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Piano Sicurezza e Coordinamento Relazione Lavori di ristrutturazione Gattile Como 1 PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO DOCUMENTO PREDISPOSTO AI SENSI DELL ART. 100 E ALLEGATO XV DEL D.LGS 81/2008 e smi COMMITTENTE DELL’OPERA: Dott.ssa Paola Lattuada residente a Gallarate, C.so XXV Aprile n. 4, Codice Fiscale LTTPLA62A56D869N INDIRIZZO DEL CANTIERE : VIA STAZZI - COMO OGGETTO DI INTERVENTO : LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DI PORZIONE DI EDIFICIO PRESSO L’EX MACELLO COMUNALE PER REALIZZAZIONE NUOVO AMBULATORIO VETERINARIO ED AMPLIAMENTEO GATTILE SANITARIO Coordinatore sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione arch. Andrea Frontini residente a Venegono Superiore, via Pasubio n. 59, codice fiscale FRNNDR74P14L682E Revisione N°: 000 del: 20/07/18

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COMMITTENTE DELL’OPERA: Dott.ssa Paola Lattuada residente a Gallarate, C.so XXV Aprile n. 4, Codice Fiscale LTTPLA62A56D869N

INDIRIZZO DEL CANTIERE: VIA STAZZI - COMO

OGGETTO DI INTERVENTO:

LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DI PORZIONE DI EDIFICIO PRESSO L’EX MACELLO COMUNALE PER REALIZZAZIONE NUOVO AMBULATORIO VETERINARIO ED AMPLIAMENTEO GATTILE SANITARIO

Coordinatore sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione

arch. Andrea Frontini

residente a Venegono Superiore, via Pasubio n. 59, codice fiscale FRNNDR74P14L682E

Revisione N°: 000 del: 20/07/18

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Indice

1. PREMESSA AL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO 5

2. GESTIONE DEL PSC 7

3. SOGGETTI COINVOLTI CON COMPITI DI SICUREZZA ELEMENTI DI CUI AL D.LGS. 81/2008 – ALLEGATO XV – PUNTO 2.1.2 LETT. B) 7

3.1. DATI DI INQUADRAMENTO DEL CANTIERE 7 3.2. SOGGETTI INTERESSATI 8

4 RELAZIONE CONTENENTE L’INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI RIFERITI AD: AREA, ORGANIZZAZIONE, LAVORAZIONI INTERFERENTI, RISCHI AGGIUNTIVI ELEMENTI DI CUI AL D.LGS. 81/2008 – ALLEGATO XV – PUNTO 2.1.2 LETT. C) 9

4.1. COORDINATE DELL’INTERVENTO 9 4.1.1. UBICAZIONE E OGGETTO DELL’INTERVENTO ........................................................................................ 9 4.1.2. DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO ..................................................................................................... 11 4.1.3 COORDINATE E DESCRIZIONE DELLE FASI DEL PROCEDIMENTO ATTUATIVO ............................................... 12 4.1.4 INDIVIDUAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DELLE ATTIVITÀ LAVORATIVE CON LA SPECIFICAZIONE DI QUELLE

CRITICHE 12 4.1.5 RISCHI IN RIFERIMENTO ALL’AREA DI CANTIERE 12 4.1.6 RISCHI IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE 13 4.1.7 RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI INTERFERENTI 13 4.1.8 RISCHI AGGIUNTIVI RISPETTO A QUELLI PROPRI DELLE SINGOLE IMPRESE O DEI LAVORATORI AUTONOMI 13

5 SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE, PROCEDURE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE ELEMENTI DI CUI AL D.LGS. 81/2008 – ALLEGATO XV – PUNTO 2.1.2 LETT. D) 13

5.1 SCELTE, PROCEDURE, MISURE, IN RIFERIMENTO ALL’AREA DI CANTIERE 14 5.1.1 CARATTERISTICHE DELL'AREA. ........................................................................................................ 14 5.1.2 CARATTERISTICHE GEOMORFOLOGICHE DEL TERRENO. ........................................................................ 14 5.1.3 OPERE AEREE E DI SOTTOSUOLO. .................................................................................................... 14 5.1.4 VALUTAZIONE PREVENTIVA DEL RUMORE ALL'INTERNO DEL CANTIERE. ................................................... 14 5.1.5 EMISSIONE DI AGENTI INQUINANTI. ................................................................................................... 15 5.2 RISCHI CONNESSI CON L'AMBIENTE CIRCOSTANTE. 15 5.2.1 - RISCHI CONNESSI CON ATTIVITÀ O INSEDIAMENTI LIMITROFI. ................................................................ 15 5.2.2 - VALUTAZIONE PREVENTIVA DEL RUMORE VERSO L'ESTERNO DEL CANTIERE. ........................................... 15 5.2.3 - EMISSIONE DI AGENTI INQUINANTI. .................................................................................................. 15 5.2.4 - CADUTA DI OGGETTI DALL'ALTO ALL'ESTERNO DEL CANTIERE. .............................................................. 15 5.2.5 - RISCHI CONNESSI CON LA VIABILITÀ ESTERNA. .................................................................................. 15

6. DISCIPLINARE 15

6.1 ALLESTIMENTO DEL CANTIERE 16 6.2 INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI LAVORO 16 6.3 DOTAZIONI IGIENICO-ASSISTENZIALI 16 6.4 UTILIZZO DI SOSTANZE PERICOLOSE 16

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6.5 ACCESSO DEI FRUITORI DELLA STRUTTURA 16 6.6 COORDINAMENTO 17 6.7 STIMA DEI COSTI PER DARE ATTUAZIONE ALLE PRESCRIZIONI 17 6.8 GESTIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI 17

7 ELEMENTI PARTICOLARI 18

7.1 SCELTE, PROCEDURE, MISURE, IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE DI CANTIERE (ELEMENTI DI CUI AL D.LGS.

81/2008 S.M., ALLEGATO XV, PUNTO 2.2.2) 18 Modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni ........................................ 18 Servizi igienico - assistenziali ............................................................................................................... 19 Modalità di accesso dei mezzi di fornitura e dei materiali ........................................................................ 19 Protezioni o misure di sicurezza contro i possibili rischi provenienti dall’ambiente esterno. ........................ 19 dislocazione degli impianti di cantiere; .................................................................................................. 19 dislocazione delle zone di carico e scarico; ........................................................................................... 19 zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti; .......................................................... 19 eventuali zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio o di esplosione. ....................................... 19 Viabilità di cantiere .............................................................................................................................. 20 Impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo .................... 20 Disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall’art. 92, comma 1 lett. c) (organizzare tra i datori di lavoro e lavoratori autonomi, la cooperazione e il coordinamento delle attività nonché la reciproca

informazione) ..................................................................................................................................... 22 Misure di sicurezza contro il rischio di caduta dall'alto ............................................................................ 22 Misure di sicurezza contro il rischio di caduta di materiale dall'alto .......................................................... 22 Misure di sicurezza contro i possibili rischi di incendio o esplosione connessi con lavorazioni e materiali

pericolosi da utilizzare in cantiere. ........................................................................................................ 22 Valutazione, in relazione alla tipologia dei lavori, delle spese prevedibili per l’attuazione dei singoli elementi

del piano. ........................................................................................................................................... 22 7.2 SCELTE, PROCEDURE, MISURE, IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI (ELEMENTI DI CUI AL D.LGS. 81/2008 S.M.,

ALLEGATO XV, PUNTO 2.2.2) 23 rischio di investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere ............................................................... 23 rischio di caduta dall'alto ..................................................................................................................... 23 rischio di elettrocuzione ....................................................................................................................... 24 rischio rumore .................................................................................................................................... 24 rischio dall'uso di sostanze chimiche .................................................................................................... 24 7.3 INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI – PRESCRIZIONI OPERATIVE, MISURE PREVENTIVE, PROTETTIVE, E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE ELEMENTI DI CUI AL D.LGS. 81/2008 –

ALLEGATO XV – PUNTO 2.1.2 LETT. E) 24 7.3.1 PRESCRIZIONI OPERATIVE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE .................................................................... 24

8 MACCHINE E ATTREZZATURE DI CANTIERE. MISURE DI COORDINAMENTO - ELEMENTI DI CUI AL D.LGS. 81/2008 – ALLEGATO XV – PUNTO 2.1.2 LETT. F) 25

8.1 MISURE DI PREVENZIONE 25 8.1.1 MACCHINE E ATTREZZATURE DELLE IMPRESE PREVISTE IN CANTIERE. ..................................................... 25 8.1.2 MACCHINE ED ATTREZZATURE DI USO COMUNE. .................................................................................. 25 Modalità di gestione ............................................................................................................................ 26 Pianificazione della gestione operativa ................................................................................................. 26

9 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) 26

9.1 FORMAZIONE E INFORMAZIONE 27

10 ORGANIZZAZIONE PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO, EVACUAZIONE – ELEMENTI DI CUI AL D.LGS. 81/2008 – ALLEGATO XV – PUNTO 2.1.2 LETT. H) 27

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10.1 INDICAZIONI GENERALI. 27 10.2 PROTOCOLLO DEGLI ACCERTAMENTI SANITARI – DISPOSIZIONI GENERALI 28 10.3 - ASSISTENZA SANITARIA E PRONTO SOCCORSO. 28 10.4 - PREVENZIONE INCENDI. 28 10.5 SEGNALETICA 29 10.6 PIANO DI EVACUAZIONE 30 10.7 GESTIONE DI INFORTUNI ED INCIDENTI 30 Il Preposto ai lavori ............................................................................................................................. 31 Evacuazione ...................................................................................................................................... 31 Numeri utili in caso di emergenza ......................................................................................................... 31 CONSIGLI UTILI SULLA MODALITÀ DI CHIAMARE SOCCORSO .......................................................... 32 10.8 SCHEMA DI RIEPILOGO PER LE GESTIONI DELLE EMERGENZE 33

11 DOCUMENTAZIONE. 34

11.1 DOCUMENTAZIONE RIGUARDANTE IL CANTIERE NEL SUO COMPLESSO. 34 11.2 DOCUMENTAZIONE RELATIVA AGLI IMPIANTI, MACCHINE ED ATTREZZATURE. 34

12 RUOLI E CONSEGUENTI OBBLIGHI E/O MISURE DI COORDINAMENTO 34

12.1 OBBLIGHI DEL COMMITTENTE O RESPONSABILE DEI LAVORI 34 12.2 OBBLIGHI DEL COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE 35 12.3 OBBLIGHI DEL COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE 35 12.4 MISURE GENERALI DI TUTELA 37 12.5 L’IMPRESA AFFIDATARIA 37 12.6 LE IMPRESE AFFIDATARIE E LE IMPRESE ESECUTRICI 38 12.7 LAVORATORI AUTONOMI 38 12.8 OBBLIGHI DI TRASMISSIONE 39 12.9 MODALITA’ OPERATIVE DELLA COOPERAZIONE E DEL COORDINAMENTO TRA I DATORI DI

LAVORO - ELEMENTI DI CUI AL D.LGS. 81/2008 – ALLEGATO XV – PUNTO 2.1.2 LETT. G) 39 12.9.1 – FLUSSO DI GESTIONE DEL COORDINAMENTO DI CANTIERE ................................................................. 39 12.9.2 RIUNIONI DI COORDINAMENTO ....................................................................................................... 40 12.9.3 SOPRALLUOGHI DI CANTIERE ......................................................................................................... 40 12.9.4 SOSPENSIONE DEI LAVORI PER MOTIVI DI SICUREZZA .......................................................................... 40

13 ACCETTAZIONE DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO 40

14 GESTIONE DEI SUBAPPALTI 41

15 - PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA. 42

16 - FIRME DI ACCETTAZIONE. 42

17 - NUMERI TELEFONICI UTILI. 43

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1. Premessa al Piano di Sicurezza e Coordinamento

Come indicato dall’art. 100 del D.Lgs. n. 81/08 smi, il PSC è costituito da una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla complessità dell'opera da realizzare ed alle eventuali fasi critiche del processo di costruzione, atte a prevenire o ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi i rischi particolari riportati nell’Allegato XI dello stesso D.Lgs. 81, nonché la stima dei costi di cui al punto 4 dell’Allegato XV.

Il piano di sicurezza e coordinamento (PSC) è corredato, come previsto dallo stesso art. 100 del D. Lgs. n. 81/08 smi, da tavole esplicative di progetto, relative agli aspetti della sicurezza, costituite da planimetrie sull’organizzazione del cantiere.

Sono stati rispettati i contenuti minimi del piano di sicurezza e di coordinamento, definiti nell’allegato XV, ed è stata redatta la stima analitica dei costi della sicurezza, come definiti dallo stesso Allegato XV.

Come previsto dal D.Lgs. n. 81/08, smi il PSC è costituito da una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla complessità dell’opera da realizzare ed alle eventuali fasi critiche del processo di costruzione.

In particolare il piano contiene i seguenti elementi (indicati nell’allegato XV del citato decreto):

In riferimento all’area di cantiere:

caratteristiche dell'area di cantiere, con particolare attenzione alla presenza nell'area del cantiere di linee aeree e condutture sotterranee;

presenza di fattori esterni che comportano rischi per il cantiere, con particolare attenzione: ai rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l'area circostante.

In riferimento all'organizzazione del cantiere:

le modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni;

i servizi igienico-assistenziali;

la viabilità principale di cantiere;

gli impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo;

gli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche;

le disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall'articolo 102, in merito alla consultazione degli RLS;

le disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall'articolo 92, comma 1, lettera c), in merito alla cooperazione ed al coordinamento delle attività;

le eventuali modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali;

la dislocazione degli impianti di cantiere;

la dislocazione delle zone di carico e scarico;

le zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti;

le eventuali zone di deposito dei materiali con pericolo d’incendio o di esplosione.

In riferimento alle lavorazioni, le stesse sono state suddivise in fasi di lavoro e, quando la complessità dell’opera lo richiede, in sottofasi di lavoro, ed è stata effettuata l’analisi dei rischi aggiuntivi, rispetto a quelli specifici propri dell’attività delle imprese esecutrici o dei lavoratori autonomi, connessi in particolare ai seguenti elementi:

al rischio di investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere;

al rischio di seppellimento da adottare negli scavi;

al rischio di caduta dall'alto;

ai rischi derivanti da estese demolizioni o manutenzioni, ove le modalità tecniche di attuazione siano definite in fase di progetto;

ai rischi di incendio o esplosione connessi con lavorazioni e materiali pericolosi utilizzati in cantiere;

ai rischi derivanti da sbalzi eccessivi di temperatura.

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al rischio di elettrocuzione;

al rischio rumore;

al rischio dall'uso di sostanze chimiche;

ecc.

Per ogni elemento dell'analisi il PSC contiene sia le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive richieste per eliminare o ridurre al minimo i rischi di lavoro (ove necessario, sono state prodotte tavole e disegni tecnici esplicativi) sia le misure di coordinamento atte a realizzare quanto previsto nello stesso PSC.

Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento finalizzato alla programmazione delle misure di prevenzione e protezione potrà essere rivisto, in fase di esecuzione, in occasione di:

modifiche organizzative;

modifiche progettuali;

varianti in corso d’opera;

modifiche procedurali;

introduzione di nuove tecnologie non previste all’interno del presente piano;

introduzione di macchine e attrezzature non previste all’interno del presente piano.

Gli aggiornamenti e le modifiche al Piano di Coordinamento e Sicurezza verranno trasmesse all’impresa affidataria dal Committente/Responsabile dei lavori (RUP).

Il PSC dovrà essere custodito presso il Cantiere, mentre permangono in capo al Committente (e/o al Responsabile dei lavori se nominato) e all’impresa affidataria dei lavori gli obblighi di trasmissione previsti dall’art. 101 del D.Lgs 81/2008 e smi.

Per presa visione ed accettazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento,

il Committente il Responsabile dei Lavori Impresa Affidataria

Direttore Generale RUP Datore di Lavoro

dott.ssa Paola Lattuada arch. Mauro Maesani

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2. GESTIONE DEL PSC

L’impresa aggiudicataria dell’appalto dovrà, qualora non presenti specifiche osservazioni in fase di gara, applicare le prescrizioni contenute nel presente PSC durante le lavorazioni, fatte salve le eventuali modifiche ed integrazioni proposte dal Coordinatore in materia di sicurezza e salute durante l’esecuzione che discendano da significative modifiche dei lavori e/o della tempistica di realizzazione.

