Pitagora 1 2007 - geometri.pd.it 1_2007.pdf · Numero chiuso in redazione il giorno 6 febbraio 2007...

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catasto telematico 2 Affrontiamolo con fiducia Pierluigi Capuzzo, presidente 5 Le istruzioni per l’uso Piergiorgio Agnolin, Agenzia del Territorio normative 10 progettazione acustica Dimitri Polato 14 efficienza energetica Chiara Cattani urbanistica 19 edilizia rurale: chiarimenti vita di collegio 25 le riunioni di Consiglio 1 febbraio 2007 Bimestrale ufficiale di informazione del Collegio dei Geometri della provincia di Padova GLI ABILITATI ALLA LIBERA PROFESSIONE SESSIONE 2006 Numero 1 - Anno 5 - febbraio 2007 - Poste Italiane s.p.a. Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2004 n° 46) - art. 1, comma 1, DCB Padova - In caso di mancato recapito restituire all'Ufficio di Padova CMP

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catasto telematico2 Affrontiamolo con fiducia

Pierluigi Capuzzo, presidente5 Le istruzioni per l’uso

Piergiorgio Agnolin, Agenzia del Territorio

normative10 progettazione acustica

Dimitri Polato14 efficienza energetica

Chiara Cattani

urbanistica19 edilizia rurale: chiarimenti

vita di collegio25 le riunioni di Consiglio

1febbraio

2007

Bimestrale ufficiale di informazionedel Collegio dei Geometridella provincia di Padova

GLI ABILITATI ALLA LIBERA PROFESSIONESESSIONE 2006N

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1/2007Bimestrale ufficiale di informazionedel Collegio dei Geometri della provincia diPadova

35138 Padova - viale Codalunga, 8 bistel. 049 8757788 - fax 049 661124e-mail: [email protected] - www.geometri.pd.it

PresidenteGeom. Pierluigi CapuzzoSegretarioGeom. Oddone Zecchin TesoriereGeom. Paolo PolConsiglieriGeom. Moreno BenetazzoGeom. Luca BiadollaGeom. Chiara CattaniGeom. Giovanni Dal ZottoGeom. Maurizio FalascoGeom. Giuseppe Gazzin Geom. Michele Levorato Geom. Marco Mason Geom. Sandro Merlo Geom. Michele Rizzo Geom. Filippo Tagliaferro Geom. Elena Tresoldi

DirettorePierluigi CapuzzoReferente per il CollegioChiara CattaniDirettore responsabileBarbara AmmanatiIscrizione al Tribunale di Padova n. 1852, 11 luglio2003EditoreLettera srl, via Giorgione 8, 35020 Albignasego PDtel. 049 8808241 - fax 049 [email protected] - www.lettera.orgFotoGiorgio AmmanatiStampaNuova Grafotecnica sncvia Leonardo da Vinci 8, 35020 Casalserugo (PD)PubblicitàQuartaPagina sas - via Giorgione, 8 - 35020AlbignasegoPD - tel. 049 8808241 - fax 049 [email protected] -www.quartapagina.comPrivacyLettera srl è responsabile dell’indirizzario dei geometridella provincia di Padova, e si impegna a utilizzarlo aisoli fini della spedizione della rivista.Numero chiuso in redazione il giorno 6 febbraio 2007

Sommario

Pitagora

Disegno eseguito da Antonio Fabris,capomastro, negli anni 1924-25.

Catasto telematico: affrontiamolo con fiduciaIl Collegio farà ogni sforzo per assistere i geometri intervista a Pierluigi CCapuzzo 2

Trasmissione on line: un obbligo con molti aiutiLe istruzioni e i sussidi dell’Agenzia del Territorio 5

Sul computer del geometra la porta aperta di GeowebConsultazione, pagamenti e trasmissione in sicurezza 8

La nuova sede dell'Agenzia del TerritorioUna mappa per arrivare in via Turazza a Padova 9

L'acustica degli edifici va progettata fin dall'inizioI parametri sono indicati dal DPCM 05.12.1997di Dimitri PPolato 10

Efficienza energetica: le modifiche del decreto 192Come arrivare al minor consumo di energia in ediliziadi Chiara CCattani 14

Edilizia rurale: la Regione fornisce criteri e spiegazioniUna circolare interpretativa della legge regionale n. 18 19

Esami di abilitazione 2006: prove e risoluzioni corretteAlcuni errori di stampa segnalati dal geometra Emanuele Giraldin22

I nomi degli abilitati 24Le riunioni di Consiglio

Le principali deliberazioni di dicembre e gennaio 25Omaggio a un disegnatore ... muratore capomastro

In copertina un disegno di Antonio Fabris 27La bacheca di gennaio 28Recensioni di libri 29Informazioni 30

Tracciabilità dei compensi ai professionistiNuovo Codice deontologico dei GeometriChiarimenti su ammortamento e plusvalenze terreniAddizionale regionale Irpef, nuove aliquoteCondono edilizio e distanze legali: nuova sentenzaCondono edilizio: restituzione delle somme non dovute 31Cappochin riconfermato alla guida del Cup Veneto

Albo: variazioni 32

Bimestrale ufficialedel Collegio dei Geometri

1Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovafebbraio 2007

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2 febbraio 2007Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

Il conto alla rovescia per l'entrata in vigore del servi-zio di trasmissione telematica del modello unicoinformatico catastale, relativo agli atti di aggiorna-

mento geometrico del catasto, è iniziato il 15 gennaio2007 con la fase sperimentale attuata da alcuni Colle-gi, tra cui quello di Padova, come stabilito da un prov-vedimento dell'Agenzia del Territorio. Un periodo tran-sitorio che porterà all'obbligo tra pochi mesi di utiliz-zare solo computer e rete per compiere le operazioni diaggiornamento. Il Collegio di Padova ha promosso agennaio un incontro per fare il punto sullo stato dellecose e si pone, proprio in virtù della sperimentazioneche sta effettuando, come punto di osservazione privi-legiato su questo delicato passaggio.

Chiediamo al presidente Pierluigi Capuzzo di illu-strarci gli umori della categoria su questi tema e leeventuali iniziative che l'organo da lui presieduto inten-de attivare.D. D'obbligo lla pprima ddomanda: iinderogabilità pper lladata aa bbreve ddell'entrata iin vvigore?

RR.. Pare proprio di sì. Il dirigente dell'Agenzia di Padovaha confermato anche durante l'incontro del 20 gennaioscorso che non sono previsti slittamenti. Noi comeCollegio stiamo tuttavia lavorando perché venga con-cesso un periodo transitorio in cui il sistema attuale e fu-turo coesistano. L'applicazione di questo metodo devepoter essere metabolizzata dai professionisti e lo stessosistema essere messo a punto con maggior precisione.Riteniamo necessario un passaggio più graduale.D. E uuna vvolta aa rregime?

R. Credo che ci saranno solo dei vantaggi. I nuovi mo-delli informatizzati, dematerializzati dal tradizionale sup-porto cartaceo e compilati direttamente con l'ausiliodella procedura informatica, semplificheranno il lavorodei professionisti; pensiamo solo alla comodità di non

doversi spostare e di non dover attendere in coda. Ilperiodo di assestamento presenterà alcuni problemi,ma è fisiologico che vi siano dei cambiamenti.D. Che cconsigli ssi ssente ddi ddare aai ssuoi ccolleghi?

R. Di non attendere. Di non procrastinare, ma fin d'o-ra prepararsi inoltrando ad esempio la domanda per ot-tenere la firma elettronica. È necessario rimanere ag-giornati, non temere i cambiamenti che, come ho giàsottolineato, possono anche portare dei vantaggi. Ognitipo di lavoro ha delle evoluzioni e questo bisogna sa-perlo accettare. La categoria credo possa affrontaresenza problemi questo cambiamento, che rientra in unapiù generale nuova metodologia di lavoro.

Consiglio inoltre anche a coloro che lavorano con iservice per la presentazione degli atti di impratichirsiugualmente con la nuova procedura, in quanto molteoperazioni devono essere eseguite direttamente daltecnico incaricato. Ho notato comunque un vivo inte-resse da parte dei colleghi verso questo servizio, an-che se nello stesso tempo vi è un po' di preoccupazio-ne.D. Il CCollegio ddi PPadova èè ttra ii 110 CCollegi cche hhannoavviato aa mmetà ggennaio lla ssperimentazione, uun oosser-vatorio iimportante cche ddarà aanche ddelle oopportunità ddimigliore cconoscenza ddel ssistema?

R. Senza dubbio i cento professionisti che lavoreran-no in questa prima fase dedicata a testare il meccani-smo avranno un notevole know-how, che vorremmofosse poi trasmesso a tutti i colleghi. Stiamo verifican-do come Collegio la possibilità di creare all'interno deinostri uffici un call center settimanale gestito dai pro-fessionisti che hanno effettuato la sperimentazione.Domande e risposte in tempo reale, per poter dareun efficace supporto a chi applica per le prime vol-te questa modalità di invio degli atti catastali.

EDITORIALE

Bisogna affrontarei cambiamenti e il Collegiosarà a fianco dei geometri,perché essi riceverannograndi vantaggidalle nuove tecnologieapplicate anchealle procedure catastali.

Catasto telematico:affrontiamolo con fiducia

intervista a Pierluigi Capuzzo presidente

Il presidente Pierluigi Capuzzoe il geometra Piergiorgio Agnolindell’Agenzia del Territorio di Padovadurante l’incontro del 20 gennaioad Agripolis.

intervista a curadi Barbara Ammanati

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3Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovafebbraio 2007

CATASTO

Trasmissione on line: un obbligocon molti aiuti per i geometri

È allo studio un call centernella sede del Collegioper dare rispostein tempo reale ai quesitidei professionisti.Nella sede dell’Agenziaè a disposizioneun pc in rete per svolgeretutte le operazionidi accreditamentoe di invio telematico.

Il Servizio Telematico Catastale è stato il temadell’incontro organizzato dal Collegio deiGeometri, congiuntamente all’Agenzia del

Territorio di Padova, ad Agripolis il 20 gennaioscorso. Un tema quanto mai sentito e attuale, datal’imminenza dell’obbligatorietà, al quale hanno par-tecipato numerosissimi geometri e al quale dedi-chiamo le pagine che seguono.

L’occasione è servita di presentazione al nuovodirettore dell’Agenzia, Enrico Silvestri, il quale ha e-spresso la volontà di collaborare con il Collegio eaffrontare insieme le problematiche che riguardanoi geometri. Una di queste - ha detto il direttoreSilvestri - è il progetto di trasmissione degli atti

di aggiornamento, invirtù del quale sonostate approvate lespecifiche tecniche delmodello unico infor-matico, relativamentea determinate tipolo-gie di atti di aggiorna-mento catastale, e so-

no state approvate le modalità tecniche per la suatrasmissione. Sono state inoltre disciplinate le mo-dalità di abilitazione al servizio e le procedure dipresentazione del modello unico informatico cata-stale. In tale contesto - ha aggiunto Silvestri - laprovincia di Padova è stata scelta quale sede spe-rimentale di tale novità e l’attivazione del servizio ègià iniziato dal 15 gennaio scorso. La sperimenta-zione coinvolgerà un numero limitato di professio-nisti abilitati agli atti di aggiornamento catastale, lacui individuazione sarà fatta d’intesa con ilConsiglio, per poi essere estesa a tutti i professio-nisti che ne faranno richiesta. Prenotazione oon lline ddegli aappuntamenti. Il diretto-re Silvestri ha anche preannunciato che entro il 15febbraio sarà esteso a tutti gli uffici provinciali ilservizio on line di prenotazione degli appuntamentiper la presentazione delle pratiche Docfa e Pregeo.Tale prenotazione sarà obbligatoria. L’Ufficio dedi-cherà uno o più sportelli agli utenti prenotati, defi-nendo parametri di accesso quali il tempo unitariodel servizio (compreso tra 5 e 30 minuti) e stabi-lendo anche i giorni della settimana.

NELLE PAGINE CHE SEGUONO

LA GUIDAALLA SPERIMENTAZIONEDEL SERVIZIO TELEMATICOE LA GESTIONE DEL “CASTELLETTO”ATTRAVERSO GEOWEBIN COMPLETA SICUREZZAE CON ADDEBITO SUL PROPRIOCONTO BANCARIO

Sopra, il nuovo direttore dell’Agenziadel Territorio di Padova Enrico Silvestri.Sotto, il responsabiledell’area informatica Piergiorgio Agnolin illustra il servizio.A fianco, una parte della folta plateadi geometri.

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5Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovafebbraio 2007

CATASTO

OPERAZIONI PRELIMINARI

Abilitazione aal sservizio ddi ppresentazione ddocumentil tecnici professionisti che intendono trasmettere telematicamente i

documenti Docfa devono essere abilitati al servizio e possedere il codicedi autenticazione da apporre sui documenti che intendono trasmettere. Atal proposito ciascun tecnico deve presentare la domanda di abilitazioneall'ufficio provinciale competente in base alla propria sede.

Al termine dell'operazione di abilitazione al servizio, il funzionario del-l'ufficio provvederà a consegnare al tecnico professionista:

l'attestazione dell'avvenuta registrazione, di cui una copia dovrà esse-re restituita all'ufficio, dopo essere stata firmata per ricevuta;

una busta blu sigillata (di tipo A e contraddistinta da un numero di se-rie) che contiene il pincode da utilizzare per la generazione e la revoca del-la chiave digitale;

una busta blu sigillata (di tipo B e contraddistinta da un numero di se-rie) che contiene il codice utente e la password di rete per la connessio-ne telefonica diretta a Sister;

le istruzioni per l'invio telematico, i manuali ed i programmi informati-ci "GeneraAmbiente" e "Firma e Verifica" che consentono, rispettivamente,di generare le chiavi e di calcolare/verificare i codici di autenticazione; i fi-le possono essere consegnati su Cd rom o copiati su dispositivi Usb;

il numero di conto corrente postale dell'Ufficio di Padova su cui effet-tuare i preventivi versamenti dei tributi dovuti.

Installazione pprogrammiPreventivamente è necessario installare i programmi consegnati nel

seguente ordine:1. programma java jj2re 11_3_0-wwin (run-time necessaria per supportare idue programmi consegnati;2. installare il programma GeneraAmbiente;3. installare il programma Firma ee VVerifica.

L'installazione è semplice e basta cliccare sui file eseguibili conse-gnati.Connessioni aalla rrete

Prima di illustrare i punti salienti dei programmi della firma digitale,alcuni chiarimenti sulla connessione alla rete. Come noto, ci si può colle-gare alla rete internet tramite il provider scelto oppure tramite una con-nessione di rete diretta (o dedicata). In quest'ultimo caso occorre pre-con-figurare nel proprio computer una nuova connessione di rete seguendo leistruzioni di configurazione proprie del sistema operativo usato.

In ogni caso il numero telefonico da utilizzare è: 06 550514902.Si riporta - ad esempio - una schermata per win98:

In fase di connessione vengono richieste le credenziali di auten-ticazione di rete (nome utente e password) i cui codici sono contenutinella busta blu di tipo B ricevuta al momento dell'abilitazione.

Generazione ddelle cchiaviPer generare la propria chiave digitale, si avvia il programma

"GeneraAmbiente" che, all'interno di un ambiente di sicurezza ed inconnessione con apposito server centrale, produce (direttamentesu floppy) il file contenente la firma digitale personalizzata.

In particolare, dopo la schermata iniziale, la funzione GENERACHIAVI attiva la seguente schermata per l'inserimento dei datiqualificanti e necessari per la generazione della firma digitale.

Indicare: il codice fiscale, il pin code riportato nella busta ditipo A, il progressivo sede (001), il numero di registrazione del-l'attestazione di avvenuta abilitazione. Verrà successivamente ri-chiesto l'inserimento di una password.

A generazione completata, eseguite immediatamente una co-pia del dispositivo di firma e conservate uno dei due floppy in unluogo sicuro. Annotate la password di protezione e conservate an-che tale informazione, in un luogo diverso da quello prescelto perla conservazione del floppy. Ulteriori informazioni sul programmanel manuale su file consegnato.

In ccaso ddi pproblemi ccon lla cconnessione, ll'Ufficio pprovinciale ddiPadova hha mmesso aa ddisposizione ddei pprofessionisti uun ppc iin rretecon ii pprogrammi iillustrati iin qquesta bbreve gguida.

GGuuiiddaa pprraattiiccaa aallllaa ssppeerriimmeennttaazziioonnee ddeell sseerrvviizziioo tteelleemmaattiiccooddii pprreesseennttaazziioonnee ddeeii ddooccuummeennttii ddii aaggggiioorrnnaammeennttoo ddeellllaa bbaannccaa ddaattii ccaattaassttaallee

a cura di Pierrgiorrgio AAgnolin, Agenzia del Territorio di Padova

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6 febbraio 2007Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

CATASTOAbilitazione aa SSister

Nel caso d'accesso diretto a Sister, attivare il browser e richiedere l'in-dirizzo: http://sister.tel.agenziaterritorio.it

Nel caso d'accesso a Sister tramite Internet, attivare il browser e ri-chiedere l'indirizzo http://sister.agenziaterritorio.it

In ogni caso, per gli utenti che si collegano per lla pprima vvolta è necessa-rio cliccare su "Abilitazione" per accreditarsi e scegliere la propria pas-sword.

Sia nel campo Chiave Utente che come Password Iniziale, deve essere di-gitato il codice fiscale in maiuscolo.

Gestione ddel ddepositoDalla home page di SISTer, scegliendo il link Servizi, l'utente potrà ge-

stire il proprio deposito con il quale potrà pagare i tributi inerenti alla tra-smissione dei documenti catastali.

Dopo l'autenticazione, l'utente dovrà selezionare dal menu a discesa lavoce Gestione Bollettini di Pagamento e cliccare su Applica.

Dalla pagina visualizzata (fig. 1), l'utente può scegliere diinserire un nuovo bollettino di pagamento;modificare o annullare un bollettino precedentemente inserito;controllare lo stato dei bollettini inseriti.

Acquisizione bbollettino ddi ppagamentoI dati che occorre inserire sono: il codice dell'ufficio postale, il codice

dello sportello, il codice VCY, la data di versamento, l'importo.I dati sopra elencati sono reperibili dalla ricevuta di pagamento del bol-

lettino postale. Occorre sottolineare l'importanza di questa funzione, comeelemento essenziale di comunicazione con l'agente contabile dell'Agenziadel Territorio che deve provvedere alla convalida del vostro versamento.Ulteriori informazioni sulle altre modalità di gestione dei versamenti pos-sono essere reperite nella manualistica consegnata.

