Ex deposito ATM di viale Campania: si aspetta urgentemente ... · il Deposito di viale Molise,...

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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Redazione: viale Umbria 58, Milano tel/fax 02 45477609 e-mail [email protected]. Sito internet: www.quattronet.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali Stampa: STEM Editoriale S.p.A. – via Brescia, 22 – Cernusco s/N. Direttore responsabile: Stefania Aleni. Amministrazione: Antonio Ferrari. Redazione: Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Francesca Barocco, Ugo Basso, Sergio Biagini, Simona Brambilla, Athos Careghi, Donata Carmo Barbieri, Giovanni Chiara, Federica Giordani, Chiara Orlandi, Simone Paloni, William Porzio, Francesco Pustorino, Vito Redaelli, Mirella Siboni, Riccardo Tammaro, Francesco Tosi, Gianni Tavella. Hanno collaborato a questo numero: Giuseppe Bastetti, Mino Di Chiara, Philippe Invernizzi, Cristina Signoret- to, Alberto Tavazzi. Aderente al Coordinamento dei giornali di zona di Milano. Abbonamento 2009: 15 euro, sostenitore 25 euro – cc postale 42773200 intestato a QUATTRO. Tiratura 17.000 copie. COPIA OMAGGIO Giornale di informazione e cultura della Zona 4 Vittoria Forlanini anno XIII, numero 103, febbraio 2009 ® ® L’Isola di QUATTRO pag. 8 E tu di che classe acustica sei? pag. 5 Social card o carta acquisti? pag. 9 Gialloquattro/12 di Giovanni Chiara pag. 6 Tutti gli appuntamenti pag. 10-11 Nelle pagine interne: Ex deposito ATM di viale Campania: si aspetta urgentemente una soluzione D ismessa dal 1985, oggetto di un Pro- gramma Integrato di intervento, il cui iter buro- cratico è stato avviato nel lu- glio 2001 e si è concluso nel marzo 2004 con la stipula della Convenzione, l’area ex Motta è ora riqualificata, con i suoi nuovi condomìni, la “piastra commerciale”, la nuova via Terenzio, il suo giardino pubblico con i gio- chi per bambini, la pista di skateboard, e la palazzina ex ATM con quel suo caratteri- stico androne di accesso che presenta un fronte rettango- lare ed un grande arco. Due parole sulla storia di questa palazzina: prima di es- sere acquisita dalla Motta nel 1960, l’area su viale Campa- nia, fra il Liceo Donatelli e la via Zanella, era occupata da un deposito ATM costruito nel 1926 per ospitare i tram (poco più a Sud fu costruito il Deposito di viale Molise, utilizzato per i filobus e tut- tora in funzione). L’androne è del 1938 e la palazzina era destinata ad uffici di portine- ria ed ospitava anche un pun- to ristoro. Fra gli oneri di urbanizzazio- ne del Piano di Intervento, c’era il recupero e la cessio- ne gratuita della palazzina al- l’Assessorato alla cultura (as- sessore all’epoca era Salva- tore Carrubba) che voleva adibirla a centro di esposi- zione di arte contemporanea. Purtroppo assistiamo ancora una volta ad un desolante co- pione: i lavori sono finiti da tempo, nessuno in Comune si è preso la briga di occuparse- ne, io stessa e il presidente del C.d.Z. Zanichelli abbia- mo sollecitato prima l’ex as- sessore Sgarbi, poi abbiamo cercato di interessare il Di- rettore di Settore (introvabi- le). Più recentemente, in un incontro fra le associazioni culturali periferiche ed il nuo- vo assessore alla cultura Fi- nazzer Flory, sono intervenu- ta per esporgli il problema e sollecitare una soluzione, e infine in Consiglio di Zona 4 è stata approvata una mozio- ne a firma congiunta Aleni- Bassi per affrontare il pro- blema della presa in carico della palazzina, suggerendo- ne anche un suo utilizzo par- ziale a favore delle iniziative e degli eventi promossi dalle associazioni culturali della zona. Ma quale è la situazione at- tuale? Abbiamo mandato sul luogo la nostra Federica Giordani. A pag 2 il suo re- soconto. Stefania Aleni ATHOS D a anni chi raggiunge la stazione di Rogore- do percorrendo il vec- chio borgo, può vedere una ca- scina abbandonata con il cor- tile sgombro e le finestre mu- rate per evitare le occupazioni abusive. Si tratta della Casci- na Palma, storico edificio agri- colo una volta posto sulla grande arteria che collegava Milano a Lodi e Piacenza. Una cascina nata all’inizio del cin- quecento come cascina del Carmine, poco distante dalle scomparse Cassine de Rogore, e che ancora oggi resiste al tempo ed alla storia. Proprio davanti passava il Redefossi, ora coperto da asfalto e giar- dini; di fronte, alla fine del- l’ottocento, i campi sono stati trasformati gradualmente nel- l’acciaieria Redaelli, alla fine del secolo scorso chiusa defi- nitivamente e sostituita negli ultimi anni dalle abitazioni di Santa Giulia e dalla sede del- l’emittente televisiva Sky. La Cascina Palma, adibita ad uso agricolo sino a non molti anni fa, dopo essere stata per più di mezzo secolo di pro- prietà del Consorzio Canale Navigabile, è ritornata negli ultimi anni agli originari pro- prietari, a cui era stata espro- priata nei primi anni venti per realizzare la grande opera del Porto di Mare. Il Piano regolatore per questa area prevede delle funzioni compatibili con la mobilità, per cui la proprietà ha dovuto predisporre un progetto in li- nea con gli indirizzi del PRG vigente. Nel novembre 2004 il Consi- glio di Zona 4 ha dato parere favorevole al Piano Urbanisti- co (presentato su QUATTRO del gennaio 2005), in seguito approvato in via definitiva l’8 settembre 2006 dal Consiglio Comunale. La Cascina Palma di via Rogoredo Intanto a Santa Giulia.... Segue a pag. 3

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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Redazione: viale Umbria 58, Milano tel/fax 02 45477609 e-mail [email protected]. Sito internet: www.quattronet.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali Stampa: STEM Editoriale S.p.A. – via Brescia, 22 – Cernusco s/N. Direttore responsabile: Stefania Aleni. Amministrazione: Antonio Ferrari.Redazione: Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Francesca Barocco, Ugo Basso, Sergio Biagini, Simona Brambilla, Athos Careghi, Donata Carmo Barbieri, Giovanni Chiara, Federica Giordani, Chiara Orlandi, Simone Paloni, WilliamPorzio, Francesco Pustorino, Vito Redaelli, Mirella Siboni, Riccardo Tammaro, Francesco Tosi, Gianni Tavella. Hanno collaborato a questo numero: Giuseppe Bastetti, Mino Di Chiara, Philippe Invernizzi, Cristina Signoret-to, Alberto Tavazzi. Aderente al Coordinamento dei giornali di zona di Milano. Abbonamento 2009: 15 euro, sostenitore 25 euro – cc postale 42773200 intestato a QUATTRO. Tiratura 17.000 copie. COPIA OMAGGIO

Giornale di informazione e cultura della Zona 4 Vittoria Forlanini

anno XIII, numero 103, febbraio 2009

® ®

L’Isoladi QUATTRO

pag. 8

E tu di che classe acustica sei?

pag. 5

Social card o carta acquisti?

pag. 9

Gialloquattro/12di Giovanni Chiara

pag. 6

Tutti gli appuntamenti

pag. 10-11

Nellepagineinterne:

Ex deposito ATM di viale Campania:si aspetta urgentemente una soluzione

D ismessa dal 1985,oggetto di un Pro-gramma Integrato di

intervento, il cui iter buro-cratico è stato avviato nel lu-glio 2001 e si è concluso nelmarzo 2004 con la stipuladella Convenzione, l’area exMotta è ora riqualificata, coni suoi nuovi condomìni, la“piastra commerciale”, lanuova via Terenzio, il suogiardino pubblico con i gio-chi per bambini, la pista di

skateboard, e la palazzina exATM con quel suo caratteri-stico androne di accesso chepresenta un fronte rettango-lare ed un grande arco.Due parole sulla storia diquesta palazzina: prima di es-sere acquisita dalla Motta nel1960, l’area su viale Campa-nia, fra il Liceo Donatelli e lavia Zanella, era occupata daun deposito ATM costruitonel 1926 per ospitare i tram(poco più a Sud fu costruito

il Deposito di viale Molise,utilizzato per i filobus e tut-tora in funzione). L’androneè del 1938 e la palazzina eradestinata ad uffici di portine-ria ed ospitava anche un pun-to ristoro.Fra gli oneri di urbanizzazio-ne del Piano di Intervento,c’era il recupero e la cessio-ne gratuita della palazzina al-l’Assessorato alla cultura (as-sessore all’epoca era Salva-tore Carrubba) che volevaadibirla a centro di esposi-zione di arte contemporanea.Purtroppo assistiamo ancorauna volta ad un desolante co-pione: i lavori sono finiti datempo, nessuno in Comune siè preso la briga di occuparse-ne, io stessa e il presidentedel C.d.Z. Zanichelli abbia-mo sollecitato prima l’ex as-sessore Sgarbi, poi abbiamocercato di interessare il Di-rettore di Settore (introvabi-le). Più recentemente, in unincontro fra le associazioniculturali periferiche ed il nuo-vo assessore alla cultura Fi-nazzer Flory, sono intervenu-ta per esporgli il problema esollecitare una soluzione, einfine in Consiglio di Zona 4è stata approvata una mozio-ne a firma congiunta Aleni-Bassi per affrontare il pro-blema della presa in caricodella palazzina, suggerendo-ne anche un suo utilizzo par-ziale a favore delle iniziativee degli eventi promossi dalleassociazioni culturali dellazona. Ma quale è la situazione at-tuale? Abbiamo mandato sulluogo la nostra FedericaGiordani. A pag 2 il suo re-soconto.

Stefania Aleni

ATHOS

D a anni chi raggiungela stazione di Rogore-do percorrendo il vec-

chio borgo, può vedere una ca-scina abbandonata con il cor-tile sgombro e le finestre mu-rate per evitare le occupazioniabusive. Si tratta della Casci-na Palma, storico edificio agri-colo una volta posto sullagrande arteria che collegavaMilano a Lodi e Piacenza. Unacascina nata all’inizio del cin-quecento come cascina delCarmine, poco distante dallescomparse Cassine de Rogore,e che ancora oggi resiste altempo ed alla storia. Propriodavanti passava il Redefossi,

ora coperto da asfalto e giar-dini; di fronte, alla fine del-l’ottocento, i campi sono statitrasformati gradualmente nel-l’acciaieria Redaelli, alla finedel secolo scorso chiusa defi-nitivamente e sostituita negliultimi anni dalle abitazioni diSanta Giulia e dalla sede del-l’emittente televisiva Sky. La Cascina Palma, adibita aduso agricolo sino a non moltianni fa, dopo essere stata perpiù di mezzo secolo di pro-prietà del Consorzio CanaleNavigabile, è ritornata negliultimi anni agli originari pro-prietari, a cui era stata espro-priata nei primi anni venti per

realizzare la grande opera delPorto di Mare. Il Piano regolatore per questaarea prevede delle funzionicompatibili con la mobilità,per cui la proprietà ha dovutopredisporre un progetto in li-nea con gli indirizzi del PRGvigente. Nel novembre 2004 il Consi-glio di Zona 4 ha dato parerefavorevole al Piano Urbanisti-co (presentato su QUATTROdel gennaio 2005), in seguitoapprovato in via definitiva l’8settembre 2006 dal ConsiglioComunale.

La Cascina Palma di via RogoredoIntanto a Santa Giulia....

Segue a pag. 3

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Qualcuno pensa che sia arte contemporanea?Quello che per ora rimane sulle mura dell'ex deposito Atm diviale Campania sono solamente tanti, tantissimi graffiti. La pa-lazzina, rimessa a nuovo sia internamente che esternamente, èstata abbandonata al suo destino. Bella, pulita, ridipinta di unbel giallo tenue, con ogni sistema di allarme e certificazioni, mavuota, chiusa, abbandonata. La struttura è sprangata; la domanda è: sarà ancora in piedi quan-do si deciderà che cosa farne? Quanti soldi si dovranno nuova-

mente spendere per ripulirla da tutti i graffiti che nel frattempochi di dovere ha deciso di fare sulle mura pulite ed invitanti diuna palazzina abbandonata? Inoltre esiste anche un problema sicurezza. La palazzina, infat-ti, ha una scala che permette di accedere al suo piano superio-re, dove si trova una bella terrazza che affaccia su Viale Cam-pania. La porta di sicurezza che chiude l'ingresso alla scale, pe-rò, è aperta. Così ecco che i writers si sono impossessati anchedel piano superiore. Vetri, muri, pavimentazione: tutto è rico-perto di scritte. Sorge allora un altro dubbio: e se qualcuno daquel terrazzino dovesse cadere? La responsabilità a chi dovre-mo attribuirla? Oltre agli altri si pone anche un problema sicu-rezza quindi, e forse andrebbe affrontato velocemente.

Federica Giordani

Dopo il diluvio, di Giovanni ChiaraRicordate Luiss, il più grande amatore (secondo lui) mai vistoin zona 4, Mary, la sua problematica figlia, Samantha, la suavulcanica nipote e Renato, l’anarchico individual-integralista?Sono stati per anni i protagonisti dei 65 racconti di GiovanniChiara pubblicati su QUATTRO fra il marzo 1997 ed il giugno

2007. I racconti sono suddi-visi in tre serie: Prima del di-luvio, Il diluvio e Dopo il di-luvio, che abbiamo anchepubblicato in 3 libretti.Proprio in questi giorni stauscendo Dopo il diluvio, gliultimi 25 racconti che for-mano un divertente ed irri-verente libro di 120 pagine,illustrato dal nostro cartoo-nist Athos Careghi che hasaputo interpretare egre-giamente con il suo trattoironico tutti i racconti.Nell’ultimo racconto, fa-teci caso, viene introdot-to un nuovo personag-gio, Paolo Gualtieri, cheha inaugurato la serieGIALLOQUATTRO.

