PON Formazione Matematica - icsanleuciodelsannio.edu.it S. Leucio... · Nome della scuola ......

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1 MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO 2013-2014 PROGETTO DI FORMAZIONE E RICERCA Rete Scolastica INNOVARE RINNOVANDO LA RETE CHE ACCOGLIE RICERCA-AZIONE DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA Nome della scuola ISTITUTO COMPRENSIVO “LUIGI SETTEMBRINI” PLESSO di CEPPALONI Tipo di Scuola SCUIOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Docente/i Prof.ssa DI GIOVANNI MARIA ASSUNTA- Prof.ssa ROMILDA ROSSI Classe coinvolta Classe I Tipologia di esercitazione (Reti semantiche, grappolo associativo, titolazione, gerarchia degli scopi, definizione. Almeno una esercitazione per ogni tipologia per ogni scuola) Gerarchia degli scopi- Titolazione- Reti semantiche Modalità, fasi e strumenti di realizzazione Stesura di brevi testi sul vissuto -Il racconto e sue caratteristiche- Elementi organizzativi del racconto-Elementi della narrazione:la coerenza, la coesione, le espressioni collante, i connettivi-Percorsi guidati di scrittura, di analisi testuale- Varie forme di autovalutazione rispetto alle conoscenze, all’analisi dei testi -capacità di utilizzare e riconoscere la struttura di vari tipi del racconto - reti semantiche del racconto - Capacità di riflettere sulla lingua, sul modo di utilizzarla e sulle funzioni linguistiche - Capacità di riconoscere, nei testi analizzati , i temi affrontati- Metodologia del cooperative- learning dei contenuti disciplinari di narrativa, con la specializzazione del compito Creatività : scrittura collaborativa il racconto di avventura. Far riflettere il gruppo classe sul lavoro cooperativo svolto. Prodotto ottenuto (l’elaborato degli alunni, le risposte degli alunni, schema, mappa concettuale, diapositive) Elaborati degli alunni- Risposte degli alunni- Mappe concettuali Grappolo associativo - Diapositive

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1

MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO 2013-2014

PROGETTO DI FORMAZIONE E RICERCA

Rete Scolastica

INNOVARE RINNOVANDO – LA RETE CHE ACCOGLIE

RICERCA-AZIONE

DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA

Nome della scuola

ISTITUTO COMPRENSIVO “LUIGI SETTEMBRINI” PLESSO di CEPPALONI

Tipo di Scuola

SCUIOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Docente/i

Prof.ssa DI GIOVANNI MARIA ASSUNTA- Prof.ssa ROMILDA ROSSI

Classe coinvolta

Classe I

Tipologia di esercitazione (Reti semantiche, grappolo associativo, titolazione, gerarchia degli scopi, definizione.

Almeno una esercitazione per ogni tipologia per ogni scuola)

Gerarchia degli scopi- Titolazione- Reti semantiche

Modalità, fasi e strumenti di realizzazione

Stesura di brevi testi sul vissuto -Il racconto e sue caratteristiche- Elementi

organizzativi del racconto-Elementi della narrazione:la coerenza, la coesione, le

espressioni collante, i connettivi-Percorsi guidati di scrittura, di analisi testuale-

Varie forme di autovalutazione rispetto alle conoscenze, all’analisi dei testi-capacità

di utilizzare e riconoscere la struttura di vari tipi del racconto - reti semantiche del

racconto - Capacità di riflettere sulla lingua, sul modo di utilizzarla e sulle funzioni

linguistiche - Capacità di riconoscere, nei testi analizzati , i temi affrontati-

Metodologia del cooperative- learning dei contenuti disciplinari di narrativa, con la

specializzazione del compito – Creatività : scrittura collaborativa – il racconto di

avventura. Far riflettere il gruppo classe sul lavoro cooperativo svolto.

Prodotto ottenuto (l’elaborato degli alunni, le risposte degli alunni, schema, mappa concettuale, diapositive)

Elaborati degli alunni- Risposte degli alunni- Mappe concettuali – Grappolo

associativo - Diapositive

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Valutazione degli alunni (libera, debriefing)

Debriefing.

Valutazione dell’insegnante

Valutare le operazioni complesse , la riflessione e la metacognizione

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” Come si puo’ giungere alla stesura di un testo di

scrittura collettiva?”