Figura 1

Apposizione ddella ffirma ddigitalePrima dell'invio del documento, deve essere aggiunto il codice di au-

tenticazione, che sarà utilizzato in fase di ricezione per controllare l'inte-grità del dato e l'identità del mittente. Si utilizzano il programma Firma eeVerifica, il floppy con il file di autenticazione Keystore e la relativa pas-sword.

L'installazione del programma Firma e Verifica crea una cartella e lerelative sottocartelle come da figura.

Dopo l'esportazione (indifferentemente su disco rigido, su floppy, suCD o su dispositivi USB) del file Docfa in formato DC3 o del file Pregeo9.0 è necessario copiarlo nella cartella da ffirmare e successivamente av-viare il programma "FirmaVerifica" con un doppio click.

Selezionare il file da trattare e scegliere la funzione "Firma". Durante ilcalcolo del codice di autenticazione, vi sarà richiesto di inserire il floppyche contiene le vostre chiavi e la relativa password di protezione.

Al termine, viene creato il file : <nome ffile ooriginario>.p7m nella car-tella "Firmati" della directory di installazione dell'applicazione "Fir-maVerifica" che contiene il file dda iinviare nel formato richiesto attraversola connessione internet al sito di Sister.

Invio ddel ffilePer inviare il file con estensione p7m che contiene il modello unico

corredato del codice di autenticazione (firma digitale), descritte al para-grafo precedente, è necessario collegarsi al sito

http://sister.agenziaterritorio.it/e selezionare sulla Home Page "Presentazione documenti"; autenticarsi conil codice fiscale e la password.

Il sistema propone la pagina mostrata nella figura che segue:

Dopo la scelta della tipologia del documento da inviare premere il pul-sante "Applica".

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7Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovafebbraio 2007

CATASTOSulla pagina che segue occorre indicare un proprio identifica-

tivo della pratica che si sta inviando, completare i dati contabilinecessari e premere il pulsante "Conferma".

Sulla pagina che segue occorre premere il pulsante "Sfoglia"per la scelta del file.

Si ricorda che i file da inviare hanno estensione p7m (cioè mu-niti del codice di autenticazione) si trovano nella cartella "Firmati"della directory di installazione dell'applicazione "Firma e Verifica":

Dopo avere selezionato il nome del file, occorre premere il pul-sante "Apri". Il Sistema risponde con la medesima pagina sullaquale occorre premere il pulsante "Conferma".

Se l'invio avviene correttamente, il sistema risponde con la pagina mo-strata nella figura che segue:

Nell'ipotesi in cui non si riceva il messaggio di conferma, prima di pro-cedere ad un nuovo invio verificare utilizzando la funzione "Elenco docu-menti".

Elaborazione ddel ffile ee pproduzione ddelle rricevuteContestualmente all'invio, inizia l'elaborazione dei file che consiste in:

1. Controllo del codice di autenticazione;2. Controllo dei dati necessari alla trasmissione all'Ufficio competente.3. Addebito dei tributi dovuti4. Invio del documento all'ufficio destinatario5. Protocollazione del documento6. Registrazione del documento ovvero invio delle motivazioni della man-cata registrazione7. Riaccredito dei tributi in caso di mancata registrazione del documento.

Il professionista può controllare lo "stato avanzamento" dell'elabora-zione utilizzando la funzione "Elenco documenti".

Per una più ampia descrizione delle possibilità si rinvia alle istruzionicomplete consegnate al momento dell'abilitazione.

ASSISTENZA

È disponibile il numero verde 800219402 di assistenza per se-gnalare difficoltà o richiedere chiarimenti.Il servizio di assistenza è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore8.30 alle ore 17.30.L'Ufficio provinciale di Padova ha messo a disposizione dei pro-fessionisti nella sede di via Turazza un pc in rete dal quale essipossono svolgere tutte le operazioni di invio telematico, purchéabbiano con sè le password.

COEFFICIENTI DI RIVALUTAZIONE DELLE RENDITE CATASTALI

unità classificate nei gruppi catastali A, B e C (esclusi A/10 e C/1) 115.50unità classificate nella categoria A/10 57.75unità classificate nella categoria C/1 39.27unità classificate nel gruppo catastale D 57.75unità classificate nel gruppo catastale E 39.27

Catasto ffabbricati - ccategorie ccatastali coefficiente

Terreni (esclusi quelli definiti edificabili dal Prg) 103.125a

Catasto tterreni coefficiente

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8 febbraio 2007Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

GEOWEB

Geoweb è una società nata per offrire sviluppoe diffusione del servizio telematico rivolto allacategoria dei geometri. Essa è costituita da

capitale sociale al 60 per cento dal Cng e al 40 percento da Sogei. Gode di una rete intranet sicura ededicata con pagamenti on-line attraverso carta dicredito in ambiente sicuro oppure attraverso perio-dici addebiti sul proprio conto corrente bancario.

PRROOCCEEDDUURRAA PPEERR LLAA GGEESSTTIIOONNEE DDEELL "CCAASSTTEELLLLEETTTTOO"Una volta iscritti a Geoweb con la formula "a

canone" o "a canone zero", per il geometra saràpossibile presentare la pratica Docfa avendo l'ac-cortezza, la prima volta, di comunicare aGeoweb, via fax o via mail, la password conte-nuta nella busta "A" e da quel momento Geowebmetterà a disposizione un deposito d'appoggio,attivato su un conto nazionale, mediante il qualepresentare qualsiasi pratica Docfa.

SERVIZI OFFERTI

CATASTO: consultazione e visura di immobili(terreni o fabbricati), estratti di mappa nonchéestratto di mappa per aggiornamento con proce-dura pregeo9; presentazione in via telematica didocumenti di aggiornamento della base dati delCatasto Fabbricati - Docfa, e del Catasto Terreni- Pregeo.CONSERVATORIE: ispezioni ipotecarie per sog-getto, identificativo del tipo di nota o identifica-tivo dell'immobile.INFOCAMERE: consultazione atti, documenti edinformazioni sulle imprese iscritte nei registri, al-bi, ruoli, elenchi e repertori detenuti delle Cameredi Commercio, Industria, Artigianato eAgricoltura.P.R.A. (Pubblico Registro Automobilistico): visu-re sulle banche dati del Pra, sui singoli veicoli, afronte dell'inserimento del numero di targa o te-laio, per ottenere i dati relativi ai veicoli ed ai

soggetti intestatari.DEI (Tipografia del Genio Civile): consultazionealla Banca dati della Dei, la casa editrice specia-lizzata nel settore dell'edilizia per le pubblicazio-ni di carattere giuridico ed economico (prezziinformativi dell'edilizia Web ed enciclopedia tec-no-legislativa Web).SEI (Società Editrice Informazione): consultazio-ne alle banche dati di Sei per le gare di appaltoa livello nazionale, il ritiro e stampa dei docu-menti e l'accesso alla banca dati delle aggiudica-zioni delle gare di appalto esperite.

COOSSTTII PPEERR SSEERRVVIIZZIIOO DDOOCCFFAAEEDD EESSTTRRAATTTTOO DDII MMAAPPPPAA PPEERR LL'AAGGGGIIOORRNNAAMMEENNTTOO

Per ogni invio telematico di Docfa accettato,verranno applicate:- un corrispettivo di € 5,00, fino ad € 140,00 di di-ritti erariali + iva 20%- oltre i 140,00 € di diritti erariali, un corrispettivoaggiuntivo pari al 5% dei diritti eccedenti tale cifra+ iva 20%

Stessi costi per l'estratto di mappa ma essen-do un certificato, si liquidano per ogni estratto dimappa € 28,00 per l'imposta di bollo forfetaria, ol-tre ai tributi catastali che sono calcolati secondo laseguente regola: € 16,00 diritto fisso + € 4,00 di-ritto proporzionale (per ogni quattro elementi unita-ri o frazione di quattro - particella per gli estratti).Il diritto non si applica ai primi quattro elementi.

QUUOOTTEE DDII IISSCCRRIIZZIIOONNEE

Linea ccontrattuale aa ""Canone" (abbonamento annua-le che decorre dalla data di iscrizione) consigliatoper chi supera le 300 visure all'anno: - una tantum di € 77,47 per l'attivazione delservizio + iva 20%;

- deposito di € 103,29 a titolo cauzionale;- canone annuale di € 240,00 per l'utilizzo della retee dei servizi + IVA (20%);

- nessun costo ulteriore.

Linea ccontrattuale ""Zero CCanone" cioè a consumo,per chi non supera le 300 visure annuali:- deposito di € 103,29 a titolo cauzionale;- costi aggiuntivi per ogni visura (composta da 1elemento contabile = 5 unità immobiliari) e perogni estratto vax pari a € 0,80+iva 20% per visu-ra/estratto.

COONNTTAATTTTII

Telefono 06/54576420, fax 06/54576419Mail [email protected]

Riservata alla categoriala possibilità di gestiretutte le operazionidi consultazione delle banche dati,di trasmissione degli attie di pagamento dei tributiin ambiente sicuroe amichevole.

Sul computer del geometrala porta aperta di Geoweb

La home page del sito di Geoweb,www.geoweb.it.

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9Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovafebbraio 2007

CATASTO

L'Ufficio Provinciale dell’Agenzia del Territorio eConservatoria dei registri si è trasferito in via Turazza,39, nella zona di Padova Uno. Nella mappa diamo una in-dicazione sommaria della localizzazione, situata nellaparte est di Padova. Da qualunque direzione si venga,occorre attraversare il nodo della Stanga e imboccare viaTurazza. L’immobile che ospita l’Agenzia del Territorio èsituato in angolo con via Longhin, ed è sede anchedell’Agenzia delle Entrate.

LA NUOVA SEDE DELL’AGENZIA DEL TERRITORIO

Legislazione iin mmateria ccatastale. L'Ufficio mette a disposizione deiprofessionisti di Padova tutta la normativa legislativa catastale, dal1904 ad oggi, riunita in un unico file pdf munito di indice che ne con-sente una comodissima consultazione. Sono 750 pagine di purascienza (28 Mb), il che rende impossibile la trasmissione per postaelettronica. Pertanto si invitano i professionisti, “fatti per seguir vir-tude e conoscenza” a rivolgersi al dirigente del settore ing. MarioCinà muniti di pen drive personale.TM ddiritti ssull’estratto. Si rende noto che con foglio prot. n. 11317del 6 dicembre 2006 la Direzione Regionale per il Veneto, sentita lasuperiore Direzione Centrale Cartografia, Catasto e PubblicitàImmobiliare, ha chiarito che anche il tipo mappale per conferma diestratto di mappa sconta il tributo speciale di euro 65,00.Procedura PPregeo 99. Si comunica che in considerazione di alcune re-centi modifiche apportate alle procedure informatiche del catasto ter-reni, relative alla messa a punto del software Pregeo per l'invio te-lematico degli atti di aggiornamento, i punti fiduciali della TAF dellaprovincia di Padova con codifica su fogli fittizi 500 non potranno piùessere utilizzati ai fini della predisposizione degli atti di aggiorna-mento. Pertanto, nel caso di utilizzo di PF ricadenti su comuni limitrofi alla

zona di rilievo con coordinate non coerenti con quelle del comune og-getto dell'aggiornamento cartografico, è necessario usare la codificadel PF propria del comune di appartenenza e non quella del PF concoordinate trasformate. Risulterà di conseguenza necessario effet-tuare una rototraslazione, preventiva alla stesura della proposta diaggiornamento e basata su almeno 2 PF del comune oggetto del-l'aggiornamento cartografico, ogni qualvolta si ricadrà nella fattispe-cie sopra esposta. Nel caso di PF di altra provincia, la codifica delpunto dovrà essere invece di semplice punto ausiliario.Si comunica inoltre che la procedura di accorpamento di porzioni condiverse qualità colturali presenti nel data-base censuario, che in pre-cedenza la circolare n°7/2002 indicava come effettuabile dal tecnicoprofessionista direttamente in fase di predisposizione di un atto diaggiornamento(con schema ausiliario e utilizzo del codice di annota-zione"VG"), non risulta essere più funzionale.In questo caso quindi, iltecnico professionista che rilevi la presenza di particella al catastoterreni suddivisa in più porzioni e da trattare con atto di aggiorna-mento, dovrà preventivamente presentare con mod.26 la richiesta difusione delle porzioni(presso ufficio URP catasto terreni.

ULTIME NOVITÀ DAL CATASTO

Ingresso nuova sedeAgenzia del Territorio

Ingresso Agenziadelle Entrate

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10 febbraio 2007Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

NORMATIVE

Compito del geometra è quello di progettare lospazio abitativo e funzionale applicando la pro-pria conoscenza e tenendo sotto controllo i di-

versi elementi che compongono il progetto e le di-verse esigenze cui esso è chiamato a rispondere: apartire dagli impianti di varia natura, come quello re-lativo al riscaldamento, all'illuminazione, alla sicurez-za, al raffrescamento, per arrivare alle qualità presta-zionali dell'edificio, tra le quali la qualità acustica. Èindispensabile che il progettista conosca bene le esi-genze funzionali degli spazi costruiti, onde interveni-re correttamente con le necessarie opere acustiche,allo scopo di fornire un adeguato livello di fonoisola-mento delle pareti, o di migliorare la risposta acusti-ca di determinati ambienti.

Il lavoro del progetto acustico segue un proces-so specifico, che inizia con i primi contatti con lacommittenza e si conclude con il collaudo acusticodell'opera. Un contatto diretto con la committenza sirende necessario allo scopo di definire la tipologiadell'edificio e di precisarne gli obiettivi funzionali.Segue un'indagine attenta che rilevi il rumore di fon-do presente nella zona in cui sarà realizzata la nuovacostruzione o sarà avviata la ristrutturazione di unedificio preesistente. Si entrerà poi puntualmente nelmerito del progetto, localizzando le zone più delicateda proteggere, come camere da letto, con valideschermature.

Il comfort acustico dipende dal corretto dimen-sionamento delle proporzioni, dal rapporto volu-me/occupante, dal tempo di riverberazione e dallageometria delle superfici. La quantità, la forma e lecaratteristiche acustiche delle finiture devono essereottimizzate per ottenere corretta risposta alla richie-sta di riflessione, diffusione o assorbimento del suo-no. Il fonoisolamento tra ambienti attigui o tra gli am-bienti e il rumore esterno deve essere progettato inmodo che ciascun elemento costruttivo abbia le ca-ratteristiche di isolamento necessarie. Il rumoreemesso dagli impianti deve essere compatibile congli obiettivi di rumorosità interna dell'edificio: l'im-pianto di condizionamento e di riscaldamento, gliidrosanitari e l'ascensore sono le fonti più frequentidi rumore interne agli edifici.

La progettazione degli edifici costringe il geome-tra a cimentarsi con l'acustica.

Dal punto di vista economico, il costo di insono-rizzazione o di correzione acustica degli spazi, qualo-ra siano previste sin dall'inizio della fase progettuale,è percentualmente molto ridotto. Tuttavia spesso nonsi tiene conto dei problemi dell'acustica, e a costru-zione ultimata balzano all'evidenza i difetti di insono-rizzazione o di cattiva risposta acustica dell'ambien-te ai suoni, e vengono richieste urgenti soluzioni chenecessitano di interventi impegnativi e costosi e, avolte, difficilmente compatibili con l'estetica com-plessiva dell'edificio. In questi casi il danno della sva-lutazione dell'immobile è ben maggiore rispetto albasso costo percentuale prevedibile in fase iniziale enei casi più gravi giunge fino alla mancata venditadell'immobile.

RUMORE E QUALITÀ DELLA VITA

La qualità della vita condiziona, sempre di più, ledinamiche dell'economia. L'inquinamento da rumoree l'interferenza che si materializza in termini di di-sturbo da rumore sono determinanti nella definizionedella qualità ambientale; un'unità abitativa o un ufficioinseriti in un ambiente rumoroso sono meno appeti-bili e quindi il rumore diviene un parametro incidentesulla quotazione di mercato degli immobili. Non sem-pre però è facile riuscire a valutare la rumorosità ca-ratteristica e potenziale di un'unità immobiliare per laquale si potrebbe avere interesse. Fattori evidenti,come per esempio il rumore da mezzi di trasporto,da insediamenti industriali o commerciali, si accom-pagnano spesso ad altri nascosti o subdoli, come peresempio il rumore da locali pubblici con i quali biso-gna poi fare i conti, quando ormai è tardi per faremarcia indietro. Per l'acquirente il punto di non ritor-no è spesso l'atto di compravendita.

Vi sono poi i fattori celati collegati alle tecnichecostruttive utilizzate dalle imprese: in questi casi l'ap-prezzamento non è assolutamente agevole e spessoconviene ricorrere alla valutazione da parte di veriesperti. Non basta quindi verificare se l'immobile hai doppi vetri per avere la certezza di abitare in un am-biente silenzioso. Così serve verificare, oltre al buonisolamento delle facciate, intese come insieme di ele-menti di tamponamento e di elementi finestrati com-plessi: l'isolamento acustico dei divisori verticali edorizzontali attraverso l'inserzione di materiali acusti-

Il progettista ediledeve farsi caricodelle problematicherelative all'acusticaeffettuandola progettazionedelle infrastrutture edilizienel rispetto dei parametriche caratterizzanoi requisiti acusticipassivi indicati dal DPCM 05.12.1997.

di Dimitri PolatoTecnico competente in acustica della Regione VenetoIscritto al Collegio deiGeometridella Provincia di Padova

L’acustica degli edificiva progettata fin dall’inizio

Il rrumore: uun’insidiasubdola ee ddannosaIl rumore è tra le forme di energia più subdo-le e dannose: subdola perché non si vede,

dannosa perché non lede soltanto l'organodell'udito ma rischia di danneggiare anche ilsistema neuro-vegetativo. Spesso il nostromal di testa o il nostro nervosismo o la catti-va digestione hanno proprio questa origineinaspettata. È evidente quindi che i valori del-

l'intensità acustica legati ai rischi di danno nonsono assoluti e che, mentre per alcune attività,sia lavorative che di svago, si possono tolle-rare alcuni livelli, per altre un buon comfortacustico diventa determinante. Per tutti questimotivi il legislatore ha provveduto a definire

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11Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovafebbraio 2007

NORMATIVE

Un'unità abitativao un ufficio inseritiin un ambiente rumorososono meno appetibilie quindi il rumore divieneun parametro incidentesulla quotazionedi mercato degli immobili.

camente performanti o soluzioni tecniche di equiva-lente valenza; l'isolamento al calpestio delle soletteattraverso pavimenti galleggianti ; il basso livello diemissione degli impianti sanitari attraverso la posasvincolata dei componenti o la scelta di soluzioni abasso rumore intrinseco; il rumore degli impianti diservizio quali ascensore, riscaldamento, autoclavi.

