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5/2014 ottobre Bimestrale di informazione del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padova Numero 5 - Anno 12 - ottobre 2014 RINNOVO DEL CONSIGLIO 3-8 NOVEMBRE 2014 2 La passione civile Pierluigi Capuzzo 4 Attività e obiettivi raggiunti in quattro difficili anni Oddone Zecchin 10 Il nuovo Regolamento della formazione Chiara Cattani 16 Bilancio dell’Osservatorio Geometri Chiara Cattani 18 Sblocca Italia: semplificazioni edilizie 22 Efficienza energetica: nuove norme on line

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5/2014ottobre

Bimestrale di informazionedel Collegio Geometrie Geometri Laureati di Padova

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2014 RINNOVO DEL CONSIGLIO

3-8 NOVEMBRE 2014

2 La passione civilePierluigi Capuzzo

4 Attività e obiettivi raggiuntiin quattro difficili anniOddone Zecchin

10 Il nuovo Regolamento della formazioneChiara Cattani

16 Bilancio dell’Osservatorio Geometri Chiara Cattani

18 Sblocca Italia: semplificazioni edilizie22 Efficienza energetica: nuove norme

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1CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2014

Bimestrale ufficiale di informazione del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padovavia Fornace Morandi, 2435133 Padova tel. 049 8757788 - fax 049 661124e-mail: [email protected]. Pierluigi CapuzzoSegretarioGeom. Oddone Zecchin TesoriereGeom. Paolo PolConsiglieriGeom. Giovanna BaldinGeom. Moreno BenetazzoGeom. Luca BiadollaGeom. Samuela BoggianGeom. Giovanni Dal ZottoGeom. Maurizio FalascoGeom. Giuseppe Gazzin Geom. Michele Levorato Geom. Marco Mason Geom. Sandro Merlo Geom. Michele Rizzo Geom. Elena TresoldiDirettorePierluigi CapuzzoReferente per il CollegioChiara CattaniDirettore responsabileBarbara AmmanatiIscrizione al Tribunale di Padovan. 1852, 11 luglio 2003EditoreLettera srl, Galleria Scrovegni 7tel. 0498805776; fax 830257735121 [email protected] - www.lettera.orgPubblicitàLettera srl, Galleria Scrovegni 7tel. 0498805776; fax 830257735121 [email protected]

CopyrightGli articoli pubblicati sono protettidalla legge sulla proprietà intellettua-le e del diritto d’autore.Chiuso in redazione il 7 ottobre 2014

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In copertina: Francesco Perezzoli detto il Ferrarino, Il convito di Erode(particolare), mostra “Veronese e Padova. L’artista, la committenza e lasua fortuna”, Padova, Musei Civici agli Eremitani, fino 11 gennaio 2015.

La passione civiledi PPiieerrlluuiiggii CCaappuuzzzzoo 2

Il rinnovo del ConsiglioOrari e regole delle elezioni 3

Attività e obiettivi raggiunti in quattro difficili anniRelazione di fine mandato del Segretariodi OOddddoonnee ZZeecccchhiinn 4

Luci e ombre del nuovo Regolamento della formazioneDal 1° gennaio 2015 cambiano le regoledi CChhiiaarraa CCaattttaannii 10

Bilancio di quattro anni di vita dell’Osservatorio GeometriOra si lavora sulle politiche di generedi CChhiiaarraa CCaattttaannii 16

Semplificazioni edilizie nel decreto Sblocca ItaliaLe modifiche al Testo unico sull’edilizia 18

Efficienza energetica: nuove norme sull’ediliziaGli articoli 12 e 14 del Decreto legislativo n. 102/2014 22

Informazioni 23Nuovo sito per Cassa, Consiglio nazionale e FondazioneFormazione amministratori di condominioF24 a saldo zero solo sul sito dell’Agenzia delle EntrateMediazioneFisco e casaVideo tutorial per i contratti di locazione 24Studi di settore 2013Pos: modelli semplificatiCancellazione di ipoteche legate ai mutui immobiliariLibretto d’impianto Veneto

2 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2014

Incontrando qualche Collega in giroper uffici, alla classica domanda

“come va?”, la risposta è per lo piùsfavorevole, con un grado di negati-vità che dipende dall’indole del per-sonaggio. Anche il più ottimista ri-mane dalla parte del meno. Anche ilpiù ottimista non vede la luce in fon-do al tunnel, nonostante stiano cer-cando di farci credere che la crisi stiapassando, che ormai stiamo emer-gendo, entro il 2012, poi 2013, poi2014, adesso sarà il 2015…

Alla crisi dell’economia globale,poi, i geometri possono sommarequella specifica di una professioneche da qualche tempo è in cerca diuna nuova identità, con la scuola cheha cambiato addirittura il nome(C.A.T., Costruzioni, Ambiente e Ter-ritorio, temi di cui ci siamo sempreoccupati, ma sotto il nome di Geo-metri), un corso universitario che nondecolla, un Istituto Tecnico Superiore–ITS- che per fortuna sta dando deibuoni risultati ma rimane ancoratroppo esiguo per i numeri a cui sipunterebbe.

Fare i dirigenti di categoria non èmai stato così arduo. Nello scritto delSegretario del Collegio, che troveretepiù avanti nel giornale, è stato fattoun buon riassunto di quanto s’è cer-cato di realizzare in questi anni, masappiamo che non basta. Sappiamobene che, oggi, in tutte le iniziativeche riguardano il nostro mondo eco-nomico, bisogna essere presenti: non

esistono giustificazioni. Mai comeoggi, gli assenti hanno sempre torto.Enti locali, altri Ordini professionali,organizzazioni varie, aziende: sap-piamo bene come sia importante es-serci, perché solo così la nostra figu-ra acquista autorevolezza, nome, vi-sibilità. Tutti elementi che si rifletto-no poi sull’attività dell’intera catego-ria, sul lavoro di ognuno di noi.

La competizione oggi è esasperata.I comuni chiedono sempre maggioriadempimenti, e le norme piano piano(ma poi neanche tanto) stanno indivi-duando in noi professionisti le figuresulle quali concentrare tutte le possi-bili responsabilità. In pratica, chia-mandoci a ovviare alle carenze di unalegislazione a volte surreale e al las-sismo dei tempi in cui tutto andavabene.

I clienti sono sempre più rigorosi,salvo essere l’opposto quando vieneil tempo di pagare le parcelle. Questeultime sempre più ridotte, frutto diuna concorrenza cui il legislatore, a-bolendo la Tariffa professionale, ciha assoggettati, con un malinteso li-beralismo a senso unico che non hasaputo –o voluto- tenere conto dellaqualità che il professionista dovrebbeoffrire.

Le contingenze sono tutt’altro cheincoraggianti. Ciò che più conta èperseverare con coraggio, con la vi-sione globale del campo comune, avolte ponendolo anche innanzi al pro-prio orticello, perché se è vero che è

EEDDIITTOORRIIAALLEEddii PPiieerrlluuiiggii CCaappuuzzzzoopprreessiiddeennttee

Le cose non vannobene, ma occorreperseverarecon coraggio,avendo una visioneglobale che ci mettevicino agli altri.Anche sul lavoro,insieme si vince:i giovanine tengano conto.

La passione civile

3CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2014

Villa del Casale a Piazza Armerina.Mosaici romani del IV secolo.L’uomo singolo è sopraffatto dal leone,ma con l’aiuto degli altri esce vincitore.

questo che ci offre il cibo, è anche ve-ro che senza quello, fertile e produtti-vo, anche il piccolo inaridisce.

Questa è una visione per tutti,perché per quanto liberi professio-nisti non si opera mai da soli. Lanostra diuturna attività si confrontacostantemente con il Collega.

L’invito che rivolgiamo, soprat-tutto ai più giovani, è di cercaresempre il punto d’incontro, smussa-

re gli angoli, evitare il contenzioso.Anche sul lavoro, pur ognuno dal-

la sua parte, insieme si vince. Allapassione per il nostro bellissimo me-stiere, è opportuno aggiungere ancheun pizzico di Passione Civile, ciò checi aiuta ad avere quella visione glo-bale di cui sopra. Siamo convinti chequesto sia un ingrediente essenzialeper la migliore ricetta possibile per ilfuturo.

Il rinnovo del Consiglio Direttivo è indetto in primaconvocazione per il giorno mercoledì 29 ottobre 2014dalle ore 11 alle 12 presso la sede del Collegio. Essendoprevedebile che non si raggiunga il numero lagale dei vo-tanti, l’elezione è indetta in SSEECCOONNDDAA CCOONNVVOOCCAAZZIIOONNEELLuunneeddìì 33 nnoovveemmbbrree 22001144,, ddaallllee oorree 88,,3300 aallllee oorree 1188,,3300,,pprreessssoo llaa ssaallaa rriiuunniioonnii ddeell CCoolllleeggiioo iinn vviiaa FFoorrnnaaccee MMoorraannddiinn,, 2244 -- PPaaddoovvaa..

Le votazioni proseguiranno presso la medesima salanei giorni:MMaarrtteeddìì 44 nnoovveemmbbrree 22001144,, ddaallllee oorree 88,,3300 aallllee oorree 1188,,3300 MMeerrccoolleeddìì 55 nnoovveemmbbrree 22001144,, ddaallllee oorree 88,,3300 aallllee oorree 1188,,3300 GGiioovveeddìì 66 nnoovveemmbbrree 22001144,, ddaallllee oorree 88,,3300 aallllee oorree 1188,,3300 VVeenneerrddìì 77 nnoovveemmbbrree 22001144,, ddaallllee oorree 88,,3300 aallllee oorree 1188,,3300 SSaabbaattoo 88 nnoovveemmbbrree 22001144,, ddaallllee oorree 88,,3300 aallllee oorree 1111..

Alle ore 11,30 del giorno 8 novembre avrà inizio lo scru-tinio, al termine del quale verranno proclamati i risultati.

Nel caso che tutti o parte dei candidati non consegua-no la maggioranza assoluta dei voti, l'Assemblea è nuo-vamente convocata per la votazione di ballottaggio pres-so la Sala Riunioni del Collegio in Via Fornace Morandi n,24 - Padova nel giorno:14 novembre 2014 dalle ore 8,30alle ore 18,30.

Il Consiglio Direttivo del Collegio di Padova, in base al

numero degli iscritti, deve essere formato da quindiciConsiglieri. La scheda delle votazioni per essere validadovrà contenere quindici preferenze espresse indicando ilcognome ed il nome del candidato ed in caso di omoni-mia anche il numero di iscrizione all'Albo. L'indicazione diun numero di preferenze inferiore a 15 comporterà l'an-nullamento della scheda.

Nell’intento di offrire un servizio agli iscritti, il Collegioanticipa che ha organizzato in due giorni delle votazionidue seminari con workshop e attribuzione di crediti. Se-guiranno dettagli che saranno pubblicati sul sito.LLuunneeddìì 33 nnoovveemmbbrreeAl mattino: Casi pratici di certificazione energetica degliedifici, della durata di circa due ore. Al pomeriggio: Tecni-che di riconfinazioni. Entrambi i seminari, a cura diTecnobit, saranno ripetuti due volte.MMeerrccoolleeddìì 55 nnoovveemmbbrreeEstimo e stima immobiliare, durata 3 ore, sia al mattinoche al pomeriggio, a cura dei geometri Antonio Ellero eGiuseppe Mussolin.Il seminario si articola in tre parti: 1. informazione su li-nee guida di valutazioni europee; 2. lista di controlloper la completa compilazione di una perizia immobilia-re; 3. spiegazione di metodi di stima.

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4 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2014

Il Consiglio del Collegio di Padovasarà rinnovatodal 3 all’8 novembree resterà in caricafino al 2018.Diamo qui contodella gestionedel quadriennio2010-2014.

Relazione di fine mandatodel Segretario

Attività e obiettivi raggiuntiin quattro difficili annidi OOddddoonnee ZZeecccchhiinn,, segretario

Le prossime elezioni per il rinnovodel Consiglio Direttivo del Collegioper il quadriennio 2014-2018, che sisvolgeranno in seconda convocazio-ne dal 3 all’8 novembre prossimi, ciimpongono di concludere questoquadriennio con una “relazione di fi-ne mandato”, per tirare le somme sullavoro svolto. Gli argomenti che sipossono rievocare sono tantissimi,specialmente se mi rifacessi alla mo-le di lavoro che settimanalmente ab-biamo dovuto affrontare per la ge-stione della segreteria, alle mille do-mande alle quali abbiamo dovuto ri-spondere in tema di formazione con-tinua, di aggiornamento dell’albo emodalità e possibilità di iscrizione alnostro Albo. Non sono mancate nem-meno le questioni legate alle con-troversie tra geometri e committenti,alla cassa di previdenza, alle do-mande di pensione.

Dovendo semplificare mi farò gui-dare da una domanda che di per sé è

molto semplice, ma la risposta non loè altrettanto: cosa abbiamo fatto inquattro anni? Di riflesso rispondereitantissimo, ma il mio parere potrebbeessere viziato dal fatto che sono statosettimanalmente presente il Collegiocon gli altri componenti del Con-siglio per adempiere al mandato checi è stato conferito. Di certo c’è chenel corso degli anni gli adempimentia cui i collegi sono stati chiamati adare una risposta sono aumentati no-tevolmente e non nascondo che l’im-pegno di segretario, come quello dipresidente, di tesoriere o di consiglie-re, è stato forte e costante perché so-stenuto da una buona dose di passio-ne, quella stessa passione che acco-muna tutti i geometri quando affron-tano una nuova sfida o un nuovo in-carico.

Sono passati quattro anni da quando l’11 novembre del 2010, rigeneratodalla riconferma delle elezioni dal 18 al 26 ottobre 2010, si è insediato

questo Consiglio Direttivo per il quadriennio 2010-2014. Eravamo entrati daappena due mesi nella nostra nuova Sede del Collegio, consapevoli che, final-mente, potevamo dire di essere a casa nostra. Dopo avere pagato per tantis-simi anni pigioni per uffici sparsi per la città di Padova, a privati, banche osocietà, adesso continuiamo a pagarla, ma la paghiamo alla nostra Cassa diPrevidenza che investe gli utili a favore della categoria.

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5CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2014

Scuola, formazione,difesa delle competenzeQuesti gli argomenti su cui porrel’attenzione non solo per garantireil ricambio generazionaledella nostra categoria, ma ancheper farla vivere ancora per molti anni.