RICERCA-AZIONE

IL TESTO NARRATIVO-FANTASTICO

In questa attività svolta dagli alunni della classe I , della scuola

secondaria di primo grado del Plesso di Ceppaloni, ,si è cercato di far

scoprire , che, nella complessità del testo narrativo, esistono regole e

tappe, che , una volta conosciute, permettono di capire più a fondo un

testo. Dalla frantumazione del testo si giunge alle possibilità di

ampliamento, per narrare e trovare soluzioni interessanti ed, infine,

avere un panorama di alcuni generi narrativi , che hanno ognuno

caratteristiche peculiari. La ricerca-azione può trovare nel’

apprendimento cooperativo una valida alternativa per gli evidenti risvolti

sul piano dei comportamenti sociali e di gruppo che pone in campo, nonché

‘sul piano strettamente semantico e linguistico.

1^ FASE

Consegna: Racconta la tua estate

Penso all’estate appena trascorsa con un pizzico di nostalgia, alle lunghe

giornate estive, al profumo dell’estate . torno indietro con i pensieri e

ricordo le giornate trascorse con spensieratezza ed allegria.

Buona parte dell’estate l’ho trascorsa nella piscina di un mio amico,con il

quale quotidianamente avevo appuntamento , per fare i tuffi in vari stili.

Ho avuto anche brevi viaggi ; infatti sono andata all’ aereoporto di

Fiumicino, per prendere mio fratello che tornava dalla Germania. Ho

potuto vedere, da un grande finestrone, gli atterraggi e i decolli degli

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aerei. Sono andata anche al “Rainbow MagicLand”, un grande parco giochi

di Valmontone; lì mi sono divertita davvero tanto, perchè in qualunque

posto mi voltassi c’erano giostre da provare. Le ho provate quasi tutte ,

tranne quelle più temerarie. Mi dispiace ancora molto, perchè sarei voluta

rimanere ancora molto, ma purtroppo, era giunto il momento di ripartire.

Per non dimenticare quel giorno, io e mia sorella, abbiamo comprato due

magliette con l’arcobaleno che sta all’ingresso del parco.

Il giorno dopo ero molto contenta ed ho portato la mia maglietta in

piscina, ma la casa del mio amico era piena di bruchi ,che cercava in tutti

i modi di eliminare.

Alla fine c’e riuscito ed abbiamo organizzato un barbecue insieme ai

nostri parenti. La sorpresa più grande è stata , però , vedere la piscina

colorata di giallo, che ha colorato i bambini , quando si sono tuffati.

Purtroppo non ho trascorso l’estate solo a divertirmi , ma anche a

studiare, a dedicare circa una o due ora al giorno allo studio.

Ho completato il libro delle vacanze,ho letto sette libri di narrativa ,

perchè a me piace leggere molto, perchè da grande vorrei diventare una

scrittrice.

Per me l’estate trascorsa è stata divertente , ma anche impegnata. Spero

di vivere di nuovo esperienze così o ancora più belle.

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Copio il testo di Ludovica, scritto alla lavagna, riporto gli

arricchimenti in rosso (lavoro collettivo).

TESTO ARRICCHIMENTI

*1 Sono andata a Fiumicino a

prendere mio fratello che era di

ritosno da un viaggio in Germania

*2 Rappresenta il nome del parco

giochi *3 colorante giallo *4, ci

siamo tuffati *5 ho dovuto anche

studiare *6 ancora più bella.

*1 – Era stato a Wurzburg ,

durante il mese di luglio

*2 – “Rainbow” infatti significa

arcobaleno

*3 – giallo paglierino

*4 –abbiamo fatto diversi giochi

come la palla a nuoto

*5 –rimanere a casa per alcune ore

*6 – perche’ ogni estate riserva

avventure nuove

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Riscrivo il testo arricchito riportando gli arricchimenti in

rosso. Sono andata all’aereoporto di Fiumicino per prendere mio fratello di

ritorno da un viaggio studio in Germania,era stato a Wurzburg, per un

mese, durante il mese di luglio.

Per non dimenticare quel giorno, io e mia sorella, abbiamo comprato due

magliette con l’arcobaleno, che sta all’ingresso del parco. “Rainbow”,

infatti, significa “Arcobaleno”. In piscina abbiamo trovato il colorante

giallo paglierino. Ci siamo divertiti molto a fare diversi giochi, come la

palla a nuoto.