In altri termini è auspicabile un "certificato di qua-lità acustica" dell'ambiente e dell'immobile.

METODI DI CALCOLO DELL'ISOLAMENTO ACUSTICO

È in fase di progettazione che si rende possibilee prende forma la vera protezione contro i rumoriesterni ed interni all'edificio. La fase di progetto èmomento fondamentale nel processo edilizio: l'inter-vento a priori, consentendo di allargare il campo del-le scelte operative e sui materiali, consente anche unconsistente contenimento dei costi.

La progettazione acustica dell'edificio dovrà es-sere quindi "guidata" considerando prima di tutto l'e-dificio come blocco da difendere dal rumore intrusi-vo dell'ambiente esterno (progettazione urbanistica,collocazione del fabbricato, distribuzione dei locali inrelazione alla destinazione d'uso, isolamento dellafacciata e di elementi di facciata). L'edificio va poiscomposto nelle unità singole a cui dare difesa reci-proca dal rumore intrusivo generato presso le conti-gue unità (distribuzione delle unità abitative con cor-relazione delle destinazioni d'uso dei locali, isola-mento delle partizioni verticali ed orizzontali, isola-mento al calpestio, limitazione del rumore idraulicoed impiantistico) e, in ultimo, il rumore proprio dellesingole unità va reso in condizioni di accettabilità peril rispettivo utente (limitazione del rumore idraulicoed impiantistico interno al locale in uso).

PROTEZIONE CONTRO I RUMORI ESTERNI ALL'EDIFICIO

I primi approcci al problema della protezione del-l'edificio vanno ricercati nella pianificazione urbanisti-ca che dovrebbe trovare un valido supporto nellaoculata suddivisione acustica del territorio (zonizza-zione). Le scelte edificatorie dovranno preliminar-mente porre attenzione alle destinazioni d'uso dellearee edificabili. Entrando nel dettaglio, i rumori aereiprovenienti dall'esterno dell'edificio sono essenzial-mente rumori emessi da traffico in genere ma pos-sono provenire anche da luoghi di lavoro e di intrat-tenimento. Considerato che, per decreto, è fissato ilrequisito minimo del livello d'isolamento di facciata,è evidente che la prima opzione da attivare è quellache si riferisce alla scelta della zona e del terreno sucui edificare, anche in relazione alla tipologia delladestinazione d'uso dell'edificio.

L'isolamento effettivo dell'elemento di facciata airumori aerei esterni è condizionato da una moltepli-cità di fattori e dipende essenzialmente da trasmis-sioni dirette attraverso: gli elementi di muratura co-stituenti la facciata; le riduzioni di sezione per incas-si e passaggi impiantistici; gli elementi di finestra (in-fissi + telaio + vetro); trasmissioni laterali attraversogiunti degli elementi di separazione verticali o oriz-zontali con la facciata; trasmissioni parassite attra-verso prese d'aria, cassonetti delle tapparelle, difettie carenze di sigillatura tra i vari componenti; volumidei locali riceventi; qualità e quantità del materiale fo-noassorbente presente nei locali riceventi. Ad esem-pio la scarsa resa di isolamento acustico di una fine-stra o del cassonetto di una tapparella possono ri-durre di molto l'isolamento acustico dell'elemento difacciata.

PROTEZIONE DAI RUMORI INTERNI ALL'EDIFICIO

Anche per il contenimento del rumore così dettointerno all'edificio si debbono adottare soluzioni di lo-calizzazione ed allineamento dei locali che hanno de-terminate caratteristiche. Così l'allineamento vertica-le dei locali umidi (bagni e cucine) contribuirà a con-tenere l'incidenza del rumore impiantistico, mentrel'accostamento orizzontale e l'allontanamento da lo-cali di riposo, ridurrà le necessità di incremento diisolamento per le partizioni verticali comuni tra le duediverse ed acusticamente incompatibili destinazioni.Così la collocazione degli spazi e dei locali di disim-pegno (ingressi, corridoi, anticamere) interposti a"barriera" tra gli impianti, strutture e locali di serviziocondominiali (scale, ascensori, vani tecnici, box, can-tine) e le camere destinate al riposo, ridurrà la ne-cessità di spingere sull'isolamento delle pareti.

Per le partizioni orizzontali (solai) l'isolamentoacustico aereo è ancora più legato a fattori struttura-li e dimensionali che ne influenzano le rese: luce espessore dell'intero solaio, disposizione dell'orditura;dimensione delle lastre in calcestruzzo ed impiego dilaterizio o di polistirolo; nel caso di solaio in travettia traliccio e laterizio, lo spessore della soletta (a cuiè legato l'incremento di massa); incidenza e passodegli alleggerimenti; consistenza e tipologia della so-letta e finitura del pavimento. Per la partizione oriz-zontale si dovrà porre attenzione alla protezione con-tro i rumori da impatto che riduttivamente vengonolegati al concetto del "calpestio" ma che nella realtàriguardano anche gli impatti da caduta di oggetti edimpatti dovuti a carenze su componenti impiantistici.Per il contenimento del rumore da impatto si ricorrea strutture svincolate che realizzano soluzioni di con-tinuità atte a rendere il pavimento "galleggiante".

alcuni valori, sia diurni che notturni, sia du-rante le attività lavorative che nel periodo disvago e di riposo, al di sopra dei quali esistel'obbligo di provvedere alla riduzione della ru-morosità.Tra le leggi su questa materia segnaliamo:

- il Decreto Legislativo n. 195/2006 sull'espo-sizione ai rischi derivanti dal rumore in am-bienti di lavoro che stabilisce i valori massimidi energia a cui può essere sottoposto un la-voratore durante tutto l'arco di permanenza sulposto di lavoro e tutti gli adempimenti relativi;

- la Legge 26 ottobre 1995 n. 447 "Leggequadro sull'inquinamento acustico" che regolail rumore su tutto il territorio nazionale e defi-nisce, tra l'altro, sei diverse aree con criteriacustici, stabilendone i livelli massimi di ru-morosità ammessi.

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12 febbraio 2007Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

NORMATIVENegli spazi aperti ben poco si può fare per risol-

vere questo problema, in quanto l'energia che ci in-veste è generalmente tutta proveniente in modo di-retto dalle varie sorgenti che ci sono vicine, per cuile soluzioni possibili sarebbero "spegnere" le sor-genti o ridurne le emissioni o allontanarci, quandopossibile, da esse.

Negli ambienti chiusi invece la tecnica ci mette adisposizione molti e diversi sistemi che ci consento-no di migliorare sensibilmente la situazione. In que-sti casi, infatti, una buona parte dell'energia distur-bante è di tipo indiretto, proviene cioè dalle varie ri-flessioni che il segnale subisce per effetto degli urtisulle superfici rigide dell'ambiente ospite.Cambiando tipo di superficie si rende l'urto menoconservativo e, di conseguenza, l'ambiente più fo-noassorbente.

La fonoassorbenza è legata alla porosità, ma an-che a spessore e massa e quindi alla capacità di vi-brare dei materiali utilizzati; oltre a questo è impor-tante e molto spesso determinante anche dove ecome installare questi materiali. Questi ultimi devo-no, in funzione della loro destinazione d'uso, rispon-dere anche ad altri requisiti, spesso ugualmente im-portanti perché riguardano la reazione al fuoco e lacompatibilità con la loro destinazione.

Fino a qualche anno fa il mercato offriva sola-

mente una gamma di prodotti a basso costo e deri-vati generalmente da fibre minerali o vegetali; se purvalidi acusticamente, avevano però controindicazionitali da renderli inutilizzabili o molto poco efficienti inalcune particolari condizioni di utilizzo, cioè quelloalimentare o farmaceutico. Oggi le fibre sintetichehanno permesso la nascita di nuovi prodotti che pos-sono rispondere positivamente ad ogni esigenza tec-nica e si prestano a evoluzioni e miglioramenti in ac-coppiata con materiali diversi.

Anche nel settore dell'acustica , soprattutto og-gi che la Valutazione di Impatto Acustico è indispen-sabile a norma di legge (Legge Quadro) per iniziarequalunque attività, la prevenzione è senza dubbio lastrada più efficace ed economica. Efficace perchéconsente di non incorrere in errori irreparabili, eco-nomica perché indirizza immediatamente l'acquistodei materiali di finitura verso prodotti idonei e per-mette la loro posa in opera nel modo più razionaleed economico perché effettuato insieme agli altri im-pianti tecnici.

Anche nel caso di strutture già esistenti, pur conalcune limitazioni generalmente legate ai costi, sonoottenibili risultati più che soddisfacenti.

LLaa pprrooggeettttaazziioonnee ddeevvee eesssseerree iinn ooggnnii ccaassoo ilprimo ppasso vverso lla ssoluzione ddel pproblemaspecifico.

Il legislatore si è preoccupato di emanare una se-rie di leggi volte a limitare il problema del rumore, e apartire dalla legge quadro 447 del 26/10/95 si defini-scono le competenze degli enti pubblici deputati a re-golamentare, pianificare e controllare soggetti sia pub-blici che privati che possono causare inquinamentoacustico. La legge si occupa dell'inquinamento acusti-co, sia dell'ambiente esterno sia delle abitazioni, tale daprovocare fastidio o disturbo al riposo e alle attivitàumane, pericolo per la salute umana. La nuova norma-tiva acustica si occupa della definizione della figura deltecnico competente in acustica e delle competenze deiComuni.

Inoltre non poteva essere trascurata l'acustica de-gli edifici, per la quale è stato emanato il decreto delPresidente del Consiglio dei Ministri del 05/12/97, inti-tolato "Determinazione dei requisiti acustici passivi de-gli edifici" dove non solo si identificano le grandezze damisurare, ma se ne prescrivono i metodi di prova e ilimiti in funzione delle diverse destinazioni d'uso dell'e-dificio

LLE NOVITÀ INTRODOTTE DAL DDPPCCMM DEL 0055//1122//9977SUL LIVELLO DI ISOLAMENTO ACUSTICO DELL''EDIFICIO

Come disposto dalla legge quadro 447 del26/10/95, il DPCM del 05/12/97, fissa i squisiti acusti-ci passivi dei componenti dell'edificio.

Prima del decreto, la normativa italiana prescrive-va alcuni valori solo per l'edilizia sovvenzionata e perl'edilizia scolastica. Ora il nuovo impianto normativo in-troduce delle novità importanti e fra tutte si distingue,

per le conseguenze che ne derivano , la misura in ope-ra dei requisiti.

Più precisamente il Decreto definisce i valori mini-mi o massimi che devono possedere gli edifici in me-rito a: isolamento dai rumori tra differenti unità immo-biliari; isolamento dai rumori esterni; isolamento dai ru-mori di calpestio; isolamento dai rumori di impianti afunzionamento continuo; isolamento dai rumori di im-pianti a funzionamento discontinuo.

Il Decreto non impone la realizzazione di prove acu-stiche in opera o la redazione di relazioni tecniche pro-gettuali, ma semplicemente che, ad opera ultimata, i re-quisiti acustici siano rispettati. Ovviamente però, pergarantire il rispetto di tali requisiti, considerate le tec-nologie costruttive attualmente adottate nel nostroPaese e soprattutto la loro realizzazione in cantiere, laredazione di una relazione e l'effettuazione di proveacustiche in corso d'opera ed a fine lavori diventanocondizione necessaria per verificare e garantire i requi-siti prescritti per legge.

Nel Decreto è riportata la seguente tabella conte-nente i valori limite da rispettare. Questo il significatodelle sigle: R'w è il valore minimo di isolamento al ru-more tra alloggi; D2m,nT,w è il valore minimo di isola-mento dai rumori provenienti dall'esterno; L'nw è ilmassimo valore di rumore di calpestio percepito;LASmax è il livello massimo di rumore per gli im-pianti a funzionamento discontinuo; LAeq è il va-lore massimo di rumore per gli impianti a funzio-namento continuo.

LLAA LLEEGGIISSLLAAZZIIOONNEE PPEERR LLAA PPRROOTTEEZZIIOONNEE DDAALLLL''IINNQQUUIINNAAMMEENNTTOO AACCUUSSTTIICCOO

La redazionedi una relazionee l'effettuazionedi prove acustichein corso d'operaed a fine lavoridiventano condizionenecessaria per verificaree garantire i requisitiprescritti per legge.

Fonometro per la rilevazionedei rumori ambientali.

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13Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovafebbraio 2007

NORMATIVE

Nel Decreto non vengono presi in considerazioneedifici destinati ad attività industriali o artigianali. Perquesti è comunque applicabile il DPCM 5-12-1997 nelcaso che all'interno degli stessi siano presenti attivitàassimilabili a quelle descritte nel decreto (ad esempiouffici all'interno di un capannone industriale). In mate-ria di rumore le attività industriali o artigianali devonocomunque assolvere alle prescrizioni riportate nelDPCM 14-11-1997, riguardante il rumore propagatoall'esterno dalle attività stesse e quindi la redazione divalutazioni di impatto acustico, e nel Decreton.195/2006 sull'esposizione ai rischi derivanti dal ru-more in ambienti di lavoro.

Non èè ssufficiente qquindi pprodurre uun ccertificato ooun pprogetto, èè pprevista lla vverifica ddel ggrado ddi iisola-mento ddi ppareti, ssolai eed iimpianti ddirettamente nnell'e-dificio cche ssi èè ccostruito.

La norma si applica nei casi di nuova edificazio-ne, di nuova ristrutturazione e agli interventi di risa-namento che riguardano le strutture. Ed inoltre agliedifici che abbiano conseguito il permesso di costrui-re posteriormente alla data di entrata in vigore dellanorma, ovvero a quelli la cui domanda di concessio-ne edilizia è stata depositata posteriormente alla datadi entrata in vigore 5 febbraio 1998.

La protezione acustica va progettata ed eseguitaassieme all'isolamento termico e, come avviene già inalcuni paesi europei, oggi è pienamente riconosciutoche il valore di un immobile dipenderà, oltre dal gra-do di isolamento termico, anche dal grado dell'isola-mento acustico dai rumori provenienti dall'esterno, fra

appartamenti dello stesso edificio, fra ambienti dellostesso appartamento. Inoltre tutti gli interventi previ-sti devono rispettare le previsioni della legge del 26ottobre 1995 n. 447 "Legge quadro sull'inquinamentoacustico e successive modificazioni ed integrazioni" ele disposizioni di attuazione nazionali, regionali e lo-cali e dei relativi decreti collegati.

Ogni attività commerciale, lavorativa, professio-nale o ricreativa che si insedierà nell'area, dotata disorgenti rumorose che si prevede possano superare iriferimenti sopraccitati, dovrà preventivamente pro-durre una documentazione tecnica che contenga l'in-dicazione delle misure previste per ridurre o elimina-re le emissioni sonore causate dall'attività o dagli im-pianti o dichiarazione tecnica che esclude tale previ-sione. La spada di Damocle della misura in opera, chepuò essere fatta valere in sede contrattuale, obbligaad una più attenta messa in opera dei materiali iso-lanti, ad una più scrupolosa cura dei dettagli costrut-tivi preceduti da una pianificazione certosina del pro-getto acustico dell'edificio con ll'ausilio ddel ttecnicoacustico sspecializzato.

L'intervento a posteriori è notevolmente più one-roso e non sempre possibile e in tal caso il deprez-zamento del valore dell'unità immobiliare può arriva-re fino al 30% del prezzo pattuito in precedenza. Daqui l'importanza del controllo dell'esecuzione dellaposa in opera non solo degli isolanti acustici, ma ditutti i diversi materiali che compongono gli elementiedilizi e che comunque insieme contribuiscono adeterminare la prestazione acustica.

Categorie ddi eedifici R'wIndice del potere

fonoisolanteapparente di un

elemento in opera

D2m,nT,wIsolamento acustico

standardizzatodi facciata

L'nwLivello di rumore

di calpestio

LASmaxLivello massimo

di pressione sonora

LAeqLivello continuo

equivalentedi pressione sonora

Ospedali, cliniche, case di curae assimilabili

55 45 58 35 25

Residenze,alberghi,pensionio attività assimilabili

50 40 63 35 35

Attività scolastiche a tutti i li-velli e assimilabili

50 48 58 35 25

Uffici, attività ricreative o diculto, attività commercialii

50 42 55 35 35

IMPORTANTE. NNotiamo cche ii pprimi ddue vvalori RR'w ee DD2m,nT,w ssono vvalori mminimi, mmentre ggli aaltri LL'nw, LLASmax, LLAeq ssono vvalori mmassimi

Cosa ddeve ffareil pprogettista

Per oottenere ii rrequisiti aacustici pprevistidalla llegge, rriteniamo ssia uutile:

verificare ee/o rredigere iil pprogetto ddellacostruzione iin ccollaborazione ccon uun ttecni-co aacustico;

impiegare mmateriali ee/o ccomponenti ccer-tificati dda llaboratori qqualificati ccontrollan-do cche ii mmetodi ddi pprova ssiano qquelli ppre-visti ddalle nnorme ddi ccalcolo rrevisionali nna-

zionali eed eeuropee;controllare iin ccantiere lla ccorretta pposa

in oopera ddei ddiversi mmateriali cche ccompon-gono lla sstratigrafia ddell'elemento eediliziodi ccui èè rrichiesto uuno sspecifico rrequisitoacustico.

A llavori uultimati bbisognerà ddimostrarela cconformità ddell'opera rrealizzata iin ssinto-nia aal DDPCM 55.12.1997.

Inoltre lle pprove aacustiche ffinali ddell'e-dificio vverranno eeseguite dda ttecnico ccom-petente aai ssensi ddell'art. 22 ccomma 66 ddellaL. 226/10/1995, nn. 4447.

In cconclusione iil pprogettista eedile ddevefarsi ccarico ddelle pproblematiche rrelative aal-l'acustica eeffettuando lla pprogettazione ddel-le iinfrastrutture eedilizie nnel rrispetto ddei ppa-rametri cche ccaratterizzano ii rrequisiti aacu-stici ppassivi iindicati ddal DDPCM05.12.1997. CCon uun rridotto iincremento ddicosto, ll'obbligo nnormativo ppuò ddivenireanche uuna rrisorsa nnon iindifferente iin ccui llecostruzioni rrispettano ii rrequisiti mminimi ddilegge ee ppossono eessere vvendute ccon llacertificazione ddella mmisura aacustica iin oope-ra.

