Pistoia ICS Frank Carradori6

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Che tempo che clima: I.C.Frank Carradori Pistoia TOTALE PERCORSI: 8 Scuola primaria Bertocci: Ora lo faccio io - Ora te lo dico io - Ora mi diverto io; Scuola primaria Croce di Gora: Rifiutiamo il rifiuto; Scuola primaria Michelucci: Il peso di un filo d’erba; Scuola secondaria di 1° ° ° grado A. Frank: Leggere il territorio; Analisi di serie storiche di dati meteorologici – Clima e acqua come modellatori del paesaggio appenninico: il Lago Nero

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Che tempo che clima: I.C.Frank CarradoriPistoia

TOTALE PERCORSI: 8

Scuola primaria Bertocci:Ora lo faccio io - Ora te lo dico io - Ora mi diverto io;

Scuola primaria Croce di Gora:Rifiutiamo il rifiuto;

Scuola primaria Michelucci:Il peso di un filo d’erba;

Scuola secondaria di 1 °°°° grado A. Frank:Leggere il territorio;Analisi di serie storiche di dati meteorologici – Clim a e acqua come modellatori del paesaggio appenninico: il Lago Nero

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ORA LO FACCIO IO ORA TE LO DICO IO ORA MI DIVERTO IO

CLASSE PRIMA SECONDA TERZA

a.s. 2014/2015

Ore dedicate al percorso ed insegnanti coinvolte:

ORA LO FACCIO IO: classe prima 5 h, ins. Maria Grazia De Ruvo

ORA TE LO DICO IO: classe seconda 8 h ins. Anna Laguzzi

ORA MI DIVERTO IO: classe terza 8 h ins. Serena Piovani

Con la collaborazione di Legambiente Circolo di Pis toia

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GENESI DEL PERCORSO DIDATTICO

Le insegnanti da sempre avvertono come impellente la necessità di

SENSIBILIZZARE I BAMBINI FIN DAI PRIMI ANNI DELLA SCUOLA PRIMARIA RIGUARDO L'IMPORTANZA

DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

DEL RIUSO DEI RIFIUTI

DEL RICICLO

QUESTO PERCORSO, SVILUPPATO IN MANIERA SEMPRE PIU' APPROFONDITA CON IL CRESCERE DEL LIVELLO DELLE TRE CLASSI COINVOLTE

RENDE PRODUTTIVO E VERIFICATO IL CURRICOLO VERTICALE D 'ISTITUTO NELLE INDICAZIONI PER LE SCIENZE, PER LA TECNOLOGIA, PER L'ARTE

INTEGRA E RACCORDA QUESTE TRE DISCIPLINE GARANTENDO INTERESSE, MOTIVAZIONE, COMPRENSIONE, CREATIVITA'

SVILUPPA COMPETENZE TRASVERSALI COME:

IMPARARE AD IMPARARE

AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE

INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI

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DESCRIZIONE DEL PERCORSO DIDATTICO E METODOLOGIA

IL PERCORSO E' INIZIATO CON

L'ANALISI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA E COME QUESTA POSSA INFLUIRE SUL TERRITORIO

GIA' LA RACCOLTA DIFFERENZIATA ERA STATA ORGANIZZATA NELLE CLASSI CON QUATTRO CONTENITORI (FORNITI DA PUBLIAMBIENTE) PER

PLASTICA-VETRO-ALLUMINIO, RIFIUTI ORGANICI, CARTA,

INDIFFERENZIATO, CHE I BAMBINI AVEVANO DECORATO CON DISEGNI E IMPARATO AD ADOPERARE.