Per la copertina abbiamo preso in prestito un quadro dell’ami-co e pittore Gianluigi Serravalli.Il libro è in vendita presso la nostra sede a 8,00 euro.

La Nostra Comunità cerca volontariL'associazione "La nostra comunità" di via Zante 36 che si oc-cupa di ragazzi diversamente abili, cerca volontari!!!!! COSASERVE? Voglia di divertirsi e di stare in compagnia!. Quando? Di sabato o domenica!La disponibilità richiesta dipende solo da te! Non aspettare!Per info: 02 715535 e chiedere di Alessandra

Cartoniadi Nazionali: la nostra zona strabattutaNoi il nostro dovere l’avevamo fatto: informare per tre mesiconsecutivi delle Cartoniadi Nazionali, le “Olimpiadi del ri-ciclo” che hanno visto sfidarsi a colpi di carta e cartone le cittàdi Milano, Roma, Bologna, Firenze, Palermo e Reggio Cala-bria. La manifestazione consisteva nel competere per un meseintero a chi avrebbe incrementato di più la propria raccolta dicarta e cartone rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Pensiamo che molto meno si siano impegnati Comune ed AM-SA, oltre alle conferenze stampa di prammatica: manifesti in gi-ro molto rari, nessun coinvolgimento delle scuole o delle asso-ciazioni di commercianti, nessuna raccolta straordinaria da par-te di AMSA. Due segnalazioni per tutte: una signora aveva la-sciato una scatola di cartone piena di giornali accanto ai casso-netti bianchi già colmi sul marciapiede, il giorno della raccol-ta; i cassonetti sono stati svuotati e la scatola di giornali è ri-masta tristemente sul marciapiede. Un’altra signora anziana diviale Ungheria aveva fatto “pulizia” di riviste e libri vecchi, manon sapeva dove portarli, i cassonetti erano già pieni e lamen-tava che poi gli inquilini buttavano dentro di tutto.Se a questi elementi si aggiunge il fatto che comunque Milanoha già una alta percentuale di raccolta della carta, non c’è dastupirsi che la nostra zona abbia perso.Siamo perfino contenti che la vittoria e il titolo di “regina ita-liana del riciclo” siano stati conquistati da Reggio Calabria, cheè riuscita ad aumentare la sua raccolta ben del 339%.Reggio Calabria si aggiudica un premio di 50.000 euro, desti-nato dall’amministrazione comunale al recupero di beni sottrattialla mafia.Al secondo posto si classifica Bologna (con un incremento del-la raccolta del 265%), seguita da Palermo. A pari merito le al-tre città.Per quanto riguarda il concorso fotografico, solo il 15 gennaioil Consiglio di Zona 4 ha nominato i suoi giurati, che insiemeagli altri membri della giuria dovrebbero a breve proclamare ivincitori

Fa balà l’occ!Per i milanesi significa stai attento. Per la Provincia di Milanoè il titolo di un interessante opuscolo, che potrete trovare anchepresso la sede di QUATTRO, dedicato alle persone anziane spes-so vittime di raggiri e truffe. Un agile volumetto che mette inguardia dai pericoli ai quali vanno incontro le persone sole, diuna certa età. Falsi parenti lontani, falsi poliziotti, improbabiliesattori del gas o della luce, ispettori dell’INPS che non losono e molti altri tipi di“travestimenti” vengo-no usati dai malinten-zionati per carpire labuona fede di questepersone. Tanti utili consigli perevitare di cadere in trap-pola e rimetterci soldi.Il libro non si limita so-lo a dare informazionialle persone della terzaetà ma riserva ancheconsigli a familiari, vici-ni di casa, impiegati diposte e banche. La pubblicazione editadalla Provincia, Assesso-rato alla sicurezza, si av-vale della consulenza edella collaborazione dinumerosi enti e soprattutto delle forze dell’ordine alle quali,nel libro, si invita a rivolgersi in tutti quei casi in cui si abbiaanche un minimo sospetto sulla persona o le persone, perchéspesso i malviventi agiscono in coppia, che avvicinano un an-ziano, in modo da assicurare alla giustizia gli autori di questigesti odiosi.

S.B.

I giornali di zona protagonistiL'Associazione Giornalisti Specializzati Associati e il mensiledi zona ABC organizzano un incontro-dibattito dal titolo L'in-formazione nelle Zone di Milano, mercoledì 18 febbraio alleore 17, presso la Sala Lanfranchi del Circolo della Stampa dicorso Venezia 16. All'incontro interverranno i rappresentantidelle principali testate delle Zone di Milano.

Lunedì 2 marzo 2009 alle ore 21 presso il Centro Convegni Ro-setum, via Pisanello 1, inoltre, si terrà il secondo convegno or-ganizzato dalla Consulta Periferie Milano sui Giornali di Zonae i loro rapporti con i media cittadini. Titolo dell’incontro: "Periferie & Informazione - Atto II"

Under 40 per la Cultura a MilanoL’iniziativa di Esterni prende vita a seguito della formazione diun comitato di 30 saggi creato lo scorso dicembre dal neo as-sessore milanese Massimiliano Finazzer Flory con lo scopo dirilanciare la Cultura nel capoluogo lombardo.Di seguito alcuni nomi che figurano nel progetto: i filosofi Sal-vatore Veca, Giulio Giorello e Duccio Demetrio, il sociologoRoberto Lavarini, gli urbanisti Stefano Moroni e Marco Roma-no, il poeta Franco Loi, il giornalista Andrea Bosco, il notaioEnrico Bellezza, il commercialista Silvio Ceci, alcuni rappre-sentanti del mondo delle imprese come Paolo Galassi (presi-dente dell’Api), Mario Boselli (presidente della Camera dellamoda) e della cultura (il presidente del Tribunale, Livia Pomo-doro). Il comitato di Finazzer Flory si ritroverà a Chiaravalle e lavo-rerà a un libro bianco per raccogliere le nuove proposte. Le ambizioni bipartisan sono già state raffreddate da dissaporiintestini sintetizzati da un intervento di Carlo Fidanza, capo-gruppo di An, che già in novembre dichiarava: «Se c'è una li-berazione da compiere è quella dall’egemonia dell'intellighen-zia di sinistra»Il “contro comitato” di Esterni vorrebbe invece dare voce a quel-le due generazioni di cui l’assessore alla Cultura pare essersi di-menticato, sottolineando che in una metropoli come quella mi-lanese i giovani faticano moltissimo a trovare un motivo di ag-gregazione e spazi adeguati per soddisfare le proprie esigenzeanche di carattere culturale. I Piscinella - questo il nome del coraggioso progetto che tra-dotto dal milanese significa “i piccoletti” - hanno rigorosamen-te meno di 40 anni e vogliono arrivare alla formulazione di pro-poste concrete stilando una lista di 100 idee da affiancare al sud-detto libro bianco.Nessun rimpianto dunque per l’ex assessore Sgarbi, ma nem-meno una cultura per i giovani che escluda gli stessi in ambitodecisionale.

Chiara Orlandi

Nuovo volume sulla Fiera,autori Francesco Ogliari e Riccardo TammaroIl nostro redattore Riccardo Tammaro ha da poco realizzato, aquattro mani con l’avvocato Francesco Ogliari, il libro intitola-to “La Fiera di Milano – a spasso nel tempo”, in cui ripercorrela storia della Campionaria, a partire dalle esposizioni naziona-li e internazionali di fi-ne ottocento fino al tra-sferimento della sede aRho-Pero.Per usare le parole diMarco Reguzzoni, Pre-sidente di Sviluppo Si-stema Fiera S.p.A., sitratta di «un bel libro incui gli autori ripercorro-

no con sapiente stringa-tezza tutte le tappe dell’e-sistenza della nostra indi-menticabile “Campiona-ria”. Ma il maggior pregio dellavoro è quello di riuscire,evitando superflui storici-smi e sterili tecnicismi, ariprodurre quei sentimentie sensazioni che solo la Fiera, quella vera, era in grado di su-scitare». Edito da Selecta Editrice, si trova nelle migliori libre-rie a 35,00 euro.

Guida alla zona 4E’ sempre disponibile presso la no-stra sede, viale Umbria 58 (con in-gresso su via Ennio) e in Consigliodi zona 4, via Oglio 18, la “Guidaalla zona 4”, con la mappa e lo stra-dario con l’indicazione delle nuovevie e dei nuovi insediamenti resi-denziali, la proposta di 8 itinerari apiedi o in bicicletta alla scopertadella zona e indirizzi e telefoni deiprincipali servizi pubblici (uffici co-munali, scuole, servizi sanitari,ecc…)

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Ricordiamo che il progettoprevede un intervento di recu-pero complessivo del manu-fatto edilizio attraverso inter-venti di demolizione di picco-le parti degradate; la ristruttu-razione, il restauro e la con-servazione di alcuni manufat-ti, al fine di ristabilire l’im-pianto originario. Nel detta-glio, la corte più grande verràutilizzata come spazio per lasosta di autobus turistici, men-tre gli edifici confinanti con lavia Rogoredo (di nuova co-struzione o quantomeno rico-struzione) e con i giardini ver-ranno destinati ad ospitarefunzioni pubbliche come il de-posito bagagli, la biglietteria,la sala attesa e l’agenzia viag-gi. Nella corte più piccola ver-ranno collocate funzioni siaprivate (attività artigianali, re-sidenza custodi), che di usopubblico (attività di ristoro). Nell’edificio esistente posto acavallo tra le due corti verran-no anche qui posizionate del-le attività di uso pubblico co-me luoghi di ristoro e bar. L’Agenzia della Mobilità, poi,ha richiesto che in questo am-bito venga realizzata una “Sta-

zione delle Biciclette” con an-nessa anche una officina per leriparazione dei cicli. Le normative edilizie per que-sto progetto prevedono la va-lorizzazione dell’impianto ti-pologico esistente mantenen-do le caratteristiche dell’edili-zia tradizionale rurale della ca-scina lombarda. Al momento dell’approvazio-ne, il Consiglio di zona 4 ave-va a suo tempo inserito nel suoparere che la parte più grandedella cascina, il cosiddetto“stallone”, fosse utilizzato perfunzioni di rilevanza sociale.Al momento della stipula del-la convenzione tra Comune diMilano e proprietà questa ri-chiesta è stata ratificata ed in-

serita nel documento. Eccoquindi che (a distanza di 4 an-ni!) il Consiglio di Zona 4 èstato di nuovo interpellato perdefinire quali usi possibili per-mette questo ampio edificio diben 760 mq, funzioni che sia-no compatibili sia con le esi-genze della proprietà (l’edifi-cio rimane comunque di pro-prietà ed uso privato), sia conle funzioni sociali richieste dalConsiglio. Così, giovedì 29 gennaio è sta-ta approvata all’unanimità deipresenti una delibera che pre-vede l’utilizzo dello “stallone”per attività di rilevanza socia-le come potrebbe essere unasilo nido e ludoteca, una sa-la convegni o teatrale, una bi-blioteca, laboratori produttiviper persone diversamente abi-li (cooperative di tipo b), ser-vizi socio sanitari alla perso-na (poliambulatorio). Nel parere di pertinenza, è sta-ta anche inserita la richiesta dinon permettere, vista la giàcomplessa situazione viariadel quartiere di Rogoredo, lasosta di pullman turistici lun-go la via Rogoredo.Dopo il definitivo passaggioin Giunta comunale, potrannoinfine iniziare i lavori.

Alberto Tavazzi

La Cascina Palma di via Rogoredo

Umberto Letizia Umberto Letizia esporrà lesue opere l’8 e il 9 febbraioalla Palazzina Liberty, in oc-casione dei concerti dell’Or-chestra Milano Classica.Nato nel 1930, sin da ragaz-zo viene attratto dalla pitturae si trasferisce quindi a Mi-lano per studiare e ricercare,approfondendo il Futurismoprima e l’Avanguardia dopo.Il suo “credo pittorico” è l’a-strattismo geometrico, il suomodo creativo è un “intuiti-

vo che si geometrizza”: lasensazione emotiva del pit-tore coglie intuitivamente larealtà e l’architettura delleimmagini creando la sua fi-guralità geometrica.Come ha detto il critico Pe-dro Fiori,”Umberto Letiziaporta avanti la sua personalericerca espressiva che liberai suoi sentimenti per traspor-tarli, poi, in testimonianze vi-suali e, di conseguenza, nelsuo linguaggio.”

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Secondo il nostro redattore Giu-seppe Bastetti, che ha scattato que-sta foto, la neve caduta durante ilperiodo delle feste di Natale ha per-messo di vivere in un Paradisobianco senza ansie e solitudine:chiusi in se stessi ma aperti alla vi-ta. Intorno il silenzio, anzi il suonodel silenzio che non è desolazione, ma il silenzio dell’incantesimo, quasi surreale.

Meno idilliaco lo sguardo del nostro direttore, unadelle tante vittime di quelle giornate di neve eghiaccio, e quindi poco disposta a sognare, ancheperché con la spalla fratturata si fa più fatica a dor-mire, figurarsi a sognare…Avremmo molto da dire anche su come è stata af-frontata “l’emergenza”, che poi emergenza nonera, ma una grande nevicata preannunciata, in unperiodo dell’anno in cui non c’è tanto da stupirsise nevica. La cosa più grave è che, anche a distanza di gior-ni, vi erano tanti marciapiedi e passaggi ingombridi neve, che si sono sgombrati solo quando la ne-ve si è sciolta da sola, “naturellement”. Così, “naturellement”, le persone cadevano.