Le scelte operate dal Consiglio han-no spaziato tra questioni legate a con-tingenze - principalmente la crisi eco-nomica che era appena iniziata e chesta mietendo numerose vittime anchetra i colleghi geometri – e alla pro-grammazione dei servizi da fornireagli iscritti, piuttosto che alla ricercadi nuove opportunità per la categoria.

La crisi economica e del lavoro,che si sperava dovesse durare ancorapoco per non costringerci a cambiarele nostre abitudini, intaccando il no-stro stile o tenore di vita, continua an-cora a colpire implacabilmente moltidi noi. La riforma della scuola che hamodificato ed integrato i percorsi distudio per l’accesso alla nostra pro-fessione non è al momento riuscita afar breccia nei giovani che si perdonoverso indirizzi di studio generici co-me i vari Licei, rendendo difficile ilricambio generazionale con l’ingres-so di nuovi geometri nel nostro Albo.

Alla crisi economica molti colleghihanno dovuto aggiungere anche l’al-luvione dell’1 e 2 novembre 2010,

quando molte zone della provincia diPadova sono state sommerse dall’ac-qua del Bacchiglione e del Frassine,fuoriuscita per l’eccezionale quantitàdi pioggia caduta nei giorni preceden-ti, o forse per negligenza dell’uomo.

Scuola, formazione continua, dife-sa delle competenze sono e devonoessere argomenti su cui porre l’atten-zione non solo per garantire il ricam-bio generazionale della nostra cate-goria, ma anche per farla vivere anco-ra per molti anni. Questi argomentisono parte di quelli che giornalmenteci troviamo ad affrontare e che poicerchiamo di tradurre nelle attività afavore degli iscritti. Nella mia vestedi segretario ogni anno, approfittandodell’assemblea ordinaria, elenco ilnumero degli eventi formativi e deiservizi erogati agli iscritti, che sareb-be lungo e autocelebrativo ripetere inquesta occasione, per cui mi limiteròa segnalare in ordine cronologico so-lamente quelle attività che ritengo es-sere le più significative in quanto atempo profuso e obiettivi raggiunti.

15 novembre 2010 – Sottoscrizio-ne protocollo di intesa con la Pro-vincia di Padova e gli altri Ordiniprofessionali tecnici per l’assisten-za e il supporto alla Protezione Ci-vile nei controlli e valutazione deidanni derivanti dall’alluvione. Ben131 geometri hanno dato la disponi-bilità a collaborare gratuitamente alleattività dedicando tempo e compe-tenze.

28 gennaio 2011 – Inaugurazionedella nuova Sede del Collegio Geo-metri e Geometri Laureati di Pa-dova. Alla presenza dei Presidentidella Cassa di Previdenza dei Geo-metri Fausto Amadasi e del Consi-glio Nazionale dei Geometri FaustoSavoldi e del vice sindaco di PadovaIvo Rossi si è proceduto all’inaugu-razione istituzionale della nostranuova prestigiosa sede. Alla cerimo-nia, hanno partecipato anche, come siusa in tali occasioni, presidenti e con-

siglieri dei Collegi dei Geometri delVeneto, alcuni consiglieri di CassaGeometri e Consiglio Nazionale, ilpresidente della Camera di Commer-cio di Padova geom. Roberto Furlan,e altri rappresentanti delle principaliistituzioni e ordini professionali pre-senti in città.

Marzo 2011 – Firma digitale.Inizialmente rilasciata dall’Agenziadel Territorio per la sottoscrizionedella documentazione inviata per viatelematica, la firma digitale cominciaad essere consegnata agli iscritti chene fanno richiesta direttamente dalCollegio in virtù di un accordo sotto-scritto tra il Collegio stesso e Aruba,che distribuisce a livello nazionale ilkit di firma digitale a seguito di unaconvenzione sottoscritta con la Cassa

CCoossaa aabbbbiiaammoo ffaattttooiinn qquuaattttrroo aannnnii??

6 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2014

Geometri. Ad oggi sono state conse-gnati oltre 850 token per la firma di-gitale e da qualche mese si stannoconsegnando le nuove SIM conte-nenti la CNS (Carta Nazionale deiServizi) indispensabile per l’accessoa molti servizi, come ad esempio ilSUAP, forniti dagli Enti Pubblici.

Aprile 2011 – Personal Card. Perfavorire e velocizzare le modalità diregistrazione agli eventi formativiche il Collegio organizza per consen-tire agli iscritti di adempiere all’ob-bligo della formazione continua, èstata predisposta una tessera profes-sionale multifunzione contenente uncodice a barre, un micro cip per ar-chiviazione dati e il numero di iscri-zione all’albo e le generalità del pos-sessore. La tessera ha anche la fun-zione, accompagnata da un docu-mento di identità, di comprovare l’i-scrizione all’albo dei Geometri di Pa-dova per quei professionisti che han-no necessità di essere identificati co-me liberi professionisti presso gli uf-fici pubblici o i privati.

Aprile 2011 – Costituzione e ade-sione in qualità di socio fondatoreall’ITS Red. Tra le varie modalitàper accedere alla professione di geo-metra libero professionista, la rifor-ma della scuola, cosiddetta Gelmini,ha introdotto la possibilità di un per-corso di studi alternativo al classicodiploma di geometra con un bienniodi praticantato o alla laurea triennalecon un semestre di praticantato, ag-giungendo la possibilità di frequenta-re post diploma un Istituto TecnicoSuperiore (ITS) con un semestre dipratica. Sulla spinta dell’allora Diri-gente dell’Istituto Tenico per Geome-tri G.B. Belzoni, prof.ssa CristinaPollazzi, il Collegio si è fatto parteattiva per la costituzione – primo nelVeneto e secondo in Italia – di un ITSin area tecnologica e dell’efficienza

energetica. Al Corso, che inizia la suaprima edizione nel mese di settembre2011, svolgono attività di docenzaanche alcuni geometri iscritti al Col-legio di Padova.

10 Maggio 2011 – Assemblea Or-dinaria e inaugurazione della nuo-va sede con gli iscritti. Doverosa-mente, dopo l’inaugurazione istitu-zionale, si è voluto ripetere il “batte-simo” della nostra nuova sede che havisto, in segno beneaugurale, il tagliodel nastro ad opera di un giovane neoiscritto.

5 Luglio 2011 – Organismo diMediazione. Dopo lo svolgimentodel corso per la formazione di unaquarantina di Mediatori il Collegio siè dotato di un proprio Organismo diMediazione per rispondere alle di-sposizioni del Decreto Legislativo n.28 del 4 marzo 2010, che ha previstola costituzione di tali istituti con la fi-nalità di alleggerire i tribunali di uncarico di lavoro causato da una miria-de di cause in tema di spartizione dibeni, questioni di confini o condomi-niali. L’operatività dell’Organismo,riconosciuta dal Ministero con decor-renza 16 gennaio 2012, dopo un pri-mo inizio delle attività, bloccate dairicorsi presentati dal Consiglio Fo-rense, sta lentamente aumentando avantaggio di un alleggerimento delcarico di lavoro dei tribunali e di al-cuni colleghi che con tale attività pos-sono integrare il proprio reddito.

16 Febbraio 2012 – Corso di for-mazione sull’emergenza post si-smica. Tra i tanti corsi organizzatidal Collegio, vale la pena ricordarequello in ambito di Protezione Civile,che ha formato 50 geometri, di cui 21di Padova e 29 degli altri Collegi delVeneto. Tale corso, oltre a vedere perla prima volta una sinergia collabora-tiva tra i vari Collegi del Veneto maivista prima, ha consentito di formare

Ricerca di nuovisbocchi professionaliL’Organismo di mediazione,il corso di emergenza post sismica,il corso per tecnici certificatori,la proposta del documentodi regolarità tecnica,sono iniziative messe in attodal Collegio per ampliareil campo di attività dei geometri.

7CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2014

alcuni geometri, primi in Italia dopoquelli formati in Abruzzo immediata-mente dopo il sisma dell’Aquila del2009, per attività di supporto alla Pro-tezione Civile, che prima era riserva-ta solo agli ingegneri. Il corso di 70ore è stato concluso con l’esame fina-le nei giorni 11 e 12 maggio. Il desti-no ha voluto che questi colleghi sianostati immediatamente richiesti dallaProtezione Civile per effettuare i so-pralluoghi a seguito del terremoto cheha colpito l’Emilia Romagna e il Bas-so Veneto il 20 maggio.

18 Maggio 2012 – Giubileo deiGeometri. Presso l’aula Magna del-l’Università di Padova si è svolta lacerimonia di consegna dei timbrid’oro e d’argento ai colleghi che van-tavano 40, 50 e 60 anni di iscrizioneall’albo. Il riconoscimento ha visto lapremiazione di ben 129 geometri,molti dei quali ancora in attività nonper necessità ma per attaccamento al-la professione e alla categoria. L’oc-casione è stata propizia anche perconsegnare sette Timbri d’Onore adaltrettanti geometri che, seppure noniscritti all’Albo, hanno saputo darelustro alla figura del geometra impe-gnandosi in attività imprenditoriali odi insegnamento.

Novembre 2012 – Nuova gestio-ne integrata del Collegio. Riscon-trato che l’Albo tenuto dal Collegionel corso degli anni è migrato da unsoftware all’altro con la conseguenteperdita di alcuni dati, per effettuareuna definitiva bonifica dei dati si èdato avvio ad un nuovo sistema piùefficiente e sicuro che consente l’ar-chiviazione dei dati su un’unica piat-taforma con la possibilità di acceder-vi sia dal Collegio che dallo studio diciascun iscritto tramite l’area riserva-ta. Il sistema consente all’iscritto diaggiornare in autonomia alcuni datirelativi alla residenza, la sede dello

studio, i recapiti telefonici e di postaelettronica. Conseguentemente a ciò,le comunicazioni che prima venivanoinviate in forma cartacea con un no-tevole costo per il Collegio e quindiper gli iscritti, possono essere ora in-viate solo telematicamente.

18 Febbraio 2013 – La Cassa in-contra gli iscritti. In conclusione delprimo mandato in qualità di DelegatiCassa, il sottoscritto e la collega Chia-ra Cattani hanno promosso un in-contro per illustrare l’andamento del-la gestione del nostro istituto previ-denziale e di tutte le iniziative delibe-rate a favore della categoria. L’in-contro, al quale ha presenziato il geo-metra Leo Momi, consigliere dellaCassa Geometri, è stato l’occasioneper illustrare anche le ultime disposi-zioni introdotte a seguito degli obbli-ghi imposti dal legislatore con la rifor-ma Fornero, che ha allungato il termi-ne della sostenibilità da 30 a 50 anni abeneficio delle nuove generazioni.

Aprile 2013 – Congresso Nazio-nale dei Geometri a Rimini. Unabuona rappresentanza del nostroConsiglio ha partecipato al congressodi Rimini durante il quale sono stategettate le basi per una nuova identitàdella nostra professione. Sta cam-biando la scuola, il mercato, i servizirichiesti e la modalità di erogazione, iclienti sono più esigenti e attenti aquello che vogliono. Il geometra devetrovare un nuovo modo di proporsisenza dimenticare quello che è statofino ad oggi. Questo è il messaggioche proveniva da molti Collegi pro-vinciali e che i vertici della categoriaa livello nazionale non hanno colto.Le elezioni di maggio nell’insedia-mento del 30 ottobre, hanno portatoalla elezione di un nuovo presidente,il geom. Maurizio Savoncelli, al qua-le spetta l’onere di tracciare la rottaper traghettare la categoria in un nuo-vo e più efficiente futuro.

La Cassa allargail sostegno al welfareI Delegati hanno informatocostantemente gli iscrittisulle novità normative e assistenzialidell’istituto di previdenza,specie dopo che la riformaha allungato la sostenibilitàda 30 a 50 anni.

8 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2014

Maggio 2013 – Pitagora. Il nostroperiodico di informazione pubblica il50° numero; cambiato nelle dimen-sioni originali nel 2007, ha saputomantenere sempre alto il livello diqualità che ci viene riconosciuto an-che dagli altri Collegi e da personeesterne alla nostra categoria. A no-vembre 2013 è stato pubblicato edinviato l’ultimo numero cartaceo agliiscritti, che dal numero successivopotranno consultarlo solo telematica-mente sul PC, sul tablet, sullo smart-phone o stamparlo leggerlo nellaclassica versione hardware.

25 Giugno 2013 – Consiglio diDisciplina. Con l’insediamento del25 giugno, in applicazione delle nor-me introdotte con l’art. 8 comma 3del DPR 7 agosto 2012 n. 137, dopole comunicazioni del Collegio agliiscritti per raccogliere le disponibilitàa farne parte, e la delibera di indivi-duazione dei candidati da proporre alTribunale, si sono concluse le fasi perdotare il Collegio di un Organo diDisciplina autonomo a maggiore tu-tela del cliente. L’Organismo resta incarica per la stessa durata delConsiglio Direttivo del Collegio equindi a breve sarà riaperta la proce-dura per il suo rinnovo.

5 - 13 Ottobre 2013 - Consulenzagratuita dei geometri sul risparmioenergetico. Nell’ambito della fiera“Casa su misura”, una trentina diprofessionisti sono stati impegnati,all’interno di uno stand opportuna-mente predisposto dal Collegio, a da-

re consulenza ai cittadini in materiadi risparmio ed efficienza energeticadegli edifici. È stata una grande op-portunità per esporre e pubblicizzareche anche i geometri sanno operarein quel campo.

Novembre 2013 – Il sito internetdel Collegio cambia veste. Diventagraficamente più moderno e operati-vamente più leggero e veloce e, oltrea contenere la pubblicazione dei vec-chi numeri di Pitagora, consente laconsultazione dei nuovi pubblicationline.

31 Gennaio 2014 – Convegno sul“Terzo Piano Casa”. Presso la tradi-zionale sede della Cassa di Rispar-mio del Veneto si è tenuto il conve-gno al quale hanno partecipato in ve-ste di relatori anche esponenti politi-ci della regione: il vice presidentedella Regione Marino Zorzato, chericopre anche l’incarico di assessoreall’urbanistica, e il consigliere BrunoPigozzo, vice presidente della Com-missione Urbanistica. Per la partetecnica era presente il dott. LuigiRizzolo del settore Urbanistica dellaProvincia di Padova. Come al solitol’auditorium era al completo ed è sta-to possibile cogliere le novità di que-sta legge che ha consentito e consen-tirà ancora per qualche anno di pro-curare del lavoro anche ai geometri.