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DOPO L'INTERAZIONE TRA ALUNNI, ESPERTO ED INSEGNANTI,

CON LEZIONI INTERATTIVE TIPO BRAINSTORMING

SUPPORTATE DA VIDEO ED IMMAGINI,

I BAMBINI PREPARANO

CARTELLONI E DISEGNI CHE SOTTOLINEANO

LA NECESSITA'

DEL RISPARMIO ENERGETICO E DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA COME POSSIBILITA' DEL CITTADINO DISALVAGUARDARE IL PIANETA

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I BAMBINI HANNO IMPARATO CON STUPORE

- QUANTO TEMPO I RIFIUTI ABBANDONATI NELL'AMBIENTE IMPIEGANO PER SCOMPARIRE: ALCUNI TANTISSIMO COME LE LATTINE, IL VETRO, I PANNOLINI DEI NEONATI ...

- COME I RIFIUTI SI TRASFORMANO E RIACQUISTANO NUOVA “VITA”

GRAZIE AL RICICLO.

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HANNO CAPITO CHE COSA SI INTENDE CON LE TRE ERRE

R = RIDURRE (GLI IMBALLAGGI)

R = RIUSO (PER COSTRUIRE GIOCHI ED OGGETTI CON I RIFIUTI)

R = RICICLO (PER AVERE ALTRA CARTA, ALTRA PLASTICA ...)

HANNO COMPRESO BENE LA DIFFERENZA TRA RIUSO E RICICLO GRAZIE ANCHE ALLA COSTRUZIONE DI MANUFATTI IN CUI HANNO RIUSATO MATERIALE PLASTICO DIRECUPERO,

COME SI VEDE NEL CARTELLONE ALLESTITO COMPLETAMENTE CON LE PLASTICHE DELLE CONFEZIONI DI BISCOTTI, FETTE BISCOTTATE, CARAMELLE, CARTA DA CUCINA, CRACKERS …

TALE LAVORO DI RICERCA DI MATERIALE PLASTICO E' STATO MOLTO UTILE PER IMPARARE A DISTINGUERE QUESTO TIPO DI RIFIUTO DA ALTRI SIMILI COME PER ESEMPIO LA CARTA.

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ESSENDO IL PUNTO CENTRALE DEL PERCORSO IL RIUSO DELLA CARTA,

I BAMBINI SI SONO MOLTO DIVERTITI A COSTRUIRE MOLTI MANUFATTI USANDO CARTA E CARTONE DIRECUPERO COME QUESTO SIMPATICISSIMO GUFETTO REALIZZATO INTERAMENTE CON GIORNALI USATI, UN SACCHETTO PER IL PANE E CARTONE

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OPPURE QUESTO CASTELLO MEDIEVALE FATTO CON I CILINDRI INTERNI DELLA CARTA DA CUCINA E CON CARTONE

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UN ALTRO MANUFATTO MOLTO BEN RIUSCITO E' LA CORNICE PER LE FOTO IN CARTONE

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MODALITA' DI VERIFICA

MONITORAGGIO BISETTIMANALE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

RECIPROCO SCAMBIO DI CONOSCENZE, CON DOMANDE DI COMPRENSIONE DEGLI ARGOMENTI DURANTE TUTTO LO SVOLGIMENTO DEGLI INCONTRI

RISULTATI OTTENUTI

I BAMBINI HANNO COMPRESO:

COME SI REALIZZA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E GLI EFFETTI CHE LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI PORTA SUL TERRITORIO

- COME SI SVILUPPA IL CICLO PRODUTTIVO DELLA CARTA E DELLA CARTA RICICLATA

- CHE IL RICICLO DELLA CARTA NON SOLO FA RISPARMIARE ALBERI, MA ANCHE SUOLO, ACQUA E RISORSE ENERGETICHE

QUINDI

IL RICICLO E' ESSO STESSO UNA RISORSA ENERGETICA

- SONO DIVENTATI PIU' CONSAPEVOLI DEL FATTO CHE POSSONO E DEVONO ESSERE ANCHE LORO I PROTAGONISTI DI SCELTE INDISPENSABILI