Una neve da sogno

Una neve da incubo

Segue da pag. 1

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I l diabete colpisce milio-ni di persone in Italia etra queste migliaia di

bambini, affetti da questodisturbo fin dalla nascita ocolpiti nella pubertà. Un pro-blema per le famiglie che sitrovano a dover affrontareuna situazione critica, diffi-cile a volte da gestire. Per ve-nire incontro a queste pro-blematiche è sorta nel 1975l’Associazione Aiuto Giova-ni Diabetici che opera dalsettembre 2001 in via Bez-zecca 3. È qui che incontriamo An-nalisa Martinelli e Carlo Sa-la, rispettivamente direttricee segretario di questo centro,che ci hanno illustrato le at-tività e le finalità che AAGDsi propone. Scopo principa-le è quello di aiutare chi di-rettamente o indirettamenteha a che fare con questa pa-tologia. Ecco allora seguiresia il giovane, indirizzando-lo presso gli ambulatori spe-cializzati nella cura della ma-lattia, sia i genitori aiutando-li ad affrontare gli inevitabi-li problemi che si presenta-no con un aiuto psicologicoeffettuato con sedute e in-contri settimanali con unapsicologa.I sintomi di questa malattianei giovani e giovanissimisono perdita di peso, rallen-tamento della crescita, arsu-ra molto evidente con diure-si continua e anche notturna.Una volta, purtroppo, deli-neatisi questi sintomi la ma-lattia nel giro di tre mesi vie-ne conclamata ed iniziano leterapie. Ad un’alimentazio-ne controllata, ma che in

ogni modo esclude solo al-cuni cibi, va abbinata un’at-tività motoria, passeggiatesoprattutto, e l’assunzione dipastiglie per tenere sottocontrollo i valori glicemici.Questo tipo di diabete infan-tile, rispetto a quello che col-pisce gli individui in etàadulta, purtroppo degenerain moltissimi casi e portainevitabilmente ad essere cu-rato dopo qualche tempo conla somministrazione di insu-lina per via endovena.AAGD si adopera in modomolto attivo nell’aiutare isoggetti di questa malattiacon attività quali gli incontrinei fine settimana dove,mentre i ragazzi sono segui-ti da un medico, i genitori as-sistono a lezioni su comecomportarsi di fronte al dia-bete e attraverso il confron-to tra loro risolvere quei pro-blemi di ordine psicologicoche subentrano nel momen-to in cui si scopre che il pro-prio figlio è vittima di que-sto disturbo, affrontandolocon maggiore consapevolez-za e rimuovendo quei sensidi colpa che inevitabilmenteaffiorano. L’Associazione Aiuto Gio-vani Diabetici, gestita con lequote associative, le dona-zioni di privati, i contributidelle case farmaceutiche e ifondi che gli enti erogano afronte di determinati proget-ti, si occupa anche di finan-ziare borse di studio per imedici che vogliono impara-re a gestire il diabete e di or-ganizzare campi scuola perragazzi. Ragazzi che sonoseguiti fino ai 18 anni, quan-

do dall’assistenza pediatricapassano all’assistenza di ba-se.Un altro problema per i bam-bini diabetici si presenta inetà scolare. È necessario, in-fatti, che in questo momentodi crescita l’alimentazionesia controllata, anche se ibambini sono in grado di ge-stirsi sapendo quali alimentipossono assumere e quali no,ma il problema si pone nelmomento in cui il bambinonecessita di iniezioni. Fortunatamente è stato isti-tuito un servizio gratuito in-fermieristico che si occupadi fare le iniezioni sollevan-do i genitori dall’impegno, avolte gravoso, di recarsi ascuola. Sempre in tema sco-lastico l’Associazione staprogrammando una serie diincontri con gli insegnantiper spiegare come compor-tarsi in presenza di un alun-no diabetico e dare nozionidi base su questa malattia. Un’associazione molto atti-va e molto presente sul terri-torio non solo zonale ma cit-tadino e che segue con com-petenza oltre un migliaio dipazienti alcuni dei quali ar-rivano anche da fuori cittàper curare una malattia chesecondo un recente studio tra20 anni, se non si farà mag-giore prevenzione, vedrà ilnumero dei malati cresceredel 50% rispetto ad oggi.

Sergio Biagini

AAGDvia Bezzecca 3,tel [email protected]. giov. 9.30-12.30

Un aiuto ai giovani diabetici U no spazio originale, colorato, acco-gliente e pensato appositamente per ipiccoli, è il nuovo asilo nido di zona 4.

Nello stabile di via Laura Ciceri Visconti 2,quasi all’angolo con piazzale Martini, da lu-nedì 19 gennaio i piccoli dai tre mesi ai tre an-ni sono i benvenuti in un nuovo luogo di circa300 mq costruito a misura di bambino. Nato grazie al grande lavoro di Giusy Gison-di, giovane e carismatica coordinatrice, l’asilooffre ottime proposte educative e molto altroancora. E’ composto da quattro grandi sale: vio-la, per i più piccoli, verde per i più grandicel-li, arancione in cui si svolgeranno attività dipsicomotricità e che ospiterà i bambini piùgrandi, e azzurra,destinata alla nan-na. Inoltre è pre-sente anche unagrande cucina in-terna che permettedi offrire ai bambi-ni pasti caldi se-condo una dietaequilibrata e moni-torata tenendo con-to degli aspetti nu-tritivi e del gustodei giovani ospiti;tutto preparato ac-curatamente dallacuoca dell’asilo.L’intera struttura èstata appena ristrut-turata in modo taleda essere piacevolee gradevole agli occhi dei bambini e dei lorogenitori e per garantire al meglio la sicurezzae la protezione dei bimbi. Le attività previste per la giornata sono orga-nizzate per fasce d’età secondo il metodo stu-diato da Elinor Goldschmied, psicopedagogi-sta britannica. Oltre ad attività grafico-pittori-che, musicali, di lettura e di gioco sono previ-sti anche particolari giochi come ad esempio“Il cestino dei tesori” che consiste nell’esplo-razione di diversi oggetti di uso comune postiin una cesta per permettere ai bambini di svi-luppare al meglio i sensi. Come ci ha spiegatola gentile Giusy Gisondi grazie al gioco spon-taneo e a quello guidato i bambini sviluppanoil linguaggio, la capacità di problem-solving,la creatività e l’adattamento sociale, per que-sto hanno bisogno di un luogo sicuro e adatto

alle loro esigenze di giovani esploratori. I pic-coli saranno coinvolti in attività di gruppo maanche lasciati liberi di sperimentare da soli levarie attrattive proposte dall’asilo.“Il tappeto volante srl” ha un ottimo team di la-voro composto da una coordinatrice, un’edu-catrice, una cuoca e una pediatra. Il numerodelle educatrici varierà in base al numero diiscrizioni e seguirà sempre il rapporto numeri-co necessario per legge: un’educatrice ogni cin-que bambini fino ad un anno e mezzo di vitapoi una ogni sette bambini. Inoltre le maestredurante tutto l’anno scolastico svolgeranno unaformazione continua attraverso laboratori e cor-si di aggiornamento. Per di più l’asilo si avva-

le anche della collaborazione di un medico pe-diatra che vigilerà sulla salute dei piccoli di me-se in mese e che sarà reperibile tutti i giorni incaso di necessità.La struttura è anche predisposta per serviziobaby parking, affitto sale per feste e corsi. In-somma un luogo polifunzionale ottimo perl’apprendimento e il divertimento dei nostribimbi, facilmente raggiungibile e davvero ori-ginale!!

Simona Brambilla

“Il tappeto volante srl”Via Ciceri Visconti 2 20137 MilanoTel/Fax 025462006 Cell 3475637690

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SALDIDAL 3 GENNAIO 2009

SALDI

Rubrica a cura di Lorenzo Baio

Nella lontana Africa meridionale,come sul davanzale del vicino, oforse anche sul vostro, vi sarà capi-tato di vedere una graziosa piantaerbacea sempreverde che protendelunghi peduncoli simili a zampe diragno con in cima dei piccoli cloni.Questa simpatica creatura si chia-ma clorofito (Chlorophytum sp.), eappartiene ad un genere di erbe dette dagli amici ‘pianta ragno’.Si presenta normalmente come un denso cespo di foglie carno-se, lunghe e strette, ricadente, solitamente color verde chiaro,con striature gialle o bianche a seconda delle varietà. In prima-vera crea lunghi fusti carnosi che portano fiorellini bianchi; al-tri peduncoli portano, come già accennato, nuove piantine chesopravvivono facilmente se arrivano al terreno. E’ una pianta

generalmente immortale, nel senso di moltorustica, ma teme il freddo estremo e in questecondizioni va ricoverata in casa. Ne ho avutogiusto un esempio un mese fa, è bastato che latemperatura si abbassasse da 2°C a 0°C per-ché un vigoroso clorofito morisse in pochigiorni. Attenzione dunque a voi. Come si puòvivere infatti senza…un pianta ragno?

✤ NEVEDIVERSA 2009 L’ultimo week end di febbraio (28 febbraio e

1 marzo) Legambiente organizza semplici e graziosi eventi inmontagna alternativi allo sci: “Tra le nevi del Parco dell’A-damello”, “Sulla scia del lupo” in Valcamonica, “Una duegiorni di grande festa e riflessione per un turismo sosteni-bile sulle montagne bergamasche” a Elusone. Iscrizioni entro il 15 febbraio 2009; per informazioni contatta-re: Lorenzo Baio – 02 87386480; [email protected]

✤ LA PIANTA RAGNO

CURIOSI PER

Il tappeto volante

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Iniziare dicendo che loaspettavamo da 13 anni nonè edificante, ma lo è ancor

meno leggere nei documenti uf-ficiali il perché di questo “ri-tardo”.E’ però istruttivo saperlo, dàproprio l’idea di come funzio-na l’amministrazione della “respublica”.Stavamo scordando però di dir-vi che stiamo parlando del Pia-no di classificazione acustica diMilano, passato a novembre inConsiglio di Zona 4 per le pri-me osservazioni e che è statoinviato per l’esame e l’appro-vazione alla Giunta ed al Con-siglio Comunale. Aggiungiamo che in questopiano tutta la città, isolato perisolato, è stata classificata in 6diverse classi acustiche che pre-vedono limiti diurni e notturniper le emissioni sonore. Prima di entrare più nel meritodel Piano, riportiamo le date ele tappe di questo lungo iter:Nel 1995 viene emanata in Ita-lia la prima legge organica inmateria di rumore, la Legge447. Essa si compone di 17 ar-ticoli e fornisce un quadro di ri-ferimento generale da specifi-care attraverso Decreti Attuati-vi e Leggi Regionali. Ed ecco l’elenco dei Decreti at-tuativi che ne specificano iprincipi generali (e la serie didecreti, ad oggi, non è ancoracompletata): • Decreti del Ministero del-l'Ambiente: dicembre 1996, ot-tobre 1997, marzo 1998, mag-gio 1999, dicembre 1999, no-

vembre 2000, novembre 2001;• Decreti del Presidente delConsiglio dei Ministri: no-vembre 1997, dicembre 1997,marzo 1998, aprile 1999;• Decreti del Presidente dellaRepubblica: dicembre 1997,novembre 1998, novembre1999, aprile 2001, marzo 2004.La Legge Quadro prevede an-che una serie di adempimenti incapo a regioni e comuni, per cuisono stati emanati disposizioniregionali e provvedimenti co-munali, dando origine ad unquadro normativo spesso con-traddittorio e di difficile appli-cazione.La Legge Regionale della Lom-bardia - Legge n° 13 “Normein materia di inquinamento acu-stico” - è stata emanata nell’a-gosto 2001 e detta i criteri ge-nerali per la ClassificazioneAcustica del Territorio e per de-finirne le procedure di appro-vazione. Altri criteri tecnici so-no stati approvati nel luglio2002 dalla Giunta Regionale.A Milano poi è successo que-sto: il Comune di Milano, neldicembre 2000 con delibera diGiunta ha affidato all’AgenziaMobilità e Ambiente la reda-zione della Classificazione delTerritorio Comunale in ZoneAcusticamente Omogenee. Ilprimo incarico si è conclusocon la consegna, in data 27 set-tembre 2002, degli elaborati econ la comunicazione dell’av-venuta conclusione dei lavori,in data 3 ottobre 2002. A que-ste comunicazioni è seguita larichiesta, nel novembre 2002

da parte del Settore Ambienteed Energia di provvedere ad ag-giornare il Piano in base alladelibera di Giunta della Regio-ne Lombardia luglio 2002.Nel febbraio 2004 si ha quindila versione riveduta ed aggior-nata della Classificazione Acu-stica.Nuova edizione, nel quarto tri-mestre 2004, un proprio nuovoaggiornamento, necessario alfine di recepire quanto previstonel Decreto del Presidente del-la Repubblica del 2004, recan-te le disposizioni per il conte-nimento e la prevenzione del-l’inquinamento acustico deri-vante dal traffico veicolare.E’ stato poi costituito, presso il

Settore Ambiente ed Energia,un Gruppo Intersettoriale con ilcompito di pervenire ad unaproposta di ClassificazioneAcustica conclusiva e condivi-sa da tutti i Settori comunali in-teressati. Di tale Gruppo hannofatto parte, oltre all’AgenziaMobilità e Ambiente, i rappre-sentanti dei seguenti Settori co-munali: Avvocatura Comunale,Demanio e Patrimonio, StradeParcheggi e Segnaletica, Com-mercio ed Artigianato, Pianifi-cazione Urbanistica Generale,Decentramento e Autorizzazio-ni, Trasporti e Mobilità. L’atti-vità del Gruppo, dopo una seriedi incontri, si è conclusa con laconsegna di una serie di osser-

vazioni che sono state recepitein un documento finale che èstato presentato come propostadi deliberazione di ConsiglioComunale il giorno l’11 gen-naio 2006, che non è mai statoadottato.L’ultimo documento è l’ag-giornamento del documento del2005, e recepisce le principalitrasformazioni urbanistiche dicui è oggetto Milano nell’ulti-mo periodo.

Che qualcosa non funzioni adovere, pare evidente….

Ritornando alla presentazionedel Piano in Zona, alla presen-za della dottoressa AnnalisaGussoni, Direttore del SettoreAttuazione Politiche Ambien-tali del Comune di Milano, so-no stati esposti i contenuti ge-nerali e la classificazione (dal-la classe I che riguarda areeparticolarmente protette - ospe-daliere, scolastiche, aree desti-nate al riposo e allo svago, areeresidenziali, rurali, aree di par-ticolare interesse urbanistico,parchi pubblici, etc.-, alla clas-se VI che comprende le areeesclusivamente industriali e

prive di insediamenti abitativi)e sono state mostrate le tavolerelative alla zona 4. Ne mo-striamo una, per dare un colpod’occhio sulla classificazione.Nella discussione in Consigliodi zona e nella delibera appro-vata, la principale considera-zione è stata che “gran parte de-gli isolati e interi quartieri del-la Zona 4 sono posti in ClasseIV. Se effettivamente ci trovia-mo di fronte ad “aree urbane in-teressate da intenso traffico vei-colare, con alta densità di po-polazione e elevata presenza diattività commerciali e uffici”,rimane però da constatare ama-ramente come siano quasi deltutto assenti aree che abbiano irequisiti per essere poste inClasse II.” Si auspica altresìche “durante la fase di predi-sposizione dei Piani di Risana-mento Acustico lo sforzo perprogrammare e pianificare in-terventi e misure di tutela e ri-duzione dell’inquinamentoacustico dovrà essere molto in-cisivo per migliorare la qualitàdella vita in quartieri a tutti glieffetti residenziali.”

