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Placca a gancio LCP 3.5. Il sistema di fissazione per l’applicazione di placche con banda di tensione.
Tecnica chirurgica
Questa pubblicazione non è prevista per la distribuzione negli USA.
Strumenti ed impianti approvati dalla AO Foundation.
Controllo con amplificatore di brillanza
Questo manuale d’uso non è sufficiente per l’utilizzo immediato dei prodotti DePuy Synthes. Si consiglia di consultare un chirurgo già pratico nell’impianto di questi prodotti.
Condizionamento, Ricondizionamento, Cura e ManutenzionePer le direttive generali, il controllo del funzionamento, lo smontaggio degli strumenti composti da più parti e le direttive sul condizionamento degli impianti, si prega di contattare il proprio rappresentante Synthes locale o fare riferimento a:http://emea.depuysynthes.com/hcp/reprocessing-care-maintenancePer informazioni generali su ricondizionamento, cura e manutenzione dei dispositivi riutilizzabili Synthes oltre che sul condizionamento degli impianti Synthes non sterili, consultare l’opuscolo «Informazioni importanti» (SE_023827) o fare riferimento a: http://emea.depuysynthes.com/hcp/reprocessing-care-maintenance
Placca a gancio LCP 3.5 Tecnica chirurgica DePuy Synthes 1
Introduzione
Tecnica chirurgica
Informazioni sul prodotto
Bibliografia 23
Informazioni sulla RM 24
Sommario
Placca a gancio LCP 3.55 2
Principi AO 4
Indicazioni 5
Impianto 6
Rimozione dell’impianto 18 Impianti 20
Strumenti 21
2 DePuy Synthes Placca a gancio LCP 3.5 Tecnica chirurgica
Bordi arrotondatiAiutano a minimizzare le irritazioni dei tessuti molli
Placca a gancio LCP 3.5. Il sistema di fissazione per l’applicazione di placche con banda di tensione.
Soluzione comprovata – Soluzione d’avanguardia per una modifica della placca
tubolare 1/3 eseguita comunemente* – Tecnica intuitiva e facile da eseguire – L’assenza di versione sinistra e destra riduce al minimo
le scorte di magazzino
Delicata sui tessuti molli – Il design flessibile della placca tubolare 1/3 facilita l’adat-
tamento alla conformazione anatomica, presentando al tempo stesso un basso profilo per una prominenza dell’impianto ridotta.
Nota: per informazioni sui principi di fissazione con tecniche convenzionali e con placca di bloccaggio, si prega di fare rife-rimento alla tecnica chirurgica delle placche di bloccaggio e compressione LCP (Art. n° 036.000.019 - DSEM/TRM/0115/0278).
Applicazione di placche con banda di tensione – I fori LCP allungati rendono la placca e il suo posiziona-
mento più flessibile e consentono di ottenere una compressione controllata
– L’effetto molla facilita la riduzione e una tecnica stabile con banda di tensione
– I ganci consentono una fissazione nei piccoli frammenti ossei e aumentano la stabilità
– Tecnologia LCP per aumentare la stabilità nell’osso osteo-porotico
Foro della placca angolataPer ridurre la prominenza della testa della vite
* T.P. Rüedi, W.M. Murphy (2000) AO Principles of Fracture Management. Berlino: Thieme.
Uncini appuntitiFacilitano il posizionamento della placca
Foro lungoRende flessibile la placca per permettere di adattarla all’osso
Fori combinati LCP allungatiPer compressione controllata e flessibilità
IntagliPer conservare l’apporto ematico periostale
Caratteristiche
Placca a gancio LCP 3.5 Tecnica chirurgica DePuy Synthes 3
Parte del sistema modulare da gomito LCP Synthes
Foro combinato LCPScelta intraoperatoria tra compressione e bloccaggio angolare stabile
Con viti standard: compressione interframmentaria o dinamica-assiale
Con viti di bloccaggio: collegamento stabile tra placca e vite senza perdita di riduzione, indipenden-temente dal modellamento della placca
Placca di bloccaggio e compressione LCP Fissazione angolare stabile dei frammenti indipendentemente dalla qualità dell’osso
Per limitare il rischio di perdita di riduzione primaria e secondaria, anche in presenza di carico dinamico elevato
Il contatto limitato della placca riduce la compromissione dell’apporto ematico del periostio
Buona tenuta anche nelle ossa osteoporo-tiche e nelle fratture pluriframmentate
Placca a gancio LCP 3.5 – Ganci premodellati per un’applica-
zione rapida – Scorte di magazzino ridotte grazie
all’assenza di versione sinistra e destra
Indicazioni – Fratture semplici dell’olecrano
(tipi AO 21–B1, 21–B3, 21–C1) – Osteotomie dell’olecrano per il
trattamento di fratture dell’omero distale
– Fratture da avulsione della tibia e del perone distali
Placche LCP 3.5 per olecrano – Versione sinistra e destra – Sei misure a scelta con 2, 4, 6, 8, 10
o 12 fori LCP combinati nel corpo – La parte prossimale della placca con
8 fori di bloccaggio consente di posizionare un numero massimo di viti di bloccaggio.