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14 febbraio 2007Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

NORMATIVE

Inquinamento dell'aria ed emissioni gassose, anchel'edilizia è sotto accusa. A livello governativo già nel2005 l'Italia ha dovuto prendere delle decisioni per

rispondere alla sempre più incalzante direttiva euro-pea di fissare delle misure limitative al consumo dienergia. Nel rispetto del protocollo di Kyoto, entratoin vigore solo nel 2005, l'attenzione si è spostata dra-sticamente dal controllo dell'inquinamento dei mezzidi trasporto, automobili in prima linea, al controllodelle emissioni di gas serra derivate dagli insedia-menti civili.

Allora termini come risparmio energetico, isola-mento termico, rendimenti delle apparecchiature, tra-smittanza termica, fonti alternative per produrre ener-gia etc, vengono continuamente adoperati ogni gior-no, anche dal geometra che si dedica alla progetta-

zione edilizia e alla conduzione dei cantieri.Aggiornarci sulle nuove tecnologie e sulle nuove

normative ci pone sul mercato con la necessaria com-petenza per consigliare innanzitutto il nostro clientead orientarsi nella scelta di pensare alla propria casacon nuovi criteri costruttivi, più rispettosi dell'am-biente e più convenienti nei consumi di esercizio.Certo non dimentichiamo che è anche una questionedi costi, a volte non sempre sostenibili ,ma si auspi-ca che una politica di promozione del valore aggiun-to della casa contribuisca a far crescere la domandadei cittadini per far diminuire il costo del prodotto fi-nale.

Pur cogliendo l'aspetto positivo della questioneenergetica, dietro l'angolo risalta il rovescio della me-daglia, dove l'industria si è già mossa inesorabilmen-

Il D.Lgs. 18 agosto 2005n. 192 in vigoredall’8 ottobre 2005recepisce la direttivaeuropea n. 91/2002che stabilisce gli obiettivida raggiungere in relazione al contenimentoe al minor consumodi energia in edilizia.

di Chiara Cattaniconsigliere

Efficienza energetica: approvatele modifiche definitive del decreto 192

Materiali ccoibentiin bbioedilizia

L'elevato costo energetico per la produzionedi materiali isolanti non rinnovabili e la tossicitàdei composti chimici ottenuti, fanno risaltare l'a-spetto negativo sull'uso del processo petrolchi-mico per la loro fabbricazione e il loro futurosmaltimento. Esistono altri materiali, rinnovabili ericiclabili, utilizzati in bioedilizia e con caratteri-stiche tecniche eccellenti. Essi garantiscono latraspirabilità, la resistenza al fuoco, alle muffe edai funghi, l'assenza di prodotti sintetici, l'assenzadi radioattività e la capacità di essere elettrica-mente neutri. Si dividono principalmente in mate-riali di origine vegetale e le trasformazioni ai finiedilizi,garantiscono a tutti un alto potere termico-acustico

SSuugghheerroo.. prodotto dalla corteccia di un albero(quercia da sughero), dalla quale polpa si ricavaun granulato a diverse sezioni che può essere im-piegato nelle intercapedini della muratura, pavi-menti e copertura, oppure legato con calce o le-ganti minerali nei massetti di sottofondo. Non sidevono prevedere usi di colle sintetiche, sfrut-tando semmai la capacità autoincollante del su-ghero stesso. Il sughero viene anche aggregatoin pannelli, esclusivamente per l'effetto combina-to calore e compressione.

Pannelli ddi llegno mmineralizzato prodotti conle fibre di legno (in genere di pioppo) chemescolate con magnesite caustica e solfatodi magnesio, si legano e mineralizzano. Sot-toposte ad alte temperature perdono le partiorganiche deperibili e mediante compressio- 1. Particolare tra esterno muro e terrazza con zoccolo in styrodur da cm.6

e soprastanti pannelli in fibra di legno, da rasare ed intonacare a civile.

2. Muro perimetrale in legno rivestitozione termoisolante, predisposti pela copertura.

3. Avanzamento dei lavori dopo la po4. Particolare sezione tetto con pacc

pannelli in fibra di cellulosa e sopr5. Parete divisoria interna con mon

da riempire con pannelli in fibra dbra di cellulosa e gesso da cm 1

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15Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovafebbraio 2007

NORMATIVE

te verso la produzione di materiali da costruzione adalta tecnologia e di apparecchiature impiantistiche ec-cellenti - produzione che per essere creata ha bisognovitale del famigerato petrolio e dei suoi derivati - ge-nerando evidentemente un elevato consumo di ener-gia.

Poi c'è da tenere conto che una volta installatiquesti prodotti, al termine della loro durabilità, primao poi dovranno essere smaltiti, ma non si sa in qualiforme e in quali siti, se ne presume già adesso unaquantità importante, e dunque viene da chiedersi, an-che, come funzionerà il riciclo dei materiali in un pae-se come il nostro che è già in difficoltà per lo smalti-mento dei rifiuti urbani. Sono interrogativi aperti e suiquali riflettere perché è normale che emergano gli ef-fetti anche negativi che tali normative produrrannosull'ambiente.

NNORMATIVA IN MOVIMENTO

Il D.Lgs. 18 agosto 2005 n° 192 in vigore dall’8ottobre 2005 - in differita dall’8 ottobre 2006 - è sta-to emanato per recepire, appunto, la direttiva european° 91/2002 che stabiliva gli obiettivi da raggiungere in

relazione al contenimento e al minor consumo di ener-gia in edilizia.

Il testo è stato ripubblicato nella G.U. del 15 otto-bre 2005 con delle integrazioni che lo rendevano piùaderente alle disposizioni europee, lasciando invariatoil valore e l'efficacia del precedente, testo legislativoche è attualmente in vigore.

In seguito nel maggio 2006, il Ministero delloSviluppo economico - direzione generale per l'energia- ha fornito una circolare esplicativa contenente chia-rimenti sulle modalità operative di alcune disposizionidel decreto 192/05, interessante perlomeno per leclassiche interpretazioni tra norma e applicazione del-la norma. Poi è intervenuto il Consiglio dei Ministri, ilquale nella seduta del 6 ottobre 2006 ha approvato,in via preliminare, lo "Schema di decreto legislativo"modificando alcune parti delle regole del decreto 192,come l'innalzamento dell'efficienza energetica degliedifici e la promozione dell'utilizzo di fonti rinnovabiliper la produzione di energia. Quest'ultimo provvedi-mento, dopo i pareri di conferenza Stato-regioni e del-le commissioni parlamentari, è stato definitivamentelicenziato.

ne vengono realizzati i pannelli.PPaannnneellllii iinn ffiibbrraa ddii lleeggnnoo prodotti con gli scar-

ti delle segherie ove si riciclano le cortecce ed irami di conifere non trattati. È la materia primaper realizzare i pannelli. Gli scarti vengono aggre-gati naturalmente per mezzo di una resina, la li-gnina, presente nel legno con effetto incollante. Ilprodotto è totalmente biodegradabile e riciclabile.

FFiibbrraa ddii cceelllluulloossaa rriicciiccllaattaa prodotti da materia-le riciclabile quale la trasformazione della cartadei quotidiani, che abbinata all'utilizzo di minera-li naturali (sali di boro) la rende non infiammabi-le ed inattaccabile alle muffe e agli insetti. Vieneutilizzata nelle intercapedini e nelle coperture.

FFiibbrree ddii ccooccccoo,, jjuuttaa,, ccoottoonnee ee lliinnoo prodotti damaterie prime rinnovabili e riciclabili di originevegetale, opportunamente certificate, che stratodopo strato vengono uniti con colla a base diamido naturale ottenendo così dei pannelli. Essihanno meno diffusione ma sono ugualmente uti-lizzati per l'isolamento termico ed acustico in edi-lizia. A parità di isolamento acustico di progetto,una parete leggera dotata di pannello di lino, habisogno di pochissimo spessore. Ad esempio secon il lino bastano 16 mm, con il sughero 18mm, con il legno 52mm, con il mattone pieno285 mm, con il vetro 304 mm e con il calce-struzzo 913 mm. Non solo, i pori dei pannelli dilino trattengono aria tamponando gli sbalzi ditemperatura, isolando così circa 15 volte più deimattoni.La fibra di juta invece, intrecciata per ottenere ilfeltro di juta, ha un'altissima elasticità e viene uti-lizzata soprattutto come isolante anticalpestiosotto pavimenti in legno.

o con pannelli in fibra di legno con fun-er l'alloggiamento delle travi in legno del-

osa della struttura in legno del tetto.chetto coibente formato da tre strati dirastante tavolato di chiusura.tanti in legno da cm 6 e intercapedinei lino e chiusure laterali in pannelli di fi-,25.

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16 febbraio 2007Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

NORMATIVE

Oggi sono state dunque approvate le disposizio-ni correttive ed integrative al decreto legislativo192/2005 con un nuovo decreto, il n° 311 del 29 di-cembre 2006, pubblicato nella G.U. n.26 dell’1 feb-braio 2007 con entrata in vigore dal 2 febbraio. Sia-mo in regime transitorio, in attesa dell'emanazionedei decreti attuativi e delle linee guida estese per il

territorio nazionale, per cui si fa capo ancora alle pre-scrizioni di cui la legge 10/91 come modificate dalD.Lgs. 192/05 ed è anche previsto che la certifica-zione energetica venga sostituita a seconda dei casie a tutti gli effetti, dall'attestato di qualificazione ener-getica.

Non solo gli edifici privati ma anche gli edificipubblici dovranno adeguarsi a questa normativa; in-fatti recentemente è stato approvato un programmadi misure e di interventi sulle utenze energetiche diedifici pubblici con un decreto del Consiglio deiMinistri del 22 dicembre 2006 pubblicato in G.U. n.2del 3 gennaio 2007. Il ruolo primario nell'applicazio-ne delle norme lo avrà la Regione, a cui spetteràl'obbligo di provvedere all'attuazione delle direttivelegislative. Anche gli enti locali dovranno considera-re nuovi strumenti urbanistici che prevedano soluzio-ni tipologiche e tecnologiche volte all'uso razionaledell'energia e all'uso di fonti energetiche rinnovabili,con indicazioni anche circa l'orientamento e laconformazione degli edifici.

AAMBITI APPLICATIVI

L'involucro edilizio inteso come contenitore do-vrà offrire una barriera tra l'esterno e l'interno cioèavere caratteristiche di tipologia di materiali tali dagarantire un risparmio di energia quando gli impian-ti entrano in esercizio stagionale. Quindi impianti di

Le bbuone ppratiche ddall'Alto AAdige: CCasaclima hha ppoca ffame ddi eenergiaDa qualche anno in questa parte d'Italia si

sono preoccupati di salvaguardare l'ambienteattraverso interventi mirati che affrontano leproblematiche dell'edilizia, introducendo meto-di e parametri per la costruzione di case pas-sive, cioè di case che abbisognano di poca e-nergia per il riscaldamento e il raffrescamento.

È nata Casaclima. Non è una tipologia edi-lizia ma una categoria edilizia che, attraversoun insieme di scelte progettuali (sagoma edorientamento dell'edificio, materiali da costru-zione, impiantistica, ventilazione ecc) ed utiliz-

zo di combustibile non fossile per il riscalda-mento, abbina un elevato comfort abitativo conun ridotto consumo energetico.

È suddivisa in classi di appartenenza a se-conda dell'efficienza energetica dell'edificio.Per ogni metro quadro di superficie abitabilepossono servire da 10 a 30 a 50 kWh/m2a, edoltre, di energia a seconda della scelta proget-tuale dichiarata a monte. Nella Provincia di Bol-zano per ottenere il certificato di agibilità inuovi edifici devono rientrare almeno nellacategoria di consumo di classe C.

CLASSE OORO CLASSE ""A" CLASSE ""B" CLASSE ""C"Edificio aa bbassissimo cconsumo EEdificio aa bbasso cconsumo Edificio aa mmedio cconsumo Edificio aad aalto cconsumo

10 kWh/m2a 30 kWh/m2a 50 kWh/m2a 70 kWh/m2a1 litro gasolio a mq. / anno 3 litro gasolio a mq. / anno 5 litro gasolio a mq. / anno 7 litro gasolio a mq. / annoovvero 1 mc. gas / mq. anno ovvero 3 mc. gas / mq. anno ovvero 5 mc. gas / mq. anno ovvero 7 mc. gas / mq. annodenominata CASA DA 1 LITRO denominata CASA DA 3 LITRI denominata CASA DA 5 LITRI denominata CASA DA 7 LITRI

Abitazione ad Appiano (Bolzano).

Il risparmio energeticoè frutto non solo di tecnichecostruttive adeguatema anche di una gestioneaccorta dell’edificio.

APPLICAZIONE IINTEGRALE APPLICAZIONE LLIMITATA ESCLUSIONI

Nuove costruzioni / nuovi impianti Ristrutturazione totale/parz. (se < 1000 mq.) Immobili vincolati

Ristrutturazioni integrale (se > 1000 mq) Demolizione/ricostruzione (se < 1000 mq.) Immobili industriali, artigianali

Demolizione/ricostruzione (se > 1000 mq) Manutenzione straordinaria (se < 1000 mq) Immobili agricoli non residenziali

Ampliamento (se > 20% volume esistente) Nuova installazione impianti edifici esistenti Immobili isolati (sup. utile < 50 mq.)

Obbligo certificazione energetica Sostituzione generatore di calore Impianti su immobili produttivi

Sezione tipo di muro in legnocon esterno ventilato (dx)a contatto con cinque pannellidi fibra di legno.

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riscaldamento che funzionino con basse temperaturadell'acqua (sistema a parete/pavimento), muri peri-metrali che trattengano il calore interno in inverno eche allunghino i tempi di rilascio del calore dall'ester-no all'interno nel periodo estivo, installazione di appa-recchiature a maggior rendimento (caldaie a conden-sazione) o di impianti di raffrescamento in luogo diimpianti di condizionamento.

Ai fini del presente decreto, tutti gli edifici per iquali è stata presentata la richiesta di un permesso dicostruire prima dell’8/10/2005, non rientrano nella ca-sistica di nuove costruzioni ma vengono considerate"costruzioni esistenti", indipendentemente dal grado diavanzamento dei lavori e possono essere completatisecondo la progettazione iniziale e quindi secondo lanormativa di cui la legge 10/91.

Invece le varianti in corso d'opera, definite so-stanziali ai soli fini delle norme sull'efficienza energe-tica rispetto al progetto originale, vengono considera-te come ristrutturazione totale o parziale o come ma-nutenzione straordinaria su edificio esistente. Il ri-spetto delle disposizioni del D. Lgs. 192/05 andrà ap-plicato solamente a quanto modificato come previstodal secondo comma dell'art. 3, sulle opere per le qua-li non è strettamente obbligatoria la determinazione ela verifica del fabbisogno annuo di energia primaria.

Sugli edifici esistenti di tipo condominiale è stataintrodotta una disposizione che renderà vita difficile aiproprietari nelle assemblee condominali. Infatti per gliinterventi su edifici ed impianti, volti al consmo ener-getico, sarà sufficiente che le pertinenti decisioni con-dominiali siano adottate dalla maggioranza semplicedelle quote millesimali con conseguente maggioreforza di decisione di pochi soggetti.

CCERTIFICAZIONE ENERGETICA

Fino a quando non sarà adottato un regolamentoattuativo che stabilirà i criteri generali e di me-

todologia dei calcoli e dei requisiti professionali deitecnici ai quali affidare la "certificazione energetica", ildecreto prevede, per gli edifici esistenti o da ristrut-turare, con oneri a carico del venditore o del locatorea seconda del caso, una graduale applicazione del-l'obbligo di certificazione nei seguenti casi:- dal 11 lluglio 22007: per gli edifici con superficie utilesuperiore a 1000 mq. nel caso di trasferimento a ti-tolo oneroso dell'intero immobile;- dal 11 lluglio 22008: per gli edifici con superficie finoa 1000 mq. nel caso di trasferimento a titolo onero-so dell'intero immobile con esclusione delle singoleunità;- dal 11 lluglio 22009: per le singole unità immobiliari nelcaso di trasferimento a titolo oneroso.

Per tutti gli immobili è indispensabile, dal 1 gen-naio 2007, la "certificazione energetica" per accederea qualsiasi tipo di agevolazione fiscale che riguardainterventi sull'immobile o sugli impianti dell'immobile.Sono fatti salvi comunque i diritti acquisiti per le pra-tiche di agevolazione fiscale già avviate in preceden-za prima di tale data.

L'attestato di "certificazione energetica" ha unavalidità temporale di dieci anni a partire dalla data delsuo rilascio e dovrà essere aggiornato ad ogni in-tervento che andrà a modificare la prestazione ener-getica dell'edificio o del suo impianto.

Al momento attuale colui che dovrà dichiarare la"certificazione energetica" o "qualificazione energetica"del nuovo edificio sarà il direttore dei lavori, in qua-lità di professionista qualificato, e quindi al momentoanche il geometra potrà rientrare nella casistica deitecnici abilitati.

L'unità di misura della prestazione energetica è ilkWh/m2a cioè l'indice termico dell'edificio espresso inquantità di combustibile utilizzato. Tale valore deter-mina la classe di appartenenza dell'edificio. Benintesoche esso non determina il reale consumo dell'edificio,

17Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovafebbraio 2007

NORMATIVE

In attesadelle disposizioni attuativeil direttore dei lavoriresta il responsabiledella certificazioneenergetica.

DDeeffiinniizziioonnii tteeccnniicchheeEdificio: intero edificio ovvero parti di edificio progettate o ri-

strutturate per essere utilizzate come unità immobiliari a se stanti.Edificio ddi nnuova ccostruzione: edificio per il quale la richiesta di

permesso di costruire o denuncia di inizio attività sia stata presen-tata successivamente alla data di entrata in vigore del presente de-creto.

Prestazione eenergetica: quantità annua di energia effettivamenteconsumata o che si prevede possa essere necessaria per un usostandard dell'edificio, compresi climatizzazione invernale-estiva, ac-qua calda per usi igienici sanitari, ventilazione ed illuminazione.

Attestato ddi ccertificazione eenergetica oo ddi rrendimento eenergeticodell'edificio: documento attestante la prestazione energetica ed even-tualmente alcuni parametri energetici caratteristici dell'edificio.

Cogenerazione: produzione e utilizzo simultanei di energia mec-canica o elettrica e di energia termica a partire dai combustibili pri-mari, nel rispetto di determinati criteri qualitativi di efficienza ener-getica.