Purtroppo non ho passato l’estate solo a divertirmi , ma sono rimasta

anche a casa, molte ore al giorno a studiare. Questa, per me, è stata un’

estate un po’ faticosa, impegnata, ma anche divertente. Spero di vivere,

di nuovo, esperienze così o ancora più belle, perché ogni estate riserva

avventure nuove.

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Arricchisco ulteriormente il testo Sono andata all’aereoporto di fiumicino per prendere mio fratello di

ritorno di ritorno da un viaggio studio in Germania, perche’ era stato per

un mese a Wurzburg, in altre citta’ della Germania ed a Berlino per una

settimana. Al ritorno da Roma ci siamo fermati al “Rainbow MagicLand”,

un grande parco -giochi a Valmontone.

Per non dimenticare quel giorno , io e mia sorella, abbiamo comprato due

magliette , sulle quali era disegnato un arcobaleno, che sta all’ingresso del

parco. “Rainbow“, è una parola inglese, che in italiano significa “

Arcobaleno”. Il giorno dopo ero molto contenta ed ho indossato la mia

maglietta per andare in piscina, ma , con grande sorpresa, abbiamo

trovato l’acqua della piscina colorata di giallo paglierino, che ha colorato

tutti i corpi dei bambini. Ci siamo, comunque, divertiti molto a fare

diversi giochi, come la palla a nuoto. Questa, per me, è stata un’estate

un po’ faticosa, impegnata, ma anche divertente. Spero di vivere,

successivamente, esperienze così o ancora più belle, perchè ogni estate

riserva avventure nuove.

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CONSEGNA: Racconta un’avventura particolare, poi, dividi il

testo nelle varie parti di cui è composto.

L’abbraccio con la maestra

La scuola media era iniziata da un mese , ma la nostalgia della maestra

Iolanda era grande.

Avevo studiato l’orario in dettaglio; io ero fuori esattamente un quarto

d’ora prima della campanella della vecchia scuola. Se all’uscita fossi

andata spedita ce l’avrei fatta.

Detto fatto , il giorno successivo all’una e venticinque attraversavo la

strada che era stata il mio percorso per otto anni.

All’ingresso la solita folla di chiassose ed impazienti mamme, il pulmino

giallo, già con le porte aperte, la solita macchina parcheggiata fuori posto

ad impedire un regolare e sicuro attraversamento.

Stringevo la mano della mia mamma e non sapevo più se mi stava salendo

l’emozione o l’agitazione per quella emozione.

Fatto sta che , ad un certo punto, nel giro di pochi secondi, quella scena è

scomparsa dai miei occhi ed ho sentito solo un doloroso fuoco alla mia

gamba. Ma cosa stava succedendo?

Senza accorgermene, ero precipitata con una gamba tra le sbarre di un

tombino raccogli-acque, momentaneamente in riparazione.

Il dolore mi riempì gli occhi di lacrime, ma fui immediatamente soccorsa

da un numero imprecisato di persone.

A quel punto considerai che la folla chiassosa che avevo osservato prima,

non era affatto distratta.

Li ringraziai tutti con un sorriso, avrei voluto abbracciare tutte quelle

mamme sempre con il cuore vicino ai loro figli.

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Dopo quei lunghissimi attimi, finalmente corsi ad abbracciare la mia

maestra.

Quel tanto atteso incontro, mi aveva fatto vivere un’avventura fuori

programma.

LEGENDA:

ANTEFATTO

INIZIO

SVILUPPO

RIFLESSIONE

CONCLUSIONE

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Riporta in un grafo gli elementi del tuo testo ”L’ INCONTRO CON LA

MAESTRA”

L’abbraccio con la maestra

ANTEFATTO PARTE INIZIALE SVILUPPO CONCLUSIONE RIFLESSIONE

La scuola media era iniziata da un

mese...

la nostalgia era grande

Avevo studiato l'orario...

Se fossi andata spedita all'usicta

ce l'avrei fatta

Detto fatto

il giorno successivo all'una

e venticinque

Attraversavo la strada che era

stato il mio percorso per otto

anni

All'ingresso la solita folla di mamme

chiassose e inpazienti...