– Blocco guida per un’inserzione corretta.
Indicazioni – Fratture complesse extra- e intra-
articolari dell’olecrano – Mancata consolidazione dell’omero
distale
Placche distali LCP per omero – Placche dorsolaterali con e senza
supporto – Placche mediali – Tutte le placche sono disponibili in
versione sinistra e destra – Tutte le placche sono disponibili in
cinque lunghezze: 3, 5, 7, 9 e 14 fori – Anatomicamente premodellate: non
è necessaria piegatura o solo minima – Ampie possibilità di fissaggio – Blocco guida per un’inserzione cor-
retta
Indicazioni – Fratture intrarticolari dell’omero
distale, specialmente nell’osso osteoporotico
– Fratture sopracondilari dell’omero distale
– Mancata consolidazione dell’omero distale
4 DePuy Synthes Placca a gancio LCP 3.5 Tecnica chirurgica
Principi AO
Copyright © 2007 by AO Foundation
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Nel 1958 l’AO ha formulato quattro principi base che si sono trasformati in linee guida per l’osteosintesi1, 2.
Riduzione anatomicaRiduzione e fissazione della frattura per ripristinare i rapporti anatomici.
Osteosintesi stabileFissazione della frattura che forni-sca una stabilità assoluta o relativa, così come richiesto dalla tipologia della frattura, del paziente, e della lesione.
Mobilizzazione precoce e sicuraMobilizzazione precoce e sicura dell’arto interessato e del paziente, considerati come entità unica.
Mantenimento della vascolarizzazioneMantenimento della vascolarizzazione dei tessuti molli e dell’osso, mediante tecniche di riduzione atraumatica e rispettosa dell’ambiente biologico.
1 Müller ME, Allgöwer M, Schneider R, Willenegger H. Manual of Internal Fixation. 3rd ed. Berlin, Heidelberg, New York: Springer. 1991.
2 Rüedi TP, Buckley RE, Moran CG. AO Manual of Fracture Management. 2nd ed. Stuttgart, New York: Thieme, 2007.
Placca a gancio LCP 3.5 Tecnica chirurgica DePuy Synthes 5
Indicazioni
– Fratture semplici dell’olecrano (tipi AO 21–B1, 21–B3, 21–C1)
– Osteotomie dell’olecrano per il trattamento di fratture dell’omero distale
– Fratture da avulsione della tibia e del perone distali
6 DePuy Synthes Placca a gancio LCP 3.5 Tecnica chirurgica
Impianto
Note: – Per informazioni sui principi di fissazione con tecniche
convenzionali e con placca di bloccaggio, si prega di fare riferimento alla tecnica chirurgica delle placche di bloccaggio e compressione LCP (DSEM/TRM/0115/0278).
– Questa tecnica descrive l’applicazione della placca a gancio LCP 3.5 sull’olecrano. La tecnica si può utilizzare anche in maniera simile sulla tibia e il perone distali.
1Posizionamento del paziente
Posizionare il paziente in posizione di decubito laterale con il gomito flesso su un supporto laterale.
É possibile collocare un tavolino imbottito sotto l’avambraccio per sostenere il gomito in estensione se necessario.
2Approccio chirurgico
Eseguire un’incisione mediana posteriore centrata rispettivamente sopra la frattura o il sito dell’osteotomia.