L’impresa che si aggiudica i lavori può presentare al coordinatore per l’esecuzione proposte di integrazione al piano di sicurezza e di coordinamento, ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza. In nessun caso le eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamenti dei prezzi pattuiti.

3. SOGGETTI COINVOLTI CON COMPITI DI SICUREZZA

elementi di cui al D.Lgs. 81/2008 – Allegato XV – punto 2.1.2 lett. b)

La presente sezione del PSC, è predisposta per essere necessariamente completata ed aggiornata, in particolare l’individuazione delle imprese e lavoratori autonomi sarà aggiornata in base all'appalto, agli eventuali subappalti ed alle opere effettivamente affidate alle diverse imprese. L’aggiornamento della sezione può essere eseguito dal Coordinatore per l’esecuzione dei lavori mediante inserimento di documentazione attestante la denominazione delle imprese di sub – appalto / lavoratori autonomi (da compilare secondo il modello allegato). Allo stato attuale non è dato di sapere o di stimare il numero di imprese che opereranno, è però doveroso ipotizzare (anche ai fini della nomina del Coordinatore) che in cantiere saranno chiamate ad operare più imprese. Qualora i lavori siano affidati ad A.T.I. (associazione temporanea di imprese) o Consorzio, esclusivamente ai fini del presente piano e della sua applicazione l'impresa mandataria o capogruppo viene assimilata all'Appaltatore (di cui alla presente anagrafica di cantiere), le imprese mandanti o consorziate ai Subappaltatori. Nel presente piano “Appaltatore” ed “Affidatario” sono termini equivalenti ed individuano l’impresa affidataria di cui al T.U.S.L. (Testo unico sicurezza lavoro, D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e smi), art. 89, c. 1, let t. i) che con l’accettazione del piano riceve in capo in forma esclusiva gli oneri di cui all’art. 97 del T.U.S.L. 3.1. Dati di inquadramento del cantiere

Natura dell’opera:

REALIZZAZIONE NUOVO AMBULATORIO VETERINARIO ED AMPLIAMENTO GATTILE SANITARIO

Indirizzo del cantiere:

VIA STAZZI - COMO

Progettista:

arch. Mauro Maesani, MSNMRA59B12A153M, iscrizione albo Como n. 1152 VIA PULICI 28 22032 - ALBESE CON CASSANO (COMO)

Direttore Lavori:

arch. Mauro Maesani, MSNMRA59B12A153M, iscrizione albo Como n. 1152 VIA PULICI 28 22032 - ALBESE CON CASSANO (COMO)

ATS territorialmente competente:

ATS DELL'INSUBRIA

VIA O. ROSSI 9 – 21100 VARESE

Direzione Provinciale del lavoro territorialmente competente:

DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO DI COMO

VIA BELLINZONA 111 – 22100 COMO

Data presunta di inizio dei lavori in cantiere:

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24 Settembre 2018

Durata presunta dei lavori in cantiere:

1 mese

Numero massimo presunto dei lavoratori sul cantiere:

3

Numero previsto di imprese e di lavoratori autonomi sul cantiere:

3

Ammontare complessivo presunto dei lavori: IMPORTO 34.500,00 EURO

3.2. Soggetti interessati Committente dell’opera: Dott.ssa Paola Lattuada - Direttore Generale ATS dell’Insubria Corso XXV Aprile 4 – 21013 Gallarate Codice Fiscale LTTPLA62A56D869N Recapito: [email protected]; 0332.277451 Responsabile lavori - RUP: arch. Mauro Maesani - UOC GTP ATS dell’Insubria VIA PULICI 28 22032 - ALBESE CON CASSANO (COMO) Codice Fiscale MSNMRA59B12A153M Recapito: [email protected]; 031.370 Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione: arch. Andrea Frontini – RSPP ATS dell’Insubria Via Pasubio 59 – 21040 Venegono Superiore (Va) Codice Fiscale FRNNDR74P14L682E Recapito: [email protected]; 0332.277329 Identificazione delle imprese già selezionate: IN FASE DI AGGIUDICAZIONE

A) Imprese affidatarie dei lavori Affidamento lavori di:

Indirizzo:

Datore di lavoro ai sensi del D.Lgs 81/2008:

Figura nominata per assolvimento compiti art. 97 del D.Lgs 81/2008:

P.IVA/Cod. Fiscale:

Tel/Fax - e.mail:

Preposto ai lavori:

B) Imprese esecutrici dei lavori Esecuzione lavori di:

Indirizzo:

Datore di lavoro ai sensi del D.Lgs 81/2008:

P.IVA/Cod. Fiscale:

Tel./Fax - e.mail:

Preposto ai lavori:

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Tale elenco deve essere mantenuto aggiornato in relazione all’autorizzazione di ingresso in cantiere di nuove imprese/ditte/lavoratori autonomi da parte del Committente e/o del Responsabile dei lavori.

4 RELAZIONE CONTENENTE L’INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI RIFERITI AD: AREA, ORGANIZZAZIONE, LAVORAZIONI INTERFERENTI, RISCHI AGGIUNTIVI elementi di cui al D.Lgs. 81/2008 – Allegato XV – punto 2.1.2 lett. c)

4.1. Coordinate dell’intervento

4.1.1. Ubicazione e oggetto dell’intervento

L’oggetto del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento, concernente in particolare l’aspetto gestionale della sicurezza durante l’esecuzione dei lavori, riguarda l’intervento di ristrutturazione di una porzione di edificio per realizzare un nuovo ambulatorio veterinario e l’ampliamento del gattile sanitario.

Il cantiere è collocato presso l’ex macello comunale di Como attualmente utilizzato come canile e gattile sanitario. All’interno dell’area sono dislocati altri edifici in parte utilizzati come magazzino dal Comune di Como ed in parte utilizzati come uffici ed ambulatori veterinari per l’ATS dell’Insubria.

L’area di intervento si trova all’interno di un plesso (ex macello comunale) delimitato da tutti i lati da recinzioni realizzate parte in lastre di cemento prefabbricate e parte in rete metallica. L’edificio oggetto della ristrutturazione risulta ulteriormente delimitato, da murature in cemento, lungo il lato corti della struttura (rivolto ad ovest) e parzialmente lungo i lati lunghi (nord e sud)

Planimetria dell’area di intervento

Lato NORD: RECINZIONE ESISTENTE – Ingresso carraio

Lato EST: RECINZIONE ESISTENTE

Lato OVEST: RECINZIONE ESISTENTE

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Lato SUD: RECINZIONE ESISTENTE – Ingresso carraio

Ingresso carraio via Stazzi Ingresso carraio via Clemente XIII

(Lato Sud) (Lato Nord)

Recinzione esistente lungo via Clemente XIII

Condizioni al contorno

In particolare, all’interno dell’area si segnala la presenza di fabbricati di tipo industriale (ex macello comunale) attualmente utilizzati dal Comune di Como a deposito, e di un fabbricato utilizzato ad uffici ed ambulatori dove ha sede il servizio veterinario dell’ATS dell’Insubria; questo edificio è sito in prossimità dell’ingresso carraio su via Stazzi. La viabilità interna è molto limitata. All’esterno dell’area vi sono altri edifici di tipo industriale e vi è una moderata presenza di traffico veicolare. Documentazione fotografica

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Foto 1 – Lato ingresso

Foto 3 – zona lavori scotico

Foto 2 – Fase 1 lavori interni

Foto 4 – Fase 2 lavori interni

4.1.2. Descrizione dell'intervento

L’intervento in oggetto riguarda la ristrutturazione di una porzione di edificio nato come stalle per bovini, ed ora utilizzato dal servizio veterinario dell’ATS dell’Insubria come gattile e depositi vari. L’edificio è composto da un unico piano fuori terra e non possiede ulteriori piani cantinati o spazi seminterrati.

Il progetto riguarda l’ampliamento del gattile sanitario, la formazione di un ambulatorio veterinario e lo scoticamento con ripavimentazione a ghiaietto di una piccola area a verde. In particolare sono previsti i seguenti interventi:

- Locale gattile:

copertura del canale di scolo per raccolta acqua, già esistente, tramite la realizzazione di una struttura di supporto metallica su cui verranno posate delle griglie amovibili in acciaio inox;

riempimento, fino a formare un piano in cemento, delle mangiatoie esistenti. Sul piano formato verrà successivamente realizzata la struttura metallica di supporto che servirà come piano d’appoggio per le gabbie degli per gli animali;

fornitura e posa di lavamani in ceramica con allacciamento alle reti dell’acqua e di scarico;

adeguamento dell’impianto elettrico esistente;

sostituzione porta ingresso;

tinteggiatura pareti e soffitti.

- Locale ambulatorio veterinario:

formazione della porta ingresso tramite demolizione della muratura esistente;

divisione del locale attualmente adibito al deposito della a cella frigorifera e congelatori, in due spazi comunicanti tramite porta di collegamento, mediante la realizzazione di un divisorio in cartongesso. I due locali saranno adibiti: una ad ambulatorio veterinario e l’altro a deposito cella frigo e congelatori;

fornitura e posa di lavamani in ceramica con allacciamento alle reti dell’acqua e di scarico

fornitura e posa di boiler elettrico;

formazione di impianto elettrico,

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tinteggiatura pareti e soffitti, da estendersi anche ai locali confinanti adibiti a bagni e spogliatoi.

Sono inoltre previste opere di verniciatura di tutti i serramenti installati nella struttura.

Le indicazioni descrittive dell’opera sono state desunte dalla documentazione trasmessa e dai colloqui intercorsi con i tecnici incaricati dalla Committenza.

Sarà cura del Coordinatore in fase di esecuzione integrare e/o modificare tale descrizione e, nel caso, prescrivere particolari misure di prevenzione e protezione da attuare.

4.1.3 Coordinate e descrizione delle fasi del procedimento attuativo

Le opere saranno eseguite con continuità e senza interruzioni in un’unica fase e saranno eseguite da un’unica impresa che avrà però la facoltà di subappaltare singole lavorazioni.

4.1.4 Individuazione delle caratteristiche

1 delle attività lavorative con la specificazione di quelle

critiche

Le caratteristiche delle attività lavorative sono evidenziate nel computo metrico e, tenuto conto del luogo ove verranno svolte, del tempo contrattuale concesso e della sequenza logica tra le lavorazioni, si stima che non vi siano attività lavorative critiche. Le sovrapposizioni di alcune lavorazioni sono state studiate in modo da non recare interferenze rischiose tra i vari soggetti presenti in quanto svolte in luoghi differente ed opportunamente divisi. Eventuali problematiche ulteriori potrebbero riscontrarsi nell’organizzazione e gestione delle sovrapposizioni delle lavorazioni dovute al protrarsi delle stesse, non imputabili all’impresa ma ad avverse condizioni climatiche. Per questo motivo, verranno considerati dei periodi di margine tra una lavorazione e l’altra, al fine di garantire una ottimale gestione del cantiere.

Nell’allegato diagramma di Gannt si evidenziano tutte le varie fasi di lavorazione con le relative durate.

4.1.5 Rischi in riferimento all’area di cantiere

In riferimento alle caratteristiche dell’area di cantiere, sono stati individuati gli elementi che possono essere fonte di rischio e di seguito riportati: - linee aeree (rischio: elettrocuzione); NON PRESENTE - condutture sotterranee – elettrodotti - gasdotto – condutture fognarie – (rischio: elettrocuzione, incendio ed esplosione, rischio biologico) NON PRESENTE Sono inoltre stati individuati i seguenti fattori esterni che comportano rischi per il cantiere, o per i quali il cantiere comporta dei rischi:

lavori stradali e autostradali NON PRESENTE

falde NON PRESENTE

fossati NON PRESENTE

alvei fluviali NON PRESENTE

banchine portuali NON PRESENTE

alberi NON PRESENTE

manufatti interferenti o sui quali intervenire NON PRESENTE

infrastrutture quali strade, ferrovie, idrovie, aeroporti NON PRESENTE

edifici con particolare esigenze di tutela quali scuole, ospedali, case di riposo, abitazioni NON PRESENTE

altri cantieri o insediamenti produttivi PRESENTE

viabilità PRESENTE

rumore PRESENTE

polveri PRESENTE

fibre NON PRESENTE

fumi NON PRESENTE

vapori NON PRESENTE

gas NON PRESENTE

odori o altri inquinanti aerodispersi NON PRESENTE

caduta di materiali dall'alto PRESENTE

1 Intesa come ciascuna delle qualità costituenti le note distintive della lavorazione.

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4.1.6 Rischi in riferimento all’organizzazione del cantiere

a) le modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni; b) i servizi igienico-assistenziali; c) la viabilità principale di cantiere; d) gli impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, ed energia di qualsiasi tipo; e) gli impianti di terra; f) le disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall'articolo 102; g) le disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall'articolo 92, comma 1, lettera c); h) le eventuali modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali; i) la dislocazione degli impianti di cantiere; j) la dislocazione delle zone di carico e scarico; k) le zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti;

4.1.7 Rischi in riferimento alle lavorazioni interferenti

a) al rischio di investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere;

b) al rischio di caduta dall'alto;

c) ai rischi derivanti da demolizioni o manutenzioni; d) ai rischi di incendio o esplosione connessi con lavorazioni e materiali pericolosi utilizzati in cantiere; e) ai rischi derivanti da sbalzi eccessivi di temperatura; f) al rischio di elettrocuzione; g) al rischio rumore; h) al rischio dall'uso di sostanze chimiche.

4.1.8 Rischi aggiuntivi rispetto a quelli propri delle singole imprese o dei lavoratori autonomi Sono inoltre stati individuati i rischi aggiuntivi, comunque connessi all’attività propria delle singole imprese e lavoratori autonomi, oggetto dell’analisi e delle misure di cui alle schede specifiche delle lavorazioni.

5 SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE, PROCEDURE,

MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE elementi di cui al D.Lgs. 81/2008 – Allegato XV – punto 2.1.2 lett. d)

L'individuazione delle misure di prevenzione e protezione rispetterà quanto indicato all'art.15 del D.lgs. 81/08 (Misure generali di tutela) ed in particolare farà riferimento ai principi gerarchici della prevenzione dei rischi in esso indicati:

- Evitare i rischi

- Utilizzare al minimo gli agenti nocivi

- Sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso o lo è meno

- Combattere i rischi alla fonte

- Applicare provvedimenti collettivi di protezione piuttosto che individuali

- Limitare al minimo il numero di lavoratori che sono o che possono essere esposti al rischio

- Adeguarsi al progresso tecnico

- Cercare di garantire un miglioramento del livello di protezione

- Integrare le misure di prevenzione/protezione con quelle tecniche e organizzative dell'azienda.

In merito alla programmazione degli interventi, le conclusioni desunte dall'identificazione dei fattori di rischio e dei lavoratori esposti, dall'entità dell'esposizione, dalla probabilità con cui possono verificarsi effetti dannosi e dall'entità delle possibili conseguenze, orienteranno le azioni conseguenti alla valutazione stessa. La valutazione delle misure di prevenzione e protezione non dovrà trascurare la verifica di idoneità e di efficacia di quelle già in essere, e, progressivamente, di quelle via via adottate. Norme generali di comportamento L’appaltatore dovrà organizzare i lavori coinvolgendo oltre alle proprie maestranze, gli eventuali subappaltatori nel rispetto delle norme di sicurezza previste nel presente piano e/o nei documenti di valutazione dei rischi, nonché previste da norme di legge.

- è assolutamente vietato eseguire indebitamente lavori che esulino dalla propria competenza;

- l’accesso all’area dei lavori è riservata al solo personale autorizzato ed è espressamente vietato introdurre persone

estranee;

- all’interno del cantiere dovranno essere rispettate tutte le norme di circolazione indicate dai cartelli;

- è assolutamente vietato introdursi in zone del cantiere o locali per i quali sia vietato l’ingresso alle persone non

autorizzate;

- i lavoratori dovranno mantenere pulito ed ordinato il posto di lavoro;

- è assolutamente vietato consumare alcolici durante il lavoro o fare uso di sostanze stupefacenti.