Fatti sta che dopo poco quella scena è scomparsa dai miei

occhi...

Ero precipitata senza accorgemene tra le sbarre di un

tombino...

Dopo lunghissimi attimi...

finalmente mi ripresi

e corsi ad abbracciare la mia

maestra

Quel tanto atteso incontro

mi aveva fatto vivere

un'avventura

che era fuori programma

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Considerazioni sui risultati della socializzazione effettuata

Dalla socializzazione è emerso che tutti i compagni hanno scritto un testo

che aveva uno sviluppo e una conclusione.

Su 17, 13 hanno scritto la parte iniziale, 8 hanno ritenuto opportuno

aggiungere delle riflessioni, 8 invece hanno riportato anche l’antefatto.

Concludendo abbiamo capito che un testo narrativo ha della parti costanti

che sono lo sviluppo e la conclusione, un antefatto e delle riflessioni.

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2 ^ FASE

(Dopo aver lavorato sui nostri testi andiamo a leggere un testo

d’autore per analizzare le parti di cui è composto.)

CONSEGNA: Leggi il testo di Luigi Malerba “QUANTE RONDINI

CI VOGLIONO PER FARE PRIMAVERA” pag.266, tratto da

“Ricreazione” vol. 1 e dopo avere numerato tutti i righi del racconto,

dividilo nelle parti di cui è composto riportandole sul quaderno.

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Riporta in un grafico le parti di cui è composto il testo

Malerba “QUANTE RONDINI CI VOGLIONO PER FARE

PRIMAVERA”

Quante rondini ci vogliono

per fare primavera

ANTEFATTO PARTE INIZIALE PARTE CENTRALE CONCLUSIONE

Da 1 a 2 Da 2 a 4 Da 4 a 27 Da 27 a 31

Righi del testo Parti del testo

1-2 Antefatto

2-4 Inizio

4-27 Sviluppo

27-31 Conclusione

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Fase della riflessione

Dal confronto effettuato dei due grafi abbiamo notato che entrambi

contengono una PARTE INIZIALE, PARTE CENTRALE e la

CONCLUSIONE, in oltre il primo grafo contiene l’antefatto che nella

nostra classe è stato utilizzato da 8 persone, mentre la maggior parte di

noi ha scritto la riflessione che nel testo precedentemente mancano, a

questo punto siamo in grado di costruire il modello della struttura del

testo narrativo.

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STRUTTURA DEL

TESTO NARRATIVO

ANTEFATTO PARTE SVILUPPO CONCLUSIONE

INIZIALE

Ventiquattro rondini si misero

d'accordo

e ai primi di febbraio partirono

dall'africa

e arrivarono in una campagna vicino a

Perugia

Le ventiquattro rondini che venivano dal caldo

africano

Si presero la polmonite anche loro e dovettero

andare in ospedale

Dove rimasero fino ai primi giorni di maggio

C'è un proverbio che dice : una rondine non fa primavera

Ma dodici rondini?

E ventiquattro?

Incominciarono a volteggiare e a cantare...

come se fosse primavera

I vermetti...

in un boccone

Centinaia di vermetti...

Andarono all'ospedale

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Riporta in tabella gli articoli, gli aggettivi, i pronomi, i verbi

e i nomi del testo di Malerba (dal rigo 1 al 9). ARTICOLI AGGETTIVI PRONOMI VERBI NOMI

Un

Una

Le

I

Il

La

Grande

Dodici

Ventiquattro

Tutto

Loro

Tutta

Che Dice

Fa

Misero

Partirono

Arrivarono

Incominciarono

Volteggiare

Cantare

Aveva

Erano

Battevano

Avevano fatto

Continuarono

Recitare

Volteggiando

Cantando

È

Rondine

Primavera

Febbraio

Africa

Campagna

Perugia

Albero

Melo

Gemme

Neve

Denti

Parte

Viaggio

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CONSEGNA: Dopo aver letto “QUANTE RONDINI CI VOGLIONO

PER FARE PRIMAVERA?”, analizzando in maniera più approfondita

rispondendo alle seguenti domande.