Stefania Aleni

E tu di che classe acustica sei?Ripercorriamo le tappe che hanno portato al Piano di classificazione acustica di Milano

e riportiamo le prime osservazioni del Consiglio di zona 4

CLASSIFICAZIONE ACUSTICAClasse I : aree particolarmente protetteClasse II : aree destinate ad uso prevalentemente residenzialeClasse III : aree di tipo mistoClasse IV : aree di intensa attività umanaClasse V : aree prevalentemente industrialiClasse VI : aree esclusivamente industrialiRete ferroviaria

Una tavola della zona 4

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GIALLOQUATTRO/12

T uo figlio ha rimediatouna pagella che sembral’Ossario di Redipuglie.

Naturalmente la tua quasi ex mo-glie dice che è colpa tua, che seiun padre assente eccetera, ed ècon questi pensieri che devi but-tarti in una serata di gelo che nonpromette niente di buono. Gli al-tri due sono rilassati, beati loro.In capo a pochi minuti potreb-bero trovarsi nella più pericolo-sa delle situazioni mai vissuta,ma non sembrano renderseneconto, e chiacchierano. Parlanodi Montalbano. Ti sforzi di nonascoltare. Certo, pensi, è il menoinguardabile dei poliziotti tele-visivi. Gli invidi la casa sul ma-re, e quel capolavoro di fidan-zata che si ritrova, miseria porcadove le tengono le donne così;cioè sono riusciti a distrarti. Liguardi malissimo. Questa voltanon si tratta dello spacciatore dascaraventare a gambe larghecontro un muro, ma di un assas-sino armato che non ha nessunavoglia di farsi prendere. Stascappando. Lei l’aveva lasciato,lui l’ha perseguitata, e massa-crata di botte, e violentata, ri-mediando la pacca sulla spalladella nostra giustizia buonista,che manda liberi fior di terroristicondannati all’ergastolo, figu-rarsi i maschi dall’orgoglio fe-rito che insomma, almeno peratavismo, qualche ragione po-trebbero anche averla con questezozze di donne che non sannostare al loro posto. Dentro però èfinito ugualmente: una rapina amano armata dopo l’altra, più un

altro stupro,pene da rideree attenuanti esconti e arrestidomiciliari, etutto lo stupi-dario di chi fale leggi unitocon lo stupida-rio di chi le ap-

plica. Era ancora ai domiciliariquando l’ha cercata e l’ha ucci-sa. “Povero a chi capita” dicevatua nonna, che nella giustizia de-gli uomini non aveva mai avutofiducia, e, nonostante il rosarioquotidiano, nutriva dubbi anchesu quella di Dio, dopo che i co-munisti di Tito le avevano por-tato via la casa, in Istria, e l’I-stria stessa, e il marito, buttatoagonizzante in una foiba. L’hauccisa e adesso sta scappando,sicuramente è ancora armato. Hapreso la via di Genova, sulle suetracce aveva almeno un paio dipantere al comando di Stiacci-ni, ma chissà che fine hanno fat-to. Sei tu a intercettarlo con latua Punto scassata, grazie a unasegnalazione arrivata da un au-togrill. Ha lasciato l’automobilenel parcheggio ed è sparito den-tro. Hai con te Fara e Guzzar-della, che fra loro non si posso-no soffrire. Guzzardella è geloso,dacché Fara è entrato in squadranon è più lui. Con Fara vi cono-scete da bambini, siete in confi-denza, ti dà del tu, e per Guz-zardella, che s’era sempre atteg-giato a tuo vice, sono stilettate.Non si possono soffrire, machiacchierano da snervarti. An-cora di Montalbano, accidentianche a lui. Certo, quella sua fi-danzata, incontrarla una donnacosì; cioè no, non incontrarla ebasta: incontrarla e vedertelasciogliere davanti, Paolo Gual-tieri vivevo aspettandoti. Pro-prio. Un bel pensiero per tener-ti compagnia mentre stai per af-frontare un assassino. Devi con-

centrarti. Studi il posto e prepa-ri l’agguato, nel parcheggio de-serto di nottata nebbiosa. Torne-rà all’automobile, ti dici. L’au-togrill è un colabrodo, ci sonouscite di servizio dappertutto.Non vuoi dividere le forze, sereagisce non puoi esporre i tuoiall’uno contro uno. Pensi che tifregherà. Stai ancora ispezio-nando un’uscita posteriore,quando Guzzardella agita unbraccio, segno che l’ha visto. In-

fatti esce, all’apparenza tran-quillo, un sacchetto in una manoe l’altra mano in tasca. I tuoi san-no cosa devono fare. Ti affretti,lo punti, quasi lo rincorri. Lo ur-terai con una spallata, lui si fer-merà, allora Fara lo prenderà dadietro e Guzzardella gli metteràai polsi le manette. Sembra fa-cile. Ma quello è un toro, ed è ildoppio di te, urtare lo urti, ma ècome dare nel marmo, lui non sisposta di un centimetro, tu voliaddosso a un cestino dei rifiuti.Fara è veloce, lo afferra da die-tro, e di colpo sembra di essere aun rodeo. Il metro e ottanta epassa di Fara finisce sollevato,e sollevato, e sollevato ancora.Guzzardella si fa sotto, e subito

un calcio gli calca indietro i vo-lumi della notevole pancia. Fara,che non molla la presa, viene an-cora proiettato in alto. Ti avvi-cini e ti arrivano una testata sulnaso e un calcio in pieno tora-ce. Una fitta da spasimo ti tra-passa il cervello. Guzzardella sirialza a fatica, questa volta uncalcio gli arriva in piena faccia.Fara decide di cambiare strate-gia, lascia la presa e riesce a tor-cergli un braccio e a girarlo.

Adesso l’ha di fronte, come pia-ce a lui, ma subito incassa unatestata che gli spacca le labbra.Fara non è più un ragazzo, ma saessere un osso durissimo, e in ca-po a pochi secondi l’uomo devefare i conti con le mazze ferratedei suoi pugni. Una grandinata,quando di solito a Fara ne basta-no due per atterrare chiunque.Già saranno quindici, già arriva-no a venti, e quello né cade néscappa e né niente, anzi cerca dimettere la mano in tasca. Ci sia-mo, ti dici, e ti fai sotto per tor-cergli il polso. Ma i pugni di Fa-ra sortiscono l’effetto dovuto:crolla. Lo ammanettate con lemani dietro la schiena, ma luimacché, anche quando cercate di

portarlo verso l’automobile scal-cia e affonda testate dappertutto.Fara incassa un calcio in uno stin-co che lo fa ruzzolare. Si rialza, eallora ti viene la paura, perchéquando comincia a pestare è dif-ficile fermarlo. In capo a due mi-nuti, infatti, all’uomo è passatala voglia. I sedili della Punto sitingono del sangue di tutti, unmattatoio. In tasca ha davverouna pistola. E’ la Beretta 1935calibro 7,65 con cui ha ucciso lei,

quasi un ferro vecchio, nelle suegrandi mani doveva sembrare unacaramella di liquirizia, ma lustrae lubrificata come ne hai vistepoche. Strada facendo ricomin-cia a dimenarsi. Ha vicino Guz-zardella, che le ha prese sode edè molto provato. “Se non la smet-te spaccagli il naso” dice Fara,che è alla guida e si tampona ilsangue dalle labbra. “Gliel’haigià spaccato tu” replica Guzzar-della. Quello cerca di alzarsi, ciriesce, fa leva con la schiena con-tro il tetto, Fara se lo sente sullatesta, sbanda. Prendi la Berettatanto ben lubrificata, ti giri e glie-la sbatti fra i denti finché non sirisiede. Mai incontrato prima unanimale del genere. L’indomani

mattina, in ufficio, Magri gongo-la. “Paolino, tre contro uno, e leavete prese di santa ragione” can-ticchia a tempo di rap, come direche i figli, quando ci si mettono,ti aggiornano di brutto. In effettila notte è finita al Pronto Soc-corso, e Fara e Guzzardella han-no chiesto visita. Tu cammini conil respiro accorciato da due co-stole rotte che ti fanno spasimare,né puoi metterti a letto perché tisentiresti peggio. Il capo ti guar-da il naso gonfio e tentenna la te-sta. “Gualtieri, Gualtieri, già s’èfatto vivo l’avvocato, e dice chequello lo avete pestato senza mo-tivo, ci denuncia per violenza elesioni e chissà che altro, vedraicon la Procura che casino verràfuori. Ma è mai possibile che nonriesci a prendere nessuno senzamandarlo all’ospedale? Ti rendiconto della pubblicità che ci fac-ciamo? La stampa, dico, queiporci disgraziati dei comunisti!”sospira senza speranza. “A sa-perlo prima che era Madre Tere-sa di Calcutta travestita da Tysonlasciavo perdere” sussurri con lapoca voce che il dolore ti per-mette. In corridoio incroci Betty,lo sguardo azzurro sonnacchio-so e malandrino, e il suo grande eappetitoso e marmoreo sedereevidenziato dall’uniforme. Ti ac-carezza le guance, gli occhi che ledicono O mio eroe. “Sei il me-glio, a quel fesso di Stiaccini erascappato” ti mormora stringen-doti un braccio. E’ innamoratapersa di te, perciò quel che dicenon tanto vale, ma fa ugualmen-te piacere, anche se il suo conti-nuo esibirti come un trofeo ti im-barazza, tu per le tue faccendetecnico-pratico-erotiche eri sem-pre stato molto discreto. Si ac-costa per baciarti, così si appog-gia alle costole rotte. Ti scappaun urlo che sembri Tarzan. “Ec-co, basta che una donna gli vadavicino e guarda cosa succede: lodico sempre io che quello è fro-cio” sibila soddisfatto Magri, cheha assistito alla scena, e che suBetty aveva fatto un pensiero.

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P roseguo l'esplorazione diquanto si trova ai confini del-la zona 4 esaminando una

chiesa a pochi metri dall'Arco di Por-ta Romana, Sant'Andrea. Va detto subito che la dedicazionedella chiesa ci comunica una partedella sua storia: la parrocchia si chia-ma infatti San Rocco in Sant'Andrea,e fa riferimento alla vecchia chiesa diSan Rocco, che sorgeva poco lonta-no. Questo edificio, infatti, era origi-nariamente ubicato all'interno delle

mura spagnole, al termine del corsodi Porta Romana, quasi sotto i ba-stioni, e divenne parrocchia nel 1616sotto San Carlo Borromeo; essa fuperò soppressa nel 1786 e la chiesafu in seguito distrutta. La nuova par-rocchia, che ereditò il nome di SanRocco, fu allora ricostituita il 19 apri-le 1791, mentre la data di costruzio-ne dell'edificio risaliva probabilmen-te al 1677. Edificata per volontà di

due nobili milanesi in memoria dicinque sacerdoti e dei morti di pestedel 1630, essa prospettava sull'attua-le viale Sabotino all'imbocco dell'at-tuale via Agnesi (il che spiega lo stra-no slargo triangolare tuttora visibilesul viale), e delimitava il foppone diSan Rocco (o cimitero di Porta Ro-mana). La chiesa era dedicata ai San-ti Aquilino, Carlo e Rocco, e proprioa quest'ultimo santo era stato affida-to il compito d'impedire l'ingressodella peste: per questo motivo era sta-

to affrescato insieme a San Sebastia-no nel portichetto di facciata. Alle spalle si estendeva un cimiteroquadrangolare, il "Foppone" di Por-ta Romana, che arrivava fino all'at-tuale edificio di via Crema ed allospartitraffico antistante, tanto che an-cora negli scorsi anni '60, durante unoscavo, vennero alla luce alcune ossadi defunti. Il cimitero, da cui l'interoquartiere prese il nome, ormai de-

sueto, di "fopponi-no" fu consacratonel 1786 e chiusonel 1826, poi ri-aperto e chiuso de-finitivamente nel1870; nel 1879 es-so ospitò la gara ditiro al bersaglio or-ganizzata in aiutodei paesi inondatidal Po. L'anno suc-cessivo venne ven-duto e frazionatonelle vie Agnesi,Crema e GiulioRomano, trasfor-mandosi così, dopola raccolta delle spoglie, in una dis-tesa di campi, fino a quando non fuinserito nel Piano Regolatore di Ce-sare Beruto, e venne costruita la nuo-va chiesa, ossia l'edificio attuale. Lavecchia chiesa invece sopravvisse,seppure trasformata in autorimessa,fino agli anni successivi alla secon-da guerra mondiale, nei quali fu de-molita. Va ricordato che dal campa-nile della vecchia chiesa, durante le5 Giornate, gli insorti suonarono amartello le campane per aizzare il po-polo alla rivolta, mentre dalle casci-ne adiacenti scariche di fucile parti-vano verso gli austriaci appostati sulbastione. Venendo allora all'attuale costruzio-ne, la prima pietra fu posta nel 1900,sotto la direzione del progettista, l'in-gegner Cesare Nava. Dopo un paiod'anni l’edificio fu portato quasi acompimento, e la consacrazione av-venne nel 1904, ad opera del Cardi-nal Ferrari, allora Arcivescovo di Mi-lano, per quanto mancassero ancorala pavimentazione, la facciata, il cam-panile, gli arredi fissi: si poteva ce-lebrare e pian piano quanto mancavapoteva essere aggiunto man mano

che si fossero re-si disponibili ifondi. Il campa-nile, ad esempio,fu aggiunto nel1914 su progettodi Eugenio Cre-spi. Per quanto ri-guarda la faccia-ta, essa fu com-piuta nel 1987,come riportatosulla lapide inessa inserita, eseguì il disegnooriginario; altrilavori erano però

continuati a più riprese nel periodointercorrente: ad esempio la pavi-mentazione del presbiterio venne ri-fatta nel 1980 (in marmo Botticino eNero Occhiolino) e nel 1982 vennerivista la copertura in coppi del tetto. La fabbrica di questa chiesa ha dun-que attraversato il periodo critico in

cui l’approccio formale al progettodella chiesa è radicalmente cambia-to, con l’accettazione del modellosancito negli anni Sessanta dal Con-cilio Vaticano II, e resta come esem-pio di chiesa contemporanea realiz-zata secondo i canoni preconciliari. Prima di chiudere l'excursus storicovale la pena di ricordare almeno duedelle figure transitate da questa par-rocchia: la prima è quella di Monsi-gnor Luigi Pessina, prete in questaparrocchia per circa 55 anni, primacome coadiutore dell'oratorio e poicome parroco, che diede una forteimpronta al modello educativo di unambiente da cui sarebbero poi uscitetante figure professionali in vari cam-pi. La seconda persona da ricordareè Sua Eccellenza Monsignor Giaco-mo Biffi, Arcivescovo Emerito di Bo-logna, che a Sant'Andrea fu parrocoper diversi anni. Nel prossimo articolo ci occuperemodelle numerose opere d'arte custodi-te in questa chiesa.

