Pmi Progetica Articolo Conclusivo

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Project Management Institute Northern Italy Chapter Branch Emilia Romagna e Marche A cura di Gianmarco Antonelli e Michela Ruffa PROGETICA: CHE EMOZIONE !!! 11 Giugno 2010 Lo scorso 11 Giugno il Branch Emilia Romagna e Marche ha ospitato una tappa del tourProgEtica, un progetto di ricerca del PMI-NIC che si propone di esplorare il tema dell’etica come condizione che consente e moltiplica le potenzialità dell’esercizio della professionalità “di valore” nel contesto di progetto, attraverso approcci, comportamenti e strumenti concreti e non astratte dichiarazioni di intenti. L'etica (dal greco èthos, "carattere", "comportamento", "costume", "consuetudine") è quella branca della filosofia che studia i fondamenti oggettivi e razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontico ovvero distinguerli in buoni, giusti, o moralmente leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente inappropriati. Carlo Notari (Presidente del Northern Italy Chapter) parlando di etica nel contesto professionale diceva: Io credo che gli elementi principali di un comportamento etico “di valori” siano la trasparenza nei rapporti interpersonali, l’equilibrio nella gestione delle azioni professionali, ma, soprattutto, ciò che li comprende entrambi, ovvero il rispetto delle persone e del lavoro che sono chiamate a svolgere. Sono queste parole che ci hanno indotto ad inserire l’argomento all’interno del tema scelto dal Branch ERM per il suo percorso del 2010: “Project vs Operation: alla ricerca dell’eccellenza organizzativa”. Negli eventi precedenti avevamo cercato di descrivere le aziende attraverso due elementi oggettivi e comuni, i processi e progetti, ma ci siamo resi conto che limitarci a raccontare un’organizzazione in questi termini non rende merito ai suoi veri protagonisti: le persone. Da qui la scelta di parlare di etica e di realizzare l’evento presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, una location ricca di significato, in cui idealmente si forgiano le figure manageriali del nostro futuro industriale. L’interesse del pubblico è stato evidente: oltre 90 pre-iscrizioni che si sono tradotte in circa 70 presenze provenienti da oltre 25 aziende presenti sul nostro territorio.

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Project Management Institute

Northern Italy Chapter

Branch Emilia Romagna e Marche

A cura di Gianmarco Antonelli e Michela Ruffa

PROGETICA: CHE EMOZIONE !!! – 11 Giugno 2010

Lo scorso 11 Giugno il Branch Emilia Romagna e Marche ha ospitato una tappa del “tour”

ProgEtica, un progetto di ricerca del PMI-NIC che si propone di esplorare il tema dell’etica come

condizione che consente e moltiplica le potenzialità dell’esercizio della professionalità “di valore”

nel contesto di progetto, attraverso approcci, comportamenti e strumenti concreti e non astratte

dichiarazioni di intenti.

L'etica (dal greco èthos, "carattere", "comportamento", "costume", "consuetudine") è quella

branca della filosofia che studia i fondamenti oggettivi e razionali che permettono di assegnare ai

comportamenti umani uno status deontico ovvero distinguerli in buoni, giusti, o moralmente leciti,

rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente inappropriati.

Carlo Notari (Presidente del Northern Italy Chapter) parlando di etica nel contesto professionale

diceva: Io credo che gli elementi principali di un comportamento etico “di valori” siano la

trasparenza nei rapporti interpersonali, l’equilibrio nella gestione delle azioni professionali, ma,

soprattutto, ciò che li comprende entrambi, ovvero il rispetto delle persone e del lavoro che

sono chiamate a svolgere.

Sono queste parole che ci hanno indotto ad inserire l’argomento all’interno del tema scelto dal

Branch ERM per il suo percorso del 2010: “Project vs Operation: alla ricerca dell’eccellenza

organizzativa”. Negli eventi precedenti avevamo cercato di descrivere le aziende attraverso due

elementi oggettivi e comuni, i processi e progetti, ma

ci siamo resi conto che limitarci a raccontare

un’organizzazione in questi termini non rende merito

ai suoi veri protagonisti: le persone.

Da qui la scelta di parlare di etica e di realizzare

l’evento presso l’Università di Modena e Reggio

Emilia, una location ricca di significato, in cui

idealmente si forgiano le figure manageriali del nostro

futuro industriale.

L’interesse del pubblico è stato evidente: oltre 90 pre-iscrizioni che si sono tradotte in circa 70

presenze provenienti da oltre 25 aziende presenti sul nostro territorio.

