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Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 DCB/AL - Pubblicità 45% Fornitori del Vaticano CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427 Una copia EURO 1,00 Giovedì 21 febbraio 2013 Anno XV n. 7 TORTONESE Broni Stradella Gas s.r.l. IL TUO FORNITORE DI FIDUCIA IL TUO FORNITORE DI FIDUCIA Tortona, il Comune vuole salvare lʼOspedale VIA CAVOUR, 28 27049 STRADELLA (PV) TEL. 0385/246632 E-MAIL: [email protected] Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 [email protected] Tel. 0131.811322 - Fax 0131.821427 CRISTIANA DOBNER A PAGINA 2 Da giovedì 14 a sabato 16 febbraio i Vescovi della Regione Ecclesiastica Ligure sono stati a Roma per la Visita ad Limina. Mons. Martino Canessa, vice presidente della Conferenza Episcopale Ligure, si è tratte- nuto a colloquio con il Pontefice rassicurandolo dell’affetto che la Diocesi di Tortona nutre per la sua per- sona. L’incontro, alla vigilia delle dimissioni di Benedetto XVI, ha assunto un significato speciale, ricco di suggestioni. Che Mons. Canessa racconta nell’intervista per i lettori del “Popolo”. CLAUDIO BALDI A PAGINA 6 CHIESA. LA SCELTA DI BENEDETTO XVI Primo Angelus dopo l’an- nuncio della sua rinuncia al Pontificato, e all’inizio del tempo di Quaresima, qua- ranta giorni per ricordare il tempo trascorso da Gesù nel deserto; quaranta come gli anni che Noè passò nel- l’Arca, come il tempo tra- scorso nel deserto da Mosè assieme al suo popolo. Tempo di purificazione, di rinnovamento. Tempo per ricalibrare la vita con lo sguardo fisso alle nostre re- lazioni con Dio. FABIO ZAVATTARO A PAGINA 4 La Visita ad Limina si è trasformata in uno “storico” saluto VERSO IL VOTO VOGHERA Nuovi sport nelle scuole cittadine L’Assessorato allo Sport incontra gli studenti per una nuova proposta. A PAGINA 8 RESTAURI A Cuquello e Borlasca Recuperati la chiesa del- la frazione di Sardiglia- no e il crocifisso ligneo della frazione di Isola del Cantone. ALLE PAGINE 26 E 27 QUARESIMA. Provando la gioia di essere secondi A pagina 23 NOVESE MusicaNovi: concerto in onore di Corelli A pagina 25 OLTREPO’ Per il Ministero Romagnese è un “gioiello dʼItalia” A pagina 7 Partecipare si deve di FRANCESCO BONINI Un fatto storico, la rinuncia di Benedetto XVI, più che oscurare, ha riportato la campa- gna elettorale italiana nei suoi giusti limiti. E alla reale posta in gioco di queste elezioni. Che si può ricondurre alla necessità di ben governare la prolungata emergenza che la re- cessione in corso mette in evidenza. Ecco al- lora semplicemente tre punti tra loro connes- si, il lavoro, la famiglia, le istituzioni: sono le tre priorità che richiedono sollecitamente di operare, per venire incontro alle reali neces- sità del Paese. E rispondere così alla questio- ne che il cardinale Angelo Bagnasco, con franco realismo, aveva posto a gennaio: “Il prossimo vaglio elettorale ci renderà più o meno poveri?”. Ove povertà non è soltanto quella dei conti, ma più in generale quella del nostro bene co- mune. No allora allo scoraggiamento e alla fuga nell’astensionismo, sì alla partecipazio- ne responsabile. “Per questo merita superare allergie e insoddisfazioni, anche profonde: la diserzione dalle urne è un segnale di cortissi- mo respiro”, aveva detto il presidente della Cei. In realtà sembra che l’astensione stia rifluen- do verso percentuali fisiologiche, mentre sembra molto alto ancora il numero degli in- decisi. Oltre che l’oggettiva gravità delle scelte e delle sfide che ci stanno di fronte, questo significa che l’offerta politica e so- prattutto il sistema elettorale continuano a non essere adeguati. Forse questo è l’insegna- mento di una campagna elettorale iper-televi- siva, che della televisione riprende modalità e linguaggi, con i tempi sincopati, miscelando e sovrapponendo informazione e spettacolo. Proprio per questo è necessario attivare (o riattivare), in corrispondenza dell’appello alle urne, il circuito della partecipazione. Che ha (almeno) due tempi. Il primo è semplicemen- te quello del voto. Ma ciò che conta è quello che viene dopo. La partecipazione, infatti, de- ve continuare, in forme nuove, originali e adeguate, con tutti i mezzi che una democra- zia radicata e matura offre, perché su questi due nodi, le forme e la qualità dell’offerta po- litica e le regole istituzionali, si operi il ne- cessario adeguamento e rinnovamento. Probabilmente qui l’iniziativa dei cattolici dovrà continuare a esercitarsi con serietà e capacità innovativa: “Partecipare è dovere ir- revocabile, specie se si pretende di inserire questa prossima scelta in un quadro più matu- ro che coinvolga nei debiti modi l’intera vita civile”. C’è una forte istanza popolare di rin- novamento, di pulizia, di serietà, di coerenza, che attraversa l’appuntamento elettorale. I tanti ancora indecisi dimostrano che questo è il vero nodo. Oltre a relativizzare, nel senso di riportare alle giuste proporzioni, l’appunta- mento elettorale, la storica decisione di Be- nedetto XVI, le sue parole, i suoi gesti, i suoi incontri degli ultimi giorni di pontificato, ci dicono del ruolo e della vocazione dell’Italia, a partire da Roma. Un po’ di orgoglio nazio- nale, che diventa inevitabilmente impegno e monito, per tutti. CONCORSO A PAGINA 15 Il Vescovo dal Papa Angelus, “Polvere è il potere” “Il tuo presepe in cartolina”: ecco i vincitori

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Poste Italiane s.p.a.Spedizione in Abbonamento Postale

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1DCB/AL - Pubblicità 45%

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CAMPANE & OROLOGI16030 USCIO (GE)

Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427

Una copia EURO 1,00Giovedì 21 febbraio 2013

Anno XV n. 7

T O R T O N E S E

Broni StradellaGas s.r.l.IL TUO FORNITORE DI FIDUCIAIL TUO FORNITORE DI FIDUCIA

Tortona, il Comunevuole salvarelʼOspedale

VIA CAVOUR, 2827049 STRADELLA (PV)

TEL. 0385/246632E-MAIL: [email protected]

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896

[email protected] Tel. 0131.811322 - Fax 0131.821427

CRISTIANA DOBNER A PAGINA 2

Da giovedì 14 a sabato 16 febbraio i Vescovi della Regione Ecclesiastica Ligure sono stati a Roma per laVisita ad Limina. Mons. Martino Canessa, vice presidente della Conferenza Episcopale Ligure, si è tratte-nuto a colloquio con il Pontefice rassicurandolo dell’affetto che la Diocesi di Tortona nutre per la sua per-sona. L’incontro, alla vigilia delle dimissioni di Benedetto XVI, ha assunto un significato speciale, ricco disuggestioni. Che Mons. Canessa racconta nell’intervista per i lettori del “Popolo”.

CLAUDIO BALDI A PAGINA 6

CHIESA. LA SCELTA DI BENEDETTO XVI

Primo Angelus dopo l’an-nuncio della sua rinuncia alPontificato, e all’inizio deltempo di Quaresima, qua-ranta giorni per ricordare iltempo trascorso da Gesùnel deserto; quaranta comegli anni che Noè passò nel-l’Arca, come il tempo tra-scorso nel deserto da Mosèassieme al suo popolo. Tempo di purificazione, dirinnovamento. Tempo perricalibrare la vita con losguardo fisso alle nostre re-lazioni con Dio.

FABIO ZAVATTAROA PAGINA 4

La Visita ad Limina si è trasformata in uno “storico” salutoVERSO IL VOTO

VOGHERA

Nuovi sportnelle scuolecittadineL’Assessorato allo Sportincontra gli studenti peruna nuova proposta.

A PAGINA 8

RESTAURI

A Cuquelloe BorlascaRecuperati la chiesa del-la frazione di Sardiglia-no e il crocifisso ligneodella frazione di Isoladel Cantone.

ALLE PAGINE 26 E 27

QUARESIMA. Provando la gioia di essere secondi

A pagina 23

N O V E S E

MusicaNovi:concerto in onoredi Corelli

A pagina 25

O L T R E P O ’

Per il MinisteroRomagnese èun “gioiello dʼItalia”

A pagina 7

Partecipare si devedi FRANCESCO BONINIUn fatto storico, la rinuncia di BenedettoXVI, più che oscurare, ha riportato la campa-gna elettorale italiana nei suoi giusti limiti. Ealla reale posta in gioco di queste elezioni. Che si può ricondurre alla necessità di bengovernare la prolungata emergenza che la re-cessione in corso mette in evidenza. Ecco al-lora semplicemente tre punti tra loro connes-si, il lavoro, la famiglia, le istituzioni: sono letre priorità che richiedono sollecitamente dioperare, per venire incontro alle reali neces-sità del Paese. E rispondere così alla questio-ne che il cardinale Angelo Bagnasco, confranco realismo, aveva posto a gennaio: “Ilprossimo vaglio elettorale ci renderà più omeno poveri?”.Ove povertà non è soltanto quella dei conti,ma più in generale quella del nostro bene co-mune. No allora allo scoraggiamento e allafuga nell’astensionismo, sì alla partecipazio-ne responsabile. “Per questo merita superareallergie e insoddisfazioni, anche profonde: ladiserzione dalle urne è un segnale di cortissi-mo respiro”, aveva detto il presidente dellaCei.In realtà sembra che l’astensione stia rifluen-do verso percentuali fisiologiche, mentresembra molto alto ancora il numero degli in-decisi. Oltre che l’oggettiva gravità dellescelte e delle sfide che ci stanno di fronte,questo significa che l’offerta politica e so-prattutto il sistema elettorale continuano anon essere adeguati. Forse questo è l’insegna-mento di una campagna elettorale iper-televi-siva, che della televisione riprende modalità elinguaggi, con i tempi sincopati, miscelandoe sovrapponendo informazione e spettacolo. Proprio per questo è necessario attivare (oriattivare), in corrispondenza dell’appello alleurne, il circuito della partecipazione. Che ha(almeno) due tempi. Il primo è semplicemen-te quello del voto. Ma ciò che conta è quelloche viene dopo. La partecipazione, infatti, de-ve continuare, in forme nuove, originali eadeguate, con tutti i mezzi che una democra-zia radicata e matura offre, perché su questidue nodi, le forme e la qualità dell’offerta po-litica e le regole istituzionali, si operi il ne-cessario adeguamento e rinnovamento. Probabilmente qui l’iniziativa dei cattolicidovrà continuare a esercitarsi con serietà ecapacità innovativa: “Partecipare è dovere ir-revocabile, specie se si pretende di inserirequesta prossima scelta in un quadro più matu-ro che coinvolga nei debiti modi l’intera vitacivile”. C’è una forte istanza popolare di rin-novamento, di pulizia, di serietà, di coerenza,che attraversa l’appuntamento elettorale.I tanti ancora indecisi dimostrano che questoè il vero nodo. Oltre a relativizzare, nel sensodi riportare alle giuste proporzioni, l’appunta-mento elettorale, la storica decisione di Be-nedetto XVI, le sue parole, i suoi gesti, i suoiincontri degli ultimi giorni di pontificato, cidicono del ruolo e della vocazione dell’Italia,a partire da Roma. Un po’ di orgoglio nazio-nale, che diventa inevitabilmente impegno emonito, per tutti.

CONCORSO A PAGINA 15

Il Vescovo dal Papa

Angelus, “Polvere è il potere”“Il tuo presepein cartolina”:ecco i vincitori

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IL POPOLOGiovedì 21 febbraio 2013

2 PRIMO PIANO

Messaggio per la Quaresima • Nel rapporto tra fede e carità tutte le nostre umane salite e discese

Provando la gioia di essere secondi

SOCIETAʼ CATTOLICADI ASSICURAZIONE

DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLAAgenzia Generale di Tortona

Largo Carabinieri d’Italia15057 TORTONA (AL) - Tel. 0131861175

Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

Nasciamo uomo o donna madobbiamo diventare persone,crescere per dispiegare quanto

ricevuto, comprendere i nostri talentie afferrare, procedendo nella storiapersonale, familiare e di tutta l’uma-nità, quale tonalità debba assumerenel grande mosaico della storia la no-stra personale tessera.Papa Benedetto in questa Quaresimache si sta aprendo, ci offre la chiavepreziosa, ci indica quel “come” chetanto travaglia i nostri desideri, cuitroppo spesso, per carenza d’illumina-zione, di principi saldi, non riusciamoa dare forma: l’armonioso rapportofra “fede e carità”.Eppure a questo, soprattutto, è chia-mata la persona; se percorriamo ilmessaggio papale nei suoi quattropassaggi essenziali:

- “La fede come risposta all’amore diDio”: non costruzione umana, neppu-re teologica e tanto meno filosofica oetica, ma “personale adesione - cheinclude tutte le nostre facoltà - alla ri-velazione dell’amore gratuito e ‘ap-passionato’ che Dio ha per noi e chesi manifesta pienamente in Gesù Cri-sto”.Tutta la persona ne viene coinvolta emagnetizzata, diventa ardente nelledue direzioni che plasmano il quoti-diano: verso Dio e verso i fratelli. Dinamiche che s’intrecciano e diven-tano feconde e sfociano nella “co-scienza di essere amati, perdonati, ad-dirittura serviti dal Signore, che sichina a lavare i piedi degli Apostoli eoffre Se stesso sulla croce per attirarel’umanità nell’amore di Dio”. Non èuna risposta data una volta per tutte,una sorta di etichetta incollata perqualificare un prodotto, è un’urgenzamobile, sempre vivace e attiva chesollecita alla donazione di sé, unicastrada percorribile per la costruzioneautentica e vera della persona.

- “La carità come vita nella fede”:l’urgenza è variegata “di stupore egratitudine di un’inaudita iniziativadivina che ci precede e ci sollecita”.È il varco che, oltrepassato, fa cono-scere l’amicizia con Dio. Indubbiamente punto di arrivo manon traguardo, photofinish, statico, sìtrampolino di lancio che qualifica l’e-sistenza e le fa comprendere che,“quando noi lasciamo spazio all’amo-re di Dio, siamo resi simili a Lui, par-tecipi della sua stessa carità”. Il tem-po della nostra storia si trasfigura neltempo in cui, in sinergia lieta e sicura,l’amore di Dio e l’amore della perso-na si compenetrano, s’illuminano e latrasformazione della struttura umanadi peccato si ritrova a essere colmatadi grazia, cioè di amicizia, che nontarpa la persona e non la depaupera,ma le spalanca davanti un orizzontevastissimo in cui “la fede ci fa ricono-

scere i doni che il Dio buono e gene-roso ci affida; la carità li fa fruttifica-re”.

- “L’indissolubile intreccio tra fede ecarità”: il nostro Pastore traccia lamappa della trappola, e fin qui si trat-ta solo di un rilievo, passando poi alcammino da percorrere nella mappaper non rimanere impantanati: “Peruna sana vita spirituale è necessariorifuggire sia dal fideismo che dall’at-tivismo moralista”. Riprendendo l’an-tico, ma pur sempre attuale simbolo,tipico di ogni antropologia, papaBenedetto a quell’imprinting umano,con un colpo di pollice segna il per-corso cristiano: “L’esistenza cristianaconsiste in un continuo salire il montedell’incontro con Dio per poi ridi-scendere, portando l’amore e la forzache ne derivano, in modo da servire inostri fratelli e sorelle con lo stesso

amore di Dio”. È ben chiaro, allora,che nessuno di noi umani può dirsi“Marta” senza essere “Maria”, se cosìfosse cadremmo in due estremi l’unoda robot multiuso, l’altro da meccani-smo fuori uso per il non uso! In noivivono e convivono le due dimensioniche “devono coesistere e integrarsi”. Ricordandoci sempre che noi siamo“secondi”, anche se vorremmo sem-pre e comunque essere “primi”, l’er-rore di prospettiva può dimostrarsiuna tentazione continua, una sfida chelogora, da cui bisogna uscire comedal risucchio di una sabbia mobilecon un colpo deciso di tallone: “Lapriorità spetta sempre al rapporto conDio e la vera condivisione evangelicadeve radicarsi nella fede”.Allora saremo veramente “secondi”perché le nostre opere di carità, puressendo nostre, le percepiremo noncome “frutto principalmente dellosforzo umano”, in cui il nostro ego sitroverebbe solo lusingato ma ancorachiuso in se stesso, “ma nascono dallastessa fede, sgorgano dalla Grazia cheDio offre in abbondanza”. Egli “pri-mo”, noi “secondi”.

- “Priorità della fede, primato dellacarità”: abbiamo salito il Monte e loabbiamo ridisceso, i passi sono i no-stri passi, contati sul sentiero ma ilcuore dov’è? Dov’è tutta l’adesionedella persona? Si concentra in un gri-do che accogliamo come dono: “Ab-bà! Padre”, cui rispondiamo, offrendoil nostro (secondo!) dono: “Marana-tha!”.“Infondendo in noi la carità, lo SpiritoSanto ci rende partecipi della dedizio-ne propria di Gesù: filiale verso Dio efraterna verso ogni uomo”. Ancorauna volta non è architettura pensata estudiata in proprio dalla persona, dallasocietà, è ben altro: è sigillo del Bat-tesimo, è ardore dell’Eucaristia.

Cristiana Dobner

Johannes Vermeer, Cristo in casa di Marta e Maria, 1654 circa. NationalGallery of Scotland, Edinburgh

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Il Vescovo riceve in udienza lunedì 25, mercoledì 27,giovedì 28 febbraio; venerdì 1 e sabato 2 marzo dalle8,30 alle 12,30.Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con laSegreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramitetelefono (0131 816635 - fax 0131 816637).Via mail: [email protected]

DiariodelVescovo

Nuovo Centro di Ascolto MedicoTORTONA/VENERDI’ 22 FEBBRAIO

Venerdì 22 febbraio, alle ore 15, la Caritas Diocesanae Agape Cooperativa Sociale Onlus inaugurano il“Centro di Ascolto Medico” che aprirà a Tortona, inVia Emilia, 246.Interverranno mons. Martino Canessa, Vescovo diTortona, il Dottor Salvatore Geraci, membro di CaritasItaliana, il Dottor Riccardo Prete e il Dottor Dino Ca-vanenghi, medici volontari.

Don Doglio al Mater DeiTORTONA/LUNEDI’ 25 FEBBRAIO

Lunedì 25 febbraio al Teatro Mater Dei di Tortona, al-le ore 21, il biblista don Claudio Doglio, prosegue ilCorso Biblico per l’Anno Pastorale 2012-2013 sul te-ma “Figure della Fede: Uomini e donne che hannocreduto nel Signore” e parlerà di “Pietro, roccia dellaFede cristiana: noi abbiamo creduto e conosciuto cheTu sei il Santo di Dio”.

Don Doglio per i sacerdotiTORTONA/MARTEDI’ 26 FEBBRAIO

Don Claudio Doglio, martedì 26 febbraio, alle ore9.15 in Seminario, incontrerà i sacerdoti, i religiosi e idiaconi permanenti per proseguire con il commento al-la Parola di Dio delle Domeniche di Quaresima.

Una domenica con le famiglieVOGHERA/DOMENICA 24 FEBBRAIO

L’Ufficio per la Pastorale Familiare organizza il se-condo incontro dedicato al rapporto di coppia del ciclo“Una domenica con le famiglie”.L’appuntamento è per domenica 24 febbraio a VillaMeardi a Voghera. Tema: “Il giardino delle carezze.Superare i blocchi della creatività nella vita di cop-pia”. Il programma è il seguente: ore 9 accoglienza,ore 9.30 preghiera di inizio, ore 10 breve presentazio-ne e sviluppo del tema della giornata, ore 10.30 labo-ratori di dialogo di coppia, ore 12 S. Messa, ore 13pranzo, ore 14.30 ripresa dei laboratori, ore 16.30 con-clusione e saluti.Per il lavoro da svolgere è indispensabile la partecipa-zione di entrambi i coniugi. Per i bambini è assicuratoun servizio di animazione. Il pranzo è ad offerta libera.

Pellegrinaggio in cattedraleall’urna di San Marziano

TORTONA/ANNO DELLA FEDE

Il Vescovo, Mons. Martino Canessa, presiederà la Ce-lebrazione Eucaristica alle ore 21.- Domenica 3 marzo: Vicariato Tortona - Valli Curo-ne e Grue - Castelnuovo.Animano la liturgia le corali di Castelnuovo, Sale,Pontecurone e il coro e coretto di Viguzzolo.- Lunedì 4 marzo: Vicariato di Casteggio - Voghera -Broni/Stradella - Padano - Varzi.Anima la liturgia la corale di Broni.- Martedì 5 marzo: Vicariato di Novi - Arqua-ta/Serravalle - Genovesato.Anima la liturgia la corale di Casella Scrivia.Canto del Credo e preghiera in onore di San Marzia-no. Offerta della luce da parte delle Parrocchie.

Notiziediocesane

Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL)Tel./Fax 0144/37.27.90 - 338/27.15.722

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE

TORTONA - Qual è il vostro no-me? Chiede Mons. Martino Canes-sa a sette persone sedute nella pri-ma fila del Duomo. Prontamente larisposta: Benjamin, Cecile, Danica,Giulia, Yoan, Lara e Lazara. Sono igiovani che la sera del 13 febbraio,primo giorno di Quaresima e tempobattesimale per antica tradizione,sono stati ammessi al cammino delcatecumenato.Tale cammino si concluderà la not-te del Sabato Santo, quando, duran-te la solenne Veglia Pasquale (ma-dre di tutte le azioni liturgiche), ri-

ceveranno i sacramenti dell’Inizia-zione cristiana (Battesimo, Cresimaed Eucarestia). Si sono presentanti esono stati accolti per la loro prepa-razione dalla Chiesa proprio nellasera del Mercoledì delle Ceneri, ac-compagnati dai loro garanti e daisacerdoti che ne hanno curato laformazione, ascritti dal Vescovo alcatecumenato con queste parole: “Avoi, che avete seguito la Sua luce siapre ora la via del Vangelo perché,ponendo i fondamenti di una vitanuova, riconosciate il Dio vivente”. Essi gioiosamente hanno dimostra-to di essere pronti ad incamminarsiper la via della fede. Accolti cosìfra i catecumeni sono stati segnaticon il segno della croce affinchéfosse Cristo stesso a proteggerli conil segno del suo amore per impararedirettamente da Lui a conoscerlo ea seguirlo. La preghiera era iniziataqualche minuto prima con l’ascoltodella Parola di Dio. La liturgia delgiorno delle Ceneri ha richiamatoalla conversione e al ritorno con tut-to il cuore al Signore. Durante l’o-melia il Vescovo ha avuto parole diringraziamento e di stima per i pre-senti e rivolgendosi ai catecumeni liha incoraggiati nel cammino di co-noscenza di Cristo.Ha quindi presentato il messaggioper la Quaresima scritto dal SantoPadre Benedetto XVI, quasi comeatto di omaggio e di stima verso ilPapa a pochi giorni dalla notiziadelle sue dimissioni. Ha indicatocome vivere questo tempo preziosoincentrando tutto l’impegno nel da-re importanza e tempo all’ascoltodella Parola di Dio, poiché essa ge-

nera uno stretto rapporto con Lui.Si è quindi fermato sul rapporto trala fede e la carità citando diretta-mente il Santo Padre: “Risulta chia-ro che non possiamo mai separareo, addirittura, opporre fede e carità. Queste due virtù teologali sono inti-mamente unite ed è fuorviante ve-dere tra di esse un contrasto. Da unlato, infatti, è limitante l’atteggia-mento di chi mette in modo cosìforte l’accento sulla priorità e la de-cisività della fede da sottovalutare equasi disprezzare le concrete operedella carità e ridurre questa a gene-rico umanitarismo.Dall’altro, però, è altrettanto limi-tante sostenere un’esagerata supre-mazia della carità e della sua opero-sità, pensando che le opere sostitui-scano la fede. Per una sana vita spi-

rituale è necessario rifuggire sia dalfideismo che dall’attivismo morali-sta. L’esistenza cristiana consiste inun continuo salire il monte dell’in-contro con Dio per poi ridiscendere,portando l’amore e la forza che nederivano, in modo da servire i no-stri fratelli e sorelle con lo stesso a-more di Dio. La priorità spetta sem-pre al rapporto con Dio e la veracondivisione evangelica deve radi-carsi nella fede […]. In sostanza,tutto parte dall’Amore e tende al-l’Amore. L’amore gratuito di Dio ciè reso noto mediante l’annuncio delVangelo”.È seguita poi la benedizione e l’im-posizione delle ceneri. Rito dal sa-pore biblico è segno del nostro im-pegno penitenziale. In fila i fedeli sisono portati davanti all’altare dovehanno ricevuto le ceneri sul capo. Prima del congedo il Vescovo hacompiuto ancora un gesto impor-tante: rivolgendosi ai catecumeni liha invitati a recitare il Credo e haconsegnato loro il Vangelo “qualeBuona Novella che il Signore Gesùdona all’uomo per guidarlo sullavia della salvezza”.Alla conclusione Mons. Vescovoha salutato e consegnato l’attestatodi partecipazione ai giovani delCorso in preparazione al matrimo-nio della parrocchia di San Matteoin Tortona, che hanno terminato illoro cammino proprio in Cattedrale. Era presente, inoltre, per l’anima-zione e liturgica la stessa corale diSan Matteo. Al termine ha quindiinvocato su di loro e su tutti i pre-senti la benedizione del Signore.