PER IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DEL PIANETA CHE ABBIAMO L'ONORE E L'ONERE DIABITARE

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IL PESO D’ UN FILO D‘ ERBA

SCUOLA PRIMARIA “G. MICHELUCCI”-CLASSE IVB

ORE DEDICATE AL PERCORSO: 25 ORE

Insegnanti: Antonella Pagliaro, Alessandra Bellini

Con la collaborazione di Associazione Culturale Lab oratorio Biodiversità

DESCRIZIONE SINTETICA

Attraverso la conoscenza dell'ecosistema foresta l' UdC ha mirato a focalizzare l'importante ruolo delle piante nel pianeta nella vita di tutti i giorni. In modo particolare ha posto l'attenzione sul ruolo di questo “polmone verde”, cercando di approfondire i benefici che l'uomo ne ricava e quali sono le cause che lo minacciano: perdita di biodiversità, inquinamento, aumento di CO2, cambiamenti climatici.

Sono state poi individuate le buone pratiche da adottare per ridurre l'inquinamento e il fenomeno dei cambiamenti climatici.

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COME, QUANDO E PERCHE'!

La UdC si è inserita nella programmazione della classe in maniera trasversale, interessando le materie di scienze, italiano, geografia ed educ. all'immagine.

Gli operatori esterni sono intervenuti con attività di laboratorio per trattare il tema delle foreste fortemente minacciate dalle cause sopra elencate.

E' stato costruito uno strumento ludico-didattico per valutare l'impronta di CO2, calibrato sulle attività quotidiane dei bambini.

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E' stata poi programmata un'uscita finale con attività di laboratorio e attività di divulgazione delle conoscenze acquisite presso il Giardino Zoologico di Pistoia.

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ATTIVITA'

-Attività svolte dalle insegnanti in precedenza: fotosintesi, clima e tempo meteorologico, effetto serra e influenza delle foreste sul clima.

-Attività svolta da operatori esterni: ogni giorno usiamo materiale proveniente da piante originarie delle foreste, scopriamolo con un gioco a squadre dal titolo “La foresta non solo come polmone verde, ma anche come fonte di ricchezza per sostanze medicamentose”.

-Attraverso un gioco di ruolo “La spesa sostenibile “, cerchiamo di capire meglio come le azioni del consumatore possono influenzare gli equilibri dell'ecosistema foresta e il cambiamento climatico. Conosciamo la nostra impronta ecologica attraverso la costruzione di un gioco didattico chiamato “improntometro”.

-Entriamo in azione per la conservazione delle foreste. Cerchiamo di essere sostenibili anche quando come turista visito paesi lontani attraverso un mercatino locale:-”Quale souvenir posso riportare a casa?- . “ Attenzione a legni pregiati e a materiali di origine animale!.” “ Come posso acquistare senza danneggiare l'ecosistema foresta incentivando le semplici produzioni locali?....” a volte l'unico sostentamento di questi popoli.

-Elaborazione di testi e immagini con varie tecniche pittoriche espressive per sostenere la campagna di divulgazione al Giardino Zoologico di Pistoia.

-Attività al Giardino Zoologico per conoscere ambienti lontani dove la minaccia del taglio delle foreste è molto dirompente e quali cause oltre al cambiamento climatico si ripercuotono sull'ecosistema. Alla fine attività di divulgazione con i laboratori sperimentati in classe per mettere a frutto le proprie conoscenze acquisite e per sensibilizzare il pubblico presente.

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MODALITA' DI VERIFICA:

-Osservazione da parte dell'insegnante durante l'attività in termini di attenzione, concentrazione e partecipazione.

-Capacità di raccontare l'esperienza vissuta.

-Verifica dell'acquisizione dei concetti elaborati in classe al momento della divulgazione.

-Verifica in classe tramite un testo riassuntivo di tutta l'esperienza.