Placca a gancio LCP 3.5 Tecnica chirurgica DePuy Synthes 7
3Preparazione dell’olecrano
3aIn caso di fratture: riduzione della frattura
Strumento
292.710 Filo di Kirschner B 1.6 mm con punta filettata, lunghezza 150/5 mm, acciaio
Ridurre la frattura direttamente o indirettamente in base al tipo di frattura. Fissare temporaneamente il frammento usando dei fili di Kirschner e/o una pinza. Esaminare la ridu-zione dell’olecrano servendosi dell’amplificatore di brillanza. Assicurarsi che i fili di Kirschner o la pinza non interferiscano con il successivo posizionamento della placca.
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8 DePuy Synthes Placca a gancio LCP 3.5 Tecnica chirurgica
Impianto
3bIn caso di osteotomie
Strumento
292.560 Filo di Kirschner da B 1.6 mm con punta doppia, lunghezza 150 mm, acciaio
Eseguire un’osteotomia incompleta della corticale distale dell’olecrano usando una lama da sega oscillante sottile per consentire l’accesso all’omero distale (1).
Completare l’osteotomia con un cesello per ottenere una linea di frattura intrecciata. La linea di frattura deve correre idealmente attraverso lo spazio vuoto dell’incisura sigmoidea (2).
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Placca a gancio LCP 3.5 Tecnica chirurgica DePuy Synthes 9
Dopo l’osteotomia il frammento dell’olecrano viene rovesciato sulla parte laterale.
Proteggere il nervo ulnare sul lato mediale nonché la diramazione muscolare verso l’anconeo sulla parte laterale.
Eseguire l’intervento sull’omero distale secondo le necessità.
Inserire un filo di Kirschner da 1.6 mm con punta doppia nel frammento dell’olecrano prossimale (3).
Il filo si inserisce dalla posizione distale verso quella prossimale iniziando vicino alla superficie articolare e terminando nella linea di inserzione distale del tricipite.
Ridurre l’olecrano. Verificare l’interdigitazione anatomica. Inserire il filo di Kirschner finché non attraversa medialmente la corticale del processo coronoideo (4).
Inserire altri fili di Kirschner se serve un’ulteriore stabilità preliminare.
Assicurarsi di non forare in direzione radiale poiché la punta del filo di Kirschner e successivamente la vite possono interferire con la rotazione dell’avambraccio.
10 DePuy Synthes Placca a gancio LCP 3.5 Tecnica chirurgica
Impianto
4Esecuzione dei fori di invito per i ganci
Strumento
310.210 Punta elicoidale da B 2.0 mm, lunghezza 125/100 mm, con due scanalature, per innesto rapido
Praticare due fori per collocare successivamente i ganci in posizione laterale usando la placca come guida. I fori devono trovarsi a circa 4 mm prossimalmente rispetto alla linea di inserzione del tricipite e ben centrati sopra l’olecrano.
Nota: i fori si praticano attraverso le fessure longitudinali nelle fibre del tendine.
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5Posizionamento della placca a gancio LCP 3.5
Strumenti
0X.113.103 Placca a gancio LCP 3.5, 3 fori, lunghezza 62 mm
X = 2: acciaio inossidabileX = 4: TiCP
Strumenti facoltativi
03.100.031 Pinza piegaplacche per placche di ricostruzione 3.5
329.150 Pinza piegaplacche da 2.4 a 4.0 lunghezza 230 mm
329.040/ Leva per piegare placche da 2.4 a 3.5,329.050 lunghezza 145 mm
Posizionare la placca sull’olecrano, affondando i ganci negli appositi fori in cui è stato praticato l’invito. Allineare la placca all’asse dell’ulna prossimale. Considerare la curva fisiologica del varo del terzo prossimale dell’ulna.
Nota: se necessario il corpo della placca si può piegare con gli strumenti menzionati sopra.
Precauzioni: – Per evitare una deformazione della sezione di bloccaggio
del foro della vite non piegare la placca sopra i fori di bloccaggio.
– I ganci della placca non si devono piegare. – Quando si posiziona la placca a gancio LCP 3.5, prestare
attenzione a non danneggiare i guanti chirurgici né i tessuti molli circostanti del paziente con i ganci appuntiti.
L’inserzione delle viti nei punti che seguono fa riferimento ad un numero di posizione sulla placca. Questa immagine mostra la placca con i fori di inserzione delle viti identificati per posizione e da un numero.