Claudio Baldi

Tortona Mercoledì delle Ceneri: 7 giovani ammessi al catecumenato

“A voi si apre la via del Vangelo”

I fedeli in Cattedrale ricevono le sacre ceneri

La benedizionee l’imposizione delle ceneri:rito dal sapore biblico,è segno del nostroimpegno penitenziale

Un momento della celebrazione del Mercoledì delle Ceneri

Consegna del VangeloFedeli davanti al Vescovo

IL POPOLOGiovedì 21 febbraio 2013

3VITA DELLA DIOCESI

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Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL)Tel./Fax 0144/37.27.90 - 338/27.15.722

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE

IL POPOLOGiovedì 21 febbraio 2013

4 VITA DELLA CHIESA

2005-2013 La scelta del Papa

All’Angelus di domenica scorsa Benedetto XVI ha invitato a “non strumentalizzare Dio”

Primo Angelus dopo l’an-nuncio della sua rinunciaal Pontificato, e all’inizio

del tempo di Quaresima, qua-ranta giorni per ricordare iltempo trascorso da Gesù nel de-serto; quaranta come gli anniche Noè passò nell’Arca, comeil tempo trascorso nel desertoda Mosè assieme al suo popolo.Tempo di purificazione, di rin-novamento. Tempo per ricali-brare la vita con lo sguardo fis-so alle nostre relazioni con Dio,con gli altri, con il creato.

Tempo di conversione e di pe-nitenza in preparazione allaPasqua per “rinnovarsi nellospirito” e per “ri-orientarsi deci-samente verso Dio, rinnegandol’orgoglio e l’egoismo per vive-re nell’amore”.Per Benedetto XVI la prima do-menica di Quaresima è stata an-che occasione per ringraziareper i tanti segni di affetto venutia seguito della sua decisione;così ai fedeli, si parla di più dicentomila persone tra piazza

San Pietro e via della Concilia-zione, dice: “Grazie di esserevenuti così numerosi. La vostrapresenza è un segno dell’affettoe della vicinanza spirituale chemi state manifestando in questigiorni. Vi sono profondamentegrato”.Il Mercoledì delle Ceneri ci haricordato che la vita di ognunodi noi è come quel pizzico dicenere che abbiamo ricevutosulla testa; polvere è il nostroorgoglio, il desiderio di preva-lere, il nostro sentirci tranquilli,il potere.Nella prima domenica di Qua-resima (17 febbraio) troviamo il

celebre brano evangelico delletentazioni; la triplice tentazio-ne: l’egoismo, l’orgoglio, il po-tere e la gloria. Gesù resiste algrande tentatore, al demonio:non di solo pane vive l’uomo,dirà di fronte alla richiesta ditrasformare le pietre in pane. Il Signore, Dio tuo, adorerai,sarà la risposta alla richiesta diprostrarsi per avere tutti i regnidella terra. Non metterai allaprova il Signore Dio tuo, riba-dirà di fronte alla terza tentazio-ne, quella di gettarsi dal puntopiù alto del tempio per essereaiutato dagli angeli che inter-verranno in suo soccorso perchélui è il figlio di Dio.Questi quaranta giorni che ab-biamo di fronte fino alla Pa-squa, sono un cammino da per-correre per riscoprire la fede inDio come criterio base della no-stra vita, afferma BenedettoXVI all’Angelus; e questo com-porta sempre “una lotta, uncombattimento spirituale, per-ché lo spirito del male natural-mente si oppone alla nostra san-tificazione e cerca di farci de-viare dalla via di Dio”.All’origine di ogni peccato c’èla tentazione di pensare, illu-dendoci, di poter fare da soli, didecidere della nostra vita. Andare nel deserto e digiunareè per Gesù un modo di ricorda-re a tutti noi l’essenzialità dellanostra esistenza, i valori piùprofondi e il fatto che la nostravita dipenda da qualcosa al difuori di noi: il suo pane è la pa-rola di Dio. Al momento di ini-ziare il suo ministero pubblico,Gesù, afferma il Papa nella suariflessione domenicale, “dovet-te smascherare e respingere lefalse immagini di Messia che iltentatore gli proponeva. Maqueste tentazioni sono anchefalse immagini dell’uomo, chein ogni tempo insidiano la co-scienza, travestendosi da propo-ste convenienti ed efficaci, ad-dirittura buone”.La vita di Gesù è caratterizzatadall’ascolto della parola delPadre e dall’obbedienza ai suoidisegni. Resistere alle tentazio-ni significa accogliere total-mente la parola di Dio, e non

“strumentalizzare Dio per i pro-pri interessi, dando più impor-tanza al successo o ai beni ma-teriali. Il tentatore è subdolo:non spinge direttamente verso ilmale, ma verso un falso bene,facendo credere che le vererealtà sono il potere e ciò chesoddisfa i bisogni primari.In questo modo, Dio diventa se-condario, si riduce a un mezzo,in definitiva diventa irreale, nonconta più, svanisce”.Nelle tentazioni, commenta ilPapa all’Angelus, è in gioco lafede, “perché è in gioco Dio. Nei momenti decisivi della vita,ma, a ben vedere, in ogni mo-

mento, siamo di fronte a un bi-vio: vogliamo seguire l’io oDio? L’interesse individualeoppure il vero bene, ciò cherealmente è bene?”.Parole che in qualche misurapossiamo leggere quasi in fili-grana con la decisione di Be-nedetto XVI di rinunciare alPontificato. È un Papa che si af-fida totalmente a Dio e anchenella sua scelta, difficile, stori-ca; è nelle mani di Dio che po-ne il suo gesto, ma soprattuttola vita della Chiesa. Nella cer-tezza che se è vero che “nelcampo del Signore c’è sempreanche la zizzania”, e abbiamovisto - ha affermato l’11 ottobrescorso parlando alla fiaccolatapromossa dall’Azione cattolicaa 50 anni dall’apertura delConcilio Vaticano II - che “nel-la rete di Pietro si trovano an-che pesci cattivi”, che “la fragi-lità umana è presente anche nel-la Chiesa, che la nave dellaChiesa sta navigando anche convento contrario, con tempesteche minacciano la nave e qual-che volta abbiamo pensato: ilSignore dorme e ci ha dimenti-cato”. È altrettanto vero che “ilSignore non ci dimentica” e cheil “fuoco di Cristo non è fuocodivoratore, distruttivo; è un fuo-co silenzioso, è una piccolafiamma di bontà e di verità, chetrasforma, dà luce e calore”.

Fabio Zavattaro

Polvere è il potere

Moltissimi fedeli in piazza San Pietro domenica 17 febbraio per l’Angelus del Papa

Più di centomila personetra piazza San Pietroe via della Conciliazioneper dire grazie al Papae per ascoltarlo ancora

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“Questi èil Figlio miol’eletto”

In quel tempo, Gesù presecon sé Pietro, Giovanni eGiacomo e salì sul monte apregare. Mentre pregava, ilsuo volto cambiò d’aspetto ela sua veste divenne candidae sfolgorante. Ed ecco, due uomini conver-savano con lui: erano Mosèed Elìa, apparsi nella glo-ria, e parlavano del suo eso-do, che stava per compiersia Gerusalemme.

Pietro e i suoi compagnierano oppressi dal sonno;ma, quando si svegliarono,videro la sua gloria e i dueuomini che stavano con lui. Mentre questi si separavanoda lui, Pietro disse a Gesù:«Maestro, è bello per noiessere qui. Facciamo tre ca-panne, una per te, una perMosè e una per Elìa». Eglinon sapeva quello che dice-va. Mentre parlava così,

venne una nube e li coprìcon la sua ombra.All’entrare nella nube, eb-bero paura. E dalla nube uscì una voce,che diceva: «Questi è ilFiglio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restòGesù solo. Essi tacquero e in quei gior-ni non riferirono a nessunociò che avevano visto.

IL POPOLOGiovedì 21 febbraio 2013

5IL VANGELO DELLA DOMENICA

La proposta della liturgiadella Parola di questa IIdomenica di quaresima sipotrebbe riassumere inquesto titolo: il nostro Diosi vuole alleare con noi!

Siamo entrati nella quare-sima, questo tempo straor-dinario di grazia, di silen-zio, di essenzialità, di pre-ghiera, di carità... per vi-vere questa alleanza.

1. La prima lettura odiernaci ricorda che l’alleanza diDio con l’uomo ha radicilontane. Abramo è il pro-totipo dell’uomo che siconsegna a Dio e si affida a Lui. Di fronte alla promes-sa ‘folle’ di Dio (a lui, senza figli, viene promessa unadiscendenza numerosa come le stelle del cielo...!)Abramo ha fede e crede; crede pure alla promessa di unpaese dove abitare e riceve un segno.

Il segno di questo patto é chiaro nell’ambiente diAbramo: Dio sotto forma di fiamma passa tra le vittimesquartate, che significa: mi avvenga così se non sarò fe-dele al patto! Inizia una “storia” tra Dio e l’umanità, rappresentata daAbramo. È stupendo pensare che così inizia un lungo periodo difidanzamento da parte di Dio.

Quando due giovani iniziano a frequentarsi e hanno incuore un sogno grande che coinvolge le loro vite, noidiciamo che iniziano una “storia”.

E della Bibbia si dice essere “la storia sacra” che narral’innamoramento progressivo tra Dio e l’uomo: raccon-ta i passi di questa alleanza d’amore che avrà in Gesù ilsuo sigillo definitivo e sponsale!

2. Nella prospettiva pasquale, l’Eucaristia è l’alleanzastipulata nel sangue di Gesù: “Questo è il sangue dellanuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti...”

Il corpo crocifisso di Gesù diventa il luogo in cui Diorinnova in maniera definitiva e irrevocabile la sua al-leanza con l’uomo.

Qui non si tratta più di figliolanza, di territorio su cuicostruire una nazione, ma del cuore stesso di Dio chediventa luogo di incontro, di perdono, di purificazione,di rinnovamento, di vita.

La quaresima è un tempo speciale in cui questi elementifondamentali della vita cristiana vengono evidenziati eofferti alla nostra riflessione e meditazione.

3. La preghiera come luogo quotidiano per rinsaldarel’alleanza.Il Vangelo oggi ci parla di Gesù che sale sul monte(=luogo appartato, solitario) per pregare e “mentre pre-gava, il suo volto cambiò d’aspetto”.

L’Eucaristia, celebrata la domenica, deve uscire dallachiesa ed entrare nella nostra vita quotidiana.

Quel momento solenne di alleanza assume nella quoti-dianità le forme più varie, che conosciamo bene.

Per continuare la fedeltà ‘domenicale’ occorre tornareal Dio “fedele” per essere a nostra volta fedeli.

La preghiera, come forma intima di relazione con Lui, èla nostra alleanza quotidiana, il modo con cui rinnovia-mo il nostro amore per Gesù e… ci trasfigura!

Sì, perché la preghiera è davvero una trasfigurazione,cioè un momento nel quale i nostri occhi vedono in mo-do nuovo, il nostro cuore ama nel modo giusto, la no-stra intelligenza capisce cose belle...

Ci viene data la forza di perdonare, di spenderci con ge-nerosità, di testimoniare con coraggio la nostra fede!

Lasciamoci illuminare dalla bellezza del Tabor, lascia-mo che la sua Parola trasfiguri la nostra preghiera, ilnostro cuore e la nostra vita!

E la nostra alleanza personale e comunitaria con ilSignore sarà davvero storia di salvezza per tutti.

Marco Daniele

Prima LetturaGen 15,5-12.17-18

Salmo ResponsorialeSal 26

Seconda LetturaFil 3,17-4,1

Domani, 22 febbraio, la Chiesa ricordasan Massimiano, che fu il primo vesco-vo d’Occidente a portare il titolo di ar-civescovo, in quanto titolare della dio-cesi di Ravenna, proprio nel momentostorico in cui Ravenna era la città piùimportante d’Italia in quanto sede delrappresentante dell’Imperatore bizanti-no. Fu un uomo di grande prestigio eun santo pastore di anime. Le notizie sudi lui provengono dal Liber pontificalisEcclesiae Ravennatis, scritto nel IX se-colo da Agnello Ravennate che dichia-ra di aver avuto a disposizione gli scrit-ti dello stesso Massimiano.Nacque a Pola, oggi in territorio croato,nel 498, dove iniziò la carriera ecclesia-stica fino a diventare diacono presso lachiesa di S. Maria Formosa. Intorno al525 intraprese un viaggio che lo portòfino ad Alessandria e qualche anno piùtardi, si recò a Costantinopoli.A Costantinopoli fu introdotto alla cor-te dell’imperatore Giustiniano, di cuiseppe guadagnarsi stima e affetto. Allamorte del vescovo di Ravenna Vittore,avvenuta nei primi mesi del 545, difronte ai rappresentanti della Chiesa ra-vennate, giunti in Oriente per chiedereall’imperatore di concedere la cattedravescovile al candidato da loro prescel-to, Giustiniano rifiutò e preferì affidareil ministero a Massimiano che fu ordi-nato il 14 ottobre 546 a Patrasso.La notizia dell’elezione di Massimianocausò un forte malcontento della popo-lazione ravennate, che considerava lasua nomina nulla. Massimiano al suoarrivo in Italia, tra la fine del 546 e gliinizi del 547, si accampò fuori dellemura della città e poi con tatto e diplo-mazia riuscì gradualmente ad accatti-varsi la simpatia dei suoi fedeli e ad ot-tenere il permesso di prendere possessodella sede episcopale. Il suo episcopatorappresentò l’età d’oro della Chiesa diRavenna e coincise con la presa dellacittà da parte dei bizantini di Giustinia-no e con la nomina a capitale d’Italiadella città nel 554. La sua attività pasto-rale si estese dal 546 al 556 e si distinse

per due grandi campi di interesse: unolegato al suo impegno edilizio quale or-ganizzatore, riformatore e costruttore diedifici di culto, l’altro connesso alla suaproduzione letteraria. Primo risultatodella sua opera di innovazione ediliziadi Ravenna fu la dedica della chiesa bi-zantina di S. Vitale, la quale per la tec-nica costruttiva, per la decorazione eper la novità e originalità rispetto allatradizionale architettura cristiana italia-na si dimostra un’opera di altissimo li-vello architettonico. Una delle sue pri-me preoccupazioni fu quella di cancel-lare le tracce dell’Arianesimo deglisconfitti ostrogoti: a San Vitale curò larealizzazione dei celebri mosaici con iritratti di corte di Giustiniano e del-l’Imperatrice Teodora. Il mosaico absidale, databile al 547,presenta un’immagine del santo, raffi-gurato accanto all’imperatore Giusti-niano e alla sua corte in abiti pontifica-

li. Un’altra importante chiesa consacra-ta da lui il 9 maggio 549 fu S.Apollinare in Classe, eretta presso ilporto fortificato di Classe fuori dal cen-tro urbano con il fine di raccogliere lereliquie di S. Apol-linare, apostolo diPietro, successivamente traslate entro lemura della città. Nel 549 Massimiano compì un secondoviaggio a Costantinopoli e grazie al fa-vore di cui godeva ancora presso l’im-peratore, ricevette in dono alcune im-portanti reliquie dei santi apostoliAndrea, Luca e Timoteo. Rientrato nel-la sua diocesi, diede inizio alla costru-zione di una basilica dedicata a S.Stefano, poi andata distrutta, nella qua-le volle depositare le reliquie portatedall’Oriente. Alla stessa epoca si deve far risalire ilrestauro della chiesa di S. AndreaMaggiore, nella quale fece deporre labarba di S. Andrea. Si può ancora am-mirare la cattedra vescovile diMassimiano, realizzata con pannelli inavorio scolpito tra il 546 e il 556, chel’imperatore Giustiniano, per affettoverso il santo, fece intagliare a Costan-tinopoli e trasportare a Ravenna. Oggi èconservata presso il Museo arcivesco-vile di Ravenna. A Massimiano sono attribuite moltissi-me opere letterarie, andate perdute e dicui si ha conoscenza grazie alla suabiografia. Tra queste vi sono un’accu-rata edizione della Bibbia e un Sacra-mentario. Le sue attività si estesero a tutta l’Italiae fece anche le veci del papa Vigiliodurante le sue assenze. Il suo episcopa-to fu importante per la storia di Raven-na e grande fu il suo impegno nel cer-care di portare armonia nei contrastidella Chiesa occidentale con Bisanzio econ l’Oriente, soprattutto sulla questio-ne teologica dei Tre Capitoli. Morì a Ravenna il 22 febbraio 556 e lesue spoglie furono tumulate nella basi-lica di Sant’Andrea, dove rimasero sinoal 1809 per poi essere trasferite in cat-tedrale.

San Massimiano vescovo di RavennaIL SANTO DELLA SETTIMANA - a cura di Daniela Catalano

Lc 9,28b-36

IL COMMENTO AL VANGELO24 FEBBRAIO - II DOMENICA DI QUARESIMA

LE LETTURE DELLA DOMENICA

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IL POPOLOGiovedì 21 febbraio 2013

6 ATTUALITA’

ROMA - Il 14, 15, 16 febbraioMons. Martino Canessa, assiemeai Vescovi liguri, guidati dalCard. Angelo Bagnasco, ha par-tecipato alla Visita ad Limina aRoma. Abbiamo chiesto al Ve-scovo di condividere con i lettoridel Popolo le suggestioni di que-sto significativo momento. Eccoil testo dell’intervista.

Eccellenza, che cos’è la Visitaad Limina? Ogni cinque anni, ogni Vescovoè chiamato a far visita a Roma al

Santo Padre e ai suoi diretti col-laboratori, per esporre la situa-zione della diocesi e rendereconto del suo operato. Naturalmente il Santo Padre haaltre strade per informarsi, mavuole sentire dalla viva voce del

singolo Vescovo cosa avvienenella chiesa particolare.

Come avviene la Visita ad Li-mina? La visita avviene in questo mo-do: c’è il contatto con le Con-gregazioni. Significativo è ancheil momento della preghiera sullatomba di Pietro e quindi c’è lavisita al Santo Padre. Qualchevolta a tu per tu, altre volte, co-me quest’ultima, in gruppo. Inquesto caso ero insieme aiVescovi della Circoscrizione li-gure.

Eccellenza “Ad Limina” è unaespressione tradizionale latina. Cosa significa? La parola “visita ad limina apo-stolorum” significa visita “alletombe degli apostoli”. È il luogodove i santi Pietro e Paolo hannoterminato con il martirio la lorovita terrena. Praticamente è unavisita al cuore della Chiesa.

A voi Vescovi viene chiesto difare una relazione scritta o soloverbale?Prima della visita ogni Vescovodeve stendere una relazione ri-

guardante i singoli punti dellapastorale e inviarla al Nunzioapostolico d’Italia che poi la fapervenire agli appositi uffici del-la Curia.

Quale è stato il momento piùsignificativo?Il momento più significativo evi-dentemente è stato quello con ilSanto Padre. La circostanza dellesue dimissioni ha reso più pre-zioso l’incontro con lui. Un in-contro comunitario, come hodetto, ma altamente importante.Siamo stati assieme più di un’oraed ognuno di noi è stato invitatodal Santo Padre a presentare lelinee fondamentali della vita pa-storale della sua diocesi. Signifi-cativa è stata la visita alle Con-gregazioni: quella del clero, del-l’educazione cattolica, della dot-trina della fede, dei Vescovi, de-gli istituti di vita consacrata, delculto e il Pontificio Consiglio perla nuova evangelizzazione.

Abbiamo visto dai telegiornaliil suo saluto al Papa. Era sorri-dente e gli ha detto qualcosa. Possiamo sapere cosa ha dettoal Papa?

Gli ho assicurato la preghierache certamente anche nella dio-cesi di Tortona è stata fatta per ilmomento che sta vivendo e per

la Chiesa in genere. L’ho ancherassicurato dell’affetto che la co-munità cristiana di Tortona nutreper la sua persona.

Vi ha donato qualcosa? Il Papa ha donato ad ogni Ve-scovo una croce pettorale e uncerto numero di coroncine delrosario.

Ha sperimentato una vicinanzacon il Papa. Un messaggio alladiocesi alla luce di questa forteesperienza di Chiesa?Incontrare il Santo Padre è sem-pre un’esperienza rilevante.Quella di questa volta, però, èstata segnata dalla notizia delledimissioni: un avvenimento cheha sorpreso tutti. Ciò deve farciprendere coscienza della nostraappartenenza alla Chiesa. Forsec’è bisogno di capire che occorrepregare di più, non solo spettato-ri ma anche persone che condivi-dono il cammino della Chiesa làdove vivono. Spero che questifatti provochino nel cuore dellagente della nostra diocesi unoscossone per essere più vivi nelleloro comunità.

a cura di Claudio Baldi

Roma La nostra intervista dopo uno “storico” saluto a Benedetto XVI alla vigilia delle dimissioni

Il Vescovo Mons. Canessa incontra il Papa

Il Vescovo Mons. Martino Canessa con il Santo Padre durante l’incontro della scorsa settimana

Mons. Canessa, vice presidente della Conferenza EpiscopaleLigure, con il Pontefice

Mons. Martino Canessa, Benedetto XVIe Mons. Giancarlo Dellagiovanna, sa-cerdote diocesano impiegato all’UfficioInformazioni della Segreteria di Stato

I Vescovi della regione ecclesiastica ligure venerdì 15 febbraio in udienza da Papa Benedetto XVI per la “Visita ad Limina”

Da giovedì 14a sabato 16 febbraioi Vescovi liguria Roma perla Visita ad Limina

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VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI STRADELLA - VALLE STAFFORAOLTREPO’IL POPOLO dell’

SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVEDuomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17.30 (sabato17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10,30-12-18 (sabato 18);Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11- 18(sabato 18); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 8-10,30-18(sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 8-10-11,15 (sabato 18);Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel.41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-18 (sabato 18); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18); Oriolo (tel. 379578): ore 11;Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro ore 11;

Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 21 al 27 febbraio 2013Giovedì 21: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573)Venerdì 22: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063)Sabato 23: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436)Domenica 24: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104)Lunedì 25: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286)Martedì 26: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425)Mercoledì 27: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383642135)

Edicole aperte domenica 24 febbraio 2013(Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi;Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota vialeRepubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, viaLomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, viaDon Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani,via Cattaneo; Cartolandia strada Valle.

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Giovedì 21 febbraio 2013

ROMAGNESE - Il comune diRomagnese ha vinto il concorso“Gioielli d’Italia” promosso dalMinistero per gli Affari Regionali,il Turismo e lo Sport. Il concorso,nato con l’intento di valorizzarel’offerta turistica dei comuni dipiccole e medie dimensioni conpopolazione non superiore ai 60mila abitanti, ha visto la partecipa-zione di circa 350 concorrenti ditutte le regioni. Sono stati 21 i co-muni premiati.“Secoli di storia hanno regalato alnostro Paese migliaia di piccoli

borghi, luoghi splendidi in cui cisono palazzi, chiese, castelli e for-tificazioni, frutto anche dell’atavi-ca litigiosità italiana, che non simanifesta solo nelle campagne e-lettorali, come avviene in questigiorni, ma risale nel corso dei se-coli. Questa litigiosità ci ha co-munque regalato un patrimoniounico al mondo. – ha detto il mini-stro Piero Gnudi – Bisogna quindipuntare alla valorizzazione del pa-trimonio attraverso iniziative comequesta. Lo dimostra anche il suc-cesso di partecipazione che abbia-mo avuto, con quasi 350 comuniconcorrenti, successo che è statopossibile grazie alla collaborazionecon l’Anci, che ringrazio. Siamoprofondamente convinti che il turi-smo sia un asset fondamentale sucui il nostro Paese deve puntare

per imboccare nuovamente la stra-da della crescita. Lo vediamo inquesto inizio d’anno in cui pur-troppo il turismo straniero in Italiaè lievemente calato, mentre la spe-sa dei turisti è cresciuta, riuscendoa mantenere un equilibrio”.“Grazie a questo concorso per cin-que anni saremo inseriti gratuita-mente dal Ministero in percorsi tu-ristici nazionali ed internazionali. –spiega il sindaco di Romagnese A-urelio Bramanti – Si sono volutesostenere le piccole realtà comuna-li che puntano sul turismo”. Infatti,l’obiettivo è quello di fornire allelocalità premiate, ancora poco rag-giunte dai flussi turistici tradizio-nali, uno strumento in più per pro-muovere il proprio patrimonio am-bientale, culturale, storico, archi-tettonico, urbanistico ed enogastro-nomico. Per la prima edizione, ilcomitato di valutazione ha ritenutodi valorizzare maggiormente i co-muni di dimensioni più piccole cheabbiano preservato con grandisforzi, anche economici, le caratte-

ristiche naturali e storiche che licontraddistinguono. “Siamo orgo-gliosi di essere stati premiati dalministro Piero Gnudi. – continua ilsindaco, che si è recato a Romacon gli assessori Ivan Elfi e AdaRisi – Il nostro comune vanta unterritorio incontaminato con pae-saggi mozzafiato in tutti i periodidell’anno. I turisti che arrivano danoi trovano alberghi, agriturismi,ristoranti, piatti gastronomici dellatradizione. Inoltre, nel corso del-l’anno vengono organizzati eventitradizionali come il Ciclo Pasqua-le, che risale al Medioevo”.A Romagnese si trova il GiardinoAlpino di Pietra Corva che ognianno attira turisti provenienti datutta Italia e non solo. “I turisti chearrivano in ogni periodo dell’anno– conclude Bramanti – possonotrascorrere le vacanze anche in in-verno. Infatti, sono numerosi glisciatori e gli amanti delle ciaspola-te che in questo periodo arrivanonel nostro territorio”.

