Politiche abitative per larea bolognese 20 aprile 2005.

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Politiche abitative per l’area bolognese 20 aprile 2005

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Politiche abitative per l’area bolognese20 aprile 2005

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Domanda abitativa: Soggetti “stanziali”

Politiche

Immigrazione dal centro-sud Italia, con caratteristiche simili se non da rivedere al ribasso.

Ceto medio locale (ex tradizionale utente PEEP) ‘impoverito’: minore capacità o propensione all’acquisto e/o all’accesso al credito; incertezze occupazionali.

Rivisitazione del PEEP, a partire dalla ricognizione delle aree pubbliche ancora disponibili da attuare a livello metropolitano, come primo momento per accordi di perequazione;pevisione di quote per l’affitto; intervento di sensibilizzazione sul sistema del credito.Tipologie legate alle nuove esigenze.

Immigrati - per la più parte regolari - con tendenza al radicamento ed al ricongiungimento familiare di provenienza extra-nazionale, con bassi o medi livelli di reddito, scarsa accessibilità al credito, relativa precarietà occupazionale, esigenze in termini di diritti di cittadinanza e di welfare.

Previsione di quote di edilizia sovvenzionata articolata per titolo di godimento (non solo proprietà, ma anche affitto); strumenti: politiche regionali per la casa, contrattazione mirata con soggetti attuatori privati; politiche ‘di accoglienza’ (riconoscimento di pari dignità come utenti del welfare locale) e di ‘cittadinanza allargata’ (voto).

Nuclei uni/bipersonali; famiglie monogenitoriali; Giovani coppieAnziani e ‘grandi anziani’ soli.

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Fascia reddituale alta, nazionale ed extranazionale (quota minoritaria) esigenza alloggio unipersonale a carattere temporaneo; scarso o nullo interesse all’acquisto (es., docenti, dirigenti).

Fascia medio-bassa, nazionale ed extra, esigenza unipersonale a carattere temporaneo; interesse a condizioni di affitto contenute e a servizi (es.,studenti, infermieri, dottorandi, ecc.).

Fascia bassa-marginale, prevalentemente extranazionale, esigenze a carattere temporaneo e/o sporadico; condizioni di ricattabilità occupazionale e retributiva (sommerso: es., edilizia, logistica, ecc).

Fascia bassa-marginale, prev. Extra non regolari; esigenze unipersonali a carattere temporaneo e/o sporadico.

Fascia dell’emergenza: esigenza di una ‘quota di rotazione’.

Politiche di prevenzione della segregazione; approfondimento tipologico su abitazioni collettive-residences con servizi comuni; mix sociale ed etnico; azioni di emersione del mercato sommerso legato all’utenza universitaria; sostegno all’uscita dal sommerso di quote di clandestini (leggi nazionali): diversa politica delle regolarizzazioni; tentativo di finanziamento parziale delle quote rivolte alla domanda medio-bassa e marginale a carico degli interventi rivolti alla fascia alta; attenzione a scala metropolitana all’eventuale formazione di énclaves e di fenomeni di ghettizzazione + o – strisciante.

Approf. tipologico per residenze temporanee comunque disponibili; coinvolgimento ONG

Domanda abitativa: Soggetti “transeunti”

Politiche