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Pof 2013/2014 I.I.S. G.GANGALECIRÒ MARINA KR MINISTERO DELLISTRUZIONE DELLUNIV. E DELLA RICERCA U.S.R. CALABRIA UNIONE EUROPEA ISTITUTO SUPERIORE STATALE GIUSEPPE GANGALE 88811 CIRÒ MARINA (KR) PIAZZA KENNEDY 10 PRES. 0962/35994 - FAX 0962/370450 e-mail: [email protected] Sito WEB http://www.istitutogangaleciro.it Amministrazione, Finanza e Marketing-Turismo- Agraria, Agroalimentare, Agroindustria-Costruzioni, Ambiente e Territorio-Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera-Sirio. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2013-2014

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Piano delle offerte formative dell'istituto Gangale di Cirò Marina (KR)

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I.I.S. “G.GANGALE“ CIRÒ MARINA KR

MINISTERO

DELL’ISTRUZIONE

DELL’UNIV. E DELLA

RICERCA

U.S.R. CALABRIA

UNIONE EUROPEA

ISTITUTO SUPERIORE STATALE “ GIUSEPPE GANGALE ”

88811 CIRÒ MARINA (KR) PIAZZA KENNEDY 10 PRES. 0962/35994 - FAX

0962/370450

e-mail: [email protected] Sito WEB

http://www.istitutogangaleciro.it

Amministrazione, Finanza e Marketing-Turismo- Agraria,

Agroalimentare, Agroindustria-Costruzioni,

Ambiente e Territorio-Servizi per l’enogastronomia e

l’ospitalità alberghiera-Sirio.

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

ANNO SCOLASTICO 2013-2014

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22

SOMMARIO

DATI GENERALI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA PAG

9

PREMESSA

PAG

10-11

TERRITORIO

PAG

12-13

STAFF DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

PAG

14

CONSIGLIO D’ISTITUTO – GIUNTA ESECUTIVA

COORDINATORI DI CLASSE

PAG

PAG.

14-15

16

COMMISSIONI

PAG

17-19

RESPONSABILI DEI DIPARTIMENTI, LABORATORI,

AZIENDA AGRICOLA GLH

PAG

20-22

INDIVIDUAZIONE DELLE FUNZIONONI STRUMENTALI AL P.O.F PAG

23

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ CALENDARIO SCOLASTICO

PAG

25-27

SUDDIVISIONE ANNO SCOLASTICO – ORARIO DELLE LEZIONI

PAG

27-28

RISORSE INTERNE – RISORSE MATERIALI

PAG

28-29

INDIRIZZI DI STUDIO PAG

29-45

CONTRATTO FORMATIVO PAG

46-50

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA PAG

51-55

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

PAG

56-60

ORGANIZZAZIONE DELL’ ATTIVITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA

SCELTE EDUCATIVE

PAG

61

GRIGLIA DI VALUTAZIONE BIENNIO

PAG

67

GRIGLIA DI VALUTAZIONE TRIENNIO PAG

68

ATTIVITA’ DI SOSTEGNO DIDATTICO E RECUPERO

PAG

69

CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI

PAG

71

ATTIVITA’ PROGETTUALE, ATTIVITA’ CURRICULARE PAG

72

PROGETTI PIANO INTEGRATO DEGLI INTERVENTI PAG

82-84

REGOLAMENTO D’ISTITUTO PAG

85-144

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33

OMAGGIO

Struttura dell’Istituto

Nel 1924 Gangale riceve il battesimo presso la Chiesa Cristiana Evangelica Battista di

Firenze, e sempre nello stesso anno viene incaricato della direzione della rivista

settimanale "Conscientia", sulle cui pagine condurrà una serrata serie di interventi sui

temi riguardanti la libertà religiosa, la mancata riforma in Italia, il connubio tra

`,fascismo e "cattolicismo" assieme ad altri intellettuali quali L. Basso, A. Banfi. P.

Gobetti, G. Miegge, R. Murri, G. Prezzolini, A Tilgher.

Nel suo percorso di fede fu cruciale la scoperta di Calvino, ma importante lo studio di

Hegel e l'affiliazione alla grande tradizione dell'hegelismo meridionale. fu anche

fondatore della casa editrice Doxa.

Per la sua opposizione intellettuale e laica al fascismo dovette fuggire in esilio e

all’estero anche in collaborazione con Louis Hjelmslev esercitò attività linguista ma

anche di difensore delle minoranze etniche, linguistiche, culturali e religiose(ad

esempio, l'arberesco). E’ morto a Muralto nel 1978.

A sua memoria è stato eretto un monumento nella città natale.

Nel biennio 1921/22, a Firenze, Gangale

viene a contatto con il mondo evangelico

italiano attraverso il Prof. Macchioro,

modernista convertito al valdismo, ed il

sacerdote modernista U. Fracassini. In

questo periodo avverte sempre più

opprimente l’invadenza della chiesa

cattolica e per questo fonda il

movimento delle” centurie anticlericali”.

Nel gennaio del 1923, Gangale aderisce

alla Massoneria e vi si impegna al punto

di essere riconosciuto maestro della

Loggia “Tommaso Campanella" di

Catanzaro.

Giuseppe Tommaso Gangale, nome completo di Giuseppe Gangale, nato a Cirò

Marina, 7 marzo 1898 da famiglia cattolica. Compie gli studi presso il collegio

Italo-Albanese di S Demetrio Corona e partecipa alla grande guerra dal 1916 al

1918. Tornato dal fronte si iscrive alla facoltà di filosofia di Firenze, dove si laurea.

discutendo una tesi sui “ pensieri “ di B. Pascal.

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44

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GANGALE”

TTTeeecccnnniiicccooo

PPPrrrooofffeeessssssiiiooonnnaaallleee

AMMINISTRAZIONE

FINANZA E MARKETING

SSSeeerrraaallleee

COSTRUZIONI, AMBIENTE

E TERRITORIO

TURISMO

AGRARIA

AGROALIMENTARE E

AGROINDUSTRIA

ISTITUTO PROF.-SETTORE DEI

SERVIZI SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA

E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA

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55

Le risorse dell’istituto

Palestra

Accoglienza

E relazionalità

Biblioteca

Consultazione e prestito

libri

RISORSE MATERIALI

LABORATORI D’INFORMATICA

LABORATORIO DI DISEGNO

AULA DI DISEGNO

AULA DI TOPOGRAFIA

AULE “PROGETTO DIGISCUOLA”

LABORATORIO DI SCIENZE

SALA C.I.C.

AULA PER ALLIEVI DIVERSAMENTE

ABILI

LABORATORIO DI CHIMICA AGRARIA

LABORATORIO LINGUISTICO MULTIMEDIALE

AULA CAD

LABORATORIO DI COSTRUZIONI

Azienda agricola

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66

RISORSE MATERIALI

LABORATORI D’INFORMATICA

LABORATORIO DI DISEGNO

AULA DI DISEGNO

AULA DI TOPOGRAFIA

AULE “PROGETTO DIGISCUOLA”

LABORATORIO DI SCIENZE

SALA C.I.C.

AULA PER ALLIEVI DIVERSAMENTE

ABILI

LABORATORIO DI CHIMICA AGRARIA

LABORATORIO LINGUISTICO MULTIMEDIALE

AULA CAD

LABORATORIO DI COSTRUZIONI

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77

Azienda agricola

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88

Schema Organigramma

Dirigente Scolastico Prof.ssa Serafina Rita Anania

CONSIGLIO D’ISTITUTO Presidente

Paletta Giovanni(Genitore)

D.S.G.A Dott. Giuseppe Siena

Ufficio Amministrazione

Collaboratori Scolastici

Collaboratori del Dirigente Prof. Gentile Guglielmo Prof. Mesoraca Francesco

Collegio Docente

Consigli Di classe

Gruppo

G.L.H.

Giunta Esecutiva Presidente

Prof.ssa Serafina Rita Anania

Commissioni Orario Scolastico

Formazioni Classi Progetti PON-POR –Alternanza Scuola Lavoro

Acquisti e collaudo Valutazione Servizi Docenti

Funzioni Strumentali Area1- Prof. Rizzo Carlo

Area 2 Rita Mingrone Ascoli Modesto Tripodi Domenica Rota

Vincenzo Santoro Giuseppe

Strancia Gianfranco Scalise Francesco

Area 3 Prof.ssa Lucà Anna .M. Prof.ssa Mingrone Luisa

Area 4 Prof. Chiarello Geremia Area 5 Prof. Bonofiglio Santo

Referente Sicurezza

Prof. Strancia Gianfranco

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “G. GANGALE”

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99

Dati generali dell’istituzione scolastica

ISTITUTO

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE

“G. GANGALE”

AGRARIO – IGEA – GEOMETRA – TURISTICO – SIRIO

IeFP: OPERATORE DELLA RISTORAZIONE

INDIRIZZO PIAZZA KENNEDY, 10 – 88811 CIRO’ MARINA-

TELEFONI 0962- 35994 FAX 0962- 370450

C. F.

01495525079

E-MAIL

[email protected]

SITO WEB http://www.istitutogangaleciro.it/

GLI SPORTELLI DELLA SEGRETERIA SONO APERTI AL PUBBLICO:

TUTTI I GIORNI

DALLE ORE 11 :30

ALLE ORE 13 :00

MART.- GIOV.

DALLE ORE 15 :30

ALLE ORE 17 :00

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1100

La missione istituzionale

L’Istituto “G. GANGALE” promuove lo sviluppo di saperi, abilità e competenze per

favorire in ogni studente la via personale alla formazione e all’inserimento consapevole

nel mondo del lavoro, mettendo in atto le condizioni più favorevoli perché gli studenti

acquisiscano:

• solide conoscenze disciplinari

• abilità e competenze spendibili in un mercato del lavoro mutevole e sempre più

frammentato

• i valori che sono alla base di una autentica cittadinanza attiva

Premessa Il Piano dell’Offerta Formativa ( POF ) costituisce il documento dell’identità culturale e

progettuale dell’Istituto di Istruzione Superiore “G. GANGALE” di Cirò Marina, si

caratterizza come lo strumento operativo che consente la realizzazione della

progettazione educativa-didattica e si propone come strumento di comunicazione

semplice e chiaro ad uso studenti, famiglie ed operatori della scuola. E’ una rete

progettuale in cui la scuola si identifica, per le proposte culturali, pedagogiche,

didattiche, curricolari, extracurricolari e per la gestione organizzativa delle attività.

La stesura del POF intende porsi come linea guida riassuntiva di tutta l’offerta formativa

presente nel nostro Istituto. Viene elaborato su base pluriennale assumendo come

principi ispiratori i concetti di Flessibilità, Identità, Processo.

FLESSIBILITA’ intesa come dimensione aperta e modificabile del percorso formativo

nei suoi aspetti curriculari e/o extracurriculari; flessibilità come esigenza per coniugare

costantemente gli obiettivi di macro-livello (indicatori determinati dai programmi

nazionali) con gli obiettivi di micro-livello (determinati dalle esigenze del territorio e dei

singoli alunni).

IDENTITA’ come tratto distintivo delle decisioni assunte da questo Istituto rispetto ad

un contesto storicizzato e rispetto ai margini di gestione curriculare consentiti dalla

normativa vigente; identità come impegno sistematico ad implementare al meglio le

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1111

decisioni assunte, per dare una risposta efficace ed efficiente alla domanda formativa

dell’utenza.

PROCESSO come caratterizzazione dinamica e dialettica del piano, che e’ strumento di

sintesi, di raccordo in “rete” dei bisogni, delle aspettative e delle responsabilità delle

diverse componenti scolastiche.

I principi fondamentali su cui e’ fondato il servizio scolastico sono :

Uguaglianza Il servizio scolastico viene erogato senza alcuna distinzione di sesso,

razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e

socioeconomiche.

Imparzialità e Regolarità Gli erogatori del servizio scolastico, agendo secondo

criteri di obiettività ed equità, ne garantiscono l’imparzialità e la regolarità.

Accoglienza ed Integrazione La scuola si impegna a favorire l’accoglienza dei

genitori e degli alunni nella struttura scolastica e l’integrazione di questi ultimi con

particolare riguardo alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità

(alunni disabili, alunni stranieri).

Diritti degli Alunni Partendo dal principio che la scuola e’ e deve essere costruita

per gli alunni e non viceversa, la scuola riconosce il diritto all’istruzione e

all’educazione di tutti gli alunni, come presupposto fondamentale dell’esercizio del

diritto di cittadinanza.

Partecipazione e Responsabilità Nella sua opera la scuola ricerca la

collaborazione dei genitori, primi titolari del diritto-dovere di istruire ed educare i

propri figli, su un piano di reciproca responsabilità. Essa sollecita, pertanto, ogni

forma di partecipazione delle famiglie alla vita e alle scelte educative della scuola,

attraverso gli istituti e le forme previste nell’ambito degli organi collegiali.

Efficienza e Trasparenza L’attività’ scolastica, configurandosi come servizio

pubblico, si ispira a criteri di efficienza, di efficacia e di flessibilità nell’organizzazione

dei servizi amministrativi e dell’attività’didattica. A tal fine promuove la formazione in

servizio del personale e favorisce un rapporto trasparente con l’utenza.

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1122

Territorio

L’Istituto di Istruzione Superiore “G.Gangale”, nato nel 1970, e’ ubicato nel Comune

di Ciro’ Marina in provincia di Crotone, ed è dislocato in tre plessi:

Plesso Mingrone (Piazza Kennedy, 10)

- Corso Amministrazione, finanza e marketing - Igea sez A

-Corso Turismo - Turistico

Plesso Strancia (Via Cagliari, 11)

-Corso Costruzione,ambiente e territorio - Geometra

Plesso loc. Ceramidio

-Corso Agrario

- Corso alberghiero

Cirò Marina (15.000 ab. circa) ha un’economia

legata alla coltivazione della vite, alla produzione e

commercializzazione del vino DOC, ricavato dai

vigneti composti dal vitigno Gaglioppo, al turismo

estivo, ed a una piccola realtà industriale (ITSOS).

Una certa importanza nell’economia locale riveste il

settore ittico e quello commerciale. L’esiguità’ degli

sbocchi occupazionali determina un alto tasso di disoccupazione (1.700 iscritti in

agricoltura secondo l’ente SCICA), il fenomeno del lavoro nero e la ripresa

dell’emigrazione verso il nord e l’estero. Questo stato di

disagio economico alimenta fenomeni di microcriminalità,

anche legati alla tossicodipendenza.

Negli ultimi anni è in aumento la presenza di manodopera

extracomunitaria.

Sotto il profilo strettamente sociale, la realtà “cirotana”

presenta elementi di deprivazione culturale, di emergenza

sociale, di devianza minorile.

L’Istituto è frequentato da allievi provenienti dai Comuni di

Ciro’ Marina, Ciro’ Superiore, Umbriatico, Strongoli, Torre Melissa, Melissa, Crotone,

Verzino, Crucoli, San Nicola dell’Alto e negli ultimi anni da allievi extracomunitari la cui

presenza è in continuo aumento.

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1133

I giovani che intraprendono il corso di studi nei nostri indirizzi, sono diversamente

motivati: alcuni sono interessati alle discipline economiche e tecniche, altri sono costretti

dalle condizioni economiche familiari ad una scelta quasi forzata, altri ancora sono spinti

dalle famiglie a continuare gli studi per conseguire un diploma, qualunque esso sia, che

possa comunque servire per l’inserimento nel mondo del lavoro.

Molti tra questi ultimi allievi abbandonano la scuola perché incontrano difficoltà di vario

tipo, demotivandosi completamente negli ultimi anni scolastici.

La scuola può e deve impegnarsi in maniera più incisiva per sviluppare e potenziare le

motivazioni di tutti i ragazzi e per sostenere i più deboli al fine di evitare che molti si

perdano per strada.

I mezzi e gli strumenti per realizzare un’efficace opera educativa non sempre sono

rispondenti alle necessità per carenze di adeguate strutture scolastiche.

Nella nostra realtà la scuola, purtroppo, poco si giova della collaborazione delle famiglie,

che in generale sono interessate più ai risultati finali dei loro figli che alla

necessità di trovare una linea educativa comune per evitare incomprensioni, dissonanze,

in definitiva, spreco di risorse.

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Le risorse umane

DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof.ssa Serafina Rita Anania

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMM.tivi Dott. Giuseppe Siena

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1155

STAFF DEL DIRIGENTE

COGNOME NOME FUNZIONE

Mingrone Rita

Mosello Leonardo

Gentile Guglielmo

Mesoraca Francesco

Liotti Spartaco

Nicastri francesco

RESPONSABILE PLESSO STRANCIA

RESPONSABILE PLESSO AGRARIO

RESPONSABILE PLESSO MINGRONE RESPONSABILE PLESSO MINGRONE

RESPONSABILE PLESSO ALBERGHIERO

RESPONSABILE PLESSO SIRIO

CONSIGLIO D’ISTITUTO

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1166

Comitato Tecnico Scientifico

01. Prof.ssa Serafina Rita Anania Dirigente Scolastico

02. Paletta Giovanni Genitore ( Presidente)

03. Valente Enzo “ ( V. Presidente)

04. Ascoli Modesto Docente

05. Strancia Gianfranco “

06. Chiarello Geremia “

07. Ferrara Francesco “

08. Nicastri Francesco “

09. Gentile Guglielmo “

10. Liotti Spartaco “

11. Leto Russo Cataldo “

12. Barone Francesco Personale A.T.A.

13. Cerzomà Carmela “

14. Magnelli Vincenzo “

15. Martucci Pierina “

16. Mazziotti Cataldo “

17. Salerno Delia Alunno

18. Scalise Vittoria “

19. Stancato Vincenzo “

Componenete Nominativi

DIRIGENTE SCOLASTICO

“G.GANGALE” CIRO’ MARINA

D.ssa SERAFINA RITA ANANIA

ANCE – KR

Geom. Sammarco Giuseppe

CCIAA – KR

Sig. Grisafi Giuseppe

PROVINCIA – KR

Dr. Spataro Domenico

ORDINE ARCHITETTI – KR-

Arch. Martino Daniela

ORDINE AGRONOMI – KR-

Dr. Caterisano Roberto

PRESIDENTE CdI “ G. Gangale”

Sig. Paletta Giovanni

DGSA “ G. Gangale”

Rag. Siena Giuseppe

DOCENTI “ G. Gangale

Prof. Ascoli Modesto

Prof. Campana Ferdinando

Prof. Chiarello Geremia

CONFINDUSTRIA - KR –

D.ssa Gentile Sabrina

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1177

GIUNTA ESECUTIVA

N.ro COGNOME NOME COMPONENTE

1 Prof.ssa Serafina Rita Anania

Anania

D.S. PRESIDENTE

2 Dott. Giuseppe Siena D.S.G.A. SEGRETARIO

4 Nicastri Francesco DOCENTE

5 Barone Francesco PERSONALE A.T.A.

6 Certomà Carmela GENITORE

7 Salerno Delia ALUNNO

REFERENTI

N.ro COGNOME NOME FUNZIONI

1 Mingrone Luisa REFERENTI PARI OPPORTUNITA’

2 Chiarello Geremia REFERENTE EDUCAZIONE ALLA SALUTE

3 Caruso Franceschina REFERENTE EDUCAZIONE STRADALE

4 Gentile G. – Scalise F. REFERENTI EDUCAZIONE AMBIENTALE

5 Leto Russo Cataldo REFERENTE PRIVACY

6

777

Ascoli Modesto- Quirino Benito ORGANIZZAZIONE E REALIZZAZIONE

7

8

Mingrone Rita

Mesoraca Francesco

EVENTI ENOGASTRONOMICI E GESTIONE

STOCCAGIO MERCI REFERENTE ORIENTAMENTO

REFERENTE CONSULTA STUDENTI

REFERENTE ALLA SICUREZZA

N.ro COGNOME NOME FUNZIONE

1 Prof. Strancia Gianfranco SICUREZZA

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1188

COORDINATORI DI CLASSE

N.ro COGNOME NOME CLASSE

1 Sicilia Antonio 1^ A A.F.M.

2 Santoro Giuseppe 2^ A A.F.M.

3 Adamo Brigitte 3^ A A.F.M.

4 Lattari Carmela 4^ A A.F.M.

5 Chiarello Geremia 5^ A IGEA

6 Mendicino Carmela 1^ B A.F.M.

7 Tripodi Domenica

3^ B S.I.A.

8 Catapano Giulia 4^ B S.I.A.

1^ A TURISMO 9 Rizzuti francesco 1^ A TURISMO

2^ A TURISMO

10 Siciliani Orsola

3^ A TURISMO 11

12

Gentile Guglielmo

Audia Giovanna

4^ A TURISMO

13 Rizzo Carlo 5^ A TURISMO

14 Liotti Spartaco 1^ A ALBERGHIERO

15 Seminara Francesca 1^ B ALBERGHIERO

16 Torzilli Roberta 1^ C ALBERGHIERO

17 Spina Cristina 2^ A ALBERGHIERO

18

1919

Scavello Francesco

Scavello francesco

2^ B ALBERGHIERO

19

20

Aloisi M. Grazia

3^ A ALBERGHIERO

20 Simbari Orlando

3^ B ALBERGHIERO

21 Iacona Violante Ida 2^ C ALBERGHIERO

22 Aprigliano Rachele 1^ A CAT

23 Cersosimo Emanuela 2^ A CAT

24 Strancia Gianfranco 3^ A CAT

25 Lucà Giuseppina 4^ A CAT

26 Mingrone Rita

5^ GEOMETRA

27 Barberi Lucia 1^ A Agraria

28 Rota Vincenzo 2^ A Agraria

29 Calabrò Teresa 3^ A Agraria

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1199

COMMISSIONI

30 Carelli Lucia 1^ A SIRIO

31 Pollizzi Battistina 1^ B SIRIO

32 Nicastri Francesco 3^ A SIRIO

33

34

Barbuto Elisabetta

Caruso Maria

5^ A SIRIO

2^ B A.F.M.

COMMISSIONE ORARIO SCOLATICO

N.ro COGNOME NOME FUNZIONI

1 Santoro Giuseppe COMPONENTE

2

3

Strancia Gianfranco

Mesoraca Francesco

COMPONENTE

COMPONENTE

COMMISSIONE FORMAZIONE CLASSI

N.ro COGNOME NOME FUNZIONI

1 Santoro Giuseppe COORDINATORE

2 Cersosimo Emanuela COMPONENTE

3 Pipita Gianfranco COMPONENTE

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2200

COMMISSIONE MANUUALE HACCP (REGOLAMENTO INTERNO)

N.ro COGNOME NOME FUNZIONI

1 Ascoli Modesto COORDINATORE

2 Quirino Benito COMPONENTE

COMMISSIONE ACQUISTI E COLLAUDO

N.ro COGNOME NOME FUNZIONI

1 Gentile Guglielmo COMPONENTE ACQUISTI E COLLAUDO

2

3

Chiarello Geremia

Magnelli Vincenzo

COMPONENTE ACQUISTI E COLLAUDO

COMPONENTE ACQUISTI E COLLAUDO

COMMISSIONE ELETTORALE

N.ro COGNOME NOME FUNZIONI

1

2 22

Mesoraca Francesco PRESIDENTE

2

3

Lucà Anna Margherita

Turano Silvano

COMPONENTE COMPONENTE

COMMISSIONE TIROCINIO E STAGE I.P.S.A.R.

N.ro COGNOME NOME FUNZIONI

1 Ascoli Modesto COORDINATORE

2 Quirino Benito COMPONENTE

3 Mesoraca Francesco COMPONENTE

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2211

COMITATO VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DOCENTI

N.ro COGNOME NOME FUNZIONI

1 Chiarello Geremia MEMBRO EFFETTIVO COM. VALUT.

2 Gentile Guglielmo

MEMBRO EFFETTIVO COM. VALUT.

3 Nicastri Francesco MEMBRO EFFETTIVO COM. VALUT.

4

5

6

Lavia Anna Maria

Lucà Anna Margherita

De Biasi Francesco

MEMBRO EFFETTIVO COM. VALUT. MEMBRO SUPPLENTE

MEMBRO SUPPLENTE

DIPARTIMENTI

N.ro COGNOME NOME AREA

1 Rizzo Carlo UMANISTICO-RELIGIOSA

2 Leto Russo Cataldo

Leto Russo

TECNICO/SCIENTIFICO

3 Santoro Giuseppe ECONOMIA

4 Spina Cristina SCIENZE

5 Adamo Brigitte LINGUE

6 Campana Ferdinando

rIZZO

MATEMATICA/INFORMATICA

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2222

RESPONSABILI LABORATORI

N.ro COGNOME NOME FUNZIONI

PLESSO MINGRONE

1 Caruso Ferdinando LAB NFORMATICA I e II

2 Cersosimo Emanuela LAB. LINGUISTICO INGLESE

3 Tripodi Maria Domenica LAB. LINGUISTICO FRANCESE

PLESSO STRANGIA

4 Leto Russo Cataldo LAB. COSTRUZIONI

5 Lucà Giuseppina LAB. INFORMATICA PL. STRANCIA

6 Pipita Gianfranco LAB. TOPOGRAFIA

7 Strancia Gianfranco LAB. CAD

PLESSO AGRARIA

8 Calabrò Teresa LAB. INFORMATICA PLESSO AGRARIA

9 Mosello Leonardo LAB. CANTINA

10 Barberi Lucia LAB. CHIMICA

ALBERGHIERO

11

12

13

Ascoli Modesto

Quirino Benito

Simbari Orlando

LABORATORIO CUCINA

LABORATORIO SALA

LABORATORIO ACCOGLIENZA

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2233

GLH

N.ro COGNOME NOME FUNZIONI

1 Bonofiglio Santo DOCENTE H

2 Colicchio Domenica DOCENTE H

3 De Biasi Francesco DOCENTE H

4 Lucà Anna Margherita DOCENTE H

5 Malena Lucrezia DOCENTE H

6 Mesoraca Francesco DOCENTE H

7 Mingrone Luisa DOCENTE H

8 Vaccaro Rosa DOCENTE H

GLH DOCENTI CURRICULARI

N.ro COGNOME NOME FUNZIONI

1 Lucà Giuseppina DOCENTE CURRICULARE

2 Barberi Lucia DOCENTE CURRICULARE

3 Torzilli Roberta DOCENTE CURRICULARE

4 Chiarello Geremia DOCENTE CURRICULARE

5 Gentile Guglielmo DOCENTE CURRICULARE

6 Iacona Violante Ida DOCENTE CURRICULARE

7 Seminara Francesca DOCENTE CURRICULARE

8 Rizzo Carlo DOCENTE CURRICULARE

9 Adamo Brigitte DOCENTE CURRICULARE

10 Spina Cristina DOCENTE CURRICULARE

11 Rota Vincenzo DOCENTE CURRICULARE

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2244

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2255

INDIVIDUAZIONE DELLE FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (ART.30 DEL C.C.N.L. 24/07/2003

AREA 1 DOCENTE

Monitoraggio e verifica della

realizzazione del P.O.F. nell’organizzazione della struttura didattica. Raccolta materiale

progettuale e coordinamento didattico.

RIZZO CARLO

AREA 2 DOCENTE

Coordinamento e gestione delle attività di orientamento in ingresso ed azioni di continuità,collaborazione con il

responsabile di plesso vigilanza alunni. Indirizzi : Agrario – Geometra -

Costruzioni, Ambiente e Territorio – Sirio

RITA MINGRONE ASCOLI MODESTO

TRIPODI DOMENICA ROTA VINCENZO SANTORO GIUSEPPE STRANCIA GIANFRANCO

SCALISE FRANCESCO

AREA 3 DOCENTE

Interventi e servizi per studenti diversamente abili - INVALSI

LUCA’ ANNA MARGHERITA

MINGRONE LUISA

AREA 4 DOCENTE

Le nuove tecnologie

NICASTRI FRANCESCO

AREA 5 DOCENTE

Gestione registro elettronico e sito Web della scuola

SANTO BONOFIGLIO

Page 26: Pof2013 2014

Pof 2013/2014

2266

L'IIS “ G. GANGALE” è Test Center ECDL Core (European Computer Driving Licence).

L’ECD, la patente europea del computer, è uno standard di riferimento

riconosciuto a livello internazionale che attesta il possesso delle abilità necessarie per

lavorare con il personale computer

Page 27: Pof2013 2014

Pof 2013/2014

2277

Piano annuale delle attività e calendario scolastico

MESE NATURA DELL’IMPEGNO GIORNO/PERIODO ATTIVITA’

SETTEMBRE

COLLEGIO DOCENTI 02/09/2013 AVVIO A.S. 2013/2014

DOCENTI 03/09/2013

Ore 9.30-11.00 PROGRAMMAZIONE PER DISCIPLINE

DOCENTI 03/09/2013

Ore 11.00-12.30 PROGRAMMAZIONE PER AREE

DOCENTI 9/09/2013

Ore 8.30 ESAMI IDONEITA’ E INTEGARTIVI

COLLEGIO DOCENTI

09/09/2013

ORE 16.00- 18.00

ASSEGNAZIONE FUNZIONI

STRUMENTALI

VARIE ED EVENTUALI

OTTOBRE

DIPARTIMENTI-FF.SS.

COORDINATORI

08/10/2013

Ore 16.00 PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

GRUPPO GHL 10/10/2013 ANALISI SITUAZIONE INIZIALE

COORDINATORI DI CLASSE 18/10/2013 ELEZIONI ORGANI COLLEGIALI

CONSIGLI DI CLASSE 19/10/2013 ANALISI SITUAZIONE INIZIALE

NOVEMBRE COLLEGIO DOCENTI

20/11/2013

Ore 16.00

DEROGA ASSENZE ALUNNI

VOTO DI CONDOTTA

DICEMBRE

CONSIGLI DI CLASSE 03/12/2013

ORE 15.30

VERIFICA PROGRAMMAZIONE

IGEA-TURISTICO-GEOMETRA-

AGRARIO-SIRIO

CONSIGLI DI CLASSE 03/12/2013

ORE 15.30

SCRUTINIO 1° TRIMESTRE

ALBERGHIERO

DOCENTI 11/12/2013 RECUPERO PAUSA DIDATTICA

INCONTRO SCUOLA

FAMIGLIA

11/12/2013

Ore 15.30-17.00

CORSI

IGEA,TURISTICO,ALBERGHIERO

CONSEGNA PAGELLA

INCONTRO SCUOLA

FAMIGLIA

11/12/2013

Ore 17.30-19.00

CORSI GEOMETRA,AGRARIO

Page 28: Pof2013 2014

Pof 2013/2014

2288

GENNAIO

DIPARTIMENTI E FF.SS 13/01/20143

ORE 16.00

ANDAMENTO POF –VARIE ED

EVENTUALI

FEBBRAIO

CONSIGLI DI CLASSE 04/02/2014

ORE 15.30

VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE

IGEA-TURISMO-GEOMETRA-

AGRARIO-SIRIO

DOCENTI 11/02/2014

RECUPERO PAUSA DIDATTICA

IGEA-TURISTICO-GEOMETRA-

AGRARIO-SIRIO

GRUPPO GHL 19/02/2014

Ore 16.00 VERIFICA INTERMEDIA

MARZO

CONSIGLI DI CLASSE 04/03/2014

ORE 15.30

SCRUTINIO 2° TRIMESTRE

ALBERGHIERO

DOCENTI 11/03/2014 RECUPERO PAUSA DIDATTICA

ALBERGHIERO

INCONTRO SCUOLA

FAMIGLIA

11/03/2014

ORE 16.30

CORSO ALBERGHIERO

CONSEGNA PAGELLA

APRILE

DIPARTIMENTI 28/04/2014

ORE 16.00

LIBRI DI TESTO-MODELLO

CERTIFICAZIONE DELLE

COMPETENZE

DOCENTI PER DISCIPLINE 28/04/2014

Ore 16.30

CONFRONTO PER ADOZIONE LIBRI DI

TESTO A.S. 2013/2014

INCONTRO SCUOLA

FAMIGLIA

29/04/2014

Ore 15.00-16.30

CORSI

IGEA,TURISTICO,ALBERGHIERO

INCONTRO SCUOLA

FAMIGLIA

29/04/2014

Ore 17.00-18.30 CORSI GEOMETRA,AGRARIO,

MAGGIO

CONSIGLI DI CLASSE 05/05/2014

ORE 15.30

ANDAMENTO DELLA CLASSE

LIBRI DI TESTO

DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

COLLEGIO DOCENTI 19/05/2014

ORE 16.30

LIBRI DI TESTO

VARIE ED EVENTUALI

CONSIGLI DI CLASSE

14/06/2014

ORE 15.30 SCRUTINI

Page 29: Pof2013 2014

Pof 2013/2014

2299

GIUGNO

COLLEGIO DOCENTI 16/06/2014

ORE 16.30 ADEMPIMENTI DI FINE A.S.