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Keynote dell’evento è stato l’ing. Beppe Carrella che dopo aver iniziato

la sua carriera in Inghilterra, ha ricoperto incarichi di crescente

responsabilità nel Gruppo Fininvest, in EMI Music/Virgin e nel Gruppo

eBiscom. Dal 2002 al 2008 è stato Amministratore Delegato di T.S.F.

(Tele Sistemi Ferroviari). Docente universitario, è autore di libri e

relatore in numerosi convegni italiani ed esteri su argomenti legati al

mondo dell’ICT e non solo. Appassionato di musica, cinema e

letteratura, ha tratto da questa contaminazione materiali per farne

occasione di comunicazione e di coinvolgimento nel cambiamento

organizzativo.

Beppe ha proposto una riflessione individuale e collettiva sulla possibilità di approcciare l’etica dal

punto di vista delle emozioni; troppo spesso infatti, ci si trova a vivere l'etica come un'imposizione

che proviene da “fuori” di noi (devi fare / non devi fare), mentre, per un agire veramente e

concretamente etico, è necessario far sì che l'etica nasca da “dentro” ciascuno di noi, nella nostra

dimensione più vera e profonda. Un’etica dell’ESSERE e non del DOVER ESSERE.

<Il tema non è quello di un astratto buonismo: il leader sempre sorridente e con la squadra che lo

segue efficace, motivata ed altrettanto sorridente. Parliamo di malumori da gestire, di

compromessi continui, di ripensamenti, di vittorie da festeggiare all-together e di insuccessi da

digerire da soli. Ma allora cosa cambia? Cosa rende questo percorso migliore o addirittura

speciale? L’ “esserci”, nel bene e nel male, come condizione necessaria e sufficiente per la

responsabilità. Un dettaglio: così semplice e così raro..>

Queste parole, dello stesso Carrella, potrebbero rappresentare l’estrema sintesi del suo

intervento, che si è sviluppato durante tutta la giornata impreziosendo il racconto con esempi

multimediali tratti da film, canzoni e persino cartoni animati.

Si è partiti con una domanda molto semplice: oggi l’etica è un argomento molto in voga, ma non è

un’invenzione del nostro tempo; i filosofi greci parlavano di èthos, Kant definiva i presupposti

razionali dell'agire morale dell'uomo; ma come veniva trasmesso l’agire etico a chi non aveva

accesso a queste letture ?

Una risposta altrettanto semplice è: attraverso l’esempio; un esempio dato attraverso le opere, le

rappresentazioni teatrali, la poesia, la musica, i film.

Tutto questo per arrivare a alla definizione che Francesco Varanini dà dell’etica, come di “un

circolo virtuoso che migliora progressivamente la qualità della relazione e porta vantaggi a tutti gli

attori”

Tra i vari messaggi portati da Carrella emerge il concetto di etica individuale come sinonimo della

capacità di effettuare delle scelte non necessariamente giuste, ma responsabilmente coerenti con

il proprio impianto di valori.

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Da qui l’esistenza di infinite etiche proprie di ogni individuo e la necessità di raccogliere i loro

elementi comuni per arrivare ad un’etica condivisa. Notevoli i due esempi paradossali che hanno

fatto riflettere il pubblico:

1. Alla guida di una macchina si rompono i freni e la scelta del guidatore è sterzare a destra

centrando 5 uomini, oppure a sinistra centrando una sola persona

2. Un chirurgo del pronto soccorso si trova davanti a questa situazione: da una parte 5

pazienti in fin di vita che possono essere salvati con una donazione di organi (5 organi

diversi) da parte di un paziente sano

Se nel primo caso siamo portati a scegliere di salvare 5 uomini a scapito di 1 (scelta razionale),

come mai nel secondo caso non siamo disposti ad operare la stessa scelta ?

Di nuovo si ritorna alla singole persone sottolineando come sia molto diffusa la pratica “dello

scarico della responsabilità”, del non scegliere quando ci si trova davanti ad un bivio. E di nuovo la

parola è passata agli esempi, con uno spunto preso dal Dr House sulla capacità di scegliere

nonostante l’alibi dei regolamenti.

Un altro esempio in antitesi con questa pratica sono le parole di Italo Calvino, a conclusione del

suo romanzo Le città invisibili:

« L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. »

Dopo aver esaltato il momento della scelta e la necessità di agire responsabilmente almeno verso

se stessi, Carrella ha effettuato un altro salto verso le cause che portano a sviluppare la capacità di

scegliere.

Si parla di rapporto genitori figli attraverso i testi di Cat Stevens e degli Abba, di ambizione, di

frustrazione e di obiettivi da raggiungere assolutamente citando il film Wall Street di Oliver Stone

(1987).