Mattia Tanzi

Romagnese Vinto il concorso del Ministero per il Turismo

“Gioiello d’Italia” in Oltrepò

Romagnese, nuovo “gioiello d’Italia”

Il sindaco Aurelio Bramanti:“Per cinque annisaremo inseritinei circuiti turisticinazionali ed europei.Premiati i nostri sforzi”

Maggi: “Difendo la famiglia”ELEZIONI 2013

STRADELLA - Si inte-ressa di politica da quandoaveva diciotto anni ed èstato iscritto alla Democra-zia Cristiana. Oggi Daniele Maggi, clas-se 1958, nato a Broni e re-sidente a Stradella, sposatocon due figli - il primoventenne studente univer-sitario e la seconda sedi-cenne al liceo - milita nellefile dell’Udc di cui è mem-bro dell’ufficio politico re-gionale.“Ho sempre sentito forte -dice Maggi - la passioneper la politica, fin da gio-vane, quando mi iscrissialla Dc, spinto da FrancoMezzadra, che tanto fecein vita per il mio paese,Broni”. Alla passione perla politica unisce quellaper lo sport, il ciclismo inparticolare. In tale ambitoriveste la carica di vice-presidente regionale dellaFederazione Ciclistica Ita-liana. Per le prossime ele-zioni politiche per il rinno-vo del Parlamento, previ-ste per il 24 e 25 febbraio,Daniele Maggi è candidatoalla Camera dei Deputatinel collegio “Lombardia3”, al numero 2, per la listaUdC.“Ho scelto di candidarmi -spiega Daniele Maggi -perché sono convinto chechi ha a cuore il futuro del-la famiglia e della nostrasocietà in generale, chi co-me me è ancorato ai prin-cipi del cristianesimo, deb-ba seriamente impegnarsiper lo sviluppo sociale emorale del nostro Paese.In particolare mi sono can-didato per porre in primopiano alcuni problemi chemi sembra debbano essereuna priorità assoluta: la fa-miglia su tutto, la famiglia

che rimane la cellula fon-damentale della nostra so-cietà, la famiglia che vasostenuta, difesa ed aiutatain ogni modo; poi i proble-mi del lavoro, di un lavoroche manca ai giovani, maanche a tanti adulti che loperdono con ricadute pe-santissime sulla famiglia esui figli. Infine mi candidoanche perché sono forte-mente innamorato dellamia terra, l’Oltrepò, un ter-ritorio bellissimo ricco distoria, di valori che devonoessere tutelati”.“Se risulterò eletto - con-clude Maggi - proporrò su-bito due cose: la riduzionedella pressione fiscale sul-le famiglie e l’aumentodelle detrazioni fiscali alfine di agevolare la cresci-ta e dare una mano concre-ta alle famiglie. E un inter-vento che affronti seria-mente il grave problemadell’abbandono scolastico,soprattutto per quanto ri-guarda le scuole superiorie l’università, che a mioavviso è anche riflesso del-la crisi con famiglie chenon riescono ad assicurareai loro figli le risorse eco-nomiche per proseguire glistudi”.

Maggi e Buttiglione

VOGHERA - Il sindaco diVoghera Carlo Barbieri hapartecipato alla cerimonia diinaugurazione della nuovasede dell’Anppe, l’Associa-zione nazionale della PoliziaPenitenziaria. Insieme al pri-mo cittadino anche il presi-dente del consiglio NicolaAffronti e tanti esponentidella Giunta Comunale. La cerimonia ha avuto luogocon la celebrazione dellasanta Messa presso la chiesadi San Rocco. Dopo la fun-zione religiosa il sindaco, ivertici dell’Anppe e tutte leautorità civili e militari si so-

no spostati nella nuova sededi via Gola, dove si è svoltoil tradizionale taglio del na-stro.“Per il Comune è sempremolto importante essere alfianco delle associazioni cit-tadine. – ha spiegato il sin-daco Carlo Barbieri – Perquesto motivo siamo moltoorgogliosi quando riusciamoa trovare uno spazio chepossa ospitare e agevolare illavoro quotidiano di questerealtà.In particolar modo siamomolto legati all’Annpe perl’attività che svolge”.

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IL POPOLOGiovedì 21 febbraio 2013

8 VOGHERA E OLTREPO’

Aiuto alle famiglie disagiateASSOCIAZIONE ALBERO FIORITO

BAGNARIA - E’ entrata nel vivo l’attività dell’asso-ciazione Albero Fiorito Onlus che ha sede a Bagnaria. Grazie alla disponibilità dei locali siti in via 4 No-vembre, al numero 12/14, l’associazione oltrepadanasta operando a sostegno delle famiglie più disagiate. -L’attività ha visto, nei giorni scorsi, la consegna dipacchi contenenti generi alimentari alle famiglie biso-gnose e un sostegno sul trasporto pubblico per queiragazzi in età scolare che vivono in famiglie con diffi-coltà economiche.L’auspicio è che tutte le famiglie in difficoltà contatti-no l’associazione all’indirizzo di posta [email protected] o chiamino il numero telefoni-co 338/8775234.L’Albero Fiorito Onlus, guidato dal presidente MarcoChiesa, è in contatto con il Banco Alimentare che hasede a Novi Ligure.“Per il futuro cercheremo di soddisfare le esigenze ditutti coloro che versano in grave difficoltà economica.– spiega il presidente Chiesa – Invito tutte quelle fa-miglie che si trovano in condizioni di poter dare unaiuto a sostenere la nostra associazione”.I soci fondatori sono: Gianluigi Bedini (sindaco diBagnaria), Luigi Bariani (architetto), Ferruccio Bar-bieri (geometra), Ernesto Taini (ditta Meta), MassimoChiappini, Giampiero Brignoli, Mauro Moglia, Lo-renza Meroso, Elisabetta Riccardi e Stefania Pini cheha le funzioni di segretaria.

Mattia Tanzi

VOGHERA - “Conosciamoci conlo sport”. Ecco il titolo del progettoche prenderà il via in questi giorni eche vede coinvolti l’assessorato allosport e tempo libero del Comune diVoghera, i tre circoli didattici citta-dini e alcune società sportive iriensi. Alla presentazione del progetto era-no presenti il sindaco Carlo Barbie-ri, l’assessore Graziano Percivalle, ilpresidente del Rugby Voghera Gio-vanni Giovannetti ed i dirigenti sco-lastici Claudia Boccalini e France-sco Rubiconto.Le associazioni sportive che hanno

aderito al progetto sono sei: RugbyVoghera, Adolescere Volley, SksFudoshin karate, Nuova OlimpyaBasket, Sktst Kung-fu e Bu Sen Vo-ghera.A partire dalla metà del mese e finoalla fine dell’anno scolastico questeassociazioni si recheranno presso gliistituti scolastici per illustrare aglialunni le loro discipline. A fine an-no, poi, si terrà presso il PalaOltrepouna grande festa corredata da unamostra fotografica e di disegni alle-stita dalle scuola.

L’iniziativa “Conosciamoci con losport” è giunta quest’anno alla se-conda edizione.Sempre a Voghera partirà sabato 23marzo un laboratorio intensivo diteatro con Marina De Juli, attrice eallieva di Dario Fo. L’iniziativarientra nell’ambito della stagioneteatrale del Comune di Voghera ge-stita dalla Soms e si intitola “Lagiullarata nel teatro di Dario Fo eFranca Rame”. Lo stage si terrà alCircolo Culturale “Lo Stanzone”,presso la sede della SOMS – cinemateatro Arlecchino in via XX Set-tembre, 92 a Voghera, al primo pia-no. Marina De Juli lo introdurrà conuna conferenza a ingresso libero,

domani venerdì 22 febbraio alle ore21. La De Juli, che ha già conquista-to il pubblico vogherese con “Tuttacasa, letto e chiesa”, tornerà al-l’Arlecchino in questa stagione con“Johanna Padana a la descovertadelle Americhe”, venerdì 5 aprile.Terrà un laboratorio sull’affabula-zione e sulla giullarata, strutturato inquattro incontri divisi in due week-end, il 23 e 24 febbraio e il 2 e 3marzo (con orario 9-12.30/14.30-18.30, per un totale di 30 ore al co-sto di 200 Euro).Il secondo week end sarà destinatoalla messa in scena di una o piùgiullarate, sia a monologo, secondola tradizione, sia collettivamente.

Voghera Due proposte per le scuole e gli appassionati di teatro

“Conosciamoci con lo sport”

Il rugby sta conquistando sempre più i giovani anche in Italia

L’Assessorato allo Sportincontra gli studentiper promuoverele discipline sportivemeno praticate

OLTREPO’ - Angelo Ciocca, candi-dato per la Lega Nord in RegioneLombardia, ha fatto tappa nei comunidell’Alto Oltrepò, tra cui Zavattarello,Romagnese e Brallo di Pregola per in-contrare cittadini e amministratori sultema delle produzioni dell’Oltrepò,del turismo, dell’economia locale.“Il programma di Roberto Maroni - haspiegato Ciocca - prevede puntual-mente degli interventi per l’Oltrepòmontano: favorire l’accessibilità, latutela dai rischi idrogeologici, preve-dere pratiche burocratiche al minimoper le aziende locali, rilanciare il turi-smo. Sono questi alcuni degli inter-venti che si trovano a pagina 37 e 42del programma di Maroni. Così comesono ben chiare le azioni che si inten-dono mettere in pratica per l’agricol-tura e la viticoltura, di cui l’Oltrepò èun importante rappresentante. Vogliamo che la Regione Lombardia

tratti direttamente in Europa per laPac, senza intermediari che non sannocosa sia un campo o una vigna, vo-gliamo la valorizzazione della filieracorta, l’aiuto ai giovani agricoltori, lapromozione delle agro energie e del-

l’agriturismo, l’apertura di nuovi mer-cati; la sinistra in poche righe liquidala nostra agricoltura senza addentrarsinella specificità del nostro territorio.Allora, che futuro vogliamo? Il primopunto del programma di Roberto Ma-roni è Economia e fisco, già, perchésono proprio queste, oggi, le prioritàper dar fiato ai bilanci delle aziende edelle famiglie”.Mercoledì 20 febbraio Ciocca hachiuso la sua campagna elettorale inOltrepò al Liros di Stradella. Venerdì22 febbraio alle ore 21.30 Ciocca saràpresso il Campus di Pavia (stradaCascinazza, zona Istituti Universitari). “Invito tutti a partecipare. Farò unconfronto tra i vari programmi eletto-rali sui temi che riguardano le fami-glie, le imprese, il lavoro, la sanitàperché la politica deve parlare chiaro.Sceglieremo il nostro futuro con il no-stro voto”.

“Servono azioni concrete per l’agricoltura”

Angelo Ciocca

ELEZIONI 2013 - Programma di tutela dell’Oltrepò montano

BAGNARIA - A Bagnaria siè tenuto il raduno annuale de-gli Alpini; il Gruppo interco-munale delle penne nere checomprende i comuni di Ba-gnaria, Ponte Nizza, Val diNizza e Cecima. Il raduno si èsvolto in piazza Aldo Morocon la cerimonia dell’alzaban-diera alla presenza del presi-dente del Gruppo, Mario Bo-ara e del sindaco di BagnariaGianluigi Bedini.

Successivamente il corteo de-gli alpini si è diretto nellachiesa parrocchiale di SanBartolomeo per assistere allasanta Messa officiata da donVittorio e accompagnata dalcoro della Comunità montanaguidato dal maestro EraldoPedemonte. Al termine dellafunzione religiosa il corteo siè diretto al Monumento aiCaduti per la deposizione del-la corona d’alloro e interver-

ranno le autorità. Presenti ol-tre alle autorità militari e civili

anche i sindaci di Ponte Niz-za, Domenichetti, di Cecima,Carosio, di Val di Nizza,Campetti, di Rocca Susella,Barzon, di Varzi, Alberti, ilconsigliere provinciale Gio-vanni Ferrari, il consigliere re-gionale Vittorio Pesato e ilPresidente della ComunitàMontana, Bruno Tagliani.La giornata si è conclusa inamicizia con il tradizionalepranzo sociale.

Il raduno intercomunale delle penne nere

Festa in maschera e... biliardoRIVANAZZANO TERME/ORATORIO

RIVANAZZANO TER-ME - Festa di “Gran Car-nevale” presso l’Oratorio S.Domenico Savio a Riva-nazzano Terme affiliatoANSPI, per i ragazzi e pergli anziani e per i tantissimii partecipanti all’insegnadell’allegria e dello stare in-sieme. Sabato 9 febbraio sisono dati appuntamento lefamiglie con i ragazzi e do-menica 10 è stata la voltadegli anziani e degli ospitidelle residenze per anzianidel territorio.Tanta musica, con il sup-porto indispensabile delcantautore vogherese Gior-gio Macellari e Mary Vi-scardi, con il clown Claudioe i suoi collaboratori, conl’abilità del presentatore ri-vanazzanese Marco Testorie dei pionieri della CRI diVoghera e l’aiuto dei volon-tari dell’oratorio e della par-rocchia.Tantissime frittelle e torte eun mare di coriandoli e stel-le filanti hanno completatola splendida festa di un ora-torio in rapido sviluppo e

che necessita di nuovi spazie di locali funzionali. Intanto, domenica 17 feb-braio si è tenuta anche lapremiazione del Torneo diBiliardo dell’Oratorio.Una trentina i partecipantiche si sono sfidati all’ultimastecca per aggiudicarsi tresplendide coppe.Ha vinto il primo premioFabrizio Megazzini con unaperformance eccezionale,mentre Davide Algeri si èpiazzato al secondo posto eIvan al terzo.Quello di biliardo è uno deitanti tornei organizzati dal-l’oratorio.Il gruppo degli adolescenti,costituito da Davide Algeri,Andrea Annovazzi, Samu-ele Battaglia, Gabriel Mija,Giuseppe Traina, GiovanniPascalalau, Gabriele Pari-sotto, Stefano Fagioli con lasupervisione di FabrizioMegazzini, sta facendo unottimo lavoro in oratorioper la parte sportiva e deitornei, e sta mettendo apunto progetti interessantiper i prossimi mesi.

I giovani dell’oratorio di Rivanazzano Terme

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Cementeria di Broni

Certificazione ambientaleCertificazione di qualità

IL POPOLOGiovedì 21 febbraio 2013

9VOGHERA E OLTREPO’

Gita al santuario di La Salette

TORRICELLA/PELLEGRINAGGIO

La parrocchia di Torricella Verzate organizza il pelle-grinaggio al Santuario di La Salette, nella regione delRodano - Alpi, in Francia, dove il 19 settembre 1846la Vergine Maria è apparsa a Maximin Giraud e Mé-lanie Calvat, due giovani pastorelli. La partenza è fissata per mercoledì 10 aprile da Torri-cella, Corvino e Voghera. Dopo l’arrivo, nel primo po-meriggio al santuario, ci sarà la visita, la cena e il per-nottamento. Nella giornata di giovedì 11 aprile sarà celebrata la S.Messa e nel pomeriggio si partirà per fare ritorno a ca-sa. La quota individuale è di 130 euro e per la partenzaè necessario un documento di identità non scaduto.Per iscriversi è possibile rivolgersi al parroco don Lu-ciano Daffra (0383.876170 o 339.7546747).

Vita di Carlo Maria MartiniRIVANAZZANO TERME/LIBRI

Al ristorante Selvatico di Rivanazzano Terme è statopresentato il libro intitolato “Il profeta - Vita di Car-lo Maria Martini”. La serata, organizzata dal “LionsVoghera Castello”, ha visto l’intervento dell’autoree giornalista Marco Garzonio.Carlo Maria Martini è stato cardinale e arcivescovodi Milano dal 1979 al 2002.La sua figura e la sua storia hanno interessato tutti ipresenti che, dopo aver seguito la presentazione,hanno rivolto molte domande all’autore.

In Breve

VOGHERA - La Valle Staffora siè tinta dei colori del Carnevalecon maschere, coriandoli, carri al-legorici e musiche tradizionali chehanno caratterizzato le piazze dimolti comuni oltrepadani.A Voghera è tornato domenica 10febbraio il Buricinela Party, tradi-zionale Carnevale organizzato dal-l’assessorato alla Cultura e Scuolaguidato da Marina Azzaretti.Un grande palco ha ospitato inpiazza Duomo tutti gli eventi dianimazione, spettacoli, balli digruppo e dame veneziane. Nelcorso della giornata è stato letto ilclassico testamento di Buricinela,storica maschera vogherese e l’e-

vento si è concluso con un falòspettacolare.Al centro Auser di via Cignoli, laPro Loco “Città di Voghera”, incollaborazione con l’assessoratoalle scuole, ha poi organizzato il“Carnevale dei Bambini” che havisto l’animazione del mago Ma-uro Starone e la presenza di un la-boratorio di costruzione di ma-schere con materiale riciclato.Ha preso il via anche il Carnevaledi Varzi che rappresenta uno deimomenti tradizionali più attesi da-gli abitanti della Valle Staffora. Lamanifestazione, che è terminatadomenica 17 febbraio con la pen-tolaccia, si è aperta domenica 10

febbraio nella piazza della Fieracon la sfilata dei carri allegoriciallestiti da numerosi gruppi di gio-vani e da diverse associazioni lo-cali.La festa, organizzata dalla NuovaPro Loco di Varzi, dall’associazio-ne Ludo Culturale “Varzi in Ma-schera”, dal Comune e dalla disco-teca Mille Luci, è proseguita conl’estrazione dei biglietti della lot-teria e con la premiazione dei car-ri. Durante la serata centinaia dipersone hanno danzato nell’exCinema Italia con la musica tradi-zionale delle 4 Province. Sono sa-liti infatti sul palco Stefano Vallae Daniele Scurati che con piffero efisarmonica hanno suonato gighe,alessandrine e monferrine. La se-rata è poi proseguita con la musicamixata da Elio Pasquazzo di Ra-dio Voghera. Lunedì, sempre nel-l’ex Cinema Italia, è stata organiz-zata la serata intitolata “Gran Car-nevale” che ha visto l’esibizionedi Dj Carletto e dell’orchestra daliscio di Marino Castelli.L’agriturismo “La Sorgente” diVarzi ha proposto per tutto il pe-riodo del Carnevale, sia a pranzosia a cena, ma solo su prenotazio-ne, il proprio menù degustazione,composto da portate tradizionalipreparate con prodotti tipici, natu-rali e casalinghi, proprio per darela possibilità ai graditi ospiti di as-saggiare tutte le varie specialitàculinarie della zona.

Mattia Tanzi

Folklore Le piazze di Voghera e Varzi colorate da maschere e carri

Il Carnevale in Valle Staffora

Carri allegorici in piazza Duomo a Voghera per il “Buricinela Party”

ZAVATTARELLO - IlComune di Zavattarello daràil via entro marzo ai lavori diriqualificazione del borgomedievale risalente al 1200e della strada di accesso alcastello Dal Verme.Il progetto prevede un inter-vento radicale di ripavimen-tazione attraverso l’utilizzodi pietra locale, di regima-zione delle acque, il rifaci-mento dei sottoservizi e del-l’impianto d’illuminazioneattraverso il posizionamentodi lanterne storiche in ferrobattuto. “Grazie alla sinergiache si è creata con i colleghisindaci dei Borghi più bellidi Lombardia – spiega il sin-daco Simone Tiglio – siamoriusciti a confezionare unprogetto di valorizzazione

integrata dei beni culturaliche è stato presentato e fi-nanziato dalla FondazioneCariplo”.Il progetto complessivo, dioltre un milione di euro èstato finanziato per 610 milaeuro.A Zavattarello sono stati de-stinati circa 165 mila europer la riqualificazione delborgo e per il conseguimen-to della certificazione am-bientale Emas, per il cui ot-tenimento, l’amministrazio-ne si sta impegnando. L’im-porto complessivo dell’ope-ra ammonta a 280 mila euro. “Si tratta di una certificazio-ne importante per il nostroterritorio ai fini della suapromozione e in vista del-l’Expo 2015 che ha proprio

come tema ‘Nutrire il piane-ta, Energia per la Vita’. –continua Tiglio – I lavori sa-ranno conclusi entro l’esta-te”.Il borgo medievale negli ul-timi anni è stato teatro di al-cune manifestazioni che ilComune ha fatto rivivere at-traverso il contributo delleassociazioni locali (Magaz-zino dei Ricordi, Presepe ePassione e Pro Loco). Il Co-mune, al fine di creare unborgo rispettoso dei canonicostruttivi, delle fattezze edei colori tipici dell’epoca,cercherà di convincere i pro-prietari delle case ad operarepiccoli interventi quali, adesempio, la sostituzione diserramenti, intonaci, ecc…

Ugo Celasco

Restyling per il borgo medievale

Il borgo medievale di Zavattarello sarà presto riqualificato

Leo Bosi e Giulio Moro

ZAVATTARELLO - Verso la certificazione ambientale Emas

Cicala Dance a BassanoPIZZALE/DANZA

Cicala Dance ancora unavolta è stata protagonista aBassano Open, il 9 e il 10febbraio al Palazzetto del-lo sport di Bassano delGrappa. Una bella espe-rienza per Simona e Lu-crezia Esposito e per tutti iballerini della scuola diPizzale diretta da Robertae Alessandro Motta allaventunesima edizione delcampionato internazionaledi danza, con i più grandiprotagonisti della danzamondiale.“Simone e Lucrezia oltread essere bravi hanno an-che un bel portamento eun’ottima cura dell’imma-gine, siamo molto feliciper tutto l’impegno cheinfondono in questa disci-plina” - spiegano i due di-rettore artistici. Domenica17 febbraio Cicala Dance

sarà alla gara di CoppaItalia a Varazze, mentre il12 aprile parteciperà allaserata organizzata da Tar-diti Studio Dance presso ilSandalo Cinese di Stra-della, in occasione dellafesta della scuola direttada Claudio Tarditi.

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SALICE TERME - Il pre-sentatore di Verrua Po LeoBosi promuoverà le TermePresident di Salice Termenelle diverse manifestazioni,sfilate e concorsi di bellezzache si svolgono in tutto ilnord Italia. Il presentatore diMiss la Più Bella del Mondo,di Miss il Sogno, Miss Mon-do e protagonista di tante tra-smissioni nelle tv locali, hastretto una collaborazionecon le Terme President gui-date da Sandro Moro e dai fi-gli Giulio e Daniela.

Bosi promoterTERME PRESIDENT

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IL POPOLOGiovedì 21 febbraio 2013

10 ATTUALITA’

CASTELNUOVO SCRI-VIA - Grande successo, sa-bato 16 febbraio, per lo spet-tacolo proposto nel salonedell’oratorio dalla compa-gnia “Recitiamo Insieme” diCastelnuovo. Il gruppo di at-tori si è cimentato questavolta in una brillante e diver-tente rappresentazione indue atti scritta da Italo Contie diretta dal castelnoveseCarlo Trausi dal titolo: “ww-w.scampamorte.com”.Commedia brillante e comi-ca che si svolge in un’agen-zia funebre che crea diversiproblemi al proprietarioFortunato Scampamorte ealla figlia Addolorata. Oltre ad essi compaiono unaserie di altri personaggi cu-riosi e spiritosi che vivaciz-zano sempre di più la storia. La passione di questi attoriper la recitazione è nata qua-si per gioco, per incontrarsi,passare qualche ora in piùtra amici, per regalare unsorriso e compiere opere dibeneficenza. Questa compa-gnia teatrale della parrocchiamostra come ci si può dilet-tare facendo del bene agli al-tri e in un certo senso anchea se stessi. Molte sono le

commedie di repertorio cheda anni divertono il pubblicoe numerosissimi sono i suc-cessi ottenuti. Anche durantela serata di sabato, infatti, lasala era davvero gremita dispettatori del paese e non so-lo, più di cento persone han-no riso e applaudito allospettacolo riuscito alla perfe-zione. Come di consueto,anche questa serata di diver-timento, ha avuto un impor-tante obbiettivo: raccoglierefondi per l’istituto di Caritàdi Madre Teresa che si trovaa Spitak in Armenia. L’idea di donare un po’ delnostro aiuto a quella struttu-ra è nata dopo il pellegrinag-gio diocesano che ha avutoluogo lo scorso ottobre interra armena. Da quell’esperienza si è sen-tito il bisogno di fare qualco-sa per aiutare e sostenerel’orfanotrofio per bambinihandicappati, dove alcunesuore, da anni si occupanodella cura dei piccoli grazieall’aiuto di alpini bergama-schi che nel 1998 si impe-gnarono per ricostruire lastruttura distrutta dopo unviolento terremoto.