VALUTAZIONE: Il testo è:

-Narrativo

-Riflessivo

-Descrittivo

PER LA COMPRENSIONE

1. Quali animali sono citati nel brano?

Le farfalle, i vermetti, le rondini e i bruchi

2. Cosa avvenne alle farfalle?

Presero la polmonite e andarono all’ospedale

3. Ti sembra che il racconto sia realistico, verosimile o fantastico?

Il racconto è fantastico

4. Al rigo 8 dove dice “continuano a recitare la loro parte”. La parola

LORO a chi si riferisce?

Si riferisce alle rondini

5. Spiega perché i vermetti fecero una brutta fine.

Perché appena mettevano la testa fuori arrivava una rondine e con

una beccata li mangiava in un boccone.

6. Perché le farfalle rimasero deluse?

Perché si accorsero che nei prati non c’era nemmeno una primula,

nemmeno una giunchiglia, nemmeno un ciclamino.

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FASE CREATIVA

LA SCRITTURA COLLETTIVA

Le fasi della scrittura collettiva sono le seguenti:

- Si pone il problema su quale tipo di racconto si vuole lavorare.

- Si raccolgono le risposte sui fogliettini e si valuta la scelta

- Si divide la classe in gruppi

- Si raccolgono le idee, scrivendo ogni idea su un foglietto sforzandosi

di essere chiari e semplici nelle esposizioni.

- Si leggono i foglietti e si sistemano in gruppi affini in base alle idee

espresse.

- Si sistemano in ordine logico i foglietti

- Si decide la successione da dare al racconto

- Si legge insieme ogni periodo del testo, proponendo correzioni sia

dal punto di vista formale che da quello della condivisione e

chiarezza dei contenuti espressi.

- Ogni correzione proposta deve essere motivata. In questa fase si

elimina ogni ripetizione, ogni bugia, ogni parola difficile, restando

però fedeli alle idee espresse in ogni sfumatura.

- Si arriva cosi alla stesura finale del testo, che non deve essere

logicamente un insieme di affermazioni slegate tra di loro ma un

elaborato organico come se fosse composto da un solo autore.

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LA SCRITTURA COLLETTIVA

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CONSEGNA: Scrivete su vari foglietti, le varie parti di un testo di

avventura (come da voi scelto). Dopo le varie correzioni legate le varie

parti del testo, secondo le indicazioni date precedentemente.

Gli alunni hanno elaborato questo testo, attraverso varie fasi, fino alla

composizione del testo completo.

“LA NOSTRA AVVENTURA”

Era il 27 Aprile 2012, e, la nostra classe, con l'accordo dei nostri genitori,

decise di trascorrere un mese in Australia, a Brisbane, dove risiedono

molti nostri parenti; saremmo stati ospitati, a gruppi, presso di loro.

Finita la scuola, iniziarono i preparativi : prenotammo il biglietto aereo, e

finalmente giunse il giorno della partenza. L'aereo sarebbe partito alle

10:00, da Roma e sarebbe dovuto atterrare alle 18:00 del giorno dopo a

Brisbane. Eravamo contentissimi, emozionati e felici di intraprendere

questo viaggio. Ma dopo l'ultimo scalo fatto nell'aereoporto di Bangkok,

qualcosa andò storto...

Improvvisamente, quando già nella nostra mente avevamo la vista

dell'aeroporto australiano,l'aereo inizio ad avere sussulti, dovute a

turbolenza. Dalla cabina del pilota annunciarono di stare calmi e non aver

paura; iniziammo a guardarci negli occhi, stringerci le mani alla vista delle

mascherine d'emergenza che le hostess ci invitavano ad indossare. Dopo

qualche minuto i passeggeri, noi compresi, cominciarono ad agitarsi...dal

finestrino dell'aereo, cominciammo a vedere nuvole di fumo nero, e , nello

stesso tempo, il comandante annunciò che c'era un'avaria al motore.

A quel punto, ormai presi dal panico, con grande angoscia e rivolgendo

l'ultimo pensiero ai nostri cari, ci accorgemmo che stavamo per

precipitare. L'aereo precipitò nelle acque dell'Oceano Pacifico, e,

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fortunatamente vicino ad un'isola, che successivamente abbiamo capito

trovarsi tra la Sud Est Asiatico e la Nuova Guinea. Eravamo molto

spaventati; cercavamo soccorso, gridavamo, ma non c'era nessuno. Allora

decidemmo di raggiungere a nuoto l'isola per comprendere meglio la

nostra situazione di sopravvissuti. Non ci perdemmo d'animo; noi ragazzi

ci dividemmo in tre gruppi. Un gruppo avrebbe cercato le provviste, un

altro il riparo e l'ultimo avrebbe dovuto accendere il fuoco. Fu molto

difficile cercare il cibo, ma soprattutto adattarsi alle condizioni

climatiche del luogo per via dei pochi rifugi disponibili. Il riparo non era

dei migliori, sotto i rami di un grande albero, ma dovevamo resistere.

