro fianco, che ci consigliano, ci sostengonoe ci aiutano.Tutto questo perché la CGIL non è per il lavoratore, ma con il lavoratore: non siamo due animediverse e divise bensi’ UNA ed INDIVISIBILE.Un grazie col cuore è più che doveroso per quanta serietà, impegno, dedizione e competenza met-tono nello svolgere i compiti che ogni giorno vengono loro affidati.Tanto mi sentivo di esprimervi.Distinti Saluti

Marcello Cremante

lettere alla redazione

11SPECIALE

Fillea CGIL AlessandriaTABELLE IN VIGORE DAL 1° GENNAIO 2009

PER LA PROVINCIA DI ALESSANDRIA (INDUSTRIA E ARTIGIANI)

12 SPECIALE

TABELLA LEGNO E SUGHERO - INDUSTRIA

TABELLA LEGNO E SUGHERO - CONFAPI

TABELLA LEGNO E SUGHERO - ARTIGIANATO

13SPECIALE

TABELLA LATERIZI - INDUSTRIA

TABELLA LAPIDEI - INDUSTRIA

TABELLA CEMENTO - INDUSTRIA

14 SPECIALE

CARENZA MALATTIA - GRANDE CONQUISTA PER GLI OPERAI EDILI

CHE COS’E’

A CHI SPETTA

QUANTO SPETTA

QUANDO SPETTA

QUANDO NON SPETTA

COME VIENE EROGATA

APEO - ANNO 2009

Numeroerogazioni

Operaio4° livello

OperaioSpecializzato

OperaioQualificato

Operaiocomune

FILLEA-CGIL

15SPECIALE

LA CASSA INTEGRAZIONE

IRPEF – ALIQUOTE PER SCAGLIONI DI REDDITO

Importo massimo mensile dell’integrazione salariale per i dipendenti di imprese dei settori edile e lapideo

I DIRITTI DEL LAVORATORECause meteorologiche

Mancanza di lavoro

CIGO e ferie

16 SPECIALE

ISCRIZIONILe iscrizioni al torneo sono completa-mente gratuite e termineranno non oltre il4 settembre 2009. I lavoratori di ogniAzienda del nostro settore ( Edile ed affini)potranno formare la squadra. Per iscriversibasterà prendere contatto con il funzionarioche segue la zona dove è ubicata l’Azienda otelefonare al 0131308209.

COMPOSIZIONE DELLE SQUADRELe squadre dovranno essere composte da unnumero minimo di 5 persone fino ad un nu-mero massimo di 10 persone.In camposcenderanno 4 giocatori + 1 portiere, ma sipotranno effettuare tutti i cambi voluti pur chesi attenda il benestare del arbitro.

REGOLAMENTOLe gare avranno una durata di 20 minuti :10 minuti per tempo. Le 16 formazioni sa-ranno divise in 4 gironi da quattro squadre,passeranno il turno le 2 migliori squadre perogni girone, che poi si incontreranno tra loronelle eliminatorie successive finche le migliori4 squadre approderanno alle semifinali , levincenti disputeranno la finale per il primo e

secondo posto le perdenti disputeranno le fi-nali per il terzo e quarto posto.La vittoria vale3 punti e non si potrà pareggiare, in caso dipareggio al termine di ogni partita si proce-derà ai calci di rigore, in caso di più squadre

a pari punti faranno la differenza prima gliscontri diretti , poi la differenza reti , in casoancora di parità i gol fatti. E’ assolutamente vietato bestemmiare egridare contro l’arbitro, chi lo farà saràespulso per cinque minuti lasciando lasquadra con un uomo in meno passati i5 minuti rientrerà però dopo la terzaespulsione non potrà più partecipare altorneo.

PREMIAZIONISaranno premiate le prime 4 squadre classi-ficate ed in più il miglior giocatore – il migliorportiere – il capocannoniere , la squadra piùcorretta , il giocatore più giovane ed infine ilpiù anziano.

EDILI IN FESTAA Pontecurone c/o centro sportivo

Sabato 19 settembre alle ore 14.00

La squadra dell’Edil Derthona partecipante al torneo 2008

Nell’ambitodella Festa della CGIL

di Alessandriae di “Edili in festa”

il 19 e 20 settembresi terrà il

IV TORNEO FILLEA CGIL 2009

17SPECIALE

DOMANDE PER ASSEGNI E BORSE DI STUDIOper l’anno scolastico 2008/09

erogate dalla Cassa Edile di Alessandria

Ricordiamo che le domande dovranno pervenire alla Cassa edile di Alessandria entro il 30 settembre.

