Posizione PSI su proposta di legge aborto

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Potenza, 22 febbraio 2014 Comunicato stampa Contributi economici a chi non abortisce: Valvano (Psi) contro Pace. Un capolavoro di tattica politica; corriamo il rischio di essere giudicati dilettanti allo sbaraglio“E’ un capolavoro di tattica politica; bisogna riconoscerglielo. Aurelio Pace alle prime battute dimostra di avere le qualità che servono per costruire un’alternativa in questa Basilicata, che soffre anche per la storica mancanza di una seria e convinta offerta politica alternativa, rispetto al centrosinistra. Cartellino rosso, invece, per i consiglieri di maggioranza che hanno aderito sottoscrivendo il disegno di legge, perchè corrono il rischio di essere giudicati come “Dilettanti allo sbaraglio”. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale dei Socialisti lucani, Livio valvano, intervenendo sul dibattito nato dopo la presentazione di una proposta di legge che offre un contributo in denaro alle donne che vogliono abortire perchè in difficoltà economiche. “La portata della proposta, che ho letto, richiede una discussione politica di coalizione; non può essere affidata all’improvvisata adesione sulla base di valutazioni, indubbiamente rispettabili, ma tutte personali dei singoli consiglieri regionali – precisa Valvano - Voglio ricordare all’intera coalizione che il centrosinistra ha un programma, un programma condiviso, oggetto di una discussione a tutti i livelli, da ultimo all’interno dell’assise consiliare. Non possiamo correre il rischio di deviare rispetto al programma già alle prime battute, nel mentre stiamo soffrendo per le notorie emergenze sociali che richiedono la massimizzazione degli sforzi non solo della Giunta ma anche del Consiglio Regionale”. “Cadere in una sapiente trappola ideologica dell’ottimo Aurelio mi preoccupa, preoccupa i socialisti lucani per il metodo nel processo decisionale che non può essere legittimato – aggiunge ancora Valvano - è inquietante l’estemporaneità del consenso raccolto in poche ore dalla proposta di un consigliere di opposizione. Per questo voglio esprimere un plauso al consigliere socialista Francesco Pietrantuono, che ha riportato a razionalità la discussione, durante i lavori della commissione consiliare, rinviati, evitando, così, il rischio di un grave incidente politico. Nel merito, non possiamo che rifiutare l’idea di introdurre nella legislazione una norma che parte dal codificare una convinzione morale di singole persone, vissuta come la materializzazione di una forma del male, trasformandola in un assunto che ha il sapore del dogma, incompatibile con il ruolo di legislatore regionale”. Per il segretario socialista “non è accettabile condividere l’idea, trasferita nella proposta di legge, che considera l’aborto come “la prima causa di morte in Europa”. Qualificare la proposta come “sostegno alla vita” non è condivisibile, perché ha in se l’implicito giudizio morale che qualifica le donne che fanno ricorso all’interruzione di gravidanza come delle assassine; non è accettabile”. “Non possiamo surrettiziamente mettere in discussione i principi sanciti dalla legge 194 che attribuiscono alla singola donna la facoltà di prendere una decisione; quel diritto, oggi, non può essere definito “immorale” dal legislatore regionale – evidenzia ancora l'esponente socialista - Non è accettabile influenzare le scelte e le inclinazioni morali dei singoli. Io sono per la vita, è una mia libera scelta, ma non intendo costringere o condizionare per legge l’orientamento morale di una

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Potenza, 22 febbraio 2014 Comunicato stampa