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RIFIUTIAMO Il RIFIUTODestinatari:

SCUOLA PRIMARIA CROCE DI GORA 3^ A

Ore dedicate al percorso: 15 h Insegnante: Anna MucciCon la collaborazione di Publiambiente e Associazion e Culturale Laboratorio

Biodiversità

Questo progetto è stato attuato dai bambini della classe 3^ A della scuola primaria di Croce di Gora seguiti dall’ insegnante Anna Mucci. E’ stato scelto questo argomento per sensibilizzare i ragazzi alle problematiche legate alla tutela dell’ ambiente, per promuovere la consapevolezza delle responsabiltàindividuali e collettive nell’ alterazione dell’ ambiente dovuta all’ evoluzione tecnologica, per educare al rispetto dell’ ambiente domestico, scolastico, urbano e naturale, al risparmio energetico e alla raccolta differenziata dei rifiuti.

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L’ attuazione di questo progetto ha coinvolto molte discipline, pertanto ha avuto una valenza multidisciplinare:

Italiano : - verbalizzazione orale e scritta delle esperienze fatte;

- poesie e filastrocche;

Tecnologia : - costruzione dell’ improntometro;

- costruzione del kit per la raccolta differenziata;

Informatica : - Utilizzo del programma Power Point per scrivere e illustrare il progetto;

- ricerca di notizie su Internet relative ai rifiuti;

Storia : - aumento della biodiversità a tavola dal Medioevo alla scoperta dell’ America fino ai

nostri giorni;

Geografia : - ricerca sulla carta geografica dei paesi da cui sono stati importati i prodotti;

Scienze : - cause dell’ inquinamento e conseguenze;

- l’ effetto serra e le sue ripercussioni sull’ ambiente;

Musica : - canzoni relative all’ ambiente;

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- ricerca di notizie su Internet relative ai rifiuti;

Storia : - aumento della biodiversità a tavola dal Medioevo alla scoperta dell’ America fino ai nostri giorni;

Geografia : - ricerca sulla carta geografica dei paesi da cui sono stati importati i prodotti;

Scienze : - cause dell’ inquinamento e conseguenze;

- l’ effetto serra e le sue ripercussioni sull’ ambiente;

Musica : - canzoni relative all’ ambiente;

Arte e immagine : - riproduzione su un cartellone murale dei quattro contenitori per la raccolta differenziata;

Ed. alla salute : - discussione sull’ inquinamento e la ricaduta che i problemi ambientali e le abitudini di vita scorretta hanno sulla salute;

Ed. alla cittadinanza : - suddivisione di incarichi e svolgimento di compiti per lavorare insieme con un obiettivo comune.

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Il percorso didattico è iniziato con una parte informativa sul tema « rifiuti « per spiegare

come i rifiuti possono incidere sui cambiamenti climatici.

Per fare ciò è stato necessario l’ osservazione diretta, la classificazione, la seriazione e il

confronto.

Il progetto ha previsto il coinvolgimento e la collaborazione diretta degli alunni e si èarticolato attraverso momenti di conoscenza ed approfondimento sulla gestione dei rifiuti, particolarmente in ambito scolastico e domestico, alternati ad attività di natura ludica, pratica e manipolativa.

Pertanto il progetto è stato suddiviso in 3 fasi:

1^ fase: percorso informativo ( lezione frontale – discussione – confronto );

2^ fase: attività pratiche;

3^ fase: discussione sul lavoro svolto e confronto.

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e prime attività sono state svolte in classe ed è iniziata con una storia ambientata nel Medioevo, con la preparazione di un pranzo per un ospite illustre, partendo da ricette toscane scelte dai bambini.

Purtroppo, però, la cuoca non è in grado di fare il pranzo per la mancanza di ingredienti perché non erano stati inventati.I bambini si sono divertiti a creare una storia fantastica!C’ era una volta tanti, tanti anni fa, nel Medioevo, un re e una regina che governavano in modo saggio e rispettoso. La regina si chiamava Marabella. Aveva i capelli mori, gli occhi verdi come la chioma di un albero ………………….