Sistema ddi ccondizionamento dd'aria: trattamento dell'aria, dove latemperatura è controllata o può essere abbassata, eventualmente in

combinazione con il controllo della ventilazione, dell'umidità e dellapurezza dell'aria.

Generatore ddi ccalore oo ccaldaia: bruciatore-caldaia che permette ditrasferire al fluido termovettore il calore prodotto dalla combustio-ne.

Potenza ttermica uutile ddi uun ggeneratore ddi ccalore: quantità di calo-re trasferita nell'unità di tempo al fluidotermovettore; l'unità di mi-sura utilizzata è il kW.

Pompa ddi ccalore: dispositivo o impianto che sottrae calore dal-l'ambiente esterno o da una sorgente di calore a bassa temperaturae lo trasferisce all'ambiente a temperatura controllata.

Valori nnominali ddelle ppotenze ee ddei rrendimenti: valori di potenzamassima e di rendimento di un apparecchio specificati e garantiti dalcostruttore per il regime di funzionamento continuo.

Ponte ttermico: discontinuità di isolamento termico in corrispon-denza agli innesti di elementi strutturali.

Trasmittanza ttermica: flusso di calore che passa attraverso unaparete per mq. di superficie della parete e per grado K di diffe-renza tra la temperatura interna ad un locale e la temperaturaesterna.

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18 febbraio 2007Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

variabile a seconda della conduzione e gestione del-l'impianto da parte dell'utente, ma esprime un para-metro calcolato secondo condizioni standard di usodell'edificio e del suo impianto.

DDIREZIONE LAVORI ED ISOLAMENTO TERMICO

Dall'8 ottobre 2006 per quanto riguarda l'isola-mento termico per gli interventi edilizi di cui il pro-getto e la relazione tecnica previsti dalla legge 10/91depositati in Comune, a lavori conclusi, il direttore deilavori dovrà asseverare la conformità delle opere epresentarla al Comune di competenza contestualmen-te alla dichiarazione di fine lavori. La dichiarazione difine lavori se non sarà accompagnata dalla predettaasseverazione del direttore lavori, sarà inefficace aqualsiasi titolo. Il Comune potrà anche prevedere ac-certamenti e ispezioni in corso d'opera oppure verifi-care la conformità alla documentazione progettuale dicui la legge 10/91 entro cinque anni dalla data di finelavori dichiarata dal committente.

EESERCIZIO E MANUTENZIONE IMPIANTI

Particolare importanza è stata assegnata ai gene-ratori di calore in quanto una sensibile riduzione del-le emissioni inquinanti in edilizia avviene attraverso ungraduale ma massiccio rinnovamento del parco cal-daie del nostro paese, sollevando il cittadino chevorrà sostituire la sola caldaia, con modifiche non su-periori al 10% di quella esistente, con adempimentisemplificati per l'acquisto ed installazione di caldaia diqualità con sistemi di termoregolazione.

Per il controllo degli impianti, ai soli fini dell'effi-cienza energetica e non della sicurezza, controllo re-golato dalla legge 46/90, il decreto 192 fissa nuovi in-tervalli quali:a) ogni aanno: tutti gli impianti alimentati a combustibi-le liquido o solido o impianti a gas con potenza >35 kw;b) ogni 22 aanni impianti diversi dal punto a) di potenza<35 kw aventi caldaie con anzianità di installazionesuperiore a 8 anni; impianti con caldaia a focolareaperto installati entro locali abitati;

c) ogni 44 aanni: tutti gli altri impianti di potenza <35kw.

AAGEVOLAZIONI FISCALI

Sono previsti dalla legge finanziaria 27.12.2006n° 296 sgravi fiscali per interventi di riqualificazioneenergetica degli edifici esistenti. Sono misure per in-centivare l'applicazione del decreto 192 secondo loschema di detrazione di imposta irpef in vigore da unadecina d'anni per il recupero edilizio degli edifici eprevedono per tali interventi una percentuale di detra-zione dall'imposta lorda pari al 55% delle spese ef-fettivamente sostenute entro il 31.12.2007 e da ri-partire in tre quote annuali di pari importo. Sono pre-visti quattro tipologie di agevolazione:- comma 344, per opere che riducono i consumi ener-getici di almeno il 20% rispetto ai valori per le nuovecostruzioni riportati dal decreto nell'allegato C1 nume-ro 1) tabella 1, fino ad un massimo di 100.000 euro;- comma 345, per opere su pareti esterne, pavimenti,coperture, finestre a condizione che siano rispettati i re-quisiti di trasmittanza termica di cui alla tabella 3 alle-gata al decreto, fino ad un massimo di 60.000 euro;- comma 346, per opere di installazione di pannellisolari per la produzione di acqua calda per usi dome-stici o industriali e per la copertura del fabbisognod'acqua in piscine, case di ricovero, edifici scolastici,fino ad un massimo di 60.000 euro;- comma 347, per opere di sostituzione di impianti diclimatizzazione invernale con impianti di caldaie a con-densazione e conseguente messa a punto del sistemadi distribuzione, fino ad un massimo di 30.000 euro;

La detrazione d'imposta è concessa a condizioneche un tecnico abilitato asseveri che gli interventirientrino nelle rispetto delle norme del decreto 192 eche il contribuente sia in possesso della "certificazio-ne energetica" oppure di un "attestato di qualificazio-ne energetica" sempre redatto da un tecnico abilitato.Si resta in attesa delle disposizioni attuative per me-glio inquadrare tutti gli aspetti, tecnico professionalee fiscale.

Gli sgravi fiscaliper interventidi riqualificazioneenergeticadegli edifici esistentiprevisti dalla Finanziariasono subordinatialla certificazioneenergetica.

NORMATIVE

PIÙ CCONVENIENTE IIL CCONTO EENERGIALa nuova bozza del decreto sul Conto Energia, che incentiva il fo-

tovoltaico, è stata trasmessa dal governo il 26 gennaio scorso allaConferenza Unificata Stato-Regioni e sarà verosimilmente varato alla fi-ne di febbraio. La bozza di decreto, allestito dai ministeri dello Sviluppoeconomico e dell'Ambiente, reca un incentivo relativamente alto soloper impianti di piccola taglia e per quelli integrati negli edifici secondoprecise norme di compatibilità architettonica. Ne risultano privilegiati gliimpianti domestici con potenza compresa tra 1 e 3 kWp (chilowatt dipicco) la cui tariffa riconosciuta dal meccanismo del conto energia (laremunerazione per il "ritiro" da parte dei gestori elettrici) è di 0,40, 0,44e 0,49 euro a chilowattora (€/kWh) rispettivamente per i non integrati,i parzialmente integrati e gli integrati. Il decreto prevede poi uno stepintermedio: per le potenze comprese tra 3 kWp e i 20 kWp la tariffa diremunerazione scende fino a 0,36 €/kWh per gli impianti oltre 20 kWpinstallati a terra. In ogni caso verranno aggiunti agli incentivi "premi" ag-giuntivi per gli impianti abbinati a procedure o dispositivi in grado di au-

mentare l'efficienza energetica dell'edificio o dell'attività connessa ainuovi impianti verdi. Secondo le prime valutazioni degli analisti il nuo-vo sistema di incentivi dovrebbe permettere l'installazione di un picco-lo impianto solare integrato nell'edificio con un ritorno dell'investimen-to inferiore agli otto-dieci anni rispetto ai 15 o più del vecchio mecca-nismo.BANDO PPER IIMPIANTI FFOTOVOLTAICI

Il Ministero dell'Ambiente ha emanato il Bando per la promozionedelle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e/o termicatramite agevolazioni alle piccole e medie imprese, ai sensi del D.M. n.337/2000, art. 5" (G. U. n. 12 del 16 gennaio 2007). Il bando prevedecontributi in conto capitale per impianti fotovoltaici connessi alla rete dipotenza nominale compresa tra 20 e 50 kWp; impianti eolici connessialla rete di potenza nominale compresa tra 20 e 100 kWp; impianti so-lari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, per il riscalda-mento e raffrescamento degli ambienti, per la fornitura di calore diprocesso a bassa temperatura e per il riscaldamento delle piscine.

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19Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovafebbraio 2007

Èstata emanata l’attesa circolare che fornisce ri-sposte ai dubbi sorti dopo l’approvazione dellalegge regionale n. 18 del 10 agosto 2006, che

regola le possibilità edificatorie nelle zone rurali inattesa dei Piani di assetto del territorio e dei Pianidegli interventi. Questi strumenti infatti dovranno,secondo la nuova legge urbanistica regionale, so-stituire i Piani regolatori generali.

Nello scorso numero di Pitagora abbiamo pub-blicato l’articolo 1 della legge n.18, che modifica

l’articolo 48 della legge regionale 23 aprile 2004, n,11, inserendo il comma 7ter dopo il comma 7bis 4.La legge 11, così modificata, è scaricabile dal sitodel Consiglio Veneto, www.consiglioveneto.it/crv-portal/leggi/2004/04lr0011.html.

Pubblichiamo qui ampi stralci della Circolare,tralasciando le parti che riguardano le zone monta-ne. Questo il percorso per scaricare la circolare dalsito della Regione: www.regione.veneto.it/Ambien-te e Territorio/Territorio/Urbanistica.

URBANISTICA REGIONALE

Edilizia rurale: la Regionefornisce criteri e spiegazioni

La Circolare n. 1 del 2007del Presidentedella Giunta Regionale detta criteri interpretativiper le zone agricolein rapporto alle modificheintrodotte con la legge regionale n. 18del 10 agosto 2006.

CCIRCOLARE DEL PPRESIDENTE DELLA GGIUNTA RREGIONALEN.. 11 DEL 1177 GENNAIO 22000077AARRTTTT.. 11,, 22,, 55,, LLEEGGGGEE RREEGGIIOONNAALLEE 1100 AAGGOOSSTTOO 22000066,, NN.. 1188""DDIISSPPOOSSIIZZIIOONNII DDII RRIIOORRDDIINNOO EE SSEEMMPPLLIIFFIICCAAZZIIOONNEE NNOORRMMAATTIIVVAA - CCOOLLLLEEGGAATTOOAALLLLAA LLEEGGGGEE FFIINNAANNZZIIAARRIIAA 22000066 IINN MMAATTEERRIIAA DDII UURRBBAANNIISSTTIICCAA,, CCAARRTTOOGGRRAA-FFIIAA,, PPIIAANNIIFFIICCAAZZIIOONNEE TTEERRRRIITTOORRIIAALLEE EE PPAAEESSAAGGGGIISSTTIICCAA,, AARREEEE NNAATTUURRAALLII PPRROO-TTEETTTTEE,, EEDDIILLIIZZIIAA RREESSIIDDEENNZZIIAALLEE PPUUBBBBLLIICCAA,, VVIIAABBIILLIITTÀÀ,, MMOOBBIILLIITTÀÀ EE TTRRAA-SSPPOORRTTII AA FFUUNNEE"" (Allegato aa DGGRR NN. 334 ddel 16/01/2007)

La legge regionale L.R. 23 aprile 2004, n. 11 "Norme per il gover-no del territorio", detta la nuova disciplina urbanistica, in sostituzionedella precedente legge regionale n. 61 del 1985.

Si tratta di una normativa che contiene numerosi aspetti innovativiin materia di pianificazione, fondata essenzialmente su due livelli, il pia-no strutturale (PAT) e il piano operativo (PI), per la quale si è reso ne-cessario prevedere una disciplina transitoria al fine di coordinare lavecchia legge regionale con quella nuova; tale disposizione transitoriaè prevista all'articolo 48, che ha stabilito un applicabilità differita del-l'apparato normativo approvato nel 2004, subordinandolo all'approva-zione e pubblicazione, da parte della Giunta Regionale, di specifici attidi indirizzo, indicati all'articolo 50, comma 1, della medesima legge re-gionale n. 11.

In particolare, per quanto riguarda le zone agricole, l'articolo 48,comma 3, nelle more dell'approvazione del primo PAT e del primo PI,ha assegnato un anno di tempo dopo l'adozione e pubblicazione nelBUR di tali provvedimenti applicativi, per l'entrata in vigore delle di-sposizioni di riferimento, facendo salva, nel frattempo, la legge regio-nale n. 24 del 1985.

A seguito della decorrenza del suddetto termine di un anno dallapubblicazione dei provvedimenti applicativi sopra citati e in considera-zione dei tempi necessari per l'approvazione del primo PAT e PI, il le-gislatore veneto è intervenuto con la l.r. n. 23 del 2005 (comma 7bis3 dell'articolo 48 della l.r. 11/04), rinviando nuovamente l'operativitàdella nuova disciplina delle zone agricole al 30 giugno 2006 e limitan-do gli interventi ammissibili in detta zona.

Alla scadenza del 30 giugno 2006, il legislatore è intervenuto conla legge regionale 10 agosto 2006, n. 18, al fine di risolvere, semprein via transitoria nelle more dell'approvazione dei primi PAT e PI, le pro-blematiche edificatorie e di tutela del territorio agricolo emerse nel frat-tempo; l'articolo 1 di tale legge ha diversificato gli interventi per sin-gola sottozona agricola, a seconda delle rispettive specificità, dispo-nendo altresì in relazione alle zone di protezione delle strade e nelle zo-

ne agricole dei territori montani, mentre gli articoli 2 e 5 hanno rispet-tivamente ampliato la facoltà di utilizzo dello sportello unico e discipli-nato il recupero del patrimonio edilizio degradato nelle zone montane.

Ciò premesso, si rende ora necessario fornire alcuni criteri inter-pretativi in ordine alle modifiche normative introdotte con tale legge re-gionale n. 18 al fine di rendere uniforme l'applicazione delle norme inquestione, fermo restando che le previsioni contenute nelle leggi re-gionali risultano prevalenti rispetto alle disposizioni dei piani regolatoricomunali e che le previsioni della legge regionale n. 11/2004, relativealle zone agricole, si applicano compatibilmente e nei limiti degli inter-venti ammissibili dalla legge regionale n. 18.

Per opportuna precisazione, si ricorda che per i procedimenti in iti-nere, l'ultima parte del comma 7bis 3, dell'articolo 48, della legge re-gionale n. 11 prevede che, decorso il richiamato termine del 30 giugno2006, ai procedimenti autorizzatori in corso continua ad applicarsi lalegge regionale 5 marzo 1985, n. 24 e successive modificazioni: la nor-ma si riferisce alle sole richieste di rilascio di autorizzazione presenta-te anteriormente alla scadenza del 30 giugno.

Prima di passare all'esame degli articoli della l.r. 18, sembra op-portuno chiarire un aspetto problematico che riguarda i piani regolato-ri che non operano, nella propria cartografia, alcuna distinzione tra lediverse sottozone, prevedendo genericamente la sola zona E.

La legge regionale n 24, all'articolo 11, proprio in funzione della tu-tela del territorio agricolo nelle sue diversità, prevedeva la ripartizionein sottozone, per ciascuna delle quali l'integrità territoriale era assicu-rata da interventi graduati in funzione del pregio delle singole aree.

La tutela di tali aree agricole, con particolare riferimento all'attivitàpianificatoria, non può dirsi venuta meno con la nuova legge regionalen. 11, che assegna al territorio agricolo una vocazione prevalente-mente produttiva orientata ad una pianificazione equilibrata e razionale,tesa a salvaguardare il recupero del patrimonio edilizio con particolareriferimento all'attività agricola.

Per tali motivi, nel rispetto di entrambe le discipline volte a non pre-giudicare il territorio agricolo, si ritiene che nelle attuali zone E privedella distinzione in sottozone, in attesa del PAT, debba trovare applica-zione la normativa più rigorosa di cui all'articolo 48, comma 7ter, lett.a), che disciplina le zone E1 e che ammette esclusivamente gli inter-venti di manutenzione ordinaria e straordinaria, di consolidamento eadeguamento degli impianti e dei servizi, nonché per gli edifici indivi-duati quali beni culturali e ambientali gli interventi consentiti dallo stru-mento urbanistico vigente.

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20 febbraio 2007Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

URBANISTICA REGIONALE

AArrttiiccoolloo 11 ddeellllaa lleeggggee rreeggiioonnaallee 1100 aaggoossttoo 22000066,, nn.. 1188 cchhee iinnttrroodduuccee iillccoommmmaa 77 tteerr aallll''aarrttiiccoolloo 4488 ddeellllaa lleeggggee rreeggiioonnaallee 2233 aapprriillee 220044,, nn.. 1111:: AA)) SSOOTTTTOOZZOONNEE CCLLAASSSSIIFFIICCAATTEE EE11::

11.. AArrttiiccoolloo 4488,, ccoommmmaa 77tteerr,, lleetttt.. aa)) della legge regionale n. 11 del2004: "sono ammessi esclusivamente gli interventi sui fabbricati esi-stenti di manutenzione ordinaria e straordinaria e di consolidamento, gliinterventi diretti a dotare gli edifici dei servizi igienici e dei necessariimpianti tecnologici nel rispetto delle caratteristiche strutturali e tipolo-giche degli edifici, nonché gli altri tipi di interventi previsti dal vigentestrumento urbanistico comunale finalizzati alla tutela del patrimonio sto-rico ambientale e rurale ai sensi degli articoli 10 e 12 della legge re-gionale 5 marzo 1985, n. 24".

L'introduzione della presente norma trova fondamento nella neces-sità di salvaguardare l'integrità di tali parti di territorio, escludendo aborigine la possibilità di qualsiasi intervento che incida sugli ambiti dimaggior rilievo ambientale paesaggistico già rilevati dagli strumenti ur-banistici vigenti, ivi compresa la ristrutturazione edilizia.

Tuttavia, per quanto riguarda la realizzazione dei servizi igienici el'installazione degli impianti tecnologici, che sono esplicitamente con-sentiti dalla norma, i volumi tecnici devono essere realizzati all'internodegli edifici o comunque non devono comportare significative altera-zioni dell'impianto strutturale e tipologico degli stessi.

22.. AArrttiiccoolloo 4488,, ccoommmmaa 77tteerr,, lleetttt.. dd)) della legge regionale n. 11 del2004: "sono altresì consentiti, nel rispetto delle previsioni e prescrizio-ni dello stesso [n.d.r.: Piano Regolatore Generale], gli interventi edilizi,compresa la nuova edificazione, in funzione dell'attività agricola desti-nati a strutture agricolo-produttive con le modalità di cui agli articoli 44e 45".