Elisa Basiglio

CASTELNUOVO SCRIVIA

“Recitiamo Insieme”per i bimbi dell’Armenia

ALESSANDRIA - In tre Scuole E-lementari di Tortona, Novi e Cas-sano i bimbi partecipanti sono mo-nitorati periodicamente per preveni-re l’insorgere di disturbi dell’ap-prendimento. Frequentano la secon-da elementare i bambini che parte-cipano al progetto di prevenzione eintervento su: “ I disturbi dell’ap-prendimento e le difficoltà scolasti-che”, avviato lo scorso anno dal-l’ASL Alessandria grazie al finan-ziamento della Fondazione Cassa diRisparmio di Alessandria che hadestinato a questo scopo un contri-

buto di 30.000 euro in tre anni. A partire dallo scorso anno scolasti-co il Servizio di NeuropsichiatriaInfantile diretto dalla dottoressaEmanuela Cordella e quello di Psi-cologia dell’Età Evolutiva, del qua-le è responsabile la dottoressa AnnaFerrari, hanno elaborato insieme unprogetto di durata triennale che laFondazione ha accolto con entusia-smo e positività, dimostrando diavere a cuore il futuro dei piccolistudenti. Grazie al finanziamentoaccordato infatti è stato possibileavvalersi della collaborazione di unesperto in disturbi specifici dell’ap-prendimento che si occupa diretta-mente del progetto. L’intervento è giunto al secondoanno di attuazione e l’anno scorsoha previsto la somministrazione, daparte della dottoressa ValeriaCantù, di una batteria di screening

ai bambini frequentanti il primo an-no di scuola primaria in tre Istitutidell’ambito distrettuale di Tortona eNovi Ligure. Le scuole coinvolte sono l’Istituto“Gianni Rodari” di Tortona, “Gio-vanni Pascoli” di Novi Ligure e“Nicola Montemanni” di CassanoSpinola, qui gli stessi bimbi, cheoggi frequentano la seconda ele-mentare, saranno monitorati nelprossimo mese di maggio al termi-ne dell’anno scolastico e a maggio2014, alla fine del terzo anno.Scopo del progetto è proprio quellodi osservare nel tempo l’andamentodi ogni singolo alunno, evidenzian-done miglioramenti oppure sottoli-neando difficoltà relative all’ap-prendimento, non emerse in prece-denza. I bambini che sono risultatipositivi allo screening del maggio2012 hanno potuto beneficiare di unapprofondimento diagnostico pres-so il servizio ASL-AL territoriale e,nei casi in cui è stato ritenuto neces-sario, di uno specifico iter ri-abilita-

tivo. In particolare, dallo screeningeffettuato nel maggio 2102 sonoemersi 24 bambini con necessità diun approfondimento specialistico. Ildato rientra nelle statistiche nazio-nali sui disturbi dell’apprendimentoche prevedono una media di 2-5bambini per classe con difficoltàscolastiche, equivalenti a percentua-li che vanno dal 2 al 10 per centodella popolazione infantile. Questidisturbi rappresentano un fattore dirischio per l’abbandono scolastico epossono comportare anche riper-cussioni sullo sviluppo emotivo esociale del bambino, sulla perditadell’autostima e della motivazionea studiare. Il progetto avviato speri-mentalmente dall’ASL provincialedimostra l’utilità di questa iniziativanel prevenire i disagi attraversol’individuazione precoce di even-tuali problematiche relative all’ap-prendimento che consente di evitareai piccoli studenti l’emersione didifficoltà più invalidanti, anche dalpunto di vista psicologico.

Alessandria Al via il progetto voluto dall’Asl e dalla Fondazione CRA

Vincere le difficoltà scolastiche

L’iniziativa interessatre scuole di Tortona, Novie Cassano Spinola e intendeprevenire i disturbidell’apprendimento

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IL POPOLOGiovedì 21 febbraio 2013

11ATTUALITA’

Mario Melazzini, 54anni, è un medico ericercatore pavese

con quasi trent’anni di lavoroalle spalle nella cura dei malati,nella formazione di giovani me-dici e, negli ultimi 10 anni inparticolare - da quando cioè hascoperto di essere malato di Sla- nel volontariato sociale e nel-l’impegno a favore delle perso-ne fragili e con disabilità. Negli ultimi tre anni ha collabo-rato con Regione Lombardia

prima come dirigente e poi, dal-l’ottobre scorso, come assessorealla Sanità. In questo periodo è stato re-sponsabile del Gruppo di lavoroche ha scritto il “Piano regiona-le per le persone con disabilità”,di valenza decennale, ora in fa-se di attuazione. Da qualche settimana ha annun-ciato la propria candidatura alleelezioni regionali del 24 e 25febbraio nella lista del Pdl pro-prio nella circoscrizione di Pa-via.

Assessore, cosa l’ha spinta acandidarsi alle elezioni?La convinzione che si possa fa-

re politica in modo nuovo e di-verso, guardando in faccia lepersone, con l’ascolto vero delterritorio, il dialogo, la concre-tezza e la condivisione. Sono un uomo qualunque, uncittadino comune che, a un cer-to punto, si è persuaso che con-tinuare a lamentarsi perché ipolitici non danno sempre le ri-sposte alle domande che vengo-no dai cittadini non sia suffi-ciente.

Ho deciso dunque di fare unpasso in più impegnandomi per-sonalmente e accettando di farequanto molte persone mi hannochiesto, ossia di mettere a di-sposizione le mie competenzenel lavoro della politica.

Quali sono i principali temi sucui intende lavorare se venisseeletto?Il principio fondamentale è edeve rimanere la centralità e il

protagonismo delle singole per-sone in tutti gli ambiti. Per me inoltre è essenziale ri-marcare che la famiglia deveessere sempre più centrale nelledecisioni della politica. Penso ad una sanità in grado didare cure e servizi personalizza-ti. Sono convinto inoltre che sianecessario riconoscere un con-tributo economico ai familiariche scelgono di curare i propri

anziani o disabili a casa, favo-rendo l’assistenza domiciliare edi prossimità.

Tra i temi più caldi in questomomento c’è proprio la sa-nità. Cosa pensa della situa-zione in provincia di Pavia equali sono le sue proposte?La sanità è un’assoluta prioritàper Pavia. Si parla di tagli ma iovoglio dire chiaramente chenessuna struttura chiuderà osarà ridimensionata. Questo è il mio impegno. Sipuò continuare a garantire tuttoquanto è stato assicurato fino aoggi grazie ad un lavoro di rior-ganizzazione. Il San Matteo e i presidi di Bro-ni-Stradella, Varzi, Casorate,Mortara, Mede, Vigevano eVoghera sono strutture di gran-de qualità che possono e devo-no lavorare sempre meglio inuna logica di rete.

Un altro dei problemi più im-portanti di questo periodo ri-guarda l’occupazione. Cosaintende fare a questo proposi-to?Sono diverse le cose che si pos-sono fare. Azzerare l’Irap per le impreseche assumono giovani ad esem-pio oppure, guardando al terri-torio di Pavia, rilanciare le pro-duzioni agricole locali e tipichee dare un forte impulso all’in-novazione e alla ricerca in tutti icampi. Una prospettiva interes-sante per i giovani potrebbe es-sere lo sviluppo del turismoeno-gastronomico.

Elezioni 2013 Intervista a Mario Melazzini candidato alle Regionali in Lombardia nella lista del PdL

“Difendere la sanità in provincia di Pavia”

Il dottor Mario Melazzini candidato alle Regionali nella circoscrizione di Pavia

“Sono un cittadino comune e ho deciso di fare un passo in più impegnandomi personalmente”

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IL POPOLOGiovedì 21 febbraio 2013

12 ATTUALITA’ E CULTURA

Giuseppe Dossetti “fu il pri-mo a ridimensionare l’a-spetto del suo gruppo e

della forza del suo pensiero af-fermando che in fondo l’unicovero dossettiano fosse stato lui”.In questa frase di EnricoGalavotti che con PaoloPombeni, è tra i maggiori studio-si della figura di Dossetti, vi è lasintesi di una grande personalitàcristiana umile, coraggiosa, pro-fetica. Il 13 febbraio scorso era ilcentenario della nascita proprioin questo periodo sono stati pub-

blicati alcuni poderosi saggi sullavita e il pensiero politico e teolo-gico del monaco morto nel 1996.Enrico Galavotti con “Il profes-sorino” (Il Mulino), PaoloPombeni, ne “Giuseppe Dossetti,L’avventura di un riformatorecristiano” (Il Mulino) e RobertoDi Giovan Paolo “Il dovere dellapolitica” (Nutrimenti edizioni)approfondiscono vita e pensierodi un protagonista della storiapolitica e religiosa delNovecento italiano. L’eredità di Dossetti è ancora vi-va e addirittura, non di rado, og-getto di ampie riflessioni su gior-nali laici e di strumentali polemi-che politiche tra i partiti. Tra po-co uscirà anche un film. In tuttaItalia l’Istituto per le ScienzeReligiose Giovanni XXII diBologna, nato da una sua intui-zione, ha organizzato incontri eapprofondimenti in tutta Italia.Dossetti ritornò al centro del di-battito politico alla metà deglianni Novanta dopo un lungo si-lenzio (preghiera e spiritualità traGerusalemme e Monte veglio)con interventi sui temi della pacee della politica. Per molti il suopensiero fu anche all’origine del-l’esperienza del centrosinistra diProdi. Enrico Galavotti autore de“Il Professorino” ricorda il ruolodi don Dossetti nella chiesa bolo-gnese di Lercaro: “Egli portò alcentro della dinamica ecclesialela conoscenza e la preghiera del-la Bibbia, attraverso la lectio, lescuole della Parola, con una fortepartecipazione, uno dei frutti piùpuri del Vaticano II”.Dossetti ritornò al centro del di-battito politico alla metà deglianni Novanta dopo un lungo si-lenzio (preghiera e spiritualità traGerusalemme e Monte veglio)con interventi sui temi della pacee della politica. Per molti il suo pensiero fu an-che all’origine dell’esperienzadel centrosinistra di Prodi.Enrico Galavotti autore de “IlProfessorino” ricorda il ruolo didon Dossetti nella chiesa bolo-gnese di Lercaro: “Egli portò alcentro della dinamica ecclesialela conoscenza e la preghiera del-la Bibbia, attraverso la lectio, lescuole della Parola, con una fortepartecipazione, uno dei frutti piùpuri del Vaticano II”. “Dossetti è una figura straordina-riamente ricca - aggiungeGalavotti - egli viene per lo piùriconosciuto soltanto come l’an-tagonista storico di De Gasperiin politica e all’interno dellachiesa promotore di un’ecclesio-logia e un movimento spiritualeed esperienza di chiesa non sem-pre apprezzati”. Al contrario perlo storico molto più affascinantee problematica è la vicenda uma-

na e spirituale del monaco natoper caso a Genova nel 1913.Galavotti analizza gli anni dellaformazione: la famiglia e in par-ticolare la madre, che si occupòin maniera, molto attenta dellaformazione religiosa dei figli co-me complemento della catechesiparrocchiale e dei sacerdoti cheil giovane Dossetti incontrò nellasua adolescenza, in particolaredon Dino Torreggiani che lo vol-le come animatore e catechistanell’oratorio di San Rocco emonsignor Tondelli che lo intro-dusse alla conoscenza dellaBibbia. Dossetti si accosta allastudio delle Sacre scritture ma necomprenderà la dimensione fon-damentale con degli studi più si-stematici sono in età più adulta,in particolare con la scelta mona-stica e presbiterale. Lo studio di Sant’Agostino, SanTommaso e soprattutto gli studicanonistici sono in ogni caso ilfaro della riflessione di una vita.Dal punto di vista culturale lascelta universitaria di Bolognanella facoltà di Giurisprudenza lomette in collegamento con unambiente ricco di suggestioni. La prospettiva era allora quelladi diventare avvocato e di entrarenello studio di uno zio, ma l’in-contro con il diritto canonico gli

cambia la vita. La ricerca nel set-tore del diritto della chiesa lo ap-passiona, chiede la tesi a Jemolo,ma il trasferimento del professo-re a Roma, lo costringerà a sce-gliere un altro docente. Lo studiodel diritto canonico si unisce alladimensione esistenziale, raccontaGalavotti, con la scelta religiosadi aderire all’associazione seco-lare avviata da Torregiani, ispira-to alla figura di Contardo Ferrini.La tesi di laurea di Dossetti ana-lizza i casi di annullamento delmatrimonio in caso di violenza,una ricerca che dimostra la qua-lità del ricercatore, “meticoloso eappassionato studio delle fonti,rigore e analisi che non si accodaalle interpretazioni di scuola”chiosa Galavotti. Se marginaleresta la sua esperienzanell’Azione cattolica perDossetti è fondamentale il con-tatto con il mondo accademicodella Università Cattolica, l’in-contro con Gemelli, l’amiciziacon Lazzati, il rapporto comples-so con Gedda. Non ebbe mai in-carichi particolari nell’associa-zionismo, ma fu interlocutorecon i settori più avanzati e spe-cialistici Fuci e i laureati cattoli-ci. “Impegnato nella Resistenza enella nascita e affermazione dellaDemocrazia Cristian, Dossetti

non ebbe alcun contatto con ilgruppo che elaborò nel 1943 ilCodice di Camaldoli, ma fugrande protagonista allaCostituente e forte fu l’improntadel suo gruppo nei primi diecianni della vita politica del paese:i dossettiani erano un gruppo diriflessione e azione politica, chesi disperse in mille rivoli, proprioquando don Giuseppe si congedòdall’azione pubblica”, concludeGalavotti. Pombeni traccia unprofilo del Dossetti politico.Riprende i suoi precedenti studie analizza l’attività politica finoal 1951. Lo storico racconta confonti inedite il ritorno nel 1956,“passaggio molto più importantee indicativo rispetto a ciò che lastoriografia ha considerato fino-ra” e propone una innovativaanalisi sul ritorno alla politicanegli ultimi anni della sua esi-stenza “la presa di posizionecontro la guerra del Golfo e ladifesa della Costituzione, nonchéil giudizio negativo della derivadel sistema politico italiano datangentopoli all’inizio della se-conda repubblica, con l’ascesadel pericoloso cesarismo e popu-lismo mediatico”. L’ultimo Dossetti è ancora dastudiare a fondo, i suoi scritti sul-la della difesa della Costituzione,la globalizzazione e il ruolodell’Europa, da non consideraresolo come mercato ma comunitàsociale. L’eredità dossettiana, se-condo Pombeni, è concentratanella “necessità del dialogo econfronto con tutti e la costruzio-ne di ponti e crocevia di personee comunità”. Sempre secondo lostorico bolognese “ingrata è l’ac-cusa di integrismo: Dossetti di-mostrò al contrario di essere unpragmatico e un mediatore. De Gasperi lo accusò spesso diessere machiavellico nel suo agi-re politico, ma Dossetti non eraun utopista o un sognatore, leproposizioni del suo libro biancoper la città di Bologna furono as-sunte dall’amministrazione co-munista di Dozza che lo sconfis-se nelle elezioni comunali del1956 nella sua ultima apparizio-ne politica diretta prima della de-finitiva scelta monastica”. E’ vero anche aggiunge Pombeniche i comunisti avevano semprevisto con grande diffidenzaDossetti. Togliatti pensava chesarebbe potuto essere un perfettocomunista se non avesse avuto lafede, ma insieme ad Ingrao nel1949 lo consideravano come unodei peggiori prodotti dell’inte-gralismo cattolico, molto più pe-ricoloso di Gedda e dei ComitatiCivici. Il rispetto e la considera-zione nei suoi confronti sarebbe-ro arrivati nell’ultima parte della

sua vita. Anche all’interno dellaDc, molte furono le difficoltà delfuturo monaco: chiunque elabo-rasse progetti diversi dalla lineamoderate era accusato di dosset-tismo, come disse un giornoOscar Luigi Scalfaro nel traccia-re un profilo del suo amico dipartito, ma avversario di corren-te. Interrogare la storia era il pre-cetto ideale di Dossetti secondoPombeni: “cercare di capire igrandi scenari mondiali: l’inter-pretazione della seconda guerramondiale e del dopoguerra, ilmondo diviso in blocchi contrap-posti, la prospettiva mondiale eglobale che si sarebbe affacciataa partire dagli anni Sessanta”. Il pensiero di Dossetti è dunquearticolato e ampio. Ad IndroMontanelli, Giuseppe Dossettidisse che lui non aveva avutomaestri particolari se non uomi-ni, donne, laici e religiosi umili esconosciuti che hanno contribui-to alla sua crescita umana e spiri-tuale.“Egli non fu un intellettuale maun uomo d’intuizione, un cari-smatico, capace di assorbire ideeper costruire (Costituzione,Concilio). Dal contesto Dossettitrae linfa e stimoli, idee e proget-ti, con coraggio molto spessovincenti, con alcune tipiche ca-dute dell’uomo di azione e dilegge insieme” dice ancoraPombeni. In Dossetti c’è la spin-ta dell’uomo religioso verso unapresa sul serio della fede. Sulversante del cristianesimo si di-mentica che Dossetti fece la scel-ta radicale monastica personalesenza pretendere che tutti doves-sero seguirlo. A livello di fede lescelte dovevano essere personalie non prescrittive. Promuovevaun cristianesimo coerente e sen-za accomodamenti, il più possi-bile fedele all’ispirazione evan-gelica. Aveva una visione quasipuritana del cristianesimo con-vinto come era che la dimensio-ne superficiale e poco consape-vole della propria adesione di fe-de fosse il peccato più grave deicredenti.Per questo le recenti punzecchia-ture giunte nei confronti delDossetti religioso sembrano piùriconducibili a invidie clericaliche non ad una vera e propriacritica al suo pensiero teologico.Dossetti era tendenzialmente piùvicino al pensiero pessimistico diSant’Agostino rispetto alla pre-minente riflessione della fedenella ragione tomista maggiorita-ria in quegli anni nella teologiaoccidentale. Sono facce diversedel cristianesimo che sono sem-pre esistite.L’attualità di Dossetti resta per-ché c’è nostalgia di personalitàpoliedriche e differenti nella di-mensione creativa della politica.Del gruppo dossettiano, all’ini-zio coeso, capace di indirizzi eprospettive culturali sofferte mareali, facevano parte Giorgio LaPira, Giuseppe Lazzati, AldoMoro, Amintore Fanfani. La ca-pacità di Dossetti è stata tale dafare emergere in vari campi delsapere personalità comeGiuseppe Glisenti in campo eco-nomico, Giuseppe Alberigo nellaricerca storica, Achille Ardigo,nella sociologia, Leopoldo Elianell’elaborazione costituzionalee Gianni Baget Bozzo, al di làdel suo tortuoso percorso perso-nale all’interno della storia dellachiesa e della società italiana delNovecento. In un’epoca di crisi - come quel-la che stiamo attraversando -conclude Pombeni “ c’è nostal-gia di leader carismatici comeGiuseppe Dossetti”.

Luca Rolandi

Centenario Il 13 febbraio 1913 nasceva a Genova colui che è stato definito “un leader carismatico”

La vita di Giuseppe Dossetti tra fede e storia

“Portò al centrodella dinamica ecclesialela conoscenza e la preghiera della Bibbia”

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LE NOSTRE SEDI: Servizi CISL AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI

IL POPOLOGiovedì 21 febbraio 2013

13UN LUOGO, UNA STORIA

La giorna ta de l l a me-moria che abbiamo ce-lebrato il 27 gennaio,

anniversar io de l l ’abbat t i -mento dei cancelli di Ausch-wtiz, ci ha ricordato la leggen-daria figura di Mons. AngeloBassi, il “parroco del tempo diguerra” che, dopo una lungavita dedicata appassionata-mente al suo ministero, sem-pre con grande amore e dedi-

zione, recentemente ci ha la-sciato. Lo abbiamo salutatoper l’ultima volta il 26 novem-bre scorso nella sua amata chi-esa di Gremiasco, con una fun-zione solenne e commovente,fortemente partecipata e con-clusasi con il canto del Te De-um da lui indicato quale e-spressione di gioioso ringra-ziamento al Signore.Giovane sacerdote, curato del-la parrocchia di Castellania,aspirante alla nomina di parro-co che allora avveniva previaassenso del Prefetto, si vedevainterdetto per avere espressogiudizio negativo, la domenicanella chiesa parrocchiale, sullateoria nazista razzista dellaGermania hitleriana cui l’Italiasi era unita. Solo un accortoprovvedimento del Vescovoche lo destinava ad una lonta-na parrocchia nella provinciadi Genova, ove l’assenso eradovuto da un altro Prefetto,superava tale ostacolo.Così, nell’estate dell’anno1943, con pochi accompagna-tori venutigli incontro, donBassi salì a piedi da Monte-bruno, dove era arrivato conun camioncino, la lunga mu-lattiera, che dalla quota di 650m. conduce ai 1000 di Ronda-nina. Qui trovò le prime perso-ne che lo accolsero con amici-zia e curiosità. Il giorno dopo,scortato da un gruppo di mu-lattieri con una dozzina di mu-li, tornò giù a prendere le coselasciate, alcune masserizie epersino il vino di una damigia-na travasato in due otri per tra-sportarlo a dorso di mulo.La solenne presa di possessoavvenne poco dopo, il giornodella festa patronale di sanBartolomeo, con grande parte-cipazione di gente arrivata an-che da tutte le frazioni e alla

presenza delle autorità locali edi molti sacerdoti.Pur in un contesto così diver-so, nuovo, di aspra montagna,alla estrema periferia dellaDiocesi, in un’altra regione,con il suo entusiasmo, tantafede e voglia di fare seppe in-serirsi così bene fra la gente dadiventare rapidamente uno diloro, anzi quello speciale checi voleva per loro.Il suo impegno fu totale e sen-za mai trascurare, anzi valoriz-zando ed estendendo i valoridel culto e della fede nelle loromassime espressioni, sostennei suoi parrocchiani anche nelmigliorare le loro condizionidi vita.Nei paesi erano in uso candelee lumi a petrolio perché man-cava l’energia elettrica, biso-gnava fare qualcosa e, con donLino Fugazza, geniale parrocovicino e amico, vista la resi-stenza della Società ad esten-dere il servizio a zone così im-pervie, tentò persino di im-piantare una centralina sul vi-cino torrente, operazione quasiimpossibile, ma provvidenzia-le perché convinse la Societàad allungare le linee fino aipaesi.Così, subito senza perderetempo, mise a disposizione ilmateriale necessario e proce-dette casa per casa alla realiz-zazione degli impianti neces-sari per far accendere congrande entusiasmo le primelampadine.Ma non solo di quella manua-lità c’era bisogno. C’era da se-guire i bambini, i giovani, im-partire istruzione e conoscenzaed ecco che a pieno titolo e atempo pieno don Bassi si tra-sformò nel maestro della scuo-la che seguì con pazienza, ca-pacità e tanta passione. Ancoraoggi gli anziani lo ricordanocome il loro antico caro e bra-

vo maestro elementare. Pur-troppo era tempo di guerra eanche la parrocchia e il comu-ne ne furono invischiati pesan-temente con grandi sacrifici.Non solo quegli uomini sem-plici, gli uomini migliori, furo-no mandati sui campi di batta-glia pagando pesanti tributi disangue e di morte, ma la Re-sistenza, che si andava orga-nizzando su quei monti, coin-volse tutta la popolazione. Erano gli anni difficili dellalotta partigiana, dei brutali ra-strellamenti, che don Angelovisse in prima persona e fuproprio quel periodo di vitacosì intensa di paura, di ri-schio continuo che lo avvicinòsempre di più alla sua gente, aisuoi parrocchiani e a coloroche per ventura o per sventuracapitavano lì per caso. In queimomenti terribili tutti trovava-no in lui un punto di riferi-mento, un rifugio, l’ultimo ap-piglio di salvezza e in casi e-

stremi l’ultimo conforto dellafede.Il rapporto è rimasto cosi stret-to che i suoi ritorni per unabreve visita o per un sosta dialcuni giorni erano frequenti el’accoglienza sempre affettuo-sa.Parlava con le persone deitempi passati rivivendo con glianziani ricordi di vicende vis-sute e raccontava ai giovani eai villeggianti di un’epocaquando la parrocchia che com-prende tutto i l comune eradensamente abitata da famiglienumerose con tanti bambini eragazzi e c’era grande attivitàe tanto lavoro, tutti si voleva-no bene e pur con scarse risor-se, a volte al limite della sussi-stenza, le persone erano serenee paghe del loro modo di esse-re.Era così avvincente la rievoca-zione di certi episodi di allora,affrontati con grande caricaumana, pur nella tragicità delmomento, che attraverso taliesposizioni si capiva quantapartecipazione il paese e il co-mune abbiano avuto nelle vi-cende della Resistenza, del so-stegno dato alle formazionipartigiane di ogni tipo congrande sensibilità e coraggio,con un supporto silenzioso,pieno e costante che ha coin-volto tutti fino ai giorni dellaliberazione.Tutte queste storie si rivivonocon grande emozione rileggen-do le scritture che don Angeloci ha lasciato, cedendo alle in-sistenti nostre richieste.Esse rappresentano, pur nellaloro semplice descrizione, epi-sodi epici e a volte situazioniestreme che testimoniano unpassato fatto di momenti tristi,tragici, di sconforto o di eufo-ria per uno scampato pericolo,che ci fanno capire gli statid’animo, le sensazioni, i trava-gli vissuti da un piccolo mon-do che pur così vicino, sembraoggi così lontano.Leggerli e non dimenticarlinon può fare altro che bene.