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Grazie alla scoperta dell’ America e ai viaggi dei grandi esploratori furono introdotti sulla nostra tavola tanti alimenti. Pertanto c’è stato un aumento della biodiversità a tavola ed essendo stati importati tanti prodotti, aumentavano i rifiuti e l’ inquinamento.

Un’ altra attività è stata la simulazione della spesa in un supermercato per riflettere sulla diminuzione degli imballaggi: i bambini dovevano dire se era più giusto acquistare prodotti dentro la confezione oppure no: ovviamente per ridurre i rifiuti era giusto acquistare prodotti senza la confezione.

perché ha la confezione equesto rappresenta un rifiutonono nono

Le patatine Le patatine sono state sono state fritte con fritte con olio di olio di palma palma quindi quindi bisogna bisogna tagliare gli tagliare gli alberialberi

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Con l’ aumento dei prodotti, aumentano anche i rifiuti ( imballaggi, confezioni, rifiuti organic) con i conseguenti problemi di inquinamento perché i rifiuti per smaltirli devono essere bruciati sprigionando una grande quantità di anidride carbonica.

Inoltre i prodotti che vengono dai paesi lontani per giungere da noi usano mezzi che inquinano, perché anche loro lasciano scie di anidride carbonica.

Per peggiorare la situazione vengono tagliati gli alberi per produrre la carta, costruire i mobili, ecc… e come sappiamo essi servono a produrre ossigeno e assimilare anidride carbonica.

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La grande quantità di anidride carbonica e altri gas determinano l’ effetto serra. L’ effetto serra regola la temperatura della terra. Senza di esso la terra sarebbe molto fredda e quindi non adatta alla vita. Per questo motivo l’ effetto serra è utile e indispensabile. Però i mezzi di trasporto, i riscaldamenti, liberano nell’aria una grande quantità di anidride carbonica, facendo aumentare troppo l’ effetto serra. Di conseguenza, la temperatura del nostro Pianeta sta aumentando. Questo causa i cambiamenti climatici, lo scioglimento dei ghiacciai polari e l’ innalzamento del livello del mare.

Per questo motivo è indispensabile eliminare o ridurre l’ inquinamento facendo la raccolta differenziata, riciclando e acquistando prodotti stagionali a km 0.

I bambini sono stati impegnati nella costruzione dell’ improntometro, che è uno strumento didattico-ludico per valutare l’ impronta ecologica di ogni alunno.

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Infine l’ ultima attività è stata svolta presso il giardino zoologico ed era un’ attività di divulgazione al pubblico scolastico ed adulto presente delle buone pratiche per contrastare l’ effetto serra e di conseguenza diminuire i rifiuti utilizzando le attività proposte a scuola.

Tutte le attività sono state descritte e comme ntate ampiamente dai bambini tramite storie, canzoni e poesie e inserite in un DVD.

Risultati ottenuti

Le finalità e gli obiettivi specifici sono stati raggiunti totalmente.Il coinvolgimento, il desiderio di collaborare è stato sempre positivo in tutte le fasi del percorso e ha consentito di ottenere ottimi risultati anche con alunni poco motivati al lavoro didattico curricolare e con bambini con problemi d’apprendimento DSA.La ricaduta che l’ esperienza ha prodotto sugli alunni è stata positiva: essi hanno in modo costruttivo. Hanno sviluppato competenze comunicative scritte e orali, ma soprattutto è aumentata in loro una fortissima motivazione all’apprendimento.Nei bambini ha suscitato interesse e in particolare li ha colpiti il fatto che i rifiuti, che noi abitualmente gettiamo, possono trasformarsi e avere una seconda vita e che facendo così possiamo eliminare partedell’ inquinamento.