L'introduzione della previsione - concernente oltre alle sottozone E1anche le sottozone E2 ed E3 - si rende necessaria per normare la di-sciplina applicabile nelle more dell'approvazione del primo PAT e PI. Siprecisa che la nuova edificazione di cui parla la norma si riferisce allesole strutture agricolo-produttive1; non è pertanto consentita, fino al-l'approvazione del primo PAT e PI, l'edificazione di nuove residenze.

Gli interventi devono essere attuati con le modalità degli articoli 44e 45 della L.R. 23.04.2004 n. 11, con particolare riferimento, tra l'al-tro, al piano aziendale, all'imprenditore agricolo titolare di un'aziendaagricola con i requisiti previsti dalla legge, all'istituzione dei vincoli in-dicati.BB)) SSOOTTTTOOZZOONNEE CCLLAASSSSIIFFIICCAATTEE EE22::

11.. AArrttiiccoolloo 4488,, ccoommmmaa 77tteerr,, lleetttt.. bb)) della legge regionale n. 11 del2004: "sono in ogni caso consentiti, per le costruzioni non oggetto ditutela da parte dello strumento urbanistico generale per le quali si con-fermano gli interventi in esso previsti, gli interventi di cui alla lettera d)dell'articolo 3 del DPR n. 380 del 2001 e successive modificazioni,nonché l'ampliamento di edifici residenziali, utilizzando l'eventuale par-te rustica esistente e contigua fino ad un massimo di 800 mc. com-preso l'esistente";

Al fine di garantire l'armonico recupero edilizio di spazi già esi-stenti, tale norma consente, in aggiunta agli interventi di cui all'artico-lo 44, comma 5 della l.r. n. 11/04, che rinvia alle lettere a), b), c) del-l'art. 3 del D.P.R. 380/01, rispettivamente per gli interventi di manu-tenzione ordinaria, di manutenzione straordinaria e di restauro e risa-namento conservativo, anche gli interventi di ristrutturazione edilizia dicui alla lettera d) del citato articolo 3. È altresì previsto l'ampliamentodegli edifici residenziali fino ad un massimo di 800 mc., compreso l'e-sistente, utilizzando la parte rustica esistente e contigua (cioè posta inaderenza all'immobile/edificio residenziale per il quale si chiede l'am-pliamento) . Rispetto alla previgente disciplina, dall'articolato si evince

che, se non è più necessario che la residenza sia stabilmente abitata,l'ampliamento rimane invece assentibile solo in presenza di una parterustica contigua, diversamente che per le sottozone E3, per le quali ladiversa formulazione della norma ammette l'ampliamento fino a 800 mccompreso l'esistente senza la presenza di tale parte rustica e contigua.

Al fine di evitare interpretazioni della norma che potrebbero vanifi-carne la ratio, si precisa che l'ampliamento concesso di 800 mc va ri-ferito all'immobile/edificio considerato nella sua totalità; eventuali suc-cessivi frazionamenti del medesimo non consentono ulteriori amplia-menti di ciascuna frazione così ottenuta. Nell'ipotesi di più case aggre-gate in un processo avvenuto nel corso degli anni e costituenti un edi-ficio del tipo a schiera, l'ampliamento è ammissibile per ciascuna del-le "case" costituenti la schiera. Tale indirizzo risulta conforme alla di-sciplina fino a oggi applicata nelle zone agricole, posto che la disposi-zione attuale non differisce rispetto alle previgenti normative (L.R. nn.58/78 E 24/85).

La disposizione vale esclusivamente per gli edifici non oggetto ditutela da parte dello strumento urbanistico generale. Invero, per tali edi-fici, individuati quali beni culturali e ambientali ai sensi dell'articolo 10della L.R. n. 24/85 e disciplinati da specifiche norme di piano regola-tore generale, sono confermate le possibilità di intervento previste nel-lo strumento urbanistico vigente.

22.. AArrttiiccoolloo 4488,, ccoommmmaa 77tteerr,, lleetttt.. dd)) della legge regionale n. 11 del2004: "sono altresì consentiti, nel rispetto delle previsioni e prescrizio-ni dello stesso [n.d.r.: Piano Regolatore Generale], gli interventi edilizi,compresa la nuova edificazione, in funzione dell'attività agricola desti-nati a strutture agricolo-produttive con le modalità di cui agli articoli 44e 45".

Si richiama quanto già sopra esposto relativamente alla zona E1.CC)) SSOOTTTTOOZZOONNEE CCLLAASSSSIIFFIICCAATTEE EE33::

11.. AArrttiiccoolloo 4488,, ccoommmmaa 77tteerr,, lleetttt.. cc)) della legge regionale n. 11 del2004: "sono in ogni caso consentiti, per le costruzioni non oggetto ditutela da parte dello strumento urbanistico generale per le quali si con-fermano gli interventi in esso previsti, gli interventi di cui alla lettera d)dell'art. 3 del D.P.R. 380 del 2001 e successive modificazioni, nonchél'ampliamento di edifici residenziali fino ad un massimo di 800mc.compreso l'esistente";

Anche per le sottozone E3 sono consentiti, in aggiunta agli inter-venti di cui alle lettere a), b), c) dell'art. 3 del D.P.R. 380/01, gli inter-venti di ristrutturazione edilizia di cui alla lettera d) del citato articolo 3nonchè l'ampliamento degli edifici residenziali fino ad un massimo di800 mc. compreso l'esistente, indipendentemente dall'esistenza di an-nesso rustico.

Analogamente a quanto precisato per le zone E2 e per le stessemotivazioni a cui pertanto si rimanda, anche nelle sottozone in esamel'ampliamento concesso di 800 mc va riferito all'immobile/edificio con-siderato nella sua totalità: eventuali successivi frazionamenti del mede-simo non consentono ulteriori ampliamenti di ciascuna frazione così ot-tenuta; nell'ipotesi di più case aggregate in un processo avvenuto nelcorso degli anni e costituenti un edificio del tipo a schiera, l'amplia-mento è ammissibile per ciascuna delle "case" costituenti la schiera.

La norma non si applica agli edifici individuati quali beni culturali eambientali ai sensi dell'articolo 10 della L.R. n. 24/85 e disciplinati daspecifiche norme di piano regolatore generale per i quali si conferma-no gli interventi previsti nello strumento urbanistico vigente.

22.. AArrttiiccoolloo 4488,, ccoommmmaa 77tteerr,, lleetttt.. dd)) della legge regionale n. 11 del2004: "sono altresì consentiti, nel rispetto delle previsioni e prescrizio-ni dello stesso [n.d.r.: Piano Regolatore Generale], gli interventi edilizi,compresa la nuova edificazione, in funzione dell'attività agricola desti-

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21Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovafebbraio 2007

URBANISTICA REGIONALE

nati a strutture agricolo-produttive con le modalità di cui agli articoli 44e 45".

Si richiama quanto già sopra esposto relativamente alla zona E1.DD)) SSOOTTTTOOZZOONNEE CCLLAASSSSIIFFIICCAATTEE EE44:

11.. AArrttiiccoolloo 4488,, ccoommmmaa 77tteerr,, lleetttt.. ee)) della legge regionale n. 11 del2004: "sono realizzabili gli interventi previsti dallo strumento urbanisti-co generale vigente".

Vista la peculiarità di tali zone (che pur essendo formalmente agri-cole non presentano le caratteristiche tipiche delle zone E), il legislato-re regionale ha ritenuto opportuno specificare esplicitamente la disci-plina applicabile ad esse consentendo gli interventi che sono previstidallo strumento urbanistico vigente per tali zone E4.EE)) ZZOONNEE DDII PPRROOTTEEZZIIOONNEE DDEELLLLEE SSTTRRAADDEE

11.. AArrttiiccoolloo 4488,, ccoommmmaa 77tteerr,, lleetttt.. ff)) della legge regionale n. 11 del2004: "per le costruzioni non oggetto di tutela da parte del vigente pia-no regolatore generale ubicate nelle zone di protezione delle strade dicui al DM 1° aprile 1968, n.1404, e in quelle di rispetto al nastro stra-dale e alle zone umide vincolate come inedificabili dagli strumenti ur-banistici generali, sono consentiti gli interventi di cui alla lettera d) del-l'articolo 3 del DPR n. 380 del 2001, compresa la demolizione e la ri-costruzione in loco oppure in area agricola adiacente, sempre che noncomportino l'avanzamento dell'edificio esistente sul fronte stradale esul bene da tutelare".

L'articolo detta norme per l'intervento su edifici esistenti in zona Ein area con vincolo di inedificabilità posto dallo strumento urbanistico aprotezione delle strade e/o delle zone umide, per i quali sono consenti-ti, in aggiunta agli interventi di cui alle lettere a), b), c) dell'art. 3 delD.P.R. 380/01, gli interventi di ristrutturazione edilizia di cui alla letterad) del citato articolo 3, compresa la demolizione e ristrutturazione in lo-co, oppure in area agricola adiacente sempre che non comportino l'a-vanzamento dell'edificio esistente sul fronte stradale e sul bene da tu-telare2.

In merito al concetto di "area agricola adiacente", si precisa che:- trattasi di area esterna alla fascia di rispetto;- tale area adiacente deve trovarsi in prossimità dell'area di sedime ori-ginaria senza che la lontananza da quest'ultima sia tale da eludere la ra-tio della norma;- deve in ogni caso essere connessa "in senso funzionale" all'area di se-dime originaria;- non deve presentare altre problematiche (ad esempio di caratteregeologico, paesaggistico, idraulico, ecc…).

La norma non si applica agli edifici individuati quali beni culturali eambientali ai sensi dell'articolo 10 della L.R. n. 24/85.[...]

AArrttiiccoolloo 22 ddeellllaa lleeggggee rreeggiioonnaallee 1100 aaggoossttoo 22000066,, nn.. 1188 cchhee iinnttrroodduucceemmooddiiffiicchhee aall ccoommmmaa 77 bbiiss 22 ddeellll''aarrttiiccoolloo 4488 ddeellllaa lleeggggee rreeggiioonnaallee 2233aapprriillee 220044,, nn.. 1111AA)) IINNTTEERRVVEENNTTII AASSSSOOGGGGEETTTTAABBIILLII AALLLLOO SSPPOORRTTEELLLLOO UUNNIICCOO PPEERR LLEEAATTTTIIVVIITTÀÀ PPRROODDUUTTTTIIVVEE

11.. AArrttiiccoolloo 4488,, ccoommmmaa 77bbiiss 22, della legge regionale n. 11 del 2004:"In deroga al divieto previsto dal comma 1, fino all'approvazione del pri-mo PAT è consentita l'adozione delle varianti allo strumento urbanisti-co generale conseguenti alla procedura dello sportello unico per le at-tività produttive di cui all'articolo 5 del Decreto del Presidente dellaRepubblica 20 ottobre 1998, n. 447 e successive modificazioni finaliz-zate alla ristrutturazione, riconversione, cessazione, riattivazione e am-pliamento di attività produttive esistenti nonchè alla trasposizione, a pa-rità di superficie di zona e per comprovate ragioni di tutela ambientalee della salute, di zone territoriali omogenee D a carattere industriale e

artigianale interessate da una unica struttura aziendale..."In aggiunta a quanto già previsto dal previgente comma in relazio-

ne alle attività assentibili tramite lo sportello unico, la nuova disposi-zione consente, sempre nelle more dell'approvazione del primo PAT,l'adozione da parte dei comuni di una ulteriore tipologia di variante con-seguente alla procedura dello sportello unico per le attività produttive.

Il ricorso a tale procedura è ammesso solo in presenza di tutte lecondizioni di seguito elencate:- deve trattarsi di Z.T.O. D a carattere industriale e artigianale;- che l'area sia "interessata da una unica struttura aziendale": non è per-tanto possibile ricorrere a questa procedura qualora sull'area insistanopiù strutture ancorchè di proprietà di una unica azienda;- devono sussistere "comprovate ragioni di tutela ambientale e della sa-lute" che ostino alla permanenza o all'insediamento dell'impresa nell'a-rea: la sussistenza di tale requisito deve essere verificata dagli enti aciò competenti;- la trasposizione è possibile solo "a parità di superficie di zona"; l'areadi destinazione sulla quale andrà collocata l'attività produttiva dovràavere la stessa superficie dell'area che si rende libera a seguito dellatrasposizione e dovrà essere individuata quale sito più idoneo ad acco-gliere tale attività produttiva. Nel contempo, l'area che risulterà libera aseguito della trasposizione assumerà la destinazione di zona dell'areasulla quale l'impianto è stato trasposto.

Trattasi di una norma di carattere eccezionale il cui intervento vavalutato di volta in volta in funzione dell'effettiva congruità di entrambele aree interessate (area D da trasporre ed area individuata quale sitopiù idoneo) al fine di garantire un coerente disegno urbanistico con laparte di piano vigente che viene modificata e di verificare la doppiacompatibilità delle aree, sia nel senso della compatibilità dell'area datrasporre con quella destinataria che viceversa. In questo senso, infat-ti, un esempio è dato qualora l'area trasposta ricada all'interno di unazona produttiva di cui costituisce un lotto intercluso e l'area individua-ta quale sito più idoneo sia classificata agricola (o anche altro): l'inter-vento non potrà risultare ammissibile non essendo possibile classifica-re detto lotto intercluso come zona agricola (o altro), in quanto incom-patibile, sotto il profilo urbanistico, con l'area circostante.

Al fine di valutare la fattibilità dell'intervento di trasposizione va, in-fine, verificata l'idoneità dell'area individuata anche in funzione delle re-ti tecnologiche esistenti. La sussistenza di tutte queste condizioni deveessere verificata dal responsabile del procedimento antecedentementealla convocazione della conferenza di servizi e deve altresì risultare dal-la motivazione della convocazione della conferenza. L'area dovrà esse-re oggetto di ricomposizione e riqualificazione, da effettuarsi a caricodel proprietario mediante dismissione dell'impianto con demolizione deimanufatti esistenti, al fine di renderla idonea alla nuova destinazioned'uso. Il ripristino ambientale dovrà avvenire previa verifica dell'assen-za di contaminazioni o, in caso contrario, bonifica da attuare con le pro-cedure e le modalità indicate dalla normativa vigente in materia di bo-nifica di siti inquinati.[...]

NNoottee11.. Per la definizione di struttura agricolo-produttiva si rimanda a quanto pre-visto dalla lettera d), punto 3 degli atti di indirizzo ai sensi dell'articolo 50della L.R. 23 aprile 2004, n. 11 (B.U.R. n. 105 del 22 ottobre 2004).22.. Ovviamente, si tratta di ipotesi diverse da quella ex terzultimo commadell'articolo 27 della L.R. n. 61/85, in quanto tale norma disciplinava la ri-costruzione in area adiacente nelle sole due ipotesi di esproprio di edificioper la realizzazione di strade o loro ampliamenti e di opere pubbliche in ge-nere oppure nei casi di demolizione e ricostruzione per inderogabili motivistatici o di tutela della pubblica incolumità.

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22 febbraio 2007Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

ABILITAZIONE

ESAMI DDI AABILITAZIONE 22006: PPROVE EE RRISOLUZIONI CCORRETTE

SECONDA PROVA SSCRITTOGRAFICAI vertici A ed E sono il primo e l’ultimo picchetto di una strada

in progetto di tipo F, locale extraurbana ai sensi delle “Norme fun-zionali e geometriche per la costruzione delle strade” elaborate dal

CNR. Tra di essi si è eseguita la poligonale d’asse ABCDE per il ri-lievo della quale si è fatta stazione sui vertici B, C e D con un teo-dolite integrato a gradazione centesimale destrorsa.

Si è ottenuto il seguente registro delle misure:

Punto distazione

B(h=1.50m)

Puntobattuto

Lettureazimutali (gon)

Letturezenitali (gon)

Distanzainclinata (m)

Altezzaprisma (m)

Note

Primo verticepoligonale

Stazione avanti

1,60

1,60

46,254

62,372

99,5240

101,4270

300,0000

54,7320

A

C

C(h=1.48m)

Stazione indietro

Stazione avanti

1,60

1,60

-

39,945

-

97,1460

289,3250

149,7640

B

D

D(h=1.52m)

Stazione indietroUltimo vertice

poligonale

1,60

1,60

-

58,166

-

98,4190

87,4520

351,1460

C

E

Nel precedente numero di Pitagora abbiamo pubblicato i testi del-le prove degli esami di abilitazione 2006, e la risoluzione del tema ditopografia. Il geometra Emanuele Giraldin, componente della commis-sione esaminatrice e autore della risoluzione, ha segnalato alcuni er-

rori di stampa. Scusandoci con l’autore e con i lettori, ripubblichiamoi testi corretti. Il geometra Giraldin fa inoltre notare che la leggera dif-ferenza che si rileva nei due diversi metodi di calcolo della superficieoccupata dalla sede stradale è dovuta agli arrotondamenti effettuati.

Assumendo per il primo vertice della poligonale d’asse A coordinateplano-altimetriche di comodo A (0,00; 0,00; 100,00) m, e sapendo che ilprimo lato AB della poligonale si trova sul semiasse positivo delle ascis-se, si richiedono:- il disegno di una planimetria in scala opportuna;- il calcolo delle coordinate plano-altimetriche (X,Y,Q) dei vertici della po-ligonale d’asse;- lo studio del raccordo tra il rettifilo AB ed il rettifilo BC con una curvacircolare monocentrica avente tangente t1 = 18,00 m;- lo studio del raccordo tra i rettifili BC, CD e DE con un’unica curva cir-colare monocentrica;

- il calcolo della lunghezza complessiva della strada ed il calcolo dell’areadi esproprio, considerando una fascia di rispetto media di 1,5 m per lato.

Infine, considerando che il terreno necessario alla costruzione dellastrada debba venire espropriato, si richiedono:- il danno che subisce il proprietario coltivatore diretto per l’espropriazio-ne parziale di un fondo di 2 ettari coltivato a seminativo;- l’indennità provvisoria di espropriazione che gli può venire offerta a nor-ma della legge vigente;- il corrispettivo spettantegli in caso di cessione volontaria;- l’elenco dei documenti da presentare al Catasto per la redazione del ti-po di frazionamento.