Ma in questo periodo don An-gelo è stato protagonista diun’altra grande impresa, anchequesta raccontata e ben de-scritta con il titolo “Un nidosicuro a Rondanina”.Una vicenda lunga e soffertache per la sua audacia e il suoaltruismo, trasmessi anche allepersone a lui più vicine e aprezzo di tribolazioni e conti-nue apprensioni, si è conclusafortunatamente con un lieto fi-ne, tanto da indurre lo Stato diIsraele, con una suggestiva ce-rimonia, ad insignirlo del tito-lo di “Giusto fra le Nazioni”per avere salvato dalla perse-cuzione una famiglia ebrea.Fin che ha potuto, per donBassi erano buone tutte le oc-casioni per tornare e rimem-brare con quelle sua memoriasempre lucida e pronta quellontano periodo che, nonostan-te le gravi difficoltà attraversa-te per alcuni anni, ha lasciatoanche tanti bei ricordi, di fortiamicizie, di serenità, di avve-nimenti felici, soddisfazioni,risultati ottenuti, di tanta soli-darietà, delle feste partecipateda tutti, della rinascita, dellariconquistata gioia di vivere. Era e si sentiva uno di noi, pe-raltro non solo moralmente,ma anche ufficialmente, vistoche il sindaco con tutto il con-siglio comunale di Rondanina,memore della sua abnegazioneed eccezionale attività svoltanegli anni della locale presen-za, hanno deliberato di conce-dergli la cittadinanza onoraria.

Anche se lontano, gli eravamosempre vicino.Esisteva un filo diretto chepurtroppo ora si è interrotto.Ci resta la memoria di quellasua presenza, che per gli altivalori espressi è e sarà sempreviva e indelebile e restanoquella vecchia botola in legnonel corridoio della canonica equel cunicolo sotterraneo, chesiamo riusciti a recuperare in-teramente, che allora è statocon la sua guida, via di fuga edi salvezza per tanti uomini eche senz’altro possiamo consi-derare un semplice e povero,ma caro monumento a lui de-dicato.

Vittorio Sardo

RONDANINA Un parrocchiano ricorda quel “prete del tempo di guerra”

”Mons. Angelo Bassi era uno di noi”

Don Angelo Bassi a cavallo lungo una mulattiera

La Giornatadella Memoriaha fatto riemergereil ricordodi un sacerdoteamatodalla sua gente,raccontatoda chil’ha conosciutoe gli era vicino

Mons. Bassiè stato insignitodel titolo di“Giusto frale Nazioni”,conferitoglidallo Statodi Israeleper aver salvatodalla persecuzioneuna famiglia ebrea

Raduno dei parroci del Vicariato di Torriglia e dell’Alta Val Bor-bera a Capanne di Carrega

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Ci si può innamorare di Cervo, unotra i “Borghi più belli d’Italia”, cheha conservato intatte le sue caratte-

ristiche particolari di villaggio medievalesul mare, circondato da verdi colli?Dice di sì il professor Vittorio Gelsomino,Preside titolare emerito del Liceo Classi-co di Tortona “Carlo Varese”, e lo espri-me poeticamente nel pregiato volumetto“Il Borgo – Cervo in poesia”.Scrive, infatti, che “approdò a Cervo nel-l’autunno dell’anno 1951, quando Cervonon era che un borgo agricolo e di pesca-tori, senza la vocazione alle attività dellavilleggiatura e dei bagni, alquanto più

redditizie. Se ne innamorò e immediata-mente decise di sceglierlo come sede deigiorni di festa e delle vacanze scolasti-che”.E come segno del suo amore per Cervo ciha fatto dono di una silloge poetica di altovalore culturale e anche religioso. La poesia, infatti, – dice l’autore – se èpoesia “facendo parlare le cose con il lin-guaggio dell’anima, supera per ciò stessola sfera del pratico ed offre una rispostavalida alle domande ineludibili dell’esse-re”.La lirica di apertura offre una stupendacarrellata sul borgo: Dell’occidente ligurela perla / è Cervo. Alto sul mare e collo-cato / sulla roccia, attinenza pare ch’ab-bia / col cielo e con la terra. / Se lo vedi /dal mare, lo diresti un mastodontico / pi-roscafo in procinto di salpare; / alberi ditrinchetto i campanili, / visibili da lungi. /Or guarda dentro. / Che gran balcone“Piazza San Giovanni”! / centro, col tem-pio omonimo, del borgo. / Come sospesa!...e chi dal parapetto / si sporge, veded’intenso blu l’onda / laggiù, e specchiar-si in essa roseo il cielo. / E i vicoli, i car-rugi, gli archi, l’opera / di secoli architet-ti: nuovi ad ogni angolo, / e originali nel-lo stile rustico. / Chi, attraversato l’arcoesterno, entra / ignaro in “Piazza SantaCaterina”, / tratto da sempre nuovi, ar-chitettonici / scorci, il vedere gli si fa vi-sione, / sì che la lingua, per se stessamossa, / mormora: “Oh bello il mondoqui! Una nota; / Cervo, che fa migliore ilmondo” / E muta / gli aggéla l’anima dimeraviglia.La silloge poetica è divisa in due sezioni:la prima, di 15 liriche, dal titolo “Dal fini-to all’infinito”; la seconda, anch’essa di15 liriche, che ha per titolo “Richiami”.Otto splendide foto, opera della figliaGiulia Gelsomino, arricchiscono il libret-to e fanno sognare!

Il professor Gelsomino stupisce e com-muove per l’apertura intellettuale e perl’ispirazione interiore che lo porta, comeha scritto Marc Chagal, “ad avere una vi-sta diversa, uno sguardo diverso, un oc-chio diverso” in modo tale che “la realtàfenomenica si sublima in una realtà nou-menica, dell’Oltre”.Emblematici i versi della lirica “Sul gor-go, il cielo”: Soli rimasti un paio di pina-stri / di tanto verde, curvi / lo stelo, / nel-lo sfacelo delle ruspe, lungo / l’erto stra-piombo che declina al mare. / Sparse en-tro buche, e lacere, si torcono / radici,come in gemito. Ma (furvi / fra gli aghiocchi in anelito) / sparuti bocci s’apronoa cercare, / nell’agonia del giorno, vivi,gli astri / della sera. / Sospeso / a una fu-ria d’eventi, ecco mi sfiora / un murmure:“natura specchio attonito / di te, presonel gorgo. / Ma sul gorgo, / il Cielo!…”A spunti di intensa meditazione induceun’altra bella lirica dal titolo “Chiaro diluna”.Chiaro di luna sugli ulivi, denso / intrec-cio d’ombre e luci, d’interiori / impulsi inme e d’oscura mistica ascesi, / oh comearcano impendi / sul nostro nido, Cervo,lo conduci / al mistero dell’“essere”!… /È avventura, / che di sepolti palpiti si tra-ma / e segreto tormento, / la vita di natu-ra, ch’oltre il muro / frale dei sensi, a leg-gerla, mi chiama / (intuito folgoranted’un momento!) / al presagio del-l’“essere” futuro. / M’invade la sonata diBeethoven, / l’anima. / Incanto, brivido,vertigine!... / Nel mistero la vita ha solosenso.Anche nella seconda sezione trovi liricheche ti colmano il cuore di profonde emo-zioni. Ne scegliamo una dal titolo “Conpupilla dell’anima”.Che sia primavera, ch’apre a rose / a fa-sci; o autunno che d’ombra argentea /tinge l’aria; o sia estate, che un vero /fuoco bianco t’attizza, che l’inverno / invelature nivee poi converte; / qualsiasisia stagione, / a Cervo, se ti volgi con pu-pilla / dell’anima alle cose / (gli edifici, /le piazzette, le chiese, i campanili, / gliorti, le viuzze) / vedi il Noumeno / – il“Vero” – in esse latita e sfavilla: / e su disé si leva l’io al mistero.Nel post scriptum l’autore fa rilevare che“nell’esaltare il Borgo appaiono personeche resero benemerito Cervo. Ne cita al-cuni: Floriano, Dino, Erasmo.In ogni casa del Borgo non c’è casa nellaquale, ieri e oggi, qualcuno non sia statonavigante: pescatore, nostromo, marinaio:di essi restano, pudicamente custodite,tante memorie. Cervo è, sì, frutto di cielo,di albe, di frementi, alla brezza, squarci dispuma o di possenti marosi reiteranti al-l’infinito. Ma è anche depositaria di spe-ranze e di memorie.Una struggente e tenera memoria è affida-ta alla lirica “In morte di Erasmo”. In es-sa, Vittorio Gelsomino unisce, alla me-moria di questo figlio di Cervo, quella disuo figlio Giorgio, “passato così presto

anche lui dal tempo e dalla storia all’E-terno” (v. Usque ad mortem – La terraguarda il Cielo).La vogliamo inserire perché riempie ilcuore di commozione.Requiem per ErasmoChissà se adesso, sopra i venti, Erasmo, /sopra la vagabonda / tresca d’oscura nu-volaglia, dove / l’azzurro è eterno e iltempo / non urge la clessidra, né piùmuove / rovaio scrosci di travagli e stra-zi, / come quaggiù alla tua fiaccata car-ne: / chissà se al tuo arrivo accolto t’ab-bia / Giorgio, il mio figliuolo e tuo amico/ di là dal turbine, ove è pace indenne, / einsieme a ricordare Cervo e il suo mare: /gli svaghi, i giochi, le speranze, i sogni /dell’età accesa immensi, dietro i voli /

screziati degli aironi: e, sulla sabbia / ar-sa d’argentee scaglie sotto il sole / deimeriggi, il rincorrersi, le gare, / cui ten-devate a far più piene l’ore: / il vergineentusiasmo. / Vi illudevano / allora il solecaldo / ai piedi nella rena, i tuffi e il mare/ dolce all’abbraccio, vivido. E, se il gior-no / fu troppo breve, brevi gioia e spasso/ sulla marina, anticipato il passo, / non èdall’“Alto” colpa o frode o torto. / La vi-ta oltre la vita, ora che il tempo / s’è voltonell’Eterno, a voi s’avviva.A chiusura di queste note di commento,esprimo all’amico Vittorio Gelsominosincere congratulazioni per quest’ultimasilloge poetica che profuma di arte, disensibilità interiore e di profonda fede.

Luigi Quaglini

IL POPOLOGiovedì 21 febbraio 2013

14 EVENTI E CULTURA

Libri La nuova silloge poetica di Vittorio Gelsomino preside emerito del Liceo Classico “C. Varese” di Tortona

La poesia tra i vicoli del borgo di Cervo

Cervo dal mare, foto di Giulia Gelsomino che chiude la raccolta di liriche scritte dal padre

Liriche che profumanodi arte,di sensibilità interioree di profonda fede,scritte con “occhio diverso”

Copertina della silloge di Gelsomino

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IL POPOLOGiovedì 21 febbraio 2013

15EVENTI E CULTURA

TORTONA - Ha riscosso gran-de successo il concorso “Il tuopresepe in cartolina”, promossodal nostro settimanale in occa-sione delle festività natalizie. Oltre cento i presepi giunti in re-dazione che abbiamo pubblicatosulle pagine speciali nelle setti-mane a cavallo tra il vecchio edil nuovo anno. Un risconto checi rallegra e di cui siamo grati inprimis a tutti quanti hanno parte-cipato.I presepi erano tutti belli, tuttiparticolari, segno della cura e

dell’estro che ciascuno di noimette nell’allestimento della rap-presentazione plastica dellaNatività.Tuttavia di concorso si trattavaed ogni concorso presuppone ov-viamente che ci siano dei vinci-

tori. Solo in questi giorni, algiornale, ci siamo posti la fatidi-ca domanda: “Chi premiamo?quale criterio di scelta adottia-mo? In fondo sono tutti originalie tutti ci hanno emozionato”… Non è stato facile, ve lo confes-

siamo, tutt’altro! Ci siamo quin-di lasciati guidare dalla sugge-stione, abbiamo preso tra le manile pagine nelle quali erano pub-blicati i presepi e abbiamo datoascolto al nostro cuore e ci sia-mo chiesti “qual è quello che, di

primo acchito, ti colpisce dipiù?”.Si è trattato di emozione del mo-mento, di quel sentire a pelle,più che di una valutazione sulletecniche, sui materiali, sulla bel-lezza delle statuine e via dicen-do. Non stava a noi giudicare suquesti aspetti, anche perché – losappiamo – fare il presepe non èsolamente questione di tecnica,ma è soprattutto questione diamore per “una” Persona, fedeltàad un evento che ha cambiato laStoria e la nostra personale sto-ria.Nel box in questa pagina l’elen-co dei premiati. Il premio consi-ste in un abbonamento annualeal nostro settimanale.A tutti i partecipanti al concorsoprovvederemo nelle prossimesettimane ad inviare l’attestato aricordo firmato dal VescovoMons. Martino Canessa, che ri-porta la rappresentazione dellaNatività della chiesa di SanVittore in Voghera, opera dellapittrice Luciana Manelli.Grazie dunque a tutti e arrive-derci al prossimo Natale, per laterza edizione del nostro concor-so.

Concorso Più di cento i partecipanti, a tutti l’attestato firmato dal nostro Vescovo

Il tuo presepe in cartolina: ecco chi ha vinto

L’attestato di partecipazione che sarà inviato ai concorrenti

Abbiamo sceltoi presepiche più ci emozionavano.Ai vincitori l’abbonamentogratuito al “Popolo”

- SCUOLA

DELL’INFANZIA

ISOLA SANT’ANTONIO

- SCUOLA PRIMARIA

“L. DA VINCI”

VOGHERA

- SCUOLA MEDIA

STATALE

“GIOVANNI PLANA”

VOGHERA

- ORATORIO

PARROCCHIALE

TORRAZZA COSTE

- LUIGI MEANI

CERNUSCO

SUL NAVIGLIO

I premiati

TORINO - La potenza e inumeri di due grandi quoti-diani nazionali unita allaforza unica del radicamentosul territorio.Sintetica, ma incisiva foto-grafia della Fisc, federazio-ne italiana settimanali cat-tolici, con oltre 186 testatepresenti in Italia, rappre-sentata dal suo presidentenazionale Francesco Zanot-ti. E’ intervenuto a Torino ve-nerdì 15 febbraio al Sermigper l’incontro con la dele-gazione di Piemonte, Ligu-ria e Valle d’Aosta.In questa immagine ha unruolo fondamentale lastampa diocesana piemon-tese con quasi 200mila co-pie diffuse ogni settimana eun milione di lettori. Direttori e amministratori sisono confrontati su luci eombre che stanno attraver-sando tutte il settore edito-riale. Vivace e articolato ildialogo sul web, su comeessere presenti senza pena-lizzare la carta stampata.

Diversi i punti affrontati,ma con un comune denomi-natore: fare rete per creareopinione pubblica dentro efuori la Chiesa, ed affronta-re insieme la crisi.La FISC nasce il 27 no-vembre 1966 come associa-zione dei numerosi settima-nali diocesani, soprattuttocon l’intento esplicito diraccogliere l’eredità cultu-rale, sociale ed ecclesialedelle varie testate sorte giàalla fine dell’800, nel solcodel Movimento cattolicoitaliano e alla luce dell’en-ciclica Rerum Novarum diLeone XIII. L’intenzione fondativa, diordine ecclesiale e civileinsieme, rispondeva all’ur-genza, avvertita in campomassmediale, di dare vita aun vero e proprio progettoculturale cristianamente i-spirato. La nascita della FI-SC è stata una scelta volutaper far sì che, nell’incontroe nella collaborazione, tuttii settimanali diocesani po-tessero crescere insieme.

I settimanali cattolicidi Piemonte e Liguriaa convegno

All’incontro di Torino era presente il presidente dellaFisc Francesco Zanotti

TORINO - Incontro al Sermig

SONO CINQUE

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IL POPOLOGiovedì 21 febbraio 2013

16 EVENTI E CULTURA

VOGHERA - La compagnia “Re-citiamo Insieme” di CastelnuovoScrivia sarà a Voghera per promuo-vere la prevenzione del cancro, sa-bato 2 marzo, alle ore 21 al Teatrodei Padri Barnabiti con la comme-dia brillante “www.scampamor-te.com”. La rappresentazione, due atti diItalo Conti, si svolge in un’agenziadi pompe funebri che crea moltiproblemi al proprietario, FortunatoScampamorte, interpretato da PaoloSaieva, e alla figlia Addolorata(Martina Delfanti), ma il fidanzato,Felice Agonia (Marco Lagreca), lasta trasformando in una moderna

agenzia di servizi con tanto di com-puter (Mario Giaccoboni). In agenzia lavorano un paio di in-servienti (Andrea Lanfranchi eSante Orpianesi) per tenere sottocontrollo situazioni inaspettate perla presenza di un morto (RobertoDelfanti), della vedova inconsolabi-le (Lorenza Bellinzone) con il suoamante (Carlo Trausi) e della sorel-la del morto (Mariangela Goggi).Completano il cast il postinoUmberto (Pompeo Danza) e la suaausiliaria (Elena Mariani).La regia è a cura di Carlo Trausi e ildivertimento è assicurato.L’ingresso è a offerta e il ricavato

andrà a favore della ricerca persconfiggere il cancro. Per prenota-zioni e informazioni si può telefo-nare allo 346.7305868. Organizzata dalla delegazione vo-gherese della LILT (Lega Italianaper la Lotta contro i Tumori) con ilpatrocinio dell’Assessorato allaCultura del Comune di Voghera, laserata dà inizio alla campagna na-zionale per la prevenzione oncolo-gica che vedrà impegnati i volontaridell’associazione sabato 16 marzoin Piazza Duomo per sensibilizzareil pubblico a prevenire l’insorgeredi patologie gravi e le varie formedi tumore.

Voghera La compagnia “Recitiamo insieme” sul palco dei Barnabiti

Si ride per vincere il cancro

La compagnia “Recitiamo insieme” che sarà sul palco dei Barnabiti il 2 marzo

Il nuovo bando e i corsi del CSVAALESSANDRIA

ALESSANDRIA - Nei giorni scorsi il CSVA(Centro Servizi per il Volontariato della provinciadi Alessandria) ha pubblicato un nuovo Bando nel-l’ambito della Progettazione Sociale. Grazie all’ac-cordo stretto tra CSV.net e ACRI nell’anno 2010,infatti, a partire dall’anno 2011 anche il CentroServizi presente in provincia ha potuto mettere adisposizione specifiche risorse proprio per il sup-porto alla Progettazione Sociale delle Organizza-zioni di Volontariato, ossia a quelle attività proget-tuali in grado di avere un impatto sul territorio e suibisogni da esso emergenti. Il bando, pubblicato il28 gennaio, il quarto in ordine cronologico, è unBando a Scadenza Unica, ossia un bando di finan-ziamento. Prevede, da parte del CSVA, un impegnodi spesa per un totale di euro 143.500,02. Tali ri-sorse saranno suddivise tra progetti definiti di“grande dimensione” e progetti di “piccola dimen-sione” allo scopo di tutelare le realtà più piccoledel volontariato provinciale. La scadenza per lapresentazione dei progetti è sabato 16 marzo. Per facilitare le Associazioni e sostenerle nel-l’“usare” questo nuovo strumento di aiuto messoloro a disposizione, il CSVA organizza incontri sulterritorio e spazi di consulenza presso la propria se-de di Alessandria. Ricordiamo che, come tutti i ser-vizi erogati dal CSVA, al Bando possono parteci-pare esclusivamente le Associazioni di Volontaria-to della provincia di Alessandria.Con l'avvio del nuovo anno è ripresa anche l'atti-vità di formazione strutturata dal CSVA e destinataa soddisfare le principali esigenze dei volontari del-la provincia di Alessandria. I corsi sono organizzatiin collaborazione con il CSV Asti. Per il primo se-mestre del 2013 ad essere proposti in provincia diAlessandria - per i volontari e a titolo gratuito - so-no 4 corsi di formazione funzionali su: Internet eposta elettronica, Contabilità, Internet e socialnetwork e, per concludere, Seminario sugli ausilitecnologici per la disabilità “tablet e smartphone:applicazione per la comunicazione”. I primi duecorsi sono già partiti nelle prime due settimane difebbraio. Ad aprile partirà il corso dedicato a“Internet e social network” con l’obiettivo di forni-re nozioni e suggerimenti utili per mettere a fruttointernet e i social network (facebook, twitter, ecc). Il corso si articolerà in due incontri, il 10 e 17 apri-le, dalle ore 17 alle 20, ad Alessandria, presso laSala Formazione del CSVA.

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IL POPOLOGiovedì 21 febbraio 2013

17EVENTI E CULTURA

PAVIA - Sabato 23 febbraio, alleore 1, presso la sede sociale delCircolo culturale sardo “Logudo-ro” di Pavia celebrerà la Giornatadella Memoria, ricorrenza interna-zionale per la commemorazionedelle vittime del nazismo, dell’O-locausto; per il ricordo dei deportatimilitari e politici nei campi nazisti;in onore di coloro che a rischio del-la propria vita hanno protetto gliebrei e i perseguitati.Gabriele Rigano, ricercatore presso

l’Università per stranieri di Perugia,presenterà il suo volume “Il podestà‘Giusto d’Israele’. Vittorio Trediciil fascista che salvò gli ebrei” (Edi-tore Guerini e Associati, pagine255). Oltre il giovane storico inter-verranno il presidente GesuinoPiga, il vicepresidente vicario PaoloPulina e Marco Savini, della segre-teria dell’ANED (AssociazioneNazionale ex Deportati) della pro-vincia di Pavia. Chi è stato Vittorio Tredici al quale

il 16 giugno 1997 lo Yad Vashem(Museo dell’Olocausto, il memoria-le ufficiale di Israele delle vittimeebree dell’Olocausto) ha conferito iltitolo di “Giusto tra le Nazioni”?Nonostante il suo nome sia scono-sciuto a molti, Vittorio Tredici(Iglesias, 31 luglio 1892 - Roma, 3marzo 1967) ha lasciato tracce delsuo passaggio nei luoghi in cui èvissuto, attraversando grandi eventiitaliani della prima metà del secoloscorso in una posizione tutt’altroche marginale. Risulta perciò molto interessante ri-percorrere la parabola biografica diuno degli italiani che, di fronte almale radicale della Shoah, ha sapu-to fare una scelta in favore degli e-brei, mettendo a repentaglio la sicu-rezza propria e dei familiari.Combattente nella prima guerramondiale, Tredici, al ritorno nellavita civile in Sardegna, milita insie-me a Lussu, Bellieni, Pili, nel Par-tito Sardo d’Azione. Sarà poi uno dei protagonisti delpassaggio dal Partito Sardo d’A-zione al Partito Nazionale Fascistanel 1923.Fu primo podestà di Cagliari e suc-cessivamente deputato ed espertominerario del regime. A Roma nel 1943 salvò una fami-glia di ebrei e un dirigente partigia-no, collaborando all’attività di soc-corso e assistenza organizzata negliambienti ecclesiastici della capitale. Quella di Tredici è la storia di unsardista, di un fascista, di un cattoli-co; ma è soprattutto la storia di unuomo complesso, non inquadrabilenelle schematizzazioni politiche enelle semplificazioni di parte.

p.p.