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Formazione e informazione La formazione e l’informazione destinata ai lavoratori secondo gli art. 36 e 37 del D.lgs. 81/08, che il datore di lavoro dovrà effettuare a sue spese, deve essere esaustiva ed efficace e deve sviluppare una coscienza della sicurezza, permettere di apprendere il superamento del rischio. Dovranno a tale scopo essere organizzati incontri informativi con i lavoratori esposti a rischi specifici. La legge prevede addestramento obbligatorio per i dispositivi di protezione individuale di III categoria. Si prescrive infine che l'avvenuta formazione, informazione e addestramento vengano testimoniati in modo idoneo al coordinatore della sicurezza in fase esecutiva.

5.1 Scelte, procedure, misure, in riferimento all’area di cantiere (Elementi di cui al D.Lgs. 81/2008 s.m., Allegato XV, punto 2.2.1) 5.1.1 Caratteristiche dell'area. Area completamente recintata, occupata dal fabbricato oggetto d'intervento e da altri fabbricati. I lavori sono da realizzare all'interno dell'edificio già utilizzato a gattile, e non si prevedono interferenze con gli altri fabbricati. Come ingresso carraio verrà utilizzato quello su via Clemente XIII e solamente una piccola parte dell'aera esterna verrà utilizzata come deposito materiali. I lavori di scotico del terreno verranno effettuati perimetrando l'area d'intervento con apposito nastro segnalatore.

5.1.2 Caratteristiche geomorfologiche del terreno. Data la natura delle opere che si intendono realizzare, non ravvisano particolari rischi dovuti alle caratteristiche del terreno

Consistenza del terreno: zona di scotico terra da coltivo, altre aree completamente asfalate Orografia dell'area: entrata al lotto da rampa - zona lavori su lotto pianeggiante. Livello di falda: non pertinente Altro (falde, fossati, alvei fluviali, banchine fluviali, alberi, manufatti,..): ingresso carraio da via Clemente XIII su rampa

completamente perimetrata con guardrail.

5.1.3 Opere aeree e di sottosuolo. Non si rilevano alla vista opere aeree all'interno del lotto.

5.1.4 Valutazione preventiva del rumore all'interno del Cantiere. L'esposizione quotidiana personale dei lavoratori al rumore è stata valutata in fase preventiva facendo riferimento ai

tempi di esposizione ed ai livelli di rumore standard individuati da studi e misurazioni riconosciuti dalla commissione prevenzione infortuni (rif. documentazione C.P.T. di Torino, vol. II manuale 5 “Conoscere per prevenire”).

- I valori limite di esposizione e i valori di azione, in relazione al livello di esposizione giornaliera al rumore e alla pressione acustica di picco, sono fissati a:

1. valori limite di esposizione rispettivamente LEX,8h= 87 dB(A) e ppeak = 200 Pa (140 dB(C) riferito a 20 (micro)Pa);

2. valori superiori di azione: rispettivamente LEX,8h= 85 dB(A) e ppeak = 140 Pa (137 dB(C) riferito a 20 (micro)Pa);

3. valori inferiori di azione: rispettivamente LEX,8h= 80 dB(A) e ppeak = 112 Pa (135 dB(C) riferito a 20 (micro)Pa).

- Laddove a causa delle caratteristiche intrinseche della attività lavorativa l'esposizione giornaliera al rumore varia significativamente, da una giornata di lavoro all'altra, è possibile sostituire, ai fini dell'applicazione dei valori limite di esposizione e dei valori di azione, il livello di esposizione giornaliera al rumore con il livello di esposizione settimanale a condizione che:

1. il livello di esposizione settimanale al rumore, come dimostrato da un controllo idoneo, non ecceda il valore limite di esposizione di 87 dB(A);

2. siano adottate le adeguate misure per ridurre al minimo i rischi associati a tali attività. Si prevede “rischio rumore” significativo per i lavoratori impegnati in cantiere: · per gli addetti all’utilizzo di macchine operatrici, carpentieri, muratori polivalenti, posatori di pavimenti e

rivestimenti, intonacatori, installatori di impianti, per i quali si richiede adeguata informazione su rischi, misure, D.P.I.; · per gli addetti all’utilizzo di sega a disco, operai comuni polivalenti, per i quali si richiede adeguata informazione

su rischi, misure, D.P.I., nonché la disponibilità degli idonei D.P.I., la formazione sul loro corretto uso ed i provvedimenti sanitari previsti dal D. Lgs. 81/2008;

· per gli addetti all’utilizzo di martello demolitore, per i quali si richiede l’obbligo di utilizzo degli idonei D.P.I., la formazione sul loro corretto uso, la comunicazione all’ASL/ATS ed i provvedimenti sanitari previsti nonché segnaletica e delimitazione delle aree a rischio;

Non potendo ridurre tali emissioni, si raccomanda comunque l’uso di otoprotettori a tutti gli addetti a tali attrezzature, nonché a tutto il personale che si trovasse costretto ad operare nelle immediate vicinanze. Si raccomanda inoltre di evitare il più possibile altre lavorazioni nelle vicinanze di tali fonti di rumore.

Per l’utilizzo di mezzi o attrezzature particolarmente rumorose, si dovranno rispettare i limiti e gli orari imposti dai

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regolamenti locali. Il POS delle imprese esecutrici dovrà contenere le indicazioni relative alla “rumorosità” delle proprie macchine. Vi sarà la presenza di rumore che produrrà il cantiere prevedibilmente con un incremento maggiore rispetto al fondo naturale per l'utilizzo di mezzi e macchine di cantiere e durante l’uso degli utensili, quali ad esempio attrezzature elettriche di tipo portatile avvitatori e trapani, e/o attrezzature rumorose. Tali lavorazioni, che avverranno solamente in orario diurno, non sono evidentemente evitabili o eseguibili con tecnologie che possano diminuirne l’intensità. Si tratta perciò di un rischio sostanzialmente ineliminabile che interesserà le zone circostanti.

5.1.5 Emissione di agenti inquinanti. Durante le varie lavorazioni non sono prevedibili emissioni di agenti inquinanti, eccezion fatta per i fumi di scarico

delle macchine operatrici, comunque molto limitata in relazione alla breve attività di scotico. 5.2 Rischi connessi con l'ambiente circostante. 5.2.1 - Rischi connessi con attività o insediamenti limitrofi. Per quanto riguarda la presenza della strada lungo l’accesso al cantiere, vista la scarsa frequentazione della stessa, non si ritine necessario porre in essere misure particolari se non il posizionamento di idonea cartellonistica indicante l'entrata e l'uscita di mezzi dal cantiere. L'ingresso all'area dovrà essere mantenuta chiusa, utilizzando gli accessi carrai già esistenti e i cancelli installati. 5.2.2 - Valutazione preventiva del rumore verso l'esterno del cantiere. Per l’utilizzo di mezzi o attrezzature particolarmente rumorose, si dovranno rispettare i limiti e gli orari imposti dai regolamenti locali. Il POS delle imprese esecutrici dovrà contenere le indicazioni relative alla “rumorosità” delle proprie macchine. Vi sarà la presenza di rumore che produrrà il cantiere prevedibilmente con un incremento maggiore rispetto al fondo naturale per l'utilizzo di mezzi e macchine di cantiere e durante l’uso degli utensili, quali ad esempio attrezzature elettriche di tipo portatile avvitatori e trapani, e/o attrezzature rumorose. Tali lavorazioni, che avverranno solamente in orario diurno, non sono evidentemente evitabili o eseguibili con tecnologie che possano diminuirne l’intensità. Si tratta perciò di un rischio sostanzialmente ineliminabile che interesserà le zone circostanti.

5.2.3 - Emissione di agenti inquinanti. Durante le varie lavorazioni sono prevedibili emissioni di agenti inquinanti verso l’esterno dell’area quali le polveri, nelle

fasi di scavo.

5.2.4 - Caduta di oggetti dall'alto all'esterno del cantiere. Possibili rischi di caduta di oggetti dall'alto all'esterno delle aree di cantiere potrebbe avvenire durante la fase di movimentazione del materiale dai mezzi di trasporto. Per questo motivo è necessario porre la massima attenzione durante le fasi di carico e scarico materiali.

5.2.5 - Rischi connessi con la viabilità esterna. Si richiama quanto detto in precedenza (par. 5.2.1). Il cantiere di cui al presente piano non prevede lavori su strade o aree aperte al traffico veicolare e non comporta la possibilità di prevedere esposizione dei lavoratori al rischio di investimento da parte del traffico stradale. Tutte le operazioni di lavoro sulle parti comuni in cui vi è passaggio veicolare e pedonale dovranno essere compiute dall’impresa allestendo il cantiere in conformità alle norme di seguito richiamate:

tutti i mezzi all’interno del cantiere devono essere provvisti di girofaro sempre acceso;

le aree di lavoro dovranno essere opportunamente delimitate e segnalate.

la presenza di un addetto che, in caso di necessità, consenta l’effettuazione in sicurezza delle manovre.

6. DISCIPLINARE

L'organizzazione generale del cantiere presuppone sia il rispetto da parte delle singole imprese dell'obbligo di gestire, ciascuna in relazione alla propria competenza, in modo efficiente il luogo di lavoro (si vedano le prescrizioni previste per le imprese), sia un'opera di supervisione e coordinamento da parte del Coordinatore per l'esecuzione.

Si fa riferimento alla documentazione tecnico-grafica fornita dal Committente/Responsabile dei lavori organizzandola opportunamente in fasi di lavoro successive.

Si fa comunque obbligo alla/e impresa/e partecipante/i di confermare quanto esposto oppure di notificare immediatamente al Coordinatore della Sicurezza in fase esecutiva tutte le modifiche eventualmente da apportare.

Tali eventuali modifiche saranno accettate dal Coordinatore della Sicurezza solo se giustificate e correlate da adeguata relazione esplicativa presentata prima dell’apertura del cantiere o, se l’impresa è selezionata in seguito, prima dell’inizio della fase di lavoro interessata.

Le modifiche al piano programmato devono essere presentate da ogni impresa partecipante ai lavori precedentemente ad ogni e qualsiasi variazione dei lavori stessi.

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Sarà cura del Committente/Responsabile dei lavori notificare a tutte le imprese partecipanti la richiesta di conferma del Programma dei Lavori predisposto e questo prima dell’inizio dei lavori o della loro assegnazione alle imprese stesse.

Quindi anche in relazione alla valutazione dei rischi effettuata per l’oggetto del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento, nei paragrafi seguenti si sviluppano le scelte progettuali ed organizzative, le procedure e misure preventive e protettive per eliminare o almeno ridurre i rischi di lavoro, nonché le misure di coordinamento atte a realizzarle.

6.1 Allestimento del cantiere

La programmazione delle lavorazioni prevede due fasi successive. Una prima fase prevede il posizionamento della recinzione di cantiere per delimitare l'area di deposito e carico scarico materiali in prossimità del locale da trasformare a gattile. Terminate le lavorazioni (vedi cronoprogramma dei lavori) la recinzione verrà spostata lungo il lato sud dell'edifico in prossimità del costruendo ambulatorio.

Le imprese utilizzeranno i bagni e gli spogliatoi esistenti. Per questo motivo non servirà né baracca né wc chimico

ll quadro di cantiere verrà posizionato lungo il lato sud dell'edifico, sul perimetro esterno, in prossimità del quadro elettrico generale a cui sarà allacciato.

Ogni impresa e lavoratore autonomo avrà l’obbligo di allontanamento dei materiali di risulta, con frequenza tale da garantire al cantiere condizioni di massimo ordine e disponibilità di spazio.

6.2 Individuazione delle aree di lavoro

Per ogni fase sono definite le seguenti aree del Cantiere: 1 Area dei Lavori 2 Deposito/area carico scarico Per il deposito di materiali sono disponibili spazi interni al lotto. I materiali e le attrezzature devono essere disposti o accatastati in modo da evitare il crollo o il ribaltamento. Il materiale di risulta delle demolizioni, sarà prontamente trasportato e smaltito in discarica autorizzata. Per le operazioni di carico il camion si posizionerà in modo da poter agevolare le operazioni, accedendo direttamente all'interno del lotto nell'area appositamente delimitata. 6.3 Dotazioni igienico-assistenziali

Verranno utilizzati i WC e gli spogliatoi presenti nella struttura.

6.4 Utilizzo di sostanze pericolose

L’impresa appaltatrice e le eventuali imprese subappaltatrici, prima dell’impiego delle sostanze chimiche dovranno prendere visione delle schede di sicurezza ad esse relative; successivamente, ma sempre prima dell’inizio dei lavori che comportano l’utilizzo delle sostanze, il personale addetto dovrà essere appositamente informato e formato al corretto uso delle stesse nel corso di un’apposita riunione. L’introduzione nel ciclo costruttivo da parte delle imprese esecutrici di qualunque sostanza chimica non inizialmente prevista potrà avvenire previo assenso del direttore dei lavori per conto del committente e del coordinatore per l’esecuzione. Le schede di sicurezza dovranno essere tenute in cantiere e disponibili per la consultazione da parte del CSE o da parte degli organi di vigilanza e controllo. Le stesse verranno trasmesse al CSE allegate al POS. Le cautele da adottare per lo stoccaggio di tali sostanze sono contenute nelle schede di sicurezza di ciascun prodotto; ad esse si farà tassativo riferimento per le modalità con cui i prodotti chimici verranno depositati; particolare attenzione dovrà essere prestata a: • quantità massima stoccabile; • caratteristiche del deposito (spazio, aerazione, assenza di umidità, distanze di sicurezza, ecc.); • eventuali incompatibilità di stoccaggio con altri prodotti/sostanze chimiche; • principali rischi per il personale; • azioni da attuare in caso di contatto accidentale con parti del corpo; • informazione e formazione all’uso per il personale addetto; • dispositivi di protezione individuale da utilizzare durante la manipolazione.

6.5 Accesso dei fruitori della struttura Vista la particolarità della struttura, che in parte deve rimanere utilizzabile dai dipendenti ATS (Veterinari, ecc), l'area di cantiere dovrà garantire la possibilità di passaggio pedonale sicuro e protetto e quanto si rendesse necessario per l’incolumità delle persone che transitano all’interno del cantiere, individuando il percorso pedonale che dovrà rimanere sgombro dai materiali. Per limitare questa interferenza il locale destinato a celle frigorifere verrà segregato con rete plastica in modo da dividere l'area interessaata dai lavori da quella utilizzata dagli operatori ATS. Chiunque entrerà nelle aree di canitere dovrà indossare gli idonei DPI.

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6.6 Coordinamento

Prima dell’inizio dei lavori il titolare dell’impresa appaltatrice dovrà eseguire, unitamente al direttore dei lavori e al coordinatore per l’esecuzione, un sopralluogo al fine di prendere visione congiunta del cantiere tutto, e di validare il presente piano ed il piano operativo di sicurezza o, eventualmente, apportarvi le occorrenti modifiche, verificando altresì l’esatto calendario dei lavori, di modo da consentire al coordinatore per l’esecuzione di prestabilire i propri interventi in cantiere, che avverranno di norma due giorni prima di ogni nuova fase lavorativa o comunque prima dell’ingresso delle imprese subappaltatrici eventuali o dei lavoratori autonomi, in cantiere.

Le visite verranno svolte in modo congiunto, fra coordinatore, responsabile di cantiere dell’impresa appaltatrice e saranno previste ad ogni loro avvicendamento, con lo scopo di verificare se il cantiere e le relative opere provvisionali rispondono alle prescrizioni di sicurezza, sia dettate dalle norme sia previste dal presente piano.

L’impresa appaltatrice è tenuta a comunicare al coordinatore per l’esecuzione il nominativo dell’eventuale rappresentante dei lavoratori in modo da consentirne il coinvolgimento. A tale scopo in allegato al presente piano è stato inserito un modulo da far compilare e sottoscrivere all’RLS

L’impresa appaltatrice e le imprese subappaltatrici sono tenute a comunicare al coordinatore per l’esecuzione il nominativo del o dei lavoratori addetti alla gestione dell’emergenza (pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori) in modo da consentirne il coordinamento ed il coinvolgimento. A tale scopo in allegato al presente piano è stato inserito un modulo da far compilare e sottoscrivere a tale addetto

In esito al sopralluogo, il coordinatore annoterà su apposito giornale dei lavori, da custodirsi in cantiere, le risultanze della riunione di coordinamento, controfirmate dai partecipanti al sopralluogo.