17 Febbraio 2014 – Convegnosulle compravendite. Nella sala con-ferenze di Sarmeola, dall’idea del no-stro presidente Capuzzo, si è discussoalla presenza del neo presidente delCNG geom. Maurizio Savoncelli, delpresidente dell’Ordine dei Notai diPadova dott. Roberto Agostini e delpresidente provinciale degli agentiImmobiliari aderenti alla Fimaa,geom. Guerino Polito, della necessitàdi redigere un documento di regolari-tà tecnica degli immobili da allegareagli atti notarili. L’argomento ha su-

La formazione continuaobbligatoriaIn questo quadriennio è entratain vigore la formazione continuaobbligatoria, che ha comportatoper il Collegio un significativoimpegno organizzativo.

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Con la lleeggggee nn.. 2288 ddeell 2255 sseetttteemmbbrree 22001144, la Regionedel Veneto ha eliminato l’obbligo di usare i sistemi «salvavita» durante i lavori di manutenzione in quota. Si trattadella modifica dell'articolo 79 bis della legge regionale 27giugno 1985, n. 61 "Norme per l'assetto e l'uso del terri-torio", la quale impone che i progetti degli interventi edi-lizi relativi a nuove costruzioni o ad edifici esistenti deb-bano comprendere tra la documentazione allegata allarichiesta relativa al titolo abilitativo o alla denuncia d’i-nizio attività, “idonee misure preventive e protettive checonsentano, anche nella successiva fase di manutenzio-ne, l’accesso, il transito e l’esecuzione dei lavori in quotain condizioni di sicurezza”.

Ora la legge n. 28/2014, pubblicata nel Bur n. 94 del 30settembre 2014, sopprime le parole: ", anche nella suc-cessiva fase di manutenzione," e dispone che tale dispo-sizione si applichi anche ai procedimenti e ai lavori incorso alla data della sua entrata in vigore.

Questo è dunque il testo modificato dell’art. 79 bis del-la legge regionale n. 61/1985,AArrtt.. 7799 bbiiss -- MMiissuurree pprreevveennttiivvee ee pprrootteettttiivvee ddaa pprreeddiissppoorrrreenneeggllii eeddiiffiiccii ppeerr ll’’aacccceessssoo,, iill ttrraannssiittoo ee ll’’eesseeccuuzziioonnee ddeeii llaa--

vvoorrii ddii mmaannuutteennzziioonnee iinn qquuoottaa iinn ccoonnddiizziioonnii ddii ssiiccuurreezzzzaa..1. Ai fini della prevenzione dei rischi d’infortunio, i pro-getti relativi agli interventi edilizi che riguardano nuovecostruzioni o edifici esistenti devono prevedere, nella do-cumentazione allegata alla richiesta relativa al titolo abi-litativo o alla denuncia d’inizio attività, idonee misurepreventive e protettive che consentano, anche nella suc-cessiva fase di manutenzione, l’accesso, il transito e l’ese-cuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza.2. Per le finalità del comma 1, la Giunta regionale emanaun proprio provvedimento contenente istruzioni tecni-che sulle misure preventive e protettive.3. La mancata previsione delle misure di cui al comma 1costituisce causa ostativa al rilascio della concessione oautorizzazione a costruire ed impedisce, altresì, l’utile de-corso del termine per l’efficacia della denuncia di iniziodell’attività.4. I comuni adeguano i propri regolamenti edilizi alleistruzioni tecniche del provvedimento di cui al comma 2prevedendo altresì adeguati controlli sulla effettiva rea-lizzazione delle misure anche ai fini del rilascio del certi-ficato di abitabilità.

LLiinneeee vviittaa:: uunnaa lleeggggee rreeggiioonnaallee ttoogglliiee ll’’oobbbblliiggoo ppeerr llaa mmaannuutteennzziioonnee

scitato molto interesse da parte delCNG e dei Notai che, per quanto diloro competenza, proveranno a far sìche tale documento venga reso obbli-gatorio. I geometri, ancora una voltasarebbero i principali interlocutori perla stesura del documento.

Marzo – Maggio 2014 – Corsoabilitante per tecnici certificatoririchiesta dal D.P.R. 16 aprile 2013 n.75. Secondo le disposizioni del DPR,il Collegio ha ottenuto l’accredita-mento presso il ministero per poteresvolgere i corsi di 80 ore per la for-mazione di tecnici certificatori e nelperiodo tra marzo e maggio ne sonostati portati a termine 2 formando cir-ca 80 colleghi.

16 Maggio 2014 - Assemblea Or-dinaria. In occasione dell’annualeassemblea annuale, nel corso dellaquale si provvede all’approvazionedel bilancio consuntivo dell’anno

precedente, ai pochi colleghi presen-ti il Direttivo ha dato conto dell’atti-vità che si era iniziata per il recuperodelle quote associative per il periodo2009-2013 e non pagate da poco piùdi 200 nostri colleghi per dimenti-canza, impossibilità o semplice ne-gligenza. Dell’iniziativa di recuperodi tali crediti, ammontanti a circa180.000 euro, tramite mail e sul noti-ziario Pitagora, è stata data comuni-cazione a tutti gli iscritti, e i più dili-genti vi stanno già provvedendo sal-dando il debito in unica soluzione oratealmente. Sul numero di Pitagora4/2014, il Presidente ha sottolineatocome il senso di appartenenza ad unacategoria deve essere dimostrato an-che onorando gli impegni assunti conl’iscrizione all’Albo. Certamente esi-stono situazioni critiche, e queste so-no state adeguatamente gestite dalConsiglio, per non infierire ulterior-mente sulle situazioni di reale diffi-coltà. Dal 2006 ad oggi, la quota as-sociativa è stata gradualmente ridottada 340 euro agli attuali 300, ed è ov-vio che, se tutti pagano regolarmente,la quota potrebbe venire ulteriormen-te abbassata.

La quota associativa:un impegno e un dovereCon rammarico si è iniziataun’azione di recupero delle quotenon pagate nel periodo 2009-2013,pur con riguardo a situazionidi reale difficoltà.É da segnalare che dal 2006la quota è stata progressivamenteridotta di 40 euro.

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Si concludeil primo quinquenniodi formazioneprofessionaleobbligatoria.Dal 1° gennaio 2015cambiano le regole.

Adempimentiprofessionali

Luci e ombre del nuovoRegolamento della formazionedi CChhiiaarraa CCaattttaannii,, delegata Cassa

È stato approvato e pubblicato nelBollettino del Ministero della

Giustizia il nuovo Regolamento perla formazione professionale che dal1° gennaio 2015 andrà a sostituirequello attualmente in vigore che haregolato dal 2010 l’attribuzione dicrediti formativi per l’aggiornamentoprofessionale.

Una stima di come sia stato recepi-to dai colleghi di Padova questo im-portante obbligo deontologico (dal2010 al 2014) si potrà definire traqualche mese. Certo è che a fine deiprimi tre anni, i due terzi dei geome-tri iscritti non aveva fatto alcuna for-mazione, dimostrando con questocomportamento che molti iscritti al-l’Albo non esercitano a tempo pienola libera professione e spesso perquesto motivo essi si ritengono eso-nerati dal dovere di partecipare agli

eventi di formazione.Sul tema anche l’Osservatorio

Geometri Triveneto, che spazia intredici Collegi provinciali, ha avutoun sintomatico scambio di opinioni edi esperienze che, in questi cinqueanni di applicazione del primo rego-lamento, ha messo in luce varie criti-cità, in particolare la molteplicità diofferte di “corsi formativi” che nonsempre sono stati all’altezza di for-mare veramente l’iscritto, curando dipiù l’immagine e la quantità piuttostoche la sostanza e la qualità delle of-ferte formative. È il caso dei conte-nuti professionalizzanti delle molte-plici proposte formative che a voltesono stati soffocati dalla quantità dimodesti corsi, i quali anche se asse-gnavano crediti formativi, spesso nonerano il veicolo propedeutico ad unvero aggiornamento del sapere.

Nuovi termini. Innanzitutto sonostati modificati i termini per l’as-solvimento dell’obbligo formativo(art. 5) con l’innalzamento dei credi-ti minimi dove, se prima un geometraiscritto dopo il 15° anno doveva im-pegnarsi a raggiungere 50 cfp in cin-que anni con un minimo di 10 cfp peranno, ora addirittura si raddoppia lameta, cioè si dovranno conseguirenel prossimo triennio almeno 60 cfpsenza la previsione di dover conse-guire minimi annuali. Inoltre viene acadere il requisito dell’anzianità diiscrizione, per cui gli iscritti, senza

distinzioni, dovranno raggiungere i60 cfp nel triennio.

Non è stato riconosciuto alcun cre-dito a coloro che comunque l’aggior-namento professionale l’avrebberoottemperato o superato, che comenorma transitoria poteva essere alme-no considerata e forse avrebbe resomerito a chi, in questi anni di trasfor-mazione, ha dato importanza e vitali-tà a questo “modus operandi” delCollegio. Ma tant’è, si riparte da ze-ro, per tutti.

Nuovi criteri. Sono stati adottatidei nuovi criteri per la valutazione

QUALI SONO I PRINCIPALI CAMBIAMENTI RISPETTO A PRIMA?

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Dove si trovail RegolamentoIl nuovo Regolamento perla Formazione professionaledei geometri è raggiungibiledal sito del CCoonnssiigglliioo nnaazziioonnaalleeoppure dal MMiinniisstteerroo ddeellllaa GGiiuussttiizziiaa.In entrambe le posizioni si trovaanche il Regolamentosul professionista affidatariodi più di tre tirocinantie sui corsi di formazione professionalealternativi al tirocinio.Nelle pagine seguenti riportiamoil Regolamento della formazione.

degli eventi formativi (tabella relati-va all’art.7, a pagina 8) e nella fatti-specie risaltano più degli altri i corsidi formazione FAD-Q - formazione adistanza qualificata - per i quali i cre-diti assegnati sono 2 per ogni orasvolta, elevando di fatto questa op-portunità del sapere rispetto a quellatradizionale. Se da un lato è ampia-mente condivisibile e favorevole pro-porre metodi alternativi che l’iscrittopossa poi scegliere e utilizzare dalproprio ufficio, dall’altra sfugge ilsenso di tanta abbondanza nel rico-noscimento dei crediti. È come averpremiato la frequenza ad una lezioneon line piuttosto che ad una lezionefrontale, dove sappiamo che un aspet-to positivo sta nella possibilità o me-no di interagire con il docente, cosanon prevista in modalità via internet.

Nuovo tema. C’è inoltre un nuovotema, quello del ruolo del geometraaffidatario il cui tirocinante ha effet-tuato l’intero tirocinio e/o il geometraaffidatario di un contratto di appren-distato di alta formazione e ricerca.Infatti fa parte integrante di questo

nuovo regolamento anche un altro re-golamento, quello che riguarda le re-gole per il professionista affidatario dipiù di tre tirocinanti con la specificasulle modalità dei corsi di formazionealternativi al tirocinio, argomenti deiquali la redazione si riserva di analiz-zare e pubblicare più avanti un appo-sito articolo.

Le nuove deroghe. Infine le dero-ghe (art.13), da chiedere su domandadell’interessato, sono state meglio de-scritte e/o ampliate.

Innanzitutto la nascita di un figlioesonera il/la professionista per un an-no dall’obbligo della formazione, invirtù della pari opportunità che vedefinalmente riconosciuto anche al pa-dre, libero professionista, di avere di-ritti per la cura dei figli. Forse non vene renderete conto, ma è un grandepasso avanti che l’attenzione alle pariopportunità nelle dinamiche sociali ita-liane dell’ultimo decennio, abbia coin-volto anche gli ordini professionali.

Inoltre è stato introdotto nello spe-cifico il caso di esonero per serviziomilitare volontario o servizio civile.

LLaa vveerraa ffoorrmmaazziioonnee ssttaa nneeii ccoorrssii pprrooffeessssiioonnaalliiQuesti i maggiori punti di interesse che emergono ma il tema è scottante

e certamente quasi un “pane quotidiano” sul quale confrontarsi sul campo,nessuno escluso.

Il vostro interesse e la vostra curiosità nel leggere il nuovo articolato cre-do siano indice di responsabilità personale. Tuttavia capirete bene come, a li-vello istituzionale, la Fondazione del Gattamelata, organismo dedicato all’or-ganizzazione della formazione, sarà impegnata a valutare il giusto rapportotra qualità e quantità, anche perché il business commerciale è imperante, alcontrario del nostro bisogno professionale, il quale va invece ben misurato eponderato per proporre iniziative volte a far crescere dei professionisti qua-lificati.

I corsi professionalizzanti, e non i convegni o i seminari, devono valere dipiù dell’assistenza ad una dimostrazione (commerciale) di prodotti tecnici otecnologici; penso che essi devono avere lo scopo bilanciato di guidare ilgeometra nell’espandere le proprie conoscenze e nel perfezionare le propriecapacità professionali. È questo lo spirito con il quale alle giornate di forma-zione tramite seminari, convegni, giornate di studio, visite tecniche viene as-segnato 1 cfp ogni due ore mentre alla formazione tramite corsi veri e pro-pri vengono assegnati 2 cfp ogni ora di corso.

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RREEGGOOLLAAMMEENNTTOO PPEERR LLAA FFOORRMMAAZZIIOONNEE PPRROOFFEESSSSIIOONNAALLEE CCOONNTTIINNUUAAIIll nnuuoovvoo RReeggoollaammeennttoo eennttrraa iinn ffuunnzziioonnee iill 11°° ggeennnnaaiioo 22001155 ee ssoossttiittuuiissccee qquueelllloo ddeell 22000099

AArrttiiccoolloo 11 -- ((DDeeffiinniizziioonnii))Ai fini del presente regolamento si applicano le se-

guenti definizioni:Professione: attività, o insieme delle attività, riservate

per espressa disposizione di legge o non riservate, il cuiesercizio è consentito solo a seguito d’iscrizione in Ordinio in Collegi, subordinatamente al possesso di qualificheprofessionali o all’accertamento delle specifiche profes-sionalità (D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137, articolo 1, comma1, lettera a);

Professionista: soggetto iscritto all’Albo del Collegio;Conoscenza: risultato dell’assimilazione di informazio-

ni attraverso l’apprendimento; le conoscenze sono un in-sieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad unsettore di lavoro o di studio;

Competenza: comprovata capacità di utilizzare cono-scenze, abilità e attitudini personali, sociali e/o metodo-logiche, per ottenere risultati misurabili;

Abilità: capacità di applicare conoscenze e di utilizza-re know-how per portare a termine compiti e risolvereproblemi;

Professionalità: caratteristica del professionista intesacome competenza qualificata e riconosciuta quale insie-me di apparati teorici e normativi di riferimento, acqui-sita attraverso un processo di apprendimento prolunga-to e sistematico; capacità progettuali e pluralità di espe-rienze che si estrinsecano come pratica organizzativa ecapacità realizzative distintive;

Modalità propedeutica: procedura che consente lapossibilità di accedere al modulo o sezione successivamediante superamento di un test auto-valutativo.