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La Chiesa di Sant'Andrea (parte I)A cura della Fondazione Milano Policroma - Testo e fotografie di Riccardo Tammaro

Riguardo alla discussione sul cosiddetto “testamento biologico”, iniziata da po-co nella Commissione Sanità del Senato, l’On. Rocco Buttiglione giudica come“un testo che deve essere migliorato” il disegno di legge della maggioranza sultestamento biologico. “Quello di Raffaele Calabrò (PDL) – ha affermato Butti-glione in una nota - è un buon testo ed una buona base di dis-cussione, soprattutto per ciò che riguarda la chiara distinzio-ne fra le disposizioni anticipate di trattamento e l'eutana-sia. Se qualcuno voleva usare questa legge come un ca-vallo di Troia per far passare l'eutanasia (e qualcuno vo-leva farlo) sarà sicuramente rimasto deluso”. L'UDC pro-porrà “almeno tre emendamenti importanti” che, ha spie-gato Buttiglione, sono ragionevoli e che non vanno con-tro il diritto alla vita e su cui si potrà costruire un ampio ac-

cordo per fare una buonalegge. In particolare, il pri-mo emendamento riguarderà ilnodo della nutrizione artificiale, prevedendoun ‘no’ alla sospensione della nutrizione arti-ficiale ma un ‘sì’ alla possibilità di rifiutare l'im-pianto del sondino. Infatti, ha commentato,“è difficile negare che l'atto con il quale si in-serisce un'apparecchiatura nel corpo di unapersona non sia un atto terapeutico e, cometale, che può essere rifiutato dal paziente”. Ilsecondo emendamento, ha proseguito, “sta-bilisce che il paziente ha diritto ad essere pro-tetto contro il dolore, e se la terapia contro ildolore ha come effetto non voluto, anche seprevedibile, la morte del paziente, egual-mente il medico ha il dovere di procedere contale terapia”. Questo, ha sottolineato Butti-

glione, indebolirebbe moltissimo la domanda di eutanasia nella nostra società,perché ciò di cui si ha più paura è proprio morire o veder morire nel dolore sen-za poter fare nulla”. Il terzo emendamento stabilirà invece che il paziente hadiritto a rifiutare, nell'ambito della Dichiarazione anticipata di trattamento, “te-rapie straordinarie, ovvero – ha concluso Buttiglione - terapie particolarmenteinvasive ma che non danno prospettive di concreto miglioramento”.

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“La FORZA della VITA nella SOFFERENZA”

P resente da meno di due anni all’internodell’Istituto comprensivo formato dallescuole primarie di via Meleri e via De-

corati (in fase di ristrutturazione come edi-ficio) e dalla secondaria di primo gra-do ad indirizzo musicale di via Dal-mazia 4, l’Associazione Cultura-le e Sportiva Dilettantistica“Francesco d’Assisi” ha già alsuo attivo molte attività, emolti progetti sono in can-tiere. Ne parliamo con ilPresidente Luigi Costanzoche è venuto a trovarcinella sede di QUATTROper far conoscere ancheal di fuori delle mura sco-lastiche le loro attività afavore dei giovani alunni.“L’idea della Associazio-ne nasce da un gruppo digenitori che nel 2006 hafatto un sondaggio per sa-pere quali erano le esigenzepiù sentite dalle famiglie. Èvenuto fuori che c’era una ri-chiesta di attività sportive oltrel’orario scolastico per permettereagli allievi di fare attività nella lorostessa scuola. Abbiamo così fondato l’associazione, senzafini di lucro, di volontariato puro, con regola-re statuto.”

Chi sono i soci?“Ci sono i genitori, ma anche molti insegnan-ti e personale ATA; siamo soddisfatti perché fradi noi c’è molta armonia, e in generale nellascuola, anche con il dirigente scolastico, il prof.Maurizio Carnovali.”

Quali sono allora le vostre attività?“L’attività principale è quella sportiva, con 200

ragazzi che frequentano i corsi monosettima-nali di basket, ginnastica artistica, atletica, babygym, karate e danza moderna.

Abbiamo anche avuto una richiesta di un cor-so di baby gym di 30 genitori di bambi-

ni delle materne. I nostri sono corsipropedeutici, non facciamo attivi-

tà agonistica; siamo comunqueregistrati al CONI e affiliati al-la UISP. Fra l’altro, fra gliistruttori abbiamo persinouna campionessa italiana dieducazione artistica.“

Altre attività?“Abbiamo corsi di inglese,corsi musicali di chitarra epianoforte, vorremmo pro-muovere anche attività peradulti. Abbiamo poi incantiere un progetto cui te-niamo molto, la Straforlani-

ni, corsa nel quartiere in col-laborazione con la parroc-

chia, il Comitato di quartiere,l’associazione Forlanini-Mon-

luè. Ma di questa ne vorrei ri-parlare quando sarà definita com-

pletamente.”

Come vi sostenete?“Con le quote associative e le quote dei corsi,che sono comunque basse perché suddivise framolti iscritti, quello che ci rimane lo doniamoalla scuola sotto forma di attrezzature, ad esem-pio per la palestra, o per altre attività.”

Una scuola fortunata allora…..“Sì, lo siamo, ed i risultati si vedono.”Complimenti allora, e arrivederci per la Stra-forlanini.

Stefania Aleni

“Francesco d’Assisi”: un’Associazione che fa bene alla scuola

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L’isola di QUATTROA cura della Redazione giovani - Blog: isoladiquattro.wordpress.com

L’INTERVISTADi precariato e mobbing si parla e siscrive: che cosa offre il tuo libro rispettoalle altre pubblicazioni in merito?Il mio libro non è un trattato scientificoe neanche un manuale d’uso sul feno-meno del mobbing e del precariato, èsoltanto la condivisione di un’esperien-za. Descrivo dinamiche lavorative di unufficio in una grande Azienda con lebassezze, le lotte per primeggiare e i va-ri atteggiamenti tipici di questi ambien-ti “malati”. Molti lettori mi hanno con-fermato di immedesimarsi nei perso-naggi della storia trovandosi ad aver vis-suto esperienze simili sia come vittimeche anche come carnefici.

Questo libro è uno sfogo o è il tentati-vo di mettere in guardia altri ragazzicome te?Ho scritto questo libro per puro caso.Avevo lasciato quel posto di lavoro e inme era rimasta tanta amarezza. All’ini-zio non mi ero neanche resa conto benedi quello che mi era successo e il perchémi ero trovata in mezzo a quella guerrache non aveva nessunsenso. Ho iniziato a scri-vere di notte, quasi pertenere un diario, persfogarmi. Scrivere perme è sempre stato unhobby personale, miaiuta a tirare fuori tuttequelle cose che a paro-le non riesco a dire. Epoi tiene vivi i ricordi,sia belli che brutti.

Ci possono essere deilati positivi nella fles-sibilità?Flessibilità vuol direprecarietà e non sololavorativa ma anche per lavita privata. Avere un lavoro flessibilesignifica non avere la possibilità di ri-chiedere un mutuo o un qualsiasi tipo difinanziamento, significa avere semprel’angoscia del contratto che sta per sca-dere, non avere nessun punto fermo perpoter realizzare i propri sogni senza es-sere pervasi dall’ansia. L’ unica nota po-sitiva potrebbe essere quella che in qual-che modo il lavoro nero è stato almenoparzialmente debellato, anche se esisto-no tipologie contrattuali che possono es-sere considerate “nero” legalizzato in

quanto non danno nessuna garanzia evengono usate in maniera impropria.

Una testimonianza diretta come la tua,può avere un ruolo politico?Alcuni giovani hanno scritto libri suquesti argomenti e la mia testimonian-

za si aggiunge al disagio di al-tri. Se se ne parla, vuoldire che il problema èreale e la comunicazio-ne è la base da cui par-tire per poterlo risolve-re. Nel mio piccolo, hoinviato il libro a perso-nalità della cultura e del-la politica, ricevendoneun solo, qualificato ri-scontro (da Walter Vel-troni, ndr).

Nel tuo blog si trova uncommento non moltosimpatico forse da partedi un tuo ex collega di la-voro. Hai usato nomi di

personaggi e azienda reali?No, i nomi sono stati cambiati, ma sonosicura che chi di loro l’ha letto si sia ri-conosciuto a pieno nelle descrizioni. Inuna libreria proprio accanto a quella So-cietà, il libro è andato a ruba: lo dico conuna velata e perfida soddisfazione!!

Che consigli ti sentiresti di dare a chivive il mobbing sul lavoro? Lottare oarrendersi?Dipende dalla propria situazione, ma peraffrontare una situazione di mobbing ci

vuole molto coraggio anche perchè nonè semplice dimostrare di esserene vitti-ma. Il mio consiglio è di combattere perfar valere i propri diritti, cercando di nonfarsi sopraffare dalla negatività della si-tuazione e chiedendo aiuto ai sindacatie alle associazioni.

Parliamo di Roberta scrittrice: comesei arrivata alla pubblicazione?E' stato tutto molto spontaneo: ho fattoleggere il manoscritto a mio padre e luimi ha aiutato a sistemarlo, proponendo-mi di farlo diventare un libro. Comin-ciai ad inviarne copie ad alcune case edi-trici e con sorpresa ricevetti diverse pro-poste di pubblicazione.

Hai intenzione di intraprendere unacarriera editoriale? Ancora non ho le idee molto chiare suquesto argomento, anche se in realtà hoiniziato a scrivere già qualcosa. Certoche se la fonte dell’ispirazione dovesseessere ancora un’esperienza così trau-matica, forse è meglio non scrivere più.Scherzo!

Domanda di rito ai nostri giovani esor-dienti: consigli agli scrittori in erba?Io consiglierei di scrivere senza preoc-cuparsi troppo della forma, ma inizian-do a raccontare i contenuti. Una volta fi-nito il racconto si è solo all’inizio del-l’avventura, perché bisogna sistemarlo:leggerlo e rileggerlo per correggere, ta-gliare o aggiungere dettagli.E' importante inviarlo senza timore: leproposte potrebbero arrivare.

“Al diavolo piace il calcio”: ordinario precariato e mobbing senza scuse

“Mobbing” e “precario” sono due termini entrati a far parte del vocabolario corrente. Se sul primo, parola con cui si intendono violenze psicologiche da parte di superiori o colleghi nei con-fronti di un lavoratore, ancora si ha qualche difficoltà forse a causa della sua difficile definizione, sul secondo non ci sono dubbi: il precario è un lavoratore instabile, spesso sfruttato e per lamaggior parte della volte giovane. Questo mese l'Isola di Quattro vi porta a conoscere Roberta Palma, 30 anni, romana, che ha voluto trasformare la sua esperienza da precaria vessata dalmobbing in un libro autobiografico, “Al diavolo piace il calcio”. Un esordio letterario con la casa editrice SBC di Roma, che apre una nuova finestra su questo tema. Abbiamo anche volutodare voce ai ragazzi della nostra zona proprio su questo tema così importante, che riguarda certo le nuove generazioni ma, a ben vedere, non solo loro. Buona lettura!

Federica Giordani

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lunedì 9 febbraio – ore 21

Il CIRCOLO FOTOGRAFICO DESIANO presenta

CENTRALI IDROELETTRICHE DELL’ADDAIL ROMANICO IN BRIANZA

Lavori di gruppo realizzati con fotografie in bianco e nero

lunedì 16 febbraio – ore 21ALBERTO LO VETERE

presenta

L’AMERICA, L’ALTRA AMERICAFotografie in bianco e nero e a colori

LE OPINIONI DEI RAGAZZI DI ZONA 4Alcuni ragazzi della nostra zona hanno risposto alla domanda:“Precariato: ha solo una connotazione negativa o è sinonimo diflessibilità e maggior professionalizzazione?”

1 Alessandra 23 anni studentessa e stagistaHo fatto lavori a progetto, in un call center, fi-nito il progetto si va a casa, è precariato puro.Un lavoro stabile dà sicurezza personale al dilà della decisone di sposarsi e mettere su fami-glia.

2 Chiara 22 anni , studentessa Ha solo una connotazione negativa, non l’homai vissuto ma il fatto che una persona cerchilavoro significa che ha bisogno di stabilità esoldi, il precariato è una situazione in bilico.Spero che il mio futuro non sia da precaria.

3 Sara 27 anni, studentessa Può avere anche una connotazione positiva per-ché è cambiata la mentalità delle persone.

4. Matteo 26 anni, ricercatorePotrebbe essere positivo ma al momento è ne-gativo: potrebbe significare più possibilità diaccesso al mondo del lavoro per le nuove ge-nerazioni, ma al momento la struttura è troppofossilizzata. Dovrebbero cambiare la mentalitàe l’assetto socio-politico.

5 Andrea 23 anni, studente, insegnante di chi-tarra Studio Lettere non vedo molte prospettive roseeper me. La struttura generale del mondo del la-voro dovrebbe essere più a misura di giovane.

