Porto di mare senz'acqua
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Porto di mare senz'acquaDa qualche tempo a questa parte, la
comunità comboniana di Piquiá èpiuttosto trafficata. Negli ultimi mesi,
infatti, è passata di qua un sacco di gente.Qualcuno è arrivato per restare solo qualchegiorno. Altri si sono fermati per diversesettimane. Altri ancora hanno già messo radicie non se ne andranno prima di qualche anno.Ognuno di loro, naturalmente, è arrivato consogni e desideri diversi. Aspettative con cuiquesto variegato “porto di mare” che è lacomunità comboniana di Piquiá si staconfrontando per trovare risposte semprediverse.Limitando il discorso all’ultimo periodo, ilvento che ha portato da queste parti un po’ diospiti si chiama “ferie”. Da Padova è arrivatoMichele, un ragazzo sulla trentina che da annipartecipa attivamente alla versione italiana
delle rete Justiça nos Trilhos (Sui binari dellagiustizia). Si è fermato una ventina di giorni edè arrivato con tanta voglia di conoscere. Havisitato alcune delle aree più colpitedall’attività siderurgica e mineraria, sia da unpunto di vista sociale, sia da quello ambientale.È stata una bella sfida cercare di risponderealle sue domande ed è stato interessanteascoltare le considerazioni di chi, come lui,arrivava a conoscere la realtà concreta diquesta regione del Brasile dopo averla studiatasui libri e averne sentito parlare per tantotempo nei racconti di varie persone.L’esperienza di Silvia e Alessia è stata ditutt’altro genere. Sensibilità femminile epercorsi differenti, hanno dato un taglio diversoalla loro visita, che si è prolungata per circacinque settimane. Tutte e due sono arrivatedall’hinterland milanese dopo un percorso di
Settembre 2014
Nella comunità di Piquiá passa un’onda di ospiti lunga alcuni mesiQualcuno se ne è già andato. Altri restano a tempo indeterminato
formazione di un anno proposto dal Pime.Alessia, che sta studiando psicologia, si ègettata a capofitto in questa realtà, conun’attenzione speciale per i bambini: haimparato con loro a costruire aquiloni, hatrascorso un paio di mattinate nella scuolaelementare e ha conosciuto anche la scuolamaterna. E così, ancora oggi, a distanza didiversi giorni dalla sua partenza, i bambinicontinuano a chiederci dove sia Alessia. ASilvia, che ha quasi terminato la specialistica inScienze dell’educazione, sembra che siapiaciuta in particolare, tra le altre cose, la visitaalla prigione di Açailândia. Tanto che ha volutofare il bis a distanza di pochi giorni. E cisembra che sia rimasta piuttosto coinvoltaanche quando ha avuto la possibilità diconoscere più da vicino il processo di“trasloco” degli abitanti di Piquiá de Baixo.Tutte e due, inoltre, hanno cercato di inserirsinella realtà locale facendo esperienze dicondivisione concreta. Qualche esempio:hanno passato una notte in casa della miticapanettiera “dona Rosa”, facendo il pane conlei; Alessia è andata al fiume a fare il bagnocon i giovani; Silvia ha fatto un pellegrinaggiocon i ragazzi della parrocchia di 36 ore nonstop.Insomma, tutti quelli che passano di quaarrivano con storie e aspettative diverse. E alla
fine, naturalmente, si dà e si riceve: da unaparte, gli ospiti tornano a casa con un bagagliodi relazioni umane e esperienze fatte piùpesante; dall’altra, in una maniera o nell’altra,lasciano sempre un segno nelle persone di qua,che hanno l’opportunità di confrontarsi conaltri modi di fare, di pensare e di leggere lavita.Anche per noi si tratta di periodi importanti.Con l’arrivo di tante persone, infatti, siamocostretti innanzitutto a rivedere l’esperienzache stiamo facendo per poterla raccontare. Unacosa che può sembrare banale, ma che ci fauscire per un attimo dalla realtà in cui siamototalmente immersi per guardarla da fuori.Inoltre, a volte è utile avere un punto di vistadiverso su quello che succede qui, sulle attivitàin cui siamo coinvolti e sul nostro modo diessere presenti in questo contesto. Si trattaspesso di belle esperienze di condivisione nellaquotidianità e nella lettura di una realtà cosìdiversa da quella italiana.Discorso a parte è quello di padre Massimo, ilnuovo comboniano arrivato a luglio. Pugliesedoc, dopo 14 anni di Brasile e l’ultimo annotrascorso in Italia sembra essere sbarcato quicon tanta voglia di conoscere. La nuovaformazione della squadra comboniana, quindi,è composta da: Xoanca e Dida la coppia piùbella del mondo, fratel Antonio l’appassionatoUn giorno di relax in compagnia dei nostri ospiti
Il pellegrinaggio della Pastorale della Gioventù a Balsas
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di politica locale, padre Dario il viaggiatore,padre Angelo il riflessivotuttofare, padreMassimo il… vedremoèancoraprestoperdirlo.Donne al lavoroIl progetto di accompagnamento alle famigliedi Piquiá de Baixo con bambini piccoliquest’anno si è arricchito. Oltre alle solitevisite mensili, infatti, sono cominciati deilaboratori di artigianato per le donne delquartiere. Si tratta di corsi di una settimana,tenuti preferibilmente da persone del posto.Finora sono stati organizzati un corso diuncinetto, uno di stencil (creazione di magliettecon fantasie disegnate sulla stoffa) e uno diconfezione di bambole. Gli obiettivi principalidi questa iniziativa sono offrire alle donneun’occasione di incontro e dare lorol’opportunità di scoprire qualità di cui moltevolte non sono consapevoli. Non sono poche,per esempio, quelle che all’inizio non volevanopartecipare perché pensavano di non esserecapaci e poi, guardando le altre e mettendosialla prova, hanno scoperto di essereperfettamente in grado!Queste attività, inoltre, rappresentanol’occasione per rompere schemi culturali
consolidati. Alcune partecipanti, per esempio,raccontano che i mariti non avrebbero volutolasciarle uscire, perché il loro compito sarebbesolo quello di occuparsi dei figli e della casa.L’obiettivo economico – ovvero quello di fareentrare nelle famiglie una piccola rendita extragrazie alla vendita dei prodotti – non è ancorastato raggiunto.
FESTA DOPO LA FESTAA luglio il gruppodi giovani di Piquiáde Baixo, GiovaniOltre le Barriere,ha organizzato una dellefeste della comunitàmeglio riuscite di sempre.Nel corso di due belleserate si sono esibitigruppi di danza conosciutia livello regionale e altridi diverse zone della città.Il lavoro è stato intensoe alla fine è arrivatoun giorno di festamemorabile: tuttial fiume a nuotaree a mangiare churrasco.
Il corso di uncinetto ha coinvolto una decina di donne
Foto ricordo in ordine sparso
Nuovi colori per il bar di fianco alla nostra casain occasione della Coppa del Mondo
Ogni tanto riceviamo visite dagli animali della zona. L'unico ospite fisso è Sorte, il nostro gattino
Alcuni dei prodotti fatti dai detenuti nella prigione di Açailândia
Tre classi della scuola Darcy Ribeirosono gemellate con le elementariCiresola di Milano
Periodo caldo in città, dove i movimenti sociali chiedonoal sindaco di andarsene
Vietatissimo entrare al corso di uncinetto con le ciabatte
Preparativi della festa dellacomunità di Piquiá de Baixo
Lavori di gruppo con gli abitanti di Piquiáde Baixo in vista del trasloco del quartiere
In partenza per il Pellegrinaggio dei giovani