AArrttiiccoolloo 22 -- ((OObbbblliiggoo ffoorrmmaattiivvoo))11.. In attuazione delle disposizioni di cui al D.P.R. 7

agosto 2012, n. 137, articolo 7, il presente regolamentodisciplina la formazione professionale continua degliiscritti all’Albo dei Geometri e Geometri Laureati ai finidell’assolvimento dell’obbligo di aggiornamento profes-sionale.

22.. Sono soggetti all’obbligo formativo tutti gli iscrittiall’Albo, salvo quanto disposto all’articolo 13 del presen-te regolamento.

33.. La violazione dell’obbligo di formazione continuacostituisce illecito disciplinare ai sensi del D.P.R. 7 agosto2012, n. 137, articolo 7, comma 1.

AArrttiiccoolloo 33 -- ((AAttttiivviittàà ffoorrmmaattiivvaa))11.. Gli eventi formativi sono finalizzati a migliorare, ag-

giornare e/o trasmettere le conoscenze, le abilità e lecompetenze degli iscritti all’Albo, per esercitare l’attivitàcon la professionalità necessaria a garantire i servizi daprestare alla committenza.

22.. Costituiscono eventi formativi le seguenti attività:a) corsi di formazione e aggiornamento;b) corsi di formazione previsti da norme specifiche, nei

quali possono essere previsti anche esami finali;c) corsi o esami universitari (di laurea, di specializza-

zione, di perfezionamento e di master);d) seminari, convegni e giornate di studio;e) visite tecniche e viaggi di studio;f) partecipazione alle commissioni per gli esami di

Stato per l’esercizio della professione;g) relazioni o lezioni negli eventi formativi e nell’atti-

vità di supporto nell’attività didattica;h) pubblicazioni, articoli scientifici o tecnico-professio-

nali, pubblicati su riviste a diffusione almeno provinciale;i) il rivestire il ruolo di professionista affidatario ai fini

di un contratto di apprendistato di alta formazione e ri-cerca di cui al Testo Unico, D.Lgs. 14 settembre 2011, n.167, articolo 5, (apprendistato);

j) frequenza a corsi di alta formazione post secondariacompresa Istruzione Tecnica Superiore (ITS) nelle disci-pline tecnico scientifiche, di cui al successivo comma delpresente articolo;

k) il rivestire il ruolo di professionista affidatario aisensi del D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137, articolo 6, comma3 il cui tirocinante ha effettuato l’intero tirocinio profes-sionale, con rilascio del prescritto certificato;

l) attività di docenza.33.. Gli eventi formativi devono comprendere, anche di-

sgiuntamente:a) le discipline tecnico-scientifiche inerenti l’attività

professionale del geometra e geometra laureato;b) le norme di deontologia e ordinamento professionale;c) le altre discipline comunque funzionali all’esercizio

della professione.44.. Per quanto attiene il comma 3, lettera a) del presen-

te articolo, è possibile fare riferimento allo Standard diQualità della professione del Geometra e Geometra Lau-reato approvato dal Consiglio Nazionale.

55.. Il Consiglio Nazionale predispone il SistemaInformativo Nazionale sulla Formazione Continua (SINF)al fine di garantire uniformità e trasparenza, nonché lapiù ampia pubblicità a livello nazionale degli eventi for-mativi, compresi quelli organizzati da associazioni pro-fessionali e soggetti terzi.

66.. Il Consiglio Nazionale può organizzare direttamenteeventi formativi.

AArrttiiccoolloo 44 -- ((AAttttiivviittàà ffoorrmmaattiivvaa aa ddiissttaannzzaa))11.. È ammessa la formazione a distanza (FAD), con mo-

dalità approvate dal CNGeGL, per gli eventi di cui all’ar-ticolo 3, comma 2, lettere a), b), c) e d) del presente re-golamento, a condizione che sia verificabile l’effettiva

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partecipazione dell’iscritto e l’acquisizione delle nozioniimpartite.

22. È previsto uno specifico sistema di” Formazione aDistanza Qualificata” (FAD-Q) nel caso in cui la modalitàdi erogazione rispetti tutte le seguenti prescrizioni:

a) la piattaforma formativa deve avere i requisiti mini-mi secondo le linee guida che saranno emanate dalConsiglio Nazionale;

b) i moduli formativi che compongono i corsi devonoessere svolti dai discenti in modalità propedeutica, attra-verso il superamento di appositi questionari di valutazio-ne intermedi e finali;

c) ogni attività didattica erogata deve essere conser-vata su un apposito registro dati. Su richiesta del Consi-glio Nazionale deve essere fornito il dettaglio delle atti-vità formative condotte da ciascun discente.

AArrttiiccoolloo 55 -- ((AAssssoollvviimmeennttoo oobbbblliiggoo ffoorrmmaattiivvoo))11.. L’obbligo della formazione continua decorre dal 1

gennaio dell’anno successivo a quello di iscrizione all’Albo.22.. Ogni iscritto sceglie liberamente gli eventi formati-

vi da svolgere, in relazione alle preferenze personali nel-l’ambito di cui all’articolo 3 del presente regolamento.

33.. Ai fini dell’assolvimento dell’obbligo, ogni iscrittodeve conseguire nel triennio almeno 60 (sessanta) CFP.

AArrttiiccoolloo 66 -- ((CCrreeddiittoo ffoorrmmaattiivvoo pprrooffeessssiioonnaallee ee aaddeemmppii--mmeennttoo oobbbblliiggoo))

11.. L’unità di misura della formazione continua è il cre-dito formativo professionale (CFP).

22.. Il CFP è connesso alla tipologia di evento formativoed alla durata dello stesso così come previsto nella Tabella1 di cui all’articolo 7 del presente regolamento.

AArrttiiccoolloo 77 -- ((VVaalluuttaazziioonnee eevveennttii ffoorrmmaattiivvii))11.. La valutazione degli eventi formativi di cui all’artico-

lo 3, comma 2, del presente Regolamento è effettuata se-condo i criteri riportati nella tabella che segue:

TTaabbeellllaa 11 VVaalluuttaazziioonnee ddeeggllii eevveennttii ffoorrmmaattiivviiEvento Formativo CFP Limiti max triennali(CFP)1 Corsi di formazione e aggiornamento (articolo 3, comma 2, lett a) e b) 1 CFP ogni ora nessuno2 Corsi di formazione e aggiornamento FAD (articolo 4, comma 1) 1 CFP ogni ora nessuno3 Esame nei corsi previsti da norme specifiche (articolo 3, comma 2, lett. b) 3 CFP nessuno4 Corsi o esami universitari (articolo 3, comma 2, lett.c) 8 CFP ogni 1 CFU nessuno5 Corsi di formazione post-secondari (articolo 3, comma 2, lett. j) 30 CFP nessuno6 Corsi di formazione e aggiornamento FAD-Q (articolo 4, comma 2) 2 CFP ogni ora nessuno7 Seminari, convegni, giornate di studio (art. 3, c. 2, l. d) 1 CFP ogni due ore 24 CFP8 Visite tecniche e viaggi di studio (articolo 3, comma 2, lett. e) 1 CFP ogni due ore 12 CFP9 Commissioni per gli esami di Stato (articolo 3, comma 2, lett. f) 6 CFP 12 CFP10 Relazioni o lezioni in eventi formativi (articolo 3, comma 2, lett. g) Fino a 3 CFP 18 CFP11 Attività di docenza negli eventi formativi (articolo 3, comma 2, lett. l) 2 CFP ogni ora 30 CFP12 Pubblicazioni, articoli scientifici o tecnico professionali (art. 3, c. 2, l. h) Fino a 6 CFP 18 CFP13 Attività affidatario (articolo 3, comma 2, lett. k) 10 CFP ogni Prat. 20 CFP14 Attività affidatario (articolo 3, comma 2, lett. i) 10 CFP ogni Appr. 20 CFP

3. Il riconoscimento dei CFP matura nell’anno solare in cui si è concluso l’evento formativo.

I criteri di valutazione, di cui alla tabella 1, sono aggior-nati dal Consiglio Nazionale con apposita deliberazione.

22.. Ai fini dell’attribuzione dei CFP, tutti gli eventi de-vono prevedere una percentuale minima di frequenzaobbligatoria.

33.. Il riconoscimento dei CFP matura nell’anno solare incui si è concluso l’evento formativo.

AArrttiiccoolloo 88 -- ((CCuurrrriiccuulluumm PPrrooffeessssiioonnaallee CCeerrttiiffiiccaattoo))11.. È istituito il Curriculum Professionale Certificato (CPC)

sulla formazione professionale, consultabile on line, chepuò essere oggetto di divulgazione a terzi, in quanto trat-tasi di pubblicità informativa che risponde al solo interes-

se della collettività.22.. Il CPC contiene:a) gli eventi formativi svolti dal singolo iscritto confor-

memente al presente regolamento;b) la formazione e le esperienze maturate prima dell’en-

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trata in vigore del presente regolamento;c) le qualifiche professionali acquisite;d) i titoli professionali acquisiti.

AArrttiiccoolloo 99 -- ((CCoommmmiissssiioonnee nnaazziioonnaallee ffoorrmmaazziioonnee pprrooffeess--ssiioonnaallee ccoonnttiinnuuaa))

11.. La Commissione nazionale sulla formazione conti-nua è nominata dal Consiglio Nazionale ed è compostada sette membri, compreso il Presidente del ConsiglioNazionale o suo delegato, che la presiede.

22. La Commissione dura in carica per la durata delConsiglio Nazionale e rimane in essere fino alla nominadella nuova Commissione.

33.. I compiti della Commissione nazionale formazioneprofessionale continua, sono i seguenti:

a) supportare il Consiglio Nazionale nelle attività dipromozione, monitoraggio e coordinamento generale;

b) esaminare e istruire le richieste di autorizzazione daparte delle associazioni professionali e soggetti terzi edesprimere motivato parere al Consiglio Nazionale;

c) certificare, su istanza dell’iscritto, la formazione e leesperienze maturate prima dell’entrata in vigore del pre-sente regolamento;

d) gestire il CPC attraverso il SINF;e) svolgere, su mandato del Consiglio Nazionale, atti-

vità di vigilanza e di ispezione sugli eventi formativi;f) predisporre e definire, ai fini dell’uniformità su tut-

to il territorio nazionale, un piano annuale dell’offertaformativa, individuando i programmi e le caratteristichedescritte nello standard di qualità, dei corsi di cui all’ar-ticolo 3, comma 2, lettera a), che saranno successiva-mente pubblicizzati sul SINF;

g) riconoscere e attribuire, su richiesta dei Collegi ter-ritoriali, i CFP per gli eventi formativi non previsti nell’ar-ticolo 3 del presente regolamento, comunque ritenutitali per la professionalità dei contenuti;

h) riconoscere e attribuire, su richiesta del ConsiglioNazionale,i CFP per particolari e specifici eventi formati-vi, ritenuti tali per la professionalità dei contenuti dell’e-vento stesso, anche in deroga all’articolo 7, tabella 1, delpresente regolamento;

44.. I componenti della Commissione di cui al preceden-te comma 1 che, senza giustificato motivo, non parteci-pano a tre riunioni consecutive, decadono automatica-mente dalla carica.

AArrttiiccoolloo 1100 -- ((AAuuttoorriizzzzaazziioonnee ddeellllee aassssoocciiaazziioonnii ddeegglliiiissccrriittttii ee aallttrrii ssooggggeettttii))

1. Ai sensi del D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137, articolo 7,comma 2, i corsi formativi possono essere organizzati daassociazioni di iscritti e altri soggetti, ivi compresi EntiPubblici.

2. La domanda di autorizzazione da parte di associazio-ne di iscritti o di altri soggetti, ivi compresi Enti Pubblici, ècompilata direttamente sul SINF e deve contenere, previa

verifica del piano annuale dell’offerta formativa, per ognicorso:

a) caratteristiche, struttura, certificazione, del soggettoproponente;

b) titolo;c) esauriente descrizione dei contenuti, con specifico ri-

ferimento agli obiettivi che si intendono raggiungere inmerito alla conoscenza, qualità e abilità;

d) materiale didattico previsto;e) durata;f) modalità di svolgimento;g) qualifica e curriculum dei docenti;h) numero massimo dei discenti ammessi;i) eventuali oneri a carico dei partecipanti;j) modalità di verifica della rilevazione dei presenti;k) durata minima di partecipazione ai fini del riconosci-

mento dei crediti;l) specifiche tecniche per l’ eventuale erogazione nella

modalità FAD di cui all’articolo 4, comma 1 e FAD-Q di cuiall’articolo 4, comma 2;

m) altre informazioni ritenute utili.3. Il Consiglio Nazionale, acquisito il parere della

Commissione nazionale formazione professionale conti-nua, di cui all’articolo 9 del presente regolamento, esprimemotivata proposta di delibera e la trasmette al Ministerovigilante, ai sensi del D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137,articolo7, comma 2.

4. Acquisito il parere vincolante del Ministero vigilante,il Consiglio Nazionale delibera e comunica al richiedentel’autorizzazione allo svolgimento del corso, o il diniego.

5. Il Consiglio Nazionale può stipulare con associazionidi iscritti o Enti pubblici specifiche convenzioni, volte asemplificare le procedure di autorizzazione e programma-re gli eventi formativi, promossi dai predetti soggetti, in unperiodo di tempo prestabilito, nel rispetto di quanto previ-sto dall’articolo 7, comma 5, del D.P.R. n. 137 del 2012.