Libri Sarà presentato al Lugodoro il volume sul sardo Vittorio Tredici

Il podestà “Giusto d’Israele”

PAVIA - L’Assessorato al Turismo della Provincia di Paviapresenta il nuovo opuscolo bilingue in italiano ed inglese de-dicato alla Certosa di Pavia, un’agile ed utile pubblicazioneche invita a scoprire le bellezze dell’antica “GratiarumCarthusia” e della città di Pavia. L’opuscolo, stampato inventisei pagine ed in una comoda e maneggevole dimensio-ne quadrata di venti centimetri, presenta un’ampia ed esau-riente documentazione fotografica: si è infatti preferito la-sciar spazio alle immagini - più che alle parole - per rendereal meglio la magnificenza dell’opera e stimolare l’interessedei turisti. Non manca anche un breve ma completo ap-profondimento sull’origine, la storia e le caratteristiche ar-chitettoniche ed artistiche del complesso monumentale vo-luto da Gian Galeazzo Visconti, che inaugurò i lavori il 27agosto 1396, ponendo la prima pietra del cantiere, per me-glio onorare la propria fede cristiana.La Certosa di Pavia è, dal 7 luglio 1866, uno dei più antichimonumenti nazionali italiani ed un vero e proprio “scrigno”di preziose opere d’arte del Rinascimento lombardo, dalBergognone al Guercino, dal Perugino al Crespi.La guida, corredata da una serie di indicazioni utili (giorni edorari di apertura, percorsi per raggiungere il monumento nonsolo in auto e in treno ma anche in bicicletta da Milano,strutture ricettive dei dintorni) è stata stampata in 10.000 co-pie per essere distribuita su tutto il territorio provinciale,presso i punti di Informazione Turistica e in occasione dellaBorsa Internazionale del Turismo di Milano.In chiusura, per la prima volta, la pubblicazione sullaCertosa propone anche alcuni riferimenti utili a chi voglia vi-sitare Pavia, “città di monumenti”, ricca di memoria e di sto-ria e una cartina dell’antico centro storico.

PAVIA

La nuova guida dedicataalla Certosa delle Grazie

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IL POPOLOGiovedì 21 febbraio 2013

18 EVENTI E CULTURA

L’ARTE DELLA TRADIZIONE

NEL TERZO MILLENNIO

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TORTONA - Spettacolo in qual-che modo anomalo quello andatoin scena mercoledì 13 febbraio al“Civico” tortonese ed è stato unpeccato comunque che il pubbliconon abbia esaurito il teatro comeaccade di solito, perché l’esperi-mento messo in scena meritava lapresenza. Oreste Campese (Michele Sinisi,che ha curato anche la regia) è ilcapocomico di una compagnia tea-trale di famiglia che si trova in dif-ficoltà per l’incendio del capanno-ne che serviva da ricovero per lescenografie e le quinte degli spetta-coli, classici o di sua scrittura, cheporta in giro da anni. Arrivato nel paese di Aceto, chiedeaiuto alla massima autorità del pae-se, il prefetto appena insediatosi,De Caro (Vittorio Continelli). Prima di entrare nel vivo del dialo-go, l’attore-regista parla del ruolo

del teatro fuori della scena e imma-gina il dialogo con l’autorità, lui,“guitto e autodidatta” che vive peril suo mestiere ereditato dal padre,che moriva in scena per copionementre sua madre lo dava alla lucedietro le quinte.Campese parla con orgoglio e pu-dore della grandezza del teatro do-ve al massimo di finzione corri-sponde il massimo di verità, perchémentre si fa finta si dipingono tuttii sentimenti e le contraddizioni chei drammaturghi hanno pensato erealizzato sul palco. (Questa parteiniziale andava probabilmente unpo’ ridotta perche i tempi allungatila rendono meno incisiva).Finalmente Campese viene accoltodal prefetto, che ha già pronta la li-sta delle personalità del paese daincontrare per fare la loro cono-scenza. Il prefetto ascolta volentieriper primo Campese perché è un ap-

passionato di teatro e anche lui dagiovane ha recitato. Campese partecon una complessa elucubrazionesul ruolo sociale dell’attore, sul suomancato prestigio e sulla precarietàdella sua posizione, De Caro ribatteche mancano i bravi attori e braviscrittori di teatro e che attualmente(siamo a metà degli anni Cinquan-ta) l’Italia ha ben altre priorità darisolvere. Quando poi Campesepropone al prefetto di presenziareal suo spettacolo previsto al teatrodi Aceto, il funzionario prende l’in-vito come una corruttela e caccia inmalo modo l’attore che dice chepotrebbe far venire i suoi attori so-no le mentite spoglie dei notabiliattesi da lui, perché per sbaglio hapreso il foglio con l’elenco dei loronomi.A questo punto il dubbio del pre-fetto e del suo segretario: coloroche arriveranno saranno personaggiveri o comparse truffaldine manda-te da Campese? Arriva il dottore: èlui, ma non viene creduto. Arriva ilprete: è lui, ma non viene creduto.Arriva la maestra: è lei, ma nonviene creduta. Arriva il farmacistae si avvelena, ma non viene credutonemmeno riverso su una sedia.Alla fine torna Campese, accusatodal prefetto della messinscena, malui non ne sa nulla, era passato soloa restituire l’elenco dei nomi presoper sbaglio. Adesso è il prefetto, iltutore della legge, ad aver assistitoad un suicidio senza fare nulla, anzinegandolo. L’arte della finzione siè presa una decisa e amara rivinci-ta, perché, come dice il capocomi-co, aveva portato “non personaggiin cerca d’autore, ma attori in cercad’autorità”.

Davide Ferreri

Tortona Il 13 febbraio al Civico “L’arte della commedia” di Eduardo

Il teatro alla prova della verità

Una scena de “L’arte della commedia” con la regia di Michele Sinisi

VOGHERA - Il prossimoappuntamento della Sta-gione Teatrale 2012 - 2013del Comune di Voghera ge-stita dalla SOMS di Vo-ghera è in programma mar-tedì 26 febbraio alle ore 21,con il nuovo spettacolo delcomico Paolo Cevoli dal ti-tolo “Il sosia di lui”, unacommedia storico-fantasti-ca, ambientata nella Ric-cione anni ’30, dove unmeccanico, scambiato perMussolini, ne diventa lacontrofigura ufficiale... Unacontrofigura che diven-taun’ottima opportunità perpermettere a Benito Mus-solini di assentarsi perqualche ora e attendere adimpegni privati di varia na-tura. Tutto procede per ilmeglio... fino alla inevitabi-le confusione fra attoreprincipale e controfigura, ilfatidico 25 luglio 1943.Il protagonista riesce a con-quistare il pubblico con la

sua travolgente vis comica.Paolo Cevoli, volto popola-re e amato dal pubblico diZelig, ormai al suo quintospettacolo teatrale, scegliela forma del monologo co-mico per raccontare la suaRiccione degli anni ’30 e’40. Fra tradimenti, feste daballo, purghe, fasti e splen-dori, donne e motori. Daniele Sala ha curato laregia, la scenografia e le lu-ci per fare rivivere in scenala Romagna balneare diquegli anni. Un mondo fatto di speran-ze, voglia di divertirsi, pau-re, poesia, emozioni e tantetante pataccate. La collaborazione fra PaoloCevoli, autore e attore co-mico, e Daniele Sala, regi-sta teatrale e televisivo,continua dopo il successode La Penultima Cena, cheè stato rappresentato in tut-ta Italia con oltre 200 repli-che.

VOGHERA

Paolo Cevoli è “Il sosia di lui”

Paolo Cevoli protagonista di “Il sosia di lui”

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(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva);Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9.Farmacie di turno aperte dal 21 al 27 febbraio 2013Giovedì 21 febbraio: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A- (tel. 0131 862630)Venerdì 22: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008)Sabato 23: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403);Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264)Domenica 24: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131861403)

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Edicole aperte domenica 24 febbraio 2013Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zzaCroce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar,C.so Pilotti; Cadirola, via Guala.

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Giovedì 21 febbraio 2013

Il ministro Balduzzi e il diariodi campagna elettorale

ELEZIONI 2013

Tre cose mi hanno col-pito particolarmente inquesta campagna eletto-rale che sto conducendosenza risparmiarmi,convinto come sono chesia in gioco la salvezzae la credibilità del no-stro Paese, stretto travecchi schieramenti or-mai logorati e una ven-tata di populismo piaz-zaiolo capace sì di atti-rare la protesta e l’indi-gnazione, ma non diveicolarle in progettiper il bene comune.La prima cosa che mi ha colpito è la voglia di dia-logo e di confronto su questioni generali e localiche le persone manifestano: in tutti gli incontri nonc’è mai stato il problema di rompere il ghiaccio, c’èstato sempre il rammarico che il tempo è poco (per-ché il candidato è atteso in un altro luogo, e non siriesce ad andare dappertutto), ovunque ho avuto in-viti o ho preso impegni a ritornare, dopo la campa-gna elettorale. C’è un bisogno di recupero del rapporto tra elettied elettori che va ben oltre la giusta indignazioneverso gli scandali, il malaffare, l’opportunismo dimolti sedicenti “politici”.La seconda cosa che mi ha colpito proviene dallaconsiderazione fatta, in uno di questi tanti incontri,dal sindaco di un piccolo comune (del biellese): c’èuna grande assente, nella campagna elettorale, ed èla povertà, sono i poveri, i più fragili. Quel sindaco ha ragione. E’ certamente vero chedobbiamo mettere in sicurezza l’Italia, perché se ri-piombiamo nel baratro di quindici mesi fa i primi apagarne le spese saranno proprio i più poveri, maquesto non deve impedire, anzi a maggior ragionedeve imporre che nei contenuti della campagna, an-che della mia campagna, un ruolo di primo pianoabbia l’attenzione alle situazioni di debolezza, a chifatica ad arrivare alla fine del mese, a chi rischia diperdere il lavoro, a chi non lo trova. C’è un gran bisogno di messaggi autentici di soli-darietà che, senza ricalcare un ormai superato assi-stenzialismo, ridisegnino i contenuti e le forme del-lo Stato sociale. E la mia “scelta civica” di cattolico democraticonon sarebbe completa e autentica se non si facesseancora di più carico di questo bisogno.Infine, proprio in quest’ultima settimana, mi hacolpito l’impatto, tra le persone, della decisione diBenedetto XVI di rinunciare all’ufficio. Persino tra i più lontani dalla chiesa questa decisio-ne ha fatto pensare, irrompendo anche nella nostraun po’ provinciale campagna elettorale. Mi sono dato questa spiegazione: il Papa ha fattoparlare la propria coscienza, l’ha messa prima ditutto, anche prima del pur naturale e legittimo desi-derio che ciascuno di noi ha di poter incidere nellesituazioni che gli sono affidate. Il card. Newman, beatificato nel 2010 proprio dapapa Benedetto, soleva affermare che la coscienzaè il primo vicario di Cristo in terra: il Papa ha resoconcreta questa affermazione, e le persone, tantissi-me persone, lo hanno capito. Ecco, la coscienza: questo strumento a volte pocoutilizzato, talvolta negletto, che costituisce il nu-cleo più profondo della nostra umanità. Che sia proprio la coscienza a poter essere la prota-gonista anche domenica 24 e lunedì 25 febbraio?

Renato Balduzzi

TORTONA - Il Consiglio comuna-le, nella seduta di venerdì 15 feb-braio, ha approvato all’unanimitàl’ordine del giorno in merito allariorganizzazione della rete ospeda-liera area sovrazonale 6 - PiemonteSud Est, per quanto attiene l’Ospe-dale di Novi Ligure - Tortona.Con questo documento il Consigliocomunale chiede, agli organi regio-nali preposti, la sospensione di qua-lunque spostamento di servizi finoalla definizione di un piano comple-to e condiviso della riorganizzazio-ne dei reparti tra Tortona e Novi e

un piano dettagliato degli interventidel fine che si intende perseguire econ quali tempistiche.Chiede di chiarire in maniera ine-quivocabile se il criterio riorganiz-zativo adottato vada nella direzionedi una razionalizzazione o esclusi-vamente di una riduzione dei costi edi spiegare tutte le variabili econo-miche finanziarie che costituisconola base delle scelte prospettate, spe-cificando le eventuali ricadute ne-gative sul cittadino in termini ditempi, disagi e costi.Il Consiglio comunale ha demanda-to al sindaco, Massimo Berutti, e alpresidente, Franco Carabetta, di in-traprendere tutte le necessarie azio-ni a tutela del cittadino, primo e ve-ro fruitore del sistema sanitario; disollecitare urgentemente un percor-so di confronto pubblico e traspa-

rente tra Regione, assessorato allaSanità, ASL di Alessandria, sindacidei Comuni, rappresentanze sinda-cali, operatori sanitari, cittadini edassociazioni che si occupano diquesti temi, oltre al coinvolgimentodel Tribunale del Malato; di pro-muovere ogni iniziativa a salva-guardia dell’Ospedale SS. Antonioe Margherita di Tortona e dei servi-zi in esso attualmente presenti.“Un anno fa il nostro nosocomio ri-schiava di non essere più ospedalecardine - ha spiegato il sindaco,Massimo Berutti - ma con un inter-vento forte da parte nostra che è sta-to recepito a livello regionale abbia-mo iniziato un processo di metabo-lizzazione del famoso ospedale in-tegrato. Credo unica realtà in Ita-lia”. Per quanto riguarda la ventilatachiusura del polo neonatale diTortona, che si dice già stabilita allafine di aprile, è emersa la necessitàdi fare un incontro fra sindaci nove-si e tortonesi. Voglio che ci sedia-mo a un tavolo e affrontiamo la si-tuazione e chiedo che gli organipreposti non devono toccare nulla e

devono sospendere qualunque spo-stamento di servizi fino alla defini-zione di un piano completo e condi-viso della riorganizzazione dei re-parti tra Tortona e Novi”.“Le nostre non sono battaglie cam-panilistiche - ha concluso il sindaco- anche il presidente della conferen-za dei sindaci dell’Asl Al, che non èdel nostro distretto tortonese, ritieneinopportuna l’unificazione dellaOstetricia e Ginecologia di Tortonacon Novi Ligure perché comporteràsenza dubbio una ulteriore migra-zione di pazienti fuori regione”.Il presidente del Consiglio comuna-le, Franco Carabetta, nel suo inter-vento a nome di tutto il Consigliocomunale ha dichiarato quanto siaimportante fare azioni politicheconcrete che “permettano di coglie-re nel centro il bersaglio con unazione non di facciata, non di solapartecipazione pubblica. Nel nostrocaso specifico da anni si parla delfuturo dell’ospedale e nessuno ci in-terpella, come se la decisione dicomprometterne il futuro non ci ri-guardasse minimamente”.

Tortona Il Consiglio comunale ha chiesto chiarimenti e certezze

Bisogna salvare l’Ospedale

Il Consiglio Comunaleha approvato la riorganizzazione della rete ospedalieraper salvare il nosocomio

CASTELNUOVO SCRIVIA - E’stata celebrata anche a Castelnuovo,nella chiesa di San Rocco la giornatadel malato. Nel pomeriggio di domenica 17 feb-braio, mons. Marco Daniele, rettoredel seminario e assistente spiritualedell’Oftal, ha officiato la Santa Messacelebrando la ricorrenza della primaapparizione di Maria alla grotta diLourdes. Erano presenti numerosi ammalati,anziani e ospiti delle case di riposodel paese, tutti insieme riuniti in pre-ghiera per una commuovente e sugge-stiva funzione in pieno stile lourdia-no. Dame e barellieri hanno organiz-

zato e animato la Santa Messa accoltoi fedeli e offerto loro immagini, coro-ne del rosario e confetti provenienti

direttamente dal pellegrinaggio a Lo-urdes dello scorso luglio. Prima didarsi appuntamento per la celebrazio-ne che si terrà a giugno alla “casa diprotetta” di Castelnuovo, i ringrazia-menti sono stati d’obbligo.Parole di riconoscimento per la corale“Beato Stefano Bandello” che ognianno accompagna con il canto la pre-ghiera, al personale OFTAL per averpreparato i fedeli con la recita del ro-sario mariano come novena in vistadell’11 febbraio, alla Confraternita e atutti coloro che hanno preso parte aquesta ormai tradizionale celebrazio-ne.

Elisa Basiglio

La giornata del malato con l’Oftal

La celebrazione della S. Messa

CASTELNUOVO SCRIVIA - S. Messa il 17 febbraio

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IL POPOLOGiovedì 21 febbraio 2013

24 TORTONA E TORTONESE

Padre Marco e il 60° di MessaTORTONA/ANNIVERSARI

La poesia di Luca BenassiTORTONA/NUOVA RADIO PIEVE

La poesia contemporanea sarà ancora una volta la prota-gonista dell’appuntamento settimanale sulla frequenza96,400 Fm e in diretta su Live Streaming del sitowww.radiopnr.it. Nel “Caleidoscopio” che andrà in ondaalle ore 20,30 di domenica 24 febbraio il conduttoreAndrea Bobbio riproporrà alcuni testi tratti dalla silloge“I Fasti del Grigio” pubblicata nel 2005 dalle EdizioniLepisma di Roma. Lo scrittore Luca Benassi, autore dellibro, aveva introdotto e letto le poesie. L’appuntamentoè quindi fissato per domenica sera oppure, in alternativa,martedì 26 febbraio, sempre alle ore 20,30.

In BreveALESSANDRIA - Prende il via laquinta edizione de “La tua idead’impresa”, un sito web e una garaper gli studenti delle scuole.“Anche quest’anno - commentaMarco Giovannini, Presidente diConfindustria Alessandria - soste-niamo il genio italico e premiamo inuovi talenti. Promuoviamo conconvinzione la creatività dei giova-ni, sotto l’insegna del motto ‘Cer-vello, cuore, coraggio’, e invitiamogli studenti ad inventare un progettoimprenditoriale, perché proporreun’idea d’impresa significa lanciar-

si con entusiasmo in un’avventuraaffascinante, che può diventare lapassione di tutta una vita. Un’idea d’impresa per far crescere igiovani, per far crescere l’econo-mia, per rinnovare il nostro Paese”.Il progetto “La tua idea d’impresa”,rivolto a promuovere l’autoimpren-ditorialità tra i giovani, è nato nel2008, creato e sperimentato per dueanni da Confindustria Alessandria,e con successo è poi diventato unagara nazionale al suo terzo annoconsecutivo: è stato adottato daConfindustria e da Sistemi Forma-tivi Confindustria (SFC), e l’inizia-tiva è anche progetto ufficiale na-zionale dei Giovani Imprenditori diConfindustria, ed è realizzata con ilpatrocinio del Ministero dell’Istru-zione, Università e Ricerca.Quest’anno, a livello provinciale,

con Confindustria Alessandria par-tecipano alla gara 5 Istituti Supe-riori, con 6 progetti d’impresa e ol-tre 100 studenti coinvolti, tra questic’è anche l’Istituto “Marconi Car-bone” di Tortona con il progetto“Rbs - Reuse Butts Cigarettes”.Gli studenti in gara hanno già com-pletato il business plan del loro pro-getto e in questi giorni, presso la se-de di Confindustria Alessandria,hanno registrato i video che raccon-tano la loro idea d’impresa. I business plan e i video sarannopubblicati online on line su ww-w.latuaideadimpresa.it, e sarannovotati dagli imprenditori di Confin-dustria Alessandria. Si formerà così una classifica onli-ne, aggiornata in tempo reale, e iprogetti parteciperanno alla gara,che si svolgerà in due tempi: a finemaggio i primi tre classificati pro-vinciali saranno premiati daConfindustria Alessandria alla pre-

senza dei partner istituzionali dell’i-niziativa, e il progetto primo classi-ficato di questa fase provinciale en-trerà nella rosa dei finalisti naziona-li, che saranno votati, sempre a finemaggio, dagli imprenditori ditutt’Italia, che premieranno la mi-gliore idea d’impresa nazionale.Confindustria Alessandria è parteattiva del progetto, sia attraverso ilweb sia con una azione di tutorag-gio dedicata alle scuole in gara.Con Alessandria sono 18 le associa-zioni Territoriali di Confindustriache partecipano alla gara dell’edi-zione nazionale 2013, per un totaledi 8mila studenti e oltre 600 docenticoinvolti. Il progetto utilizza le potenzialitàofferte da tutti gli strumenti del web2.0 e dei principali social network.Partecipano inoltre, fuori gara, an-che molte altre zone d’Italia che so-no protagoniste delle altre rubricheonline, come “Scuola in azione”.

Tortona Il Marconi Carbone al concorso di Confindustria per le scuole

“La tua idea di impresa”

La quinta edizione de“La tua idea di impresa”vuole premiare i giovanicapaci di promuoverenuovi progetti imprenditoriali

ROMA - Il Comune di Ro-ma, dopo l’approvazionedella Commissione Topo-nomastica, ha reso nota ladecisione di intitolare un’a-rea urbana alla memoria didon Mario Picchi, tortonesedi nascita, fondatore e guidaper molti anni del CeIS(Centro Italiano di Solida-rietà) a Roma, ente che hacontribuito a combattere inparticolare il disagio giova-nile e la tossicodipendenza.La Commissione ha decisodi venir meno al divieto delregolamento che prevedeche non siano intitolate aree

cittadine a personaggi scom-parsi da meno di dieci anni.La scelta è stata motivata dalfatto che Don Picchi, scom-parso il 29 maggio 2010, si èdistinto per la sua operasvolta a servizio della città edi tutta la società e ha sem-pre lavorato al fianco delleistituzioni per aiutare i gio-vani in difficoltà. E’ statodeciso di intitolare alla suamemoria un parco compresotra via Cristoforo Colombo,via dell’Accademia degliAgiati, via dell’AccademiaAldina e via Aristide Leo-nori. Don Picchi, era stato

insignito anche dell’onorifi-cenza di Grande Ufficialedel Consiglio dei Ministri.

Un parco a Roma per don Picchi

ANNIVERSARIONel sedicesimo

anniversario della scomparsa di

DON GIULIODESIMONI

i familiari e i parrocchia-ni lo ricordano nella cele-brazione della S. Messalunedì 25 febbraio, alleore 21, nella chiesa par-rocchiale di San Michelea Villaromagnano.Tortona, 21 febbraio 2013

Il gruppo di studenti del “Marconi Carbone” in gara

SALE - È stata presentatasabato 16 febbraio la ricercasvolta dagli alunni delleclassi terze della scuola me-dia “R. Sineo” di Sale sulleimmagini dipinte su tantecase salesi, avente per sotto-titolo: “iconografia dei di-pinti religiosi per imparare aconoscere i Santi e le rap-presentazioni sacre”.Dopo gli interventi del pre-sidente dell’AIC Pietro Bal-di, del sindaco Angelo Bar-co, del dirigente scolasticoLorenza Daglia, gli alunnisapientemente preparati dal-la docente Lucia Conti han-no presentato il CD com-prendente le schede di pre-sentazione e di segnalazionidi otto immagini dipinte suabitazioni private, metten-dole in correlazione con

analoghi soggetti presentinelle tre belle chiese salesi.Dei dipinti murali, oltre alladescrizione, hanno indicatola collocazione, e, dove pos-sibile, la data, l’iscrizione el’autore. Hanno pure sottoli-neato lo stato di conserva-

zione, in alcuni casi vera-mente precario. Gli alunni hanno poi svoltoun importante lavoro di ri-cerca per individuare nellastoria dell’arte come pittorifamosi hanno trattato glistessi temi. A complemento della pre-sentazione del CD, è stataallestita una mostra di 9pannelli che raccontano conschede e disegni l’indaginesvolta. Lunghi applausi daparte del pubblico che hamolto apprezzato il proget-to, realizzato con il contri-buto del Fondo Speciale peril Volontariato in Piemontedel Centro Servizi per il Vo-lontariato di Alessandria. La mostra resterà aperta nel-la sala consiliare fino al 23febbraio, dalle 10 alle 12.

Incominciare da ciò che è bello

Il pubblico in sala

Don Mario Picchi

SALE - Il progetto dell’AIC per i ragazzi

Il Carnevale “spaziale”S. SEBASTIANO/EVENTI

Tradizionale festa ma-scherata giovedì 7 feb-braio alla Scuola dell’In-fanzia di San SebastianoCurone. Venerdì 8 feb-braio, invece, indossate le maschere da alieno rea-lizzate personalmente daibambini, passeggiata peril paese, a lanciare co-riandoli, a cantare per levie, a portare allegria aivecchietti della Casa diriposo e a recitare che“Se mi vesto da alieno,scendo giù in un baleno,sono felice di viaggiaresulla mia astronave. Giàsaluto luna e stelle e poi

via… tra tante navicel-le!”. Un carnevale spazia-le, davvero speciale!

v.s.

I bambini in maschera

Giovedì 28 febbraio, alleore 11, presso la chiesadei Frati Cappuccini diTortona, il padre cappuc-cino Marco Marchese fe-steggia il suo 60° di ordi-nazione sacerdotale, conla celebrazione di una S.Messa, insieme a tutti isuoi confratelli.La preghiera sarà il rin-

graziamento al Signoreper la sua vita religiosa.

Polentone in piazzaSAREZZANO/TRADIZIONI

Il tradizionale Polentonein piazza di Sarezzano,uno dei “Carnevali stori-ci” del Tortonese, è statooganizzato sabato 16 feb-braio, a seguito del rinvioper l’abbondante nevicatadella scorsa settimana.Come sempre, notevolel’affluenza, anche da Tor-tona e dai paesi vicini,generosa la distribuzionedi polenta e salamini ac-compagnate da buon vinoe, il tutto, come vuole latradizione, gratuitamente. Quasi un migliaio le por-zioni distribuite.Come sempre l’apposito

comitato, nonostante itempi non facili, è riusci-to a dar vita ad una mani-festazione molto sentita.

a.b.

