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Il Planetario Il Planetario a Milano Guardare le stelle a Milano non è molto facile visto il grande inquinamento luminoso inevitabile in qualsiasi città: proprio per questo, nel 1829, è iniziata la costruzione di un Planetario, progettato dall’architetto Piero Portaluppi su commissione di Ulrico Hoepli. Situato presso i Giardini di Porta Venezia, l’edificio è stato inaugurato il 20 maggio del 1930. Il nome planetario, in realtà, si riferisce solo alla grande apparecchiatura posta al centro della stanza, che proietta sulla cupola le immagini della volta celeste; in seguito, l’intero edificio ne ha assunto il nome. Lo strumento di proiezione presente attualmente è stato installato nel 1968 e il comune di Milano in questi anni sta progettando la sostituzione con un apparecchio ancora più moderno; le sedie della sala, invece, non sono mai state sostituite. Alla base della cupola si può osservare il profilo della città e si possono individuare i punti cardiali, che non corrispondono a quelli reali. Il nord corrisponde con l’uscita dal planetario, quindi è in direzione sud-est. La struttura può ospitare al suo interno fino a 375 persone e ciò ne fa il più grande planetario in Italia, oltre che quello con l’attività più intensa.

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Il  Planetario  Il Planetario a Milano

Guardare le stelle a Milano non è molto facile visto il grande inquinamento luminoso inevitabile in qualsiasi città: proprio per questo, nel 1829, è iniziata la costruzione di un Planetario, progettato dall’architetto Piero Portaluppi su commissione di Ulrico Hoepli. Situato presso i Giardini di Porta Venezia, l’edificio è stato inaugurato il 20 maggio del 1930.

Il nome planetario, in realtà, si riferisce solo alla grande apparecchiatura posta al centro della stanza, che proietta sulla cupola le immagini della volta celeste; in seguito, l’intero edificio ne ha assunto il nome.

Lo strumento di proiezione presente attualmente è stato installato nel 1968 e il comune di Milano in questi anni sta progettando la sostituzione con un apparecchio ancora più moderno; le sedie della sala, invece, non sono mai state sostituite. Alla base della cupola si può osservare il profilo della città e si possono individuare i punti cardiali, che non corrispondono a quelli reali. Il nord corrisponde con l’uscita dal planetario, quindi è in direzione sud-est.

La struttura può ospitare al suo interno fino a 375 persone e ciò ne fa il più grande planetario in Italia, oltre che quello con l’attività più intensa.

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Gli antenati del Planetario

Inizialmente l’osservazione del sistema solare era possibile solo alle persone colte che possedevano un modello in miniatura del sistema, comprendente il Sole e i pianeti che vi ruotavano intorno. In seguito, hanno iniziato a costruire delle grandi sfere con alcuni fori in corrispondenza della posizione delle stelle: chiudendo la porta e restando completamente al buio, era possibile osservare una riproduzione del cielo stellato.

L’Astronomia nasce con la Nautica La Nautica nasce con l’Astronomia

Oggi, per noi, le stelle non sono che punti luminosi nella volta celeste, meravigliosi da osservare. Un tempo, però, le stelle servivano come guida per orientarsi, in particolare nei luoghi dove mancano del tutto punti di riferimento. I marinai, un tempo, utilizzavano vari corpi celesti per individuare la loro posizione, prima tra questi la Stella Polare.

Per scorgerla nel cielo si deve trovare la costellazione dell’Orsa maggiore, individuare le stelle posteriori e da queste immaginare di tracciare una linea retta che condurrà ad una stella molto più luminosa delle altre, la Stella Polare. Essa, vista dalla Terra, si trova sempre nella stessa posizione, quasi esattamente in corrispondenza del nord. Per via del suo allineamento con l'asse di rotazione, la Stella Polare è percepita come immobile da un osservatore situato sulla Terra, mentre le altre stelle visibili sembrano descrivere un moto circolare attorno al polo nel corso della notte.

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Le Costellazioni e lo Zodiaco

La parola Zodiaco deriva dal greco zòon che significa animale. Si tratta di una fascia divisa in 12 costellazione che corrispondono ai 12 segni zodiacali, uno per ogni mese dell’anno. Durante il moto di rivoluzione della Terra intorno al sole, infatti quest’ultimo sembra trovarsi in corrispondenza di una di queste costellazioni che quindi non è più visibile.

L’astronomia moderna considera queste costellazioni raggruppamenti convenzionali di stelle; in passato, i vari popoli hanno individuato in ognuna di queste una forma diversa e, di conseguenza, hanno attribuito ad esse nomi differenti.

Oggi le costellazioni sono sempre meno sovrapposte alle omonime suddivisioni dello zodiaco: la loro corrispondenza si ripresenta ogni 25 800 anni circa.

Luminosità e Distanza

La luminosità delle stelle e la loro distanza dalla Terra non sono fattori da mettere in relazione. Infatti, la luminosità di una stella percettibile da un pianeta non è direttamente proporzionale alla sua vicinanza con il pianeta stesso.

Osservando il cielo dalla superficie terrestre, le stelle appaiono tutte alla stessa distanza, poste sullo stesso piano; in realtà i corpi celesti hanno distanze diverse rispetto alla Terra ma queste sono difficili da calcolare in quanto bisogna considerare che l’Universo è infinito.

Orientarsi nell’Universo

Un modo molto approssimativo per indicare la posizione di un corpo nello spazio è tracciare una rete immaginaria molto simile a quella utilizzata sulla Terra, formata da linee orizzontali come i paralleli e linee verticali come i meridiani.