AArrttiiccoolloo 1111 -- ((CCoommppiittii ee aattttrriibbuuzziioonnii ddeell CCoonnssiigglliioo NNaazziioo--nnaallee))

1. Il Consiglio Nazionale indirizza e coordina lo svolgi-mento della formazione continua a livello nazionale, inparticolare:

a) nomina la Commissione formazione professionalecontinua di cui all’articolo 9 del presente regolamento;

b) definisce lo standard di qualità della categoria pro-fessionale;

c) definisce il sistema di qualificazione delle compe-tenze degli iscritti (articolo 8, comma 2, lettera c);

d) istituisce e gestisce il SINF, di cui all’articolo 3, com-ma 5 del presente regolamento;

e) autorizza, previo parere vincolante del Ministero vi-gilante, i soggetti indicati dall’articolo 7, comma 2, delD.P.R. n. 137 del 2012;

f) pubblica sull’Albo Unico, di cui al D.P.R. 7 agosto2012, n. 137, articolo 3, i CPC degli iscritti;

15CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2014

g) definisce e stipula convenzioni con le Università, aisensi del D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137, articolo 7, comma4, ai fini del riconoscimento reciproco dei crediti forma-tivi professionali e universitari;

h) approva regolamenti comuni, previo parere favore-vole dei Ministeri vigilanti, per individuare crediti forma-tivi professionali interdisciplinari, stabilendone il loro va-lore, ai sensi del D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137, articolo 7,comma 4;

i) organizza direttamente eventi formativi, anche incooperazione o convenzione con altri soggetti;

j) emana le linee guida in merito ai requisiti minimi perlo svolgimento dei corsi con modalità FAD-Q, come pre-visto dall’articolo 4, comma 2, lett. a) del presente rego-lamento;

k) emana delibere di attuazione, coordinamento e in-dirizzo che definiscono modalità, contenuti e proceduredi svolgimento delle attività di formazione professionalecontinua;

l) esamina, ai fini del recepimento, le proposte deiCollegi territoriali, di cui all’articolo 12, comma 1, lett. b).

AArrttiiccoolloo 1122 -- ((CCoommppiittii ee aattttrriibbuuzziioonnii aaii CCoolllleeggii tteerrrriittoorriiaallii))1. I Collegi territoriali, a norma del D.P.R. 7 agosto

2012, n. 137, articolo 7:a) organizzano le attività formative di cui all’articolo 3,

comma 2 del presente regolamento, lettere a), b), d), ed e);b) propongono l’organizzazione, per specifiche e mo-

tivate esigenze, al Consiglio Nazionale di corsi di forma-zione e aggiornamento (articolo 3, comma 2, lettera a eb) non previsti nel piano annuale di formazione;

c) attribuiscono i CFP sul SINF, per gli eventi previstialle lettere a), b), d), e) ed f), dell’articolo 3 del presenteregolamento;

d) attribuiscono i CFP sul SINF, a richiesta dell’iscritto,per gli eventi previsti alle lettere c), g), h), i), j), k), dell’ar-ticolo 3 del presente regolamento;

e) valutano, su richiesta dell’interessato, gli eventi for-mativi non previsti nell’articolo 3 del presente regola-mento, comunque ritenuti tali per la professionalità deicontenuti, e propongono alla Commissione il riconosci-mento ai fini dell’attribuzione dei CFP;

f) attribuiscono, su richiesta dell’interessato, i CFP pereventi formativi riguardanti corsi previsti da specifichenormative;

g) verificano e controllano, mediante il SINF, l’assolvi-mento triennale dell’obbligo formativo dell’iscritto; nell’i-potesi di inadempimento, sentito prima l’iscritto, se delcaso, comunicano l’inosservanza al Consiglio di disciplina;

h) deliberano in ordine alle richieste di cui al successi-vo articolo 13;

i) certificano, a domanda, l’assolvimento dell’obbligoformativo dell’iscritto;

j) rendono note le informazioni essenziali relative al-l’assolvimento dell’obbligo formativo;

k) possono istituire forme incentivanti o premianti pergli iscritti che abbiano svolto la formazione professiona-le continua oltre i limiti dei crediti formativi professiona-li stabiliti dal presente regolamento;

l) attribuiscono, su richiesta dell’interessato, i creditiformativi professionali interdisciplinari ai sensi del D.P.R.7 agosto 2012 n. 137, articolo 7, comma 4;

m) registrano sul SINF i crediti formativi degli eventiorganizzati sul proprio territorio dai soggetti di cui all’ar-ticolo 10 del presente regolamento;

n) svolgono attività di vigilanza e ispezione sugli even-ti formativi organizzati da associazioni di iscritti e sog-getti terzi.

2. I Collegi territoriali possono istituire commissioniper lo svolgimento delle attività attribuite agli stessi ,previste dal presente articolo.

3. I Collegi territoriali sono autorizzati ad accedere alSINF secondo le procedure previste dal Consiglio Na-zionale;

4. Gli eventi formativi, organizzati dai Collegi, territo-rialmente competenti, possono essere realizzati anche incooperazione o convenzione con altri soggetti, ai sensidel D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137, articolo 7, comma 5.

AArrttiiccoolloo 1133 -- ((DDeerroogghhee))1. Il Consiglio del Collegio territoriale, su domanda

dell’interessato, può esonerare con delibera, anche par-zialmente, l’iscritto dallo svolgimento dell’attività for-mativa nei seguenti casi:

a) maternità/paternità, sino ad un anno;b) grave malattia o infortunio;c) servizio militare volontario o servizio civile;d) altri casi di documentato impedimento, derivante

da accertate cause oggettive e di forza maggiore;e) comprovato assolvimento dell’obbligo di formazio-

ne continua, svolto regolarmente in quanto iscritto an-che ad altro Ordine/Collegio;

All’esonero temporaneo, di cui ai precedenti punti a),b), c), d), consegue la riduzione del totale dei crediti for-mativi da acquisire nel corso del triennio, proporzional-mente alla durata dell’esonero.

2. Il CNGeGL, su proposta del Collegio territoriale, puòdisporre l’esonero temporaneo dell’obbligo formativo pergli iscritti che ricoprono ruoli di rilevante interesse pub-blico e di comprovata valenza formativa e professionale.

AArrttiiccoolloo 1144 -- ((EEnnttrraattaa iinn vviiggoorree))1. Il presente regolamento entra in vigore il 1° gennaio

2015.2. Il presente regolamento può essere soggetto a revi-

sione secondo quanto previsto dal D.P.R. 7 agosto 2012,n. 137, articolo 7, comma 3.

3. Con l’entrata in vigore, il presente regolamento so-stituisce a tutti gli effetti quello approvato dal ConsiglioNazionale con delibera in data 10 novembre 2009 e s.m.i.

16 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2014

Le ricerche svoltesulle categorie debolidella professionehanno portato qualcherisultato nel welfare,ma ora si lavoraper attrezzare megliole politiche di genere,ricorrendo anche aifinanziamenti europei.

Welfaree professione

Bilancio di quattro anni di vitadell’Osservatorio Geometridi CChhiiaarraa CCaattttaannii, coordinatrice

L’Osservatorio Geometri Trive-neto è un gruppo di lavoro di

geometre libere professioniste delNord-est italiano, composto da tredicicolleghe impegnate nelle istituzioniprovinciali dei propri Collegi oltre allealtre colleghe anch’esse consigliere.Nasce alla fine del 2010 e si proponecome laboratorio attivo rivolto allaCassa di Previdenza, quale strumentoper individuare percorsi di utilità na-zionale. Si forma questa realtà dal ter-ritorio e per il territorio, perché le col-leghe rappresentanti i tredici Collegidel Triveneto, credono che il lavoro digeometra sia da difendere e che le no-stre risorse umane, i giovani e le don-

ne, siano il vero fulcro del cambia-mento del “sistema lavoro”, dando pa-ri dignità al coinvolgimento del lavoroautonomo dei liberi professionisti chedi fatto è il motore determinante dellasocietà civile.

La mancanza di attività di ricerca so-ciale e di iniziative di solidarietà, a li-vello nazionale, hanno fatto partire que-sta nostra esperienza dalla base provin-ciale, ponendoci come interlocutore nelmitigare il gap che si forma tra l’iscrit-to e le istituzioni, consapevoli del fattoche, oggi come oggi, è fondamentalelavorare sul senso di appartenenza allacategoria, purché siano diffuse e positi-ve le buone pratiche di aggregazione.

ATTIVITÀ SVOLTA

Siamo partite da una attività di ri-cerca per analizzare, in un momentodi crisi diffusa, gli orientamenti socio-professionali della parte di categoriapiù svantaggiata, i giovani e le donne.

Il tema della ricerca iniziale è stato“Tutele e garanzie: cosa si aspettanoi giovani geometri” che ha coinvoltocon un questionario 6.600 iscritti delTriveneto (fino ai 44 anni). Le rispo-ste di 2.226 geometri sono state ela-borate e presentate in un convegnotenutosi a Padova nel marzo 2012 dalquale è emersa la richiesta di azioniconcrete per i giovani (con le testi-monianze di iscritti giovanissimi) e la

difficoltà delle donne non ad iscriver-si ma a mantenere l’iscrizione, evi-denziando l’abbandono alla liberaprofessione per la difficile concilia-zione tra tempi di vita e tempi di la-voro oltre alla mancanza di servizie/o azioni di sostegno. Tale ricerca èstata presentata anche al Comitatodei Delegati della Cassa nel maggio2012 e proposta anche al Congressonazionale di categoria tenutosi aRimini nel maggio 2013.

Successivamente, in ordine al per-durare della crisi del mercato del la-voro, abbiamo proseguito con un suc-cessivo studio conoscitivo basato sul-

Le consigliere riunite a Padova all’epocadell’atto costitutivo.

17CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2014

Che cosa emergedalle ricerche

La sempre crescente presenzafemminile nella libera professionedi geometra, con percentualidel 20-25 per cento al momento dell’iscrizione;

la cancellazione media dei geometri fino ai 44 anniè del 3,5 per cento sul totaledi tutti gli iscritti mentre l’età criticadi abbandono avvienetra i 30 e i 36 anni di età;

come posizione previdenziale,i geometri che abbandonanola professione sonoper il 61 per cento iscritti obbligatorie per il 39 per cento iscritti solo albo;

il numero delle donne geometrache si cancellano (34 per cento) è di fatto molto superiore alla mediadi quelle che si iscrivono (circa il 20 per cento nel Nord Italia);

le motivazioni sono molteplici, tuttavia la maggioranza rimanea lavorare nell’ambito tecnico;

nei confronti del proprio Collegio,il 91 per cento dei giovani geometriritiene importante che all'internodei Consigli Direttivi siano presenti giovani e donne;

nelle aspettative dei giovaniemerge la solidarietà tra le generazionie la presa d’atto della assenzadi forme di sostegno alla famiglia, maggiormente segnalateda colleghi maschi;

nei confronti degli organi istituzionali nazionali (Cng e Cipag)la maggioranza degli intervistati denuncia una importante distanza tra la politica e la realtàprofessionale di tutti i giorni..

le cancellazioni dei giovani geometri(fino ai 44 anni) comprese nel trien-nio 2010-2102, coinvolgendo 5 regio-ni e 17 collegi provinciali. È emersoche si sono cancellati 477 colleghi dicui il 34% è composto da donne, datonon trascurabile e oggetto di futurodibattito e di messa in campo di azio-ni di contrasto. Non solo, risulta chela fase critica di cancellazione è tra i30 e i 36 anni e la maggior parte diquesti colleghi si è cancellata tra il 6°e il 9° anno di iscrizione.

Gli esiti e le conclusioni sono statipresentati e illustrati al Comitato dei

Delegati della Cassa nel novembre2013 rivolgendo un appello ai verticidel CdA nell’individuare delle azionipositive per contrastare i futuri ab-bandoni di tecnici qualificati, dal no-stro ordinamento.

L’Osservatorio è stato inoltre coin-volto nella ricerca della Commis-sione Pari opportunità della RegioneVeneto presentata nel maggio 2014dal titolo “Progetto libere professio-niste: verifica delle pari opportunitàdi accesso e di attività”, a testimo-nianza della presenza attiva nel terri-torio della nostra categoria.

ALCUNI RISULTATI

In Cassa di Previdenza alcuni ri-sultati si sono avuti, certo anche permerito di altri geometri che hanno so-stenuto il cambiamento. Sono le age-volazioni nel calcolo del reddito me-dio delle libere professioniste chematurano la pensione e che hannoavuto figli, sono il recente sostegnoper i giovani fino ai 30 anni di etàcon l’introduzione dei contributi fi-gurativi a carico della Cassa per rag-giungere i minimi del contributo sog-gettivo, sono il riconoscimento diprovvidenza straordinaria al geome-

tra uomo o donna che subisce com-portamenti di tipo persecutorio, c.d.stalking.

La presentazione del nostro gruppodi lavoro alla Commissione Pari Op-portunità della Regione Veneto ci hadato modo di far emergere l’interacategoria come attiva e presente, tan-to che è volontà della politica regio-nale quella di promuovere un coordi-namento regionale di libere profes-sioniste nell’area tecnica, economicae giuridica, impegno al quale l’Os-servatorio ha aderito.

PROGRAMMAZIONE 2014A livello provinciale stiamo lavo-

rando per fare un’indagine sulla pre-senza o meno di Comitati Pari Op-portunità all’interno dei singoli ordi-ni professionali quali ingegneri, ar-chitetti, periti, geologi, avvocati, con-sulenti del lavoro e commercialisti.Partiremo da questi dati per organiz-zare questo coordinamento inter pro-fessionale, dove la categoria dei geo-metri porterà la propria esperienza.

A livello nazionale ci siamo pre-sentati all’attuale presidente del Con-

siglio Nazionale, che ha apprezzatol’iniziativa del tutto inedita nel pano-rama italiano.

Auspicando una collaborazione insinergia con i nostri vertici istituzio-nali, ora stiamo lavorando sui temidelle politiche di genere e dei finan-ziamenti europei, con due progettiche si stanno delineando proprio inquesti giorni e dei quali mi riservo didare conto piu compiutamente quan-do saranno conclusi e presentati uffi-cialmente.