Il “Polentone”

Page 21: popolo_21_febbraio_2013

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 –12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò(tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestivaore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellottaore 10.45; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; SacroCuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv.16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17(prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 –17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella: prefestiva ore 16

(tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; LaMaddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: pre-festiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.Farmacie di turno aperte dal 21 al 27 febbraio 2013Giovedì 21 febbraio: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 01432331)Venerdì 22: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017)Sabato 23: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel.0143 2166)Domenica 24: Scotti - Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel.0143 2310)

Lunedì 25: Cristiani, Via IV Novembre, 13 Martedì 26: Dell’Ospedale, Viale Saffi, 50 - (tel. 01432994)Mercoledì 27: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 01432216)Edicole aperte domenica 24 febbraio 2013Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone,Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, ViaPapa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi,Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, viaMarconi; Ferrarese, via Verdi.

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Giovedì 21 febbraio 2013

CASTELLETTO D’OR-BA - Alla data del 31 dicem-bre 2012 la popolazione re-sidente a Castelletto d’Orbaha raggiunto quota 2.143abitanti (suddivisi tra 1.084maschi e 1.059 femmine), inaumento di 17 unità rispettoalla stessa data del 2011. Il numero totale delle fami-glie è di 1.030 (di cui 116con almeno un componentestraniero). Gli stranieri resi-denti a Castelletto d’Orbasono 222, con 45 minori.Nel corso del 2012 vi sonostati 13 nati e 27 morti. I nuovi iscritti all’anagrafesono stati 108 (di cui 20 stra-nieri), mentre quelli cancel-lati si sono fermati a 67 (di

cui 12 stranieri), con un del-ta positivo di 41. Per quantoriguarda i matrimoni, invece,c’è stato il sorpasso di quellicivili rispetto al tradizionalerito religioso. “I dati dell’anagrafe, appa-rentemente freddi, consento-no invece di fare un’attentafotografia dello stato di salu-te di una comunità - com-menta il Sindaco FedericoFornaro - anche nel 2012 siè confermata una positivavitalità, con la prosecuzionedi un costante trend di incre-mento della popolazione, sesi pensa che nel 2001 Ca-stelletto d’Orba aveva 1.891abitanti. Continua dunqueuna capacità di attrazione del

nostro comune, mentre il nu-mero di stranieri si confermaattorno al 10% della popola-zione totale, con la presenzadi numerosi nuclei famigliaristabili, testimoniata dai 45minori residenti e i 3 nuovinati.Ovviamente la crescita dellapopolazione porta con séuna maggiore richiesta diservizi ed è uno stimolo perl’amministrazione comunaleper garantire una buona qua-lità della vita, nonostante lepolitiche di tagli indiscrimi-nati agli enti locali, attuatedagli ultimi due governi,stanno mettendo in oggettivadifficoltà i bilanci dei comu-ni”.

Castelletto è un paese in crescita

NOVI - Nuova associazione

NOVI LIGURE - Nata nelmese di gennaio all’internodell’Ovo Center, la tenso-struttura che ospita giochi eanimazione soprattutto per ipiù piccoli, l’associazioneculturale “Club dei Creati-vi” si propone come centrodi ricerca e di sviluppo del-la creatività dei talenti delterritorio. L’associazione, che non hascopo di lucro, ha l’obietti-vo principale di raccogliereidee, di offrire uno spazionel quale si esprime la pro-pria arte e si apprende quel-la degli altri. Vari sono i temi affrontati:arte, musica, letteratura, ga-stronomia, marketing, fi-nanza, web. Il Presidente Luca Sterpi èaiutato nel delicato fine chesi prefigge l’associazionedall’artista italo coreanoFrancesco Sung e da Anto-nella Ronzulli, scrittricenovese. Venerdì 15 febbraio alle19,30 presso l’Ovo Centerè stato dato il via all’inizia-tiva che si svolgerà sempre

di venerdì sera, l’Aperili-bro. Sono stati presentatidue volumi, “Attimi, il puz-zle della vita” di AntonellaRonzulli e “Sei note di pen-tagramma” di Franco Leo-netti. E’ seguita una degu-stazione di vini e taglieri disalumi e formaggi dellaFattoria Silverado e dellacantina Bonifacio. LucaSterpi, presidente dell’asso-ciazione ha definito la sera-ta “Un bel modo di iniziareche ci offre la responsabi-lità di proseguire e miglio-rare.”Il club intanto ha aperto an-che altre iniziative dedicateai disegnatori e ai creativiche si trovano sul sito del-l’Ovo Center. Il prossimo appuntamento èper venerdì 22 febbraio alle19.30 con Cecilia De Ange-lis e il suo lavoro dal titolo“Quando ero piccola mi in-namoravo di tutti, correvodietro ai gatti”. L’associazione è aperta atutti, in modo particolare astorici, poetici, scrittori.

Michela Ferrando

Il Club dei creativi

La terra cruda in copertinaNOVI LIGURE - Il periodico nazionale Energeo Maga-zine dedica la copertina e un ampio servizio del numero difebbraio alla città di Novi Ligure. La rivista di settore, spe-cializzata in articoli e approfondimenti sui più interessantie innovativi progetti in tema di energie alternative e diecosostenibilità, presenta ai suoi lettori il programma ditutela e valorizzazione del territorio novese che parte dallariscoperta delle costruzioni in terra cruda.In particolare, il servizio fa un resoconto della rassegna dieventi (in)torno alla terra, sostenuta dall’AssociazioneNazionale Città della Terra Cruda, che si è svolta in cittànel mese di dicembre scorso.Il Comune di Novi Ligure è stato contattato dalla redazio-ne di Energeo Magazine dopo la partecipazione al PremioEco and the City Giovanni Spadolini 2012, la cui premia-zione si è svolta a Trento lo scorso 11 ottobre. Già nel numero di ottobre 2012, la rivista ha citato il no-stro Comune tra i finalisti e i premiati del Premio, conside-rato l’oscar delle best practices della tutela del territorio edel paesaggio e della salvaguardia dei beni culturali e am-bientali.

NOVI LIGURE - Proseguono igrandi appuntamenti della Rasse-gna Concertistica “MusicaNovi2013” organizzata dall’associazioneMusicale “Alfredo Casella” di NoviLigure in collaborazione con ilComune, la Regione Piemonte, laFondazione Cassa di Risparmio diTorino e la Rassegna “Orchestra inProvincia 2013”. Il primo appuntamento ha visto pro-tagonisti di un bellissimo concertoil violinista Fabrizio Pavone e ilpianista Maurizio Barboro impe-gnati in un programma dedicato allegrandi sonate per violino e pia-noforte. L’Auditorium, gremito dipubblico di tutte le età ha applaudi-to calorosamente i musicisti. Il prossimo appuntamento sarà gio-vedì 28 febbraio, alle ore 21, pressol’Auditorium della Biblioteca Civi-ca di Novi e vedrà impegnati gliArchi dell’Orchestra Classica di A-lessandria in una serata dedicata algrande musicista barocco Arcan-gelo Corelli nel trecentesimo anni-versario della sua scomparsa, fon-damentale fu il suo contributo allosviluppo della forma musicale delconcerto grosso, che egli portò al-l’apice della perfezione. Dopo que-sto, altri otto appuntamenti alliete-ranno gli appassionati di musica

classica. Nel centenario della na-scita di Benjamin Britten, invece,l’Ensemble Ellipsis sarà impegnatoin un omaggio al compositore bri-tannico, venerdì 15 marzo. Verdi e Mascagni saranno protago-nisti del Concerto di Pasqua, sabato30 marzo. A esibirsi il soprano Mi-rella Di Vita, il tenore Enrico Ivi-glia e il baritono Michele Patti af-fiancati dal Coro di Alessandria“Mario Panatero” e dai Cameristidell’Orchestra Classica di Alessan-dria, con la direzione di GianMarco Bosio e Roberto Mingarinial pianoforte. La Rassegna proseguirà il 5 aprilecon un concerto dedicato al reperto-rio Jazz con gli SquareProject,gruppo genovese che si propone dirivisitare i classici della tradizionejazzistica degli anni 50. Il 18 aprile sarà la volta del TrioGiocoso (clarinetto, fagotto e pia-noforte). Domenica 28 aprile sarà lavolta di Storie di Fantasmi di C.Galante, letture concertanti per vo-ce recitante (Silvia Donadoni) epianoforte a quattro mani. Domenica 5 maggio le Voci fem-minili “Alfredo’s Box” si esibiran-no con gli arrangiamenti e la dire-zione di Erik Bosio in un viaggionella musica dal classico al pop.

Venerdì 17 maggio serata dedicataalla musica popolare dell’Appenni-no delle quattro Province con ilQuintetto d’archi dell’OrchestraClassica di Alessandria, StefanoValla (piffero e voce), DanieleScurati (fisarmonica) e la partecipa-zione del Coro Voci Bianche del-l’associazione Musicale “AlfredoCasella” diretto da Raffaella Tassi-stro. Il Concerto straordinario in oc-casione del ventennale di Musi-caNovi chiuderà la Rassegna il 28maggio con l’Orchestra Filarmoni-ca di Stato “Mihail Jora” di Bacau. Giovedì 28 febbraio saranno ese-guiti il Concerto Grosso op. 6 n. 3in do minore e la Sonata da chiesaop. 3 n. 12 per archi diCorelli, se-guirà il Concerto FXI n. 1 in lamaggiore per archi di Vivaldi, sitornerà a Corelli con il ConcertoGrosso op. 6 n. 8 “Per la Notte diNatale”, sarà poi la volta delConcerto Grosso op. 3 n. 11 in reminore di Vivaldi per terminare conil Concerto Grosso op. 3 n. 9 per ar-chi di Manfredini.L’Orchestra Classica di Alessan-dria, ha al suo attivo numerosiconcerti in tutta Italia tra i quali, nel1998, un prestigioso concerto aRoma per la Camera dei Deputati, eall’estero. In ambito cinemato-grafico ha realizzato diverse co-lonne sonore. Organizza da diecianni il Festival Internazionale “La-vagnino” denominato “Musica ecinema”. Nel 2004 presso l’AulaPaolo VI in mondovisione, l’Or-chestra diretta da Renato Serio, hasuonato davanti al Santo Padre percelebrare la canonizzazione di LuigiOrione e il compleanno di GiovanniPaolo II. Ha eseguito un estratto del“Flauto magico” di Mozart, suo-nando in diretta con i disegni a-nimati di Emanuele Luzzati, ilquale ha creato un apposito logo o-maggiandolo all’Orchestra Clas-sica.L’ingresso al concerto ha un costodi euro 6. La prevendita sarà pressola Biblioteca Civica di Novi e pres-so l’Istituto Musicale “Alfredo Ca-sella”.

Novi Ligure Prosegue giovedì 28 febbraio la rassegna “MusicaNovi”

Concerto in onore di Corelli

Gli Archi dell’Orchestra Classica di Alessandria

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SARDIGLIANO - I lavori di re-stauro e consolidamento del com-plesso parrocchiale San Secondo inCuquello di Sardigliano sono ulti-mati. Il terremoto dell’ormai lonta-no 11 aprile 2003 aveva lasciatonumerosi e profondi segni di disse-sto statico sulle strutture della chie-sa e dell’attigua casa canonica.Il grande impegno per una piccolacomunità parrocchiale, quale quelladi Cuquello, per l’intervento di re-stauro e conservazione degli immo-bili ha potuto contare sul sostegnoeconomico della Regione Piemonte,della Conferenza Episcopale Italia-na con l’8xmille e non ultimo, dellaFondazione Cassa di Risparmio diTorino.I restauri iniziati nel 2009 con la ri-parazione dei danni sismici dellachiesa parrocchiale, sono proseguiticon gli interventi strutturali, anchese di meno importanza, sulla cano-nica. Completata la fase principaledi messa in sicurezza della chiesa

(strutture portanti ovvero murature,volte e coperture), si sono affronta-ti gli interventi sulle decorazioni in-terne, pareti e volte, con l’operazio-ne di pulitura delle superfici ed leintegrazioni delle pregevoli pitturedel Salsa; il restauro del coro ligneoha concluso l’opera progettata perla conservazione della chiesa par-rocchiale. Per quanto riguarda invece la casacanonica, questa e’ stata interessatadal rinnovo dei servizi igienici, conla possibilità del loro utilizza daparte di persone portatrici di handi-cap, l’adeguamento parziale del-l’impianto elettrico e tutti gli altriinterventi necessari per rendere pie-namente fruibile il piano terrenodell’edificio.Le opere di restauro del complessoparrocchiale, autorizzate dagli ufficiBeni Culturali ed Economato dellaCuria diocesana, con anche varieautorizzazioni comunali, sono statiseguiti nelle loro fasi di realizzazio-

ne dalla Soprintendenza per i BeniArchitettonici e Paesaggistici per leProvince di Novara, Alessandria eVerbano-Cusio-Ossola, dalla So-printendenza per i Beni Storici, Ar-tistici ed Etnoantropologici del Pie-monte - sede di Torino, con sopral-luoghi operativi e varie approvazio-ni in corso d’opera delle soluzioniprogettuali-esecutive proposte.Un particolare riconoscimento va aiParroci che hanno guidato con for-za, questa opera di recupero e con-servazione, iniziata con don Ame-deo Grosso (che ha lasciato nel frat-tempo la guida della Parrocchia perraggiunti limiti di età) e qui conclu-sa con il giovane don MassimoBianchi. La riconoscenza della comunitàparrocchiale di Cuquello ai loroparroci è stata dimostrata anche inoccasione della conferenza per lapresentazione dei restauri pittorici,tenutasi nell’Oratorio di Cuquellonell’autunno scorso.Le piccole “scoperte” di interessestorico-scientifico fatte durante i re-stauri che, in alcuni casi, hannoconfermato i fatti narrati nelle cro-nache storiche parrocchiali relativea questo complesso (senza dubbiodi origine monastica) e al suo terri-torio, hanno suscitato forti curiositàche andrebbero indagate con ricer-che sistematiche e approfondite,consultando archivi e antiche carto-grafie.La conclusione dei lavori sarà quin-di festeggiata dalla piccola comu-nità con un incontro che si terrà nelperiodo estivo, presso la parroc-chiale di San Secondo in Cuquelloe che sarà testimonianza di vita e diimpegno cristiano, nel difficile pe-riodo che sta vivendo il nostromondo globalizzato.

Giulio Ottria

Sardigliano Conclusi i lavori al complesso parrocchiale di S. Secondo

Restaurata la chiesa di Cuquello

Veduta della chiesa di Cuquello e affresco di S. Secondo

NOVI LIGURE - Sono 28.648 i resi-denti in città registrati al 31 Dicembre2012, vale a dire 90 in meno rispetto al-lo stesso periodo del 2011. Questi i primi dati ufficiali, elaboratidall’Ufficio Anagrafe del Comune, cherisentono della revisione effettuata do-po il 15esimo censimento generale del-la popolazione svoltosi nel 2011.Diverse cancellazioni, infatti, riguarda-no persone che, per vari motivi, nonhanno partecipato alla rilevazione stati-stica. Proprio le procedure dovute al censi-mento e l’adeguamento ai nuovi mo-delli predisposti dall’Istat stanno com-portando tempi più lunghi rispetto alsolito nell’elaborazione dei dati. In base

alla circolare dell’Istituto Nazionale diStatistica, i Comuni hanno tempo finoal 30 marzo prossimo per inviare le co-municazioni. Prossimamente, quindi,saranno disponibili dati più completi ri-feriti al movimento migratorio della po-polazione novese.

Intanto si può dire che il totale dei resi-denti è composto da 15.012 femmine e13.636 maschi. Seguendo un andamen-to diffuso a livello nazionale, la popola-zione straniera aumenta in misura mi-nore rispetto agli anni precedenti e nel2012 si attesta a 3.581 unità, 114 in piùrispetto al 2011. Ora la percentuale ri-spetto alla popolazione totale è del 12,5%, mentre nel 2011 era del 12%. Tra le curiosità, è interessante il nume-ro di ultracentenari registrati all’anagra-fe cittadina: alla fine dell’anno scorsose ne contano undici, di questi ben die-ci sono donne e solo uno è di sesso ma-schile. In tutta Italia sono poco più di15 mila le persone ultracentenarie, dicui 12 mila sono donne.

Popolazione in calo dopo il censimentoNOVI LIGURE - I dati dell’anagrafe

Assemblea degli AlpiniNOVI LIGURE/ASSOCIAZIONI

Venerdì 15 febbraio, aNovi Ligure, presso la se-de dell’ANA, si è svoltal’assemblea ordinaria de-gli Alpini del novese. Ha aperto la serata il ca-pogruppo Luigi Cavriani,sono seguiti gli interventidi Percivale Edoardo,Antonio Donà ed Euge-nio Spigno, che hannopresentato la relazionemorale. Poi è stato appro-vato il bilancio e l’attivitàdel 2012, alla presenza

del presidente sezionaledi Alessandria Bruno Pa-vese e di parecchi soci.Inoltre è stato approvatala proposta delle attivitàdel 2013. Durante l’as-semblea, dopo il salutoalla bandiera, sono statiricordati gli alpini andatiavanti, con un particolarericordo ad Arturo Pe-drolli, capo gruppo stori-co e grande animatore delgruppo di Novi, scompar-so da pochi giorni.

Corsi per sommelierNOVI LIGURE/EVENTI

Cominceranno il 12 marzoprossimo due corsi di pri-mo livello, rispettivamentead Acqui Terme e a NoviLigure, organizzati dalladelegazione di Alessandriadella FISAR (FederazioneItaliana Sommelier Alber-gatori Ristoratori). Le do-dici lezioni settimanali,previste per le ore seralidalle 20.30 alle 23, saran-no tenute da relatori dellaFISAR e verteranno inparticolare sulle funzionidel sommelier, l’analisisensoriale, la viticoltura,l’enologia (la vinificazionedei bianchi, dei rossi e deirosati), i distillati, la birrae le altre bevande. A Novi

Ligure la sede del corsosarà il Centro Fieristico“Dolci Terre di Novi”. Informazioni possono es-sere chieste a: [email protected] (ww-w.fisaralessandria.com).Per le iscrizioni ai corsi,che godono del patrociniodei Comuni di Acqui Ter-me e Novi Ligure, il ter-mine ultimo è fissato per il28 febbraio. Agli iscritti sarà rilasciatala tessera di socio che dàdiritto all’abbonamentogratuito alla rivista “IlSommelier” e consente dipartecipare a prezzo riser-vato a tutte le attività dellaFISAR.

Benedicta, il senso della libertàALESSANDRIA/CULTURA

Giovedì 28 febbraio, dalleore 19 alle 22.30 (con pau-sa buffet) presso l’associa-zione Cultura e Sviluppoad Alessandria l’associa-zione “Memoria della Be-nedicta” e il Comitato Re-sistenza e Costituzione delConsiglio reginale del Pie-monte organizzano l’in-contro dal titolo “Il sensodella libertà”. Ad apriresarà il Presidente del Con-

siglio Regionale del Pie-monte. Presiede AndreaFoco, Presidente dell’asso-ciazione “Memoria dellaBenedicta” e coordinaGian Piero Armano. Interverranno il prof.Vittorio Tigrino, gli archi-tetti Michele Dellaria eSergio Balbi e il prof.Nuccio Lodato, dell’Uni-versità degli Studi diPavia.

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IL POPOLOGiovedì 21 febbraio 2013

27TORTONESE E NOVESE

BORLASCA - E’ quasi terminatoil restauro di un antico Crocefissoche era conservato presso l’orato-rio della Parrocchia Santa Maria diBorlasca in frazione di Isola delCantone. La scultura in legno (in origineplicroma), eseguita probabilmenteda ignoto intorno alla fine del XVIsecolo, si presentava in precariostato di conservazione: la materiaera deteriorata dall’azione prolun-gata di insetti xilofagi mentre lapellicola pittorica originale, risul-tava complessivamente ricoperta

da un pesante stato di ridipintura. Si è iniziato con una disinfestazio-ne della struttura lignea mediantePermetar (antitarlo) iniettato consiringa nei vari fori. Si è quindi proceduto con il con-solidamento della struttura lignea,decoesa e resa spugnosa dall’azio-ne dei tarli mediante infiltrazioni(flebo) di resina (Plextol e Alga-rex). Per mezzo di bisturi e con solventiè stata rimossa la pellicola pittori-ca applicata sul legno grezzo nelcorso del citato intervento. Nel corso dei lavori sono stati eli-minati quegli stati di stucco cheerano stati applicati alla strutturalignea, in parte per consolidare

parti decoese, in parte per modifi-care l’anatomia della figura,asciutta ed essenziale, e renderlapiù consona a nuovi canoni esteti-ci. Si è provveduto al riempimentodelle lacune ligee con stucco a ba-se di pasta di legno modulato aivalori circostanti ed alla reintegra-zione cromatica compensativa de-gli stucchi e delle parti abrase conmordenti ad acqua ed anilina. L’intervento sulla statua si conclu-so con la stesura di una protezionedel legno originale con cera mi-crocristallina sciolta in butilaceta-to. Dal prossime mese di maggioil Crocefisso, insieme a due im-

portanti dipinti antichi (Il martiriodi Sant’Agnese” di Camillo Pro-caccini risalente al 1612 e una“Madonna addolorata” di scuolagenovese databile intorno all’ini-zio del XVIII secolo) anch’essi re-centemente restaurati, sarà visibilepresso la parrocchia durante lenormali funzioni religiose o su ap-puntamento. La comunità parrocchiale è certadel fatto che l’impatto con le treopere restaurate susciterà un’in-tensa emozione e che la parrocchiaSanta Maria di Borlasca, sarà in-dubbiamente arricchita dalla loropresenza sul territorio.

Isola del Cantone Restaurata la scultura in legno della frazione

Il crocifisso ligneo di Borlasca

Particolare del volto del crocifisso restaurato

L’antico crocifisso sottopostoa restauro è conservato presso l’Oratorio della parrocchiadella frazione di Borlasca

“Serravalle non è Parigi”SERRAVALLE/FILM

SERRAVALLE SCRI-VIA - L’Assessorato allaCultura del Comune diSerravalle Scrivia proponela presentazione al pubbli-co del docu-film autobio-grafico “Serravalle non èParigi”, opera di LorenzoBoioli, che si terrà venerdì1 marzo, alle ore 21, pres-so l’Aula Magna dell’Isti-tuto Scolastico Compren-sivo “Martiri della Bene-dicta”. Lorenzo Boioli, ar-tista poliedrico che spaziacon disinvoltura dalla mu-sica (sua grande passione èla musica popolare pie-montese e occitana), al di-segno, alla scultura, allapoesia, alla fotografia e -come in questo caso - allaripresa video, è di originialessandrine, ma serraval-lese di adozione, conosciu-to da tutti a Serravalle peraver a lungo aver insegna-to educazione artistica nel-la Scuola Media “Martiridella Benedicta”. Lorenzo Boioli, con que-sto suo ultimo lavoro cheabbraccia riprese di unquindicennio di vita serra-vallese il cui tempo è scan-dito dal passaggio delloScrivia, ci restituisce la“Sua Parigi”, con tutti isuoi colori, le sue voci, lesue contraddizioni, la suapoesia. EvidentementeSerravalle non può essereParigi... ma per Boioli la è,anzi, come dice lui stesso:“Serravalle non sarà Pari-gi, ma... proprio a volersottolineare che per tuttinoi, ogni paese, inteso co-

me comunità fatta di gentee di luoghi, in fondo, è unpo’ una piccola città idea-le”. Dal filmato è possibilescorgere molti allievi delProfessor Boioli (oggi or-mai ragazzi e adulti), maanche sequenze dedicate altratteggio di personaggi“tipici” serravallesi, alla ri-presa di luoghi resi magicidalle immagini, al raccon-to di momenti di socialità. Come sottolinea l’assesso-re alla cultura, MarcoFreggiaro: “l’amministra-zione comunale è lieta diproporre ai serravallesi diieri e di oggi, un nuovoviaggio in immagini nellastoria della quotidianità diSerravalle e della sua Co-munità, questa volta gui-dati da mano d’artista.Un progetto di grande in-teresse e di significativaimportanza per la costru-zione e la conservazionedella memoria collettivadel paese, reso possibileanche grazie all’associa-zione “Libarna ArtEven-ti”.