6 Davide 22 anni, studente e lavoratore sal-tuario Un giovane che ha bisogno di un lavoro non sifa problemi ad accettare un contratto a tempodeterminato, però la flessibilità del lavoro nonè qualcosa che noi cerchiamo.

7 Luana 20 anni studentessa, lavora come mae-stra nei pre-scuola con contratti a progetto Ha una connotazione negativa perché non con-sente di fare progetti, ma è anche positivo per-ché permette ai giovani di fare pratica in diversicampi. Ha connotazione negativa per chi si de-ve mantenere.

8. Francesco 20 anni studente Trovare una sfumatura positiva è dura. Preca-riato ed eccellenza sul lavoro sono due cose di-verse. Sembra un po’ uno sfruttamento. E’con-tro i diritti conquistati in passato in campo la-vorativo.

Al diavolo piace il calcio, la Roma, Francesco Totti e il To-tocalcio: il diavolo lavora alla Tradex Lt.Capita, a volte, camminando per strada, di alzare lo sguardo evedere dentro le vetrate di alcuni palazzoni, lunghe file di neonche si ripetono uguali dal primo all’ultimo piano e che illumi-nano tanti piccoli “omini” ricurvi davanti ad un monitor o checorrono da una scrivania all’altra. Quasi un mondo a parte.Per Roberta Palma, questo mondo è stato vita “reale” per 8mesi e mezzo; con questo libro, scritto in modo semplice eapparentemente sereno, ha cercato di esorcizzare un’espe-rienza nata come un paradiso e trasformatasi in un inferno.Precaria da sempre, disoccupata di tre mesi in tre mesi, Ro-berta, trentenne, come molti, si era affidata ad una agenzia in-terinale, con la speranza di trovare un posto di lavoro sicuro,fisso, stabile.Piena di fiducia, volontà e con il sogno che fosse finalmentela volta buona, l’ultima porta da sfondare per vivere una vi-ta “normale”, si tuffa nell’esperienza di una società di servi-zi assicurativi, con la promessa di un ambiente di lavoro se-

reno, in cui non sono ammesse discriminazioni o sfruttamenti.Una settimana di prova, i fatidici tre mesi, poi forse altri tree, se va tutto bene, l’assunzione. Giorno per giorno, però, Roberta si ritrova in un ambiente chesi dimostra tutt’altro che sereno, tra atteggiamenti infantili emaschilisti, invidie e vendette incrociate, dove la mortifica-zione è all’ordine del giorno: con l’angoscia di poter perdereil lavoro, la protagonista-autrice paradossalmente combatte espera di mantenere il posto in un mondo che le sta lentamen-te distruggendo la vita privata e l’autostima, un mondo in cuiil “precario” di turno è l’ultimo gradino della scala sociale eil primo capro espiatorio.

Roberta PalmaAl diavolo piace il calcio. Una storia vera di mobbing e precariatoSBC Edizioni, pp. 142, euro 13,00

Simone Paloni

LA RECENSIONE

a cura di Francesca Barocco e Simona Brambilla

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L e definizioni ed il loro signi-ficato sono importanti in par-ticolare quando si rivolgono

ad una utenza debole come in questo caso; inoltrela traduzione letterali dall’inglese, co-me spesso capita, ha un significatopiù ampio e meno esplicativo. Usia-mo quindi la defini-zione Carta Acquistiche definisce meglio la sua funzio-ne primaria.Da quando se ne ècominciato a parlare,in occasione della fi-nanziaria 2008 , l’i-niziativa ha sollevatodiscussioni politiche,etiche, storiche e so-ciologiche.La carta ha fatto il suo debutto ope-rativo il primo dicembre 2008 con laprevisione, da parte del ministro Tre-monti, di un milione e trecentomilabeneficiari. Secondo dati INPS al15/1/2009 le carte distribuite sonostate circa 600.000 e le attivate400.000, di cui circa il 27% “vuote”cioè prive dell’accredito di 40 euromensili.Fra l’altro la carta è stata accusata dinon tener conto del diverso potered’acquisto da Regione a Regione percui l’80% delle carte risultano ero-gate al Centro Sud con il rapporto di1 su 52 abitanti, mentre al Nord è di1 su 434. Da qui la proposta di dareai Comuni le risorse e quindi la ge-stione degli elenchi.Insomma un’iniziativa forse populi-sta, certo non risolutrice ma comun-que apprezzabile, che sta sollevandoil solito polverone mediatico italianoin cui non si riescono ad intravederei confini tra la realtà e il reality.La carta, che con modalità diverse,ma sempre basandosi su un sistemadi documentazione elettronica, è invigore negli USA, in Gran Bretagna,in Polonia e in Olanda, è contestatada chi la ritiene una patente classistadi povertà e da chi avrebbe preferitoche le somme fossero erogate trami-te pensioni e stipendi . Tutti punti divista rispettabili ma proprio per cer-care di capirne di più e soprattutto percalare il problema della Carta Ac-quisti nella realtà di zona 4, abbiamocontattato il Consiglio di Zona ed iresponsabili di due importanti CentriCommerciali: la IperCoop di vialeUmbria e la Esselunga di piazzaleOvidio.

Al Consiglio di Zona abbiamo chie-sto quale è la situazione della nostrazona per quanto riguarda il numero

della carte erogate e quindi attivate.“Non ci è possibile dare un dato ma-tematico riferito al nostro territorio –ci hanno risposto - in quanto la ge-stione della Carta Acquisti non com-pete nè alla zona nè al Comune di Mi-lano.Si può solo ricavare un dato molto

approssimativo, ba-sandoci sul numero ri-chiesto di attestatiISEE (Indicatore dellasituazione economicaequivalente e cioè lostrumento che permet-te di misurare la con-dizione economicadelle famiglie italiane)che, d’altra parte, nonvengono rilasciati soloper ottenere la Carta

Acquisti.Possiamo comunque valutare in unacinquantina le domande di informa-zione che ci sono pervenute diretta-mente, tutte da parte di utenti ultrasessantacinquenni indigenti, con pen-sione sociale o minima e abitanti nel-le case Aler ad affitto non privato.”

Pensate che si possano prospettaremiglioramenti alla iniziativa?“Non crediamo sia facile perché laCarta Acquisti deve obbedire a para-metri obbligatoriamente restrittiviche privilegiano giustamente due ca-tegorie deboli: l’anziano solo indi-gente e la ragazza madre con figlipiccoli a carico.L’iniziativa Carta potrebbe essere inparte superata dall’arrivo del BonusFamiglia (D.L.n° 185 del 29/11/2008art.1).Tutti coloro, infatti, che non so-

no rientrati nei parametri per ottene-re la Carta, possono rientrare nei li-miti previsti per il Bonus Famiglia.Tra l’altro l’erogazione del bonus av-viene direttamente attraverso pen-sioni e stipendi. Ricordiamo ancheche la Carta Acquisti e il Bonus Fa-miglia sono, comunque, cumulabili enon costituiscono reddito.Per chi è interessato ad avere infor-mazioni più dettagliate su questo ar-gomento, ricordiamo che il Consigliodi Zona 4 è sempre a disposizionecon i suoi funzionari, chiamando ilnumero 0288458400.”

Avete qualche informazione circala percentuale di carte vuote?“Dai contatti avuti con gli utenti checi hanno richiesto una consulenza,circa il 40% conferma che, nella fa-se iniziale, le Carte sono risultatevuote.

Spostiamoci ora alla Grande distri-buzione e sentiamo il parere di SilvioCarelli, direttore dell’Ipercoop diViale Umbria, al quale rivolgiamo al-cune domande:

Avete un sistema di rilevamentodell’utenza della Carta presso i vo-stri Centri? “Tecnicamente la social card è unacomune carta prepagata del circuitoMastercard, riconoscibile dalle co-muni strumentazioni poste alle cas-se. Ad oggi i pochi casi che si sonopresentati non ci consentono di ef-fettuare particolari statistiche.”

Quante di queste carte sono risul-tate “vuote”?

“Non è arrivata nessuna segnalazio-ne dalla barriera casse di Social cardvuote.”

Qual è il vostro comportamento neiconfronti degli utenti in difficoltà?“Abbiamo dato precise istruzioni alnostro personale affinché gli utentinon vengano messi a disagio. Nel ca-so una Social card dovesse risultarenon utilizzabile consiglieremo al no-stro cliente di contattare, anche pres-so il nostro punto vendita, il numeroverde 800.666888 per verificare lostato del credito disponibile.”

Avete dato seguito, come la leggeprevede, alla possibilità di elargireil 5% di sconto sugli acquisti effet-tuati dagli aventi diritto alla Car-ta? “Il sistema Coop Italia ha aderito al-la proposta e già oggi lo sconto del5% viene effettuato alle casse.”

I vostri impiegati hanno notato sec’è un comportamento particolareda parte degli acquirenti con laCarta?“Non abbiamo cose particolari da se-gnalare salvo che in alcuni casi è sta-ta espressa soddisfazione per l’ulte-riore sconto del 5%”

Abbiamo rivolto le stesse domandeall’Ufficio Comunicazione Esselun-ga che ci ha confermato che non dis-pongono ancora di statistiche signi-ficative considerato il breve tempotrascorso dall’inizio dell’iniziativa.La Carta Acquisti è, d’altra parte, unacarta di pagamento elettronico pre-pagata del circuito Mastercard a ban-da magnetica priva di Pin.Diverso è invece l’aspetto di comu-nicazione e di rapporto, anche perso-nale, con gli utenti.Vetrofanie e manifesti all’entrata in-formano che questo supermercatoaderisce all’iniziativa. La parola d’or-

dine per tutto il personale è collabo-razione, cortesia , massima discre-zione e disponibilità ad aiutare gliutenti a risolvere eventuali problemi.Sia gli assistenti di vendita, che gliaddetti alle casse che la direzione so-no a disposizione degli aventi dirittoalla carta per rispondere alla primadomanda che è quasi sempre la stes-sa : voi accettate la carta ?Se poi risulta che la Carta è “vuota”(al momento circa il 40% dei casi) cisi attiva aiutando l’utente a cono-scerne i motivi (che sono quasi sem-pre tecnici) e ricercando il residuo dispesa tramite il numero verde chepuò essere chiamato dalla postazio-ne del servizio clienti.Anche Esselunga , come Ipercoop, ciha confermato di aver aderito all’in-vito di legge di riconoscere uno scon-to incondizionato del 5% ai posses-sori della Carta.

L’impressione è che nè gli utenti nèi funzionari comunali nè la GrandeDistribuzione stiano vivendo il pro-getto Carta con difficoltà o con dis-agio. Denominatore comune è la to-tale disponibilità nei confronti degliutenti. Certo, a detta di tutti, alcuniproblemi potranno essere risoltiquando la Carta entrerà a pieno regi-me. Ma ci entrerà? Non dobbiamo di-menticare che la durata della Carta,prevista dalla Finanziaria, è di un an-no e poi si vedrà….Varrà la pena di riprendere questo ar-gomento in uno dei prossimi numeridel nostro giornale, coinvolgendoINPS e CAF per avere ulteriori in-formazioni in merito.Ricordiamo il numero verde a cui cisi può rivolgere per avere informa-zioni più dettagliate, 800666888 econfermiamo che il Consiglio di Zo-na 4 è a disposizione per qualsiasi ne-cessità telefonando allo 02 88458400.

Francesco Tosi

Social Card o Carta Acquisti?Nostra inchiesta presso il Consiglio di Zona e la Grande distribuzione

Il prossimo numero di QUATTRO

esce il 3 marzo

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LE MARIONETTE DI GIANNI E COSETTA COLLA

Teatro della 14° - via Oglio 18 tel 02 55211300

da sabato 7 a domenica 22 febbraio

LE AVVENTURE DI ALICE NEL PAESEDELLE MERAVIGLIEdi Lewis Carrolletà consigliata: 3/10 anni

scolastiche ore 10 - sabato e domenica ore15.30 - lunedì riposo - www.teatrocolla.org - [email protected]

LIBRERIA NUOVA SCALDAPENSIERI

Via Don Bosco di fronte al n. 39Tel 02 56816807

[email protected] www.nuova-scaldapensieri.it

Sabato 7 febbraio ore 10.30

Lettura di racconti “ecologici” e laboratorio diillustrazioneBASTA SMOG PUZZONEdi e con Simona Bonariva e Paola Formicaper bambini dai 6 ai 9 anni; ingresso gratuito

Sabato 14 febbraio ore 16.30

Laboratorio creativo su Caravaggio con la sto-rica dell'arte Angela GoliaGIOCANDO CON LE OMBRE: CARAVAGGIOL'attività rientra nell'ambito di una serie di ini-ziative in occasione della mostra alla pinaco-teca di Brera - per bambini dai 6 ai 12; costoeuro 5,00

Sabato 21 febbraio ore 10.30

Laboratorio di Creatività con AssociazioneSporchiamocilemaniSPORCHIAMOCI LE MANI A CARNEVALEper bambini dai 4 anni, costo euro 5,00

Sabato 28 febbraio ore 10.30

Animazione alla lettura con Barbara ArchettiGATTONANDO SOTTOSOPRAUn viaggio tra letture e giochi a "testa in giù"- per bambini dai 2 ai 4 anni, ingresso gratuito

GLI INCONTRI SONO GRATUITI E' NECESSARIO PRENOTARSI

GRUPPO ARTISTICO FORLANINI - MONLUÈ

ASSOCIAZIONE “AMICI DELLA CITTÀ DI VIZZINI”

Palazzina Liberty Largo Marinai d’Italia

GIOVANNI VERGA SCRITTORE FOTOGRAFOE L’OPERA LETTERARIA PUBBLICATA A MILANO DAL 1873 AL 1894

Sabato 7 febbraio dalle ore 16.00

Apertura della mostra delle opere pittoriche Presentazione della Bibbia in versi Siciliani“L’Antico Testamento” del poeta FrancescoRomanoProiezione del film “Cavalleria rusticana”diretto da Franco Zeffirelli (1982)

Domenica 8 febbraio dalle ore 14.30

Apertura della mostra

Ore 15.30 - Tavola rotonda“Giovanni Verga scrittore fotografo e l’operaletteraria pubblicata a Milano dal 1873 al 1894”Ore 16.30

Concerto del Tenore Vincenzo Puma e di altricantanti liriciOre 17.30

Distribuzione a tutti i pittori ed alle Autorità delvolume monografico e catalogo delle opere“SE GIOVANNI VERGA TORNASSE A

MILANO”

CENTRO CULTURALE ANTONIANUMCorso XXII Marzo 59

Tel. 02 733327 www.centroculturaleantonia-num.it

Conferenze su ARTE E CITTÀSabato 14 febbraio ore 15.30

LA MILANO DEGLI ANNI TRENTA Sabato 21 febbraio ore 15.30

IL CASO GIBELLINA

Relatore: Arch. Mario Quadraroli.