Per ogni eventuale necessità di coordinamento, in aggiunta e/o variante a quelle riportate sopra, che si rendesse necessaria durante l’esecuzione dei lavori, le imprese od i lavoratori autonomi interessati dovranno segnalare con congruo anticipo al coordinatore per l’esecuzione la necessità, il quale avrà l’obbligo di attivarsi nel più breve tempo possibile. In attesa delle determinazioni del coordinatore, le imprese od i lavoratori autonomi interessati, non potranno dare corso alle attività la cui corretta esecuzione dipende dal coordinamento richiesto.

6.7 Stima dei costi per dare attuazione alle prescrizioni

Ai sensi di quanto richiesto dall’art. 4 dell’Allegato XV del D.Lg 81/2008, i costi relativi alle procedure esecutive, agli apprestamenti, alle attrezzature, per il rispetto delle norme in materia di sicurezza e salute, nonché per il rispetto delle eventuali altre prescrizioni del presente piano sono determinati in modo analitico, in base allo studio delle singole fasi di lavorazione.

Tutti i costi relativi a variazioni di opere provvisionali, delle realizzazioni specifiche, delle procedure particolari e dei DPI successive all’aggiudicazione dell’appalto non sono imputabili al Committente se necessari in termini di legge per l’esecuzione delle lavorazioni previste.

Nel cantiere in esame i costi della sicurezza, contenuti nel prezzo dell’appalto ma non soggetti al ribasso nelle offerte delle imprese esecutrici, sono costituiti dalle voci sotto elencate.

Trabattello mobile prefabbricato in tubolare di lega, con piani di lavoro, botola, scale di accesso al piano, protezioni e quant'altro previsto dalle vigenti normative. Compresi oneri di nolo, montaggio, smontaggio, ritiro a fine lavori. Altezza sino a 12 m.

Recinzione di cantiere alta 200 cm, eseguita con ferri tondi da 20 mm infissi e rete plastica stampata.

Estintore portatile a polvere da 9 kg omologato (DM 20.12.1992), montato a parete con apposita staffa e corredato di cartello di segnalazione. Compresa la manutenzione periodica prevista per legge.

Riunione di coordinamento fra i responsabili delle imprese operanti in cantiere e il coordinatore per l'esecuzione dei lavori, prevista all'inizio dei lavori e di ogni nuova fase lavorativa o introduzione di nuova impresa esecutrice, valutata mediamente in n. 1 ora/ogni quattro settimane per n. 4 responsabili di cantiere, appartenenti alle diverse imprese mediamente presenti.

Cassetta pronto soccorso Decreto 388/03 Allegato 1 La valutazione dei relativi costi è stata elaborata nella forma del computo metrico estimativo che, corredato dell’elenco prezzi unitari, è parte integrante del presente piano di sicurezza e coordinamento. I costi relativi alle previsioni sopra esposte, sono compresi nel forfait d’appalto e rappresentati nel computo metrico estimativo allegato

6.8 Gestione dei rifiuti prodotti I rifiuti e gli scarti dovranno essere allontanati al più presto dal cantiere, in modo da non costituire dei depositi temporanei. L’impresa appaltatrice sarà responsabile del corretto stoccaggio, nonché dell’evacuazione, dei detriti, delle macerie e dei rifiuti prodotti dal cantiere ai sensi dell’art. 96 comma 1 lettera f del D. Lgs. N° 81/2008 e s.m.i.. Nella categoria dei rifiuti rientrano tutti i materiali di scarto la cui presenza si concretizza in cantiere dopo l’inizio dell’attività lavorativa; tra questi si segnalano quelli conseguenti ai lavori in cantiere: • imballaggi e contenitori, • materiali di risulta provenienti demolizioni e scavi, • contenitori di sostanze impiegate nei lavori. I rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi possono originare rischi per il personale presente in cantiere e danni ambientali; pertanto, dovranno essere raccolti e stoccati separatamente in contenitori specifici ed idonei ai rischi che il rifiuto presenta nonché ubicati in zone ben individuate del cantiere. I rifiuti liquidi pericolosi, quali gli oli lubrificanti e

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idraulici o i liquidi di risulta dal lavaggio delle attrezzature che vengono a contatto con composti chimici, dovranno essere stoccati in recipienti etichettati posti al coperto e all’interno di un bacino di contenimento per evitare spandimenti. L’impresa appaltatrice dovrà provvedere all’allontanamento dei materiali di demolizione. Il responsabile di cantiere dell’impresa appaltatrice assicurerà: • il corretto deposito e allontanamento dei materiali di risulta; • gli spostamenti di uomini e materiali in condizione di ordine e salubrità, così come previsto dagli artt. 96 del D. Lgs. n° 81 /2008 e s.m.i, dal D. Lgs . n° 22/1997 e s.m.i. e da altre norme, regolamenti, ecc. vigenti al momento dell’inizio dei lavori. I rifiuti dovranno essere conferiti a soggetti specificatamente autorizzati allo smaltimento così come previsto dal D. Lgs. n° 22/1997 e s.m.i.; il responsabile di cantiere dell’impresa appaltatrice assicurerà che gli stessi vengano accompagnati dal Formulario di identificazione provvedendo anche alla tenuta del registro di carico e scarico.

7 ELEMENTI PARTICOLARI

7.1 Scelte, procedure, misure, in riferimento all’organizzazione di cantiere (Elementi di cui al D.Lgs. 81/2008 s.m., Allegato XV, punto 2.2.2)

Elemento considerato Analisi di dettaglio

Modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni

Il sito è completamente recintato; durante le due fasi previste dei lavori verrà realizata una recinzione con pannelli di rete metallica debitamente controventati inizialmente all'esterno del nuovo gattile e terminati i lavori, per la seconda fase, si provvederà a spostare la recinzione all'esterno del nuovo ambulatorio. Verificare la completezza/ staticità e nel caso provvedere al ripristino/ sostituzione/ integrazione o segnalazione delle aree pericolose; Accessi: per i lavori verrà utilizzato un accesso pedonale /carraio lungo via Clemente XIII Il cancello di entrata al sito avrà anche la funzione di cancello di cantiere (sia il passaggio carrabile che il passaggio pedonale) che normalmente è chiuso con la serratura in dotazione. Le chiavi per l'apertura devono essere distribuite all'appaltatore. L'accesso di persone e/o mezzi al cantiere deve essere autorizzato dal Direttore di cantiere o dal preposto in carica, solo se debitamente istruito dal Direttore di cantiere. In ogni caso dubbio l'accesso deve essere impedito. Tale disposizione è inderogabile ed è particolarmente importante al fine di evitare l'accesso imprevisto di terzi o anche di lavoratori non autorizzati nel cantiere (soggetti non adeguatamente formati ed informati); ciò difatti può comportare l'insorgere di condizioni di rischio.

Segnalazioni: Sono da prevedersi, in generale, i seguenti cartelli. - all’ingresso delle aree rischiose: divieto di accesso ai non addetti, obbligo d’uso dei DPI prescritti per le relative attività; - in prossimità dei quadri elettrici: cartello di avvertimento di tensione elettrica pericolosa, di divieto di spegnere con acqua; - in prossimità di macchine: cartelli di divieto di pulire e lubrificare con gli organi meccanici in moto, divieto di rimuovere i dispositivi di protezione e sicurezza, divieto di avvicinarsi alle macchine con scarpe, cravatta e in generale abiti svolazzanti, cartelli sulle norme di sicurezza d’uso delle macchine (sega circolare, betoniera, …); - in tutti i luoghi ove ci può essere pericolo di incendio (depositi di bombole, vernici, solventi, lubrificanti, etc.): divieto di usare fiamme libere; - nell’area di movimentazione dei carichi: cartelli riportanti le norme di sicurezza per gli imbracatori ed il codice di segnalazione delle manovre per la movimentazione dei carichi; - lungo le vie di esodo: cartelli di salvataggio indicanti i percorsi e le uscite di emergenza. Eventuali sanzioni o costi o danni derivanti al Committente dalla mancata esposizione della notifica comporteranno insindacabile corrispondente e adeguata detrazione contabilizzata nel primo S.A.L. utile o nello Stato Finale dei Lavori. Si rammenta se necessario l’obbligatorietà della segnalazione della presenza di cantiere e della uscita di autocarri o mezzi pesanti sulla strada pubblica.

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Servizi igienico - assistenziali

Verranno messi a disposizione i servizi igienico assistenziali presenti nella struttura.

Mantenere pulito il locale spogliatoio e WC e soprattutto garantire un turno di pulizia per l’ambiente circostante il cantiere.

Modalità di accesso dei mezzi di fornitura e dei materiali

L’accesso di mezzi con finalità esclusive di fornitura di materiali, esclusa qualsiasi attività di lavoro che non sia il carico e lo scarico, è ammessa alle seguenti condizioni:

l’accesso deve avvenire dietro ordine dell’affidatario e deve svolgersi con il controllo diretto e personale del direttore di cantiere o di un preposto incaricato, che sovrintende per tutta la durata delle operazioni di carico/scarico alle movimentazioni dei mezzi, ed alle attività dei lavoratori;

i trasportatori non devono per nessun motivo partecipare alle operazioni di lavoro, devono restare nelle immediate vicinanze del veicolo senza recarsi nelle posizioni di lavoro o in altre posizioni all’interno del cantiere.

Si rimarca che laddove vi è fornitura e posa in opera, ovvero ove vi è una lavorazione di cantiere, questa deve essere valutata obbligatoriamente nel POS dell’impresa fornitrice. Devono essere osservate tutte le procedure di legge e contrattuali in capo alle imprese che devono accedere al cantiere.

Protezioni o misure di sicurezza contro i possibili rischi provenienti dall’ambiente esterno.

Si prescrive che venga periodicamente verificata l'integrità delle recinzioni di cantiere al fine di evitare l'accesso di personale non addetto ai lavori

dislocazione degli impianti di cantiere;

dislocazione delle zone di carico e scarico;

zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti;

eventuali zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio o di esplosione.

Tutti gli elementi sono riportati nella tavola di layout

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Viabilità di cantiere Viabilità interna Le vie di fuga segnalate sulla tavola di layout devono essere mantenute sempre sgombre da qualsiasi tipo di materiale. Sarà cura dell’impresa appaltatrice principale garantire che la circolazione dei pedoni e dei veicoli possa avvenire in modo sicuro. RISCHI ASSOCIATI Investimento Viabilità esterna Per quanto riguarda la presenza di traffico, si dovrà prestare particolare attenzione alle seguenti situazioni:

1. accesso al cantiere dalla strada pubblica 2. passaggio di pedoni

RISCHI ASSOCIATI Investimento per occupazione della sede stradale

Impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo

Elettricità L’energia elettrica sarà fornita dall'ATS tramite allacciamento del quadro ASC di cantiere al quadro generale dell'edificio. Nello specifico l'allaccio avverrà dal quadro posto nel locale spogliatoi tramite cavo da posizionare in posa perimetrale lungo i muri dell'edificio. Attenersi integralmente alla norma CEI 64-17. Si rammenta che il cantiere è sempre considerato luogo bagnato; si rammenta di conseguenza il grado di protezione minimo IP55. Gli impianti devono essere realizzati da ditta in possesso dei requisiti di cui al D.M. 22 gennaio 2008 n.37, che deve rilasciare la necessaria dichiarazione di conformità. La ditta è responsabile tanto della progettazione quanto della esecuzione dell’impianto. Nella progettazione ed esecuzione dell’impianto la ditta (individuata ed incaricata dall’Appaltatore dei lavori) deve attenersi alla già richiamata norma CEI 64-17 (Guida alla esecuzione degli impianti elettrici nei cantieri) in generale, ed in particolare per i punti sotto richiamati: - analisi delle condizioni di cantiere; - alimentazione e sistemi di distribuzione; - condutture; - prescrizioni per la sicurezza; - quadri per cantiere ASC - prese a spina, avvolgicavi e cordoni prolungatori; - illuminazione di cantiere; - impianto di terra; - protezione contro i fulmini. È responsabilità del direttore di cantiere: - verificare preventivamente i requisiti della ditta, necessari per le operazioni di cui sopra; - richiedere la dichiarazione di conformità prima che l'impianto sia utilizzato e trasmetterla al CSE, oltre che tenerne copia in cantiere; - attivare e controllare le procedure relative alla verifica dell'impianto di messa a terra (se necessarie). Si richiama la Norma CEI di riferimento: Norma CEI 64-8/7, Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari; Requisiti del quadro elettrico: si riporta di seguito una serie di indicazioni alle quali la ditta installatrice è obbligata ad attenersi, e di caratteristiche che obbligatoriamente i quadri installati devono rispettare. Quadri di distribuzione È normalmente da prevedersi un quadro di distribuzione principale che, fatti salvi cantieri molto piccoli, è utilizzato per alimentare i carichi principali ed i quadri di distribuzione secondari destinati a loro volta all'alimentazione dei quadri di prese a spina. Anche i quadri di distribuzione devono essere provvisti, così come il quadro generale, di dispositivi di sezionamento e protezione. Dovranno quindi essere provvisti di dispositivi di protezione contro le sovracorrenti, dispositivi di protezione contro i contatti indiretti, prese a spina di alimentazione. È consigliabile installare un dispositivo di protezione contro le sovratensioni provenienti dalla rete.

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Quadri di cantiere La costruzione dei quadri di cantiere è regolamentata dalla Norma Europea EN 6043, recepita in Italia dal CT 17 del CEI. All’interno del cantiere è obbligatorio che i quadri elettrici siano costruiti in conformità alla Norma generale CEI 17-13/1 ed alla Norma specifica CEI 17-13/4; essi devono essere muniti di certificato o dichiarazione di conformità ai sensi della direttiva comunitaria 73/23 CEE. Essi devono essere realizzati con specifiche caratteristiche di resistenza alle influenze esterne previste dalla norma specifica: l'involucro deve essere resistente alla corrosione, avere un grado di protezione minimo IP43 e deve presentare resistenza meccanica elevata. I quadri ASC si caratterizzano proprio per le caratteristiche di resistenza agli agenti esterni. I quadri di cantiere dal punto di vista normativo possono essere divisi in:

quadri di alimentazione di entrata e di misura ;

quadri di distribuzione principale;

quadri di trasformazione;

quadri di distribuzione;

quadri di prese a spina. È indispensabile che il quadro di cantiere sia identificato con facilità e senza equivoco alcuno. È di conseguenza indispensabile che sia dotato di una targa, indelebile e posizionata in modo da essere facilmente visibile sulla quale devono essere riportati, a cura del costruttore:

nome o marchio

tipo o numero di identificazione;

corrente nominale e frequenza; tensione nominale; norma di riferimento CEI EN 60943-4; massa (se supera i 50 kg).

Il Direttore di Cantiere assume il ruolo di gestore dell’impianto elettrico di cantiere. Tale disposizione organizzativa è obbligatoria, ha carattere essenziale, ed è prevalente su qualsiasi diversa disposizione in contrasto. Essa si applica anche in deroga alle norme in generale ed in particolare richiamate nel presente piano e negli elaborati contrattuali Tutti i quadri devono essere posizionati su spalliera in legno Acqua L’acqua sarà fornita dall’ATS, e l'Appaltatore potrà allacciarsi alla rete esistente. Si ricorda la necessità di lasciare un rubinetto facilmente accessibile, con apertura rapida per uso medico di emergenza (ad esempio per ustioni da alcali caustici).

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Disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall’art. 92, comma 1 lett. c) (organizzare tra i datori di lavoro e lavoratori autonomi, la cooperazione e il coordinamento delle attività nonché la reciproca informazione)

il coordinatore per l’esecuzione eseguirà un sopralluogo in cantiere, di norma prima di ogni nuova fase lavorativa o comunque prima dell’ingresso delle imprese subappaltatrici, o dei lavoratori autonomi, in cantiere. Le visite verranno svolte in modo congiunto, fra coordinatore, impresa appaltatrice e impresa subappaltatrice, e saranno previste ad ogni loro avvicendamento, con lo scopo di verificare se il cantiere e le relative opere provvisionali rispondono alle prescrizioni di sicurezza, sia dettate dalle norme sia previste dal presente piano. In esito al sopralluogo, il coordinatore annoterà su apposito giornale dei lavori, da custodirsi in cantiere, le annotazioni di coordinamento, controfirmate dai partecipanti al sopralluogo.