Lorenzo Boioli

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Bere, comespesso ripeti-amo, fa bene allasalute per tanti motivi. Cisono stagioni come l’estateche invogliano a bere più delsolito: infatti lo stimolo allasete aumenta per l’aumenta-ta sudorazione, ma anche peril bisogno di rinfrescarsi;nella stagione fredda, anchese lo stimolo alla sete è mi-nore, introdurre liquidi di-viene un utilissimo modoper riscaldarsi. A secondadella stagione e del momen-to, bere è utile dal punto divista fisico, ma anche perconcedersi un momento dipausa nella frenesia dellagiornata.Di abitudine, nella stagionefredda si ricorre volentieri auna tazza di una energeticacioccolata o di tè profumato,ma perché non provare adapprofittare di una piùsalutare tisana. Ricorrere al mondo vegetaleè da sempre un valido aiutoper combattere piccoli dis-

turbi dell’or-ganismo, pro-

prio perché le pianteofficinali sono una minieradi sostanze utili, specie oliessenziali e antiossidanti.Tisana è un termine genericoper indicare una soluzioneacquosa e di fitoelementi: in-fatti le tisane possono esserepiù propriamente infusi, de-cotti e macerati. L’infuso èdato dall’estrazione di prin-cipi attivi contenuti in partidella pianta, quali fiori, frut-ti, foglie o parti erbacee, me-diante immersione in acquaprecedentemente bollita. Ildecotto è un filtrato dellabollitura non solo di fiori ofoglie, ma anche di parti leg-nose di una o più piante (labollitura infatti favorisce ilrilascio dei principi attivi inesse contenute). Il maceratoha un procedimento più lun-go, in quanto vengono im-merse in acqua fredda per al-cune ore, parti sminuzzate dipiante officinali, per pro-durre una bevanda filtrata da

consumare fredda. La tisanapuò contenere una sola pi-anta officinale, o può essereun mix di diversi tipi di pi-ante che esaltano le proprietào l’efficacia di quella princi-pale; in commercio, sia infarmacia che nella grandedistribuzione, sono disponi-bili mix di erbe in filtro,come per il tè, per tutti i gu-sti e le esigenze (drenanti, ri-lassanti, digestive o lassativee altri esempi). Quelle in assoluto più fre-quentemente usate dagli ital-iani è per combattere i dis-turbi del sonno: l’infuso difiori di camomilla, dalle pro-prietà rilassanti e digestive,ma anche il tiglio riesce a ri-lassare e conciliare il sonno,oltre ad assicurare benesserea naso e gola. Fra le tisanerilassanti, è utile il bian-cospino e la melissa, que-st’ultima oltre che miglio-rare la qualità del sonno,svolge un’azione beneficasul cuore. Fra gli infusi di-gestivi sono spesso usati la

menta e il finocchio, protag-onisti in cucina per gusto eprofumo; sotto forma di ti-sana assicurano un buonosvolgimento delle attivitàdigestive, ma anche anti-spastiche dell’apparato di-gerente; una tisana al finoc-chio ad esempio, favorisce ladigestione, riduce la sen-sazione di gonfiore addomi-nale riducendo la produzionedei gas intestinali. Altre ti-sane possono essere adazione lenitiva: un esempioconosciuto è la malva, le cuiproprietà emollienti, lenitivee rinfrescanti sono utili incaso infezioni del cavo orale(bocca, gola), oppure in casodi crampi e spasmi dellostomaco; addolcita col mieleessa è utile per placare tossesecca e lenire il mal di gola.E, a proposito di tosse e maldi gola, una tisana all’eu-calipto o alla menta, svolgo-no proprietà antisettiche ebalsamiche, avendo un effet-to benefico sulle prime vierespiratorie.

a curadella Redazione

Il piacere di una tisana

Daleggere

G.B. Montini

Un’ora nuovanella storia

CentroAmbrosiano

Pp. 184

Euro 14,90

a cura diLaura Notti

Saluteoggi

Il Centro Ambrosiano ha pubblicato laraccolta di testi e lettere con cui l’Arci-vescovo Montini, prima di diventarePapa Paolo VI, raccontava il Concilioai suoi diocesani. “Il Concilio è dunqueun avvenimento d’incalcolabile impor-tanza; quasi rintocco di campana, rom-pe il silenzio dei secoli e segna un’oranuova nella storia”: così l’ArcivescovoMontini commentava ai vescovi e alclero lombardo, l'imminenza dell'aper-tura del Concilio. I suoi messaggi, leomelie, una lettera pastorale e le setteLettere dal Concilio inviate ai fedeliambrosiani sono stati raccolti in questovolume, a cura di Giselda Adornato.Dai testi, scelti prevalentemente traquelli a carattere divulgativo e in stilepastorale, con un taglio operativo con-creto, emerge innanzitutto la fiducia inuna chiesa capace di dialogare con ilmondo, capace - come scriveva lo stes-so Montini - “di assimilare le formeprofane, ma umane, in cui si esprime lavita moderna”. Una raccolta che aiuta ameglio comprendere la grande avventu-ra del Concilio, e il ruolo che in essa haavuto l’arcivescovo ambrosiano che, daPapa, ha condotto gli ultimi tre periodidella grande assise.

Il libro è la storia di una bambina chediventa adulta. Che nasce di notte, aTrieste, mentre soffia una bora nera chespazza via ogni cosa e rende ogni equi-librio impossibile. Di una bambina checresce con un padre e una madre im-prendibili, in una famiglia in cui sem-bra che soffi quello stesso vento impe-tuoso dell’est. Di una bambina che nondorme mai, e fa e si fa molte domande,a cui nessuno sembra voler o poter darerisposte. Nelle pagine del volume c’èanche la storia della scoperta della terri-bile bellezza del mondo. Di una bambi-na che si fa ragazza, e poi donna, e siapre ai sussulti dei poeti e degli scritto-ri, ai primi palpiti di amore e amicizia.Quella bambina, quella ragazza, quelladonna è Susanna Tamaro, che consegnail suo libro più intimo e coraggioso, piùappassionante e misurato, più forsenna-to e vitale. Una autobiografia che è an-che romanzo di formazione e inno allavita nonostante, dentro, e forse grazie a,ogni sua oscurità.Susanna Tamaro è nata a Trieste nel1957. Nel 2000 ha creato la FondazioneTamaro, che si alimenta con i diritti deisuoi libri e con eventuali donazioni epromuove progetti per i più deboli.

SusannaTamaro

Ogni angeloè tremendo

Bompiani

Pp. 270

Euro 16,50

La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testitroppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile

e indirizzo del mittente.Indirizzate la vostra posta a:

Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL)

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F. AnfossiA.M. Valli

Il Vangelo secondo

gli italiani

San Paolo

Pp. 240

Euro 14,00

L’Italia è un Paese cattolico? Nel mo-mento in cui il ruolo dei cattolici in po-litica torna a far notizia, la domandasembra di stretta attualità. Ma, al di làdella politica, e dei suoi valori, coloroche si dicono cattolici come la pensanorealmente a riguardo di questioni qualiil potere, il denaro, il sesso, ma anche laspiritualità, la gerarchia, e la solida-rietà? E, soprattutto, come vivono que-sta loro, più o meno dichiarata, apparte-nenza ala fede cattolica? Anfossi eValli si interrogano e si addentrano inuna sorta di inchiesta a tutto campo -senza falsi pudori e con grande schiet-tezza - per cercare di capire come è vis-suta la fede cattolica oggi in Italia e co-me l’appartenenza, vera o presunta, aquesta fede incide sulla politica. Alcunerisposte sconcertano, altre alimentanola speranza e sono un invito al rinnova-mento, prima di tutto interiore… Comeviene vissuta realmente la fede dagliitaliani? Un’inchiesta a tutto campo suicattolici in Italia: fede, politica e sesso.Valli è un giornalista e scrittore e vati-canista del Tg1. Anfossi, giornalista diFamiglia Cristiana, è autore di numerose inchieste dedicate alla politica, all’e-conomia e alla società italiana.

IL POPOLOGiovedì 21 febbraio 2013Bacheca28

Rimandata per lutto“MixItalia” in Val Borbera

Contro l’apertura di sale da gioco

Gentilissima Redazione, vi ringrazio per lo spazio che ho trovato, in merito allatradizione che avrebbe dovuto essere trasmessa da Rai1 (MixItalia) domenica 17 febbraio, ma di fatto non èavvenuta e vi trasmetto il messaggio che mi è pervenu-to dalla redazione Rai: “A causa della tragedia che hacolpito Franco Gatti dei Ricchi e Poveri (la morte delfiglio) la puntata di MixItalia sulla val Borbera e valCurone sarà spostata a data da destinarsi. Grazie a tutti.Sarà nostra cura informarvi della messa in onda”.Alcuni di voi sono stati da me avvisati telefonicamenteper l’accaduto, mentre per i giornali settimanali non èstato possibile in quanto alcuni erano già impaginati.Vi trasmetto questo messaggio perché ho ricevuto tan-tissime telefonate dai vostri lettori, che mi chiedevanola non avvenuta messa in onda dell’evento.Cordialmente saluto.

Adriano Angiati Presidente dell’associazione MUSA - Cosola

Opinioni a confronto

Egregio Direttore,desideriamo esprimere la nostra piena approvazione esostegno al Comune di Salice Terme e Godiasco per ilpercorso che sta intraprendendo il Sindaco Anna Corbisulla limitazione dell’apertura di nuove sale gioco inzone sensibili della città.Riteniamo che, tramite questo intervento si riescano atoccare diversi ambiti: etico, poiché bisogna far comprendere come il guada-gno sia connesso al lavoro e non al gioco; culturale, inquanto dà un messaggio chiaro e preciso sul fenomeno;sociale, poiché la maggior parte delle tipologie di gio-chi eliminano l’aggregazione, essendo “solitari”; sani-tario, arginando il rischio di dipendenza patologica;economico, perché ridurre i soldi spesi nell’azzardopotrebbe rappresentare una piccola manovra anti-crisi”.La cosa paradossale è che nei momenti di maggiorecrisi gli italiani spendono di più nell’azzardo, alla ri-cerca della vincita che possa cambiare la loro vita, pur-troppo per molti in questo modo l’unico cambiamentoè quello del cadere in un vortice che distrugge le risor-se economiche e mina alla base la vita sociale, lavorati-va e famigliare.I grandi concessionari del gioco spendono milioni dieuro per promuovere campagne che pubblicizzano igiochi in ogni luogo e che inducono la falsa percezioneche vincere e diventare milionari sia facile e a portatadi mano. Finalmente un’altra Istituzione, il Comune diSalice - Godiasco, si impegna a fare un’importantecampagna sociale che informa dei rischi e che promuo-ve l’idea che i soldi guadagnati sono quelli tenuti in ta-sca e non buttati alla ricerca di una vincita che, per ipiù, non arriverà mai, attraverso azioni concrete.

Moreno Baggini per il movimento “No Slot Pavia”

Egr. Direttore,mancano pochi giorni alla data delle elezioni politicheper il rinnovo del Parlamento. Sono ormai tanti anniche voto, ma - le confesso - mai come questa volta so-no preda di un’assoluta indecisione. Davvero non riesco ad orientarmi. E la mia indecisione si tramuta in assoluto sconforto,quando vedo che il livello della campagna elettorale haassunto toni a dir poco sconcertanti, tra volgarità, at-tacchi di basso profilo e via discorrendo. Una campa-gna elettorale fatta di promesse roboanti, una gara achi le spara più grosse, nella speranza di potersi acca-parrare qualche voto in più. Promesse che difficilmente potranno essere mantenute.Ma quello che più indispettisce è il fatto che tra i di-versi contendenti nessuno parla di temi che ritengo im-portantissimi per la vita dei cittadini: il sostegno - con-creto e non solo a parole - alla famiglia, la scuola, ilMezzogiorno, le piccole e medie imprese…Nei vari programmi ho trovato ben poco di tutto que-sto. Per non parlare poi riforma della legge elettorale e del-l’architettura dello Stato. Quanto dovremo aspettare ancora per poter votare conuna nuova legge elettorale che garantisca un minimo digovernabilità e poter vivere in un Paese moderno, sen-za sovrapposizioni di enti, per lo più inutili.Di tutto questo poco o nulla negli infiniti tour elettoralidei candidati.In fondo però una speranza ce l’ho… che non vincanessuno alle prossime elezioni…Che sia la volta buona e i nostri governanti capiscanoche è arrivata l’ora – non più rinviabile – di porsi ilproblema di un serio e concreto rinnovamento?

Roberto Mozzi - via mail

L’indecisione elettorale

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Settimanale di informazione della Diocesi diTortona fondato nel 1896

Registrazione nel Registro Periodici presso ilTribunale di Tortona

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della Legge 250 del 7/8/1990.

“Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vitaquotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di“appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “IlPopolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: [email protected]

volti di amicizia

Il flash mob internazionale“One billion rising”, che ha chiesto a donne e uominidi tutto il mondo d’incontrarsinelle piazze e ballare insieme contro la violenzasulle donne, è arrivato anche a Tortona. Giovedì 14 febbraio, inPiazza Gavino Lugano, all’appuntamento “danzante”sono giunti tanti tortonesi per dare il loro sostegnoalla campagna in difesa della popolazione femminilespesso vittima di soprusi.

La Ricetta a cura di Chiara Parenteda “A tavola con le nonne”

a cura diMatteo Coggiola

È il 1874. Energica e bella,Anna Karenina è una delledonne più in vista di SanPietroburgo, moglie di unufficiale di alto rango del-l’impero zarista, al qualeha dato un figlio. Durante un viaggio a Mo-sca dal fratello, in crisi conla moglie Dolly per via del-le sue frequenti infedeltà,Anna conosce il conteVronsky, affascinante uffi-ciale di cavalleria che subi-to la incuriosisce. Per quel giovane dai capellibiondi, Anna mette in di-scussione le proprie certez-ze, incurante del clamoresuscitato e sostenuta solodalla forza della sua passio-ne. Rompe il matrimonio, dàalla luce una bambina espezza il cuore di Kitty,giovane sorella della co-gnata Dolly e promessasposa di Vronsky, in segui-to sposa felice del riccoLevin. Finché, abbandonata

dall’uomo amato irretito daun’altra, non decide alloradi liberarsi da sé stessa, to-gliendosi la vita. Era il 1877 quando Tolstojpubblicò per la prima volta,e a puntate, il romanzo“Anna Karenina”. Nel corso dei decenni ven-

nero realizzati diversi adat-tamenti cinematografici etelevisivi, sino a questo ul-timo capolavoro di JoeWright. La tragedia di Anna Kare-nina, moglie e madre esem-plare travolta dalla passio-ne, è racchiusa tutta in un

palcoscenico che si apre esi trasforma. Intorno al fa-tale amore di Anna si in-trecciano le storie di Kittye Levin, di Dolly e del fra-tello di Anna: diversi tipi disentimento, stesse declina-zioni di una forza universa-le, l’amore. La pellicola approfondiscei temi dell’ipocrisia, dellagelosia, della fede, della fe-deltà, della famiglia, delmatrimonio, della società,del progresso, della passio-ne, del conflitto tra lo stiledi vita agrario e quello ur-bano. Anna Karenina è il simbolodel peccato punito, il bersa-glio delle malelingue, lavittima predestinata dell’i-pocrisia dei nobili e l’eroi-na che scandalosamente siconsuma per amore: ma èanche figlia di quella Storialetteraria che tutti hanno ildovere di conoscere. Il film esce questa sera, 21febbraio, in tutte le sale.

Filmda vedere

“Anna Karenina” al cinema

Uova con tonno e piselliNel Tortonese l’uovo, abbinato a piselli e tonno sott’olio, fi-gurava tra le combinazioni tradizionali più semplici e comu-ni. La buona riuscita di questo cibo, dipende però da moltifattori: la qualità delle uova, il tempo ideale di soffrittura delburro, il tempo di cottura e la salatura, che per evitare la for-mazione di macchie sul tuorlo va diretta sul solo albume. Il segreto della ricetta? La capacità di rompere le uova inmodo delicato e all’istante, evitando che il tuorlo perda diintegrità. A differenza dell’uovo sodo, che nella tradizionepopolare ha ottenuto minor fortuna, l’uovo fritto ha semprerappresentato un’ottima occasione per puciare, ovvero perintingere il pane o la polenta nell’albume non rappreso, co-struendo così una razione di cibo più sostanziosa. L’atto di “puciare” in passato aveva inoltre una precisa ri-tualità: prevedeva che la padella fosse posta al centro dellatavola e che tutti i commensali, a turno, intingessero conparsimonia. Ciò che i buongustai ricordano con maggior rimpianto diquesto piatto è, infatti, il profumatissimo intingolo, in cui in-tingere il pane.

Ingredienti per 6 porzioniPer le uova: 6 uova, burro q.b., sale q.b. Per il contorno: 400 gr di tonno sott’olio 1kg e 1/2 di piselli 1 cipolla un ciuffetto di prezzemolo una cucchiaiata di salsa di pomodoro olio extravergine d’oliva q.b. pepe q.b.

Preparazione Mettete sul fuoco in una casseruola con un poco d’olio la ci-polla e il prezzemolo tritati. Appena la cipolla sarà legger-mente colorita, aggiungete una cucchiaiata di salsa di pomo-doro e poi mettete i piselli con un pochino di acqua bollente.Quando i piselli sono cotti, unite il tonno tagliato a fettine elasciate sul fuoco ancora qualche minuto. Nel frattemporompetevi le uova, facendo attenzione a che il tuorlo riman-ga integro. Lasciare coagulare l’albume (circa 1-2 minuti),salare l’uovo e servire.

IL POPOLOGiovedì 21 febbraio 2013 Bacheca 29

L’assenzio dai giardinialle bevande alcoliche

ANGOLO VERDE - a cura di Alba Algeri

L’assenzio, scientificamente chiamato artemisia ab-sinthium, è un esemplare spontaneo nei campi e nellezone incolte. E’ caratterizzato da foglie di colore verdeintenso che sprigionano un particolare odore acre. Le parti verdi contengono tannini, resine e oli che svol-gono un’azione repellente nei confronti degli afidi e del-le farfalle che attaccano soprattutto ortaggi da fiore e dafoglia. Ha un’azione di controllo anche con le formicheche invadono i tappeti erbosi. Si bagna con regolaritàspecialmente della stagione estiva e si elimina durante ilperiodo invernale nella fase del riposo vegetativo. Ha una funzione antiparassitaria cioè si prepara un de-cotto mettendo una manciata di foglie nell’acqua bollen-te, si lascia raffreddare e poi si spruzza sulle foglie dellapianta da proteggere. Per ottenere una florida vegetazio-ne alla ripresa vegetativa e una ricca fioritura è necessa-rio concimare nella stagione autunnale usando un ferti-lizzante specifico per piante verdi. Si riproduce tramitela tecnica delle talee. È un arbusto piuttosto comune nel-le zone alpine. In erboristeria è utilizzato per le sue pro-prietà toniche, digestive e antisettiche, anche le sue spic-cate proprietà vermifughe sono conosciute fin dall’anti-chità. In italiano con il termine assenzio si fa riferimen-to anche all’“absinthe”, un liquore ottenuto distillandoerbe officinali tra cui artemisia absinthium, anice verde,finocchio, melissa, coriandolo ed issopo. L’absinthe conobbe una diffusione eccezionale nell’800,e venne chiamato “absenta” nei paesi di lingua spagnola,“absinth” nei paesi di lingua tedesca, “absinthe”, ma condifferente pronuncia, nei paesi anglosassoni, ed appunto“assenzio” in Italia. L’Assenzio venne messo al bando inquasi tutto il mondo all’inizio del ’900, e da quel mo-mento ebbero inizio tutte le leggende che parlanodell’Assenzio come di una droga pericolosa, dotata distrani poteri. In realtà, l’Assenzio non ha nessun effettostupefacente, ed i motivi che portarono al bando furonodi tutt’altra natura.L’alcolismo era un fenomeno straordinariamente diffusonell’800, ed in Francia l’Assenzio aveva incontrato unsuccesso così travolgente da renderlo in breve tempol’alcolico più bevuto. Le ragioni di questa popolarità sono molteplici: il gustogradevole e rinfrescante e la passione dei francesi per iliquori a base di anice; ma anche il prezzo molto conte-nuto rispetto ad altre bevande alcoliche e la ridotta di-sponibilità di quest’ultime in seguito a un’epidemia cheaveva decimato le piantagioni di vite. In sostanza furono tre le principali ragioni che portaronoalla messa al bando dell’Assenzio: il fatto che, essendol’alcolico più bevuto, si prestava bene a diventare il ca-pro espiatorio per colpire l’alcolismo; il contrasto con lelobby di produttori di distillati da vino e la presenza diprodotti altamente nocivi per la salute etichettati sotto ilnome di Assenzio, e venduti a prezzi molto bassi. Nel 1905 l’Assenzio venne bandito in Svizzera, Francia,e in quasi tutto il mondo, fatta eccezione per Spagna eInghilterra.

Arbusto di assenzio che cresce spontaneo nei campi

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TRADIZIONI SAPORI COSTUME SOCIETA’ TERRITORIO

Dall’Antola al Po

IL POPOLOGiovedì 21 febbraio 2013

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Ripristino dell’Organo della chiesa parrocchiale diBrignano Frascata (AL)

...il megliodella nostra Arte

a serviziodella nostra Chiesa...

VOGHERA - Un interessante con-nubio fra due chitarristi diversi peretà anagrafica e formazione musi-cale, ma uniti da un’irrefrenabilepassione per lo strumento a sei cor-de. Questo in sintesi il succo delconcerto che si terrà nella serata divenerdì 22 febbraio alle ore 21,presso il circolo “Il Ritrovo” di Vo-ghera e che avrà come protagonistail duo chitarristico formato da Al-berto Graziani e Federico Lisandria.Nato a Voghera nel 1975, AlbertoGraziani Studia chitarra classicacon il maestro Roberto Piccoli. Si

avvicina al jazz come autodidatta.Matura esperienze e collaborazionicon alcuni fra i più importanti espo-nenti del panorama nazionale, comeLuciano Milanese, Claudio Capur-ro, Stefano Bagnoli, Mattia Cigalinie Mario Zara su tutti. Dal 2004 pro-muove e collabora alla programma-zione dello “Stanzone del Jazz”.Collabora stabilmente con alcunicantanti e solisti jazz in progetti diduo e con gruppi di musica d’assie-

me. Attivo anche sul fronte della di-dattica jazz, promuove jam sessionnel territorio del Pavese.Federico Lisandria, Nato a Pontedell’Olio, nel 1990 e residente aVoghera ha iniziato a suonare lachitarra a sei anni con il maestroGianfranco Boffelli; ha quindi pro-seguito gli studi di chitarra classicapresso il Conservatorio di Musica“G. Nicolini” di Piacenza, con ilmaestro Mauro Storti, e si è diplo-mato a pieni voti con il maestroGiuseppe Pepicelli. Ha frequentato vari masterclass ecorsi di perfezionamento con mae-stri di fama internazionale qualiOscar Ghiglia, Marcin Dylla, Til-man Hoppstock. Svolge frequente

attività concertistica in veste di soli-sta e in formazioni cameristiche. Dal 2002 fa parte della Chitarror-chestra Città di Voghera come chi-tarrista e componente del ConsiglioDirettivo e nell’ambito della stessasvolge attività musicale Lo spetta-colo di venerdì sera, realizzato gra-zie al contributo di Regione Lom-bardia, rientra negli appuntamentidel XII Festival Chitarristico Cittàdi Voghera, organizzato dalla “Chi-tarrorchestra Città di Voghera diret-ta dal M° Gianfranco Boffelli.Dunque un altro appuntamento cul-turale di indubbio valore offerto allacittà vogherese dal sodalizio dellaChitarrorchestra, che quest’anno ce-lebra i suoi primi 35 anni di attività.

Voghera Venerdì 22 febbraio si esibiranno due artisti vogheresi

Concerto di chitarra in coppia

Federico Lisandria e Alberto GrazianiIl duo chitarristico formatoda Alberto Grazianie Federico Lisandriain concertoal Circolo “Il Ritrovo”

Il Consiglio Regionale ricorda l’Avvocato Bianchi

TORINO/CERIMONIA

TORINO - “AdrianoBianchi è stato un prota-gonista della lotta parti-giana e per questo è statoinsignito della medagliad’argento al Valor Milita-re. Avvocato per 60 anni,esponente di spicco dellaDemocrazia Cristiana diAlessandria negli anni’70 e ’80, è stato consi-gliere regionale dal 1970,nella prima legislatura, fi-no al 1976, e quindi hacontribuito a costruire lebasi della nostra Regio-ne”. Il presidente delConsiglio regionale ha ri-cordato così, durante laseduta del 6 febbraio, aTorino i termini essenzia-li della lunga vita di A-driano Bianchi, nato aTortona nel 1922 e mortoa 90 anni il 27 dicembredel 2012. “L’avvocato Bianchi èstato un esempio di eticapolitica e di impegno - haproseguito il presidente -fondati sui valori della li-bertà e della solidarietà.Aveva una grande capa-cità oratoria, riconosciutada tutti, che ha esercitatocon chiarezza e passionenei momenti più rilevantidella sua attività politica,sia a livello locale che

nazionale”.Alla cerimonia di com-memorazione hanno pre-so parte i figli Giovannae Massimo e il fratelloMarco. Al termine il Consiglioha osservato un minuto disilenzio.Bianchi è stato definito“una delle voci più pode-rose e limpide della Re-sistenza e dell’antifasci-smo”. Bianchi fu padrefondatore della RegionePiemonte dove venneeletto dal 1970 al 1980. “L’avvocato Bianchi fu,un punto un esempio diun’etica politica e di unimpegno fondati sui valo-ri della verità, della li-bertà e della solidarietà”come ha detto il vicepre-sidente della RegionePiemonte, Ugo Cavallera.

La cerimonia a Torino