Le riunioni dei Dipartimenti e delle Funzioni Strumentali si terranno mensilmente

Il suddetto calendario può subire variazioni

Page 30: Pof2013 2014

Pof 2013/2014

3300

CALENDARIO SCOLASTICO A. S. 2012/2013

Con Decreto del Presidente della Giunta Regionale è stato approvato il calendario

per l'anno scolastico 2013-2014.

Negli istituti e scuole di ogni ordine e grado, in modo uniforme e vincolante, l’inizio

delle lezioni è fissato per il giorno 16 Settembre 2013 ed il termine per il 11

Giugno 2014 per minimo 206 giorni di lezione;

Non si effettueranno lezioni, oltre che nei giorni riconosciuti come festività nazionali,

nei seguenti giorni:

Inizio Lezioni: 16 settembre 2013

Termine Lezioni: 11 giugno 2014

Festività Natalizie: dal 24 dicembre 2012 al

6 gennaio 2013

Festività Pasquali: dal 16 aprile 2013 al 22

aprile 2013

26 aprile 2014 ponte

Altre Festività: 2 novembre 2013 (ponte

della festività di Ognissanti)

Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le

seguenti Feste Nazionali:

tutte le domeniche;

il primo novembre, festa di tutti i Santi;

l’8 dicembre, Immacolata Concezione;

il 25 dicembre Natale;

il 26 dicembre;

il primo gennaio, Capodanno;

il 6 gennaio, Epifania;

il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta);

il 25 aprile, anniversario della

liberazione;

il primo maggio, festa del Lavoro;

il 2 giugno, festa nazionale della

Repubblica

Page 31: Pof2013 2014

Pof 2013/2014

3311

SUDDIVISIONE ANNO SCOLASTICO

INIZIO DELLE LEZIONI: TERMINE DELLE LEZIONI:

16 SETTEMBRE 2013 11 GIUGNO 2014

Alberghiero: 1 trimestre- 16 settembre 30 novembre

2 trimestre- 1dicembre 09 marzo

3 trimestre- 10 marzo 11 giugno

Titti gli altri indirizzi: 1 quadrimestre 16 settembre 31 gennaio

2 “ 1 febbraio 11 giugno

ORARIO GIONALIERO DELLE LEZIONI

Dalle ore Alle ore

1^ ora di lezione 8:00 9:00

2^ ora di lezione 9:00 10:00

3^ ora di lezione 10:00 10:50

4^ ora di lezione 11:00 12:00

5^ ora di lezione 12:00 13:00

6^ ora di lezione 13:00 14:00

Gli studenti entrano alle 7:55 (anche prima in caso di pioggia o freddo intenso)

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Pof 2013/2014

3322

01 BIBLIOTECA – consultazione e prestito libri

03 LABORATORI D’INFORMATICA – con collegamento ad Internet

n.1 Trattamento Testi e Dati, Matematica Informatica

n.1 Economia Aziendale

n.1 Fisica e Chimica

01

01

LABORATORIO DI DISEGNO

AULA DI DISEGNO

01

02

AULA DI TOPOGRAFIA

AULE “PROGETTO DIGISCUOLA”

01 LABORATORIO DI COSTRUZIONI – abilitato a rilasciare certificazioni su provini

effettuati su materiali di costruzione

RISORSE INTERNE

N.ro

86 DOCENTI

25 PERSONALE ATA

636 STUDENTI

NUMERO CLASSI

08 CORSO ALBERGHIERO

08

CORSO A.F.M.

CORSO A.F.M.

01

CORSO IGEA

CORSO A.F.M.

04 CORSO TURISMO

CORSO TURISMO

01

CORSO GEOMETRA

CORSO C.A.T.

03 CORSO AGRARIA

03 CORSO SIRIO

05 CORSO C.A.T.

01 CORSO TURISTICO

CORSO TURISMO

RISORSE MATERIALI

Page 33: Pof2013 2014

Pof 2013/2014

3333

01 LABORATORIO DI SCIENZE

01

01

SALA C.I.C.

AULA ATTREZZATA CON SUSSIDI DIDATTICI PER ALLIEVI DIVERSAMENTE ABILI

01 LABORATORIO DI CHIMICA AGRARIA

01 LABORATORIO LINGUISTICO MULTIMEDIALE

01 AULA CAD

CORSI E DIPLOMI DEL NUOVO ORDINAMENTO

Quest’anno è entrato in vigore il riordino dell’istruzione tecnica, istituito con il D.P.R.

15/03/2010, le modifiche rispetto all’ordinamento previgente, nel nostro Istituto

riguardano gli studenti iscritti alle sole prime classi, si verificherà quindi la compresenza

di due diversi ordinamenti all’interno dell’Istituto .

Il percorso formativo, alla luce del nuovo ordinamento, che l’Istituto propone riguarda i

seguenti indirizzi:

SETTORE ECONOMICO

a) B1 – indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing

b) B2 – indirizzo “ Turismo”

SETTORE TECNOLOGICO

c) C9 – indirizzo ”Costruzioni, Ambiente e Territorio

I percorsi di durata quinquennale si concludono con il conseguimento di un diploma di

istruzione secondaria superiore in relazione ai diversi settori e indirizzi

Tutti gli indirizzi sono articolati per come di seguito viene riportato:

Primo biennio (I° e II° anno) - acquisizione dei saperi minimi, comune a tutti gli

indirizzi.

Secondo biennio ( III° e IV° anno) - gli indirizzi possono adeguarsi alle richieste

del territorio e del mondo del lavoro;

V° anno - permette l’inserimento nel mondo del lavoro nonché l’accesso a tutte

le facoltà universitarie.

SETTORE ECONOMICO Indirizzo: “Amministrazione, Finanza e Marketing”

Quadro Orario – Profilo

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Pof 2013/2014

3344

DISCIPLINE I° BIENNIO II° BIENNIO V°

ANNO

I II III IV V

ITALIANO 4 4 4 4 4 S.O.

STORIA 2 2 2 2 2 O.

LINGUA INGLESE 3 3 3 3 3 S.O.

LINGUA FRANCESE 3 3 3 3 3 S.O.

MATEMATICA 4 4 3 3 3 S.O.

GEOGRAFIA 3 3 O.

SCIENZE DELLA TERRA 2 2 O.

SCIENZE INTEGRATE

CHIMICA 2 2 O.P.

INFORMATICA 2 2 2 2

DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 O.

DIRITTO 3 3 3 O.

ECONOMIA POLITICA 3 2 3 O.

ECONOMIA AZIENDALE 2 2 6 7 8 S.O.

EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 2 2 P.

RELIGIONE 1 1 1 1 1 O.

TOTALE 32 32 32 32 32

Le competenze del Perito in Amministrazione, Finanza e Martketing sono:

Amministrative e gestionali, di finanza di marketing prodotti assicurativo-finanziari

e dell’economia sociale;

Interpretazione dei sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi;

Specifiche nel campo dei macro-fenomeni economici nazionali internazionali, della

normativa civilistica e fiscale dei sistemi (organizzazione, pianificazione,

programmazione, amministrazione, finanza e controllo);

Linguistiche e informatiche integrate con quelle di ambito professionale.

E’ in grado di:

Intervenire nella pianificazione, gestione e confronto di attività aziendali;

Trovare soluzioni innovative riguardanti il processo, il prodotto e il marketing;

Operare per la promozione dell’azienda;

Migliorare qualità e sicurezza dell’ambiente lavorativo;

Utilizzare tecnologie e programmi informatici dedicati alla gestione

amministrativo/finanziaria;

Operare il controllo della gestione e reporting di analisi e sintesi;

Effettuare la lettura la redazione e l’interpretazione dei documenti contabili e

finanziari aziendali;

Effettuare adempimenti di natura fiscale (imposte dirette ed indirette, contributi).

Page 35: Pof2013 2014

Pof 2013/2014

3355

Indirizzo: “ turismo”

Quadro Orario – Profilo

DISCIPLINE I° BIENNIO II° BIENNIO V°

ANNO

I II III IV V

ITALIANO 4 4 4 4 4 S.O.

STORIA 2 2 2 2 2 O.

LINGUA INGLESE 3 3 3 3 3 S.O.

LINGUA FRANCESE 3 3 3 3 3 S.O.

TERZA LINGUA 3 3 3 S.O.

MATEMATICA 4 4 3 3 3 S.O.

GEOGRAFIA E GEOGR TUR. 3 3 2 2 2 O.

SCIENZE INTEGRATE 2 2

SCIENZE INTEGRATE

- FISICA - 2 O.

SCIENZE INTEGRATE

- CHIMICA- 2 O.P.

INFORMATICA 2 2

DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 O.

DIRITTO E LEGISL. TURIS.

3 3 3 O.

ECONOMIA POLITICA O.

DISCIPLINE TURISTICHE

E AZIENDALI 2 2 4 4 4 S.O.

ARTE E TERRITORIO 2 2 2

EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 2 2 P.

RELIGIONE 1 1 1 1 1 O.

TOTALE 32 32 32 32 32

Il Perito del Turismo ha competenze specifiche:

Diritto, economia aziendale e legislazione turistica;

Marketing, di progettazione e di consulenza;

Informatiche, linguistiche e interculturali;

Relazionali e di comunicazione per operare autonomamente e in team;

nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della

normativa civilistica e fiscale, oltre a competenze specifiche nel comparto delle

aziende del settore turistico.

Opera nel sistema produttivo con particolare attenzione alla valorizzazione e fruizione del

patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale, enogastronomico. Integra le

competenze dell’ambito gestionale e della produzione di servizi/prodotti turistici con

quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informed dell’azienda.

Opera con professionalità nelle diverse tipologie di imprese turistiche.

E’ in grado di:

Collaborare nella gestione organizzativa dei servizi;

Page 36: Pof2013 2014

Pof 2013/2014

3366

Esprimere le proprie competenze nel lavoro organizzato e di gruppo;

Operare per obiettivi e progetti;

Elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati con il ricorso di

strumenti informatici e software gestionali;

Comunicare in tre lingue straniere;

Operare nella produzione e gestione di servizi e/o prodotti turistici con particolare

attenzione alla valorizzazione del territorio;

Contribuire a valorizzare la ricchezza del patrimonio ambientale ed artistico anche

per uno sviluppo turistico eco-sostenibile;

Facilitare le relazioni interpersonali in situazioni interculturali;

Contribuire all’innovazione e allo sviluppo tecnologico dell’impresa turistica;

Avvalersi di tecniche di comunicazione multimediale per la promozione del turismo

integrato;

SETTORE TECNOLOGICO Indirizzo: Costruzione, Ambiente e Territorio

Quadro Orario

DISCIPLINE I° BIENNIO II° BIENNIO V°

ANNO

I II III IV V

ITALIANO 4 4 4 4 4 S.O.

STORIA 2 2 2 2 2 O.

LINGUA INGLESE 3 3 3 3 3 S.O.

MATEMATICA 4 4 3 3 3 S.O.

SCIENZE INTEGRATE 2 2 --- --- ---

SCIENZE INTEGRATE

- FISICA - 3* 3* --- ---- --- S.O.

SCIENZE INTEGRATE

- CHIMICA- 3* 3* --- --- --- S.O.

TECNOLOGIE

INFORMATICHE 3* --- --- --- --- S.O.

DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 --- --- ---- O.

TECNOLOGIE E TECNICHE

DI RAPPRESENTAZIONE 3* 3* --- --- --- S.O.P.

Page 37: Pof2013 2014

Pof 2013/2014

3377

GRAFICA

SCIENZE E TECNOLOGIE

APPLICATE 3 --- --- --- S.O.

COMPLEMENTI DI

MATEMATICA -- --- 1 1 S.O.

GEOPEDOLOGIA,

ECONOMIA ED ESTIMO --- --- 3 4 4 S.O.

PROGETTAZ. COSTRUZ. E

IMPIANTI --- --- 7 6 7 S.O.

TOPOGRAFIA --- --- 4 4 4 S.O.

GEST. DEL CANTIERE E

SICUREZZA

DELL’AMBIENTE DI

LAVORO

--- --- 2 2 2 S.O.

EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 2 2 P.

RELIGIONE 1 1 1 1 1 O.

TOTALE 32 32 32 32 32

Il Perito delle “Costruzioni, Ambiente e Territorio” ha competenze specifiche:

nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie

delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti di rilievo, nell’uso dei mezzi

informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione

tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e

nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali;

progettuali in campo edilizio e capacità relative all’organizzazione del cantiere,

alla gestione degli impianti, al rilievo topografico, alla stima di terreni e

fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li

riguardano, all’amministrazione di immobili e allo svolgimento di operazioni

catastali;

nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nella

organizzazione di cantieri mobili; nei processi di conversione dell’energia e del

loro controllo, è in grado di prevedere, nell’ambito dell’edilizia eco compatibile,

le soluzioni opportune per il risparmio energetico nel rispetto delle normative

sulla tutela dell’ambiente;

in materia di salvaguardia della salute e della sicurezza nei luoghi di vita e di

lavoro.

E’ in grado di

Page 38: Pof2013 2014

Pof 2013/2014

3388

collaborare, nei contesti produttivi d'interesse, nella progettazione, valutazione e

realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta

entità;

intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell'esercizio di

organismi edilizi e nell'organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati;

prevedere, nell'ambito dell'edilizia ecocompatibile, le soluzioni opportune per il

risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell'ambiente, e

redigere la valutazione di impatto ambientale;

pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della

salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro;

collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le

attività svolte.

VECCHIO ORDINAMENTO

INDIRIZZO DI STUDIO: QUADRI ORARI – PROFILI - classi seconde - quinte

QUADRO ORARIO IGEA – come modificato dalla Riforma -

DISCIPLINE V

ITALIANO 3 S.O.

STORIA 2 O.

LINGUA STRANIERA 1 3 S.O.

LINGUA STRANIERA 2 3 S.O.

MATEMATICA-INFORMATICA S.O.

MATEMATICA APPLICATA 3 S.O.

SCIENZE DELLA NATURA - O.

SCIENZE DELLA MATERIA - O.P.

DIRITTO ED ECONOMIA - O.

DIRITTO 3 O.

ECONOMIA POLITICA - O.

SCIENZA DELLA FINANZA 3 O.

ECONOMIA AZIENDALE E 9 S.O.

Page 39: Pof2013 2014

Pof 2013/2014

3399

LABORATORIO

GEOGRAFIA 3 O.

TRATTAMENTO TESTI E DATI - P.

EDUCAZIONE FISICA 2 P.

RELIGIONE 1 O.

TOTALE 35

PROFILO FORMATIVO CORSO IGEA

L'indirizzo IGEA prevede una figura professionale polivalente, pronta a recepire le

sollecitazioni provenienti dal mercato del lavoro in termini di nuove tecniche di

formazione, comunicazione, organizzazione ed automazione.

Il ragioniere esperto in Economia Aziendale è, quindi, in grado di interpretare il

cambiamento continuo nelle Aziende Pubbliche e Private, sotto il profilo Economico-

Giuridico- Organizzativo e Contabile

La formazione offerte favorisce, perciò, maggiori opportunità di inserimento nel

mondo del lavoro. Fra le innovazioni si segnalano lo studio di due lingue straniere fino

all'esame di Stato e l'uso del laboratorio di informatica, sin dalla prima classe.

ROFILO PROFESSIONALE DIPLOMATO IGEA

Alla fine dei cinque anni di studio il diplomato Igea ha acquisito le seguenti abilità e

competenze:

Ha una buona formazione di cultura generale accentrata particolarmente in ambito

economico, finanziario e legislativo.

Sa utilizzare metodi, strumenti e tecniche contabili per rilevare in modo corretto i

fenomeni gestionali dei diversi tipi di aziende (in particolare: aziende mercantili,

industriali, bancarie ed aziende no-profit).

Conosce le tecniche amministrative ed i documenti relativi alle attività aziendali più

importanti (fatturazione delle vendite, tenuta della contabilità di magazzino,

amministrazione e gestione del personale, finanze).

Sa attuare il controllo della gestione (pianificazione e programmazione dell’attività

aziendale attraverso la redazione di budget).

Sa trattare i dati per favorire i processi decisionali, specialmente in presenza di

sistemi informativi automatizzati.

Page 40: Pof2013 2014

Pof 2013/2014

4400

Conosce l’attività tipica di una banca e le funzioni e i compiti delle Borse Valori;

conosce finalità, strumenti, attività ed operazioni del mercato mobiliare.

Sa redigere, leggere ed interpretare bilanci.

Conosce la normativa fiscale e sa determinare il reddito fiscale e le imposte.

Conosce le forme di pagamento internazionale e le operazioni relative alla

negoziazione di valute estere.

Conosce il ruolo del marketing in ogni tipo di azienda, i suoi strumenti, le sue

politiche, i suoi risvolti sociali.

Ha una buona conoscenza di due lingue straniere (Francese e Inglese), non solo per

la parte comunicativa, ma anche in quella settoriale specifica (commercio, aziende,

banche e sistema economico generale dei paesi di cui studia le lingue).

SBOCCHI UNIVERSITARI

Il curricolo è particolarmente congruente con i corsi di laurea

nelle discipline economico e giuridiche, nelle lingue straniere,

nelle discipline socio-politiche e con i corsi di diploma

universitario similari.

Proseguimento degli studi: Tutte le facoltà universitarie.

QUADRO ORARIO PROGETTO ITER – come modificato dalla Riforma -

DISCIPLINE V

ITALIANO 4 S.O.

STORIA, cittadinanza costituzione 2 O.

LINGUA STRANIERA 1 4*

S.O.

LINGUA STRANIERA 2 4*

S.O.

LINGUA STRANIERA 3 4* S.O.

MATEMATICA-INFORMATICA 3 S.O.

ARTE E TERRITORIO 2 O.

SCIENZE DELLA NATURA - O.P.

LABORATORIO FISICA/CHIMICA - O.P.

DIRITTO ED ECONOMIA O

DIRITTO E LEGISLAZIONE

TURISTICA 3 O.

DISCIPLINE TURISTICHE AZIENDALI 5 S.O.

ECONOMIA AZIENDALE - O.

GEOGRAFIA DEL TURISMO 2 O.

TRATTAMENTO TESTI E DATI - P.

EDUCAZIONE FISICA 2 P.

Page 41: Pof2013 2014

Pof 2013/2014

4411

RELIGIONE 1 O.

TOTALE 36

E’ prevista la compresenza per un’ora di un esperto di madrelingua

PROFILO

Il diplomato opera nel settore della produzione, commercializzazione ed effettuazione

dei servizi turistici, anche della promozione del turismo all’interno di aziende private e di

Enti pubblici (Aziende di promozione Turistica, Assessorati del Turismo di regioni e

province). Si occupa sia di turismo di accoglienza (incoming) sia di turismo in uscita

(out going).

Possiede:

Competenze di marketing:

è in grado di osservare il fenomeno turistico ed elaborare programmi di rilevazione della

domanda e delle aspettative dell’utenza attuale o potenziale

Competenze di progettazione:

è in grado di definire obiettivi di breve e medio periodo, individuare le risorse necessarie

allo scopo, valutare i diversi andamenti.

Competenze di consulenza

è in grado di trattare con il pubblico, orientare le scelte, assistere gli utenti durante

l’attivita’ turistica (itinerari, attivita’ ricreative e culturali)

Competenze relazionali:

è in grado di facilitare le relazioni interpersonali, sia nella fase di costruzione dell’offerta

che in quella di gestione operativa dei gruppi turistici (animazione culturale, ludico-

espressiva);

Competenze di comunicazione:

è in grado di utilizzare le lingue straniere (produzione e comprensione orale e scritta),

sia in rapporto diretto con l’utenza o con interlocutori professionali stranieri sia ai fini di

studio, documentazione ed aggiornamento professionale,

anche tramite internet.

Proseguimento degli studi: Tutte le facoltà universitarie

Page 42: Pof2013 2014

Pof 2013/2014

4422

QUADRO ORARIO GEOMETRI “PROGETTO CINQUE”

come modificato dalla Riforma

DISCIPLINE V

ITALIANO 3 S.O.

STORIA 2 O.

LINGUA STRANIERA 2 S.O.

MATEMATICA-INFORMATICA 2 S.O.

FISICA E LABORATORIO - S.O.

CHIMICA E LABORATORIO - S.O.

GEOGRAFIA SCIENZE E LABORATORIO

- O.

ELEMENTI DI DIRITTO ED ECONOMIA

2 O

DISEGNO E PROGETTAZIONE 4 O.P.

C OSTRUZIONI 5 S.O.

TOPOGRAFIA E FOTOGRAMMETRIA 5 S.O.

IMPIANTI 3 O.

GEOPEDOLOGIA, ECONOMIA ED ESTIMO

5 S.O.

EDUCAZIONE FISICA 2 P.

RELIGIONE 1 O.

TOTALE 36

PROFILO

Come suggerisce il nome (geo = terra, e metros = misura) la professione di geometra è

legata al territorio (misure, stime, ecc.) ma anche all'edilizia urbana (progetti…..).

Le competenze del geometra sono:

progettare, realizzare, conservare, trasformare e migliorare opere civili di

caratteristiche coerenti con le competenze professionali definite dalla normativa vigente;

operare, anche in gruppi di lavoro, nell'organizzazione, assistenza gestione e

direzione di cantieri;

organizzare e redigere computi metrici preventivi e consuntivi e tenere i regolamentari

registri di cantiere, anche con l'ausilio di mezzi informatici;

Page 43: Pof2013 2014

Pof 2013/2014

4433

effettuare rilievi utilizzando i metodi e le tecniche tradizionali e conoscendo quelle più

recenti, con applicazioni relative alla rappresentazione del territorio urbano ed

extraurbano;

elaborare carte tematiche e inserirsi in gruppi di lavoro per progettazioni

urbanistiche;

intervenire, sia in fase progettuale sia esecutiva, sul territorio per la realizzazione di

infrastrutture (strade, attraversamenti, impianti, ecc.), di opere di difesa e salvaguardia,

di interventi idraulici e di bonifica di modeste dimensioni;

valutare immobili civili, effettuare accertamenti e stime catastali.

Al termine dei cinque anni lo studente può inserirsi nel mondo del lavoro in posizione di

libero professionista (previo tirocinio biennale e superamento dell’esame di stato di

abilitazione alla professione) o dipendente in ambiti

diversi.

Proseguimento degli studi: tutte le facoltà universitarie

QUADRO ORARIO AGRARIO”PROGETTO CERERE”

– come modificato dalla Riforma -

DISCIPLINE I II

religione 1 1

ITALIANO 4 4 S.O.

STORIA 2 2 O.

LINGUA STRANIERA ING. 3 3 S.O.

DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 O.

MATEMATICA-

INFORMATICA 4 4 S.O.

SCIENZE INTEG. FISICA 3 3 O.

SCIENZE INTEG. CHIMICA 3 3 O.P.

Tecnologie informatiche 3 O.P.

Scienze e tecn. applicate 3

SCIENZE DELLA TERRA

BIOLOGIA 2 2 O

Tecnologia e tecniche della

rappresentazioni grafiche 3 3 O.P.

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Pof 2013/2014

4444

Scienze motorie 2 2 O.

TEC. RAPPRESENTAZIONI

GRAFICHE 32 32

TEC.GIE INFORMATICHE 3

TOP. ED EL. DI COSTR. 3 p.

RELIGIONE 1 1 O.

ED. FISICA 2 2 P.

AREA PROGETTO - S.G.

AREA MODULARE 3 S.O.P.

TOTALE 32 35

ORE DI COMPRESENZA

CON INS. TECNICO-

PRATICO 14

PROFILO

Il Perito Agrario ha capacità tali da consentire di svolgere le seguenti attività:

gestire aziende agrarie o collaborare alla loro conduzione;

assistere sotto l'aspetto tecnico, economico-contabile e fitoiatrico, aziende agrarie

ed organismi associativi nell'ambito della produzione, conservazione e

commercializzazione dei prodotti agricoli;

gestire strutture di trasformazione nel settore agro-alimentare o di collaborare alla

loro gestione;

prestare assistenza nella realizzazione di opere di miglioramento e di trasformazione

delle realtà territoriali;

trattare le problematiche relative all’aggiornamento della cartografia catastale;

affrontare le problematiche economiche ed estimative riguardanti i fondi rustici,

interpretare ed attuare progettazioni aziendali, anche in funzione dell'assetto territoriale

dal punto di vista ecologico e della difesa dell'ambiente;

fornire adeguate indicazioni sugli indirizzi e sulle scelte relative alla zootecnia e

alle modalità di allevamento;

prestare attività di tecnico intermedio nelle organizzazioni di servizi.

Al termine dei cinque anni lo studente può inserirsi nel mondo del lavoro in posizione di

libero professionista (previo tirocinio biennale e superamento dell’esame di stato di

abilitazione alla professione) o dipendente in ambiti diversi.

Proseguimento degli studi: tutte le facoltà universitarie

PROGETTO SIRIO

QUADRO ORARIO PROGETTO SIRIO

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Pof 2013/2014

4455

I II III IV V

ITALIANO 5 5 3 3 3 S.O.

STORIA 2 2 2 O.

SCIENZE STORICO-

SOCIALE

2 2 - - - S.O.

LINGUA INGLESE 3 3 3 3 3 S.O.

MATEMATICA 4 4 3 3 3 S.O.

SCIENZE INTEGRATE 3 3 - - - .O.

LINGUA STRANIERA 2^ 4 4 - - - S.O.

ECONOMIA AZIENDALE 2 2 8 9 9 O.

TRATTAMENTO TESTI 2 2 - - - P

DIRITTO - - 3 3 2 O.

ECONOMIA POLITICA - - 3 2 3 O.

TOTALE 25 25 25 25 25

PROFILO

Corso serale (Progetto Sirio)

Il corso “SIRIO” attivato nell’anno 2001/2002 con una prima classe corso Igea, è

destinato prevalentemente a lavoratori adulti o comunque a coloro che non possono

frequentare nelle ore antimeridiane.

Il costo del corso è limitato al pagamento delle sole tasse scolastiche. Le lezioni si

svolgono dal Lunedì al Venerdì dalle ore 17.00 alle 21.10

I laboratori funzionanti, sono gli stessi che sono utilizzati dagli studenti dei corsi diurni.

La necessità del Progetto Sirio nasce dall’opportunità di venire incontro ad una utenza

che ha caratteristiche e bisogni diversi da quella diurna.

L’utenza e’ costituita da giovani che riprendono gli studi, consapevoli dell’emarginazione

culturale e/o lavorativa cui vanno incontro con la sola licenza media e da adulti che, gia’

inseriti in un ambito lavorativo, vogliono qualificare la propria professionalità’ o sono

spinti dal desiderio di accrescere le proprie conoscenze, pertanto, il percorso didattico

tiene conto degli ostacoli da rimuovere in una personalità già formata, soprattutto come

resistenza al cambiamento, difficoltà mnemoniche, necessità di crearsi un metodo.

A questo si aggiunge la competitività e la reticenza ad esporsi a giudizi altrui.

Il corso Sirio, pertanto, prevede un percorso flessibile con un numero di materie inferiori

al corso diurno e una riduzione d’orario.

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Pof 2013/2014

4466

ALBERGHIERO

CARATTERISTICHE DEL PROFILO- ATTESTATO FINALE -QUALIFICA

“OPERATORE DELLA RISTORAZIONE

Ordinamento di IeFP

Ordinamento di IP

AREA DELLE COMPETENZE DI BASE

(articolo 18, comma 1, lettere b) e c) d.lgs.

n. 226/05;

DM 139/2007 Regolamento Obbligo di

Istruzione)

INSEGNAMENTI / CLASSI DI CONCORSO

(DPR n. 87/2010; DM n. 39/1998)

Competenze linguistiche Italiano – Lingua straniera: 50/A; 46/A

Competenze matematiche Matematica: 47/A; 48/A*; 49/A*

Competenze scientifiche e tecnologiche Scienze integrate (Scienze della terra e biologia):

60/A; 13/A*; 38/A*

Competenze storico-sociali ed economiche Storia, Diritto ed economia: 50/A; 19/A

Religione o attività alternative Religione o attività alternative

Attività fisiche e motorie Scienze motorie e sportive: 29/A

”IIIooo sssooonnnooo

uuunnn cccuuuooocccooo”

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Pof 2013/2014

4477

AREA DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI

(art. 18, comma 1, lettera b), d.lgs. n. 226/05)

INSEGNAMENTI / CLASSI DI CONCORSO

(DPR n. 87/2010; DM n. 39/1998)

o Definire e pianificare le fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del sistema di relazioni .

o Approntare strumenti, attrezzature e macchine necessari alle diverse fasi di attività sulla base delle procedure previste e del risultato atteso

o Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchine, curando le attività di manutenzione

ordinaria. o Predisporre e curare gli spazi di lavoro,

eseguendo le operazioni di pulizia, al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali.

o Effettuare le operazioni di preparazione

per la conservazione e lo stoccaggio di materie prime e semilavorati alimentari in conformità alle norme igienico-sanitarie.

o Scegliere e preparare le materie prime e i semilavorati secondo gli standard di

qualità definiti e nel rispetto delle norme igienico -sanitarie vigenti.