Per ogni eventuale necessità di coordinamento, in aggiunta e/o variante a quelle riportate sopra, che si rendesse necessaria durante l’esecuzione dei lavori, le imprese od i lavoratori autonomi interessati dovranno segnalare con congruo anticipo al coordinatore la necessità, il quale avrà l’obbligo di attivarsi nel più breve tempo possibile. In attesa delle determinazioni del coordinatore, le imprese od i lavoratori autonomi interessati, non potranno dare corso alle attività la cui corretta esecuzione dipende dal coordinamento richiesto.

Misure di sicurezza contro il rischio di caduta dall'alto

Trabattello mobile prefabbricato in tubolare di lega, con piani di lavoro, botola, scale di accesso al piano, protezioni e quant'altro previsto dalle vigenti normative.

Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di assaggio sopraelevati.

Misure di sicurezza contro il rischio di caduta di materiale dall'alto

Gli addetti, prima di consentire l'inizio della manovra di sollevamento devono verificare che il carico sia stato imbracato correttamente e devono accertarsi che non vi siano persone presenti nell'area di manovra

Misure di sicurezza contro i possibili rischi di incendio o esplosione connessi con lavorazioni e materiali pericolosi da utilizzare in cantiere.

Fornitura e posa di n. 1 estintore omologato Tipo A, B, C, comprese verifiche periodiche, da 9 kg posati su staffa a parete e cartello indicatore, da posizionarsi all’interno della baracca di cantiere

Disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall’art. 102 (consultazione dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza)

L’onere del rispetto dell’art. 102 ricade sul datore di lavoro. Al fine del rispetto della norma il presente piano di sicurezza e coordinamento stabilisce quanto segue. L’Appaltatore deve presentare al Committente nella persona del RSPP, prima della stipula del contratto di appalto, dichiarazione sottoscritta dal rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (di cui al T.U.S.L.) nella quale costui dichiara di avere avuto i necessari chiarimenti sul piano, e di non formulare alcuna proposta al riguardo (o in alternativa di formulare proposte che devono essere adeguatamente dettagliate) L’Appaltatore deve presentare al Committente nella persona del RSPP, congiuntamente alla richiesta di subappalto, dichiarazione sottoscritta dal rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (del subappaltatore) nella quale costui dichiara di avere avuto i necessari chiarimenti sul piano, e di non formulare alcuna proposta al riguardo (o in alternativa di formulare proposte che devono essere adeguatamente dettagliate) – vedi modulistica allegata. In caso di mancata formale presentazione della dichiarazione di cui sopra, i lavoratori delle imprese interessate non possono accedere al cantiere. Nel caso di modifiche significative al piano sarà osservata la medesima procedura.

Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche

Verifica dell'impianto esistente a cui allacciare il quadro generale ASC di Cantiere

Valutazione, in relazione alla tipologia dei lavori, delle spese prevedibili per l’attuazione dei singoli elementi del piano.

La valutazione delle spese è stata elaborata nella forma della stima degli oneri della sicurezza che è parte integrante del presente piano di sicurezza e coordinamento. Le spese prevedibili complessive, relative alle previsioni sopra esposte, comprese nel forfait d’appalto e sono rappresentate dalla stima in allegato.

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7.2 Scelte, procedure, misure, in riferimento alle lavorazioni (Elementi di cui al D.Lgs. 81/2008 s.m., Allegato XV, punto 2.2.2)

In questo paragrafo si individuano le scelte progettuali ed organizzative, le misure preventive e protettive, le conseguenti misure di coordinamento da attuare in riferimento alle lavorazioni.

In riferimento a queste ultime, il coordinatore per la progettazione suddivide le singole lavorazioni in fasi di lavoro e, quando la complessità dell'opera lo richiede, in sottofasi di lavoro, ed effettua l'analisi dei rischi presenti, con riferimento all’area e all’organizzazione del cantiere, alle lavorazioni e alle loro interferenze, ad esclusione di quelli specifici propri dell’impresa, facendo in particolare attenzione ai seguenti:

al rischio di investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere

al rischio di caduta dall'alto

ai rischi di incendio connessi con lavorazioni e materiali utilizzati in cantiere

al rischio di elettrocuzione

al rischio rumore

al rischio dall'uso di sostanze chimiche

In relazione alle scelte progettuali effettuate si evidenziano, in questo paragrafo, le procedure e le misure preventive e protettive richieste per eliminare o ridurre al minimo i rischi di lavoro.

Le specifiche indicazioni sulle modalità operative di esecuzione e la relativa prevenzione dei rischi dovranno essere contenute nei POS delle diverse imprese a cui sono affidati i lavori, in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere, in forma complementare e di dettaglio al presente PSC.

Tutte le prescrizioni operative presenti nelle parti successive del presente PSC, sono legate ai tipi di rischio prima delineati.

Nel caso in cui non sussistano rischi specifici, nello svolgimento dei lavori rimangono valide le norme generali per la sicurezza dei cantieri temporanei e mobili (art. 15 del D.Lgs 81/2008).

rischio di investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere

Si rimanda alle modalità previste per l’accesso al cantiere, per la viabilità di cantiere, per i trasporti. Si ribadisce che in cantiere devono entrare solamente soggetti adeguatamente formati ed informati, ai quali è richiesto di agire esclusivamente nel rispetto del presente PSC. Si prescrive inoltre di vietare la presenza degli operai nel campo di azione dei mezzi meccanici, durante le lavorazioni in atto.

rischio di caduta dall'alto Si rimanda al paragrafo precedente

rischi di incendio connessi con lavorazioni e materiali pericolosi utilizzati in cantiere

Si rimanda al paragrafo precedente; per gli eventuali lavori realizzati tramite l'uso di fiamme libere (taglio materiali metallici, ecc) si deve aver cura di non lasciare incustodite le bombole di gas e non utilizzare ulteriori fiamme libere nelle loro vicinanze

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rischio di elettrocuzione Tutti i cavi elettrici devono essere in posa sospesa e perimetrale.

Tutte le spine devono essere di tipo industriale e collegate ai quadri e sottoquadri di cantiere (cfr paragrafo precedente); cavi, prese e spine devono essere integre e non non devono essere modificate.

rischio rumore Si richiamano le schede delle operazioni di lavoro ed il conseguente utilizzo dei dpi previsti, e rispetto delle misure indicate (quali la turnazione o riduzione dell’orario quotidiano) per le lavorazioni ove è individuato il rischio di lesioni per esposizione al rumore.

rischio dall'uso di sostanze chimiche

Si richiamano le schede delle operazioni di lavoro ed il conseguente utilizzo dei dpi previsti, per le lavorazioni ove è individuato rischio chimico per l’utilizzo dei prodotti previsti.

7.3 INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI – PRESCRIZIONI OPERATIVE, MISURE

PREVENTIVE, PROTETTIVE, E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE elementi di cui al D.Lgs. 81/2008 – Allegato XV – punto 2.1.2 lett. e)

7.3.1 Prescrizioni operative, misure preventive e protettive

In alcune lavorazioni sarà inevitabile la co-presenza di operatori di imprese diverse che opereranno.

Quando non si può procedere diversamente e c'è la co-presenza di operatori che compiono diverse lavorazioni, ciascuno di essi dovrà adottare le stesse misure di prevenzione e DPI degli altri in particolare elmetto e scarpe, otoprotettori (in occasione di operazioni rumorose), occhiali e maschere appositi (in occasioni di operazioni di saldatura e/o con pericoli di proiezione di schegge).

L’Impresa affidataria dei lavori effettuerà attività di coordinamento delle proprie imprese subappaltatrici/fornitrici o lavoratori autonomi.

L'Impresa affidataria dei lavori trasmette il Piano di Sicurezza e Coordinamento compresi allegati, alle imprese subappaltatrici/subfornitrici.

La programmazione degli interventi, dall’allestimento del cantiere fino al completamento dell’opera, ha tenuto conto sia della tipologia dell’intervento, dei materiali da utilizzare, della tecnologia costruttiva, sia dell’area interessata dall’intervento e delle zone limitrofe alla stessa.

Il programma lavori predisposto, in fase di progettazione, individua le sovrapposizioni previste nelle diverse fasi di lavoro durante l’esecuzione dell’opera.

Sarà cura dell’impresa, o delle imprese, appaltatrice/i confermare quanto previsto od integrare lo schema proposto in relazione alle specifiche situazioni.

L’individuazione delle sovrapposizioni indicate risulta dall’elaborazione delle ipotesi fatte per la stesura del diagramma dei lavori.

È quindi possibile che l’evolversi della situazione reale, anche in virtù di tecniche ed esigenze specifiche delle imprese partecipanti, porti a diversi risultati.

Si ricorda che è obbligo per le imprese partecipanti confrontare il Programma dei Lavori, ed il relativo diagramma, con i propri metodi, procedure ed organizzazione del lavoro e dare eventuale tempestiva comunicazione al Coordinatore della Sicurezza in caso di modifiche e/o integrazioni a quanto proposto. Norme generali di riferimento Al fine di eliminare o almeno ridurre al minimo le eventuali interferenze presenti, è fatto obbligo al Preposto ai Lavori ed ai singoli Responsabili della Sicurezza delle imprese presenti di:

- segregare le aree di lavorazione e segnalare alle altre squadre, o lavoratori autonomi:

a) la propria presenza e il tipo di attività che si intende intraprendere

b) le sostanze utilizzate

- evitare nel modo più assoluto lavorazioni "in verticale" con possibilità di contatto o caduta di materiali, ecc. nelle zone sottostanti

- informare i propri lavoratori circa:

c) la presenza di altre squadre, o lavoratori autonomi

a) i limiti del loro intervento

b) i percorsi obbligati di accesso / spostamento

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La segregazione delle aree di lavoro deve essere predisposta sia in relazione alla zona di competenza (segregazione orizzontale) che in relazione ai rischi e pericoli per le persone che si potrebbero trovare nelle aree sottostanti o sovrastanti (segregazione verticale)

Il pericolo di incendio nei lavori edili rende fondamentale, in relazione anche alle problematiche della sovrapposizione di fasi lavorative:

a) l’obbligo di segnalazione delle sostanze utilizzate

b) l’assoluto divieto di abbandonare, anche per piccole pause, attrezzature in moto, sotto carica o comunque con possibilità di accensione

c) l’obbligo di mantenere il posto di lavoro in condizioni di pulizia eliminando costantemente la formazione di detriti che possano essere fonte di incendio

d) l’obbligo di mantenere costantemente controllati ed operativi i dispositivi di estinzione portatili (estintori) in relazione alle caratteristiche del lavoro che si sta svolgendo

Si rimanda al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione delle varie imprese il controllo reale in cantiere di tali situazioni.

In allegato è posto il crono programma di riferimento.

8 MACCHINE E ATTREZZATURE DI CANTIERE. MISURE DI COORDINAMENTO - elementi di cui al D.Lgs. 81/2008 – Allegato XV – punto 2.1.2 lett. f)

8.1 Misure di prevenzione

Nel corso dell'avanzamento dei lavori, il Coordinatore della sicurezza in fase esecutiva provvederà all'individuazione delle misure di prevenzione dei rischi risultanti dalla eventuale presenza simultanea o successiva di imprese o di lavoratori autonomi, al fine di prevedere le modalità di utilizzazione di impianti comuni quali infrastrutture, macchine, impianti, e mezzi di protezione collettiva. Il Coordinatore della sicurezza si avvarrà di programmi di dettaglio per singole fasi di lavoro e di programmi generali settimanali che saranno concordati preventivamente con il Direttore dei lavori e con i Responsabili delle ditte operanti in cantiere. In base a tali programmi, si determineranno le eventuali contemporaneità di attività su una stessa area o su aree adiacenti con possibilità di interferenze o di rischi indotti dalla compresenza di lavorazioni. In tali casi, il Coordinatore per l'esecuzione dei lavori, provvederà a riesaminare la programmazione effettuata, col supporto del Direttore dei lavori, e con i responsabili delle ditte operanti in cantiere, eliminando per quanto possibile le situazioni di contemporaneità più rischiose. Nel caso in cui fosse impossibile eliminare le simultanee attività ritenute pericolose, prima dell'avvio di queste, il Coordinatore per l'esecuzione dei lavori, insieme con i responsabili della sicurezza delle ditte interessate, predisporrà appositi piani particolari di Sicurezza e Coordinamento nei quali verranno definite le prescrizioni operative ed i provvedimenti di protezione collettiva da adottare per la Prevenzione e Protezione. 8.1.1 Macchine e attrezzature delle Imprese previste in cantiere. Tutte le macchine e le attrezzature impiegate devono rispettare le norme vigenti in materia di igiene e sicurezza.

L’elenco delle macchine e delle attrezzature significative utilizzate dalle imprese è specificato per ogni singola fase. 8.1.2 Macchine ed attrezzature di uso comune. Il presente paragrafo contiene le misure di coordinamento relative all'uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi, come scelta di pianificazione lavori finalizzata alla sicurezza, di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva. Tutte le attrezzature utilizzate sul cantiere devono essere identificabili. L’attività proprietaria risponde della programmazione della manutenzione, funzionalità ed efficienza delle stesse garantendo del corretto funzionamento anche in riguardo delle ditte terze che ne fanno uso. Tutte le attrezzature sono utilizzate da operatori dipendenti della Attività proprietaria. Nel caso in cui si rendesse necessario l’utilizzo, da parete di terzi, dell’attrezzatura, si regolamenterà tale situazione mediante verbale di consegna. Qualora un’opera provvisionale venga messa a disposizione esclusivamente ad un’altra ditta dovrà essere redatto un verbale di consegna dell’opera provvisionale. In assenza di tale documento, la ditta realizzatrice risponderà dell’efficienza e della manutenzione dell’opera provvisionale. Saranno cura dell’Impresa appaltatrice la realizzazione, la gestione e la manutenzione dell’accessibilità e viabilità dell’area di intervento. Una volta organizzati tali “fattori” dovrà essere affidato al Preposto ai lavori di cantiere il controllo degli accessi e dei percorsi con lo scopo di rendere le piste percorribili e sicure e soprattutto mantenendole adeguate al luogo; sgombre di materiali, di risulta e di costruzione, che potrebbe essere di ostacolo alle normali lavorazioni previste. Nelle zone di carico e scarico dei materiali saranno individuati idonei percorsi pedonali protetti.

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Modalità di gestione

Le misure di coordinamento relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva, sono definite analizzando il loro uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi, in particolare:

Individuazione di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva

Misure di coordinamento derivanti dall’analisi di uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva

Spogliatoi/wc Devono essere mantenuti puliti ed in ordine. Programmare turni di pulizia settimanale

Tabattello L’utilizzo è consentito solo previo assenso del direttore di cantiere; le imprese in subappalto autorizzate ad operare sul ponte non sono in alcun modo autorizzate, anche tacitamente, ad effettuare modifiche,

trasformazioni o aggiunte allo stesso. La presa in carico del trabattello o altra attrezzatura / apprestamento deve essere formalizzata. L’Affidataria è responsabile della manutenzione periodica e della verifica dell'attrezzatura

Pianificazione della gestione operativa

Il coordinatore per l'esecuzione dei lavori integra il PSC con i nominativi delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi tenuti ad attivare quanto previsto al punto 2.2.4 ed al punto 2.3.4 e, previa consultazione delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi interessati, indica la relativa cronologia di attuazione e le modalità di verifica.

9 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Tutti i DPI devono essere marcati CE ed essere conformi alle prescrizioni del D.Lgs. 475/92 e successive modificazioni e integrazioni. Dovrà essere preventivamente fornita informazione e formazione ai lavoratori sull’uso dei DPI (per i DPI di 3a cat. e per i DPI a protezione del rumore è obbligatorio anche l’addestramento). Nei piani Operativi di sicurezza delle singole imprese dovrà essere inserito il modulo in cui sarà verbalizzata la formazione e l’informazione eseguita ai dipendenti, che sottoscriveranno per accettazione. Come ultima risorsa, per proteggere i lavoratori dalle conseguenze dei diversi rischi a cui è soggetto e per adempiere alle disposizioni legislative, viene previsto l'utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI). Nel presente piano di sicurezza, è stata individuata una dotazione minima di DPI in funzione delle mansioni relative alle fasi di lavoro previste. La definizione e l'impiego dei dispositivi sono precisati nell'articolo nel Capo II del Titolo III

"Art. 74 1. Si intende per dispositivo di protezione individuale (DPI) qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. 2. Non sono dispositivi di protezione individuale: a) gli indumenti di lavoro ordinari e le uniformi non specificamente destinati a proteggere la sicurezza e la salute del lavoratore; b) le attrezzature dei servizi di soccorso e di salvataggio; c) le attrezzature di protezione individuale delle forze armate, delle forze di polizia e del personale del servizio per il mantenimento dell'ordine pubblico; d) le attrezzature di protezione individuale proprie dei mezzi di trasporto stradali; e) i materiali sportivi; f) i materiali per l'autodifesa o per la dissuasione; g) gli apparecchi portatili per individuare e segnalare rischi e fattori nocivi.”