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Leggere il territorio

Destinatari: classe 2° A secondaria di 1° grado A. Frank

Insegnante: Piera Papini Tempo richiesto: 12 ore

Con la collaborazione di Ecoistituto delle Cerbaie

Si tratta della prosecuzione del percorso didattico proposto l’anno precedente con la stessa classe, con la stessa agenzia. In 1° media avevamo studiato l’azione del fiume Ombrone nel nostro territorio. Quest’anno ci siamo dedicati alla Valle del Vincio, chiaramente con un grado di complessità maggiore. Qui accanto, vicino a scuola, le leggi naturali, e i cambiamenti in atto, agiscono e lasciano segni della loro azione. Per scoprirli basta osservare con pazienza.

Il percorso si colloca perfettamente nel quadro d’insieme dei temi proposti quest’anno alla classe

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Descrizione del percorso

1. Primo incontro in classe in cui si sono esaminate le ortofoto relative alla zona della scuola e la Valle del Vincio. Le discipline coinvolte in questa attivitàsono Geografia ( concetto di Bacini Idrografico, carte geografiche), Scienze (caratteristiche ambientali delle varie zone di un bacino, cambiamenti in atto e loro influenza su un bacino idrografico), matematica ( scale di riduzione e scelta della più adatta a rappresentare un territorio di questa grandezza ( 15 – 20 km2 ), Educazione Tecnica (uso del suolo, sfruttamento dei boschi ), storia (toponimi nella Valle del Vincio).

2. Uscita alla Croce di Momigno. Osservazione di suolo, copertura vegetale, tracce di animali, microrganismi. Raccolta di campioni e di immagini fotografiche.

3. Analisi in laboratorio dei campioni raccolti: alghe, licheni, piante, rocce.

4. Relazioni sull’uscita a Momigno e sulle analisi di laboratorio.

5. Discussione in classe e sintesi del lavoro svolto.

La valle del Vincio vista dalla Croce di Momigno

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Le rocce, il suolo, il soprasuolo

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Da sinistra a destra e dall’alto al basso: Euphorbia cyparissias, Taraxacum vulgare, Lunaria annua e foglie di Tussilago farfara

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Un lungo percorso di 12 km lungo il quale fermarsi, osservare, trovare tracce, mettere in relazione fra loro gli abitanti dei vari ecosistemi.

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Galleria di immagini: le strategie per la riproduzione , la caccia, lo sfruttamento, la sopravvivenza e la morte negli ecosistemi

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RISULTATI OTTENUTI

Abbiamo percorso tutta la valle del Vincio da Margine di Momigno fino a Grati, studiando il reticolo idrografico del territorio a partire dai primi piccoli fossi che si formano in cima alla valle. Abbiamo camminato su una delle poche strade bianche rimaste, che sono di importanza fondamentale per gli anfibi che le attraversano. Il percorso è stato occasione per osservare ecosistemi, raccogliere campioni di piante, alghe, funghi, licheni e rocce. Abbiamo visto gli esiti dell’uragano che ha colpito nel mese di marzo il territorio pistoiese e anche gli interventi dell’uomo sul bosco.

Questi ultimi non sempre adeguati, a volte addirittura dannosi.

Dalla discussione finale e dalle relazioni dei ragazzi emerge chiaramente quanto percorsi di questo tipo rendano naturale l’apprendimento per cui tutti riescono a raggiungere gli obiettivi; quanto siano occasione di approfondimento per i ragazzi particolarmente interessati e come preziose siano attività di questo tipo per unificare le varie discipline. Sono state coinvolte infatti GEOGRAFIA, GEOLOGIA, ZOOLOGIA, BOTANICA, MICOLOGIA, STORIA, EDUCAZIONE FISICA, ECOLOGIA.

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Clima e paesaggio:

Analisi di serie storiche di dati meteorologici

Clima e acqua come modellatori del paesaggio appenninico: il Lago Nero

Destinatari:Classe 3° A scuola secondaria di 1° grado A. Frank

Insegnante: Piera Papini Ore dedicate al percorso: 18

Parte del percorso era già stata sperimentata con successo in anni precedenti.