ASSEGNI DI STUDIOGli assegni di studio saranno erogati a tutti gli studenti lavoratori o figli di lavoratoriiscritti alla Cassa Edile che presentano il certificato di frequenza a corsi diurni o serali in scuolemedie inferiori o superiori di ogni ordine e grado. Gli studenti universitari per poter riceverel’assegno di studio dovranno aver conseguito il numero di crediti annuali previsti dal piano distudio.

•Scuola Media Inferiore € 180,00•Scuola Media Superiore € 280,00•Università € 800,00L’assegno spetta al lavoratore che è iscritto alla Cassa Edile al 30 giugno e che ha maturato,nei dieci mesi precedenti, 700 ore di lavoro effettivo ordinario.

BORSE DI STUDIOViene previsto uno stanziamento annuale di € 8.000,00.

•Borse di studio di importo di € 300,00 per Media Inferiore•Borse di studio di importo di € 600,00 per Media Superiore•Borse di studio di importo di € 1.500,00 per Università

DOCUMENTI NECESSARI:• Stato di famiglia• Certificato di frequenza per l’anno scolastico 2008/09• Codice fiscale dello studente• Codice fiscale del lavoratore

Rivolgetevi alla FILLEA CGIL per la compilazione e presentazione dei documenti necessari.

CEMENTO

In risposta a numerose richieste di chiarimento riguardanti il nuovo articolo sulle ferie, la nuova normativa del CCNL CEMENTO calce e gesso, è da intendere come da tabella seguente:

dal 19/02/2008

oltre 15 anni di anzianità

dal 01/01/2009

oltre 15 anni di anzianità

dal 01/01/2011

oltre 15 anni di anzianità

dal 19/02/2008

fino a 15 anni di anzianità

18 SPECIALE

L'obbiettivo che ci siamo posti conl’importante iniziativa PRO TERZOVALICO organizzata dalla FILLEA

CGIL Nazionale venerdì 3 luglio a Genovanel Piazzale della Scuola Edile in via Bor-zoli, 64 (proprio davanti al foro pilota delopera), è stato quello di ricordare al go-verno di rispettare gli impegni presi , c'èun momento nel quale bisogna passaredalle parole ai fatti. Da quando si è reinsediato il governo Ber-lusconi, ci sentiamo ripetere che il terzoValico Genova Alessandria è un operaprioritaria. Tuttavia ad oggi i fatti ci diconoche a parte gli annunci, di soldi veri per larealizzazione del Terzo Valico non ce nesono. I dati sullo stato delle infrastrutturenel nostro paese che ci vengono forniti nelrapporto della fondazione " Italia Decide "sono a dir poco allarmanti, diversi Iportantiquotidiani nazionali nei giorni scorsi intito-

lavano: Disastro-infrastrutture "L'Italiacome il Ghana". Non possiamo più permet-terci di perdere altro tempo la Fillea CGILdi Alessandria ritiene il terzo valico ferrovia-rio un opera importantissima e strategicaper l'economia e la modernizzazione delpaese. Il Terzo Valico è un’opera strategica,perché permetterebbe il collegamento “Ge-nova – Rotterdam, Lisbona - Kiev“, con-sentirebbe una fortissima riduzione deltrasporto su gomma , sarebbe inoltre un toccasana per l'economia della nostraprovincia che in questo momento sta at-traversando una terribile crisi, permette-rebbe infatti la creazione di molti posti dilavoro e lo sviluppo di un importante set-tore come quello logistico.

Alla iniziativa hanno partecipato il sin-daco di Genova Marta Vincenzi insiemeai rappresentanti di provincia e RegioniLiguria e Piemonte .Per la Provincia di Alessandria era Pre-sente l’Assessore Rita Rossa (nella fotosotto) in rappresentanza del PresidentePaolo Filippi.

Il Terzo Valico dei Giovi

E’ L’ORA DI PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI !

La provocatoria posa della prima pietra da parte del Segretario Nazionale FILLEAWalter Schiavella

19SPECIALE

Sono ormai dieci anni che mi occupodi un lavoro che mi mette quotidiana-mente in contatto con gli immigrati.