Per la scelta dei dispositivi di protezione individuale e per l'individuazione delle loro caratteristiche si fa riferimento alla normativa vigente. Nella tabella seguente si danno delle indicazioni di massima per l’assegnazione dei DPI, ferme restando le necessità che possono scaturire da lavorazioni particolari o dall’impiego di attrezzature specifiche. Proprio per operare correttamente in tali situazioni particolari, i singoli DPI da utilizzare verranno specificati in seguito anche per ciascun lavoratore.

Tipo di protezione Tipo di DPI e categoria Mansione svolta Protezione del capo Caschetto di protezione

UNI 7154/1 - EN 397 Tutti i lavoratori

Protezione dell’udito (otoprotettori)

Cuffie, tappi o archetti prEN 458 - EN 352/1,2,3 Addetti alle macchine operatrici e altro personale esposto

Protezione degli occhi e del viso

Occhiali anti schegge e schizzi prEN 166 Occhiali con filtro per la luce prEN 379 - UNI EN 169,170,171

Tutti gli utilizzatori di utensili manuali

Protezione delle vie Maschera a facciale pieno tipo A1P2 a norma UNI- Tutti i lavoratori addetti alle

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respiratorie EN 141 Mascherine oro-nasali

demolizioni

Protezione dei piedi Scarpe antinfortunistiche con puntale rinforzato e suola anti foro a norma UNI EN 345

Tutti i lavoratori

Protezione delle mani

Guanti di protezione contro rischi meccanici EN 388

Guanti imbottiti antivibrazioni

Guanti di protezione contro rischi termici UNI-EN 407

Tutti i lavoratori

Addetti a martelli demolitori o altri lavoratori esposti a vibrazioni

Protezione di parti del corpo

Tuta da lavoro Tutti i lavoratori

Non sono dispositivi di protezione individuale: a) gli indumenti di lavoro ordinari e le uniformi non espressamente destinate a proteggere la sicurezza e la salute del

lavoratore; b) le attrezzature dei servizi di soccorso e salvataggio c) le attrezzature di protezione individuale delle forze armate, delle forze di polizia e del personale del servizio di

mantenimento d'ordine pubblico; d) le attrezzature di protezione individuale proprie dei mezzi di trasporto stradali; e) i materiali sportivi; f) i materiali per l'autodifesa o per la dissuasione; g) gli apparecchi portatili per individuare e segnalare rischi e fattori nocivi.

Tra le esclusioni vengono indicati gli indumenti di lavoro ordinari e le uniformi; tuttavia, qualora tali indumenti svolgano la funzione di protezione da rischi specifici o generici, la legge stabilisce che in tal caso anch'essi sono da considerare DPI. 9.1 Formazione e informazione

La formazione sull'uso dei DPI, che il datore di lavoro dovrà effettuare a sue spese, deve essere esaustiva ed efficace e deve sviluppare una coscienza della sicurezza, permettere di apprendere il superamento del rischio. Dovranno a tale scopo essere organizzati incontri informativi con i lavoratori esposti a rischi specifici ed il cui contenuto dovrà essere adeguato ai fogli di istruzione dei DPI. La legge prevede addestramento obbligatorio per i DPI di III categoria e per quelli a protezione dell'udito. Si prescrive infine che l'avvenuto addestramento venga testimoniato in modo idoneo al coordinatore della sicurezza in fase esecutiva.

10 ORGANIZZAZIONE PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO, EVACUAZIONE – elementi di cui al D.Lgs. 81/2008 – Allegato XV – punto 2.1.2 lett. h)

10.1 Indicazioni generali. La particolarità del cantiere rende estremamente importante definire le procedure a cui attenersi in caso di emergenza.

Oltre all’incendio e infortuni, infatti possono insorgere emergenze relative ad altri accadimenti, tra cui: danni su automezzi o attrezzature o impianti, a installazioni non corrette, ecc.

Si ritiene quindi necessario dare le seguenti indicazioni generali che, in relazione all’evolversi dei lavori, il Preposto ai Lavori deve sempre e costantemente garantire, coordinandole con il proprio Piano di gestione delle emergenze:

- predisporre vie d’esodo;

- segnalare, con nota informativa ai lavoratori e con apposita segnaletica, le vie d’esodo in caso di necessità;

- mantenere fruibili ed adatte le vie di accesso;

- mantenere sgombre e facilmente apribili le uscite all’esterno del cantiere

- predisporre estintori, in numero e capacità adeguate, controllandone costantemente l’efficienza;

- segnalare la posizione degli estintori con apposita segnaletica;

- attivare la formazione dei lavoratori presenti in cantiere sull’uso degli estintori e sulle normali procedure di emergenza e soccorso.

Il personale operante sul cantiere dovrà essere messo a conoscenza, da parte del datore di lavoro dell’impresa affidataria, delle procedure e degli incarichi specifici assegnati, onde affrontare al meglio eventuali situazioni di emergenza.

Perché le situazioni di emergenza previste dal presente piano non abbiano a verificarsi e/o quantomeno possano essere ridotte come numero e come entità di rischio, è indispensabile la fattiva collaborazione di tutto il personale nel rispetto e applicazione delle normative di prevenzione di seguito indicate.

Chiunque riscontri eventuali anomalie, quali:

guasti di impianti elettrici,ingombri lungo le vie di fuga e le uscite di sicurezza, perdite di acqua o di sostanze, principi di incendio, situazioni che possono comportare rischi per le persone, è tenuto a darne segnalazione all'incaricato di

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piano per l'emergenza e/o al proprio caporeparto o caposervizio.

10.2 Protocollo degli accertamenti sanitari – disposizioni generali Tutti i lavoratori addetti al cantiere dovranno essere sottoposti agli opportuni accertamenti sanitari, preventivi e periodici, previsti dal piano sanitario dell’impresa e dalla norme di legge, presso servizi medici specialisti in medicina del lavoro. Gli accertamenti di base, quando occorre, dovranno essere integrati dagli accertamenti più specifici, secondo la mansione svolta dal lavoratore e ripetuti ad intervalli di tempo. I lavoratori dovranno essere sottoposti alle vaccinazioni inerenti a possibili rischi specifici relativi alle proprie lavorazioni o ambienti di lavoro (es. vaccinazione antitetanica). I risultati delle visite mediche dovranno essere registrati su appositi registri o schede e tenuti a disposizione degli organi preposti alla vigilanza.

10.3 - Assistenza sanitaria e pronto soccorso. All’interno del cantiere dovrà essere garantita la presenza di un addetto al primo soccorso durante l’intero svolgimento dell’opera. L’addetto sarà in possesso di documentazione comprovante la frequenza di specifico corso presso strutture specializzate. L’appaltatore deve provvedere affinché tutto il personale proprio e dei suoi subappaltatori in caso di soccorso ad un collega colto da malore o infortunatosi metta in atto, come minimo, la seguente procedura di soccorso: � Rimanere calmi e riflessivi, esaminare rapidamente la situazione e agire di conseguenza,con prontezza e decisione; � Non muovere l’infortunato, a meno che non sia necessario sottrarlo ad ulteriori pericoli; non prendere iniziative che siano di competenza del medico o di personale qualificato (ad es. somministrare medicinali, praticare cure particolari); non somministrare alcolici e, se l’infortunato è in stato di incoscienza, alcun tipo di bevande; � Chiamare il coordinamento ambulanze al numero telefonico 112, fornendo precisi riferimenti per raggiungere il luogo dell’infortunio e dando indicazioni circa i sintomi del malessere o le conseguenze dell’ infortunio; � Assistere l’infortunato sino all’arrivo dei soccorsi richiesti, sorvegliandolo e confortandolo con la propria presenza; � Recarsi al pronto soccorso dove è stato trasportato l’infortunato per fornire eventuali informazioni; � Nel caso di malore o infortunio di lieve entità (nel caso si abbiano dubbi sulla gravità dell’accaduto), chiamare il 112, con il consenso dell’infortunato, accompagnare quest’ultimo al pronto soccorso dell’ospedale più vicino; � Avvisare il proprio responsabile.

Per infortuni di modesta gravità in cantiere dovrà essere predisposta a cura dell’impresa principale ed in luogo facilmente accessibile ed adeguatamente segnalato con cartello una casetta di primo soccorso contenete i prescritti presidi farmaceutici, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, il cui utilizzo deve essere riservato al lavoratore designato a tale compito. Presso l’ufficio di cantiere dovranno essere messi in evidenza i numeri telefonici che si riferiscono ai presidi sanitari e d’emergenza più vicini.

10.4 - Prevenzione incendi. L’impresa appaltatrice terrà in cantiere un estintore portatile da 9 kg per classi di fuoco A, B, C, che sarà appeso nel

deposito e correttamente segnalato. Con riferimento a quanto indicato nel Decreto del Ministero dell’Interno del 10 marzo 1998 (“CRITERI GENERALI DI SICUREZZA ANTIINCENDIO PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA NEI LUOGHI DI LAVORO”), si è riportata nella seguente tabella la compatibilità tra mezzo estinguente e tipo di incendio (non si fa riferimento agli incendi di classe D in quanto, trattandosi di ”incendi di sostanze metalliche”, essi non si presentano nei cantieri mobili ) .

A Legno, carta, tessuti, gomma

B Petrolio, benzina, oli, alcool, diluenti,ecc.

C Acetilene, GPL, propano, ecc.

E Impianti elettrici

Acqua

Schiuma

Anidride carbonica

Polvere

Buono

Mediocre

Scarso

Inadatto

In ogni caso nel cantiere deve venire reso disponibile un estintore a polvere. In cantiere dovrà inoltre essere garantita costantemente la presenza di almeno un addetto alla prevenzione incedi opportunamente addestrato (corso di formazione per rischio di incendio medio/basso) che nel caso di un principio di incendio, deve: - valutare la pericolosità dell’incendio, con particolare riferimento alle dimensioni dell’incendio, all’eventuale rischio per l’incolumità delle persone e ai punti critici interessati (depositi di materiali combustibili o pericolosi, ecc.); - dare l’allarme e far evacuare il personale; - avvisare se necessario i Vigili del Fuoco - tel. 112 -, fornendo le informazioni utili rilevate durante la valutazione dell’incendio;

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- isolare elettricamente la zona interessata dall’incendio, utilizzando gli appositi interruttori di sgancio posti sul quadro generale; - intervenire con i mezzi estinguenti di pronto intervento - estintori -, adeguati alla natura del fuoco e degli impianti interessati, allo scopo di spegnere l’incendio, prevenirne la propagazione o per controllare l’incendio; - riferire al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione qualsiasi tipo di intervento. Per tali compiti, se non si presentano rischi significativi, può essere richiesta la collaborazione anche degli altri lavoratori presenti.

10.5 Segnaletica

La segnaletica di sicurezza e salute sul luogo di lavoro, le cui prescrizioni minime sono dettate nel DLgs. n. 81/2008 nell’allegato XIV, è una “segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad una attività o ad una situazione determinata, fornisce una indicazione o una prescrizione concernente la sicurezza o la salute sul luogo di lavoro e che utilizza, a seconda dei casi, un cartello, un colore, un segnale luminoso o acustico, una comunicazione verbale o un segnale gestuale”. Qualora i rischi individuati dalla valutazione effettuata “non possono essere evitati o sufficientemente limitati con misure, metodi o sistemi di organizzazione del lavoro, o con mezzi tecnici di protezione collettiva, il datore di lavoro fa ricorso alla segnaletica di sicurezza”……”allo scopo di :

- avvertire di un rischio o di un pericolo le persone esposte - vietare comportamenti che potrebbero causare pericolo - prescrivere determinati comportamenti necessari ai fini della sicurezza - fornire indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio - fornire altre indicazioni in materia di prevenzione e sicurezza”

Scopo della segnaletica è quello di attirare in modo rapido e facilmente comprensibile l’attenzione su oggetti e situazioni che possono determinare determinati pericoli. Essa non sostituisce le misure antinfortunistiche, solamente le richiama. Le caratteristiche che deve avere la segnaletica, sia permanente che occasionale, sono descritte nell’allegato XIV Il datore di lavoro provvede affinché:

Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza venga informato di tutte le misure adottate e da adottare riguardo alla segnaletica di sicurezza impiegata al interno del impresa.

I lavoratori siano informati di tutte le misure adottate riguardo alla segnaletica di sicurezza impiegata al interno del impresa.

Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e i lavoratori ricevano una formazione adeguata, in particolare sotto forma di istruzioni precise, che deve avere per oggetto specialmente il significato della segnaletica di sicurezza

IMMAGINE DESCRIZIONE UBICAZIONE

Vietato ai pedoni In prossimità dell’accesso al cantiere

Divieto di accesso alle persone non autorizzate

In prossimità dell’accesso di cantiere

Protezione obbligatoria degli occhi

Nei pressi di luoghi in cui si effettuano saldature, molatura, lavori da scalpellino, e dove si impiegano materiali caustici

Casco di protezione obbligatorio

In prossimità di luoghi ove esista il pericolo di caduta di

materiale dall'alto, o di urto con elementi pericolosi; nei pressi dell'impianto di betonaggio; vicino agli impianti di betonaggio, in prossimità delle aree ove si armano o disarmano strutture;

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Protezione obbligatoria delle vie respiratorie

In tutte le situazioni in cui sia possibile inalare gas, polveri, nebbie e fumi nocivi per l'organismo umano.

Guanti di protezione obbligatori

In prossimità delle macchine e delle aree in cui possano verificarsi lesioni alle mani.

Calzature di sicurezza obbligatorie

In prossimità dei luoghi ove avvenga lo spostamento di carichi pesanti; lavorazione del ferro, ove vi siano chiodi o elementi appuntiti diffusi sul terreno, in presenza di sostanze corrosive che possano intaccare le normali calzature, e in vicinanza di luoghi ove si effettuino saldature.

Pericolo generico In tutte le situazioni in cui esista un pericolo non segnalabile con altri cartelli. Si affianca in genere a questo cartello, un'indicazione del tipo di pericolo esistente.

Tensione elettrica pericolosa

Sulle porte di cabine, armadi, locali contenenti elementi in tensione.

CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO IN BARACCA

10.6 Piano di evacuazione

Vista la morfologia del cantiere e le attività che in esso si svolgono, non si richiedono particolari misure di evacuazione. Per ciascuna zona di lavoro dovrà essere prevista una idonea via di fuga sicura e chiaramente segnalata. A tal proposito si veda la tavola di Layout allegata. Definire, segnalare e mantenere sgombre da ostacoli le vie e le uscite di emergenza. Tenere pulite ed in ordine le zone di lavoro per evitare intralci in caso di evacuazione. Si è comunque definito un punto di raccolta. Immediatamente, in relazione al tipo di emergenza, saranno sospese le lavorazioni e, in caso di ordine di evacuazione, ciascun addetto di ditta/impresa si avvierà verso il punto di raccolta stabilito ed indicato nelle tavole di layout.

Al punto di raccolta è compito di ciascun capo squadra delle singole imprese censire il proprio personale e fornire i dati raccolti al responsabile squadre emergenza al fine di mettere in condizione i soccorritori esterni di conoscere la situazione del personale eventualmente presente in cantiere.

10.7 Gestione di infortuni ed incidenti

In ogni momento dello sviluppo dei lavori l’impresa esecutrice presente in cantiere deve assicurare addetti alla gestione delle emergenze in numero adeguato (sia per l’antincendio che per il primo soccorso).

In caso di presenza di un’unica impresa, la stessa dovrà provvedere a quanto sopra descritto, comunicando i nominativi degli addetti al Coordinatore della Sicurezza in esecuzione.

In presenza di più imprese l’eventuale gestione “comune” sarà coordinata, in cooperazione con il CSE, dall’impresa affidataria dei lavori.