CONCLUSIONE

Gli aspetti sociali della categoria,con aspettative ed esigenze dellabase dei nostri iscritti, sono temi daiquali possono emergere nuove ideeo proposte per cercare di diminuirela distanza dalle istituzioni e perce-pire che dall’altra parte c’è uno spa-zio di riflessione che coinvolge ilprofessionista sempre di più, so-

prattutto in questi anni di crisi chehanno determinato un clima di sfi-ducia molto pesante.

Da parte mia spero di aver svoltoil mio ruolo di coordinatrice di que-sto gruppo con coscienza e passio-ne, quella passione che spesso fa ladifferenza nei progetti di vita maanche nei progetti di categoria.

18 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2014

Il decreto legge “Sblocca Italia” è stato pubblicatocon il n. 133 sulla Gazzetta Ufficiale del 12 settembre2014. Gli articoli di interesse sono il n. 17 e il n. 21. Nediamo una sintesi e poi riportiamo gli articoli modifi-cati del Dpr n. 380/2001.

L’ articolo 17 contiene “semplificazioni ed altre mi-sure in materia edilizia”.

La novità più importante è quella che riguarda il fra-zionamento o l’accorpamento di unità immobiliarieseguibili con una comunicazione al Comune e non piùcon il permesso di costruire. Infatti queste operazioniora sono considerate manutenzione straordinaria e ri-chiedono solo la comunicazione di inizio lavori, al po-sto del precedente permesso di costruire; pagano sologli oneri di urbanizzazione e non anche il contributo dicostruzione. La condizione è che non sia variata la vo-lumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’ori-ginaria destinazione d’uso.

Un’altra semplificazione è quella che esclude dalleopere di manutenzione straordinaria quelle che altera-no la volumetria complessiva degli edifici, mentre rien-trano quelle che alterano i volumi e le superfici dellesingole unità immobiliari.

Una facilitazione del riuso degli immobili è data dal-le individuazione di quattro categorie funzionali didestinazione urbanistica: (a) residenziale e turistico-recettiva, (b) produttiva e direzionale, (c) commerciale,(d) rurale. All’interno di queste si può intervenire conprocedure semplificate, soprattutto se non vi sono ope-re edilizie, e con oneri ridotti. Ad esempio, gli ufficiprivati possono essere assimilati alle residenze. La de-stinazione d’uso sarà poi quella “prevalente” in termi-ni di superficie utile. È rilevante solo la modifica checomporta l’assegnazione dell’immobile o dell’unità auna differente categoria funzionale.

Si amplia inoltre la platea degli interventi di edilizialibera. Per quelli di manutenzione straordinaria e per lemodifiche interne degli edifici di impresa l’assevera-zione del tecnico è resa direttamente nell’ambito dellaComunicazione di inizio lavori, purché non riguardino

le parti strutturali dell’edificio. Possono invece com-portare aumento del numero delle unità immobiliari eimplicare incremento dei parametri urbanistici. Inoltrei proprietari sono esonerati dagli adempimenti catasta-li, perché vi provvederà il Comune in base alla Comu-nicazione di inizio lavori.

La Dia viene praticamente sostituita ovunque dallaScia, con la quale è ora possibile anche presentare va-rianti ai permessi di costruire, purché non comportinovariazioni essenziali. Rimane solo la Super Dia

Infine viene introdotto il permesso di costruireconvenzionato, che potrà sostituire con modalità sem-plificata, gli strumenti di pianificazione attuativa. Ilpermesso convenzionato varrà quando le esigenze diurbanizzazione di una determinata area potranno esse-re soddisfatte mediante modalità semplificate. Quantoai termini per il rilascio, ora tutti i comuni devono ri-spettare i termini “ordinari” (60 giorni per l’istruttoria,l’acquisizione dei pareri e la formulazione del provve-dimento con possibilità di interruzione nei primi 30giorni per richiesta di integrazioni). La possibilità diraddoppio sussiste solo per i progetti particolarmentecomplessi.

L’articolo 21 contiene “Misure per l’incentivazionedegli investimenti in abitazioni in locazione”.

La novità più importante è che nel quadriennio 1°gennaio 2014 - 31 dicembre 2017, per l’acquisto di unao più unità immobiliari a destinazione residenziale, dinuova costruzione o ristrutturata in senso stretto (art. 3,comma 1, lettera d), del D.P.R. 380/2001), di classe A oB, è riconosciuta all’acquirente, persona fisica non eser-cente attività commerciale, una deduzione dal redditocomplessivo pari al 20 per cento del prezzo di acquistodell’immobile risultante dall’atto di compravendita, nellimite massimo complessivo di spesa di 300.000 euro.Ciò vale anche se il privato costruisce un edificio su unterreno di sua proprietà. Le condizioni sono che l’immo-bile venga destinato alla locazione a canone convezio-nato per almeno otto anni. Le modalità attuative do-vranno essere definite con successivo decreto.

SSEEMMPPLLIIFFIICCAAZZIIOONNII EEDDIILLIIZZIIEE NNEELL DDEECCRREETTOO SSBBLLOOCCCCAA IITTAALLIIAA

ALTRE DISPOSIZIONI IN SINTESIInterventi di conservazione. Il Comune può favorire, inalternativa all’espropriazione, la riqualificazione, conforme di compensazione, degli edifici non più compati-bili con la pianificazione.Permesso di costruire in deroga per la ristrutturazio-ne edilizia e urbanistica, anche in aree industriali di-smesse. Occore deliberazione del Consiglio comunale.Proroga dei termini dei termini di inizio e fine lavori.Se i lavori non possano essere iniziati o conclusi per ini-

ziative dell’amministrazione o dell’autorità giudiziariarivelatesi infondate, sono ammesse proroghe.Contributo di costruzione e interventi di trasformazio-ne complessi. Per gli interventi di trasformazione urbanacomplessi, è dovuto solo il costo di costruzione.Contributo di costruzione e ristrutturazione edilizia. Icomuni possono disporre riduzioni del contributo (non me-no del 20% per il recupero di immobili dismessi).Autorizzazione paesaggistica. Non c’è più la Confe-renza di servizi.

19CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2014

Riportiamo le modifiche apportate ad alcuni articoli del DDpprrnn.. 338800. Il testo barrato è stato soppresso. Il testo in corsivoè quello nuovo o aggiunto.

AArrttiiccoolloo 33.. DDeeffiinniizziioonnii ddeeggllii iinntteerrvveennttii eeddiilliizzii ccoommmmaa 11,, lleetttteerraa bb)).."interventi di manutenzione straordinaria", le opere e le mo-difiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anchestrutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare iservizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alte-rino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari lavolumetria complessiva degli edifici e non comportino mo-difiche delle destinazioni di uso. Nell'ambito degli interventidi manutenzione straordinaria sono ricompresi anche quel-li consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unitàimmobiliari con esecuzione di opere anche se comportantila variazione delle superfici delle singole unità immobiliarinonché del carico urbanistico purché non sia modificata lavolumetria complessiva degli edifici e si mantenga l'origina-ria destinazione d'uso;

AArrtt.. 33--bbiiss.. IInntteerrvveennttii ddii ccoonnsseerrvvaazziioonnee (nuovo)11.. Lo strumento urbanistico individua gli edifici esistentinon più compatibili con gli indirizzi della pianificazione. Intal caso l'amministrazione comunale può favorire, in alter-nativa all'espropriazione, la riqualificazione delle aree attra-verso forme di compensazione rispondenti al pubblico inte-resse e comunque rispettose dell'imparzialità e del buon an-damento dell'azione amministrativa. Nelle more dell'attua-zione del piano, resta salva la facoltà del proprietario di ese-guire tutti gli interventi conservativi, ad eccezione della de-molizione e successiva ricostruzione non giustificata daobiettive ed improrogabili ragioni di ordine statico od igie-nico sanitario.

AArrttiiccoolloo 66.. AAttttiivviittàà eeddiilliizziiaa lliibbeerraa ccoommmmaa 22,, lleetttteerraa aa)),, ee--bbiiss))a) gli interventi di manutenzione straordinaria di cui all’arti-colo 3, comma 1, lettera b), ivi compresa l’apertura di porteinterne o lo spostamento di pareti interne, sempre che nonriguardino le parti strutturali dell’edificio. non comportinoaumento del numero delle unità immobiliari e non implichi-no incremento dei parametri urbanistici;[...]e-bis) le modifiche interne di carattere edilizio sulla superficiecoperta dei fabbricati adibiti ad esercizio d’impresa, sempreche non riguardino le parti strutturali, ovvero le modifiche del-la destinazione d’uso dei locali adibiti ad esercizio d’impresa.ccoommmmaa 444. Limitatamente agli interventi di cui al comma 2, lettere a)ed e-bis), l'interessato, unitamente alla comunicazione diinizio dei lavori, trasmette all'amministrazione comunale idati identificativi dell'impresa alla quale intende affidare larealizzazione dei lavori e una relazione tecnica provvista didata certa e corredata degli opportuni elaborati progettuali,

a firma di un tecnico abilitato, il quale assevera, sotto la pro-pria responsabilità, che i lavori sono conformi agli strumen-ti urbanistici approvati e airegolamenti edilizi vigenti e che per essi la normativa sta-tale e regionale non prevede il rilascio di un titolo abilita-tivo. Limitatamente agli interventi di cui al comma 2, lette-ra e-bis), sono trasmesse le dichiarazioni di conformità daparte dell'Agenzia per le imprese di cui all'articolo 38, com-ma 3, lettera c), del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112,convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133, relative alla sussistenza dei requisiti e dei presupposti dicui al presente comma.Limitatamente agli interventi di cui al comma 2, lettere a)ed e-bis), l'interessato trasmette all'amministrazione comu-nale la comunicazione di inizio dei lavori asseverata da untecnico abilitato, il quale attesta, sotto la propria responsa-bilità, che i lavori sono conformi agli strumenti urbanisticiapprovati e ai regolamenti edilizi vigenti, nonché che non viè interessamento delle parti strutturali dell'edificio; la co-municazione contiene, altresì, i dati identificativi dell'impre-sa alla quale si intende affidare la realizzazione dei lavori.ccoommmmaa 55Riguardo agli interventi di cui al presente articolo, l’interessa-to provvede, nei casi previsti dalle vigenti disposizioni, allapresentazione degli atti di aggiornamento catastale nel ter-mine di cui all’articolo 34-quinquies, comma 2, lettera b), deldecreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, convertito, con modifi-cazioni, dalla legge 9 marzo 2006, n. 80. Riguardo agli inter-venti di cui al comma 2, la comunicazione di inizio dei lavoriè valida anche ai fini di cui all'articolo 17, primo comma, let-tera b), del regio decreto-legge 13 aprile 1939, n. 652, conver-tito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 1939, n. 1249,ed è tempestivamente inoltrata da parte dell'amministrazio-ne comunale ai competenti uffici dell'Agenzia delle entrate.ccoommmmaa 66,, lleetttteerree bb)),, cc))b) possono individuare ulteriori interventi edilizi, tra quelliindicati nel comma 2, per i quali è fatto obbligo all’interes-sato di trasmettere la relazione tecnica di cui al comma 4;b) disciplinano con legge le modalità per l'effettuazione deicontrolli.c) possono stabilire ulteriori contenuti per la relazione tec-nica di cui al comma 4, nel rispetto di quello minimo fissatodal medesimo comma.ccoommmmaa 77La mancata comunicazione dell’inizio dei lavori ovvero lamancata trasmissione della relazione tecnica, di cui ai com-mi 2 e 4 del presente articolo, di cui al comma 2, ovvero lamancata comunicazione asseverata dell'inizio dei lavori dicui al comma 4, comportano la sanzione pecuniaria pari a258 euro. Tale sanzione è ridotta di due terzi se la comuni-cazione è effettuata spontaneamente quando l’intervento èin corso di esecuzione.

AArrttiiccoolloo 1100.. IInntteerrvveennttii ssuubboorrddiinnaattii aa ppeerrmmeessssoo ddii ccoossttrruuiirree

IILL DDPPRR NN.. 338800 MMOODDIIFFIICCAATTOO DDAALL DDEECCRREETTOO SSBBLLOOCCCCAA IITTAALLIIAA

20 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2014

ccoommmmaa 11,, lleetttteerraa cc))gli interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad unorganismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedentee che comportino aumento di unità immobiliari, modifichedel volume, dei prospetti o delle superfici, modifiche dellavolumetria complessiva degli edifici o dei prospetti, ovveroche, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omo-genee A, comportino mutamenti della destinazione d’uso,nonché gli interventi che comportino modificazioni della sa-goma di immobili sottoposti a vincoli ai sensi del decreto le-gislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e s.m.i.

AArrttiiccoolloo 1144.. PPeerrmmeessssoo ddii ccoossttrruuiirree iinn ddeerrooggaa aaggllii ssttrruummeennttiiuurrbbaanniissttiicciiccoommmmaa 11--bbiiss))Per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di ristruttura-zione urbanistica, attuati anche in aree industriali dismes-se, è ammessa la richiesta di permesso di costruire anche inderoga alle destinazioni d'uso, previa deliberazione del Con-siglio comunale che ne attesta l'interesse pubblico.ccoommmmaa 33))La deroga, nel rispetto delle norme igieniche, sanitarie e disicurezza, può riguardare esclusivamente i limiti di densitàedilizia, di altezza e di distanza tra i fabbricati di cui alle nor-me di attuazione degli strumenti urbanistici generali ed ese-cutivi nonché, nei casi di cui al comma 1-bis, le destinazio-ni d'uso,, fermo restando in ogni caso il rispetto delle dispo-sizioni di cui agli articoli 7, 8 e 9 del decreto ministeriale 2aprile 1968, n. 1444.

AArrttiiccoolloo 1155.. EEffffiiccaacciiaa tteemmppoorraallee ee ddeeccaaddeennzzaa ddeell ppeerrmmeessssoo ddiiccoossttrruuiirreeccoommmmaa 22))Il termine per l’inizio dei lavori non può essere superiore adun anno dal rilascio del titolo; quello di ultimazione, entro ilquale l’opera deve essere completata non può superare i treanni dall'inizio dei lavori. Entrambi i termini possono essereprorogati, con provvedimento motivato, per fatti sopravve-nuti estranei alla volontà del titolare del permesso. Decorsitali termini il permesso decade di diritto per la parte noneseguita, tranne che, anteriormente alla scadenza venga ri-chiesta una proroga. La proroga può essere accordata, conprovvedimento motivato, esclusivamente in considerazionedella mole dell'opera da realizzare o delle sue particolari ca-ratteristiche tecnico-costruttive, ovvero quando si tratti diopere pubbliche il cui finanziamento sia previsto in più eser-cizi finanziari.ccoommmmaa 22--bbiiss))La proroga dei termini per l'inizio e l'ultimazione dei lavori ècomunque accordata qualora i lavori non possano essereiniziati o conclusi per iniziative dell'amministrazione o del-l'autorità giudiziaria rivelatesi poi infondate.