RISOLUZIONE DDELLA SSECONDA PPROVA SSCRITTA(rriiffeerriimmeennttoo ggrraaffiiccii GG11 ee GG22))

CALCOLO AANGOLI IINTERNI ((gon) = (400-300)+54,7320 = 154,7320= 289,3250-149,7640 = 139,5610 = (400-351,1460)+87,4520 = 136,3060

CALCOLO DDISTANZE RRIDOTTEAB = 46,254 * sin 99,5240 = 46,253 mBC = 62,372 * sin 101,4270 = 62,356 mCD = 39,945 * sin 97,1460 = 39,905 mDE = 58,166 * sin 98,4190 = 58,148 m

CALCOLO AAZIMUT ((gon)BC = 54,7320CD = BC+200- = 54,7320+200-139,5610 = 115,1710DE = CD+200-= 115,1710+200-136,3060 = 178,8650

ALTIMETRIAQB = QA + hpa - BA - hsB

= 100,00+1,60-(46,254*cos 99,5240)-1,50 = 99,754 m

QC = QB + hsb + BC - hpC

= 99,754+1,50+(62,372*cos 101,4270)-1,60 = 98,256 mQD = QC + hsc + CD - hpD

= 98,256+1,48+(39,945*cos 97,1460)-1,60 = 99,926 mQE = QD +hsd + DE - hpE

= 99,926+1,52+(58,166*cos 98,4190)-1,60 = 101,291 m

CALCOLO CCOORDINATEB (46,253; 0,000; 99,754)xC = xB + BC*sinBC=46,253+62,356*sin54,7320 = 93,498yC = yB +BC*cosBC=0,000+62,356*cos54,7320 = 40,696

C (93,498; 40,696; 98,256)xD = xC + CD*sinCD=93,498+39,905*sin115,1710 = 132,275yD = yC + CD*cosCD=40,696+39,905*cos115,1710 = 31,276

D (132,275; 31,276; 99,926)xE = xD +DE*sinDE=132,275+58,148*sin178,8650 = 151,227yE = yD +DE*cosDE=31,276+58,148*cos178,8650 = -23,697

E (151,227;-23,697;101,291)

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CALCOLO 11^ CCURVAR1 = t1 * tg /2 =18,00 * tg154,7320/2 = 48,477 m^O1 = 200 - =200 -154,7320 = 45,2680

^S1 = O1*2R1 =45,2680*2*48,477 = 34,470 m

400 400

CALCOLO 22^ CCURVA

^VCD = 200-=200-139,5610 = 60,4390^

VDC = 200-=200-136,3060 = 63,6940^ ^ ^

CVD = 200-(VCD+VDC) = 200-(60,4390+63,6940) = 75,8670

23Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovafebbraio 2007

ABILITAZIONE

^ ^O2 =200-CVD=200-75,8670=124,1330

^CV=CD*sinVDC= 39,905*sin63,6940 =36,157 m

^sinCVD sin75,8670

^DV=CD*sinVCD= 39,905*sin60,4390 =34,924 m

^sinCVD sin75,8670

p =(CV+CD+DV)/2=36,157+39,905+34,924 =55,493 m2

^R2 =p/tgO2 = 55,493 =37,628m

2 tg124,1330/2

^t2 =R2*tgO2=37,628*tg124,1330/2 =55,493 m

2

^S2 = O2*2R2 =124,1330 *2*37,628=73,370 m

400 400

CALCOLO LLUNGHEZZA CCOMPLESSIVA SSTRADAAS=AB-t1 =46,253-18,00=28,253 mST =S1 =34,470 mTU=BC-[(t1 +(t2 -CV)]=62,356-[18,00+(55,493-36,157)]=25,020 mUZ=S2 =73,370 mZE=DE-(t2-DV)=58,148-(55,493-34,924)=37,579 m

L AE = AS+ST+TU+UZ+ZE = 198,692 m

CALCOLO SSUPERFICIE SSEDE SSTRADALE (rriiffeerriimmeennttoo ggrraaffiiccoo GG33))ipotesi larghezza STRADA TIPO F : 1,50+6,00+1,50=9,00 m

AAS=AS*9,00=28,253*9,00=254,277 mqATU=TU*9,00=25,020*9,00=225,180 mqAZE=ZE*9,00=37,579*9,00=338,211 mq

^AST = O1**(R1E

2-R1I2)= 45,2680**[(48,477+9,00/2)2-(48,477-9,00/2)2]=310,234 mq

400 400

^AUZ = O2**(R2E

2-R2I2) = 124,1330**[(37,628+9,00/2)2-(37,628-9,00/2)2]=660,330 mq

400 400

A AE = 254,277+310,234+225,180+660,330+338,211=1788,232 mq

oppure più semplicementeA AE = LAE * 9,00 = 198,692*9,00 = 1788,228 mq

Retti

fili

Trat

ti ccu

rvi

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Alicardo Nicola Ospedaletto EuganeoBabetto Marco Maserà di PadovaBeggiato Enrico Noventa PadovanaBerto Alex MonseliceBianco Damiano MonseliceBiolo Valerio Piove di SaccoBisinella Eliana CittadellaBissaro Guglielmo Ospedaletto EuganeoBizzaro Luca San Pietro Viminario Bordin Andrea Casale di ScodosiaBoromello Massimo San Giorgio delle Pertiche.Bozzolan Davide PolveraraBrasola Alessandro EsteBressan Eleonora Megliadino San FidenzioBrunello Guido EsteBrunello Nicola Sant'UrbanoBrusamolin Ivan CittadellaCappellari Mattia Villafranca PadovanaCecchinato Denis AlbignasegoCipelli Nicola CasalserugoCipriotto Cristian BrugineContin Damiano TribanoFavaro Daniele PadovaGallo Filippo PadovaGasparoni Roberto Sant'Angelo di PioveGazzea Pierluigi Selvazzano Dentro

Guadagnin Elena Piazzola sul BrentaLanaro Marco AlbignasegoLeorin Matteo Teolo.Maniero Matteo Sant'Angelo di PioveMattesco Giampietro Galliera VenetaModa Elena LimenaPenazzo Maristella ArzergrandePolizzi Antonio MassanzagoRambaldo Matteo San Giorgio delle PerticheRigato Alessio Ponte San NicolòRighetto Nicola San Giorgio delle PerticheRinuncini Manuel CasalserugoRomagnosi Elisa Piove di SaccoSanguin Daniele CarturaScalco Katia FontanivaScapin Stefano Piazzola sul BrentaSchiavon Dennis Ospedaletto EuganeoSchiavone Fabio PadovaScremin Andrea FontanivaTrevisan Andrea RovolonVisentin Stefano MerlaraVittadello Ivan CampodarsegoZanchin Nicola San Giorgio in BoscoZanchin Stefano San Martino di LupariZanetti Giuseppino CarceriZanon Raffaello San Giorgio in BoscoZonato Elena Correzzola

24 febbraio 2007Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

ABILITAZIONE

Gli abilitati dell’anno 2006

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25Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovafebbraio 2007

VITA DI COLLEGIO

LLEE RRIIUUNNIIOONNII DDII CCOONNSSIIGGLLIIOOIn questa rubrica intendiamo render conto delle principali deli-

berazioni del Consiglio direttivo del Collegio. Le iscrizioni e le can-cellazioni sono riportate a pagina 32, dedicata all’Albo.

14 nnovembre 22006

Formazione CCommissioni CConsiliariPer quanto riguarda la Commissione Liquidazione Specifiche, ap-

provato nella seduta di Consiglio del 9 giugno 2005, è stata rilevata l'in-compatibilità della nomina del geom. Alberto Sgaravato quale com-ponente effettivo. Viene pertanto attribuita al geom. Moreno Benetazzo lacarica di componente effettivo e al geom. Alberto Sgaravatto quella dicomponente uditore.

Vengono poi così costituite le altre Commissioni Consiliari con i re-lativi consiglieri referenti:1. Edilizia e Urbanistica: Mason e Tagliaferro;2.Catasto e Topografia: Benetazzo e Rizzo;3. Lavori Pubblici, Sicurezza e Prevenzione Incendi: Gazzin e Zecchin;4. Formazione, Scuola e Praticanti: geometri Biadolla, Pol e Gazzin;5. Ambiente, Territorio ed Estimo: geometri Dal Zotto e Biadolla;6. Attività Culturali e Sportive: Levorato, Falasco, Rizzo e Benetazzo;7. Consulta Femminile e neo iscritti: Cattani e Tresoldi;8. Consulenti Tecnici d'Uffico e Periti: Levorato, Pol e Zecchin;9. Protezione Civile: Tresoldi e Falasco;

10. Rivista, Internet e Comunicazione: Cattani, Capuzzo, Zecchin e Pol.

Vengono inoltre costituite altre due commissioni:11. Disciplina e Deontologia: Capuzzo, Zecchin, Pol, Cattani, Dal Zotto;12. Riorganizzazione segreteria: Capuzzo, Zecchin, Pol, Mason, Gazzin;

Vengono infine nominati i Consiglieri di riferimento per le Commis-sioni esistenti in seno al Consiglio dei Collegi della Regione Veneto:1. Edilizia e Lavori Pubblici: Filippo Tagliaferro;2. Catasto: Moreno Benetazzo;3. Istruzione: Giuseppe Gazzin;4. Tariffa: Sandro Merlo;5. Territorio, Urbanistica e Ambiente: Giovanni Dal Zotto;6. Ordinamento Professionale: Oddone Zecchin;7. Agricoltura: Michele Rizzo;8. Attività Peritali: Michele Levorato;9. Fisco: Marco Mason;

10. Competenze: Giuseppe Gazzin

1144 ddiicceemmbbrree 22000066

Variazioni ddi bbilancioLe maggiori entrate previste nell’anno 2006, consistenti in circa ot-

tomila euro, sono destinate parte a spese di gestione, parte a spese perla sistemazione informatica degli uffici e arredamenti.

Bilancio ddi pprevisione 22007Il Consiglio ha tenuto conto di vari elementi, tra cui un avanzo di bi-

lancio 2006 che sarà impegnato per l'esercizio 2007 e la prevista ridu-zione delle spese per rimborso ai Consiglieri, oltre a ulteriori risparmigenerali nella gestione del Collegio. Restano invece tutte quelle iniziati-ve che possano favorire l'inserimento di nuovi soggetti tra la categoriadei geometri liberi professionisti, al fine di garantire un ricambio gene-razionale.

Quota iiscrizione aall'Albo pper ll'anno 22007

Nel determinare le quote per l'anno 2007, si è prevista una genera-le lieve diminuzione e si sono riconfermate le agevolazioni previste percoloro che hanno età inferiore a 25 anni, con un premio aggiuntivo perquanti hanno superato l'esame di abilitazione con una votazione pari osuperiore a 75/100. Inoltre il Consiglio riconferma la linea politica se-condo la quale tutti gli iscritti all'Albo devono farsi carico di una partedei costi relativi alla formazione e all'aggiornamento professionale, non-ché di quelli relativi alla Convenzione in essere con l'Università di Padova- Facoltà di Agraria. Per l'anno 2007, le quote di iscrizione all'Albo, so-no perciò così fissate:

a) a coloro che si iscrivono per la prima volta o che si reiscrivono, vie-ne applicata una tassa di immatricolazione una tantum di 600 euro peril recupero degli oneri dovuti alla gestione dell'istanza;

b) per coloro che si iscrivono per la prima volta e che hanno ottenuto,all'esame di Abilitazione alla Professione di Geometra, la votazione mi-nima di 75/100, la quota di immatricolazione una tantum è gratuita;

c) la quota annua di iscrizione all'Albo per l'anno 2007 viene legger-mente ridotta rispetto all'anno precedente e quindi fissata nell'importocomplessivo 330 euro, di cui 255 euro per la gestione della Segreteriae delle attività del Collegio, 40 euro per il contributo a favore dei corsiper la formazione e aggiornamento dei Geometri e per la Convenzionecon l'Università e 35 euro per la quota di competenza del ConsiglioNazionale Geometri;

d) per coloro i quali, al momento dell'iscrizione, si trovino nell'anno dicompimento del 25° anno di età, o negli anni antecedenti, e per i due an-ni successivi, la quota annua di iscrizione all'Albo è fissata in comples-sivi 200 euro, di cui, 125 euro per la gestione della Segreteria e delleattività del Collegio, 40 euro per il contributo a favore dei corsi per laformazione e aggiornamento dei Geometri e per la Convenzione con l'U-niversità e 35 euro per la quota di competenza del Consiglio Nazionale;

e) detta quota deve essere pagata in due rate con scadenza 15 marzo e15 maggio, è riferita all'anno solare e non è frazionabile;

g) qualora la quota annua non venisse pagata entro i termini sopra indi-cati, il Collegio provvederà come di seguito specificato: invio, a mezzoposta prioritaria entro 40 giorni dalla data di scadenza dell'ultima rata,di un primo sollecito a saldare il debito, con una sovrattassa di 10 eu-ro; invio, a mezzo posta raccomandata con ricevuta di ritorno entro 40giorni dalla data di scadenza del primo sollecito, di un secondo solleci-to a saldare il debito, con una sovrattassa di 50 euro; apertura del pro-cedimento disciplinare per la sospensione dall'esercizio della libera pro-fessione, ai sensi dell'art. 12 del R.D. 11.02.1929 n. 274, nei confrontidi tutti coloro i quali non avranno ottemperato al saldo oltre l'ultima sca-denza sollecitata, con il relativo addebito, al moroso, di ogni spesa;

h) come per gli anni precedenti, non è tenuto al pagamento della quotaannua colui che richiede la cancellazione dall'Albo entro la data del 15gennaio.

Quota iiscrizione aal RRegistro ddei PPraticanti pper ll'anno 22007La quota di iscrizione al Registro dei Praticanti rimane invariata nel-

l'importo complessivo di 180 euro, da pagare entro il 30 gennaio 2007.L'iscrizione è gratuita per gli studenti iscritti al corso in Tutela eRiassetto del Territorio presso l'Università di Padova.

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27Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovafebbraio 2007

LA COPERTINA

Negli anni 1924-25 un allievo dell’Istituto d’Arte Pietro Selvaticodi Padova ha disegnato questa figurazione architettonica,nella quale risaltano la finezza della grafia, ombre comprese,che a quel tempo si ottenevano con la china più o meno diluita.L’esecutore, Antonio Fabris, ha frequentato il corso seraledovendo guadagnarsi la vita facendo il muratore.

È un esempio di un periodo e di una scuola fortementepartecipata, esempio che può fare invidia ad alcuni attuali graficie/o progettisti. Per queste ragioni il Collegio nel 1980 hariprodotto il disegno sulla copertina dell’Albo, intendendo con ciòrappresentare simbolicamente la categoria, anche se l’autore nonera geometra, ma solo un bravissimo muratore capomastro.

OMAGGIO A UN DISEGNATORE ... MURATORE CAPOMASTRO

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28 febbraio 2007Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

WWW.GEOMETRI.PD.IT / LA BACHECA DI GENNAIO

Gabriele GGiannettavia Don Luigi Rizzo 75, Este (Pd)3494520171 - [email protected] 1999. Collaborazione con studi profes-sionali nella stesura di pratiche edilizie, cata-stali e relazioni di stima.

Michele CCeoldovia Molino 31, Vigonza (Pd)0498095095 - 3382799603 - [email protected] 2005, 70/100. Collaborazione pressostudio tecnico con uso autocad.Cerco un'occupazione presso studio tecnico oimpresa di costruzioni come assistenza cantieri

Annamaria CCentenarovia Desman 294, Borgoricco (Pd)3286968901 - [email protected] 1994, 48/60. Due anni di praticantatopresso uno studio tecnico. Sei anni presso unaditta con qualifica di addetta elaborati grafici 4°livello.Possibilmente impiego part-time mattino o full-time continuato 8.00-15.00

Alice AAggujaroPiazzola sul Brenta, Padova3351240649 - [email protected] 2002, 66/100. Ho effettuato lo stageda un architetto e presso uno studio associatocon mansioni di progettazione, catasto, sicurez-za e rilievi. Ho frequentato un corso per pro-gettazione edile e come coordinatore della sicu-rezza. Ho lavorato presso degli studi di proget-tazione con mansioni di progettazione , sicurez-za, catasto e rilievi. Ho conoscenza dei pro-

grammi Autocad 2D versione 2006, Allplan eDocfa.Cerco impiego presso studi e/o imprese

Davide CCasottoMontegrotto Terme (Pd) - [email protected] 1993, 42/60. Assistenza alle impresedi costruzioni (contabilità, preventivi, contract,gestione commessa) e settore compravenditeimmobiliari. Abilitato all'esercizio della liberaprofessione. Buon utilizzo pc, programmi Cad eOffice.Cerco lavoro presso imprese di costruzione ocome intermediazione immobiliare

Filippo GGirardiCervarese Santa Croce (Pd)3933596790 - [email protected] 1999, 81/100.Cerco assunzione diretta e/o praticantato

Marisa SSalavia Marezzane 26/5, Noventa Padovana (Pd)3401066336 - [email protected] 1998. Dal 2000 collaboratrice pressostudio tecnico con incarichi di redazione di pra-tiche edilizie civili, esecuzione e restituzione ri-lievi planoaltimetrici, piani di lottizzazione, peri-zie di stima private e per il Tribunale con af-fiancamento C.T.U, pratiche catastali, succes-sioni, riconfinazioni, contabilità visite cantiere epreventivi. Specializzazione post-diploma"Tecnico della gestione sostenibile in edilizia esul territorio", della durata di 1200 ore, soste-nuto da I.U.A.V., Trieste e ConsorzioUniversitario di Pordenone. Competenze in legi-slazione ambientale, amministrative, contabilitàe sicurezza cantieri, sistemi informativi territo-

riali (G.I.S.-S.IT.), gps e cartografia.

Cerco impiego presso studi e/o imprese del set-tore

Simone PPepecorso Europa 62, Cavarzere (Ve)[email protected]

Diploma 2004. Collaborazione con studi profes-sionali per pratiche edilizie e sicurezza cantie-ria.

Cerco collaborazione

Massimiliano MMunaronvia calatafimi 8, Mestrino (Pd)3476427828 - [email protected]

Diploma 2005, 62/100. Dal 2002 al 2005 ope-raio presso la ditta RiPa di Rubano (Pd). Dal2005 al 2006 Agente Immobiliare. Dal 2006 adoggi Agente di Commercio presso la dittaOilGas.

Cerco lavoro presso studio tecnico o impresa dicostruzioni come assistenza cantieri

Mirko BBizzarrovia Ugo Foscolo 16, Pozzonovo (Pd)3472295411 - [email protected]

Diploma 2001, 73/100. Libero professionistadal 2005. Esperienze lavorative maturate nellaprogettazione e redazione di pratiche edili di va-rio tipo. Buon utilizzo di autocad 2006, pacchet-to office.