CAT STEVENS – FATHER AND SON

Father: It's not time to make a change

Just relax, take it easy You're still young, that's your fault There's so much you have to know

Find a girl, settle down If you want, you can marry

Look at me, I am old But I'm happy

I was once like you are now And I know that it's not easy

To be calm when you've found Something going on

But take your time, think a lot I think of everything you've got

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Son: How can I try to explain

When I do he turns away again And it's always been the same

Same old story From the moment I could talk

I was ordered to listen Now there's a way and I know

That I have to go away I know I have to go

Father:

It's not time to make a change Just sit down and take it slowly

You're still young that's your fault There's so much you have to go through

Find a girl, settle down If you want, you can marry

Look at me, I am old But I'm happy

Son: All the times that I've cried

Keeping all the things I knew inside And it's hard, but it's harder

To ignore it If they were right I'd agree

But it's them they know, not me Now there's a way and I know

That i have to go away I know I have to go

In conclusione l’enfasi è stata posta sull’importanza di essere generosi, prima con se stessi e poi

con gli altri, per riconoscere i propri e gli altrui talenti e su questi costruire la propria libertà di

agire, la propria responsabilità di scegliere, senza accontentarsi di essere spettatori della vita che

scorre (come Sisifo). L’azione è determinata dalle emozioni, come ci insegnano Don Chisciotte

(agisce per un ideale), Amleto (bloccato dal dubbio e dall’attesa), Don Giovanni (agisce per

passione), Faust (l’azione per l’azione). L’etica ha bisogno di emozioni, innanzi tutto di rabbia,

perché rabbia è ciò che proviamo quando percepiamo che una cosa è sbagliata.

Le emozioni consentono di cambiare la nostra e l?altrui condizione (estremamente efficaci in

questo senso gli spunti tratti dalla Turandot e da “Natale in casa Cupiello”) e di costruire un

contesto “non indifferente”, quale requisito fondamentale per un’etica vissuta.

Principali citazioni utilizzate da Carrella

Turandot: capacità delle emozioni di far cambiare gli atteggiamenti

Natale a casa Cupiello: l’incapacità di trasmettere le proprie emozioni

Joe contro il vulcano (T. Hanks, M. Ryan) - 16 tons soundtrack

Sisifo: personaggio mitologico punito da Giove a spingere per sempre un masso molto pesante su

una montagna, una volta arrivato in cima il masso rotola a valle e Sisifo ricomincia…

Genghis Khan: due sono i modi per sopravvivere all’inferno: far finta di niente e crogiolarsi (lo

fanno tutti) oppure scoprire ciò che all’inferno dell’inferno non è, dargli spazio e farlo vivere.

John Lennon – Beautiful boy – “life is what happen when when your making other plans”

I 4 pilastri della nostra cultura:

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Don Chicotte: l’ideale

Amleto: il dubbio e l’attesa

Mozart – Don Giovanni: la passione che muove le azioni

Goethe – Faust: l’azione per l’azione

Cartesio: sulla generosità: nessuno può essere generoso con un altro se non è generoso con se

stesso

Cat Steven – Father and son - sul conflitto genitori figli “…From the moment I could talk I was

ordered to listen. Now there's a way and I know that I have to go away…”

Abba – Slipping through my finger – sul rapporto genitori figli (dalla parte dei genitori) nel

momento in cui i figli diventano grandi e cominciano il loro percorso di vita

Beatles – She’s leaving home

Bernard de Mandeville: la favola delle api

Thanks you for smoking: esempio di moralità flessibile

Simpson

Kant : la legge universale

Dr House: la capacità di scegliere nonostante l’alibi dei regolamenti

Ringraziamenti

Questa giornata di formazione è stata organizzata grazie al contributo di Sinfo One (www.sinfo-

one.it) in qualità di Main Sponsor e della promozione dei media partner ModenaIN

(www.modenain.net), CSPMI (www.cspmi.it), BluLink (www.blulink.com).

Un ringraziamento particolare a Stefano Setti che ha aperto la giornata presentando le attività del

NIC ed a Michela Ruffa in qualità di Project Manager dell’evento e del progetto ProgEtica.

Prossimi appuntamenti del Branch ERM

Attualmente l’agenda del Branch prevede dopo dell’estate altri due appuntamenti: uno legato al

Risk management ed un altro in cui faremo luce sullo stato dell’arte dei principali software legati

alla gestione progetti.

Per maggiori informazioni consultare il sito www.pmi-nic.org o scrivere a emiliaromagna-

[email protected].

G.A. & M.R.