CIRCOLO CULTURALE “IL DIBATTITO”

FONDAZIONE MILANO POLICROMAvia Monte Cimone ang. Via Varsavia

15 febbraio 2009 – ore 16

TREKKING URBANO: LA VECCHIA STRA-DA PER CHIARAVALLEConferenza di Riccardo Tammaro

1 marzo 2009 – ore 16

TREKKING URBANO: DA NOSEDO AL-L’ACQUABELLAConferenza di Riccardo Tammaro

CENTRO CULTURALE INSIEMESalone”Cristo Re” – Via dei Cinquecento 1a

Sabato 21 febbraio ore 21

QUANTI BÈJ RÒBB CHE L’HA SCRITT ELGIANCARLOCompagnia “I CINQCENT”

GALLERIA RUBINVia Bonvesin de la Riva 5www.galleriarubin.com

Fino al 28 febbraio

Mostra diTOMMASO OTTIERIPROGETTO_O1 NAPOLI

Orario: martedì-sabato 14.30-19.30

ARTECULTURASALA OLIMPIA

MILANO-BRERAVia Ciovasso 19, ang. via del Carmine

Tel 02 86464093 – www.artecultura.org

28 febbraio – 13 marzo

PERSONALE DEL PITTORE GIOVANNI CHIARA

Inaugurazione 28 febbraio ore 18.00

Orario: 10-12.30; 16-19.30 dal lunedì al sabato

CORSI DEL C.d.Z

CONCORSIPER I BAMBINI

EVENTI GRATUITI

L’ACCADEMIA ANNI VERDI E LA ZONA 4

L’ACCADEMIIA ANNI VERDI - Univer-sità della Terza Età che tiene i suoi corsi neilocali della Parrocchia di viale Corsica 68,ha promosso la 6° edizione del concorso“BROCCHIERI - DE GREGORIO” sul te-ma: MILANO, la Zona 4: arte, cultura,

storia e vita.

Un tema che sta a significare e dimostrare ilforte legame che lega questa associazioneculturale alla nostra zona.Al concorso sono ammesse fotografie, poe-sie e prosa in lingua ed in vernacolo mila-nese; le opere devono essere inedite e origi-nali. La partecipazione è aperta a tutti i do-centi, agli iscritti e a tutti gli amici dell’Ac-cademia; l’iscrizione è gratuita.Il termine ultimo per la presentazione delleopere è il 7 aprile 2009.La Giuria valuterà le opere e provvederà airiconoscimenti, premiando le tre opere piùconsone allo spirito del tema proposto siacome contenuto che come realizzazione. Ilgiorno e il luogo della premiazione non so-no ancora noti. Intenzione degli organizzatori è quella dipredisporre un volumetto per raccogliere an-che gli elaborati che illustreranno i miglio-ri aspetti di questa nostra zona della città,ricca di storia, cultura e arte.Copia completa del regolamento potete ri-chiederla anche a noi o all’Accademia An-ni Verdi al tel. 02.36507288 e 02.36509487;e mail: [email protected]

1) Sezione tematica riservata ai bambini e alle classi di scuola elementare e media

Un castello di carta (…e di cartone e di cartoncino)Racconti brevi e Filastrocche

2) Sezione a tema libero aperta a tuttiRacconti brevi per bambini

dai 3 ai 12 anni e Filastrocche

Bando completo e modulo di partecipazione suwww.quattronet.it

in collaborazionecon le Marionette di Gianni e Cosetta Colla

con il CRAL del Comune di Milano

Promosso da

favolando 2009PREMIO DI NARRATIVA

PER BAMBINI E RAGAZZIQuarta edizione

Con il contributo di

Con il patrocinio del Consiglio di Zona 4

YOGAIn collaborazione con l’Associazione Sahaja

Yoga di Milano.

Il corso si articola in 10 incontri di 1 ora e 45minuti ciascuno, da venerdì 6 marzo - dalleore 18.00 alle 19.45, presso il Consiglio di Zo-na 4 in via Oglio 18.

CORSO DI ACQUARELLOIn collaborazione con il circolo culturale :

“IL DIBATTITO”.

Docente Prof.ssa Giulia Traverso

10 incontri di 3 ore ciascuno, da martedì 3marzo - dalle ore 15.00 alle ore 18.00 , pres-so la sede del circolo culturale “IL DIBATTI-TO” - via Monte Cimone , angolo via Varsa-via.

CORSO DI PITTURA SU CERAMICAIn collaborazione con il circolo culturale

“IL DIBATTITO”.

Docente Prof.ssa Elena Sangiovanni

13 incontri di 3 ore ciascuno, da giovedì 5 mar-zo - dalle ore 15.00 alle ore 18.00, presso lasede del circolo culturale “IL DIBATTITO”

CORSO DI BODY-FLEXIn collaborazione con la cooperativa socia-

le CE.SE.D.

Docente Prof.ssa Claudia Ciotti

Si tratta di una attività motoria mirata alla pre-venzione di disarmonie e cattive abitudini po-sturali. 10 incontri di 2 ore ciascuno, da gio-vedì 5 marzo - dalle ore 17.30 alle ore 19.30 ,presso il Polo Ferrara - P.le Ferrara 2.

CICLO DI INCONTRI SULL’ESPLORAZIONE DEI SENSI:“TATTO E CONTATTO”In collaborazione con l’associazione Tea.

Docenti : Luciana Magnaguagno e Gaio Di

Silvestro

12 incontri di un’ora e 30 minuti ciascuno, damercoledì 11 marzo - dalle ore 15.00 alle ore16.30, presso il Consiglio di Zona 4 - ViaOglio 18 .

CORSO DI MASSAGGIO TRADIZIONALETAILANDESEIn collaborazione con l’Associazione Sa-

monphai

Docente Andrea Nizzolini

12 incontri di due ore ciascuno, da giovedì 12marzo - dalle ore 15.00 alle ore 17.00, pressoil Centro Civico di Viale Ungheria 29.

CORSO DI BALLO LISCIO E LATINO AMERICANOIn collaborazione con la cooperativa socia-

le CE.SE.D.

Docente Maestro Vincenzo Parrotta

10 incontri di 2 ore ciascuno, da sabato 7 mar-zo - dalle ore 10.00 alle ore 12.00, presso ilPolo Ferrara – P.le Ferrara 2.

INTRODUZIONE ALLA VENDITADocente Mario Bottaro

4 incontri di 4 ore ciascuno, da venerdì 6 mar-zo, dalle ore 14.30 alle ore 18.30, che si svol-geranno presso il Consiglio di Zona 4 - ViaOglio 18 .

CORSO DI FORMAZIONE ALLA CONSAPEVOLEZZA DI SE’Docente Gabriella Vazzoler

10 incontri di 2 ore ciascuno, da lunedì 16 mar-zo, dalle ore 15.00 alle ore 17.00 , presso ilConsiglio di Zona 4 - via Oglio 18.

DAL SEGNO ALLA SCRITTURAEsperienze di calligrafia espressiva

e gestuale

Docente Prof. Umberto Fenocchio

10 incontri settimanali di 3 ore, da lunedì 2marzo , dalle ore 15.00 alle ore 18.00, pressola sede del circolo “IL DIBATTITO”

Per informazioni e iscrizioni ai corsi, rivol-gersi dal lunedì al venerdì presso il C.A.M. divia Oglio 18, nel seguente orario – 9.00/12.00e 14.00/16.00 – tel. 02.884.58420.

Page 11: Ex deposito ATM di viale Campania: si aspetta urgentemente ... · il Deposito di viale Molise, utilizzato per i filobus e tut-tora in funzione). L’androne ... Porto di Mare. Il

TEATRO SILVESTRIANUMVia Maffei 29 – tel 02 5455615

www.teatrosilvestrianum.it

sabato 7 febbraio 2009 - ore 20.45

LA CANTATRICE CALVAdi IonescoRegia di Frano Maria Di Pippo

sabato 21 febbraio 2009 - ore 20.45

SE DEVI DIRE UNA BUGIA DILLA GROSSAdi Ray CooneyRegia di Gabriele Bussolotti

Ingresso: INTERO euro 10,00RIDOTTO euro 8,00

PIM SPAZIO SCENICOVia Tertulliano 68 – Tel. 02 54102612

Mail: [email protected]

6-9 febbraio

SANTASANGRE84.06Ideazione: Diana Arbib, Luca Brinchi, MariaCarmela Milano, Dario Salvagnini, PasqualeTricoci

13-16 febbraio

Città di EblaPHARMAKOS: MOVIMENTO II – ATTOBARBAROCon Valentina Brevetti e con la partecipazionedi Thomas Lombardi

20-21 febbraio

RobabramataRITRATTO FELICE I coreografia Barbara Toma - interpretazione Va-lentina Sordo

Biglietto intero 13 euro - Biglietto ridotto con-venzionati 10 euroBiglietto under 18 e over 65 8 euro - Tesseraassociativa 2 euro

TEATRO DEL BATTITO via Tommei 3

Sabato 7 e domenica 8 febbraio ore 21

Compagnia Bordeaux Vinaccia “ROSENCRANTZ E GUILDESTERN SONO MORTI” di Tom StoppardRegia e interpretazione di Stefania Apuzzo eDaniele Zighetti.

Ingresso euro 8 + 2 di tessera. Prenotazione ob-bligatoria al numero 339 79 63 760 o scriven-do a [email protected]

TEATRO FRANCO PARENTIVia Pier Lombardo 14 - Tel 02 59995206

[email protected] www.teatro-francoparenti.com

Dal 3 al 15 febbraio ore 20.30

Domenica ore 16.00

LA LEGGENDA DEL SANTO BEVITOREdi Joseph Rothregia di Andrée Ruth Shammah - con PieroMazzarellaOgni sera, al termine dello spettacolo, PieroMazzarella si racconterà al pubblico.

Dal 17 al 28 febbraio

MI VOLEVA STREHLER di Umberto Simonetta e Maurizio Michelicon Maurizio Micheli - regia di Luca Sandri

A TEATRO ALLE 18E30

Il Teatro Franco Parenti ha inaugurato un nuo-vo orario, le 18 e 30, per spettacoli divertentie di successo presentati da alcuni attori storicidel teatro. Un orario che permette di incon-trarsi, prima o dopo lo spettacolo per un tè oun aperitivo. Per stare insieme in un’atmosfe-ra stimolante anche in compagnia di attori,scrittori, registi e di tutti coloro che partecipa-no all’attività del teatro.

PRIMA DELLO SPETTACOLO

ALLE 17e30 TORTA E BISCOTTI

DOPO LO SPETTACOLO ALLE 19e30

APERITIVO CON SPUNTINO

fino all’8 febbraio

DELIRIO A DUE di Eugène Ionesco - con Bob Marchese e Fio-renza Brogiregia Bob Marchese - Produzione Teatro Fran-co Parenti

10-22 febbraio

LA BRUTTINA STAGIONATA dal romanzo di Carmen Covitocon Gabriella Franchini - regia di Franca Valeri

Biglietti spettacoli 10,00 euro Tè e torta o biscotti 4,00 euro – Aperitivo conassaggi 7,00 euro

TEATRO OSCARVia Lattanzio 58 – tel 02 36503740

www.tieffeteatro.it

fino all’ 8 febbraio

IL DIARIO DI EVA(O COME DARWIN CI CACCIO’ DALL’EDEN)con Lucia Poli

12-22 febbraio

MATEMATICA CON DELITTODue spettacoli, I 7 ponti e Il dilemma del pri-gioniero, uno comico, l’altro tragico, entram-bi gialli, per accorgersi con divertimento e su-spense che la matematica ci accompagna nel-la vita di tutti i giorni.regia di Valentina Colornicon Maria Eugenia D’Aquino, Riccardo Ma-gherini, Vladimir Todisco Grande

Orari: mart. giov. ven. sab. ore 21.00; merc. ore19.30; dom. ore 17.00

TEATRO DELFINOvia Dalmazia 11

1° Festival Teatrale Zona Palco

Sabato 14 febbraio - ore 21

Compagnia GAD - Città di Trento (TN)L'AFFARISTA MERCADET di Honoré de Balzac

Sabato 21 febbraio - ore 21

Compagnia I Barcaioli di Torino (TO)LE VOCI DI DENTRO di Eduardo De Filippo

Biglietti: Interi 10,00 euro; Ridotti 7,00 [email protected] cell. 349-4040087

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Il Centro Artistico Cultura-

le Milanese è ormai una stu-penda realtà del territoriolombardo. Per l’attività svol-ta da quasi mezzo secolo a fa-vore dell’arte e della culturaè oggi considerato una dellepiù importanti Associazioniartistiche di Milano e puntodi riferimento nel panoramaartistico cittadino. Dopo gli importanti risultatidell’anno 2008, il Centro

Artistico ha già messo a pun-to il programma per il nuovoanno con una ricca propostaartistica e culturale da cuiestrapoliamo alcuni deglieventi più significativi:

1) - dal 7 al 22 Marzo: Mo-

stra-concorso di Pittura,

Scultura e Ceramica dal ti-

tolo “Omaggio alla Donna

attraverso l’Arte”. La Mo-stra, che si svolgerà in colla-borazione con il Consiglio diZona 4, verrà inaugurata Sa-bato 7 Marzo alle ore 17 conuna grande cerimonia duran-te la quale verranno premia-te le opere migliori scelte daapposita Giuria di espertid’arte. Sono previsti numerosi pre-mi per i primi classificati e ri-conoscimenti per tutti i par-tecipanti. Interverranno allamanifestazione Personalitàdella politica, dell’arte e del-la cultura milanese.