12 DePuy Synthes Placca a gancio LCP 3.5 Tecnica chirurgica
Impianto
6Fissazione temporanea della placca
Strumenti
323.360 Centrapunte universale 3.5
310.250 Punta elicoidale da B 2.5 mm, lunghezza 110/85 mm, con due scanalature, per innesto rapido
319.010 Misuratore di Profondità per viti da B 2.7 a 4.0 mm, campo di misura fino a 60 mm
314.030 Asta rigida per cacciavite esagonale piccolo, da B 2.5mm
oppure 314.116 Asta rigida per cacciavite Stardrive 3.5,
T15, autobloccante, per innesto rapido AO/ASIF
311.431 Impugnatura con innesto rapido
Praticare un foro nella parte DCU (unità a compressione dinamica) del foro combinato allungato mediano (posizione due) della placca assicurandosi che la punta non entri in collisione con i fili di Kirschner usati per la riduzione.
Assicurarsi che la vite sia leggermente angolata fuori dal piano della placca centrale per evitare una collisione con la successiva vite prossimale.
Misurare la profondità. Inserire una vite da corticale da 3.5 mm della lunghezza appropriata. Non serrare comple tamente la vite.
Placca a gancio LCP 3.5 Tecnica chirurgica DePuy Synthes 13
7Creazione della compressione
Strumenti
323.360 Centrapunte universale 3.5
310.250 Punta elicoidale da B 2.5 mm, lunghezza 110/85 mm, con due scanalature, per innesto rapido
398.800 Pinza di riduzione ossea, autocentrante, asta filettata d’arresto, lunghezza 190 mm
oppure399.091 Pinza di riduzione ossea, autocentrante, chiusura fine, lunghezza 191 mm
314.030 Asta rigida per cacciavite esagonale piccolo, da B 2.5 mm
oppure 314.116 Asta rigida per cacciavite Stardrive 3.5,
T15, autobloccante, per innesto rapido AO/ASIF
311.431 Impugnatura con innesto rapido
Praticare un foro per vite di circa 20 mm dall’estremità della placca attraverso la corticale prossimale. Il foro della vite deve essere allineato con la linea centrale della placca.
Inserire una vite da corticale da 3.5 mm, ma non serrarla completamente.
Creare la compressione fuori dalla placca servendosi di una pinza di riduzione ossea e della vite da corticale da 3.5 mm. Serrare la vite da corticale da 3.5 mm inserita precedentemente nel foro combinato allungato mediano della placca.
14 DePuy Synthes Placca a gancio LCP 3.5 Tecnica chirurgica
Impianto
8Posizionamento della vite in posizione uno
Strumenti
323.360 Centrapunte universale 3.5
310.250 Punta elicoidale da B 2.5 mm, lunghezza 110/85 mm, con due scanalature, per innesto rapido
319.010 Misuratore di profondità per viti da B 2.7 a 4.0 mm, campo di misura fino a 60 mm
314.030 Asta rigida per cacciavite esagonale piccolo, da B 2.5mm
oppure 314.116 Asta rigida per cacciavite Stardrive 3.5,
T15, autobloccante, per innesto rapido AO/ASIF
311.431 Impugnatura con innesto rapido
Praticare il foro per la vite in posizione uno (il foro più prossimale) con una punta elicoidale da 2.5 mm. Forare verso il processo coronoideo, uscendo in posizione mediale rispetto alla superficie dell’articolazione del radio.
Placca a gancio LCP 3.5 Tecnica chirurgica DePuy Synthes 15
Misurare la profondità.
Ancora una volta assicurarsi che la punta non entri in collisione con i fili di Kirschner.
Inserire e serrare una vite da corticale da 3.5 mm della lunghezza appropriata.
Nota: la vite deve essere posizionata bicorticalmente passando vicino alla superficie articolare.
Rimuovere la pinza e la vite da corticale indipendente da 3.5 mm usata per creare la compressione.