In esito all’indirizzo “Preparazione pasti”, è inoltre in grado di:

o Realizzare la preparazione di piatti semplici, secondo gli standard di qualità definiti e nel rispetto delle

norme igienico-sanitarie vigenti. In esito all’indirizzo “Servizi di sala e bar”, è inoltre in grado di:

o Predisporre la comanda/ordine, secondo lo standard aziendale richiesto

o .Servire in sala pasti e bevande nel

rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti.

o Somministrare bevande, gelati, snack, prodotti di caffetteria e pasticceria nel rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti

Fisica: 38/A; 49/A* Scienza degli alimenti: 57/A; 35/C*

Laboratorio di servizi Enogastronomici- settore cucina / sala vendita: 50/C; 51/C; 17/A*; 19/A*;

35/C*; 57/A*

Seconda lingua straniera: 46/A

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4488

Attestato finale: qualifica di OPERATORE DELLA RISTORAZIONE

QUADRO ORARIO GENERALE

Area Formativa

Generale Discipline I anno II anno III anno

Italiano 132 121 121

Storia 55 55 55

Matematica 132 121 88

Inglese 88 88 88

Ed.Fisica 66 55 55

Religione 33 33 33

Scienze 55 55 =

Totale ore di Area 561 528 440

Area Professionalizzante Fisica 66

Chimica 66

Sc . alimenti 66 66 99

Lab. cucina 77 44 ===

Lab . sala 77 44

Lab . accog. 77 44

Francese 66 66 99

Diritto 66 66 121

Lab . di settore 66

Totale ore di Area 495 396 374

STAGE = 165: 242:

Lab. cucina 55 Sc . alimenti 33

Lab . sala 55 Lab . di

settore 77

Lab . accog.55 Lab . di settore 132

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Pof 2013/2014

4499

CONTRATTO FORMATIVO

Il Dirigente Scolastico , dell’Istituto di Istruzione Superiore “G.Gangale” di Cirò Marina

con l’apporto delle competenze professionali del personale, con la collaborazione delle

famiglie e delle agenzie culturali esterne, con frequenti intese con gli EE.LL., si assume la

piena responsabilità di garantire la qualità di percorsi formativi in linea con le esigenze

culturali degli alunni e in armonia con lo sviluppo socio-economico del territorio.

In tale prospettiva il contratto formativo è una dichiarazione esplicita della scuola e si

stabilisce fra il docente e l’allievo. Coinvolge il Consiglio di Classe, gli alunni, i genitori,

gli organi collegiali e gli enti esterni preposti o interessati al servizio scolastico.

1. CONTRATTO FORMATIVO DIDATTICO- DISCIPLINARE

I docenti, per realizzare al meglio gli obiettivi già individuati dal Collegio docenti,

ossia:

Fare in modo che ogni studente possa conseguire il miglior risultato scolastico

possibile;

Fare in modo che gli studenti abbiano un atteggiamento benevolo nei confronti dei

docenti;

Aiutare gli studenti a divenire consapevoli del proprio ruolo e ad assumersi le

conseguenti responsabilità;

Favorire l’autovalutazione.

si impegnano a:

Fornire spiegazioni dettagliate, ripetute ciclicamente e ampliate progressivamente.

Controllare assiduamente l’avvenuta comprensione e assimilazione dei contenuti

attraverso domande in classe e controllo dello studio personale e/o del lavoro svolto a

casa;

Guidare gli alunni ad acquisire la consapevolezza che “l’errore” non è momento

puramente negativo della loro prestazione, ma è dalla consapevolezza ed

accettazione di esso che inizia il cammino di miglioramento;

Stabilire con equo anticipo le verifiche scritte previste comunicando la tipologia e la

data agli alunni;

Stabilire con gli altri docenti della classe le verifiche scritte in modo da non svolgerne

più di una nello stesso giorno;

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Pof 2013/2014

5500

Eseguire la correzione delle verifiche e restituirle agli alunni entro 15 giorni di attività

didattica;

Adottare metodologie relazionali comuni nei confronti dei ragazzi e avere un

atteggiamento disponibile al dialogo ma fermo nei confronti del rispetto delle regole e

della esecuzione dei lavori.

2. GLI STUDENTI, RELATIVAMENTE AL COMPORTAMENTO, SI IMPEGNANO A:

Comportarsi in modo educato e corretto nei confronti di docenti, compagni e di tutto

il personale della scuola ;

Rispettare le norme di comportamento indicate nel Regolamento di Istituto ;

Aver cura degli ambienti e del materiale scolastico;

Essere puntuali nel rispettare gli orari scolastici di entrata e uscita dalla scuola e

l’esecuzione dei compiti assegnati;

Portare sempre con sé a scuola il libretto dello studente e tutto il materiale;

necessario (libri, quaderni, vocabolari, materiale da disegno, calcolatrici scientifiche);

In caso di assenza, informarsi in modo opportuno e completo delle attività svolte nel

periodo di assenza e dei compiti assegnati:

Attendere l’arrivo del docente nel cambio delle ore rimanendo in classe e al proprio

posto;

Partecipare agli IDEI, in caso di segnalazione da parte dei docenti e a tutte le altre

iniziative didattico - formative attivate dalla scuola.

3. GLI STUDENTI, RELATIVAMENTE AL DIALOGO EDUCATIVO, SI IMPEGNANO A:

Seguire con attenzione le attività didattiche, comprese le interrogazioni;

Partecipare in modo pertinente, attivo e costruttivo al dialogo educativo, in modo tale

che ciascuno studente della classe abbia l’opportunità di esprimersi liberamente.

4. I GENITORI SI IMPEGNANO A:

Collaborare attivamente con i docenti nella condivisione di una comune azione

educativa e formativa;

Seguire l’andamento didattico - disciplinare dei figli;

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Pof 2013/2014

5511

Controllare quotidianamente il libretto dello studente per verificare le assenze,

prendere visione dei voti e di eventuali comunicazioni dei docenti.

(Da quest’anno è attivo, presso la nostra scuola, all’indirizzo Web

http://www.istitutogangaleciro.it/, il registro elettronico.

Ogni genitore, tramite Internet, può collegarsi al sito Web della scuola e, con un

codice di accesso ed una password, può controllare la vita scolastica dei propri figli in

tutti i suoi aspetti. Il registro elettronico agisce nel pieno rispetto delle vigenti norme

sulla privacy. I genitori interessati al servizio Web possono ritirare il proprio codice di

accesso e la password compilando un semplice modello disponibile presso l’Ufficio di

Segreteria (Area alunni).

Partecipare alle riunioni collegiali (assemblee e consigli di classe aperti);

Utilizzare i colloqui individuali con i docenti, previo appuntamento.

5. ASSENZA DURANTE LE VERIFICHE IN CLASSE

Gli studenti (per qualsiasi motivo) recupereranno la verifica persa (orale o scritta) con

un’interrogazione orale successiva, fissata dal docente;

I tentativi di boicottaggio di questa interrogazione saranno sanzionati con un voto

negativo (insufficienza gravissima).

6. TIPO DI SPIEGAZIONE

La spiegazione in classe non potrà prescindere dal materiale didattico già in possesso

degli alunni (libri in adozione). Nel caso in cui il docente ritenesse che qualche

argomento del programma sul libro di testo non fosse sufficientemente completo o

mancasse del tutto, il docente è tenuto a fornire agli allievi indicazioni di ricerca o

supporto didattico da poter consultare a casa per il necessario studio. Inoltre il

docente, anche attraverso letture in classe del libro metterà gli alunni a loro agio per

quanto attiene la comprensione del testo scritto. Dopo lo studio a casa il docente

riprenderà gli argomenti ultimamente illustrati se qualche alunno manifesterà dei

dubbi di comprensione in merito. Sarà cura del docente rendersi conto, attraverso

brevi interrogazioni, se la lezione è stata bene assimilata per passare ad altro

argomento.

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Pof 2013/2014

5522

COMPORTAMENTI RITENUTI POSITIVI O NEGATIVI PER L’ATTRIBUZIONE

DEI VOTI DI FINE TRIMESTRE

COMPORTAMENTI VALUTATI

POSITIVAMENTE

COMPORTAMENTI VALUTATI

NEGATIVAMENTE

Partecipazione attiva alle lezioni (richieste di chiarimenti, risposte a quesiti posti dal docente o dai compagni, ecc).

Partecipazione passiva alle lezioni; disturbo della lezione con chiacchiere o interventi fuori luogo; disattenzione durante le spiegazioni o le interrogazioni.

Puntualità e precisione nella consegna dei lavori domestici.

Lavori domestici non svolti o consegnati in ritardo.

Ottimizzazione dell’uso dei materiali didattici (libri, quaderni degli appunti, ecc.)

Reiterate dimenticanze di materiali didattici.

Farsi interrogare volontariamente Sottrarsi a interrogazioni o a verifiche necessarie all’attribuzione dei voti.

Lavori volontari di vario genere (riassunti, brevi saggi, ricerche ecc.)

Non utilizzare le giustificazioni Cercare/dare collaborazione in verifiche individuali; copiare da testi non esplicitamente autorizzati.

VERIFICHE SCRITTE

Nelle verifiche scritte i voti vanno dal 1 a 10.

I criteri di attribuzione dei punteggi e dei voti per ciascun tipo di verifica sono illustrati di

volta in volta a seconda del tipo di verifica.

COMUNICAZIONE DEI VOTI

I voti delle interrogazioni orali vengono comunicati di regola subito dopo le interrogazioni

stesse, o al massimo durante la lezione successiva.

I voti delle prove scritte vengono scritti sull’elaborato, che viene firmato dall’alunno dopo

che questi ne avrà preso visione.

In occasione del ricevimento generale dei genitori (uno per ogni quadrimestre) a questi

sarà fornito un prospetto scritto della situazione (profitto e disciplina) dello studente.

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Pof 2013/2014

5533

MODALITÀ DI RISOLUZIONE DEI CONFLITTI TRA IL DOCENTE E I SINGOLI

STUDENTI E TRA IL DOCENTE E IL GRUPPO CLASSE

Nel caso sorga un conflitto (tra il docente e un singolo studente, tra il docente e il

gruppo classe), si stabiliscono le seguenti procedure:

La prima persona ad essere informata del problema deve essere il docente stesso,

e ciò deve essere fatto dallo studente in questione o dai rappresentanti di classe.

Il docente può essere informato dell’esistenza del problema anche tramite i

genitori (del singolo studente o eletti nel consiglio di classe). L’informazione può

anche essere messa per iscritto.

Nel caso il problema rimanga, la seconda persona da coinvolgere è il docente

coordinatore di classe, che farà da tramite tra gli studenti e il docente in

questione. A questo livello il problema può anche essere discusso in Consiglio di

classe.

Nel caso infine il problema rimanga e nemmeno la mediazione del docente

coordinatore di classe e del Consiglio di classe sia sufficiente, la terza figura da

coinvolgere è il Dirigente Scolastico .

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

I Consigli di Classe possono prendere provvedimenti nei confronti degli alunni

responsabili di gravi scorrettezze fino ad un massimo di 15 gg;

Contro tali provvedimenti gli alunni possono appellarsi, entro 15 gg. dal

provvedimento, ad un comitato di garanzia, presente nell’Istituto.

VALUTAZIONE DELL’OPERATO DEL DOCENTE DA PARTE DEGLI STUDENTI

Alla fine dell’anno scolastico, gli studenti valuteranno l’operato del docente mediante una

apposita griglia di valutazione. Questo tipo di valutazione risulta molto utile al docente

per riorientare il proprio operato didattico. La valutazione sarà anonima.

ASSENZE : Il 25% di ore di assenza (ovvero 50 giorni di assenza )

dell’ammontare annuale previsto PREGIUDICA L’AMMISSIONE ALLA

CLASSE SUCCESSIVA O L’AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO.

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Pof 2013/2014

5544

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

(in attuazione delle disposizioni della nota del 31 luglio 2008)

(adottato in conformità al D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 - Statuto degli studenti e delle studentesse-, e successiva modifica con D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007)

DELIBERA DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO N°11 DEL 10/11/2008

Articolo 1

PRINCIPI E CRITERI IN MATERIA DI DISCIPLINA

1. La responsabilità disciplinare è personale.

2. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima

invitato ad esporre le proprie ragioni.

3. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del

senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità

scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale,

culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.

4. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e

ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della

riparazione del danno.

5. Le sanzioni tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del

comportamento e delle conseguenze che da esso derivano e allo studente è sempre

offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.

6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità

scolastica entro i 15 giorni sono adottati dal Consiglio di Classe. Le sanzioni che

comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle

che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato

conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio di Istituto.

7. Tenuto conto dei principi e dei criteri di cui all'art.1 del presente regolamento e delle

disposizioni dei D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 e D.P.R. 21 novembre 2007, n 235,

l'organo competente comminerà i provvedimenti sulla base delle relative infrazioni.

Articolo 2 COMPORTAMENTI CONFIGURANTI MANCANZE DISCIPLINARI

Costituiscono comportamenti che configurano mancanze disciplinari tutte le violazioni dei

doveri scolastici come elencati nell’art. 3 D.P.R. 24.06.1998 n. 249 di seguito riportato e

richiamato:

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Pof 2013/2014

5555

Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni e ad assolvere

assiduamente gli impegni di studio.

Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo d’Istituto, dei Docenti, del

Personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale,

che chiedono per se stessi.

Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono

tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente.

Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni amministrative e di sicurezza

dettate dai regolamenti dei singoli istituti.

Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i

sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare

danni al patrimonio della scuola.

Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente

scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

I comportamenti in violazione del corretto svolgimento dei rapporti all’interno della

comunità scolastica, e dei doveri come sopra elencati, si configurano come mancanze

disciplinari, tranne che per gli aspetti ed elementi già oggetto di valutazione nel profitto,

secondo la normativa in materia, quali, a titolo di esempio, l’assiduità nell’impegno di

studio.

Articolo 3 SANZIONI PER LIEVI VIOLAZIONI

VIOLAZIONE SANSIONE ORGANO COMPETENTE

Abbigliamento non adatto

ad un ambiente scolastico Richiamo verbale Docente

Abbigliamento non adatto

ad un ambiente scolastico (reiterato)

Ammonizione scritta

Docente

Assenza collettiva o parziale Ammonizione scritta Dirigente Scolastico

Assenza collettiva o parziale (2a volta)

Ammonizione scritta Comunicazione alle famiglie

Dirigente Scolastico

Segreteria

Assenza singola (superiore a 3 giorni)

Comunicazione alla

segreteria per assumere informazioni

Coordinatore di classe

Assenza singola (superiore a 3 giorni) e ingiustificata

Ammonizione scritta Dirigente Scolastico

Disturbo occasionale durante le lezioni

Richiamo verbale Docente

Docente Disturbo occasionale durante le

lezioni (reiterato)

Segnalazione sul registro di

classe Docente

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Pof 2013/2014

5566

Fumare all’interno

dell’istituto

Ammonizione scritta Applicazione

delle sanzioni di legge

Docente

Ingresso alla IIa ora senza giustificazione (2° volta)

Comunicazione alle famiglie Segreteria

Ingresso alla II ora senza giustificazione (3° volta)

Ammonizione scritta Comunicazione alle famiglie

Dirigente Scolastico

Segreteria

Ingresso alla IIa ora senza

giustificazione(dalla 4a volta)

Possibile non ammissione in classe

(previa comunicazione alla

famiglia)

Dirigente Scolastico

Introdurre estranei nella

scuola senza permesso Ammonizione scritta

Dirigente Scolastico

Linguaggio non consono. Consumo di cibo e bevande

durante le attività didattiche

Ammonizione verbale e annotazione scritta

Docente

Linguaggio non consono. Consumo di cibo e bevande

durante le attività didattiche(reiterata)

Ammonizione critta

Comunicazione alle famiglie

Docente Segreteria

Mancata osservazione delle

disposizioni organizzative e/o

di sicurezza della scuola.

Creare situazioni pericolose per

sé e per gli altri: rendere

pericoloso l’uso delle scale e

dell’ascensore, imuovere la

segnaletica sulla sicurezza,

attivare senza motivo allarmi

Ammonizione scritta

Comunicazione alle famiglie Docente Segreteria

Rientro ritardato dopo la ricreazione

Richiamo verbale e annotazione scritta

Docente

Rientro ritardato durante la ricreazione (dal 3° in poi)

Ammonizione scritta Comunicazione alle famiglie

Docente Segreteria

Rientro con ritardo a seguito di uscita autorizzata

Richiamo verbale e annotazione scritta

Docente

Rientro con ritardo a seguito di uscita autorizzata (dal 3°)

Ammonizione scritta Comunicazione alle famiglie

Docente Segreteria

Ritardi non giustificati (entro le 8.15)

Richiamo verbale e annotazione scritta

Docente

Ritardi non giustificati reiterati (entro le 8.15)

Ammonizione scritta Comunicazione alle famiglie

Docente Segreteria

Uscita dalla classe senza autorizzazione

Ammonizione scritta Comunicazione alle famiglie

Docente Segreteria

Utilizzo di cellulari e/o

dispositivi elettronici(lettori, ecc.)

Ritiro dello strumento e

riconsegna alla fine delle lezioni. Annotazione

scritta

Docente

Utilizzo di cellulari e/o

dispositivi elettronici (lettori, ecc.) reiterato

Ritiro dello strumento

(se cellulare ad esclusione della SIM) Annotazione

Docente Dirigente Scolastico

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Pof 2013/2014

5577

scritta e riconsegna al genitore

Articolo 4 SANZIONI PER RILEVANTI VIOLAZIONI

Allontanamento entro i quindici giorni

VIOLAZIONE SANSIONE ORGANO COMPETENTE

Reati che violino la dignità e il rispetto della persona o creino situazioni di pericolo

Allontanamento oltre i 15 giorni

Consiglio di Istituto

Atti di grave violenza o connotati da una particolare gravità tali da determinare seria apprensione a livello sociale

Allontanamento oltre i 15 giorni

Consiglio di Istituto

Le violazioni sopraccitate sono impugnabili ed è ammesso un ricorso da parte di

chiunque abbia interesse (genitori, studenti) entro quindici giorni dalla comunicazione.

Nei casi più gravi di quelli appena indicati il Consiglio di Istituto può disporre l’esclusione

dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato

Articolo 6 COMPOSIZIONE DELL’ORGANO DI GARANZIA E NORME

L’Organo di Garanzia è così composto:

il Dirigente Scolastico

quattro docenti (2 titolari – 2 supplenti)

due studenti designato tra i rappresentanti degli studenti del Consiglio di Istituto

(1 titolare – 1 supplente)

due genitori designati dal Consiglio di Istituto (1 titolare – 1 supplente)

due non docenti designato tra il personale ATA. (1 titolare – 1 supplente)

Le norme relative all’Organo di Garanzia:

per ogni rappresentante sarà previsto uno o due membri supplenti (il Dirigente

Scolastico verrà sostituito da un suo collaboratore);

i componenti coinvolti nei fatti oggetto di decisione sono sostituiti da un

supplente;

alla terza convocazione dell’Organo di Garanzia è sufficiente la maggioranza dei

componenti;

durante la votazione resa in seno all’Organo di Garanzia, l’astensione dal voto non

sarà da intendersi come espressione di una volontà negativa;

a parità di voto prevale il voto del Presidente;

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Pof 2013/2014

5588

il Consiglio di Istituto ratificherà le designazioni;

l’interessato deve essere presente nel consiglio di classe e deve poter essere

difeso da un terzo (genitore).

Articolo 7 COMPITI DELL’ORGANO DI GARANZIA

L’Organo di Garanzia deve:

verificare la corretta esecuzione del procedimento, in tema di avvio dello stesso,

della formalizzazione dell’istruttoria, dell’obbligo di conclusione espressa,

dell’obbligo di motivazione e del termine;

dirimere i conflitti che insorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione

del presente regolamento di disciplina;

decidere sui ricorsi contro l’abrogazione delle sanzioni disciplinari di cui agli articoli

4 e 5 del presente regolamento.

L’Organo di Garanzia resta in carica per 1 anni e delibera, nel rispetto dello Statuto degli

Studenti e delle Studentesse e del presente regolamento di disciplina.

Articolo 8 PROCEDIMENTO DEL COMITATO DI GARANZIA

Le fasi del procedimento disciplinare sono le seguenti:

Convocazione dei genitori e, contemporaneamente, del Consiglio di Classe da

parte del Dirigente Scolastico;

salvo volontà contraria dello studente, esposizione delle sue ragioni con eventuale

verifica sulle stesse;

deliberazione in merito alla irrogazione della sanzione disciplinare ed annotazione

ove previsto;

nel caso di applicazione della sanzione, comunicazione scritta della stessa, per

mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno (vale la data dell’Ufficio Postale),

entro 10 giorni allo studente e ai genitori con motivazione, anche sintetica, in

relazione alla gravità della violazione e al tipo di sanzione irrogata.

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Pof 2013/2014

5599

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA- FAMIGLIA-STUDENTI

ai sensi dell’art. 5 bis del D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 (DPR n.235 del 21/11/2007 art.3 - C.M. n. 110 del 14/12/2007 art. 5)

L’Istituto di Istruzione Superiore “G.Gangale”, nella persona del Dirigente

Scolastico PROF. ssa SERAFINA RITA ANANIA

Visto il D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 modificato e integrato dal D.P.R. 21

novembre 2007, n. 235

Vista la Direttiva del Ministro della Pubblica Istruzione del 16 ottobre 2006, n.

5843/A3 “Linee di sulla cittadinanza democratica e legalità” ;

Vista la Direttiva del Ministro della Pubblica Istruzione del 5 febbraio 2007 “Linee

di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo” ;

Vista la Direttiva del Ministro della Pubblica Istruzione del 15 marzo 2007 “ Linee

di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri

dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazioni di sanzioni disciplinari,

doveri di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti” ;

Vista la Direttiva del Ministro della Pubblica Istruzione del 30 novembre 2007,

n.104 recante linee di indirizzo e chiarimenti interpretativi ed applicativi in ordine

alla tutela della privacy, con particolare riferimento all’utilizzo di telefoni cellulari o

di altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche;

Visto il Decreto del Ministro della Pubblica Istruzione 22 agosto 2007 recante il

Regolamento relativo all’obbligo di istruzione di cui alla legge 27 dicembre 2006,

n.296, art 1, comma 622;

Visto il D.P.R. 8 marzo 1999, n.275 “Regolamento recante norme in materia di

Autonomia delle Istituzioni scolastiche ai sensi della L. 15 marzo 1999, n.59” ;

Vista la delibera del Collegio dei docenti del 26 Settembre 2008;

Vista la delibera del Consiglio d’Istituto del 10 Novembre 2008.

propone

allo studente ______________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________---- e alla sua famiglia

il presente Patto Educativo di Corresponsabilità

che definisce in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rispetto dei ruoli e

delle responsabilità.

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6600

L’accettazione e il rispetto di tale patto concorrono in modo decisivo al raggiungimento

delle finalità dell’azione educativa dell’istituzione scolastica. Tali finalità si possono

riassumere sinteticamente come segue:

dare vita ad un’alleanza educativa autentica, rispettosa, costruttiva, non episodica

tra i soggetti che compongono la comunità scolastica;

realizzare una proposta educativa chiara ed autorevole, tesa a formare cittadini e

cittadine solidali e responsabili;

costruire un rapporto di fiducia e di corresponsabilità che guidi gli studenti e le

studentesse al successo scolastico e li sostenga nel percorso di crescita, di

costruzione della personalità e di inserimento nella società come cittadini e

cittadine attivi;

creare le condizioni atte a favorire il proseguimento del proprio percorso formativo

e/o un efficace inserimento nel mondo del lavoro;

L’Istituzione scolastica: mira a una formazione completa che integri i talenti e le competenze cognitive in una

mentalità rigorosa, aperta al confronto critico, alla ricerca e all’innovazione, al

potenziamento delle capacità espressive e comunicative e ad un agire collaborativo

ed equilibrato;

educa al confronto, nel rispetto dei valori democratici, di libertà, di legalità, solidarietà

e pluralismo delle idee per favorire la crescita della persona nel rispetto della vita,

della dignità umana, della identità di genere, culturale e religiosa di ciascuno,

dell’ambiente e della giustizia sociale; promuove il dialogo tra giovani ed istituzioni, tra

pari, tra generazioni e culture diverse;

promuove un positivo inserimento nella scuola favorendo la consapevolezza del

percorso di studi scelto, un buon clima relazionale, la conoscenza e la tutela di spazi,

attrezzature e regole dell’Istituto;

predispone percorsi disciplinari e interventi didattici ed educativi integrativi, con

particolare attenzione:

alle effettive esigenze personali di formazione degli studenti e a quelle legate

alle caratteristiche del contesto sociale di riferimento,

ai cambiamenti socio-culturali e alle dinamiche che caratterizzano l’età

giovanile,

ai linguaggi, agli ambienti multimediali, ai processi di apprendimento in rete;

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6611

esplicita strategie didattiche, strumenti di verifica, criteri di valutazione, forme di

recupero, potenziamento e valorizzazione delle eccellenze

dà valore alla differenza, contrastando il pregiudizio, il disagio, l’esclusione,

l’emarginazione di soggetti con diversa cultura e abilità, favorendo la scoperta

della propria identità attraverso l’altro e i percorsi di integrazione e cooperazione;

informa regolarmente le famiglie - secondo le modalità e i tempi definiti - sulle

attività della scuola, sugli esiti delle prove di valutazione, sulle difficoltà e i

progressi nelle discipline e sugli aspetti inerenti il comportamento e la condotta;

individua nel docente coordinatore di classe la figura professionale che facilita la

circolazione delle informazioni tra genitori, figli-studenti e docenti e favorisce la

condivisione delle scelte educative;

offre strumenti per prevenire e/o ridurre la dispersione scolastica, come il Centro

di Informazione e Consulenza (CIC), che costituisce un supporto per problemi

personali e scolastici, difficoltà relazionali, situazioni di disagio aperto a studenti,

docenti e famiglie;

organizza percorsi e occasioni di orientamento al mondo del lavoro o alla

prosecuzione degli studi, accompagnando e supportando gli studenti nel processo

decisionale;

valorizza enti, associazioni e personalità significative del territorio attraverso

incontri e iniziative che rafforzino la scuola come centro di promozione culturale e

civile aperto alla cittadinanza;

compie un’azione di sensibilizzazione al consumo consapevole e al risparmio

energetico sia attraverso scelte concrete sia attraverso percorsi formativi specifici;

garantisce un ambiente scolastico pulito, accogliente e sicuro che risponde alle

disposizioni in tema di sicurezza dell’ambiente di lavoro attraverso la formazione,

la rimozione dei pericoli e la gestione delle emergenze;

adempie ai doveri di custodia e di vigilanza durante l’attività didattica;

valuta l’efficacia, l’efficienza, la trasparenza, la flessibilità e l’equità del proprio

servizio educativo e formativo;

stimola e coinvolge tutto il personale scolastico alla crescita professionale;

garantisce attivamente il rispetto della privacy di studenti e famiglie;

adotta misure e favorisce iniziative per garantire il diritto allo studio, con

particolare riferimento ai libri di testo;

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6622

La famiglia :

condivide con la scuola la funzione educativa mirante alla formazione di persone

consapevoli, libere, creative e responsabili attraverso l’apprendimento di valori e

norme che governano la convivenza civile;

contribuisce all’inserimento del proprio figlio nella comunità scolastica: informa la

scuola di tutti gli aspetti che possono avere ripercussioni sul profitto e sul

comportamento, vigila sulla frequenza puntuale alle attività didattiche e agevola la

partecipazione a quelle integrative finalizzate all’arricchimento del curricolo

personale;

collabora al progetto educativo e al piano dell’offerta formativa, con proposte e

osservazioni migliorative nelle occasioni di incontro predisposte dall’istituto;

instaura un dialogo costruttivo con i docenti, rispettandone libertà d’insegnamento

e competenza professionale;

si tiene informata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche attraverso le

comunicazioni scuola-famiglia (cartacee o web), le riunioni e gli incontri aperti alle

famiglie; mantiene contatti con i rappresentanti negli organi collegiali;

verifica attraverso i ricevimenti settimanali e generali la frequenza regolare,

l’assiduità dell’impegno, le difficoltà e i progressi nelle discipline di studio;

assicura la frequenza regolare e la puntualità del proprio figlio/a alle lezioni,

limitando le entrate e uscite fuori orario;

interviene con responsabilità in caso di danni provocati dai figli a carico di

persone, arredi, materiale didattico, facilitando le operazioni di recupero e di

risarcimento del danno.

La studentessa /lo studente:

gioca un ruolo centrale nel proprio percorso di formazione, con un atteggiamento attivo,

consapevole, motivato. è tenuto a conoscere i propri diritti e doveri sanciti dallo Statuto delle

studentesse e degli studenti e dai regolamenti di Istituto;

agisce all’interno della comunità scolastica osservando le regole poste a garanzia di una

convivenza civile e responsabile;

è consapevole che la violazione dei doveri sanciti da leggi e regolamenti interni comporta

l’applicazione di sanzioni che, nei casi esplicitati nel codice disciplinare, possono pregiudicare

l’ammissione alla classe successiva;

partecipa alle attività dell’offerta formativa mediante frequenza regolare e puntualità alle

lezioni, presenza alle verifiche, atteggiamento collaborativo;

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6633

si impegna a eseguire regolarmente il lavoro didattico assegnato;

è tenuto a presentarsi alle lezioni con il materiale necessario;

ha cura della propria persona anche attraverso un abbigliamento decoroso e

adeguato all’ambiente scolastico;

spegne il telefono cellulare e gli altri dispositivi elettronici durante l’attività

didattica e ne fa uso solo su autorizzazione del personale docente e in modo da

rispettare la privacy delle persone all’interno dell’ambiente scolastico;

informa la famiglia del proprio andamento didattico e disciplinare;

consegna alla famiglia le comunicazioni scritte e i documenti pubblici (pagella e

scheda allegata…) ad essa destinati e li restituisce puntualmente se richiesto;

accetta la valutazione come momento di chiarimento di consapevolezza e di

crescita in vista della propria autovalutazione e del proprio arricchimento

culturale;

rispetta e utilizza correttamente gli ambienti scolastici e le attrezzature, sapendo

che ogni danno a persone e cose dovrà essere risarcito.

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6644

ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA

SCELTE EDUCATIVE

Per operare delle scelte educative bisogna chiedersi quale cittadino e quale

professionista vogliamo formare. L’obiettivo strategico e’ quello di formare un cittadino

professionista capace di orientarsi nella “complessità” e in grado di cogliere le sfide poste

dalla informatica-telematica, dalla globalizzazione dei sistemi produttivi, dalle rapide

trasformazioni tecnologiche, dalla connessione tra cultura e formazione. Anche la scuola

e’ chiamata a confrontarsi con queste sfide evitando che le chiavi di accesso ai saperi

restino nelle mani di pochi e producano nuove esclusioni.

A fronte della “valanga informativa” e della dilatazione incessante del sapere, la scuola

deve promuovere competenze mediante curricoli leggeri, alfabeti forti, cultura forte.

Alla fine dei suoi studi, l’alunno deve:

comprendere testi di vario tipo

disporre di strumenti per fruire di arte e musica

interpretare formulari, mappe geografiche,listini, buste paga,

saper collaborare con gli altri,

disporre di un patrimonio verbale ampio

disporre di capacità per razionalizzare il reale.

La scuola deve, quindi, rendere stabili i saperi, solide le competenze, esplicite le

procedure, favorendo atteggiamenti di analisi e di problematizzazione. Non più sapere

enciclopedico, non più impianto didattico trasmissivo, ma l’attivazione di conoscenze –

competenze – capacità attraverso i nuclei fondanti delle discipline, subordinando i

contenuti alla significatività dell’apprendimento e non alla prescrittività dei programmi.

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6655

FINALITA’ EDUCATIVE

Abituare l'alunno a riconoscersi come soggetto che ha doveri e diritti.

Abituare l'alunno all'autocontrollo, al rispetto di sé e degli altri, alla solidarietà.

Sviluppare il senso di responsabilità.

Far superare l'egocentrismo, guidando l'alunno alla collaborazione e al

confronto dialettico con gli altri.