Contributi economici a chi non abortisce: Valvano (Psi) contro Pace. “Un capolavoro di tattica politica; corriamo il rischio di essere giudicati dilettanti allo sbaraglio” “E’ un capolavoro di tattica politica; bisogna riconoscerglielo. Aurelio Pace alle prime battute dimostra di avere le qualità che servono per costruire un’alternativa in questa Basilicata, che soffre anche per la storica mancanza di una seria e convinta offerta politica alternativa, rispetto al centrosinistra. Cartellino rosso, invece, per i consiglieri di maggioranza che hanno aderito sottoscrivendo il disegno di legge, perchè corrono il rischio di essere giudicati come “Dilettanti allo sbaraglio”. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale dei Socialisti lucani, Livio valvano, intervenendo sul dibattito nato dopo la presentazione di una proposta di legge che offre un contributo in denaro alle donne che vogliono abortire perchè in difficoltà economiche. “La portata della proposta, che ho letto, richiede una discussione politica di coalizione; non può essere affidata all’improvvisata adesione sulla base di valutazioni, indubbiamente rispettabili, ma tutte personali dei singoli consiglieri regionali – precisa Valvano - Voglio ricordare all’intera coalizione che il centrosinistra ha un programma, un programma condiviso, oggetto di una discussione a tutti i livelli, da ultimo all’interno dell’assise consiliare. Non possiamo correre il rischio di deviare rispetto al programma già alle prime battute, nel mentre stiamo soffrendo per le notorie emergenze sociali che richiedono la massimizzazione degli sforzi non solo della Giunta ma anche del Consiglio Regionale”. “Cadere in una sapiente trappola ideologica dell’ottimo Aurelio mi preoccupa, preoccupa i socialisti lucani per il metodo nel processo decisionale che non può essere legittimato – aggiunge ancora Valvano - è inquietante l’estemporaneità del consenso raccolto in poche ore dalla proposta di un consigliere di opposizione. Per questo voglio esprimere un plauso al consigliere socialista Francesco Pietrantuono, che ha riportato a razionalità la discussione, durante i lavori della commissione consiliare, rinviati, evitando, così, il rischio di un grave incidente politico. Nel merito, non possiamo che rifiutare l’idea di introdurre nella legislazione una norma che parte dal codificare una convinzione morale di singole persone, vissuta come la materializzazione di una forma del male, trasformandola in un assunto che ha il sapore del dogma, incompatibile con il ruolo di legislatore regionale”. Per il segretario socialista “non è accettabile condividere l’idea, trasferita nella proposta di legge, che considera l’aborto come “la prima causa di morte in Europa”. Qualificare la proposta come “sostegno alla vita” non è condivisibile, perché ha in se l’implicito giudizio morale che qualifica le donne che fanno ricorso all’interruzione di gravidanza come delle assassine; non è accettabile”. “Non possiamo surrettiziamente mettere in discussione i principi sanciti dalla legge 194 che attribuiscono alla singola donna la facoltà di prendere una decisione; quel diritto, oggi, non può essere definito “immorale” dal legislatore regionale – evidenzia ancora l'esponente socialista - Non è accettabile influenzare le scelte e le inclinazioni morali dei singoli. Io sono per la vita, è una mia libera scelta, ma non intendo costringere o condizionare per legge l’orientamento morale di una

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donna, ci cui, fra l’altro, Io come i consiglieri regionali firmatari, facciamo fatica a comprenderne fino in fondo le tensioni, le motivazioni, le ragioni connesse alla gravidanza e alla maternità. Diverso potrebbe essere, invece, una diversa misura tesa a sostenere la natalità, che dovrebbe avere altri presupposti, su cui saremmo disponibili ad aprire la discussione”. Per Valvano “ogni proposta va calata all’interno del programma di governo che con sapienza e metodo il Governo regionale sta provando a concretizzare”. “Con lo stesso metodo dovrebbero confrontarsi anche i consiglieri di maggioranza, facendo lo sforzo di ricordare che il sistema di welfare che il programma di governo intende realizzare non consente di dare tutto a tutti – conclude il segretario socialista - Questo è il compito più difficile della politica. Scegliere tra le diverse alternative. Lo si fa aprendo un confronto democratico, avendo la capacità di evitare di buttarsi sul formaggio di Aurelio senza capire che si tratta di una trappola per topi”.