Allora, pensammo che nell'aereo ci fosse una radio trasmittente, per

comunicare con la marina del porto più vicino o con qualche nave di

passaggio; ma il segnale era troppo debole. Fortunatamente c'era un

nostro compagno di sventura che faceva al caso nostro, perchè era un

ragazzo “tecnologicamente avanzato”. Infatti, riuscì a potenziare il

segnale della radio trasmittente. Dopo qualche ora, attraverso la radio,

iniziammo a sentire alcune voci: erano le voci degli ufficiali della marina

che erano stati già allertati dell'accaduto. Anche se non erano ben

scandite, risposero ai nostri “s.o.s ”; eravamo contentissimi perchè

pensavamo che il messaggio fosse arrivato, ma non era così...Passò un

giorno, ormai era sera e le condizioni climatiche avverse, piovose, non

hanno permesso che i soccorsi arrivassero presto sull’isola. Alcuni di noi,

avevano visto programmi sulla sopravvivenza, e sapevano che il segnale

universale di soccorso era la Y; allora decidemmo di costruire un a scritta

gigante a forma di Y naturalmente arrangiandoci con il materiale trovato

in giro. Il giorno dopo, vedemmo che si stava avvicinando un elicottero, e

con delle foglie di palma che agitavamo cercammo di farci notare, anche

gridando.

L'elicottero ci trasse in salvo, ci condusse al porto più vicino, nella parte

nord-est dell'Australia dove siamo stati accolti,visitati e soccorsi con

molta professionalità e ospitalità. Purtroppo la nostra vacanza si

interruppe e tornammo a casa, dove ci aspettavano con ansia i nostri

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genitori, messi al corrente dell'accaduto. Essi avevano vissuto, insieme a

noi, anche se a distanza di molti chilometri, la nostra avventura.

Anche se era stato pericoloso quello che avevamo vissuto, eravamo

contenti perchè nonostante tutto, abbiamo dimostrato collaborazione e

amicizia, giurando di rimanere per sempre amici.

LEGENDA:

ANTEFATTO

INIZIO

SVILUPPO

RIFLESSIONE

CONCLUSIONE

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E STATO ELABORATO IL SEGUENTE GRAPPOLO ASSOCIATIVO

LA NOSTRA AVVENTURA

ANTEFATTO INIZIO SVILUPPO CONCLUSIONE RIFLESSIONE

Era il 27 aprile...

...trascorrere un mese in

Australia, a Brisbane

...saremmo stati ospitati dai

nostri parenti

finita la scuola...

...partimmo da Roma...

ultimo scalo a Bangkok...

improvvisamente...precipitammo

in mare

raggiungemmo a nuoto l'isola...ci

dividemmo in gruppi

...risposero ai nostri

s.o.s...vedemmo l'elicottero

...elicottero ci trasse in salvo...

...la nostra vacanza si

interruppe...

...tornammo a casa...

...anche se era stato

pericoloso...

...eravamo contenti...

...giurando di rimanere

sempre amici.

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DEBRIEFING

COME HO

IMPARATO

Con facilità,

e, mi sento

abbastanza

sicura di

quello che ho

appreso,

quindi penso

di aver

imparato

bene

QUANDO

HO

IMPARATO

Quando

abbiamo

socializzato

le nostre

produzioni e

quando ho

sistemato

nei diversi

grappoli

associativi

gli elementi

del testo

CHE VOTO

DARESTI A

QUESTA

ATTIVITA’

Darei 10

perché mi è

piaciuta

molto

COSA HO

IMPARATO

-Ho imparato la

tecnica

dell’arricchimento

-Quali sono gli

elementi del

testo narrativo e

come scrivere un

testo narrativo,

coeso e coerente

LE

OPERAZIONI

COMPLESSE

RIFLETTERE

MODELLIZZARE