Sensibilizzare l'allievo alle problematiche della società contemporanea con

particolare attenzione alle seguenti tematiche:

problematiche occupazionali, sviluppo e conoscenza del territorio, fame nel mondo,

mafia ed educazione alla legalità, droga e forme di dipendenza, educazione alla salute,

razzismo e prospettive di educazione interculturale, conflittualità e convivenza pacifica

dei popoli, civiltà tecnologica e prospettive etiche, dimensione europea e planetaria

dell’uomo.

Attivare, per gli alunni diversamente abili, percorsi didattici adeguati alle

specifiche esigenze emerse in sede di diagnosi funzionale, nel rispetto del

principio dell’inserimento ed integrazione nella classe e nel gruppo, secondo

quanto previsto dalla legge 5/2/1992 n. 104, e ispirati a obiettivi didattici

personalizzati nonché a strategie e contenuti culturali diversificati e più

accessibili. Sensibilizzare la classe alla cultura dell’accoglienza della diversità.

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6666

OBETTIVI EUCATIVO-DIDATTICI TRASVERSALI

BIENNIO

A. COMPORTAMENTALI:

acquisire un metodo di studio;

socializzare valorizzando la propria e l’altrui personalità;

maturare una capacità di studio per l’orientamento nel triennio.

B. COGNITIVI:

individuare gli elementi significativi di ogni comunicazione;

esprimersi in modo chiaro e corretto arricchendo il proprio vocabolario con

l'acquisizione progressiva del linguaggio specifico delle varie discipline;

comprendere le relazioni e le connessioni esistenti nelle varie discipline.

TRIENNIO

A. COMPORTAMENTALI:

acquisire una coscienza democratica come condizione di un autentico pluralismo;

maturare una opportuna scelta post-diploma.

B. COGNITIVI:

rielaborare le conoscenze acquisite nelle varie discipline;

documentare adeguatamente il lavoro svolto;

comunicare in modo sistematico le strutture delle varie discipline;

giungere a consapevoli valutazioni.

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6677

OBIETTIVI COGNITIVI COMUNI ALLE VARIE DISCIPLINE:

CONOSCENZA: intesa come capacità dello studente di recepire ed acquisire dati,

fatti, nozioni, modelli, strutture, classificazioni.

COMPRENSIONE: intesa come capacità di conoscere ciò che viene appreso in

modo logico e non meccanico.

APPLICAZIONE: intesa come capacità di utilizzare le conoscenze acquisite con

riferimento a casi particolari e concreti.

ESPRESSIONE: intesa come capacità di comunicare correttamente ed

efficacemente utilizzando un linguaggio appropriato.

ANALISI: intesa come procedimento rivolto a rendere esplicito quanto vi è di

implicito in una comunicazione.

SINTESI: intesa come capacità di riunire, collegare parti e/o elementi per formare

il tutto.

VALUTAZIONE: intesa come capacità di esprimere giudizi critici, consapevoli,

ragionati.

Per tutte le classi gli obiettivi cognitivi da verificare nelle singole discipline sono,

nell’ordine, conoscenza, comprensione, applicazione, espressione, avendo come

riferimento le previste tabelle elaborate con gli appositi indicatori atti a misurare

l’apprendimento.

La programmazione didattica, cioè la progettazione del processo attraverso il quale gli

alunni apprendono e raggiungono determinati obiettivi educativi e formativi, avviene nel

Consiglio di Classe.

I Docenti, tenendo conto degli obiettivi generali del POF e delle indicazioni dei

Dipartimenti, elaborano un piano di lavoro comune, attuabile nella classe ,che consenta

alla maggior parte degli studenti di raggiungere gli obiettivi minimi trasversali,

disciplinari e comportamentali.

Essa si sviluppa nelle seguenti fasi:

Analisi della situazione della classe;

Individuazione degli obiettivi cognitivi, di quelli trasversali e comportamentali;

Organizzazione delle attività comuni curriculari ed extracurriculari in relazione agli

obiettivi stabiliti precisandone le tematiche, i tempi e le discipline interessate;

Individuazione di eventuali percorsi recupero iniziale;

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6688

Individuazione di percorsi individualizzati di apprendimento;

Sistematica osservazione dell’efficacia dell’attività programmata ed eventuale

modifica della stessa.

I Dipartimenti Disciplinari sono articolazioni disciplinari permanenti del Collegio

dei docenti; sono coordinati da un docente nominato dal Dirigente Scolastico e hanno lo

scopo di individuare e proporre gli obiettivi didattici delle singole discipline in termini di

conoscenze capacità e competenze, individuando i nuclei fondanti della materia, i

contenuti, le metodologie e gli strumenti più efficaci, i criteri di valutazione comuni, le

attività integrative e di approfondimento. Il fine è quello di rendere più omogenea la

preparazione degli alunni nelle varie classi.

I coordinatori sono responsabili della conduzione dei lavori; raccolgono le proposte

significative dei colleghi;propongono,eventualmente, iniziative comuni,schemi, modelli,

temi di ricerca e di studio e, soprattutto, le linee guida per la programmazione didattica

individuale e dei Consigli di classe.

Il piano delle attività che saranno svolte in questo anno scolastico verteranno

essenzialmente su tre punti che ci sembrano ineludibili alla luce della incombente

Riforma degli istituti Tecnici e professionali.

1. Esaminare ciò che si chiede alla scuola(studiare la riforma e cercare i percorsi

didattici più idonei per attuarla)

2. Perfezionare gli strumenti dei docenti offrendo suggerimenti,opportunità di

confronto e proposte operative da attuare nel rispetto della libertà di

insegnamento.

3. Coinvolgere i genitori nell’azione educativa attraverso incontri periodici tra i

responsabili delle varie aree disciplinari ed i genitori per discutere insieme il patto

di corresponsabilità che viene loro fornito ogni anno.

I Consigli di Classe attraverso la programmazione annuale e il piano di lavoro della

classe, adattano i principi generali, gli obiettivi disciplinari e trasversali alla classe,

individuando altresì le tematiche da svolgersi in ambito pluridisciplinare/interdisciplinare,

le attività extracurriculari nonché le modalità e la programmazione del recupero.

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE (vedi

allegato)

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6699

Il Docente predispone il piano di lavoro personale indicando gli obiettivi, i prerequisiti, i

contenuti, il percorso formativo, i metodi e i tempi di attuazione del programma, nonche’

gli strumenti di verifica e valutazione.

PIANO DI LAVORO E PROGRAMMAZIONE DIDATTICA (vedi allegato)

La comunicazione delle finalità educative, degli obiettivi didattici, dei criteri di

valutazione, e delle regole di comportamento fissate dal Consiglio di Classe sono

chiaramente esplicitate a genitori e agli studenti all’inizio dell’anno scolastico con la

stesura del “contratto formativo”.

Per conseguire il difficile obiettivo di uniformare la valutazione, si indicano parametri

comuni da seguire.

La verifica si propone di:

accertare i “livelli cognitivi di partenza degli alunni (funzione diagnostica)

raccogliere informazioni – dati sul processo di insegnamento – apprendimento allo

scopo di introdurre in itinere le modifiche eventualmente necessarie (funzione

formativa – regolativa);

misurare le prestazioni dei singoli alunni in riferimento agli obiettivi didattici

prefissati (funzione sommativa) ,secondo i criteri di trasparenza, di coerenza, di

validità, di attendibilità.

La valutazione/autovalutazione, sulla base dei risultati conseguiti nelle prove di verifica,

non avrà, come obiettivo quello di produrre una selezione degli allievi, bensì quello di

cercare un percorso didattico – educativo il più vicino possibile alle loro esigenze.

Il giudizio globale sull’apprendimento degli allievi e quindi la valutazione nei momenti

istituzionali ( scrutini quadrimestrali, trimestrale e finali) verrà attuata tenendo conto

dell’impegno, della partecipazione, della progressione rispetto al livello di partenza, del

metodo di studio e del profitto.

In sede di valutazione finale i Consigli di classe verificheranno l’adeguatezza o meno dei

livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni rispetto ai livelli minimi disciplinari

necessari per la frequenza alla classe successiva.

La griglia di valutazione che mette in corrispondenza i voti con i livelli di apprendimento

sarà la seguente :

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7700

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELL’ALUNNO

PRIMO BIENNIO

VOTO CONOSCENZA ABILITA’ OPERATIVA ESPOSIZIONE CAPACITA’ DI COLLEGAMENTO PROGRESSO - RECUPERO

Non classificato

MANCANZA O CARENZA DI ELEMENTI DI VALUTAZIONE(NUMERO INADEGUATO DI VERIFICHE, ECC…)

1-2-3 Molto

scarso

La sua conoscenza è inconsistente

L’applicazione delle conoscenze acquisite è irrazionale e del tutto sorretta

Si esprime in maniera quasi incomprensibile

Il collegamento delle conoscenze acquisite è inesistente

Il progresso nella maturazione personale e nel raggiungimento degli obiettivi didattici e’ irrilevanti

4 Scarso

Ha acquisito una conoscenza frammentaria, lacunosa ed approssimata

L’applicazione delle conoscenze e delle procedure acquisite è grossolana e scorretta anche nei compiti semplici.

Si esprime in maniera stentata ed involuta (o confusa)

Collega le conoscenze acquisite in modo incoerente ed arbitrario

Il progresso nella maturazione personale e nel raggiungimento degli obiettivi didattici e’ lento

5 Mediocre

Ha acquisito una conoscenza superficiale ed incompleta dei contenuti minimi di base

Sa applicare le conoscenze e le procedure acquisite, in modo meccanico ed impreciso

Si esprime con qualche difficoltà e con linguaggio impreciso

E’ in grado, se aiutato, di cogliere in modo parziale ed incerto i legami essenziali fra le conoscenze acquisite

Il progresso nella maturazione personale e nel raggiungimento degli obiettivi didattici e’ modesto

6 Sufficiente

Ha acquisito una conoscenza essenziale dei contenuti minimi di base

le conoscenze e le procedure acquisite, in modo consapevole anche in situazioni nuove ma semplici

Si esprime in modo comprensibile e lineare, con un linguaggio elementare

Sa cogliere i legami essenziali tra contenuti diversi in modo intuitivo e pertinente

Il progresso nella maturazione personale e nel raggiungimento degli obiettivi didattici e’ soddisfacente

7 Discreto

Ha acquisito una conoscenza completa, approfondita.

Sa applicare le conoscenze e le procedure acquisite, in modo autonomo, razionale e corretto anche in situazioni nuove

Si esprime in maniera chiara ed appropriata, ma senza denotare una rielaborazione personale

Sa collegare in modo pertinente e coerente le conoscenze acquisite.

Il progresso nella maturazione personale e nel ral raggiungimento degli obiettivi didattici e’ apprezzabile

8 Buono

Ha acquisito una conoscenza completa, approfondita e coordinata

Sa applicare le conoscenze e le procedure acquisite, in modo rigoroso e preciso anche in situazioni nuove e complesse

Si esprime in maniera fluida e con un lessico accurato

Sa collegare in modo articolato e coordinato le conoscenze acquisite.

Il progresso nella maturazione personale e nel ral raggiungimento degli obiettivi didattici e’ rilevante

9-10 Ottimo

Ha acquisito una conoscenza ampia, strutturata, integrata e molto Approfondita

Sa applicare le conoscenze e le procedure acquisite, in maniera scientifica e creativa, anche in situazioni nuove e complesse.

Si esprime in maniera organica e con un lessico ricco di concetti e termini specifici multidisciplinari derivanti da ricerche personali.

Ha padronanza delle capacità di stabilire in modo sistemico ed originale le relazioni tra conoscenze appartenenti ad ambiti disciplinari diversi

Il progresso nella maturazione personale e nel raggiungimento degli obiettivi didattici e’ rilevante

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SECONDO BIENNIO E V ANNO

VOTO CONOSCENZA COMPETENZA

(abilità operativa) Capacità

Esposizione collegamento analisi sintesi valutazione

Non classificato

MANCANZA O CARENZA DI VALUTAZIONE (numero inadeguato di VERIFICHE)

1-2-3 Molto

scarso

La sua conoscenza è inconsistente

L’applicazione delle conoscenze acquisite

è irrazionale e del tutto sorretta

Si esprime in maniera quasi incomprensibile

Il collegamento delle conoscenze acquisite è inesistente

La sua analisi e’ inconcludente

La sua sintesi e’ insignificante

E’ privo di autonomia di giudizio, anche se sollecitato

4 Scarso

Ha acquisito una conoscenza frammentaria, lacunosa ed approssimata

L’applicazione delle conoscenze delle procedure acquisite è grossolana e scorretta anche nei compiti semplici.

Si esprime in maniera stentata ed involuta (o confusa)

Collega le conoscenze acquisite in modo incoerente ed arbitrario

Effettua un’analisi lacunosa commette errori gravi

Sintetizza in modo approssimato le proprie conoscenze

La sua valutazione e’ carente delle motivazioni di base

5 Mediocre

Ha acquisito una conoscenza superficiale ed incompleta dei contenuti minimi di base

Sa applicare le conoscenze e le procedure acquisite, in modo meccanico ed impreciso

Si esprime con qualche difficoltà e con linguaggio impreciso

E’ in grado, se aiutato, di cogliere in modo parziale ed incerto i legami essenziali fra le conoscenze acquisite

E’ in grado, se aiutato, di analizzare anche se in modo incompleto.

Sa sintetizzare, se guidato, le proprie conoscenze, ma in modo impacciato.

Esprime, con incerta autonomia, giudizi superficiali.

6 Sufficiente

Ha acquisito una conoscenza essenziale dei contenuti minimi di base

le conoscenze e le procedure acquisite, in modo consapevole anche in situazioni nuove ma semplici

Si esprime in modo comprensibile e lineare, con un linguaggio elementare

Sa cogliere i legami essenziali tra contenuti diversi in modo intuitivo e pertinente

Sa cogliere le relazioni principali tra gli elementi di una situazione semplice

Sa sintetizzare le conoscenze elementari in modo chiaro.

Se sollecitato, mostra spunti di autonomia di giudizio

7 Discreto

Ha acquisito una conoscenza completa, approfondita.

Sa applicare le conoscenze e le procedure acquisite, in modo autonomo, razionale e corretto anche in situazioni nuove

Si esprime in maniera chiara ed appropriata, ma senza denotare una rielaborazione personale

Sa collegare in modo pertinente e coerente le conoscenze acquisite.

Sa effettuare un’analisi

appropriata ed abbastanza completa

Sa effettuare sintesi coerenti ed autonome

Effettua valutazioni abbastanza autonome ed approfondite

8 Buono

Ha acquisito una conoscenza completa, approfondita e coordinata

Sa applicare le conoscenze e le procedure acquisite, in modo rigoroso e preciso anche in situazioni nuove e complesse

Si esprime in maniera fluida e con un lessico accurato

Sa collegare in modo articolato e coordinato le conoscenze acquisite.

Sa condurre analisi critiche complete ed approfondite

Sa effettuare sintesi significative e corrette di conoscenze anche complesse

Effettua valutazioni personali, complete ed approfondite

9-10 Ottimo

Ha acquisito una conoscenza ampia, strutturata, integrata e molto Approfondita

Sa applicare le conoscenze e le procedure acquisite, in maniera scientifica e creativa, anche in situazioni nuove e complesse.

Si esprime in maniera organica e con un lessico ricco di concetti e termini specifici multidisciplinari derivanti da ricerche personali.

Ha padronanza delle capacità di stabilire in modo sistemico ed originale le relazioni tra conoscenze appartenenti ad ambiti disciplinari diversi

Ha padronanza degli strumenti di analisi anche in

situazioni complesse e con

un approccio multi disciplinare

Sa organizzare in modo metodico e

completo le conoscenze e le

procedure acquisite

Effettua in piena autonomia, valutazioni personali molto corrette ed approfondite

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72

Attività di sostegno didattico e recupero

L’attività principale di sostegno in situazioni di difficoltà di apprendimento e

recupero si svolge durante le ore di lezione, garantendo a tutti gli studenti

chiarimenti, compiti personalizzati, domande mirate all’accertamento delle

specifiche difficoltà sulla base di una collaborazione continuativa tra docenti e

studenti.

Per gli studenti che, pur essendosi impegnati nelle iniziative proposte in classe,

manifestassero carenze residue sono possibili ulteriori attività: corsi di recupero

pomeridiani, sportello di ricevimento dello studente su appuntamento

Periodicamente il Consiglio di classe valuta l’attività di recupero seguita dall’allievo

sia per quanto riguarda l’impegno sia per i risultati effettivamente ottenuti.

Il collegio docenti, sulla base dell’O.M. 92 del 5 novembre 2007 ha approvato la

seguente delibera.

Delibera del Collegio dei docenti del 08-01-2008 in relazione a criteri, tempi e

modalità di recupero dei debiti formativi che si presenteranno per l’anno

scolastico.

Visto il D.M. n. 42 del 22 maggio 2007 in materia di credito scolastico e debiti

formativi;

Ai sensi del D.M. n. 80 del 3 ottobre 2007, con particolare riferimento alle

valutazioni quadrimestrali ed ai giudizi di ammissione/non ammissione alla classe

successiva;

Vista l’O.M. n. 92 DEL 5/11/07;

Preso atto della necessità di programmare, ai sensi degli stessi DD.MM. criteri,

tempi e modalità per gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi

e dei giudizi di ammissione/non ammissione alla classe successiva;

A parziale modifica/integrazione del POF 2007/2008 delibera del 6 novembre 2007,

il collegio dei docenti

delibera

quanto segue:

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1. le attività di sostegno e di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente

del piano dell’Offerta Formativa e sono svolte secondo criteri, tempi e modalità di

seguito indicati;

2. gli studenti sono tenuti alla frequenza di dette attività, al termine delle quali

saranno effettuate formali verifiche di cui sarà data informazione allo studente ed ai

genitori interessati;

3. fermo restando l’obbligo di sostenere la verifica finale, i genitori possono

provvedere autonomamente al recupero dandone comunicazione scritta all’Istituto;

4. le attività di sostegno e di recupero possono svolgersi con modalità diverse,

per gruppi, classi aperte o per livello, come pure nella forma dello sportello

didattico individualizzato in relazione alla specificità delle carenze da recuperare ed

alla efficacia dell’intervento, utilizzando un coerente e sostenibile monte ore di

lezione(non meno di 15 ore per ciascun intervento); a fine I° quadrimestre si

ipotizza di strutturare il calendario scolastico in modo da permettere la realizzazione

di corsi di recupero e/o di approfondimento.

5. detti interventi sono programmati per gli alunni che presentano insufficienza in

una o più discipline nello scrutinio intermedio e/o finale di norma nei periodi

febbraio/aprile e/o dal 16 giugno;

6. per gli studenti che in sede di scrutinio finale presentano insufficienza in una o

più discipline il consiglio di classe valuterà la possibilità del rinvio del giudizio di

ammissione o non ammissione alla classe successiva e nell’albo dell’istituto verrà

riportata l’indicazione”sospensione del giudizio”. Della decisione assunta, delle

carenze riscontrate, dei voti proposti e degli interventi didattici finalizzati al

recupero dei debiti formativi assegnati verrà data contestuale e formale

informazione scritta ai genitori;

7. nel periodo antecedente l’inizio dell’anno scolastico 2009/2010, viene

effettuata una verifica scritta/orale/scritto-grafica della preparazione conseguita

dagli studenti nelle discipline insufficienti o nelle parti delle stesse ed il consiglio di

classe, in apposita seduta, procede alla valutazione degli esiti ed alla formulazione

del giudizio definitivo di ammissione o non ammissione alla classe successiva,

contestualmente assegnando il credito secondo la tabella A di cui al citato D.M. n.

42 per gli alunni delle classi terze e quarte;

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CREDITI FORMATIVI E SCOLASTICI

Il credito formativo: è la parte di credito che il consiglio di classe assegna,

anno per

anno, in base alle esperienze principalmente culturali e formative, maturate

dallo studente al di fuori della scuola che siano coerenti con l'indirizzo di studi e

debitamente documentate.

L'attestazione fornita dagli enti, associazioni e istituzioni presso cui lo studente ha

svolto l'attività, deve contenere una breve descrizione dell'esperienza fatta.

Il credito scolastico e’ assegnato dal Consiglio di Classe nell’ultimo triennio del

corso di studi, concorre a determinare il voto finale dell’Esame di Stato, e’ un

patrimonio che ogni studente costruisce ed accumula durante gli ultimi tre anni di

studi e contribuisce fino al massimo di 25 punti su 100 e a determinare il punteggio

finale.

I crediti scolastici vengono attribuiti in base alla seguente tabella:

Per l’A.S. 2011/2012 per gli studenti del terzo e quarto anno si applica la nuova

ripartizione dei punteggi allegata (Tabella A) al D.M. n. 99 del 16/12/2009:

TABELLA A

(sostituisce la tabella prevista dall’art 11, DPR n.323 del 23 luglio 1998, così come modificata dal D.M. n.42/2007)

Media dei voti Credito scolastico (punti)

III anno IV anno V anno

M = 6 3 - 4 3 - 4 4 – 5

6 < M ≤ 7 4 - 5 4 - 5 5 – 6

7 < M ≤ 8 5 - 6 5 - 6 6 – 7

8 < M ≤ 9 6 - 7 6 - 7 7 – 8

9 < M ≤ 10 7 - 8 7 - 8 8 – 9

.

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75

ATTIVITA’ PROGETTUALE

La scuola attua al fine di ampliare la propria efficacia ed i propri orizzonti culturali e

professionali una vasta gamma di Progetti qualificanti, mirati all’accoglienza, al

benessere ,all’orientamento degli allievi, all’integrazione dei disabili. Ogni progetto

attuato dalla Scuola è esplicitamente indirizzato ad un miglioramento del servizio

svolto nei riguardi dell’utenza:Nel presente testo troverà luogo una sintetica

enunciazione delle attività svolte.

L ‘Attività progettuale dell’Istituto si compone di progetti di arricchimento

dell’offerta formativa

ATTIVITA’ CURRICULARI

PROGETTO INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

L’integrazione si fonda ,oltre che sui diritti inviolabili di rispetto della dignità umana

su un lavoro di collaborazione tra docenti specializzati, docenti curriculari, unità

multidisciplinare e famiglie, ciò sia in riferimento ai principi costituzionali che alla

legge quadro n° 104/92.

nel corrente anno scolastico si approfondiranno i seguenti aspetti dell’ integrazione

scolastica.

FINALITA’ EDUCATIVE

Sollecitare, sviluppare e rafforzare le potenzialità degli alunni verso l’autonomia

globale e l’acquisizione di competenze.

Favorire l’inserimento scolastico ,sociale e/o professionale.

DALLE FINALITÀ EDUCATIVE AGLI OBIETTIVI DIDATTICI

- Far si che ciascun alunno possa pervenire al massimo grado di sviluppo in

rapporto alle sue reali potenzialità

- Individuare tempestivamente nuove esigenze ed attuare un effettiva flessibilità

nell’organizzazione DIDATTICA EDUCATIVA

- Partecipare alle iniziative ed ai progetti previsti nel Pof

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L’OFFERTA FORMATIVA SI ARTICOLA IN DUE TIPI DI PERCORSI:

PERCORSO A: riguarda alunni che presumibilmente otterranno un titolo di studio

avente valore legale. l’intervento di sostegno, in questo caso viene svolto

attraverso attività comuni al percorso curriculare della classe, differenziando solo

metodologie, strumenti e tempi.

PERCORSO B: Coinvolge alunni che otterranno l’attestato di frequenza con credito

formativo; in tale caso gli obiettivi sono individualizzati e riferiti alle potenzialità ed

agli interessi degli alunni.

Organizzazione delle attività e Risorse

Nell’anno scolastico in corso sono presenti 12 allievi diversamente abili, (n.1 Ist.

Agrario, n.6 Comm. Igea, n. 3 Geometra, n.2 Turistico). La scuola si avvale della

presenza di n° 9 docenti specializzati nominati in base all’area di appartenenza

relativa alla formazione e alla classe di concorso di appartenenza.

E’ istituito il GLHI ( C.M. 262/88; Legge104/92-Art.15,comma2;

D.M.122/94) nonché il GL.H. O. (Legge 104/92 art.15,comma2 )

Un referente di settore coordina e predispone con i vari servizi le attività.

La griglia di seguito riportata sintetizza i compiti:

Obiettivi Attività Periodo

Raccogliere informazioni

inerenti l’inserimento degli

alunni in entrata

Predisposizione eventuali attività laboratoriali

Coordinare il piano dell’offerta formativa Settembre

Ottobre

Controllo documentazioni ed eventuali

richieste di aggiornamenti Diagnosi Cliniche e Diagnosi Funzionali.

Allestimento laboratorio di Decoupage e della lavorazione in gesso.

Progetto Scuola-Lavoro:Stage in Biblioteca

Novembre

Dicembre

Intero anno

scolastico

Organizzare l’integrazione

degli alunni frequentanti

Mantenere rapporti con la Dirigenza Richiedere materiale didattico

Coordinare gli incontri degli insegnanti specializzati

Partecipare ai C.d.C. Archiviare dati relativi al percorso Educativo - didattico di ogni alunno

Intero

Anno

scolastico

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(relazione iniziale, PEI, Verifiche) Relazionarsi continuamente con alunni e famiglie mantenendo più interattivi

possibili i rapporti fra le parti.

Costruire una rete con il

Territorio

Curare i rapporti fra i vari soggetti coinvolti al processo d’integrazione:

Incontrare i responsabili dell’A.S.L.( Operatori sanitari), gli Operatori sociali e

degli Enti Territoriali, le associazioni di Volontariato e le Famiglie.

Intero

Anno

scolastico

Coordinare le attività del

G.I.H.I e del G.L.H.O.

Predisporre e pianificare i vari incontri;

Il GLHI si riunisce in media due volte all’anno per: analizzare la situazione

complessiva nell’ambito dei plessi di competenza (numero degli alunni in

situazione (H), tipologia di (H), classi coinvolte; Ha i seguenti compiti:

Analizzare le risorse dell’Istituto scolastico sia umane che materiali;

Predisporre una proposta di calendario per gli incontri dei gruppi tecnici; Verificare gli interventi a livello d’istituto;

Formulare proposte per la formazione e l’aggiornamento;

Assegnare le ore di attività di sostegno ai singoli alunni. Il G.L.H.O. si riunisce, salvo particolari

problemi, tre volte all’anno:inizio, metà e fine anno scolastico.

Ha il compito di : -provvedere alla stesura e all’aggiornamento del bilancio diagnostico

e prognostico del PDF; -della progettazione e della verifica del

PEI; -di indicare al gruppo H d’Istituto le ore e le aree di sostegno necessarie per il

successivo anno scolastico; -ogni altro adempimento necessario.

Tutto,ovviamente, viene realizzato sollecitando la collaborazione tra colleghi sia specializzati che curriculari.

Intero

Anno

scolastico

Coadiuvare il passaggio

dei nuovi iscritti dalla

Scuola Secondaria di I°

grado a quella secondaria

di II° del nostro Istituto

Collaborare con le Funzioni Strumentali

E il Referente all’Orientamento

Gennaio

Settembre

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Risorse materiali utilizzate: Classe d’appartenenza -Laboratorio di Decoupage-

Laboratorio informatico- Laboratorio scientifico -Aula attrezzata con sussidi didattici

specifici- Biblioteca con postazione audio e video-proiezione.

Le metodologie saranno rispettose dei bisogni e delle capacità ed ovviamente

adeguate ai vari tipi di handicap. Saranno inoltre, funzionali agli obiettivi didattici

ed all’acquisizione di abilità personali e relazionali.

La Valutazione costituirà il risultato finale del processo formativo, verificato e

ottenuto da valutazioni iniziali, in itinere e finali rispetto alle abilità di partenza. Ai

consigli di classe si demanda l’applicazione degli art. 12-13-dell’O.M. n° 80 del

09/03/95 e successive modifiche( art. 12, 14,15, 16 dell’O.M. n.90 del

21/05/2001).

PROGETTO ORIENTAMENTO “LA BUSSOLA”

Obiettivi:

Far conoscere agli alunni provenienti dalla scuola media le differenze tra i

due gradi di scuola e agli alunni dell’ultimo anno i vari percorsi universitari e

lavorativi;

Sviluppare le capacità decisionali nel costruire un progetto di vita personale;

Evitare fenomeni di disagio e di abbandono;

Sviluppare le capacità organizzative e quelle relazionali;

Sviluppare le capacità di autovalutazione.

Il progetto si articola in :

Orientamento in ingresso: destinato agli allievi della scuola media inferiore. In

questa fase sono previsti degli incontri con i docenti della scuola media locale, per

individuare le difficoltà più frequenti incontrate dagli alunni e predisporre delle

strategie e delle iniziative comuni, utili ad assicurare in modo concreto ed operativo

la continuità .Tali incontri serviranno ad individuare i punti di debolezza nella

preparazione di base degli allievi , stabilire i nodi fondanti delle discipline da

potenziare nella secondaria, confrontarsi sulle modalità di verifica delle abilità di

studio concordare delle linee metodologiche comuni.

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Orientamento in itinere: destinato agli allievi del biennio superiore. Attraverso

questionari vari sarà valutato il grado di soddisfazione della scelta effettuata e, ove

necessario, si procederà al riorientamento. con l’ausilio di passerelle tra i diversi

corsi di studio.

Orientamento in uscita:destinato agli allievi delle ultime classi. In questa fase

saranno attuati degli incontri con docenti delle università della regione, al fine di

conoscere l’offerta formativa e il nuovo ordinamento universitario e con esperti del

mondo del lavoro per valutare le opportunità che il mercato offre. E’ previsto inoltre

l’accesso virtuale ai siti delle facoltà universitarie.

Si cercherà , infine , di coinvolgere le famiglie degli allievi, anche se l’esperienza

pregressa ha evidenziato un alto tasso di assenteismo e gli allievi stessi come peer-

tutor.

PROGETTO “EDUCAZIONE ALLA SALUTE”

Il progetto mira principalmente a migliorare l’aspetto della convivenza civile e

sociale. Per conseguire questi obiettivi e’ necessario che si crei uno spazio

regolamentato, per l’attuazione di attività formative e sociali che siano di

aggregazione per le attività di gruppo .

Il C.I.C. ( Centro di informazione e consulenza) e’ uno spazio polifunzionale è in cui

si ritrovano docenti, studenti e genitori per svolgere attività di programmazione,

informazione e consulenza.

Il Centro costituisce per gli studenti un luogo nel quale possono trovare consigli utili

per i loro eventuali disagi, ma anche una sede nella quale possono riunirsi per

sviluppare quella capacità progettuale necessaria ad affrontare le problematiche

della vita quotidiana scolastica ed extrascolastica.

Offre la possibilità a tutti gli studenti che ne abbiano la necessità, di colloqui

assolutamente riservati con il sociologo per affrontare gli eventuali problemi legati

alla fatica di crescere e di vivere l’adolescenza. Gli incontri sono previsti a scansione

settimanale.

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PIANO DI EVACUAZIONE

Il piano di evacuazione si deve considerare uno strumento operativo, attraverso il

quale possono essere studiate e pianificate le operazioni da compiere in caso di

emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti

della scuola. La prova del piano di evacuazione sarà effettuata almeno una volta

all’anno

Per far conoscere agli allievi norme di sicurezza di protezione e di auto-protezione

al fine di fronteggiare eventuali situazioni di emergenza si prevedono conferenze

con esperti nel settore della Protezione Civile.