Oltre agli specifici compiti degli addetti alla gestione delle emergenze, dettagliati nel POS, si evidenzia:

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Il Preposto ai lavori

- Il preposto ai lavori è l’incaricato che dovrà dare l’ordine di evacuazione in caso di pericolo grave ed immediato

- Il preposto ai lavori, una volta dato il segnale di evacuazione, provvederà a chiamare telefonicamente i soccorsi (i numeri telefonici si trovano nella scheda "numeri utili" inserita nel Piano di Sicurezza e Coordinamento)

- il preposto ai lavori, giornalmente, verificherà che i luoghi di lavoro, le attrezzature, la segnaletica siano e rimangano corrispondenti alla normativa vigente, segnalando le anomalie e provvedendo alla sostituzione, all’adeguamento e posizionamento degli apprestamenti di sicurezza.

Gli addetti di cantiere (non incaricati di particolari compiti per la gestione delle emergenze)

Gli operai presenti nel cantiere, al segnale di evacuazione, metteranno in sicurezza le attrezzature, senza mettere a repentaglio la propria incolumità, e si allontaneranno dal luogo di lavoro verso un luogo sicuro (ingresso del cantiere) avendo cura di avviarsi a passo veloce senza correre.

Si ricorda che nessuno è obbligato per legge a mettere a repentaglio la propria incolumità per portare soccorso e non si deve aggravare la situazione con manovre o comportamenti scorretti.

Evacuazione

In caso di evacuazione, viene definita la seguente convenzione: verrà dato il segnale di evacuazione tramite voce dall'addetto preposto alla gestione dell'emergenza dell'impresa appaltatrice.

Tutti i lavoratori si dirigeranno verso il Punto di raccolta concordato ed il capo cantiere dell'impresa appaltatrice procederà al censimento delle persone affinché si possa verificare l'assenza di qualche lavoratore.

In cantiere saranno presenti planimetrie individuanti le vie di fuga ed i luoghi di raccolta; esse saranno aggiornate in relazione all’avanzamento dei lavori.

I piani logistici, opportunamente aggiornati col procedere dei lavori, indicheranno i percorsi di emergenza.

Intervento

L'eventuale chiamata ai Vigili del Fuoco (112) viene effettuata esclusivamente dal Preposto di cantiere che provvederà a fornire loro tutte le indicazioni necessarie per focalizzare il tipo di intervento da parte degli Enti di soccorso.

Gli incaricati alla gestione dell'emergenza provvederanno a prendere gli estintori o gli altri presidi necessari e a provare a far fronte alla stessa in base alle conoscenze ed alla formazione ricevuta.

Fino a quando non è stato precisato che l'emergenza è rientrata tutti i lavoratori dovranno rimanere fermi o coadiuvare gli addetti all'emergenza nel caso in cui siano gli stessi a chiederlo.

Solo al cessato allarme, sarà dato ordine di riprendere le lavorazioni.

In riferimento al cantiere oggetto del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento, si individua l’Ospedale territorialmente competente: Ospedale SANT'ANNA DI COMO

Individuazione dell’Ospedale di riferimento per le emergenze e del percorso per raggiungerlo

Numeri utili in caso di emergenza Per affrontare rapidamente le situazioni d’emergenza è necessario disporre, in cantiere, di una serie di recapiti telefonici utili da contattare nel caso del verificarsi dell’evento.

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SOCCORSO PUBBLICO D’EMERGENZA 112

CARABINIERI 112

VIGILI DEL FUOCO 112

EMERGENZA SANITARIA 112

OSPEDALE: OSPEDALE di Como 031 5851

GUARDIA MEDICA 840.000.661

POLIZIA MUNICIPALE 031.265.555 031.252.700

ELETTRICITA’ (Segnalazione guasti) 803500

GAS (Segnalazione guasti) 800.901.313

ACQUEDOTTO 800.388.088

LA CHIAMATA AGLI ENTI DI SOCCORSO DOVRA’ ESSERE EFFETTUATA UNICAMENTE DAL PREPOSTO AI LAVORI (O SUO DELEGATO)

CONSIGLI UTILI SULLA MODALITÀ DI CHIAMARE SOCCORSO A) Modalità di chiamata dei Vigili del Fuoco (112):

- Nome e telefono della ditta/impresa - Indirizzo del cantiere - Eventuali indicazioni e punti di riferimento per un’immediata individualizzazione del cantiere - Gravità dell’incendio e materiale che brucia - Persone in pericolo - Nome di chi sta chiamando B) Modalità di chiamata Emergenza Sanitaria (112):

- Nome e telefono della ditta/impresa - Indirizzo del cantiere - Eventuali indicazioni e punti di riferimento per un’immediata individualizzazione del cantiere - Patologia presentata dalla persona colpita (ustione, emorragia, frattura, arresto respiratorio, arresto cardiaco, shock,

ecc.) - Stato della persona colpita (cosciente, incosciente) - Nome di chi sta chiamando

E’ CURA DELL’IMPRESA FOTOCOPIARE E APPENDERE QUESTO FOGLIO, IN AREA DI CANTIERE,

IN MODO VISIBILE

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10.8 Schema di riepilogo per le gestioni delle emergenze

I numeri telefonici da contattare saranno esposti in baracca di cantiere.

EMERGENZA

VALUTAZIONE DELL’EVENTO

ADDETTI ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE DELL’IMPRESA

- Assicurarsi che l’emergenza non crei allarmismi inutili e caos, ma che venga gestita in modo ordinato, in relazione all’evento creatosi

- Attuazione delle misure di protezione mirate ad eliminare o almeno a ridurre la propagazione dell’evento

Chiamata agli Enti di soccorso preposti, attuazione delle misure di contenimento e gestione dell’evento

(se possibile).

- Terminata l’emergenza dettagliare dell’accaduto al Responsabile di riferimento del cantiere (se assente)

- Il Responsabile del cantiere (o suo delegato) informato dettagliatamente dell’accaduto assume il ruolo di riferimento per l’attività di contatto con gli Enti di Soccorso

EMERGENZA DI LIEVE ENTITA’ (Ovvero gestibile con mezzi/attrezzature

esistenti in cantiere)

EMERGENZA DI GRAVE ENTITA’ (Ovvero NON gestibile con

mezzi/attrezzature esistenti in cantiere)

- Assicurarsi che l’emergenza non crei allarmismi inutili e caos, ma che venga gestita in modo ordinato, in relazione all’evento creatosi

- Attuazione delle misure di protezione mirate ad eliminare o almeno a ridurre la propagazione dell’evento

- Organizzazione e gestione delle persone radunatesi nel punto di raccolta

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11 DOCUMENTAZIONE. 11.1 Documentazione riguardante il cantiere nel suo complesso. Fermo restando l’obbligo delle imprese di tenere in cantiere tutta la documentazione prevista per legge, al coordinatore per l’esecuzione ciascuna impresa deve consegnare per sé e per le imprese sue subappaltatrici la seguente documentazione:

N. - Documento a) Copia della denuncia di Inizio attività b) Documentazione relativa alla consegna dei DPI c) Macchine e impianti con marchio CE: dichiarazione di conformità e libretto d'uso

d) Notifica preliminare

11.2 Documentazione relativa agli impianti, macchine ed attrezzature. Va tenuta presso gli uffici del cantiere, a cura del direttore di cantiere di ciascuna impresa, la seguente documentazione:

· indicazione dei livelli sonori delle macchine ed attrezzature che verranno impiegate · libretti d’uso e manutenzione delle macchine.

12 RUOLI E CONSEGUENTI OBBLIGHI E/O MISURE DI

COORDINAMENTO

12.1 OBBLIGHI DEL COMMITTENTE O RESPONSABILE DEI LAVORI In riferimento all’art. 90 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i., in particolare nella fase esecutiva dovrà:

Il committente o il responsabile dei lavori

comunica alle imprese affidatarie, alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi il nominativo del coordinatore per la progettazione e quello del coordinatore per l'esecuzione dei lavori. Tali nominativi sono indicati nel cartello di cantiere.

Il committente o il responsabile dei lavori

ha facoltà di sostituire in qualsiasi momento, anche personalmente, se in possesso dei requisiti di cui all'articolo 98, il coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione

Il committente o il responsabile dei lavori, anche nel caso di affidamento dei lavori ad un'unica impresa o ad un lavoratore autonomo:

a) verifica l'idoneità tecnico-professionale delle imprese affidatarie, delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi in relazione alle funzioni o ai lavori da affidare, con le modalità di cui all’ ALLEGATO XVII.

Nei cantieri la cui entità presunta è inferiore a 200 uomini-giorno e i cui lavori non comportano rischi particolari di cui all’allegato XI il requisito di cui al periodo che precede si considera soddisfatto mediante presentazione da parte delle imprese “e dei lavoratori autonomi” del certificato di iscrizione alla Camera di commercio, industria e artigianato e del documento unico di regolarità contributiva, corredato da autocertificazione in ordine al possesso degli altri requisiti previsti dall’ ALLEGATO XVII;

b) chiede alle imprese esecutrici una dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), all'Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro (INAIL) e alle casse edili, nonché una dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti.

Nei cantieri la cui entità presunta è inferiore a 200 uomini-giorno e i cui lavori non comportano rischi particolari di cui all’allegato XI, il requisito di cui al periodo che precede si considera soddisfatto mediante presentazione da parte delle imprese del documento unico di regolarità contributiva, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 16-bis, comma 10, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, e dell’autocertificazione relativa al contratto collettivo applicato

c) trasmette all’amministrazione concedente, prima dell’inizio dei lavori oggetto del permesso di costruire o della denuncia di inizio attività , copia della notifica preliminare di cui all’articolo 99, il documento unico di regolarità contributiva delle imprese e dei lavoratori autonomi, fatto salvo

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quanto previsto dall’articolo 16-bis, comma 10, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, e una dichiarazione attestante l’avvenuta verifica della ulteriore documentazione di cui alle lettere a) e b).

In assenza del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all’articolo 100 o del fascicolo di cui all’articolo 91, comma 1, lettera b), quando previsti, oppure in assenza di notifica di cui all’articolo 99, quando prevista, oppure in assenza del documento unico di regolarità contributiva delle imprese o dei lavoratori autonomi è sospesa l’efficacia del titolo abilitativo.

L’organo di vigilanza comunica l’inadempienza all’amministrazione concedente.

Art. 93 del D.Lgs 81/2008 e smi: Responsabilità dei Committenti e dei Responsabili dei lavori

1. Il committente è esonerato dalle responsabilità connesse all’adempimento degli obblighi limitatamente all’incarico conferito al responsabile dei lavori.

2. La designazione del coordinatore per la progettazione e del coordinatore per l'esecuzione dei lavori, non esonera il commettente o il responsabile dei lavori dalle responsabilità connesse alla verifica dell'adempimento degli obblighi di cui agli articoli 91, comma 1, e 92, comma 1, lettere a), b), c), d) ed e).

Art. 99 del D.Lgs 81/2008 e smi: Notifica Preliminare

1. Il committente o il responsabile dei lavori, prima dell'inizio dei lavori, trasmette all'azienda unità sanitaria locale e alla direzione provinciale del lavoro territorialmente competenti la notifica preliminare elaborata conformemente all' Allegato XII, nonché gli eventuali aggiornamenti nei seguenti casi:

cantieri di cui all'articolo 90, comma 3;

cantieri che, inizialmente non soggetti all'obbligo di notifica, ricadono nelle categorie di cui alla lettera a) per effetto di varianti sopravvenute in corso d'opera;

cantieri in cui opera un'unica impresa la cui entità presunta di lavoro non sia inferiore a duecento uomini-giorno.

2. Copia della notifica deve essere affissa in maniera visibile presso il cantiere e custodita a disposizione dell'organo di vigilanza territorialmente competente.

12.2 OBBLIGHI DEL COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE

In riferimento all’art. 91 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.:

Durante la progettazione dell'opera e comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte, il coordinatore per la progettazione:

a) redige il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100, comma 1, i cui contenuti sono dettagliatamente specificati nell’ ALLEGATO XV;

b) predispone un fascicolo adattato alle caratteristiche dell’opera, i cui contenuti sono definiti all' ALLEGATO XVI, contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e della protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, tenendo conto delle specifiche norme di buona tecnica e dell'allegato II al documento UE 26 maggio 1993. Il fascicolo non è predisposto nel caso di lavori di manutenzione ordinaria di cui all'articolo 3, comma 1, lettera a) del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380.

b-bis) coordina l’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 90, comma 1…

Il fascicolo di cui al comma 1, lettera b), è preso in considerazione all'atto di eventuali lavori successivi sull'opera.

12.3 OBBLIGHI DEL COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE

In riferimento all’art. 92 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.:

Durante la realizzazione dell'opera, il coordinatore per l'esecuzione dei lavori:

a) verifica, con opportune azioni di coordinamento e controllo, l'applicazione, da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100 ove previsto e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro.

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b) verifica l'idoneità del piano operativo di sicurezza, da considerare come piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e coordinamento di cui all'articolo 100, assicurandone la coerenza con quest’ultimo, ove previsto, adegua il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all’articolo 100, ove previsto e il fascicolo di cui all'articolo 91, comma 1, lettera b), in relazione all'evoluzione dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute, valutando le proposte delle imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere, verifica che le imprese esecutrici adeguino, se necessario, i rispettivi piani operativi di sicurezza.

c) organizza tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione.

d) verifica l'attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere.

e) segnala al committente o al responsabile dei lavori, previa contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni degli articoli 94, 95 e 96 e alle prescrizioni del piano di cui all'articolo 100, ove previsto, e propone la sospensione dei lavori, l'allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere, o la risoluzione del contratto. Nel caso in cui il committente o il responsabile dei lavori non adotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione, senza fornire idonea motivazione, il coordinatore per l'esecuzione dà comunicazione dell'inadempienza alla azienda unità sanitaria locale e alla direzione provinciale del lavoro territorialmente competenti.

f) sospende, in caso di pericolo grave e imminente, direttamente riscontrato, le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate.

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12.4 Misure generali di tutela

In riferimento all’art. 95 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.:

I datori di lavoro delle imprese esecutrici, durante l'esecuzione dell'opera osservano le misure generali di tutela di cui all'articolo 15 e curano, ciascuno per la parte di competenza, in particolare:

a) il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità;

b) la scelta dell'ubicazione di posti di lavoro tenendo conto delle condizioni di accesso a tali posti, definendo vie o zone di spostamento o di circolazione;

c) le condizioni di movimentazione dei vari materiali;

d) la manutenzione, il controllo prima dell'entrata in servizio e il controllo periodico degli apprestamenti, delle attrezzature di lavoro, degli impianti e dei dispositivi al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori;

e) la delimitazione e l'allestimento delle zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in particolare quando si tratta di materie e di sostanze pericolose;

f) l'adeguamento, in funzione dell'evoluzione del cantiere, della durata effettiva da attribuire ai vari tipi di lavoro o fasi di lavoro;

g) la cooperazione e il coordinamento tra datori di lavoro e lavoratori autonomi;

h) le interazioni con le attività che avvengono sul luogo, all'interno o in prossimità del cantiere.

12.5 L’impresa affidataria

In riferimento all’art. 97 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.: Verifica le condizioni di sicurezza dei lavori affidati e l’applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni del piano di sicurezza e coordinamento.

Gli obblighi derivanti dall’articolo 26, fatte salve le disposizioni di cui all’articolo 96, comma 2, sono riferiti anche al datore di lavoro dell’impresa affidataria. Per la verifica dell’idoneità tecnico professionale si fa riferimento alle modalità di cui all’ALLEGATO XVII.

Il datore di lavoro dell’impresa affidataria deve, inoltre:

a) coordinare gli interventi di cui agli articoli 95 e 96.

b) verificare la congruenza dei piani operativi di sicurezza (POS) delle imprese esecutrici rispetto al proprio, prima della trasmissione dei suddetti piani operativi di sicurezza al coordinatore per l’esecuzione.

In relazione ai lavori affidati in subappalto, ove gli apprestamenti, gli impianti e le altre attività di cui al punto 4 dell’allegato XV siano effettuati dalle imprese esecutrici, l’impresa affidataria corrisponde ad esse senza alcun ribasso i relativi oneri della sicurezza.

Per lo svolgimento delle attività di cui al presente articolo, il datore di lavoro dell’impresa affidataria, i dirigenti e i preposti devono essere in possesso di adeguata formazione.