Il nucleo centrale della proposta viene dall’Associazione Gruppo Naturalistico Appennino Pistoiese ed è talmente interessante da coinvolgere inevitabilmente buona parte dei temi ( scientifici e non ) trattati tipicamente nella classe terza della scuola secondaria di 1° grado.

Il tema è a vocazione interdisciplinare ed è fortemente coinvolgente per gli alunni per diversi motivi

• è attuale

• è legato anche al territorio vicino

• implica non solo conoscenze ma anche comportamenti

• amplia la sfera delle consapevolezze

• per questo motivo costituisce un mezzo efficace per la crescita dei futuri cittadini

• è un tipico esempio di convergenza di competenze disciplinari diverse

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Le attività proposte sono adattabili anche ad altre classi, ma sicuramente avranno ricadute importanti in particolare per una classe terza, costituendo una sintesi di temi diversi, fra loro connessi con relazioni causa – effetto e/o temporali

Il percorso è un’ottima traccia per il colloquio d’esame, coinvolgendo le discipline di scienze ( biologia, geologia, geomorfologia, chimica, fisica..), matematica, educazione tecnica, storia, geografia. Si inserisce inoltre perfettamente nel quadro d’insieme delle attività proposte durante l’arco dell’anno. Su questo, come su altri argomenti di scienze, alcu ne parti sonostate trattate anche in lingua inglese.

Sarebbe auspicabile effettuarlo tutti gli anni in modo da inserirlo stabilmente nel curricolo di scienze anche se richiede uno sforzo dal punto di vista dell’organizzazione ( la gita al Lago Nero crea sempre qualche inconveniente..).

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Le fasi centrali del percorso sono state attuate a partire dal mese di aprile, essendo necessari diversi prerequisiti appartenenti alla chimica, alla fisica ed alle scienze della terra, discipline fortemente coinvolte nelle attività proposte, se si vuole che alla fine gli studenti abbiano capito quanto lo studio di tali discipline è stato, è e sarà utile all’uomo per affrontare i cambiamenti in atto. Lo scopo principale di iniziative didattiche di questo tipo è infatti motivare i ragazzi allo studio delle discipline, in questo caso principalmente scientifiche, perché solo in questo modo riusciranno in futuro ad essere parte attiva del cambiamento.

L’altro obiettivo importante che si voleva perseguire è abituare gli studenti a ragionare su fatti , numeri, riscontri oggettivi eseguiti personalmente o pubblicati su documenti accreditati, lasciando perdere opinioni non supportate, credenze, misconcezioni. La peggiore mancanza di chi ignora è non sapere di essere ignorante e il mondo di oggi pullula di ignoranti arroganti e presuntuosi, così detti “opinionisti”. Ecco, gli studenti dovrebbero capire, se i loro insegnanti riescono a far bene il loro lavoro, che la scienza è scienza, non un’opinione.

Le metodologie attuate sono fortemente diversificate e vanno dalla lezione frontale con supporto multimediale, al lavoro di gruppo, al metodo laboratoriale ( comprendente sia attività di laboratorio che uscite sul territorio ). Tanti modi diversi di approcciare un tema mettono in moto le diverse sfere dell’individuo, contribuendo a creare abilità di tipo diverso oltre che conoscenza e quindi, almeno questo sarebbe lo scopo, competenze più complesse.

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Prima fase

• Intervento dell’ Associazione Gruppo Naturalistico Appennino Pistoiese per introdurre il tema dei Cambiamenti Climatici ( in classe ) con supporto multimediale

• Intervento della stessa Associazione per introdurre l’attività di ricerca ed elaborazione di dati statistici scegliendo dal sito del Servizio Idrologico Regionale i dati più adatti all’elaborazione soprattutto per quanto riguarda la scelta della stazione meteorologica.