PROGETTO PARTECIPAZIONE OLIMPIADI DI MATEMATICA

La gara e’ organizzata in tre fasi: -fase d’istituto, fase provinciale, fase nazionale-

Alla fase d’istituto partecipano sia allievi del biennio che quelli del triennio; alla fase

provinciale partecipano i primi 10 allievi classificati.

EDUCAZIONE ALLE PARI OPPORTUNITA’

Quest’anno la tematica delle PPOO è dedicata al tema delle donne e pregiudizi di

ogni tipo.

Per motivi pseudo religiosi o per motivi di pregiudizi di una cultura violenta e

maschilista,le donne sono spesso vittime di violenze di ogni tipo.

Questo tema sarà trattato nelle classi III e IV per sensibilizzare

le ragazze verso una maggiore consapevolezza della condizione femminile.

Parteciperemo alla conferenza provinciale delle Parim Opportunità,aderendo alle

iniziative sia della provincia che del comune di Cirò Marina.

Parteciperemo ai concorsi sulle Pari Opportunità banditi da Associazioni Culturali o

amministrazione Provinciale.

EDUCAZIONE AMBIENTALE

“CAMBIARE E’ POSSIBILE”

Obiettivi.

Coinvolgere gli studenti e le loro famiglie, promuovendo iniziative di riduzione

del volume dei rifiuti

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Attuare buone pratiche finalizzate alla prevenzione della produzione dei rifiuti a

monte della raccolta.

Mettere in discussione gli attuali stili di vita e le abitudini degli studenti e delle

loro famiglie.

Destinatari: Studenti del biennio dei vari indirizzi dell’Istituto.

ATTIVITA’ EXTRA CURRICICULARI

PROGETTO “UNA SCUOLA SU MISURA”

In considerazione dall’esigenza di ottenere un effettivo recupero delle

competenze degli allievi attraverso un’organizzazione che garantisca un controllo

più attento, ci sarà l’attivazione:

dello “Sportello pedagogico” pomeridiano nel periodo Dicembre – Maggio,

una iniziativa che intende offrire allo studente la possibilità di avvalersi di interventi

differenziati, a seconda delle esigenze personali, atti a realizzare un recupero

individualizzato.

Dei corsi IDEI nel periodo Febbraio - Maggio. Ai singoli consigli di classe

compete l’obbligo di individuare gli allievi con difficoltà di apprendimento e le scelte

di attivare corsi di recupero nelle singole discipline.

Questi interventi mirano a sensibilizzare e responsabilizzare maggiormente l’alunno,

aiutandolo ad essere consapevole del proprio cammino di apprendimento, di ciò che

deve ancora apprendere o consolidare.

PARTECIPAZIONE A SPETTACOLI TEATRALI E MANIFESTAZIONI

CULTURALI E SPORTIVE

Il prendere parte a tali iniziative e’ in sintonia con l’esigenza di promuovere una più

approfondita e consapevole acquisizione delle conoscenze.

VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE:

I docenti incaricati di promuovere e pianificare le visite guidate e i viaggi

d’istruzione, tenuto conto della centralità dello studente nella scuola, intesa come

strumento di emancipazione e crescita e delle attività programmate nei consigli di

classe e nei dipartimenti, predispongono il piano delle attività previste per il

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corrente anno scolastico, che sarà attuato, in linea di massima e compatibilmente

con le risorse finanziarie, come di seguito riportato:

NAPOLI: CERTOSA-MUSEO DI S. MARTINO –CITTA’ DELLA SCIENZA

Destinatari: Alunni 1^- 2^ Igea, Turistico, Geometra, Ita

Durata 1 giorno

PAESTUM e POMPEI : area archeologica di Paestum scavi dell’antica città

romana

Destinatari: Alunni 1^- 2^- 3-4 Igea, Turistico, Geometra, Ita

Durata 1 giorno

LECCE: Duomo-Palazzo del Governo Chiesa di S. Matteo e S. Chiara

Destinatari: Alunni 3-4 Igea, Turistico, Geometra, Ita

Durata 1 giorno

ALBEROBELLO-CASTELLANA GROTTE-ZOO SAFARI

MESSINA-TAORMINA:Anfiteatro e Giardini Naxos

Destinatari : Alunni 1^- 2^ Igea, Turistico, Geometra, Ita

Durata 1 giorno

AGRIGENTO: Valle dei Templi Museo Archeologico Regionale

Destinatari: Alunni 1^- 2^ Igea, Turistico, Geometra, Ita

Durata: 2 giorni

ROMA: Colosseo - Domus Aurea - circo Massimo-Pantheon.S.Pietro

Destinatari: Alunni 3^- 4^ - Igea, Turistico, Geometra, Ita

Durata: 3 giorni

RECANATI-S.MARINO-RAVENNA

Destinatari: Alunni 3^- 4^ Igea, Turistico, Geometra, Ita

Durata: 3 giorni

Visite guidate presso: :INAIL, INPS, ISPETTORATO DEL LAVORO, CAMERA DI

COMMERCIO, AGENZIA DELLE ENTRATE,AGENZIE DI VIAGGIO, BANCHE DEL

TERRITORIO; AEROPORTO, AZIENDE INDUSTRIALI, FIERE dell’EDILIZIA E DEL

TURISMO, BORSA DEL TURISMO di Napoli.

VISITE AI MUSEI CALABRESI (ACRI-CROTONE-REGGIO CALABRIA)

Visita alla Riserva Marina di Isola Capo Rizzuto e al Planetario di Crotone

Da concordare con il Comitato Studentesco il viaggio d’istruzione all’estero per le

classi quinte.

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PARTECIPAZIONE GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI

Le attività che si propongono sono:

Pallavolo allievi femminile Pallavolo juniores maschile Corsa campestre allievi: maschile/ femminile

Atletica Leggera maschile/ femminile Calcio a 5 allievi Maschile e Femminile

Sport per disabili Tennistavolo maschile

Le varie attività sono proposte per

avvicinare e consolidare l’interesse dei giovani nei confronti delle attività

sportive; fornire agli alunni le conoscenze delle tecniche delle varie discipline; educare al rispetto dei compiti e dei ruoli,

educare alla cooperazione, alla collaborazione e all’aiuto reciproco; rafforzare il legame di gruppo;

ampliare l’offerta formativa; educare a: saper vincere, saper perdere, saper giocare.

destinatari/target

Il progetto è rivolto alla maggior parte degli alunni, saranno coinvolti alunni

tesserati, non tesserati, non praticanti alcuna disciplina sportiva. Saranno anche coinvolti alunni diversamente abili.

PARTECIPAZIONE CONFERENZE, SEMINARI E DIBATTITI SU TEMATICHE

SPECIFICHE

in sintonia con l’esigenza di promuovere una piu’ approfondita e consapevole

acquisizione delle conoscenze.

PARTECIPAZIONE “Giornata Nazionale Orientagiovani”, 19° edizione, che si svolgerà in tutta Italia

il prossimo 16 novembre, sul tema “Giovani, web, lavoro”. La Scuola partecipa all’iniziativa

organizzata dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Crotone. Gli studenti delle IV e V

classi delle Scuole secondarie della provincia partecipano ad una gara per proporre, attraverso

Facebook, proposte ed idee innovative per il rilancio economico e sociale del territorio della

provincia di Crotone.

PARTECIPAZIONE EVENTO NAZIONALE SALERNO

DAL 17 MARZO AL 19 MARZO

ADESIONE AL PROGETTO “CALABRIA: I VOLTI DELLA SPERANZA”

DELL’ASSOCIAZIONE “SINERGIE CULTURALI” DI LAMEZIA TERME

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PROGETTI POF

1. In memoria di Giuseppe Gangale a 37 anni dalla sua scomparsa

Attività previste

1. Allestimento mostra permanente su Giuseppe Gangale

2. Pubblicazione biografia a fumetti

3. Convegno sulla figura di Giuseppe Gangale

2. Orientamento in entrata ed in uscita

PARTECIPAZIONE A CONCORSI E GARE LOCALI NAZIONALI

ATTINENTI LE DISCIPLINE DEGLI INDIRIZZI.

PROGETTO: CERTIFICAZIONE LINGUA STRANIERA

Il progetto e’ finalizzato al conseguimento di un livello riconosciuto di certificazione,

rispettivamente nell’ambito dei parametri stabiliti nel “Common European

Framework of Reference” del Consiglio d’Europa. Inoltre il progetto mira a favorire

lo sviluppo di un’identità’ culturale europea, attraverso il confronto con altre culture

ed altri “universi sintattici”, in grado di far emergere nel discente un atteggiamento

critico e riflessivo sul proprio processo di apprendimento ed integrazione nelle

nuove strutture linguistiche e culturali.

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PROGETTI PIANO INTEGRATO DEGLI INTERVENTI

La scuola partecipa annualmente alla progettazione e alla presentazione dei progetti

PON .

Il Programma Operativo Nazionale “L Scuola per LO Sviluppo” è un programma

integrato - Utilizza due fondi strutturali: Fondo Sociale Europeo (FSE) e Fondo

Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) – Il programma mira a costituire un forte

strumento per sostenere lo sviluppo e l’innovazione del sistema scolastico in

funzione di migliorare l’occupazione dei giovani e degli adulti e promuovere lo

sviluppo economico e sociale del mezzogiorno mediante l’ampliamento delle

competenze delle sue risorse umane.

Le linee strategiche e di intervento propongono un forte raccordo fra politiche

nazionali di sviluppo del sistema di istruzione e strategie europee per la crescita

delle risorse umane a livello comunitario

Nell’ambito della nuova Programmazione dei Fondi Strutturali 2007/2013 l’istituto,

dopo un’attenta analisi dei bisogni ed in considerazione delle proprie specifiche

finalità didattico-formative, nonché delle esigenze di alunni e genitori ha deliberato

di richiedere le seguenti azioni:

PROGETTI IN CORSO DI REALIZZAZIONE

OBIETTIVO: B Migliorare le competenze del personale della scuola e dei

docenti

Azione: B 9 Sviluppo di competenze sulla gestione amministrativo-contabile e di

controllo e sulle procedure di acquisizione di beni e servizi

il corso si prefigge di migliorare le conoscenze e le competenze per una gestione

amministrativa più efficace ed efficiente

Titolo :” AMMINISTRARE”

OBIETTIVO: C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani

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Azione: C 5 (tirocini e stage in Italia e nei paesi U.E.), simulazioni aziendali, alternanza

scuola lavoro;

1 ) Progetto FSE CODICE Nazionale C-1-FSE-04_ POR_ CALABRIA 2011-12 ÈTUDE EN FRANCE 2) C-1-FSE04-POR CALABRIA 2012-11 “STUDYING IN GREAT BRITAIN 2” 3) C1 FSE 04 POR CALABRIA 2012-11 STUDYING IN GREAT BRITAIN 4) C5 FSE04 POR CALABRIA 2012 – 12 VIVERE L’AZIENDA . 5) C5 FSE04 POR CALABRIA 2012 – 12 PRATICANDO L'AZIENDA 6) C5 FSE04 POR CALABRIA 2012 – 12 ESPERIENZA D’AZIENDA E POI 7) FESR (Laboratori ed agenda digitale). Obiettivi generali:

1)acquisizione di capacità professionali o abilità strumentali da utilizzare in un

futuro inserimento lavorativo;

2)il ricorso ai laboratori come didattica ordinaria per promuovere il saper fare e

l'apprendimento induttivo.

Caratteristiche dei progetti:

lo stage rappresenta il primo approccio con il mondo del lavoro e può risultare utilissimo per

le loro

future scelte professionali. inoltre, questa esperienza concorre all’arricchimento del loro

curriculum,

migliorando le conoscenze linguistiche e le competenze professionali grazie al confronto con

realtà

diverse.

per lo stagista gli obiettivi possono essere quelli di:

verificare, ampliare, integrare le conoscenze apprese a scuola;

percepire le sistematicità di un processo produttivo;

conoscere e cogliere le regole che presiedono ad una struttura aziendale come sistema

organizzato;

acquisire abilità e nuove competenze;

inserirsi in un contesto nuovo e diverso;

acquisire consapevolezza e rafforzare le motivazioni allo studio-formazione migliorare la comunicazione nelle lingue straniere.

OBIETTIVO: G- Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l'arco della vita

Azione: G1- Interventi formativi flessibili finalizzati al recupero dell'istruzione di base per

giovani e adulti

Titolo : “LA PATENTE DEL COMPUTER 1”

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Titolo : “LA PATENTE DEL COMPUTER 2”

Titolo : “LA PATENTE DEL COMPUTER 3”

Caratteristiche del progetto:

modulo : competenze tecnologiche - livello intermedio

1)fornire l’acquisizione di specifiche conoscenze e competenze nel campo delle nuove

tecnologie:

conoscenza del computer come strumento di lavoro e mezzo di comunicazione, acquisizione

di

abilità strumentali-multimediali;

2)fornire un corso di educazione agli adulti che dia competenze utili da spendere nel

mercato del

lavoro o per rientri formativi, e per eventuale conseguimento del certificato ecdl;

3)fornire competenze che possano servire per trovare una occupazione o migliorare la

propria.

il corso sarà articolato in sette fasi. in ognuna delle fasi l’intervento è strutturato in lezioni

teoriche,

lavoro di gruppo guidato, test modulo. alla fine del corso è previsto l’accertamento

dell’apprendimento maturato dai corsisti ai fini delle certificazioni delle competenze

acquisite.

OBIETTIVO: D – Accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso della società

dell’informazione nella scuola.

Azione: D1- Sviluppare e potenziare l’innovazione didattica attraverso l’uso delle tecnologie

informatiche; implementare l’uso delle risorse multimediali per la didattica.

Titolo : “DIDATTICA IN RETE”

ATTIVITA’ PROGETTUALE

PIANO INTEGRATO AL BANDO 2373 DEL 26-02-2013 Obiettivo azione titolo data inizio data fine imp. Richiesto C 1 IO E IL MIO COMPUTER 01/10/2013 30/07/2014 8.142,86 C 1 ENGLISH FOR EVER 01/10/2013 31/07/2014 12.821,43 C 5 LAVORANDO SI IMPARA 01/10/2013 31/07/2014 38.357,14 G 1 ECDL 01/10/2013 31/07/2014 10.178,57 TOTALE 69.500,00

FORMAZIONE – AGGIORNAMENTO DOCENTI

La progettazione delle attività di formazione e aggiornamento del personale e’

finalizzata al miglioramento della ricaduta didattica sugli studenti.

Nel corrente anno scolastico sono previste:

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Corsi di formazione inerente la Riforma delle istituzioni scolastiche di II grado

Formazione a distanza e auto-aggiornamento

Partecipazione ad iniziative organizzate dall’Amministrazione e/o da altri Enti

esterni (art. 64 C.C.N.L. 06/09) fino ad un massimo di cinque giorni

compatibilmente con le esigenze di servizio.

REGOLAMENTO COMITATO TECNICO SCIENTIFICO

(approvato dal Consiglio di Istituto - verbale n° 07 del 29/02/2012 sentito il C.D. in data 22/11)

ART. 1 - Natura giuridica del Comitato Tecnico Scientifico

Il CTS è l’organismo propositivo e di consulenza dell'I.I.S. “ G.Gangale”. Esprime pareri

obbligatori e non vincolanti in merito a quanto indicato dall’art.3.

Esso agisce in stretta collaborazione con gli altri organismi dell’Istituto (Collegio dei Docenti e

Consiglio di Istituto) ed opera secondo le regole della Pubblica Amministrazione.

ART. 2 - Composizione e nomina del CTS

Il CTS è composto da n. 6 membri di diritto e da n. 6 membri rappresentativi.

Sono membri di diritto :

il Dirigente Scolastico o un suo delegato ;

il Direttore dei servizi generali amministrativi (DSGA) dell'Istituto;

n. 3 docenti di materie professionalizzanti e/o coordinatori di classe;

il Presidente del Consiglio d’Istituto.

Sono membri rappresentativi :

1 rappresentante di Confindustria Crotone;

1 rappresentante Associazione Nazionale Costruttori Edili di Crotone;

1 rappresentante Provincia di Crotone;

1 rappresentante della Camera di Commercio di Crotone;

1 rappresentante Ordine degli Architetti della provincia di Crotone ;

1 rappresentante Ordine degli Agronomi della provincia di Crotone . Il CTS è presieduto dal Dirigente Scolastico, in qualità di Presidente, o da un suo delegato.

La nomina dei componenti di diritto del CTS è di competenza del Dirigente Scolastico.

Per quanto riguarda i rappresentanti esterni, essi vengono designati dall’ente/associazione di

appartenenza e nominati dal Dirigente Scolastico.

Tre assenze ingiustificate consecutive dalle riunioni comportano la decadenza automatica dei

vari componenti del CTS.

Nel caso di decadenza di un componente, il Dirigente Scolastico procede a nuova nomina, con le

stesse

modalità.

Art. 3 - Competenze, finalità e programma del Comitato Tecnico Scientifico

Il CTS esercita una funzione consultiva generale in ordine all'attività di programmazione, e

all’innovazione

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didattica dell'istituto, formulando proposte e pareri al Collegio dei Docenti ed al Consiglio

d'Istituto.

Il Consiglio d’Istituto, nell’esercizio delle sue prerogative, si avvale dei lavori del CTS.

Il Comitato può esprimere parere su ogni altra questione che gli venga sottoposta dal Presidente

o dai suoi

componenti, in particolare dai membri rappresentativi.

Il CTS propone un programma di attività, in coerenza con la durata del P.O.F dell'Istituto, di

ricerca e sviluppo didattico/formativo, in rapporto al sapere, al mondo del lavoro e all’impresa,

sia per gli studenti che

per i docenti dell’istituto e ne propone l'attuazione al Collegio dei Docenti e al Consiglio

d’Istituto.

In particolare, il Comitato:

Formula proposte e pareri al Consiglio di Istituto ed al Collegio dei Docenti in ordine ai contenuti

disciplinari professionalizzanti e alle attività, con funzione orientativa e di indirizzo rispetto

all’elaborazione dell’offerta formativa.

Analizza gli aspetti tecnici e scientifici dei piani di innovazione, agevolandone la traducibilità

nella pratica didattica.

Svolge funzioni di coordinamento tra le molteplici attività organizzate dalla scuola (stage,

alternanza

scuola-lavoro, progetti di orientamento, fabbisogni professionali del territorio, partecipazione a

Poli/Distretti formativi e alla Fondazione ITS, reperimento fondi, contributi per i laboratori, ecc.)

.

Monitora e valuta le predette attività.

ART. 4 - Durata e modalità di decisioni del CTS

La durata del CTS è triennale e le decisioni sono assunte con maggioranza semplice e prevalenza

del voto del Presidente in caso di parità.

Possono essere chiamati a partecipare alle riunioni del CTS, a titolo consultivo, tutti gli

specialisti/esperti di

cui si dovesse ravvisare l’opportunità.

Le funzioni di Segretario verbalizzante sono attribuite al D.S.G.A.

Il CTS si riunisce almeno tre volte l'anno (programmazione, monitoraggio in itinere, consuntivo

delle attività

svolte e previsione per l’anno successivo) e quando ne faccia richiesta almeno un terzo dei

componenti.

ART. 5 - Monitoraggio e Valutazione dell’operato del CTS

Il CTS può dotarsi di un sistema di monitoraggio annuale delle sue azioni, servendosi di alcuni

indicatori di

qualità. Tra questi, si indicano, a titolo esemplificativo:

Numero di riunioni (soglia minima 3 sedute);

Percentuale di presenze per ogni incontro;

Numero di richieste di pareri e/o di proposte espresse al CTS da parte degli OO.CC. o dallo

staff del Dirigente Scolastico (funzioni strumentali, collaboratori…);

Numero di pareri e/o di proposte accolte dagli OO.CC.

Numero di contatti esterni procurati alla scuola con esito positivi.

Il monitoraggio è a cura del segretario verbalizzante e gli esiti sono comunicati agli OO.CC.

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ART. 6 - Disposizioni finali

Il presente Regolamento viene deliberato dal Consiglio di Istituto, ed assunto dal Comitato

tecnico-scientifico. Eventuali variazioni al presente regolamento verranno proposte dal CTS e

deliberate dal Consiglio di Istituto.

Il Dirigente Scolastico

Prof.ssa Serafina Rita Anania

REGOLAMENTO D’ISTITUTO vigente

ALLEGATI:

APPENDICE A

“Regolamento contenente criteri e limiti per lo svolgimento dell’attività negoziale da

parte del Dirigente Scolastico, ai sensi dell’art. 33, secondo comma, del decreto n.

44 del 1 febbraio 2001”

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APPENDICE B

“Regolamento contenente i criteri per la concessione in uso temporaneo e precario

dei locali scolastici”

APPENDICE C

“Regolamento per la disciplina degli incarichi di insegnamento agli esperti esterni ai

sensi dell’art. 40 D.I. n. 44 del 1/02/2001”

APPENDICE D

“Regolamento attuativo dello statuto delle studentesse e degli studenti”

APPENDICE E

“Regolamento viaggi ed uscite d’istruzione”

REGOLAMENTO D’ISTITUTO

Il presente Regolamento d’Istituto D’Istruzione Superiore “G. Gangale” di Ciro’

Marina KR intende definire le linee organizzative e disciplinari generali per una

serena e proficua convivenza e collaborazione fra tutte le componenti scolastiche.

Sono parte integrante del presente regolamento:

APPENDICE A- APPENDICE B- APPENDICE C – APPENDICE D- APPENDICE E

IL CONSIGLI D’ISTITUTO

VISTO l’art. 10, comma 3, lettera a) del T.U. 16/4/94, n. 297;

VISTI gli artt. 8 e 9 del DPR 8/3/99, N. 275;

VISTO il D.I. 01/02/2001, n.44;

VALUTATA l’opportunità di adottare un nuovo regolamento d’istituto, che va a

sostituire integralmente quello attualmente in vigore, ritenuto non più in linea e

coerente con i principi che connotono l’autonomia di cui sono state dotate le

istituzioni scolastiche a decorrere dall’1/9/2000;

approvato dal c.i. in data 12/05/2005

EMANA

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CAPO I

ORGANI COLLEGIALI

Art. 1

Convocazione

L’iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente

dell’Organo Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla

Giunta Esecutiva.

L’atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque

giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno

24 ore nel caso di riunioni d’urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà

essere fatta col mezzo più rapido.

La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri e

mediante affissione all’albo di apposito avviso; la lettera e l’avviso di convocazione

devono

indicare gli argomenti da trattare nella seduta, il giorno, l’ora, il luogo della

riunione.

Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni.

Art. 2

Validità sedute

La seduta si apre all’ora indicata nell’avviso di convocazione e diventa valida a tutti

gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.

Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla

carica e non ancora sostituiti.

Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al

momento della votazione.

Art. 3

Discussione ordine del giorno

Il presidente individua tra i membri dell’organo Collegiale il segretario della seduta,

fatta eccezione per casi in cui il segretario e’ individuato per legge.

E’ compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti allO.D.G. nella

successione in cui compaiono nell’avviso di convocazione.

Gli argomenti indicati nell’odg sono tassativi. Se l’Organo Collegiale è presente in

tutti i suoi componenti, si possono aggiungere altri argomenti considerati di

estrema urgenza con il voto favorevole di tutti i presenti.

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Costituiscono eccezione al comma precedente le deliberazioni del C.I.S. che devono

essere adottate su proposta della G.E.

L’ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un

componente l’Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. In caso di

aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso odg.

Art. 4

Mozione d’ordine

Prima della discussione di un argomento all’odg, ogni membro presente alla seduta

puo’ presentare una mozione d’ordine per il non svolgimento della predetta

discussione (“questione pregiudiziale”) oppure perché la discussione dell’argomento

stesso sia rinviata (“QUESTIONE SOSPENSIVA”). La questione sospensiva può

essere posta anche durante la discussione.

Sulla mozione d’ordine possono parlare un membro a favore ed uno contro.

Sull’accoglimento della mozione si pronuncia l’Organo Collegiale a maggioranza con

votazione palese.

L’accoglimento della mozione d’ordine determina la sospensione immediata della

discussione dell’argomento all’odg al quale riferisce.

Art. 5

Diritto di intervento

Tutti i membri dell’organo collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di

intervenire, secondo l’ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario,

sugli argomenti in discussione.

Il Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il

suo operato quale Presidente e quando si contravvenga alle norme del presente

Regolamento

Art. 6

Dichiarazione di voto

Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le

dichiarazioni di voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi

per i quali voteranno a favore o contro il deliberando o i motivi per i quali si

asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della

seduta.

Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può

avere la parola, neppure per proporre mozioni d’ordine.

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Art. 7

Votazioni

Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello

nominale ad alta voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti.

La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone.

Le sole votazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto mediante il

sistema delle schede segrete.

La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in

numero legale.

I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero

necessario a rendere legale l’adunanza, ma non nel numero dei votanti.

Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi

salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo

per le votazioni palesi prevale il voto del Presidente.

La votazione, una volta chiusa, non puo’ essere riaperta per il sopraggiungere di

altri membri e non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il

numero dei voti espressi e’ diverso da quello dei votanti. Nel caso di approvazione

di un provvedimento per parti con votazioni separate si procederà infine ad una

votazione conclusiva sul provvedimento stesso nella sua globalità.

Art. 8

Risoluzioni

I componenti gli Organi Collegiali possono proporre risoluzioni dirette a manifestare

orientamenti o a definire indirizzi dell’organo su specifici argomenti.

Per dette risoluzioni valgono, in quanto applicabili, le norme relative alle mozioni di

cui all’art. 4.

Art. 9

Processo verbale

Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell’adunanza (data, ora e

luogo della riunione, chi presiede, chi svolge la funzione di segretario, l’avvenuta

verifica del numero legale dei presenti, i nomi con relativa qualifica dei presenti e

degli assenti, questi ultimi se giustificati o no, l’odg).

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Per ogni punto all’odg si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse

durante il dibattito, quindi si da’ conto dell’esito della votazione (numero dei

presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli).

Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e di tipo di

votazione seguito.

Un membro dell’Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà

espressa da ogni singolo membro sulla materia oggetto della deliberazione.

I membri dell’Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro

dichiarazione da trascrivere a cura del segretario sul verbale.

I verbali delle sedute degli Organi Collegiali son raccolti su appositi registri a pagine

numerate, timbrate e firmate dal Dirigente Scolastico per vidimazione, I verbali

sono numerati progressivamente nell’ambito dello stesso anno scolastico.

I verbali delle sedute degli Organi Collegiali possono:

essere redatti direttamente sul registro;

se prodotti con programmi informatici, essere incollati sulle pagine del registro e

quindi timbrati e vidimati da segretario e presidente in ogni pagina;

se prodotti con programmi informatici, essere rilegati per formare un registro le cui

pagine dovranno essere timbrate e vidimate dal Dirigente Scolastico.

Copia del processo viene inviata ad ogni singolo membro dell’Organo Collegiale con

la convocazione della seduta successiva. Il processo verbale viene letto ed

approvato al termine della seduta. Ove ciò non fosse possibile per ragioni di tempo

si approverà prima dell’inizio della seduta immediatamente successiva.

Art. 10

Surroga di membri cessati

Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si

procede secondo il disposto dell’art. 22 del D.P.R. 416/74.

Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma nello stesso giorno in cui

si tengono quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e, comunque, entro il

primo trimestre di ogni anno scolastico.

I membri subentrati cessano anch’essi dalla carica allo scadere del periodo di

durata del consiglio.

Art. 11

Programmazione

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Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in

rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un

ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea

di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza

la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri.

Art. 12

Decadenza

I membri dell’Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti

richiesti per l’eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza

giustificati motivi.

Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati.

Art. 13

Dimissioni

I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento.

Le dimissioni sono date per iscritto. E’ ammessa la forma orale solo quando le

dimissioni vengono date dinanzi all’Organo Collegiale.

L’Organo Collegiale prende atto delle dimissioni.

In prima istanza, l’Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo

proposito.

Una volta che l’Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste

divengono definitive ed irrevocabili.

Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’atto delle dimissioni, fa

parte a pieno titolo dell’Organo Collegiale, quindi, va computato nel numero dei

componenti dell’Organo Collegiale medesimo.

Art. 14

Norme di funzionamento del Consigli dell’Istituzione Scolastica

1. La prima convocazione del C.I.S., immediatamente successiva alla nomina

dei relativi membri risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico.

2. Nella prima seduta, il C.I.S. è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge,

tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio

Presidente: L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i

genitori membri del C.I.S. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto

la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del

C.I.S.

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3. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il

Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati

presenti la metà più uno dei componenti in carica . In caso di parità si ripete

la votazione finché non si determini una maggioranza relativa(D.M. 26 Luglio

1983).

4. Il C.I.S. può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i

genitori componenti il Consiglio stesso con le stesse modalità previste per l’

elezione del Presidente. In caso di impedimento o di assenza del Presidente

ne assume le funzioni il vice presidente o, in mancanza anche di questi, il

consigliere più anziano di età.

5. Il C.I.S. è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal precedente

art. 1.

6. Il Presidente del C.I.S. è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su

richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva.

7. L’ ordine del giorno è formulato dal Presidente del C.I.S. su proposta del

Presidente della Giunta Esecutiva.

8. A conclusione di ogni seduta del C.I.S., singoli consiglieri possono indicare

argomenti da inserire nell’ ordine del giorno della riunione successiva.

9. Il C.I.S. può invitare esperti con funzione consultiva a partecipare ai propri

lavori; può inoltre costituire commissioni.

10. Il C.I.S., al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può

deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio.

11. Delle commissioni nominate dal C.I.S. possono far parte i membri del

Consiglio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed

eventuali esperti qualificati esterni alla scuola.

12. Le commissioni possono avere potere deliberante nei limiti stabiliti dal

C.I.S.; svolgono la propria attività secondo le direttive e le modalità stabilite

dall’ Organo stesso. Ad esso sono tenute a riferire, per il tramite del loro

coordinatore, in merito al lavoro svolto ad alle conclusioni cui sono

pervenute, nel termine di tempo fissato preventivamente. Delle sedute di

commissione viene redatto sintetico processo verbale.

13. Le sedute del C.I.S., ad eccezione di quelle nelle quali si discutono

argomenti riguardanti singole persone, sono pubbliche. Possono assistere,

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compatibilmente con l’ idoneità del locale ove si svolgono, gli elettori delle

componenti rappresentate e tutti gli altri previsti per legge.

14. Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di

parola, non sia corretto il Presidente ha il potere di disporre la sospensione

della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica.

15. La pubblicità degli atti del C.I.S. avviene mediante affissione in

apposito albo dell’Istituto, della copia integrale, sottoscritta dal segretario

del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio.

16. L’ affissione all’ albo avviene entro il termine massimo di otto giorni

dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere

esposta per un periodo non inferiore a 10 giorni.

17. I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell’

ufficio di segreteria dell’ Istituto e sono consultabili da chiunque ne abbia

titolo su richiesta da esaudire entro due giorni dalla presentazione. Tale

richiesta, indirizzata al Dirigente Scolastico, è orale per docenti, personale

A.T.A. e genitori; è, invece, scritta e motivata in tutti glia altri casi.

18. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti

singole persone, salvo contraria richiesta dell’ interessato.

19. Il consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dalla

Presidenza a presentare per iscritto le giustificazioni dell’ assenza.