AArrttiiccoolloo 1166.. CCoonnttrriibbuuttoo ppeerr iill rriillaasscciioo ddeell ppeerrmmeessssoo ddii ccoossttrruuiirreeccoommmmaa 11))Salvo quanto disposto all'articolo 17, comma 3, il rilascio delpermesso di costruire comporta la corresponsione di uncontributo commisurato all'incidenza degli oneri di urbaniz-zazione nonché al costo di costruzione, secondo le modalitàindicate nel presente articolo e fatte salve le disposizioni

concernenti gli interventi di trasformazione urbana com-plessi di cui al comma 2-bis.ccoommmmaa 22--bbiiss))Nell'ambito degli strumenti attuativi e degli atti equivalenticomunque denominati nonché degli interventi in diretta at-tuazione dello strumento urbanistico generale, l'esecuzionediretta delle opere di urbanizzazione primaria di cui al com-ma 7, di importo inferiore alla soglia di cui all'articolo 28,comma 1, lettera c), del decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163, funzionali all'intervento di trasformazione urbanisticadel territorio, è a carico del titolare del permesso di costrui-re e non trova applicazione il decreto legislativo 12 aprile2006, n. 163. Fermo restando quanto previsto dall'articolo32, comma 1, lettera g), del decreto legislativo 12 aprile2006, n. 163, per gli interventi di trasformazione urbanacomplessi, come definiti dall'allegato IV alla Parte Seconda,numeri 7 e 8, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, lostrumento attuativo prevede una modalità alternativa inbase alla quale il contributo di cui al comma 1 è dovuto so-lo relativamente al costo di costruzione, da computarsi se-condo le modalità di cui al presente articolo e le opere di ur-banizzazione, tenendo comunque conto dei parametri defi-niti ai sensi del comma 4, sono direttamente messe in cari-co all'operatore privato che ne resta proprietario, assicuran-do che, nella fase negoziale, vengano definite modalità at-te a garantire la corretta urbanizzazione, infrastrutturazio-ne ed insediabilità degli interventi, la loro sostenibilità eco-nomico finanziaria, le finalità di interesse generale delleopere realizzate e dei relativi usi.ccoommmmaa 44)),, lleetttteerraa dd--bbiiss))alla differenziazione tra gli interventi al fine di incentivare,in modo particolare nelle aree a maggiore densità del co-struito, quelli di ristrutturazione edilizia di cui all'articolo 3,comma 1, lettera d), anziché quelli di nuova costruzione.ccoommmmaa 55))Nel caso di mancata definizione delle tabelle parametricheda parte della regione e fino alla definizione delle tabellestesse, i comuni provvedono, in via provvisoria, con delibe-razione del consiglio comunale, secondo i parametri di cuial comma 4.ccoommmmaa 1100))Nel caso di interventi su edifici esistenti il costo di costruzio-ne è determinato in relazione al costo degli interventi stes-si, così come individuati dal comune in base ai progetti pre-sentati per ottenere il permesso di costruire. Al fine di in-centivare il recupero del patrimonio edilizio esistente, per gliinterventi di ristrutturazione edilizia di cui all'articolo 3,comma 1, lettera d), i comuni hanno comunque la facoltà dideliberare che i costi di costruzione ad essi relativi non su-perino i valori determinati per le nuove costruzioni ai sensidel comma 6. Al fine di incentivare il recupero del patrimo-nio edilizio esistente, per gli interventi di ristrutturazioneedilizia di cui all'articolo 3, comma 1, lettera d), i comunihanno comunque la facoltà di deliberare che i costi di co-struzione ad essi relativi siano inferiori ai valori determina-ti per le nuove costruzioni.

AArrttiiccoolloo 1177.. RRiidduuzziioonnee oo eessoonneerroo ddaall ccoonnttrriibbuuttoo ddii ccoossttrruuzziioonnee

21CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2014

ccoommmmaa 44))Per gli interventi da realizzare su immobili di proprietà delloStato, nonché per gli interventi di manutenzione straordi-naria di cui all'articolo 6, comma 2, lettera a), il contributodi costruzione è commisurato alla incidenza delle sole operedi urbanizzazione.ccoommmmaa 44--bbiiss))Al fine di agevolare gli interventi di densificazione edilizia,per la ristrutturazione, il recupero e il riuso degli immobilidismessi o in via di dismissione, il contributo di costruzioneè ridotto in misura non inferiore al venti per cento rispettoa quello previsto per le nuove costruzioni. I comuni defini-scono, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della pre-sente disposizione, i criteri e le modalità applicative per l'ap-plicazione della relativa riduzione.

AArrttiiccoolloo 2200.. PPrroocceeddiimmeennttoo ppeerr iill rriillaasscciioo ddeell ppeerrmmeessssoo ddii ccoo--ssttrruuiirreeccoommmmaa 77))I termini di cui ai commi 3 e 5 sono raddoppiati per i comu-ni con più di 100.000 abitanti, nonché per i progetti partico-larmente complessi secondo la motivata risoluzione del re-sponsabile del procedimento. I termini di cui ai commi 3 e 5sono raddoppiati nei soli casi di progetti particolarmentecomplessi secondo la motivata risoluzione del responsabiledel procedimento.

AArrttiiccoolloo 2222.. IInntteerrvveennttii ssuubboorrddiinnaattii aa ddeennuunncciiaa ddii iinniizziioo aattttiivviittààccoommmmaa 11))Sono realizzabili mediante denuncia di inizio attività segna-lazione certificata di inizio attività gli interventi non ricon-ducibili all'elenco di cui all'articolo 10 e all'articolo 6, che sia-no conformi alle previsioni degli strumenti urbanistici, dei re-golamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente.ccoommmmaa 22))Sono, altresì, realizzabili mediante denuncia di inizio attivi-tà segnalazione certificata di inizio attività le varianti apermessi di costruire che non incidono sui parametri urba-nistici e sulle volumetrie, che non modificano la destinazio-ne d'uso e la categoria edilizia, non alterano la sagoma del-l'edificio qualora sottoposto a vincolo ai sensi del decretolegislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazio-ni e non violano le eventuali prescrizioni contenute nel per-messo di costruire. Ai fini dell'attività di vigilanza urbanisti-ca ed edilizia, nonché ai fini del rilascio del certificato di agi-bilità, tali denunce di inizio attività segnalazioni certificatedi inizio attività costituiscono parte integrante del procedi-mento relativo al permesso di costruzione dell'interventoprincipale e possono essere presentate prima della dichiara-zione di ultimazione dei lavori.ccoommmmaa 22--bbiiss))Sono realizzabili mediante segnalazione certificata d'inizioattività e comunicate a fine lavori con attestazione del pro-fessionista, le varianti a permessi di costruire che non con-figurano una variazione essenziale, a condizione che sianoconformi alle prescrizioni urbanistico-edilizie e siano attua-te dopo l'acquisizione degli eventuali atti di assenso pre-scritti dalla normativa sui vincoli paesaggistici, idrogeologi-ci, ambientali, di tutela del patrimonio storico, artistico edarcheologico e dalle altre normative di settore.

AArrttiiccoolloo 2233--tteerr.. MMuuttaammeennttoo dd''uussoo uurrbbaanniissttiiccaammeennttee rriilleevvaannttee1. Salva diversa previsione da parte delle leggi regionali, costi-tuisce mutamento rilevante della destinazione d'uso ogni for-ma di utilizzo dell'immobile o della singola unità immobiliarediversa da quella originaria, ancorché non accompagnata dal-l'esecuzione di opere edilizie, purché tale da comportare l'asse-gnazione dell'immobile o dell'unità immobiliare considerati aduna diversa categoria funzionale tra quelle sotto elencate:a) residenziale e turistico-ricettiva;b) produttiva e direzionale;c) commerciale; d) rurale.2. La destinazione d'uso di un fabbricato o di una unità im-mobiliare è quella prevalente in termini di superficie utile.3. Salva diversa previsione da parte delle leggi regionali edegli strumenti urbanistici comunali, il mutamento della de-stinazione d'uso all'interno della stessa categoria funziona-le è sempre consentito.

AArrttiiccoolloo 2244.. CCeerrttiiffiiccaattoo ddii aaggiibbiilliittààccoommmmaa 33))Con riferimento agli interventi di cui al comma 2, il soggettotitolare del permesso di costruire o il soggetto che ha presen-tato la segnalazione certificata di inizio attività o la denun-cia di inizio attività, o i loro successori o aventi causa, sonotenuti a chiedere il rilascio del certificato di agibilità. La man-cata presentazione della domanda comporta l’applicazionedella sanzione amministrativa pecuniaria da 77 a 464 euro.

AArrttiiccoolloo 2255.. PPrroocceeddiimmeennttoo ddii rriillaasscciioo ddeell cceerrttiiffiiccaattoo ddii aaggiibbiilliittààccoommmmaa 55--tteerr))Le Regioni a statuto ordinario disciplinano con legge le mo-dalità per l'attuazione delle disposizioni di cui al comma 5-bis e per l'effettuazione dei controlli.

AArrttiiccoolloo 2288--bbiiss.. PPeerrmmeessssoo ddii ccoossttrruuiirree ccoonnvveennzziioonnaattoo1. Qualora le esigenze di urbanizzazione possano esseresoddisfatte, sotto il controllo del Comune, con una modali-tà semplificata, è possibile il rilascio di un permesso di co-struire convenzionato.2. La convenzione specifica gli obblighi, funzionali al soddi-sfacimento di un interesse pubblico, che il soggetto attuato-re si assume ai fini di poter conseguire il rilascio del titoloedilizio, il quale resta la fonte di regolamento degli interessi.3. Sono, in particolare, soggetti alla stipula di convenzione:a) la cessione di aree anche al fine dell'utilizzo di diritti edificatori;b) la realizzazione di opere di urbanizzazione fermo restan-do quanto previsto dall'articolo 32, comma 1, lettera g), deldecreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163;c) le caratteristiche morfologiche degli interventi;d) la realizzazione di interventi di edilizia residenziale sociale.4. La convenzione può prevedere modalità di attuazione perstralci funzionali, cui si collegano gli oneri e le opere di urba-nizzazione da eseguire e le relative garanzie.5. Il termine di validità del permesso di costruire convenzio-nato può essere modulato in relazione agli stralci funzionaliprevisti dalla convenzione.6. Il procedimento di formazione del permesso di costruireconvenzionato è quello previsto dal Capo II del Titolo II delpresente decreto. Alla convenzione si applica altresì la disci-plina dell'articolo 11 della legge 7 agosto 1990, n. 241.

22 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2014

Come segnalato da una circolare del Consiglio Nazionale,è in vigore dal 19 luglio 2014 il DDeeccrreettoo lleeggiissllaattiivvoo 44 lluugglliioo22001144,, nn.. 110022, Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'ef-ficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e2006/32/CE, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 165 del18 luglio 2014, con una rettifica sulla G.U. n. 170 del 24 lu-glio (mancavano gli allegati). Su Normattiva (a cui rimandail nostro link) c’è il testo completo. Lo stesso Consiglio na-zionale segnala l’importanza degli articoli 12 e 14.AArrttiiccoolloo 1122 -- DDiissppoonniibbiilliittàà ddii rreeggiimmii ddii qquuaalliiffiiccaazziioonnee,, aacc--ccrreeddiittaammeennttoo ee cceerrttiiffiiccaazziioonnee11.. AACCCCRREEDDIIAA, sentito il CTI per il necessario collegamen-to con la normativa tecnica di settore, entro il 31 dicem-bre 2014, sottopone al Ministero dello sviluppo economi-co e al Ministero dell'ambiente e della tutela del territo-rio e del mare per l'approvazione gli schemi di certifica-zione e accreditamento per la conformità alle norme te-cniche in materia di ESCO, esperti in gestione dell'energia,sistemi di gestione dell'energia, diagnosi energetiche e al-le disposizioni del presente decreto.22.. Al fine di favorire la diffusione dell'utilizzo di diagnosienergetiche fruibili da tutti i clienti finali, UNI-CEI, in col-laborazione con CTI ed ENEA, entro 180 giorni dalla pub-blicazione del presente decreto, elabora norme tecnichein materia di diagnosi energetiche rivolte ai settori resi-denziale, industriale, terziario e trasporti, in conformità aidettati di cui all'allegato 2 al presente decreto.33.. UNI-CEI, in collaborazione con CTI ed ENEA, entro 180giorni dalla pubblicazione del presente decreto, elaboranorme tecniche per la certificazione volontaria degli audi-tor energetici nei settori dell'industria, del terziario e deitrasporti e degli installatori di elementi edilizi connessi almiglioramento della prestazione energetica degli edifici.44.. Nelle more dell'emanazione delle norme di cui ai com-mi 2 e 3, la Conferenza delle Regioni e delle Province Au-tonome, in collaborazione con ENEA, le Associazioni im-prenditoriali e professionali e sentito il CTI, definisce erende disponibili programmi di formazione finalizzati al-la qualificazione degli auditor energetici nei settori resi-denziale, industriale, terziario e trasporti e degli installa-tori di elementi edilizi connessi al miglioramento dellaprestazione energetica degli edifici. 55.. I soggetti di cui all'articolo 7, comma 1, lettere c), d) ede) del ddeeccrreettoo mmiinniisstteerriiaallee 2288 ddiicceemmbbrree 22001122, decorsiventiquattro mesi dall'entrata in vigore del presente de-creto, possono partecipare al meccanismo dei certificatibianchi solo se in possesso di certificazione, rispettiva-mente, secondo le norma UNI CEI 11352 e UNI CEI 11339. 66.. ENEA in collaborazione con ACCREDIA, il GSE, la FIRE eil CTI, entro il 31 dicembre 2014 definisce un protocolloper l'iscrizione agli elenchi riportati di seguito. Tali elen-chi sono pubblicati sul sito web istituzionale dell'ENEA.