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12.6 Le imprese affidatarie e le imprese esecutrici In riferimento all’art. 96 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i., dovrà:

I datori di lavoro delle imprese affidatarie e delle imprese esecutrici, anche nel caso in cui nel cantiere operi una unica impresa, anche familiare o con meno di dieci addetti:

a) adottano le misure conformi alle prescrizioni di cui all'ALLEGATO XIII

b) predispongono l'accesso e la recinzione del cantiere con modalità chiaramente visibili e individuabili

c) curano la disposizione o l’accatastamento di materiali o attrezzature in modo da evitarne il crollo o il ribaltamento

d) curano la protezione dei lavoratori contro le influenze atmosferiche che possono compromettere la loro sicurezza e la loro salute.

e) curano le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi, previo, se del caso, coordinamento con il committente o il responsabile dei lavori.

f) curano che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano correttamente.

g) redigono il piano operativo di sicurezza di cui all'articolo 89, comma 1, lettera h).

La previsione di cui al comma 1, lettera g), non si applica alle mere forniture di materiali o attrezzature. In tali casi trovano comunque applicazione le disposizioni di cui all’articolo 26.

L'accettazione da parte di ciascun datore di lavoro delle imprese del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100 nonché la redazione del piano operativo di sicurezza costituiscono, limitatamente al singolo cantiere interessato, adempimento alle disposizioni di cui all'articolo 17 comma 1, lettera a), all’articolo 26, commi 1, lettera b), 3 e 5, e all’articolo 29, comma 3.

Art. 102 del D.Lgs 81/2008 e smi: Consultazione dei Rappresentanti per la sicurezza

Prima dell'accettazione del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100 e delle modifiche significative apportate allo stesso, il datore di lavoro di ciascuna impresa esecutrice consulta il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli fornisce eventuali chiarimenti sul contenuto del piano. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ha facoltà di formulare proposte al riguardo

12.7 LAVORATORI AUTONOMI In riferimento all’art. 94 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.:

I lavoratori autonomi che esercitano la propria attività nei cantieri, fermo restando gli obblighi di cui al presente decreto legislativo, si adeguano alle indicazioni fornite dal coordinatore per l'esecuzione dei lavori, ai fini della sicurezza.

Mentre in riferimento all’art. 21 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.:

I componenti dell’impresa familiare di cui all’articolo 230-bis del codice civile, i lavoratori autonomi che compiono opere o servizi ai sensi dell’articolo 2222 del codice civile, i coltivatori diretti del fondo, i soci delle società semplici operanti nel settore agricolo, gli artigiani e i piccoli commercianti devono:

a) utilizzare attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni di cui al titolo III;

b) munirsi di dispositivi di protezione individuale ed utilizzarli conformemente alle disposizioni di cui al titolo III;

c) munirsi di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le proprie generalità, qualora effettuino la loro prestazione in un luogo di lavoro nel quale si svolgano attività in regime di appalto o subappalto.

I soggetti di cui al comma 1, a) beneficiare della sorveglianza sanitaria secondo le previsioni di cui

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relativamente ai rischi propri delle attività svolte e con oneri a proprio carico hanno facoltà di:

all’articolo 41, fermi restando gli obblighi previsti da norme speciali;

b) partecipare a corsi di formazione specifici in materia di salute e sicurezza sul lavoro, incentrati sui rischi propri delle attività svolte, secondo le previsioni di cui all’articolo 37, fermi restando gli obblighi previsti da norme speciali.

12.8 OBBLIGHI DI TRASMISSIONE

In riferimento all’art. 101 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.,:

1. Il committente o il responsabile dei lavori trasmette il piano di sicurezza e di coordinamento a tutte le imprese invitate a presentare offerte per l'esecuzione dei lavori.

In caso di appalto di opera pubblica si considera trasmissione la messa a disposizione del piano a tutti i concorrenti alla gara di appalto.

2. Prima dell'inizio dei lavori l'impresa affidataria trasmette il piano di cui al comma 1 alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi.

3. Prima dell'inizio dei rispettivi lavori ciascuna impresa esecutrice trasmette il proprio piano operativo di sicurezza all’impresa affidataria, la quale, previa verifica della congruenza rispetto al proprio, lo trasmette al coordinatore per l’esecuzione.

I lavori hanno inizio dopo l’esito positivo delle suddette verifiche che sono effettuate tempestivamente e comunque non oltre 15 giorni dall’avvenuta ricezione.

12.9 MODALITA’ OPERATIVE DELLA COOPERAZIONE E DEL COORDINAMENTO TRA I DATORI DI

LAVORO - elementi di cui al D.Lgs. 81/2008 – Allegato XV – punto 2.1.2 lett. g)

In considerazione della complessità delle opere da realizzare, l’attività di coordinamento della sicurezza, in esecuzione, sarà svolta come di seguito illustrata. 12.9.1 – Flusso di gestione del coordinamento di cantiere

Riunione preliminare

di cantiere

Acquisizione della documentazione richiesta

all’impresa affidataria

dei lavori, relativamente alla sicurezza

FASE PRELIMINARE

Sopralluoghi di

cantiere

Sopralluoghi periodici di cantiere mirati alla

verifica dell’attuazione di quanto previsto dai PSC

e POS; colloqui con il Preposto ai lavori; analisi

del mantenimento dell’efficienza delle misure di

protezione installate in cantiere; redazione di

verbali di sopralluogo.

Analisi del Cronoprogramma, ovvero verifica

delle procedure operative da attuare secondo la

programmazione dei lavori

Prima dell’inizio dei lavori sarà indetta una

riunione rivolta a tutte le figure responsabili

(Committente, Tecnici Professionisti ed Operatori)

al fine di coordinare le procedure gestionali,

organizzative ed operative in dettaglio

Riunioni di coordinamento

Attività di coordinamento tra i vari operatori

presenti in cantiere, in particolare all’ingresso di

nuove attività.

FASE ESECUTIVA

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12.9.2 Riunioni di Coordinamento

- Le riunioni di coordinamento sono parte integrante del presente Piano e costituiscono fase fondamentale per assicurare l’applicazione delle disposizioni in esso contenute.

- La convocazione, la gestione e la presidenza delle riunioni è compito del Coordinatore in fase esecutiva che ha facoltà di indire tale procedimento ogni qualvolta ne ravvisi la necessità.

- La convocazione alle riunioni di coordinamento può avvenire tramite fax o e-mail certificata.

È FATTO OBBLIGO AI SOGGETTI INVITATI,

DI PARTECIPARE ALLE RIUNIONI DI COORDINAMENTO. 12.9.3 Sopralluoghi di cantiere

In occasione della sua presenza in cantiere, il Coordinatore per l’esecuzione eseguirà dei sopralluoghi assieme al Responsabile dell’impresa appaltatrice di riferimento, o suo delegato, per verificare l’attuazione delle misure previste nel piano di sicurezza ed il rispetto della legislazione in materia di prevenzione infortuni ed igiene del lavoro da parte delle imprese presenti in cantiere.

In caso di evidente non rispetto delle norme, il Coordinatore per l’esecuzione farà presente la non conformità al Responsabile di cantiere dell’impresa inadempiente e se l’infrazione non sarà grave rilascerà una verbale di non conformità sul quale annoterà l’infrazione ed il richiamo al rispetto della norma.

Il verbale sarà firmato per ricevuta dal Responsabile di cantiere che ne conserverà una copia e provvederà a sanare la situazione.

Il Coordinatore per l’esecuzione ha facoltà di annotare anche sul giornale di cantiere, sue eventuali osservazioni in merito all’andamento dei lavori.

Se il mancato rispetto ai documenti ed alle norme di sicurezza può causare un grave infortunio il Coordinatore per l’esecuzione richiederà la immediata messa in sicurezza della situazione e se ciò non fosse possibile procederà all’immediata sospensione della lavorazione comunicando la cosa al Committente in accordo con quanto previsto dall’art. 92, comma e del D. Lgs 91/2008.

Qualora il caso lo richieda, il Coordinatore per l’esecuzione potrà concordare con il Responsabile dell’impresa delle istruzioni di sicurezza non previste dal piano di sicurezza e coordinamento.

Le istruzioni saranno date sotto forma di comunicazioni scritte che saranno firmate per accettazione dal Responsabile dell’impresa appaltatrice.

12.9.4 Sospensione dei lavori per motivi di sicurezza

In caso di inadempienze, il Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione provvederà a segnalare al Committente o al Responsabile dei lavori, previa contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni degli articoli 94, 95 e 96 e alle prescrizioni del Piano di cui all'articolo 100 del D.Lgs 81/2008 e smi e proporre la sospensione dei lavori, l'allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere, o la risoluzione del contratto.

Nel caso in cui il Committente o il Responsabile dei lavori non adotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione, senza fornire idonea motivazione, il Coordinatore per l'esecuzione provvede a dare comunicazione dell'inadempienza alla Azienda unità sanitaria locale territorialmente competente e alla Direzione provinciale del lavoro. In caso di pericolo grave ed imminente, direttamente riscontrato, il Coordinatore in fase di esecuzione sospenderà le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate.

La durata delle eventuali sospensioni dovute ad inosservanze, da parte dell’Appaltatore, delle norme in materia di sicurezza, non comporterà uno slittamento dei tempi di ultimazione dei lavori previsti dal Contratto.

13 Accettazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento

Prima dell'accettazione del Piano di Sicurezza e di Coordinamento e delle modifiche significative apportate allo stesso, il Datore di lavoro di ciascuna impresa esecutrice consulta il Rappresentante per la sicurezza e gli fornisce eventuali chiarimenti sul contenuto del Piano.

Il Rappresentante per la sicurezza può formulare proposte al riguardo.

In caso di richiesta di modifica alle procedure organizzative, gestionali ed operative riportate nel presente Piano, l’Appaltatore dovrà trasmetterla al Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione, il quale valuterà le motivazioni della domanda.

Prima dell'inizio dei lavori l'impresa aggiudicataria trasmette il Piano di Sicurezza e Coordinamento alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi.

L’Appaltatore è tenuto a curare il coordinamento di tutte le imprese subappaltatrici compatibili tra loro e coerenti con il Piano presentato dall’Appaltatore.

Attività di aggiornamento periodico della

documentazione tecnica

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In caso di associazione temporanea o di consorzio di imprese detto obbligo incombe all’impresa mandataria capogruppo.

Il Direttore tecnico di cantiere è responsabile del rispetto del Piano da parte di tutte le imprese impegnate nell’esecuzione dei lavori.

14 Gestione dei Subappalti

Ad esempio si potrebbe così schematizzare

A) Procedure organizzative e gestionali dei subappalti

La particolarità del cantiere rende estremamente importante definire le procedure a cui attenersi in caso di emergenza.

Oltre all’incendio e infortuni, infatti possono insorgere emergenze relative ad altri accadimenti, tra cui: danni causati dal vento (cadute di ponteggi e/o di apparecchiature di cantiere); danni causati da allagamenti, danni dovuti a smottamenti, danni su automezzi o attrezzature o impianti, a installazioni non corrette, ecc.

Si ritiene quindi necessario dare le seguenti indicazioni generali che, in relazione all’evolversi dei lavori, il Preposto ai Lavori deve sempre e costantemente garantire, coordinandole con il proprio Piano di gestione delle emergenze:

- predisporre vie d’esodo;

- segnalare, con nota informativa ai lavoratori e con apposita segnaletica, le vie d’esodo in caso di necessità;

- mantenere fruibili ed adatte le vie di accesso;

- mantenere sgombre e facilmente apribili le uscite all’esterno del cantiere

- predisporre estintori, in numero e capacità adeguate, controllandone costantemente l’efficienza;

- segnalare la posizione degli estintori con apposita segnaletica;

- attivare la formazione dei lavoratori presenti in cantiere sull’uso degli estintori e sulle normali procedure di emergenza e soccorso.

Il personale operante sul cantiere dovrà essere messo a conoscenza, da parte del datore di lavoro dell’impresa affidataria, delle procedure e degli incarichi specifici assegnati, onde affrontare al meglio eventuali situazioni di emergenza.

Perché le situazioni di emergenza previste dal presente piano non abbiano a verificarsi e/o quantomeno possano essere ridotte come numero e come entità di rischio, è indispensabile la fattiva collaborazione di tutto il personale nel rispetto e applicazione delle normative di prevenzione di seguito indicate.

Richiesta al Committente/RdL di

autorizzazione all’affidamento di

lavori in subappalto

Richiesta della

documentazione tecnico-

professionale, al

subappalto, in relazione

all’attività da svolgere in

cantiere da parte del

Preposto di cantiere

dell’Appaltatore

Attività di Coordinamento ed Informazione da parte del Coordinatore e del Preposto ai lavori

della Cooperativa al singolo referente di cantiere del subappalto.

Verifica e accertamento delle procedure esecutive dei lavori.

Eseguite tali procedure ed avute tutte le autorizzazioni,

si dà luogo all’ingresso in cantiere dell’impresa in subappalto

Accettazione della documentazione

Richiesta

chiarimenti/integrazione

della documentazione

consegnata

Trasmissione della stessa documentazione alle Figure

Responsabili di riferimento del Committente

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Chiunque riscontri eventuali anomalie, quali:

guasti di impianti elettrici,ingombri lungo le scale, vie di fuga e le uscite di sicurezza, perdite di acqua o di sostanze, principi di incendio, situazioni che possono comportare rischi per le persone,

è tenuto a darne segnalazione all'incaricato di piano per l'emergenza e/o al proprio caporeparto o caposervizio.

15 - PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA. Le imprese esecutrici prima di iniziare i lavori devono redigere un loro Piano Operativo di Sicurezza (POS) da

considerare come piano complementare di dettaglio del PSC. Tale piano è costituito dall'individuazione, l’analisi, e la valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute specifici per quell'impresa e per quell'opera, rispetto all'utilizzo di attrezzature e alle modalità operative. E' completato dall'indicazione delle misure di prevenzione e protezione e dei DPI. Tale POS descrive quindi le modalità di gestione in sicurezza delle attività (fasi lavorative) esercitate da una singola impresa e deve essere avallato dal Coordinatore per l’esecuzione sia per la validità intrinseca che per le possibili interazioni con POS di altre imprese.

E' compito del coordinatore per l'esecuzione:

verificare che il POS di ogni impresa sia congruente con il lavoro da svolgere;

verificare che sia nella sostanza rispettato.

coordinare i diversi POS delle imprese operanti in cantiere

chiederne l'adeguamento qualora non risultasse congruente.

16 - FIRME DI ACCETTAZIONE. In fase di offerta: Il presente Piano con la presente sottoscrizione si intende letto, compreso ed accettato in ogni sua parte. Il Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione:

Committente Progettista Impresa principale Firma

Firma

Firma

Prima dell’inizio dei lavori: Il presente Piano, composto da n° 41 pagine numerate in progressione e dagli allegati con numerazione progressiva propria di cui all’indice, con la presente sottoscrizione si intende letto, compreso ed accettato in ogni sua parte.

Il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione dei lavori:

Imprese

Firma

Firma

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17 - NUMERI TELEFONICI UTILI.

POLIZIA Tel. 112 – 031 3171

CARABINIERI Tel. 112 – 031 33861

AMBULANZA PRONTO SOCCORSO Tel. 112 – 031 262.262

COMANDO VIGILI URBANI Tel.031.265.555

031.252.700

VIGILI DEL FUOCO VV.FF. Tel. 112 – 031 331331

GUARDIA MEDICA Tel. 840.000.661

OSPEDALE DI COMO Tel. 031 585111

FARMACIA COMUNALE Tel. 031304204

ISPETTORATO DEL LAVORO Tel. 0332 235901

COMUNE DI COMO – UTC Tel. 031.252.211

ACQUEDOTTO (segnalazione guasti) Tel. 800.388.088

ENEL (segnalazione guasti) Tel. 803500

GAS (segnalazione guasti) Tel. 800.901.313

DIRETTORE DEI LAVORI Tel.

COORDINATORE PER LA

PROGETTAZIONE

Tel. 0332.277329

COORDINATORE PER L’ESECUZIONE Tel. 0332.277329

RESPONSABILE DI CANTIERE Tel.

IMPRESA EDILE (sede) Tel.

CAPO CANTIERE Tel.

RUP Tel. 031.370960