Ove sarà assente alla successiva seduta, sarà dichiarato decaduto dal C.I.S. con

votazione a maggioranza relativa. Le giustificazioni presentate saranno esaminate

dal Consiglio: ove le assenze siano ritenute ingiustificate dalla maggioranza

assoluta del Consiglio, il consigliere decade dalla carica. Ogni consigliere giustifica

le sue assenze attraverso la Segreteria della scuola, al Presidente del C.I.S.

Art. 15

Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio dell’

Istituzione Scolastica

1. Il C.I.S. nella prima seduta, dopo l’ elezione del Presidente, che assume

immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo seno una Giunta esecutiva

composta da un docente, un componente degli ATA, un genitore e uno

studente, secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto.

2. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed

ha la rappresentanza dell’ istituto, ed il DSGA, che svolge anche la funzione

di segretario della Giunta stessa.

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3. La Giunta esecutiva prepara i lavori del C.I.S., predisponendo tutto il

materiale necessario ad una corretta informazione dei consiglieri almeno due

giorni prima della seduta del Consiglio

Art. 16

Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti

1. Il CD si insedia all’ inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il

Piano Annuale delle Riunioni concordato ed approvato prima dell’ inizio delle

lezioni.

2. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria

secondo calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente

Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi

componenti ne faccia richiesta.

3. Il CD, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare

le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio.

4. Delle commissioni nominate dal CD possono far parte i membri del Collegio

stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali

esperti qualificati esterni alla scuola. Le commissioni eleggono un

coordinatore. Le commissioni possono avanzare proposte relativamente all’

oggetto per il quale sono state nominate.

Art. 17

Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli

insegnanti

1. Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal

DS: in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 11, per la

valutazione del servizio richiesta da singoli interessati a norma dell’ art. 4,48

del D.L.vo n. 297/94, per un periodo di prova degli insegnanti, ai sensi degli

art. 438,439 e 440 del D.L.vo n. 297/94; ogni qual volta se ne presenti la

necessità.

Art. 18

Norme di funzionamento dei Consigli di Classe

1. Il Consiglio di Classe è presieduto dal DS o da un docente, suo delegato,

membro del Consiglio ed è convocato, a seconda delle materie sulle quali

deve deliberare, con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola

presenza dei docenti.

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2. Il Consiglio di Classe si insedia all’ inizio di ciascun anno scolastico e si

riunisce secondo il Piano delle Riunioni concordato ed approvato prima dell’

inizio delle lezioni.

CAPO II

DOCENTI

Art. 19

Indicazione sui doveri dei docenti

1. I docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in classe almeno cinque

minuti prima dell’ inizio delle lezioni.

2. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni

assenti, controllare quelli dei giorni precedenti e segnare sul registro di classe

l’ avvenuta o la mancata giustificazione, se l’ assenza è superiore a cinque

giorni, deve accertare la presenza del certificato medico. Il docente, qualora

un alunno dopo tre giorni dal rientro continui ad essere sprovvisto della

giustificazione, segnalerà in Presidenza il nominativo.

3. In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l’ orario di entrata, la

giustificazione o la richiesta di giustificazione e ammetterlo in classe.

4. Se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire

anticipatamente, occorre chiedere l’ autorizzazione in Presidenza o al docente

delegato. Dopo l ‘autorizzazione il docente è tenuto ad opporre sul registro di

classe l’ ora in cui l’ alunno è uscito e, se minorenne, la persona che è venuta

a prelevarlo.

5. I docenti devono predisporre per classe un elenco degli alunni completo di

indirizzo e recapito telefonico: una copia da inserire nel registro di classe ed

una in segreteria.

6. I docenti indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli

argomenti svolti.

7. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni soli.

8. Durante l’ intervallo i docenti vigilano sull’ intera classe e collaborano con i

colleghi delle altre classi.

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9. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un

alunno per volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati.

10. Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria classe

occorre che avvisi un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla

classe.

11. In occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori,

gli alunni devono lasciare in ordine il materiale scolastico chiuso nelle borse

affinché

altri alunni, sotto la guida e la sorveglianza dei docenti, possano usufruire

dell’ aula senza creare problemi.

12. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati

vengano lasciati in ordine ed i materiali siano riposti negli appositi spazi.

13. Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all’ uscita.

14. I docenti devono prendere visione dei piani di sfollamento dei locali

della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza.

15. E’ assolutamente vietato, per qualunque attività, l’ utilizzo di sostanze

che possano rilevarsi tossiche o dannose per gli alunni quali: colle non

dichiaramene atossiche, vernici, vernidas, solventi, etc...Prima di proporre

agli alunni attività che richiedono l’ uso di sostanze particolari o alimenti

(pasta, farina, legumi, etc…) verificare tramite comunicazione scritta che non

vi siano casi di allergie specifiche o intolleranze ai prodotti.

16. E’ assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo

temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di sicurezza.

17. Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sistemare mobili bassi

accanto a vetrate e finestre, sia in aula che in qualunque altra zona dell’

edificio scolastico accessibile agli alunni.

18. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente

comunicarlo in Presidenza.

19. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati in Presidenza. I

danni riscontrati vengono risarciti dal responsabile. Qualora questi non venga

individuato, gli insegnanti della o delle classi interessate ne discuteranno in

C.d.C. con i genitori ed il risarcimento sarà effettuato in modo collettivo.

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20. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti

telefonici con le famiglie nell’ ottica di un rapporto scuola/famiglia più

trasparente e fattivo.

21. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e

degli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi all’ albo della scuola o

inseriti nell’ apposito registro si intendono regolarmente notificati.

22. I docenti non possono utilizzare i telefonini cellulari durante l’ orario di

lavoro.

23. I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi

personali. In caso di motivo di ufficio, la telefonata va annotata sull’ apposito

registro,

indicando il numero composto, il destinatario, il nome della persona che

effettua la telefonata e sinteticamente l’ oggetto della telefonata.

24. I docenti devono avvisare le famiglie circa le attività didattiche, diverse

dalle curricolari, che saranno svolte tramite diario.

25. Il ricorso alla Presidenza per problemi di ordine disciplinare va

contenuto al massimo in quanto se da un lato ostacola il complesso e difficile

lavoro del- l’ufficio di presidenza, dall’ altro provoca nell’ alunno la

convinzione di una certa impotenza educativa da parte dei docenti, che in

certe occasioni, può costituire una ragione di rinforzo di condotte errate in

situazioni di difficoltà.

26. I registri devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e

rimanere nel cassetto personale a disposizione della presidenza

CAPO III

PERSONALE AMMINISTRATIVO

Art. 20

Doveri del personale amministrativo

1. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto

all’ azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l’

efficienza e l’ efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità

educative.

2. Il personale amministrativo indossa, in modo ben visibile, il tesserino di

riconoscimento per l’ intero orario di lavoro ed al telefono risponde con la

denominazione dell’ Istituzione Scolastica e il loro nome.

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3. Non può utilizzare i telefoni cellulari durante l’ orario di lavoro.

4. Cura i rapporti con l’ utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di

trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla

legge.

5. Collabora con i docenti

6. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale

importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo

della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti

che dentro o attorno alla scuola si muovono.

7. Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’ orario di servizio. Della

presenza in servizio fa fede la firma nel registro del personale

CAPO IV

COLLABORATORI SCOLASTICI

Art.21

Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici

1. I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio,salvo diverse

disposizioni,nella zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate.

Della presenza in servizio farà fede la firma sul registro di presenza del

personale.

2. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l’efficienza

dei dispositivi di sicurezza,individuali e collettivi,e la possibilità di utilizzarli

con facilità

3. I collaboratori scolastici:

indossano,in modo ben visibile,il tesserino di riconoscimento per l’intero orario di

lavoro;

devono essere sull’ingresso e sull’uscita degli alunni;

sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti,per qualsiasi evenienza;

collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo;

comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori

l’eventuale assenza dell’Insegnante dall’aula,per evitare che la classe resti

incustodita;

favoriscono l’integrazione degli alunni portatori di handicap;

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vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni,in particolare durante gli

intervalli,negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri

locali;

possono svolgere,su accertata disponibilità,funzione di accompagnatore durante i

viaggi e le visite d’istruzione;

riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che,al di fuori dell’intervallo e senza

motivi seri,sostano nei corridoi;

sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi,di ritardo,assenza,o

allontanamento momentaneo dell’insegnante;

impediscono,con le buone maniere,che alunni di altri corsi possano svolgere azioni

di disturbo nel corridoio di propria pertinenza,riconducendoli con garbo e

intelligenza alle loro classi;

sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni,non dimenticando mai che la

funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno

più bisogno;

evitano di parlare ad alta voce

tengono i servizi igenici sempre decorosi,puliti e accessibili;

provvedono,al termine delle lezioni,alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi

disinfettanti dei servizi e degli spazi di pertinenza,nonché delle suppellettili delle

aule affidate;

non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal

Direttore S.G.A. o dal Dirigente Scolastico;

invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal

Dirigente Scolastico a uscire dalla Scuola. A tal proposito si terranno informati

sugli orari di ricevimento dei genitori,collocati sempre in ore libere da

insegnamento;

prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe,dei collegi dei

docenti o dei consigli di istituto,tenendosi aggiornati circa l’effettuazione del

necessario servizio;

sorvegliano l’uscita delle classi e dai cancelli esterni;prima di dare inizio alle pulizie

4. Ove accertino situazioni di disagio,di disorganizzazione o di pericolo,devono

prontamente comunicarlo in Segreteria. Segnalano,sempre in

segreteria,l’eventuale rottura di suppellettili,sedie o banchi prima di

procedere alla sostituzione.

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5. Accolgono il genitore dell’alunno minorenne,che vuol richiedere

l’autorizzazione all’uscita anticipata. Il permesso di uscita,firmato dal

Dirigente Scolastico o da un docente dell’ora provvederà all’annotazione

dell’autorizzazione sul registro di classe. Dopodiché l’alunno che ha richiesto

di uscire anticipatamente potrà lasciare la scuola.

6. Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici,di qualunque turno e

qualsiasi spazio addetti dovranno controllare,dopo aver fatto le pulizie,

quanto segue: che tutte le luci siano spente;

che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi;

che siano chiuse le porte delle aule;le finestre e le serrande delle aule e

della scuola ;

che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine;

che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola;

gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte

degli uffici.

7. Devono apporre la propria firma,per presa visione;sulle circolari e sugli

avvisi;in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all’albo della scuola o

inseriti nel registro degli avvisi della scuola si intendono regolarmente

notificati al personale tutto.

8. E’ fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di

sfollamento dei locali e di controllare quotidianamente la praticità ed

efficienza delle vie di esodo.

CAPO V

ALUNNI

Art.22

Norme di comportamento

1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto

il personale e dei compagni,lo stesso rispetto,anche formale, consono ad una

convivenza civile.

2. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni,a favorire lo

svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. La presenza

a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate

in tempo utile dal consiglio di classe. Gli alunni maggiorenni hanno diritto alla

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autocertificazione delle assenze;i minori devono presentare la giustificazione

firmata da uno dei genitori o da chi ne fa le veci:

3. Gli alunni entrano alle ore 8:00;

La scuola,non si assume alcuna responsabilità circa la vigilanza del loro ingresso

4. I ritardi verranno annotati sul registro di classe e dovranno essere giustificati

dai genitori il giorno successivo tramite il libretto.

5. Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico che e’ il mezzo

di comunicazione costante tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a

controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli

insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per

presa visione.

6. Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite l’apposito libretto e

devono essere presentate al rientro in classe, all’inizio della prima ora di lezione

all’insegnante che provvederà a controfirmare e a prendere nota sul registro.

Se l’assenza dovuta a malattia supera i cinque giorni occorre presentare una

certificazione medica. L’alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni,

se minore, dovrà essere accompagnato da uno dei genitori e da chi ne fa le

veci; se maggiorenne dovrà giustificare direttamente al Dirigente Scolastico. In

caso di ripetute assenze, su segnalazione dei docenti della classe, potranno

essere inviate tempestive comunicazioni scritte alle famiglie anche degli alunni

maggiorenni.

7. Non e’ consentito agli alunni di uscire dall’edificio scolastico prima del termine

delle lezioni. In caso di necessità i genitori dovranno preventivamente avvertire

la scuola tramite richiesta scritta sul libretto e venire a prelevare

personalmente lo studente (o delegare per iscritto un’altra persona

maggiorenne che dovrà essere munita di documento di riconoscimento)

8. Quando le richieste di uscite anticipate o ingressi ritardati sono numerose, il

CdC informerà per iscritto la famiglia.

9. In caso di astensione collettiva delle lezioni, gli alunni devono presentare

regolare giustificazione, fatte salve le competenze del Dirigente Scolastico e

degli organi collegiali previste dalla vigente normativa in materia. Gli alunni

presenti comunque non devono essere privati del loro diritto a regolari lezioni,

né devono in alcun modo risentire della particolare circostanza.

10.Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un’aula all’altra, all’ingresso e

all’uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non

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è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei

corridoi e nelle aule, ecc….

11.Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei

laboratori solo con l’ autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che ne

assuma le responsabilità

12.Durante la pausa didattica (dalle 10:40 alle 10:50) sono da evitare tutti i giochi

che possono diventare pericolosi (ad es. spingersi, salire e scendere le scale,

ecc…): gli alunni dovranno seguire le indicazioni degli insegnanti e dei

collaboratori scolastici.

13.I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più

elementari norme di igiene e pulizia.

14.Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi

tra gli alunni sia all’ interno della scuola che fuori. Tutti devono poter

frequentare la scuola con severità senza dover subire le prepotenze di altri.

15.Nelle aule e nei corridoi ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è

necessario utilizzarli correttamente.

16.Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno in Presidenza i

nominativi degli alunni o le classi che non rispettano queste regole.

17.Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei

collaboratori scolastici che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento

della scuola ed in alcuni momenti possono essere incaricati della sorveglianza di

una classe o di un gruppo di alunni; durante le ore di lezione sorvegliano i

corridoi e servizi.

18.Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Ed. Fisica

dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal

genitore unita a certificato del medico di famiglia su modulo A.S.L. Per la

pratica dell’ attività sportiva integrativa, per la partecipazione ai Giochi della

Gioventù, dovrà essere presentato il certificato di stato di buona salute.

19.Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l’ occorrente per i compiti e le

lezioni e l’ eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e

oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde comunque di eventuali

furti.

20.Ogni studente è responsabile dell’ integrità degli arredi e del materiale didattico

che la scuola gli affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e o alle

suppellettili della scuola o del Comune saranno invitati a risarcire i danni.

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21.E’ fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nella

scuola.

Art. 23

Diritto di trasparenza nella didattica

L’ alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.

Il coordinatore del CdC si farà carico di illustrare alla classe il POF e recepirà

osservazioni e suggerimenti che verranno posti all’ analisi a alla discussione del

consiglio di classe.

I docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità

di verifica e i criteri di valutazione.

La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell’ interno di

attivare negli alunni processi di autovalutazione che consentano di individuare i

propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento.

Art. 24

Assemblee studentesche di Istituto

(Riguardo agli alunni della scuola secondaria superiore)

1. Gli alunni hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola, secondo

le modalità previste dagli articoli 12, 13, 14 del T.U. del 16/4/94 n° 297.

2. Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione

democratica per l’ approfondimento dei problemi della scuola e della società in

funzione della formazione culturale e civile degli alunni.

3. Le assemblee studentesche possono essere di classe o di istituto.

4. In relazione al numero degli alunni ed alla disponibilità dei locali l’ assemblea di

istituto può articolarsi in assemblea di classi parallele.

5. I rappresentanti degli alunni nei consigli di classe possono esprimere pareri o

formulare proposte direttamente al consiglio di istituto.

6. Il comitato studentesco può esprimere pareri o formulare proposte

direttamente al consiglio d’ istituto.

7. E’ consentito lo svolgimento sia di una assemblea di istituto al mese nel limite

delle ore di lezione di una giornata ed una di classe al mese nel limite di due

ore. L’ assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della

settimana durante l’ anno scolastico. Altra assemblea mensile può svolgersi

fuori dell’ orario delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali. Alle

assemblee di istituto svolte durante l’ orario di lezione, ed in numero non

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superiore a quattro , può essere richiesta la partecipazione di esperti di

problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli alunni unitamente

agli argomenti da inserire nell’ ordine del giorno. Detta partecipazione deve

essere autorizzata dal consiglio d’ istituto.

8. A richiesta degli alunni, le ore destinate alle assemblee possono essere

utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di

gruppo.

9. Non possono avere luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni. All’

assemblea di classe o di istituto possono assistere, oltre al Dirigente Scolastico

od a un suo delegato, i docenti che lo desiderino.

10. L’ assemblea di istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento

che viene inviato in visione al consiglio d’ istituto.

11. L’ assemblea di istituto è convocato su richiesta della maggioranza del comitato

studentesco di istituto o su richiesta del 10% degli alunni.

12. La data di convocazione e l’ ordine del giorno dell’ assemblea devono essere

preventivamente presentati al Dirigente Scolastico.

13. Il comitato studentesco, ove costituito, ovvero il presidente eletto dall’

assemblea, garantisce l’ esercito democratico dei diritti dei partecipanti.

14. Il Dirigente Scolastico ha potere di intervento nel caso di violazione del

regolamento o in caso di constata impossibilità di ordinato svolgimento dell’

assemblea.

15. Non è consentita alcuna attività didattica durante lo svolgimento dell’

assemblea studentesca di istituto

CAPO VI

GENITORI

Art. 25

Indicazioni

1. I genitori sono i responsabili più diretti dell’ educazione e dell’ istruzione dei

propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale

importante compito.

2. Sarebbe opportuno che i genitori cercassero di:

Trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per

costruire il loro futuro e la loro formazione culturale;

Stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima

di reciproca fiducia e di fattivo sostegno;

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Controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto

personale e sul diario;

Partecipare con regolarità alle riunioni previste;

Favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla

scuola;

Osservare le modalità di giustificazione delle assenza, dei ritardi e delle

uscite anticipate;

Sostenere gli Insegnanti controllando l’ esecuzione dei compiti a casa;

Educare ad un comportamento corretto durante la mensa.

3. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, tutte le volte che la

situazione lo richieda o quando venga fatta esplicita richiesta in tal senso della

famiglia. In questi casi si concordo, tramite il diario degli alunni, l’ orario di

ricevimento. La scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari,

invierà alle famiglie degli alunni una cartolina di convocazione.

4. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito

comunicato e con congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il

normale svolgimento delle lezioni. E’ possibile, quindi, che gli alunni presenti in

scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti e/o ai

collaboratori scolastici non scioperanti. In situazione di emergenza verranno

comunque impartite opportune disposizioni.

5. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l’ affiatamento tra le famiglie e la

scuola i genitori sono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte

partecipando alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i docenti

nelle occasioni di ricevimento. Sono gradite e possibili anche altre forme di

collaborazione o proposte di riunioni suggerite dai genitori stessi.

Art. 26

Diritto di Assemblea

1. I genitori degli alunni hanno il diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della

scuola secondo le modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16

Aprile 1994, n. 297.

2. Le assemblee si svolgono fuori dall’ orario di lezioni.

3. L’ Assemblea dei genitori può essere di classe, plesso/scuola, dell’ Istituzione

Scolastica.

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Art. 27

Assemblea di classe, sezione

1. L’ Assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio di

Classe.

2. E’ convocata dal Presidente con preavviso di ameno cinque giorni. La

convocazione può essere richiesta:

Dagli insegnanti;

Da un quinto delle famiglie degli alunni della classe

3. Il Presidente richiede per scritto l’ autorizzazione a tenere l’ assemblea e

provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione,

contenenti l’ ordine del giorno, alle famiglie.

4. L’ Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.

5. Dei lavori dell’ Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei

componenti.

6. Copia del verbale viene inviata alla Presidenza.

7. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e

gli insegnanti di classe.

Art. 28

Assemblea di plesso

1. L’ Assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio

di Classe, eletto dall’ assemblea

2. L’ Assemblea è convocata dal Presidente, con preavviso di ameno cinque giorni.

3. La convocazione può essere richiesta:

Da un terzo dei genitori componenti i Cons. Classe;

Dalla metà degli insegnanti di plesso;

Da un quinto delle famiglie degli alunni del plesso.

4. Il Presidente richiede per scritto l’ autorizzazione a tenere l’ assemblea

provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione,

contenenti l’ ordine del giorno, alle famiglie.

5. L’ Assemblea è valida qualunque sia il numero di presenti.

6. Dei lavori dell’ Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei

docenti eventualmente presenti o da un genitore designato del Presidente dell’

Assemblea

7. Copia del verbale viene inviata alla Presidenza.

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8. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Capo d’ Istituto e gli

insegnanti del plesso

Art. 29

Assemblea dell’ Istituzione Scolastica

1. L’ Assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio

dell’ Istituzione, Classe, eletto dall’ assemblea.

2. L’ Assemblea è convocata dal Presidente con preavviso di almeno sette giorni.

3. La convocazione dell’ Assemblea può essere richiesta

Da 50 genitori;

Da un quinto dei genitori eletti nei Consigli di Classe;

Dal Consiglio d’ Istituto;

Dal Dirigente Scolastico.

4. Il Presidente richiede per scritto l’ autorizzazione a tenere l’ assemblea e

provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione,

contenenti l’ ordine del giorno, alle famiglie.

5. L’ Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. Dei lavori dell’

Assemblea viene redatto verbale a cura di uno dei partecipanti incaricato dal

Presidente

6. Copia del verbale viene consegnata alla Presidenza.

7. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e i

docenti.

Art. 30

Accesso dei genitori nei locali scolastici

1. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei

corridoi all’ inizio delle attività didattiche.

2. L’ ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito

elusivamente in caso di uscita anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si

asterranno dall’ intrattenersi con i genitori durante l’ attività didattica anche per

colloqui individuali riguardanti l’ alunno.

3. I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di

ricevimento settimanale dei docenti.

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CAPO VII

LABORATORI

Art. 31

Uso dei laboratori e aule speciali

1. I laboratori e le aule speciali sono assegnati dal Dirigente Scolastico all’ inizio di

ogni anno alla responsabilità di un docente che svolge funzioni di

subconsegretario ed ha il compito di mantenere una lista del materiale

disponibile, tenere i registri del laboratorio, curare il calendario d’ accesso allo

stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di

attrezzature, ecc…

2. Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di

utilizzo da parte delle classi e con il Dirigente Scolastico le modalità ed i criteri

per l’ utilizzo del laboratorio in attività extrascolastiche.

3. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile

del laboratorio o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se

le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare le situazione

tempestivamente in Presidenza per l’ immediato ripristino delle condizioni di

efficienza e al fine di individuare eventuali responsabili.

4. L’ orario di utilizzo dei laboratori e aule speciali sarà affisso a cura dei

responsabili.

5. Le responsabilità inerenti all’ uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per

quanto riguardo la fase di preparazione delle attività sia per quella di

realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all’ insegnante nei limiti

della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni.

6. I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di

un sicuro controllo del materiale, l’ insegnante prenderà nota della postazione e

degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo di studenti.

7. L’ insegnante avrà cura, all’ inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l’

integrità di ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L’

insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano

presenti all’ inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente

Scolastico.

8. Ogni laboratorio o aula speciale è dotata di registro dove ogni insegnante

annota le esercitazioni svolte con la classe ed ogni evento inerente alle stesse.

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Art. 32

Diritto d’ autore

1. I materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui

diritti d’ autore, quindi i docenti si assumono ogni responsabilità sulla

riproduzione e/o duplicazione dello stesso.

Art. 33

Sala e strutture audiovisive

1. La prenotazione per l’ utilizzazione delle sale audiovisivi dovrà avvenire solo

limitatamente alla settimana. In caso di più richieste relative alla stessa ora di

lezione, sarà data la precedenza all’ iniziativa deliberata in sede di collegiale

rispetto a quella attuata dal singolo docente e quindi alla classe che ne ha

usufruito un numero inferiore di volte e, in subordine, alla classe che ne ha

usufruito in data anteriore

Art. 34

Uso esterno della strumentazione tecnica

(macchine fotografiche, telecamere, portatili, sussidi vari, ecc…)

1. L’ utilizzo esterno della strumentazione tecnica in dotazione alla scuola è

autorizzato dal Dirigente Scolastico; va segnalato nell’ apposito registro, ove

verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del responsabile. Alla riconsegna

dell’ attrezzatura, l’ incaricato provvederà alla rapida verifica di funzionalità

degli strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre sull’ apposito registro la

data dell’ avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno.

Art. 35

Utilizzo delle infrastrutture sportive dell’ istituto( non presenti nell’ I.S.S.

“Gangale”)

1. Il Dirigente Scolastico nomina all’ inizio dell’ anno scolastico uno o più docenti

responsabili dell’ area sportiva dell’ Istituzione Scolastica che provvederanno

alla predisposizione degli orari di utilizzo e di funzionamento delle singole

infrastrutture in orario curricolare e al coordinamento delle iniziative

extracurricolari.

2. La palestra e le sue attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli

alunni. Per ragioni di tipo igienico in palestra si dovrà entrare solamente con le

scarpe da ginnastica.

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Art. 36

Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione

1. Le attrezzature dell’ Istituto per la stampa e la riproduzione ( macchine da

scrivere, fax, fotocopiatrice, ciclostile, computer), oltre al primario uso didattico

ed amministrativo, possono essere utilizzate de tutte le componenti scolastiche

per attività di elusivo interesse della scuola. È escluso l’ utilizzo degli strumenti

della scuola per scopi personali.

2. L’ uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è

riservato al personale incaricato.

3. I docenti devono consegnare al personale incaricato con anticipo di almeno tre

giorni il materiale da riprodurre.

4. L’ uso della fotocopiatrice è gratuito per il materiale didattico utilizzato dagli

alunni e dagli insegnanti, nei limiti degli stanziamenti di bilancio fissati

annualmente.

5. I collaboratori scolastici incaricati terranno appositi registri dove annotare la

data, la classe, il richiedente, il numero di fotocopie seguite. Il materiale

cartaceo è sottoposto alla normativa sui diritti d’ autore, quindi i richiedenti si

assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.

CAPO VIII

SICUREZZA

Art. 37

Norme di comportamento

Tenere un contegno corretto astenendosi da qualsiasi genere di scherzo e dal

compiere atti che possano distrarre o arrecare danno ai compagni di lavoro;

Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore;

Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene

richiamate da specifici cartelli o indicate dai propri superiori;

Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione;

Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a

perfetta conoscenza:in casi dubbi rivolgersi al suo superiore;

Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzate le apposite

scale. È opportuno, per le scale doppie, assicurarsi, prima di salirvi, che i tiranti o

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le catenelle siano in tensione. Non utilizzare tali scale come scale semplici

appoggiandole a muro né spostarle quando su vi esse vi sono delle persone;

Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata.

Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non

ingombrare, ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente l’ accesso alle uscite

di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc…), in

prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la

normale circolazione.

Ogni contenitore deve riportare l’ etichetta con l’ indicazione ben leggibile del

contenuto.

Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né

abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro.

Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o

condizione di pericolo rilevata.

In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori sulle

circostanze dell’ evento.

Se viene usato il materiale della cassetta del pronto soccorso ripristinare la scorta.

Non circolare né sostare fuori nei sottopiani degli edifici salvo giustificato motivo di

lavoro e previa autorizzazione dei superiori.

Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non

autorizzati.

Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro.

Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune.

Adoperare gli attrezzi solamente per l’ uso cui sono destinati e nel modo più

idoneo evitando l’ uso di mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti

o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere.

Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell’

ergonomia delle norme di legge e di buona tecnica. Qualsiasi variazione che si

rendesse necessaria deve essere concordata con il proprio responsabile.

In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc…)

mantenere la schiena eretta e le braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo

principalmente dai muscoli delle gambe. Durante il trasporto a mano, trattenere il

carico in modo sicuro nei punti di più facile presa e se necessario appoggiarlo al

corpo, con il peso ripartito sulle braccia.

Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti.

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Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti.

Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino

a lavorare nella scuola.

Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 90 cm.

Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l’ uso.

L’ apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell’ inizio delle

lezioni.

CAPO IX

COMUNICAZIONI

Art. 38

Distribuzione materiale informativo e pubblicitario

1. Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere

distribuito nelle classi, o comunque nell’ area scolastica, senza la preventiva

autorizzazione del Dirigente Scolastico.

2. E’ garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale

utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, ecc…) e di quello frutto del lavoro

della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche).

3. E’ garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti,

Associazioni culturali, ecc…

4. La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo

economico e speculativo.

5. Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale.

6. Per gli alunni si prevede di:

Distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e

l’organizzazione della scuola;

Autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a

livello Comunale e Comprensoriale, inviato da Enti istituzionali;

Autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od

attività sul territorio, gestite da Enti, Società, Associazioni private che

abbiano stipulato accordi di collaborazione con la Scuola, purché l’iniziativa

non persegua fini di lucro.

Art. 39

Comunicazione docenti-genitori

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1. Nell’ orario di servizio settimanale di ogni docente è prevista un’ ora per i

colloqui, su appuntamento, con i genitori e con gli alunni maggiorenni.

2. Saranno programmati annualmente incontri pomeridiani delle famiglie con gli

insegnanti della scuola. Inoltre, qualora se ne ravvisi la necessità, verranno

inviate alle famiglie tempestive informazioni scritte relative, secondo i casi, alla

frequenza, al profitto, al comportamento dell’ alunno: in particolare, saranno

comunque comunicate alle famiglie le valutazioni quadrimestrali e, su mandato

dei docenti, anche quelle interperiodali, accompagnate dalla eventuale

segnalazione degli interventi di sostegno e di recupero che l’ alunno deve

sostenere e l’ esito di tali interventi.

Art. 40

Informazione sul Piano dell’ offerta formativa

1. All’ inizio dell’ anno scolastico il coordinatore del consiglio di classe illustra agli

studenti ed alle famiglie le opportunità offerte del piano dell’ offerta formativa,

comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative facoltative e/o

opzionali

2. Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo i tempi

e modalità che tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di

vita degli studenti.

3. Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte normalmente con circolari

scritte inviate in lettura nella classi. In forma ufficiale viene adottata anche la

pubblicazione in bacheca, in particolare per gli atti che devono essere riportati

a conoscenza di tutti.

CAPO X

ACCESSO AL PUBBLICO

Art. 41

Acceso di estranei ai locali scolastici

1. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di

“esperti” a supporto dell’ attività didattica chiederanno, di volta in volta, l’

autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli “esperti” permarranno nei locali

scolastici per il tempo strettamente necessario all’ espletamento delle loro

funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della

classe resta del docente.

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2. Nessun altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione

rilasciata dal Dirigente Scolastico o suo delegato può entrare nell’ edificio

scolastico dove si svolgono le attività didattiche.

3. Dopo l’ entrata degli alunni verranno chiuse le porte d’ accesso esclusa quella in

cui presta servizio di vigilanza il collaboratore scolastico addetto.

4. Chiunque ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, al locale

dove si trova l’ albo d’ istituto per prendere visione degli atti esposti e può

accedere all’ Ufficio di Presidenza e di segreteria durante l’ orario di apertura

dei medesimi.

5. I tecnici che operano alle dipendenza della Amministrazione Comunale possono

accedere ai locali scolastici per l’ espletamento delle loro funzioni.

6. I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo

tesserino di riconoscimento.