2) - Nel mese di Aprile:

grande Mostra di Arte

Contemporanea nel Castel-

lo di Binasco. La Rassegnasi svolgerà con il Patrociniodel Comune di Binasco. Perl’occasione, i Soci del Cen-

tro presenteranno il megliodella loro produzione artisti-ca in un ambiente ricco disuggestione.

3) - In Autunno (data an-

cora da stabilire): 2° Palio

Artistico della Città di Mi-

lano organizzato in collabo-razione con la Società di Ge-stione dell’Expo 2015 e Con-siglio di Zona 4 e con il Pa-trocinio della Regione Lom-bardia, Provincia di Milano,Comune di Milano, Fonda-zione Cariplo e Banca IntesaSanPaolo. Dopo il lusinghiero successodella 1° Edizione (1983-1994), il Centro Artistico

Culturale Milanese ripropo-ne alla cittadinanza questaimportante Rassegna di pit-tura riservata a tutte le Asso-ciazioni artistiche operanti aMilano, munite di regolareStatuto. Scopo della manife-stazione è quello di creare unamichevole incontro tra le di-verse Associazioni d’arte e disensibilizzare Istituzioni,pubblico e critica alla opero-sa attività da esse svolta. Ogni Gruppo potrà presenta-re opere di pittura a tema li-bero, nel numero previsto dalRegolamento. Una Giuria insindacabile at-tribuirà il Palio al Gruppo che

avrà saputo globalmenteesprimere il contenuto arti-stico più significativo. Inoltre saranno assegnati pre-mi e riconoscimenti a tutti iGruppi partecipanti. Il Palio verrà ripetuto ogni 2anni e l’ultima edizione co-stituirà parte integrante dellecelebrazioni dell’Expo Uni-versale di Milano del 2015. Interverranno alla manifesta-zione le maggiori Autoritàcittadine e Personalità dellaCultura e dell’Arte milanese.La partecipazione al Palio èassolutamente gratuita.

I Gruppi artistici interessatiall’iniziativa devono far per-venire adesione scritta alCentro Artistico Culturale

Milanese (Viale Lucania, 18– 20139 Milano) entro e nonoltre il 31 marzo 2009. Per in-formazioni telefonare allo 0257402966-02 5391552.

E’ in corso di elaborazionel’apposito Regolamento con-tenente tutte le modalità dipartecipazione.

Mino Di Chiara

CENTRO ARTISTICO CULTURALE MILANESELa sua attività non conosce sosta

TEATRI

SPECIALE PER LA ZONA 4Biglietti 16,00 euro

(anziché 32,00) Over 60 10,00 euro

(anziché 16,00)

Offerta speciale per i residenti in zona 4

in omaggio torta e biscotti o aperitivo con spuntino

Offerta specialeper i lettori di QUATTRO

biglietto a 10 europrenotando al numero 02 36503740

oppure a [email protected]

25 Ottobre 2008 – il Salone Napoleonico del Circolo dellaStampa di Milano alla presentazione del Catalogo “Omag-gio a Milano”

ASSOCIAZIONE CANTOSOSPESO

Palazzina Liberty, Largo Marinai d’Italia

LETTERE CORALI DAL MONDODirettore Maestro Martinho Lutero

Domenica 18 Gennaio 2009 – ore 17.00

“ACQUA”Omaggio a Sotigui Kouatè e ai popoli del Sa-hel

Ingresso singolo concerto 15,00 euro Per informazioni: [email protected] - cell.328.9266460

ORCHESTRA DA CAMERA MILANO CLASSICA

Palazzina Liberty – Largo Marinai d’Italia

LUNARIO ARMONICO … ciclo di musica ba-rocca in Palazzina Liberty

Domenica 8 febbraio ore 10.30Lunedì 9 febbraio ore 20.45

Musiche di B. Galuppi, A. Vivaldi, J.S. Bach

Mandolino Avi AvitalViolino e concertatore Enrico Casazza

Espone Umberto LetiziaDomenica 15 febbraio ore 10.30Lunedì 16 febbraio ore 20.45

Musiche di E.F. Dall’Abaco, B.Galuppi, J.S. Bach,F. Barsanti, N. Fio-renza

Clavicembalo Davide PozziDirettore e violoncello solista Marcello Scandelli

Espone Luigi Beolchi

Domenica 22 febbraio ore 10.30Lunedì 23 febbraio ore 20.45

Musiche di A. Corelli, A. Vivaldi,G.Fr. Haendel, F. Ge-miniani

Direttore Enrico Onofri

Espone Tiziano Cavaletto

Domenica 1 marzo ore 10.30Lunedì 2 marzo ore 20.45

Musiche di G.Ph. Telemann Soprano Arianna DonadelliBaritono Davide RoccaRegia Enrico BeruschiDirettore al cembalo Gianluca Captano

Espone Gabriella Ricci

Biglietti di ingresso ai concerti della domeni-ca mattina ore 10.30intero euro 13.00; ridotto euro 9.00; promozione concerti del lunedì sera ore20.45: unico euro 9.00.

MUSICA

Page 12: Ex deposito ATM di viale Campania: si aspetta urgentemente ... · il Deposito di viale Molise, utilizzato per i filobus e tut-tora in funzione). L’androne ... Porto di Mare. Il

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Philippe viaggia con una macchina che è anche lʼem-blema di PhilGood, e naturalmente non poteva cheessere una coccinella!Ed è con gioia e sorpresa che, decidendo di darle unaripulita, si ferma in un autolavaggio proprio accantoallʼHotel Quark in via Virgilio Ferrari, e scopre che ilproprietario dellʼautolavaggio è proprio Roberto. Velo ricordate? Lo stesso che aveva lʼautolavaggio Vit-toria nella nostra zona 4, in via Monte Ortigara.Ma evidentemente anche la macchina di Philippe ave-va lasciato un ricordo al signor Roberto perché il mar-chio del suo nuovo autolavaggio è proprio una coc-cinella!Ben ritrovato, anche se non sei più vicino a noi rimanisempre uno della “nostra zona”.

E’ Fatti d’Arte che vi parla……..Siamo Phil e Massimo & David, ipromotori di “Fatti d’Arte”: ci fa pia-cere potervi raccontare attraversoQUATTRO quello che stiamo facen-do….. con i nostri concittadini dellaZona 4.Abbiamo creato una rete di bar, cheespongono i quadri degli associati, arotazione.Sono bar che hanno qualche cosa incomune con noi e che stanno cre-scendo come noi.Alcuni titolari sono artisti loro stessi,come per esempio Diego di Corso S.Gottardo 29, cantante, che vi delizie-rà con un “SEMPLICE” (per scopri-re cos’è dovete andarci…), con le se-rate “ANTINOIA” ogni martedì gio-vedì e venerdì con musiche di STE-FANO Pesce.Il bar ZION, il mitico: “BellaZIO…n!!!” dove ti senti in un barNewyorkese con i quadri che ispira-no dibattito e quindi dialogo e quindinuove conoscenze che permettono aisingoli di vivere la città come si fos-se in paese….. Lì troverete Matteo eRoberto, dimenticavamo…..è in viaGiulio Romano 27.

Inoltre esponiamo in negozio costan-temente i quadri degli associati e stia-mo pensando di fare il martedì sera il“ Il The FATTO ad D’ARTE”, dalle17 in poi degustazione di quadri e tè.Volevamo anche parlarvi della scul-

tura-fontana, quindi un esempio di ar-te applicata, che è esattamente l’e-sperienza da cui noi proveniamo: sia-mo prima costruttori poi artisti equindi produciamo opere anche fun-zionali.

Una nostra cliente del negozio ci hachiesto di fare una fontana per i bam-bini di una scuola italo-americana delquartiere. Bambini dai 3 ai 13 anni .Una cliente che ha ricevuto tanti noalla domanda: “Mi fareste una lam-pada per quando mio marito si fa labarba?” Poi si è detta: “A questa ri-chiesta loro mi diranno senz’altroSì!!!” E noi cosa abbiamo detto?“……….S sss ì!!!“.Così anche alla richiesta della fonta-na Phil ha detto S s s s ì!!!La scultura-fontana rappresenta L’al-bero della vita, ti mostra le radici - dadove vieni -, i tuoi rami - dove stai an-dando - e tra i due c’è il presente:Adesso, Adesso e ancora Adesso…….. qui è la vita ed il bivio costan-te……..Poi nelle mani abbiamo scritto SEVUOI PUOI SE PUOI DEVI. E nel-la testa IF YOU CAN DREAM…YOU CAN DO IT.Per augurare ai bambini e ai ragazzi,alle bambine e alle ragazze di realiz-zare i loro sogni più intimi e dire lo-ro che possono farcela a realizzarli.

Phil per Fatti d’Arte

La gioia di ritrovarci

Cristina lavora da molti anninel mondo della comunica-zione, in particolare nello svi-luppo del packaging dei pro-dotti alimentari. Siamo qui aparlare insieme mentre gli al-tri si riuniscono a discutere deiprogetti, in gran fermento. Cri-stina è venuta alla riunionecon Franco, suo marito, il fi-glio e il cane. Inizio subito…Come hai conosciuto PhilGood?“Attraverso l’associazione Fat-ti d’Arte.. Il luogo di ritrovo diFatti d’Arte e Phil Good è lostesso e l’entusiasmo anche!”Cosa ti ha fatto decidere di en-trare in Phil good?“Il momento che stiamo vi-vendo. Ovunque mi giro sen-to persone che parlano di cri-si, con rassegnazione. PhilGood è creata da persone chepensano sempre in positivo,con ottimismo, con grinta. Quitutti pensiamo che è da qui eda ora che inizia la vera ri-co-struzione, una piccola rivolu-zione.”Cosa ti aspetti da Phil Good? “Sani principi anche in un’a-zienda. Il recupero dell’ele-mento importante che ha fat-to la differenza nei migliori an-ni di crescita delle aziende:l’individuo. Che si crei un am-biente di lavoro in cui le per-sone possano esprimersi, mi-gliorarsi, dove ci si senta unasquadra e una famiglia” Guardo il cane e il figlio chesono venuti con Cristina epenso subito che in effetti lasua famiglia partecipa tutta.. .Interpretando il mio sguardoCristina mi dice che anchequello è un modo bello di pas-sare del tempo con suo figlio,nel farlo partecipare ai pro-getti, nel fargli respirare l’ariadi entusiasmo che mette nellavoro - “L’azienda non si de-ve concentrare solo sul risul-tato, ma anche sul modo in cuilo ottiene. Ha una responsabi-lità sociale, che oggi non con-sidera. Deve proporre per pri-ma un nuovo stile di consu-mo, per una miglior qualitàdella vita. Lo scopo non deveessere soltanto far soldi, madiffondere cultura, benessere,dobbiamo incitare le personea diventare consumatori qua-litativi.”Un progetto ambizioso…“Sì, ma ognuno di noi puòcontribuire ad abituare bene ilconsumatore. Per esempio,nello sviluppo del packagingci si può occupare solo di ren-dere il prodotto attraente pervenderlo, oppure studiarneanche la sicurezza per il pro-dotto e per chi lo consuma,l’informazione, la funzionalità,l’impatto ambientale. Nelle ri-strutturazioni noi di Phil Goodchiediamo al cliente di parte-cipare attivamente alle verifi-che, anche mandandogli unvideo, se non ha il tempo dipassare in cantiere.”Che ruolo hai – e avrai - in PhilGood?“Almeno in parte, mi occupe-rò della comunicazione azien-dale, ma come tutti noi il ruo-lo divertente e interessante èproprio il trasferimento delproprio bagaglio di esperien-ze e competenze in ogni pro-getto che si svilupperà.”

L’amicizia tra Philippe e Giuliano ènata per caso al semaforo di PiazzaleBologna, dove Giuliano, Rumeno sen-za permesso di soggiorno, andava tut-te le mattine a distribuire free-press esorrisi allegri tra i conducenti delle au-to in coda. Di motivi per essere pes-simista Giuliano ne aveva da vende-re, eppure la sua allegria era persinocontagiosa.Phil, fermo nel traffico di ogni matti-no, stava proprio sviluppando la suanuova filosofia di vita e di lavoro, eGiuliano ne era l’esempio calzante.Chi meglio di lui incarna la filosofiaPhil Good? “Noi inchiodati nel traf-fico a smanettare col clacson e luitranquillo con 'sto sorriso infinito a

preoccuparsi di regalare allegria achi, in realtà, è ben più agiato di lui,ma non più ricco. Perché Giuliano,la vera ricchezza ce l’ha nel cuore."Così inizia una piccola collaborazio-ne tra i due: Giuliano diventa il te-stimonial delle magliette Phil Good,quelle con il “Ssssì!” stampato a ca-ratteri cubitali, un messaggio ottimi-sta per un uomo che ogni giorno si“inventa” un lavoro che gli permet-ta di sopravvivere e di provvedere al-la sua famiglia. E che sa farlo congioia. E Phil in cambio gli dà un pic-colo mensile.Si sa, una buona azione tira l’altra..Il Corriere della sera intervista quel-lo che chiama “L’uomo Spot”, e Phi-

lippe ne guadagna in pubblicitàper le sue magliette. Giuliano, gra-zie alla risonanza che ne deriva egrazie a Philippe trova un lavoroin regola che gli permette in bre-ve di ottenere anche il permessodi soggiorno. Penserete che fini-sca qui la storia. Ma Giuliano an-cora non si è fermato. Ed è riusci-to a procurare un lavoro persino asuo cugino Sergio, che in veritàproprio cugino non è, ma si sa, tracompari di s-ventura ci si dà unamano e ci si sente più legati!In bocca al lupo, Giuliano! “Alla fine, sia l’ottimista sia il pes-simista muoiono. Ma hanno go-duto la vita in maniera del tuttodifferente.” (Shimon Peres)

David e Cristina

La donna Phil Good

Philippe 393 3306860 – David 335 6323003 – Ufficio 02 54122159 – mail [email protected] - Facebook “edildesign silvano philippe invernizzi”

E’ Fatti d’Arte che vi parla

Una storia Phil Good

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PHIL GOOD TO BE GOOD