POESIE SULL'ALIMENTAZIONE da Leopardi a..... gli studenti Classi 2D e 2G.

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POESIE SULL'ALIMENTAZIONE da Leopardi a..... gli studenti Classi 2D e 2G

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POESIE SULL'ALIMENTAZIONEda Leopardi a.....

gli studenti

Classi 2D e 2G

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Apri, o canora Musa, i boschi di Elicona,E la tua cetra cinga d’alloro una corona.Non or d’Eroi tu devi, o degli Dei cantare,Ma solo la Minestra d’ingiurie caricare.Ora tu sei, Minestra, de’ versi miei l’oggetto,E dir di abbominarti mi apporta un gran diletto.Ah se potessi escluderti da tutti i regni interi;Sì certo lo farei contento, e volentieri.O cibo, invan gradito dal gener nostro umano!Cibo negletto, e vile, degno d’umil villano!Si dice, che risusciti, quando sei buona i morti;Ma oh detto degno d’uomini invero poco accorti!Or dunque esser bisogna morti per goder poiDi questi beneficj, che sol si dicon tuoi?Non v’è niente pei vivi? sì mi risponde ognuno;Or via sù me lo mostri, se puote qualcheduno.Ma zitto, che incomincia furioso un certo a dire;Presto restiamo attenti, e cheti per sentire.E dir potrete vile un cibo delicato,Che spesso è il sol ristoro di un povero malato?Ah questo è uno sproposito, che deve esser punito,Acciò che mai più possa esser da alcun sentito. È ver, ma chi desidera la Dio mercè esser sanoDeve lasciar tal cibo a un povero malsano.Piccola seccatura vi sembra ogni mattinaDover mangiare a mensa la cara minestrina?Levatevi, o mortali, levatevi d’inganno,Lasciate la minestra, che se non è di danno,È almen di seccatura. Ora da te, mia Musa,Sia pur la selva opaca del tuo Elicone chiusa.Io forse da qualcuno talor sarò burlato,Ma non m’importa bastami, d’essermi un po’ sfogato.

Poesia - Contro la Minestradi Giacomo Leopardi

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Poesia - Le verduredi Lara Chiapparo

Odio le verduree l’insalata pure.Odio il cavolfiorenon ha un buon odore.Odio pure gli spinacidi farmi triste son capaci.E se la mamma me li preparaper me sarà una serata amara.

Poesie della classe 2D

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Poesia – Spinacidi Samuela Didoni

Quello che mangiava Braccio di Ferrolo rendeva fortema a me causa la morte.Gli spinaci se non erro,non hanno sapore e non sopporto neanche l’odore.Non c’è niente da fare,gli spinaci non li riesco a mangiare!

Poesia sui carciofidi Mattia Crespi

I carciofi,dall’aspetto poco invitantee dal sapore riluttante.Fin da quando ti ho assaggiato,non ti ho mai sopportato.Ogni volta che mamma ti cucinavala mia fame se ne andava.Stareste meglio lì piantatiin quei bei campi coltivati.

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Poesia – Erba cipollinadi Alice Scroccaro

L’erba cipollina che mia madre usala venera come fosse una musa.Me la ritrovo pure nella pasta.E le ho detto troppe volte basta!Ma poi che nome ti hanno dato.Si vede che nessuno ti ha mai amato

Poesia – La pastinadi Silvia Mallardi

Oh pastina non ti ho mai sopportatafin da quando sono nata.Odio il tuo saporemi mette di malumore.Quando mia mamma ti cucinamangerei volentieri dalla vicina.Sei di un colore così biancastroche per me sei un gran disastro.

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Poesia sulle verduredi Eleonora Ballista

Il cibo da me disgustatoè un misto di verdure preparato:carote, spinaci, patateda me sempre odiate.Broccoli, coste e pomodorinon ne sopporto forme e odorirapanelli e finocchimai davanti ai miei occhi.Nella mia bocca mai zucchine anche se alla vista sono tanto carinespinaci in foglianon ho mai avuto la vogliae dopo tutto questo direcon un bel piatto di pasta vorrei finire.

Poesie della classe 2G

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Poesia sulle lasagnedi Luca Didoni

Odio le lasagnee non chiedetemi il perché

preferisco le castagne,

son molto più buone per me.

Odio il loro odore,

non ho voglia di mangiarle,

sento quasi un dolore

a pensar di assaggiarle.

Non desidero vederle,

vorrei farne a meno,

piuttosto datemi sberle.

Preferisco digiunare,

davvero ….. è la verità

non le vorrei mangiare.

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Poesia – Contro la trippadi Giulio Giuffrida

Colei che i Greci consumavano,

i Romani lavoravano

e in Italia è tradizione

da molti apprezzata

da me disprezzata.

La trippa che di magro

e poco nauseabondo ha solo il nome.

Più è candida e saporita,

più danneggia la mia vita.

Ora smetto qua di

far assaggiare il mio disprezzo …

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Poesia – Il cavolfioredi Luca Landoni

Il buon cibo lo si sa

è sempre quello che ti va

mangiare il cavolfiore bollito è perfetto

per chi è malato a letto.

Il sapore non ti gusta

se la verdura è nella busta

è più buona fresca la verdura

e non la mangi con paura

bollito o non bollito

se mangio il cavolfiore sono finito.

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Poesia – Ode alla pizzadi Diego Villa

Alimento tipicamente italiano,

infinita sorgente di bontà.

Soffice, dal profumo invitante

tu soddisfi il palato di tutti quanti

ci puoi mettere quel che vuoi:

pomodori, olive, peperoncino, mozzarella

e persino la nutella.

Bassa, alta o calzone tu sazi i nostri

appetiti a tutte le ore.

Un grosso grazie tutti noi dobbiamo

al nostro inventore napoletano.