APPENDICE A

REGOLAMENTO CONTENENTE CRITERI E LIMITI PER LO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ

NEGOZIALE DA PARTE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO, AI SENSI DELL’ART. 33,

SECONDO COMMA, DEL DECRETO N. 44 DEL 1 FEBBRAIO 2001.

IL CONSIGLIO D’ISTITUTO

VISTI gli art.8 e 9 del DPR 8/3/99, n. 275;

VISTO l’art. 33, secondo comma, del Decreto Interministeriale n. 44 del 1/2/2001

con il quale viene attribuita al Consiglio d’istituto la competenza a determinare i

criteri e limiti per lo svolgimento dell’attività negoziale da parte del dirigente

scolastico;

VISTO l’art. 10 del T.U. 16/4/94, n. 297;

Approvato dal C.I. in data 12/05/2005

EMANA

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Ai sensi dell’art. 33, 2° comma, del Decreto Interministeriale n. 44 del 1/2/2001 il

seguente regolamento che va a costituire parte integrante del regolamento

d’istituto

CAPO I

PRINCIPI GENERALI

Art. 1 – Finalità e ambito di applicazione

1. Il presente regolamento disciplina, nell’ambito del D.I. 1/2/2001, n. 44 –

Regolamento concernente le istruzioni generali sulla gestione amministrativo

contabile delle istituzioni scolastiche l’attività amministrativa inerente li

svolgimento dell’attività negoziale con i soggetti terzi, nonché ai sensi dell’art.

33, 2° comma, del predetto regolamento, i criteri e le limitazioni per lo

svolgimento, da parte del Dirigente Scolastico, delle seguenti attività negoziali:

contratti di sponsorizzazione;

contratti di locazione di immobili;

utilizzazione dei locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione

scolastica, da parte di soggetti terzi;

convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli alunni

per conto terzi;

alienazione di beni e servizi prodotti nell’esercizio di attività didattiche o

programmate a favore di terzi;

acquisto ed alienazione di titoli di stato;

contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività ed

insegnamenti;

partecipazione a progetti internazionali.

Art. 2 – Formazione dei contratti

1. L’iter di formazione dei contratti dell’istituzione scolastica si articola nelle

seguenti tre fasi:

Deliberazione di contrattare: l’ente manifesta la propria intenzione di

obbligarsi, e predispone uno schema di contratto determinandone il fine

perseguito, l’oggetto, le clausole essenziali e le modalità di scelta del

contraente.

Aggiudicazione: la scelta del contraente viene effettuata secondo la

procedura tipica dell’istituzione scolastica di cui all’art. 34 del D.I. n. 44 del

1/2/2001, ovvero nei casi imposti dalla legge e ove risulti più conveniente

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per l’amministrazione, secondo le procedure dell’asta pubblica, della

licitazione privata, della trattativa privata, dell’appalto concorso.

Stipulazione: l’accordo viene formalizzato in un atto a firma del Dirigente

nella sua veste di legale rappresentante dell’Ente.

Art. 3 – Conclusione dei contratti

1. L’iniziativa presa dall’istituzione scolastica per la conclusione di un contratto ha

valore d’invito ad offrire e non di proposta; ciò deve sempre essere precisato

nelle richieste di offerta.

2. L’offerta della controparte, invece, è vincolante per la stessa per il periodo

fissato dall’amministrazione nel bando di gara o nella lettera d’invito.

Art. 4 – Elevazione del limite di somma

1. Rimane invariato il limite di spesa per l’attività di contrattazione relativa

all’acquisizione di

beni e servizi di cui all’art. 34, 1° comma, del D.I. n. 44 del 1/2/2001.

2. Nessun contratto può essere artificiosamente suddiviso allo scopo di essere

sottratto alla applicazione del presente regolamento.

CAPO II

FUNZIONI E COMPETENZE

Art. 5 – Gli atti amministrativi di competenza del Consiglio d’Istituto e

del Dirigente scolastico

1. I contratti dell’istituzione scolastica debbono essere affidati attraverso uno dei

sistemi previsti dal successivo art. 8.

2. La scelta della procedura più idonea da adottare per la stipula dei contratti è

disposta:

a) dal Consiglio d’Istituto nelle materie che il regolamento n. 44

dell’1/2/2001 gli riserva espressamente;

b) dal Dirigente in tutti gli altri casi

3. La scelta medesima dovrà essere improntata al precipuo fine di assicurare

garanzie circa l’efficacia, l’efficienza, l’economicità, la snellezza operativa

dell’azione amministrativa, l’imparzialità nell’individuazione delle soluzioni, e il

rispetto dei principi della concorrenzialità e della “par condicio” tra i

concorrenti. Ove il principio della concorrenzialità pregiudichi l’economicità e

l’efficacia dell’azione e il perseguimento degli obiettivi dell’istituzione scolastica,

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gli organi competenti, con provvedimento motivato, potranno avvalersi del

sistema ritenuto più congruo nel rispetto delle norme vigenti.

4. L’attività negoziale dell’istituzione scolastica viene svolta dal Dirigente

scolastico, in qualità di rappresentante legale dell’ente, nel rispetto delle

deliberazioni del Consiglio d’istituto assunte a norma dell’art. 33 del

Regolamento n. 44 del 1/2/2001.

5. Il Consiglio d’istituto ha funzioni di indirizzo e controllo della complessiva

attività contrattuale dell’ente nel rispetto delle specifiche competenze del

Dirigente e del Direttore SGA.

6. Nello svolgimento dell’attività negoziale il Dirigente si avvale dell’attività

istruttoria del Direttore SGA. A tal fine, al Dirigente compete l’individuazione

delle ditte, l’indicazione dei beni e/o servizi e le modalità di effettuazione delle

forniture da specificare nelle richieste di preventivo. Al Direttore SGA, compete

formalizzare la richiesta alle ditte, ricevere le offerte e predisporre il prospetto

comparativo da sottoporre al Dirigente per la scelta del fornitore.

Art. 6 – Commissione di gara

1. L’espletamento della procedura di aggiudicazione a mezzo di asta pubblica,

licitazione privata, nonché trattativa privata previa gara ufficiosa può essere

demandato ad apposita commissione.

2. La commissione di gara è composta dal presidente, da due componenti e da un

segretario, con funzione di verbalizzazione, individuati secondo le modalità di

cui ai successivi commi.

3. La Presidenza di dette commissioni è affidata al Dirigente Scolastico (o persona

dallo stesso delegata) a cui compete la sottoscrizione del contratto.

4. Gli altri componenti della commissione sono nominati dal Presidente della

Commissione stessa tenuto conto della particolare tipologia di gara da

espletare; di ciò sarà dato atto nel primo verbale dei lavori della commissione

stessa,senza la necessità di altro atto formale.

5. I compiti di segretario verbalizzante sono svolti da un dipendente

dell’istituzione scolastica.

6. La commissione espleta i propri lavori in forma collegiale, con la presenza di

tutti i commissari. Le decisioni vengono assunte a maggioranza dei voti. Il

processo verbale di gara, redatto dal segretario della commissione, viene

sottoscritto da tutti i commissari. In caso di parità di voti, prevale il voto del

Presidente.

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CAPO III

I SISTEMI DI SCELTA DEL CONTRAENTE

Art. 7 – Deliberazione a contrattare

1. La deliberazione a contrattare è assunta dal Dirigente e dal Consiglio d’istituto

nelle materie che espressamente gli riserva il regolamento di contabilità

scolastica. Essa deve precedere la scelta del contraente e la stipulazione del

contratto.

2. La deliberazione a contrattare deve obbligatoriamente indicare:

a) il fine che con il contratto s’intende perseguire, vale a dire il pubblico

interesse che l’ente intende realizzare;

b) l’oggetto del medesimo, la forma e le clausole ritenute essenziali;

c) le modalità di scelta del contraente secondo la normativa vigente;

d) le modalità di finanziamento della spesa.

3. Essa è sempre revocabile, ancorché esecutiva, trattandosi di atto che non

vincola l’amministrazione la quale può pertanto ritirarla per sopravvenuti motivi

di interesse pubblico.

Art. 8 – La scelta del contraente

1. Alla scelta del contraente si può pervenire attraverso il sistema di gara stabilito

dall’art. 34 del D.I. n. 44 del 1/2/2001, ovvero nei casi in cui è previsto dalla

legge e ove risulti più conveniente per l’amministrazione secondo le procedure

dell’asta pubblica, della licitazione privata, della trattativa privata, dell’appalto

concorso.

2. Per le forniture che superino i limiti concordati in sede comunitaria, si dovranno

utilizzare i sistemi di gara e le procedure previste dagli accordi comunitari così

come recepiti in sede nazionale.

3. Fermo restando il rispetto di tali norme, la scelta del sistema di contrattazione,

se diverso dal sistema di contrattazione tipico delle istituzioni scolastiche, va

motivato con prevalente riferimento ai criteri di economicità ed efficacia.

4. Le minute spese di cui all’art. 17 del D.I. n. 44 del 1/2/2001, necessari a

soddisfare i correnti bisogni di limitata entità, sono disciplinati da apposito

regolamento.

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CAPO IV

MODALITA’ DI ESPLETAMENTO DELLE GARE

Art. 9 – La lettura d’invito alle gare

1. Le ditte da invitare a partecipare alle gare con il sistema di contrattazione

ordinario di cui all’art. 34 del D.I. n. 44 del 1/2/2000, sono individuate dal

Dirigente Scolastico secondo automi criteri di idoneità e affidabilità. Nel caso di

gare a licitazione privata e appalto concorso le ditte debbono essere individuate

attraverso il preavviso di gara con le modalità previste dalla legge.

2. I requisiti minimi da richiedere alle ditte partecipanti sono quelli previsi dalla

legge.

3. Sono escluse dalla contrattazione le ditte che:

a) si trovino in stato di fallimento, liquidazione, cessazione di attività,

concordato preventivo e in qualsiasi altra forma equivalente secondo la

legislazione vigente;

b) nei cui confronti sia stata pronunciata una condanna, con sentenza

passata in giudicato, per reati che attengono alla moralità

professionale e per delitti finanziari;

c) in precedenti contratti si sono resi colpevoli di grave negligenza,

malafede o inadempienze debitamente comprovate;

d) non siano in regola con gli obblighi relativi alle contribuzioni

previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori o al pagamento

delle imposte e tasse;

e) siano gravemente colpevoli di false dichiarazioni nel fornire

informazioni che possono essere richieste ai sensi del presente

articolo.

4. La lettera d’invito, per ogni forma di contrattazione rappresenta un mero invito

ad offrire che qualifica la controparte come proponente e impegna l’istituzione

scolastica solo dopo l’aggiudicazione.

5. La controparte non può invocare la responsabilità precontrattuale ove l’ente,

assumendo un provvedimento motivato, decida di non far luogo

all’aggiudicazione o alla revoca della gara.

6. La lettera d’invito deve essere improntata alla massima chiarezza, elencando

dettagliatamente i requisiti ed i documenti richiesti, le modalità da seguire per

la partecipazione ed individuando con certezza quelle clausole che, in quanto

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rispondenti ad un particolare interesse dell’istituzione scolastica appaltante,

portano alla esclusione dalla gara ove siano disattese.

7. Lettere d’invito per la partecipazione alle gare devono essere spedite con

sistemi che assicurano la massima certezza circa tale adempimento. Di norma

deve essere utilizzata la raccomandata con ricevuta di ritorno. Gli altri sistemi

di estensione dell’invito, quali i telefax, la forma telegrafica, la posta ordinaria

sono da ritenersi applicabili solo in presenza di situazioni eccezionali.

Art. 10 – Le offerte

1. I termini da concedere alle ditte per la partecipazione alle gare regolate dalla

legislazione nazionale sono, per quanto riguarda l’asta pubblica,quelli previsti

dall’art.64 del R.D.23/5/1924,n.827,mentre per gli altri sistemi di

affidamento,verranno determinati di volta in volta,nel rispetto dei principi di

equità,dalla stazione appartenente.

2. Tali termini dovranno essere tali da consentire la presentazione di un offerta

seria e ragionata e,comunque,non essere inferiori alla metà di quelli prescritti

per quanto concerne gli appalti soggetti alla normativa comunitaria.

3. Le offerte hanno natura di proposta irrevocabile. Esse dovranno essere redatte

nel rispetto delle norme,modalità,termini e condizioni previste per legge,dalla

lettera d’invio o da qualsiasi altro disciplinare richiamo per regolare

l’affidamento.

4. Le offerte devono essere sottoscritte dal legale rappresentante delle ditte e non

possono presentare correzioni che non siano da lui convalidate con apposita

sottoscrizione.

5. Di norma il sistema di presentazione delle offerte è quello dell’inoltro a mezzo

del servizio postale in plico raccomandato.

6. Eventuali deroghe a tale sistema devono essere adeguatamente motivate.

7. Non è ammessa la possibilità di utilizzare soluzioni tra di loro alternative per

l’inoltro delle offerte quali ad esempio il mezzo del plico postale e la consegna a

mano.

8. Non sono ammesse offerte per telegramma,né offerte condizionate o espresse

in modo indeterminato o con semplice riferimento ad altra offerta.

9. Nel caso di presentazione a mezzo servizio del servizio postale le offerte

debbono presentare all’esterno della busta, in modo chiaro ed inequivocabile,il

nominativo del partecipante e l’indicazione della gara cui si riferiscono. Ove sia

prevista la necessità di esaminare preliminarmente la documentazione ritenuta

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propedeutica all’ammissione,si deve utilizzare il sistema della doppia busta. In

tal caso la busta contenente la sola offerta,chiusa in altra più grande

contenente i documenti richiesti per la partecipazione,verrà aperta soltanto se

la documentazione necessaria per l’ammissione risulterà regolare.

10. I termini previsti per la partecipazione debbono intendersi perentori e l’offerta

viaggia a rischio e pericolo dell’offerente.

11. Ai fini dell’accertamento del rispetto dei termini di reperimento dell’offerta

stessa,farà fede il timbro di arrivo e la declaratoria od attestazione circa il

giorno e l’ora del ricevimento,apposta dal funzionario responsabile del

procedimento.

12. Quando in un offerta vi sia discordanza tra il prezzo indicato in lettere e quello

indicato in cifre è valida l’indicazione in lettere.

Nel caso in cui vi siano errori di calcolo del prezzo complessivo,vale quale

offerta il prezzo risultante dal corretto calcolo effettuato sulla base dei prezzi

unitari offerti.

13. Possono essere presentate più offerte aventi lo stesso oggetto a condizione che

l’offerta successiva sia presentata nel rispetto dei termini e delle modalità

previste per l’offerta principale. In tal caso viene presa in considerazione

l’ultima offerta in ordine di tempo.

14. Non è ammissibile la presentazione di più offerte per la quali non si possa

individuare l’ultima.

15. Scaduto il termine utile per la loro presentazione,le offerte non possono essere

ritirate,modificate o integrate e divengono quindi impegnative per la ditta

proponente.

16. Nel caso in cui l’aggiudicazione non sia prevista seduta state ma differita in un

momento successivo,l’offerta si considera valida per un periodo di tempo pari a

quello ipotizzato nella lettera d’invito od in mancanza di tale indicazione,per

quello normalmente necessario per compiere le operazioni che dovrebbero

condurre alla definitiva aggiudicazione.

17. Qualora detto termine di validità sia scaduto prima dell’aggiudicazione,deve

essere acquisita,prima di procedere all’esame delle offerte,la conferma circa la

validità.

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Art.11 – Le offerte risultanti uguali

1. Nel caso due o più concorrenti risultanti aggiudicatari abbiano presentato

offerte uguali,il riterrà più opportuno,ed aggiudicherà l’appalto al migliore

offerente.

2. Ove i concorrenti non siano presenti o rifiutino la seconda gara,si procederà

all’individuazione dell’aggiudicatario,mediante estrazione e sorte.

Art.12 – Annullamento e revoca della gara

1. L’annullamento o la revoca di una gara in corso di espletamento necessita di

una congrua e seria motivazione che ponga in evidenza le ragioni

giustificative del provvedimento che può essere adottato solo a tutela

dell’interesse pubblico e non in presenza di irregolarità formali che possano dar

luogo ad una sanatoria.

2. nel caso in cui per la ditta aggiudicataria dovesse essere

accertati,successivamente all’aggiudicazione,il mancato possesso di uno dei

requisiti essenziali per il perfezionamento del rapporto contrattuale,si procederà

aggiudicando l’appalto alla ditta immediatamente seguente nella graduatoria.

CAPO V

STIPULAZIONE DEL CONTRATTO

Art.13 – Contenuti del contratto

1. Il contenuto del contratto deve essere conforme agli elementi e alle clausole

indicate nella lettera d’invito e deve di norma includere le condizioni di

esecuzione,il corrispettivo,le modalità di pagamento,la facoltà dell’istituzione

scolastica di risolvere il rapporto nei casi di inadempienza e/o di esecuzione in

danno,salvo il risarcimento di cui all’ art.18 ed altre eventuali clausole quali le

penali e le modalità di verifica di regolare esecuzione

2. Il contratto deve avere termini di durata certi. Salvi i casi consentiti dalla legge

la durata non può essere variata in corso di esecuzione del contratto.

Art.14 – Stipula dei contratti

1. La stipulazione consiste nella redazione formale di un contratto. Essa consegue

alla fase di aggiudicazione.

2. I contratti sono stipulati dal Dirigente scolastico o da persona dallo stesso

delegata.

3. La ditta aggiudicataria è tenuta a versare,di norma prima della stipula del

contratto l’importo dovuto per la spese contrattuali,,cioè di copia e bollo,gli

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oneri di registrazione del contratto. Tale importo viene versati direttamente al

Direttore SGA mediante assegno circolare non trasferibile oppure mediante

bonifico bancario presso l’istituto cassiere dell’istituzione scolastica. Al Direttore

SGA compete la gestione e la rendicontazione di tale deposito.

4. I contratti possono essere stipulati in una delle seguenti forme:

a) in forma pubblica ordinaria,ai sensi dell’art.102 del regolamento di

contabilità di stato,e cioè a mezzo del Notaio,allorché lo richiedano

l’amministrazione od il contraente privato. L’indicazione del nominativo

del Notaio rogante complete alla parte a carico della quale sono poste

le spese contrattuali;

b) in forma pubblica amministrativa,cioè a mezzo del Direttore SGA in

veste ufficiale rogante;

c) mediante scrittura privata autenticata ai sensi degli artt.2702 e 2703

del codice civile;

5. I contratti di importo inferiore a ……………….. Euro, IVA esclusa, possono altresì

essere stipulati,oltre che nella forma pubblica ordinaria e pubblica

amministrativa,secondo le sotto riportate modalità

a) per mezzo di scrittura privata,firmata dal Dirigente scolastico e dalla

controparte;

b) con atto separatorio di obbligazione sottoscritto dall’offerente ed

accettato dall’istituzione scolastica;

c) per mezzo di obbligazione stesa in calice al capitolato;

d) d)per mezzo di corrispondenza,secondo l’uso del commercio,quando

sono conclusi con ditte commerciali.(offerta e successiva conferma

d’ordine)

6. Nell’ipotesi di cui ai punti b),c),d), la ditta resta vincolata fin dal momento

dell’aggiudicazione,mentre per l’istituzione scolastica è subordinato alla verifica

dei requisiti di cui alla vigente legge antimafia.

7. Tranne i casi in cui la forma del contratto è prescritta dalla legge,essa verrà

determinata all’atto della determinazione a contrattare,tenendo conto del

valore economico del contratto o della natura delle forniture e nel rispetto dei

principi di efficacia,efficienza ed economicità dell’attività amministrativa.

8. L’adempimento della stipulazione deve avvenire entro il termine indicato nella

comunicazione alla ditta aggiudicataria,mediante lettera raccomandata con

ricevuta di ritorno,dell’avvenuta predisposizione del contratto. Decorso

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inutilmente tale termine il Dirigente scolastico potrà revocare l’aggiudicazione e

disporre l’affidamento a favore dell’offerente che segue in graduatoria. In tal

caso l’istituzione scolastica è liberata da ogni obbligo verso la parte inattiva. E’

fatta salva la facoltà dell’amministrazione di attivare tutte le azioni da porre in

essere per l’esecuzione del contratto e il risarcimento dei danni.

Art.15 – Adempimenti connessi alla stipula

1. Il Direttore SGA è abilitato a rogare i contratti ai sensi dell’art. 34, 6° comma,

del D.I. n.44 del 1/2/2001, nell’esclusivo interesse dell’istituzione scolastica,

secondo la normativa vigente in materia.

2. I contratti e gli atti di sottomissione, conclusi dall’istituzione scolastica e

stipulati in forma pubblica ordinaria, ovvero in forma pubblica amministrativa,

ovvero ancora mediante scrittura privata autenticata, vengono registrati a cura

del Notaio rogante

o dell’ufficiale rogante, entro il prescritto termine di 20 giorni dalla stipula dei

medesimi.

3. Il Direttore SGA provvede alla tenuta del repertorio, alla iscrizione su di questo

degli atti da lui rogati, nonché a tutti gli ulteriori adempimenti legali e fiscali per

dare compiuto l’iter del contratto.

4. Per tali contratti egli provvede inoltre all’autentica delle copie degli atti ed al

rilascio delle stesse alle parti che ne facciano richiesta.

Art. 16 – Spese contrattuali

1. Le spese contrattuali necessarie per la stipula e per i successivi adempimenti,

anche di ordine tributario, cui il contratto stesso dovrà essere sottoposto,

saranno così regolate:

a) se poste a carico del privato contraente, questi sarà inviato a versare,

sul conto dell’istituzione scolastica presso l’istituto cassiere, un

deposito presuntivamente qualificato da cui si preleveranno le somme

occorrenti. Esaurite le operazioni si procederà alla liquidazione del

conto, rimettendo all’interessato una distinta delle spese

effettivamente sostenute ed il conguaglio attivo o negativo del conto

che dovrà essere saldato entro 30 giorni;

b) se poste a carico dell’istituzione scolastica si preleveranno le somme

che si renderanno necessarie attraverso il fondo minute spese;

c) nel caso che l’istituzione scolastica anticipi le somme dovute, si

procederà al loro recupero. Ove dovessero riscontrarsi difficoltà

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seguendo la forma ordinaria, si attiverà la forma abbreviata e

privilegiata prevista dall’art. 98 della legge sul registro, per il recupero

dell’imposta di registro anticipata, ovvero si tratterà la somma dovuta

dal contraente, aumentata degli interessi, sul primo pagamento

relativo al contratto.

Art. 17 – Attività di gestione dei contratti

1. L’originale del contratto una volta stipulato, rogato e registrato, nonché quello

soggetto a registrazione anche in caso d’uso, è custodito dal Direttore Sga nelle

sua veste di responsabile del procedimento.

2. Per il Direttore Sga nella sua veste di responsabile del procedimento, la

gestione del contratto comporta anche la vigilanza sul regolare e tempestivo

adempimento degli impegni e delle obbligazioni contrattualmente assunte dalle

parti. Spetta al responsabile del procedimento azionare e far valere

direttamente le clausole anche di natura sanzionatorie, previste dal contratto

stesso, ogni qual volta se ne realizzano i presupposti.

3. Spetta altresì al responsabile del procedimento la vigilanza sulla regolarità

dell’esecuzione delle prestazioni poste a carico delle parti nell’ambito dei

rapporti di collaborazione, disciplinati mediante stipula di convenzioni o di

appositi disciplinari, con professionisti esterni.

4. Compete al responsabile del procedimento evitare che si verifichino ritardi od

omissioni negli adempimenti di natura tecnica, amministrativa, contabile, tali

da comportare conseguenze negative per l’istituzione scolastica.

5. Nell’ipotesi di cui al comma 4 il responsabile del procedimento riferisce

immediatamente al Dirigente scolastico, chiarendo le ragioni dei ritardi e delle

omissioni.

Art. 18 – Inadempienze contrattuali

1. Nel caso di inadempienza contrattuale l’istituzione scolastica, dopo formale

ingiunzione rimasta inusitata, può affidarne l’esecuzione, a spese

dell’affidatario, ad un nuovo soggetto, salvo l’esercizio dell’azione per il

risarcimento del danno.

2. I provvedimenti intesi a promuovere la risoluzione del contratto medesimo per

inadempienza, ad esperire le azioni per l’esecuzione in danno e per il

risarcimento dei danni subiti competono al Dirigente scolastico. Al medesimo

compete adottare le misure ritenute necessarie per i casi di irregolarità o ritardi

non configuranti inadempienze in senso proprio.

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CAPO VI

CRITERI E LIMITI INERENTI I SINGOLI CONTRATTI

Art. 19 – Contratti di sponsorizzazione

1. La stipula dei contratti di sponsorizzazione può essere disposta dal dirigente

scolastico, ai sensi dell’art. 41 del D.I. n. 44 del 1/2/2001, nel rispetto delle

seguenti condizioni:

a. in nessun caso è consentito concludere contratti in cui siano possibili forme di

conflitto d’interesse tra l’attività pubblica e quella privata;

b. non è consentito concludere accordi di sponsorizzazione co soggetti le cui

finalità ed attività siano in contrasto, anche di fatto, con la funzione educativa e

culturale della scuola;

c. non è consentito concludere contratti di sponsorizzazione con soggetti che

svolgono attività concorrente con la scuola;

d. nella scelta degli sponsor si dovrà accordare la preferenza a quei soggetti che

per finalità statutarie, per le attività svolte, abbiano dimostrato particolare

attenzione nei confronti dei problemi dell’infanzia e della adolescenza;

e. la sponsorizzazione è ammessa per le seguenti attività svolte nella scuola…..

Art. 20 – Contratto di locazione di immobili

1. I beni immobili di proprietà dell’istituzione scolastica possono essere ceduti in

locazione a soggetti pubblici e privati secondo la disciplina dettata dagli artt.

1571 e seguenti del codice civile;

2. Il Dirigente nel determinare il canone d’affitto dovrà tenere conto dei costi di

gestione dello immobile in termini di manutenzione straordinaria e pagamento

delle imposte.

Art. 21 – Contratto di utilizzazione,dei beni e dei locali scolastici da

parte di soggetti terzi

1. Il contratto deve prevedere le seguenti clausole e condizioni:

a) la concessione in uso dei locali deve essere compatibile con l’attività

educativa svolta nell’istituto stesso, cioè nel senso che non può essere

limitativa delle attività didattiche dell’istituto;

b) precisare il periodo della concessione in uso dell’edificio e le modalità

tassative di utilizzo dei locali da parte del concessionario;

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c) precisare l’obbligo del concessionario di stipulare una polizza

assicurativa per la responsabilità civile per garantire eventuali possibili

danni;

d) precisare che il concessionario assume l’obbligo della custodia

dell’edificio;

e) precisare che il concessionario assume la responsabilità in ordine alle

attività e destinazione dell’edificio;

f) precisare che la scuola e l’ente proprietario dei locali devono essere

tenute esenti da spese connesse all’utilizzo dei locali;

g) il corrispettivo per l’uso dei locali è stabilito in via discrezionale dal

dirigente, comunque non dovrà essere inferiore al costo derivante

dalle utenze,pulizie e/o eventuale personale di sorveglianza, perché

tali prestazioni vanno retribuite con parte dei proventi accessori in

quanto resi a favore di terzi.

Art. 22 – Contratto di utilizzazione di siti informatici da parte di

soggetti terzi

1. L’istituzione scolastica può ospitare sul proprio sito informatico istituzioni di

volontariato,associazioni tra studenti, collegamenti verso altre istituzioni

scolastiche, o enti di interesse culturale allo scopo di favorire la creazione di

sinergie tra soggetti comunque coinvolte in attività educative e culturali.

2. il contratto, in particolare, dovrà prevedere:

l’individuazione da parte del Dirigente scolastico del responsabile del

servizio, il quale assume la responsabilità per i contenuti immessi nel sito.

A tal fine il Dirigente scolastico dovrà verificare non solo il nominativo, ma

anche la qualificazione professionale e la posizione dello stesso rispetto

all’organizzazione richiedente.

La specificazione di una clausola che conferisca al dirigente la facoltà di

disattivare il servizio qualora il contenuto dovesse risultare in contrasto

con la funzione educativa della scuola.

Art. 23 – Contratti di prestazione d’opera

1. All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente, sulla base del piano dell’offerta

formativa (POF) e alla previsione dei progetti che saranno deliberati nel

programma annuale, individua le attività e gli insegnamenti per i quali possono

essere conferiti contratti ad esperti esterni e ne dà informazione con uno o più

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avvisi da pubblicare all’albo ufficiale della scuola e sul proprio sito web o altra

forma di pubblicità ritenuta più opportuna.

2. Gli avvisi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle

domande, i titoli che saranno valutati, la documentazione da produrre, nonché

l’elenco dei contratti che s’intendono stipulare. Per ciascun contratto deve

essere specificato:

l’oggetto della prestazione;

la durata del contratto: termini di inizio e conclusione della prestazione;

il corrispettivo proposto per la prestazione.

3. I candidati devono essere in possesso dei requisiti per l’accesso al pubblico

impiego.

4. Ciascun aspirante in possesso dei requisiti, nel termine che sarà stabilito dal

Dirigente scolastico, può presentare domanda alla scuola ai fini

dell’individuazione dei contraenti cui conferire il contratto.

5. I criteri riguardanti la determinazione dei corrispettivi per i contratti di cui al

presente articolo saranno annualmente determinati dal Consiglio d’istituto.

6. Nell’ambito di detti criteri, il Dirigente scolastico, determina annualmente il

corrispettivo di riferimento per i singoli contratti conferiti.

ovvero

Il compenso massimo da corrispondere all’esperto per ogni ora di lezione,

tenuto conto del tipo di attività e dell’impegno professionale richiesto, sarà

quello stabilito dalla legge.

7. I contraenti cui conferire i contratti sono selezionati dal Dirigente scolastico

mediante valutazione comparativa.

8. La valutazione sarà effettuata sulla base dei seguenti titoli:

curriculum complessivo del candidato;

contenuti e continuità dell’attività professionale e scientifica individuale o

svolta presso studi professionali, enti pubblici o privati;

pubblicazioni e altri titoli.

9. Per la valutazione comparativa dei candidati il Dirigente scolastico farà

riferimento almeno ai seguenti criteri:

livello di qualificazione professionale e scientifica dei candidati;

congruenza dell’attività professionale o scientifica svolta dal candidato con gli

specifici obiettivi formativi dell’insegnamento o dell’attività formativa per i quali

è

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bandita la selezione;

eventuali precedenti esperienze didattiche.

10. Il Dirigente scolastico per le valutazioni di cui al presente articolo può nominare

una apposita commissione, composta dai docenti, a cui affidare compiti di

istruzione, ai fini della scelta dei contraenti con cui stipulare i contratti.

Art. 24 – Alienazione di beni e forniture di servizi prodotte

dall’istituzione scolastica per conto terzi

1. I contratti e le convenzioni di natura privatistica aventi ad oggetto l’esecuzione

di attività di ricerca, di didattica e consulenza per conto terzi, conclusi tra

l’istituzione scolastica ed Enti pubblici e privati, ai sensi dell’art. 38 del D.I.

n.44/2001 sono stipulati dal Dirigente scolastico nell’ambito dei criteri e limiti di

seguito stabiliti.

2. Nell’attività di ricerca, di didattica e consulenza per conto terzi rientrano quelle

prestazioni eseguite dall’istituzione scolastica, avvalendosi delle proprie

strutture, che esulano dai compiti istituzionali.