In questo lungo periodo ho ascoltato tantestorie e episodi di razzismo dalle personeche vengono nei nostri uffici. Negli ultimi tempi pero i racconti relativi alrazzismo sono diventati quasi costanti .Nelle parole e nei racconti di queste per-sone noto un misto di indignazione e fru-strazione. Ci sono donne che si vergognanodi prendere l’autobus coi figli perché l’argo-mento preferito degli italiani sull’autobussono gli immigrati e le loro faccende,quelleche li criminalizzano naturalmente. Ci sono genitori che evitano di ascoltare iltelegiornale la sera insieme ai figli per nontrovarsi di fronte ad un loro connazionaledescritto dalla cronaca come stupratore ospacciatore. È evidente a tutti che il climadi intolleranza nei confronti degli immigratiè sempre in aumento. La crisi che sta attraversando il mondo eche ha generato un clima di paura rende lavita di tutti insostenibile, ma sono ancoragli immigrati che devono pagare il prezzopiù amaro, perché nella cosiddetta guerratra i poveri diventa più facile attaccare il piùdebole anzi che cercare i veri responsabili: i politici incapaci di trovare una vera stra-tegia per affrontare la crisi. Al contrario, sfruttando la stessa, gettanoancora la benzina sul fuoco con il loro raz-zismo istituzionale chiamato questa volta“pacchetto sicurezza”. Mi viene da chiedere:chi è che si sente piùsicuro? Colui che deve pagare più soldi perrinnovare il permesso di soggiorno? Coluiche devi essere espulso dall’Italia perchéha perso il lavoro? Colui che non può ri-

congiungere la propria famiglia perché glivengono ristretti i parametri per poter farlo? Colui che non può cercare cure sanitarieperché ha paura di essere denunciato dalmedico del pronto soccorso?Il razzismo alligna anche nel mondo del la-voro perché , se opportunamente usato,può trovare un degno spazio nella gestionedella crisi economica,quello della guerrafra i meno poveri e più garantiti e i più po-veri e meno garantiti , in questo caso gliimmigrati. È dei giorni scorsi la notizia chealla Ggp-Spa di Castelfranco Veneto, Cisl,Uil e azienda hanno firmato un accordoche, abbracciando gli spazi aperti dalnuovo accordo sulle regole contrattuali ,usa il meccanismo della deroga per san-cire che 168 lavoratori dopo 36 mesi dicontratto a termine non saranno assunti atempo indeterminato: per combinazionequei 168 sono donne e immigrati.

I lavoratori fissi sono quasi tutti italiani e inmaggioranza approvano l’accordo sotto-scritto fingendi di ignorare che per quei168 la mancata stabilizzazione e la perditadel lavoro significano l’espulsione o laclandestinità. Il razzismo istituzionale serve a distoglierel’attenzione della gente dal vero problemadel paese, ma da anche una risposta sod-disfacente ad un desiderio occulto del raz-zismo sociale : vedere meno immigratipossibile in giro.Io ho l’impressione che tanti italiani vorreb-bero svegliarsi un giorno e trovarsi conl’Italia degli anni 70, quando gli immigratierano ben accolti , perché erano pochi einvisibile; nella stragrande maggioranzadonne che svolgevano assistenza alle fa-miglie o uomini che facevano il ‘’vu ccum-prà’’, trascorrendo i mesi caldi in Italia pertornare al paese d’origine d’inverno. Stamattina ho accompagnato mia figlia ascuola e c’era ancora quella frase sul murodi una struttura attaccata alla scuola ,scritta sicuramente da uno che sogna una“Padania” o una Italia che non c’è : “Pa-dania ai padani , fuori i musulmani” reci-tava la frase . Io non so quanti “padani”vivono in “Padania” oggi. Lo scrittore e filosofo francese RENANscoprì nel 1893 che i francesi avevanoscelto il nome Francia per la loro patriaanche se i franchi costituivano solo il 10%della popolazione francese , e arrivò aquesta conclusione : “per fare una na-zione, bisogna avere una forte dose dimemoria per stare insieme in quello checi unisce e una forte dose di oblio per di-menticare ciò che ci divide.”

Razzismo istituzionale e razzismo sociale

Mohammed Elbakkaliresponsabile dell'ufficio immigrati

UFFICIO IMMIGRATII NOSTRI SERVIZI

➠ Informazioni e consulenze relative ai diritti generali di cittadinanza, permesso/carta di soggiorno, visti d’ingresso, ricongiungimentifamiliari, sanità, corsi di lingua italiana per stranieri, orientamento al lavoro…➠ Informazioni sui vari servizi ed enti presenti nella città: iter per la presentazione delle relative pratiche, modalità di funzionamentodei servizi medesimi, aiuto per la compilazione dei moduli.➠ Sostegno ai lavoratori immigrati per l’avvio di vertenze di lavoro e di difesa dei diritti sindacali e dei diritti sul soggiorno in Italia.➠ Attività di politica generale sul territorio sull’accoglienza e l’inserimento nel contesto sociale, rapporti con la Questura per la riso-luzione di problemi inerenti il soggiorno e informazioni di carattere generale.