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Gli studenti hanno imparato subito come spogliare ed elaborare i dati, del resto questo è estremamente facile usando il foglio elettronico. Ecco i lavori che hanno prodotto.

I numeri non mentono: dati alla mano la piovosità media cumulata sta diminuendo

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I giorni di piovosità calano, la piovosità media cumulata anche, ma meno in fretta, perciò i fenomeni sono più intensi. La temperatura massima sale, la minima scende, quindi si va verso una estremizzazione anche delle escursioni termiche. Il saldo è comunque positivo, la temperatura media sta salendo

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Seconda fase: il Lago Nero

Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, causa maltempo e Giro d’Italia, siamo finalmente partiti per la gita al Lago Nero; lungo il tragitto ci siamo fermati spesso per osservare la vegetazione, le rocce affioranti, tracce di animali, segni delle attività umane

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La Valle del Sestaione. Qui circa 20000 anni fa c’era ancora un piccolo ghiacciaio. Probabilmente scomparso da circa 10000 anni, le sue tracce vanno cercate con attenzione perché le valli sono state ampiamente rimaneggiate dai fiumi. Ma non solo la geomorfologia e le rocce ci ricordano il clima pleistocenico. Esistono in questa valle, infatti, popolazioni vegetali relittetipicamente alpine che si sono potute conservare grazie al clima particolarmente freddo e umido di questa valle.

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A sinistra una parete di arenaria ( formazione geologica del Macigno ) che è emersa con movimenti tettonici risalenti a decine di milioni di anni fa, nelle prime fasi dell’orogenesi alpina. A destra in alto una roccia montonata, le striature testimoniano della direzione di movimento dell’antico ghiacciaio, circa 20000 anni fa. In basso a destra una frana, 10 anni fa ..?

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Questo invece è un cambiamento che ha richiesto 40 anni. A sinistra una foto del Lago Nero degli anni ’70. Da notare la completa assenza di alberi. A destra il Lago Nero oggi, si vede chiaramente la foresta di faggi che è risalita fino a colonizzare le sponde. Il limite degli alberi è risalito di qualche decina di metri a causa dell’innalzamento della temperatura media. Questi sono fatti, non opinioni.

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A 1760 metri la morfologia è da valle glaciale. A destra in alto il circo glaciale.

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Il percorso è estremamente interessante, può essere ramificato a piacimento fino ad abbracciare il programma di un intero quadrimestre, approfondito, ampliato ad altre discipline. E’ carico di significati importanti che ragazzi di 14 anni sono perfettamente in grado di cogliere, èmotivante e coinvolgente. Infatti molti studenti lo hanno scelto come argomento di scienze da inserire nella tesina preparata per l’esame di Stato.

In basso i prodotti della terza dell’anno passato, quando il modulo riguardante il Lago Nero è stato tema dell’abstract e del poster portato dalla sottoscritta al seminario GIFT ( GeosciencesInformations for Teachers ) del Congresso Europeo di Geologia che si tiene ogni anno a Vienna.

CO Meeting Organizer EGU2014

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Terza fase: approfondimento su cambiamenti climatici e sfruttamento delle risorse

Grazie alla preziosa esperienza fatta partecipando per 2 anni consecutivi al congresso EGU di Vienna ( seminario GIFT per insegnanti ) ho potuto approfondire il tema dei cambiamenti climatici attingendo direttamente al 5° report dell’IPCC “The Physical Science Basis” ed il tema delle risorse minerarie, con tutto quello che comportano in fatto di situazioni geopolitiche e di consumo di energia.

Le presentazioni sono state mostrate agli studenti e sono state tema di discussione collettiva molto partecipata, anche perché giunta quando i ragazzi avevano già affrontato elementi di chimica, di fisica e studiato a geografia i continenti extraeuropei.

Le presentazioni sono sul sito della scuola

Istituto Comprensivo Statale "A.Frank – Carradori"