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Impianto
9Posizionamento della vite in posizione tre
Strumenti
323.360 Centrapunte universale 3.5
310.250 Punta elicoidale da B 2.5 mm, lunghezza 110/85 mm, con due scanalature, per innesto rapido
319.010 Misuratore di profondità per viti da B 2.7 a 4.0 mm, campo di misura fino a 60 mm
314.030 Asta rigida per cacciavite esagonale piccolo, da B 2.5mm
oppure 314.116 Asta rigida per cacciavite Stardrive 3.5,
T15, autobloccante, per innesto rapido AO/ASIF
311.431 Impugnatura con innesto rapido
Strumenti facoltativi
323.027 Centrapunte LCP 3.5, per punte elicoidali da B 2.8 mm
310.284 Punta elicoidale LCP da B 2.8 mm con fine corsa, lunghezza 165 mm, con due scanalature, per innesto rapido
511.773 Limitatore di coppia, 1.5 Nm, per adattatore rapido AO/ASIF
Per ottenere una stabilità ottimale mettere una vite in posizione tre (foro distale).
Nota: per ottenere una maggiore stabilità è preferibile posizionare la vite obliquamente rivolta lontano dalla placca. In alternativa si possono usare delle viti di bloccaggio al posto delle viti da corticale nella posizione due e tre.
Placca a gancio LCP 3.5 Tecnica chirurgica DePuy Synthes 17
Per inserire una vite di bloccaggio avvitare con attenzione il centrapunte LCP nella parte filettata del foro combinato desiderato fino a che la filettatura sarà completamente avvitata nella placca. Effettuare l’invito nel foro per la vite con una punta elicoidale da 2.8 mm. Rimuovere il centrapunte. Determinare la lunghezza della vite con il misuratore di profondità.
Inserire la vite a mano o con un motore. Utilizzare sempre il limitatore di coppia per limitare la coppia massima. Quando la coppia massima viene raggiunta si può udire chiaramente un click, che indica il bloccaggio sicuro.
Rimuovere il filo di Kirschner.
18 DePuy Synthes Placca a gancio LCP 3.5 Tecnica chirurgica
Rimozione dell’impianto
Strumenti
314.030 Asta rigida per cacciavite esagonale piccolo, da B 2.5mm oppure 314.116 Asta rigida per cacciavite Stardrive 3.5,
T15, autobloccante, per innesto rapido AO/ASIF
309.521 Vite d’estrazione per viti da B 3.5 mm
311.431 Impugnatura con innesto rapido
311.440 Impugnatura a T con innesto rapido
Allentare tutte le viti della placca, quindi rimuoverle completamente dall’osso. Ciò evita la rotazione simultanea della placca quando si allenta l’ultima vite di bloccaggio. Se non si riesce a estrarre una vite con il cacciavite (ad es. se l’intaglio esagonale o Stardrive della vite di bloccaggio è danneggiato o se la vite è incastrata nella placca), usare un›impugnatura a T con innesto rapido (311.440) per inserire una vite d’estrazione (309.520 o 309.521) nella testa della vite e svitare la vite in senso antiorario.
Placca a gancio LCP 3.5 Tecnica chirurgica DePuy Synthes 19
Impianti
Placche a gancio LCP 3.5
02.113.103 Placca a gancio LCP 3.5, 3 fori, lunghezza 62 mm, acciaio
04.113.103 Placca a gancio LCP 3.5, 3 fori, lunghezza 62 mm, titanio puro
Gli impianti sono disponibili non sterili e in confezione sterile. Per impianti sterili aggiungere il suffisso «S» al numero di articolo.
VitiLa placca a gancio LCP 3.5 si può usare con viti di bloccaggio da B 3.5 mm e viti da corticale da B 3.5 mm:
*X12.102-124 Viti di bloccaggio B 3.5 mm, lunghezza 12–60 mm, autofilettanti con incasso Stardrive
*X13.012-060 Vite di bloccaggio B 3.5 mm, lunghezza 12–60 mm, autofilettanti con incasso esagonale
**X04.814-860 Viti da corticale B 3.5 mm, lunghezza 14–60 mm, autofilettanti con incasso esagonale
Tutte le viti sono disponibili non sterili e in confezione sterile. Per impianti sterili aggiungere il suffisso «S» al numero di articolo.