Calendario dell’attivitàAlessandria: da lunedì a venerdì: 9.00/12.30 – 16.00/19.00 - Tel. 0131 308245 – Fax 0131 254689 E-mail: [email protected] Terme: ogni giovedì dalle 17.00 alle 19.00 - Tel. e fax: 0144 32247Casale Monf.to: martedì: dalle 17.00 alle 19.00 - Tel. 0142 76543 – Fax 0142 74988Tortona: ogni venerdì dalle 17.00 alle 19.00 - Tel. 0131 874424 – Fax 0131 861604Novi Ligure: ogni giovedì dalle 16.00/18.30 - Tel. 0143 2061 – Fax 0143 745504Ovada: ogni mercoledì dalle 9.00 alle 12.00 - Tel. 0143 80366 – Fax 0143 824266

20 SPECIALE

I primi 40 anni della Scuola Edile

Dagli esordi al futurofirmato Daniel Libenskind

Si è svolta sabato 27 giugno, presso la Scuola Edile di Alessandriala cerimonia di premiazione dei lavoratori iscritti da 25 anni allaCassa Edile con la consegna di una medaglia d’oro.

Tra le autorità, presenti il Prefetto di Alessandria Francesco Castaldo,il Questore Mario Rosario Masini e l’Assessore del Comune di Ales-sandria Manuela Ulandi in rappresentanza del sindaco Fabbio. Il Pre-sidente Franco Osenga ha tracciato nell’occasione un consuntivodell’attività svolta dalla Cassa Edile evidenziando in particolare le di-mensioni della crisi che ha colpito anche il settore edile della nostroProvincia con un meno 13% della massa salari denunciata nell’ultimosemestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Di fontea questa situazione le parti sociali hanno introdotto due nuove pre-stazioni contrattuali a sostegno del reddito: la Cassa Integrazione Or-dinaria Apprendisti e la Carenza malattia. Dopo l’intervento del vice presidente Massimo Cogliandro e i salutidelle autorità sono state consegnate le medaglie a 16 lavoratori e a27 studenti le borse di studio riservate ai figli di iscritti alla Cassa Edilealessandrina particolarmente meritevoli (hanno contribuito all’iniziativala Cassa di Risparmio di Alessandria e l’Istituto Bancario San Paolodi Torino). Consegnata anche una borsa di studio in ricordo del sin-dacalista Umberto Cavero, prematuramente scomparso.

Quest’anno le medaglie sono state assegnate a:ARMOSINO ENZO - 04/04/1963 - ITINERABASSAN GIUSEPPE - 26/03/1953 - ARZANI EDILIZIABIZIATO FABIO - 02/02/1963 - AR.FER.BUONO ROSARIO - 13/01/1943 - PAPPALARDO ANGELACANTELE MARCO ETTORE - 17/06/1958 - VALDITERRACONTE DANIELE - 12/07/1964 - CAVE DEL PARADISOGALLO FRANCESCO - 09/06/1966 - MIGLIACCIO TRIESTEGIAMBRONE GIOVANNI - 14/03/1950 - EDILNOVI SASMARGIOTTA PIERO - 20/07/1963 - TRE COLLIRAVERA ALDO GIOVANNI - 05/03/1947 - PIRAMIDE COSTR.SPADAFORA ANGELO - 15/08/1955 - G.F. COSTR.EDILISTALTARI GESUMINO - 03/07/1949 - DERTHONA CASETAMIAZZO PAOLO - 12/10/1956 GARRONE MARIOTASINARO DANILO - 01/07/1955 - VALENZA 1TRAVERSO ENRICO MARIO - 29/09/1965 - TRE COLLITROVO' FABRIZIO - 27/08/1966 - NIZZO GIOVANNI SRL

I nomi degli studenti premiati con borsa di studiomedia inferiore:CODUTI FRANCESCA • CUNSOLO SILVIA • GENCARELLI NATASCIA GIACOMINI FRANCESCO • GJUNI JURGENA • MALANCA ALINAMARCHETTI MASSIMO • MAZZAPICA GAIA • MORABITO ALICE PEREZ ANTONELLA • PIZZUTO SIMONA • ROSSO JUDYSTOCCO IRENE • SZEKELY MADALINA • TOLVE CHRISTIAN VITALE PAOLA • ZUCCARELLO MICHAELA MELISSA

media superiore:BORDO GIULIA • GIACCONE MARICA • GUALCO ALBERTO IEMME SILVIA • LA PORTA FRANCESCO • MARI GIADA NARDELLA FRANCESCA ROSANNA • SALA AMBRAMARIA TROIANO MORENO

università:LIVIERI ALESSANDRO

29 GIUGNO 1969Accordo imprenditori - sindacati

Nasce l’Ente Scuola Edile della Provincia di Alessandria

21SPECIALE

ecco i nostri premiati...