Valuto proposte di collaborazione e/o assunzio-ne presso studio tecnico o impresa

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Studio TTecnico GGiacomazzi GGeom. PPaolovia euganea 151/e, Selvazzano Dentro (Pd)337524112 - [email protected] geometra, anche praticante, da inserirenel mio organico per lavori di progettazione, di-rezione lavori, catasto, redazione di piani di si-curezza.

Studio ddi IIngegneriaSaonara (Pd) - 0498790598Cercasi ragazza diplomata geometra per attivitàdi progettazione e gestione segreteria.

Studio CColleselli IIngegneria GGeotecnicavia Turazza 48/e, Padova - [email protected] cerca geometra, anche con collaborazionepart-time almeno nella fase di avvio, da inseri-re nel proprio organico come responsabile del-la progettazione grafica (autocad) e della reda-zione dei computi. Si richiede inoltre di occu-parsi della rete informatica interna.

Mazzari CCostruzioni

via Benato 3, Padova - [email protected] geometra 25/30 anni per conduzionecantieri edili in padova. Chiedere del signorLuca.

Studio TTecnico NNaso GGiorgiovia IV Novembre 23, Ospedaletto Euganeo(Pd)042990330 - [email protected] geometra per periodo di praticantatoe/o collaborazione, possibilmente con cono-scenza Autocad ed Windows.

I CCarmini ss.r.l.via San Crispino 112, Padova0497800110 - fax 049/[email protected] geometra con esperienza, massimo30 anni, che collabori con contratto a tempo de-terminato, in grado di gestire un cantiere e chesvolga attività di misurazione, rilevazione e svi-luppo.Mengato SSnc CCostruzioni GGeneralivia San Marco 25, Camposampiero (Pd)

[email protected]

Si cerca geometra di età massima 30 anni, conesperienza nel settore edilizia residenziale, con-duzione diretta cantieri, rilievi, tracciamenti,contabilità. Zona di lavoro Padova e Venezia.

Architetto FFerruccio TTasinatovia Dante 55, Padova - [email protected]

Cerco geometra praticante.

CE.SI.02 ss.r.l.via Pascoli 6, Rovigo - 042523853 [email protected]

Si ricerca geometra per assistenza di cantierenella zona di Mestre.

M3 IImpianti ee CCostruzioni SSrlvia Rossi 3/c, Rubano (Pd)3939353802 - [email protected]

Cercasi praticante per lavoro di contabilità dicantiere.

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29Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovafebbraio 2007

RECENSIONI DI LIBRI

SSISTEMI SOLARI FOTOVOLTAICI E TERMICI

SSttrruummeennttii ppeerr iill pprrooggeettttiissttaa

Il volume raccoglie l'esperienza nei corsi di formazio-ne sulla progettazione di sistemi solari termici e foto-

voltaici organizzati dalle Fondazioni e dagli Ordini diArchitetti e Ingegneri della Provincia di Torino. Fornisceuno strumento pratico ed efficace agli operatori del set-tore e per diffondere la cultura dell'utilizzo di energie dafonti rinnovabili. Il libro consente di avere tutte le infor-mazioni essenziali per dare alle proprie scelte proget-

tuali: una solida base scientifica e normativa, rispettan-do le disposizioni contenute nella Direttiva Prodotti daCostruzione e nel Testo Unico sulle Norme Tecniche perle Costruzioni approvato nel settembre del 2005 e chedisciplina ogni materiale utilizzato con fini strutturali.Per ogni materiale, il testo prevede anche delle vo-ci di capitolato-tipo che possono venire in aiuto nel-la stesura dei progetti.

O. DDEE PAAOOLLII, MM. RRIICCUUPPEERROO

CELID, 2007

RRISCALDAMENTO NATURALE DELLA CASA

RRiissccaallddaammeennttoo ddoommeessttiiccoo aattttuuaattoo ccoonn eenneerrggiiaa rriinnnnoovvaabbiillee

DIn una panoramica ben strutturata e di facile ap-proccio, Pahl passa in rassegna le possibilità esi-

stenti per riscaldare le case con fonti rinnovabili dienergia, quali stufe a legna, a pellet, a cereali, cami-netti, caldaie, stufe in maiolica ad accumulo, sistemisolari attivi e passivi, impianti di riscaldamento apompa di calore, soffermandosi su tutto ciò che c'èda sapere riguardo ai combustibili, i sistemi, le tec-nologie, i costi, vantaggi e gli svantaggi di ciascunaopzione. L'autore mostra come riadattare sistemi di

riscaldamento già esistenti o progettare una casacompletamente nuova ma adeguatamente riscaldata,con costi e impatto ambientale minimi. Insegna che ilbiodiesel a basso impatto ambientale può essere uti-lizzato non soltanto per alimentare le automobili maanche per le caldaie. Ci fa scoprire il funzionamentodi una pompa di calore geotermica spiegando per-ché può raggiungere un'efficienza del 400% ecome bruciare la legna in modo davvero sosteni-bile.

GREG PAHL

FRANCO MUZZIO EDITORE, 2006

LLEGGE 1100 E CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI

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Contiene il CD con il programma Termo, versioneLite, in ambiente Windows per il calcolo e la stam-

pa della Relazione di Conformità ai sensi della Legge10/91 così come modificata dal D.Lgs. 192/2005.Rigore scientifico ma taglio squisitamente pratico eoperativo per un manuale-chiave destinato a tutti colo-ro impegnati nell'analisi energetica degli edifici. Il libroconsente di avere il quadro aggiornato delle ultimissi-

me novità legislative. Inoltre il metodo di calcolo delfabbisogno di energia primaria viene descritto in modolineare, così da fornire chiare e solide basi per un uti-lizzo progettuale. Il software allegato al volume per-mette di effettuare il calcolo del fabbisogno di energiaprimaria e la compilazione della relazione Legge 10/91aggiornata al D.Lgs. 192/2005 in modo sempliceed efficace.

EPC, FEBBRAIO 2006

GGEOMETRI - TTARIFFA E NNORMATIVA GGEOMETRI

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Costantemente ampliato e aggiornato il prontua-rio "Tariffa e Normativa Geometri" è giunto al-

l'ennesima edizione, come sempre molto affidabi-le e completa. Il volume comprende, in formaesauriente, tutti gli argomenti riguardanti la pro-fessione, in modo da costituire un completo vade-mecum, che i geometri da anni conoscono ed ap-prezzano.

La "Guida per la compilazione delle parcelle",riproposta con una completa e dettagliata casisti-ca di modulistica ed esempi, è da tempo adottatacon grande favore da numerosi professionisti. Inquesto volume è anche riportato il disegno di leg-ge n. 2592, recante "Competenze professionali deigeometri e dei periti industriali edili nei settori del-le costruzioni, delle strutture e dell'urbanistica".

AUTORI VARI

LEGISLAZIONE TECNICA, 2006

CCASACCLIMA VVIVERE NEL PIÙ

MMaannuuaallee ssuullll’’eeffffiicciieennzzaa eenneerrggeettiiccaa nneellllee ccoossttrruuzziioonnii

Vivere nel più non è una visione, ma una rispostaconcreta alle esigenze dei nostri tempi: costrui-

re in modo previdente, abitare in modo sano e ac-cogliente, fare un consumo moderato di energia e dimaterie prime, e aumentare il valore dell’immobile.Le CaseClima fanno rivivere l’efficienza energetica,la sostenibilità, la varietà creativa e diverse formedi costruzione e di materiali edili.

Il libro è un viaggio nel mondo della casa, se-guendo i diversi passaggi dalla costruzione all’abi-tazione e consentendo sia ai tecnici che ai commit-tenti di trovare un modo sano e confortevole di vi-vere risparmiando sui costi energetici. L’autore,Norbert Lantschner, fondatore dell’idea CasaClima,è direttore dell’ufficio provinciale aria e rumoredella Provincia autonoma di Bolzano.

NNORBERT LLANTSCHNER

RAETIA, 2006, SECONDA EDIZIONE

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30 febbraio 2007Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

Condono edilizio e distanze legali: nuova sentenza Il proprietario di un fondo contiguo, leso dalla viola-

zione delle norme urbanistiche o dalla violazione delle di-stanze, ha comunque il diritto di chiedere ed ottenerel'abbattimento o la riduzione a distanza legale della co-struzione illegittima nonostante sia intervenuto il condo-no edilizio. Con sentenza del 30 dicembre 2006, n.

8262, il Consiglio di Stato, Sez. VI, ha chiarito la rela-zione intercorrente tra gli effetti del condono di un ope-ra edilizia abusiva e l'obbligo, comunque previsto, di ri-spetto delle distanze legali tra le costruzioni. Gli effetti diun condono edilizio, infatti, sono limitati al campo pub-blicistico e non possono pregiudicare i diritti dei terzi.

Con la circolare n. 1/E del 19.1.2007 l'Agenzia del-le entrate fornisce i primi chiarimenti riguardo le di-sposizioni fiscali introdotte dalla L. 286/2006 (di con-versione del D.L. 262/2006, cosiddetto "collegato allaFinanziaria"). In particolare:- il punto 7, concernente chiarimenti relativi alle nuoveregole per l'ammortamento dei terreni (art. 2, comma18, della L. 286/2006);

- il punto 9, concernente chiarimenti relativi alle nuoveregole per la tassazione delle plusvalenze derivanti dacessioni a titolo oneroso di beni immobili (art. 2, com-ma 21, della L. 286/2006); - il punto 17, concernente la riforma della disciplina fi-scale degli autoveicoli per i professionisti e le imprese(art. 2, commi 71 e 72, della L. 286/2006).

La circolare si trova nel sito www.agenziaentrate.it.

Con un comunicato pubblicato sulla G.U. n. 18 del23 gennaio 2007, il Consiglio Nazionale dei Geometrirende nota l'approvazione del nuovo codice di deonto-logia professionale dei geometri. Tale documento, ap-provato con delibera del 22 novembre 2006, contienele modifiche necessarie per l'adeguamento alle dispo-sizioni introdotte dal decreto Bersani (L. 248/2006), edè in vigore dall'1 gennaio 2007. Il testo completo èpubblicato sulla rivista del Consiglio nazionale«Geocentro», n. 1/2007.

Intanto il disegno di legge sulla riforma delle pro-

fessioni presentato in dicembre dal Governo si avviaverso l’iter parlamentare. Le audizioni delle commissio-ni Giustizia e Attività produttive di Montecitorio sonopartite il 1° febbraio si concluderanno il 31 marzo. Trai convocati c’è il Cup (articolato in tre aree di riferi-mento) e l'Adepp (le Casse). Il disegno di legge delGoverno non sarà l’unico. Infatti gli Ordini presenteran-no una proposta di legge popolare; essi rifiutano l'abo-lizione delle tariffe minime per le attività riservate, lasostanziale parificazione tra Ordini e Associazionie la possibile riduzione degli Albi.

Nuovo Codice deontologico dei Geometri

INFORMAZIONI

Tracciabilità dei compensi ai professionisti Il comma 69 della Finanziaria 2007 (L. 27.12.2006,

n. 296), entrata in vigore dall'1.1.2007, differisce l'en-trata in vigore del divieto per i professionisti di riscuo-tere i compensi in contanti, introdotto dal comma 12dell'art. 35 della L. 248/2006, in base al quale i com-pensi in denaro per l'esercizio di attività professionalidevono essere riscossi esclusivamente mediante asse-gni non trasferibili o bonifici ovvero altre modalità dipagamento bancario o postale nonché mediante siste-

mi di pagamento elettronico, secondo determinate sca-denze temporali.

Il comma 12-bis della L. 248/2006, modificato dalprovvedimento in esame, dispone ora che si potrà con-tinuare a pagare in contanti entro un massimo di 1.000euro fino al 30 giugno 2008, mentre il limite scen-derà a 500 euro dall'1 luglio 2008 e fino al 30giugno 2009, per ridursi infine a 100 euro a par-tire dall’1 luglio 2009.

Chiarimenti su ammortamento e plusvalenze terreni

La Regione Veneto ,con L.R. 21 dicembre 2006, n.27, “Disposizioni in materia di tributi regionali”, ha ade-guato le disposizioni in materia di addizionale regiona-le all'imposta sul reddito 2006 delle persone fisiche(Irpef), rimodulando le fasce di reddito in conseguenzadelle modifiche apportate in sede nazionale:- aliquota dello 0,9 per cento per i soggetti aventi unreddito imponibile ai fini dell'addizionale regionale Irpefnon superiore a 28.000 euro;- aliquota dell'1,4 per cento per i soggetti aventi un red-dito imponibile, ai fini dell'addizionale regionale Irpef,superiore a 28.000 euro (l'aliquota si applica sull'inte-

ro ammontare del reddito e non solo sulla parte che ec-cede 28.000 euro).

Per i soggetti aventi un reddito imponibile ai finidell'addizionale regionale Irpef, compreso tra euro28.001 ed euro 28.142, l'aliquota è determinata in ter-mini percentuali, sottraendo al coefficiente 1 il rappor-to tra l'ammontare di euro 27.748 e il reddito imponi-bile ai fini dell'addizionale regionale Irpef.

Rimane confermata l'applicazione delle agevolazio-ni, previste per l'anno 2006, a sostegno delle fami-glie numerose e dei soggetti disabili o delle perso-ne aventi a carico soggetti disabili.

Addizionale regionale Irpef, nuove aliquote

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31Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovafebbraio 2007

INFORMAZIONI

Condono edilizio: restituzione delle somme non dovuteSul sito della Regione Veneto sono pubblicate le

modalità di presentazione della domanda per ottenere larestituzione delle somme indebitamente versate allaRegione Veneto per la sanatoria di illeciti edilizi ai sensidella l.r. 5 novembre 2004 n. 21 "Disposizioni in mate-ria di Condono Edilizio".

L'articolo 4 della Legge Regionale 5 novembre2004 n. 21 aveva previsto l'incremento del 5 per centodella misura dell'oblazione prevista dal Decreto Legge n.269 del 2003 e l'incremento del 10 per cento per gli il-leciti realizzati in aree soggette ai vincoli di cui all'arti-colo 32 della Legge n. 47 del 1985. Tale incremento vaversato alla Regione. Nel caso di errato versamento o didiniego della domanda di sanatoria da parte dei Comuni,gli interessati possono richiedere il rimborso delle som-me non dovute secondo le modalità indicate nella DGRn. 2666 del 07.08.2006 (pubblicata nel BUR n. 78 del05.09.2006).

Per ottenere il rimborso delle quote non dovute gli

interessati dovranno presentare domanda in carta sem-plice alla Segreteria all'Ambiente e territorio - Direzioneurbanistica - Ufficio Affari Generali - Calle Priuli 99Cannaregio 30121 Venezia utilizzando i modelli:1. Allegato A - Domanda di rimborso per rigetto istan-za di sanatoria edilizia;2. Allegato B - Domanda di rimborso per quanto erro-neamente versato alla Regione Veneto in relazione all'i-stanza di sanatoria edilizia.3. Copia della scheda beneficiario correttamente e debi-tamente compilata.4. Dichiarazione sostitutiva dell'Atto di notorietà.

Alla domanda dovrà essere allegata la documenta-zione indicata in calce ai predetti allegati. Non si daràluogo a rimborsi per importi inferiori a 16.53 euro.Riferimento: Direzione Urbanistica, Ufficio AffariGenerali, Segreteria Direzione tel. 041 279.2334/5. Imodelli sono scaricabili dal sito: www.regione.veneto.it.

Qui sono riprodotti gli allegati A e B.

Cappochin riconfermato alla guida del Cup VenetoIl 15 gennaio scorso il consiglio direttivo del CUP

Veneto ha riconfermato alla sua guida per la terza vol-ta l'architetto Giuseppe Cappochin, che ha così illustra-to la strategia per il suo prossimo mandato: la neces-sità primaria è innanzitutto quella di continuare l'impe-gno per contrastare il grave attacco del Governo al-l'autonomia degli ordini e delle professioni intellettuali;

occorre tutelare l'interesse pubblico connesso all'eser-cizio delle professioni; è necessario inoltre rafforzare larete dei professionisti, per valorizzare la funzione so-ciale ed economica della professione quale risorsa pri-maria e in crescita del Paese.

Il Cup Veneto conta oggi 84.666 iscritti, 19.039appartengono alla provincia di Padova.

Allegato A Allegato B

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32 febbraio 2007Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

SEDUTA DDI CCONSIGLIO DDEL 114 DDICEMBRE 22006

Iscrizioni

Marolla Perla 3184 Saletto

Marenduzzo Cristiano 3185 Fontaniva

Cancellazione vvolontaria

Quaglia Veronica 3148 Pontelongo

SEDUTA DDI CCONSIGLIO DDEL 223 GGENNAIO 22007

Iscrizioni

Tovo Davide 3186 Padova

Polito Manuela 3187 Vo'

Contin Michele 3188 Padova

Quaglia Anna 3189 Arzergrande

Zanatta Francesco 3190 Maserà di Padova

Di Maria Luca 3191 Cadoneghe

Cancellazione vvolontaria

Maragno Sonia 3048 Cadoneghe

Battan Davide 2290 Sant'Angelo di Piove

SEDUTA DDI CCONSIGLIO DDEL 114 DDICEMBRE 22006

Iscrizioni

Bissaro Guglielmo 4359 Ospedaletto

Rodighiero Lorenzo 4360 Montagnana

Sanguin Daniele 4361 Cartura

Dimissioni

Pettenello Daniele 4062 Albignasego

Scorrano Pettine Sergio 3560 Vigodarzere

Garbin Maurizio 2860 Este

Piran Roberto 1954 Campodarsego

Pedon Giuliano 660 Cittadella

Briani Daniele 3255 Padova

Vettore Gisele 3330 Padova

Cancellazioni pper ddecesso

Zanella Walter 2347 Padova

SEDUTA DDI CCONSIGLIO DDEL 223 GGENNAIO 22007

IscrizioniBortolami Filippo 4362 AlbignasegoMazzari Nicola 4363 PadovaBiolo Valerio 4364 Piove di Sacco

DimissioniBorella Luigi 2849 ConselveVisentin Dario 3143 San Giorgio in BoscoCavallon Esmeralda 4075 RovolonRinaldi Enrico 3370 PadovaMantoan Sara 4085 MontagnanaFusinato Angelo 2155 PadovaAlbertin Mario 1587 PadovaZamboni Federico 4097 VescovanaPizzocaro Nicola 4135 Ponte San NicolòMela Manuel 3733 FontanivaPolignano Gaetano 1099 PadovaGobbo Roberto 3729 Galliera Veneta

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L’ALBO PROFESSIONALE / VARIAZIONI

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