X=2: acciaio inossidabile *X=4: TAN **X=4: TiCP
Fili di Kirschner
292.560 Filo di Kirschner da B 1.6 mm con punta doppia, lunghezza 150 mm, acciaio
292.710 Filo di Kirschner B 1.6 mm con punta filettata, lunghezza 150/5 mm, acciaio
20 DePuy Synthes Placca a gancio LCP 3.5 Tecnica chirurgica
Strumenti
Punte elicoidali
310.210 Punta elicoidale da B 2.0 mm, lunghezza 125/100 mm, con due scanalature, per innesto rapido
Strumenti opzionali per modellamento
03.100.031 Pinza piegaplacche per placche di ricostruzione 3.5 oppure
329.150 Pinza piegaplacche da 2.4 a 4.0, lunghezza 230 mm
oppure
329.040 Leva per piegare placche da 2.4 a 3.5, lunghezza 145 mm
usata con
329.050 Leva per piegare placche da 2.4 a 3.5, lunghezza 145 mm
Placca a gancio LCP 3.5 Tecnica chirurgica DePuy Synthes 21
Bibliografia
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Heim D, Niederhauser K: Die Drittelrohrhakenplatte – One-Third Tubular Hook Plate. Oper Orthop Traumatol 2007;19:305-9
Hewins EA, Gofton WT, Dubberly J, et al: Plate Fixation of Olecranon Osteotomies. J Orthop Trauma 2007;21:58-62
Hume MC, Wiss DA: Olecranon Fractures: A Clinical andRadiographic Comparison of Tension Band Wiring and Plate Fixation. Clin Orthop. 1992;285:229-235
Martínez Romero J, Miran A, Jensen CH: Complications and re-operation rate after tension-band wiring of olecranon fractures. J Orthop Sci 2000;5:318-320
Tejwani NC, Garnham IR, Wolinsky PR, et al: Posterior Olecranon Plating: Biomechanical and Clinical Evaluation of a New Operative Technique. Bull Hosp for Jt Dis 2002-2003;61(1&2), 27-31
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Wang AA, Mara M, Hutchinson DT: The proximal ulna: An anatomic study with relevance to olecranon osteotomy and fracture fixation. J Shoulder Elbow Surg 2003;12:293-6
22 DePuy Synthes Placca a gancio LCP 3.5 Tecnica chirurgica
Informazioni sulla RM
Coppia di torsione, spostamento e artefatti di immagine secondo le norme ASTM F 2213-06, ASTM F 2052-06e1 e ASTM F 2119-07Test non clinici basati sullo scenario più pessimistico in un sistema RM a 3T non hanno evidenziato alcuna coppia o spostamento rilevante della struttura per un gradiente spaziale locale del campo magnetico misurato sperimentalmente di 3.69 T/m. Il maggiore artefatto di immagine aveva un’estensione approssimativa di 169 mm dalla struttura, se scansionato usando la Gradient Echo (GE). Il test è stato condotto su un sistema di RM a 3T.
Radio Frequenza (RF) – riscaldamento indotto conforme allo standard ASTM F 2182-11aTest elettromagnetici e termici non clinici basati sullo scenario più pessimistico registrano aumenti della temperatura di picco di 9.5 °C con un aumento medio della temperatura di 6.6 °C (1.5 T) e un aumento della temperatura di picco di 5.9 °C (3 T) in condizioni di RM con utilizzo di bobine RF (con un tasso di assorbimento specifico [SAR] mediato su corpo intero di 2 W/kg per 6 minuti [1.5 T] e per 15 minuti [3 T]).
Precauzioni: il test summenzionato si basa su prove non cliniche. L’effettivo aumento di temperatura nel paziente dipenderà da una serie di fattori, oltre al SAR e al tempo di applicazione RF. Pertanto, si raccomanda di prestare particolare attenzione ai seguenti punti: – Si raccomanda di monitorare attentamente i pazienti sotto-
posti a RM in relazione alla percezione di un aumento di temperatura e/o a sensazioni di dolore.
– I pazienti con termo-regolazione compromessa o sensazione di «calore» devono essere esclusi dalle procedure di scansione con RM.
– Generalmente si raccomanda di utilizzare un sistema di RM con bassa intensità di campo in presenza di impianti con-duttivi. Il tasso di assorbimento specifico (SAR) impiegato dovrebbe essere ridotto il più possibile.
– Utilizzando il sistema di ventilazione si può ulteriormente contribuire a ridurre l’aumento della temperatura del corpo.
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Synthes GmbHEimattstrasse 34436 OberdorfSwitzerlandTel: +41 61 965 61 11Fax: +41 61 965 66 00www.depuysynthes.com
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Questa pubblicazione non è prevista per la distribuzione negli USA.
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