a) ESCO certificate UNI CEI 11352;b) esperti in Gestione dell'Energia certificati secondo laUNI CEI 11339; c) organizzazioni certificate ISO 50001; d) auditor energetici certificati ai sensi delle norme di cuial comma 3 del presente articolo. AArrttiiccoolloo 1144 -- SSeerrvviizzii eenneerrggeettiiccii eedd aallttrree mmiissuurree ppeerr pprroo--mmuuoovveerree ll''eeffffiicciieennzzaa eenneerrggeettiiccaa [omissis]66.. Nel caso di edifici di nuova costruzione, con una ridu-zione minima del 20 per cento dell'indice di prestazioneenergetica previsto dal ddeeccrreettoo lleeggiissllaattiivvoo 1199 aaggoossttoo 22000055,,nn.. 119922, e successive modificazioni, certificata con le moda-lità di cui al medesimo decreto legislativo, lo spessore del-le murature esterne, delle tamponature o dei muri portan-ti, dei solai intermedi e di chiusura superiori ed inferiori,eccedente ai 30 centimetri, fino ad un massimo di ulterio-ri 30 centimetri per tutte le strutture che racchiudono ilvolume riscaldato, e fino ad un massimo di 15 centimetriper quelli orizzontali intermedi, non sono considerati neicomputi per la determinazione dei volumi, delle altezze,delle superfici e nei rapporti di copertura. Nel rispetto deipredetti limiti è permesso derogare, nell'ambito delle per-tinenti procedure di rilascio dei titoli abitativi di cui al ti-tolo II del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno2001, n. 380, a quanto previsto dalle normative nazionali,regionali o dai regolamenti edilizi comunali, in merito alledistanze minime tra edifici, alle distanze minime dai con-fini di proprietà, alle distanze minime di protezione del na-stro stradale e ferroviario, nonché alle altezze massime de-gli edifici. Le deroghe vanno esercitate nel rispetto delledistanze minime riportate nel codice civile.77.. Nel caso di interventi di riqualificazione energetica di edi-fici esistenti che comportino maggiori spessori delle mura-ture esterne e degli elementi di chiusura superiori ed infe-riori necessari ad ottenere una riduzione minima del 10 percento dei limiti di trasmittanza previsti dal decreto legislati-vo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modificazioni, cer-tificata con le modalità di cui al medesimo decreto legisla-tivo, è permesso derogare, nell'ambito delle pertinenti pro-cedure di rilascio dei titoli abitativi di cui al titolo II del de-creto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380,a quanto previsto dalle normative nazionali, regionali o dairegolamenti edilizi comunali, in merito alle distanze minimetra edifici, alle distanze minime dai confini di proprietà e al-le distanze minime di protezione del nastro stradale, nellamisura massima di 25 centimetri per il maggiore spessoredelle pareti verticali esterne, nonché alle altezze massimedegli edifici, nella misura massima di 30 centimetri, per ilmaggior spessore degli elementi di copertura. La deroga puòessere esercitata nella misura massima da entrambi gli edi-fici confinanti. Le deroghe vanno esercitate nel rispetto del-le distanze minime riportate nel codice civile.

EEFFFFIICCIIEENNZZAA EENNEERRGGEETTIICCAA:: NNUUOOVVEE NNOORRMMEE SSUULLLL’’EEDDIILLIIZZIIAA

23CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2014

Sul sito del Ministero della Giu-stizia è pubblicato il Decreto 4 ago-sto 2014 n. 139 - Regolamento re-cante modifica al decreto giustizia18 ottobre 2010 n. 180, sulla deter-minazione dei criteri e delle modali-tà di iscrizione e tenuta del registrodegli organismi di mediazione e del-l’elenco dei formatori per la media-zione nonchè sull’approvazione delleindennità spettanti agli organismi(G.U. del 23 settembre 2014).

Il decreto, che è entrato in vigoreil 24 settembre, introduce modifichein materia di determinazione dei cri-teri e delle modalità di iscrizione etenuta del registro degli organismi dimediazione e dell’elenco dei forma-tori per la mediazione.

In particolare, ai fini della dimo-strazione della capacità finanziaria, ilrichiedente, dovrà possedere un capi-tale non inferiore a 10.000 euro.Inoltre i criteri di determinazione del-l’indennità sono modificati nel sensoche per le spese di avvio, a valeresull’indennità complessiva, è dovutoda ciascuna parte per lo svolgimentodel primo incontro un importo di eu-ro 40,00 per le liti di valore fino a250.000,00 euro e di euro 80,00 perquelle di valore superiore, oltre allespese vive documentate, che è versa-to dall’istante al momento del depo-sito della domanda di mediazione edalla parte chiamata alla mediazioneal momento della sua adesione alprocedimento. L’importo è dovutoanche in caso di mancato accordo.

Infine è specificatamente contem-plata l’incompatibilità e il conflitto diinteresse.

MMeeddiiaazziioonnee

InformazioniNNuuoovvoo ssiittoo ppeerr CCaassssaa,, CCoonnssiigglliioo nnaazziioonnaallee ee FFoonnddaazziioonnee

Si chiama GEOMETRI IN RETE(www.geometrinrete.it) il nuovo si-to che riunisce i vecchi siti dellaCassa e del Consiglio Nazionale, acui si aggiunge quello della Fonda-zione Geometri. I tre organi di cate-goria sono raggiungibili della homeattraverso ampie icone. In comunesono le news, una rassegna stampaquotidiana, una nuova newslettermensile ‘geometrinrete NEWS’, unasezione contenente tutte le conven-zioni per gli iscritti ed un calendario

con gli appuntamenti più importantisul territorio nazionale e locale. Geo-metrinrete è anche presente sui prin-cipali social network Cambia pelleanche Geocentro, che diventa unarivista sfogliabile online, interattivae multimediale. Sarà prevista, unavolta l’anno, un edizione cartacea, incui verranno raccolte le iniziative e iprogetti più importanti per la catego-ria.

Un vademecum guida all’accessoall’area riservata del sito Cipag

Sul sito del Ministero della Giu-stizia è pubblicato il Decreto 13 ago-sto 2014 n. 140 - Regolamento re-cante la determinazione dei criteri edelle modalità per la formazione de-gli amministratori di condominiononché dei corsi di formazione pergli amministratori condominiali(G.U. 13 agosto 2014 del 24 settem-bre 2014). Entra in vigore il 9 ottobre2014. I soggetti formatori devonopossedere, oltre a una specifica com-petenza in materia condominiale,laurea o abilitazione alla libera pro-fessione o docenza universitaria inmaterie economiche o giuridiche.

Viene inoltre istituita la figura del“responsabile formativo”, il cui com-pito è quello di verificare e attestarela regolarità dell’intero percorso. Perquanto riguarda il percorso formati-vo, il Decreto delinea i contenuti mi-nimi delle materie che devono obbli-gatoriamente essere trattate, e fissa a72 il numero di ore di formazione ne-cessarie ad accedere all’esame finaleda sostenere in presenza. Occorronoinvece 15 ore di formazione per a-dempiere all’obbligo di aggiorna-mento, che ha cadenza annuale. En-trambi i percorsi formativi possonoessere svolti in modalità on line.

FFoorrmmaazziioonnee aammmmiinniissttrraattoorrii ddii ccoonnddoommiinniioo

Dall’1 ottobre 2014 i modelli F24a saldo zero possono essere presenta-ti esclusivamente attraverso i servizionline dell’Agenzia delle entrate(“F24web”, “F24online” o tramite unintermediario abilitato). Dalla stessadata i modelli F24 con crediti utiliz-zati in compensazione con saldo fi-nale maggiore di zero e quelli consaldo superiore a 1000 euro devonoessere eseguiti esclusivamente o coni servizi telematici dell’Agenzia del-le entrate o mediante internet ban-king.

Lo dispone il d.l. n. 66/2014. Il 19settembre scorso è uscita la circolare

n. 27 dell’Agenzia delle Entrate cheillustra come presentare online la de-lega di pagamento e illustra i casi incui è ancora possibile utilizzare ilmodello F24 cartaceo. Il documentoprecisa, inoltre, che l’obbligo di uti-lizzare i sistemi telematici non si ap-plica ai pagamenti effettuati con stru-menti diversi dall’F24 (per esempiobonifici e versamenti diretti in Teso-reria).

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate,sotto “Servizi on line” ci sono leistruzioni per spedire (e pagare) l’F24web. Naturalmente occorre essere re-gistrati e possedere il pin.

FF2244 aa ssaallddoo zzeerroo ssoolloo ssuull ssiittoo ddeellll’’AAggeennzziiaa ddeellllee EEnnttrraattee

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate,nella nuova sezione “L’Agenzia in-forma”, sono state pubblicate tre nuo-ve guide sul tema “Fisco e casa”: ri-guardano l’acquisto e la vendita, le lo-cazioni, le successioni e le donazioni.

FFiissccoo ee ccaassaa

24 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2014

Con il decreto interministeriale 9settembre 2014 sono stati individua-ti i modelli semplificati per la reda-zione del piano operativo di sicurez-za, del piano di sicurezza e di coordi-namento e del fascicolo dell'operanonché del piano di sicurezza sosti-tutivo. Ne dà notizia il sito del Mi-nistero del Lavoro.

Il decreto, emesso ex articolo 104-bis del Dlgs n. 81 ed ex articolo 131,comma 2-bis del codice dei contrattipubblici Dlgs. n. 163, è pubblicato sul-la G. U. n. 212 del 12 settembre 2014.

PPooss:: mmooddeellllii sseemmpplliiffiiccaattii

InformazioniVViiddeeoo ttuuttoorriiaall ppeerr ii ccoonnttrraattttii ddii llooccaazziioonnee

L’Agenzia delle Entrate ha pubbli-cato un video tutorial su come regi-strare il contratto di locazione diretta-mente dal proprio computer. Il filma-to spiega in pochi minuti come utiliz-zare il software Registrazione Loca-zioni Immobili (RLI) per registrare: icontratti di locazione ad uso abitativo,i contratti di locazione ad uso non abi-tativo, i contratti di locazione ad usocommerciale, i contratti di affitto deiterreni. Il video è dotato di sottotitoliattivabili con l’apposita funzione.

Tutti i contratti di locazione e affit-

to di beni immobili (compresi quellirelativi a fondi rustici e quelli stipula-ti dai soggetti passivi Iva, con la solaesclusione di quelli che non superanoi 30 giorni complessivi nell’anno) de-vono essere obbligatoriamente regi-strati entro 30 giorni dall’affittuario odal proprietario, qualunque sia l’am-montare del canone pattuito. Sul sitodell’Agenzia delle Entrate nella sezio-ne Guide fiscali, c’è una Guida su fi-sco e locazioni, con tutte le regole ag-giornate sui contratti di affitto, com-prese le detrazioni per gli inquilini.

CCaanncceellllaazziioonnee ddii iippootteecchhee lleeggaattee aaii mmuuttuuii iimmmmoobbiilliiaarriiAl via le nuove procedure online

per il procedimento semplificato dicancellazione delle ipoteche. Dal 1°gennaio 2015, infatti, banche, entiprevidenziali e intermediari finanzia-ri “concedenti” dovranno utilizzareobbligatoriamente le nuove modalitàper inviare la comunicazione telema-tica attestante l’avvenuta estinzionedel mutuo ai fini della cancellazionedelle ipoteche.

Termini e modalità della nuovaprocedura sono contenuti nel Prov-vedimento del Direttore dell’A-genzia delle Entrate del 29 luglioscorso, Procedimento di cancellazio-ne delle ipoteche di cui agli articoli40-bis e 161 del decreto legislativo 1°settembre 1993, n. 385. Approvazionedelle specifiche tecniche relative allaforma ed alla trasmissione telematicadelle comunicazioni.

La nuova normativa prevede chela cancellazione d’ipoteca sia rimos-sa d’ufficio e senza alcun onere ag-giuntivo a carico del debitore, con

una semplice comunicazione del cre-ditore alla conservatoria dei registriimmobiliari. La nuova procedura puòessere utilizzata dal 1° settembre2014 in via facoltativa, mentre diver-rà obbligatoria a partire dal 1° gen-naio 2015.

LLiibbrreettttoo dd’’iimmppiiaannttoo VVeenneettooNel Bur del Veneto n. 75 del 1 ago-

sto 2014 è stata pubblicata la deliberadella Giunta regionale n. 1363 del 28luglio 2014, che approva il nuovo li-bretto di impianto, integrato e modifi-cato rispetto a quello ministeriale, e ledisposizioni attuative del Dpr 74/2013.Ciò per “rimediare ad alcuni refusi distampa e precisare meglio le istruzioniper la compilazione, per renderlo com-patibile con la compilazione on-line,utilizzabile dall’attivazione del Catastotelematico”. Con la stessa delibera, èstata recepita la proroga del termineper il nuovo Libretto di impianto e ilRapporto di efficienza energetica al15 ottobre 2014.

CCoolllleeggiioo GGeeoommeettrrii ee GGeeoommeettrrii LLaauurreeaattii ddii PPaaddoovvaavia Fornace Morandi 24 - 35133 Padova - Tel. 049 8757788 - Fax 049 661124 - e-mail: [email protected] DI RICEVIMENTO: dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 12.30COMMISSIONE PARCELLE: riceve ogni primo e terzo lunedì del mese, su appuntamento.

Ufficio staccato di FONTANIVApresso Centro Padre Odone Nicolini - via Umberto I, 27 - tel. 0495942943, fax 049 5941749Lunedì ore 9-12.30

SSttuuddii ddii sseettttoorree 22001133La circolare n. 20/E delle Entrate

illustra le novità che riguardano glistudi di settore, soffermandosi in par-ticolare sui 69 approvati col decretodel Ministro dell’Economia e delleFinanze del 23 dicembre 2013, deri-vanti dall’aggiornamento delle anali-si di territorialità ai correttivi per lacongiuntura economica. Sono statisviluppati gli indicatori che tengonoconto della territorialità del livello deicanoni di locazione degli immobili edelle quotazioni immobiliari. Gli stu-di di settore sono stati resi, inoltre,sempre più aderenti alla realtà econo-mica territoriale con l’applicazione diindicatori specifici relativi al “livellodei canoni di affitto dei locali com-merciali”, al “reddito medio imponi-bile ai fini dell’addizionale Irpef” e al“livello delle retribuzioni”.

L’applicazione degli studi di setto-re al periodo d’imposta 2013 tieneconto della congiuntura economicanegativa introducono correttivi di set-tore e individuali.