3. Il Dirigente, per i contratti relativi a prestazioni a carattere didattico,

commissionati da terzi, prima di procedere alla loro stipulazione deve accertare

che l’esecuzione della prestazione:

sia compatibile con lo svolgimento della normale attività didattica;

non costituisca attività istituzionale dell’istituzione scolastica.

sia strumentale e funzionale alle finalità della scuola, cioè l’attività

deve trovare motivazioni di ordine didattico, di ricerca ecc.;

nel caso si richieda l’impiego di laboratori si dovranno stabilire le

modalità di utilizzo in modo da non arrecare pregiudizio al normale

svolgimento delle attività istituzionali;

nel caso di utilizzo di personale interno all’istituzione scolastica si

dovrà tenere conto se le attività si collocano in orario di servizio

ovvero fuori orario di servizio;

4. Il corrispettivo da richiedere al committente per la attività disciplinate dal

presente articolo è approvato dal Consiglio d’istituto, su proposta del Dirigente.

Il corrispettivo deve essere determinato in misura tale da consentire l’integrale

copertura dei costi, nonché una quota di utile. In particolare dovranno essere

valutati i seguenti elementi:

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costo dei materiali di consumo necessari allo svolgimento delle

attività;

costo di acquisto, noleggio, manutenzione o ammortamento di

apparecchiature tecnico-scientifiche e didattiche necessarie per

l’esecuzione dell’attività;

costo di eventuali prestazioni relative a collaborazioni esterne

necessarie all’esecuzione della prestazione;

costo e compenso al personale impegnato nella prestazione;

spese di carattere generale per il funzionamento della struttura

(compensi per i consumi per le utenze di gas, acqua, energia elettrica,

pulizie ecc.) stabilita forfetariamente nella misura almeno dell’1% della

singola prestazione;

altre eventuali voci di spese incidenti sul costo globale della

prestazione;

5. Su proposta del Dirigente, i corrispettivi introitati, saranno ripartiti:

una quota pari al …% di tale corrispettivo viene acquisita al bilancio

della scuola a fronte delle spese generali di produzione;

una quota pari a …% viene acquisita al bilancio della scuola ed

accantonata a copertura delle eventuali azioni risarcitorie esercitate da

terzi per inadempimento dell’istituzione scolastica;

un ulteriore quota del …% del corrispettivo viene acquisita al bilancio

della scuola da destinare al personale che cura gli aspetti

amministrativi dell’attività.

All’atto della proposta di contratto, il Dirigente propone una quota di

fondi da destinare al personale docente e ATA che collabora all’attività.

Tale quota non potrà superare l’85% di quanto resta dopo aver

dedotto dal corrispettivo le quote acquisite al bilancio ed i costi della

prestazione.

le somme rimanenti dopo le operazioni indicate in precedenza possono

essere utilizzate, su proposta del Dirigente, per acquisti di materiale

per gli alunni.

Art. 25 – Contratti di acquisto o vendita di titolo di Stato

1. La stipula di contratti di gestione finanziaria di cui all’art. 48 del regolamento di

contabilità scolastica è possibile a condizione che risulti compatibile con la

continuità dell’erogazione del servizio educativo e formativo.

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2. Possono essere destinate a questa forma d’investimento soltanto le risorse

derivanti da entrate proprie dell’istituzione scolastica (quali, ad esempio, quelle

ottenute attraverso l’attività contrattuale dell’istituzione scolastica) e quelle

derivanti da eredità, donazioni, legati, lasciti, ecc.

3. Tali contratti possono essere stipulati esclusivamente con istituzioni

professionali del settore, abilitate all’esercizio delle attività bancarie e

finanziarie.

4. I contratti in questione devono essere finalizzati alla conservazione e

all’incremento di risorse finanziarie non immediatamente impiegabili, da

destinare ad una specifica opera di interesse dell’istituzione scolastica.

5. E' esclusa la possibilità di concludere contratti aleatori od operazioni finanziarie

speculative, quali:

l’acquisto di azioni;

l’acquisto di obbligazioni non indicizzate, in quanto non garantiscono in tutta

la durata dell’investimento un rendimento pari a quello dei titoli di stato

semestrali;

l’acquisto di titoli di stato di durata maggiore di un anno, se non indicizzati,

in quanto non garantiscono interessi almeno pari a quelli dei Bot semestrali

derivati (futures, swap, ecc.), in quanto aventi una natura fortemente

speculativa e spesso aleatoria.

6. Il contratto in questione dovrà, in ogni caso, assicurare la conservazione del

capitale impegnato e un rendimento non inferiore a quello dei titolo di stato con

scadenza semestrale, al netto delle commissioni praticate dagli istituti bancari.

7. Il contratto potrà prevedere forme di riscatto anticipato con la contemporanea

clausola della garanzia della conservazione del capitale e degli interessi medio

tempore maturati, decurtati dagli importi dovuti come commissione.

APPENDICE B

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER LA CONCESSIONE IN USO TEMPORANEO E

PRECARIO DEI LOCALI SCOLASTICI

Art.1 – Finalità e ambito di applicazione

I locali scolastici possono esser concessi in uso temporaneo e precario ad

Istituzioni, Associazioni, Enti o Gruppi organizzati, secondo modalità, termini e

condizioni di seguito stabilite, nel rispetto della convenzione stipulata tra la

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provincia di CROTONE e l’ISTITUZIONE SCOLASTICA nonché delle norme

vigenti in materia.

Art.2 – Criteri di assegnazione

I locali scolastici sono primariamente destinati ai pertinenti fini istituzionali e

comunque a scopi e attività rientranti in ambiti di interessi pubblico e possono

quindi essere concessi in uso a terzi esclusivamente per l’espletamento di attività

aventi finalità di promozione culturale, sociale e civile dei cittadini e senza fini di

lucro, valutando i contenuti dell’attività o iniziativa proposte in relazione:

al grado in cui le attività svolte perseguono interessi di carattere generale e che

contribuiscono all’arricchimento civile e culturale della comunità scolastica;

alla natura del servizio prestato, con particolare riferimento a quelli resi

gratuitamente al pubblico;

alla specificità dell’organizzazione, con priorità a quelle di volontariato e alle

associazioni che operano a favori di terzi, senza fini di lucro;

considerando, particolarmente nell’ambito delle attività culturali, la loro qualità

e la loro originalità.

Le attività didattiche proprie dell’istituzione scolastica hanno assoluta preminenza e

priorità rispetto all’utilizzo degli enti concessionari interessati, che non dovrà

assolutamente interferire con le attività didattiche stesse. Nell’uso dei locali

scolastici devono essere tenute in particolare considerazione le esigenze degli enti e

delle associazioni operanti nell’ambito scolastico.

Art.3 – Doveri del concessionario

In relazione all’utilizzo dei locali il concessionario deve assumere nei confronti

dell’istituzione scolastica i seguenti impegni:

indicare il nominativo del responsabile della gestione dell’utilizzo dei locali quale

referente dell’istituzione scolastica;

osservare incondizionatamente l’applicazione e il rispetto delle disposizioni

vigenti in materia;

sospendere l’utilizzo dei locali in caso di programmazione di attività scolastiche

da parte del Comune o dalla stessa istituzione scolastica;

lasciare i locali, dopo il loro uso, in condizione idonee a garantire comunque il

regolare svolgimento delle attività didattiche.

Art.4 – Responsabilità del concessionario

Il concessionario è responsabile di ogni danno causato all’immobile, agli arredi, agli

impianti da qualsiasi azione od omissione dolosa o colposa a lui direttamente

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imputabili o imputabili a terzi presenti nei locali scolastici in occasione dell’utilizzo

dei locali stessi.

L’istituzione scolastica e l’Amministrazione provinciale devono in ogni caso ritenersi

sollevati da ogni responsabilità civile e penale derivante dall’uso da parte di terzi,

che dovranno pertanto presentare apposita assunzione di responsabilità e sono

tenuti a cautelarsi al riguardo mediante stipula di apposita polizza assicurativa o

adottando altra idonea misura cautelativa.

Art.5 – Fasce orarie di utilizzo

L’uso dei locali può essere richiesto esclusivamente per giorni feriali e nei seguenti

orari:

al mattino dalle ore 8.00 alle ore 14.00

pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 20.00

Art.6 – Usi incompatibili

Sono incompatibili le concessioni in uso che comportino la necessità di spostare il

mobilio e gli arredi dell’edificio scolastico.

Non sono consentiti concerti musicali e attività di pubblico spettacolo in genere.

È vietato l’uso dei locali per attività di pubblico spettacolo con pubblico a

pagamento.

Art.7 – Divieti particolari

Durante la manifestazione è vietata la vendita e il consumo di cibarie e bevande

all’interno delle sale.

È inoltre vietato fumare. Il personale in servizio nella scuola in funzione di vigilanza

è incaricato di far rispettare il divieto.

L’utilizzo dei locali da parte di terzi è subordinato inoltre all’osservanza di quanto

segue:

è vietato al concessionario l’istallazione di strutture fisse o di altro genere previa

autorizzazione dell’istituzione scolastica;

è vietato lasciare in deposito, all’interno dei locali e fuori dell’orario di concessione

attrezzi e quant’altro;

qualsiasi danno, guasto, rottura o malfunzionamento o anomalie all’interno dei locali

dovrà essere tempestivamente segnalato all’istituzione scolastica;

l’inosservanza di quanto stabilito al precedente punto comporterà per il

concessionario l’assunzione a suo carico di eventuali conseguenti responsabilità;

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i locali dovranno essere usati dal terzo concessionario con diligenza e, al termine

dell’uso, dovranno essere lasciati in ordine, puliti e comunque in condizioni di

garantire il regolare svolgimento dell’attività didattica della scuola.

Art.8 – Procedura per la concessione

Le richieste di concessione dei locali scolastici devono essere inviate per iscritto

all’Istituzione scolastica almeno 10 giorni prima della data di uso richiesta e

dovranno contenere oltre all’indicazione del soggetto richiedente e il preciso scopo

della richiesta anche le generalità della persona responsabile.

Il Dirigente scolastico nel procedere alla concessione verificherà se la richiesta è

compatibile con le norme del presente regolamento e se i locali sono disponibili per il

giorno e nella fascia oraria stabilita. Se il riscontro darà esito negativo dovrà

comunicare tempestivamente il diniego della concessione; se il riscontro sarà

positivo dovrà comunicare al richiedente, anche per le vie brevi, l’assenso di

massima subordinato al versamento della quota stabilita a titolo di rimborso spese e

del deposito cauzionale.

Una volta effettuati i versamenti di cui sopra presso l’istituto cassiere, si emetterà il

formale provvedimento concessorio. Qualora i versamenti di cui sopra non siano

stati eseguiti entro il quinto giorno precedente a quello previsto per l’uso, la richiesta

s’intende tacitamente revocata ed i locali potranno essere messi a disposizione per

altri eventuali richiedenti.

Art.9 – Corrispettivi

Il costo giornaliero dell’uso dei locali e il deposito cauzionale sono stabiliti in via

discrezionale dal Dirigente scolastico, comunque non inferiore al costo derivante

dalle utenze, pulizie e/o eventuale personale di sorveglianza, perché tali prestazioni

vanno retribuite con parte di proventi concessori in quanto resi a favori di terzi e,

come tali, non rientranti tra le prestazioni di lavoro straordinario reso alla scuola.

Il costo viene determinato quindi in € 50,00 giornaliero per l’uso dell’aula magna e

di € 100,00 per le aule speciali e laboratori.

Qualora per qualsiasi motivo la manifestazione programmata non si svolga, il

corrispettivo versato resta comunque acquisito all’istituzione scolastica, mentre sarà

restituito il deposito cauzionale.

Art.10-Svincolo del deposito cauzionale

Il giorno successivo alla manifestazione il Dirigente scolastico, dopo aver

accertato che non siano stati prodotti danni alla sala o agli arredi, emette un

provvedimento di svincolo del deposito cauzionale.

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Qualora invece si siano verificati danni, ne esegue l’accertamento e la

quantificazione.

La stima dei danni viene rimessa al consiglio d’istituto, il quale l’approva e

delibera di incamerare parzialmente o totalmente la cauzione.

Nel caso che questa risulti insufficiente a coprire ildanno il Dirigente agirà nei modi

di legge nei confronti delle persone indicate quali responsabili della

manifestazione, ove questi non provvedano spontaneamente alla copertura del

danno.

Art. 11 –Concessione gratuita

In casi del tutto eccezionali, quando le iniziative sono particolarmente meritevoli e

rientranti nella sfera dei compiti istituzionali della scuola o dell’ente locale,i locali

possono essere concessi anche gratuitamente.

Tale concessione può avvenire esclusivamente nella fascia oraria dalle 8 alle ore

14 quando non si richiedano prestazioni di lavoro straordinario al personale di

assistenza e pulizia .

La concessione gratuita non esime dal versamento del deposito cauzionale.

Art. 12- Provvedimento concessorio

Il provvedimento concessorio è disposto dal Dirigente scolastico e dovrà

contenere:

le condizioni cui è subordinato l’uso dei locali, nonché l’importo da versare alla

scuola a titolo di corrispettivo e di deposito cauzionale, l’aggregato di entrata del

bilancio della scuola, e, se del caso, l’aggregato di uscita per il pagamento

delle spese derivanti dalla concessione;

il provvedimento dirigenziale dovrà fare richiamo all’esonero di responsabilità

dell’istituzione scolastica e dell’ente locale proprietario per l’uso dei locali e al

rimborso e riparazione di eventuali danni provocati per colpa o negligenza.

La concessione può essere revocata in qualsiasi momento per motivate e giustificate

esigenze dell’istituzione scolastica.

APPENDICE C

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEGLI INCARICHI DI INSEGNAMENTO AGLI

ESPERTI ESTERNI AI SENSI DELL’ART. 40 D.I. N° 44 DEL 1/02/2001.

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Art. 1 – Finalità e ambito di applicazione

1. Il presente regolamento disciplina, ai sensi dell’art. 40 del Decreto

Interministeriale n° 44 del 1/02/2001, le modalità ed i criteri per il

conferimento di contratti di prestazione d’opera per attività ed insegnamenti

che richiedono specifiche e peculiari competenze professionali, nell’ambito della

programmazione didattica annuale, al fine di sopperire a particolari e motivate

esigenze didattiche deliberate nel POF.

Art. 2 – Requisiti professionali

1. Per ciascuna attività o progetto deliberati nel POF per lo svolgimento delle quali

si renda necessario il ricorso alla collaborazione di docenti esperti esterni, il

collegio docenti stabilisce i requisiti minimi, in termini di titoli culturali e

professionali, nonché l’eventuale esperienza maturata nel campo che i docenti

stessi devono possedere per accedere all’insegnamento.

2. I criteri fissati dal collegio docenti saranno pubblicizzati mediante affissione

all’albo ufficiale della scuola e sul proprio sito web o altra forma di pubblicità

ritenuta più opportuna.

Art. 3 – Pubblicazione degli avvisi di selezione

1. All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente, sulla base del piano dell’offerta

formativa (POF) e alla previsione dei progetti che saranno deliberati nel

programma annuale, individua le attività e gli insegnamenti per i quali possono

essere conferiti contratti ad esperti esterni e ne dà informazione con uno o più

avvisi da pubblicare all’albo ufficiale della scuola e sul proprio sito web o altra

forma di pubblicità ritenuta più opportuna.

2. Gli avvisi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle

domande, i titoli che saranno valutati, la documentazione da produrre, nonché

l’elenco dei contratti che si intendono stipulare. Per ciascun contratto deve

essere specificato:

l’oggetto della prestazione;

la durata del contratto: termini di inizio e conclusione della prestazione;

il corrispettivo proposto per la prestazione.

3. I candidati devono essere in possesso dei requisiti per l’accesso al pubblico

impiego.

4. Ciascun aspirante in possesso dei requisiti, nel termine che sarà stabilito dal

Dirigente scolastico, può presentare domanda alla scuola ai fini

dell’individuazione dei contraenti cui conferire il contratto.

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Art. 4 – Determinazione del compenso

1. I criteri riguardanti la determinazione dei corrispettivi per i contratti di cui al

presente

regolamento saranno annualmente determinati dal Consiglio d’Istituto.

2. Nell’ambito di detti criteri, il Dirigente scolastico, determina annualmente il

corrispettivo di riferimento per i singoli contratti conferiti.

Ovvero

Il compenso massimo da corrispondere all’esperto per ogni ora di lezione, tenuto

conto del tipo di attività e dell’impegno professionale richiesto, è stabilito nella

misura di seguito specificata a fianco dei relativi insegnanti:

……………….euro…………………

(ovvero)

In casi particolari, di motivata necessità, in relazione al tipo di attività e

all’impegno professionale richiesto, il Dirigente scolastico, ha facoltà di stabilire il

compenso massimo da corrispondere al docente esperto.

Art. 5 – Individuazione dei contraenti

1. I contraenti cui conferire i contratti sono selezionati dal Dirigente scolastico

mediante valutazione comparativa.

2. La valutazione sarà effettuata sulla base dei seguenti titoli:

Curriculum complessivo del candidato;

Contenuti e continuità dell’attività professionale e scientifica

individuale o svolta presso studi professionali, enti pubblici o privati;

Pubblicazioni e altri titoli.

3. Per la valutazione comparativa dei candidati il Dirigente scolastico farà

riferimento almeno ai seguenti criteri:

Livello di qualificazione professionale e scientifica dei candidati;

Congruenza dell’attività professionale o scientifica svolta dal candidato con gli

specifici obiettivi formativi dell’insegnamento o dell’attività formativa per i quali è

bandita la selezione;

Eventuali precedenti esperienze didattiche.

Il Dirigente scolastico per le valutazioni di cui al presente articolo può nominare

una

apposita commissione, composta da docenti, a cui affidare compiti di

istruzione,ai fini della scelta dei contraenti con cui stipulare i contratti.

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Art. 6 – Stipula del contratto

1. Nei confronti dei candidati selezionati, il Dirigente provvede, con

determinazione motivata in relazione ai criteri definiti con il presente

regolamento e nei limiti di spesa del progetto, alla stipula del contratto e alla

copertura assicurativa.

2. Nel contratto devono essere specificati:

L’oggetto della prestazione;

I termini di inizio e conclusione della prestazione;

Il corrispettivo della prestazione indicato al netto della imposta sul valore

aggiunto, se dovuta, e del contributo previdenziale e fiscale limitatamente alla

percentuale a carico dell’amministrazione;

Le modalità di pagamento del corrispettivo;

Le cause che danno luogo a risoluzione del contratto ai sensi dell’art. 1456 del

C.C. e le condizioni per il ricorso delle parti al recesso unilaterale.

3. Per i titolari dei contratti deve essere previsto l’obbligo di svolgere l’attività

verifica

del profitto, se prevista, e l’obbligo ad assolvere a tutti i doveri didattici in

conformità alle vigenti disposizioni.

4. La natura giuridica del rapporto che si instaura con l’incarico di collaborazione

esterna è quello di rapporto privatistico qualificato come prestazione d’opera

intellettuale.

5. I contratti di cui al presente regolamento non possono avere durata superiore

all’anno scolastico e sono rinnovabili.

6. Non sono rinnovabili i contratti oggetto di risoluzione o di recesso.

7. E’ istituito presso la segretaria della scuola un registro degli incarichi esterni in

cui dovranno essere indicati i nominativi dei professionisti incaricati, l’importo

dei compensi corrisposti e l’oggetto dell’incarico.

Art. 7 – Impedimenti alla stipula del contratto

1. I contratti con i collaboratori esterni possono essere stipulati, ai sensi dell’art.

32, comma 4, del Decreto Interministeriale n° 44 del 1/2/2001, soltanto per le

prestazioni e le attività:

Che non possono essere assegnate al personale dipendente per inesistenza di

specifiche competenze professionali;

Che non possono essere espletate dal personale dipendente per indisponibilità

o coincidenza di altri impegni di lavoro;

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Di cui sia comunque opportuno il ricorso a specifica professionalità esterna.

Art. 8 – Autorizzazione dipendenti pubblici e comunicazione alla

funzione pubblica

1. Ai fini della stipula dei contratti disciplinati dal presente regolamento con i

dipendenti di altra amministrazione pubblica è richiesta obbligatoriamente la

preventiva autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza di cui all’art. 53

del D.L.vo 30/3/2001, n° 165.

2. L’elenco dei contratti stipulati con i soggetti di cui al comma precedente è

comunicato annualmente al dipartimento della funzione pubblica entro i termini

previsti dall’art. 53, commi da 12 a 16 del citato D.L. 165/01.

APPENDICE D

REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI

Art. 1- Premesse

Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. A questo

principio deve essere improntata qualsiasi azione disciplinare:ogni Consiglio di

Classe potrà ,in autonomia,deliberare di non applicare al singolo caso le norme

generali,inquadrando tale comportamento anomalo” in una strategia di recupero o

inserimento più generale.

La successione delle sanzioni non è, né deve essere automatica:mancanze lievi

possono rimanere oggetto di sanzioni leggere anche se reiterate;mancanze più

gravi sono oggetto sanzioni o procedimenti rieducativi commisurati.

La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per assicurarne la

comprensione e quindi l’efficacia.

Le sanzioni possono essere inflitte anche per mancanze commesse fuori della scuola

ma che siano espressamente collegate a fatti od eventi scolastici e risultino di tale

gravità da avere una forte ripercussione nell’ambiente scolastico .La convocazione

dei genitori non deve configurarsi come sanzione disciplinare ma come mezzo di

informazione e di accordo per una concertata strategia di recupero:tale atto dovrà

essere compiuto a livello preventivo,quando possibile,dal singolo docente o dal

Consiglio di Classe.

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Art.2- Natura e classificazione delle sanzioni o degli interventi educativi

correttivi

S1. Richiamo verbale.

S2. Consegna da svolgere in classe.

S3. Consegna da svolgere a casa.

S4. Invito alla riflessione individuale per alcuni minuti fuori dell’aula,sotto stretta

sorveglianza del docente.

S5. Invito alla riflessione guidata sotto l’assistenza di un docente.

S6. Ammonizione scritta sul diario dello studente.

S7. Ammonizione scritta sul registro di classe e riportata sul diario.

S8. Sospensione delle lezioni con obbligo di frequenza fino a tre giorni.

S9. Sospensioni delle lezioni fino a quindici giorni.

S10. Sospensioni delle lezioni oltre i quindici giorni.

Solo in casi eccezionali e per rispondere ad una precisa strategia educativo-

didattica si può ricorrere a compiti di punizione per tutto un gruppo.

Art.3- Soggetti competenti ad infliggere la sanzione

Il singolo docente può irrogare le sanzioni da S1 a S7.

Il Dirigente Scolastico può irrogare le sanzioni da S1 a S8.

Il Consiglio di classe può irrogare le sanzioni da S1 a S9:viene convocato entro due

giorni dal Dirigente Scolastico in base al tipo di mancanza o su richiesta della

maggioranza dei componenti il Consiglio di Classe (esclusi i rappresentanti dei

genitori).Il Collegio dei Docenti può irrogare la sanzione S10 e viene convocato dal

Dirigente Scolastico su richiesta del Consiglio di Classe.

Art.4- Modalità di irrogazione delle sanzioni

Prima di irrogare una sanzione disciplinare occorre che lo studente possa esporre le

proprie ragioni:

verbalmente per le sanzioni da S1 a S8;

verbalmente o per iscritto ed in presenza dei genitori, se possibile, per S9 o S10.

Nei casi previsti dal presente articolo i genitori dello studente devono essere

prontamente avvisati tramite lettera raccomandata a mano o fonogramma o

telegramma. In essi si dovrà comunicare la data e l’ora di riunione dell’organo

collegiale nonché l’invito ai genitori ad assistere il proprio figlio nell’esposizione

delle proprie ragioni.

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Se i genitori e lo studente, pur correttamente avvisati, non parteciperanno alla

riunione, il Consiglio di Classe procederà basandosi sugli atti e sulle testimonianze

in proprio possesso. Nel caso in cui i genitori avviseranno che non possono essere

presenti il Dirigente Scolastico potrà nominare un tutore che assolverà la funzione

dei genitori ed assolverà lo studente.

Gli organi collegiali sanzionano senza la presenza dello studente e dei suoi genitori

né dell’eventuale tutore.

La sospensione può prevedere, invece dell’allontanamento da tutte le attività

scolastiche:

l’obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche;

l’obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche ad eccezione di alcune;

l’obbligo di frequenza solo per alcune attività scolastiche;

la non partecipazione ad attività didattiche che si svolgono fuori dalla scuola come

visite, viaggi e simili.

Su proposta del Consiglio di Classe può essere offerta allo studente la possibilità di

convertire la sospensione con attività in favore della comunità scolastica.

In caso di sanzione con sospensione se ne dovrà dare comunicazione scritta ai

genitori, a cura del Dirigente Scolastico, in essa dovrà essere specificata la

motivazione e la data o le date a cui si riferisce il provvedimento.

Art. 5– Corrispondenza mancanze sanzioni

Ritardi ripetuti da S1 a S7

Ripetute assenze saltuarie da S1 a S7

Assenze periodiche da S1 a S7

Assenze o ritardi non giustificati da S1 a S7

Mancanza del materiale occorrente da S1 a S7

Non rispetto delle consegne a casa da S1 a S6

Non rispetto delle consegne a scuola da S1 a S8

Disturbo delle attività didattiche da S1 a S8

Linguaggio irriguardoso e offensivo verso gli altri da S1 a S9

Violenze psicologiche verso gli altri da S6 a S9

Violenze fisiche verso gli altri da S6 a S9

Reati e compromissione dell’incolumità delle persone S10.

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Quando la mancanza si riferisce agli oggetti o alla pulizia dell’ambiente lo studente

dovrà porvi rimedio riparando o ripagando il danno e/o provvedendo alla pulizia e

ciò in orario extrascolastico o durante le ricreazioni.

Art. 6 – Organo di garanzia e impugnazioni

L’Organo di Garanzia interno della scuola è composto dal Dirigente Scolastico, un

docente ed un genitore indicati dal Consiglio di Istituto.

Contro le sanzioni disciplinari è amesso ricorso da parte dei genitori all’Organo di

Garanzia interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento e

dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti.

APPENDICE E

REGOLAMENTO VIAGGI ED USCITE D’ISTRUZIONE

1. La scuola considera i viaggi di istruzione, le visite guidate a musei,

mostre,manifestazioni culturali, di interesse didattico o professionale, lezioni

con esperti e visite a enti istituzionali o amministrativi, la partecipazione ad

attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la

partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a campionati o gare

sportive, a manifestazioni culturali o didattiche, i gemellaggi con scuole estere

parte integrante e qualificante dell’offerta formativa e momento privilegiato di

conoscenza, comunicazione e socializzazione.

2. Le attività sportive costituiscono parte integrante dell’attività didattica e

verranno effettuate con la collaborazione di tutti i docenti.

3. Il Consiglio di Classe, prima di esprimere il parere sui relativi progetti, li

esamina, verificandone la coerenza con le attività previste dalla

programmazione collegiale e l’effettiva possibilità di svolgimento e nell’ipotesi

di valutazione positiva, indica gli accompagnatori, compreso l’accompagnatore

referente.

4. Se l’iniziativa interessa un’unica classe sono necessari 2 accompagnatori, se più

classi, 1 ogni 15 alunni; un accompagnatore ogni uno o due alunni in situazioni

di Handicap secondo le occorrenze. La funzione di accompagnatore può essere

svolta anche dai collaboratori scolastici. Nel designare gli accompagnatori i

Consigli di Classe, di Interclasse o di Intersezione, provvederanno ad indicare

sempre un accompagnatore in più per ogni classe per subentro in caso di

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imprevisto. È auspicabile che gli accompagnatori siano scelti all’interno del

Consiglio interessato. Se l’insegnante acoompagnatore presta servizio in altri

plessi è tenuto a concordare con la Dirigenza gli eventuali impegni.

5. Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe, Interclasse o

Intersezione e dal Collegio dei Docenti rientrano nel Piano delle Uscite e dei

Viaggi Didattici della scuola.

6. Le proposte devono essere approvate dai Consigli almeno 30 giorni prima della

data dell’uscita o del viaggio, salvo casi eccezionali, per dare modo al Collegio

dei Docenti di approvare l’iniziativa e farla rientrare nel Piano delle Uscite e dei

Viaggi Didattici della scuola.

7. Si auspica la totale partecipazione della classe. Nessun alunno dovrà essere

escluso dai viaggi di istruzione o dalle visite guidate per ragioni di carattere

economico. Il limite numerico dei partecipanti al di sotto del quale non verrà

concessa l’autorizzazione è pari al 30% degli alunni frequentanti la classe.

8. Il Dirigente Scolastico individua ogni anno scolastico un coordinatore del Piano

delle Uscite e dei Viaggi Didattici della scuola.

9. Per ogni uscita o viaggio deve essere individuato un docente referente.

10. Il docente referente, dopo l’approvazione del Consiglio di Classe, presenta al

Coordinatore gli appositi moduli correttamente compilati e sottoscritti (i moduli

dovranno essere richiesti al coordinatore) almeno 10 giorni prima della data

dell’uscita o del viaggio per dare modo alla Giunta esecutiva di scegliere ed

approvare i preventivi di spesa.

11. Qualora, eccezionalmente, si offrisse l’opportunità di una visita guidata (senza

pernottamento) in occasione di mostre o di altre manifestazioni culturali con

scadenza non prevedibile, si impone comunque di presentare tutta la

documentazione necessaria non oltre il 5° giorno precedente la partenza

prevista.

12. Il Consiglio dell’Istituzione Scolastica può provvedere su richiesta scritta e

motivata ad un contributo (massimo il 50% di due quote di partecipazione).

13. Il numero degli alunni per docente accompagnatore non può superare 15.

14. Gli alunni dovranno versare la quota prevista entro e non oltre il 10° giorno

prima della Partenza.

15. Il Dirigente Scolastico, in quanto organo dello Stato, rilascio un attestato che

riporti le generalità del soggetto e una foto dello stesso legata da timbro a

secco (in sostituzione del tesserino rilasciato dall’anagrafe) (art. 293 TULPS).

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16. A norma di Legge non è consentita la gestione extra-bilancio, pertanto le quote

di partecipazione dovranno essere versate sul c/c postale n° 12589883 Istituto

d’Istruzione Superiore “G. Gangale” Piazza Kennedy 88811 Cirò Marina KR,

dalle singole famiglie o dal docente referente o da un genitore incaricato.

17. I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia di

infortunio e l’elenco dei numeri telefonici della scuola compreso il numero del

fax.

18. I docenti accompagnatori al rientro devono compilare il modello per l’indennità

di missione, consegnarlo in segreteria (allegare le eventuali ricevute nominative

dei pasti consumati per i quali si ha diritto a rimborso) e relazionare, con una

sintetica memoria scritta, al Consiglio di Classe.

19. In caso la quota di partecipazione sia particolarmente elevata si dovrà,

attraverso un sondaggio riservato tra le famiglie, acquisire il parere favorevole

dell’80%, almeno, degli alunni.

20. Eventuali deroghe al presente Regolamento possono essere autorizzate dal

Consiglio dell’Istituzione Scolastica.

21. L’uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della

scuola; quindi vigono le stesse norme che regolano le attività didattiche.

Dei contenuti del presente regolamento, gli studenti e i genitori sono informati

all’atto dell’ iscrizione in forma chiara efficace e completa.