Nell’esprimere un giudizio assolu-tamente positivo sull’importanteprogetto “Palazzo dell’edilizia

di Alessandria” vorrei sottolinearnealcuni aspetti, dei quali si sta parlandopoco e che dal mio punto di vista sa-rebbe sbagliato non valorizzare. Innanzi tutto non si può non sottoli-neare l’importante contributo che Fil-lea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil hannodato a tutto questo progetto, e a que-sto scopo bisogna fare un passo in-dietro, ricordando che Se.Al (SistemaEdile Alessandrino), committente delprogetto, è composto pariteticamenteper il 50% dai rappresentanti delle im-prese (Collegio Costruttori, Unioneprovinciale artigiani Cna, Libera Arti-

giani Confartigianato) e per il restante50% dai rappresentanti dei lavoratori(Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil).Fin qui però mi si potrebbe rimprove-rare di non aver detto nulla di nuovo,solo cose risapute, allora perché sot-tolineo l’importanza del ruolo di CgilCisl Uil in tutta questa vicenda?È semplice. Mi rendo conto che fa piùnotizia mettere sui giornali le treconfederazioni sindacali quando li-tigano, però è sbagliato non sottoli-neare che qui in Alessandria, in unmomento in cui il sindacato a livellonazionale spesso si divide, Fillea-Cgil,Filca-Cisl e Feneal-Uil, lavorandomolto e unitariamente, non solo negliultimi mesi hanno siglato con le con-

troparti due importantissimi accordinel settore edile (sulla copertura dellacarenza malattia - unici in Piemonte -e sulla copertura della Cassa Integra-zione maltempo per gli apprendisti),ma addirittura hanno avuto un ruolochiave pari a quello delle nostrecontroparti sulla nascita e lo svi-luppo di questo straordinario e in-novativo progetto.Da sempre diciamo che il nostroPaese e la nostra provincia necessi-tano di infrastrutture: servono perl’ammodernamento del paese, ser-vono per il rilancio della nostra econo-mia, e soprattutto servono per creareoccupazione in un territorio fortementecolpito dalla crisi. Però abbiamo anche

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SISTEMA EDILE ALESSANDRIA - Il ruolo chiave delle tre organizzazioni sindacali

Il «Palazzo dell’edilizia»:costruire rispettando l’ambiente si può

Nella foto assieme all’architetto Libeskind, partendo da sinistra Antonello Dell’Omo, Silio Simeone, Massimo Cogliandro, Alessio Ferraris e Gianni Pibiri

detto che tutto questo non può pre-scindere dal rispetto per l’ambiente eil rispetto del nostro territorio.Per questo mercoledì 29 aprile pressol’aula magna della facoltà di Scienzedell’Università di Alessandria, mentreil celebre architetto statunitense Da-niel Libenskind illustrava il progetto,ero veramente colmo di felicità. Pro-prio perché questo sarà la dimostra-zione non solo per Alessandria ma pertutta Italia, che esiste un nuovo mododi costruire nel totale rispetto del-l’ambiente, senza deturpare il terri-torio ma addirittura arricchendolo evalorizzandolo.Infatti la nuova casa dell’edilizia saràtutta costruita con tecniche innovativedi bioedilizia, sarà antisismica, assolu-tamente autonoma energeticamentegrazie alla fantastica combinazione digeotermico, eolico e fotovoltaico. Pernon parlare della grande idea dellaserra che filtrerà l’aria. Il tutto combi-nato con l’idea del parco per la citta-dinanza. La genialità del MaestroLibeskind certamente diventerà nonsolo il fiore all’occhiello della nostracittà, ma anche l’esempio concreto diun nuovo modo di concepire le costru-zioni.

Concludo con l’augurio che la politicasia lungimirante e colga al balzo lapalla lanciata dal Sistema Edile Ales-sandrino incentivando seriamente efortemente – in Alessandria e in tuttaItalia - sia chi ha voglia di fare impresanel rispetto dell’ambiente , sia il privato

cittadino che, quando si troverà acomprare o ristrutturare casa, dovràessere invogliato sempre di più a farlonel rispetto del territorio.

Massimo Cogliandrosegretario generale Fillea Alessandria

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Esterno del palazzo visto dall’ingresso di Alessandria, Via Marengo